roma, 18 luglio 2008 sala delle colonne palazzo marini via poli 19 presentazione a cura di alberto...
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Roma, 18 luglio 2008
Sala delle ColonnePalazzo Marini
Via Poli 19
Presentazione a cura di Alberto Pasquale e Angelo Zaccone Teodosi per IsICult © 2008
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Il tax shelter ed il tax credit a favore del cinema:strumenti tecnici
di una nuova filosofiadi intervento pubblico nel settore culturale
Angelo Zaccone TeodosiPresidente IsICult
3IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Storicamente,
alcuni settori dell’industria culturale sono stati assistiti dallo Stato,
in molti Paesi, soprattutto in Europa.
Il rischio di deriva pedagogico-dirigista è sempre latente.
Lo “Stato culturale”, lo “Stato mediale”, lo “Stato spettacolare”
sono forme di uno Stato paternalista,
che in fondo diffida della società civile e del libero mercato.
4IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
In Italia, viviamo ancora in un sistema culturale
che ha radici lontane ma ancora vive nelle logiche di controllo censorio
- o comunque di manipolazione dell’immaginario collettivo -
del regime fascista
“Enti pubblici” - icone di questa visione passatista:
da Cinecittà alla Rai.
5IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Esistono in Italia, a differenza di più evoluti Paesi europei (Francia e Regno Unito)
assolute contraddizioni nell’intervento dello Stato,
rispetto all’evoluzione del sistema culturale.
Esempi (e domande):
- perché la mano pubblica sostiene la cinematografia e ignora l’industria musicale?
- perché la mano pubblica sostiene la lirica e non la sperimentazione rock?
- perché i nuovi linguaggi mediali sono abbandonati alle logiche di mercato?
- perché lo Stato non investe nella creatività giovanile, dalla letteratura al multimedia?
- perché la Rai rinuncia alla propria funzione di stimolatore dell’offerta innovativa?
6IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Una sola risposta (domanda):
solo deficit di politica culturale?
o addirittura
assenza
(sia a sinistra sia a destra sia al centro)
di una vera e propria “politica culturale” nazionale?!
7IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
La “politica culturale” italiana va finalmente scritta, più che riscritta.
Deve essere rifondata
ex novo, ab origine,
alla luce della sempre crescente integrazione / interazione
tra linguaggi, media, piattaforme.
8IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Le potenzialità socio-economiche
dell’industria culturale italiane
sono enormi.
9IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Il connubio
tra beni culturali, spettacolo, media, nuove tecnologie
può rappresentare
il volàno di uno nuovo sviluppo per l’intero Paese,
interno ed internazionale.
10IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Gran parte di queste potenzialità
sono ancora represse, soffocate, imbrigliate
da una architettura normativa
vetusta e superata,
dalla mancanza di un “piano strategico nazionale” (economico-sociale)
per la cultura.
11IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Basti ricordare che il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus),
(che ancora oggi “governa” i flussi della mano pubblica nel settore)
è nato quasi un quarto di secolo fa,
in uno scenario culturale e mediale enormemente differente rispetto a quello attuale,
ed ha peraltro rinunciato a quella logica di programmazione pluriennale
con la quale era pure era stato ideato.
12IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
È necessario
ridisegnare radicalmente
il ruolo della “mano pubblica” nella cultura:
13IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
-azzerare i finanziamenti a pioggia ►premiare il merito, il coraggio, la sperimentazione
- ridurre la discrezionalità ►utilizzare metodi selettivi tecnocratici e trasparenti
- ridurre la protezione dell’esistente ► stimolare l’innovazione e la diversità
- superare gli strumenti tradizionali di sostegno ► introdurre nuovi strumenti finanziari
- ridurre l’intervento diretto dello Stato ►prediligere l’intervento indiretto
14IL MERCANTE E L’ARTISTA - Presentazione 18 luglio 2008
Lo Stato deve limitarsi a:
1. assicurare un rafforzamento strutturale del sistema culturale
2. intervenire a sostegno del pluralismo espressivo e della diversità dei linguaggi
3. far affluire nuove risorse (extra-settoriali) verso il sistema della cultura
4. concentrare i finanziamenti pubblici nella sperimentazione, ricerca, promozione
5. sanare i fallimenti del mercato, non sostituirsi al mercato.
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Il tax shelter non è la panacea,
ma solo uno strumento, concreto e simbolico,
di una possibile nuova modalità di intervento pubblico,
indiretto,
a sostegno di un sistema culturale
forte, ricco, plurale,
e
quindi libero.
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Un sistema culturale forte e ricco = una creatività vivace e libera
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Solo da un sistema culturale strutturalmente ricco
può derivare una creatività autenticamente libera:
- libera dalla tentazione dirigista dello Stato
- libera dai condizionamenti eccessivi del mercato.
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Oggi,
finalmente, dopo decenni di attesa,
un primo piccolo ma significativo
segno per una nuova architettura normativa:
tax shelter per il cinema,
domani
tax shelter per tutta l’industria culturale italiana.
