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RICHIAMI di TRIGONOMETRIA Francesca G. Alessio Universit`a Politecnica delle Marche

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Page 1: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

RICHIAMI di TRIGONOMETRIA

Francesca G. Alessio

Universita Politecnica delle Marche

Page 2: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

ANGOLI e RADIANTI

Sia C una circonferenza di raggio 1 e centro O. Allā€™angolo āœ“ individuatodalle due semirette r

0

e r uscenti da O corrispondera un arco sullacirconferenza di lunghezza ā†µ. Diremo che lā€™angolo āœ“ misura ā†µ radianti.

Dato che ā‡” e il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suodiametro, abbiamo che la circonferenza C ha lunghezza 2ā‡”. Quindi unangolo giro misurera 2ā‡” radianti, un angolo piatto ā‡” radianti e un angoloretto ā‡”

2

radianti

ā†µ rad : ļæ½o = ā‡” rad : 180o

I Un angolo di 45o misura ā‡”

4

radianti, essendo 45o = 180

o

4

, mentre un

angolo di ā‡”

9

radianti misura 20o dato che 20o = 180

o

9

.

ANGOLI ORIENTATI

Fissata come semiretta di riferimento la semiretta r0

, si dice che lā€™angolo dilati le semirette r

0

e r e vertice O e positivamente orientato

(rispettivamente, negativamente orientato) se per sovrapporsi allasemiretta r coprendo lā€™angolo assegnato, la semiretta r

0

deve ruotare insenso antiorario (rispettivamente, in senso orario).

La misura di un angolo orientato verra indicata con segno positivo selā€™angolo risulta positivamente orientato, negativo se lā€™angolo enegativamente orientato.

Page 3: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

COSENO, SENO e TANGENTE

Nel piano cartesiano Oxy, considerata la circonferenza trigonometrica

C di centro lā€™origine O e raggio 1, indichiamo con P0

il punto di coordinate(1, 0) 2 C.

Dato ā†µ 2 R, sia Pā†µ

il punto della circonferenza C tale che lā€™arco P0

Pā†µ

abbia lunghezza |ā†µ|, dove si conviene che

ā€¢ partendo dal punto P0

, lā€™arco P0

Pā†µ

viene percorso in senso antiorariose ā†µ > 0 e in senso orario se ā†µ < 0

ā€¢ se |ā†µ| > 2ā‡” il punto Pā†µ

viene individuato percorrendo k volte lā€™interacirconferenza trigonometrica e quindi un arco di lunghezza ļæ½ dovek 2 N e ļæ½ 2 [0, 2ā‡”) sono tali che |ā†µ| = ļæ½ + 2kā‡”.

Osserviamo che

ā€¢ la semiretta rā†µ

uscente dallā€™origine e passante per Pā†µ

individua con ilsemiasse delle ascisse positive un angolo orientato che misura ā†µ radianti.

ā€¢ dato che la circonferenza C misura 2ā‡”, risulta Pā†µ+2kā‡”

= Pā†µ

per ogni

k 2 Z, ā†µ 2 R

Page 4: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Ad esempio

I Pļæ½ 3

2

ā‡”

= Pā‡”2

= (0, 1) poiche ļæ½ 3

2

ā‡” = ā‡”

2

ļæ½ 2ā‡”,

I Pļæ½ 5

2

ā‡”

= Pļæ½ā‡”2

= (0,ļæ½1) dato che ļæ½ 5

2

ā‡” = ļæ½ā‡”

2

ļæ½ 2ā‡”,

I P9

2

ā‡”

= Pā‡”2

= (0, 1) essendo 9

2

ā‡” = ā‡”

2

+ 4ā‡”.

