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RIFORMA ISEE
Procedura di rilascio dell’attestazione
e Sistema Informativo ISEE
Ing. Amedeo Bogliaccino INPS – Direzione Centrale Sistemi Informativi
Dirigente Area Flussi Telematici, Incassi e Contabilità [email protected]
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►Le principali novità della Riforma
►Il rilascio dell’attestazione
►Il calcolo dell’indicatore
►Il Sistema Informativo ISEE
►I principali volumi dell’ISEE
Agenda
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Le principali novità della Riforma
RIDIMENSIONAMENTO DELL’AUTOCERTIFICAZIONE
► Le nuove DSU sono composte da dati attinti dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Di conseguenza, nel nuovo processo di calcolo e rilascio dell’ISEE, le informazioni per il calcolo dell’ISEE sono di tre tipologie: ‒ autodichiarate dal cittadino (dati anagrafici) ‒ acquisite dagli archivi di AE (reddito complessivo ai fini IRPEF) ‒ acquisite dagli archivi dell’INPS (es. ANF)
INTRODUZIONE DI NUOVI E SPECIFICI INDICATORI
► La Riforma affianca all’ISEE Ordinario ulteriori ISEE, da utilizzarsi per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni ed in presenza di determinate caratteristiche del nucleo familiare: ‒ ISEE Minorenni ‒ ISEE Università ‒ ISEE Socio – sanitario ‒ ISEE Socio – sanitario Residenze
► Inoltre, viene introdotto l’ISEE Corrente, finalizzato all’aggiornamento dell’ISEE già rilasciato, calcolato a seguito di significative variazioni reddituali del nucleo familiare
NUOVI TEMPI DI RILASCIO DELL’ATTESTAZIONE
► Il rilascio dell’attestazione ISEE non è istantaneo: considerate le elaborazione necessarie successive alla presentazione della DSU (es. interrogazione DB Agenzia delle Entrate) il rilascio dell’attestazione può avvenire entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU
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►Le principali novità della Riforma
►Il rilascio dell’attestazione
►Il calcolo dell’indicatore
►Il Sistema Informativo ISEE
►I principali volumi dell’ISEE
Agenda
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Il rilascio dell’attestazione – DSU inviata in via ordinaria
Il dichiarante presenta ai soggetti incaricati la DSU, ricevendo la ricevuta di avvenuta presentazione ma non l’ISEE calcolato; tale DSU sarà valida dalla data di presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo
Entro 4 giorni lavorativi dalla ricezione della DSU, i soggetti incaricati (es. CAF) trasmettono in via telematica i dati in essa contenuti al sistema informativo dell’ISEE
Entro il 4° giorno lavorativo successivo a quello della completa e valida ricezione dei dati autocertificati e dell’inoltro della relativa richiesta da parte dell’INPS avviene l’acquisizione dei dati dell’anagrafe tributaria da parte del sistema informativo ISEE
Entro il 2° giorno lavorativo successivo a quello dell’acquisizione dei dati dell’anagrafe tributaria l’INPS (in base ai dati autodichiarati, a quelli acquisiti da Agenzia delle Entrate e quelli presenti nei propri archivi) determina l’ISEE e lo rende disponibile
Trascorsi 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU il dichiarante che non abbia ricevuto l’attestazione, può, compilando il modulo integrativo, autodichiarare i dati per il calcolo dell’ISEE ed ottenere un’attestazione provvisoria
Rilascio dell’ISEE
Soggetto incaricato
Dichiarante Dichiarante
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Il rilascio dell’attestazione – DSU inviata in via ordinaria
L’art. 11 del D.P.C.M. 159/2013 definisce gli adempimenti e le tempistiche per il rilascio dell’attestazione ISEE in via ordinaria; INPS è tenuta rilasciare l’attestazione ISEE entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU
PROCEDURA DI RILASCIO DELL’ATTESTAZIONE IN VIA ORDINARIA
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
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Ai sensi dell’art. 11 comma 8 del D.P.C.M. 159/2013, qualora INPS non renda disponibile l’attestazione ISEE entro 15 giorni lavorativi dalla data di presentazione della DSU, il cittadino ha facoltà di richiedere il rilascio dell’ISEE Provvisorio autocertificando i dati normalmente reperiti negli archivi di INPS e trasmessi dagli archivi di Agenzia delle Entrate. L’ISEE Provvisorio sarà valido fino alla data di rilascio dell’indicatore richiesto in via ordinaria
