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RIDUZIONE DEGLI EPISODI INFETTIVI CON UNA MEDICAZIONE CON RETE A RILASCIO D’ARGENTO
DELL’EXIT SITE IN UN GRUPPO DI PAZIENTI IN DIALISI PERITONEALE
Dott. Emilio G. GALLIU.O. di NEFROLOGIA E DIALISI
A.O DI TREVIGLIO
Infezione dell’ exit-site:
Infezione dell’ emergenza cutanea a partenza generalmente dal sinus, all’ interno del quale i batteri provocano infiammazione. E’ caratterizzato da:
arrossamento prurito dolore presenza di abbondante tessuto di granulazione secrezione sierosa secrezione purulenta
Exit-site infection
A “perfect exit-site”…
PERFECT EXIT-SITE (a 6 mesi dal confezionamento): presenza di epitelio maturo nel sinus; sinus asciutto, non arrossato, senza drenaggio sieroso;
GOOD EXIT-SITE: tessuto di granulazione nel sinus con epitelio e mucosa presenti; piccole formazioni crostose a comparsa periodica (non più frequentemente di 7 gg).
A “perfect exit-site”…
Altrimenti…
EQUIVOCAL EXIT-SITE: tessuto di granulazione attraverso al sinus con secrezione sierosa; assenza di dolore e di edema. Arrossamento di diametro inferiore a 13 mm.
CHRONICALLY INFLAMED EXIT-SITE: secrezione sierosa; abbondante tessuto di granulazione, con segni di flogosi presenti da più di 4 settimane. Assenza di dolore, arrossamento ed edema.
ACUTELY INFLAMED EXIT-SITE: presenza di dolore, edema indurativo, arrossamento con diametro maggiore di 13 mm, abbondante tessuto di granulazione con segni di flogosi presenti da meno di 4 settimane.
EXTERNAL CUFF ESTRUSION: espressione di infezione cronica o intermittente con secrezione.
Acutely inflamed exit-site
Equivocal exit-site
Exit-site infection (ESI): agenti eziologici
St. aureus (50-75 %)
St. epidermidis (20 %)
Pseudomonasaeruginosa (8 %)E. coli (4 %)
Altri gram neg (6 %)
Miceti (2 %)
Modified from Eisele G. Adv Perit Dial, 1992
Prevenzione chirurgica
Si è scritto molto in letteratura circa la correlazione tra direzione dell’ exit-site e prevenzione delle infezioni dello stesso: 1990: l’immissione in commercio dei cateteri Swan-neck suggeriva una
direzione dell’ ES verso il basso → miglior drenaggio di materiale di desquamazione, sporcizia e sapone durante l’igiene personale…..MA........... il costo del catetere elevato, la difficoltà di posizionamento e soprattutto la non evidenza clinica ne hanno fatto cadere l’uso
1995: Favazza propone un tunnel ad ampio raggio con emergenza verso il basso → rischio di migrazione elastica della cuffia del catetere
2000: Bertoli propone il Silver plated ring → utilizza l’efficacia antibatterica dell’ argento con buoni risultati….MA……..erosione cute ES.
2002: tecnica di Moncrief → estrazione tratto terminale del catetere traumatizza la cute e rende il tunnel aggredibile
Prevenzione ESI e medicazione
Dopo il posizionamento una cura scrupolosa dell’ exit-site è fondamentale:
Rispetto dell’ES: igiene, protezione da traumi, evitare bagni in acqua dolce…
Utilizzo della mascherina durante la medicazione
Medicazione accurata con frequenza almeno trisettimanale (Tanaka, 2002 e al., in un ampio gruppo di pazienti ha utilizzato una medicazione occlusiva che veniva sostituita ogni 7, 14, 21, 28 e 35 gg senza differenza osservabile nella positività dei campioni tra i vari gruppi)
Profilassi nei portatori di St.aureus (tampone nasale) nelle vie aeree superiori con mupirocina (Tacconelli, 2003 e al., in una metanalisi di 2445 pazienti in 10 studi pubblicati sia sulla dialisi peritoneale che sull’emodialisi, conferma l’efficacia della mupirocina nell’ottenere una riduzione del 63 % delle infezioni dell’ emergenza cutanea)
Medicazione con rete a rilascio d’argento dell’exit-site (EXIT-PAD-AG)
L’incidenza di ESI (0.05-1.02 infezioni/pz/anno) non è stata influenzata, come per le peritoniti, dai miglioramenti tecnico e qualitativo dei materiali per DP.
Exit-Pad-Ag ditta Emodial srl
rete a rilascio di argento
De Vecchi A. G Ital Nefrol, 2000
Medicazione con rete a rilascio d’argento dell’exit-site (EXIT-PAD-AG)
La presenza di una retina a base di argento ionico esplica una azione antibatterica immediata e di lunga durata contribuendo a ridurre il rischio di infezioni locali dell’exit-site o del tunnel e sistemiche.
Contribuisce a prevenire gli arrossamenti della cute determinati dall’azione meccanica di sfregamento del catetere.
Rispetto ad altri antisettici, gli ioni argento, presenti nella medicazione EXIT-PAD-AG ad una concentrazione inferiore a 0,02 µg/cm², risultano ben tollerati.
Medicazione con rete a rilascio d’argento dell’exit-site (EXIT-PAD-AG)
Exit-Pad-Ag
L’Argento di per se è stato da sempre considerato il “metallo” dalle straordinarie proprietà purificatrici e mediche offerto dalla natura. Se ne trova ampia documentazione fin dai tempi dell’antica Grecia
Ne troviamo conferma negli scritti del greco Herodoto (484-425 a.C.) il quale narra che il re Ciro di Persia nei suoi lunghi viaggi, faceva caricare su un mulo recipienti d’argento contenenti acqua bollita, e che beveva solo da questi.
I romani mettevano quattro perle d’argento nelle coppe per purificare l’acqua
Medicazione standard (A) vs Exit-Pad-Ag (B)
Incidenza di exit site infection e peritoniti in due gruppi di pazienti in dialisi peritoneale trattati con una medicazione standard quotidiana (A) e con una medicazione con rete a rilascio d’argento trisettimanale (B).
Gruppo A Gruppo B
n° pazienti 21 23 NS
Età pazienti 68.56 anni 65.87 anni NS
CAPD 12 13 NS
APD 9 10 NS
Tempo di osservazione 20.55 mesi 20.45 mesi NS
Frequenza Medicazione giornaliera trisettimanale
p
Medicazione standard (A) vs Exit-Pad-Ag (B)
Gruppo A Gruppo B
Incidenza ESI
P < 0.05
Staphylococcus aureus (7)
Staphylococcus lugdunensis (1)
Pseudomonas aeruginosa (1)
Staphylococcus aureus (1)
9 1
Medicazione standard (A) vs Exit-Pad-Ag (B)
Gruppo A Gruppo B
Incidenza PERITONITI
P = 0.15
Coltura negativa (5)
Staphylococcus aureus (4)
Enterobacter cloacae (1)
Staphylococcus aureus (2)
Enterococcus faecalis (1)Klebsiella pneumoniae (1)
E.coli (1)
Serratia marcescens (1)Staphylococus epidermidis (1)Acinetobacter haemolyticus (1)
13 5
Conclusioni
Il gruppo Exit-Pad-Ag ha avuto incidenza di ESI significativamente inferioreincidenza inferiore di peritoniti
In entrambi i gruppi non vi sono state infezioni del tunnel sottocutaneo(ecografia del tunnel ad inizio, fine osservazione e ad ogni episodio infettivo)
4 peritoniti nel gruppo A erano correlate ad ESI da Staphylococcus aureus