Si dicono coseno e seno di ā†µ 2 R, cosā†µ e sinā†µ, rispettivamente lā€™ascissa elā€™ordinata del corrispondente punto P

ā†µ

sulla circonferenza trigonometrica:

Pā†µ

= (cosā†µ, sinā†µ)

Per ā†µ 6= ā‡”

2

+ kā‡”, k 2 Z, si dice tangente di ā†µ, tanā†µ, il rapporto

tanā†µ =sinā†µ

cosā†µ

NOTA: tanā†µ e il coeļæ½ciente angolare della semiretta rā†µ

e risulta ugualeallā€™ordinata del punto Q

ā†µ

di intersezione di rā†µ

con la retta x = 1

Page 5: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Dalla definizione segue immediatamente che

Dato un triangolo rettangolo di cateti a e b e ipotenusa c, indicata con ā†µ lamisura in radianti dellā€™angolo opposto al cateto a risulta

Ne deduciamo in particolare che, essendo cos ā‡”

4

e sin ā‡”

4

i cateti di untriangolo rettangolo isoscele di ipotenusa 1, si ha

Page 6: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Dato che un triangolo rettangolo di ipotenusa 1 con un angolo acuto di ā‡”

3

radianti e la meta di un triangolo equilatero, dal teorema di Pitagora si ha

Allo stesso modo, poiche ā‡”

6

e la meta di ā‡”

3

abbiamo

Riunendo quanto trovato, otteniamo la seguente tabella che riporta i valoridi coseno, seno e tangente degli angoli fondamentali

Page 7: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Ricordando che lā€™equazione della circonferenza trigonometrica C ex2 + y2 = 1, dalla definizione, essendo P

ā†µ

2 C, per ogni ā†µ 2 R abbiamo

āŒ… Identita Pitagorica: cos2 ā†µ+ sin2 ā†µ = 1

āŒ… ļæ½1 cosā†µ 1 e ļæ½1 sinā†µ 1

āŒ… cos(ā†µ+ 2kā‡”) = cosā†µ e sin(ā†µ+ 2kā‡”) = sinā†µ per ogni k 2 Z

āŒ… cos(ļæ½ā†µ) = cosā†µ e sin(ļæ½ā†µ) = ļæ½ sinā†µ

āŒ… Identita degli angoli supplementari:

cos(ā‡” ļæ½ ā†µ) = ļæ½ cosā†µ e sin(ā‡” ļæ½ ā†µ) = sinā†µ

āŒ… Identita degli angoli complementari:

cos(ā‡”2

ļæ½ ā†µ) = sinā†µ e sin(ā‡”2

ļæ½ ā†µ) = cosā†µ

Infine, per ogni ā†µ,ļæ½ 2 R valgono le seguenti formule

āŒ… Formule di addizione

cos(ā†µ+ ļæ½) = cosā†µ cosļæ½ ļæ½ sinā†µ sinļæ½

sin(ā†µ+ ļæ½) = sinā†µ cosļæ½ + cosā†µ sinļæ½

āŒ… Formule di sottrazione

cos(ā†µļæ½ ļæ½) = cosā†µ cosļæ½ ļæ½ sinā†µ sinļæ½

sin(ā†µļæ½ ļæ½) = sinā†µ cosļæ½ + cosā†µ sinļæ½

Ponendo ā†µ = ļæ½ nelle formule di addizione otteniamo

āŒ… Formule di duplicazione

cos(2ā†µ) = cos

2 ā†µļæ½ sin

2 ā†µ

sin(2ā†µ) = 2 sinā†µ cosā†µ

Page 8: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Dalle formule di duplicazione, grazie allā€™identita pitagorica, per ogni ļæ½ 2 Rsi ha

cos(2ļæ½) = 1ļæ½ 2 sin2 ļæ½ = 2 cos2 ļæ½ ļæ½ 1

da cui seguono

āŒ… Formule di bisezione

cos2ā†µ

2=

1 + cosā†µ

2sin2

ā†µ

2=

1ļæ½ cosā†µ

2tan

ā†µ

2=

sinā†µ

1 + cosā†µ=

1ļæ½ cosā†µ

sinā†µ

āŒ… Formule di razionalizzazione: se t = tan ā†µ

2

allora

cosā†µ =1ļæ½ t2

1 + t2sinā†µ =

2t

1 + t2tanā†µ =

2t

1ļæ½ t2

FUNZIONI TRIGONOMETRICHE

Considerate le corrispondenti funzioni coseno, seno e tangente abbiamo

āŒ… DOMINIO: Dom(cosx) = Dom(sinx) = R mentreDom(tanx) = {x 2 R |x 6= ā‡”

