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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO ONLUS 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: La Compagnia dei diversi: pensieri, parole, ed esperienze sociali tra giovani e anziani 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A01Assistenza Anziani 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa Il progetto qui presentato si realizzerà all’interno del Dipartimento Anziani di Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS (Cr) ed è rivolto a 3 volontari in servizio civile che verranno inseriti presso il Servizio di Animazione della geriatria C (RSA nuclei C e D, Centro di Riabilitazione nuclei A e B). NB: va sottolineato che in riferimento alla Dgr 5343 del 27giugno 2016 (relativa ai criteri aggiuntivi regionali) 1 dei 3 posti messi al bando sarà esclusivamente riservato alla partecipazione dei NEET ed è finalizzato (come indicato del Delibera Regionale) ad offrire un’opportunità a giovani con minori possibilità lavorative dovute alla medio-bassa scolarizzazione. A tal fine, per il giovane volontario, sono stati previsti compiti e mansioni semplici ma gratificanti, che non richiedo alti percorsi di scolarizzazione, né particolari 3 NZ00349 Regione Lombardia

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(Allegato 1)

1

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO ONLUS

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

La Compagnia dei diversi: pensieri, parole, ed esperienze sociali tra giovani e

anziani

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A01Assistenza Anziani

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Premessa

Il progetto qui presentato si realizzerà all’interno del Dipartimento Anziani di Fondazione

Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS (Cr) ed è rivolto a 3 volontari in servizio civile che

verranno inseriti presso il

Servizio di Animazione della geriatria C (RSA nuclei C e D, Centro di Riabilitazione nuclei A e B).

NB: va sottolineato che in riferimento alla Dgr 5343 del 27giugno 2016 (relativa ai criteri

aggiuntivi regionali) 1 dei 3 posti messi al bando sarà esclusivamente riservato alla

partecipazione dei NEET ed è finalizzato (come indicato del Delibera Regionale) ad offrire

un’opportunità a giovani con minori possibilità lavorative dovute alla medio-bassa

scolarizzazione. A tal fine, per il giovane volontario, sono stati previsti compiti e mansioni

semplici ma gratificanti, che non richiedo alti percorsi di scolarizzazione, né particolari

3

NZ00349

Regione Lombardia

2

competenze professionali, ma che siano in grado di offrire al giovane possibilità esperenziali

stimolanti sul piano motivazionale (il ruolo e le attività proposte sono specificate al paragrafo

8.3 del progetto) e per l’acquisizione di competenze specifiche.

Per il reclutamento dei volontari che possiedono tali caratteristiche, sono stati presi contatti con

il Comune di Sospiro il quale, condividendo lo scopo, si è dichiarato disponibile ad

attivarsi a fini collaborativi mediante il coinvolgimento dell’assessorato dei servizi sociali

(vedi allegato).

Fondazione Sospiro è un ente accreditato dalla Regione Lombardia che offre servizi

assistenziali e di sostegno a soggetti colpiti da fragilità psico-fisica (anziani e disabili

istituzionalizzati con modalità permanenti o temporanee, con forti limitazioni dell’autonomia

e/o alterazione cognitiva di vario grado).

Sul piano operativo il Dipartimento Anziani, seguendo le direttive OMS e dell’Unione Europea

(http://ec.europa.eu/health-eu/my_health/elderly/index_it.htm), promuove modelli terapeutici

diversificati e si pone come possibile risposta alle diverse esigenze di una popolazione che

invecchia sempre di più.

Su scala nazionale i dati ISTAT evidenziano un incremento degli ultrasessantacinquenni che

rappresentano oggi il 22% della popolazione (13.4 milioni su un totale di 60 milioni 656 mila

residenti). In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il

64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%). L’indice di dipendenza

strutturale sale al 55,5%, quello di dipendenza degli anziani al 34,2%. Le nascite toccano il

minimo storico con ripercussioni negative sul ricambio generazionale che ha raggiunto le

-96mila unità (dati ISTAT relativi al 2015 pubblicati 19 febbraio 2016).

Nella provincia di Cremona il rapporto tra anziani e bambini è di 4,7 e l’indice di vecchiaia è

passato da 174 a 178 (ISTAT 2015).

RAPPORTO POPOLAZIONE RESIDENTE

NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

(dati ISTAT aggiornati al 31-12-2015)

Totale popolazione residente 360444

Totale popolazione anziana 65 anni e oltre 84526

Tasso di invecchiamento 23%

RAPPORTO POPOLAZIONE RESIDENTE

NEL COMUNE DI SOSPIRO

(dati ISTAT aggiornati al 31-12-2015)

Totale popolazione residente 3174

Anziani dai 65 anni e oltre 29,30%

Giovani dai 0 ai 14 anni 9,76%

Indice di vecchiaia 300

Il dipartimento anziani è una delle tre aree operative che compongono strutturalmente la

Fondazione Sospiro nel suo complesso (area tecnico-amministrativa, dipartimento anziani,

dipartimento disabili).

È composto da cinque edifici ripartiti in piccoli nuclei abitativi e in specifici settori operativi:

RSA (residenza sanitaria assistenziale): 9 nuclei da 20 posti letto ciascuno, accoglie

utenti anziani non autosufficienti con forte limitazione dell’autonomia e/o deterioramento

cognitivo di vario grado.

CDI (centro diurno integrato): 20 posti, accoglie utenti anziani che manifestano un

3

significativo deterioramento cognitivo ma che ancora risiedono presso il proprio nucleo

familiare. Il regime di ricovero è giornaliero.

Centro di Riabilitazione: 37 posti letto suddivisi in due nuclei, accoglie utenti affetti da

patologie varie che necessitano di interventi di recupero. Il regime di ricovero è temporaneo e di

media non supera i 90 giorni.

NA (nucleo alzheimer): 1 nucleo da 20 posti letto, accoglie utenti anziani affetti da un

grave deterioramento cognitivo. Il regime di ricovero è permanente.

Servizio di fisioterapia.

Servizio di valutazione UVA (unità di valutazione alzheimer).

6.1 Il servizio e il progetto in cui verranno inseriti i Volontari in Servizio Civile

PROGETTO DI ANIMAZIONE GERIATRIA C (codice 5266)

Il progetto di animazione in cui verranno inseriti i 3 volontari in servizio civile assegnati alla

geriatria C è rivolto a 77 utenti ricoverati nella RSA (nuclei C e D 40 utenti) e nel reparto di

riabilitazione (nuclei A e B 37 utenti).

RSA

CARATTERISTICHE DELL’UTENZA

PATOLOGIE ETA’ MEDIA

La RSA accoglie soggetti anziani non

autosufficienti, affetti da patologie differenti

che variano da gravi fragilità cliniche a

deterioramento cognitivo di vario grado.

Spesso vi è la presenza di comorbilità.

Il regime di ricovero è permanente

Attualmente l’età media dei pazienti

ricoverati è di 85 anni

CENTRO DI RIABILITAZIONE

CARATTERISTICHE DELL’UTENZA

PATOLOGIE ETA’ MEDIA

Il Centro di riabilitazione accoglie soggetti

che necessitano di specifici interventi di

riabilitazione tesi al recupero dell’autonomia

funzionale. Per lo più sono soggetti anziani

con patologie cliniche con una buona

conservazione delle capacità cognitive, ma

anche adulti che necessitano di specifiche cure

ortopediche.

Il regime di ricovero è temporaneo varia da

20/30 giorni a 3 mesi.

Attualmente l’età media dei pazienti

ricoverati è di 79 anni

Il piano operativo è programmato sulla diversificazione dell’offerta al fine di aumentare il

gradimento e il soddisfacimento delle diverse richieste/necessità degli utenti

Strutturalmente il progetto si snoda su tre fronti (le tabelle 1e 2 schematizzano la struttura del

progetto, le attività proposte, l’ambito di intervento, gli indicatori misurabili e i destinatari e

beneficiari del progetto):

attività ludico-ricreative: indirizzate per lo più ad offrire agli utenti momenti di svago e

rilassamento, ma il cui svolgimento implica l’attuazione di abilità cognitive su larga scala:

logiche, matematiche, linguistiche, mnemoniche, socio-relazionali, oculo-manuali, prassiche,

culturali.

Attività progettuali: caratterizzate da progetti specifici con durata temporale predefinita

4

(solitamente annuale). La pianificazione dei progetti persegue obiettivi pedagogico-riabilitativi

specificatamente funzionali al mantenimento/stimolazione delle abilità socio-cognitive, motorie

e prassiche.

Attività pedagogiche: si tratta di interventi individuali o di gruppo, finalizzati alla

risoluzione/contenimento di situazioni problematiche e/o di disagio e a recuperare/ostacolare il

più possibile il decadimento cognitivo

La presenza dei volontari in servizio civile incide in modo significativo sia sull’aspetto

quantitativo (è possibile coinvolgere più persone) che qualitativo (è possibile aumentare il

tempo di accuratezza nei confronti dell’utente consolidando di conseguenza il potenziale

pedagogico dell’intervento).

Per verificare l’efficacia e il gradimento del programma proposto viene effettuato un

monitoraggio giornaliero in excel mirato alla registrazione delle attività, del numero delle

presenze e della loro frequenza.

Periodicamente vengono compilate delle check-list utili sia alla rilevazione dei bisogni e degli

interessi, sia per assodare la congruenza del programma offerto rispetto alle esigenze

riscontrate.

Ai fini dell’espletamento dell’operato il servizio di animazione si avvale di tecniche e

metodologie mutuate nell’ambito della ricerca medica e socio-pedagogica.

