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SALONICCO RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT LUOGO E CENNI STORICI Salonicco è una città greca lineare, situata nella parte più profonda del Golfo Termaico che separa la penisola Calcidica dalla terraferma (zona del monte Olimpo, al confine della Tessaglia con la Macedonia). Essa è chiamata dai greci la “seconda capitale” poiché è la città più estesa dopo Atene. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Salonicco era tutto un brulicare di piccole attività commerciali e manifatturiere che hanno trovato sbocco unicamente nel suo porto, dato che le vie di comunicazione terresti erano state interrotte dall’azione dei partigiani. Questa febbrile produzione di beni di prima necessità le valse il titolo di “grande madre dei poveri”. Oggi Salonicco è la 1 INDICE - Luogo e cenni storici - Il progettista e il suo pensiero - Cos’è un waterfront? - Obiettivi e strategie del piano - Problemi da risolvere - Presentazione del progetto - Azioni di piano - Stato di avanzamento del piano - Bibliografia e sitografia

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Riqualificazione del Waterfront di Salonicco

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SALONICCO

RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT !LUOGO E CENNI STORICI Salonicco è una città greca lineare, situata nella parte più profonda del Golfo Termaico che separa la penisola Calcidica dalla terraferma (zona del monte Olimpo, al confine della Tessaglia con la Macedonia). Essa è chiamata dai greci la “seconda capitale” poiché è la città più estesa dopo Atene. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Salonicco era tutto un brulicare di piccole attività commerciali e manifatturiere che hanno trovato sbocco unicamente nel suo porto, dato che le vie di comunicazione terresti erano state interrotte dall’azione dei partigiani. Questa febbrile produzione di beni di prima necessità le valse il titolo di “grande madre dei poveri”. Oggi Salonicco è la

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INDICE

- Luogo e cenni storici - Il progettista e il suo pensiero - Cos’è un waterfront? - Obiettivi e strategie del piano - Problemi da risolvere - Presentazione del progetto - Azioni di piano - Stato di avanzamento del piano - Bibliografia e sitografia

maggiore città della Macedonia. La città ha molte industrie, la maggior parte situate nella zona di Sindos, si estende per 6 km seguendo la linea naturale del golfo intorno al quale è stata originariamente costruita; è un ottimo luogo dove passare un po’ di tempo durante tutto l’anno e, anche se è una città grande, non è inquinata come Atene e dalla zona del porto si gode di un’ottima vista della città e del mare.

IL PROGETTISTA E IL SUO PENSIERO Nel 1997 viene redatto un primo progetto per il waterfront di Salonicco, più volte al centro di progetti e riqualificazioni in modo da sfruttare al meglio le sue qualità naturali. L’incarico definitivo fu affidato a Toyo Ito, architetto giapponese. Per Toyo Ito la società e la realtà sono in continuo movimento, al contrario di quello che si potrebbe pensare per un edificio. Diventa affascinante allora il tentativo di farlo interagire, muovere con quello che lo c i rconda, oss ia la nostra società, indefinibile, senza strutture, invisibile. L’architettura diventa scoprire questo invisibile attraverso la trasparenza, l’immaterialità. All’origine di quanto Ito ha costruito o progettato, vi è quindi il tentativo di rendere l’architettura immateriale, liberandola dai consueti involucri, dalla gravità e dalla ricerca di belle forme spaziali. Ito ha imposto al suo linguaggio una progressiva rarefazione. Seguendo questo indirizzo di ricerca, le opere di Ito finiscono per esaltare le valenze ottiche dei materiali e, al contempo, per ricorrere a forme sempre più libere.

COS’E’ UN WATERFRONT? Il termine inglese “waterfront” può essere tradotto come “fronti di territorio a contatto con l’acqua”. Il tema è diventato, negli ultimi anni, di grande attualità e coinvolge ambiti sia urbani sia rurali, come città, paesi costieri e territori lungo fiumi e canali. Questa tipologia di progetto prevede la realizzazione di grandi opere di riqualificazione urbana e funzionale delle aree limitrofe alla costa. In tal senso, i waterfront possiedono identità plurime e risulta interessante analizzarne le caratteristiche. Un waterfront può essere considerato non come un progetto lineare, ma come una rete omogenea di attrattività turistiche e servizi, di collegamenti tra

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Waterfront di Salonicco, statua equestre raffigurante Alessandro Magno.

“Sono interessato alle relazioni con il contesto, ai flussi che danno forma alla natura e alla vita.”

-TOYO ITO

costa e città, tra aree verdi e attività urbane; non riguarda dunque solo la zona portuale ma si sviluppa in più funzioni abitative, produttive e ricreative; inoltre un progetto arriva a includere più zone, delineando perimetri variabili e multiformi; in essi non si svolgono poi solo attività ricreative destinate a migliorare l’aspetto turistico della città, ma diventano importanti centri di attività produttive e commerciali, ma soprattutto un waterfront deve saper creare una sintesi tra lo spazio costruito e lo spazio verde. In tale quadro complesso, si parla oggi di “waterfront redevelopment”, ossia quel processo mediante quale si arriva a realizzare, mediante più bozze e tentativi, un disegno organico ed omogeneo del tessuto territoriale preso in considerazione, pensato in base alle funzioni dei luoghi e dei diversi ambiti legati da un unico elemento fondamentale: l’acqua.

OBIETTIVI E STRATEGIE DEL PIANO La riqualificazione è stata resa possibile grazie anche all’intervento di un’ingente somma di denaro, 25 milioni di dollari. Gli interventi ipotizzati per la sua realizzazione comportano azioni progettuali molto differenziate, mirate al miglioramento della mobilità, alla creazione di spazi pubblici e commerciali e al rinnovamento funzionale e dei servizi urbani. I principali interventi previsti sono stati:

• un sistema di circolazione veicolare formato da un tunnel passante sotto il livello del mare a sei corsie preferenziali e una strada litoranea interrata con lo scopo di rendere la precedente strada un viale riservato alla circolazione pedonale

• nuove aree residenziali, tra cui un quartiere marittimo che comprende residenze, piccole industrie, uffici e un residence utile all’incremento dell’attrattiva turistica

• un polo terziario

• un nuovo molo pedonale

• parchi urbani

• spazi attrezzati per lo sport e per il tempo libero

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PROBLEMI DA RISOLVERE Le maggiori problematiche che hanno reso necessaria una riqualificazione urbana e funzionale di alcune aree del waterfront sono state molteplici. Una delle principali è sicuramente la scarsa e difficile comunicazione tra il lungomare e la città, problema di grande rilevanza per una città che basa la propria economia sul turismo. Questo è dovuto anche alla disorganizzazione della mobilità veicolare e pedonale. Di rilevante importanza risulta essere la mancanza di aree verdi, le quali oltre ad essere utili dal punto di vista ecologico, migliorano anche l’aspetto estetico. Tutti questi aspetti contribuiscono a far si che il lungomare risulti disorganizzato.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Nel masterplan redatto da Toyo Ito viene sottolineata sia la necessità di effettuare una ridefinizione del confine tra terra e mare sia quella di demolire gli ostacoli esistenti. La proposta è incentrata sull’utilizzo potenziale di “arcipelaghi”, sia per

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Nuovo impianto illuminotecnico, fascia alberata e percorso pedonale, scorcio del mare.

soddisfare le esigenze della città riguardo le aree verdi, sia per racchiudere il flusso del traffico pesante. L’esistenza di uno spazio libero sul lungomare offre l’opportunità di riorganizzare e rigenerare uno spazio già esistente. In conclusione possiamo affermare che le parole chiave del suo progetto sono: flessibilità, continuità e fusione tra le aree.

Salonicco quindi può essere vista come un insieme di più aree tra loro autonome e dotate di specifiche funzioni e attività; per questo motivo nella città sono presenti più centri che non impediscono tuttavia il mantenimento della sua identità. La nuova forma di espansione urbana attraverso le isole dell’arcipelago rappresenta l’occasione per rinnovare il rapporto tra natura e città. Le isole quindi diventano nuclei di nuove attrattive senza vincolare le zone centrali della città, sia dal punto di vista infrastrutturale che da quello della congestione stradale. Inoltre l’esistenza di questi “arcipelaghi”deriverebbe da un suggerimento dell’architetto alle autorità competenti per gestire meglio il

trasferimento di risorse idriche oltre alla necessità di rendere più sostenibile l’ambiente, diminuendo l’inquinamento. Toyo Ito stesso sottolinea proprio come le isole siano state proposte anche per la riqualificazione dal punto di vista ambientale e ecologico del waterfront.

Nelle varie isole le strutture proposte sono:

• aree ricreative all’aperto

• Air Purifier

• parchi e aree verdi

• ristoranti

• acquari

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Modello di studio delle funzioni distribuite sul lungomare previste nel progetto di Toyo Ito.

Nelle zone vicine al mare sono previste passeggiate pedonali che comprendono:

• parchi tematici

• musei, come per esempio nel lotto della fabbrica “Allatini”, dove venne proposta la creazione di un museo di storia naturale e dell’ecologia

• parchi per residenti

• sala da concerti

AZIONI DI PIANO Al fine di realizzare un lungomare efficiente, il masterplan prevede un’organizzazione spaziale tale da concentrare e le attività in vari punti. Partendo da Nord:

• Conical Garden: spazio verde con alti alberi in modo da creare una barriera sonora dalle strade vicine e dai musei, identificandosi come una zona di studio e di cultura.

• Woods: lungo le arterie stradali in cui sono presenti alberi, non solo con la funzione di purificare l’aria e di isolare acusticamente ma anche con funzione decorativa. Il tutto si trova adiacente alla zona residenziale circostante, in modo tale da essere un punto di riferimento per gli abitanti.

• Bioparco: un habitat naturale con stagni e piccoli torrenti d’acqua per ospitare un avarierà di specie animali, affiancato da un ampio acquario per le specie marittime e da un museo di storia naturale.

• Parco teatrale: offre un punto di riferimento culturale per la città e per i turisti, attraverso un vasto teatro all’aperto con tanto di affaccio sul mare.

• Isole: le isole sono collegate, offrendo la possibilità alla gente di visitarle allungando la propria passeggiata dal lungomare. Inoltre le isole che stanno nella parte più meridionale della costa delimitano un parco marino, mentre quelle nella zona occidentale svolgono anche la funzione di fonte di energia rinnovabile differenziata in energia eolica, idroelettrica e solare.

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“Le mie architetture mirano a rendere le persone più libere, più libere rispetto all’ordine costituito.”

-TOYO ITO

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Questa parte di costa è organizzata in vari livelli. Partendo dal mare:

• una banchina che offre una lunga passeggiata

• una strada che costeggia il litorale

• una fascia di zone verdi, segmentata in zone polifunzionali

• una fascia ad essa adiacente in cui si sviluppano varie attività terziarie

STATO DI AVANZAMENTO DEL PIANO Attualmente i lavori non sono stati completati, infatti, osservando la città di Salonicco si nota la mancanza delle isole, probabilmente dovuta al fatto che negli anni successivi sono subentrati sia problemi economici causati dalle scarse risorse finanziarie sia un nuovo masterplan, sicuramente più vantaggioso e più facilmente realizzabile.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

- Toyo Ito, le opere, i progetti, gli scritti; Andrea Maffei

- www.skyscrapercity.com/showtread.php?p=26481954

- www.in2greece.com/grecia/salonicco.htm

- www.electronicshadow.com/biographies/liquid/waterfr0.htm

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