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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comune di Granarolo dell’Emilia Via San Donato 199, 40057 Granarolo dell’Emilia (Bo) tel. 051/6004300-1 Fax. 051/6004333 E-mail : [email protected] 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Il volontario del Servizio Civile protagonista del rinnovamento nei servizi 0-6 e negli uffici socio-educativi 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Settore: Minori Area di intervento: 02 assistenza 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Granarolo dell’Emilia è stato uno dei primi Comuni nell’ambito provinciale a dotarsi di un Piano regolatore generale, nel 1973. La crescita abitativa è stata ordinata e capillare: si può affermare che Granarolo dell’Emilia sia fra i comuni limitrofi alla città più vivibili e più vicini alle caratteristiche naturali del territorio della Pianura Padana. Infatti, non sono ammesse costruzioni del tipo “grandi condomini” né le “tipiche torri”; le caratteristiche costruttive delle abitazioni sono quindi a dimensione umana. Ad oggi il numero di residenti nel Comune è quasi di 12.000 unità. Con l’attuazione del Prg del ’73, la comunità di Granarolo dell’Emilia beneficiò di un forte sviluppo economico, grazie alla realizzazione di due poli industriali, a Cadriano e a Quarto Inferiore. Negli anni successivi, le due zone produttive vennero ampliate e verso gli anni ’80 fu consentita la realizzazione del terzo polo industriale, a Granarolo dell’Emilia. Attualmente il Comune di Granarolo dell’Emilia è fra i comuni più industrializzati della Città metropolitana di Bologna. Vi svolgono le loro attività circa 1.000 aziende, artigianali e 4 NZ00361 Albo regionale – Emilia-Romagna 4^ NZ00361

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Comune di Granarolo dell’Emilia

Via San Donato 199, 40057 Granarolo dell’Emilia (Bo)

tel. 051/6004300-1 Fax. 051/6004333

E-mail : [email protected]

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Il volontario del Servizio Civile protagonista del rinnovamento nei servizi 0-6 e negli

uffici socio-educativi

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore:

Settore: Minori

Area di intervento: 02 assistenza

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Granarolo dell’Emilia è stato uno dei primi Comuni nell’ambito provinciale a dotarsi di un

Piano regolatore generale, nel 1973.

La crescita abitativa è stata ordinata e capillare: si può affermare che Granarolo dell’Emilia

sia fra i comuni limitrofi alla città più vivibili e più vicini alle caratteristiche naturali del

territorio della Pianura Padana. Infatti, non sono ammesse costruzioni del tipo “grandi

condomini” né le “tipiche torri”; le caratteristiche costruttive delle abitazioni sono quindi a

dimensione umana.

Ad oggi il numero di residenti nel Comune è quasi di 12.000 unità.

Con l’attuazione del Prg del ’73, la comunità di Granarolo dell’Emilia beneficiò di un forte

sviluppo economico, grazie alla realizzazione di due poli industriali, a Cadriano e a Quarto

Inferiore. Negli anni successivi, le due zone produttive vennero ampliate e verso gli anni ’80

fu consentita la realizzazione del terzo polo industriale, a Granarolo dell’Emilia.

Attualmente il Comune di Granarolo dell’Emilia è fra i comuni più industrializzati della Città

metropolitana di Bologna. Vi svolgono le loro attività circa 1.000 aziende, artigianali e

4

NZ00361

Albo regionale – Emilia-Romagna

4N̂Z00361

(Allegato 1)

medio- industriali. Le maestranze che lavorano presso tali aziende sono un numero

significativo, durante i giorni lavorativi, la domanda di servizi è determinata da un alto

numero di persone, pur considerando le persone che si spostano fuori dal territorio comunale.

Le dirette conseguenze di tali cambiamenti sono state un incremento demografico e una

crescente domanda di servizi per l’infanzia.

Per rispondere ai bisogni diversificati delle famiglie, l’Amministrazione comunale ha

organizzato la propria rete di servizi per la prima infanzia che attualmente risulta composta

da:

• un nido comunale in gestione diretta - “il Bruco”;

• due nidi privati convenzionati con il Comune (“Punto Bimbo” e “il Nido di Viola”);

• due scuole dell’infanzia comunali - una a Quarto Inferiore “la Farfalla” e una a

Granarolo dell’Emilia “l’Aquilone”;

• è presente sul territorio un Istituto Comprensivo con il quale il Comune collabora

attivamente e a cui fanno capo le due scuole dell’Infanzia Statali (Mela e A.Fresu).

• Inoltre sono sorti due nuove tipologie di servizi privati, un piccolo gruppo educativo

(il Piccolo nido di Viola), che accoglie n. 7 bambine/i (12-36 mesi ), ed un servizio

sperimentale 0-6 (il Villaggio di Viola) che può accogliere bambine/i dai 3 mesi ai 5

anni.

L’elencazione dei servizi sopra indicati, è stato possibile anche tramite l’investimento

dell’ufficio servizi sociali e istruzione per gli aspetti organizzativi e gestionali (organigrammi,

graduatorie, convenzioni, appalti, stesura di regolamenti, valutazioni per contributi

economici, bollettazione, informazioni generali per l’utenza, etc…).

Le diversi tipologia di servizi e collocazione geografica, evidenza come il Comune di

Granarolo dell'Emilia ha sempre posto una attenzione molto significativa ai servizi educativi

all'infanzia ed è sempre riuscito a raggiungere l'obiettivo fondamentale di garantire, attraverso

l'offerta di servizi pubblici e privati convenzionati, comunali e statali, l'accesso ai servizi di

nido e di scuola dell'infanzia per tutta la domanda, eliminando ogni lista d'attesa. Come

evidenziato all’inizio della premessa, in pochi anni il nostro territorio ha avuto un incremento

significativo di abitanti passando da 10.000 a quasi 12.000 residente per lo più giovani

coppie, questa particolare connotazione sociale e territoriale orienta la nostra

Amministrazione a promuovere e sostenere soluzioni che possano ulteriormente incrementare

l'offerta di servizi per l'infanzia, diversificando le proposte educative per meglio rispondere

alla diversificazione dei bisogni espressi dal territorio.

In questa ottica i volontari del Servizio Civile potranno dare un ulteriore contributo valoriale

alle scelte di una amministrazione protesa ad offrire non solo una quantità di servizi ma anche

una qualità dell’offerta educativa.

7) Obiettivi del progetto:

L’obiettivo si basa su un principio che fa da sfondo integratore a questa esperienza:

l’innalzamento della qualità dei servizi comunali 0-6, grazie alle risorse umane impiegate, le

iniziative già esistenti sarebbero allestite con maggior cura ma anche con un valore aggiunto:

quello del VOLONTARIATO. I volontari, dopo una prima fase di orientamento, dovranno:

primo obiettivo - comprendere il funzionamento dei servizi socio-educativi-scolastici quali

il nido d’infanzia e la scuola d’infanzia, ma anche parte delle funzioni del servizio sociale e

istruzione dove svolgeranno questo percorso (funzionamento, calendario scolastico,

organizzazione esterna e organizzazione interna, inserimento domande benefici economici,

implementazione banche dati, bollettazione servizi socio-scolastici e altre attività di back-

ofice);

secondo obiettivo – supporto alla progettazione di attività specifiche rivolte ai bambini e alle

bambine dei servizi e alle loro famiglie che, attraverso l’organizzazione di una pluralità di

percorsi e laboratori specifici per età dei bambini (due anni, tre anni, quattro anni e cinque

anni), ma in base alle loro attitudini potrebbero essere di supporto a procedimenti

amministrativi degli uffici;

terzo obiettivo – il supporto e l’affiancamento alla realizzazione di nuove proposte

progettuali che portino innovazione e sperimentazione sia in ambito educativo e sociale;

quarto obiettivo – la capacità di “mettersi in gioco” nei diversi contesti e momenti della

giornata per i bambini con certificazioni specifiche e/o storie personali e familiari molto

complicate;

quinto obiettivo – la capacità di confronto nei momenti di verifica programmati a cadenza

quindicinale all’interno del gruppo di lavoro scolastico e/o di lavoro dei team degli uffici

scuola/sociale;

sesto obiettivo – essere protagonista dei diversi dispositivi di partecipazione : presentazione

della programmazione, verifica intermedia, open day, uscite didattiche, CCR, eventi per la

cittadinanza, etc….

settimo obiettivo – supportare nel trasporto scolastico sia per gite d’istruzione, uscite

didattiche e/o quotidianamente sullo scuola-bus

ottavo obiettivo – ultimo obiettivo, ma solo per ordine non per importanza, supporto

alla realizzazione di materiali e documentazioni: dal librone in uscita, ai verbali,

report, etc...

