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Scandicci, 24/09/2009
ITIS
Istituto Tecnico
Industriale Statale
IPSIA
Istituto Professionale
per l’Industria e
l’Artigianato
Scandicci, 24/09/2009
Le riflessioni
inizialiLe discipline sperimentali, Chimica, Fisica e Scienze Naturali non sono fra le più amate dagli studenti e sono fra quelle che registrano a fine anno scolastico un alto numero di fallimenti da parte degli allievi.
Perché non tentare di renderle amichevoli pur mirando sempre a far acquisire le competenze fondamentali?
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L’occasione
Alcuni insegnanti dell’istituto avevano tentato in modo isolato percorsi didattici innovativi, frutto della loro attività di ricerca personale o sviluppata in associazioni del settore.
La scuola è dotata di laboratori scientifici molto attrezzati.
Per questi motivi nel 2006 l’IIS Leonardo da Vinci si propose e venne accettato come Scuola Presidio del Piano Nazionale ISS (Insegnare Scienze Sperimentali)
Anche i due tutor ISS per la Scuola Media Superiore scelti dal ministero sono docenti dell’IIS da Vinci
Logo del Piano Logo del Piano ISS ISS
Piano ISS
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Il Progetto
Scienze
Sperimentali
nel POF
L’adesione al Piano ISS fornì la spinta necessaria per proporre un’attività di ricerca e sperimentazione didattica a tutti i docenti di scienze sperimentali della scuola
11 colleghi risposero positivamente e costituirono un gruppo di ricerca didattica interno che avrebbe operato nell’ambito del Piano ISS
Il Progetto Scienze Sperimentali fu approvato e introdotto nel POF con l’attribuzione di 20 ore di attività per ciascun docente:
12 ore di incontri in presenza,
4 ore di preparazione lezioni
4 ore di preparazione materiali didattici
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I gruppi di
ricerca-azioneIl Piano ISS ci ha permesso di costituire due gruppi di ricerca-azione coordinati dai due tutor e allargati ad insegnanti di altre scuole medie superiori della Rete di Scuole del Piano ISS
Gruppo Chimico Fisico Gruppo Scienze Naturali
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La condivisione
del percorsoI primi 6 mesi dell’anno scolastico 2007/2008 sono stati dedicati alla
condivisione della metodologia didattica basata sulla discussione di alcuni indicatori chiave a l’analisi di
esperienze didattiche costruite attraverso tali indicatori
Verticalità
Contesto di sensoCentralità delle
Competenze
Laboratorialità
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Formazione
fra pariE’ molto diversa da un corso di aggiornamento perché non esiste il relatore ma solo un
coordinatore
che ha il ruolo di proporre, indirizzare, raccogliere i materiali didattici, elaborarli, diffonderli ma mai imporre.
Le idee per la progettazione di dettaglio nascono nei gruppi
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La ricerca
didattica
nasce nella
scuolaEsperti di ricerca didattica provenienti dagli atenei sono accolti con diffidenza dagli insegnanti perché, come affermano alcuni: “Teorizzano senza essere in trincea”
In un gruppo di ricerca-azione che lavora con continuità può nascere il bisogno di uno scambio di idee con esperti che in questo caso sono accolti con fiducia.
I nostri esperti sono stati i componenti del gruppo di pilotaggio regionale del Piano ISS.
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Sperimentazione
in classeFeed back fondamentale del lavoro di ricerca didattica.
Induce sempre a revisioni e cambiamenti del percorso didattico sulla base delle reazioni degli allievi alla proposta
Dopo la sperimentazione in classe discussione e formulazione delle modifiche nel gruppo di ricerca
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Esempi di percorsi
didattici progettati
dai gruppi di
ricerca-azioneArea Chimica
Le trasformazioni chimiche (reazioni) e le trasformazioni fisiche
Elementi e composti.
Le trasformazioni chimiche: aspetti quantitativi.
Una trasformazione particolare: la fotosintesi clorofilliana
Area Scienze naturali
Dalla biodiversità nello spazio e nel tempo all’unicità del vivente”: la riproduzione
Area Fisica
Calore e Temperatura
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finalità del
gruppo di
lavoro•riflessione sulla scelta dei contenuti e sulle metodologie didattiche soprattutto per quanto riguarda il Biennio (..contrasto abbandono e bocciature)
•stimolo alla cooperazione professionale anche attraverso la costituzione di una rete di scuole coi relativi docenti interessati
•sviluppo della ricerca-azione didattica nell’ambito delle scienze sperimentali nell’ottica della costruzione di un curricolo verticale
•definizione di un’ ipotesi di curricolo verticale e standard di competenza per diversi livelli di scolarità
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Opportunità
ISS
Scuole Aperte
Pianeta Galileo
Istituto Stensen
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Attività extracurricolariDidattica laboratorialeSviluppo di reti di scuole
Docenti di Scienze della Terra e Biologia aderenti al gruppo del Progetto Scienze Sperimentali
Gruppi pilota di studenti hanno sviluppato alcuni piccoli moduli didattici basati su semplici esperienze di laboratorio in un contesto di autoapprendimento guidato (6/8 ore extracurricolari per ogni modulo; a.s. 2007/2008)
Scuole
Aperte
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Scuole
Aperte
I percorsi sono stati successivamente riportati alle proprie classi tramite ipertesti e altro materiale prodotto, sviluppando così anche la strada della didattica cooperativa.
Un tentativo di inserire una sorta di cooperative learning e di “peer tutoring” che ha dato buoni frutti.
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Scuole
Aperte
•Osservazione al microscopio di foglie•Estrazione della clorofilla•Colorazione con il lugol su foglie illuminate e non•Presentazione dell'esperienza attraverso l’elaborazione di un prodotto multimediale
Fotosintesi clorofilliana
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Scuole
Aperte
•Osservazione dei cromosomi su cellule apicali di cipolla.•Osservazione dei lieviti gemmanti.•Osservazione parti fiorali come organo riproduttivo•Presentazione dell'esperienza attraverso l’elaborazione di un prodotto multimediale.
Riproduzione negli organismi viventi
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Pianeta
Galileo
“Primo Incontro con la Scienza”
Premio al Lettore di Divulgazione Scientifica
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Classe II Odontotecnici sez. B
Una sola allieva con sospensione del giudizio in Biologia (ottimo lavoro di recupero per settembre)
Gli allievi con valutazione non sufficiente in S&B avevano insufficienti anche tutte le altre discipline.
“Clima” di lavoro in classe molto migliorato; allievi coinvolti ed interessati
I risultatiClasse 1° ITIS Sez E
Nessun allievo con sospensione di giudizio in Chimica
Gli allievi con valutazione non sufficiente in Chimica avevano insufficienti anche tutte le altre discipline.
40% degli allievi ha inserito la Chimica fra le materie che segue più volentieri e solo uno (5%) fra quelle che non riesce a capire.
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Tempi lunghi
Difficoltà di superamento dei luoghi comuni (..il programma, …se l’ allievo cambia scuola…..)
Relativa disponibilità dei docenti (individuale, consigli di classe ecc.)
Scarso riconoscimento e poche occasioni di visibiltà
Punti di
Debolezza
……
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Fare gruppo e potersi confrontare con i colleghi
Superamento dell’autoreferenzialità
Ogni anno un piccolo passo in avanti
………. e di
Forza