ricerca sui calabroni

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RICERCA SUI CALABRONI Nome comune: CALABRONE (Inglese: hornet) Nome scientifico: Vespa crabro Famiglia: Vespe (Vespidae) Ordine: Imenotteri (Imenoptera) Classe: Insetti (Insecta)

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Page 1: Ricerca sui calabroni

RICERCA SUI CALABRONI

Nome comune: CALABRONE (Inglese: hornet)

Nome scientifico: Vespa crabro

Famiglia: Vespe (Vespidae)

Ordine: Imenotteri (Imenoptera)

Classe: Insetti (Insecta)

Page 2: Ricerca sui calabroni

ANATOMIA/STRUTTURA DEL CALABRONE

Page 3: Ricerca sui calabroni

DESCRIZIONE

Il calabrone è il più grosso vespide europeo. Con il termine CALABRONE

Vengono spesso erroneamente identificati anche l’ape e il bombo .

Forma società temporanee i cui componenti muoiono in autunno. Poche

femmine fecondate in inverno si riparano in nascondigli. Nella primavera

successiva, ciascuna regina inizia la costruzione di un nido e la

deposizione delle uova, da cui nascono le operaie, che continuano la

costruzione del nido e allevano le larve, alimentate con insetti. I nidi sono

situati nei tronchi cavi o nelle spaccature dei grossi muri, nei camini

abbandonati ecc., sono assai voluminosi e sono fatti di legno masticato e

mischiato con la saliva, ridotto a una pasta.

Le punture delle femmine [i maschi sono privi di pungiglione] sono assai

dolorose e talvolta pericolose

NUTRIZIONE

Le operaie si nutrono generalmente di liquidi zuccherini, come nettare o

succhi, che reperiscono dalla frutta matura o anche dalle lattine aperte di

bibite dolci. È difficile vedere se un calabrone si è introdotto all’interno di

una lattina o di un contenitore non trasparente, per questo è sempre

consigliabile consumare le bibite all’interno di bicchieri trasparenti, se si

è d’estate all’aperto

Page 4: Ricerca sui calabroni

I calabroni sono inoltre dei predatori e si nutrono di altri insetti, come

anche dei resti di animali morti. Queste fonti di proteine vengono

riportate al nido e somministrate alle larve. Per via dell’abitudine di

mangiare insetti infestanti, risultano benefici per gli esseri umani. È

possibile trovarli nei cassonetti pubblici dell’immondizia o nel secchio

dei rifiuti della propria casa, alla ricerca di carne. È bene svuotare

regolarmente l’immondizia e coprirla con coperchi sigillanti.

RIPRODUZIONE

E’ la regina ad avviare, in primavera dopo lo svernamento, la costruzione

del nido: dapprima edifica le prime cellette e poi allestisce l’involucro

protettivo, che avvolgerà il nido. La regina è l’unica in grado di deporre le

uova. Le operaie collaborano, dopo qualche settimana, nella costruzione

del nido allestendo altre cellette, e, successivamente, sono impegnate a

nutrire le larve e a mantenere pulito il vespaio. Alla fine dell’estate vi

sono maschi e femmine fecondi, che non partecipano all’allestimento e al

mantenimento del nido. In autunno la regina, le operaie e i maschi

muoiono. Le giovani femmine fecondate sono le uniche a sopravvivere

all’inverno, assicurando in questo modo la nuova colonia in primavera.

CURIOSITA’

In teoria il calabrone non potrebbe volare perché, il suo peso in relazione

alle ali troppo poco forti sarebbe impossibile alzarsi in volo

Page 5: Ricerca sui calabroni

AVVERTENZE

I calabroni sono attirati dal sudore umano e dal movimento durante la

corsa. Se tenti di scappare ti inseguiranno e, molto probabilmente,

rilasceranno dei feromoni che indurranno altri esemplari a inseguirti.

Se devi uccidere un calabrone, cerca di farlo il più lontano possibile dal

nido e non avvicinarti allo sciame dopo il tuo gesto. I feromoni di pericolo

rilasciati dall'insetto morente potrebbero essersi attaccati alla pelle e ai

vestiti e attirerebbero gli altri insetti. Lavati e cambia gli indumenti.

Dato che i calabroni fanno parte della famiglia delle vespe, se sei allergico

al veleno di queste ultime ci sono molte probabilità che tu possa esserlo

anche a quello dei calabroni. Se devi recarti in un luogo dove sai per certo

che sono presenti questi insetti, porta con te un iniettore di epinefrina

(adrenalina), come l'EpiPen, e vai immediatamente in ospedale dopo

un'eventuale puntura.

Una reazione allergica alla puntura d'ape non indica necessariamente che

tu sia sensibile al veleno di vespa e calabrone; nel dubbio, sottoponiti a

dei test allergologici prima di avventurarti in aree frequentate dai

calabroni.

Le punture sono dolorose e pericolose a causa dell'alta percentuale di

acetilcolina.

Page 6: Ricerca sui calabroni

Non avvicinarti a un nido di calabroni e non infastidire gli insetti; la cosa

migliore è lasciarli in pace.

Se c'è un calabrone vicino a te, allontanati. Non agitarti, non cercare di

scacciarlo e non colpirlo in nessun modo. Se l'insetto si sente minacciato,

ti attaccherà e chiamerà i suoi compagni.

Grazie alla comunicazione attraverso i feromoni, i calabroni sono capaci di

pungere in massa il loro obiettivo, capacità che li rende dei nemici temibili

e formidabili.