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Per riuscire a permettere ad un volontario del Servizio Civile un percorso

consapevole e “realmente” abbiamo strutturato l’intervento nelle seguenti fasi:Prima fase – ambientamento e orientamentoPur avendo giovani volontari motivati, ipotizziamo che non abbiano una profonda conoscenza

dei servizi 0-6 e/o del funzionamento degli uffici, quindi questa prima fase prevede

l’ambientamento del volontariato, un primo periodo (1°/2° mese) per spiegargli il

funzionamento dei servizi. Questa primissima fase di conoscenza e di consapevolezza

permetterà di individuare gli ambiti in cui si sente più ferrato, affiancato dalla coordinatrice

pedagogica (referente OLP) e dalle insegnanti e dai referenti amministrativi si prevede una

fase di orientamento che riesca ad individuare attitudini del volontario ma anche ambiti di

interesse dove si cimenta per la prima volta.

Seconda fase – ricerca-azione

presentando un progetto molto operativo in quanto si sviluppa in un contesto in cui si ha un

continuo contatto con gruppi di lavoro e con l’utenza, il volontario si troverà da subito in un

contesto che si basa sulle relazioni sociali, con i bambini, con le insegnati, con le

collaboratrici, con gli educatori di supporto, con le famiglie, con i responsabili degli uffici,

con i volontari del terzo settore, con esperti esterni, etc…, quindi l’azione è presente in modo

trasversale per tutto il periodo del servizio civile, ma il valore aggiunto è nel far comprendere

che l’educazione e la didattica non si basano sull’occasionalità, ma su un complesso lavoro di

ricerca (dal 3° mese) possibile tramite l’utilizzo e la conoscenza di alcuni strumenti di lavoro:

l’osservazione, il confronto, l’ascolto, la comunicazione e la sperimentazione.

Terza fase - rilancio

– Questa è la fase più complessa, perché prevede maggiore autonomia del volontario ma

anche più soddisfazione, perché verrà coinvolto nel consolidamento delle competenze

acquisite ma anche nel dargli la possibilità di rilanciare con proposte, progetti, laboratori,

etc...ideati, progettati e condotti in autonomia.

Cli ambiti di attività dei volontari saranno i seguenti:

• Comprensione e gestione delle routine dei bambini;

• supporto, collaborazione nella co-conduzione di attività didattiche, laboratori,

progetti, etc….;

• preparazione del materiale didattico;

• progettazione e organizzazione degli spazi;

• gestione del PC – archiviazione file – utilizzo dei software specifici;

• sistemazione di materiale in entrate e in uscita sia didattici che amministrativi;

• supporto di percorsi di integrazione scolastica;

• coinvolgimento di supporto operativo nelle uscite didattiche e a uscite giornaliere con

lo scuola-bus;

• supporto nell’organizzazione di eventi, incontri con le famiglie o aperti alla

cittadinanza;

• supporto alla gestione del CCR (consiglio comunale ragazzi);

• supporto nella gestione dei procedimenti in ufficio.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,

con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette

attivitàIl progetto prevede il coinvolgimento n.5 volontari del servizio civile, così impiegati:

n. 1 volontario ufficio sociale-scuola sarà prevalentemente impiegato in attività di back-office

e amministrative.

n. 4 volontari nei servizi 0-6 saranno impiegati prevalentemente in attività educative,

scolastiche , di supporto ai percorsi di integrazione e partecipazione.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetton. 1 volontario svolgerà funzioni di monitoraggio, inserimento dati, aggiornamento

graduatorie e conoscenza. Inoltre si occuperanno di coordinare, progettare e realizzare eventi

per la cittadinanza, sarà di supporto a tutta l’attività del CCR (Consiglio Comunale dei

Ragazzi). Nello specifico l’attività sarà esplicata presso la sede del Municipio.

n. 4 volontari nei servizi 0-6: collaborazione nella progettualità educativa e didattica,

accompagnamento di supporto in autobus, co-conduzione di percorsi laboratoriali. Le attività

saranno svolte operativamente presso i plessi 0-6 comunali.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 5

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Durante lo svolgimento del servizio civile i volontari sono tenuti a:

• rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;

• mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o

conoscenza acquisite durante lo svolgimento del servizio civile.

• Disponibilità a partecipare ad eventi culturali e manifestazioni che prevedono

flessibilità oraria (in giorni festivi o fascia oraria serale)

• disponibilità a spostamenti per gite (in autobus o scuolabus) o eventi particolari,

disponibilità alla guida di veicoli per accompagnamenti messi a disposizione

dell’Ente senza oneri per i giovani.

4

1.400

5

1

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo

Cod.

ident.

sede

N. vol.

per sede

Nominativi degli Operatori Locali di ProgettoNominativi dei Responsabili

Locali di Ente Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascitaC.F.

Data

di

nascit

a

C.F.

1Comune di

Granarolo

dell’Emilia

Granarolo

dell’EmiliaVia San Donato 199 17746 1

Laura Sgargi

Gherardi08/07/1976 AT09866452

2Scuola

dell’infanzia

“L’Aquilone”

Granarolo

dell’EmiliaVia San Donato 169 64426 2 Pia Turi 18/11/1970 AS8914634

3

Plesso comunale

nido-scuola

dell'infanziaGranarolo

dell’EmiliaVai Bettini 6/9

644302

Matilde

Rispoli14/04/1973 RSPMLD73D54G942V

4

5

6

7

8

9

10

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Ente partecipa alle attività di promozione e sensibilizzazione coordinata e congiunta come

descritte nel piano provinciale del servizio civile. l’Ente parteciperà con i propri giovani del

servizio civile e/o referenti, per una durata complessiva di ore 22 e riguarderanno le seguenti

iniziative:

- programmate dal Co.Pr.E.S.C. ore 12;

- programmate dall’ente e condivise in ambito Co.Pr.E.S.C. ore 10

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

L'ente intende utilizzare i criteri autonomi di selezione proposti nel progetto.

I seguenti criteri di selezione sono ispirati da un lungo lavoro di valutazione e confrontoavvenuto nell'ambito del Copresc tra gli enti del territorio della provincia di Bologna nelcorso degli ultimi anni e si basano su 2 pilastri principali che vengono illustrati di seguito

• Valorizzare gli aspetti motivazionali nella valutazione del giovani,per offrire una realepossibilità di inserimento anche ai giovani con minori opportunità, se effettivamentemotivati a svolgere l’esperienza di servizio civile.

A questo proposito si è dato un alto valore al punteggio attribuibile al colloquio (ben 70punti su 100) da cui è possibile valutare direttamente questi aspetti, rispetto ad una valoremarginale attribuito ai titoli, alle esperienze precedenti e alle conoscenze aggiuntive (max.10 punti ciascuno).

• Maggiore chiarezza e facilità di gestione del processo di valutazione

A tal proposito il punteggio viene calcolato in centesimi (100 punti totali) piuttosto che sulsistema nazionale basato su un totale di 110 punti.

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità.

L’obiettivo della selezione è far parlare il candidato in modo da capire se ha chiaro cosaandrà a fare, cosa lo aspetta e soprattutto quali siano le sue motivazioni. Si dovràcomprendere inoltre il suo background, il suo contesto e che cosa l'occasione di svolgere unanno di Servizio Civile rappresenti nel suo contesto di vita e delle sue possibilità

Per affrontare i primi due aspetti il colloquio inizia con una domanda generale (del tipo“raccontaci cosa stai facendo”). Ciò permette di avere maggiori informazioni sulla “vita” delcandidato, così si può fare anche una verifica grossolana fra quello che sta dicendo, quelloche ha indicato nella domanda...Si ha anche una prima idea su difficoltà/facilità nel parlare,timidezza, ecc.

COMPETENZE PERSONALI (max 70 punti)………..Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute dacertificati e diplomi ufficiali

COMPETENZE RELAZIONALI(max 70 punti)………..Vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui lacomunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es.cultura e sport), ecc

Le domande successive sono mirate a verificare:COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE(max 70 punti)…….. Servizio Civile e volontariato: se sa cos’è il SC, quanto dura, cosa comporta, quanto impegna,le sue idee su solidarietà, interventi di tipo sociale, eventuali precedenti esperienze dicittadinanza attiva, civiche e di volontariato in qualunque ambito.Area d’intervento del progetto: se conosce l’ambito del progetto/settore di riferimento, seha già avuto esperienze in quest’ambito particolare.Conoscenza dell’Ente: se sa cos’è e quali sono gli scopi dell’ente per cui ha presentatodomanda o della sede di progetto in particolare, se ha eventualmente mai avuto contatti conquesta o precedenti esperienzee come si è trovato.

