scheda progetto per l’impiego di volontari in … fare... · servizio di valutazione uva (unità...
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(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO ONLUS
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“Dire, fare, creare: esperienze di quotidianità tra giovani e anziani”
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A01Assistenza Anziani
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Premessa
Il progetto qui presentato si realizzerà all’interno del Dipartimento Anziani di Fondazione Istituto
Ospedaliero di Sospiro ONLUS (Sospiro Cr) ed è rivolto a 2 volontari in servizio civile che
verranno inseriti presso il
Servizio di Animazione della geriatria C (RSA nuclei C e D, Centro di Riabilitazione nuclei A e B).
Fondazione Sospiro è un ente accreditato dalla Regione Lombardia che offre servizi assistenziali e
di sostegno a soggetti colpiti da fragilità psico-fisica (anziani e disabili istituzionalizzati con
modalità permanenti o temporanee, con forti limitazioni dell’autonomia e/o alterazione cognitiva di
vario grado).
Sul piano operativo il Dipartimento Anziani, seguendo le direttive OMS e dell’Unione Europea
(http://ec.europa.eu/health-eu/my_health/elderly/index_it.htm), si pone come possibile risposta alle
diverse esigenze di una popolazione che invecchia sempre di più, promuovendo modelli
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NZ00349
Regione Lombardia
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terapeutici/assistenziali diversificati al fine di poter rispondere nel modo più appropriato alla
mplteplicità delle richieste.
Area di intervento e contesto territoriale: rapporto demografico (dati ISTAT al 31 dicembre 2016)
Contesto nazionale (Italia)
Al 1° gennaio 2017 la popolazione
residente ammonta a 60milioni 579
unità
86mila unità in meno rispetto all’anno
precedente
Le nascite stimate nel 2016 sono state
474mila
12mila unità in meno rispetto all’anno
precedente
L’Italia continua ad essere
caratterizzata da una popolazione
che invecchia sempre di più.
Indice di vecchiaia 165,3%
Gli individui di 65anni e più
superano i 13,5 milioni unità e
rappresentano il 22,3% della
popolazione totale.
Gli ultraottantenni sono 4,1milioni e
rappresentano il 6,8% della
popolazione totale
Gli ultranovantenni sono 727mila e
rappresentano l’1,2% del totale della
popolazione
Gli ultracentenari sono 17mila ossia
lo 0,03% della popolazione
Contesto provinciale (provincia di Cremona)
Totale della popolazione residente 359388 unità, 1056 unità in meno
rispetto all’anno precedente
Popolazione anziana 65 anni e oltre 85252, rappresenta il 24% del totale
della popolazione. La popolazione 0-14
anni rappresenta il 13% del totale della
popolazione
Indice di vecchiaia 182 si registra un aumento di 4 punti
rispetto al 2016 (178)e un indice più
elevato rispetto al contesto nazionale.
Tasso di vecchiaia 24%
Rapporto anziani per bambino 5
Contesto locale (Comune di Sospiro)
Totale popolazione residente 3103 unità, 71 unità in meno rispetto
all’anno precedente
Popolazione anziana 65 anni e oltre 918, rappresenta il 29,58% della
popolazione
Indice di vecchiaia 295,18 quasi il doppio dell’indice
nazionale
Rapporto anziani per bambino 7,40, per ogni bambino di età inferiore
ai 6 anni ci sono 7.4 anziani.
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Il dipartimento anziani è una delle tre aree operative che compongono strutturalmente la
Fondazione Sospiro nel suo complesso (area tecnico-amministrativa, dipartimento anziani,
dipartimento disabili).
È composto da cinque edifici ripartiti in piccoli nuclei abitativi e in specifici settori operativi:
RSA (residenza sanitaria assistenziale): 9 nuclei da 20 posti letto ciascuno, accoglie utenti
anziani non autosufficienti con forte limitazione dell’autonomia e/o deterioramento cognitivo di
vario grado.
CDI (centro diurno integrato): 20 posti, accoglie utenti anziani che manifestano un
significativo deterioramento cognitivo ma che ancora risiedono presso il proprio nucleo familiare. Il
regime di ricovero è giornaliero.
Centro di Riabilitazione: 37 posti letto suddivisi in due nuclei, accoglie utenti affetti da
patologie varie che necessitano di interventi di recupero. Il regime di ricovero è temporaneo e di
media non supera i 90 giorni.
NA (nucleo alzheimer): 1 nucleo da 20 posti letto, accoglie utenti anziani affetti da un grave
deterioramento cognitivo. Il regime di ricovero è permanente.
Servizio di fisioterapia.
Servizio di valutazione UVA (unità di valutazione alzheimer).
PROGETTO DI ANIMAZIONE GERIATRIA C (codice 5266)
Il progetto di animazione in cui verranno inseriti i 2 volontari in servizio civile assegnati alla
geriatria C è rivolto a 77 utenti ricoverati nella RSA (nuclei C e D 40 utenti) e nel reparto di
riabilitazione (nuclei A e B 37 utenti).
RSA
CARATTERISTICHE DELL’UTENZA
PATOLOGIE ETA’ MEDIA
La RSA accoglie soggetti anziani non
autosufficienti, affetti da patologie differenti
che variano da gravi fragilità cliniche a
deterioramento cognitivo di vario grado.
Spesso vi è la presenza di comorbilità.
Il regime di ricovero è permanente
Attualmente l’età media dei pazienti
ricoverati è di 87 anni
CENTRO DI RIABILITAZIONE
CARATTERISTICHE DELL’UTENZA
PATOLOGIE ETA’ MEDIA
Il Centro di riabilitazione accoglie soggetti
che necessitano di specifici interventi di
riabilitazione tesi al recupero dell’autonomia
funzionale. Per lo più sono soggetti anziani
con patologie cliniche con una buona
conservazione delle capacità cognitive, ma
anche adulti che necessitano di specifiche cure
ortopediche.
Il regime di ricovero è temporaneo varia da
20/30 giorni a 3 mesi.
Attualmente l’età media dei pazienti
ricoverati è di 75 anni
Il piano operativo è programmato sulla diversificazione dell’offerta al fine di aumentare il
gradimento e il soddisfacimento delle diverse richieste/necessità degli utenti
Strutturalmente il progetto si snoda su tre fronti (le tabelle 1e 2 schematizzano la struttura del
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progetto, le attività proposte, l’ambito di intervento, gli indicatori misurabili e i destinatari e
beneficiari del progetto):
attività ludico-ricreative: indirizzate per lo più ad offrire agli utenti momenti di svago e
rilassamento, ma il cui svolgimento implica l’attivazione e l’utilizzo di abilità cognitive su larga
scala: logiche, matematiche, linguistiche, mnemoniche, socio-relazionali, oculo-manuali, prassiche,
culturali.
Attività progettuali: caratterizzate da progetti specifici con durata temporale predefinita
(solitamente annuale). La pianificazione dei progetti persegue obiettivi pedagogico-riabilitativi
specificatamente funzionali al mantenimento/stimolazione delle abilità socio-cognitive, motorie e
prassiche.
