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(Allegato 1) Nota sul diritto d’autore relativo ai progetti pubblicati Tutti i diritti delle presenti opere sono riservati e protetti dalla normativa vigente sul diritto d’autore. Non è consentita l’intera o parziale riproduzione, circolazione, distribuzione, diffusione, trasmissione e qualsiasi altra forma di sfruttamento economico che non sia espressamente autorizzata dall’autore. L’autore, Claudio Di Blasi, ha ceduto i diritti di utilizzo delle presenti opere ad Associazione Mosaico, in data 10 settembre 2005. Associazione Mosaico autorizza la riproduzione delle presenti opere a cittadini italiani che aspirino ad esser volontari di servizio civile nazionale volontario, al fine esclusivo di una consultazione per un migliore orientamento alla scelta del progetto di servizio civile volontario. Bergamo, 10 settembre 2005. Per Associazione Mosaico Il Vicepresidente Flavio Spreafico 1

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(Allegato 1)

Nota sul diritto d’autore relativo ai progetti pubblicati

Tutti i diritti delle presenti opere sono riservati e protetti dalla normativa vigente sul diritto d’autore.

Non è consentita l’intera o parziale riproduzione, circolazione, distribuzione, diffusione, trasmissione e qualsiasi altra forma di sfruttamento economico che non sia espressamente autorizzata dall’autore.

L’autore, Claudio Di Blasi, ha ceduto i diritti di utilizzo delle presenti opere ad Associazione Mosaico, in data 10 settembre 2005.

Associazione Mosaico autorizza la riproduzione delle presenti opere a cittadini italiani che aspirino ad esser volontari di servizio civile nazionale volontario, al fine esclusivo di una consultazione per un migliore orientamento alla scelta del progetto di servizio civile volontario.

Bergamo, 10 settembre 2005.Per Associazione Mosaico

Il VicepresidenteFlavio Spreafico

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ASSOCIAZIONE MOSAICO

2) Codice di accreditamento:

3) Classe di iscrizione all’albo:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

L’ambiente che idea! Salvaguardia dell’ambiente ed educazione ambientale in tre province lombarde

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

SETTORE: ambienteAREA DI INTERVENTO: parchi e oasi naturalisticheC 04

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

Premessa.Il presente progetto riguarda l'attivazione di posizioni di servizio civile volontario aventi le seguenti caratteristiche comuni:

Interventi insistenti su parchi ed oasi naturalistiche delle province di Bergamo, Como e Mantova Interventi di educazione ambientale rivolti a minori sia per la fruizione dei parchi che per la

gestione della raccolta differenziata; Sede di attuazione del progetto: strutture gestite da parchi regionali, intercomunali o singoli

comuni.Per una migliore comprensione del progetto, anche da parte degli aspiranti volontari, per ogni sede di attuazione di progetto si entrerà nel dettaglio della descrizione del contesto territoriale, degli obiettivi e della descrizione delle attività, nonché degli altri elementi utili inerenti risorse finanziarie, strumentazioni, formazione specifica.

PARCO REGIONALE DEI COLLI DI BERGAMOIl Parco, che si estende per 4700 ettari a nord del centro abitato di Bergamo, include la Città Alta e i primi

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NZ00455

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rilievi prealpini tra la Val Brembana e la Val Seriana, culminanti all'estremità nord con il Canto Alto a 1148 m slm. La zona è caratterizzata dalla peculiare fusione di valori naturali e culturali, da cui nasce un paesaggio composito, nel quale si distinguono: le aree boscate del versante nord del Colle di Bergamo e dei versanti del Canto Alto, le aree agricole nelle piane e sulle colline, i versanti terrazzati e disegnati dagli orti del Colle di Bergamo verso sud, sotto la Città Alta. Le aree di maggior interesse naturalistico ricadono nelle zone più rilevate, sui versanti del Canto Alto e nella valle del Giongo, ma fustaie di latifoglie di una certa importanza si rinvengono ancora nei boschi di Astino e dell'Allegrezza. Il nucleo di maggior valore architettonico e monumentale è senza dubbio costituito dalla Città Alta, interamente inserita nel Parco, ma tutto il versante collinare occidentale di Bergamo è disseminato di edifici rurali e residenziali di notevole pregio; di rilievo anche il complesso dell'ex monastero di Astino, e i ruderi del castello dell'Allegrezza, del XII secolo.L’ente gestore del Parco è un Consorzio fra i Comuni del territorio e la provincia di Bergamo ed è amministrato da un Consiglio do Amministrazione eletto dall’Assemblea dei Sindaci o da i loro rappresentanti. Il centro Parco Maresana Ca’ della MattaIl Centro Parco Maresana - Cà della Matta è situato a 550 metri di altitudine sul Colle Maresana, in Comune di Ponteranica che si affaccia direttamente sulla Pianura Padana. Ex cascina ristrutturata dall'Ente Parco, il Centro rappresenta un importante punto di riferimento per i fruitori del Parco e per le attività di educazione Ambientale che vi si svolgono tutto l'anno.Qui troviamo, oltre ad un centro visite dove è possibile trovare materiale informativo , un laboratorio didattico, una sala conferenze, una mostra fotografica e una stazione ornitologica gestita direttamente dal Parco, dove gli uccelli vengono inanellati a scopo scientifico da ornitologi qualificati nell'ambito di un progetto sullo studio delle migrazioni coordinato dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.Nei pressi dell'edificio, dove l'ambiente è caratterizzato anche da radure e terrazzamenti con siepi naturali composte da alberi (bagolaro, carpino, acero campestre…) e arbusti (rosa canina, ligustro, biancospino, sambuco, nocciolo, sanguinella, …..) il Parco ha realizzato, per i visitatori, aree di sosta e percorsi attrezzati per l'educazione ambientale con itinerari botanici, stagni didattici, e percorsi naturalistici.L'area circostante è caratterizzata dalla presenza di boschi di latifoglie costituiti soprattutto da carpini, castagni, aceri, querce, olmi, ciliegi, frassini e robinie con limitate zone a bosco misto con conifere di impianto artificiale.Progetti ed attività di educazione ambientale e di promozione del centro Parco Maresana Ca’ della Matta1. Apertura del Centro visite al pubblico, attività di informazione e promozione di iniziative per la conoscenza e la fruizione del Parco (incontri formativi, visite guidate, escursioni, ecc.)2.Realizzazione di programmi di Educazione Ambientale, rivolti alle scuole del territorio compreso nel Parco, della Provincia e della Regione che si articolano mediante visite didattiche guidate presso il Centro Parco Maresana - Cà della Matta.I programmi, finalizzati alla conoscenza del Parco soprattutto per quanto riguarda i suoi aspetti naturalistici, sono stati diversificati per livelli scolastici e possono prevedere anche un intervento in classe propedeutico all'escursione sul territorio.I diversi temi proposti vengono approfonditi avvalendosi delle apparecchiature e degli strumenti del laboratorio di educazione ambientale del Centro Parco, delle strutture appositamente predisposte nell'area esterna ( percorso botanico, stagni didattici, siepe naturale, ecc.) e della Stazione Ornitologica esistente.

Per il progetto di Educazione Ambientale, che il Parco ha promosso e organizzato durante l'anno scolastico 2003-2004, ci si è avvalsi di un gruppo di Educatori Ambientali.Hanno aderito all'iniziativa 88 classi appartenenti a 21 Comuni della Provincia di Bergamo e di Pavia oltre ad alcuni Centri Ricreativi Estivi coinvolgendo complessivamente 2805 soggetti.3. allestimento di percorsi autoguidati destinate a tutte le tipologie di visitatori attraverso la realizzazione di guide, pannelli illustrativi, segnaletica, ecc. 4. Aggiornamento, revisione, riproduzione di materiale illustrativo ed informativo prodotto dal Parco.

SINTESI ATTIVITÀ EDUCAZIONE AMBIENTALE 2004 E RISORSE IMPIEGATECentro Parco Maresana Cà della Matta

Sede Indirizzo Telefono/fax e-mailVia Maresana, 140 035-577444 [email protected]

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(Allegato 1)

Responsabile operativo

Stefano Milesi

N° utenti/anno che hanno usufruito di servizi.

3500

Provenienza degli utenti

comunale Sovracomunale provinciale regionale nazionale internazionale

10%   65% 20% 4% 1%

Budget annuale

Corrente capitale totale di cui privato (fondazioni/utenti/sponsor)

23.000,00   23.000,00  

Valore economico dei principali progetti finanziati e/o cofinanziati

Titolo Importo

Realizzazione progetto di educazione ambientale

€ 9.000,00

Duplicazione schede didattiche € 5.300,00Realizzazione ingrandimenti per mostre tematiche

€ 487,00

Integrazione per realizzazione pannelli descrittivi centro visitatori

€ 432,00

Personale Impiegato

Personale coinvolto su base stabile

Personale coinvolto su progetto

Personale volontario

2 guardiaparco ( non in forma esclusiva)

2

Sintesi dell' autovalutazione del Centro di Educazione Ambientale Maresana Cà della Matta secondo i criteri previsti dalla Regione Lombardia

descrizione criterio ValutazioneCRITERIO

pienamente soddisfatto

Soddisfatto parzialmente

soddisfatto al minimo

sostanzialmente non soddisfatto

Spazi che permettano un'utilizzazione differenziata (individuale, in piccoli e grandi gruppi, attività di laboratorio, ecc.).

x      

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(Allegato 1)

Spazi e strumenti tematici o specialistici (sala lettura, biblioteca, orto botanico, telescopio, kit analisi acque)

x      

Le attività sono svolte in ambienti naturali o culturali di pregio: bosco, asta fluviale, strutture di archeologia industriale o artigianale.

x      

Forme di incentivazione dell'utilizzo del mezzo pubblico e/o ecologico.

      x

Il progetto è coordinato da almeno un operatore stabile in maniera contrattuale e permanente

  x    

I progetti prevedono periodicamente il contributo di diverse persone specializzate nelle diverse discipline afferenti l'educazione ambientale.

  x    

Viene organizzato almeno una volta l'anno un percorso di auto-formazione o partecipazione a momenti di confronto (convegni, seminari, incontri)

  x    

Durante e dopo l'attuazione di un percorso di educazione ambientale si prevedono occasioni di analisi per valutare la coerenza fra gli obiettivi fissati e quelli raggiunti, l'efficacia del percorso e la rispondenza con le nuove aspettative.

  x    

Il rapporto è tale da poter sostenere il coinvolgimento e la collaborazione di tutto il gruppo nel programma svolto. Si pone come condizione ideale un rapporto operatore/gruppo di 1/12.

      x

Sono previsti e realizzati contatti con scuole e/o istituzioni e/o altri Centri della rete che fruiscono delle iniziative prima o dopo le attività (anche a distanza tramite comunicazioni, newsletter, mail, ecc)

    x  

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(Allegato 1)

Realizzare incontri in classe, attenzione ai pre-requisiti ed agli obiettivi didattici.

  x    

Le attività realizzate dal Centro inducono il destinatario a riflettere sul proprio essere nell'ambiente e/o sul proprio agire per l'ambiente.

x      

Produzione di materiali editoriali, convegni, campagne di comunicazione integrata

  x    

Promozione di progetti di rete e/o comuni, partecipazione a processi di valutazione condivisi, rafforzando la propria differenziazione dalle proposte educative degli altri Centri.

      x

Vengono organizzate iniziative rivolte alla scuola-extrascuola, agli adulti, alle famiglie, ai soggetti svantaggiati o ad altre tipologie di utenti.

  x    

rapporto ottimale fra utenza reale e potenziale

    x  

descrizione criterio situazione attuale con apporto volontari 

Spazi che permettano un'utilizzazione differenziata (individuale, in piccoli e grandi gruppi, attività di laboratorio, ecc.).

spazi per grandi, medi e piccoli gruppi per attività di laboratorio e conferenze

 

Spazi e strumenti tematici o specialistici (sala lettura, biblioteca, orto botanico, telescopio, kit analisi acque)

sala proiezione 60 posti - laboratorio scientifico con microscopi binoculari - kit analisi chimiche - biblioteca ( libri e

 

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(Allegato 1)

pubblicazioni in materia ambientale) - sale accoglienza visitatori con acquari, terrari, pannelli illustrativi sugli ambienti naturali del Parco, mostre fotografiche a tema - percorso botanico - giardino delle farfalle - stagni didattici - stazione ornitologica

Le attività sono svolte in ambienti naturali o culturali di pregio: bosco, asta fluviale, strutture di archeologia industriale o artigianale.

l'attività di educazione ambientale è svolta nei seguenti ambienti limitrofi al centro parco: prati magri, prati da sfalcio, boschi di latifoglie, torrente prealpino, pozze d'abbeverata

 

Forme di incentivazione dell'utilizzo del mezzo pubblico e/o ecologico.

la struttura è a tutt'oggi raggiungibile solo con mezzi propri o a piedi (strade, sentieri)

 

Il progetto è coordinato da almeno un operatore stabile in maniera contrattuale e permanente

Il Centro è coordinato da due operatori ( guardiaparco dipendenti dell'ente) in forma continuativa ma non permanente

 

I progetti prevedono periodicamente il contributo di diverse persone specializzate nelle diverse discipline afferenti l'educazione ambientale.

I progetti sono realizzati solo saltuariamente con il contributo di personale qualificato in ecologia del territorio ( naturalisti, ornitologi, botanici)

raggiungimento di un livello di progettazione condivisa da un equipe

Viene organizzato almeno una volta l'anno un percorso di auto-formazione o partecipazione a momenti di confronto (convegni, seminari, incontri)

Viene effettuato almeno un incontro all'anno fra i diversi operatori dell'educazione ambientale

 

Durante e dopo l'attuazione di un percorso di educazione ambientale si prevedono occasioni di analisi per valutare la coerenza fra gli obiettivi fissati e quelli raggiunti, l'efficacia del percorso e la rispondenza con le nuove aspettative.

I percorsi di educazione ambientale sono sottoposti ogni anno a valutazione critica da parte di coordinatori, operatori e accompagnatori selezionati

miglioramento dei processi di valutazione e autovalutazione

Il rapporto è tale da poter sostenere il coinvolgimento e la collaborazione di tutto il gruppo nel programma svolto. Si pone come condizione ideale un rapporto operatore/gruppo di 1/12.

il rapporto operatore/gruppo è di 1/25 per soddisfare il maggior numero possibile di richieste in funzione dei fondi destinati all'educazione ambientale

Miglioramento Rapporto numerico operatore/gruppo

Sono previsti e realizzati contatti con scuole e/o istituzioni e/o altri Centri della rete che fruiscono delle iniziative prima o dopo le attività (anche a distanza tramite comunicazioni, newsletter, mail, ecc)

I contatti con le scuole prima delle attività avvengono tramite comunicazioni dirette o tramite il Provveditorato agli Studi e gli assessorati del Comuni. In alcuni casi si realizzano incontri con gli insegnanti per progetti e percorsi specifici che prevedono più moduli nel corso dell'anno

Miglioramento della comunicazione all'interno della rete e ricerca di sinergie educative

Realizzare incontri in classe, attenzione ai pre-requisiti ed agli obiettivi didattici.

Talvolta l'uscita è preceduta da un intervento in classe con lo scopo di mettere a fuoco gli obiettivi del percorso didattico in relazione

Maggior numero di interventi propedeutici all'uscita da svolgere in classe

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(Allegato 1)

anche alle tematiche già affrontate dall'insegnante durante l'anno

Le attività realizzate dal Centro inducono il destinatario a riflettere sul proprio essere nell'ambiente e/o sul proprio agire per l'ambiente.

i visitatori si rendono conto che pur essendo il Centro Parco non lontano da centri abitati c è caratterizzato da ambienti ricchi di specie animali e vegetali e questo è occasione, nel corso delle attività didattiche, di riflessione sul rapporto uomo/natura per una società sotenibile

 

Produzione di materiali editoriali, convegni, campagne di comunicazione integrata

Il centro parco realizza e distribuisce materiale informativo e didattico (cartine, schede didattiche, libri, opuscoli,ecc.)

aumento del livello quali-quantitativo della produzione culturale a favore della comunità di riferimento

Promozione di progetti di rete e/o comuni, partecipazione a processi di valutazione condivisi, rafforzando la propria differenziazione dalle proposte educative degli altri Centri.

Attività estive con i CREA dei Comuni consorziati per promuovere la conoscenza del parco anche fra quei soggetti non coinvolti nelle attività svolte con le scuole

Miglior rapporto di interazione con altri soggetti territoriali

Vengono organizzate iniziative rivolte alla scuola-extrascuola, agli adulti, alle famiglie, ai soggetti svantaggiati o ad altre tipologie di utenti.

le attività sono prevalentemente rivolte alle scuole ma vengono organizzate, anche se non regolarmente, iniziative che coinvolgono adulti, famiglie, soggetti svantaggiati e associazioni ( escursioni, visite alla Stazione ornitologica, accompagnamento gruppi sul percorso botanico, visita agli stagni e agli acquari)

Aumento del livello di differenzazione del target di utenti

rapporto ottimale fra utenza reale e potenziale

a causa della carenza di personale si garantisce l'apertura del centro Parco solo in funzione alle attività con le scuole ( di cui si conosce il n° di utenti) e saltuariamente nei giorni festivi (dati affluenza non rilevati)

maggior continuità nelle aperture al pubblico soprattutto nei periodi di maggior affluenza

COMUNE DI CANZOAmbiente e territorio.Il territorio Comunale di Canzo, insediato allo sbocco della Valassina, è un caratteristico paese con la presenza sia di rilievi prealpini, sia da acque lacustri (Lago del Segrino) e sia da acque fluviali (Fiume Lambro, Torrente Ravella). Nel territorio Canzese ha la propria sede anche la Comunità Montana del Triangolo Lariano che pone in essere interventi di tutela, conservazione, valorizzazione e potenziamento del territorio e delle sue peculiarità. Da un punto di vista delle risorse economiche, durante il periodo precedente agli anni 70, la zona era caratterizzata da attività di tipo rurale e da piccole imprese artigiane. Nel tempo si sono però insediate attività di tipo più industriale. Attualmente riscontriamo la presenza di 400 attività ripartite tra piccola e media impresa. Permane tuttora la presenza di attività economiche terziarie sulla scorta di un rilevante afflusso turistico che nel paese si è sviluppato sin dal secondo dopoguerra. Osserviamo infatti la presenza di 19 tra Pubblici Esercizi/Alberghi, 78 Esercizi Commerciali e n.4 Istituti Bancari.Prima degli anni 70, quasi tutto il territorio canzese era impiegato per l’attività agricola. Al di fuori del centro abitato e di qualche insediamento artigianale le zone pianeggianti erano occupate da coltivazioni per la produzione di prodotti alimentari e da prati permanenti per la produzione di foraggi impiegati nell’alimentazione del bestiame. Le zone montane erano adibite a prati che venivano sfalciati, a pascoli, a castagneti e a boschi cedui per la produzione del legname da ardere. Nessuna parte del territorio era abbandonata a se stessa, ma ogni luogo era accudito dall’opera costante dei coltivatori. L’attività umana

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(Allegato 1)

non si riduceva alla sola coltivazione del terreno, ma mediante la pulizia dei corsi d’acqua, il mantenimento dei muretti secco e dei sentieri, veniva operata una vera e propria tutela ambientale, che si opponeva ad eventuali frane e smottamenti. Accudire la montagna, oltre che un mezzo di sostentamento, era anche un modo per proteggere il paese a valle. Con la trasformazione economica che ha portato il paese ad abbandonare progressivamente le attività agricole a favore delle attività artigianali prima e di quelle industriali poi, le colture e i prati di pianura sono stati progressivamente soppiantati da capannoni, lasciando solo piccoli pezzetti di terra pianeggiante non edificata. Con la scomparsa dei coltivatori anche la montagna è stata abbandonata a se stessa. Questo ha portato all’espansione incontrollata e disordinata delle zone boschive, che sono andate ad invadere i prati ed i pascoli di montagna facendoli scomparire. Quindi, attualmente la maggior parte della montagna è occupata da un bosco non più curato, dove gli alberi crescono addossati gli uni agli altri, senza l’adeguato spazio per potersi sviluppare in modo adeguato. Ne deriva che questi alberi fragili cadono facilmente, sollevando con le radici i lotti di terra e costituendo così un potenziale inizio per smottamenti e frane. Inoltre, muretti a secco, sentieri e corsi d’acqua non ricevono più le cure di una volta.Si deduce quindi quanto sia importante, a scopo preventivo e per la tutela del paese a valle, avere una precisa conoscenza dell’effettivo stato della montagna e dei suoi insediamenti arborei.Il territorio comunale canzese è attualmente così costituito:

- superficie complessiva espressa in ettari 1118- area boscata ettari 826- area urbana ettari 192- aree prative coltivate ettari 35- ambito di rispetto del biotopo-geotopo

denominato “Sasso Malascarpa” ettari 65

Raccolta differenziata.E’ ormai a tutti nota l’importanza del differenziamento del rifiuto urbano per la salute del nostro pianeta. Canzo non è rimasto insensibile al problema e, anche nel rispetto del D.Lgs. n. 22 del 1997 (Decreto Ronchi), si è attivato nella raccolta differenziata.Attualmente a Canzo la raccolta dei rifiuti si svolge nel seguente modo:Presenza di una piazzola ecologica, aperta tre giorni la settimana, dotata dei seguenti cassoni per la raccolta differenziata dei rifiuti:

- legno- ingombranti- vetro- cartone- plastica- alluminio e metalli in genere - televisori ed altri elettrodomestici- batterie scariche.