Tabella 1: schema progetto di Animazione geriatria C

PROGETTO DI ANIMAZIONE

attività Cadenza temporale Indicatore

misurabile

Attività

Ludico-

ricreative

Lettura giornale giornaliera Media giornaliera

di almeno 30

utenti

Trattati con

modalità

individuale o in

gruppo a seconda

delle necessità e

capacità

Visione Film settimanale

Tombola quindicinale

Carte Giornaliera/occasionale

Relazioni individuali

Uscite brevi

Giornaliera

Gite/uscite/teatro Occasionale (8/10 nell’anno)

Stagione lirica Ottobre/dicembre

intrattenimento Occasionale/bimensile/annuale

audiolibro Mensile con cadenza periodica

laboratorio semestrale

ATTIVITÀ PROGETTUALI

“L’erbario

delle erbe

povere”

Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di un

opuscolo in cui raccogliere le narrazioni degli anziati

inerenti la loro vita in campagna (lavori, erbe, riti). Il

progetto è già attivo ma non è ancora stato terminato. Le

narrazioni vengono raccolte mediante metodo

autobiografico.

Il progetto si articola su incontri settimanali individuali o di

gruppo

Almeno

20 utenti

“Storie per

conoscere:

Si tratta di un progetto finalizzato alla realizzazione di uno

spettacolo di teatro di figura la cui trama, personaggi e

scenografia saranno create da un gruppo formato da

giovani e anziani che dovranno interagire attraverso l’uso

Max 20 persone

tra: Anziani (ricoverati in RSA)

5

laboratorio di

narrazione e

teatro di figura”

(marionette)

di ricordi, narrazioni, letture e fantasie.

Il laboratorio interseca varie attività: narrativa, teatrale,

espressiva-linguistica, motoria, creativa, musicale,

interattiva e cooperativa.

Tempificazione presunta: incontri quindicinali

e ragazzi dai 9

ai 13 anni (residenti in paese

e/o nipoti degli

utenti ricoverati)

Progetto

pedagogico

funzionale

Il progetto è rivolto ad un numero ridotto di utenti ed è

finalizzato a conservare il più a lungo possibile azioni

prassiche correlate alla cura del sé in utenti che, per varie

patologie faticano a mantenere/conservare l’autonomia

funzionale in attività di necessità primaria.

Il progetto è in capo al personale di assistenza di turno

(ASA) che opererà con la supervisione del servizio di

animazione.

10 utenti trattati

giornalmente

con modalità

individuali

INTERVENTI PEDAGOGICI

Attività

Pedagogiche

Progetti individuali

Prevedono la pianificazione di

interventi atti a risolvere/limitare

situazioni problematiche quali:

disagio sociale, isolamento, stati

depressivi, disadattamento,

situazioni conflittuali, grave

deterioramento cognitivo.

Il numero degli

utenti trattati

dipende dalle

esigenze. In

genere si tratta di

progetti a

cedenza

temporale

Progetti individuali

di tipo empatico-

assistenziali

Prevedono la pianificazione di

interventi specifici indirizzati a

pazienti con un quadro cognitivo

molto compromesso.

Il trattamento è bisettimanale

Attualmente ci

sono 15 utenti

trattati mediante

questo metodo

Stimolazione

cognitiva

Attività strutturata in cui vengono

proposti esercizi di vari: fluenza

verbale, di categoria,

semantica,matematici, logica,

orientamento, memoria ecc.

Almeno 30 utenti

gruppi a

rotazione

o interventi

individuali

Tabella 2 rappresentazione schematica dei beneficiari e destinatari del progetto di

animazione della geriatria C

DIRETTI INDIRETTI

DESTINATARI

diretti

-40 utenti RSA

nuclei C e D,

- 37 utenti

Riabilitazione nuclei A e B

-I famigliari degli utenti in termini

di sostegno/aiuto/partecipazione

-I volontari del Servizio Civile in

termini di formazione/esperienza

- Gli operatori del reparto in

termini di scambio confronto. I

VSC grazie alla loro giovane età,

sono portatori di pensiero e punti di

vista che stimolano il dibattito

riflessivo sia personale che

professionale.

BENEFICIARI

indiretti

NB: va sottolineato che nel servizio di riabilitazione i posti letto accreditati sono 37 ma la

modalità di degenza è temporanea, questo significa che gli utenti trattati nell’anno non sono 37

6

ma circa 250/300 utenti (la stima è stata calcolata sulla base delle dimissioni/nuovi ingressi che

ruotano intorno alle 15 persone al mese).

6.2 Valutazione dell’esperienza maturata con i Volontari in Servizio Civile

relativa al progetto terminato nel luglio 2016

Dai dati si evince una prospettiva soddisfacente sia per quanto riguarda l’esperienza maturata

dai giovani, che si dichiarano soddisfatti e appagati, sia per i servizi in cui i volontari sono stati

inseriti che, grazie al loro supporto hanno potuto consolidare l’offerta e incrementare il numero

di utenza trattata e delle attività proposte (i dati esaminati sono stati estratti dall’analisi del

monitoraggio previsto dal progetto, le rilevazioni excel relative alla presenza, frequenza degli

utenti alle attività, il gradimento degli utenti e le discussioni di gruppo con l’OLP).

Tabella 3 rappresentazione schematica dei benefici ottenuto grazie al supporto dei volontari

Un significativo incremento dell’utenza trattata nelle varie attività: la media

giornaliera dell’utenza trattata è passata dal 33% (dato previsto come indicatore

dal progetto) al 59% (dato effettivo degli utenti trattati) grazie anche alla presenza

di un volontario di garanzia giovani;

Un significativo incremento delle relazioni individuali: grazie alla presenza dei

volontari è stato possibile aumentare quantitativamente il numero le relazioni

individuali giornaliere, aumentando di conseguenza anche gli interventi

settimanali previsti specificatamente per gli utenti affetti da un grave

deterioramento cognitivo che non sono coinvolgibili in attività di gruppo

strutturate.

Incremento dei progetti individuali: finalizzati a contenere e/o risolvere

situazioni problematiche quali ad esempio disadattamento, disturbi

comportamentali, stati depressivi, isolamento sociale.

Grafico 1 nel grafico è rappresentata la media giornaliera dell’utenza trattata nel complesso

delle attività con e senza volontari del servizio civile

7

7) Obiettivi del progetto:

Il progetto prevede il perseguimento di obiettivi generali e obiettivi specifici

OBIETTIVI GENERALI

Migliorare la qualità della vita degli utenti istituzionalizzati mediante esperienze gratificanti

che garantiscono il soddisfacimento di bisogni e necessità, siano essi individuali e/o di

gruppo.

Offrire ai volontari in servizio civile la possibilità di sperimentare attivamente forme di

cittadinanza attiva, mediante progetti di cooperazione finalizzati alla promozione

dell’integrazione sociale.

collaborare collettivamente al fine di facilitare la concretizzazione degli obiettivi prefissati

OBIETTIVI SPECIFICI

Attività

Ludico-

ricreative

- mantenere e/o recuperare abilità cognitive, motorie, sensoriali,

emotive, prassiche, comunicative e relazionali

- offrire momenti di svago e rilassamento

- soddisfare bisogni socio-culturali

- ritardare il più possibile il progredire del deterioramento cognitivo

Attività

Progettuali

- offrire interventi riabilitativi ma gratificanti specificatamente

funzionali al mantenimento/stimolazione delle abilità socio-cognitive,

prassiche e motorie

- migliorare e/o recuperare un’immagine positiva del sé mediante la

sperimentazione di nuove risorse e il recupero delle proprie

potenzialità

- mantenere/conservare l’autonomia funzionale in azioni correlate alla

cura del sé

8

Attività

Pedagogiche

- risolvere/limitare situazioni problematiche quali: disagio sociale,

isolamento, stati depressivi, disadattamento, situazioni conflittuali,

grave deterioramento cognitivo.

- Aiutare l’anziano a migliorare la gestione dello stress emotivo e

ambientale

- Offrire opportunità di stimolazione e cura anche a pazienti con un

quadro cognitivo molto compromesso.

- Stimolare i processi plastici cerebrali capaci di attivare meccanismi di

recupero cognitivo (neuroplasticità)

Strumenti di misurazione Monitoraggio giornaliero finalizzato a registrare le attività, le presenze, la frequenza.

Monitoraggio trimestrale mirato alla registrazione dell’andamento qualitativo del

progetto.

Incontri mensili con l’OLP (focus group) mirati ad analizzare l’andamento del progetto e

del gruppo di lavoro.

Compilazione semestrale di check-list di valutazione e gradimento

INDICATORI DI MISURAZIONE DEL PROGETTO DI ANIMAZIONE GERIATRIA C

Situazione attuale Situazione da raggiungere

Attività

Ludico-ricreative

28%

Senza la presenza dei

volontari.

Media giornaliera degli

utenti coinvolti calcolata sul

complesso delle attività su

base mensile

50%

Con la presenza dei volontari

Media giornaliera degli utenti

coinvolti calcolata sul

complesso delle attività su base

mensile

Attività progettuali

Progetto “L’erbario delle

erbe povere”

6

20 utenti

“Storie per

conoscere: laboratorio

di narrazione e teatro di

figura”

0

20 utenti

Tra giovani del paese e

anziani della RSA

Progetto pedagogico

funzionale

0 10 utenti

Attività pedagogiche

Progetti individuali 7 Dipende dalle necessità

Progetti individuali di

tipo empatico-

assistenziali

10

Dipende dalle necessità e

dalle caratteristiche degli

utenti

Stimolazione cognitiva

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo:

9

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Formazione: ai volontari verrà offerto un percorso formativo costituito da due periodi

principali, formazione generale 60 ore (di cui 48 ore nei primi due mesi e le restanti 12

ore tra il 7^ ed 8^ mese) e formazione specifica 72 ore erogata il 70% entro i primi 90

giorni, il restante 30% verrà erogato entro il terzo trimestre del progetto (nono mese). Va

segnalato che comunque sia la formazione specifica, che prevede discussioni dei casi

clinici, riunioni d’équipe e incontri con l’OLP continuerà per tutta la durata del progetto.

