Robert  Fenton,  avvocato  e  fotografo    della  Guerra  di  Crimea  (1855)    

Il  "carro  fotografico"  di  Robert  Fenton,  Crimea,  1855.  Alla  guida  l'assistente  di  Fenton,  Marcus  Sparling.  Il  mesFere  di  fotografo  comincia  a  richiedere    

un’aIrezzatura  iFnerante      per  seguire  gli  evenF  nei  lontani  teatri  di  guerra.    

©  Enrico  Menduni  2013  

Robert  Fenton,  ritraIo  di  William  Howard  Russell,  Crimea,  1855.    

Russell,  inviato  del  “Times”,  forse  il  primo  corrispondente  di  guerra  del  mondo,  famoso  per  la  durezza  dei  suoi  reportage.  

La  prima  coppia  di  inviaF,  sia  pure  di  testate  contrastanF.  Russell  indossa  una  strana  combinazione  di  abiF  militari  e  da  campagna,    

che  resterà  Fpica  dell’abbigliamento  dei  corrispondenF    di  guerra.  

©  Enrico  Menduni  2013  

Robert Fenton, Due ritratti di ufficiali inglesi, Crimea, 1855

Gli ufficiali posano volentieri nelle loro belle divise in colori sgargianti, alamari e pennacchi. Un feticismo dell’uniforme, in una delle ultime guerre vecchio stile (prima della mitragliatrice, del filo spinato, delle divise mimetiche)

Robert Fenton, La valle dell’ombra della morte, Crimea, 1855

Il luogo con questo nome così cupo è stato teatro di intensi combattimenti. Ma l’immagine non ci trasmette questa evidenza. Fenton provvede, dà ordini ai suoi assistenti, e il risultato è nella foto a

pagina seguente:

Robert Fenton, La valle dell’ombra della morte, II versione, Crimea, 1855

Un congruo numero di palle di cannone è stato spostato dai bordi della strada verso il centro, “aggiustando” la foto, per dare una raffigurazione plastica del combattimento. Inoltre, le palle non

appaiono sospinte ai lati da carri o cavalli in transito, quindi l’aggiustamento modifica e rinfresca la cronologia della foto: che adesso sembra scattata subito dopo il combattimento.

Forse è la prima foto di guerra che risulta clamorosamente “aggiustata” per perseguire un effetto di realtà attraverso la verosimiglianza, non l’aderenza al vero. Molte altre foto di queste genere, come

vedremo, seguiranno; una guerra dopo l’altra, una propaganda dopo l’altra.

Tutta questa storia è ben raccontata in un articolo del NY Times: http://morris.blogs.nytimes.com/tag/roger-fenton/

L'importanza di questa fotografia può essere spiegata da quel nome, !la "Valle della morte".!

!Così il poeta laureato Alfred Tennyson (una specie di Carducci inglese) aveva chiamato il luogo nel

quale si era svolta la "Carica della Brigata leggera", per noi !"La carica dei Seicento". Per un ordine mal interpretato la Light Brigade era stata sterminata dalle

artiglierie russe.!!

L'episodio era avvenuto il 25 ottobre 1854, e fu resocontato da William Russell sul Times. La lentezza dei tempi, non solo tecnici ma probabilmente politici, fece sì che questa corrispondenza

fosse pubblicata solo il 14 novembre. Venti giorni dopo.!!

La carica di Balaklava avvenne quando Fenton non era nemmeno arrivato in Crimea, e la valle era un'altra, rispetto alla foto che egli scattò. Tuttavia un corto circuito mediatico caricò questa foto di

un significato speciale per il pubblico inglese.!!

Largamente tributario alla poesia di Tennyson, che nel mondo anglosassone si studia a scuola come "I cipressi di Bolgheri", è anche il bel film di Michael Curtiz, The Charge of the Light Brigade,

1936, con Errol Flynn e Olivia deHavilland.  

©  Enrico  Menduni  2013  

Per i cinefili ricordiamo che lo stesso episodio fu rievocato in maniera fortemente critica !da un film omonimo di Tony Richardson (GB 1968) con David Hemmings, Trevor Howard, Harry

Andrews, John Gielgud, Vanessa Reddgrave. !

©  Enrico  Menduni  2013