rivoluzione scientifica def
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Il secolo della rivoluzione scientificaIl secolo della rivoluzione scientifica
Il SeicentoIl Seicento3a
pp.18-24
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Si concentrano :
In aree periferichec il Sud sotto la dominazione spagnola, dove
si sviluppa il pensiero eterodosso di Telesio,Bruno, Campanella
Sull'asse toscano-venetoo in cui sopravvive l'esigenza tipicamente
rinascimentale del razionalismo critico e una tradizione laica di pensiero
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Dalla filosofia della natura alla nuova scienza
Il sistema geocentrico TOLEMAICO (Claudio Tolomeo, astronomo greco del II sec.),
già teorizzato da ARISTOTELE (IV sec a.C.),
conciliato con la teologia cristiana da S.Tommaso (1225-1274),
accolto e divulgato da DANTE con la Divina Commedia
sosteneva un ordine del cosmo gerarchico e la posizione privilegiata dell’uomo in esso
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Nonostante la Controriforma, alla fine del Cinquecento…
Entra in crisi la figura dell'uomo cristiano cattolico come modello universale e si diffonde il concetto di autonomia delle varie discipline da un sistema onnicomprensivo o Già prima, con Machiavelli:autonomia della politica
dalla moralea Telesio: de rerum natura iuxta propria principiamBruno: autonomia del pensiero (Degli eroici furori,
1585: ricerca come “furore” e “caccia”)f Bacone(1561-1626): teorizzazione di una nuova
scienza, basata su esperienza, prassi, ricerca vista come “caccia” a una preda che si nasconde
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Si ridiscute quindi sulla presenza dell’uomo nell’universo e sui suoi rapporti con Dio.gli intellettuali vogliono per la
ricerca uno spazio autonomo dalla autorità religiosa e dal dogmatismos Molto difficile per le discipline concernenti
l'analisi della realtà materiale perché parte di una concezione generale dell'universo (aristotelico-tolemaica) incorporata nel Medioevo nella teologia cristiana
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FRANCESCO BACONE:la nuova scienza deve basarsi su esperienza dei sensi e osservazione della natura per risalire alle leggi che la governano (verifica sperimentale dei risultati della ricerca)Polemica contro il “detestabile sofista” Aristotele.
GIORDANO BRUNO: Il cosmo è organismo
vivente animato dalla forza vitale di Dio.
La ricerca di Dio è ostacolata dalle confessioni cristiane
TOMMASO CAMPANELLA:
L’universo è permeato della presenza di Dio
La vera religione è aconfessionale
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Ma fino ad ora le teorie fisiche erano inseparabili da presupposti metafisici
CopernicanesimoI la Chiesa accetta che se ne discuta solo
come una pura ipotesi matematica (vedi Lettera del card. Bellarmino ad A. Foscarini apr. 1615)
Galileo:in un primo tempo tenterà di sostenere che scoperte scientifiche e dottrina della Chiesa sono conciliabili in quanto verità esposte in forme diverse
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Ma di fatto Galileo mette in crisi l'idea di scienza come patrimonio ereditato da una tradizione:
il sapere è scoperta, invenzione, acquisizione di risultati che non si possono mai considerare definitivi
cfr. Apologo dei suoni (o del curioso) nel Saggiatore, XXI
pag.297
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Dalla Dalla teorizzazione del teorizzazione del metodo scientifico metodo scientifico di Baconedi Baconesi passa con si passa con Galilei alla sua Galilei alla sua rigorosa rigorosa applicazioneapplicazione
Da p.282
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La rivoluzione scientifica
È una rivoluzione nei sistemi del sapereGalileo contrappone alla tradizione non
un sistema chiuso ma un metodo di analisi della realtà:a Osservare (con gli occhi della fronte e con
quelli del cervello)l Misurarel comparare