Il pacchetto formativo nel suo complesso è calibrato in modo tale da fornire ai giovani

volontari strumenti utili a sviluppare una cultura basata sulla solidarietà e sulla

cooperazione (cittadinanza attiva), ma anche informazioni conoscitive necessarie al fine

di operare in modo professionale e organizzato (i contenuti e le modalità della

formazione sono descritti nei punti da 29 a 41 del progetto).

Inserimento e affiancamento: questa fase si svolgerà nei primi due mesi del progetto

ed è dedicata alla conoscenza ambientale, sociale e professionale dell’intero complesso

in cui si svolgerà il progetto (struttura, utenti, personale, progetto, metodo, attività).

Fase operativa: rappresenta il dispositivo esecutivo del progetto, i volontari vengono

inserti a pieno titolo nel progetto previsto e collaborano attivamente con l’animatrice

svolgendo le mansioni elencate nel punto 8.3 del progetto.

Monitoraggio: verifica l’andamento qualitativo e quantitativo del progetto, è suddiviso

in più fasi: monitoraggio trimestrale inizia dal terzo mese di servizio e verifica

l’attinenza gestionale dei progetti, gli aspetti relazionali, motivazionali e professionali

raggiunti ed eventuali criticità (il piano di monitoraggio per la valutazione

dell’andamento delle attività del progetto è esplicato nel punto 20 del progetto).

Monitoraggio giornaliero registra l’andamento delle attività, le presenze e la frequenza

di ogni utente alle singole attività. Monitoraggio mensile con l’OLP, analizza

l’andamento del gruppo di lavoro ed interviene su eventuali criticità.

Verifica finale: si effettua al termine nell’ultimo mese del servizio ed ha lo scopo di

verificare le competenze e gli obiettivi raggiunti.

Tabella 4 diagramma di Gantt: schema logico temporale delle attività pianificate per il

raggiungimento degli obiettivi del progetto

Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tipologia delle azioni

Formazione

Generale 60 ore

Specifica 72 ore (70% primi 90 giorni,

30% entro nono mese.

Formazione continua

quarto trimestre)

Inserimento/affiancamento

Fase operativa

Monitoraggio

Trimestrale

Giornaliero

mensile

Verifica finale

10

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la

specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

La metodologia adottata presso il dipartimento anziani si basa sulla multi-professionalità di

conseguenza, anche se il progetto coinvolge in modo prevalente l’animatrice sociale, per la

sua realizzazione è necessaria la collaborazione di altre figure professionali (tutte le figure

professionali citate, fatto salvo per l’operatore esperto di teatro di figura, sono dipendenti di

Fondazione Sospiro e sono presenti 36 ore la settimana).

NB:→Relativamente al progetto va specificato che le risorse umane coinvolte nelle attività

di formazione generale e specifica e di monitoraggio corrispondono a risorse già previste dal

sistema del servizio civile nazionale, va però sottolineato che la formazione specifica

impegna, oltre allo staff di formatori, l’équipe multidisciplinare soprattutto per quanto

riguarda la formazione sul campo, la discussione dei casi clinici e le riunioni d’èquipe.

L’èquipe è formata dalle seguenti figure professionali: 1 medico, 1 capo reparto, 1 infermiera

professionale, 1 collaboratore tecnico professionale animatore, 2 OTA/OSS (operatore

tecnico assistenziale/operatore socio sanitario), 1 fisioterapista. L’équipe si riuniscono

almeno 1 volta al mese per 2 ore.

Tabella 5: Gantt delle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto

durata progetto in mesi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tempificazione dedicata

all’espletamento del progetto

Progetto

animazione

geriatria C

1 Animatrice 36 ore la

settimana

conduce tutte le

attività

2 OTA/OSS

5 ore la settimana preparazione utenti,

collaborazione negli spostamenti, idratazione

utenti, sostegno assistenziale.

1 ora al giorno per il progetto Pedagogico

Funzionale

1 Infermiere

pro f.

Almeno 3 ore per settimana

verifica lo stato di salute degli utenti, collabora

negli spostamenti e a seconda delle necessità nelle

attività

1 Medico

2 ore la settimana verifica lo stato di salute

dell’utente e supervisiona la fattibilità dell’attività

1 Operatore

di esperto di

11

teatro di

figura

Incontri periodici per un totale di 30

ore annue

Collabora attivamente alla concretizzazione della

narrazione, e conduce il laboratorio di costruzione

dei personaggi e la messa in scena

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Il ruolo dei volontari in servizio civile è fondamentale sia per il valore che essi rappresentano

perché portatori di esperienze proprie, sia per l’enorme supporto operativo che essi offrono

all’utenza e al servizio.

In particolare i volontari dovranno collaborare in modo attivo con gli operatori coinvolti nel

progetto svolgendo le seguenti attività:

Tabella 6: schema delle attività specifiche previste per i volontari/e inseriti nel

progetto di animazione della geriatria C (RSA e Riabilitazione)

Attività Attività previste per i volontari/e

Attività

Ludico-

ricreative

Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale

utile all’attività.

Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività e durante le

uscite.

Coinvolgere e stimolare gli anziani a partecipare alle attività proposte.

Affiancare e aiutare gli anziani che lo necessitano nello svolgimento delle attività.

Supportare l’animatrice nella conduzione delle attività.

Condurre autonomamente alcune attività (lettura giornale, giochi di società, uscite

per acquisti al mercato, relazioni individuali).

“L’erbario

delle erbe

povere”

Collaborare attivamente in tutte le fasi del progetto:

Raccolta, registrazione e trascrizione delle narrazioni

Partecipazione attiva della realizzazione dell’opuscolo

Raccolta di materiale fotografico e/o grafico

Partecipazione attiva nell’impaginazione

“Storie per

conoscere:

laboratorio di

narrazione e

teatro di figura”

(marionette)

Collaborare attivamente in tutte le fasi del progetto aiutando gli anziani nello

svolgimento delle varie tappe del progetto:

prima fase narrativa(con la supervisione dell’esperto di teatro di figura)

Creazione e conoscenza del gruppo

Raccolta delle narrazioni

Scelta di creazione della trama

seconda fase pratica(condotto dall’esperto di teatro di figura

Creazione dei personaggi (burattini) e scenografia

Laboratorio di messa in scena

Spettacolo

Progetto

pedagogico

funzionale

Aiutare l’animatrice nelle compilazione delle schede, di verifica atte a valutare

l’efficacia o meno dell’intervento. La compilazione va effettuata con il

personale di assistenza (ASA) che si occupa personalmente degli interventi

Progetti

individuali

Fornire supporto relazionale (di solito dialogico) atto ad aiutare l’anziano a

gestire lo stress emotivo e le problematiche di disadattamento (relazione

d’aiuto viene condotta con l’animatrice)

Progetti

individuali di

Relazioni individuali e brevi uscite in giardino o in paese (da condurre anche in

autonomia)

Attività di intrattenimento (di solito musicale) da condurre anche in autonomia

12

tipo empatico-

assistenziali

Aiutare l’animatrice durante gli interventi che richiedono condotte specifiche

(esempio relazione dialogica strutturata)

Stimolazione

cognitiva

Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale

utile all’attività.

Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività e durante le

uscite.

Supportare l’animatrice nella conduzione delle attività.

Svolgere l’attività in autonomia se si desidera

Collaborare attivamente alla rilevazione dei bisogni/interessi dell’utenza anche mediante la compilazione

di apposite check list;

Collaborare attivamente alla rilevazione del monitoraggio giornaliero;

Partecipare alle riunioni d’équipe;

Partecipare alle riunioni con l’OLP;

Partecipare agli eventi relativi alla formazione generale e specifica

Tabella 7: schema delle attività specifiche previste per il/la volontario/a che presenta una

media-bassa scolarizzazione (NEET)

Attività Attività previste per i volontari/e

Attività

Ludico-

ricreative

Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale

utile all’attività.

Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività e durante le

uscite.

Affiancare e aiutare un anziano che lo necessita nello svolgimento delle attività.

“L’erbario

delle erbe

povere”

Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale

utile all’attività.

Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento dell’attività Aiutare gli altri volontari nella raccolta di materiale fotografico e/o grafico

“Storie per

conoscere:

laboratorio di

narrazione e

teatro di figura”

(marionette)

Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale

utile all’attività.

Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività e durante le

uscite.

Affiancare e aiutare un anziano che lo necessita nello svolgimento delle attività

Se lo desidera partecipare attivamente nella fase pratica anche mediante la

creazione di un burattino realizzato in modo autonomo o con la collaborazione di

un anziano

Progetti

individuali di

tipo empatico-

assistenziali

Aiutare attivamente e se possibile in autonomia nelle relazioni individuali

Accompagnare gli utenti nelle uscite in giardino, in paese o al mercato (attività

da svolgere individualmente)

Accompagnare gli utenti nella palestra di fisioterapia

Aiutare durante l’organizzazione di attività di intrattenimento (di solito

musicale. Preparazione luogo e materiale, accompagnamento degli utenti)

Stimolazione

cognitiva

Aiutare l’animatrice nella preparazione dell’ambiente operativo e del materiale

utile all’attività.