Inoltre in zone diverse dell’area urbana sono dislocate le seguenti campane per la raccolta differenziata:- n° 14 campane per la raccolta del vetro- n° 5 contenitori per la raccolta delle pile- n° 1 contenitore per la raccolta dei farmaci.

Lo smaltimento del rifiuto verde proveniente dai giardini si realizza presso un impianto privato di compostaggio, presente in territorio comunale, con il quale il comune ha stipulato una convenzione.Viene poi effettuata la raccolta porta a porta delle seguenti tipologie di rifiuto:

- rifiuto indifferenziato (sacco nero) due volte alla settimana- plastica una volta alla settimana- carta una volta ogni due settimane

Sul territorio del comune di Canzo è in fase di realizzazione una piazzola sovraccomunale per la raccolta dei rifiuti, che sarà funzionante dalla primavera 2006. E’ prevista la presenza di un custode. L’accesso alla struttura da parte dell’utenza privata sarà mediato da una tessera magnetica. E’ previsto anche un sistema di pesata per i cassoni di raccolta, che consentirà di avere il controllo diretto sulla quantità dei rifiuti conferiti alla ditta smaltitrice.La futura piazzola prevede la presenza di cassoni per la raccolta dei seguenti materiali:

- ingombranti: mobili, materassi, poltrone e divani- vetro- carta da imballaggi- metalli

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(Allegato 1)

- legno privo di parti metalliche e non trattato- scarti vegetali: tagli di siepe, sfalci d’erba, potature- frigoriferi, elettrodomestici in genere- olii vegetali ed animali (scarti da cucina)- olii minerali esausti provenienti da utenze domestiche- accumulatori al piombo esausti da utenze domestiche- pile scariche- farmaci scaduti- imballaggi in plastica- alluminio- prodotti e relativi contenitori etichettati col simbolo “T” e/o “F”- lampade fluorescenti (neon)- toner e cartucce- inerti (max 150kg/die, solo per utenti privati)- polistirolo- abiti usati

Quantità di rifiuto per tipologie prodotto dalla cittadinanza negli scorsi tre anni:Tipologia rifiuto Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004Solidi urbani Kg. 1.233.310 Kg. 1.064.000 Kg. 1.019.940Ingombranti Kg. 138.430 Kg. 182.000 Kg. 287.330Carta Kg. 140.590 Kg. 242.410 Kg. 242.340Plastica Kg. 22.480 Kg. 62.110 Kg. 74.300Vetro Kg. 158.260 Kg. 163.950 Kg. 153.970Farmaci Kg. 124 Kg. 130 Kg. 167Pile Kg. 190 Kg. 200 Kg. 2.303Vegetali Kg. 210.000 Kg. 296.950 Kg. 300.000Scarto legno Kg. 63.780 Kg. 64.430 Kg. 78.380Elettrodomestici Kg. 12.460 Kg. 26.530 Kg. 35.510Accumulatori al piombo

Kg. 1.070 Kg. 2.760 Kg. 2.900

COMUNE DI URGNANOIl Comune di Urgnano (8.704 abitanti al 31/12/2004), fa parte del Consorzio Parco Regionale del Serio, con sede a Romano di Lombardia (BG). In tale ambito verranno programmati interventi ed iniziative di tutela ambientale, consistenti, soprattutto, in opere di pulizia, recupero e rinaturalizzazione di aree degradate. La collaborazione con l’Ente Parco si esplica anche attraverso programmi di educazione ambientale rivolti, in particolar modo, alle scuole.Corsi di educazione in campo ecologico-ambientale, indirizzati e agli alunni delle scuole e agli adulti, vengono, altresì, promossi dal Comune in collaborazione con Cooperative sociali che operano in tale ambito: le tematiche affrontate spaziano dal problema dei rifiuti al compostaggio domestico; dall’inquinamento atmosferico ed acustico a quello idrico ed elettromagnetico; dalla questione energetica ai fenomeni dell’effetto serra, del buco dell’ozono e delle piogge acide; dai modelli di sviluppo eco-sostenibili (Agenda 21) al miglioramento generale della qualità della vita nel rispetto dell’ambiente.Il Comune di Urgnano, socio di S.A.B.B. S.p.A. (Servizi Ambientali Bassa Bergamasca), con sede a Treviglio (BG), si distingue come una realtà assai impegnata nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti: più rifiuti vengono avviati al riciclaggio e al recupero, meno finiscono in discarica e minore è l’impatto ambientale. E’ attiva una Piattaforma ecologica per il conferimento delle varie tipologie differenziate di rifiuto. Il Comune di Urgnano ha ricevuto, consecutivamente, negli ultimi cinque anni, un riconoscimento da parte di “Legambiente” nell’ambito dell’iniziativa “Comuni Ricicloni” per l’elevata percentuale di raccolta differenziata raggiunta sul proprio territorio (dal 67% al 70% sul totale dei rifiuti raccolti). In collaborazione con “Legambiente” vengono, altresì, programmate “Giornate Ecologiche”, consistenti in operazioni di pulizia del territorio dai rifiuti abbandonati. Da sottolineare il fatto che il sistema di gestione integrata del ciclo dei rifiuti urbani – con l’introduzione di un sistema tariffario previsto dalla Legge – pone il Comune di Urgnano all’avanguardia in tale campo, essendo da tempo meta di visite da parte di Amministrazioni e Società da tutta Italia.

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(Allegato 1)

Il Comune promuove anche iniziative di “Ecologia Urbana” quali la progettazione partecipata di parchi pubblici con il coinvolgimento delle scuole e dei comitati di quartiere, realizzazione di piste ciclopedonali, tecniche innovative per la moderazione del traffico, ecc.Il Comune di Urgnano fa parte, altresì, di GE.S.IDR.A. S.p.A. (Gestione Servizi Idrici Ambientali), con sede a Cologno al Serio (BG). Tale Società, a capitale pubblico, formata complessivamente da n. 7 Comuni, gestisce il S.I.I. (Servizio Idrico Integrato), cioè i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione delle acque. In tale ambito, GE.S.IDR.A. cura la qualità dell’acqua erogata ai cittadini dei sette Comuni consorziati, il collettamento in fognatura delle acque reflue (sia civili che da insediamenti produttivi) – con il controllo della qualità degli scarichi e del loro rispetto dei limiti tabellari previsti dalla Legge – e la loro depurazione presso l’impianto di depurazione di Cologno al Serio.Si precisa che non esistono, sostanzialmente, bisogni inevasi; tuttavia, con l’arrivo della Volontaria, si vogliono intensificare le attività di Educazione Ambientale e di Controllo del Territorio, nonché dare un impulso decisivo al progetto denominato “Agenda 21”.

COMUNE DI CARVICOL’innesto di un volontario in questo percorso consentirebbe di dare continuità alle attività di educazione ambientale promosse dal PLIS ed avviate dalle tre precedenti volontarie; consentirebbe altresì di radicare ulteriormente il progetto nelle scuole del Parco, ampliando le attività e le collaborazioni con altri soggetti, in particolare le Associazioni del territorio, l’Università di Bergamo, l’Agenda 21 di Dalmine e dell’Isola Bergamasca, il Consorzio di Bonifica e il Parco Adda Nord. Il territorio del PLIS è caratterizzato da comunità in forte espansione demografica, perciò l’attenzione alla tutela delle aree verdi e alla sostenibilità urbana è un tema di forte interesse non solo per il PLIS, ma anche per le Scuole che insistono sul suo territorio ( 5 Istituti Comprensivi che raccolgono numerosi plessi fra scuole dell’Infanzia, scuole elementari e scuole medie, oltre alle scuole del Polo Scolastico di Presezzo, che, pur non appartenendo formalmente al PLIS, ha il proprio bacino di utenza nel territorio ed è entrato in rete nel progetto di educazione ambientale.All’interno della rete bisogna consolidare l’interazione, oltre che con le scuole, con altri enti e soggetti, in particolare le associazioni di volontariato, le associazioni ecologiche, le guardie ecologiche volontarie, le associazioni degli agricoltori e la rete di esperti e di professionisti delle varie discipline.Le attività a cui dovrà dedicarsi la volontaria prevedono la co-progettazione del piano di interventi assieme al gruppo di referenti dell’Educazione Ambientale delle scuole che aderiscono alla rete e all’assistente sociale; l’aiuto-coordinamento delle iniziative e dei progetti di monitoraggio e di adozione ambientale; l’organizzazione di specifici interventi di formazione dei docenti e dei cittadini; la mediazione tra scuole, Comuni del Parco, Università e altri soggetti; la collaborazione con il coordinatore del progetto di educazione ambientale incaricato dai Comuni; il monitoraggio e la storicizzazione dei progetti.I settori specifici di attività delle scuole sono:scientifico-naturalistico; geografico-geologico; storico-artistico; antropologico;socio-culturale; ecologia urbana e territoriale; drammatizzazione e animazione; immersione sensoriale-percettiva.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POIl Comune di Borgofranco sul Po ha una popolazione complessiva di 886 abitanti (dato al 31.12.2004) distribuita su un territorio di Kmq. 14.98 che conta di n. 2 frazioni. La popolazione del territorio è così suddivisa:

Bambini (0 – 13 anni) 66 unità Giovani (14 – 32 anni) 163 unità Anziani (oltre 65 anni) 271 unità

Il Comune di Borgofranco sul Po è molto attento al problema dell’ambiente ed in modo specifico alla raccolta differenziata. Ha sul proprio territorio n. 4 isole ecologiche già realizzate e n. 4 in fase di realizzazione per la raccolta dei seguenti materiali:

Ferro; Plastica; Alluminio; Vegetali; Ingombranti; Frigoriferi; Apparecchi elettronici; Carta e cartone; Batterie;

Detta piattaforma viene aperta durante i seguenti orari della settimana:

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dal 01 aprile al 3° settembre- martedì dalle 14,30 alle 17,30- sabato dalle 9,00 alle 12,00

14,30 alle 17,30dal 01 ottobre al 31 marzomartedì dalle 14,00 alle 16,00sabato dalle 9,00 alle 12,00

14,00 alle 16,00E’ gestita direttamente dall’Ente con personale incaricato. Volontà dell’Amministrazione Comunale è incentivare la raccolta differenziata ed il rispetto dell’ambiente, per cui oltre un intervento costante di monitoraggio del territorio si ritengono essenziali momenti di informazione alla cittadinanza sulla materia ambientale.

COMUNE DI CARBONARA DI POIl comune di Carbonara di Po ha una popolazione complessiva di 1327 abitanti (dato al 31/12/04) distribuita su un territorio di kmq . 15,16La popolazione del territorio è così suddivisa:

∙ Bambini (0 – 14 anni) 135∙ Giovani (15 – 29 anni) 194∙ Adulti (30 – 65 anni) 673∙ Anziani (oltre 65 anni) 325

Sul territorio del nostro Comune si trovano:∙ una scuola dell’infanzia parrocchiale con n. 30 utenti

∙ una scuola primaria statale con n. 62 utenti∙ una scuola secondaria di I° grado con n. 72 utenti

Sia la scuola primaria che la scuola secondaria di I° grado fanno parte dell’Istituto comprensivo di Sermide.Il nostro Comune si trova sulle rive del fiume Po e gestisce in forma diretta una riserva naturale denominata ISOLA BOSCONE , che si trova in gran parte sul territorio del nostro Comune.Questa riserva è riconosciuta di estrema importanza sia dalla Regione Lombardia che dalla Provincia di Mantova per la fauna e la flora che insistono sulla stessa e questi Enti, insieme al nostro Comune, intendono realizzare sulla stessa l’undicesima foresta di pianura della Regione Lombardia.Il nostro Comune è inoltre molto attivo da diversi anni nel promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti; sono presenti sul territorio isole ecologiche per la raccolta differenziata di vetro, plastica, verde, carta, ecc. Si trova sul territorio anche una piattaforma per la raccolta dei rifiuti; detta piattaforma è aperta per n. 3 giorni alla settimana con il seguente orario: martedì e sabato dalle ore 8 alle ore 13giovedì dalle ore 13,30 alle ore 16,30Volontà dell’amministrazione comunale è aumentare la raccolta differenziata, sensibilizzare la popolazione per una cultura più attiva dell’ambiente e rendere maggiormente fruibile la piattaforma per la raccolta differenziata.

COMUNE DI CASTELBELFORTECastelbelforte dista da Mantova 12 km., ha una popolazione di 2640 abitanti. Il progetto nasce dalla volontà e dalla necessità di dare un impulso decisivo allo sviluppo della sensibilità “ecologica” all’intera comunità di Castelbelforte.Si rileva infatti che i paesi confinanti al territorio del comune hanno attivato una raccolta differenziata selettiva e puntuale “porta a porta”, non sempre osservata e praticata dai cittadini interessati con la conseguenza che il Castelbelforte si trova a diventare territorio ricettore di rifiuti scaricati da cittadini dei comuni limitrofi.Questo aggrava i problemi tipici della raccolta a “cassonetti stradali” praticata a Castelbelforte e ciò si aggiunge ad una presenza significativa di attività di piccolo medio artigianato produttivo, che con lo smaltimento dei propri rifiuti a “ciclo aperto”, grava sull’intero sistema della raccolta differenziata e sui relativi costi. Avviare a nostra volta un servizio di raccolta differenziata, senza una corretta e preventiva sensibilizzazione agli utenti sulle tematiche ecologico-ambientali avrebbe un pesante impatto negativo, con ripercussioni sui risultati finali. Attualmente il servizio è basato sulla raccolta di diverse tipologie e categorie di rifiuti, da conferirsi a cura del produttore presso i cassonetti stradali. Negli anni si è cercato di differenziare i cassonetti per aumentare la differenziazione del rifiuto prodotto e conferito. Si è inoltre aperta all’utenza una “piazzola ecologica” comunale in cui conferire alcune tipologie di rifiuti non smaltibili per dimensione o caratteristica nei tipici

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cassonetti stradali. La piazzola è da circa un anno aperta esclusivamente con la presenza di un incaricato che indirizza e controlla l’utenza evitando conferimenti errati.L’attuale organizzazione del servizio non consente la trasformazione del pagamento degli oneri da parte dell’utenza sottoforma di “tariffa” al posto dell’odierno tributo (“tassa” smaltimento rifiuti).

Il contesto entro il quale il progetto si realizza può essere rappresentato dai seguenti indicatori misurabili:Statistiche annuali a cura della Provincia di Mantova sull’andamento della raccolta rifiuti nei comuni mantovani rilevano che Castelbelforte è tra i comuni meno “ricicloni”;I dati statistici storici sull’andamento della raccolta differenziata vedono Castelbelforte in una situazione di stasi rispetto ai quantitativi di raccolta differenziata, contro una situazione generale in cui i comuni aumentano i propri quantitativi di differenziata e vedono diminuire lo smaltimento degli indifferenziati. Il 60% delle quantità dei rifiuti conferiti alla piazzola ecologica comunale provengono da attività artigianali;Il 38% circa dei costi del servizio smaltimento rifiuti è impegnato per il ciclo smaltimento rifiuti delle imprese locali;Necessità di fare attività di sensibilizzazione al problema rifiuti agli utenti di Castelbelforte;E’ obbligo di Legge (Dlgs 22/97) raggiungere certi obbiettivi espressi in percentuali di raccolta differenziata;

Le restrizioni di bilancio impongono la necessità di adempiere agli obblighi di legge non investendo risorse economiche adeguate. La raccolta “porta a porta” aumenta i costi di raccolta e trasporto dei rifiuti, senza un paragonabile beneficio in termini “ambientali”;

COMUNE DI FELONICAIl Comune di Felonica ha una popolazione complessiva di n. 1586 abitanti (dato al 31.12.2004) distribuita su un territorio di Kmq. 22,54 con n. 1 frazione. La popolazione del territorio è così suddivisa:

Bambini (0 – 13 anni) 95 unità Giovani (14 – 32 anni) 278 unità Anziani (oltre 65 anni) 504 unità

Nel nostro Comune si trova un parco golenale dove sono state piantumate diverse essenze tipiche della nostra zona .L'area interessata dal parco di proprietà del Magistrato del Po si estende per complessivi 21970 mq.. Si tratta di una lunga striscia di terreno golenale incuneata fra la riva del Po e la strada dell'argine maestro. Il parco è caratterizzato dalla presenza di numerose essenze erboree autoctone di significativa rilevanza. L'area occupata dal parco determina una serie di rapporti con l'ambiente circostante e con l'uomo L'area è di stretta pertinenza ad un attracco fluviale e alla città di Felonica rispetto ai quali gode di un'ubicazione particolare. La sua valorizzazione risulta determinante sia per il turismo fluviale obbiettivo prioritario della provincia di Mantova che per i percorsi ciclo turistici sulla sommità arginale che coinvolgono le province di Mantova e Ferrara.La gestione del parco è comunale e vi è la necessità di avere risorse aggiuntive al personale per migliorare le condizioni di detto parco e renderlo maggiormente fruibile dalla comunità locale e quelle limitrofe.Inoltre il nostro Comune sta da anni portando avanti la raccolta differenziata dei rifiuti e ritiene necessario per mantenere tale attività attuare della azioni di informazione e di formazione in materia ambientale .Le risorse umane utilizzate per la gestione del parco e l'attività di raccolta differenziata sono individuate nel responsabile dell'ufficio tecnico e in n. 2 operatori tutti dipendenti del Comune.