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Il metodo di Galilei è fondato su RAGIONE ED ESPERIENZA
1. OSSERVAZIONE diretta del MONDO SENSIBILE (Libro della Natura, i cui caratteri sono triangoli, cerchi, figure geometriche)
Decifrazione di esso attraverso la MATEMATICA (calcolo - misura - verifica ipotesi)
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Osservare e misurareEscludono il mantenimento di concezioni
magico esoteriche o metafisiche in uno scienziato
Destrutturando le vecchie forme del sapere e il principio di autorità corrodono anche le fondamenta del potere civile e religioso e delle gerarchie
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Da ciò derivano dissidio e conflittualità tra poteri costituiti (Chiesa, poteri politici) e intellettuali “liberi”
Come Campanella, Sarpi, Bruno e infine Galilei
La loro sorte è il carcere, il rogo, l’abiura, nei casi migliori l’esilio
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GALILEO GALILEI
1564 nasce a Pisa
PERIODO FORMAZIONE E PRIME RICERCHE SCIENTIFICHE
1586 inventa la bilancia idrostatica1587 fa ricerche sul baricentro dei solidi(è già famoso e stimato dagli studiosi)1589-’92 insegna all’Università di Pisa
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PERIODO DELL’EGEMONIA CULTURALE
1592-1610 insegna all’Università di Padova, ambiente libero e spregiudicato (anni di sereni studi e ricerche) Frequenta Sarpi e Sagredo. Ha rapporti con l’Arsenale di Venezia (osservazione della tecnica ingegneristica – innovazioni provenienti dall’estero)
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Un episodio esemplare risale all’ottobre 1604:
Apparve nel cielo una stella nova (variabile) Una tale stella secondo la dottrina astronomica
del tempo- che si faceva risalire ad Aristotele -non doveva esistere, perché:
solo nella famiglia sublunare gli esseri sono imperfetti e soggetti al divenire e alla trasformazione
Famiglia celeste: formata da essenze perfette e incorruttibili che Dio stesso aveva dislocato come tali in un cosmo immutabile.
La stella del 1604 poteva finire, come quella che comparve nel 1572,nell'elenco dei fatti scomodi da dimenticare poiché contraddicono l'interpretazione dominante della realtà
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Ma la vide e la misurò Galileo
La sua analisi è in un libello, scritto in dialetto patavino sotto il nome di un suo studente (!!!)
GALILEO AMA COMUNICARE DIRETTAMENTE
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IL “Dialogo de Cecco…..”
La distanza MISURATA dalla terra di questa stella escludeva che si trattasse di un fenomeno avvenuto nell'alta atmosfera.
Doveva essere una vera stella. Galileo lo espose in alcune lezioni attirandosi uno stuolo di critiche.
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Ma egli…Mette in ridicolo la pretesa dei "filosofi" di
decidere le controversie astronomiche con argomenti metafisici
Non fa alcuna differenza se il nuovo corpo celeste sia o meno una essenza- “se anche fosse di polenta”, dice uno dei due interlocutori, esso collocato dov'è, sarebbe nondimeno una stella.
Ne consegue che "tutta la filosofia naturale sarebbe una baia"
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I nomi , e gli attributi, si devono I nomi , e gli attributi, si devono accomodare all'essenza delle cose, e non accomodare all'essenza delle cose, e non l'essenza ai nomi, perché prima furon le l'essenza ai nomi, perché prima furon le cose, e poi i nomicose, e poi i nomi
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O, come più tardi egli dirà…
I discorsi nostri hanno a essere intorno a un mondo sensibile e non sopra un mondo di carta (Dial. Mass.Sist. 1632)
LA TENDENZA ESPRESSA DA Galileo e’ visibile anche in altri campi
Sta cambiando il “paradigma” di interpretazione della realtà
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Michelangelo Merisi, detto Caravaggio.Michelangelo Merisi, detto Caravaggio.