Accompagnare gli utenti negli spazi di svolgimento delle attività

Partecipare alle riunioni d’équipe;

Partecipare alle riunioni con l’OLP;

Partecipare agli eventi relativi alla formazione generale e specifica

13

NB: durante tutte le fasi del progetto i volontari saranno affiancati e guidati dal personale di

riferimento (collaboratore tecnico professionale animatore,( OLP), l’autonomia di gestione da noi

auspicata, sarà incentivata solo se i volontari stessi ne condivideranno il principio.

Il servizio è articolato su cinque giorni la settimana per un totale di 30 ore settimanali (di norma dal

lunedì al venerdì).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

VIENE RICHIESTO:

Una stretta osservanza delle regole imposte dalla legge sulla privacy e sulla

sicurezza sul luogo di lavoro;

Disponibilità ad entrare in servizio in giorni festivi (max 5/6 nell’anno di

servizio) per iniziative di animazione e/o partecipazione alla rassegna teatrale di

opera lirica

3

3

1400

5

14

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo Cod.

ident. sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di

Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

1 Geriatria C Sospiro Via Torti 6 5266 3 Cuomo

Dorella

13-06-

1961

CMUDLL61

H53D150B

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

15

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata strumento principe e

vincente per una buona riuscita del progetto. Diviene infatti fattore strategico, in

quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari. La

scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della

"comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i

periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che

nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno. Utile si è dimostrata

l’alleanza nel territorio con gli Oratori Parrocchiali nei quali si sono tenuti incontri

informativi sul SCN e sui Progetti di Fondazione Sospiro, pertanto sarà potenziata e

ripetuta anche nel 2017.

L’ente ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:

• Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene

messo a disposizione presso tutte le sedi dei Comuni limitrofi, Oratori, Associazioni

di Volontariato

• Individuazione di un dipendente che funga da punto informativo per i

giovani che “cercano” notizie sul servizio civile (Luca Acito – tel. 0372/620323,

[email protected] );

• Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da

volontari in servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole;

• Costante aggiornamento del sito internet www.fondazionesospiro.it , a cui

vengono inviati i giovani che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale

volontario;

• Implementazione pagina Facebook sul Servizio Civile

https://www.facebook.com/istitutoosp.serviziocivile

• Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano

informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica;

• Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre

strutture, al fine di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano

presenti progetti presentati ;

• Collaborazione con il CISVOL per la produzione e la diffusione di

materiale informativo;

• Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali)

per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e

radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte o per la ideazione di

trasmissioni o articoli ad hoc. Come già accennato, questi strumenti di

comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di

volontari che veda presenti progetti presentati dall’Ente, ed ad essi vengono

affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:

• Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi

per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate ai dipendenti

dell’ente, ai giovani residenti nei Comuni del circondario (circa 10);

• Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di

associazione;

• Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di

informazione provinciali e sub provinciali;

• Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di

indirizzi (ad esempio di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del

bando.

Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel

16

corso di tre bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo

funzionamento sta il fatto che nell’Istituto Ospedaliero di Sospiro si è sempre

attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che nell’ultimo

bando è stata del 100%.

Totale ore previste per l’attività di informazione: 35 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI – VOLONTARIE IN

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE AI SENSI DELLA LEGGE 64/2001

(Determina Direttore Generale n. 286 del 17/07/2014)

ART. 1- OGGETTO

L’art. 5 della Legge 64/2001 prevede i criteri di ammissione al Servizio Civile

Nazionale, si rende quindi necessario normare attraverso questo Regolamento le

modalità di selezione dei candidati.

ART. 2 – NOMINA COMMISSIONE

Il Direttore Generale con propria Atto provvede alla nomina della Commissione di

Selezione e ne individua il Presidente, entro 15 giorni dalla pubblicazione del

Bando di Selezione sulla Gazzetta Ufficiale;

ART. 3 – COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

La Commissione di Selezione è composta dalle seguenti figure professionali:

OLP (Operatore Locale di Progetto) – n.1 commissario per ogni progetto

presentato ed inserito nel bando di selezione;

Coordinatore del Serv. Civile dell’Ente;

Membro Esperto (Educatore o Animatore o Ass. Sociale o Psicologo).

Le funzioni di Segretario saranno svolte da 1 Diplomato Amministrativo o da uno

dei membri della Commissione.

Le funzioni di Presidente vengono assegnate dal Direttore Generale ad uno dei

componenti la Commissione.

ART. 4 – TEMPISTICA

Le procedure selettive devono concludersi entro il 30^ giorno dalla data di scadenza

della presentazione delle domande.

ART. 5 – PROCEDURE SELETTIVE

Il Presidente, entro i 5 giorni successivi alla scadenza della presentazione delle

domande, provvede a trasmettere ad ogni singolo candidato comunicazione in ordine

ai tempi, ai luoghi ed alle modalità delle procedure selettive.

La Commissione valuta i titoli presentati e compila per ogni candidato, a seguito di

17

colloquio, la scheda di valutazione (di cui al seguente art. 6) attribuendo il relativo

punteggio.

ART. 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE

Il punteggio massimo attribuibile per ogni candidato è 100/100.

Vengono suddivisi nel seguente modo:

A) Colloquio – punti 60

B) Curriculum – punti 12

C) Titoli di studio – punti 12

D) Questionario attitudinale – punti 16

A) SCHEDA DI VALUTAZIONE - colloquio (max 60 punti)

Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio

selettivo dei candidati è pari a 60 punti. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione

finale, ottenuta dalla media aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti

la griglia di seguito riportata, ogni fattore ha un peso specifico assegnato in base

all’importanza data alla singola voce.

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

Pregressa esperienza in ambiti di volontariato-associazionismo (peso da 1 a 4):

giudizio

Pregressa esperienza lavorativa in settore analogo: (peso da 1 a 4)

giudizio :

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del

progetto(caratteristiche umane del candidato): (peso da 1 a 11)

giudizio:

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto(

conoscenza del progetto): (peso da 1 a 15)

giudizio

Disponibilità all’apprendimento di informazioni e/o a documentarsi sul tema del

progetto:

giudizio: (peso da 1 a 4)

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile

volontario(la scelta):

giudizio: (peso da 1 a 6)

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità

previste dal progetto(Metodi e tecniche del lavoro sociale) :

giudizio : (peso da 1 a 4)

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento

18

del servizio:

(specificare il tipo di condizione) □ Guida Autoveicoli □ Ingressi Saltuari in

Giorni Festivi per Att. Animative □ Soggiorni Climatici

giudizio : (peso da 1 a 4)

Particolari capacità artistiche-musicali-sportive-teatrali possedute dal candidato:

giudizio: (peso da 1 a 5)

Capacità informatiche (uso PC): (peso da 1 a 3)

Valutazione finale

giudizio (max 60 punti):

Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali.

Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale è uguale o superiore a

36/60

B) CURRICULUM DEL CANDIDATO (max punti 12)

Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a PUNTI 12, così

ripartiti:

Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto e nello stesso

settore:

MAX 12 PUNTI (coefficiente pari a 1 mese = 1 punto) E’ possibile sommare la

durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo valutabile (MAX 12

MESI)

Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso Enti diversi

da quello che realizza il progetto: MAX 6 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,50

punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del

periodo valutabile (MAX 12 MESI

Precedenti esperienze maturate presso l’Ente che realizza il progetto in un settore

diverso da quello del Progetto: MAX 3 PUNTI (coefficiente pari 1 mese = 0,25

punti) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del

periodo valutabile (MAX 12 MESI)

Si valuta, in caso di più esperienze diversificate, l’esperienza più significativa come

durata temporale ed ambito di svolgimento.

C) TITOLI DI STUDIO, PROFESSIONALI, ESPERIENZE AGGIUNTIVE

NON VALUTATE IN PRECEDENZA E ALTRE CONOSCENZE:

Il punteggio massimo relativo ai Titoli di Studio e/o Professionali è pari

complessivamente a PUNTI 12, così ripartiti:

Si valuta solo il Titolo di studio più elevato

19

TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)

Laurea Magistrale attinente al progetto = punti 10 ;

Laurea Magistrale non attinente al progetto = punti 8;

Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 9;

Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 7;

Diploma attinente progetto = punti 6;

Diploma non attinente progetto = punti 5;

Frequenza scuola media Superiore = fino a punti 4 (per ogni anno concluso punti

1,00)

Attestato di Qualifica= punti 3

Master attinente al progetto= punti 2

Titoli professionali:

2 PUNTI (ASA-OSA-OSS o comunque titoli legalmente riconosciuti di area

attinente al progetto)

2 PUNTI per frequenza a Corsi/Seminari/Convegni certificati da attestati attinenti

all’area sociale.

D) VALUTAZIONE AGGIUNTIVA (questionario attitudinale)

La Commissione elabora al fine di integrare il colloquio un questionario attitudinale

finalizzato a comprendere meglio la predisposizione del candidato verso le attività

previste dal progetto, la conoscenza dello specifico ambito progettuale e la

motivazione a svolgere il Serv. Civile. Punteggio max assegnabile= punti 16 (1

punto equivale alla risposta corretta – quesiti complessivi n. 16)

ART. 7 – Colloquio

Di ogni colloquio viene redatto verbale contenente le annotazioni registrate dai

selettori durante il colloquio stesso secondo lo schema qui di seguito allegato.

Verbale di Colloquio

In data¬ ……………….. alle ore ………. presso l’Istituto Ospedaliero di Sospiro

Onlus, sito in Sospiro piazza Libertà n. 2, il/la candidato/a

…………………………………………… ha sostenuto il colloquio informativo di

selezione per l’ammissione al Progetto

…………………………………………………………………………………………

Sono presenti in qualità di selezionatori i sigg.ri:

Funge da segretario il sig. ……………………………..