Attività pedagogiche: si tratta di interventi individuali o di gruppo, finalizzati alla
risoluzione/contenimento di situazioni problematiche e/o di disagio e a recuperare/ostacolare il più
possibile il decadimento cognitivo
La presenza dei volontari in servizio civile incide in modo significativo sia sull’aspetto
quantitativo (è possibile coinvolgere più persone) che qualitativo (è possibile aumentare il tempo di
accuratezza nei confronti dell’utente consolidando di conseguenza il potenziale pedagogico
dell’intervento).
Per verificare l’efficacia e il gradimento del programma proposto viene effettuato un monitoraggio
giornaliero in excel mirato alla registrazione delle attività, del numero delle presenze e della loro
frequenza.
Periodicamente vengono compilate delle check-list utili sia alla rilevazione dei bisogni e degli
interessi, sia per assodare la congruenza del programma offerto rispetto alle esigenze riscontrate.
Ai fini dell’espletamento dell’operato il servizio di animazione si avvale di tecniche e metodologie
mutuate nell’ambito della ricerca medica e socio-pedagogica.
Tabella 1: schema progetto di Animazione geriatria C
PROGETTO DI ANIMAZIONE
attività Cadenza temporale Indicatore
misurabile
Attività
Ludico-
ricreative
Lettura giornale giornaliera Media giornaliera
di almeno 30
utenti
Trattati con
modalità
individuale o in
gruppo a seconda
delle necessità e
capacità
Visione Film settimanale
Tombola quindicinale
Carte Giornaliera/occasionale
Relazioni individuali
Uscite brevi
Giornaliera
Gite/uscite/teatro Occasionale
Stagione lirica Ottobre/dicembre
intrattenimento Occasionale/bimensile/annuale
audiolibro Mensile con cadenza periodica
laboratorio semestrale
ATTIVITÀ PROGETTUALI
“Frammenti
culinari”
Si tratta di un laboratorio culinario in cui verranno
riprodotte ricette tradizionali e/o “meticciate” (ossia
tradizionali ma arricchite e/o modificate con alimenti
moderni) che verranno trascritte in un ricettario che verrà
pubblicato sotto forma di opuscolo .
Il progetto si articola su incontri quindicinali di gruppo
Almeno
20 utenti
trattati in
gruppi a
rotazione
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“Storie da
creare:
laboratorio di
narrazione”
Si tratta di un laboratorio in cui i giovani volontari e un
gruppo di anziani (l’attività sarà aperta anche alla
volontaria partecipazione di giovani e anziani del territorio
e/o famigliari) dovranno interagire attraverso l’uso di
ricordi, narrazioni, letture e fantasie.
Lo scopo ultimo sarà la creazione di un cortometraggio o
una raccolta di narrazioni, su dinamiche che verranno scelte
dai protagonisti del laboratorio.
L’attività sarà condotta dall’animatrice mediante l’utilizzo
del metodo narrativo-autobiografico,
Il laboratorio interseca varie attività: narrativa, teatrale,
espressiva-linguistica, motoria, creativa, musicale,
interattiva e cooperativa.
Tempificazione presunta: incontri quindicinali
Gruppo di
20/25 persone,
composto da:
anziani della
struttura, giovani
del servizio civile e
residenti in paese
e/o famigliari degli
utenti ricoverati.
Intervento
pedagogico
funzionale
Non si tratta di un vero è proprio progetto, ma di un
intervento di supporto finalizzato a compensare un
deficit funzionale correlato a difficoltà neuro-motorie.
L’intervento è finalizzato a ritardare il più a lungo
possibile la perdita dell’autonomia in azioni prassiche
di necessità primaria, correlate ad esempio alla cura
del sé, all’indipendenza nell’utilizzo dei servizi
igienici, all’agevolezza e sicurezza nei movimenti ed è
rivolto a tutti gli utenti che, pur manifestando
difficoltà e/o limiti neuro-motori, evidenziano una
sufficiente conservazione delle capacità cognitivo-
funzionali.
L’attività è in capo al personale di assistenza di turno
(ASA) che fornirà gli utenti interessati di ausili
igienici appositamente ideati e pensati per facilitarne
l’utilizzo (pull up, offerti ad un prezzo vantaggioso
dalla ditta SERENITY) e opererà con la supervisione
del servizio di animazione.
Attualmente 15
utenti trattati
giornalmente
con modalità
individuali
INTERVENTI PEDAGOGICI
Attività
Pedagogiche
Progetti individuali
Prevedono la pianificazione di
interventi atti a risolvere/limitare
situazioni problematiche quali:
disagio sociale, isolamento, stati
depressivi, disadattamento,
situazioni conflittuali, grave
deterioramento cognitivo.
Il numero degli
utenti trattati
dipende dalle
esigenze. In
genere si tratta di
progetti a
cedenza
temporale
Progetti individuali
di tipo empatico-
assistenziali
Prevedono la pianificazione di
interventi specifici indirizzati a
pazienti con un quadro cognitivo
molto compromesso.
Il trattamento è bisettimanale
Attualmente ci
sono 10 utenti
trattati mediante
questo metodo
Stimolazione
cognitiva
Attività strutturata in cui vengono
proposti esercizi vari: fluenza
verbale, di categoria, semantica,
matematici, logica, orientamento,
memoria ecc.
Incontri bisettimanali.
Almeno 30 utenti
gruppi a
rotazione
o interventi
individuali
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Tabella 2 rappresentazione schematica dei beneficiari e destinatari del progetto di
animazione della geriatria C
DIRETTI INDIRETTI
DESTINATARI
diretti
-40 utenti RSA
nuclei C e D,
- 37 utenti
Riabilitazione nuclei A e B
-I famigliari degli utenti in
termini di
sostegno/aiuto/partecipazione
-I volontari del Servizio Civile in
termini di formazione/esperienza
- gli operatori del reparto in
termini di scambio confronto. I
VSC grazie alla loro giovane età,
sono portatori di pensiero e punti
di vista che stimolano il dibattito
riflessivo e professionale.
-residenti del paese (giovani e/o
anziani) in termini di esperienza
partecipata volontaria e
collaborativa a proposte offerte
agli utenti
BENEFICIARI
indiretti
NB: va sottolineato che nel servizio di riabilitazione i posti letto accreditati sono 37 ma la modalità
di degenza è temporanea, questo significa che gli utenti trattati nell’anno non sono 37 ma circa
250/300 utenti (la stima è stata calcolata sulla base delle dimissioni/nuovi ingressi che ruotano
intorno alle 15 persone al mese).
6.2 Valutazione dell’esperienza maturata con i Volontari in Servizio Civile
relativa al progetto terminato nel settembre 2017 (LE PAROLE E LE COSE: itinerari e relazioni tra giovani e anziani - R03NZ0034916101446NR03)
Dai dati si evince una prospettiva soddisfacente sia per quanto riguarda l’esperienza maturata dai
giovani, che si dichiarano soddisfatti e appagati, sia per i servizi in cui i volontari sono stati inseriti
che sono stati consolidati e incrementati anche grazie al loro operato (i dati esaminati sono stati
estratti dall’analisi del monitoraggio previsto dal progetto, le rilevazioni excel relative alla presenza,
frequenza degli utenti alle attività, il gradimento degli utenti e le discussioni di gruppo con l’OLP).