CONOSCENZA DEL PROGETTO E MOTIVAZIONI(max 70 punti)………

Grado di conoscenza del progetto e motivazioni della sua scelta: se conosce il progetto e

nello specifico le diverse attività e il modo in cui verranno realizzate (turni, diverse mansioni,

orari di servizio, ecc). Perché ha scelto il SC e questo progetto in particolare.

CAPACITA' E COMPETENZE ORGANIZZATIVE E DI ADATTAMENTO(max 70 punti)…………Organizzazione rispetto alle condizioni previste nel progetto: se ci sono altre attività portateavanti dal candidato e se ha valutato come organizzare la loro compatibilità con il SC (es.:lavoro-> orario; università-> frequenza obbligatoria), oppure se ci sono già progetti a brevescadenza che potrebbero contrastare con l’attività di SC. Se ha pensato all’organizzazione della sua “mobilità” rispetto alla sede di progetto: doveabita, con che mezzi si muove, se ha difficoltà negli spostamenti o con gli orari.

CAPACITA’ E COMPETENZE COMUNICATIVE E LINGUISTICHE(max 70 punti)……….Conoscenza di una lingua o più lingue particolarmente utile alle attività e/o ai destinataridella attività del progetto per facilitare il più possibile i processi di comunicazione,integrazione e di non discriminazione all’interno della comunità (es.: l’arabo, il russo, inprogetti rivolti a utenza maghrebina o dell’est europeo, l’inglese o il francese a seconda dellefasce d’utenza prevalenti)

Ogni ulteriore elemento di valutazione ritenuto utile……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………giudizio (max70 punti)……….

PUNTEGGI RIFERITI AGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE

PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE ALLA SCHEDA DI VALUTAZIONE

SCHEDA GIUDIZIO FINALE ----------------? Fino a un massimo di 70 punti

(NON occorre un punteggio minimoprestabilito per essere dichiaratiidonei)

PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE AL CURRICULUM DEL CANDIDATO

PRECEDENTI ESPERIENZE ------------------P Totale massimo di 10 punti

Formato dai seguenti due punteggi, cumulabili tra loro:

PRECEDENTI ESPERIENZENELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO(in qualunque ente)max.6 punti(1 punto per ogni mese, periodo max. valutabile 6 mesi per non sfavorire candidati piùgiovani)

PRECEDENTI ESPERIENZEUN SETTORE DIVERSO DAL PROGETTO (in qualunque ente) max.4 punti(1 punto per ogni mese, periodo max. valutabile 4 mesi per attribuire maggior valore alleesperienze nel settore del progetto-box precedente)

TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI----------PTotale massimo di 10 punti

Formato dai seguenti due punteggi, cumulabili tra loro:

TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)Master 1 o 2 liv. o PhD attinente 7Master 1 o 2 liv. o PhD non attinente o Laurea magistrale o specialistica (o vecchioordinamento precedente alla riforma del D.M. 509/99) attinente progetto = punti 6;Laurea magistrale o specialistica (o vecchio ordinamento) non attinente a progetto = punti 5;Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 5;Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 4;Diploma attinente progetto = punti 4;Diploma non attinente progetto = punti 3;Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 2(per ogni anno concluso punti 1, max. 2anni considerabili)TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)Attinenti al progetto = fino a punti 3Non attinenti al progetto = fino a punti 2Non terminato = fino a punti 1

ESPERIENZE E CONOSCENZE AGGIUNTIVE--------PTotale massimo di 10 punti

Formato dai seguenti due punteggi, cumulabili tra loro:

• ESPERIENZE AGGIUNTIVE O INFORMALI: fino a un massimo di punti 5. Esperienze diverse da quelle valutate nel punto precedente punto(es. animatore di villaggi turistici,attività di assistenza ai bambini, viaggi studio, esperienze discambio interculturale, periodi trascorsi all’estero o in ambiente multiculturale ecc.)

•CAPACITA’ E COMPETENZE TECNICHE E CREATIVE fino a un massimo di punti 5(es. conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc.).

NOTE ESPLICATIVE ALL'UTILIZZO DELLA GRIGLIA DI SELEZIONE PER

L'ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI AI SINGOLI CANDIDATI.

Premessa

Il punteggio massimo che un candidato può ottenere è pari a 100 punti, così ripartiti:• scheda di valutazione: max70 punti;• precedenti esperienze: max10 punti;• titoli di studio, professionali, max10 punti•esperienze aggiuntive o informali e competenze tecniche e creative:max10 punti

Il sistema di selezione non prevede punteggi parziali e finali superiori ai valori innanziindicati, pertanto la presenza di valori parziali o totali più elevati indicano la non correttaapplicazione del sistema dei punteggi.

1)Scheda di valutazione

Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivodei candidati è pari a 70. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta dallamedia aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti la griglia.Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali. Non vi è un punteggiominimo per cui il colloquio si intenda superato.

2) Precedenti esperienze (modulo di domanda allegato 3)

Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a 10 punti, così ripartiti:

• NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO (in qualunque ente) max.6 punti (1 puntoper ogni mese, periodo max. valutabile 6 mesi, per non sfavorire candidati piùgiovani)

• IN SETTORI DIVERSI DAL PROGETTO (in qualunque ente) max.4 punti (1 punto perogni mese, periodo max. valutabile 4 mesi per attribuire maggior valore alleesperienze nel settore del progetto-box precedente)

3) Titoli di studio e professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre

conoscenze

(allegato 3 del Bando)

Il punteggio massimo relativo al titolo di studio, alle esperienze non valutate nell'ambito delprecedentepunto2, alle altre conoscenze è pari complessivamente a 10 punti, così ripartiti:

• Titoli di studio: max7 punti, per Dottorato di ricerca, Master universitario di I o II livelloattinente al settore del progetto,Dottorato di ricerca, Master I o II livello non attinente,lauree attinenti al progetto (es. laurea in pedagogia, psicologia, sociologia, scienzedell'educazione, ecc. per progetto di assistenza all'infanzia; laurea in lettere classiche,conservazione beni culturali, ecc. per progetti relativi ai beni Culturali; laurea in medicina perprogetti di assistenza agli anziani ecc.).Lo stesso schema si applica ai diplomi di scuola media superiore. Per ogni anno di scuolamedia superiore superato è attribuito 1 punto fino a massimo 2 punti per 2 anni valutabili(es. iscritto al II anno delle superiori: 2 punti in quanto ha concluso positivamente due anni).Si valuta solo il titolo di studio più elevato (es. per dottorati o i laureati si valuta solo la laureae non anche il diploma;per i diplomati si valuta solo il diploma e non anche i singoli anni dellesuperiori fino al massimo di 2).Alla dizione generica di laurea sono riconducibili sia la laurea del vecchio ordinamentoprecedente alla riforma del D.M. 509/99, che la laurea di secondo livello (specialistica) omagistrale a ciclo unico, contemplata dal nuovo ordinamento.

• Titoli professionali: fino ad un massimo di 3 punti per quelli attinenti al progetto (es.infermiere per progetti di assistenza agli anziani o altri progetti di natura sanitaria,logopedista per progetti di assistenza ai bambini, ecc.).Più titoli possono concorrere alla formazione del punteggio nell'ambito delle singolecategorie individuate nell'allegato (es. due titoli attinenti al progetto concorrono allaformazione del punteggio fino al massimo previsto); viceversa per due titoli di cui unoattinente al progetto e l'altro non attinente non è possibile accumulare i punteggi ottenuti.In questo caso viene considerato solo il punteggio più elevato.

4) Esperienze e conoscenze aggiuntive

(allegato 3 del Bando)

Il punteggio massimo relativo esperienze informali e conoscenze aggiuntive non valutatenell'ambito del precedente punto, è pari complessivamente a 10 punti, ripartiti nelleseguenti 2 categorie:perESPERIENZE AGGIUNTIVE O INFORMALI (fino a un massimo di punti 5), si intende: esperienzediverse da quelle valutate nel punto precedente punto(es. animatore di villaggituristici,attività di assistenza ai bambini, viaggi studio, esperienze di scambio interculturale,periodi trascorsi all’estero o in ambiente multiculturale ecc.)perCAPACITA’ E COMPETENZE TECNICHE E CREATIVE fino a un massimo di punti 5, si intende ades. conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc..