Si allegano, qui di seguito, le annotazioni registrate durante il colloquio in ordine

alle voci oggetto di valutazione nell’apposita scheda (vedi art. 6) ed a eventuali

elementi di carattere generale utili ai fini della valutazione e dell’attribuzione del

punteggio al candidato.

20

Le operazioni di selezione dovranno essere verbalizzate dal Segretario della

Commissione e sottoscritte da tutti i componenti della Commissione stessa.

Il Presidente della Commissione, entro i termini previsti dall’art. 3 del presente

Regolamento, trasmette la graduatoria provvisoria compilata per ogni progetto,

completa degli atti, al Direttore Generale per gli adempimenti di rispettiva

competenza.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Introduzione al sistema di monitoraggio

Il sistema di valutazione e monitoraggio si sviluppa attraverso cinque fasi:

1. Valutazione del volontario da parte del OLP

2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile

3. Misurazione dei dati quantitativi

4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta

5. Report dei risultati raggiunti

1. Valutazione del volontario da parte del OLP cadenza trimestrale

Avrà lo scopo di:

Valutare la congruenza tra gli obiettivi prefissati dal progetto e le attività

effettivamente svolte dal VSC

Verificare l’orario di servizio, la formazione erogata

Individuare eventuali problematiche insite nel progetto

Valutare i benefici ottenuti nell’ambiente in cui operano i VSC

L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato

tra l’OLP e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel

corso del quale verrà somministrato il questionario di rilevazione dati a domande

chiuse e aperte (vedi allegato n° 2). Esso consentirà di valutare se l’attività del VSC

rispecchi le mansioni assegnatogli e sia efficace rispetto agli obiettivi dichiarati;

inoltre rileverà eventuali aspetti problematici non previsti e i conseguenti benefici

apportati dall’intervento del VSC.

2. Autovalutazione del volontario rispetto al percorso di Servizio Civile cadenza

trimestrale

Avrà una triplice valenza:

Valutare la coerenza delle mansioni richieste al VSC rispetto agli obiettivi

dichiarati dal progetto

Valutare la soddisfazione del VSC rispetto ai compiti assegnatogli

Verificare il livello di formazione acquisito

21

L’acquisizione di queste informazioni avverrà attraverso un colloquio semi-strutturato

tra il VSC e il responsabile del monitoraggio al termine del 3°, 6°, 9° e 12° mese nel

corso del quale verrà somministrata la scheda di rilevazione dati a domande chiuse e

aperte (vedi allegato n° 3). Esso consentirà di monitorare come il VSC stia vivendo

l’esperienza ed eventualmente apportare modifiche operative nei settori valutati;

consentirà inoltre di verificare il soddisfacimento del bisogno di formazione

3. Misurazione dei dati quantitativi e qualitativi cadenza trimestrale

Per dati quantitativi si intendono, ad esempio, l’aumento degli utenti, del numero di

interventi effettuati, la formazione specifica, ecc.; essi saranno rilevati attraverso la

somministrazione di due apposite griglie (vedi allegato n° 4) da compilare nel corso

dei colloqui periodici fra l’OLP e il responsabile del monitoraggio (3°, 6°, 9° e 12°

mese).

4. Relazione conclusiva del volontario rispetto all’esperienza vissuta

Al termine del percorso progettuale verrà richiesto al volontario la stesura di una

relazione scritta allo scopo di identificare le positività e le criticità del progetto

appena concluso, elencando le acquisizioni relazionali e professionali individuali

raggiunte.

5. Report dei risultati raggiunti

Come atto finale verrà consegnato al VSC un attestato di partecipazione al progetto al

fine di certificare l’esperienza e realizzare un diario delle competenze acquisite, sul

piano formativo -relazione da ogni singolo volontario.

Conclusioni

La raccolta dei dati e delle informazioni provenienti dalle varie fonti permette ai

responsabili del monitoraggio di condurre una valutazione sui progetti sotto due

aspetti:

grado di soddisfazione dei volontari;

raggiungimento degli obiettivi dichiarati.

Ciò permetterà:

nel corso dello svolgimento del progetto, interventi correttivi volti in primo

luogo al corretto funzionamento del sistema di servizio civile nazionale ed al

contenimento sia di conflitti che di fenomeni quali l’abbandono del progetto di

servizio da parte dei volontari, per evidente discrasia tra quanto dichiarato e quanto

attuato;

al termine dello svolgimento del progetto, una valutazione sui risultati

raggiunti al fine di decidere, a livello associativo, l’utilità o meno dell’impiego della

risorsa umana costituita dal volontario in servizio civile in ulteriori progetti

riguardanti lo stesso contesto territoriale.

Allegato A

22

QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO

MESE __

Nome e Cognome:

Reparto di riferimento:

Periodo valutato:

VSC di riferimento:

1. Dopo questo periodo di attività, riscontra una congruenza tra attività previste dal progetto e attività

effettivamente realizzate? (una sola risposta)

1. Si

2. No

3. Non so

2. Ritiene che vi siano delle problematiche congenite al progetto che inizialmente non sono state

previste? (solo se la risposta è si, passare alla domanda 2.1 e 2.2. e 2.3)

1. si

2. no (passare direttamente alla domanda 3)

2.1 Se si, quali?

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________

2.2. Ritiene di poter proporre delle alternative risolutive alle difficoltà sopra elencate?

1. si

2. no (passare direttamente alla domanda 3)

2.3.Quali?__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________

3. Compilare la griglia sul monitoraggio.

4. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e sia vantaggioso per il raggiungimento degli obiettivi

progettuali? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

5. Qual’è complessivamente il suo grado di soddisfazione relativamente alle attività realizzate fino ad

ora? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6. La formazione specifica fornita fino ad ora ha arricchito le abilità professionali del/la volontario/a?

(utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6.1 Compilare la griglia sul monitoraggio.

23

7. Com’è il suo rapporto con il/la volontario/a in oggetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1

indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

8. Ritiene che la presenza del/la volontario/a in oggetto sia utilizzata al meglio per la realizzazione del

progetto? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di

soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9. Ritiene che il contributo fornito dai volontari/e arricchisca il suo assetto professionale? (utilizzi una

scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola

risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Sospiro, lì _________________ L’OLP

Allegato B

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE VOLONTARI/E MESE________

Nome e Cognome:

Reparto presso cui svolge il servizio:

Periodo valutato:

1. A questo punto del servizio civile quale è complessivamente il suo grado di soddisfazione? (utilizzi

una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una

sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

2. Dopo questo periodo di attività, in che misura riscontra una congruenza tra attività previste dal

progetto e attività effettivamente svolte? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più

basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

3. Nel corso di questi __ mesi di progetto, quali mansioni ha svolto in modo prevalente? (possibile più

di una risposta)

1. affiancamento al personale in reparto

2. interventi diretti sugli utenti

3. partecipazione ad attività di pianificazione

4. partecipazione ad attività animative/ricreative

5..altro(specificare)

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

________________________________________

24

4. Le attività da lei svolte nel corso del trimestre di riferimento, hanno subito delle modifiche o sono

rimaste le stesse dall'inizio della sua presa in servizio? (una sola risposta)

1. si

2. no

4.1 Se si specificare in che modo sono mutate ed in base a quale esigenza)

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________

5. Cosa crede che possa essere modificato, se necessario, per migliorare il servizio e conseguentemente

le attività dell’ente in cui opera?

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________

6. Complessivamente, in che misura si ritiene soddisfatto delle mansioni che le sono state affidate?

(una sola risposta)

1. molto

2. abbastanza

3. poco

4. per nulla

7. Qual è la sua opinione rispetto al lavoro che ha svolto in questo periodo? (una sola risposta)

1. molto impegnativo

2. abbastanza impegnativo

3. poco/ per nulla impegnativo

8. Com’è il rapporto con il suo responsabile (OLP)? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il

livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9. Com’è il suo rapporto con gli altri volontari? (utilizzi una scala da uno a dieci, dove 1 indica il

livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

10. Com’è il suo rapporto con gli altri operatori con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a

dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11. Com’è la sua relazione con gli utenti con cui entra in contatto? (utilizzi una scala da uno a dieci,

dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

12. Si sente tutelato/a e supportato/a dal suo OLP di riferimento?

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

13. A questo punto del progetto, quale risultato ritiene di aver conseguito in misura maggiore? (è

possibile più di una risposta)

25

1. una crescita culturale

2. un arricchimento sul piano umano

3. una crescita professionale

4. una crescita sul piano relazionale

5. un beneficio economico

6. altro (specificare)

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

FORMAZIONE

11. In questo periodo, ha continuato o completato la sua formazione specifica? (ad esclusione del

mese iniziale di corso)

1. si

2. no

11.1 Compilazione griglia di monitoraggio.

12. La formazione specifica fornita è utile per affrontare l’esperienza di Servizio Civile? (utilizzi una

scala da uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola

risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

13. La formazione specifica arricchisce le sue abilità professionali e relazionali? ((utilizzi una scala da

uno a dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola

risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

15. Può esprime un giudizio complessivo dell’esperienza realizzata finora? (utilizzi una scala da uno a

dieci, dove 1 indica il livello più basso e 10 il livello più alto di soddisfazione – una sola risposta)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

16. Ritiene utile che un altro volontario/a occupi il suo posto alla fine del servizio Civile?

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Consiglierebbe a conoscenti o persone amiche di sperimentare il Servizio Civile?