Nel 1604 dipinge la sepoltura di Cristo, in cui troviamo volti popolani e un Cristo muscoloso come un facchino;i poi dipingerà la Madonna della serpe, che esibisce un seno
florido e aiuta un Cristo adolescente con la faccia da contadino.Quando C. dipinge La morte della Madonna si irritano
molti cardinali. La Madonna morta ritrae una donna annegata,
gonfia e nera, forse una prostituta.Caravaggio sta guardando il mondo con occhi
nuovi e vede cose mai viste prima
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Johannes Keplero
� In quello stesso 1604 anche Keplero scopre cose nuove in un altro pezzetto di mondo.
Vede che l'orbita di Marte è una ellisse e non un cerchio perfetto. I conti, applicando a priori il modello delle forme perfette, non tornano (il cammino enigmatico di Marte nel cielo si arrende solo alla matematica)a Vedi J.Banville, Le notti di Keplero
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Nel 1604 con l’episodio della stella nova si rende evidente un conflitto insanabile che investe il dominio della metafisica nella ricerca della verità.
Galileo detronizza la metafisica e riprende quel primato della esperienza sensibileprimato della esperienza sensibile che era già in Aristotele e anche di recente teorizzato da Andrea Vesalio per quanto riguardava la medicina
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Osservazioni con il cannocchiale:Osservazioni con il cannocchiale:Scoperta di 4 satelliti di Giove, asperità della luna
e macchie solari, studio della natura degli ammassi stellari, descrizione di Saturno e delle fasi di Venere
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In seguito rinuncerà al LATINO per divulgare le sue idee oltre la cerchia degli specialisti, per “RIFARE I CERVELLI” (rivoluzionare la mentalità corrente)
1613: afferma, riguardo a un’operetta sulle macchie solari: “L’ho scritta in volgare, perché ho bisogno che ogni persona la possi leggere.”
1610 Sidereus nuncius in latino, per comunicare le sue scoperte ai dottie Cosimo II de’Medici lo richiama a Firenze con
l’incarico di “primario matematico e filosofico” granducale. (Galileo aveva nominato in suo onore “astri medicei” i quattro satelliti di Giove da lui scoperti.)
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PERIODO DELLA CONTROVERSIA PERIODO DELLA CONTROVERSIA CON LA CHIESA E DELLA RICERCA DI CON LA CHIESA E DELLA RICERCA DI UN COMPROMESSOUN COMPROMESSO
1611-1612: Galilei è a Roma per illustrare le proprie scoperte ai vertici della Chiesa cattolica. I Gesuiti lo appoggiano.
1613-1615: scrive le Lettere copernicane, in cui affronta il problema centrale del rapporto fra scienza e Sacre Scritture
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1616 la Chiesa condanna la teoria copernicana e il cardinale Bellarmino ammonisce Galileo a non divulgarla (nonostante i buoni rapporti fra Galileo e i Gesuiti romani > Clavio)
1623 l’elezione di papa Urbano VIII (Maffeo Barberini favorevole a Galileo) lo incoraggia a riprendere il suo progetto e a pubblicare Il Saggiatore; nonostante la frequentazione del papa permane l’ingiunzione di Bellarmino
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Antecedenti del Saggiatore
1618: compaiono 3 comete e il gesuita Orazio 1618: compaiono 3 comete e il gesuita Orazio Grassi pubblica il Grassi pubblica il De tribus cometisDe tribus cometis in cui in cui sostiene che esse compiono un’orbita sostiene che esse compiono un’orbita circolare intorno al sole (cosmologia di Tycho circolare intorno al sole (cosmologia di Tycho Brahe)Brahe)
Galilei e l’allievo Guiducci sostengono invece Galilei e l’allievo Guiducci sostengono invece che le comete sono illusioni ottiche nel che le comete sono illusioni ottiche nel Discorso delle cometeDiscorso delle comete
Il Grassi, con lo pseudonimo di Lotario Sarsi, Il Grassi, con lo pseudonimo di Lotario Sarsi, attacca Galileo e le sue teorie nella attacca Galileo e le sue teorie nella Libra Libra astronomica ac philosophicaastronomica ac philosophica
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Il Saggiatore, 1623 In volgare, sulla natura delle cometemetodo scientifico moderno contro il principio di
autoritàÈ strutturato come una lettera in volgare in 53 saggi
(in risposta alla Libra astronomica ac philosophica del Sarsi: a contro la libra= bilancia a il saggiatore = bilancia di precisione)
p.294
Per capire l’universo, bisogna intenderne la lingua
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto
innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e, conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli,
cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne
umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto Il saggiatore
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.