2

+ kā‡”, k 2 Z};āŒ… IMMAGINE: Im(cosx) = Im(sinx) = [ļæ½1, 1] e Im(tanx) = R;āŒ… SIMMETRIE: cosx e funzione pari, sinx e tanx sono funzioni dispari;

āŒ… PERIODICITA: cosx e sinx sono funzioni periodiche di periodo 2ā‡”,tanx e una funzione periodica di periodo ā‡”.

Riguardo alle proprieta di MONOTONIA delle funzioni trigonometriche,limitandoci a considerare un intervallo fondamentale avente comeampiezza il periodo, abbiamo

āŒ… cosx e strettamente decrescente in [0,ā‡”], crescente in [ā‡”, 2ā‡”];

āŒ… sinx e strettamente crescente in [ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

], decrescente in [ā‡”2

, 3

2

ā‡”];

āŒ… tanx e strettamente crescente in (ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

).

Page 9: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Grafico della funzione coseno

Grafico della funzione seno

NOTA: Dallā€™identita degli angoli complementari,

sinx = cos(ā‡”2

ļæ½ x) = cos(xļæ½ ā‡”

2

) per ogni x 2 R: il grafico del seno si

ottiene dal grafico del coseno operando una traslazione di vettore ~v = (ā‡”2

, 0).

Grafico della funzione tangente

Page 10: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

FUNZIONI TRIGONOMETRICHE INVERSE

Le funzioni arcocoseno, arccosx , arcoseno, arcsinx , e arcotangente,

arctanx , sono definite rispettivamente come le inverse delle funzioni cosxristretta allā€™intervallo [0,ā‡”], sinx ristretta a [ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

] e tanx ristretta a(ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

).

Osservato che cos([0,ā‡”]) = sin([ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

]) = [ļæ½1, 1] e tan((ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

)) = R, si ha

āŒ… x 2 [ļæ½1, 1], arccosx = y , y 2 [0,ā‡”], cos y = x

āŒ… x 2 [ļæ½1, 1], arcsinx = y , y 2 [ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

], sin y = x

āŒ… x 2 R, arctanx = y , y 2 (ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

), tan y = x

Ad esempio

I Abbiamo che arccos 1

2

= ā‡”

3

dato che ā‡”

3

2 [0,ā‡”] e cos ā‡”

3

= 1

2

.

I Si ha arcsin 1

2

= ā‡”

6

essendo sin ā‡”

6

= 1

2

e ā‡”

6

2 [ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

].

I Risulta arctan(ļæ½1) = ļæ½ā‡”

4

dato che ļæ½ā‡”

4

2 (ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

) e tan(ļæ½ā‡”

4

) = ļæ½1.

Abbiamo

āŒ… Dom(arccos) = cos([0,ā‡”]) = [ļæ½1, 1] e Im(arccos) = [0,ā‡”];

āŒ… Dom(arcsin) = sin([ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

]) = [ļæ½1, 1] e Im(arcsin) = [ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

];

āŒ… Dom(arctan) = tan((ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

)) = R e Im(arctan) =ļæ½ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

ļæ½.

Il grafico delle funzioni arccosx e arcsinx risulta rispettivamente ilsimmetrico rispetto alla bisettrice y = x delle funzioni cosx, ristretta a[0,ā‡”], e sinx, ristretta a [ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

]

NOTA: la funzione arcsinx e dispari e, dallā€™identita degli angoli

complementari, si ha arccosx+ arcsinx = ā‡”

2

per ogni x 2 [ļæ½1, 1].