COMUNE DI PARREIl Comune di Parre, sito nella provincia di Bergamo, è ubicato in Alta Valle Seriana su una superficie territoriale pressoché montuosa. Si estende su un territorio di 22,48 Kmq. ed è inserito nel Parco delle Orobie Bergamasche.La forma si può configurare come un poligono irregolare con ampiezza massima in direzione nord-sud di circa Km. 7,50 e in direzione ovest-est di Km. 3,50 seguendo per lo più il percorso del fiume Serio (470 metri s.l.m.) per svilupparsi a nord su un altopiano fra quota 600 e 650 s.m. e successive pendici montuose fino a quota 2.320 s.l.m., il tutto a destra, in senso orografico, del fiume. Per secoli terra di pastori e di contadini, il paese è costituito dal nucleo abitato di Parre, situato su di un

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(Allegato 1)

vasto altopiano in posizione soleggiata sulla destra del fiume Serio, e dalle frazioni di Ponte Selva, Sant’Alberto e Martorasco, piccoli nuclei posti anch’essi sulla destra orografica del fiume, lungo la strada per Valbondione. Ad ovest del paese, sulla sinistra della Val Dossana, lungo pendii prativi, è situato il piccolo nucleo abitato di Cossaglio. Alle spalle del paese stanno le zone del Monte Trevasco e del Monte Alino, divise fra loro dalla Val di Fontagnone e più su la zona montuosa con i monti Vaccaro (1.957 m.), Forcella (2.088 m.) e Fòp (2.322 m.). Disseminati lungo i pendii dei monti numerosi löch, unità abitative composte da casolari, stalle, fienili, prati e boschi dove per secoli ha vissuto la popolazione di Parre.L'area circostante è caratterizzata dalla presenza di boschi di latifoglie costituiti soprattutto da carpini, castagni, aceri, querce, olmi, ciliegi, frassini e robinie.Il toponimo Par, di origine celtica (derivato da pa-ar), significa, per molti studiosi, “luogo alto”, mentre per altri “campo grande”. La vasta distesa dei prati di Monte Alino costituisce lì per sé un grandissimo balcone su tutta l’alta valle e sull’altopiano di Clusone. Il fascino di questo luogo rimane anche se molti löch sono ora delle piccole villette. Dato che il monte si trova in un posto di passaggio è anche un posto da roccoli, tra i quali ve né uno che è diventato Stazione Ornitologica di interesse regionale. Inoltre rimane in funzione la vecchia mulattiera che, tra cigli erbosi e fioriti attraversa un bosco ceduo che porta all’oratorio seicentesco di S. Antonio da Padova. Camminando ancora si arriva in cima al monte, sulla distesa chiamata Grom. Su questa sommità si spalanca agli occhi tutta la sommità dell’alpe del Vaccaro a cominciare dalla Prima baita per proseguire lungo pendii erbosi sino a raggiungere la Baita di mezzo, abitata durante i mesi estivi da pastori e mandriani. E proprio sull’allevamento e sulla pastorizia si è fondata per secoli (sino alla metà degli anni ’50) l’economia dell’intero paese. Tuttavia, negli ultimi anni, alcuni giovani del paese si sono avviati ad apprendere questo nobile mestiere. Parre dista da Bergamo 30 Km. Attualmente il Comune conta 2830 abitanti.

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINALa comunità Montana della Val Cavallina è un'unione di 16 Comuni ai sensi del T.U. 267/2000. A questi 16 Comuni si uniscono, per la gestione associata dei servizi sociali e culturali, altri 4 Comuni facenti parte del medesimo ambito territoriale. La principale finalità della Comunità Montana è la promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale e la valorizzazione del suo territorio, in collaborazione con tutte le forze politiche, sociali, economiche e culturali.La Comunità Montana è l'espressione dei Comuni che rappresenta, e per consolidare i processi di partecipazione, cooperazione e coordinamento ai programmi e interventi comunitari è stata istituita la Consulta dei Sindaci, organo consultivo di verifica e confronto. La Comunità è inoltre dotata del Consiglio Direttivo, organo esecutivo e di programmazione, e di un Presidente, che la rappresenta interamente.Il principale strumento di programmazione della Comunità Montana è il Piano di sviluppo socio-economico, che individua gli obiettivi e le priorità di intervento per il riequilibrio e lo sviluppo del territorio, definisce la esigenze sociali e i relativi interventi, indica le iniziative più opportune per lo sviluppo dei settori produttivi e la salvaguardia del territorio, promuove il coordinamento degli interventi e delle spese relative. Gli interventi comunitari sono programmati attraverso il bilancio annuale, articolato per aree, settori e interventi.All'interno della Comunità Montana Val Cavallina è attivo il gruppo delle Guardie Ecologiche Volontarie. Queste svolgono un'importante attività di monitoraggio del territorio, collaborando al censimento degli scarichi del Fiume Cherio, all'operazione di ricerca e recupero di detriti inquinanti nel lago di Endine ed alle diverse iniziative di tutela, salvaguardia e promozione ambientale promosse a livello comunale e sovraccomunale. Le Guardie ecologiche in servizio sono 30.Inoltre è attivo un settore per la protezione civile che nel corso del 2003 sono state effettuate diverse iniziative di prevenzione dei rischi sul territorio, attraverso esercitazioni mirate sia dei gruppi antincendio che dei gruppi di protezione civile, coinvolgendo in alcuni casi le scuole dell'obbligo per educare a comportamenti corretti e sicuri in caso di calamità naturali con relative esercitazioni d'evacuazione.E' stato realizzato il corso sul rischio idrogeologico in Val Cavallina, con oltre 150 iscritti.Inoltre, in attesa di attivare il Centro Operativo Misto presso la sede della Comunità Montana, nell'ambito delle funzioni di coordinamento a livello locale si sta operando per favorire la costituzione dei gruppi di protezione civile presso ogni Comune del territorio.Come già accennato, è stato effettuato, grazie al supporto dei gruppi di volontari, il monitoraggio ed il recupero dei relitti sommersi nelle acque del lago di Endine (operazione anfibi). Per il 2005/2006 si prevede di proseguire nelle iniziative formative mediante l'organizzazione di un corso sul tema delle diverse forme di inquinamento e di un corso sull'antincendio boschivo.Nell'ambito delle attività di esercitazione preventiva ed in collaborazione con i Gruppi Alpini, si sta

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operando per realizzare una grande iniziativa rivolta a tutti i Comuni del territorio sulle situazioni di rischio idrogeologico, in cui saranno effettuate principalmente pulizia di alvei torrentizi, ripristino sentieri e piste tagliafuoco, messa in sicurezza di versanti e vallette.Prosegue, inoltre, l'attività di educazione ambientale in collaborazione con le scuole, nell'intento di favorire lo sviluppo di una cultura del rispetto e della convivenza ambientale.Prosegue l'attività di protezione e salvaguardia dell'eccezionale fauna anfibia del lago d'Endine, in particolare l'operazione "S.o.s. bufo bufo", effettuata soprattutto durante l'annuale migrazione riproduttiva all'inizio della primavera. I volontari, coordinati dal WWF e dalle Guardie Ecologiche Volontarie, intervengono per evitare che gli animali vengano schiacciati dal passaggio degli autoveicoli nell'attraversamento della strada provinciale, agevolati nell'operazione dai sottopassi realizzati da Provincia e Comunità Montana.L'intervento della volontaria ha apportato un maggiore coordinamento delle attività dei diversi gruppi di protezione civile e guardie ecologiche, inoltre ha effettuato un attento monitoraggio delle risorse educative, inerenti le tematiche ambientali, attive sul territorio che costituiscono un eccezionale patrimonio conoscitivo per avviare nuovi progetti.La Comunità Montana Val Cavallina è uno dei tre principali partners del progetto Life "TRELAGHI", promosso dalla Comunità Europea, con la Comunità Montana n° 2 “Su Sassu-Anglona-Gallura” (Sassari) ed il Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia (Torino). Il lago di Endine, situato nelle Prealpi bergamasche, in Val Cavallina, tra la Val Seriana a ovest, il Sebino a est, la Val Borlezza a nord e la pianura Padana a sud, è sicuramente la peculiarità ambientale più rilevante del territorio.Con una superficie di 2,34 km2 e un volume di 163.800 m3 è il più grande bacino naturale interamente bergamasco; la portata del suo emissario, il fiume Cherio, è di 1,4 m3 al secondo, mentre la profondità media è 5,1 m e la massima di 9,4 m. Il lago rappresenta un'importante risorsa turistica che, nonostante le attuali condizioni di perdurante non balneabilità delle acque, richiama soprattutto nei mesi estivi molti visitatori. Vietata la circolazione a motore, il lago ha conosciuto negli ultimi anni, grazie anche ad una campagna di valorizzazione e promozione, la diffusione del canottaggio, della canoa e della pesca sportiva. Di origine post-glaciale, ha manifestato a partire dagli anni '60 uno spiccato processo di eutrofizzazione del bacino, causato soprattutto all'impatto antropico, al quale si è cercato di porre rimedio mediante una serie di interventi promossi dalla Comunità Montana.Il progetto vuole contribuire a perseguire gli obiettivi della politica ambientale della CE ed in particolare, della salvaguardia e della tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente, dell'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva e sul principio della correzione, alla fonte, dei danni causati all'ambiente. Il progetto fa riferimento alla protezione delle acque, del Lago di Endine, dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.Questa direttiva parte dalla considerazione "che l'uso eccessivo di fertilizzanti costituisce un notevole rischio ambientale, e che per controllare i problemi derivanti dall'allevamento intensivo è necessaria un'azione comune e che la politica agricola deve prendere maggiormente in considerazione al politica ecologica", sottolineando che i nitrati di origine agricola sono la causa principale dell'inquinamento proveniente da fonti diffuse che colpisce le acque comunitarie. Si vuole favorire una migliore comprensione del problema con una conseguente incentivazione di modelli comportamentali coerenti con gli obiettivi ambientali, promovendo l'educazione ambientale, facilitando l'accesso alle informazioni e agli scambi di esperienze.I target a livello territoriale, ovvero nei tre ambiti territoriali culturali connessi ai tre laghi, verranno invece attivati tramite iniziative rivolte all'allestimento di mostre e convegni, "itineranti", nel senso che lo stesso convegno/mostra presentato in uno dei tre siti, verrà riproposto "spostandolo" negli altri due, naturalmente con le dovute "personalizzazioni" per ciascun lago.Parallelamente all'organizzazione delle mostre/convegni itineranti tra i tre laghi verranno attivate delle iniziative collaterali volte prevalentemente al mondo scolastico con lo scopo di diffondere l'attenzione all'ambiente, come delle piccole scuole di ecologia all'aperto, ovvero non entro le mura scolastiche, ma visitando le realtà che le azioni andranno materialmente a produrre presso i tre laghi.Queste "uscite scolastiche" serviranno anche per sviluppare e ribadire gli orientamenti Comunitari Europei circa lo sviluppo ecocompatibile di cui le nuove generazioni dovranno essere portatrici.

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(Allegato 1)

7) Obiettivi del progetto:OBIETTIVI

Gli obiettivi del seguente progetto sono stati così sintetizzati. Ad ognuno di essi sono stati associati indicatori specifici che verificheranno il raggiungimento degli obiettivi.

OBIETTIVI INDICATORI

Sensibilizzazione ambientale rivolta alla popolazione locale

Realizzazione di interventi e percorsi di educazione ambientale rivolti agli alunni e agli adulti

Promozione raccolta differenziata Predisposizione di un percorso didattico Organizzazione di eventi legati alla tutela e

alla valorizzazione delle riserve naturaliDiffusione informazioni relative ai progetti e alle iniziative

Quantità e qualità dei contatti con le scuole, le associazioni, i gruppi e gli enti pubblici

Per ogni singola sede di attuazione di progetto sono stati poi individuati:

PARCO REGIONALE DEI COLLI DI BERGAMOObiettivi generaliIndicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

OBIETTIVI INDICATORI AZIONIapertura continuativa del Centro Parco al pubblico

maggior continuità nelle aperture al pubblico soprattutto nei periodi di maggior affluenza

apertura durante n. 6 giorni a settimana compreso sabato e festivi

organizzazione logistica accessibilità dei percorsi naturalistici e degli spazi interni aperti al pubblico anche da parte di singoli utenti durante tutto l’anno

gestione dei percorsi attraverso una manutenzione ordinaria e straordinaria. Predisposizione di strumenti finalizzati ai percorsi autoguidati

diffusione informazioni relative ai progetti e alle iniziative

contatti diretti con le scuole pubbliche presenti sul territorio del Parco e della Provincia, Enti pubblici, Associazioni e gruppi.

gestione dei contatti con le scuole prima delle attività tramite comunicazioni dirette o tramite il Provveditorato agli Studi e gli assessorati del Comuni. Realizzazione incontri con gli insegnanti per progetti e percorsi specifici che prevedono più moduli nel corso dell'anno.

aumento n. di classi coinvolte nei progetti

n. 100 classi/gruppi produzione di materiale dedicato alle scuole e agli insegnanti per pubblicizzare capillarmente le iniziativeDistribuzione schede di adesione entro il mese di giugno per l’anno scolastico successivo

realizzazione incontri propedeutici in classe

50 visite guidate saranno precedute da un intervento in classe

realizzazione di interventi diversificati in funzione delle diverse proposte educative

ottimizzazione del numero di soggetti

miglioramento del rapporto attuale da un

formazione degli educatori ambientali

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(Allegato 1)

coinvolti per ogni visita didattica

educatore ogni 25 soggetti a un educatore ogni 12

servizi resi ai soggetti diversamente abili

presenza di un educatore ambientale per ogni soggetto

coordinamento con le insegnanti per organizzare l’intervento

maggior differenziazione dell’offerta educativa

realizzazione di almeno tre percorsi naturalistici

analisi territoriale complessiva per redazione progetto di fattibilità

COMUNE DI CANZOObiettivi generaliIl progetto si svolgerà su due ambiti principali:

- salvaguardia del territorio/ambiente;- raccolta differenziata.

Obiettivi specificiAmbiente e territorio.Obiettivi

- ottenere una conoscenza dettagliata dello stato della montagna canzese dal punto di vista del dissesto idrogeologico, della tipologia e qualità della vegetazione presente, dello stato dei vecchi sentieri;

- educare gli studenti delle scuole primaria e secondaria di 1° grado di Canzo alla conoscenza della nostra montagna e dei suoi equilibri, affinché possano maturare una coscienza che consenta loro di rispettare e amare il territorio montano, prerequisito indispensabile per formare una generazione di cittadini che abbia cura del proprio territorio.

Raccolta differenziata.Obiettivi:

- ottimizzare la raccolta differenziata sia presso la futura piazzola che a domicilio;- individuare nuove tipologie di raccolta differenziata;- promuovere la pratica del compostaggio domestico;- sensibilizzare maggiormente la cittadinanza alla differenziazione del rifiuto;- educare gli studenti delle scuole primaria e secondaria di 1° grado di Canzo alla

differenziazione del rifiuto.

COMUNE DI URGNANOObiettivi generaliIl Progetto si prefigge l’obiettivo fondamentale di proseguire, intensificandola, l’attivita’ di salvaguardia, sensibilizzazione ed educazione in campo ecologico-ambientale, nell’ottica di una sempre maggiore coscienza del fatto di essere ospiti, e non solo semplici fruitori, del mondo in cui viviamo, col precipuo dovere, pertanto, di rispettarlo, conservarlo e consegnarlo alle generazioni future in condizioni, almeno, non peggiori di quelle attuali.Obiettivi specificiIn considerazione di ciò, è intenzione dell’Amministrazione comunale raggiungere i seguenti obiettivi specifici: Diffondere un’autentica e diffusa cultura ambientale mediante la realizzazione di progetti di

educazione ambientale rivolti sia ai ragazzi delle scuole, sia agli adulti. Si ritiene, infatti, che l’educazione ambientale sia di cruciale importanza per lo sviluppo di un’autentica coscienza civile;

Promuovere lo sviluppo sostenibile mediante l’elaborazione e la realizzazione del progetto di AGENDA 21 (si veda la descrizione dettagliata del progetto); in tal modo sarà anche possibile accedere più facilmente alle risorse economiche messe a disposizione, ad esempio, dalla Regione Lombardia tramite specifici bandi di finanziamento annuali;

Raggiungere un elevato livello di tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale mediante attività di controllo e monitoraggio del territorio comunale contro i principali fenomeni di inquinamento ed illeciti ambientali, affiancando e supportando il personale comunale ed i gruppi di volontariato locali; in tal modo sarà possibile incrementare il numero di interventi in tale campo.

COMUNE DI CARVICO

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Obiettivi generaliObiettivi generali sono:

1. migliorare l’offerta formativa socio-scolastica ampliando gli strumenti culturali, operativi e didattici capaci di promuovere: conoscenza e senso di appartenenza al proprio territorio coerenza tra conoscenze e comportamenti cittadinanza attiva e responsabile in un’ottica di società sostenibile.

2. Promuovere l’idea di Parco come:o sistema complesso, o rete di conoscenze, di soggetti, di attività, di impegno civileo intreccio di culture, sedimenti della storiao tessuto di caratteri urbanistici, di patrimoni ambientali ed artisticio idea condivisa di gestione e fruizione sostenibile del territorio.

Indicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici- Interazione scuola-territorio-PLIS istituzionale- Innovazione scolastica - Curricolazione dell’Educazione Ambientale nel POF delle scuole- Concretezza e rilevanza locale- Valorizzazione e riqualificazione del territorioApproccio: progettazione partecipata.

o Diversi possono essere i livelli di “partecipazione”, dal semplice coinvolgimento, alla collaborazione, alla elaborazione partecipata del progetto.

o La qualità della partecipazione è in relazione anche con la significatività della rete di “attori” sociali che partecipano (genitori degli alunni, volontari, esperti, tecnici, amministratori).

o La scuola può giocare un ruolo peculiare nel promuovere la partecipazione, in quanto:- interviene nel processo di formazione dei giovani cittadini- è un canale di comunicazione con le famiglie- può agire da amplificatore sociale dei percorsi progettuali.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POObiettivi generali

Sensibilizzazione ambientale rivolta alla popolazione locale mediante la realizzazione di interventi e percorsi di educazione ambientale ed al recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi urbani.

Monitoraggio costante delle condizioni ambientali.Indicatori specifici di sede di attuazioneOBIETTIVO INDICATORIsensibilizzazione ambientale rivolta alla popolazione locale

- realizzazione di interventi e percorsi di educazione ambientale

- campagna di riciclaggio dei rifiuti

COMUNE DI CARBONARA DI POObiettivi generali- Valorizzazione e promozione della riserva naturale Isola Boscone con percorsi di pubblicizzazione;- Promozione fruizione ambiente fluviale;- Sensibilizzazione ambientale rivolta alla popolazione locale mediante la realizzazione di interventi e

percorsi di educazione ambientale rivolti agli alunni ed agli adulti; promozione della raccolta differenziata; maggior apertura della piazzola ecologica

COMUNE DI CASTELBELFORTEObiettivi generali Sensibilizzare la comunità di Castelbelforte sulle tematiche di ambientali ed in particolare sulla

raccolta differenziata. La sensibilizzazione capillare sarà propedeutica alla progettazione di un innovativo sistema di raccolta differenziata, che ha come obiettivo il contenimento dei costi diretti e l’aumento della raccolta differenziata conformemente agli obiettivi fissati dalle Leggi vigenti in materia e il passaggio da “tassa smaltimento” rifiuti a “tariffa”.

Realizzare il progetto applicandolo ad un campione di utenti, da cui trarre considerazioni e dati utili alla valutazione del progetto per una sua futura applicazione sull’intero territorio comunale.

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Indicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

OBIETTIVI INDICATORI AZIONIELABORAZIONE DATI ESISTENTI

Dati provinciali e comunali di almeno quattro anni.

elaborazione analitica dei dati già a disposizione

RACCOLTA ED ANALISI DATI INTEGRATIVI

Analisi e reperimento dati specifici delle attività produttive

Produzione di questionari ed esecuzione di visite in azienda finalizzata a definire le varie necessità e problematiche

SENSIBILIZZAZIONE Scarsa sensibilità per mancanza di azioni concrete in passato.

Divulgazione dei dati per mezzo di assemblee pubbliche, proposte di progetti nei vari ordini scolastici, notiziari comunali e stampa locale.

PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO “VERDE” PILOTA

Messa in opera ed elaborazione materiale degli indicatori ed azioni precedenti

Elaborazione del modello “atipico” di raccolta differenziata

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE

Applicazione del progetto ad numero significativo di utenti (100 unità)

Trovare il campione significativo ed idoneo di utenti, su cui testare il progetto pilota. Verifica dell’impatto sull’utenza del passaggio da tassa a tariffa.

VERIFICA DELL’APPLICAZIONE DEL PROGETTO

Dati raccolti nella fase sperimentale

Monitoraggio delle utenze testate ed analisi qualitativa e quantitativa dei dati

PREDISPOSIZIONE PROGETTO DEFINITIVO

Risultati dell’azione di monitoraggio

Elaborazione di un progetto esecutivo eventualmente migliorato rispetto a quello pilota a seguito dell’esperienza. Tale progetto sarà applicabile all’intera utenza comunale

APPLICAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO

Dati annuali elaborati dalla provincia

Monitoraggio e costante verifica dell’andamento della raccolta. Passaggio

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(Allegato 1)

dell’applicazione della tassa smaltimento rifiuti a tariffa -

COMUNE DI FELONICAObiettivi generali

Sensibilizzazione ambientale rivolta alla popolazione locale mediante la realizzazione di interventi e percorsi di educazione ambientale

Valorizzazione del parco golenale per renderlo maggiormente fruibile all'utenza . Promozione fruizione ambiente fluviale.

Indicatori specifici OBIETTIVO INDICATORIPromuovere la fruizione dell’ambiente fluviale

- presenza aree di sosta per i visitatori- percorsi attrezzati per l’educazione ambientale

COMUNE DI PARREObiettivi generaliIl progetto intende valorizzare e tutelare il patrimonio boschivo e montano del Comune di Parre al fine di renderlo alla comunità sotto forma di servizi che si concretizzano nella realizzazione di depliant ed opuscoli illustrativi, nello studio della flora e della fauna locali, nella tenuta e pulizia dei sentieri e dei parchi, nel rifacimento della segnaletica degli stessi, nella realizzazione di progetti di conoscenza del territorio e dell’ambiente da attuarsi con l’intervento delle scuole elementari, dei gruppi del paese (Gruppo Escursionistico Parrese, Associazione Cacciatori) e dei diversi Enti sovra comunali (Corpo Forestale e Comunità Montana Valle Seriana Superiore).Il progetto vuole seguire un percorso di analisi e studio del territorio che risulti formativo per il volontario/a in servizio civile e per i soggetti in esso coinvolti. In un contesto di valorizzazione e tutela del territorio montano verranno portati avanti diversi argomenti nell’ottica di coinvolgere il più possibile il ragazzo volontario nello studio teorico/pratico di aspetti e problematiche inerenti il territorio montano anche tramite l’affiancamento di esperti di settore quali tecnici del comune, delle comunità montane, del corpo forestale. A riguardo si fa presente che il volontario/a in servizio civile sarà sostenuto ed affiancato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico, in qualità di Operatore Locale di Progetto e da un operatore ausiliario di progetto laureato in “Tutela e valorizzazione del territorio montano”.Lo studio del popolamento forestale, della fauna e della flora del territorio, della vegetazione presente nei parchi, delle strade e della viabilità del Comune, degli angoli più caratteristici del paese, sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati ed approfonditi.

Indicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specificiIl perseguimento degli obiettivi consentirebbe di ottenere in termini misurabili i seguenti risultati:

Tipologia intervento

N° destinatari coinvolti

e/o potenziali

N° partner coinvolti

N° progetti in corso

N° progetti da attivare

e/o da confermare

Grado di impatto

dell’intervento in corso

sugli utenti potenziali

(%)

Percentuale miglioramento sull’intervento

dato dal nuovo

progetto(%)

Attuazione interventi con

le scuole

Alcune classi delle

scuole elementari

Diversi(volontario in

servizio civile,

comune, corpo

forestale, gruppi

escursionistici locali)

0 1 0 % 100 %

Realizzazione depliant ed

opuscoli informativi

volontario in servizio civile

0 1 - 2 0 % 100 %

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(Allegato 1)

Tenuta pulizia e sentieri

Diversi(volontario in

servizio civile, gruppi escursionistici

locali)

0 5 - 6 0 % 100 %

Valorizzazione dei sentieri

Diversi(volontario in

servizio civile, gruppi escursionistici

locali)

0 % 5 - 6 0 % 100 %

Studio del territorio

(flora e fauna)

Diversi(comune,

volontario in servizio civile)

1 1 0 % 100 %

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINAObiettivi e indicatori e indicatori specifici di sede di attuazione La Comunità Montana Val Cavallina ha promosso nel corso degli anni campagne di valorizzazione e salvaguardia del proprio patrimonio ambientale. In modo particolare il progetto mira a sviluppare le seguenti azioni:

Collaborazione con le scuole per la promozione di percorsi didattici di educazione ambientale (questi prevedono momenti di lezione in classe, uscite sul territorio e laboratori didattici).

Realizzazione progetto BUFO BUFO: salvaguardia del rospo comune (la Val Cavallina è una zona ad alta rilevanza erpetologica) attraverso l'utilizzo delle Guardie Ecologiche Volontarie che tutelano la migrazione dei rospi da monte a lago e viceversa nel periodo della riproduzione; inoltre sul tema vengono promossi specifici percorsi didattici in collaborazione con gli istituti comprensivi scolastici della valle;

Monitoraggio e ripristino dei sentieri montani; Controllo e la salvaguardia del territorio; Prevenzione incendi boschivi; Promozione della raccolta differenziata dei rifiuti. formazione ed educazione ambientale permanente tramite il coinvolgimento delle scuole

dell’infanzia primaria e secondaria di I° grado nelle iniziative promosse dal progetto Life “ Tre Laghi”.

Ed è ciò che nel progetto TRELAGHI si intende per "Attività di animazione territoriale sullo sviluppo sostenibile", che con la compartecipazione della volontaria si svilupperà in:

- Manifestazioni artistiche, teatrali, musicali, pittoriche…che coinvolgano gli studenti (e possibilmente i loro insegnanti e genitori) in giornate specificamente destinate a disseminare, promuovere, divulgare gli obiettivi del Progetto verso le nuove generazioni.

- Iniziative di sensibilizzazione degli operatori nei settori delle attività ecocompatibili (agricoltura, turismo, sport…) con eventi maggiormente consoni alle specifiche attitudini di queste persone (percorsi naturalistici, storici, enogastronomici…).

Ricadute del progettoIl progetto ha evidenti riflessi a livello locale, soprattutto nel settore ambientale, culturale, turistico, sportivo e ricreativo, in quanto si propone riqualificare la situazione ambientale del sistema lacustre per consentire lo sviluppo di sinergie nei seguenti settori dell'economia locale:

formazione ed educazione ambientale permanente servizi turistici e dell'accoglienza agricoltura e agriturismo, mediante la commercializzazione dei prodotti tipici tempo libero e attività sportive

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(Allegato 1)

Verranno attivate forme di collaborazione con le principali associazioni impegnate nella tutela della natura presenti sul territorio, collaborando attivamente con tutte le istituzioni scientifiche e culturali che intendano approfondire la conoscenza e lo studio dei diversi ambiti naturali, quali musei, università, centri di ricerca.

Durante la realizzazione del progetto verrà rafforzato ed esteso il sostegno ai sistemi di gestione ambientale, attraverso una serie di iniziative che coinvolgeranno, oltre al mondo della ricerca, diversi attori economici e sociali, pubblici e privati, operanti sul territorio.Lo stesso ente locale si porrà come modello per le altre amministrazioni che compongono la Comunità Montana, assicurando l'integrazione della protezione ambientale nella sua organizzazione interna e dando riscontro all'opinione pubblica della propria performance ambientale, con la mitigazione degli impatti ambientali derivanti dalle attività, dai servizi o dai prodotti di imprese, enti locali, istituzioni presenti sul territorio regionaleLa Comunità Montana Val Cavallina ha promosso nel corso degli anni campagne di valorizzazione e salvaguardia del proprio patrimonio ambientale. In modo particolare il progetto mira a sviluppare le seguenti azioni:

Collaborazione con le scuole per la promozione di percorsi didattici di educazione ambientale (questi prevedono momenti di lezione in classe, uscite sul territorio e laboratori didattici).

Realizzazione progetto BUFO BUFO: salvaguardia del rospo comune (la Val Cavallina è una zona ad alta rilevanza erpetologica) attraverso l'utilizzo delle Guardie Ecologiche Volontarie che tutelano la migrazione dei rospi da monte a lago e viceversa nel periodo della riproduzione; inoltre sul tema vengono promossi specifici percorsi didattici in collaborazione con gli istituti comprensivi scolastici della valle;

Monitoraggio e ripristino dei sentieri montani; Controllo e la salvaguardia del territorio; Prevenzione incendi boschivi; Promozione della raccolta differenziata dei rifiuti. formazione ed educazione ambientale permanente tramite il coinvolgimento delle scuole

dell’infanzia primaria e secondaria di I° grado nelle iniziative promosse dal progetto Life “ Tre Laghi”.

Ed è ciò che nel progetto TRELAGHI si intende per "Attività di animazione territoriale sullo sviluppo sostenibile", che con la compartecipazione della volontaria si svilupperà in:- Manifestazioni artistiche, teatrali, musicali, pittoriche…che coinvolgano gli studenti (e

possibilmente i loro insegnanti e genitori) in giornate specificamente destinate a disseminare, promuovere, divulgare gli obiettivi del Progetto verso le nuove generazioni.

- Iniziative di sensibilizzazione degli operatori nei settori delle attività ecocompatibili (agricoltura, turismo, sport…) con eventi maggiormente consoni alle specifiche attitudini di queste persone (percorsi naturalistici, storici, enogastronomici…).

Ricadute del progettoIl progetto ha evidenti riflessi a livello locale, soprattutto nel settore ambientale, culturale, turistico, sportivo e ricreativo, in quanto si propone riqualificare la situazione ambientale del sistema lacustre per consentire lo sviluppo di sinergie nei seguenti settori dell'economia locale:

formazione ed educazione ambientale permanenteservizi turistici e dell'accoglienza agricoltura e agriturismo, mediante la commercializzazione dei prodotti tipici tempo libero e attività sportive

Verranno attivate forme di collaborazione con le principali associazioni impegnate nella tutela della natura presenti sul territorio, collaborando attivamente con tutte le istituzioni scientifiche e culturali che intendano approfondire la conoscenza e lo studio dei diversi ambiti naturali, quali musei, università, centri di ricerca.Durante la realizzazione del progetto verrà rafforzato ed esteso il sostegno ai sistemi di gestione ambientale, attraverso una serie di iniziative che coinvolgeranno, oltre al mondo della ricerca, diversi attori economici e sociali, pubblici e privati, operanti sul territorio.Lo stesso ente locale si porrà come modello per le altre amministrazioni che compongono la Comunità Montana, assicurando l'integrazione della protezione ambientale nella sua organizzazione interna e dando riscontro all'opinione pubblica della propria performance ambientale, con la mitigazione degli impatti ambientali derivanti dalle attività, dai servizi o dai prodotti di imprese, enti locali, istituzioni presenti sul territorio regionale.

Gli indicatori che valuteranno l’esito del progetto possono essere misurati da:- Numero di richieste di partecipazione alla rete degli ambienti acquatici

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(Allegato 1)

- Numero di richieste di partecipazione a mostre e convegni tematici- Numero di persone, studenti, operatori partecipanti ai convegni itineranti e alle animazioni territoriali.- Numero delle visite al sito web

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

Le attività collegate all’educazione ambientale si sviluppano su tutto l’arco dell’anno, anche se le visite guidate sono effettuate prevalentemente nei periodi ottobre-novembre e febbraio- maggio.Già da giugno, infatti, inizia l’attivittà organizzativa per l’anno scolastico successivo. Questo perchè le necessità di pianificazione delle scuole, soprattutto per quanto riguarda le uscite sul territorio, rendono necessarie azioni di informazione quanto mai precoci rispetto all’inizio dell’anno scolastico. La carenza di personale destinato a tale attività non ha consentito negli ultimi anni una divulgazione dell’offerta tempestiva nonchè omogenea e capillare: in pratica ci si è limitati , spesso già ad anno scolastico iniziato, a comunicare l’offerta al provveditorato agli studi e ai vari assessorati all’istruzione dei comuni del parco.L’attività educativa prosegue comunque in estate con i centri ricreativi estivi almeno fino alla fine del mese di luglio. Il mese di agosto così come i mesi di dicembre e gennaio ( ma è nostra intenzione valorizzare anche questi ultimi considerata la loro importanza dal punto di vista naturalistico) saranno dedicati alla revisione dei programmi e alla loro integrazione con eventuali nuove sperimentazioni, alla predisposizione di materiale divulgativo e alla manutenzione dei percorsi esterni in vista della ripresa delle attività.Durante questi periodi, a seconda dell’inizio del servizio, i volontari parteciperanno a sessioni di formazione o di aggiornamento sia teoriche che pratiche, sul campo e non, volte all’acquisizione di una preparazione basilare all’accoglienza del pubblico e all’accompagnamento dei gruppi di visitatori. Questo programma consentirà di contare sulla collaboratori che siano in grado già a settembre di fornire ad eventuali visitatori le informazioni generali di base sulle tematiche relative alle aree protette e quelle più dettagliate sul Parco regionale dei Colli di Bergamo. Con la ripresa delle attività con le scuole, o anche successivamente, i volontari saranno affiancati al pool di guide naturalistico-ambientali incaricate dal Parco per le visite sul campo e accompagneranno gli educatori durante gli interventi propedeutici in classe. Trascorso un periodo variabile di formazione e previa verifica del livello attitudinale raggiunto, gestiranno da soli gli interventi in classe con l’ausilio delle attrezzature e del materiale tecnico informativo del parco e accompagneranno le visite guidate in collaborazione con le guide.Durante i mesi invernali ( dicembre e gennaio) si darà la priorità agli interventi di sistemazione dei percorsi e alla preparazione del materiale divulgativo per la primavera successiva.

Descrizione delle modalità di impiego dei volontariAttività organizzativa divulgativa e promozionaleIl volontario, una volta acquisita la preparazione richiesta, sarà il punto di riferimento del programma di educazione ambientale per gli utenti e per le guide naturalistico ambientali incaricate dal parco nonché il collegamento tra questi soggetti.In pratica sarà il referente a cui tutti i soggetti coinvolti si dovranno rivolgere prima durante e dopo le escursioni o gli interventi in classe, per tutti i dettagli organizzativi e gestionali e l’invio di materiale divulgativo.Sarà inoltre a suo carico la raccolta di informazioni sull’esperienza svolta dalle scuole anche attraverso la realizzazione di interviste agli insegnanti , la compilazione di questionari etc. Il volontario potrà inoltre essere incaricato di gestire i contatti con i referenti degli uffici regionali preposti ai programmi di educazione ambientale a cui tutti i parchi fanno riferimento (“Sistema Parchi della Regione Lombardia) .Per quanto riguarda l’attività promozionale sarà suo compito prendere direttamente contatti con tutte le scuole presenti sul territorio del parco, con gli istituti Comprensivi della Provincia.Dovrà inoltre essere disponibile a collaborare alla realizzazione di tutte le altre attività organizzate dall’ente parco anche in altre sedi (ad esempio mostre, convegni, incontri, fiere, ecc.).Altre attività operative sul territorio I volontari saranno utilizzati nell’opera di gestione naturalistica delle aree esterne del Centro Parco che periodicamente prevedono anche interventi sulla vegetazione erbacea, arbustiva e arborea ( sfalci, tagli, piantumazioni, sistemazione ordinaria e straordinaria dei percorsi, delle aree di sosta, degli stagni didattici e delle aree destinate alla stazione ornitologica). Collaboreranno alla raccolta e

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(Allegato 1)

all’elaborazione di dati ambientali con particolare riguardo a quelli naturalistici, nell’ambito del Centro ( zone umide, stazione ornitologica ) e su tutto il territorio del Parco (ad esempio monitoraggi e ricerche specifiche floro-faunistiche, ma anche indagini più generali sullo “stato di salute” dei vari ecositemi dell’area protetta).Gestione struttura interna del Centro ParcoI volontari cureranno a turno l’apertura del centro visite durante tutto l’anno secondo un calendario che sarà concordato con la Direzione del parco e che comprenderà anche giorni festivi; durante l’apertura presteranno opera di segreteria, forniranno notizie al pubblico cureranno la distribuzione e/o la vendita di materiale divulgativo.Potrà essere richiesta la collaborazione in attività di archiviazione ed inventario delle pubblicazioni, del materiale iconografico e delle attrezzature presenti presso il centro.

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attivitàN°1 coordinatore- responsabile 10h/settimana con le seguenti funzioni:a) coordinamento e supervisione di tutte le attività del progettoc) responsabilità tecnicad) pianificazione e) relazioni con la direzione, gli uffici amministrativi e tecnici del parco regionalef) relazioni esterne al parco regionale N°1 vice-responsabile 10 h/settimana con le seguenti funzioni:a) collaborazione e sostituzione del coordinatore responsabileb) relazioni interne ed esterne per quanto riguarda i programmi di educazione ambientalec) gestione finanziaria

COMUNE DI CANZODescrizione dei piani di attuazione del progetto e delle modalità di impiego dei volontariAmbiente e territorio.Durante i mesi primaverili ed estivi il volontario, affiancato da un membro del C.A.I e/o di altre associazioni o enti interessati al territorio, effettuerà sopraluoghi in montagna allo scopo di raccogliere dati oggettivi sullo stato della vegetazione e del dissesto idrogeologico. Inoltre, avvalendosi anche di vecchie mappe, raccoglierà dati sullo stato dei vecchi sentieri che in passato servivano la montagna. Un dipendente dell’ufficio tecnico comunale assisterà il volontario nell’utilizzare i dati raccolti per la stesura di una relazione, per la realizzazione di materiale cartografico che descriva con precisione lo stato del territorio montano e per rappresentare i vecchi sentieri sulla nuova cartografia del territorio.Durante i mesi autunnali ed invernali il volontario farà un ciclo di lezioni teoriche nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado (elementari e medie) del paese, aventi lo scopo di illustrare ai ragazzi le tipologie di vegetazione locale, i vecchi percorsi, le problematiche del dissesto idrogeologico derivante dall’abbandono del territorio.Nei mesi di Maggio/Giugno, con la collaborazione di un membro del C.A.I., il volontario accompagnerà le scolaresche in escursioni dimostrative in loco.Raccolta differenziata.Per i primi tre mesi di apertura della nuova piazzola sovraccomunale per la raccolta differenziata dei rifiuti, prevista per la primavera 2006, il compito del volontario sarà anche quello di affiancare il custode della piazzola stessa affinché si educhino i fruitori dell’impianto al corretto utilizzo.Durante i mesi autunnali ed invernali, quando il volontario non sarà impegnato con i sopralluoghi in montagna, suo compito sarà anche quello di documentarsi sulle possibilità di differenziare nuove tipologie di rifiuto e progettare delle strategie per migliorare la raccolta differenziata.Il volontario dovrà anche progettare una campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata rivolta alla cittadinanza, da realizzarsi mediante materiale cartaceo informativo ed eventuali incontri pubblici.Appendice di tale campagna saranno anche interventi nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado (elementari e medie) per sensibilizzare i ragazzi al problema della differenziazione dei rifiuti.Per la realizzazione di questa seconda parte del progetto il volontario potrà contare sulla collaborazione dell’ufficio ecologia della Comunità Montana del Triangolo Lariano.

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività- 2 membri del C.A.I e/o di altre associazioni o enti interessati al territorio- Un dipendente dell’ufficio tecnico comunale- custode della piazzola sovraccomunale per la raccolta differenziata dei rifiuti

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(Allegato 1)

COMUNE DI URGNANODescrizione dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuatiLa prima fase (indicativamente circa 20-30 giorni), sarà dedicata all’inquadramento territoriale e alla formazione teorico-pratica della Volontaria; questa verrà seguita costantemente dal Responsabile del Servizio Ecologia. Verranno messi a sua disposizione strumenti per l’apprendimento delle nozioni fondamentali in campo ecologico-ambientale, quali pubblicazioni, testi, riviste, opuscoli, ecc. Potranno essere previsti anche momenti di formazione promossi dal Comune o da altri Enti, come pure dalle associazioni di volontariato locali. Si precisa, tuttavia, che la formazione caratterizzerà l’intero periodo di servizio civile e non sarà limitata a questa prima fase.La seconda fase consisterà, sostanzialmente, in una sorta di sperimentazione del progetto; la Volontaria si cimenterà concretamente con situazioni e questioni reali; ciò consentirà di rilevare tempestivamente eventuali carenze teorico-pratiche della Volontaria e di porvi sollecito rimedio.La terza fase consisterà nella realizzazione vera e propria del progetto; qui la Volontaria, seppur sempre seguita dal Responsabile, opererà con un certo grado di autonomia. In tal modo potrà concretamente valutare la propria motivazione alla realizzazione del progetto e potrà anche avanzare proposte operative innovative e/o migliorative, allo scopo di una maggiore efficacia, efficienza e rispondenza alle esigenze della collettività.

Descrizione delle modalità di impiego dei volontari Collaborazione e ausilio nella realizzazione dei progetti di educazione e salvaguardia ambientale

indirizzati ai ragazzi delle scuole (nozioni sui vari tipi di inquinamento, raccolta differenziata dei rifiuti, questione energetica, effetto serra, buco dell’ozono, piogge acide, ecc.) e agli adulti (ad esempio corsi di compostaggio domestico finalizzati alla produzione di compost organico, dai propri rifiuti umidi, da utilizzare per il giardinaggio, con successivo controllo dell’effettiva pratica da parte del cittadino), affiancando l’attività di figure professionali specifiche e delle associazioni di volontariato locali che operano nel campo ecologico-ambientale;

Partecipazione a manifestazioni quali la Giornata del Verde Pulito, Puliamo il Mondo, Festa dell’Albero, ecc. (patrocinati da Legambiente, WWF, Parco regionale del Serio, ecc.), affiancando il personale dipendente o i volontari;

Collaborazione nell’attività di monitoraggio e controllo del territorio, affiancando il personale dipendente ed i consulenti esterni, contro i principali fenomeni di inquinamento (abbandono di rifiuti, inquinamento idrico, atmosferico ed acustico, elettromagnetico e luminoso, illeciti ambientali vari, ecc.);

Collaborazione nell’opera di informazione e di educazione per il buon mantenimento dei parchi e delle aree verdi comunali e la loro corretta fruizione da parte dei cittadini; collaborazione nell’attività di implementazione delle aree verdi comunali e del relativo patrimonio arboreo;

Supporto nell’applicazione del regolamento comunale del verde, accompagnando il personale comunale ed il consulente agronomo in sopralluoghi sul territorio;

Collaborazione nella salvaguardia e nella valorizzazione dell’area comunale compresa nel Parco regionale del Serio, mediante iniziative congiunte tra il Comune e l’Ente Parco;

Collaborazione presso la Piattaforma ecologica nell’attività di informazione ed educazione agli utenti per una corretta differenziazione ed un adeguato conferimento dei rifiuti;

Collaborazione nella stesura di volantini e materiale informativo in campo ambientale da pubblicare sul notiziario comunale o da distribuire nelle scuole;

E’ previsto un notevole coinvolgimento della Volontaria nella predisposizione e nella realizzazione del cosiddetto “Progetto di Agenda 21 locale”. L’idea, nata durante il summit sull’ambiente di Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritta dalle amministrazioni locali con la Carta di Aalborg nel 2000, può essere descritta come uno sforzo comune, all’interno di una comunità, per raggiungere il massimo del consenso tra tutti gli attori sociali riguardo la definizione e l’attuazione di un piano di azione ambientale che guardi, appunto, al 21° secolo. L’Agenda 21 locale è essenzialmente un processo strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile. L’allestimento, la gestione e l’attuazione di questo processo necessitano tutte le capacità e gli strumenti di cui possono disporre un’autorità locale e la sua collettività. Il Comune di Urgnano realizzerà il progetto di Agenda 21 in un ambito omogeneo, comprendente anche i Comuni di Cologno al Serio e Spirano. Attualmente si è all’inizio di un processo che si prefigura molto interessante e stimolante anche per l’attività del Volontario di Servizio civile.

Per quanto sopra riportato, la Volontaria dovrà acquisire capacità di utilizzo degli strumenti informatici ai fini della predisposizione di materiale informativo e divulgativo (locandine, volantini, ecc.).

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(Allegato 1)

Il Volontario affiancherà soprattutto il dipendente addetto all’Ufficio Ecologia del Comune, i consulenti esterni, nonché gli operatori in servizio presso la Piattaforma ecologica ed i membri dei gruppi di volontariato.

Egli instaurerà pure rapporti con gli insegnanti delle scuole, tramite le figure professionali specifiche ed i volontari, relativamente alle iniziative di educazione ambientale.

Il Volontario utilizzerà gli strumenti messi a disposizione dal Comune (automezzi, strumentazioni e materiali informatici e tecnici, ecc.).

Modalità di impiego dei volontari:N. ORE SETTIMANALI: 30 (TRENTA) così distribuite (indicativamente):- Monitoraggio e controllo del territorio: n. 7 ore- Supporto ad attività di educazione ed informazione ambientale: n. 9 ore- Informazione agli utenti presso la piattaforma ecologica: n. 2 ore- Attività presso parchi pubblici e naturalistici: n. 4 ore- Attività connesse ad “Agenda 21”: n. 4 ore- Attività amministrative varie: n. 3 ore- Formazione specifica: n. 1 ora

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attivitàPer l’attuazione delle varie attività del progetto prestano servizio le seguenti risorse umane: N. 1 dipendente comunale (Responsabile del Servizio Ecologia – Operatore Locale di Progetto),

per n. 5 ore/settimana (dal lunedì al venerdì); N. 1 consulente ambientale esterno (Biologo – Formatore Specifico), per n. 1 ora/settimana (il

giovedì); N. 1 consulente ambientale esterno (Agronomo), per n. 1 ora/mese (indicativamente il 2°

giovedì);

COMUNE DI CARVICODescrizione dei piani di attuazione del progetto e modalità di impiego dei volontariLe attività a cui dovrà dedicarsi la volontaria prevedono la co-progettazione del piano di interventi assieme al gruppo di referenti dell’Educazione Ambientale delle scuole che aderiscono alla rete e all’assistente sociale; l’aiuto-coordinamento delle iniziative e dei progetti di lettura e di adozione ambientale; l’organizzazione di specifici interventi di formazione dei docenti e dei cittadini; la mediazione tra scuole, Comuni del Parco, Università, L.285 dell’Isola e altri soggetti; la collaborazione con il coordinatore del progetto di educazione ambientale incaricato dai Comuni; il monitoraggio e storicizzazione dei progetti.Modalità di attuazione e durata del progetto.Il candidato lavorerà in stretta collaborazione con il coordinatore del progetto (che è anche OLP) e parteciperà alle riunioni periodiche del gruppo di lavoro dei referenti scolastici; quest’ultimo è la sede di progettazione e verifica dei percorsi di educazione ambientale legati al Parco del Canto. Si prevedono le seguenti fasi di lavoro: - elaborazione del piano annuale di attività di Educazione Ambientale legatoal progetto del Parco;- coordinamento dei progetti e dei percorsi didattici delle scuole (compreso l’intervento di esperti e la fornitura eventuale di materiali) in un’ottica di implementazione dell’iniziativa dei docenti che devono essere depositari della relazione educativo-didattica;- organizzazione delle iniziative di aggiornamento e di formazione dei docenti e dei cittadini; - organizzazione delle attività previste dal progetto interistituzionale di riqualificazione del torrente Re-Grandone (monitoraggio della qualità delle acque);- partecipazione al lavoro di ricerca-azione sull’educazione ambientale;- monitoraggio dei progetti e delle attività didattiche effettuate ed avviate da scuole, associazioni o Enti Locali;- organizzazione dell’ evento finale “Incanto 2006” e della Mostra dei prodotti degli alunni (maggio 2006);- partecipazione ai tavoli di interazione con i diversi soggetti della rete, in particolare con l’Università degli Studi di Bergamo;- comunicazione e informazione al territorio;- riflessione collettiva e valutazione finale. Il progetto ha durata annuale e prenderà avvio nella parte finale dell’anno scolastico 2005-06 per interessare l’anno scolastico 2006-07.

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(Allegato 1)

Risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività1 professionista collaboratore per 20 ore alla settimana

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PODescrizione dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuatiPer raggiungere gli obiettivi in precedenza esposti il volontario si occuperà delle seguenti attività:

mappatura delle isole di raccolta differenziata – aiuto e collaborazione alla gestione della piattaforma di raccolta rifiuti;da realizzare nel primo trimestre di attivita' del volontario.

predisposizione di un percorso formativo per tutta la cittadinanza;da realizzare in diversi momenti durante tutto l'anno di attività del volontario.

organizzazione di eventi e manifestazioni per creare la cultura della raccolta differenziata dei rifiuti; da realizzare in diversi momenti durante tutto l'anno di attività del volontario.

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività

- personale addetto alla raccolta differenziata presso le isole ecologiche- responsabile del progetto

COMUNE DI CARBONARA DI PODescrizione delle modalità di impiego dei volontari e coerenza con gli obiettivi individuatiPer raggiungere gli obiettivi precedentemente esposti il volontario unitamente al personale tecnico dipendente del Comune nonché al direttore della riserva naturale Isola Boscone si occuperà delle seguenti attività:- Mappatura delle specie florofaunistiche presenti sulla riserva Isola Boscone durante i mesi

primaverili;- Predisposizione di un percorso didattico sull’isola da effettuarsi al termine della mappatura delle

specie florofaunistiche;- Progetto della realizzazione delle strutture esterne (segnaletiche, pannelli, mappe, illustrazioni)

da effettuarsi nei mesi di giugno-luglio;- Elaborato di uno standard grafico e di immagine (logo, depliant, impostazione pannelli) durante

il periodo invernale;- Organizzazione di eventi legati alla tutela e alla valorizzazione della riserva naturale, durante il

periodo primavera-estate all’interno della riserva, nel periodo invernale nell’ambito scolastico e incontri serali dedicati alla fascia di età adulta

- Organizzazione di eventi e manifestazioni per creare la cultura della raccolta differenziata dei rifiuti durante il periodo primavera-estate sul territorio e durante il periodo autunno-inverno nell’ambito scolastico e incontri serali dedicati alla fascia di età adulta.

- Supporto agli operatori per l’apertura della piattaforma per la raccolta dei rifiuti durante tutto l’anno

-Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività- 1 coordinatore di progetto- personale tecnico dipendente del Comune- direttore della riserva naturale Isola Boscone

COMUNE DI CASTELBELFORTEDescrizione dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuatiIl presente progetto si prefigge di progettare ed organizzare un servizio di raccolta differenziata innovativo, che possa far raggiungere al comune di Castelbelforte gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dal decreto Ronchi (D.lgs 22/97), senza aumentare smisuratamente gli oneri a carico del bilancio comunale. I costi derivanti dal servizio di nettezza urbana sono peraltro costi che vengono recuperati dall’applicazione della tassa smaltimento rifiuti, tributo a carico dei contribuenti. L’attuale sistema non riesce a “tariffare” singole e specifiche utenze in base

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(Allegato 1)

all’effettivo “uso” (qualità e quantità) del servizio.OBIETTIVI ATTIVITÀ PREVISTA TEMPI DI ATTUAZIONE

ELABORAZIONE DATI ESISTENTI

Elaborazione analitica dei dati già a disposizione 2 mesi

RACCOLTA ED ANALISI DATI INTEGRATIVI

Produzione di questionari ed esecuzione di visite in azienda finalizzata a definire le varie necessità e problematiche

1 mese

SENSIBILIZZAZIONE

Divulgazione dei dati per mezzo di assemblee pubbliche, proposte di progetti nei vari ordini scolastici, notiziari comunali e stampa locale.

2 mesi

PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO “VERDE” PILOTA

Elaborazione del modello “atipico” di raccolta differenziata

1 mese

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE

Trovare il campione significativo ed idoneo di utenti, su cui testare il progetto pilota. Verifica dell’impatto sull’utenza del passaggio da tassa a tariffa.

4 mesi

VERIFICA DELL’APPLICAZIONE DEL PROGETTO

Monitoraggio delle utenze testate ed analisi qualitativa e quantitativa dei dati.

1 mese

PREDISPOSIZIONE PROGETTO DEFINITIVO

Elaborazione di un progetto esecutivo eventualmente migliorato rispetto a quello pilota a seguito dell’esperienza. Tale progetto sarà applicabile all’intera utenza comunale.

1 mese

APPLICAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO

Monitoraggio e costante verifica dell’andamento della raccolta. Passaggio dell’applicazione della tassa smaltimento rifiuti a tariffa -

…..Avvio ……

Descrizione delle modalità di impiego dei volontariIl/la volontaria/o in Servizio Civile sarà inserito nel presente progetto con il compito di seguire con il personale operante e dipendente del comune di Castelbelforte tutte le fasi e gli obiettivi previsti, coadiuvando e sostenendo le azioni di elaborazione dati, sensibilizzazione e predisposizione del progetto. Si occuperà in special modo di: raccogliere i dati statistici in possesso dell’amministrazioni pubbliche ed analizzarli. Tale

mansione permetterà al volontario di prendere coscienza del problema da affrontare. Elaborazione e divulgazione dei questionari da sottoporre ai referenti delle varie attività

artigianali presenti sul territorio, utili ed integrativi alla fase di organizzazione analitica e statistica dei dati sulla situazione smaltimento rifiuti di Castelbelforte. Tale azione aiuterà il volontario ad inserirsi nel contesto culturale e sociale del comune.

Azioni diverse di sensibilizzazione. Con l’aiuto del referenti interni il volontario entra in contatto con altre realtà sociali del territorio (scuole, società di volontari ecc ecc), quale base e punto di forza per la buona riuscita del progetto.

Predisporre il progetto pilota ed individuazione degli utenti campione. Si passa da una fase teorica a quella pratica. Il volontario concretizza le proprie aspettative sullo studio condotto.

Applicazione del progetto e monitoraggio dell’andamento. Il volontario ha modo di verificare e sperimentare quanto progettato.

Raccolta ed elaborazione dati conseguenti all’applicazione del progetto. In questa fase viene a perfezionarsi quanto elaborato nei mesi precedenti.

Elaborazione del progetto definitivo

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività

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(Allegato 1)

Il personale permanente operante nel progetto sarà:

1 coordinatore Responsabile impiagato per 10 ore settimanali: geometra Fabio MaestrelliCon funzione di:

- coordinazione fra le diverse istituzioni coinvolte;- coordinazione del personale contrattato;- contatto con gli enti pubblici che si intende coinvolgere;- monitoraggio e valutazione del corretto funzionamento ed esecuzione delle

attività,- promozione e sviluppo del progetto in virtù della continuità futura;- gestione finanziaria del progetto;

1 referente impiegato per 5 ore settimanali: sig.ra Silvia Benazzi- messa a disposizione del materiale già in possesso;- assistenza logistica e funzionale al progetto;- raccolta diffusione dei dati;- promozione degli eventi e delle campagne di sensibilizzazione;- attività amministrativa/contabile relativa allo sviluppo delle varie fasi del

progetto;- interlocutore unico del coordinatore responsabile;

COMUNE DI FELONICADescrizione delle modalità di impiego dei volontari e coerenza con gli obiettivi individuatiPer raggiungere gli obiettivi in precedenza esposti il volontario si occuperà delle seguenti attività:

Mappatura delle specie florofaunistiche presenti nel parco golenale durante i mesi primaverili;

Predisposizione di un percorso didattico sull’isola da effettuarsi al termine della mappatura delle specie florofaunistiche;

Progetto della realizzazione delle strutture esterne (segnaletiche, pannelli, mappe, illustrazioni) da effettuarsi nei mesi di giugno-luglio;

Elaborato di uno standard grafico e di immagine (logo, depliant, impostazione pannelli) durante il periodo invernale;

Organizzazione di eventi legati alla tutela e alla valorizzazione del parco golenale, durante il periodo primavera-estate all’interno del parco, nel periodo invernale nell’ambito scolastico e incontri serali dedicati alla fascia di età adulta.

Organizzazione di eventi e manifestazioni per creare la cultura della raccolta differenziata dei rifiuti durante il periodo primavera-estate sul territorio e durante il periodo autunno-inverno nell’ambito scolastico e incontri serali dedicati alla fascia di età adulta.

Supporto agli operatori per la gestione della raccolta dei rifiuti durante tutto l’anno.

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività- responsabile dell’ufficio tecnico2 operatori dipendenti del Comune

COMUNE DI PARREDescrizione dei piani di attuazione del progetto1) RICERCA DEL MATERIALEDovrà essere eseguita una ricerca bibliografica approfondita nell’ottica di raccogliere più informazioni possibili sui metodi e modi della tutela e valorizzazione del patrimonio montano;2) STUDIO DEL TERRITORIOSulla base delle informazioni desunte il volontario/a in servizio civile svolgerà uno studio del territorio al fine di verificare le possibili azioni di valorizzazione e tutela del patrimonio boschivo, faunistico e floreale. Egli dovrà osservare le reali necessità dello stesso per attendervi in azioni concrete di intervento. In questa fase egli sarà affiancato da un operatore del comune che lo guiderà nella conoscenza e scoperta del territorio.3) PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTOIn seguito alla verifica della situazione del territorio il volontario/a in servizio civile stenderà con

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(Allegato 1)

l’Operatore Locale di Progetto e con l’operatore ausiliario di progetto un ipotetico piano di intervento che valorizzi e tuteli il patrimonio montano del paese.Tale ipotesi di intervento verrà condivisa nella fase immediatamente successiva con i partner di progetto.4) CONDIVISIONE DEL PROGETTO CON ALTRI ENTI, ISTITUZIONI, GRUPPI E/O ASSOCIAZIONIE’ la fase vera e propria di progettazione. In essa, con l’ausilio di tutti i soggetti coinvolti e coinvolgibili nel progetto, le idee prendono corpo e forma. Qui si pongono e si condividono le basi per l’intervento da attuare, si fissano gli obiettivi da perseguire, i tempi e le modalità di applicazione.5) FASE APPLICATIVA DEL PROGETTOE’ la fase operativa di tutto l’intervento. Essa si può tradurre nella realizzazione di materiale illustrativo ed esplicativo della flora e della fauna locali, nella tenuta e pulizia dei sentieri e dei parchi, nel rifacimento della segnaletica degli stessi, nella realizzazione con le scuole, i gruppi, le associazioni e le istituzioni di progetti di conoscenza del territorio e dell’ambiente.In questa fase il volontario/a in servizio civile potrà utilizzare macchinari ad attrezzature quali decespugliatori, rastrelli, zappette, piccole vanghe, colori, vernici, legni, ecc…che gli consentano lo svolgimento del proprio lavoro. Potrà inoltre utilizzare adeguati strumenti informatici per la realizzazione di depliant e cartine o la creazione di un apposito cd-rom o dvd. Inserimento dati e informazioni sul territorio nel sito internet del Comune.6) VERIFICA DEL PROGETTOOltre ai report quotidiani e alle sensazioni personali sull’andamento del progetto che il volontario condividerà con l’Operatore locale di riferimento, verranno istituiti incontri periodici a quadrimestrale da tenersi con l’intera équipe di lavoro.

Azioni concrete Ricerca e studio del materiale bibliografico Studio del territorio Presa dei contatti con le persone, i gruppi, le associazione e le istituzioni coinvolgibili nel

progetto Ideazione e condivisione con i partner di progetto delle metodologie e pratiche di intervento Lavori con le scuole Realizzazione di materiale documentario e illustrativo anche sul sito internet Intervista di pastori ed agricoltori per capire le difficoltà che incontrano

Tappe previste1) RICERCA DEL MATERIALE e STUDIO DEL TERRITORIO – mesi di luglio-agosto2) PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO – mesi di settembre-ottobre3) CONDIVISIONE DEL PROGETTO – mese di ottobre4) FASE APPLICATIVA DEL PROGETTO – mesi di novembre-aprile5) VERIFICHE DI PROGETTO – durante tutto l’anno6) FASE CONCLUSIVA DEL PROGETTO – mese di maggio

Descrizione delle modalità d’impiego dei volontariIl volontario/a, opportunamente sostenuto dall’Operatore Locale di Progetto e dall’Operatore ausiliario di Progetto, dovrà intraprendere un percorso di studio del territorio prediligendo in una seconda fase l’osservazione delle reali necessità dello stesso per tradurle in azioni concrete di intervento.La modalità di impiego del volontario verrà stabilita passo dopo passo in base alle esigenze del progetto e alla disponibilità delle persone che andranno ad affiancare il volontario/a stesso nella fase di attuazione.Oltre a uno studio del territorio dal punto di vista teorico il progetto prevede una fase di apprendistato anche di lavori manuali inerenti il territorio quali la manutenzione di sentieri e parchi, la costruzione di muretti con pietra locale, ecc….Non è da escludere ad esempio la possibilità di affiancare il volontario a un giardiniere, a un geologo, a un architetto, per meglio soffermarsi su determinati settori e approfondire la materia nel contesto territoriale di Parre.Alla fine del percorso l’obiettivo è quello di creare qualcosa di utile sia per il volontario che per la comunità: materiale illustrativo, visite guidate, la stampa di un libro possono esser alcuni dei risultati

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(Allegato 1)

che si possono ottenere in relazione al grado di impegno e di volontà del volontario.Il volontario/a che nello svolgimento del progetto dovrà utilizzare strumenti e macchinari complessi (decespugliatori, taglia erba, chiodi e martello per la cartellonistica, ecc..) sarà coperto/a da idonea assicurazione.

Descrizione delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività1 Operatore Locale di Progetto – Beccarelli Diego – con la funzione di: coordinatore fra le diverse istituzioni e persone coinvolte; coordinatore del volontario/a in servizio civile; monitoraggio e valutazione del corretto funzionamento ed esecuzione delle attività; promozione e sviluppo del progetto in virtù di una continuità futura; gestione finanziaria del progetto. 2 Operatore ausiliario di Progetto – Pezzoli Elio - con la funzione di: segue da vicino il volontario/a in servizio civile, ne segue da vicino i passi e gli sviluppi

dell’operato dello stesso; partecipa attivamente alla stesura dei progetti; collabora attivamente con l’Operatore Locale di Progetto e con il volontario; verifica l’andamento del progetto

3 Corpo Forestale dello Stato sede a Clusone con la funzione di: analisi e stesura in équipe dell’ipotesi di progetto; punto di riferimento per eventuali problematiche riscontrate4 Comunità Montana Val Seriana Superiore con la funzione di: fornire materiale su studi da eseguire sul territorio; analisi e stesura in équipe dell’ipotesi di progetto; punto di riferimento per eventuali problematiche riscontrate

Gruppi ed associazioni del territorio (Gruppo Gep, gruppo cacciatori, …),con la funzione di: collaborano attivamente con il volontario nella realizzazione del progetto; forniscono informazioni utili alla stesura del progetto; fanno parte del gruppo di lavoro che si occupa del progetto

Agricoltori/Pastori da intervistare per: capire le difficoltà che incontrano cercare di valorizzare un’attività che si sta pian piano estinguendo nella nostra valle analizzare la viabilità sulla strade di montagna

Operai del Comune con la funzione di: orientamento sul territorio comunale apprendimento dei lavori di sistemazione e manutenzione parchi e sentieri di montagna

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINADescrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuatiLe attività previste dal progetto sono le seguenti:

gestione degli interventi di educazione ambientale e gite istruttive nelle scuole della Val Cavallina;

realizzazione di unità didattiche sulle tematiche ambientali per bambini e ragazzi formazione ed educazione ambientale permanente, tramite il coinvolgimento delle scuole

dell’infanzia primaria e secondaria di I° grado, nelle iniziative promosse dal progetto Life “ Tre Laghi”;

monitoraggio del rischio idro-geologico del territorio della Val cavallina con il referente della Protezione Civile

intervento di prevenzione e salvaguardia del territorio; interventi di salvataggio degli anfibi del lago di Endine; gestione e raccolta dati della raccolta differenziata; promozione di campagne informative promozionali sul servizio civile volontario.

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(Allegato 1)

Descrizione delle modalità di impiego dei volontari:Le fasi previste dal piano di attuazione sono le seguenti:1. Formazione specifica Nel momento della presa servizio da parte del volontario è previsto un momento formativo specifico al fine di mettere in condizione il volontario di conoscere in modo adeguato quelle che sono le risorse a disposizione per la realizzazione, ottimale, efficace ed efficiente, del suo servizio civile volontario.In modo particolare per il settore Protezione Civile e per quello della salvaguardia e fruizione del patrimonio ambientale della valle sono previsti i seguenti contenuti formativi:

Presentazione dell'ente Comunità Montana: descrizione, ruolo, funzioni e competenze La Val Cavallina: il patrimonio ambientale e paesaggistico della Val Cavallina Presentazione delle attività in atto nel settore Protezione Civile, con eventuale possibilità di

partecipazione a corso di base per operatori volontari di Protezione Civile Il piano di Protezione civile della Val Cavallina Presentazione delle attività in atto nel settore salvaguardia e fruizione del patrimonio

ambientale Il rischio idrogeologico Presentazione del Progetto S.o.s. Bufo Bufo Presentazione del Progetto, finanziato dalla Comunità Europea, Life “ Tre Laghi” La rete delle risorse ambientali e paesaggistiche della valle: il ruolo e le competenze degli

enti locali e del privato sociale attivo sul territorio della valle La costruzione di unità didattiche sulle tematiche ambientali

Questa fase formativa verrà gestita dalla Comunità Montana Val Cavallina con risorse del personale interno: Responsabile della Protezione Civile e Guardia Ecologica della Val Cavallina e Responsabile del settore servizi sociali.2. Fase propedeutica al servizioE' previsto un periodo, stimato in 30 giorni, in cui la volontaria prenderà visione delle proprie mansioni e delle risorse a disposizione per la gestione della propria presenza all'interno delle attività previste dal progetto.In questa fase è previsto l'accompagnamento da parte del referente per il servizio civile volontario della Comunità Montana Val Cavallina oltre che da parte degli operatori del settore protezione civile e guardie ecologiche.3. Fase del servizioIl volontario prenderà parte alla vita quotidiana del settore a cui è destinato attraverso le seguenti attività:

·Supportare ed integrare gli interventi del funzionario-responsabile dell'Ufficio Ecologia della Comunità Montana

· Collaborare col funzionario incaricato nella gestione degli interventi di educazione ambientale e gite istruttive nelle scuole della Val Cavallina

· Collaborazione con le scuole per la promozione di percorsi didattici di educazione ambientale

· Collaborazione con le Guardie Ecologiche in caso di intervento di prevenzione e salvaguardia del territorio

· Collaborazione nella gestione degli interventi di salvataggio degli anfibi del lago di Endine

· Collaborazione nella gestione e raccolta dati della raccolta differenziata · Collaborazione con il responsabile del settore Servizio Civile Volontario per la

promozione di campagne informative promozionali sul servizio civile volontarioIl volontario avrà come punto di riferimento per il servizio sia il responsabile e il funzionario del settore ecologia a cui è destinato.4 Fase delle verifiche intermedie e finaleSono previsti i seguenti momenti di verifica delle attività svolte dal volontario:

Verifica intermedia trimestrale: è previsto ogni tre mesi un momento di verifica delle attività svolte dal volontario con la finalità di valutare: l'efficacia del servizio volontario, la coerenza degli obiettivi del progetto con l'attività quotidiana del volontario e per indicazioni di ri-progettazione delle attività dell'ente nel settore specifico di intervento in base anche alla rielaborazione dell'esperienza fatta dal volontario. A questa fase di valutazione partecipano, oltre il volontario, il responsabile di settore e il tutor del progetto.

Verifica finale: è previsto alla fine del servizio un momento di verifica dell'andamento complessivo del progetto. A questa fase partecipano: il volontario, il tutor, il responsabile di settore e il responsabile dei servizi sociali.

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(Allegato 1)

Descrizione delle risorse umane da impiegare nel progetto:Per la realizzazione del progetto è previsto l'impiego delle seguenti risorse umane:

2 volontari in servizio civile volontario 1 responsabile di progetto 1 responsabile del settore Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana Val

Cavallina 1 responsabile del settore Servizi Sociali in qualità di responsabile del settore servizio civile

volontario

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:Si tratta delle sedi non indicate al successivo punto 12

12) Numero posti con solo vitto:Riferiti alle seguenti sedi:Comune di CanzoComune di UrgnanoComune di CastelbelforteComune di CarvicoComunità Montana Val Cavallina

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

PARCO REGIONALE DEI COLLIal/la volontario/a è richiesta: - una certa flessibilità di orario durante le iniziative che si attiveranno (saltuariamente anche in ore serali), che saranno da concordare di volta in volta anche in funzione dei periodi di maggior affluenza;- dovrà raggiungere la sede di Servizio con mezzi propri per l’assenza di mezzi pubblici;- dovrà altresì essere munito di patente, essere disponibile a guidare gli automezzi dell’Ente, a portare un distintivo e a svolgere attività all’aperto (ad es. escursioni nel parco su percorsi di collina e media montagna, manutenzione percorsi didattici, ecc.);- sarà inoltre richiesta la disponibilità ad operare temporaneamente in altra sede ( Uffici Amministrativi ed operativi di Parchi, Comuni consorziati e Regione Lombardia, nelle scuole e nelle

33

15

0

8

7

1400 ore annue al netto giornate permesso e con un minimo di 12 ore settimanali di servizio

5

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(Allegato 1)

sedi di Associazioni, ecc.); Le spese di trasferimento sono in ogni caso a carico del Consorzio.

COMUNE DI CANZOIn base alle specifiche attività del progetto, in caso di bisogno, si richiede la disponibilità alla flessibilità dell’orario. Almeno n. 3 giorni di rientro pomeridiano.

COMUNE DI URGNANOLa Volontaria sarà tenuta a timbrare quotidianamente il cartellino. Lo svolgimento di particolari manifestazioni ed iniziative potrà comportare l’impiego del Volontario anche al di fuori del consueto orario di servizio (flessibilità oraria), con eventuale disponibilità a missioni o trasferimenti, anche per attività di formazione.

COMUNE DI CARVICOL’orario di servizio potrebbe subire delle variazioni in funzione delle attività scolastiche e progettuali programmate.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PO E COMUNE DI CARBONARA DI POAl/la volontario/a è richiesta una certa flessibilità di orario durante le iniziative che si attiveranno.

COMUNE DI CASTELBELFORTEIl volontario dovrà documentare la propria presenza in servizio con l’ apposizione di firma su apposito registro, all’ inizio e al termine dell’ orario concordato.Essere disponibile a percorrere il territorio comunale con l’ auto di servizio comunale per le attività di rilevamento, pertanto dovrà essere abilitato alla guida di autoveicoli(patente tipo B).Essere disponibile a presenziare a riunioni serali con cittadinanza o amministratori per informare sul progetto in corso.

COMUNE DI FELONICAAl/la volontario/a è richiesta una certa flessibilità di orario durante le iniziative che si attiveranno.

COMUNE DI PARRE Al volontario/a è richiesta una certa flessibilità di orario durante le iniziative che si attiveranno.

La stessa sarà concordata di volta in volta tra lo stesso e l’Operatore Locale di Progetto. Dovrà registrare giornalmente il proprio orario di entrata ed uscita tramite l’usuale cartellino

delle timbrature

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINAFlessibilità oraria per riunioni serali o attività sporadiche il sabato o la domenica in occasione di manifestazioni, feste e ricorrenze legate al territorio.La disponibilità di guida dei mezzi della Comunità Montana Val Cavallina e disponibilità a missioni presso i diversi Comuni.

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N.

Ente presso il quale si realizza il progetto ed a

cui indirizzare le domande

Comune Indirizzo

Cod. ident

. sede

N. vol. per sede

Telefono sede Fax sede

Personale di riferimento (cognome e

nome)

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome

Data di nascita C.F.

1

PARCO REGIONALE DEI COLLI

DI BERGAMO

PONTERANIC

A

VIA MARESANA,

140

21433

4035/57

7444035/577444

Milesi Stefano

Milesi Stefano

25/03/57 MLSSFN57C25I079G

2 COMUNE DI CANZO CANZO VIA MAZZINI,

2838955

1 031/674123

031/674120

Frigerio Alessandro

Frigerio Alessandro 10/09/60 FRGLSN60P10C

933E

3 COMUNE DI URGNANO

URGNANO

VIA C. BATTISTI, 72

4787

1 035/4871536

035/4819185 Arnoldi Luigi Arnoldi Luigi 19/02/67 RNLLGU67B19A

794U

4

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PO

BORGOFRANCO SUL

PO

VIA U. RONCADA, 41

38971

10386/41101

0386/41889

Reami Angelo

Reami Angelo 09/11/72 RMENGL72S09G

186T

5

COMUNE DI CARBONAR

A DI PO

CARBONARA DI PO

VIA PROVINCIALE FERRARESE,

35

38973

10386/41549

0386/41694

Cuizzi Daniele

Cuizzi Daniele 19/03/71 CZZDNL71C19C

207A

6COMUNE DI CASTELBEL

FORTE

CASTELBELFORTE

VIA ROMA, 33 38974

10376/2592

130376/2581

23Maestrelli

Fabio

Maestrelli Fabio 14/04/72 MSTFBA72D14H

143F

7 COMUNE DI FELONI PIAZZA 389 1 0386/6 0386/9 Zecchi Admo Zecchi Admo 01/02/56 ZCCDMA56B01I

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FELONICA CA MUNICIPIO, 1 75 6180 16017 632X

8 COMUNE DI CARVICO

CARVICO

VIA SANTA MARIA, 13

39451

1 035/791127

035/797080

Crippa Andrea

Crippa Andrea 04/05/45 CRPNDR45E04A

794Z

9

COMUNE DI PARRE

PARRE PIAZZA MUNICIPIO, 2

43720

1

035/701002

035/703545

Beccarelli Diego

Beccarelli Diego

Pezzoli Elio 21/08/6920/02/79

BCCDGI69M21C800V

PZZLEI79B20A794N

10

COMUNITA’ MONTANA

VAL CAVALLINA

CASAZZA

VIA DON ZINETTI, 1

26353

2035/810640

035/811536

Gottini Giovanni

Gottini Giovanni 26/07/45 GTTGNN45L26Z

110T

11

COMUNITA’ MONTANA

VAL CAVALLINA

MONATSEROL

DEL CASTE

LLO

PIAZZA PAPA GIOVANNI

XXIII, 5

46617

1

035/814515

035/814526 Pettini Denis

Pettini Denis

14/09/62 PTTDNS62P14Z133M

12131415161718

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17) Altre figure impiegate nel Progetto:

N.

Ente presso il quale si realizza il progetto ed a

cui indirizzare le domande

Comune Indirizzo

Cod. ident

. sede

N. vol. per sede

TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC.

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nomeData di nascita C.F.

1

PARCO REGIONALE DEI COLLI

DI BERGAMO

PONTERANIC

A

VIA MARESANA,

140

21433

4CROTTI CARLO MARIA

13/4/80 CRTCLM80D13G856D

MESSINA ANGELA

06/04/58 MSSNGL58D46A794N

2COMUNE DI

CANZO CANZO VIA MAZZINI, 28

38955

1 LAZZARINI LUCIA 26/06/7

5LZZLCU75H66A794B

GUIDOLIN

TIZIANA13/03/61 GDLTZN61C53I4

41B

3COMUNE DI URGNANO URGNA

NOVIA C.

BATTISTI, 724787

1 CROTTI CARLO MARIA

13/4/80 CRTCLM80D13G856D

MESSINA ANGELA 06/04/58 MSSNGL58D46A

794N

4

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PO

BORGOFRANCO SUL

PO

VIA U. RONCADA, 41

38971

1 DE AGOSTINI VERA

22/05/78

DGSVRE78E62E897W

CRANCHI

ALBERTA

11/02/54 CRNLRT54B51I632D

5

COMUNE DI CARBONAR

A DI PO

CARBONARA DI PO

VIA PROVINCIALE FERRARESE,

35

38973

1 DE AGOSTINI VERA

22/05/78

DGSVRE78E62E897W

CRANCHI

ALBERTA

11/02/54 CRNLRT54B51I632D

6

COMUNE DI CASTELBEL

FORTE

CASTELBELFORTE

VIA ROMA, 33 38974

1 DE AGOSTINI VERA

22/05/78

DGSVRE78E62E897W

CRANCHI

ALBERTA

11/02/54 CRNLRT54B51I632D

7 COMUNE DI FELONI PIAZZA 389 1 DE 22/05/7 DGSVRE78 CRANCH 11/02/54 CRNLRT54B51I6

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FELONICACA MUNICIPIO, 1 75 AGOSTI

NI VERA 8 E62E897WI

ALBERTA

32D

8COMUNE DI

CARVICO CARVICO

VIA SANTA MARIA, 13

39451

1 CROTTI CARLO MARIA

13/4/80 CRTCLM80D13G856D

MESSINA ANGELA 06/04/58 MSSNGL58D46A

794N

9 COMUNE DI PARRE PARRE PIAZZA

MUNICIPIO, 243720

1 GALEZZI SIMONA

13/03/82

GLZSMN82C53A794P

MESSINA ANGELA 06/04/58 MSSNGL58D46A

794N

10

COMUNITA’ MONTANA

VAL CAVALLINA

CASAZZA

VIA DON ZINETTI, 1

26353

2 FALCHETTI

ALICE

14/11/70

FLCLCA70S54A794T

MESSINA ANGELA 06/04/58 MSSNGL58D46A

794N

11

COMUNITA’ MONTANA

VAL CAVALLINA

MONATSEROL

DEL CASTE

LLO

PIAZZA PAPA GIOVANNI

XXIII, 5

46617

1FALCHE

TTI ALICE

14/11/70

FLCLCA70S54A794T

MESSINA ANGELA

06/04/58 MSSNGL58D46A794N

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18)Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto:

La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata da Associazione Mosaico come fattore strategico, in quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari.La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della "comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno.Associazione Mosaico ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:

Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene messo a disposizione presso tutte le sedi degli associati;

Partecipazione ad eventi particolari con stand e banchetti, presidiati da proprio personale; Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da volontari in

servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole, CAG; Costante aggiornamento del sito internet dell'associazione, a cui vengono inviati i giovani

che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale volontario; Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano informazioni sia

direttamente che tramite telefono o posta elettronica; Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre strutture, al fine

di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano presenti progetti presentati da Associazione Mosaico;

Collaborazione con gli S.TE.R. (sportelli territoriali regionali, attivi in ogni provincia lombarda) per la produzione e la diffusione di materiale informativo;

Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali) per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte presso i nostri associati o per la ideazione di trasmissioni o articoli ad hoc.

In occasione dell’uscita del bando per il reclutamento di volontari, trasmissioni televisive e radiofoniche sulle emittenti locali, con cui sono stati presi appositi accordi in materia.

Come già accennato, questi strumenti di comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di volontari che veda presenti progetti di Associazione Mosaico, ed ad essi vengono affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:

Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate dagli associati (ad esempio il comune associato le invia a tutte le giovani iscritte all'anagrafe e nelle fasce d'età utili per la selezione, l'associazione non profit alle famiglie degli associati con figlie o figli nelle stesse classi di età);

Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di associazione; Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di informazione

provinciali e sub provinciali; Conferenze stampa rivolte agli organi di informazione locale all'inizio ed al termine del

periodo di selezione per informare sia sulle posizioni disponibili che sui risultati raggiunti; Partecipazione a trasmissioni televisive e radiofoniche; Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di indirizzi (ad esempio

di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del bando e delle posizioni disponibili presso gli associati di Mosaico.

Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel corso di cinque bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo funzionamento sta il fatto che Associazione Mosaico si è sempre attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che nell’ultimo bando è stata del 95%.

19)Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

Associazione Mosaico, in quanto ente di prima classe, ha elaborato autonomi criteri e modalità di selezione, dichiarati all'atto dell'accreditamento nell'apposito sistema.Si allega copia del suddetto sistema al presente progetto.

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20)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Associazione Mosaico, in quanto ente di prima classe, ha elaborato sistemi di monitoraggio interno per la valutazione del progetto, dichiarati all'atto dell'accreditamento nell'apposito sistema.Si allega copia del suddetto sistema al presente progetto

22)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

23)Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

PARCO REGIONALE DEI COLLIRequisiti minimi richiesti:diploma di scuola media superiore buona preparazione di base in campo ambientaleRequisiti preferenziali :laurea o iscrizione ad un corso universitario in campo ambientale

COMUNE DI CANZODiploma di Scuola Media Superiore (il profilo ottimale è rappresentato da un percorso universitario legato alle tematiche dell’ambiente e del territorio ad esempio laureando in ingegneria civile-ambientale-idraulica o laureando in geologia-scienze naturali o materie affini).Possesso di patente auto di tipo B.Competenze elementari di informatica (uso programmi word – excel).

COMUNE DI URGNANOSono preferibili persone con studi (completati o in corso) di carattere tecnico-scientifico; sono richiesti il possesso della patente auto di tipo B, la conoscenza dell’uso del p.c. e dei principali programmi informatici, l’attitudine al lavoro di équipe. E' vivamente auspicabile l’attitudine ad operare anche sul territorio.

COMUNE DI CARVICOPreferibile studente in scienze dell’Educazione, con patente B; competenza e sensibilità alle problematiche ambientali nonché ai temi dell’educazione;possibilmente con esperienza.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PODiploma di scuola media superiore, buone conoscenze informatiche relative all’uso di Office, Internet, posta elettronica. Sarà data priorità ai candidati che hanno titoli di studio pertinenti alle attività previste dal progetto in modo particolare del settore ambiente. Nel colloquio sarà valutata positivamente la predisposizione alle relazioni interpersonali e al lavoro di gruppo.

COMUNE DI CARBONARA DI PODiploma di scuola media superiore; buone conoscenze informatiche relative all’uso di Office, Internet, posta elettronica. Sarà data priorità ai candidati che hanno titoli di studio pertinenti alle attività previste dal progetto. Nel colloquio sarà valutata positivamente la predisposizione alle relazioni interpersonali e al lavoro di gruppo

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COMUNE DI CASTELBELFORTEIl volontario dovrà documentare la propria presenza in servizio con l’ apposizione di firma su apposito registro, all’ inizio e al termine dell’ orario concordato.Essere disponibile a percorrere il territorio comunale con l’ auto di servizio comunale per le attività di rilevamento, pertanto dovrà essere abilitato alla guida di autoveicoli(patente tipo B).Essere disponibile a presenziare a riunioni serali con cittadinanza o amministratori per informare sul progetto in corso.

COMUNE DI FELONICADiploma di scuola media superiore, buone conoscenze informatiche relative all’uso di Office, Internet, posta elettronica. Sarà data priorità ai candidati che hanno titoli di studio pertinenti alle attività previste dal progetto in modo particolare del settore ambiente. Nel colloquio sarà valutata positivamente la predisposizione alle relazioni interpersonali e al lavoro di gruppo.

COMUNE DI PARREdinamicità, curiosità,flessibilità, interesse verso materie inerenti la montagna e il territorio locale;spirito di iniziativa, creatività , indipendenza e responsabilità;disponibilità a seguire quanto gli viene indicato dall’Operatore Locale di Progetto ;disponibilità nel compiere lavori manuali quali la pulizia dei sentieri e dei parchi, il rifacimento della segnaletica, ecc…capacità di relazione e dialogo con i tecnici e le persone interessate al progetto.

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINAE’ preferibile che le volontarie siano in possesso di un diploma di scuola superiore e iscritto ad un corso di laurea in materie ambientali e/o scientifiche; abbiano una predisposizione ai rapporti interpersonali in particolare nei confronti dei soggetti appartenenti alle fasce d’età e alla tipologia d’utenza a cui è diretto il progetto. E’ gradita la patente d’auto; buona conoscenza del pc; eventuali precedenti esperienze nel settore. Sarà inoltre apprezzata la richiesta da parte di candidati che pur non avendo i requisiti di cui sopra, dimostrino una buona predisposizione accompagnata da un reale interesse al progetto anche in termini propositivi.

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

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PARCO REGIONALE DEI COLLIDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 11.856,00Rimborso dovuto ai volontari * 2.000,00Spese segreteria e cancelleria 500,00

Totale 14.356,00

comune di canzoDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 2000,00Rimborso dovuto ai volontari * 400,00Spese segreteria e cancelleria 1000,00

Totale 3400,00

Comune di UrgnanoDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 9620,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese di cancelleria 63,00

Totale 10043,00

Comune di CarvicoDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale e costi di gestione 28000,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00

Totale 28360,00Il Progetto fa organicamente parte delle attività istituzionali del Parco Locale Sovracomunale del Monte Canto e del Bedesco ed è finanziato ogni anno con un budget complessivo di circa 28.000,00 euro.

Comune di Borgofranco sul PoDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 5028,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese per produzione materiale divulgativo 2000,00

Totale 7388,00

Comune di Carbonara di PoDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 7200,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese per produzione materiale divulgativo 2000,00

Totale 9560,00 Comune di Castelbelforte

DESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 12717,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese di cancelleria 500,00

Totale 13577,00

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Comune di FelonicaDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 1881,36Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese per l’acquisto materiale ed attrezzatura per parco 500,00Spese per produzione materiale divulgativo 2000,00

Totale 4741,36

COMUNE DI PARREDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 4751,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese per l’acquisto materiale laboratori didattici 2000,00

Totale 7111,00

Comunità Montana Val CavallinaDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)Personale 30000,00Rimborso dovuto ai volontari * 360,00Spese per la pubblicizzazione delle iniziative 1000,00

Totale 31360,00

*Si ricorda che a tutti i volontari in servizio civile in località diverse da quella di residenza vengono rimborsate le spese di trasporto per un importo massimo pari a quello sostenuto per trasporti effettuati con mezzi pubblici

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

PARCO REGIONALE DEI COLLInessuno

COMUNE DI CANZOC.A.I. - Sezione di Canzo.Comunità Montana del Triangolo Lariano – Canzo.ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – Milano.

COMUNE DI URGNANOnessuno

COMUNE DI CARVICOComuni del PLIS del Canto e del Tedesco (committenza e finanziamento); Istituti Comprensivi di Calusco, Carvico, Cisano Bergamasco, Mapello e Terno d’Isola, Istituto Superiore Maironi di Presezzo (principali agenzie formative).Agenda 21 Locale di Dalmine e dell’Isola Bergamasca – Consorzio di Bonifica della media pianura bergamasca (partners su progetti territoriali specifici partecipati).Università degli Studi di Bergamo (agenzia scientifica di riferimento sulla base di una convenzione stipulata con il PLIS)

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PONessuno

COMUNE DI CARBONARA DI PONessuno

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COMUNE DI CASTELBELFORTENessuno

COMUNE DI FELONICANessuno

COMUNE DI PARRENessuno

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINAGuardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana Val CavallinaVolontari della Protezione Civile della Comunità Montana Val CavallinaAssociazioni ambientali di volontariato del territorio

26)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

PARCO REGIONALE DEI COLLI2 scrivanie; 2 telefono – fax; 2 computers; 1 fotocopiatrice; 1 automezzi; strumentazione tecnica (binoculari, binocoli, fotocamere, attrezzature per la gestione aree esterne e della stazione ornitologica, ecc.)

COMUNE DI CANZOLocali, computer con accesso ad internet, telefono, auto di proprietà comunale ed ubicati nella sede del Comune – Settore Ecologia ed Ambiente.

COMUNE DI URGNANON. 1 personal computer con relative periferiche (stampante, scanner); programmi di utilizzo p.c.: word-excel-powerpoint; collegamento internet e utilizzo e-mail; n. 1 automezzo per sopralluoghi sul territorio; n. 1 macchina fotografica; n. 1 telefono; n. 1 fotocopiatore; n. 1 locale attrezzato (Ufficio Ecologia); n. 1 Piattaforma ecologica comunale attrezzata; n. 1 distributore automatico di saccchi per la raccolta differenziata dei rifiuti; materiale bibliografico vario (cartaceo ed informatico).

COMUNE DI CARVICOUfficio del Gruppo di educazione ambientale del Comune di Carvico, capofila del PLIS;Telefono, fax, pc con collegamento in internet;centro di documentazione e storicizzazione.Altri locali messi a disposizione dallo stesso Comune per le riunioni e altre attività.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POL’Ente metterà a disposizione gli spazi e le risorse necessarie a realizzare le azioni previste nel progetto: mezzi e attrezzature specifiche, fotocopiatrici, computer con scanner e collegamento ad internet, materiali per la produzione di opuscoli, locandine, manifesti ecc...

COMUNE DI CARBONARA DI POL’Ente metterà a disposizione gli spazi e le risorse necessarie a realizzare le azioni previste nel progetto: mezzi di trasporto, attrezzature specifiche, fotocopiatrice, computer con scanner e collegamento internet; materiali per la produzione di opuscoli, locandine, manifestini, ecc.

COMUNE DI CASTELBELFORTEposto di lavoro attrezzato con P.C. e mezzo di trasporto (auto di servizio)

COMUNE DI FELONICAL’Ente metterà a disposizione gli spazi e le risorse necessarie a realizzare le azioni previste nel progetto: mezzi e attrezzature specifiche, fotocopiatrici, computer con scanner e collegamento ad internet, materiali per la produzione di opuscoli, locandine, manifesti ecc.

COMUNE DI PARRE1 automezzo3 macchinari diversi

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1 personal computer1 stampante2 telefoni-fax

Comunità Montana Val CavallinaPer la realizzazione del progetto sono destinate le seguenti risorse tecniche:2 computer completo di accessori e connessione internet;1 fax1 video proiettori2 fotocopiatrici1 macchina fotografica digitaleTelevisione con video registratoreLibri e riviste specializzate del settoreAutoveicoli comunitari (tra cui un fuoristrada per il monitoraggio preventivo del territorio)

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Associazione Mosaico ha stipulato già dal febbraio 2002 appositi protocollo d’intesa con la Università degli Studi di Bergamo, al fine del riconoscimento del servizio civile nazionale volontario come esperienza tramutabile che da luogo a crediti formativi.Si allega:

a) copia del protocollo d’intesa stipulato;b) dichiarazione resa dai competenti organi universitari attestante che essi possono raggiungere

oltre 9 crediti e sono riferiti ad uno specifico progetto..

28) Eventuali tirocini riconosciuti:

Associazione Mosaico ha stipulato già dal febbraio 2002 una convenzione quadro con la Università degli Studi di Bergamo, al fine del riconoscimento del servizio civile nazionale volontario come esperienza valida ai fini del tirocinio.Si allega

a) copia del protocollo d’intesa stipulato;b) dichiarazione resa dai competenti organi universitari attestante che essi sono presenti e

riconosciuti.

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Associazione Mosaico ha stipulato con Innova srl, ente di formazione riconosciuto da Regione Lombardia, apposito accordo per la certificazione ed il riconoscimento delle capacità informatiche acquisite dalle/i volontarie/i durante l’esperienza del servizio civile nazionale.Tale scelta è stata effettuata in quanto l’utilizzo di strumenti informatici e telematici, nella società contemporanea, è “sine qua non” per l’attuazione di qualsivoglia attività, anche e soprattutto nei campi dei servizi alla persona, dell’ambiente e della cultura.Le capacità informatiche acquisibili dai volontari saranno verificate da Innova srl con apposite

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sessioni di esame e conseguente valutazione, nell’ultimo trimestre di servizio civile.Innova rilascerà pertanto un certificato al volontario, che potrà inserirlo nei documenti allegati al suo curriculum viate.Si allega al presente progetto copia dell’accordo tra Associazione Mosaico e Innova srl.

Associazione Mosaico rilascerà inoltre apposito attestato alle volontarie certificante le attività svolte e le competenze acquisite nel progetto di servizio civile volontario.

Inoltre:PARCO REGIONALE DEI COLLI: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnat0/a presso la sede di attuazione di progetto “Parco dei Colli”

COMUNE DI CANZO: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Canzo”

COMUNE DI URGNANO: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a a presso la sede di attuazione di progetto “Urgnano”

COMUNE DI CARVICO: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Carvico”

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL PO: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Borgofranco sul Po”

COMUNE DI CARBONARA DI PO: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Carbonara di Po”

COMUNE DI CASTELBELFORTE: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a a presso la sede di attuazione di progetto “Castelbelforte”

COMUNE DI FELONICA: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Felonica”

COMUNE DI PARRE: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Parre”

COMUNITA’ MONTANA VAL CAVALLINA: rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal/dalla volontario/a impegnato/a presso la sede di attuazione di progetto “Comunità Montana Val Cavallina”

Formazione generale dei volontari

30) Sede di realizzazione:

La sede di attuazione è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti sedi:

a. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Bergamo e Cremona: sede di attuazione: Associazione Mosaico, Via Scuri 1, Bergamo

b. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Brescia: sede di attuazione: Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, Località Montecroce, Desenzano del Garda (BS);

c. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Como e Varese: sede di attuazione presso il Comune di Erba, ente associato a Mosaico, Piazza Prepositurale, 2, Erba;

d. Volontarie/i in servizio civile nella provincia di Lecco: sede di attuazione presso il Consorzio Consolida, ente associato a Mosaico, Via Don Frerrante, 9, Lecco;

e. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Milano: sede di attuazione: Comune di Cassano d’Adda, Via Manzoni 7, Cassano D’Adda

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f. Volontarie/i in servizio civile nella provincia di Mantova: sede di attuazione presso il Comune di Carbonara di Po, Strada Provinciale Ferrarese 35, Carbonara di Po;

31) Modalità di attuazione:

La formazione generale è effettuata in proprio, con formatori dell’ente, in quanto Associazione Mosaico è ente accreditato di prima classe, presso la sede dell’ente o presso la sede di enti associati a Mosaico.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento delle ragazze in SCN. Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming, giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving, …)* per dare la possibilità alle ragazze di analizzare e fare propri i concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle nostre strutture nei cinque anni precedenti con gli obiettori di coscienza in servizio civile, oltre che per il grande interesse che questa procedura pedagogica ha ottenuto nella maggior parte dei processi scolastici e nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri rivolti ai giovani (target compreso tra i 16 e i 28 anni, range di età che comprende quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea - infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito

34) Contenuti della formazione:

Contenuti: · Modello di difesa della Patria armato e non armato. Nascita del SCN. La normativa;· Le strutture del Servizio Civile: UNSC, enti. La storia di Mosaico;· Nonprofit, terzo settore;· Elementi di progettazione e verifica;· Il senso dell'appartenenza: dalle competenze sociali alla cittadinanza responsabile.· Motivazione e passione: Valutazione e autovalutazione dell'anno di SCN.

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35) Durata:

Durata complessiva: 30 ore, strutturata in sette incontri, di cui cinque di 4 ore e due di 5 ore.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36) Sede di realizzazione:

Presso le singole sedi di attuazione del progetto indicate al punto 16

37) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio, con il ricorso a personale dell'ente in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche, come evidenziato nei punti successivi. I formatori specifici sono affiancati dai formatori generali di Associazione Mosaico, dichiarati in sede di accreditamento, al fine di garantire la continuità del sistema formativo nel suo complesso e per una coerenza nelle metodologie e negli approcci cognitivi scelti

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

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PARCO REGIONALE DEI COLLI DI BERGAMOMilesi Stefano nato a San Pellegrino Terme (BG) il 25 marzo 1957

COMUNE DI CANZOFrigerio Alessandro (Como, 10/09/1960)Paredi Marika (Como, 02/04/1964)Miele Lorena (Erba, 14/10/1970)

COMUNE DI URGNANODott. Giovanni Bergamasco – nato a Biella il 14/10/1945

COMUNE DI CARVICOCrippa Andrea, nato a Bergamo il 04/05/45

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POReami AngeloNato a Ostiglia il 09.11.1972

COMUNE DI CARBONARA DI POCuizzi DanieleNato a Castelmassa (RO) il 19/03/1971

COMUNE DI CASTELBELFORTEGeom. Fabio Maestrelli

COMUNE DI FELONICAZecchi Admo nato a Sermide il 01.02.1956 e residente a Sermide in via G. Verdi n. 14

COMUNE DI PARREPezzoli Elio nato a Bergamo il 20.02.1979

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINABenvenuto Gamba (Alzano Lombardo, 19/01/63)Gottini Giovanni (Rosny Sous Bois - Francia, 26/07/45)

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:

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PARCO REGIONALE DEI COLLI DI BERGAMOMilesi StefanoGuardiaparco, laureando in Scienze Naturali, responsabile della gestione del Centro Parco, pluriennale esperienza nel campo dell’Educazione Ambientale e come guida naturalistica, nella ricerca scientifica in ambito floro-faunistico. Esperto in materia di aree protette. Coolaboratore dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica come inanellatore avifauna a scopo scientifico(Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI CANZOFrigerio AlessandroLaurea in Architettura;- dal 1978 al 1983 collaborazione con Studio di Ingegneria Specializzato in Impianti di Depurazione;

- dal 1983 al 1989 presso il Comune di Como - Ufficio Aziende Municipalizzate. Gestione Servizi Igiene Urbana nell’Assessorato Ecologia – Ambiente;dal 1992 ad oggi è Funzionario Responsabile del Servizio Lavori Pubblici, Urbanistica, Ecologia e Ambiente del Comune di Canzo;gestione diretta obiettori di coscienza per oltre 5 Anni c/o il Comune di Canzo. (Si allega curriculum vitae)Paredi Marikanel Settore Ecologico dall’anno 1988 all’anno 1992 presso l’azienda Servizi Lambro di Merone (Ex Consorzio Ecologico dell’alto Lambro) in qualità di addetto amministrativo;

- nel Settore Tecnico da oltre 13 Anni c/o il Comune di Canzo; attualmente è Responsabile del Procedimento Amministrativo dell’ufficio Tecnico Comunale dall’anno 2001;gestione diretta obiettori di coscienza per oltre 5 Anni c/o il Comune di Canzo.(Si allega curriculum vitae)Miele Lorenalaurea in Scienze Biologiche;specializzazione in Genetica Medica;dal Gennaio del 1998 Socia di Azienda Agricola Forestale;Consigliere Comunale dal 1999;presidente della Consulta Ecologia dal 2000;gestione diretta obiettori di coscienza per 2 Anni c/o il Comune di Canzo. (Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI URGNANODott. Giovanni BergamascoLaurea in Scienze Biologiche nel 1971; Iscrizione all’Albo nazionale dei Biologi al n. 3616; Dipendente presso il Comune di Bergamo (Servizio Ecologia) dal 1972 al 1980; Imprenditore privato in società impiantistiche e di servizi dal 1981 al 1992; Libero Professionista – Consulente nel settore della tutela ambientale presso Enti pubblici e privati dal 1992; Qualifica di Auditor di sistemi di gestione ambientale nel 1999 (applicazione norme serie ISO 14000); Specialista nella depurazione delle acque e nella sicurezza. (Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI CARVICOCrippa AndreaCoordinatore del progetto di educazione ambientale del PLIS del Canto e del Bedesco.Docente, laureato in Scienze Biologiche, con documentata esperienza di formatore, promotore e coordinatore di progetti di educazione alla società sostenibile e di Reti territoriali interistituzionali.(Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POReami AngeloDiploma di geometra conseguito presso l'Istituto Tecnico per Geometri Carlo D’Arco di Mantova sede staccata di Sermide (MN)(Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI CARBONARA DI POCuizzi DanieleNato a CastelmassaLaurea in Scienze Forestali conseguita presso l’Università degli Studi di Firenze.

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(Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI CASTELBELFORTEGeom. Fabio MaestrelliI titoli di studio, le qualifiche e le competenze che rendono la persona dichiarata nel punto 15 in grado di formare alle attività previste del progetto:- diploma di geometra conseguito presso l’Istituto Tecnico per geometri Carlo D’Arco di Mantova nell’anno scolastico 1991/92 con punti 46/60.- diploma di abilitazione all’esercizio della libera professione di geometra conseguita presso l’Istituto Tecnico per geometri Carlo D’Arco di Mantova nell’anno 1996 con punti 68/100. (Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI FELONICAZecchi Admo diploma di geometra conseguito presso l'istituto Carlo D'Arco di Mantova sezione staccata di Sermide.(Si allega curriculum vitae)

COMUNE DI PARREPezzoli ElioOperatore Ausiliario di Progetto, laureato presso la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano ad indirizzo “Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano”.Attestato di Micologo rilasciato dalla regione LombardiaAttestato post – diploma rilasciato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza in “Progettazione e realizzazione di parchi e giardini”.(Si allega curriculum vitae)

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINABenvenuto Gambaè Responsabile dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Cavallina (Si allega curriculum vitae)Giovanni Gottini è Responsabile della Protezione Civile e Guardia Ecologica Volontaria della Comunità Montana Val Cavallina (Si allega curriculum vitae)

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

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PARCO REGIONALE DEI COLLI DI BERGAMOLezioni teorico-pratiche seguite da uscite sul territorio.Lettura di testi di approfondimento relativi a tematiche ambientali, naturalistiche e in particolare sulla gestione delle aree protette.Partecipazione a convegni e incontri su temi ambientali.Studio delle principali leggi in materia ambientale di competenza del Parco.

COMUNE DI CANZOLettura di testi di approfondimento relativi a tematiche ecologico/forestali, alla raccolta/gestione/differenziazione/smaltimento dei rifiuti.Partecipazione a convegni, incontri e corsi su tematiche ecologico/ambientali e sulla gestione/smaltimento del rifiuto.Lezioni pratiche sul territorio.Lezioni pratiche per la realizzazione della cartografia.

COMUNE DI URGNANONel corso della realizzazione del progetto affidatogli, il Volontario avrà l’occasione di approfondire le proprie conoscenze in campo ecologico-ambientale (anche dal punto di vista tecnico-scientifico, usufruendo del materiale bibliografico ed informatico disponibile), sviluppando ed accrescendo la propria sensibilità in tale ambito. In tal modo, egli acquisirà una metodologia di lavoro che gli consentirà di trasmettere anche ad altri quanto appreso, infondendo, soprattutto nelle nuove generazioni (a cui anch’egli, peraltro, appartiene), una più matura consapevolezza del proprio rapporto con il territorio e con i fenomeni che con esso interagiscono (naturali ed antropici). La trasmissione delle nozioni avverrà sia mediante lezioni frontali che mediante gruppi di lavoro. Il Volontario sarà anche invitato, ove necessario, ad approfondire autonomamente (mediante studio a casa) la materia ambientale oggetto del progetto.Verranno organizzati incontri settimanali di verifica, al fine di colmare eventuali carenze e analizzare eventuali problematiche. Il tutto nella massima collaborazione e disponibilità, anche nel recepire eventuali proposte innovative da parte del Volontario.

COMUNE DI CARVICOSedute iniziali di confronto e di formazione individuale (13 ore) . Lettura e confronto sulla documentazione del progetto (in particolare il “Piano del progetto”) 10 ore).Partecipazione agli incontri del Gruppo territoriale di lavoro (18 ore). Passaggio di consegne e fase di lavoro insieme ad una laureata ex-volontaria (12 ore). Colloqui mensili di verifica col tutor (22 ore). Formazione “sul campo”.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POLezioni teorico-pratiche seguite da uscite sul territorio.Lettura di testi di approfondimento relativi a tematiche ambientaliPartecipazione a convegni e incontri su temi ambientali.Studio delle principali leggi in materia ambientale e di rifiuti.

COMUNE DI CARBONARA DI POLezioni teorico-pratiche seguite da uscite sul territorio.Lettura di testi di approfondimento relativi a tematiche ambientali, naturalistiche e in particolare sulla gestione delle aree protette.Partecipazione a convegni e incontri su temi ambientali.Studio delle principali leggi in materia ambientale di competenza della Riserva.

COMUNE DI CASTELBELFORTELezioni teorico-pratiche seguite da uscite sul territorio, Partecipazione a incontri, convegni, riunioni presso Enti competenti alla tematica ambientale,Studio della normativa in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti,Rilevazioni sul territorio al fine della stesura di statistiche.

COMUNE DI FELONICALezioni teorico-pratiche seguite da uscite sul territorio.

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Lettura di testi di approfondimento relativi a tematiche ambientali, naturalistiche e in particolare sulla gestione delle aree protette.Partecipazione a convegni e incontri su temi ambientali.Studio delle principali leggi in materia ambientale di competenza del Parco.

COMUNE DI PARRELettura di testi di approfondimento relativi alle tematiche inerenti il settore. Studio delle principali leggi in materia e spiegazione delle stesse.Partecipazione a convegni e incontri sui temi ambientali.Lezioni teorico-pratiche attraverso i colloqui frontali, le verifiche quotidiane e l’équipe di lavoro. In tali momenti il formatore non perderà occasione per delucidare e spiegare al volontario/a in servizio civile le opportunità di atteggiamento e di azione, le scelte che sottendono ad esse e le leggi che le hanno ispirate.

COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINATale corso verrà svolto con una metodologia attiva e induttiva attraverso lavori di gruppi ed esercitazioni alternati a contributi teorici e discussioni in plenaria. Una parte teorica con lezioni frontali presso la sede di progetto e la struttura operativa, un’altra parte pratica consisterà in esercitazioni, campi, affiancamento a personale in servizio.

41) Contenuti della formazione:

PARCO REGIONALE DEI COLLIFormazione e costruzione di competenze tecniche, professionali, trasversaliPotenziare la capacità di lavorare in gruppoSviluppare la capacità di relazionarsi con gli utenti ( visitatori, ragazzi delle scuole, insegnanti, ecc.)Sviluppare capacità organizzative e di coordinamento delle varie fasi del progettoFornire capacità organizzative nel programmare e gestire eventi e percorsi di educazione ambientaleRendere i volontari protagonisti in un’azione di difesa ecologica e ambientaleCostruire conoscenza e consapevolezza delle problematiche ambientali insistenti sul nostro territorio.Fornire nozioni dettagliate per un’approfondita conoscenza del parco sotto i suoi vari aspetti. Fornire nozioni di base relative agli ecosistemi naturali anche in funzione dei percorsi naturalistici previsti nel programma di educazione ambientale.

COMUNE DI CANZOFormazione e costruzione di competenze tecniche e professionali. Sviluppare la capacità di relazionarsi con gli utenti (utilizzatori della piazzola, operatori forestali, studenti, insegnanti, cittadini ecc.)Sviluppare al capacità di relazionarsi e di collaborare con i dipendenti dei vari uffici amministrativi.Sviluppare capacità organizzative e di coordinamento delle vari fasi del progetto.Fornire capacità organizzative nel programmare e gestire eventi educativi rivolti alle scuole.Rendere il volontario protagonista in un’azione di conoscenza e difesa del territorio e dell’ambiente.Costruire consapevolezza e conoscenza delle problematiche ambientali del nostro territorio e legate allo smaltimento dei rifiuti.

COMUNE DI URGNANOI titoli degli argomenti che si affronteranno nell’attività di formazione del Volontario saranno, indicativamente: Elementi generali di ecologia e di legislazione ambientale e naturalistica; I principali fenomeni di inquinamento (del suolo, idrico, atmosferico, acustico,

elettromagnetico, luminoso); Il ciclo integrato dei rifiuti urbani ed assimilati - La raccolta differenziata – Il compostaggio

domestico; I comportamenti eco-compatibili in ambito domestico e lavorativo;

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La gestione dei parchi e delle aree verdi pubbliche; Lo sviluppo sostenibile.

COMUNE DI CARVICOFinalità, approccio e metodologie dell’educazione ambientale.Indicatori di qualità del progetto.Progettazione partecipata, lavoro in rete.Agenda21Locale.

COMUNE DI BORGOFRANCO SUL POMotivazioni della partecipazione al servizio civile. Analisi delle esperienze e delle aspettative. Organizzazione e funzionamento dell’ente locale: riferimenti legislativi – organizzazione del Comune. Diritti e doveri del volontario. Conoscenza del territori, conoscenza dei rifiuti, le comunicazioni ambientali, esperienze pratiche-applicative con elaborazione di schede per la raccolta differenziata, tecniche di animazione improntate alla comunicazione degli elementi che verranno individuati nel corso dei progetti al cospetto di differenti tipologie di utenti potenziali in funzione dell’età (minori e adulti).

COMUNE DI CARBONARA DI POMotivazioni della partecipazione al servizio civile. Analisi delle esperienze e delle aspettative. Organizzazione e funzionamento dell’ente locale: riferimenti legislativi – organizzazione del Comune. Diritti e doveri del volontario. Conoscenza del territorio, visite alla riserva naturale Isola Boscone, mappatura specie floro-faunistiche; la comunicazione ambientale. Esperienze pratiche-applicative: elaborazione di schede per la realizzazione di un percorso didattico nella nicchia floro-faunistica riserva Isola Boscone; tecniche di animazione improntate alla comunicazione degli elementi che verranno individuati nel corso del progetto al cospetto di differenti tipologie di utenti potenziali in funzione dell’età; tematiche sulla raccolta differenziata.

COMUNE DI CASTELBELFORTEGli argomenti che si affronteranno saranno di approfondimento alla materia ambientale e del territorio, finalizzati al buon svolgimento delle attività di raccolta dati ,di studio e di progettazione.- Formazione e costruzione di competenze tecniche e professionali, - Sviluppare capacità di relazionarsi con gli utenti ( popolazione, imprese, allievi-insegnanti

delle scuole ecc.) anche in sedi pubbliche,- Sviluppare capacità di organizzazione e coordinamento delle varie fasi del progetto,- Capacità di gestire percorsi di educazione ambientale al fine di diffondere consapevolezza

sulle problematiche ambientali tipiche del territorio comunale.

COMUNE DI FELONICAMotivazioni della partecipazione al servizio civile. Analisi delle esperienze e delle aspettative. Organizzazione e funzionamento dell’ente locale: riferimenti legislativi – organizzazione del Comune di Felonica . Diritti e doveri del volontario. Conoscenza del territorio: visite al Parco Golenale, mappatura specie floro-faunistiche . Comunicazione ambientale. Esperienze pratiche-applicative : elaborazione di schede per la realizzazione di un percorso didattico nella nicchia floro-vivaistica del parco golenale , nonché per la gestione differenziata dei rifiuti. Tecniche di animazione improntate alla comunicazione degli elementi che verranno individuati nel corso del progetto al cospetto di differenti tipologie di utenti potenziali in funzione dell’età (minori e adulti).

COMUNE DI PARREFormazione e costruzione di competenze e tecniche proprie della progettazione e dell’intervento ambientale. Sviluppo della capacità a relazionarsi con i partner di progetto.Sviluppare capacità organizzative e di coordinamento delle varie fasi del progetto.Fornire capacità organizzative nel programmare e gestire eventi e percorsi di educazione ambientale.Potenziare la capacità di lavorare in gruppo.Rendere i volontari protagonisti in un’azione di difesa ecologica e ambientaleCostruire conoscenza e consapevolezza delle problematiche ambientali afferenti il territorio.COMUNITÀ MONTANA VAL CAVALLINA

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La Comunità Montana Val Cavallina: ruolo, funzioni e competenze - La Val Cavallina: il patrimonio ambientale e paesaggistico della Val Cavallina - Presentazione del Progetto, finanziato dalla Comunità Europea, Life “ Tre Laghi”- Presentazione del Progetto S.o.s. Bufo Bufo- Presentazione delle attività in atto nel settore Protezione Civile- La rete delle risorse ambientali e paesaggistiche della valle: il ruolo e le competenze degli

enti locali e del privato sociale attivo sul territorio della valle- Presentazione delle attività in atto nel settore salvaguardia e fruizione del patrimonio

ambientale

42) Durata:

50 ore

Altri elementi della formazione

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto::

Il monitoraggio della formazione generale e specifica è dichiarato nel sistema di formazione presentato all'atto della richiesta di accreditamento.Il momento di verifica finale verrà fatto su due livelli, il primo riguarderà la valutazione del percorso che le ragazze hanno svolto nell'anno di SCN, come hanno vissuto l'esperienza, i rapporti umani, le competenze acquisite; il secondo livello sarà il giudizio delle volontarie sulla formazione svolta dal nostro ente. Questa seconda parte verrà gestita con questionari di valutazione (somministrati dal responsabile della formazione) e da un gruppo di lavoro con discussione aperta. Sono previsti inoltre momenti di verifica in tutto il percorso con le modalità precedenti.

Strettamente legato a tale forma di monitoraggio vi è poi il sistema di verifica e controllo attuato con il sistema di tutoraggio, anch'esso dichiarato all'atto della richiesta di accreditamento. Trattandosi di sistema complesso, anche di esso alleghiamo copia al presente progetto.

Bergamo, 19 settembre 2005

Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/Dr. Claudio Di Blasi Il Responsabile del Servizio civile nazionale

Dr. Claudio Di Blasi