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Le attività di monitoraggio e valutazione prevedono una valutazione completa delle azionidel progetto, inclusi gli step di avvio ed implementazione; ciò consente di avere da subitoelementi atti a modificare ed indirizzare al meglio ed in itinere le attività. Di qui uno dei puntidi forza del progetto: migliorare le azioni in un'ottica di sistema aperto. Il monitoraggio sarà concentrato e suddiviso in 2 principali Macroaree.Macroarea 1: inserimento e programmazione attività dopo una primissima conoscenza dei servizi 0-6 e del funzionamento dell’ufficio sociale-istruzione (1°/2°/3° mese), seguiranno dei colloqui con il volontario di motivazione eorientamento affinché che riesca ad individuare attitudini del volontario ma anche ambiti diinteresse dove si cimenta per la prima volta.Macroarea 2: valutazione apprendimenti e crescita dei giovani in servizioEssendo un progetto molto molto operativo in quanto si sviluppa in un contesto dinamico in

un continuo contatto con gruppi di lavoro e con l’utenza il volontario si troverà da subito in un

contesto che si basa sulle relazioni sociali (dal 4° la 12° mese). Tale fase prevede una fase di

maggiore sperimentazione, dando la possibilità al giovane volontario di ideare, progettare e

realizzare dei progetti. Questo step prevede una serie di stumenti che riescano a monitorare i

punti di forza e criticità: questionario di soddisfazione, repot, diario di bordo.

La valutazione verrà condotta nelle seguenti step e con l’impiego degli strumenti indicati:

Step CONTENUTO STRUMENTI

Valutazione ex ante Rilettura del progetto utilizzando

anche i dati risultanti dalla fase di

Documento sui punti di forza e di

selezione e le aspettative emerse;

In questa fase il Resp. del

monitoraggio assiste gli attori

principali nella valutazione della

corrispondenza degli obiettivi

generali del progetto con quanto

deciso e pianificato.

criticità del progetto.

Valutazione in itinere Questa fase consente la regolazione

delle attività con riferimento a due

variabili:

• le caratteristiche ed i

bisogni dei volontari;

• gli obiettivi del progetto

programmati.

Il Resp. del monitoraggio controlla

l’avanzamento dei lavori,

valutandone gli scostamenti dalla

pianificazione effettuata, e verifica

la corrispondenza del realizzato con

gli obiettivi iniziali, valutando al

contempo le possibili varianti che si

prospettano.

Incontri trimestrali di verifica con la

partecipazione dei volontari,

dell’operatore locale di progetto, del

Resp. del monitoraggio (report del

confronto e quadro sintetico delle

proposte di miglioramento).

• Rilevazione degli

indicatori di risultato

intermedi (sulla base degli

indicatori quantitativi

indicati negli obiettivi del

progetto).

Valutazione ex post Il fine è la definizione di un bilancio

complessivo ed articolato per la

trasferibilità e ripetibilità del

modello sperimentato e per l’analisi

delle qualità/disfunzioni di quanto

scelto e realizzato.

La fase conclusiva prevede

l’intervento del Resp. del

monitoraggio al fine di valutare

l’effettivo conseguimento degli

obiettivi iniziali.

Scheda di valutazione a conclusione

del progetto.

• Questionario sul

gradimento dei volontario

L'ente partecipa al percorso di condivisione degli esiti del monitoraggio organizzato daCopresc e si impegna a predisporre un report finale sull’andamento del progetto che verràutilizzato per elaborare la mappa del valore e il piano provinciale del servizio civile.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

NESSUNO

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione

del progetto:

Formazione specifica: euro 500;Materiale di consumo: euro 300;Materiale promozionale: euro 600;Totale: 1.400 euro

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

L'ente aderisce al piano provinciale del servizio civile e alle attività congiunte e coordinate dal Co.Pr.E.S.C. di Bologna (copromotore del progetto).

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

In coerenza con gli obiettivi e le modalità di attuazione del progetto, saranno utilizzati i localiattrezzati presso le sedi operative, comprensivi di postazioni PC, fotocopiatrici, scanner, fax,altre attrezzature in dotazione, connessione WIFI;

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

27) Eventuali tirocini riconosciuti:

L'ente ha attualmente in corso una convenzione con l'Università Di Bologna per l'effettuazione dei tirocini formativi previsti dai Piani di studi.

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

COMPETENZE E PROFESSIONALITA’ acquisibili dai volontari durante l’espletamento delservizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

COMPETENZE DI BASE- Riconoscere il ruolo e le funzioni delle Autonomie Locali e dei loro organi di governo- Riconoscere il ruolo dell’Istituzione regionale e dei suoi organi di governo- Attivare i programmi informatici e verificarne lo stato- Riconoscere i principali costituenti di un calcolatore e le sue funzioni più comuni- Produrre testi in formato elettronico

COMPETENZE TECNICO/PROFESSIONALI- Comprendere la struttura di un progetto e la fattibilità educativa e didattica- Svolgere il controllo e la bonifica di graduatorie

- Realizzare procedimenti amministrativi- Responsabilizzarsi nella gestione di gruppi per bambini- Utilizzare tecnologie informatiche per la gestione di dati, archivi e indirizzari- Archiviare e gestire il materiale promozionale e informativo- Decodificare messaggi e richieste di informazioni - Raccogliere e catalogare dati e materiali per attività didattiche- Conoscenze specifiche, secondo i profili, in ambito educativo e didattico- Costruire messaggi informatici destinati alla stampa per la pubblicizzazione delle attivitàculturali

COMPETENZE TRASVERSALI- Costruire messaggi chiari, al fine di fornire informazioni corrette all’utenza- Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia- Collaborare con i professionisti coinvolti nel progetto in relazione ai propri compiti e airisultati da raggiungere- Integrarsi con altre figure e ruoli professionali- Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto di regole e orari- Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità- Lavorare in team per produrre risultati collettivi- Trasferire/mediare agli operatori le professionali le specifiche richieste degli utenti

Formazione generale dei volontari29) Sede di realizzazione:

Le sedi di realizzazione vengono individuate su base territoriale tra quellepotenzialmente disponibili, prevedendo anche l’uso e la visita di luoghi significativiper il tema del Servizio Civile:

Aido provinciale via Tiarini 21/2 - 40129 Bologna AOSP - Aula 1 Via Pietro Albertoni, 15 – 40138 BolognaArci Servizio Civile Bologna, via Emilio Zago n. 2 (1° piano) - 40128 Bologna.ASP CASA PROTETTA di Imola, via Venturini 14, Imola (Bo)ASP Imola v.le D’Agostino 2/a, Imola (Bo)ASP LAURA RODRIGUEZ – VIA EMILIA, 36 – 40068 – SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)Aula della Memoria – Borgo Colle Ameno - 40037 Sasso Marconi (BO)Ausl di Bologna, Sede di Via Cimarosa 5/2, Casalecchio di Reno - Frazione S. Biagio(Aule A, B, 24, 134, 119, 175)Ausl di Imola – Staff Formazione - P.le G. dalle Bande Nere, 11 – ImolaBAM (Biblioteca, Archivio, Museo), Via Borgolungo 10, Porretta Terme (Bo)Biblioteca Comunale piazza Garibaldi 1 San Giovanni in PersicetoBiblioteca del Comune di Imola, via Emilia 80, Imola (Bo)Cà Vaina - Centro Musicale Viale Saffi 50/b, Imola (Bo)Casa accoglienza senza fissa dimora – Via Sammarina 50 Castel Maggiore 2

CASA del Paleotto, via del Paleotto, 11 -40141 BolognaCasa della Conoscenza, via Porrettana 360, Casalecchio di Reno (Bo)Casa della Cultura – Piazza Marconi, 5 – 40010 Sala BologneseCasa della Solidarietà, via del Fanciullo 6, Casalecchio di Reno (Bo)Casa di Accoglienza Anna Guglielmi – Via Montecatone 37 – Imola

Casa per la Pace "La Filanda", via Canonici Renani 8/10, Casalecchio di Reno (Bo)Casa Piani del Comune di Imola, via Emilia 88, Imola (Bo)CCSVI Via San Donato, 74 – 40057 Granarolo dell'Emilia (BO)Centro Civico di Lippo, Via Castaldini n. 2 - 40012 Calderara di Reno;Centro Civico di Longara, Via Longarola 33/a - 40012 Calderara di Reno;Centro Giovani - Via X settembre 1943 n.43/a - 40011 Anzola dell’EmiliaCentro Servizi Villa Tamba, via Della Selva Pescarola 26, BolognaCentro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone Via Brento, 9 - 40037Sasso Marconi (BO)