Page 11: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

Il grafico della funzione arcontangente risulta invece il simmetrico allabisettrice y = x del grafico della funzione tanx ristretta a

ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

ļæ½

NOTA: la funzione arctanx e dispari, strettamente crescente e assumevalori strettamente compresi tra ļæ½ā‡”

2

e ā‡”

2

.

EQUAZIONI e DISEQUAZIONI TRIGONOMETRICHE

Parliamo di equazioni e disequazioni trigonometriche quandonellā€™equazioni e disequazioni compaiono funzioni trigonometriche.

Per risolvere tali equazioni e disequazioni occorre tener presente che lefunzioni seno e coseno sono periodiche di periodo 2ā‡”, mentre la funzionetangente e periodica di periodo ā‡”.

Per tale motivo, per risolvere unā€™equazione o disequazione trigonometricaconverra iniziare col restringere lo studio in un intervallo di ampiezza ilperiodo (in generale 2ā‡”, oppure ā‡” se e coinvolta solo la funzione tangente).

Una volta determinate le eventuali soluzioni in tale intervallo, si otterra lasoluzione in tutto R aggiungendo, per periodicita, multipli interi del

periodo.

Vedremo innanzitutto equazioni e disequazioni elementari, per risolverleragioneremo per via grafica, tracciando il grafico delle funzioni coinvolte inun intervallo di ampiezza il periodo.

Page 12: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

sinx = ā†µ con ā†µ 2 ROsserviamo che lā€™equazione non ha soluzioni se |ā†µ| > 1. Per |ā†µ| 1 ogniretta y = ā†µ interseca il grafico del seno nellā€™intervallo [ļæ½ā‡”,ā‡”] in due puntidi ascissa arcsinā†µ il primo e Ā±ā‡” ļæ½ arcsinā†µ il secondo.

I Lā€™equazione sinx =p2

2

nellā€™intervallo [ļæ½ā‡”,ā‡”] e verificata da ā‡”

4

e

ā‡” ļæ½ ā‡”

4

= 3

4

ā‡”. Per periodicita tutte le soluzioni reali sono date dax = ļæ½ā‡”

4

+ 2kā‡” e x = ļæ½ 3

4

ā‡” + 2kā‡”, k 2 Z.

I sinx = ļæ½ 1

3

in [ļæ½ā‡”,ā‡”] e verificata da x = arcsin(ļæ½ 1

3

) = ļæ½ arcsin 1

3

e

x = ļæ½ā‡” + arcsin 1

3

.

sinx > ā†µ con ā†µ 2 R

Possiamo tracciare il grafico della funzione seno in [ļæ½ā‡”,ā‡”] e osservare inquali intervalli questo si trova al di sopra della retta y = ā†µ.

I La disequazione sinx > 2 non ammette soluzioni mentre sinx > ļæ½ā‡”e verificata da ogni x 2 R.

I La disequazione sinx > 1

2

nellā€™intervallo [ļæ½ā‡”,ā‡”] e verificata da

ā‡”

6

< x < ā‡” ļæ½ ā‡”

6

= 5

6

ā‡”. Per periodicita tutte le soluzioni reali sono dateda ā‡”

6

+ 2kā‡” < x < 5

6

ā‡” + 2kā‡”, k 2 Z.

Page 13: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

sinx < ā†µ con ā†µ 2 R

Tracciamo il grafico della funzione seno in [ļæ½ā‡”,ā‡”] e osserviamo in qualiintervalli questo si trova al di sotto della retta y = ā†µ.

I La disequazione sinx < ā‡”

2

e verificata da ogni x 2 R.

