scheda progetto per l’impiego di volontari in … · 1) settori economici, 2) tipologia di...
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(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ROMA CAPITALE
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
I
NZ 01772
ALBO REGIONE LAZIO
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CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“Educare ai Diritti per costruire la Pace Anno 2014 – Organizzazione e Promozione
del Centro di documentazione sui Diritti Umani dell‟Istituzione Biblioteche di Roma
- CeDUR”
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore E - Educazione e Promozione culturale - E 07 - Educazione alla Pace
6) Descrizione sintetica del progetto:
Il progetto “Educare ai Diritti per costruire la pace” è già stato realizzato presso la
Biblioteca Franco Basaglia nel 2012/2013 con la partecipazione di quattro volontari
civili. Con questa nuova proposta si intende proseguire il lavoro fatto in precedenza e
potenziare il Centro di documentazione con l’arricchimento del fondo documentario,
dandogli una maggiore stabilità e visibilità a livello cittadino e nazionale e per
rispondere alle numerose richieste di collaborazione pervenute dalle scuole, studiosi,
professionisti e cittadini.
Il Centro è stato inaugurato presso la Biblioteca Franco Basaglia il 10 dicembre 2009, in
occasione della Giornata internazionale dei Diritti Umani; il progetto di servizio civile
gli ha permesso un notevole incremento.
Con questo nuovo progetto si intende continuare e stabilizzare l’esperienza del Centro:
garantendo un servizio di reference a livello cittadino e nazionale, per studenti,
laureandi, studiosi e giornalisti per via telematica, telefonica e di persona; con
l’organizzazione di laboratori e attività nelle scuole e nei bibliopoint; con
l’organizzazione di eventi di promozione della lettura, presso la Biblioteca Franco
Basaglia e altre biblioteche del Sistema; l’aggiornamento della pagina Facebook, e della
pagina all’interno del sito ufficiale delle Biblioteche di Roma
(www.bibliotechediroma.it) e del materiale promozionale; con la cura di rapporti con
le numerose associazioni ed enti nella prospettiva di creare una rete.
7) Obiettivi del progetto:
1. Promuovere la conoscenza dei diritti e delle libertà fondamentali affermati
nei documenti internazionali delle Nazioni Unite, attraverso il
miglioramento, il potenziamento e la promozione dei materiali e delle attività del CeDUR, anche sui social network, e mediante l’organizzazione di una campagna di informazione sulle tematiche dei diritti umani, con mostre documentarie e fotografiche, rassegne cinematografiche, convegni, conferenze, in collaborazione con gli enti e le associazioni operanti nel settore
2. Sviluppare politiche di educazione alla pace e ai diritti umani e di informazione
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diffusa su queste tematiche nelle scuole e presso le giovani generazioni, mediante l’organizzazione nelle scuole di attività di educazione ai diritti umani
3. Valorizzare ed incentivare la collaborazione e lo scambio di esperienze, risorse
documentarie e conoscenze fra associazioni pubbliche e private, enti e singoli
cittadini che si occupano di diritti, educazione e formazione sul territorio
cittadino e farsi promotori di una rete integrata di servizi, mediante la
realizzazione di un database;
4. Stimolare nel volontario civile e nelle giovani generazioni una maggiore
informazione, sensibilità e consapevolezza dell’importanza delle tematiche dei
diritti umani e delle libertà fondamentali, con incontri, laboratori e attività di
formazione;
8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I quattro Volontari del Servizio Civile, coordinati e supportati, dopo il corso di
formazione, saranno impegnati a:
individuare gli enti, le associazioni e i centri di documentazione di settore e del
target, al fine di creare un database e/o acquisire fondi documentali;
organizzare, pianificare e gestire gli incontri con gli enti e le associazioni di
settore per condividere gli obiettivi del progetto e formalizzare i rapporti di
collaborazione;
organizzare e pianificare in Biblioteca, sul territorio e nelle scuole, insieme agli
attivisti delle associazioni, una campagna di informazione e di sensibilizzazione
sui diritti umani, come conferenze, rassegne cinematografiche, mostre
fotografiche, incontri, convegni, etc. etc. e distribuzione di materiale
promozionale;
gestire il servizio ordinario di consultazione, reference e lavorazione documenti.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti senza vitto e alloggio:
11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:
12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità alla mobilità sul territorio della città e all’alternanza di turni di lavoro
antimeridiani, pomeridiani e serali, sia nei giorni feriali che, eccezionalmente, nei giorni
festivi.
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4
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14) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Considerati le caratteristiche, i contenuti e gli obiettivi del progetto, costituiscono titoli
preferenziali:
le associazioni, enti e centri di documentazione sui diritti
umani.
15) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Il progetto prevede la collaborazione dei seguenti copromotori/partners:
Liceo Scientifico Statale Evangelista Torricelli, via del Forte Braschi 99, Roma;
Istituto Comprensivo Paolo Stefanelli, via Pestalozzi, Roma;
Associazione A Sud Centro Documentazione, Largo Vittorio Gassman 2, Roma;
Amnesty International Sezione Italiana, Via Magenta 5, Roma;
Associazione di Promozione Sociale UBUNTU, via P. del Giudice 12,
Roma;
Municipio XIV (ex XIX) – Comune di Roma Capitale.
In fase di realizzazione del progetto saranno attivate e formalizzate le collaborazioni con
le associazioni, gli enti e i centri di documentazione interessati a partecipare alla rete dei
servizi e/o a donare al CeDUR loro documentazione
Saranno coinvolte numerose scuole superiori del territorio con una campagna di
informazione e di distribuzione di materiale promozionale sugli obiettivi e i contenuti
del CeDUR, dei diritti umani e del Servizio Civile Nazionale.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
16) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
17) Eventuali tirocini riconosciuti :
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18) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
In particolare nell‟ambito di questo progetto le competenze che i volontari potranno
acquisire sono:
Roma (utilizzo OPAC, attrezzature multimediali);
biblioteconomia, bibliografia e catalografia, dei servizi multimediali.
Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine
dei progetti.
Formazione generale dei volontari
19) Contenuti della formazione:
Macroaree:
1 - “Valori e identità del SCN”
- L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
- Dall’obiezione di coscienza al SCN
- Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e
nonviolenta
- La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 - “La cittadinanza attiva”
- La formazione civica
- Le forme di cittadinanza
- La protezione civile
- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 - “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
- Presentazione dell’Ente
- Il lavoro per progetti
- L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Moduli:
Modulo A il patto formativo
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Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative
Modulo B
Dall’Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà
Il dovere di difesa della Patria
La difesa civile non armata e non violenta
Non violenza come scelta di vita.
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Modulo C
Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle
figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai
sensi della Circolare 10.11.2003 dell’UNSC.
Ruolo del volontario in servizio civile;
Diritti e doveri del volontario;
Gli aspetti etici del volontariato;
Motivazioni e aspettative;
Cenni fondamentali della Costituzione – Unione Europea
Il servizio civile internazionale
Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D
La cittadinanza attiva
La protezione civile
La solidarietà e le forme di cittadinanza
Carta di impegno etico
Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma.
La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta
di una esperienza istituzionale;
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
Modulo E
Legislazione del Servizio Civile;
Legge 230/98;
Legge 64/01.
Normativa vigente
Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato;
Modulo F
I progetti di servizio civile di Roma Capitale;
Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti
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Modulo G
Organizzazione di Roma Capitale
Regolamento dell’organizzazione degli uffici e servizi
Cenni di Legislazione degli Enti Locali
Statuto – Autonomia statutaria, autonomia organizzativa;
Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 – concetto di
sussidiarietà;
Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura
Modulo H
I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro
Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro
20) Durata:
75 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
21) Contenuti della formazione:
1. Nozioni sulla normativa internazionale in materia di protezione dei diritti
umani e sugli organismi internazionali preposti (ONU, Consiglio d‟Europa,
etc.);
2. Panoramica dei maggiori documenti e organizzazioni internazionali in materia
di diritti umani;
3. Nozioni sulle più gravi violazioni dei diritti umani nel mondo, nella storia e
nell’attualità. Situazione dei diritti umani in Italia e nel mondo;
4. Nozioni sulla rete di enti, associazioni e centri di documentazione che a Roma e
in Italia operano in difesa dei diritti umani;
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5. Storia delle biblioteche
6. Aspetti generali del D. lgs. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08 I soggetti della prevenzione: il medico competente; il datore di lavoro, i dirigenti e i
preposti; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; i lavoratori addetti al Pronto
Soccorso, antincendio, evacuazione. Obblighi, responsabilità, sanzioni
nzione e la sorveglianza sanitaria
collettiva presenti sul posto di lavoro
lavoro; dispositivi di Protezione Individuale obbligatori; obblighi, responsabilità,
sanzioni
soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori; i piani di emergenza; il
soccorso antincendio; l‟evacuazione
7. Il concetto di biblioteca pubblica
22) Durata:
75
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23) Orientamento lavorativo:
Argomento Metodologia ore
Analisi del contesto socio-
economico e del sistema di
lavoro locale:
1) settori economici,
2) tipologia di aziende,
3) competenze
richieste.
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti del mondo
delle imprese
3
Le politiche attive del
Lavoro: chi le realizza, a chi
si rivolgono
Lezione frontale
Incontri con Referenti istituzionali
3
Il curriculum vitae e la
lettera di accompagnamento
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti dei Servizi per
la ricerca del lavoro
2
Il colloquio di lavoro: come
affrontarlo al meglio e
promuovere se stessi
Simulazioni, incontri con
responsabili delle R.U. di realtà
aziendali
2
L’autoimprenditoria: i
percorsi ed i soggetti
istituzionali
Conoscere le opportunità di
finanziamento e le agevolazioni a
livello comunitario, nazionale e
locale e le procedure da espletare per
l’avvio di un’impresa; la redazione
del piano d’impresa.
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Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico
di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un’occupazione è uno dei “lavori” più
impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale:
occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento,
del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema
istituzionale e non solo.
L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi
di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro
nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell’orientamento, nel
nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di
orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell’orientamento.
Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell’individuo,
degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui
ci si muove.
L’orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non
che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra
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formazione e lavoro e viceversa.
Le azioni dell’orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate
(anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i
vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e
individuare ipotesi concrete di lavoro.
L’ intervento di orientamento deve tener conto di:
- tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza)
- azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping)
- argomenti dell’orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi
occupazionali, il mercato del lavoro)
- condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali).
L’attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in
particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socio-
economico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali,
opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento.
Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida
dell’operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di
fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione
di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.
La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle
iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e
l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come
auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità.
Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime
mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di
supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece,
inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi.
Coerentemente con l'Agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'Occupazione
(SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un
insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente
nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO):
- occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro;
- imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare
l’autoimpiego;
- adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai
mutamenti del mercato del lavoro;
- pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità
per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile.
Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,
gli strumenti di orientamento, l’alternanza scuola – lavoro, i tirocini e le work
experiences, il servizio civile.
La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso
un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure
adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono
reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento
importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone
pratiche, sperimentazioni, ecc.).
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La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui
ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a
Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle
piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri
vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi.
Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le
esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing.
Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla
piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per
costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei
punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le
competenze acquisite trasferibili da un contesto all’altro.
Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di
accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si
vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro.
La selezione: L’obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza
fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare
diverse tipologie in relazione a:
- Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo
- Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto)
- Caratteristiche del candidato
- Professionalità.
Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio
capo diretto.
Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la
corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato.
L’intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla
raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una
successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre
indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di
gruppo.
Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l’attesa: durante la formazione
si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale
ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che
ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole.
Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori
rivolgono durante l’intervista ai candidati.
Per quanto riguarda l’autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata
intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma
come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo
flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È
un’occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere
presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito.
Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle
leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività
imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione,
della realizzazione del business plan.
E’ prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende,
selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate
visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria.
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24) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione,
portatori di handicap):
25) Innovazione:
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26) Partnership e azioni di rete:
1. Il progetto prevede la collaborazione attiva di più soggetti, tra associazioni di
volontariato e enti territoriali. I copromotori/partners del presente progetto sono infatti:
Liceo Scientifico Statale Evangelista Torricelli, via del Forte Braschi 99, Roma;
Istituto Compresivo Paolo Stefanelli, via Pestalozzi, Roma;
Associazione A Sud - Ecologia e Cooperazione ONLUS, Largo Vittorio Gassman 2,
Roma;
Amnesty International Sezione Italiana, Via Magenta 5, Roma;
Associazione di Promozione Sociale UBUNTU, via P. del Giudice 12, Roma;
Municipio XIV (ex XIX) - Comune di Roma Capitale.
2. In fase di realizzazione del progetto saranno attivate e formalizzate le collaborazioni
con le associazioni, gli enti e i centri di documentazione interessati a partecipare alla
rete dei servizi e/o a donare al CeDUR loro documentazione.
3. Saranno coinvolte numerose scuole superiori del territorio con una campagna di informazione e di distribuzione di materiale promozionale sugli obiettivi e i contenuti del CeDUR, dei diritti umani e del Servizio Civile Nazionale.
27) Networking territoriale:
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A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in
modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si
organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale
(protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo
Settore.
Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di
tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall’Ufficio Servizio
Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all’attività
svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai
volontari degli altri progetti.
Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente
organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di
approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche
la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di
Servizio Civile.
Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina
Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni,
critiche e proposte.
Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare
esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio.
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