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PROGETTAZIONE: U.O. MONITORAGGIO AMBIENTALE E AMBIENTALE PROGETTO ESECUTIVO LINEA A.C. MILANO - VENEZIA TRATTA A.C. VERONA - VENEZIA SUB-TRATTA A.C. PADOVA - MESTRE PROGETTO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE COMPONENTE SUOLO - RELAZIONE COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA / DISCIPLINA PROGR. REV. A 2 0 3 0 0 N 1 5 R G T A 0 0 0 3 0 0 1 C Rev. Descrizione Redatto Data Verificato Data Approvato Data Autorizzato Data B EMISSIONE ESECUTIVA Ventura 8/01 Martino Muzzolon Romani C EMISSIONE ESECUTIVA Alessi Martino Romani File: \ n. Elab. COMMITTENTE: RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.

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PROGETTAZIONE:

U.O. MONITORAGGIO AMBIENTALE E AMBIENTALE

PROGETTO ESECUTIVO

LINEA A.C. MILANO - VENEZIA

TRATTA A.C. VERONA - VENEZIA

SUB-TRATTA A.C. PADOVA - MESTRE PROGETTO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

COMPONENTE SUOLO - RELAZIONE

COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA / DISCIPLINA PROGR. REV.

A 2 0 3 0 0 N 1 5 R G T A 0 0 0 3 0 0 1 C

Rev. Descrizione Redatto Data Verificato Data Approvato Data Autorizzato Data

B EMISSIONE ESECUTIVA Ventura 8/01 Martino Muzzolon Romani

C EMISSIONE ESECUTIVA Alessi Martino Romani

File: \ n. Elab.

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INDICE 1. Premessa e finalita’ del lavoro..................................................................................... 3

2. RIFERIMENTI TECNICI E normativi ........................................................................... 5

2.1 Bibiliografia di riferimento ..................................................................................... 5 3. DOCUMENTAZIONE DI BASE PER LA REDAZIONE DEL PMA............................... 7

4. ACCERTAMENTI PROGRAMMATI ............................................................................ 9

4.1 Tipologia e finalità degli accertamenti programmati.............................................. 9 4.1.1 Accertamenti programmati nella fase ante operam ....................................... 9 4.1.2 Accertamenti programmati nella fase post-operam ..................................... 12

4.2 Le analisi di laboratorio....................................................................................... 13 5. SPECIFICHE TECNICHE per l’esecuzione degli accertamenti .................................. 15

5.1 Metodologie di rilevamento e di acquisizione delle informazioni ........................ 15 5.1.1. Esecuzione delle trivellate pedologiche ........................................................ 15 5.1.2. Esecuzione dei profili pedologici ................................................................... 15 5.1.3. Esecuzione delle analisi di laboratorio .......................................................... 16 5.1.4. Procedura per l’esecuzione degli elaborati ................................................... 17

5.2 Modalità di accettazione e collaudo tenuto conto delle normative vigenti .......... 18 6. SCELTA DEI PUNTI DA SOTTOPORRE A MONITORAGGIO ................................ 19

6.1 Criteri per la definizione dei livelli di criticità ambientale ..................................... 19 6.2 Criteri di selezione dei punti di misurazione........................................................ 19 6.3 Descrizione dei punti di monitoraggio................................................................. 21

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1. PREMESSA E FINALITA’ DEL LAVORO

Il monitoraggio della componente ambientale suolo è stato impostato con la principale finalità di testimoniare, con un quadro informativo esaustivo, la situazione e l'evoluzione della qualità dei suoli, nella loro configurazione ante-operam e post-operam all'interno delle aree selezionate.

Il monitoraggio dei suoli consiste essenzialmente nel controllo dell'evoluzione della loro «qualità», in relazione a specifiche attività antropiche. Il concetto di «qualità» si riferisce non soltanto alla capacità agro-produttiva, ma anche a tutte le altre funzioni utili dei suolo, tra cui principalmente quella protettiva.

La qualità del suolo si definisce come la sua capacità di promuovere la crescita delle colture, proteggere i bacini idrografici attraverso la regolazione dell'infiltrazione e la

divisione della precipitazione ed, infine, impedire l'inquinamento delle acque attraverso il tamponamento dei potenziali inquinanti.

Il comparto ambientale «suolo» si estende dalla superficie fino ad una profondità di 1 o 2 metri. Perciò, le operazioni di campagna si svolgono necessariamente, oltre che tramite l'osservazione dei fenomeni visibili sulla superficie dei terreni, tramite l'osservazione dei campioni disturbati del suolo, estratto manualmente con la trivella (azione detta «trivellazione» o «trivellata»), oppure tramite l'osservazione della sezione indisturbata, esposta nel fossato scavato appositamente con la ruspa (azione detta «esecuzione del profilo pedologico»).

Come si evince dall'analisi dei contenuti dell'Accordo Procedimentale, il monitoraggio dei suoli in concomitanza allo svolgimento dei lavori lungo la linea ferroviaria alta velocità Padova - Mestre richiede come prima attività la caratterizzazione ante-operam dei suoli e della loro capacità d'uso, al fine di poter prevedere, dopo la dismissione dei cantieri, il loro recupero a condizioni paragonabili a quelle esistenti, nonché la verifica che lo svolgimento delle attività di cantiere non comporti il decadimento della qualità dei terreni stessi.

I dati raccolti attraverso le indagini in campo e le analisi di laboratorio verranno utilizzati per:

• La stesura di una carta pedologica, con l'applicazione delle metodologie e delle classificazioni più moderne in vigore (W.R.B. e Soil Taxonomy, fino al livello tassonomico di «famiglia»), per avere un termine di paragone con terreni a caratteristiche simili;

• Poter evidenziare i rischi potenziali di degradazione;

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• Raccogliere gli elementi utili per una progettazione dettagliata delle operazioni e degli interventi necessari al fine di accantonare il suolo prima dell'apertura dei cantieri;

• Mantenere il più possibile invariate le caratteristiche dei suoli durante la fase di costruzione;

• Ripristinare le condizioni preesistenti dopo la chiusura dei cantieri.

