ricerca scienze su cimice dei letti;) di david e francesco

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Francesco Sampò e David Delpiano Cl. 1^A LA CIMICE DEI LETTI Sono una cimice dei letti (Cimex Lectularius), appartengo alla famiglia delle Cimicidae e sono l’insetto più noto dell’ordine degli Eterotteri (Hetroptera). Sono di origine asiatica e sono diffusa in tutto il mondo: infatti vivo al seguito dell’uomo, il cui sangue costituisce il mio quasi esclusivo nutrimento. LA MIA STRUTTURA CORPOREA Noi cimici dei letti siamo di colore rosso mattone e siamo lunghe circa 5-8 mm (4-5 mm a digiuno, 6-8 mm dopo un pasto di sangue). Il nostro corpo è di forma ovale e si presenta schiacciato dorso-ventralmente. Quest’ultima nostra caratteristica è ciò che ci rende abili nell’infilarci in piccolissimi spazi. La nostra testa è Dorsalmente abbiamo una coppia di piccole squame cutanee, dette emielitre, che rappresentano delle ali vestigiali. Il nostro addome è costituito da undici segmenti, tenuti insieme da molte membrane che ci aiutano durante il pasto perchè distendono l’addome e accumulano molto sangue nell’apparato digerente. Le cimici dei letti più immature, chiamate ninfe, si distinguono facilmente dagli adulti per le ridotte dimensioni, per l’assenza degli organi riproduttivi e per altre caratteristiche morfologiche che agli umani non appaiono molto evidenti. IL MIO HABITAT Sono un insetto ad abitudini notturne: quindi, di giorno mi nascondo dalla luce del sole in fessure di qualsiasi tipo. Con le mie compagne, formo aggregazioni di centinaia e migliaia di individui e di solito i nostri siti di annidamento (detti anche focolai di sviluppo) sono piccola ed è dotata di due occhi composti sporgenti e un paio di antenne dotate di recettori sensibili al calore e ad alcuni composti chimici (come l’anidride carbonica). Il nostro apparato boccale è di tipo pungente-succhiatore e, quando è a riposo, è ripiegato in posizione ventrale in un’apposita scanalatura. I nostri pezzi boccali si sono adattati e

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Francesco Sampò e David Delpiano Cl. 1^A

LA CIMICE DEI LETTI

Sono una cimice dei letti (Cimex Lectularius), appartengo alla famiglia delle Cimicidae e sono l’insetto più noto dell’ordine degli Eterotteri (Hetroptera). Sono di origine asiatica e sono diffusa in tutto il mondo: infatti vivo al seguito dell’uomo, il cui sangue costituisce il mio quasi esclusivo nutrimento.

LA MIA STRUTTURA CORPOREANoi cimici dei letti siamo di colore rosso mattone e siamo lunghe circa 5-8 mm (4-5 mm a digiuno, 6-8 mm dopo un pasto di sangue). Il nostro corpo è di forma ovale e si presenta schiacciato dorso-ventralmente. Quest’ultima nostra caratteristica è ciò che ci rende abili nell’infilarci in piccolissimi spazi. La nostra testa è

Dorsalmente abbiamo una coppia di piccole squame cutanee, dette emielitre, che rappresentano delle ali vestigiali. Il nostro addome è costituito da undici segmenti, tenuti insieme da molte membrane che ci aiutano durante il pasto perchè distendono l’addome e accumulano molto sangue nell’apparato digerente. Le cimici dei letti più immature, chiamate ninfe, si distinguono facilmente dagli adulti per le ridotte dimensioni, per l’assenza degli organi riproduttivi e per altre caratteristiche morfologiche che agli umani non appaiono molto evidenti.

IL MIO HABITATSono un insetto ad abitudini notturne: quindi, di giorno mi nascondo dalla luce del sole in fessure di qualsiasi tipo. Con le mie compagne, formo aggregazioni di centinaia e migliaia di individui e di solito i nostri siti di annidamento (detti anche focolai di sviluppo) sono localizzati nei luoghi dove sosta l’uomo di notte. Durante le ore notturne, fuoriesco dal mio nascondiglio per pungere l’uomo. Noi cimici dei letti siamo attive e vitali tra i 15°C e i 37°C: infatti se la temperatura supera i 37°C o è al di sotto dei 15°C il nostro sviluppo si interrompe. Come nascondigli scelgo soprattutto il legno, i tessuti e i materiali cartacei. Infesto spesso i bordi e le cuciture dei materassi, le gambe di appoggio dei letti, le doghe di legno e le molle delle reti, ma anche le crepe delle pareti, gli interruttori elettrici, le tende, i tappeti, ecc. Io e la mia specie siamo diffusi in tutto il mondo.

piccola ed è dotata di due occhi composti sporgenti e un paio di antenne dotate di recettori sensibili al calore e ad alcuni composti chimici (come l’anidride carbonica). Il nostro apparato boccale è di tipo pungente-succhiatore e, quando è a riposo, è ripiegato in posizione ventrale in un’apposita scanalatura. I nostri pezzi boccali si sono adattati e trasformati nel corso della nostra evoluzione in un rostro allungato che è in grado di penetrare la cute e di aspirare il sangue. Il nostro torace presenta alcune espansioni laterali.

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IL MIO CICLO VITALENoi cimici dei letti siamo insetti a metamorfosi incompleta. Il nostro ciclo vitale prevede lo stadio di uovo, cinque stadi ninfali e l’adulto. Durante ogni stadio ninfale svolgiamo un’attività ematofaga obbligata, che è necessaria per il passaggio allo stadio successivo. Anche gli adulti, sia maschi che femmine, svolgono questa attività. Il nostro ciclo vitale è molto influenzato dalla temperatura ambientale e dalla disponibilità di ospiti a cui succhiare il sangue. Un intero ciclo uovo-adulto si compie in circa 24 giorni. Una femmina adulta si accoppia generalmente dopo ogni pasto di sangue (con temperature di 26°C), comincia a deporre circa tre uova ogni giorno. Ogni femmina può, nel corso della propria vita, produrre circa 200-300 uova.

LA MIA STORIASono, molto probabilmente, di origine asiatica. Inizialmente la mia specie era costituita da parassiti dei pipistrelli, che erano abbondanti nelle caverne dove risiedeva l’uomo primitivo. Questa ha permesso loro di adattarsi poi con successo alla specie umana e di seguirla durante il suo processo di civilizzazione, diffondendosi così in tutto il pianeta. La presenza delle antiche cimici dei letti era ben nota anche agli antichi greci, che la chiamavano Koris, e ai romani; che le diedero il nome di Cimex. Ci sono state infestazioni massicce da parte dei miei antenati durante le due guerre mondiali (a causa delle scarse condizioni igieniche). Intorno agli anni ’50 siamo divenute molto rare, ma siamo tornate in seguito in quasi tutto il mondo. Il nostro ritorno e la nostra diffusione sono dovuti soprattutto all’aumento dei viaggi internazionali compiuti dagli uomini.

il mio ciclo vitale

la cimice dei letti

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