Il rilascio dell’attestazione – ISEE Provvisorio
PROCEDURA DI RILASCIO DELL’ATTESTAZIONE ISEE PROVVISORIO
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
RICHIESTA ISEE PROVVISORIO
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
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Il rilascio dell’attestazione – ISEE con contestazioni
PROCEDURA DI RILASCIO ISEE CON CONTESTAZIONI
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
CONTESTAZIONE DATI NON AUTOCERTIFICATI
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
Ai sensi dell’art. 11 comma 7 del D.P.C.M. 159/2013, qualora il cittadino, dopo aver ricevuto l’attestazione, rilevi inesattezze nei dati acquisiti dagli archivi di INPS o di Agenzia delle Entrate, ha facoltà di contestare tali dati, autocertificandoli; INPS renderà disponibile una nuova attestazione, in cui sarà data evidenza dei dati per cui il cittadino ha rilevato inesattezze ed il relativo valore rettificato
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Il rilascio dell’attestazione – Rettifiche per errore materiale (1/2)
PROCEDURA DI RILASCIO ISEE CON RETTIFICHE
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
Nel caso in cui la DSU non sia ancora stata attestata è possibile inviare delle rettifiche per errore materiale, inviando una nuova DSU ed annullando quella precedentemente inviata ancora non sottoscritta. Per facilitare l’utente, è prevista la funzionalità di precaricamento dei dati già inviati nella precedente DSU che si intende annullare
INVIO RETTIFICHE A DSU NON ATTESTATA
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Il rilascio dell’attestazione – Rettifiche per errore materiale (2/2)
PROCEDURA DI RILASCIO ISEE CON RETTIFICHE
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
Nel caso in cui la DSU sia stata già attestata è possibile inviare delle rettifiche per errore materiale, inviando una nuova DSU ed annullando quella precedentemente inviata, già sottoscritta. Esclusivamente qualora tale operazione sia effettuata da parte di un soggetto incaricato (es. CAF), le modifiche apportate possono operare in maniera retroattiva, lasciando la data di sottoscrizione della DSU invariata
INVIO RETTIFICHE A DSU GIA’ ATTESTATA
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Il rilascio dell’attestazione – Componente Aggiuntiva (1/2)
In particolari combinazioni di nucleo familiare e prestazione a cui si intende accedere, è necessario calcolare una componente aggiuntiva da sommare all’ISEE del beneficiario della prestazione.
I dati necessari per il calcolo della componente aggiuntiva possono essere inviati contestualmente o successivamente all’invio della DSU del beneficiario della prestazione, a seconda se il soggetto per cui tale componente aggiuntiva è calcolata abbia, o meno, una DSU in corso di validità
INVIO DATI PER CALCOLO COMPONENTE AGGIUNTIVA CONTESTUALE ALL’INVIO DELLA DSU DEL BENEFICIARIO DELLA PRESTAZIONE
Nel caso in cui il soggetto per cui è calcolata la componente aggiuntiva sia in possesso di una DSU in corso di validità, sarà sufficiente indicare nella DSU del nucleo del beneficiario della prestazione il Codice Fiscale di tale soggetto ed il numero di protocollo della DSU di tale soggetto. Sulla base di tali informazioni, INPS potrà calcolare l’ISEE che include la componente aggiuntiva per l’accesso alle prestazioni da parte del beneficiario
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
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Il rilascio dell’attestazione – Componente Aggiuntiva (2/2)
INVIO DATI PER CALCOLO COMPONENTE AGGIUNTIVA SUCCESSIVA ALL’INVIO DELLA DSU DEL BENEFICIARIO DELLA PRESTAZIONE
* Tramite Sportello Virtuale del Cittadino o soggetto incaricato a seconda della modalità di invio della DSU
COMPONENTE AGGIUNTIVA
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
Nel caso in cui il soggetto per cui è calcolata la componente aggiuntiva NON sia in possesso di una DSU in corso di validità, non sarà possibile rilasciare l’ISEE per il beneficiario della prestazione fino a quando tale