Ancora dal S agg iatore :Parmi oltre a ciò scorgere nel Sarsi ferma credenza
che nel filosofare sia necessario appoggiarsi alle opinioni di qualche celebre autore ,sì che la mente nostra, quando non si maritasse col discorso di un altro, ne dovesse in tutto rimanere sterile e infeconda, e forse stima che la filosofia sia un libro e sia di un uomo, come l’Iliade e l'Orlando furioso, libri ne’ quali la meno importante cosa è che quello che vi è scritto sia vero. polemica contro il principio di autorità (metafora
della mente che si “marita” con le opinioni di altri)s la filosofia naturale non è opera di fantasia (come
la letteratura, per la quale forse può valere il principio di imitazione)
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1624 Urbano VIII accoglie benevolmente Galileo a Roma
Egli inizia così a comporre, poi pubblica nel1632 il Dialogo sopra i due massimi
sistemima viene convocato dal Sant’Uffizio.
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PERIODO DEL PROCESSO, DELL’ABIURA PERIODO DEL PROCESSO, DELL’ABIURA E DELLA SEGREGAZIONEE DELLA SEGREGAZIONE
Galileo viene processato dal Sant’Uffizio e condannato
1634 pubblica ABIURA e domicilio coatto nella villa di Arcetri (Fi) p.318
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Qui resta fino alla morte, continua gli studi, scrive
1638 esce a Leida il suo capolavoro scientifico: Le Nuove Scienze
1642 Muore
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le altre novità di Galileo
utilità degli strumenti meccanicir superamento dicotomia
scienza e technet attenzione agli aspetti
operativi della scienzaconcretezza delle
situazionie distinzione utensile-
strumento
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Ma il problema più complesso era nel definire il rapporto tra Scienza e Sacre Scritture
Lettere “copernicane” (1613-1615) per esporre e difendere il sistema eliocentrico
G. ha già scritto il Sidereus Nuncius (1610) nel quale illustra le scoperte nel mondo della fisica e dell’astronomia, legate anche all’uso del cannocchiale, che mettono in discussione il sistema aristotelico- tolemaico
con la pubblicazione, nel 1613, del trattato sulle macchie solari, iniziano le polemiche: l’opera è in volgare “perché ogni persona la possi leggere”
p.291
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Argomenti della discussione
Come mai si presentano contraddizioni (apparenti?) tra ciò che l’esperienza e lo studio scientifico mostrano e ciò che sta scritto nella Bibbia, nei Vangeli, nelle opere dei Padri della Chiesa?
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Che rapporto deve intercorrere tra scienza e fede?
La Sacra scrittura non può certamente errare- ma possono farlo i suoi interpreti; ciò accade di frequente quando essi si fermino al significato letterale del testo
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Perché accade questo? Perché è opera scritta per il popolo e si adatta
alla incapacità della maggioranza di comprendere concetti profondi o astratti
La Bibbia dunque abbisogna di una spiegazione che ne metta in luce il significato profondo, spirituale.