Nell'ambito delle attività del monitoraggio ante-operam sarà redatta una carta pedologica dettagliata relativa ad una fascia di estensione 500 metri posta a cavallo del tracciato ferroviario che alle zone di cantiere.

Oltre all’analisi della fascia situata a cavallo della linea ferroviaria, il monitoraggio si svolgerà attraverso la stesura di una carta pedologica dettagliata delle cinque aree di cantiere.

Verranno poi effettuate le azioni relative alla prima fase di monitoraggio dettagliato, i cui risultati costituiranno il punto di riferimento per le fasi successive.

Il monitoraggio post-operam, che sarà finalizzato alla verifica della corretta esecuzione degli interventi di ripristino sulle aree da recuperare dal punto di vista agricolo, riguarderà nuovamente tutti i parametri e tutti i luoghi monitorati ante-operam.

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2. RIFERIMENTI TECNICI E NORMATIVI

Per quanto riguarda i suoli e quindi gli elementi ed i parametri monitorati in quest’ambito, esistono soltanto riferimenti tecnico-scientifici ai quali è possibile far riferimento per stabilire la validità degli accertamenti e delle misure effettuate, mentre mancano riferimenti norrnativi.

Per quanto riguarda la cartografia pedologica e la relativa densità delle trivellate e dei profili in ambiti europei, il riferimento scientifico corrente è: «Precis de pédologie appliquée», Vink A.P.A. (1963), pp. 26 - 27.

Per quanto riguarda l'esecuzione dei profili, il riferimento tecnico-scientifico corrente è costituito dalle «Guidelines for Soil Description», FAO, ISRIC (1990).

Il riferimento tecnico-scientifico per l'esecuzione delle analisi è costituito dai Metodi Ufficiali di analisi chimica dei suoli (DM 13.09.99) e dai «Metodi Ufficiali di analisi fisica del suolo» (DM 01.08.97).

I criteri di riferimento ai fini del collaudo saranno, perciò, per tutti gli aspetti rimanenti, quelli espressi nelle specifiche tecniche del presente progetto.

2.1 Bibiliografia di riferimento

• Arnold R.W., Szabolcs I., Targulian V.0. (1990) - Global Soil Change. Report of the IIASA- ISSS-UNEO Task Force on the Role of Soil in Global Change. Budapest.

• Cameron., Beare M., McLaren R., Di Hong (1998) - Selecting physical, chemical, and biological indicators of soil quality for degraded or polluted soils. In: Proceedings of the 16th Worid Congress of Soil Science, Montpellier, Scientific Registration n'. 2516, Symposiwn n'. 37.

• Canter L. (1 996) - Environmental Impact Assessment. McGraw Hill

• Committee on Long-Range Soil and Water Conservation Board on Agriculture (1 993) Soil and Water Quality. National Academy Press, Washington D.C.

• Consalter A., Gherardi M., Giandon A., Simoni A. & Vianello G. (1998) - Approccio metodologico per definirela distribuzione ed il dif ferente grado di concentrazione in metalli nei suoli per cause na turali ed antropiche. In: Sensibilità e Vulnerabilità dei Suolo, a cura di Sequi P. & Vianello G.. FrancoAngeli, Milano., pp. 279 - 304.

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• Decreto Ministeriale 01/08/1997- Approvazione dei Metodi Ufficiali di analisi fisica dei suoli.

• FAO, ISRIC (1990) - Guidelines for Soil Description. Rome.

• Centro Agroambientale ARPAV - Osservatorio Regionale Pedologico (2002) – Manuale per la descrizione del suolo.

• FAO, ISRIC and ISSS (1998) - Worid Reference Base for Soíl Resources, Rome.

• McGraths S. (1998) - Soil Remediation: Criteria and indicators of soil q uality. In: Proceedings of the 16th Worid Congress of Soil Science, Montpellier, Scientific Registration n'. 8037, Symposiurn n'. 37.

• Sanesi G. (a cura di) (1977) - Guida alla descrizione del suolo. CNR, Firenze.

• Targulian V. 0. (1 994) - Soils and weathering mantie resilience: concept of time-and depth-divided response to impact. In: Proceedings of the 15th World Congress of Soil Scienee, Acapulco, Voi. 2a, pp. 221-230.

• United States Department of Agricuiture, Soil Survey Division Staff (1993) - Soil Survey Manual.

• United States Department of Agriculture, Soil Conservation Service (1996) - Keys to Soil Taxonomy, 7th edition.

• United States Department of Agriculture, Soil Conservation Service (1998) - Keys to Soil Taxonomy, 8th edition.

• Van Duyvenbooden W. & Van Waegeningh H.G. (Editors) (1987) - Vulnerability of Soil and Groundwater to Pollutants. TNO Committee on Hydrological Research & National Institute of Public Health and Environinental Hygiene. The Hague.

• Vink A.P.A. (1963) - Precis de pédologie appliquée. A la Baconnière, Neuchatel.

• Wild A. (1993) - Soils and the Environment. Carnbridge University Press.

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3. DOCUMENTAZIONE DI BASE PER LA REDAZIONE DEL PM A

Nel corso della stesura del progetto di monitoraggio è stata consultata la seguente documentazione disponibile per l'area in esame:

• Elaborati del progetto esecutivo, compresi quelli relativi alla cantierizzazione;

• Elaborati relativi alla situazione geologica e pedologica dell'area;

• Le foto aeree relative all'area, in scala ca. 1:10.000.

I materiali utilizzati sono stati considerati sufficienti per la scelta delle aree da sottoporre a monitoraggio ed all'individuazione dei parametri da considerare, nonché alla perimetrazione delle stesse.