I dati evidenziano in particolare (tabella 3):
Un significativo incremento dell’utenza trattata giornalmente
Un significativo incremento delle relazioni individuali
Una soddisfacente realizzazione delle attività progettuali che è stata di gran lunga superiore alle
aspettative pianificate.
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Tabella 3 rappresentazione schematica dei benefici ottenuto grazie al supporto dei volontari
Un significativo incremento dell’utenza trattata nelle varie attività: la media
giornaliera dell’utenza trattata è passata dal 33% (dato previsto come indicatore
dal progetto) al 63.52% (dato effettivo degli utenti trattati) grazie anche alla
presenza di un volontario di garanzia giovani;
Un significativo incremento delle relazioni individuali: grazie alla presenza dei
volontari è stato possibile aumentare quantitativamente il numero le relazioni
individuali giornaliere, aumentando di conseguenza anche gli interventi
settimanali previsti specificatamente per gli utenti affetti da un grave
deterioramento cognitivo che non sono coinvolgibili in attività di gruppo
strutturate.
Soddisfacente realizzazione delle attività progettuali
Il laboratorio: il laboratorio annuale è stato focalizzato sulla realizzazione di
personaggi e storie che, grazie alla collaborazione di un operatore esperto di
teatro di figura si è trasformato in una vera e propria
performance teatrale a cui hanno partecipato utenti
anziani e nipoti ed è stata rappresentata nel
tradizionale incontro natalizio, superando di ben lunga
le aspettative programmate.
Il laboratorio delle narrazioni: terminato nel 2017 era finalizzato alla
realizzazione di un opuscolo “erbario delle erbe povere”, anche in questo
caso la realizzazione ha superato le nostre aspettative. Alla attività hanno
partecipato spontaneamente oltre agli utenti anche famigliari e residenti nei
paesi limitrofi. La raccolta delle narrazioni è diventata una sorta d’indagine
dai contorni etnografici e ha suscitato l’interesse del Consiglio di
Amministrazione della Fondazione che ne ha fatto una vera e propria
pubblicazione (“l’herbarium dei guaritori”) presentata alla cittadinanza
mediante Convegno al quale ha partecipato con un intervento il Prof. Duccio
Demetrio massimo esponente del metodo narrativo-autobiografico in Italia.
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7) Obiettivi del progetto:
Il progetto prevede il perseguimento di obiettivi generali e obiettivi specifici
OBIETTIVI GENERALI
Garantire una buona qualità della vita degli utenti istituzionalizzati mediante esperienze
gratificanti che garantiscono il soddisfacimento di bisogni e necessità, siano essi individuali
e/o di gruppo.
Offrire ai volontari in servizio civile la possibilità di sperimentare attivamente forme di
cittadinanza attiva, mediante progetti di cooperazione finalizzati alla promozione
dell’integrazione sociale.
Collaborare collettivamente al fine di facilitare la concretizzazione degli obiettivi prefissati
OBIETTIVI SPECIFICI
Attività
Ludico-
ricreative
- mantenere e/o recuperare abilità cognitive, motorie, sensoriali,
emotive, prassiche, comunicative e relazionali
- offrire momenti di svago e rilassamento
- soddisfare bisogni socio-culturali
- ritardare il più possibile il progredire del deterioramento cognitivo
Attività
Progettuali
- offrire interventi riabilitativi ma gratificanti specificatamente
funzionali al mantenimento/stimolazione delle abilità socio-cognitive,
prassiche e motorie
- migliorare e/o recuperare un’immagine positiva del sé mediante la
sperimentazione di nuove risorse e il recupero delle proprie
potenzialità.
- limitare/risolvere la frattura identitaria conseguente al ricovero
istituzionalizzato mediante l’utilizzo strumentale della relazione
dialogica e delle attività
Attività
Pedagogiche
- risolvere/limitare situazioni problematiche quali: disagio sociale,
isolamento, stati depressivi, disadattamento, situazioni conflittuali,
grave deterioramento cognitivo.
- Aiutare l’anziano a migliorare la gestione dello stress emotivo e
ambientale
- Offrire opportunità di stimolazione e cura anche a pazienti con un
quadro cognitivo molto compromesso.
- Stimolare i processi plastici cerebrali capaci di attivare meccanismi di
recupero cognitivo (neuroplasticità)
Strumenti di misurazione Monitoraggio giornaliero finalizzato a registrare le attività, le presenze, la frequenza.
Monitoraggio trimestrale mirato alla registrazione dell’andamento qualitativo del progetto.
Incontri mensili con l’OLP (focus group) mirati ad analizzare l’andamento del progetto e del
gruppo di lavoro.
Compilazione semestrale di check-list di valutazione e gradimento
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INDICATORI DI MISURAZIONE DEL PROGETTO DI ANIMAZIONE GERIATRIA C
Situazione attuale Situazione da raggiungere
Attività
Ludico-ricreative
30%
Senza la presenza dei volontari.
Media giornaliera degli utenti
coinvolti calcolata sul complesso
delle attività su base mensile
Almeno 50%
Con la presenza dei volontari
Media giornaliera degli utenti
coinvolti calcolata sul complesso
delle attività su base mensile
Attività progettuali
Progetto
“frammenti culinari”
0
almeno
20 utenti
“Storie da creare”: laboratorio di narrazione
0
20/25 utenti
Attività pedagogiche
Progetti individuali
2
Dipende dalle necessità
Progetti individuali di tipo
empatico-assistenziali
15
Dipende dalle necessità e
dalle caratteristiche degli
utenti
Stimolazione cognitiva
25
20/30 utenti
gruppi a rotazione o
interventi individuali
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
- Formazione: ai volontari verrà offerto un percorso formativo costituito da due periodi principali,
formazione generale 60 ore (di cui 48 ore nei primi due mesi e le restanti 12 ore tra il 7^ ed 8^
mese) e formazione specifica 72 ore erogata il 70% entro i primi 90 giorni, il restante 30% verrà
erogato entro il terzo trimestre del progetto (nono mese). Va segnalato che comunque sia la
formazione specifica, che prevede discussioni dei casi clinici, riunioni d’équipe e incontri con
l’OLP continuerà per tutta la durata del progetto. Il pacchetto formativo nel suo complesso è
calibrato in modo tale da fornire ai giovani volontari strumenti utili a sviluppare una cultura basata
sulla solidarietà e sulla cooperazione (cittadinanza attiva), ma anche informazioni conoscitive
necessarie al fine di operare in modo professionale e organizzato (i contenuti e le modalità della
formazione sono descritti nei punti da 29 a 41 del progetto).
- Inserimento e affiancamento: questa fase si svolgerà nei primi due mesi del progetto ed è
dedicata alla conoscenza ambientale, sociale e professionale dell’intero complesso in cui si
svolgerà il progetto (struttura, utenti, personale, progetto, metodo, attività).
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- Fase operativa: rappresenta il dispositivo esecutivo del progetto, i volontari vengono inserti a
pieno titolo nel progetto previsto e collaborano attivamente con l’animatrice svolgendo le
mansioni elencate nel punto 8.3 del progetto.
- Monitoraggio: verifica l’andamento qualitativo e quantitativo del progetto, è suddiviso in più
fasi: monitoraggio trimestrale inizia dal terzo mese di servizio e verifica l’attinenza gestionale
dei progetti, gli aspetti relazionali, motivazionali e professionali raggiunti ed eventuali criticità (il
piano di monitoraggio per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto è esplicato nel
punto 20 del progetto). Monitoraggio giornaliero registra l’andamento delle attività, le presenze
e la frequenza di ogni utente alle singole attività. Monitoraggio mensile con l’OLP, analizza
l’andamento del gruppo di lavoro ed interviene su eventuali criticità.
- Verifica finale: si effettua al termine nell’ultimo mese del servizio ed ha lo scopo di verificare le
competenze e gli obiettivi raggiunti.
Tabella 4 diagramma di Gantt: schema logico temporale delle attività pianificate per il
raggiungimento degli obiettivi del progetto
Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tipologia delle azioni
Formazione
Generale 60 ore
Specifica 72 ore (70%
primi 90 giorni, 30% entro
nono mese. Formazione
continua quarto trimestre)
Inserimento/affiancamento
Fase operativa
Monitoraggio
Trimestrale
Giornaliero
mensile
Verifica finale
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
La metodologia adottata presso il dipartimento anziani si basa sulla multi-professionalità di
conseguenza, anche se il progetto coinvolge in modo prevalente l’animatrice sociale, per la sua
realizzazione è necessaria la collaborazione di altre figure professionali (tutte le figure professionali
citate, fatto salvo per l’operatore esperto di teatro di figura, sono dipendenti di Fondazione Sospiro e
sono presenti 36 ore la settimana).
NB:→Relativamente al progetto va specificato che le risorse umane coinvolte nelle attività di
formazione generale e specifica e di monitoraggio corrispondono a risorse già previste dal sistema del
servizio civile nazionale, va però sottolineato che la formazione specifica impegna, oltre allo staff di
formatori, l’équipe multidisciplinare soprattutto per quanto riguarda la formazione sul campo, la
discussione dei casi clinici e le riunioni d’èquipe. L’èquipe è formata dalle seguenti figure
professionali: 1 medico, 1 capo reparto, 1 infermiera professionale, 1 collaboratore tecnico
professionale animatore, 2 OTA/OSS (operatore tecnico assistenziale/operatore socio sanitario), 1
fisioterapista. L’équipe si riuniscono almeno 1 volta al mese per 2 h. circa.
Tabella 5: Gantt delle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto
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durata progetto in mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tempificazione dedicata
all’espletamento del progetto
Progetto
animazione
geriatria C
1 Animatrice 36 ore la settimana
conduce tutte le
attività
2 OTA/OSS
Almeno 5 ore la settimana preparazione utenti,
collaborazione negli spostamenti, idratazione utenti, sostegno
assistenziale.
Almeno 1 ora al giorno per Intervento Pedagogico
Funzionale
1 Infermiere pro
f.
Almeno 3 ore per settimana
verifica lo stato di salute degli utenti, collabora negli
spostamenti e a seconda delle necessità nelle attività
1 Medico
2 ore la settimana verifica lo stato di salute dell’utente e
supervisiona la fattibilità dell’attività
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo dei volontari in servizio civile è fondamentale sia per il valore che essi rappresentano perché
portatori di esperienze proprie, sia per l’enorme supporto operativo che essi offrono all’utenza e al
servizio.
In particolare i volontari dovranno collaborare in modo attivo con gli operatori coinvolti nel progetto
svolgendo le seguenti attività:
Tabella 6: schema delle attività specifiche previste per i volontari/e inseriti nel
progetto di animazione della geriatria C (RSA e Riabilitazione)
Attività Attività previste per i volontari/e
Attività
Ludico-
ricreative
Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale utile
all’attività.
Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività e durante le uscite.
Coinvolgere e stimolare gli anziani a partecipare alle attività proposte.
Affiancare e aiutare gli anziani che lo necessitano nello svolgimento delle attività.
Supportare l’animatrice nella conduzione delle attività.
Condurre autonomamente alcune attività (lettura giornale, giochi di società, uscite per
acquisti al mercato, relazioni individuali).
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“Frammenti
Culinari”
Collaborare attivamente in tutte le fasi del progetto:
Partecipare alla discussione per la scelta delle ricette da realizzare
Affiancare e aiutare gli nelle anziani varie fasi di realizzazione (preparazione, cottura,
eccetera)
Raccolta e trascrizione delle varie fasi di preparazione
Raccolta di materiale fotografico e/o grafico
Partecipazione attiva della realizzazione dell’opuscolo
“Storie da
creare:
laboratorio di
narrazione”
Collaborare attivamente in tutte le fasi del progetto interagendo con gli anziani nello
svolgimento delle varie tappe del progetto:
prima fase discorsiva
Creazione e conoscenza del gruppo
Esposizione e composizione delle narrazioni
Elaborazione
seconda fase pratica
Trascrizione/rappresentazione delle narrazioni
Raffigurazione (foto, riprese, grafie, in base alle scelte fatte)
Realizzazione opuscolo/cortometraggio
Progetti
individuali
Fornire supporto relazionale (di solito dialogico) atto ad aiutare l’anziano a gestire lo
stress emotivo e le problematiche di disadattamento (relazione d’aiuto viene condotta
con l’animatrice)
Progetti
individuali di tipo
empatico-
assistenziali
Relazioni individuali e brevi uscite in giardino o in paese (da condurre anche in
autonomia)
Attività di intrattenimento (di solito musicale) da condurre anche in autonomia
Aiutare l’animatrice durante gli interventi che richiedono condotte specifiche (esempio
relazione dialogica strutturata)
Stimolazione
cognitiva
Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale utile
all’attività.
Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività e durante le uscite.
Supportare l’animatrice nella conduzione delle attività.
Svolgere l’attività in autonomia se si desidera
Collaborare attivamente alla rilevazione dei bisogni/interessi dell’utenza anche mediante la compilazione di apposite
check list;
Collaborare attivamente alla rilevazione del monitoraggio giornaliero;
Partecipare alle riunioni d’équipe;
Partecipare alle riunioni con l’OLP;
Partecipare agli eventi relativi alla formazione generale e specifica
NB: durante tutte le fasi del progetto i volontari saranno affiancati e guidati dal personale di riferimento
collaboratore tecnico professionale animatore,( OLP), l’autonomia di gestione da noi auspicata, sarà incentivata
solo se i volontari stessi ne condivideranno il principio.
Il servizio è articolato su cinque giorni la settimana per un totale di 30 ore settimanali (di norma dal lunedì al
venerdì)
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9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
VIENE RICHIESTO:
Una stretta osservanza delle regole imposte dalla legge sulla privacy e sulla
sicurezza sul luogo di lavoro;
Disponibilità ad entrare in servizio in giorni festivi (max 5/6 nell’anno di
servizio) per iniziative di animazione e/o partecipazione alla rassegna teatrale di
opera lirica
2
2
1400
5
15
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune Indirizzo Cod.
ident. sede
N. vol. per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali
di Ente Accreditato
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
Cognom
e e nome
Data di
nascita C.F.
1 Geriatria C Sospiro Via Torti, 6 5266 2 Cuomo
Dorella
13-06-
1961 CMUDLL61H53D150B
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
16
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e
vincente per una buona riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in
quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari. La
scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della
"comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i
periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che
nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno. Utile si è dimostrata
l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali si sono tenuti incontri
informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto sarà potenziata e
ripetuta anche nel 2018.
L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:
• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene
messo a disposizione presso tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori, Associazioni
di Volontariato
• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i
giovani che “cercano” notizie sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323,
• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da
volontari in servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole;
• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a cui
vengono inviati i giovani che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale
volontario;
• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile della Fondazione
https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile
• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano
informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica;
Utilizzo della Newsletter Aziendale con il sistema MailUp https://www.mailup.it/
• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre
strutture, al fine di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano
presenti progetti presentati ;
• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali)
per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e
radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte o per la ideazione di
trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di
comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di
volontari che veda presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono
affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:
• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi
per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti
dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del circondario (circa 10);
• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di
associazione;
• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di
informazione provinciali e sub provinciali;
• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di
indirizzi (ad esempio di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del
bando.
Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel
17
corso di tre bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo
funzionamento sta il fatto che nell’Istituto Ospedaliero di Sospiro si è sempre
attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che nell’ultimo
bando è stata del 100 %.
Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI – VOLONTARIE IN
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE AI SENSI DELLA LEGGE 64/2001
(Determina Direttore Generale n. 286 del 17/07/2014)
ART. 1- OGGETTO
L’art. 5 della Legge 64/2001 prevede i criteri di ammissione al Servizio Civile
Nazionale, si rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le
modalità di selezione dei candidati.
ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE
Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di
Selezione e ne individua il Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del
Bando di Selezione sulla Gazzetta Ufficiale;
ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:
OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto
presentato ed inserito nel bando di selezione;
Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;
Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).
Le funzioni di Segretario saranno svolte da 1 Diplomato Amministrativo o da uno
dei membri della Commissione.
Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei
componenti la Commissione.
ART. 4 – TEMPISTICA
Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di scadenza
della presentazione delle domande.
ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE
Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle
domande, provvede a trasmettere ad ogni singolo candidato comunicazione in ordine
ai tempi, ai luoghi ed alle modalità delle procedure selettive.
La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di
18
colloquio, la scheda di valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo
punteggio.
ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE
Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.
Vengono suddivisi nel seguente modo:
A) Colloquio – punti 60
B) Curriculum – punti 12
C) Titoli di studio – punti 12
D) Questionario attitudinale – punti 16
A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)
Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio
selettivo dei candidati è pari a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione
finale, ottenuta dalla media aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti
la griglia di seguito riportata, ogni fattore ha un peso specifico assegnato in base
all’importanza data alla singola voce.
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità
Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 4):
giudizio
Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 4)
giudizio :
Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del
progetto(caratteristiche umane del candidato): (peso da 1 a 11)
giudizio:
Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto(
conoscenza del progetto): (peso da 1 a 15)
giudizio
Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del
progetto:
giudizio: (peso da 1 a 4)
Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile
volontario(la scelta):
giudizio: (peso da 1 a 6)
Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità
previste dal progetto(Metodi e tecniche del lavoro sociale) :
giudizio : (peso da 1 a 4)
Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento
del servizio:
19
(specificare il tipo di condizione) □ Guida Autoveicoli □ Ingressi Saltuari in
Giorni Festivi per Att. Animative □ Soggiorni Climatici
giudizio : (peso da 1 a 4)
Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato:
giudizio: (peso da 1 a 5)
Capacità informatiche (uso PC): (peso da 1 a 3)
Valutazione finale
giudizio (max 60 punti):
Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.
Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a
36/60
B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 12)
Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 12, così
ripartiti:
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso
settore:
MAX 12 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 1 punto) E’ possibile sommare la
durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12
MESI)
Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi
da quello che realizza il progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50
punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del
periodo valutabile (MAX 12 MESI
Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore
diverso da quello del Progetto: MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25
punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del
periodo valutabile (MAX 12 MESI)
Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come
durata temporale ed ambito di svolgimento.
C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE
NON VALUTATE IN PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:
Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari
complessivamente a PUNTI 12, così ripartiti:
Si valuta solo il Titolo di studio più elevato
TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)
20
Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;
Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;
Diploma attinente progetto = punti 6;
Diploma non attinente progetto = punti 5;
Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti
1,00)
Attestato di Qualifica= punti 3
Master attinente al progetto= punti 2
Titoli professionali:
2 PUNTI (ASA-OSA-OSS o comunque titoli legalmente riconosciuti di area
attinente al progetto)
2 PUNTI per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni certificati da attestati attinenti
all’area sociale.
D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)
La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario attitudinale
finalizzato a comprendere meglio la predisposizione del candidato verso le attività
previste dal progetto, la conoscenza dello specifico ambito progettuale e la
motivazione a svolgere il Serv. Civile. Punteggio max assegnabile= punti 16 (1
punto equivale alla risposta corretta – quesiti complessivi n. 16)
ART. 7 – Colloquio
Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai
selettori durante il colloquio stesso secondo lo schema qui di seguito allegato.
Verbale di Colloquio
In data¬ ……………….. alle ore ………. presso l’Istituto Ospedaliero di Sospiro
Onlus, sito in Sospiro piazza Libertà n. 2, il/la candidato/a
…………………………………………… ha sostenuto il colloquio informativo di
selezione per l’ammissione al Progetto
…………………………………………………………………………………………
Sono presenti in qualità di selezionatori i sigg.ri:
Funge da segretario il sig. ……………………………..
Si allegano, qui di seguito, le annotazioni registrate durante il colloquio in ordine
alle voci oggetto di valutazione nell’apposita scheda (vedi art. 6) ed a eventuali
elementi di carattere generale utili ai fini della valutazione e dell’attribuzione del
punteggio al candidato.
Le operazioni di selezione dovranno essere verbalizzate dal Segretario della
Commissione e sottoscritte da tutti i componenti della Commissione stessa.
Il Presidente della Commissione, entro i termini previsti dall’art. 3 del presente
21
Regolamento, trasmette la graduatoria provvisoria compilata per ogni progetto,
completa degli atti, al Direttore Generale per gli adempimenti di rispettiva
competenza.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Introduzione al sistema di monitoraggio
Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:
1. Valutazione del volontario da parte del OLP
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile
3. Misurazione dei dati quantitativi
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
5. Report dei risultati raggiunti
1. Valutazione del volontario da parte del OLP cadenza trimestrale
Avrà lo scopo di:
Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività
effettivamente svolte dal VSC
Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata
Individuare eventuali problematiche insite nel progetto
Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato
tra l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel
corso del quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande
chiuse e aperte (vedi allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC
rispecchi le mansioni assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati;
inoltre rileverà eventuali aspetti problematici non previsti e i conseguenti benefici
apportati dall’intervento del VSC.
2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza
trimestrale
Avrà una triplice valenza:
Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi
dichiarati dal progetto
Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli
Verificare il livello di formazione acquisito
L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato
tra il VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel
corso del quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e
22
aperte (vedi allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo
l’esperienza ed eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati;
consentirà inoltre di verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione
3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale
Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di
interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la
somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso
dei colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12°
mese).
4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta
Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una
relazione scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto
appena concluso, elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali
raggiunte.
5. Report dei risultati raggiunti
Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al
fine di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul
piano formativo -relazione da ogni singolo volontario.
Conclusioni
La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai
responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due
aspetti:
grado di soddisfazione dei volontari;
raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Ciò permetterà:
nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo
luogo al corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al
contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di
servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto
attuato;
al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati
raggiunti al fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della
risorsa umana costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti
riguardanti lo stesso contesto territoriale.
Allegato A
QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO
MESE __
Nome e Cognome:
Reparto di riferimento:
Periodo valutato:
23
VSC di riferimento:
1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e attività
effettivamente realizzate? (una sola risposta)
1. Si
2. No
3. Non so
2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono state
previste? (solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.1 Se si, quali?
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________
2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?
1. si
2. no (passare direttamente alla domanda 3)
2.3.Quali?__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________
3. Compilare la griglia sul monitoraggio.
4. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e sia vantaggioso per il raggiungimento degli obiettivi
progettuali? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
5. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività realizzate fino ad
ora? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6. La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la volontario/a?
(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
6.1 Compilare la griglia sul monitoraggio.
7. Com’è il suo rapporto con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1
indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
8. Ritiene che la presenza del/la volontario/a in oggetto sia utilizzata al meglio per la realizzazione del
progetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di
soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e arricchisca il suo assetto professionale? (utilizzi una
24
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sospiro, lì _________________ L’OLP
Allegato B
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________
Nome e Cognome:
Reparto presso cui svolge il servizio:
Periodo valutato:
1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di soddisfazione? (utilizzi
una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una
sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività previste dal
progetto e attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più
basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente? (possibile più
di una risposta)
1. affiancamento al personale in reparto
2. interventi diretti sugli utenti
3. partecipazione ad attività di pianificazione
4. partecipazione ad attività animative/ricreative
5..altro(specificare)
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
________________________________________
4. Le attività da lei svolte nel corso del trimestre di riferimento, hanno subito delle modifiche o sono
rimaste le stesse dall'inizio della sua presa in servizio? (una sola risposta)
1. si
2. no
4.1 Se si specificare in che modo sono mutate ed in base a quale esigenza)
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________
5. Cosa crede che possa essere modificato, se necessario, per migliorare il servizio e conseguentemente
le attività dell’ente in cui opera?
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
25
6. Complessivamente, in che misura si ritiene soddisfatto delle mansioni che le sono state affidate?
(una sola risposta)
1. molto
2. abbastanza
3. poco
4. per nulla
7. Qual è la sua opinione rispetto al lavoro che ha svolto in questo periodo? (una sola risposta)
1. molto impegnativo
2. abbastanza impegnativo
3. poco/ per nulla impegnativo
8. Com’è il rapporto con il suo responsabile (OLP)? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il
livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
9. Com’è il suo rapporto con gli altri volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il
livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
10. Com’è il suo rapporto con gli altri operatori con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a
dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11. Com’è la sua relazione con gli utenti con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci,
dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
12. Si sente tutelato/a e supportato/a dal suo OLP di riferimento?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
13. A questo punto del progetto, quale risultato ritiene di aver conseguito in misura maggiore? (è
possibile più di una risposta)
1. una crescita culturale
2. un arricchimento sul piano umano
3. una crescita professionale
4. una crescita sul piano relazionale
5. un beneficio economico
6. altro (specificare)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
FORMAZIONE
11. In questo periodo, ha continuato o completato la sua formazione specifica? (ad esclusione del
mese iniziale di corso)
1. si
2. no
11.1 Compilazione griglia di monitoraggio.
12. La formazione specifica fornita è utile per affrontare l’esperienza di Servizio Civile? (utilizzi una
26
scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
13. La formazione specifica arricchisce le sue abilità professionali e relazionali? ((utilizzi una scala da
uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola
risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
15. Può esprime un giudizio complessivo dell’esperienza realizzata finora? (utilizzi una scala da uno a
dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
16. Ritiene utile che un altro volontario/a occupi il suo posto alla fine del servizio Civile?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Consiglierebbe a conoscenti o persone amiche di sperimentare il Servizio Civile?
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sospiro, lì ______________
Il Responsabile del Monitoraggio
Allegato C
GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI
Registrazione presenza/frequenza alle attività del servizio animazione
geriatria C di Fondazione Sospiro
GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI
Situazione
attuale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
Attività
Ludico-ricreative Media giornaliera degli
utenti coinvolti calcolata
sul complesso delle
attività su base mensile
Progetto “Frammenti
Culinari”
“Storie da creare:
laboratorio di
narrazione”
Progetti individuali
Progetti individuali di tipo
empatico-assistenziali
Stimolazione cognitiva
27
Registrazione quantitativa della formazione specifica
Attività di formazione Situazione
iniziale
3
mese
6
mese
9
mese
12
mese
Ore formazione specifica
(corsi, équipe, casi clinici)
Ore incontri con l’OLP
Ore formazione
aggiuntiva
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
NO
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Quando si parla di un progetto ci si riferisce all’insieme di tutte le attività richieste
per raggiungere un obiettivo predefinito non continuativo né ricorrente. Ci si
riferisce anche a tutte le attività mediante le quali si applica il controllo del
raggiungimento dell’obiettivo (monitoraggio); azioni che si estendono per tutto il
periodo di evoluzione del progetto e che necessitano di condizioni predeterminate
cioè tramite una combinazione di risorse umane e non.
La tabella descrive in modo sintetico le risorse finanziarie necessarie per
l’attuazione del progetto, non sono riportate le risorse umane già descritte nel
paragrafo 8.
Descrizione Costo in €
Contributo per acquisto materiale per:
- Realizzazione attività progettuali (ricettario e/o
cortometraggio)
- Materiale vario (attività ludico-ricreative)
- Stagione lirica
1000.00
Rimborso spese di Viaggio VSC 1200,00
Spese di vitto per i VSC 1200,00
Ore Formazione Specifica
Campagna informativa (depliants, ecc.)
300,00
200,00
Totale 3900,00
28
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
-Comune di Sospiro (Cr) contribuisce al progetto collaborando, nella divulgazione delle
attività proposte, stimolando la partecipazione della popolazione e agevolando l’utilizzo
degli spazi pubblici.