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Sospiro, lì ______________

Il Responsabile del Monitoraggio

Allegato C

GRIGLIA DI RILEVAZIONE DATI

26

Registrazione presenza/frequenza alle attività del servizio animazione

geriatria C di Fondazione Sospiro

GRIGLIA PER LA MISURAZIONE DEI DATI QUANTITATIVI

Situazione

attuale

3

mese

6

mese

9

mese

12

mese

Attività

Ludico-ricreative Media giornaliera degli

utenti coinvolti calcolata

sul complesso delle

attività su base mensile

Progetto “L’erbario delle

erbe povere”

“Storie per conoscere:

laboratorio di narrazione

e teatro di figura”

Progetto pedagogico

funzionale

Progetti individuali

Progetti individuali di tipo

empatico-assistenziali

Stimolazione cognitiva

Registrazione quantitativa della formazione specifica

Attività di formazione Situazione

iniziale

3

mese

6

mese

9

mese

12

mese

Ore formazione specifica

(corsi, équipe, casi clinici)

Ore incontri con l’OLP

Ore formazione aggiuntiva

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

NO

27

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla

realizzazione del progetto:

Quando si parla di un progetto ci si riferisce all’insieme di tutte le attività richieste

per raggiungere un obiettivo predefinito non continuativo né ricorrente. Ci si

riferisce anche a tutte le attività mediante le quali si applica il controllo del

raggiungimento dell’obiettivo (monitoraggio); azioni che si estendono per tutto il

periodo di evoluzione del progetto e che necessitano di condizioni predeterminate

cioè tramite una combinazione di risorse umane e non.

La tabella descrive in modo sintetico le risorse finanziarie necessarie per

l’attuazione del progetto, non sono riportate le risorse umane già descritte nel

paragrafo 8.

Descrizione Costo in €

Contributo per acquisto materiale per:

- Realizzazione opuscolo (L’erbario erbe povere)

- Materiale vario (storie per conoscere…”

- Stagione lirica

1000.00

Rimborso spese di Viaggio VSC 1200,00

Formazione Specifica/Bilancio Competenze

Campagna informativa (depliants, ecc.)

Uniformi del SC (T-shirt/felpa)

300,00

100,00

90,00

Totale 2690,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

-Comune di Sospiro (Cr) contribuisce al progetto collaborando attivamente al progetto,

aiutando nel diffondere la conoscenza Laboratorio “Storie per conoscere…laboratorio di

narrazione e teatro di figura” e agevolando l’utilizzo degli spazi pubblici.

-Ditta Serenety S.P.A. contribuisce al progetto fornendo ad un prezzo favorevole ausili

igienici appositamente pensati e idealizzati per facilitarne l’uso (pull up) (progetto

pedagogico funzionale)

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Al fine di poter attuare le attività previste dal progetto, si mettono a disposizione le

seguenti risorse:

2 sale multimediali attrezzate per la formazione

1 sale per attività

collegamento a internet

1 programma per il montaggio e impaginazione

1 programma montaggio filmati

2 masterizzatore DVD/CD

DVD e CD per la masterizzazione delle videoriprese

DVD vari

1 videoproiettore digitale

1 videocamera digitale

1 lettore DVD

1cassa acustica

1 macchina fotografica digitale

2 computer (con programmi per foto, video pacchetto office)

28

1 stampante multifunzionale laser colori

1 lettore per CD e cassette musicali

2 registratori digitali (per registrare le interviste)

audiolibri

materiale vario per i laboratori occupazionali (legno, vernici, stoffe, oli

essenziali, colori, cartoncini, eccetera)

1 quotidiano locale (“La Provincia”) in abbonamento

vari giochi di società e didattici (tombola, memory, carte da gioco, dama...)

materiale vario per la stimolazione cognitiva in digitale e manuale

1 pulmino attrezzato per disabili

2 autovettura

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Università Cattolica del Sacro Cuore

Università degli Studi di Bergamo

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Università degli Studi di Bergamo

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

CR.FORMA AZIENDA SPECIALE SERVIZI DI FORMAZIONE DELLA

PROVINCIA DI CREMONA si impegna a seguire e condurre l’attività connessa al

bilancio e certificazione delle competenze dei Volontari del Servizio Civile

Nazionale in servizio presso la Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro Onlus, in

modo specifico dei giovani coinvolti nel suddetto progetto.

PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER I

GIOVANI IMPEGNATI NEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

I volontari del Servizio Civile afferenti alle tre strutture già svolgono in sinergia

attività formative insieme, pertanto hanno già una base di conoscenze in comune.

Obiettivi

Aiutare i singoli partecipanti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle

proprie risorse, motivazioni, competenze trasversali, tecnico professionali acquisite

precedentemente all’esperienza di Servizio civile volontario e ad effettuare un

bilancio delle competenze complessivamente maturate mediante il proprio impegno

all’interno della Fondazione. Competenze che, a partire dal progetto presentato,

potranno essere riconosciute e certificate.

Contenuti/Programma

29

Primo incontro: 6 ore (di gruppo)

• La presentazione e socializzazzione di obiettivi, contenuti e strumenti del

percorso.

• Perché, quando e come fare un bilancio di competenze?

• Il concetto di competenza nel dibattito europeo legato alla Strategia Europea

per l’Occupazione: occupabilità, adattabilità, imprenditorialità, pari opportunità.

• La certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e

infomale: un processo funzionale a costruire un portfolio delle evidenze.

• Le abilità di base del lavoro che cambia: le competenze trasversali

caratterizzanti il lavoro e la “cultura” della cura.

• Quali ritengo siano, alla luce degli apprendimenti maturati, le competenze

“essenziali” per operare nel Servizio civile volontario e nel lavoro sociale, più in

generale, all’oggi?

Secondo incontro 6 ore (di gruppo)

• Esercitazione: le mie attività (formative, lavorative e del tempo libero) sotto

la lente. L’analisi dei miei saperi, saper fare e essere.

• Questionario: l’analisi delle mie capacità e competenze

• Esercitazione: lo schema di sintesi delle competenze acquisite e da acquisire:

Sapere, Saper fare, Saper essere nei diversi ambiti di vita e nel contesto della

Fondazione.

Terzo incontro : 6 ore (di gruppo)

• La costruzione del portfolio delle evidenze

• La conclusione del percorso di accompagnamento: un’occasione per

confrontare le attese, gli obiettivi e i contenuti iniziali con la realtà incontrata.

Metodologia

Il percorso formativo utilizza l’approccio metodologico laboratoriale. Il lavoro di

gruppo, guidato dalla conduttrice, sarà orientato a valorizzare le esperienze e le

competenze di ciascuno/a. Gli approfondimenti teorici saranno utilizzati per

sistematizzare e contestualizzare gli apprendimenti maturati nei diversi ambiti di

vita e mediante l’esperienza di SCV.

Conduttore: Orientatori esperti Ufficio Servizi per il lavoro CRFORMA

CREMONA

Monte ore: 18 ore

Preventivo di spesa: 900,00 ESENTE IVA

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS

30

30) Modalità di attuazione:

La Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro è struttura accredita quale agenzia formativa

certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2008 .

La formazione generale è effettuata da Luca Acito (Formatore – Funzionario Resp. U.O.

Formazione & Aggiornamento dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro), formatore accreditato.

Inoltre la Fondazione è Provider ECM (Struttura Formativa Autorizzata per

l’aggiornamento sanitario) RL0023 con Decreto Regione Lombardia DG Sanità n. 6391 del

17/07/2012.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le

lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni frontali si intende il

classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente trasmette una serie di

nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento dei giovani in SCN.

Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming, giochi di

ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving) per

dare la possibilità ai giovani di analizzare e fare propri i concetti che il formatore impartisce

nella parte della lezione più "tecnica". La metodologia mista è stata scelta sulla base dell'

esperienza svolta dai formatori delle nostre strutture nei tre anni precedenti con i Volontari

del Serv. Civile, oltre che per il grande interesse che questa procedura pedagogica ha

ottenuto nella maggior parte dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar

modo negli incontri rivolti ai giovani (target compreso tra i 18 e i 28 anni, range di età che

comprende quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento

misto permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea - infatti

i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti risultati.

Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire conoscenze,

competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e

la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l'opportunità

di aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà e dell' impegno lavorativo

all'interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito. Obiettivo

primario del nostro ciclo formativo è dunque quello di poter fornire conoscenze,

competenze e strumenti che i volontari possano sfruttare per aumentare la qualità e la

consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare la possibilità di

aprire spazi di riflessione sul valore del volontariato come partecipazione attiva dei cittadini

alla vita sociale dello Stato, difesa civile non armata e nonviolenta ed identità del Servizio

Civile Nazionale.

Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali trasversali a

tutti gli argomenti trattati, che sono stati individuati sono:

Favorire un buon clima di gruppo;

Creare condizioni favorevoli allo scambio e al confronto;

Fornire spazi di discussione su tematiche di attualità, su temi sociali al fine di

sviluppare l’interesse e di accrescere nei giovani la partecipazione attiva.

Il formatore nel percorso formativo generale è chiamato a svolgere il delicato compito di

moderatore e facilitatore del dialogo tra i volontari, è prioritario in questo intervento essere

in grado di accogliere ed indirizzare le opinioni di tutti mantenendo un ruolo imparziale. A

31

partire dal 2009 sulla piattaforma E-Learning www.fad-fondazionesospiro.it in via

sperimentale è presente un modulo formativo sulla storia del servizio civile in Italia

(durata prevista 2 ore) , questo percorso formativo per il momento si affiancherà alla lezione

d’aula con le medesime tematiche, pertanto consentirà all’equipe formativa di valutare

l’efficacia di questa metodologia didattica nella formazione dei VSC. Inoltre sempre in

FAD sarà veicolato un modulo dedicato alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro – modulo

formazione rischi generali/specifici (16 ore) incluso nella formazione specifica trattata al

paragrafo 36. La piattaforma MOODLE consente l’identificazione del fruitore (credenziali

di accesso), la tracciabilità, il monitoraggio e la verifica dei risultati oltre alla

somministrazione della Customer Satisfaction.