Questa documentazione dovrà essere integrata nel corso degli accertamenti, e ciò in relazione ad una più precisa definizione delle opere accessorie, all'aggiornamento dello stato di fatto attraverso nuove riprese aeree.

Di seguito si riporta un elenco dettagliato dei materiali utilizzati per la predisposizione del progetto di monitoraggio relativo ai suoli:

• l'inquadramento generale della cantierizzazione;

• le planimetrie in scala 1:5000 ed i profili longitudinali, relativi al progetto esecutivo;

• la relazione generale relativa al progetto esecutivo;

• la relazione geologico-idrogeologica relativa all'area;

• la carta geomorfologica relativa al tracciato, in scala 1:5.000;

• la carta geolitologica ad indirizzo geotecnico relativa al tracciato, in scala 1:5.000, e le sezioni litostratigrafiche;

• la carta dei vincoli ambientali relativa al tracciato, in scala 1:50.000;

• la carta dell'uso dei suolo ed aree di interesse naturalistico relativa al tracciato, in scala 1:50.000;

• la carta degli ambiti ecologici omogenei relativa al tracciato, in scala 1:50.000;

• le foto aeree relative al tracciato, in scala ca. 1: 10.000, del volo del marzo 1992;

• la Carta Geologica del Servizio Geologico d'Italia in scala 1: 100.000, fogli 50 Padova e 51 Venezia;

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• la Carta dei Suoli d'Italia, 1966, in scala 1: 1.000.000;

• la Carta dei Terreni Agrari della Provincia di Treviso, 1971, in scala 1:100.000 (che comprende parte della pianura alluvionale del Brenta);

• la Carta dei Suoli dell'area a D.O.C. dei Piave, Provincia di Treviso, 1996, in scala 1:25.000. ESAV, Regione Veneto, Vol. 2.

• la Carta dei suoli del Bacino Scolante in Laguna di Venezia, 2002, in scala 1:50.000. ARPAV, Centro Agroambientale – Osservatorio Regionale Pedologico, in corso di stampa.

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4. ACCERTAMENTI PROGRAMMATI

4.1 Tipologia e finalità degli accertamenti progr ammati

La selezione delle aree di indagine approfondite e la tipologia degli accertamenti e delle analisi che verranno condotte nel corso del programma di monitoraggio, sono state impostate, per quanto riguarda il suolo, con la principale finalità di testimoniare, con un quadro informativo esaustivo, la situazione e l'evoluzione della qualità dei suoli, nella sua configurazione ante-operam e post-operam all'interno delle aree selezionate.

Le informazioni raccolte, opportunamente confrontate e relazionate con i dati che saranno acquisiti per altri ambiti di monitoraggio, permetteranno di effettuare valutazioni e considerazioni complessive sulle trasformazioni indotte dalla realizzazione della linea ferroviaria.

In particolare, per l'ambito d’indagine «Suolo», sarà fondamentale l'integrazione con le informazioni acquisite negli ambiti «Ambiente Idrico Superficiale», «Ambiente Idrico Sotterraneo» e «Vegetazione».

Nella seguente tabella sono stati riassunti i principali punti di confronto ed integrazione con gli altri ambiti.

Ambito Acque superficiali Acque sotterranee Vegetazione

Elementi di

interesse comune

con l’ambito Suolo

Caratteristiche e

dinamica della rete

di canali

Caratteristiche e

dinamica della falda

più superficiale

Caratteristiche e

dinamica della

vegetazione rurale;

consumo dei suoli

con relative

fitocenosi

4.1.1 Accertamenti programmati nella fase ante operam

Il rilevamento pedologico verrà effettuato in scala 1:10.000 lungo l'intero tracciato, per una larghezza di 500 metri (250 metri a sud e 250 metri a nord del tracciato), comprese le zone dove sono previsti i cantieri. La superficie da cartografare diventa così di ca. 1150 ettari, che si dovrebbe ridurre, per la presenza di zone intensamente urbanizzate, a ca. 800 ettari effettivi. La scala 1:10.000 consente l'ingrandimento della carta, per motivi di confronto con altre cartografie del progetto, fino a 1:5.000.

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Inoltre verranno effettuati rilevamenti pedologici più dettagliati (scala 1:5.000) nelle cinque aree di cantiere interessate dal monitoraggio. La scala 1:5.000 consente l'ingrandimento della carta, per motivi di confronto con altre cartografie dei progetto, fino a 1:2.000.

Sarà quindi eseguita la stesura di una carta pedologica del tracciato, in scala 1:10.000 (800 ettari), che conterrà, nella fascia a cavallo della linea ferroviaria, un totale di 400 trivellate (in media 0.5 trivellata all'ettaro) e 16 profili, descritti, campionati per ciascun orizzonte descritto ed analizzati (in media 2 profili al kmq).

Saranno inoltre prodotte 5 carte pedologiche di dettaglio centrate sulle aree di cantiere, alla scala 1:5.000 (complessivamente 150 ettari), nelle quali aree verranno effettuate complessivamente 225 trivellate (in media 1.5 trivellata all'ettaro) e 12 profili, descritti, campionati per ciascun orizzonte descritto, fotografati ed analizzati (in media 3 profili per ogni area da monitorare, con una densità di 8/kmq).

Ogni profilo sarà studiato, descritto, fotografato e campionato utilizzando il “Manuale per la descrizione del suolo (versione Maggio 2002) adottato dall’Osservatorio Regionale Pedologico dell’ARPAV (in seguito ORP). Con le densità di osservazioni previste e con la modalità di esecuzione delle trivellate e dei profili, si rientra negli standard riconosciuti per la cartografia pedologica in scala 1:10.000 e 1:5.000, anche tenendo conto delle caratteristiche dei terreni e della prevedibile variabilità spaziale dei tipi di suolo.

L'esecuzione in modo efficace delle trivellate e dei profili pedologici e della relativa schedatura richiede la presenza in campagna di due tecnici, preferibilmente un pedologo Sr. e un pedologo Jr.