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Gli incentivi fiscali nel contesto italiano:il mercato, l’intervento pubblico ed il cambiamento di prospettiva
Alberto PasqualePartner IsICult
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Il cinema in sala: 2007
La spesa degli Italiani per il cinema nel 2007 è stata pari a circa € 670 milioni.
È la quota più alta, pari al 31% del totale, della spesa per gli spettacoli “outdoor”
Concerti10%
Teatro18%
Cinema31%
Sport16%
Ballo15%
Viaggiante5%
Mostre5%
Altro0%
Fonte: SIAE
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Biglietti venduti
Negli ultimi anni la quota di mercato dei film italiani è in
crescita
0
20.000.000
40.000.000
60.000.000
80.000.000
100.000.000
120.000.000
140.000.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Italia USA Altri
32%26%26%22%23%23%21%19%
57%59%52%59%61%57%57%67%
Fonte: SIAE, Cinetel
116.429.995116.342.309104.244.497
115.592.035
Quota Italia primo semestre 2008
33,2%
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La catena del valore cinematografica
Direzione strategica e gestione finanziaria
Gestione dei diritti e dei contratti
Coordinamento produzione e distribuzione
Ideacreativa
Packagingtalenti
Valutazioneprogetto
Produzionenegativo(master)
Pubblicitàe promozione
Salecinema
Altri canali• HV• Pay• FTV• ecc.
Dirittiancillari
• SVILUPPO • PRE-PRODUZIONE• RIPRESE• POST-PRODUZIONE
INTERVENTO STATALE
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Il finanziamento pubblico del cinema italiano: film prodotti
FILM PRODOTTI CON IL SOSTEGNO PUBBLICO
70 6279
61
9580
9275
2731
3444
35
9
1834
6 10
1712
8
9
6 12
0
20
40
60
80
100
120
140
160
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Senza Contributo Interesse Culturale Opere Prime e Seconde
Fonte: MIBAC, ANICA
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Il finanziamento pubblico del cinema italiano: erogazioni
FINANZIAMENTO PUBBLICO: EROGAZIONI
45.479 49.121 52.403
93.134
78.730
17.957
38.500
53.700
3.700
7.439
14.677
11.952
7.996
7.190
4.800
9.300
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Mig
liaia
di €
Interesse Culturale Opere Prime e Seconde
Fonte: MIBAC, ANICA
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Quote investimento pubblico-privato
185.000.000 214.019.493249.474.913
29.500.00043.297.560
62.957.139
0
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
300.000.000
350.000.000
2005 2006 2007
Investimenti privati Contributo pubblico
Fonte: MIBAC, ANICA
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Il funzionamento del sistema del contributo pubblico
CONTRIBUENTI
IMPRESE«ESTERNE»
IMPRESE«INTERNE»
ERARIO MIBAC
COMMISSIONE
PRODUZIONE
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• Sono «crediti di restituzione» di cui è titolare il contribuente
• Si fanno valere mediante compensazione con il debito d’imposta
• Più ampiamente utilizzabile della detassazione degli utili: indipendentemente dai risultati reddituali, le società hanno comunque costanti rapporti di debito verso l’Erario, che vanno al di là dell’imposta sul reddito
• Facilmente calcolabile e immediatamente fruibile
• Ce ne sono di vario tipo• In generale, è un programma
organizzato al quale molti individui, indipendentemente dalla loro ricchezza, partecipano per ridurre il loro carico fiscale
• Qui si intende la «detassazione degli utili d’impresa»
• Il beneficio si ha se e in quanto ci saranno redditi imponibili da ridurre o azzerare
CREDITI D’IMPOSTA TAX SHELTER
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DISTRIBUZIONE
ESERCIZIO
PRODUZIONE POSTPRODUZIONE
IMPRESEESTERNE IMPRESE
ESTERE
Il tax credit e il tax shelter
LEGENDA:
CREDITO D’IMPOSTA
DETASSAZIONE UTILI
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CI 40%€ 1.000.000
Apporti da eseguire e Contratti da
stipulare entro data della richiesta nulla
osta proiezione
contratto di associazione in partecipazione
Apporto€ 2.500.000
Costo film100%
€ 5.102.041
49%
Apportimax 49%
€ 2.500.000
80% del 49%
Spesa nel territorio nazionalemin 80%
€ 2.000.000
€ 700.000
Utili
70%
Max partecipazion
eutili
€ 490.000
Soggetti esterni Film di nazionalità italiana Film di Interesse Culturale
30
MisuraIntensità massima consentita:
50% del budget
Imprese esterne (comma 325) 19,6% = 40% di 49%Imprese produzione (comma 327, lett. a) 15,0%Totale Tax Credit 34,6%Margine disponibile 15,4%FUS (Contributi agli incassi) 0,0%Fondi regionali 0,0%Altro 0,0%Totale aiuti di stato (max 50%) 34,6%
VINCOLI COMUNITARI PER IL TAX CREDIT ALLA PRODUZIONE
IL CUMULO DEGLI AIUTI DI STATO AI FILM DI NAZIONALITÀ ITALIANA
Vincoli comunitari
31
Grazie per l’attenzionee… buona lettura!