Ogni percorso prevede la somministrazione in uscita di un questionario di valutazione delle

conoscenze acquisite.

Il volontario in questa proposta formativa è visto come attore e compartecipe di un patto

formativo che vede le sue radici nella Carta Etica, che si sviluppa lungo il solco della storia

del Servizio Civile, che è strettamente legato ai temi di educazione civica e di cittadinanza

attiva e responsabile.

Il Piano di Formazione Generale prevede la seguente ripartizione delle tecniche didattiche:

Il percorso è organizzato su 60 ore, di cui 48 saranno erogate nei primi 60 giorni, le

restanti 12 ore al 9 mese dall’avvio del progetto.

33) Contenuti della formazione:

48 ore – 1 parte (entro i primi 60 giorni)

VALORE E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (16 ore)

L’identità del gruppo in formazione (10 ore)

Conoscenza e creazione del gruppo di lavoro

- Presentazione del percorso formativo

- Conoscenza reciproca dei partecipanti tramite attività e giochi d’aula

- Valutazione delle aspettative, delle motivazioni e dei dubbi sul percorso formativo e

sulla scelta di svolgere il servizio civile volontario

- La creazione di un gruppo di lavoro: fasi e caratteristiche

32

- Introduzione ai principi della comunicazione verbale e non verbale

- Interviste incrociate

Lavorare bene in gruppo

- Informazioni di base relativamente alle modalità di comunicazione più efficaci per

favorire l’inserimento in un nuovo gruppo di lavoro;

- La distribuzione dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro

- Visione del film “Il Volo della Fenice” sul tema della cooperazione all’interno dei

gruppi di lavoro

- Informazioni di base relativamente alle dinamiche di gruppo che più frequentemente

si presentano nei gruppi di lavoro.

- Attività in piccoli gruppi sull’analisi e gestione di alcune dinamiche solitamente

presenti nei gruppi di lavoro

Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e

differenze tra le due realtà (2 ore)

- Informazioni sulla storia del servizio civile volontario, sottolineando gli elementi di

continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di

coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario;

- Prime esperienze di obiezione di coscienza, storie e casi;

- Testimonianza di un ex Volontario del Servizio Civile (Esperienza Umana e di

Servizio)

Il dovere di difesa della Patria (2 ore)

Introduzione sul concetto di difesa della patria secondo La Costituzione Italiana

Il servizio civile come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà

Difesa civile non violenta

Film Gandhi

La Carta di impegno Etico (2 ore)

Condivisione di principi, di finalità che regolano il mondo del servizio civile.

Atto formale necessario per l’accreditamento degli Enti, ma anche momento

fondamentale per l’avvio di una collaborazione costante tra i due soggetti (UNSC- Ente)

con il focus verso l’avvenire dei giovani (VSC) e la loro formazione

LA CITTADINANZA ATTIVA (10 ore)

Formazione Civica e cittadinanza (4 ore)

- Essere cittadino, ruolo e partecipazione alla vita politica e sociale;

- La Costituzione Italiana ( i poteri esecutivo, legislativo, giurisdizionale);

- La libertà e le sue limitazioni

- Riflessioni guidate relativamente alle differenze che possono portare alla

marginalità

- Stereotipi e pregiudizi: la conoscenza dell’altro per favorire la

comunicazione

- Esercitazione sul concetto di pregiudizio

- Visione del film “Si può fare”

- La promozione della difesa dei diritti umani

- La solidarietà sociale e le sue realizzazioni concrete

La protezione civile (4 ore)

33

Partendo dalle nozioni che i partecipanti hanno relativamente al servizio di Protezione

Civile, l’incontro, a carattere pratico e partecipativo, svilupperà il tema: professionisti

e volontari di protezione civile, quale confine?

Cos’è un’emergenza ? Come funziona il Sistema di Protezione Civile Italiano.

Tutela dell’ambiente, ciclo dei rifiuti, legalità.

Visita guidata ad un centro di protezione civile

La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile (2 ore)

Sistema di rappresentanza dei VSC, livello regionale e nazionale.

Come candidarsi, presentarsi, scrivere un programma con obiettivi chiari.

Riferimenti normativi, associazioni di ex odc e vsc.

IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE ( 22 ore)

L’Ente (2 ore)

Visita guidata ed incontro con i referenti d’area presentazione dell’ente, mission,

caratteristiche

Il lavoro per progetti (6 ore)

Indicazioni sul metodo di stesura di un progetto

Le fasi della realizzazione di un progetto: dall’analisi dei bisogni alla fase di verifica

Discussione e analisi dei progetti che coinvolgeranno direttamente i volontari del servizio

civile

Esercitazioni pratiche di impostazione e realizzazione di un semplice progetto

Organizzazione del Servizio Civile (4 ore)

La normativa sul SCN , le funzioni regolatorie del sistema del servizio civile nazionale;

Gli attori del Sistema (UNSC – Regioni – Enti); Ruoli all’interno del Sistema (OLP –

Monitore - Formatore – VSC). Cos’è una sede operativa, cos’è un partner di progetto.

Disciplina dei rapporti tra Enti e VSC (2 ore)

Disposizioni normative in materia

Lettura e riflessione sul contratto di SCN e test di verifica

Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (8 ore)

Introduzione al concetto di conflitto

L’espressione della violenza fisica e psicologica

Due differenti tipi di conflitti: l’espressione della rabbia vs la ricerca di una soluzione

La gestione non violenta dei conflitti

Mediazione e soluzione creativa dei conflitti

Esercitazioni e role playing sulla gestione non violenta dei conflitti

La comunicazione verbale e non verbale, diverse strategie di comunicazione

2^ parte Formazione Generale – 20 % al 9^ mese di avvio progetto

12 ore

Follow-up :

Lavoro per progetti (verifica degli indicatori e degli obiettivi, simulazione di

progettazione) – 6 ore ;

Comunicazione : come gestire un focus group, fare un’intervista strutturata – 6 ore.

34

34) Durata:

60 ore complessive

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro ONLUS

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio facendo ricorso a personale dell’ente

in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche (come meglio dettagliato

nei paragrafi successivi). La formazione specifica, soprattutto per quanto riguarda la

formazione sul campo, le riunioni di équipe e la discussione dei casi clinici,

coinvolge anche figure professionali differenti (operatori componenti dell’èquipe

multidisciplinare), che pur partecipando in modo diretto all’azione formativa, sono

di fatto formatori specifici indiretti perché apportano durante il percorso il loro

sapere specialistico e le loro esperienze dirette. Tutto il processo formativo è

supervisionato dal formatore generale Luca Acito, dichiarato in sede di

accreditamento, che ha il compito di verificare la continuità didattica e la coerenza

dei contenuti e della metodologia

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Cuomo Dorella, nata il 13/06/1961, residente in Sospiro (CR) via Mazzini n. 22/A

Mantovani Anna Roberta, nata 15-01-1966, residente in Cremona in via Buoso da

Dovara n. 102

Gregori Adelaide, nata il 22/04/1953, residente in Cremona Via F. Filzi n.15

Finazzi Gianluigi, nato a Bergamo il 21/12/1951, residente a Iseo (BS) via del Dosso

n. 3

Azzini Elena, nata a Cremona il 14/08/1974, residente a Isola Dovarese (Cr) via

Cairoli 26/A

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Cuomo Dorella, Animatrice/pedagogista/antropologa

Mantovani Anna Roberta , Educatrice Professionale

Gregori Adelaide, Educatrice Professionale, Coordinatore CDI

Finazzi Gianluigi, Esperto di Sicurezza nei luoghi di lavoro - RSPP

Azzini Elena, Animatrice sociale presso cooperativa Altana

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Relativamente alla formazione specifica rivolta ai volontari sono previste le seguenti

tecniche e metodologie:

Lezioni frontali

35

Analisi dei casi

Lavori di gruppo guidati dai formatori (focus group)

Affiancamento in itinere (formazione sul campo)

Role planyng

Fase 1→ Accoglienza: informazioni complessive relative all’organizzazione del

servizio e alla tipologia dell’utenza con cui il volontario si troverà ad interagire

(patologie, difficoltà, strumenti e metodi di intervento).

Strumenti: colloqui individuali, lezioni frontali, visione filmati, discussioni di

gruppo, lettura documentazione, incontri con altri operatori ed équipe di servizio.

Fase 2 → Accompagnamento: percorso graduato nell’operatività del servizio e nella

presentazione dell’utenza. Strumenti: affiancamento all’operatore di servizio che

essendo formatore specifico illustrerà in modo chiaro le problematiche che dovranno

affrontare, gli strumenti da utilizzare e il ruolo che dovranno svolgere, presentazione

in powerpoint dei progetti precedenti e dei traguardi raggiunti, incontri con operatori

ed équipe di reparto, focus group utilizzato anche come verifica del feedback di

apprendimento.

Fase 3 → Confronto e Sostegno: verifica e confronto periodico rispetto al percorso

in atto, ascolto di bisogni e necessità del volontario, disponibilità e supporto in caso

di problematiche presentare dal volontario. Strumenti: colloqui individuali, verifiche

settimanali, focus group.

Fase 4 → Verifica: incontri mensili di verifica diretta (con il VSC) e/o indiretta (con

operatori con cui il VSC si confronta) finalizzati alla codifica dell’andamento del

progetto. Strumenti: colloqui, èquipe, role planyng.