soggetto non abbia inviato le informazioni necessarie al calcolo della Componente Aggiuntiva
13 * Non si considerano le prestazioni connesse ai dottorati di ricerca
** Se non esiste tale DSU è necessario che venga presentata altrimenti l’“ISEE - Università” non potrà essere rilasciato
Focus su prestazioni per il diritto allo studio universitario (1/3)
Per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario* va identificato il nucleo familiare di riferimento dello studente, indipendentemente dalla residenza anagrafica eventualmente diversa da quella del nucleo familiare di provenienza, compilando il Modulo MB.2 – Quadro C
► Deve essere compilato per ogni studente universitario componente il nucleo familiare
► In primis, è necessario identificare la presenza dei genitori nel nucleo familiare dichiarato in DSU, barrando la casella corrispondente alla situazione familiare dello studente beneficiario
► Nel caso in cui i genitori non siano presenti nel nucleo familiare sarà necessario verificare l’autonomia dello studente: ‒ lo studente è residente fuori dall’unità abitativa della famiglia di origine da almeno due anni rispetto alla data di
presentazione della domanda di iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studi, in alloggio non di proprietà di un suo membro
‒ lo studente presenta una adeguata capacità di reddito
Solo qualora si verifichino entrambe le condizioni lo studente è considerato autonomo e non è necessario compilare ulteriori sezioni del Modulo MB.2. Tuttavia, in deroga a tale principio, qualora lo studente sia coniugato, nel caso in cui il requisito reddituale sia soddisfatto considerando anche il reddito del coniuge, lo studente si considera «autonomo»: in tal caso, lo studente dovrà far riferimento al nucleo familiare formato col coniuge
► Qualora lo studente non sia considerato autonomo, pur non avendo incluso i genitori nel nucleo familiare della DSU, è da considerarsi come parte del nucleo familiare di essi; cioè è come se, ai fini delle prestazioni per il diritto allo studio universitario, venisse “attratto” nel nucleo della famiglia di origine. In tal caso si dovrà: ‒ se i due genitori sono coniugati e conviventi (o in caso di genitore vedovo), indicare il CF di uno dei genitori e gli
estremi della DSU di tale genitore**; ‒ se i due genitori non sono coniugati tra loro né tra loro conviventi, individuare uno dei due genitori come genitore
di riferimento e riportarne il CF e gli estremi della DSU** e compilare il Quadro D per l’altro genitore
Modulo MB.2 - Quadro C
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Esempio 1/2 - Studente universitario non convivente nel nucleo familiare di origine e «non autonomo» ai sensi dell’art. 8 del D.P.C.M. 159/2013.
Focus su prestazioni per il diritto allo studio universitario (2/3)
Genitore dello
studente
Nucleo familiare di origine
Coniuge (genitore
dello studente)
Studente universitario non
«autonomo» e non
convivente con il nucleo
familiare di origine*
Figlio minorenne
dello studente
«non autonomo»
Studente universitario non
«autonomo»* e non
convivente con il nucleo
familiare di origine
NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO PER L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO
NUCLEO DELLO STUDENTE «NON AUTONOMO» E NON CONVIVENTE CON IL NUCLEO DI ORIGINE
Ai fini dell’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario, lo studente non convivente e «non autonomo» deve essere “attratto” nel nucleo della famiglia di origine, senza eventuali coniugi o figli dello
studente
N.B. In presenza di genitori dello studente non coniugati e non conviventi, ai fini della determinazione del nucleo familiare in cui lo studente deve essere attratto, sarà necessario individuare il genitore di riferimento e verificare la situazione ricorrente per l’altro genitore (es. genitore da «attrarre» nel nucleo, genitore per cui calcolare una componente aggiuntiva da sommare all’ISEE del nucleo, genitore estraneo allo studente)
*N.B. Qualora lo studente sia coniugato, nel caso in cui il requisito reddituale sia soddisfatto considerando anche il reddito del coniuge, lo studente si considera «autonomo»: in tal caso, lo studente dovrà far riferimento al nucleo familiare formato col coniuge
