riassunto la guerra fredda del pero

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LA GUERRA FREDDA – DEL PERO 1 – Con la seconda guerra mondiale da un quadro multipolare ed eurocentrico si passò ad un sistema bipolare e asimmetrico, caratterizzato dalla presenza di due potenze dominanti: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. 2 – L’antagonismo ideologico e geopolitico tra USA e URSS – che divenne noto come “guerra fredda” – fu esacerbato dalla loro tendenza a perseguire in modo unilaterale la propria sicurezza. Mosca e Washington procedettero alla costituzione di proprie sfere d’influenza nel continente europeo. 3 – Mentre il legame tra Stati Uniti e paesi dell’Europa occidentale fu in larga misura consensuale e contrattato, l’URSS impose il proprio controllo sull’Europa orientale attraverso la repressione e la forza. Alla coesione del blocco occidentale corrispose pertanto l’intrinseca fragilità di un impero, quello sovietico, basato principalmente su strumenti coercitivi. 4 – Il Piano Marshall e il Patto Atlantico avevano consolidato la posizione del blocco occidentale nel teatro europeo, ponendo l’Unione Sovietica sulla difensiva. Tra il 1949 e il 1950, questa situazione venne rovesciata dall’esplosione della prima atomica sovietica, dalla vittoria comunista nella guerra civile cinese e dallo scoppio della guerra di Corea. 5 – Di conseguenza Washington militarizzò e universalizzò la strategia del contenimento, intervenne quindi militarmente nella penisola coreana e avviò un massiccio processo di riarmo. Il conflitto coreano fu il primo e ultimo tentativo delle due superpotenze di modificare con la forza gli assetti territoriali prodotti dalla Seconda guerra mondiale: il rischio di avviare un’incontrollabile escalation nucleare era infatti troppo alto per essere corso. 6 – La fine della guerra di Corea nel 1953 coincise con la morte di Stalin. Negli anni successivi, sotto la guida di Krusciov, la politica estera sovietica tornò a basarsi sul presupposto della coesistenza pacifica” con l’Occidente. 7 – Il nuovo leader sovietico, Nikita Krusciov, adottò la formula della “coesistenza pacifica” con l’Occidente, denunciò i crimini

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summary of the book "The Cold War" by professor m.del pero

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Page 1: Riassunto La Guerra Fredda Del Pero

LA GUERRA FREDDA – DEL PERO

1 – Con la seconda guerra mondiale da un quadro multipolare ed eurocentrico si passò ad un sistema bipolare e asimmetrico, caratterizzato dalla presenza di due potenze dominanti: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.

2 – L’antagonismo ideologico e geopolitico tra USA e URSS – che divenne noto come “guerra fredda” – fu esacerbato dalla loro tendenza a perseguire in modo unilaterale la propria sicurezza. Mosca e Washington procedettero alla costituzione di proprie sfere d’influenza nel continente europeo.

3 – Mentre il legame tra Stati Uniti e paesi dell’Europa occidentale fu in larga misura consensuale e contrattato, l’URSS impose il proprio controllo sull’Europa orientale attraverso la repressione e la forza. Alla coesione del blocco occidentale corrispose pertanto l’intrinseca fragilità di un impero, quello sovietico, basato principalmente su strumenti coercitivi.

4 – Il Piano Marshall e il Patto Atlantico avevano consolidato la posizione del blocco occidentale nel teatro europeo, ponendo l’Unione Sovietica sulla difensiva. Tra il 1949 e il 1950, questa situazione venne rovesciata dall’esplosione della prima atomica sovietica, dalla vittoria comunista nella guerra civile cinese e dallo scoppio della guerra di Corea.

5 – Di conseguenza Washington militarizzò e universalizzò la strategia del contenimento, intervenne quindi militarmente nella penisola coreana e avviò un massiccio processo di riarmo. Il conflitto coreano fu il primo e ultimo tentativo delle due superpotenze di modificare con la forza gli assetti territoriali prodotti dalla Seconda guerra mondiale: il rischio di avviare un’incontrollabile escalation nucleare era infatti troppo alto per essere corso.