I volontari saranno inoltre inseriti, in qualità di uditori, nei corsi di formazione

organizzati per gli operatori professionali relativi alle seguenti materie: animazione

ed interventi di riabilitazione cognitiva, cultura generale sulla condizione

dell’anziano (patologie, fragilità, interventi).

Ore 72 di cui 50 ore di lezione frontale e 22 ore per lavori in Equipe,

Affiancamento, Analisi di casi clinici (formazione sul campo).

Le 50 ore di formazione specifica (lezioni frontali) saranno effettuate entro i primi

90 gg di avvio del progetto, le restanti 22 ore saranno modulate nei primi 9 mesi di

servizio, sarà comunque garantita la partecipazione dei VSC ai momenti di

formazione continua (vedasi Equipe) anche dopo il 9° mese di attività per garantire

continuità negli interventi previsti dal progetto. Si reputa infatti fondamentale la

presenza dei VSC nei momenti di confronto, verifica e ri-progettazione insieme agli

altri operatori socio-sanitari .

Il modulo relativo alla Sicurezza nei luoghi di lavoro (vedasi DLGS 81/2008 e

successive modifiche ed integrazioni) è incluso all’interno del pacchetto formativo

di 50 ore di formazione specifica, questo percorso è suddiviso a sua volta in due

parti:

Rischi Generali – modulo FAD (4 ore)

Rischi Specifici (vedasi DVR aziendale) in modalità d’aula (12 ore).

Il percorso ha come obiettivo :

Riuscire a fornire esaustive informazioni sui rischi alla salute esistenti in ambito

lavorativo, sull’importanza di operare secondo determinate procedure e sulla

necessità di utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale è fondamentale

per dare concretezza ed omogeneità alla formazione. Individuare processi lavorativi

36

adeguati per ridurre l’incidenza del rischio e per adottare comportamenti atti a

prevenire l’insorgenza di patologie è fondamentale in un disegno aziendale

complessivo di attenzione all’incolumità dei propri dipendenti e collaboratori (VSC

compresi).

40) Contenuti della formazione:

- Gli anziani: fragilità, patologie e comorbilità

- La valutazione cognitiva e comportamentale del soggetto anziano

- Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (dlgs 81/08)

- Servizio di animazione: il servizio, il progetto, elementi di metodologia

sociale, le tecniche di animazione utilizzate, con particolare attenzione alle

tecniche di relazione, di comunicazione, di stimolazione cognitiva, al metodo

autobiografico, la qualità della vita in RSA, le tecniche di terapia non

farmacologiche .

- Servizio pedagogico: il servizio, il progetto, le metodologie utilizzate con

particolare attenzione ai metodi Validation e Gentilcare e alle caratteristiche

della malattia di alzheimer.

- Centro diurno integrato: il servizio, il progetto, le attività e le metodologie

utilizzate con particolare attenzione al lavoro d’équipe, alla relazione con i

famigliari, alle caratteristiche delle demenze senili e il decadimento

cognitivo.

I VSC saranno inseriti, come uditori, nei corsi di formazione ECM organizzati dal

servizio di formazione di fondazione Sospiro, relativi ai seguenti argomenti:

-Gli anziani e le loro fragilità

-La memoria nell’anziano

-interventi terapeutici e riabilitativi non farmacologici (musicoterapia, terapia

occupazionale, altro)

41) Durata:

Ore 72

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio degli interventi di formazione interesserà sia la FORMAZIONE

GENERALE che la FORMAZIONE SPECIFICA.

Il duplice obiettivo è di verificare i processi di crescita culturale e professionale

promossi a seguito delle attività formative e di facilitare un’analisi dei cambiamenti

avvenuti grazie ai progetti di servizio civile.

Il modello di monitoraggio proposto si fonda sul presupposto che i processi

formativi, pur essendo fortemente vincolati dal sistema di norme che ne regolano

l’attuazione (vedi Circolari UNSC), risultano ampiamente differenziati, sia per la

pluralità dei soggetti coinvolti nella loro gestione, sia per la eterogeneità degli

specifici contenuti previsti in relazione agli obiettivi individuati dai singoli progetti.

Pertanto è necessario in sede di verifica tener conto sia della variabile gruppo di

37

VSC in formazione che di quella dei contenuti specifici trasmessi.

I risultati effettivamente ottenuti possono essere catalogati in termini di

soddisfazione dei destinatari degli interventi e di rispondenza delle conoscenze

apprese con le finalità e gli obiettivi del progetto.

Aree di Monitoraggio individuate:

Gli aspetti qualitativi degli interventi formativi (caratteristiche innovative

delle metodologie adottate e ricaduta sulla didattica);

Efficacia delle varie azioni formative attivate, evidenziando gli elementi di forza

e quelli di criticità;

Orientare e promuovere il miglioramento complessivo dell’azione formativa,

anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze e la diffusione delle best

practices, per adeguare sempre meglio gli esiti agli obiettivi.

L’azione di monitoraggio si svolgerà in due fasi, complementari e successive, una

rivolta alla Formazione Generale e l’altra alla Formazione Specifica utilizzando la

medesima Scheda di rilevazione divisa in due sezioni:

Sez. 1 gradimento, rilevato mediante un questionario di fine corso (con distinzione

tra valutazione del corso e valutazione dei singoli formatori);

Sez. 2 apprendimento, rilevato come learning gain misurato con un pre-test

cognitivo ed un post-test cognitivo.

SCHEDA DI RILEVAZIONE DELL’AZIONE FORMATIVA

Formazione Generale

Formazione Specifica

Ore complessive del percorso formativo frequentato: _____________

Titolo Progetto Servizio Civile

_________________________________________________________

Data di Rilevazione: GG/MM/AAAA

Sez. 01 – GRADIMENTO

a) Ritiene che il corso da lei frequentato dal punto di vista organizzativo (orari e

gestione incontri) sia stato:

Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente

b) I moduli formativi (contenuti ed argomenti) sono stati facilmente

comprensibili?

No Abbastanza Si

c) Elenchi gli argomenti risultati più facilmente comprensibili (in ordine

decrescente):

1.

2.

3.

38

d) Elenchi gli argomenti risultati più di difficile comprensione (in ordine

decrescente):

1.

2.

3.

e) Può valutare i formatori coinvolti nel Corso?

Modulo Formativo Formatore

f) Dia un giudizio complessivo sull’utilità del corso relativamente al progetto e

alla sua crescita formativa:

Non soddisfacente Soddisfacente Molto soddisfacente

g) Suggerimenti per il Formatore:

h) Dinamiche di gruppo (come ti sei trovato nel gruppo in formazione)

Non a mio agio Indifferente A mio agio

Sez. 02 – APPRENDIMENTO

1. Lei ritiene l’esperienza di servizio civile utile per:

accrescere l’esperienza professionale ed acquisire nuove competenze;

occupare il tempo libero in attesa di uno sbocco lavorativo;

sviluppare capacità culturali

2. Come è venuto a conoscenza del Servizio Civile ?

Internet

Passaparola

Giornali – locandine – volantini

3. Perché a scelto un progetto sociale( Anziani/Disabili )?

Solo per la vicinanza alla mia residenza

Per continuare una crescita professionale dopo la maturità coerente con gli studi

fatti

Sono interessato ad avvicinarmi al mondo del sociale e mi è sembrata una scelta

coerente

4. Cosa ti aspetti durante il Servizio Civile?

Nulla

Esperienze

39

Divertimento

5. Quale attività preferisti fare?

Feste Musicali

Cineforum

Attività Sportive

Giochi di società

Attività Artistiche

6. Quando ascolti qualcuno:

presti attenzione alle parole dette

osservi il contesto della comunicazione

controlli il tempo che passa

7. Se un utente ti chiede un euro gli rispondi?

ecco ti regalo un euro

scusa ma non ho monete

non rispondi e tiri diritto

8. Se un utente ti confida i suoi stati d’animo cosa fai:

tieni il segreto per te

riporti la confidenza con i tuoi amici al bar

riferisci agli Operatori Sanitari quello che hai ascoltato

9. Giocare con un utente è:

un modo per conoscerlo

passare il tempo libero

divertirsi

10. Se fai una passeggiata accompagnando un utente in carrozzina:

curi di attraversare la strada sulle strisce pedonali

rispondi al tuo cellulare

fai una corsa per vedere la tua resistenza

11. Perché è importante secondo te rispettare gli orari previsti per un’attività?

Per non fare ore straordinarie

Per essere libero prima possibile

Per rispetto degli utenti coinvolti e degli operatori

12. Il Servizio Civile è considerato un Servizio verso la Patria?

falso

vero

Non ricordo

13. Quanti giorni di malattia possono essere giustificati al massimo?

15 giorni

20 giorni

30 giorni

40

14. Cos’è un gruppo formale?

un gruppo di amici

una squadra di calcio

conoscenti

15. Chi è il leader istituzionale in un contesto?

Il Direttore Generale

un amico

il Volontario del Serv. Civile

16. Chi è il leader carismatico?

uno che si ascolta solo per dovere

un uomo molto alto

una persona che per qualità umane e capacità viene scelto come rappresentante di

un gruppo di individui

17. Il numero massimo di Permessi richiedibili?

15 giorni

30 giorni

20 giorni

18. Cosa significa OLP?

Operatore Leader di Postazione

Operaio Locale di Produzione

Operatore Locale di Progetto

+ Eventuali altri Items relativi alla Formazione Specifica erogata.

Data 12/10/2016

Il Direttore Generale

f.to dr. Fabio Bertusi

41