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Esempio 2/2 - Studente universitario non convivente nel nucleo familiare di origine ed «autonomo» ai sensi dell’art. 8 del D.P.C.M. 159/2013. In tal caso, il nucleo familiare di riferimento per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario coincide con il nucleo familiare dello studente
Focus su prestazioni per il diritto allo studio universitario (3/3)
NUCLEO FAMILIARE DI RIFERIMENTO PER L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO DELLO STUDENTE «AUTONOMO»
Ai fini dell’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario per lo studente non convivente non rileva il nucleo familiare di origine e la sua composizione (es. presenza genitori non conviventi)
Studente universitario
«autonomo» e non convivente
con il nucleo familiare di origine
Figlio minorenne
dello studente
«autonomo»
Coniuge dello
studente
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►Le principali novità della Riforma
►Il rilascio dell’attestazione
►Il calcolo dell’indicatore
►Il Sistema Informativo ISEE
►I principali volumi dell’ISEE
Agenda
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ISEE ISE
= N
= ISR + (20% x ISP)
N
Il calcolo dell’indicatore Secondo l’art. 2 c. 2 del D.P.C.M. 159/2013, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è pari al rapporto fra l’Indicatore delle Situazione Economica (ISE) del nucleo familiare ed il parametro della scala di equivalenza calcolato con riferimento alla specifica composizione del nucleo
Indicatore della Situazione Reddituale: Differenza fra la sommatoria dei redditi netti dei componenti del nucleo familiare e le spese / franchigie riferite al nucleo ISR
Indicatore della Situazione Patrimoniale: sommatoria del patrimonio immobiliare e mobiliare di ciascun componente del nucleo familiare (al netto delle detrazioni applicabili) ISP
Parametro della scala di equivalenza: è calcolato sulla specifica composizione del nucleo familiare (numero componenti ed eventuali maggiorazioni) N
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Il calcolo dell’indicatore - ISR L’art. 4 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo dell’ISR del nucleo:
Reddito «netto» del singolo componente del nucleo =
‒
+
Spese e franchigie del singolo componente
Reddito del singolo componente del nucleo
Redditi «netti» dei singoli componenti del nucleo ∑
‒ Spese e franchigie del nucleo
Reddito figurativo del patrimonio mobiliare del nucleo
= ISR del nucleo
► I redditi e le spese del singolo componente del nucleo sono generalmente acquisiti dagli archivi di INPS e/o Agenzia delle Entrate e sono riferite ai due anni solari precedenti l’invio della DSU
► Gli altri redditi / spese devono essere autocertificati dal cittadino nella DSU
► Sono inclusi nel calcolo anche redditi fiscalmente esenti (es. ANF, assegno sociale, ecc.)
► Le spese del nucleo tengono conto ad es. del canone annuo di locazione della casa di abitazione del nucleo
► Le franchigie del nucleo sono riferite ad es. alla presenza di soggetti disabili o non autosufficienti, anche minorenni
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Il calcolo dell’indicatore - ISP L’art. 5 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo dell’ISP del nucleo:
+
Patrimonio immobiliare del singolo componente del nucleo ∑
‒ Franchigie del patrimonio mobiliare del nucleo
= ISP del nucleo
PATR
IMO
NIO
IM
MO
BIL
IAR
E
Patrimonio mobiliare del singolo componente del nucleo ∑
PATR
IMO
NIO
M
OB
ILIA
RE
► Il patrimonio immobiliare di ogni componente del nucleo si calcola sommando il valore ai fini IMU/IVIE di ogni quota di cespite posseduta al netto dell’eventuale quota capitale residua del mutuo contratto per l’acquisto
► Sono previste particolari modalità di valorizzazione per la casa di abitazione del nucleo familiare
► Il patrimonio mobiliare di ciascun componente del nucleo è autocertificato in DSU
► Le franchigie del patrimonio mobiliare sono calcolate tenendo conto del numero di soggetti componenti il nucleo familiare
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Il calcolo dell’indicatore – Scala di equivalenza
L’allegato 1 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo della scala di equivalenza del nucleo:
+ Eventuali maggiorazioni applicate Parametro calcolato in base al numero
di componenti del nucleo familiare
Numero comp. del nucleo
Parametro da utilizzare
1 1
2 1,57
3 2,04
4 2,46
5 2,85
N 2,85 + [0,35 X (n - 5)]
Presenza nel nucleo di: ► almeno 3 figli nel nucleo ► minorenni o minori di 3 anni qualora
entrambi i genitori, o l’unico genitore presente, abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno 6 mesi nell’anno di riferimento dei redditi o, alternativamente, il nucleo sia composto esclusivamente dal genitore solo non lavoratore e da figli minorenni
► almeno un soggetto per il quale siano erogate prestazioni in ambiente residenziale a ciclo continuativo
► almeno un soggetto in convivenza anagrafica che non faccia nucleo a sé
N =
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Il calcolo dell’indicatore – Componente Aggiuntiva
L’allegato 2 del D.P.C.M. 159/2013 disciplina la modalità di calcolo della componente aggiuntiva da sommare all’ISEE del beneficiario della prestazione nei casi previsti. Il calcolo della componente aggiuntiva differisce fra ISEE per prestazioni per minorenni / studio universitario e ISEE per prestazioni socio-sanitarie residenziali; in ogni caso, è necessario dapprima calcolare l’ISE del soggetto per cui si calcola la componente aggiuntiva
COMPONENTE AGGIUNTIVA – ISEE PER PRESTAZIONI MINORENNI / STUDIO UNIVERSITARIO
COMPONENTE AGGIUNTIVA – ISEE PER PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE RESIDENZIALI
Ng X
ISEg 0,3 X Fg
Nb
Scala di equivalenza del beneficiario della prestazione Nb
Scala di equivalenza del nucleo familiare del genitore «ulteriore» Ng
Fattore di proporzionalità correlato al numero di figli non conviventi con il genitore ulteriore appartenenti al nucleo familiare del beneficiario
Fg
Nbpr
Nf ‒ ISEf
9.000 € X 0,2
] ]
Scala di equivalenza del nucleo del figlio non incluso nel nucleo del beneficiario della prestazione Nf
Scala di equivalenza del nucleo del beneficiario della prestazione residenziale Nbpr
ISE del genitore non convivente del beneficiario della prestazione calcolato tenendo conto esclusivamente di redditi e/o patrimoni di tale soggetto
ISEg ISE del figlio non incluso nel nucleo del beneficiario tenendo conto esclusivamente di redditi e/o patrimoni di tale soggetto e degli eventuali cespiti ricevuti in donazione da parte del genitore beneficiario della prestazione
ISEf
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Il calcolo dell’indicatore – Riparametrazione dell’ISEE
Ai sensi dell’art. 4 comma 5 del D.P.C.M. 159/2013, nel caso in cui colui per il quale viene richiesta la prestazione sia già beneficiario di un trattamento assistenziale, previdenziale o indennitario, ai soli fini dell’accertamento dei requisiti per il mantenimento del trattamento stesso, l’Ente erogatore è tenuto a sottrarre dal valore dell’ISEE calcolato l’ammontare del trattamento percepito dal beneficiario nell’anno precedente la presentazione della DSU, rapportato al corrispondente parametro della scala di equivalenza (N).
ISEE per l’accertamento dei requisiti
per il mantenimento di un
trattamento assistenziale,
previdenziale o indennitario
= ISEE -
Ammontare del trattamento di cui si richiede
il mantenimento percepito dal beneficiario
l’anno precedente la presentazione della DSU
N
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Agenda
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Il Sistema Informativo ISEE – Soggetti coinvolti e Ruoli
CITTADINI e SOGGETTI INCARICATI
►Compilano la DSU autodichiarando le informazioni richieste ►Trasmettono la DSU in via telematica al Sistema Informativo ISEE
SOGGETTI
INPS
►Riceve le DSU ►Estrae i dati dai propri database ed interroga Agenzia delle Entrate
per i dati di competenza ►Calcola l’ISEE e rilascia l’attestazione
AGENZIA DELLE ENTRATE
►Fornisce, su richiesta dell’INPS, le informazioni reddituali necessarie per il calcolo dell’ISEE
►Verifica le eventuali omissioni e difformità nei dati autodichiarati
ENTE EROGATORE
►Eroga la prestazione al cittadino sulla base dell’ISEE dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti richiesti per la stessa
► Interroga il sistema informativo ISEE con finalità di consultazione e/o di controllo
RUOLO
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Il Sistema Informativo ISEE – Interrogazioni Ente erogatore
Nell’ambito delle proprie funzioni relative all’erogazione della prestazione, l’Ente erogatore ha la facoltà di interrogare il Sistema Informativo ISEE utilizzando il protocollo della DSU fornito dal cittadino richiedente. L’interrogazione al Sistema Informativo ISEE può avvenire per due diverse finalità:
CONSULTAZIONE
CONTROLLO
Ottenimento dell’attestazione
Ottenimento della DSU
Ogni interrogazione:
► deve essere motivata
► alimenta la Banca Dati
delle Prestazioni Sociali
Agevolate
Nonostante le differenti finalità e la diversità nella mole di informazioni gestite, i canali fisici dell’interrogazione sono i medesimi sia per la consultazione che per il controllo
TIPOLOGIE DI INTERROGAZIONE
FINALITA’
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Il Sistema Informativo ISEE – Canali fisici dell’Interrogazione
L’interrogazione del Sistema Informativo ISEE da parte dell’Ente erogatore, sia per finalità di consultazione sia per finalità di controllo, può avvenire tramite tre diverse modalità:
APPLICAZIONE WEB – PROCEDURA
CONSULTAZIONE
APPLICAZIONE WEB – FLUSSI XML
COOPERAZIONE APPLICATIVA CON
COLLOQUIO FRA PORTE DI DOMINIO
Legenda
Flusso di invio Flusso di ritorno
1
2
3
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Il Sistema Informativo ISEE – Complessità dati gestiti
Ai fini del calcolo dell’indicatore ISEE e del rilascio dell’attestazione viene gestita una mole di dati di elevata numerosità e complessità, reperita da diverse fonti e secondo diverse modalità
TIP
OLO
GIA
DA
TI
Reperiti in INPS
Trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari
non inclusi nel reddito IRPEF
► ANF
► Assegni familiari
► Borse di studio
► Carta acquisti
► Pensioni e indennità di assistenza e invalidità civile
► Assegni solidarietà
► Spese dichiarate all’INPS
Trasmessi da AE
Redditi complessivi ai fini IRPEF
Altri redditi
Spese dichiarate all’Agenzia delle Entrate
Anagrafici / Nucleo familiare
Redditi da autocertificare
Casa di abitazione
Disabilità / Non Autosufficienza
Patrimoniali
Autocertificati in DSU
MODALITÀ DI ACQUISIZIONE DATI
ONLINE / FLUSSI XML ESTRAZIONE DATI
DA DB INPS FLUSSI DA AGENZIA DELLE
ENTRATE
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Il Sistema Informativo ISEE – Controllo Dati
CONTROLLO DATI ANAGRAFICI
Il controllo viene tramite interrogazione di:
► Anagrafica INPS
► Anagrafe Tributaria
CONTROLLO PATRIMONIO MOBILIARE
Il controllo viene effettuato tramite interrogazione dell’Anagrafe dei conti corrente presso l’Agenzia delle Entrate in termini di:
► Numerosità dei conti indicati
► Saldo al 31/12 e giacenza media dei conti indicati
In futuro, si ipotizza che i dati relativi al patrimonio mobiliare non saranno più acquisiti mediante autocertificazione ma trasmessi direttamente
dall’Agenzia delle Entrate
A seguito della ricezione della DSU, il Sistema Informativo ISEE effettua sui dati autodichiarati dal cittadino due tipologie di controllo:
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Agenda
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►Il rilascio dell’attestazione
►Il calcolo dell’indicatore
►Il Sistema Informativo ISEE
►I principali volumi dell’ISEE
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Il maggior volume di DSU si è registrato nel 2012, registrando un lieve calo nel biennio successivo
Il grafico seguente mostra il volume delle DSU a livello nazionale per il triennio 2012-2014, prima della Riforma
6.543.310 6.107.935 6.062.026
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
2012 2013 2014
VOLUMI DSU
I principali volumi dell’ISEE – DSU a livello nazionale
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Il primo biennio dall’entrata in vigore del nuovo ISEE (2015-2016) registra un calo del volume di DSU su tutto il territorio nazionale rispetto al 2014, riconducibile, in primis, alla possibilità di richiedere più ISEE con la stessa
DSU
Il grafico seguente mostra il volume delle DSU a livello nazionale confrontando il nuovo regime ISEE (2015-2016*) rispetto al 2014, ultimo anno della precedente disciplina.
VOLUMI DSU
I principali volumi del nuovo ISEE – DSU a livello nazionale
6.062.026
4.559.273
2.762.863
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
2014 2015 2016*
*Dati aggiornati al 17/05/2016
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I principali volumi dell’ISEE – Distribuzione DSU per regione
0100.000200.000300.000400.000500.000600.000700.000800.000900.000
1.000.0001.100.0001.200.000
Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica per regione delle DSU per ogni anno del triennio 2012-2014
► Nei tre anni considerati i volumi delle DSU sono stati per ogni regione costanti, ad eccezione della regione Campania, che ha registrato un calo netto dal 2012 al 2014
► Le regioni che hanno registrato per ogni anno il maggior volume di DSU sono state, in ordine, la Campania, la Sicilia, il Lazio, la Lombardia e la Puglia
► La regione che, per l’intero triennio, ha registrato il più alto numero di DSU è la Campania, raggiungendo il picco di 1.239.708 DSU nel 2012
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2014
Legenda
33
I principali volumi del nuovo ISEE – Distribuzione DSU per regione
Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica per regione delle DSU confrontando il nuovo regime ISEE (2015-2016*) rispetto al 2014, ultimo anno della precedente disciplina.
► Nel primo biennio del nuovo ISEE i volumi delle DSU sono stati inferiori rispetto all’anno precedente per ogni regione.
► Le regioni Campania, la Sicilia, il Lazio, la Lombardia e la Puglia si confermano essere quelle che registrano il maggior volume di DSU inviate anche con la nuova disciplina
► La regione che ha registrato il più alto numero di DSU nel 2015 è la Campania, raggiungendo il picco di 601.733 DSU
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016*
Legenda
0100.000200.000300.000400.000500.000600.000700.000800.000900.000
1.000.0001.100.0001.200.000
*Dati aggiornati al 17/05/2016
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I grafici seguenti mostrano, per il triennio 2012-2014, la distribuzione percentuale delle tipologie di prestazioni richieste:
I principali volumi dell’ISEE – DSU per tipologia di prestazioni
► Nei tre anni considerati, le prestazioni più richieste sono state Agevolazioni per servizi di pubblica utilità e Altre prestazioni economiche e assistenziali, che coprono poco più del 40% del totale
► Le prestazioni meno richieste sono state ANF con tre figli minori, Assegno di maternità e Asili nido e altri servizi educativi per l’infanzia, che coprono complessivamente solo il 5% del totale
► Le prestazioni universitarie (Agevolazioni per tasse universitarie e Prestazioni del diritto allo studio universitario) rappresentano l’11% del totale per ogni anno considerato
1% 1% 3%
7%
10%
6%
5%
4%
5% 14%
27%
16%
1% 1% 3%
8%
10%
6%
5%
4%
5%
14%
27%
15%
1% 1% 3%
8%
10%
6%
5%
4% 5%
15%
28%
13%
2014 2012 2013
Assegno di maternità
Agevolazioni per tasse universitarie
Agevolazioni per servizi di pubblica utilità (telefono, luce e gas)
Mense scolastiche
Servizi socio sanitari domiciliari
Altro
Asili nido e altri servizi educativi per l’infanzia
Prestazioni del diritto allo studio universitario
Altre prestazioni economiche assistenziali
ANF con tre figli minori
Prestazioni scolastiche (libri, borse di studio, ecc)
Servizi socio sanitari diurni, residenziali, ecc
Legenda
35
Il grafico seguente mostra la distribuzione percentuale delle tipologie di prestazioni richieste per l’anno 2015
I principali volumi del nuovo ISEE – DSU per tipologia di prestazioni
► Le prime 8 prestazioni richieste su un totale di circa 36 prestazioni (più altre residuali) coprono l’89% del totale ► Le prestazioni più richieste sono relative a Contributi economici per cure o prestazioni sociali a rilevanza
sanitaria (30%) e Prestazione del diritto allo studio universitario (23%) che coprono più della metà del totale
30%
13%
23%
7%
7%
4%
2% 2% 11%
Contributi economici per cure o prestazioni sociali arilevanza sanitariaInpdap Home Care
Prestazioni del diritto allo studio universitario
Borse di studio
Servizi integrativi per la prima infanzia
Assegno per il nucleo familiare erogati dai comuni
Agevolazioni tributarie comunali (es. nettezza urbana)
Mensa scolastica
Altro
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONI
36
I principali volumi dell’ISEE – DSU per fascia di ISEE
La tabella seguente mostra, per il triennio 2012-2014, la distribuzione percentuale delle fasce di ISEE
Fascia ISEE 2012 2013 2014
ISEE ≤ 0 12% 12% 13%
0 < ISEE ≤ 3.000 10% 11% 11%
3.000 < ISEE ≤ 5.000 11% 11% 11%
5.000 < ISEE ≤ 7.500 17% 16% 16%
7.500 < ISEE ≤ 10.000 12% 12% 11%
10.000 < ISEE ≤ 15.000 15% 15% 15%
15.000 < ISEE ≤ 20.000 9% 9% 9%
20.000 < ISEE ≤ 30.000 9% 9% 9%
30.000 < ISEE ≤ 50.000 5% 5% 5%
► Il 30% degli ISEE rilasciati rientra nelle fasce 5.000 < ISEE ≤ 7.500 e 10.000 < ISEE ≤ 15.000 ► Solo il 5% degli ISEE rilasciati rientra nella fascia 30.000 < ISEE ≤ 50.000 ► Tutte le altre fasce di indicatori rilasciati rientrano in un range percentuale compreso fra il 9% ed il 13% del
totale degli ISEE rilasciati
37
I principali volumi del nuovo ISEE – DSU per fascia di ISEE
La tabella seguente mostra la distribuzione percentuale delle fasce di ISEE per l’anno 2015. A seguito della Riforma, con una singola DSU è possibile richiedere il calcolo di più indicatori.
► le fasce di ISEE più popolose si registrano per gli indicatori inferiori a 5.000 €. Nello specifico, presentano un valore sotto la soglia di 5.000€ il 35% degli ISEE Ordinari, il 38% degli ISEE Minorenni e il 43% degli ISEE Socio sanitario e residenziale. Per tali indicatori, circa il 50% è sotto la soglia di 7.500€.
► L’ISEE Università fa eccezione registrando circa la metà (47%) degli indicatori rilasciati con valore superiore a 20.000 €
Fascia ISEE (anno 2015)
ISEE Ordinario ISEE Minorenni ISEE Università ISEE Socio sanitario e residenziale
ISEE = 0 11% 9% 2% 18%
0 < ISEE ≤ 3.000 14% 17% 4% 16%
3.000 < ISEE ≤ 5.000 10% 12% 4% 9%
5.000 < ISEE ≤ 7.500 13% 15% 6% 10%
7.500 < ISEE ≤ 10.000 10% 11% 7% 9%
10.000 < ISEE ≤ 15.000 13% 14% 15% 13%
15.000 < ISEE ≤ 20.000 9% 9% 14% 8%
20.000 < ISEE ≤ 25.000 6% 5% 12% 5%
25.000 < ISEE ≤ 30.000 4% 3% 9% 4%
30.000 < ISEE ≤ 50.000 7% 4% 18% 6%
ISEE > 50.000 3% 1% 8% 3%
38
I principali volumi del nuovo ISEE – Canali di acquisizione
Il grafico seguenti mostra la distribuzione percentuale dei canali di acquisizione delle DSU relativamente all’anno 2015
89%
10%
1%
CAF
Cittadino
Altri Enti
Legenda
CANALI DI ACQUISIZIONE DSU
Il canale di acquisizione maggiormente utilizzato è quello del CAF, che copre circa il 90% del totale
39
I principali volumi dell’ISEE – tempi e volumi di acquisizione delle DSU (2015)
TEMPI ACQUISIZIONE MEDI (GIORNI)
Giorni medi trascorsi dalla data di sottoscrizione alla data di trasmissione della DSU
Giorni medi trascorsi dalla data di ricezione alla data di rilascio dell’attestazione
Legenda
VOLUMI
Dall’entrata in vigore della Riforma si è registrato un aumento delle DSU acquisite e, al contempo una decisa riduzione dei tempi medi di rilascio dell’attestazione
10 6
57.456 16 GENNAIO 2015
13 8 5
281.182 FEBBRAIO 2015
5 2 3
100.791 MARZO 2015
2 1
373.887 NOVEMBRE 2015 1
40
Grazie per l’attenzione!