6 – La fine della guerra di Corea nel 1953 coincise con la morte di Stalin. Negli anni successivi, sotto la guida di Krusciov, la politica estera sovietica tornò a basarsi sul presupposto della “coesistenza pacifica” con l’Occidente.

7 – Il nuovo leader sovietico, Nikita Krusciov, adottò la formula della “coesistenza pacifica” con l’Occidente, denunciò i crimini compiuti da Stalin e avviò un processo di destalinizzazione all’interno del blocco comunista.

8 – Nel corso degli anni cinquanta, la capacità di Mosca di mantenere la coesione e l’unità del fronte comunista si ridusse notevolmente e cominciò ad emergere il dissidio tra l’Unione Sovietica e la Cina di Mao.

9 – La natura competitiva della coesistenza con gli USA immaginata da Krusciov e il suo interventismo nelle aree del Terzo Mondo finirono per alimentare l’antagonismo bipolare. A loro volta, le crisi scoppiate tra le due superpotenze a Berlino e a Cuba le portarono molto vicine allo scontro militare. La soluzione di tali crisi pose però le premesse per il superamento della fase di massima tensione della guerra fredda.

10 – La progressiva globalizzazione della strategia del contenimento indusse Washington a intervenire militarmente in Indocina, per evitare la conquista comunista del Vietnam, che avrebbe potuto ingenerare una reazione a catena in tutta la regione. L’intervento miliare si risolse in un insuccesso, alimentò forti proteste anche in USA e pose fine alla carriera politica di Johnson.

Page 2: Riassunto La Guerra Fredda Del Pero

11 – Nixon cercò di delegare all’esercito sudvietnamita la responsabilità della difesa del paese e di raggiungere un accordo con il governo del Vietnam del Nord per porre termine al conflitto. Al contempo egli avviò trattative diplomatiche sia con l’Unione Sovietica che con la repubblica popolare cinese.

12 – Nel clima di distensione tra gli Stati Uniti e le due grandi potenze comuniste Nixon si recò a Pechino per uno storico incontro con Mao dopo più di un ventennio di assoluta ostilità tra i due paesi, mentre USA e URSS ratificavano nel 1972 il primo trattato di controllo degli armamenti.

13 – I primi anni settanta furono caratterizzati dalla crisi politica ed economica degli Stati Uniti e dalle difficoltà incontrate dagli USA nel loro esercizio della leadership mondiale. L’economia statunitense attraversò un periodo di stagnazione, il presidente Nixon fu travolto dallo scandalo Watergate e la guerra del Vietnam si concluse con la sconfitta degli Stati Uniti e la riunificazione del paese sotto un regime comunista.

14 – La distensione con l’Unione Sovietica lasciò il posto a un rinnovato antagonismo tra le due superpotenze dovuto all’interventismo sovietico nel Terzo Mondo e alle ambivalenze della politica estera statunitense. Alla fine del 1979, l’invasione sovietica dell’Afghanistan fece precipitare una nuova radicalizzazione dell’antagonismo bipolare.

15 – All’inizio degli anni ottanta si assistette a un’intensificazione delle tensioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Reagan avviò un massiccio processo di riarmo e fornì il sostegno economico e militare alle forze e ai regimi anticomunisti. L’URSS si trovò invece in una situazione di crescente difficoltà economica, che rendeva sempre meno sostenibile il confronto bipolare con gli USA.

16 – L’avvento al potere di Gorbaciov determinò un mutamento radicale nella politica estera sovietica e l’avvio di una seconda distensione dei rapporti tra le due superpotenze. Nelle intenzioni di Gorbaciov, lo stemperamento dell’antagonismo con gli Stati Uniti avrebbe permesso di liberare le risorse necessarie per riformare il sistema economico sovietico.

17 – Il nuovo corso gorbacioviano portò alcuni significativi accordi tra USA e URSS in materia di armamenti e agevolò l’abbattimento dei regimi comunisti in Europa Orientale. Esso però non riuscì a salvare l’Unione Sovietica.