Il numero totale delle trivellate previste per la fase ante-operam, è di 625, il numero totale dei profili pedologici previsti è di 28.

Per quanto riguarda la classificazione dei suoli, osservati sia in trivellata che in profilo, sarà applicata lo standard dell'USDA (Soil Taxonomy, 8a edizione, 1998), fino al livello di famiglia, ed inoltre lo standard internazionale rappresentata dalla «Worid Reference Base for Soil Resources» («W.R.B.», FAO - ISRIC - ISSS, 1998).

In concomitanza con il rilevamento di campagna, saranno osservate e registrate le caratteristiche della realtà agricola delle aree (colture, rotazione, pratiche colturali, pesticidi ed altri prodotti chimici in uso).

Saranno effettuate analisi di laboratorio sui campioni di terreno prelevati dagli orizzonti descritti nei 28 profili, per la determinazione dei parametri «standard» della pedologia, che consentono di definire le loro «qualità. In base ai dati raccolti, verranno effettuate le valutazioni, per ogni tipo di suolo, della loro generale capacità produttiva

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sotto il profilo della «Capacità d'Uso», ed inoltre della sensibilità e della «Capacità di rigenerazione» (resilienza) dei vari tipi di suolo rispetto alle seguenti tipologie di degrado:

• riduzione della qualità produttiva del suolo, a causa di copertura temporanea della superficie, anche se successivamente bonificata;

• riduzione della qualità protettiva dei suolo rispetto alle falde acquifere, a causa di copertura temporanea della superficie;

• compattazione da parte dei macchinari;

• inquinamento chimico da parte dei metalli pesanti;

• inquinamento chimico da parte di inquinanti organici.

Saranno raccolte le metodologie in vigore per la valutazione di questi parametri presso le Enti operative nella cartografia pedologica della pianura padana e in particolare presso il Centro Agroambientale ARPAV – ORP.

L’eventuale determinazione di inquinanti organici e di metalli pesanti nelle aree di cantiere sarà concordata con l’Osservatorio Ambientale in base alle sostanze utilizzate durante il corso d’opera.

A questo scopo dagli orizzonti campionati saranno ricavate 2 distinte aliquote, di cui una da avviare al laboratorio per le analisi previste ed una da inviare presso la sede dell’ORP a Castelfranco Veneto (TV) che la conserverà in vista di possibili futuri approfondimenti.

La tabella 4.1.1/1 riassume i vari parametri operativi, relativi al monitoraggio dei suoli nella fase ante-operam:

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Tabella 4.1.1/1 – Parametri relativi al monitoraggi o ante-operam

Operazione Rilevamento carta pedologica

1:10.000

Rilevamento carte podologiche

1:5.000

Totale

Area di interesse Tracciato ferroviario

Aree di cantiere

Superficie totale 800 ha 150 ha 950 ha Densità trivellate 0.5/ha 1.5/ha - Totale trivellate 400 225 625 Densità profili 2/kmq 8/kmq - Totale profili 16 12 28

Totale campioni 64-80* 48-60* 112-140* Tot.anal.standard 64-80* 48-60* 112-140*

* calcolato considerando una media di 4-5 orizzonti per profilo. I campioni saranno prelevati in ogni orizzonte, il numero è da considerarsi come indicativo

4.1.2 Accertamenti programmati nella fase post-operam

Le attività relative al monitoraggio pedologico post-operam saranno effettuate a cadenza annuale, con le stesse modalità della fase ante-operam; ogni profilo sarà studiato, descritto, fotografato e campionato utilizzando il “Manuale per la descrizione del suolo (versione Maggio 2002) adottato dall’osservatorio pedologico della regione Veneto.

Il numero totale dei profili previsti per la fase post-operam, è di 28, il numero totale delle trivellate previste è di 625.

Per l'intera superficie dell'area soggetta alla cartografia pedologica effettuata ante-operam, saranno tenuti sotto controllo i cambiamenti fisici del territorio e dei suoli, attraverso lo studio delle foto aeree relative all'avanzamento dei lavori.

Sui campioni di terra provenienti dai profili effettuati saranno effettuate analisi pedologiche «standard». Alla fine di ogni ciclo di monitoraggio, i dati raccolti verranno restituiti in forma tabellare e grafica, e confrontati con quelli raccolti nei periodi precedenti e quelli relativi agli altri ambiti di monitoraggio.

Per ogni profilo delle aree di cantiere sarà inoltre eseguita l’analisi dei metalli pesanti (cadmio, cromo, mercurio, nichel, piombo, rame e zinco) sul primo orizzonte A e sul primo orizzonte B di ciascun profilo descritto, sia sui campioni prelevati nel monitoraggio ante operam che su quelli del post operam

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L’eventuale determinazione di inquinanti organici e di metalli pesanti su altri campioni sarà concordata con l’Osservatorio Ambientale in base alle sostanze utilizzate durante il corso d’opera e potrà prevedere l’analisi contestuale o successiva di campioni prelevati nella fase ante operam

La tabella 4.1.2/1 riassume i vari parametri operativi, relativi al monitoraggio dei suoli nella fase post-operam:

Tabella 4.3.1/1 – Parametri relativi al monitoraggi o post-operam

Operazione Rilevamento carta pedologica

1:10.000

Rilevamento carte podologiche

1:5.000

Totale

Area di interesse Tracciato ferroviario

Aree di cantiere

Superficie totale 800 ha 150 ha 950 ha Densità trivellate 0.5/ha 1.5/ha - Totale trivellate 400 225 625 Densità profili 2/kmq 8/kmq - Totale profili 16 12 28

Totale campioni 64-80* 48-60* 112-140* Tot.anal.standard 64-80* 48-60* 112-140*

* calcolato considerando una media di 4-5 orizzonti per profilo. I campioni saranno prelevati in ogni orizzonte, il numero è da considerarsi come indicativo

Anche in questo caso le trivellate saranno, in linea di massima, distribuite sul territorio a maglia regolare, ma sarà lasciata alla discrezione dei rilevatori l'eventuale spostamento, in ogni caso a breve distanza dei punti prescelti. Tali variazioni nell'ubicazione dei punti di misura potrebbero essere, eventualmente, dovute a motivi di difficoltà di accesso nei siti, oppure indicate al fine di migliorare la qualità dell'osservazione.

4.2 Le analisi di laboratorio

Le analisi pedologiche «standard» a cui sottoporre i campioni prelevati dai profili, sono: tessitura, carbonio organico, pH in H20, capacità di scambio canonico, cationi scambiabili, carbonati totali, calcare attivo, azoto totale, fosforo assimilabile, conducibilità elettrica secondo i Metodi ufficiali dia nalisi chimica dei suoli (DM 13.09.99).

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Almeno i primi 2 orizzonti di ciascun profilo devono essere campionati in forma indisturbata, almeno in doppio e con cilindri campionatori distinti per ciascuno dei seguenti parametri: capacità di ritenzione idrica, permeabilità e densità apparentesecondo i Metodi Ufficiali di analisi fisica del suolo (DM 01.08.97).

Sui campioni di terra provenienti dai profili effettuati saranno effettuate analisi pedologiche «standard». Alla fine di ogni ciclo di monitoraggio, i dati raccolti verranno restituiti in forma tabellare e grafica, e confrontati con quelli raccolti nei periodi precedenti e quelli relativi agli altri ambiti di monitoraggio.

Per ogni profilo delle aree di cantiere sarà inoltre eseguita l’analisi dei metalli pesanti (cadmio, cromo, mercurio, nichel, piombo, rame e zinco) sul primo orizzonte A e sul primo orizzonte B di ciascun profilo descritto, sia sui campioni prelevati nel monitoraggio ante operam che su quelli del post operam

Tabella 4.2/1 – Metodi di analsi per i parametri ch imici

Parametro Metodo di prova ufficiale Numero del metodo

Azoto totale Kijeldahl D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo XIV.3 Basi scambiabili D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo XIII.5

Calcare attivo D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo V.2 Calcare totale D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo V.1

Capacità di scambio cationico D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo XIII.2 Carbonio organico D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo VII.3

Fosforo assimilabile D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo XV.3 Metalli pesanti solubili in aqua regia D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo XI.1

pH in acqua D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo III.1 Conducibilità elettrica in acqua D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo IV.1

Tessitura D.M. 13.09.1999, G.U. 284/99 metodo II.5

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5. SPECIFICHE TECNICHE PER L’ESECUZIONE DEGLI ACCERTAMENTI

5.1 Metodologie di rilevamento e di acquisizione delle informazioni

5.1.1. Esecuzione delle trivellate pedologiche

Le trivellate saranno effettuate manualmente, con l'uso della trivella pedologica standard, a punta elicoidale e con un diametro 6 cm., fino a raggiungere una profondità di m. 1.20 (che è il limite operativo dello strumento) o fino al rifiuto strumentale.

Per tutti gli orizzonti descritti, verrà effettuata la stima manuale della tessitura, la stima dei contenuto calcareo con l'uso del HCI 0.1 N, la definizione dei colore e delle screziature con la scala Munsell, (se ritenuto opportuno) la stima del pH con il metodo comparativo dei colori, ed inoltre tutte le operazioni per poter riempire adeguatamente la schede di cui in seguito. Inoltre, su almeno 1 orizzonte significativo per trivellata, verrà effettuata la stima delle seguenti caratteristiche fisiche: consistenza, resistenza, caratteristiche di rottura, adesività e plasticità, secondo le indicazioni del “Manuale per la descrizione del suolo (ORP Maggio 2002). Il materiale del suolo estratto con la trivella non sarà conservato.

Verrà compilata per ogni trivellata la scheda allegata al “Manuale per la descrizione del suolo (ORP Maggio 2002)

Il facsimile della schede relativa alle trivellate è stato riportato in allegato alla presente relazione.

5.1.2. Esecuzione dei profili pedologici

I profili, scavati con la ruspa, e richiusi nella stessa giornata, raggiungeranno una profondità di m. 1.50 (che è la profondità massima consentita dalla legge per scavi di terra senza protezione laterale) oppure fino alla presenza della falda.

Ogni profilo verrà studiato, descritto e fotografato secondo il “Manuale per la descrizione del suolo (ORP Maggio 2002). Per tutti gli orizzonti descritti, verrà effettuata la stima manuale della tessitura, la stima dei contenuto calcareo con l'uso del HCI 0.1 N, la stima dei pH (se ritenuto opportuno), con il metodo comparativo dei colori, ed inoltre la stima delle seguenti caratteristiche fisiche: consistenza, resistenza, caratteristiche di rottura, adesività e plasticità, secondo le indicazioni del “Manuale per la descrizione del

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suolo (ORP Maggio 2002). Saranno inoltre effettuate tutte le operazioni per poter riempire adeguatamente le schede di cui in seguito. Verranno campionati gli orizzonti descritti, in forma disturbata per la maggior parte delle analisi (peso del campione ca. 1.5 kg) ed in forma indisturbata per le analisi della densità apparente (volume del campione 100 cc). Tutti gli orizzonti del profilo saranno campionati in forma disturbata in doppio per poter eseguire successivamente delle analisi di verifica; la seconda aliquota deve essere consegnata presso la sede dell’ORP a Castelfranco Veneto (TV).

Gli stessi orizzonti o almeno i primi due orizzonti saranno campionati in forma indisturbata per le analisi fisiche di densità apparente, capacità di ritenzione idrica e permeabilità, almeno in doppio e con cilindri campionatori distinti per ciascun parametro.

Verrà riempita per ogni profilo una apposita scheda allegata al “Manuale per la descrizione del suolo (ORP Maggio 2002) Il facsimile della scheda relativa ai profili è riportato in allegato alla presente relazione.

5.1.3. Esecuzione delle analisi di laboratorio

Sui campioni prelevati dai profili, verranno effettuate le seguenti analisi pedologiche standard: tessitura, carbonio organico, pH in H20, capacità di scambio canonico, cationi scambiabili, carbonati totali, calcare attivo, azoto totale, fosforo assimilabile, conducibilità elettrica secondo i Metodi ufficiali dia nalisi chimica dei suoli (DM 13.09.99).

Almeno i primi 2 orizzonti di ciascun profilo devono essere campionati in forma indisturbata, almeno in doppio e con cilindri campionatori distinti per ciascuno dei seguenti parametri: capacità di ritenzione idrica, permeabilità e densità apparentesecondo i Metodi Ufficiali di analisi fisica del suolo (DM 01.08.97).

Tutte le metodologiche analitiche usate saranno specificate nelle relazioni tecnico-scientifiche relative al progetto.

Per ogni profilo delle aree di cantiere sarà inoltre eseguita l’analisi dei metalli pesanti (cadmio, cromo, mercurio, nichel, piombo, rame e zinco) sul primo orizzonte A e sul primo orizzonte B di ciascun profilo descritto, sia sui campioni prelevati nel monitoraggio ante operam che su quelli del post operam

L’eventuale determinazione di inquinanti organici e di metalli pesanti su altri campioni sarà concordata con l’Osservatorio Ambientale in base alle sostanze utilizzate durante il corso d’opera e potrà prevedere l’analisi contestuale o successiva di campioni prelevati nella fase ante operam

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Per ciascuna delle aree di indagine previste si procederà al monitoraggio degli impatti di natura fisica e chimica anche se, per le aree che si trovano nei pressi di zone urbane ed infrastrutturali, non sarà sempre possibile distinguere l'eventuale incremento chimico indotto dalla costruzione delle opere previste per la realizzazione della tratta A.V. Padova-Mestre, rispetto a quello dovuto dalla presenza delle attività antropiche che si svolgono nell'area di indagine indipendentemente dalle attività di cantiere; a questo scopo comunque potrà risultare utile il confronto con i risultati dei campioni prelevati nella fase ante operam.

5.1.4. Procedura per l’esecuzione degli elaborati

Le carte pedologiche saranno redatte utilizzando l’editing proposto dall’Osservatorio Ambientale: tutte le delineazioni e le relative sigle identificative saranno disegnate su lucido indeformabile sovrapposto alla carta tecnica regionale in scala 1:10.000 per il tracciato e 1:5.000 per le aree di cantiere. Un secondo lucido indeformabile sovrapponibile riporterà le esatte ubicazioni delle osservazioni effettuate (profili e trivellate). Le stesse carte (pedologiche e delle osservazioni) saranno fornite anche su supporto informatico utilizzando formati compatibili con il software Arcview (standard ARPAV).

La relazione riporterà la descrizione di tutti i profili descritti con la relativa foto; inoltre saranno contenute tutte le informazioni necessarie alla comprensione della carta dei suoli e allo stato ambientale come , ad esempio:

- l’inquadramento dei suoli dell’area all’interno del più ampio territorio circostante, in particolare tenendo conto della cartografia dei suoli del bacino Scolante in Laguna di Venezia fornita prima dell’inizio del moniotraggio dall’ORP;

- le relazioni fra suolo e altre componenti ambientali;

- il comportamento del suolo rispetto all’uso previsto;

- eventuali misure di attenuazione degli effetti ambientali rispetto all’impatto previsto e tecniche di ripristino consigliabili.

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5.2 Modalità di accettazione e collaudo tenuto co nto delle normative vigenti

Le norme vigenti non fissano specifiche modalità di accettazione e collaudo di indagini che hanno per oggetto quanto analizzato nell'ambito dei suoli.

In termini generali, le modalità di accettazione potranno riferirsi alla verifica del rispetto delle indicazioni contenute nel presente progetto.

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6. SCELTA DEI PUNTI DA SOTTOPORRE A MONITORAGGIO

6.1 Criteri per la definizione dei livelli di cri ticità ambientale

I diversi livelli di criticità ambientale sono stati definiti a seguito dell'analisi delle interrelazioni tra ambiti territoriali e delle caratteristiche delle opere da realizzare, nonché di tutte le azioni necessarie alla loro realizzazione.

Sulla base del quadro informativo esistente e dell'analisi di tutta la fascia di territorio interessata dalla realizzazione della linea, sono stati individuati i settori da analizzare, rappresentati da una fascia situata a cavallo della linea ferroviaria (250 m a nord e 250 m a sud del tracciato) e in coincidenza delle aree di cantiere.

Per queste aree si è proceduto ad un ulteriore livello di approfondimento che consente di classificarle sulla base di diversi livelli di criticità.

I criteri adottati per la definizione dei livelli di criticità sono i seguenti:

• qualità ambientale generale dell'area;

• ampiezza dell'area direttamente e indirettamente coinvolta;

• caratteristiche e modalità di interferenza;

• compresenza di più ricettori;

• presenza di detrattori della qualità ambientale complessiva.

I valori di criticità contemplati attraverso tali criteri sono:

• criticità bassa

• criticità media

• criticità alta.

6.2 Criteri di selezione dei punti di misurazione

Nel monitoraggio dei suoli è necessario distinguere tra le osservazioni e misure da effettuare:

• nelle aree di ubicazione delle opere e dei cantieri;

• nelle aree direttamente ad esse adiacenti;

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• nelle aree più distanti dalle opere e dai cantieri.

Nel primo caso è prevedibile un impatto fisico e chimico sui suoli di notevole intensità, nel secondo caso sono prevedibili impatti fisici e chimici di moderata intensità, mentre nel terzo caso è prevedibile un impatto chimico sui suoli di modesta entità.

I tipi e l'intensità degli impatti da prevedere per queste diverse situazioni indirizzano la metodologia del monitoraggio, che perciò si concentrerà necessariamente verso gli impatti fisici sui suoli, ed in modo subordinato, verso gli impatti chimici.

Le finalità principali del monitoraggio come formulate prima, nonché la prevedibile intensità d'impatto delle opere sui suoli, giustificano una prevalente ubicazione delle aree di monitoraggio in corrispondenza dei cantieri e delle principali opere d'arte previste. Il carattere intrinseco dell'ambito «suolo», caratterizzato da un’estensione areale continua, giustifica la preferenza per una forma equidimensionale delle aree di monitoraggio piuttosto che una forma lineare.

Al fine di poter giustificare la scelta dell'ubicazione delle singole aree da monitorare, è indispensabile una generale descrizione delle condizioni geologiche e pedologiche di tutta la zona.

Dal punto di vista geologico, l'area corrisponde ad un pianoro costituito da depositi fluviali subrecenti (olocenici), solcato da una rete di incisioni fluviali, in parte abbandonate (paleo-alvei). In superficie, il pianoro è composto in modo dominante da sabbie, da fini a grossolane, localmente debolmente limose, con limi argillosi in alternanza. Localmente affiorano in superficie i livelli argillosi con torbe, che altrove sono presenti come lenti all'interno degli strati più grossolani. Il riempimento degli alvei fluviali è composto da sabbie, da fini a grossolane, con limi sabbiosi ed argille.

Per quanto riguarda la distribuzione delle zone agricole, urbane e cantieristiche, l'area può essere divisa nelle seguenti zone:

• le aree urbane dei centri abitati di Padova e Mestre;

• le aree peri-urbane dei centri abitati di Padova e Mestre;

• le aree rurali e semi-rurali con presenza di attività agricola;

• le aree dove sono previste le principali attività cantieristiche ed il tracciato ferroviario stesso.

Come visto sono state scelte le cinque aree di cantiere in cui effettuare il monitoraggio che, nel complesso, rappresentano gran parte della variabilità naturale ed occupazionale dei suoli ed inoltre dell'intensità e del tipo di degrado a cui essi possono

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essere soggetti a causa delle opere previste. Sono state escluse, per evidenti motivi, le zone totalmente urbanizzate, mentre si verifica una netta preferenza per le zone rurali e semi-rurali.

6.3 Descrizione dei punti di monitoraggio

Area di indagine SUO1: Area tecnica “Attraversament o A4” (progr. 79+960)

Caratteristiche dell’area

Interessata dai lavori, è posizionata sul lato ovest della citata autostrada, lo stesso dal quale sarà effettuata la spinta del monolite di attraversamento. Quest’area sarà dotata di piazzale per manovra di veicoli industriali e consentirà lo stoccaggio dei materiali ed il ricovero attrezzature e macchinari.

Impatti che si intendono tenere sotto controllo

Gli impatti da monitorare sono di natura fisica e chimica, anche se non sarà sempre possibile distinguere tra un eventuale incremento dell'inquinamento chimico dovuto alle vicine zone urbane ed infrastrutturali e quello dovuto alle lavorazioni previste.

Impatti fisici permanenti

• Perdita di terreni coltivabili;

• Riduzione delle qualità funzionali dei suolo (sia produttiva che protettiva) a causa di temporanea copertura della superficie (anche se successivamente bonificata) per presenza relittaria di sabbia, ghiaie, rifiuti inerti, per eventuale perdita dell'orizzonte organico o per il verificarsi di prolungate condizioni anaerobiche;

• Compattazione dei suoli da parte dei macchinari, anche se passanti su terreni temporaneamente rialzati.

Impatti fisici temporanei

• Perdita di terreni coltivabili in relazione ai cantieri, alle strade di accesso ed alle loro fasce di rispetto.

Impatti chimici permanenti o semi-permanenti

• Inquinamento chimico del suolo da parte del gas di scarico dei macchinari (Pb) e dell'usura dei metalli (Cr);

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• Inquinamento chimico diretto o indiretto (attraverso la falda superficiale) del suolo a causa della lavorazione o del stoccaggio di sostanze potenzialmente inquinanti;

• Trasferimento di polveri (con sostanze inquinanti) sulla superficie dei suolo.

Area di indagine SUO2: Area operativa situata in pr ossimità del Brenta - Vigonza

Caratteristiche dell’area

Area operativa Ponte Brenta

Impatti che si intendono tenere sotto controllo

• Gli impatti da monitorare sono di natura fisica e chimica, anche se non sarà sempre possibile distinguere tra un eventuale incremento dell'inquinamento chimico dovuto alle vicine zone urbane ed infrastrutturali e quello dovuto alle opere previste.

Impatti fisici permanenti

• perdita di terreni coltivabili, in relazione alle lavorazioni di cantiere, comprese le fasce di rispetto;

• riduzione delle qualità funzionali dei suolo (sia produttiva che protettiva) a causa di temporanea copertura della superficie (anche se successivamente bonificata) per presenza relittaria di sabbia, ghiaie, rifiuti inerti, per eventuale perdita dell'orizzonte organico o per il verificarsi di prolungate condizioni anaerobiche;

• compattazione dei suoli da parte dei macchinari, anche se passanti su terreni temporaneamente rialzati.

Impatti fisici temporanei

• perdita di terreni coltivabili in relazione ai cantieri, alle strade di accesso ed alle loro fasce di rispetto.

Impatti chimici permanenti o semi-permanenti

• inquinamento chimico del suolo da parte del gas di scarico dei macchinari (Pb) e dell'usura dei metalli (Cr);

• inquinamento chimico diretto o indiretto (attraverso la falda superficiale) del suolo a causa della lavorazione o del stoccaggio di sostanze potenzialmente inquinanti;

• trasferimento di polveri (con sostanze inquinanti) sulla superficie dei suolo.

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Area di indagine SUO3: Area tecnica Ponte Brenta

Caratteristiche dell’area

“Area tecnica Ponte di Brenta”

Impatti che si intendono tenere sotto controllo

• Gli impatti da monitorare sono di natura fisica e chimica, anche se non sarà sempre possibile distinguere tra un eventuale incremento dell'inquinamento chimico dovuto alle vicine zone urbane ed infrastrutturali e quello dovuto alle opere previste.

Impatti fisici permanenti

• perdita di terreni coltivabili, in relazione all'opera in rilevato ed al ponte, comprese le fasce di rispetto;

• riduzione delle qualità funzionali dei suolo (sia produttiva che protettiva) a causa di temporanea copertura della superficie (anche se successivamente bonificata) per presenza relittaria di sabbia, ghiaie, rifiuti inerti, per eventuale perdita dell'orizzonte organico o per il verificarsi di prolungate condizioni anaerobiche;

• compattazione dei suoli da parte dei macchinari, anche se passanti su terreni temporaneamente rialzati.

Impatti fisici temporanei

• perdita di terreni coltivabili in relazione ai cantieri, alle strade di accesso ed alle loro fasce di rispetto.

Impatti chimici permanenti o semi-permanenti

• inquinamento chimico del suolo da parte del gas di scarico dei macchinari (Pb) e dell'usura dei metalli (Cr);

• inquinamento chimico diretto o indiretto (attraverso la falda superficiale) del suolo a causa della lavorazione o del stoccaggio di sostanze potenzialmente inquinanti;

• trasferimento di polveri (con sostanze inquinanti) sulla superficie dei suolo.

Area di indagine SUO4: Area di cantiere - Armamento ferroviario – Dolo

Caratteristiche dell’area

Cantiere di Armamento

Impatti che si intendono tenere sotto controllo

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• Gli impatti da monitorare sono di natura fisica e chimica, anche se non sarà sempre possibile distinguere tra un eventuale incremento dell'inquinamento chimico dovuto alle vicine zone urbane e infrastrutturali e quello dovuto alle opere previste.

Impatti fisici permanenti

• perdita di terreni coltivabili, in relazione all'opera in rilevato ed al cantiere, comprese le fasce di rispetto;

• riduzione delle qualità funzionali del suolo (sia produttiva che protettiva) a causa di temporanea copertura della superficie (anche se successivamente bonificata) per presenza relittaria di sabbia, ghiaie, rifiuti inerti, per eventuale perdita dell'orizzonte organico o per il verificarsi di prolungate condizioni anaerobiche;

• compattazione dei suoli (ed eventuale rialzo della falda) da parte dei macchinari, anche se passanti su terreni temporaneamente rialzati.

Impatti fisici temporanei

• perdita di terreni coltivabili in relazione ai cantieri, alle strade di accesso ed alle loro fasce di rispetto.

Impatti chimici permanenti o semi-permanenti

• inquinamento chimico del suolo da parte del gas di scarico dei macchinari (Pb) e dell'usura dei metalli (Cr);

• inquinamento chimico diretto o indiretto (attraverso la falda superficiale) del suolo a causa della lavorazione o del stoccaggio di sostanze potenzialmente inquinanti;

• trasferimento di polveri (con sostanze inquinanti) sulla superficie del suolo.

Area di indagine SUO5: Cantiere base operativo – Mi rano

Caratteristiche dell’area

Cantiere Operativo Centrale

Impatti che si intendono tenere sotto controllo

• Le caratteristiche da misurare sono in questo caso quelle fisiche dei suoli, quelle chimiche dirette ed indirette (attraverso la falda superficiale o l’aria) e quelle relative al possibile disturbo del sistema dei canali.

Impatti fisici permanenti

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• perdita di terreni coltivabili in relazione alle opere in rilevato ed al cantiere, comprese le fasce di rispetto, e degrado permanente dell'assetto agricolo delle zone limitrofe;

• riduzione delle qualità funzionari del suolo (sia produttiva che protettiva) a causa di temporanea copertura della superficie (anche se successivamente bonificata), per presenza relittaria di sabbia, ghiaie, rifiuti inerti, per eventuale perdita dell'orizzonte organico o per il verificarsi di prolungate condizioni anaerobiche;

• disturbo dell'assetto dei canali per l'irrigazione e per il drenaggio in ambito agricolo;

• compattazione dei suoli (e l'eventuale rialzo della falda) da parte dei macchinari, anche se passanti su terreni temporaneamente rialzati.

Impatti fisici temporanei

• perdita di terreni coltivabili in relazione ai cantieri, alle strade d'accesso ed alle loro fasce di rispetto;

• disturbo della rete dei canali per l'irrigazione e per il deflusso delle acque piovane.

Impatti chimici permanenti o semi-permanenti

• inquinamento chimico dei suolo da parte dei gas di scarico dei macchinari (in particolare Pb) e dell'usura dei metalli (Cr);

• trasferimento di polveri (con sostanze inquinanti) sulla superficie del suolo.

Impatti chimici temporanei

• trasferimento di polveri (con sostanze inquinanti) sulle colture in atto;

• inquinamento chimico post-operam per l'applicazione di diserbanti sull'opera in rilevato.

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La tabella 6.3/1 mostra, in sintesi, il numero delle misure previste.

Tabella 6.3/1 – Dettaglio delle indagini previste

Tipologia di rilievo

A.O.

(Una volta) Trivellate Profili

Analisi standard

Analisi fisiche

Tracciato ferroviario

400 16 64-80* 32

Aree di cantiere

225 12 48-60* 24

Totale 625 28 112-140* 56

Tipologia di rilievo

P.O. Trivellate Profili Analisi

standard Analisi fisiche

Metalli pesanti

Tracciato ferroviario

400 16 64-80* 32 ---

Aree di cantiere

225 12 48-60* 24 48

Totale 625 28 112-140* 56 48

* calcolato considerando una media di 4-5 orizzonti per profilo. I campioni saranno prelevati in ogni orizzonte, il numero è da considerarsi come indicativo.