I La disequazione sinx <p3

2

nellā€™intervallo [ļæ½ā‡”,ā‡”] e verificata da

ļæ½ā‡” < x < ā‡”

3

e ā‡” ļæ½ ā‡”

3

= 2

3

ā‡” < x < ā‡”. Per periodicita tutte le soluzionireali sono date da ļæ½ā‡”+ 2kā‡” < x < ā‡”

3

+ 2kā‡” e 2

3

ā‡”+ 2kā‡” < x < ā‡”+ 2kā‡”,k 2 Z.

cosx = ā†µ con ā†µ 2 R

Lā€™equazione non ha soluzioni se |ā†µ| > 1 mentre per |ā†µ| 1 ogni retta y = ā†µinterseca il grafico del coseno in due punti di ascissa arccosā†µ e ļæ½ arccosā†µ

cosx > ā†µ oppure cosx < ā†µ con ā†µ 2 R

Anche in questo caso, possiamo tracciare il grafico della funzione coseno in[ļæ½ā‡”,ā‡”] e la retta y = ā†µ e ragionare graficamente

Page 14: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

tanx = ā†µ, tanx > ā†µ oppure tanx < ā†µ con ā†µ 2 R

In questo caso possiamo restringere lo studio allā€™intervalloļæ½ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

ļæ½dove la

funzione tangente risulta strettamente crescente (e quindi iniettiva)

I Lā€™equazione tanx = 1 nellā€™intervallo (ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

) e verificata da x = ā‡”

4

, lesoluzioni reali saranno quindi x = ā‡”

4

+ kā‡”, k 2 Z.I La disequazione tanx > ļæ½2 nellā€™intervallo (ļæ½ā‡”

2

, ā‡”

2

) e verificata daarctan(ļæ½2) = ļæ½ arctan 2 < x < ā‡”

2

, le soluzioni reali saranno quindi dateda kā‡” ļæ½ arctan 2 < x < ā‡”

2

+ kā‡”, k 2 Z.

Vediamo infine alcune equazioni e disequazioni piu complesse per le qualioccorrera riportarsi ai casi elementari visti.

I Lā€™equazione cos(2x)ļæ½ sinx = 0 , ricordando che cos(2x) = 1ļæ½ sin2 x,

risulta equivalente a sin2 x+ sinxļæ½ 1 = 0, equazione algebrica nellavariabile t = sinx. Ammette come soluzioni ogni x = ā‡”

2

+ 2kā‡”, k 2 Z.

I Lā€™equazione sinx+ cosx = 1 puo essere ricondotta allā€™equazione

razionale 2t

1+t

2

+ 1ļæ½t

2

1+t

2

= 1 ponendo t = tan x

2

, per x 6= kā‡” con k 2 Z.Ammette come soluzioni ogni x = 2kā‡” e x = ā‡”

2

+ 2kā‡”, k 2 Z.In alternativa, posto y = cosx e z = sinx, dallā€™identita pitagoricalā€™equazione risulta equivalente al sistema

Ā®y + z = 1

y2 + z2 = 1

che ammette come soluzioni (1, 0) e (0, 1). Quindi le soluzionidellā€™equazione iniziale saranno date dalle soluzioni dei sistemi

Ā®cosx = 1

sinx = 0e

Ā®cosx = 0

sinx = 1

Page 15: RICHIAMI di TRIGONOMETRIA - UNIVPM

I La disequazionep1ļæ½ cosx | sinx| nellā€™intervallo [0, 2ā‡”] ammette

come soluzioni ogni ļæ½ā‡”

2

+ 2kā‡” x ā‡”

2

+ 2kā‡”, k 2 Z.

I La disequazione log(sinx) + log(cosx) + 2 log 2 > 0 dalle proprieta

del logaritmo, risulta equivalente a log(4 sinx cosx) > 0 per sinx > 0 ecosx > 0, ammette come soluzioni ogni ā‡”

12

+ 2kā‡” < x < 5ā‡”

12

+ 2kā‡”,k 2 Z.