Cineteca di Bologna, via Riva Reno 72, Bologna

Città Metropolitana di Bologna, via San Felice 25, BolognaCittà Metropolitana di Bologna, via Zamboni 13, BolognaComune di Bologna, Piazza Liber Paradisus -6, 40 129 BolognaComune di Bologna, Via Ca’ Selvatica 7, BolognaComune di Casalecchio di Reno, via dei Mille 9, Casalecchio di Reno (Bo) Comune di Pianoro Centro Civico di Rastignano Via Andrea Costa, 66, 40065Rastignano - Pianoro Comune di Zola Predosa, Piazza della Repubblica 1, 40069 Zola Predosa (BO)Comunità Terapeutica S.Giuseppe - Via Sammarina 12 - Castel Maggiore (BO)Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a marchio Anffas, via Luigi Rasi 14 , 40127 Bologna.Cooperativa Sociale Il Pellicano, via Sante Vincenzi 36/4 – 40138 Bologna (BO)Cooperativa Sociale Onlus "Educare e Crescere" via Paolo Costa 20, 40137 BolognaCooperativa sociale Santa Chiara Via Nazario Sauro, 38 – BolognaCooperativa Sociale Società Dolce, via Cristina da Pizzano N° 5 - 40133 Bologna

Fondazione Montecatone Onlus Via Montecatone Onlus 37 – Imola c/o Ospedale di MontecatoneFondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, via S. Vitale 114, BolognaFONDAZIONE RITIRO SAN PELLEGRINO- via Sant'Isaia 77, 40123 – BolognaFondazione Santa Clelia Barbieri, via Mazzini 202/2, 40046 Alto Reno terme(Bo)Fondazione Santa Clelia Barbieri, via San Rocco 42, Vidiciatico (Bo)Fondazione Scuola di Pace di Montesole, via San Martino 25, Marzabotto (Bo)G.a.v.c.i. c/o "Villaggio del Fanciullo" via Scipione Dal ferro n°4, 40138 BolognaIIPLE Via del Gomito 7 - 40127 BolognaIl Bosco Soc. Coop. Sociale Via Montericco 5/A, 40026 IMOLA Istituto Aldini Valeriani, via Bassanelli 9/11, BolognaIstituto storico Parri, via Sant’Isaia 18 - BolognaIstituzione Gian Franco Minguzzi, via San’isaia 90, 40123 BolognaLa Palazzina - Centro Multimediale Via Quaini 14, Imola (Bo)Liceo Malpighi, via S. Isaia, 77 Bologna

Museo Cidra sulla Resistenza, via dei Mille 26, ImolaMuseo Civico del Risorgimento, p.zza Carducci 5, BolognaMuseo Ebraico, via Valdonica 1/5, BolognaOspedale di Montecatone– via Montecatone 37 40026 Imola (BO)Pinacoteca del Comune di Imola, via Sacchi 4, Imola (Bo) Pronta Accoglienza Adulti San Giovanni Battista – Via Sammarina 40 Sabbiuno di Castel MaggioreRegione Emilia Romagna, v.le Aldo Moro 21, Bologna

Regione Emilia Romagna, v.le Silvani 6, BolognaSala “Antichi sotterranei”, sede Municipio p.zza XX settembre 3 40024 Castel SanPietro Terme Sala Consiliare Municipale – Piazza Marconi, n. 7 – 40012 Calderara di RenoSala Consiliare Municipale del Comune di Calderara di Reno, p.zza Marconi 7,Calderara di Reno (Bo);Sala corsi - Municipio di Zola Predosa Piazza della Repubblica, 1 - 40069 Zola PredosaSala del Consiglio del Comune di Monte San Pietro, p.zza della Pace 4, Comune diMonte San Pietro (Bo)Sala del Consiglio Diocesano dell'Azione Cattolica via del Monte 5 (3° piano)Sala della Biblioteca Ragazzi, Piazza Martiri della Liberazione n.12 San Pietro in CasaleSala eventi c/o Mediateca di San Lazzaro Via Caselle 22, 40068 San Lazzaro di SavenaSala Ilaria Alpi presso la sede del Comune in Via Persicetana n. 226 CrevalcoreSala Nilla Pizzi - Via 2 Agosto 1980 – 40019 Sant’Agata BologneseSala proiezioni Biblioteca G. C. Croce – Piazza Garibaldi, 1 – 40017 S. Giov. in PersicetoSala Protezione Civile Via Salvo D'acquisto 12, 40068 San Lazzaro di SavenaSala Riunioni AICS, 1° piano, palestra Valeria Moratello (Lunetta Gamberini), via Achille Casanova 11 BolognaSaletta del suffragio del Comune di Medicina, via Fornasini, Medicina (Bo)Scuola di Pace, via Lombardia 36, BolognaSede YouNet - Villa Pini Via del Carpentiere, 14 – 40138 BolognaTeatro Spazio Reno, via Roma 12, 40012 Calderara di Reno

30) Modalità di attuazione:

La formazione generale viene erogata dalla Regione Emilia Romagna tramite ilCoordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Bologna e viene realizzata in formacoordinata e congiunta tra enti.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Come indicato nel Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio CivileNazionale n. 160/2013 prot.13749/1.2.2 del 19/07/2013, contenente le “Linee guida per laformazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, i moduli del progetto formativosi attengono alle tre macroaree previste: Valori e Identità del SC, Cittadinanza Attiva eGiovane Volontario nel sistema del S.C. Ai contenuti obbligatori previsti dalla normativa nazionale, il gruppo di lavoro dei formatori

ed esperti degli enti ha ritenuto necessario aggiungere ulteriori moduli formativi su:valutazione dell’esperienza, dinamiche interculturali e valorizzazione delle competenzeacquisite. A completamento del percorso, il gruppo classe sceglie un argomento da“approfondire” tra quelli proposti.L’impianto metodologico del progetto formativo prevede di utilizzare la lezione frontale peril 45% delle ore complessive e tecniche di apprendimento non formale per il restante 55%.Per la parte di formazione frontale vengono coinvolti sia i formatori accreditati degli enti diservizio civile, competenti sul tema indicato, sia esperti esterni e “testimoni privilegiati” chepossano arricchire la qualità della lezione, con il supporto di materiale informativo,bibliografie di riferimento, slides e dispense appositamente preparati. Per la parte di formazione non formale i giovani vengono chiamati a partecipare attivamentealla discussione dell’argomento attraverso tecniche di action learning, esercitazioni digruppo, simulazioni, analisi di caso, discussioni plenarie ed eventuali visite a realtàsignificative sia per la storia del Servizio Civile, come musei storici, sia per l’”attualità” delServizio Civile, come le sedi di alcuni particolari progetti.

33) Contenuti della formazione:

Di seguito il programma delle diverse giornate formative con l’indicazione deicontenuti, delle scelte metodologiche e degli obiettivi di ogni modulo previsto.

PERCORSO DI FORMAZIONE GENERALE PER VOLONTARI DI SERVIZIO CIVILE -

PROGRAMMA 2016

A 2016

1° giorno 2° giorno 3° giorno 4° giorno 5° giorno 6° giorno 7° giorno 8° giorno 9° giorno

Modulo:

Presentazio

ne dell’ente

- 1 ora

Modulo: L’organizzazione del SC e le sue figure – 1 ora

Modulo: Diritti e doveri del volontario di servizio civile – 2 ore

Modulo: l’identità del gruppo in formazione e patto formativo - 3 ore

Modulo: dall’obiezione di coscienza alservizio civile – 2 ore

Modulo: il dovere di difesa della patria - La difesa civile non armata e non violenta – 3 ore

Modulo: la formazione civica – 2 ore

Modulo: comunicazione interpersonale e gestione deiconflitti - 3 ore

Modulo: il lavoro per progetti – 2 ore

Modulo: il lavoro per progetti – 4 ore

Modulo: le forme di cittadinanza– 3 ore

Modulo: la protezione civile – 1 ora

Lavorare in

contesti

intercultura

li:

approcci, strumenti e parole dellamediazione – 4 ore

Modulo: la rappresentanza dei volontari in SC – 2 ore

Valutazione

percorso di

FG– 2 ore

Approfondi

mento di uno o più argomenti dei moduli precedenti, a scelta del gruppo -4 ore

Modulo: la normativa vigente e la carta di impegno etico– 1 ora (Presenza

OLP )

5 ore 5 ore 5 ore 5 ore 4 ore 4 ore 4 ore 4 ore 4 ore

3 ore Lezione frontale

2 ore Lezione frontale

2 ora Lezione frontale

3 ore Lezione frontale

2 ore Lezione frontale

2 ore Lezione frontale

2 ore Lezione frontale

1 ora Lezione frontale

2 ore Lezione frontale

2 ore Dinamiche non formali

3 ore Dinamiche non formali

3 ore Dinamiche non formali

2 ore Dinamiche non formali

2 ore Dinamiche non formali

2 ore Dinamiche non formali

2 ore Dinamiche non formali

3 ore Dinamiche non formali

2 ore Dinamiche non formali

1° giorno

Modulo:

Presentazione dell’ente

- 1 ora

Modulo: L’organizzazione del SC e le sue figure – 1 ora

Modulo: Diritti e doveri del volontario di servizio civile – 2 oreModulo: la normativa vigente e la carta di impegno etico– 1 ora (Presenza OLP )

5 ore

3 ore Lezione frontale

2 ore Dinamiche non formali

Di seguito il programma delle diverse giornate formative con l’indicazione dei contenuti,delle scelte metodologiche e degli obiettivi di ogni modulo previsto.PROGRAMMA DETTAGLIATO

1° GIORNO (presenza degli OLP alla giornata formativa)

Obiettivo della prima giornata è essenzialmente quello di far comprendere ai volontaril’importanza del sistema in cui sono inseriti. Ad una spiegazione generale del COPRESC segue in particolare la presentazione del percorsodi formazione generale e degli enti coinvolti. Solo in questa prima giornata è prevista la compresenza degli OLP (tranne che per la partefinale) per attenuare la distanza che può crearsi fra la FG e la FS e per aiutare i ragazzi acomprendere l’assoluta continuità che esiste fra la FG e il loro servizio civile quotidiano.Vengono presentati i valori portanti e la filosofia sottostante al SC e agli enti coinvolti,nonché le regole di funzionamento del sistema con indicazione dei principali siti diriferimento (ad esempio sito della rappresentanza di SC, sito dipartimento nazionale e sitoregione ER).In questo modulo si illustrano i punti fondamentali dell’impianto normativo relativo alservizio civile, con particolare attenzione alla presentazione dei diritti e doveri.Si presenta la Carta di impegno etico cercando di farne cogliere il senso ai volontari.

Si conclude con un momento di discussione plenaria finale, previsto per ogni giornata, cheha lo scopo di rispondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipantirispetto alla lezione (per far sentire i volontari maggiormente a loro agio, gli OLP nonpartecipano a questo momento).MODULO L’ORGANIZZAZIONE DEL S.C. E LE SUE FIGURE - 1oraOBIETTIVI- ILLUSTRARE GLI OBIETTIVI DEL PERCORSO DI FORMAZIONE GENERALE ALL’INTERNO DEL SC- RICONDURRE L’ESPERIENZA PRATICA DEL VOLONTARIO AI PRINCIPI E VALORI DEL SCCONTENUTI- PRESENTAZIONE DEL PERCORSO DI FORMAZIONE E DEL COPRESC- DESCRIZIONE DELLE FIGURE COINVOLTE NEL SC LA SENSIBILIZZAZIONE AL SERVIZIO CIVILE – 30 MNUTIOBIETTIVI - AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA SUL RUOLO DEL VOLONTARIO E SULLE MODALITÀ DISENSIBILIZZAZIONECONTENUTI - LE ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE- LE PROPOSTE DEI VOLONTARI- LA TESTIMONIANZA

MODULO PRESENTAZIONE DELL’ENTE - 30 MNUTIOBIETTIVI- VERIFICARE LA CONOSCENZA DEL GIOVANE RISPETTO ALL’ENTE IN CUI PRESTA SERVIZIO- AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA SCELTA PROGETTUALE ALL’INTERNO DI UNDETERMINATO ENTECONTENUTI- PRESENTAZIONE DELL’ENTE DI APPARTENENZA da parte di volontari e OLP- EVENTUALI MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALLA SCELTA DI UN ENTE INPARTICOLARE

MODULO DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO DEL SERVIZIO CIVILE - 2 oreOBIETTIVI- AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA RISPETTO ALLE REGOLE E AL CONTESTO DEL SCCONTENUTI- INFORMAZIONE SUI DIRITTI E DOVERI DEI VOLONTARI (DISCIPLINA DEI VOLONTARI IN SC)- PATTO FORMATIVOMODULO LA NORMATIVA VIGENTE E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO - 1 oraOBIETTIVI- CONOSCERE L’IMPIANTO NORMATIVO DEL SC E LE SPECIFICHE REGIONALI, CONPARTICOLARE RIGUARDO AL VALORE ETICO DEL SCCONTENUTI- SPIEGAZIONE DEI PUNTI FONDAMENTALI DELLA NORMATIVA DEL SC- RIFLESSIONE SULL’ETICA E SUL CASO SPECIFICO DEL SC2° GIORNO

In questa giornata i formatori cercano di far sperimentare ai volontari situazioni chefavoriscano l’interazione tra gli stessi, al fine di costruire un’identità di gruppo partendodalle loro aspettative per il SC. Attraverso tecniche di cooperazione si cerca di lavorare sul gruppo, in modo da attivaredinamiche relazionali che consentano un clima d’aula ottimale.I volontari vengono stimolati a mettersi in gioco dando una originale presentazione di séstessi, legata alle motivazioni che li hanno portati alla scelta del SC. Nella seconda parte si cerca di lavorare sull’aumento di consapevolezza di questa sceltaripercorrendo la storia dell’obiezione di coscienza, dedicando particolare attenzione al ruolo

che le donne hanno avuto in questo processo. Vengono spesso coinvolti testimoni privilegiati per attualizzare i contenuti e collegarliall’esperienza dei volontari. Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di rispondere adeventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto alla lezione.MODULO L’IDENTITA’ DEL GRUPPO IN FORMAZIONE - 3 ore OBIETTIVI- COSTRUZIONE DI UN’IDENTITÀ DI GRUPPOCONTENUTI- PRESENTAZIONE DEI VOLONTARI EVIDENZIANDO LE ASPETTATIVE SUL CORSO E SUL SC- LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO: DINAMICHE RELAZIONALI, COOPERAZIONE,COLLABORAZIONEMODULO DALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE - 2 oreOBIETTIVI- CONOSCERE LE RADICI DEL SERVIZIO CIVILE E LA STORIA DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZACONTENUTI- LA STORIA DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA E DELLA DIFESA DELLA PATRIA - L’ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO: DALL’ESPERIENZA DELLE RAGAZZE AQUELLA DEI GIOVANI 3° GIORNO

I moduli affrontati in questa giornata si propongono di far ragionare i volontari sul concettodi patria, cercando di calarne il significato nel contesto attuale, a partire dalla sua radicecostituzionale per arrivare alla vita pratica dei volontari. Questo modulo viene realizzato all’interno di musei storici e/o della resistenza per ampliarelo sguardo sulle diverse esperienze di difesa civile.Inoltre propone un confronto sui contenuti della Carta Costituzionale e La DichiarazioneUniversale dei Diritti Umani e sull’importanza e le funzioni degli organi costituzionali.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di rispondere adeventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto alla lezione.

MODULO IL DOVERE DI DIFESA DELLA PATRIA- LA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NON

VIOLENTA - 3 oreOBIETTIVI- COMPRENDERE IL SC COME STRUMENTO DI DIFESA DELLA PATRIA- ANALIZZARE IL CONCETTO E LA PRATICA DELLA NON VIOLENZACONTENUTI- DIVERSI APPROCCI AL SIGNIFICATO DI PATRIA: IDENTITÀ, CULTURA, AMBIENTE - ESEMPI STORICI DI DIFESA CIVILE NON ARMATA E NON VIOLENTAMODULO LA FORMAZIONE CIVICA - 2 ORE OBIETTIVI- APPROFONDIRE FUNZIONI E RUOLI DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI- ALLARGARE LO SGUARDO AL SISTEMA INTERNAZIONALE CONTENUTI - DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI E CARTA COSTITUZIONALE- VALORI, PRINCIPI E REGOLE ALLA BASE DELLA CIVILE CONVIVENZA4° GIORNO

Questa giornata si propone di presentare ai volontari le modalità di comunicazione inmaniera dinamica, attraverso esposizioni di tipo frontale e diverse esercitazioni di gruppo. Ilmodulo cerca di presentare ai volontari la pace e le pratiche di non violenza come strumentidi inclusione. Si tenta di decostruire il concetto di conflitto, anche presentando esempiconcreti di pratiche non violente.Si cerca anche di sviluppare le capacità di ascolto attivo, tramite altre esercitazioni e roleplaying e, soprattutto, le capacità di problem solving che conducono al successo di un

progetto.Per questo la giornata presenta anche ai volontari come si costruisce, gestisce e valuta unprogetto. Si tratta di una prima parte teorica del modulo sul lavoro per progetti, cui seguiràuna parte pratica nella giornata successiva.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di rispondere adeventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto alla lezione.MODULO COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E GESTIONE DEI CONFLITTI - 3 ore- AUMENTARE LA CONOSCENZA DELLA MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E LE CAPACITÀ DIASCOLTO- CONOSCERE I PRINCIPI E LE PRATICHE DELLA NON VIOLENZA, AUMENTANDO LE CAPACITÀDI GESTIONE DEI CONFLITTICONTENUTI - GLI ASSIOMI DELLA COMUNIZAZIONE E LE DIFFERENTI MODALITÀ DI ASCOLTO - LE FORME DEL CONFLITTO E LE MODALITÀ DI GESTIONE MODULO IL LAVORO PER PROGETTI (PRIMA PARTE) - 2 oreOBIETTIVI- INQUADRAMENTO TEORICO SULLA METODOLOGIA DELLA PROGETTAZIONE E SUL LAVOROPER PROGETTI CONTENUTI- ELEMENTI TEORICI DEL CICLIO DEL PROJECT MANAGEMENT - MODALITÀ PRINCIPALI DELLA VALUTAZIONE DEI PROGETTI