-Ditta Serenety S.P.A. contribuisce al progetto fornendo ad un prezzo favorevole ausili
igienici appositamente pensati e idealizzati per facilitarne l’uso (pull up. Intervento
pedagogico funzionale)
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Al fine di poter attuare le attività previste dal progetto, si mettono a disposizione le
seguenti risorse:
2 sale multimediali attrezzate per la formazione
1 sale per attività
collegamento a internet
Abbonamento annuale per la visione dei film
1 programma per il montaggio e impaginazione
1 programma montaggio filmati
2 masterizzatore DVD/CD
DVD e CD per la masterizzazione delle videoriprese
DVD vari
1 videoproiettore digitale
1 videocamera digitale
1 lettore DVD
1cassa acustica
1 macchina fotografica digitale
2 computer (con programmi per foto, video pacchetto office)
1 stampante multifunzionale laser colori
1 lettore per CD e cassette musicali
2 registratori digitali (per registrare le interviste)
audiolibri
cucina attrezzata dotata di forno
materiale vario per i laboratori occupazionali (legno, vernici, stoffe, oli
essenziali, colori, cartoncini, eccetera)
1 quotidiano locale (“La Provincia”) in abbonamento
vari giochi di società e didattici (tombola, memory, carte da gioco, dama...)
materiale vario per la stimolazione cognitiva in digitale e manuale
1 pulmino attrezzato per disabili
2 autovetture
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Università Cattolica del Sacro Cuore
Università degli Studi di Bergamo
29
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Università degli Studi di Bergamo
28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durante
l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:
CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA
PROVINCIA DI CREMONA si impegna a seguire e condurre l’attività connessa al
bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del Servizio Civile
Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in
modo specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.
PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I GIOVANI
IMPEGNATI NEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia
attività formative insieme, pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.
Obiettivi
Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle
proprie risorse, motivazioni, competenze trasversali, tecnico professionali acquisite
precedentemente all’esperienza di Servizio civile volontario e ad effettuare un
bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio impegno
all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato,
potranno essere riconosciute e certificate.
Contenuti/Programma
Primo incontro: 3 ore (di gruppo)
• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del
percorso.
• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?
• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea
per l’Occupazione: occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.
• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e
infomale: un processo funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.
• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali
caratterizzanti il lavoro e la “cultura” della cura.
• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze
“essenziali” per operare nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in
generale, all’oggi?
Secondo incontro 3 ore (di gruppo)
• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto
la lente. L’analisi dei miei saperi, saper fare e essere.
• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze
• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire:
Sapere, Saper fare, Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della
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Fondazione.
Terzo incontro : 3 ore (di gruppo)
• La costruzione del portfolio delle evidenze
• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per
confrontare le attese, gli obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata
Incontri individuali : 11 ore (durata 0,30’)
• L’esperienza di Servizio Civile
Metodologia
Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di
gruppo, guidato dalla conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le
competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti teorici saranno utilizzati per
sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di
vita e mediante l’esperienza di SCV. I colloqui individuali mireranno a registrare la
soddisfazione del percorso di Servizio Civile ed ad orientare il giovane ai servizi
specifici al lavoro.
Conduttore: Esperto Orientatore, area servizi al lavoro del CR.Forma.
Monte ore: 20 ore
Spesa prevista: € 2000,00
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, piazza Libertà n. 2 – 26048
Sospiro (CR)
30) Modalità di attuazione:
La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia
formativa certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 .
La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp.
U.O. Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore
accreditato.
Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per
l’aggiornamento sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DDG
WELFARE n. 10426 del 27/11/2015.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
31
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le
lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni frontali si intende il
classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente trasmette una serie di
nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei giovani in SCN.
Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming, giochi di
ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving) per
dare la possibilità ai giovani di analizzare e fare propri i concetti che il formatore impartisce
nella parte della lezione più "tecnica". La metodologia mista è stata scelta sulla base dell'
esperienza svolta dai formatori delle nostre strutture nei tre anni precedenti con i Volontari
del Serv. Civile, oltre che per il grande interesse che questa procedura pedagogica ha
ottenuto nella maggior parte dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar
modo negli incontri rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che
comprende quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento
misto permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea -
infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti
risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire conoscenze,
competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e
la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l'opportunità
di aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà e dell' impegno lavorativo
all'interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito. Obiettivo
primario del nostro ciclo formativo è dunque quello di poter fornire conoscenze,
competenze e strumenti che i volontari possano sfruttare per aumentare la qualità e la
consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di
aprire spazi di riflessione sul valore del volontariato come partecipazione attiva dei cittadini
alla vita sociale dello Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità del Servizio
Civile Nazionale.
Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali trasversali a
tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:
• Favorire un buon clima di gruppo;
• Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;
• Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di
sviluppare l’interesse e di accrescere nei giovani la partecipazione attiva.
Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a svolgere il delicato compito di
moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo intervento essere
in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti mantenendo un ruolo imparziale. A
partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning www.fad-fondazionesospiro.it in via
sperimentale è presente un modulo formativo sulla storia del servizio civile in Italia (durata
prevista 2 ore) , questo percorso formativo per il momento si affiancherà alla lezione d’aula
con le medesime tematiche, pertanto consentirà all’equipe formativa di valutare l’efficacia
di questa metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in FAD sarà
veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo formazione
rischi generali/specifici (16 ore) incluso nella formazione specifica trattata al paragrafo 36.
La piattaforma MOODLE (www.fad-fondazionesospiro.it )consente l’identificazione del
fruitore (credenziali di accesso), la tracciabilità, il monitoraggio e la verifica dei risultati
oltre alla somministrazione della Customer Satisfaction.
Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario di valutazione delle
conoscenze acquisite.
32
Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un patto
formativo che vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il solco della storia
del Servizio Civile, che è strettamente legato ai temi di educazione civica e di cittadinanza
attiva e responsabile.
Il Piano di Formazione Generale prevede la seguente ripartizione delle tecniche didattiche:
Il percorso è organizzato su 60 ore, di cui 48 saranno erogate nei primi 60 giorni, le restanti
12 ore al 9 mese dall’avvio del progetto.
33) Contenuti della formazione:
48 ore – 1^ parte (entro i primi 60 giorni)
VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)
L’identità del gruppo in formazione (10 ore)
Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro
- Presentazione del percorso formativo
- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula
- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e
sulla scelta di svolgere il servizio civile volontario
- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche
- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale
- Interviste incrociate
Lavorare bene in gruppo
- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per
favorire l’inserimento in un nuovo gruppo di lavoro;
- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro
- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei
gruppi di lavoro
- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente
si presentano nei gruppi di lavoro.
- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente
presenti nei gruppi di lavoro
10%
50%
40%
Tipologie Didattiche
FAD
Lezioni Frontali
Dinamiche non formali
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Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà (2 ore)
- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di
continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di
coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario;
- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;
- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di
Servizio)
- Il Servizio Civile Universale
- Servizio Civile Garanzia Giovani
Il dovere di difesa della Patria (2 ore)
Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana
Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà
Difesa civile non violenta
Film Gandhi
La Carta di impegno Etico (2 ore)
Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.
Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento
fondamentale per l’avvio di una collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente) con
il focus verso l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro formazione
LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)
Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)
- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;
- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);
- La libertà e le sue limitazioni
- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla
marginalità
- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la
comunicazione
- Esercitazione sul concetto di pregiudizio
- Visione del film “Si può fare”
- La promozione della difesa dei diritti umani
- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete
La protezione civile (4 ore)
Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione
Civile, l’incontro, a carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti
e volontari di protezione civile, quale confine?
Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.
Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.
Visita guidata ad un centro di protezione civile
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)
Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.
Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.
Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.
34
IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)
L’Ente (2 ore)
Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission,
caratteristiche
Il lavoro per progetti (6 ore)
Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto
Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica
Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio
civile
Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto
Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)
La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;
Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP –
Monitore - Formatore – VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.
Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)
Disposizioni normative in materia
Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)
Introduzione al concetto di conflitto
L’espressione della violenza fisica e psicologica
Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione
La gestione non violenta dei conflitti
Mediazione e soluzione creativa dei conflitti
Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti
La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione
2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto
12 ore
Follow-up :
Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di
progettazione) – 6 ore ;
Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.
Filmografia
Titolo Film Protagonisti
LO SCAFANDRO E LA FARFALLA Julian Schnabel LA FAMIGLIA SAVAGE Laura Linney e Philip Seymour Hoffman SI PUO’ FARE C’ERA UNA VOLTA LA CITTA’ DEI MATTI
Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston Fabrizio e Vittoria Puccini
GRAN TORINO Clint Eastwood STILL ALICE Julianna Moore L’OLIO DI LORENZO Nick Nolte e Susan Sarandon NON E’ MAI TROPPO TARDI Jack Nicholson e Morgan Freeman
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QUASI AMICI François Cluzet Omar Sy IL MIO PIEDE SINISTRO Daniel Day-Lewis e Brenda Fricker LONTANO DA LEI Gordon Pinsent, Julie Christie, Olympia Dukakis
34) Durata:
60 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS – Via E. Torti n. 6 – 26048
Sospiro (CR)
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente
in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato
nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la
formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici,
coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe
multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono
di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro
sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è
supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di
accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza
dei contenuti e della metodologia.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dr.ssa Cuomo Dorella, nata il 13/06/1961, residente in Sospiro (CR) via Mazzini n.
22/A
Dr.ssa Mantovani Anna Roberta, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via
Buoso da Dovara n. 102
E.P. Gregori Adelaide, nata il 22/04/1953, residente in Cremona Via F. Filzi n.15
E.P. Azzini Elena, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via
Cairoli 26/A
Geom. Gianluca Tortini – 18/08/1973 Cremona , residente in Sospiro , via Lonati n.
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38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Cuomo Dorella, Animatrice/pedagogista/antropologa (vedi CV)
Mantovani Anna Roberta , Educatrice Professionale (vedi CV)
Gregori Adelaide, Educatrice Professionale, Coordinatore CDI (vedi CV)
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Azzini Elena, Animatrice sociale presso cooperativa Altana (vedi CV)
Geom. Gianluca Tortini – RSPP e Formatore Sicurezza certificato
CV – Allegati
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti
tecniche e metodologie:
Lezioni frontali
Analisi dei casi
Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group)
Affiancamento in itinere (formazione sul campo)
Role planyng
Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del
servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire
(patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento).
Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di
gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio.
Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella
presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che
essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno
affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione
in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori
ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di
apprendimento.
Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso
in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso
di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche
settimanali, focus group.
Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con
operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del
progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng.
I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione
organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione
ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione
dell’anziano (patologie, fragilità, interventi).
Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe,
Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo).
Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi
90° di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di
servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di
formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire
continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la
presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli
altri operatori socio-sanitari .
Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e
successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo
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di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due
parti:
Rischi Generali – modulo FAD (4 ore)
Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore).
Il percorso ha come obiettivo :
Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito
lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla
necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale
per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi
adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a
prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale
complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC
compresi).
40) Contenuti della formazione:
- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità
- La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano
- Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08)
- Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia
sociale, le tecniche di animazione utilizzate, con particolare attenzione alle
tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo
autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non
farmacologiche .
- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con
particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche
della malattia di alzheimer.
- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie
utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i
famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento
cognitivo.
I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal
servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti:
-Gli anziani e le loro fragilità
-La memoria nell’anziano
-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia
occupazionale, altro)
41) Durata:
Ore 72
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE
GENERALE che la FORMAZIONE SPECIFICA.
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Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale
promossi a seguito delle attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti
avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.
Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi
formativi, pur essendo fortemente vincolati dal sistema di norme che ne regolano
l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente differenziati, sia per la
pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli
specifici contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti.
Pertanto è necessario in sede di verifica tener conto sia della variabile gruppo di
VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici trasmessi.
I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di
soddisfazione dei destinatari degli interventi e di rispondenza delle conoscenze
apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.
Aree di Monitoraggio individuate:
Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative
delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);
Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza
e quelli di criticità;
Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa,
anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze e la diffusione delle best
practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.
L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una
rivolta alla Formazione Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la
medesima Scheda di rilevazione divisa in due sezioni:
Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione
tra valutazione del corso e valutazione dei singoli formatori);
Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test
cognitivo ed un post-test cognitivo.
SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA
Formazione Generale
Formazione Specifica
Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________
Titolo Progetto Servizio Civile
_________________________________________________________
Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA
Sez. 01 – GRADIMENTO
a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari
e gestione incontri) sia stato:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente
comprensibili?
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No Abbastanza Si
c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine
decrescente):
1.
2.
3.
d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine
decrescente):
1.
2.
3.
e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?
Modulo Formativo Formatore
f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e
alla sua crescita formativa:
Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente
g) Suggerimenti per il Formatore:
h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)
Non a mio agio Indifferente A mio agio
Sez. 02 – APPRENDIMENTO
1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:
accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;
occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;
sviluppare capacità culturali
2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?
Internet
Passaparola
Giornali – locandine – volantini
3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?
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Solo per la vicinanza alla mia residenza
Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi
fatti
Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta
coerente
4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?
Nulla
Esperienze
Divertimento
5. Quale attività preferisti fare?
Feste Musicali
Cineforum
Attività Sportive
Giochi di società
Attività Artistiche
6. Quando ascolti qualcuno:
presti attenzione alle parole dette
osservi il contesto della comunicazione
controlli il tempo che passa
7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?
ecco ti regalo un euro
scusa ma non ho monete
non rispondi e tiri diritto
8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:
tieni il segreto per te
riporti la confidenza con i tuoi amici al bar
riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato
9. Giocare con un utente è:
un modo per conoscerlo
passare il tempo libero
divertirsi
10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:
curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali
rispondi al tuo cellulare
fai una corsa per vedere la tua resistenza
11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?
Per non fare ore straordinarie
Per essere libero prima possibile
Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori
12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?
falso
41
vero
Non ricordo
13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?
15 giorni
20 giorni
30 giorni
14. Cos’è un gruppo formale?
un gruppo di amici
una squadra di calcio
conoscenti
15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?
Il Direttore Generale
un amico
il Volontario del Serv. Civile
16. Chi è il leader carismatico?
uno che si ascolta solo per dovere
un uomo molto alto
una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di
un gruppo di individui
17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?
15 giorni
30 giorni
20 giorni
18. Cosa significa OLP?
Operatore Leader di Postazione
Operaio Locale di Produzione
Operatore Locale di Progetto
+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata
Data 28/11/2017
Il Responsabile legale dell’ente /
Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
Il Direttore Generale
Dott. Fabio Bertusi
firmato digitalmente