restauro chiesa dello spirito santo

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Restauro della Chiesa dello Spirito Santo Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia Diocesi di Mileto - Nicotera - Tropea Architetti Pasquale VARTULI - Ugo STAROPOLI - Domenico SCHIAVELLO

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Intervento promosso dalla Provincia di Vibo Valentia

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Page 1: Restauro Chiesa dello Spirito Santo

Restauro della Chiesa dello Spirito SantoAmministrazione Provinciale di Vibo Valentia

Diocesi di Mileto - Nicotera - Tropea

Architet t iPasquale VARTULI - Ugo STAROPOLI - Domenico SCHIAVELLO

Page 2: Restauro Chiesa dello Spirito Santo

L’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, guidata dal presidente Francesco De Nisi, promuove il restauro e la riconversione della cinquecentesca chiesa dello Spirito

Santo, situata nel cuore del centro storico della città capoluogo.L’intervento consentirà di realizzare un Auditorium cittadino, che sarà utilizzato anche per i concerti allestiti dal Conservatorio Fausto Torrefranca, istituto vibonese di alta formazione artistica, tra i più prestigiosi e frequentati dell’intero Mezzogiorno. Sconsacrata nel 1946, la chiesa dello Spirito Santo rappresenta un monumento di pregevole importanza architettonica che versa però in un pessimo stato di conservazione, nonostante per secoli il tempio fu Duomo della città e principale punto di riferimento sia di attività religiose che di documentate e importanti attività economiche che si svolgevano nel piazzale antistante. Il grado di fatiscenza ormai raggiunto dal manufatto, dovuto essenzialmente all’umidità fi ltrante dal sottosuolo, ha reso improcrastinabile un serio ed oculato intervento di restauro, al fi ne di restituire alla comunità vibonese la fruizione di un luogo di così alto pregio architettonico e grande storia.Gli architetti Pasquale Vartuli, Ugo Staropoli e Domenico Schiavello hanno redatto il progetto di restauro, fi nalizzato al recupero dell’immobile e alla sua fruizione attraverso la realizzazione di un insieme articolato di interventi che, nel rispetto degli elementi strutturali, formali e tipologici dell’organismo edilizio, consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. In particolare, è previsto il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edifi cio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalla esigenza d’uso.

Le fi nalitàdell’intervento

Page 3: Restauro Chiesa dello Spirito Santo

Cenni storici

La Chiesa dello Spirito Santo fu edifi cata nel 1579 su disposizione di Papa Gregorio XII, col con-corso del duca Camillo Pignatelli e dell’Univer-

sità di Monteleone.Il 10 giugno 1614 monsignor Virgilio Cappone vi in-nalzò il soglio fi sso nella Chiesa dello Spirito Santo, ele-vandola a Duomo della città di Monteleone. Fu creata parrocchia nel 1632 da monsignor Mauri-zio Centini ed in essa fu istituita la “Confraternita dei Morti”, sotto il titolo delle “Anime del Purgatorio”. In quel periodo vi era una ricchissima Cappella delle Anime Purganti le cui rendite si aggiravano sui 500 du-cati annui, elemosine con le quali venivano celebrate quotidianamente, da dodici cappellani, le Sante Messe. Nel 1769 fu nominato Vincenzo Pelaggi, il quale - per allargare la chiesa - ruppe l’arco maggiore del “Sancta Sanctorum” ed elevò qui il soglio vescovile. Fu restaurata nel 1815, con l’istallazione del pregevole portale di granito dell’antica chiesa di San Domenico dei Padri Domenicani di Soriano, a cura e spese del Marchese Luigi Gagliardi. Fu ancora aggiustata, con pubblica sottoscrizione, nel 1912 e chiusa al culto nel 1946, a causa delle infi ltrazio-ni di umidità dal sottosuolo. La sede parrocchiale ven-ne dunque trasferita, con decreto vescovile, nella vicina chiesa di Santa Maria La Nova, dove furono traslocati l’altare di marmo di Sant’Antonio, col quadro omoni-mo attribuito a Massimo Stanzione, ed il quadro della Presentazione al Tempio di Gesù, su tavola, attribuito a Teodoro Fiammingo. Nel 2002 fu sistemata l’intera copertura, consolidate le relative murature d’imposta e sostituiti gli infi ssi esterni.

Page 4: Restauro Chiesa dello Spirito Santo

Elementiarchitettonici

La facciata, essenziale ed equilibrata nelle linee e nelle forme architettoniche,

attualmente si presenta molto deteriorata, con ampie zone interessate da umidità sia da risalita che meteorica ed altrettante parti interessate da distacco di intonaco. Al centro della facciata vi è il portale di ingresso, in granito, tratto nel 1815 dalla chiesa di San Domenico di Soriano. Il portale, che allo stato si presenta deteriorato, con numerose fessurazioni e distacco di conci, è composto da due colonne prive di scanalature appoggiate su piedistalli; le colonne, dotate di base e capitello, ambedue di stile dorico, sorreggono un architrave con fregio arricchito da piccole decorazioni fl oreali, su cui si appoggia la cornice. Al centro della cornice vi è uno stemma granitico di forma tondeggiante, con fregio nella parte superiore, che rappresenta la Colomba, simbolo dello Spirito Santo.Si accede al portale attraverso una gradinata a due rampe laterali che conducono ad un piccolissimo sagrato con pavimentato in basole di pietra lavica. La struttura delle rampe è in muratura mista costituita di pietrame e

LA FACCIATA E IL PORTALEDELLA CHIESA DELLO SPIRITO SANTO

Page 5: Restauro Chiesa dello Spirito Santo

C h i e s a S p i r i t o S a n t o - V i b o V a l e n t i a

ricorsi orizzontali in mattoni, mentre i gradini, le colonnine e la balaustra, come pure lo zoccolo di questa, sono in granito. Allo stato attuale, mancano quattro colonnine e parte della balaustra originaria. La facciata poggia per intero su un basamento in muratura mista molto deteriorato, costituito da pietrame con ricorsi orizzontali in mattoni, che si innalza fi no al piano di arrivo delle rampe. Da qui partono quattro piedistalli, due per ogni lato del portale, su cui si appoggiano altrettante paraste che si elevano fi no al primo cornicione. Su questo, in asse con il portale, si aff accia una fi nestra strombata verso l’esterno e con arco a tutto sesto, decorata anch’essa da una cornice con modanature. Altre quattro paraste si innalzano dal primo cornicione al secondo, sorrette dai capitelli delle paraste inferiori. Al disopra del secondo cornicione, la facciata è risolta con un timpano centrale completato da due fi nti parapetti laterali in muratura, sui quali corre una cornicetta.

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FRANCESCO DE NISIPresidente della Provincia

di Vibo Valentia

MONS. LUIGI RENZOVescovo

di Mileto - Nicotera - Tropea

La riconversione in auditorium della chiesa dello

Spirito Santo, promossa dalla Provincia, rappre-

senta un progetto di grande valenza urbanisti-

ca per la città di Vibo Valentia, perché punta al pieno

recupero di un edifi cio storico molto antico ma fati-

scente, per restituirlo alla fruizione dell’intera comu-

nità vibonese. L’obiettivo, dunque, è duplice: valoriz-

zare un’importante testimonianza architettonica e, allo

stesso tempo, migliorare la dotazione infrastrutturale

pubblica della città attraverso la costruzione di un au-

ditorium che possa ospitare eventi collettivi, a comin-

ciare dai concerti e dalle attività artistiche promosse

dal Conservatorio Fausto Torrefranca, che potrà così

contare su una struttura effi ciente ma anche prestigiosa

e carica di signifi cato. Un progetto ambizioso, che vede

la convergenza di diverse fi nalità, reso possibile grazie

alla profi cua sinergia che si è istaurata con la Diocesi

di Mileto-Nicotera-Tropea e con il vescovo Luigi Ren-

zo, testimonianza di una collaborazione importante,

tesa al miglioramento del contesto socio-culturale. Ed

è proprio in questa volontà di agire insieme, il valore

aggiunto di un’iniziativa che si propone di off rire alla

città e all’intera comunità vibonese un nuovo spazio di

aggregazione culturale.

Plaudo all’Amministrazione provinciale di Vibo

valentia ed al suo presidente Francesco De Nisi,

per la saggia iniziativa di ristrutturare ad uso au-

ditorium il complesso chiesastico dello Spirito Santo.

La Città meritava questa attenzione e la stessa Dio-

cesi non poteva non aderire al progetto mettendo a

disposizione il monumentale edifi cio di sua proprietà

e già sede dell’antico Duomo e poi sede dell’omonima

Parrocchia. Un plauso e un ringraziamento anche al

sindaco di Vibo Valentia per aver messo a disposizione

alcuni locali attigui di pertinenza comunale per rende-

re più funzionale l’opera. Palazzi, chiese monumentali,

cicli pittorici e scultorei, capolavori di letteratura o di

musica sono indubbiamente esplicitazioni nobili del

genio creativo dell’uomo, che l’incuria e la trascuratez-

za di una cultura superfi ciale e distratta non possono

mortifi care e condannare al degrado e alla progressiva

distruzione. Far rivivere e coltivare il bello e il buono

che l’uomo ha prodotto e produce è il segnale di una

cultura attenta e sensibile, che si colloca in perfetta sin-

tonia e continuità con un’umanità che vuole crescere

culturalmente, moralmente e civilmente. La storia ci

guarda e ci giudica, la Città merita di essere servita con

l’impegno civile e sociale di tutti.

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Foto: Vit tor io BozzoloStampa: Romano Art i Graf iche

Coordinamento: Enr ico De Girolamo