5° GIORNO

La giornata è dedicata alla seconda parte del modulo sul Lavoro per progetti. Si propone dipresentare ai volontari come si costruisce, gestisce e valuta un progetto. Questa attivitàpotrà essere svolta all’interno di un particolare ente e/o sede di progetto di SC per mostraredal vivo la gestione del lavoro per progetti.I partecipanti vengono così stimolati a riflettere sul loro progetto a partire dai riscontripratici forniti dalla realtà progettuale appena “toccata con mano”.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di rispondere adeventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto alla lezione.MODULO IL LAVORO PER PROGETTI (SECONDA PARTE) - 4 oreOBIETTIVI- AUMENTARE LA CAPACITÀ DI LAVORARE PER PROGETTI SENZA PERDERE DI VISTA ILCONTESTO GENERALE DEL SC- COLLEGARE L’ESPERIENZA PRATICA DI SC CON IL CONTESTO VALORIALE IN CUI È INSERITACONTENUTI- RIFLESSIONE SU SINGOLI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE- ELEMENTI TEORICI ED ESERCITAZIONE PRATICA PER LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI- VISITA AD UNA PARTICOLARE REALTÀ/PROGETTO/ENTE DI SC6° GIORNO

In moduli del sesto incontro intendono far riflettere i volontari sul valore della cittadinanzaattiva, con un focus particolare sulla realtà del volontariato bolognese. Attraverso le attivitàproposte ed eventuali proiezioni, esperti del Centro Servizi per il Volontariato e dellaProtezione Civile della Provincia di Bologna illustreranno anche come lavorano gli attori delnon profit e come si costituiscono e gestiscono, ad esempio, Associazioni di PromozioneSociale, Organizzazioni Di Volontariato, Cooperative Sociali.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di rispondere adeventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto alla lezione.MODULO LE FORME DI CITTADINANZA - 3 oreOBIETTIVI- RAFFORZARE IL CONCETTO DI CITTADINANZA ATTIVA - CONOSCERE IL MONDO DEL NON PROFIT NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

CONTENUTI- ESPERIENZE DI CITTADINANZA ATTIVA A CONFRONTO: ASSOCIAZIONISMO, COMITATI,ORGANI CONSULTIVI, PRATICHE DI CONSUMO CRITICO E COMPORTAMENTI SOSTENIBILI- PRESENTAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ E MODALITA’ DI ORGANIZZAZIONE CIVILE MODULO LA PROTEZIONE CIVILE - 1 oraOBIETTIVI-CONOSCERE LE MODALITÀ OPERATIVE DELLA PROTEZIONE CIVILECONTENUTI-RUOLO E FUNZIONI DELLA CONSULTA PROVINCIALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE7° GIORNO

Questa giornata propone ai volontari alcuni spunti concettuali, pratici e statistici per un usoterminologico consapevole delle parole legate all’interculturalità, nel tentativo diaumentare le capacità di interazione e relazione dei volontari. Il gruppo sarà guidato aconstatare il carattere fluido del concetto di ‘cultura d’appartenenza’ e di ‘identità’ perindagare percezioni personali e stereotipi. Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di rispondere adeventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto alla lezione.MODULO LAVORARE IN CONTESTI INTERCULTURALI - 4 oreOBIETTIVI- ACQUISIRE STRUMENTI DI CONOSCENZA SULLA FIGURA E SUL RUOLO DELLA MEDIAZIONECULTURALE NELLA COSTRUZIONE DI NUOVE CITTADINANZE - AUMENTARE LE CAPACITÀ DEI VOLONTARI DI LAVORARE IN CONTESTI INTERCULTURALIPER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE TRA CITTADINI STRANIERI E ITALIANI- APPRENDERE STRUMENTI PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI ANCHE IN UNA PROSPETTIVAINTERCULTURALECONTENUTI- PRESENTAZIONE DELLA DEFINIZIONE CONCETTUALE DEI TERMINI E DI ALCUNI DATIREGIONALI SULLA MEDIAZIONE INTERCULTURALE- RIFLESSIONE DI GRUPPO ED ESERCITAZIONI SUI TERMINI DI CITTADINANZA,INTERCULTURALITÀ/MULTICULTURALITÀ, CULTURA8° GIORNO

Quest’incontro è dedicato alla presentazione della Rappresentanza dei volontari in SC daparte di ex-volontari e all’elaborazione di eventuali proposte da parte del gruppo da portareall’attenzione dei delegati (regionali o nazionali).Si conclude con la valutazione del percorso di formazione e l’individuazione, sulla base delleproposte dei giovani, degli argomenti da approfondire nella giornata conclusiva.MODULO LA RAPRESENTANZA DEI VOLONTARI IN SC - 2 oreOBIETTIVI- PRESENTARE RUOLI E FUNZIONI DELLA RAPPRESENTANZA ED ELABORARE PROPOSTE PERDELEGATICONTENUTI- PRESENTAZIONI DELLE PRECEDENTI ESPERIENZE DEI DELEGATI DI SC, CON LOROCOINVOLGIMENTO DIRETTOMODULO LA VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA di SC - 2 oreOBIETTIVI- RACCOGLIERE LE OSSERVAZIONI DEI VOLONTARI PER UNA VISIONE COSTRUTTIVA DELPERCORSOCONTENUTI- ANALIZZARE DIVERSI ASPETTI DELL’ESPERIENZA DI SERVIZIO CIVILE: RAPPORTO CONL’ENTE, FORMAZIONE, ATTIVITÀ PRATICA ECC.9° GIORNO

MODULO DI APPROFONDIMENTO - 4 ore

Giornata di approfondimento sia teorico che pratico su argomenti concordati con il gruppodurante la valutazione.10° GIORNO

Questa giornata è dedicata a orientare i volontari sulle possibilità di proseguire l’esperienzadi cittadinanza in altri ambiti (volontariato, associazionismo, training internazionali, campi dilavoro ecc.) e a valorizzare le competenze acquisiste per un futuro inserimentoprofessionale (cv europeo, linkedin, referenze degli enti, portali e bandi ecc.).

MODULO RICONOSCIMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE – 3 ORE OBIETTIVI- CREAZIONE DI UN DOCUMENTO CHE POSSA IDENTIFICARE E RICONOSCERE LECOMPETENZE ACQUISITE DURANTE IL PERCORSO DI SERVIZIO CIVILE- PRESENTAZIONE DEI NUOVI STRUMENTI EUROPEI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLIAPPRENDIMENTI INFORMARLI (YOUTH PASS, EUROPASS ECC.)CONTENUTI- LAVORI INDIVIDUALI E DI GRUPPO PER L’AUTOVALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE(1. Comunicazione nella lingua madre; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3.Competenza matematica e competenze di base nella scienza e nella tecnologia; 4.Competenza informatica; 5. Apprendere ad apprendere; 6. Competenze sociali e civiche; 7.Spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale)

MODULO ORIENTAMENTO POST SERVIZIO CIVILE – 2 ORE

OBIETTIVI- FAVORIRE L’IMPEGNO CIVICO DEI GIOVANI- AGEVOLARE L’INSERIMENTO LAVORATIVOCONTENUTI- ESEMPI ED ESPERIENZE DI CITTADINANZA ATTIVA

- ANALISI DI STRUMENTI E CANALI PER LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO

34) Durata:

Il corso di formazione generale dura 45 ore. suddivise in 10 giornate formative.Durante il corso sono previste, oltre a tutti i moduli presenti nelle Linee Guida, 30minuti per la presentazione delle attività di sensibilizzazione congiunta, 4 ore suitemi della mediazione interculturale, 3 ore di valutazione dell’esperienza diformazione generale nel contesto del servizio civile e 5 ore sulla valorizzazione degliapprendimenti e delle competenze acquisiti tramite il SC (come CV europeo,Youthpass, Europass). Una giornata viene inoltre dedicata all’approfondimento di uno o più argomentitrattati precedentemente, sulla base delle particolari esigenze e richieste del gruppoclasse.Il percorso formativo si articola in 10 incontri. Ogni incontro dura 4 o 5 ore. I primi 8incontri si svolgono in un arco temporale di 4-5 mesi e vengono erogati entro e nonoltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. Gli ultimi 2 incontri vengono svolti tra il210° ed entro e non oltre il 270° giorno dall’avvio del servizio.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Municipio - Via San Donato 199 – Granarolo dell'Emilia (n.1 volontario)