Altrimenti essa conterrebbe addirittura delle bestemmie (“attribuendo all’istesso Dio condizioni lontanissime e contrarie alla sua essenza”)
Lettera a Benedetto Castelli p.292
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Che importanza e che ruolo deve avere la Bibbia quando si discute dei fenomeni naturali?Sacra scrittura e Natura provengono
entrambe da Dio: ma la prima indirettamente, e si adatta alla
difficoltà di comprensione degli uomini; mla seconda direttamente, e non ha cura che
gli uomini comprendano le sue ragioni, il suo modus operandi
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“non ogni detto della Scrittura è legato ad obblighi così severi come ogni effetto di Natura” “La natura non trasgredisce mai le leggi
impostele a Quel medesimo Dio che ci ha dotato di sensi, di
discorso e di intelletto”, non può aver voluto che noi non li usassimo per comprendere i fenomeni naturali che con essi si comprendono
Ciò è vero in particolare per quelle scienze come l’astronomia, delle quali nella Bibbia non vi sono che tracce
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La sacra scrittura deve pertanto mostrare come “si vada” al cielo e non come “vada” il cielo
Nelle dispute naturali dunque la sacra Scrittura deve essere messa all’ultimo posto per contenuto di verità, mentre al primo stanno le sensate esperienze e la loro interpretazione in base alle leggi matematiche
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La pluralità dei fatti e la loro complessità è tale da consentire di ipotizzare una infinita serie di possibili cause per i fenomeni:
Apologo dei suoni (Il Saggiatore)ergo, il processo della conoscenza non
può dirsi mai completato
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Quanto può conoscere l’uomo?
La conoscenza si può intendere in due modi: extensive (capire la moltitudine delle realtà); intensive (comprendere fino in fondo tutte le
implicazioni di una verità conosciuta) E nell’ambito matematico?
t (la risposta è nel Dialogo sopra i due massimi sistemi)
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Nelle scienze matematiche:
extensive, l’intelletto umano è nullo, poiché rispetto alla infinità degli enti la conoscenza anche di molte proposizioni equivale a zero;
intensive, la conoscenza umana per quelle conosciute eguaglia quella divina (Dio non può capire in modo diverso da noi il fatto che la somma degli angoli interni di un triangolo sia 180°)
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Differenze:
Dio comprende in un unico atto di intuizione tutte le proposizioni possibili; l’uomo giunge alla comprensione di alcune di esse per gradi, attraverso un processo
La dimostrazione della potenza dell’intelletto umano è l’invenzione dell’alfabeto per cui “con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi” si può significare e comunicare tutto lo scibile.
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Contro l’ipse dixit (Dialogo sopra i due massimi sistemi)Esempio della disputa tra medici
galenisti e peripatetici sull’origine dei nervi.
Di fronte alla dimostrazione sensibile (dissezione anatomica) il medico peripatetico, in ossequio al principio di autorità, afferma che qualora non vi fosse l’opinione di Aristotele al contrario, anch’egli crederebbe a quello che sta vedendo con i propri occhi.
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Gli occhi della fronte e quelli della mente
Aristotele stesso non avrebbe accettato che la sua autorità fosse anteposta ai sensi e all’esperienza
Nei luoghi aperti e piani, solo i ciechi hanno bisogno di guida, e chi è tale è bene che resti in casa: ma chi ha gli occhi della fronte e quelli della mente deve usare questi per conoscere il mondo sensibile, poiché la scienza si fonda sul mondo sensibile e non sopra un mondo di carta.
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conclusioni
Galileo crea il concetto stesso di scienza sperimentale: ipotizzare e verificare mediante strumenti- la verifica deve essere ripetibile
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Ma anche…Galileo crea la lingua volgare della scienza
Galileo crea il concetto di divulgazione scientifica
Galileo ribadisce nettamente la separazione tra scienza e fede
L'atteggiamento dei galileiani in campo linguistico fu di decisa rottura con la tradizione precedente degli scritti scientifici
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Modus operandi
Creazione del lessico e definizione della terminologia attraverso la risemantizzazione della lingua comune
Nomi e definizioni sono per lo scienziato strumenti convenzionali
Il metodo scientifico introdusse processi di astrazione e concettualizzazione (matematica)
--dissociazione apparenza labirintica--struttura sottesa ordinata
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Fra i suoi allievi ricordiamo
Benedetto Castelli, autore di un fondamentale trattato di idraulica, e…
Evangelista Torricelli !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
p.326