Scuola dell’infanzia “Aquilone” - Via San Donato 169 – Granarolo dell’Emilia (n.2 volontari)

Plesso comunale nido-scuola dell'infanzia - Via Bettini 6/9 – Quarto Inferiore (n.2 volontari)

36) Modalità di attuazione:

La formazione viene svolta in proprio presso l'ente, con formatori dell'ente.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Riccardo Barbaro nato a Torino - 22/02/1968Matilde Rispoli nata a Potenza - 14/04/1973Laura Sgargi Gherardi nata a Bologna 8/07/1976

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Riccardo Barbaro, laurea in Filosofia, laureando in scienze politiche, esperienza pluriennalein attività attinenti al progetto di servizio civile nazionale maturate come dirigentedell’Unione Terre di Pianura e del Comune di Granarolo dell’Emilia. Il ruolo prevede: ladirezione delle aree di riferimento; la gestione di procedimenti amministrativi complessi e lapredisposizione dei conseguenti provvedimenti; la gestione e il coordinamento del personaleassegnato alle aree; lo sviluppo dei programmi di miglioramento della qualità dei servizigestiti, l’attuazione e la programmazione delle attività; l’analisi dei problemi diorganizzazione e la formulazione delle proposte al fine della razionalizzazione della strutturaorganizzativa, delle funzioni, della dotazione organica; la definizione e la realizzazione dipiani di formazione e di metodologie di valutazione delle posizioni e delle prestazioni deilavoratori. Dal 2006 lo stesso collabora con le principali società di formazione come docentenell’ambito dei corsi rivolti a funzionari e dirigenti di enti locali ed ha espletato più di 70gironate di formazione su materie inerenti il funzionamento e le competenze degli entiterritoriali con particolare riferimento alla funzione in materia di istruzione cultura e servizisociali. Matilde Rispoli laurea in pedagogia, esperienza pluriennale in attività attinenti al progetto diservizio civile nazionale e riferite al settore servizi 0-18 e nello specifico: coordinamentopedagogico per il Comune di Granarolo dell’Emilia (dal 2006 al 2019): servizi educativi per laprima infanzia 0-6 anni (n.3 nidi d’infanzia, n. 2 scuole dell’infanzia, centri estivi 3-14 anni).Interventi di sostegno alla genitorialità finanziati dai Piani Sociali di zona;percorsi di integrazione dei soggetti diversamente abili 0-18 anni). Iniziative terzo settore.Comunità di san Patrignano (RN) – incarico professionale come supervisione e formazione(dal 2007 al 2011).Laurea Sgargi Gherardi laurea in Economia Gestione delle imprese, esperienze in supporto ecoordinamento dei tirocini formativi e di orientamento. Responsabile del Servizio Sociale delComune di Granarolo dell’Emilia dal 2005.

Natascia Vantagiato laureata in Economia Aziendale, Referente dello Sportello Sociale edell’Ufficio Scuola, responsabile di numerosi procedimenti amministrativi, assunta nel 2008.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

L’impianto metodologico del progetto formativo prevede di utilizzare le lezione frontale per il

50% delle ore complessive e tecniche di apprendimento non formale per il restante 50%

I docenti della parte di formazione frontale sono le persone indicate nel box precedente,

competenti sui temi assegnati, utilizzando apposita aula attrezzata di lavagna a fogli mobili,

lavagna luminosa, con un supporto di materiale informativo, bibliografie di riferimento, slides

e dispense appositamente preparate.

Per la parte di formazione i giovani vengono chiamati a partecipare attivamente alla

discussione dell’argomento attraverso tecniche di action learning, esercitazioni di gruppo,

simulazioni, analisi di caso, discussioni plenarie, visite ai servizi e incontri con esperti locali e

addestramento in affiancamento per gli aspetti più operativi.

Per quanto attiene alla formazione specifica e in particolare il Modulo di formazione e

informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile esso

sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza, usando l’ambiente on line del

sistema SELF della Regione Emilia-Romagna.

40) Contenuti della formazione:

Di seguito il programma dei moduli formativi e i relativi contenuti:

Modulo 1: docente Riccardo Barbaro – durata 10 ore- Nozioni di base sull’ordinamento degli enti locali

- Il funzionamento del Comune: organi politici e organi tecnici

- Le competenze del Comune in materia di istruzione, cultura e servizi sociali.

Modulo 2: docente Matilde Rispoli – durata 30 ore

- Introduzione all’organizzazione dei servizi educativi e scolastici comunali

- Organizzare e gestire un’attività laboratoriale nell’ambito scolastico

- Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il Modulo di formazione istituire

rapporti di collaborazione con altre realtà presenti sul territorio comunale e provinciale

interessate ai temi della multiculturalità (scuola, associazioni, ecc…).

- proporre percorsi formativi e di invito alla lettura rivolti all’utenza della biblioteca, con

particolare attenzione ai diversi target.

- conoscere le principali fonti informative utili allo svolgimento delle attività sopra descritte

- implementare la comunicazione relativa alla promozione degli eventi e dei servizi culturali

Modulo 3: docente Laura Sgargi Gherardi – durata 10 ore- nozioni di procedimenti amministrativi

- sistemi di gestione informatica

Modulo 5: e- learning- Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il Modulo di formazione e

informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile esso

sarà realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del Copresc di riferimento

mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza

nei luoghi di servizio.

41) Durata:

La durata complessiva della formazione specifica è di 50 ore, con piano formativo di

9 giornate di 5-6 ore ad esclusione del modulo 5 (4 ore).

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio del percorso di formazione generale dei volontari di servizio civile intende esserestrumento per valutare la qualità e l’efficacia del progetto formativo, al fine di evidenziarne glielementi di criticità e i punti di forza. Per rispondere con maggiore efficacia all’obiettivo del monitoraggio di qualità, fissato dalla circolaredel 28 gennaio 2014 sul “Monitoraggio del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionalesulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale”, il CO.PR.E.S.C. potrà avvalersi delsupporto scientifico e della supervisione dell’associazione Come Pensiamo - Etnografia e Formazione

in virtù della convenzione stipulata.

Ecco in dettaglio il percorso di monitoraggio della formazione generale:

• Incontro di monitoraggio iniziale: prima dell’avvio dei corsi viene organizzato un incontro diprogrammazione del tavolo di lavoro dei formatori ed esperti degli enti per definire modalitàdi attuazione e coordinare gli interventi.

• Incontro di monitoraggio finale: riunione in plenaria per valutare e riprogettare il percorso diformazione generale alla luce di tutti i contributi raccolti.

A queste attività si aggiungono ulteriori strumenti di valutazione:

• Il punto di vista dei volontari: in ogni corso , con il supporto di un esperto, ivolontari si confrontano per analizzare il percorso di formazione generale, ilrapporto con l’ente e le attività svolte all’interno del Modulo formativo sullaValutazione dell’esperienza di Servizio Civile.

• Il punto di vista degli enti: il Referente dei volontari, in collaborazione conl’esperto del monitoraggio, inserisce osservazioni sul percorso di formazionegenerale nel report finale del piano di monitoraggio interno del progetto.

• Eventuale Tutor d’aula (tirocinante universitario), qualora sia presente,questa figura permette di approfondire tre aspetti del monitoraggio, inquanto può:

• osservare le dinamiche relazionali e il clima d’aula all’interno del gruppo classe;

• curare il processo di valutazione, attraverso la distribuzione, spiegazione, raccolta di appositeschede di valutazione giornaliera.

• Redigere un report finale, volto in particolare ad evidenziare le criticità e le positività emersedal lavoro, nonché delle proposte di possibili miglioramenti.

(Il ruolo di tutor può essere ricoperto da un tirocinante dell’università e coadiuvato daldell’associazione Come Pensiamo - Etnografia e Formazione per una consulenza scientifica nellastesura del report finale).

Il Co.Pr.E.S.C. raccoglie tutti i contributi che possono essere utilizzati perl’elaborazione della mappa del valore.

Data 17/10/2016

Per il Sindaco Daniela Lo Conte, Salvatore Puzzo Assessore Delegato dal Sindaco con

Atto n. prot. 8843 del 30/05/2014

Il Responsabile legale dell’Ente

Daniela Lo Conte

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente