scuola 2000 numero 75

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Scuola2000 Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca. E ADESSO VIENE IL BELLO… Nei prossimi mesi inizieranno a mostrarsi concretamente gli effetti dei provvedimenti governativi. A meno di ripen- samenti, sarà così per i prossimi tre anni. In attesa del taglio agli organici, che sarà previsto dalla prossima cir- colare, abbiamo a che fare con i primi regolamenti e con la circolare sulle iscrizioni (vedi il testo integrale sul no- stro sito www.scuola2000.altervista.org) Sparisce l’orga- nizzazione modulare, sparisce la compresenza. I criteri per la formazione delle classi prime sono restrittivi. Tutto ciò prepara il pesante taglio degli organici la cui consi- stenza, nella primaria, sarà notevole. In pratica succede- rà quanto segue: a) non è chiaro chi assisterà alla mensa nelle classi non a tempo pieno; b) non si capisce a chi saranno affidati i bambini che non si avvalgono dell’inse- gnamento della religione cattolica; c) in quanti casi salte- rà la continuità didattica? d) non ci sarà spazio per pro- getti di recupero, avanzamento, integrazione ecc.; e) in caso di breve assenza di un titolare o di ritardo nella no- mina di personale supplente (le scuole sono senza soldi) sarà il caos. Le classi saranno affidate agli ausiliari? Si divideranno i bambini accogliendoli in aule oltre i limiti della sicurezza (per non parlare di didattica!). Ciò che oggi costituiva un’eccezione diventerà una regola; f) i docenti insegneranno 22 ore come previsto dal CCNL o avranno un rapporto frontale di 24 ore? Sindacato, se ci sei batti un colpo… Il bello è che l’operazione non è che la prima tranche di un percorso triennale. Tocchiamo fer- ro! Intanto prestiamo attenzione a due questioni: 1) certi dirigenti, più realisti del re, tendono ad essere perfino più restrittivi della legge; 2) nella complessa operazione tra- sferimenti, perdenti posto, passaggi, assegnazioni di se- de, attenzione a non commettere errori formali o di stra- tegia, la situazione è assai più difficile degli anni passati ed occorre perciò essere prudenti ed accorti. TREMO GEL: un prodotto sicuro per accapponare la pelle… La chiamano buona scuola: non si può dire che ai nostri governanti manchino coraggio e fantasia! Oltre alla faccia tosta… Armato di pazienza e lente di ingrandimento mi sono letto… leggi (lo dice la parola stessa…) regolamenti e circolari alla ricerca della buona novella. E magari fosse una “novella,,… il problema è che la realtà inizia a pren- dere forma: botte da orbi senza riguardo alla pedagogia, alla didattica, agli ambienti, ai bambini, agli insegnanti, agli Ata. Le reazioni?la categoria incerta e un po’ crepu- scolare, i precari troppo divisi anche nell’ubicazione per collegarsi e contare, l’individualismo del “io speriamo che me la cavo” quale motivo conduttore. I genitori at- tenti quasi sempre solo alla quantità, all’entità oraria. Il tutto unito ad una sapiente operazione mediatica che obnubila, narcotizza, minimizza, chiama a categoria di giudizio il “buon senso”. Già, ma cosa è il “buon sen- so”? E’ lasciare in vita l’organizzazione della scuola pri- maria che, a detta di tutti, funziona bene, o alterarne pro- fondamente natura e contenuti sull’altare di un ritorno al passato?Il passato, che qualcuno mitizza, è anche quello del “dietro alla lavagna”, della “fila degli asini” del bollo precoce di “incompetente”, dei “cassetti e degli armadietti chiusi a chiave”, delle “classi speciali e differenziali”, del “tanto è duro…” per tacere di altro. Gli effetti perversi che già si intravvedono nei regolamenti, nella circolare sulle iscrizioni e…vedrete quella sugli organici, sembrano l’ini- zio di un periodo duro e difficile per la scuola pubblica italiana. Dopo il “Sussurri e grida” di Ingmar Bergman sembra il tempo di “Gelo e tremori” di Gelmini e Tremonti. Un film davvero infernale… altro che buon senso!!! (Belzebù) In questo Scuola 2000 Arte e figure geometriche Pluralità docenti, archiviata? Riflessioni pedagogiche... Notizie utili CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000” N. 75 - FEBBRAIO 2009 Scuola 2000 pagina 1 Trasferimenti, passaggi e assegnazione sede Al momento di andare in stampa non si conosce ancora la data di emanazione della O.M. su trasferi- menti e passaggi. Il periodo buono dovrebbe esse- re, presumibilmente, quello che va dalla metà di febbraio alla metà di marzo. Presso la nostra sede funziona il consueto servizio di consulenza che, quest’anno, è particolarmente importante, visti i previsti tagli agli organici.

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Numero 75 del bollettino del Centro Studi e Ricerche "Scuola 2000" - Lucca

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Scuola2000Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca.

E ADESSO VIENE IL BELLO…Nei prossimi mesi inizieranno a mostrarsi concretamente gli effetti dei provvedimenti governativi. A meno di ripen-samenti, sarà così per i prossimi tre anni. In attesa del taglio agli organici, che sarà previsto dalla prossima cir-colare, abbiamo a che fare con i primi regolamenti e con la circolare sulle iscrizioni (vedi il testo integrale sul no-stro sito www.scuola2000.altervista.org) Sparisce l’orga-nizzazione modulare, sparisce la compresenza. I criteri per la formazione delle classi prime sono restrittivi. Tutto ciò prepara il pesante taglio degli organici la cui consi-stenza, nella primaria, sarà notevole. In pratica succede-rà quanto segue: a) non è chiaro chi assisterà alla mensa nelle classi non a tempo pieno; b) non si capisce a chi saranno affidati i bambini che non si avvalgono dell’inse-gnamento della religione cattolica; c) in quanti casi salte-rà la continuità didattica? d) non ci sarà spazio per pro-getti di recupero, avanzamento, integrazione ecc.; e) in caso di breve assenza di un titolare o di ritardo nella no-mina di personale supplente (le scuole sono senza soldi) sarà il caos. Le classi saranno affidate agli ausiliari? Si divideranno i bambini accogliendoli in aule oltre i limiti della sicurezza (per non parlare di didattica!). Ciò che oggi costituiva un’eccezione diventerà una regola; f) i docenti insegneranno 22 ore come previsto dal CCNL o avranno un rapporto frontale di 24 ore? Sindacato, se ci sei batti un colpo… Il bello è che l’operazione non è che la prima tranche di un percorso triennale. Tocchiamo fer-ro! Intanto prestiamo attenzione a due questioni: 1) certi dirigenti, più realisti del re, tendono ad essere perfino più restrittivi della legge; 2) nella complessa operazione tra-sferimenti, perdenti posto, passaggi, assegnazioni di se-de, attenzione a non commettere errori formali o di stra-tegia, la situazione è assai più difficile degli anni passati ed occorre perciò essere prudenti ed accorti.

TREMO GEL: un prodotto sicuroper accapponare la pelle…La chiamano buona scuola: non si può dire che ai nostri governanti manchino coraggio e fantasia! Oltre alla faccia tosta… Armato di pazienza e lente di ingrandimento mi sono letto… leggi (lo dice la parola stessa…) regolamenti e circolari alla ricerca della buona novella. E magari fosse una “novella,,… il problema è che la realtà inizia a pren-dere forma: botte da orbi senza riguardo alla pedagogia, alla didattica, agli ambienti, ai bambini, agli insegnanti, agli Ata. Le reazioni?la categoria incerta e un po’ crepu-scolare, i precari troppo divisi anche nell’ubicazione per collegarsi e contare, l’individualismo del “io speriamo che me la cavo” quale motivo conduttore. I genitori at-tenti quasi sempre solo alla quantità, all’entità oraria. Il tutto unito ad una sapiente operazione mediatica che obnubila, narcotizza, minimizza, chiama a categoria di giudizio il “buon senso”. Già, ma cosa è il “buon sen-so”? E’ lasciare in vita l’organizzazione della scuola pri-maria che, a detta di tutti, funziona bene, o alterarne pro-fondamente natura e contenuti sull’altare di un ritorno al passato?Il passato, che qualcuno mitizza, è anche quello del “dietro alla lavagna”, della “fila degli asini” del bollo precoce di “incompetente”, dei “cassetti e degli armadietti chiusi a chiave”, delle “classi speciali e differenziali”, del “tanto è duro…” per tacere di altro. Gli effetti perversi che già si intravvedono nei regolamenti, nella circolare sulle iscrizioni e…vedrete quella sugli organici, sembrano l’ini-zio di un periodo duro e difficile per la scuola pubblica italiana. Dopo il “Sussurri e grida” di Ingmar Bergman sembra il tempo di “Gelo e tremori” di Gelmini e Tremonti. Un film davvero infernale… altro che buon senso!!!

(Belzebù)

In questo

Scuola 2000Arte e figure geometrichePluralità docenti, archiviata?Riflessioni pedagogiche...Notizie utili

CENTRO STUDI E SERVIZI “SCUOLA 2000” N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 1

Trasferimenti, passaggi e assegnazione sede

Al momento di andare in stampa non si conosce ancora la data di emanazione della O.M. su trasferi-menti e passaggi. Il periodo buono dovrebbe esse-re, presumibilmente, quello che va dalla metà di febbraio alla metà di marzo. Presso la nostra sede funziona il consueto servizio di consulenza che, quest’anno, è particolarmente importante, visti i previsti tagli agli organici.

Contratto 2008-09: tabelle aumentiNel periodo natalizio è stato siglato dalle OO. SS. (tranne la Flcgil) il rinnovo del contratto per il biennio economico 2008-09. Riportiamo di seguito le deludenti tabelle con gli aumenti lordi previsti per le diverse tipologie di personale e per i diversi scaglioni. Ricordiamo che dalla cifra va tolta l’indennità di vacanza contrattuale già percepita. (vedi ta-bella a pagina 5 taglio basso).

PensioniNon dico che si stia propagando la sindrome del “si salvi chi può” ma non siamo lontanissimi. Anche chi non pensa-va alla pensione ha preferito tutelarsi, se in possesso dei requisiti, magari chiedendo contestualmente il part time. A quanto ammonteranno le domande? Non moltissime in quanto il personale in possesso dei requisiti è sempre meno. Sta intanto aleggiando lo spettro del pensionamen-to coatto per coloro che possiedono almeno 40 anni di servizio utile a pensione. Il ministero sta infatti studiando se e come applicare quanto prevede la legge 133/2008.

Graduatorie AtaCiascuno può controllare la propria posizione presso l’isti-tuto scolastico nel qualre ha presentato domanda. Pro-spettive di lavoro? Francamente poche, ma non si sa mai…

Disoccupazione con requisiti ridotti:scadenza 31 marzoLa domanda di disoccupazione con requisiti ridotti va pre-sentata entro il 31 marzo e riguarda coloro che hanno la-vorato per almeno 78 giorni nel precedente anno solare. Quest’anno sono previsti nuovi modelli da ritirare presso le sedi INPS o presso i patronati.

Iscrizioni al 28 febbraioLa circolare sulle iscrizioni ha fissato al 28 febbraio il ter-mine per la presentazione delle iscrizioni alle classi prime. Le quattro scelte ci sono (24 – 27 – 30 – 40 ore) ma le ultime due sono legate alla disponibilità degli organici. Per consultare il testo integrale della circolare e i modelli delle d o m a n d e p u o i c l i c c a r e i l n o s t r o s i t o www.scuola2000.altervista.org

Circolare sulla valutazioneAl voto, al voto… si, però, ma… Con la circolare sulla va-lutazione CM n. 10 del 23 gennaio il MIUR fornisce ulterio-ri istruzioni. Segno che le prime erano un po’ pasticciate. Ma le seconde non sono da meno. Per consultare inte-gralmente la circolare vedi il nostro sito.

Trattenimenti in servizioSituazione in cambiamento sulla base della legge 133… Per maggiori informazioni rivolgersi alla nostra sede.

Scuole senza soldiAlcuni Dirigenti e Dsga ci segnalano la difficile situazione economica delle scuole alle prese con bilanci sempre più difficili da gestire. Tra l’altro non ci sono soldi per le sup-plenze e a rimetterci sono bambini e insegnanti che si tro-vano sovente a gestire e subire situazioni difficili e compli-cate. E’ questa la buona scuola?

Part time al 15 marzoLe domande per ottenere il part time scadono il 15 marzo. Con la domanda l’interessato deve specificare il numero di ore richieste e se opta per l’organizzazione in verticale o in orizzontale. L’impegno che viene assunto è biennale. Per maggiori informazioni rivolgersi alla nostra sede.

Quanti alberi…Sono d’accordo con Berlusconi: dal 2012 le pratiche do-vranno essere svolte per via informatica e la carta dovrà sparire nelle Pubbliche Amministrazioni. Lo aveva solen-nemente dichiarato anche nel 2006: “da giugno tutte le pratiche si svolgeranno per via telematica” ma era tempo di campagna elettorale. Di quella promessa gli italiani (che hanno la memoria corta) non hanno visto alcun effetto. Anzi, molti Istituti scolastici, presi dalla fregola del perfe-zionismo, continuano a produrre e richiedere valangate di fogli, moduli e pratiche spesso superflue e ripetitive, qual-che volta inutili. Ne sanno qualcosa i neo pensionandi che, prima ancora di sapere l’esito della loro domanda, si sono visti inondare di moduli e moduletti da riempire. Sembra che quanta più carta si richiede, più si dimostri efficienza e…potere. In attesa del mitico (e utopistico) 2012, ci ac-contenteremmo di uffici che puntino alla semplificazione e alla essenzialità, che puntino alla soluzione dei problemi e non alla moltiplicazione del burocratichese. E’ chiedere troppo? Intanto quanti alberi stiamo inutilmente abbatten-do! Proviamo a chiedercelo, valutando e mettendo sotto la lente la quotidianità. Un’amministrazione non misura la propria efficienza sulla base dei chilogrammi di carta che produce e richiede ma su quella della soluzione dei pro-blemi, della semplicità delle procedure e della soddisfa-zione degli utenti. O forse il problema si risolverà da solo perché nei nostri bilanci non ci saranno più neppure i fondi per comprare la carta? (a. pierotti)

sul sito: http://scuola2000.altervista.org

NOTIZIE UTILI N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 2

Amare riflessioni pedagogichedi Manuela Bulleri*

Siamo all’anno nuovo e dopo gli auguri e i brindisi, si tor-na alla normale vita quotidiana. Nelle scuole, almeno in quella in cui lavoro io, da settembre in poi la vita quoti-diana ha avuto il sottofondo costante della discussione sulla “riforma”: abbiamo analizzato documenti, ascoltato dibattiti, partecipato a assemblee sindacali, navigato in rete, fatto scioperi, organizzato assemblee, promosso forme di protesta, raccolto firme. Nonostante la profusio-ne di tutto questo impegno credo che la maggioranza della popolazione non sia particolarmente preoccupata dei prossimi, vicinissimi, cambiamenti. I media hanno sicuramente lavorato “bene”, minimizzando e semplifi-cando. D’altronde gli insegnanti, insieme a tutti gli impie-gati statali, fanno parte ormai di una categoria che in questi anni con cura si è provveduto costantemente a screditare con il metodo vigliacco della generalizzazione, tanto è vero che ultimamente si è potuti passare senza pudore a termini direttamente offensivi: gli impiegati “fan-nulloni”, la scuola “ammortizzatore sociale”, i docenti “la-voratori part-time”. La conclusione ovvia a cui si arriva è che, in netto contrasto con quanto affermato continua-mente, la scuola non è il primo interesse di chi governa perché essa non gode dell’indispensabile rispetto sociale per poter funzionare. Per concludere questo argomento, prima di tornare a parlare la prossima volta di didattica, mi ero riproposta di mettere in evidenza alcuni problemi sui quali si potrebbe intervenire per migliorare la scuola. Cominciamo dalla formazione degli insegnanti: l’argo-mento è enorme. Infatti, se accettiamo l’assunto iniziale che la scuola italiana, in toto, sia una cattiva scuola che licenzia studenti mediocri, chi intraprenderà la professio-ne di insegnante si troverà ad essere contemporanea-mente l’ultimo e il primo anello della catena di un circolo vizioso che non può che determinare una generale deca-denza a precipizio. Non so che dire di questo. Posso solo osservare che non mi sembra un’idea luminosa lasciare a questo ipotetico, sprovveduto insegnante tutta la respon-sabilità di una classe. Poniamo invece che la preparazio-ne iniziale sia buona: ciò non basta. Il corso di studi dovrebbe prevedere un periodo di tirocinio che non fosse costituito da qualche sporadica lezione e po-trebbe essere accettabile un anno di lavoro a fianco di un insegnante esperto. Quando sono entrata in ruolo avevo ventisei anni, sono entrata per concorso, avevo fatto solo poche supplenze prima e mi sono trovata ad affrontare situazioni che a volte mi sogno ancora la notte. I due alunni più problematici li ho incontrati nel mio primo anno e non riuscivo a credere che una responsabilità di tale portata mi fosse stata affidata così senza particolare controllo su come l’avrei gestita. Certo poi s’impara, ma sicuramente sulle spalle dei ragazzi, e non auguro a nes-sun futuro maestro unico, pardon, maestro prevalente, la mia solitudine professionale di quegli anni. La seconda riflessione riguarda le modalità di apprendimento. In questi anni al fine elaborare i fondamenti per una nuova didattica delle discipline, l’Università ha incentrato la ri-

cerca sul modo in cui avviene l’apprendimento. Sintetiz-zando si può dire che il modello di lezione frontale, con l’insegnante che “ spiega” e gli alunni, magari venticin-que, che ascoltano, non funziona. Non so se abbia fun-zionato in passato, ma posso testimoniare che non fun-ziona oggi e direi che la parola “ascoltare” è del tutto inappropriata, perché i ragazzini di oggi nella situazione descritta non fanno mistero del disinteresse assoluto che provano e dell’ascolto non mantengono neanche la posi-zione tipica durante la lezione stessa. Bisognerebbe, ci dicono, riuscire a creare situazioni di tipo adidattico in cui, sfuggendo dai vincoli imposti dal cosiddetto “contratto didattico”, i ragazzi smettono di chiedersi che cos’è che vuol sentirsi dire l’insegnante, magari cercando di indovi-nare, ma cominciano realmente a pensare per trovare, attingendo a quello che già sanno, la soluzione al pro-blema che si trovano davanti; meglio se si riescono a mettere in atto quelle che sono anche le caratteristiche del gioco: l’interesse e il piacere di riuscire, utilizzando al massimo anche la creatività personale. Si definisce didat-tica laboratoriale e, sempre come ci dicono, si effettua con un piccolo gruppo, ad esempio una decina di ragazzi. Questo metodo pare sia alla base dell’insegnamento in Finlandia che per l’appunto in quella benedetta ricerca OCSE risultava al primo posto per la scuola primaria. “E ho detto tutto!” come diceva Peppino a Totò.

*Insegnante di scuola primariadell’I.C. di Montecarlo

il libro di Cecilia

M. AZCONA-R. OSUNA, Un regalo diverso, Kalandraka

La casa editrice spagnola Kalandraka arriva finalmente anche in Italia con un progetto editoriale totalmente rivol-to all'album illustrato.In un catalogo denso di splendidi titoli vi segnaliamo le avventure di due amici, Marcel e Tristan.Tristan, per il suo compleanno, riceve un insolito regalo. Cerca di nascondere e superare la sua delusione e ora dopo ora, l'oggetto ricevuto rivelerà aspetti preziosi, ap-parentemente non evidenti e sarà fondamentale nel far trascorrere ai due amici una giornata indimenticabile.Consigliato a chiunque.

Cecilia Fabbri

PROBLEMI IN CLASSE N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 3

Matematica...Mente in viaggio tra arte e geometria

di Anna Angeli*

"Lo stupore è il sale della terra".M.C. Escher (1898 - 1972)

PremessaMatematica, gioco, parole, fantasia, immaginazione sono perline della stessa collana, intercambiabili: il gio-co può prendere il posto della mate-matica, la matematica quello delle parole, e così via…I rompicapi, e i giochi d’ingegno cosa sono? Non so-no giochi e metafore della matemati-ca? Non sono strumenti del pensiero, della fantasia?C’è una simmetria negli ingegni (leggi “ingegni” al contrario...), e anche nel-l’anilina. L’acetone se letto al contra-rio, diventa un’enoteca, miracolo della chimica e della simmetria! Una ma-schera si tramuta in marchesa se permutiamo solo due lettere…L’attività matematica che presento in questo articolo ci permette di adden-trarci, insieme ai bambini, alla scoper-ta del mondo. Il bambino "annodan-do" un tappeto magico intreccia espe-rienze e giochi, dove la motivazione è l'ordito e, il coinvolgimento è la trama per tessere storie fantastiche e arti-stiche..Osservando la realtà accompagnia-mo i bambini a cogliere luci, ombre e sfumature di ogni contesto con atteg-giamento critico per portarli a chie-dersi, sempre, "il perché delle cose", stimolarli a cercare soluzioni creative, destare in loro la meraviglia e lo stu-pore.

Scopriamo il mondoLa prima attività è portare i bambini a ricercare le forme del mondo, negli oggetti e nei giochi a loro familiari. "Girotondo dei coloriche si prendono per mano e poi giocano di frontechiacchierando piano, piano.L'azzurro del cielo ha chiamatoil verde del prato;il blu della notte,non sempre vuole allegria, e delle stelle non cerca la compa-gnia."

Questa filastrocca è la situazione di motivante per iniziare un attività “ma-tematicamente artistica”. Invitiamo i bambini a colorare alcune scatole di forma diversa, portiamoli a scoprire il numero delle facce del poliedro, suc-cessivamente invitiamoli a colorare le facce confinanti con tonalità diverse. Successivamente proponiamo il "gio-co degli incontri" dove ognuno inter-agisce con un compagno dando e ricevendo qualcosa in cambio.

Il gioco degli incontriOgni bambino sceglie una figura soli-da e "viaggia nel mondo" (palestra) incontra ed incrocia altri personaggi. Le forme si uniscono e diventano amiche dando origine ad altre figure. Questo gioco permette ai bambini di uscire dai soliti modelli e sviluppare la creatività. Possiamo trasformare le nuove forme ottenute in personag-gi…con tante espressioni quante so-no le loro "facce". Il Tappeto della pacePrepariamo 28 quadrati di cartoncino bianco, invitiamo i bambini a colorarli utilizzando i sette colori dell'arcobale-

no. Mettiamo a disposizione dei bam-bini diversi materiali percettivi per creare con la tecnica del collage quattro simboli di pace: il girotondo dei bambini per la percezione del ru-vido, il cuore per il liscio; la colomba per la percezione del morbido e il fiore per il duro. Ripetiamo ogni simbolo per set-te volte, infine appli-

chiamoli sui quadrati. Otteniamo, co-sì, 28 quadrati di sette colori con quattro simboli di pace. Invitiamo i bambini a combinare i quadrati per: colore, per simbolo, per percezione

PROGETTARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 4

tattile, divertendosi a creare un “tap-peto” con ritmi diversi.

Un quadrato racconta...

Il tappeto, ormai tessuto, porta i bam-bini ad incontrare un personaggio artista: una piastrella piccola, sempli-ce, divisa a metà dalla sua diagonale e colorata con due tonalità di colore. Stimoliamo i bambini ad applicare specularità orizzontali e verticali in modo che da creare molteplici com-binazioni cromatiche e artistiche rea-lizzando dei veri “quadri d’autore” a cui possiamo dare un titolo: “il pavi-mento della Cenerentola”; “il mare del Pesciolino d'oro”; “l'aquilone di Ying e Yang”; “le girandole di Pinocchio” ...Possiamo proseguire nell'esperienza facendo "conoscere" alcune opere di

Escher ai bambini, così che il loro stupore diventi il "sale" della loro arte.

*insegnante di scuola dell’infanzia

nell’I.C. di Montecarlo (L

VARIE N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 5

Tagli di qua, tagli di là, ma su qualcosa non si taglia…Leggo su Notizie della Scuola, rivista della cui serietà non è dato dubitare, che intorno al 10 luglio 2008, il Miur ha stipu-lato con le Organizzazioni Sindacali l’accordo sui distacchi e i permessi sindacali. Eravamo già in piena fase di tagli ma, guarda caso, sono stati confermati integralmente i numeri degli anni precedenti. Neppure uno 0,1% di tagli. Quando ci si domanda il perché di certa tiepidezza dei sindacati nel gestire questa difficile fase in cui la scuola pubblica viene lette-ralmente martoriata, c’è da chiedersi se i nostri sindacati non pensino prima di tutto a se stessi, al loro “particulare” ma-gari a scapito della categoria che rappresentano o dovrebbero rappresentare. Non è facile polemica: i fatti ( e i numeri) sono al di sopra di ogni sospetto. Anzi, certi sospetti li confermano proprio…

Ultimora

Ancora non si co-nosce la data di emanazione dell’O.M. su tra-sferimenti e pas-saggi. Tenersi in-formati, si tratta di giorni.

PLURALITA’ DOCENTE non è più una risorsa?

di Gioia GiulianiAncora oggi, nelle Indicazioni per il curricolo, l’attuale documento pro-grammatico di riferimento, sono nu-merosi e frequenti i richiami agli aspetti fondamentali che devono ca-ratterizzare una progettazione in gra-do di garantire a tutti gli alunni il suc-cesso formativo, inteso come “pieno sviluppo della persona umana”, nel rispetto delle identità personali, sociali e culturali.Sono tuttavia ormai anni che, nel-l’ambito di una scuola realmente in grado di soddisfare le sue finalità educative e di rispondere a criteri di qualità degli interventi didattici, hanno acquistato sempre più importanza il ruolo della relazione e dell’attenzione pedagogica, il valore formativo delle discipline, l’aspetto della didattica e quello degli ambienti predisposti per l’apprendimento. Ma nella pratica quotidiana, quali aspetti si sono rivelati indispensabili per far sì che tutto questo non rima-nesse solo un progetto ambizioso ma fosse anche possibile? Sicuramente non si è potuto prescin-dere dalle specifiche competenze di-dattiche, relazionali ed organizzative di ogni insegnante! Ma queste da so-le, è stato immediatamente chiaro, non potevano bastare… e non pote-va essere diversamente, visti i tempi! E’ in un tale contesto che la consape-volezza disciplinare dei docenti è di-ventata la condizione indispensabile per una mediazione didattica finaliz-zata non più alla “trasmissione di elementi” ma a promuovere nei bam-bini competenze spendibili in ogni contesto di vita e quindi più attenta ai diversi stili di apprendimento di cia-scuno. E considerato, come ormai è stato ampiamente riconosciuto, che è nella

scuola dell’infanzia ed in quella pri-maria che affondano le loro radici gli apprendimenti disciplinari, da cui poi si sviluppano quelli successivi, ai do-centi di tali scuole sono state richieste competenze disciplinari sempre mag-giori e sempre più approfondite. Nel momento quindi in cui si è parlato di un curricolo verticale unitario, di un percorso cioè che partisse dalla scuo-la dell’infanzia ed arrivasse alla scuo-la secondaria, è stato necessario perseguire una continuità educativa sia sul piano dell’impostazione meto-dologica e didattica ma anche su quella dei contenuti disciplinari che gli insegnanti hanno dovuto dimostrare di saper padroneggiare e proporre. E questo è un punto fermo!La maggiore competenza disciplinare acquisita nel corso degli anni ha sicu-ramente offerto agli insegnanti mag-giori opportunità per guidare i bambini a comprendere i concetti essenziali, i nuclei concettuali fondanti le strutture delle discipline, contribuendo così a migliorare la qualità dei processi d’in-segnamento-apprendimento ed a fare della scuola primaria quel segmento dell’istruzione pubblica che, secondo gli stessi parametri nazionali, “ha funzionato bene”, almeno fino ad ora! Gradualmente si è così attivato un percorso di costruzione pluridisciplina-re in grado di condurre i bambini, partendo sempre dal loro ambito di esperienze informali, alla scoperta delle discipline rispettandone l’itinera-rio formativo e salvaguardando allo stesso tempo l’unitarietà dell’inse-gnamento. Significativo in questo senso è stato per i docenti il valore strategico del progettare insieme: un’occasione importantissima per de-finire i piani di lavoro a partire dai bi-sogni dei bambini e non dai contenuti disciplinari, l’aspetto poi in grado di

fare la differenza tra la scuola primaria e la scuola secondaria. La pluralità docente inoltre, in questi ultimi vent’anni ha favorito, sia pure tra non poche difficoltà, un’esperien-za di collaborazione e condivisione di responsabilità che ha reso la scuola una vera comunità educante conno-tandola come il luogo deputato all’ap-prendimento e quindi capace di pre-disporre condizioni organizzative tali da favorire la diversificazione dell’of-ferta didattica e da rendere più prati-cabile la personalizzazione dei per-corsi di apprendimento.

Tutto questo ha permesso di avviare anche il superamento della tradiziona-le unidirezionalità dell’insegnamento infierendo così un duro colpo alla si-tuazione ordinaria della relazione di-dattica scolastica e facendo strada a nuove possibilità. In particolare, uno degli aspetti più qualificanti della plu-ralità docente, è risultato proprio la contemporaneità. Un’opportunità for-mativa che ha permesso, là dove na-turalmente è stata puntualmente pro-gettata, condivisa ed utilizzata con flessibilità, di andare incontro alle più svariate esigenze: dai problemi di svantaggio culturale, all’integrazione degli stranieri, per arrivare all’attiva-zione di laboratori in cui aspetti nuovi e rilevanti del curricolo sono stati af-frontati ad un livello impossibile da proporre attraverso una lezione didat-tica tradizionale.Ma tutto questo, improvvisamente, non sembra più rappresentare una risorsa per i nostri alunni!!!

*insegnante di scuola primarianell’I.C. di Porcari (Lu)

PROGETTARE NELLA SCUOLA PRIMARIA N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 6

Scuola 2000 è volontariato culturale: iscriviti per il 2009

Tutto su ESSEDINOVITA’I bambini della scuola primaria di Montecarlo“Una fiaba matematica”Ed.2007 pagg. 52 € 8,00I bambini delle classi quarte della scuola primaria di Montecarlo, con l’aiuto dell’insegnante Manuela Uli-vieri, hanno costruito una fiaba ricca di enigmi e di quesiti matematici. Riuscirà il protagonista a sposare la bella principessa? Per avvicinare gli alunni al libro facendoli sentire pro-tagonisti e scrittori.

Alfredo Pierotti“Imperfetti e sereni” - La ri-sposta a 100 (e tre) domande dei genitoriEd. 2007 pagg.176 € 15,00Essere madri e padri è certamente difficile: non esistono genitori perfet-ti ma è possibile trovare una busso-la per vivere questo ruolo con sere-nità. Proviamoci! “Imperfetti e sere-ni” è rivolto ai genitori di bambini da 0 a 15 anni. 57 schede che affron-tano, offrendo idee e suggerimenti concreti, le principali domande a cui genitori, insegnanti ed educatori sono chiamati quotidianamente a dare risposta.

NARRATIVAFrealdo Erittopi“Reparto D” (illustrazioni di Michele Lovi),

ed. 2000, pagg. 62 € 6,20Una satira dolceamara sul mondo-della scuola ai tempi dell’autonomia scolastica.

Alfredo Pierotti“Volavano lievi gli anni ‘60”ed. 2003, pagg. 160 € 12,00Ritmi, abitudini, miti di quegli anniat-traverso gli occhi disincantati, ma-non troppo, di quattro protagonisti.Per capire e per sorridere…

Fiorella Defons“Fra terra e mare”ed. 2005, pagg. 80 € 8,50La fanciullezza, l’età dei giochi, la ricchezza dei ricordi… il tempo delle mele che rivive nelle parole e nella poesia.

TERZO MILLENNIO

Alfredo Pierotti“Se Comunicando…” Manualedi comunicazione efficace per insegnanti e genitoried. 1999, pagg. 135 € 11,00E’ il libro che ha introdotto nellascuola le teorie e le tecniche della scuola americana di Palo Alto. Co-me affrontare i casi difficili, come gestire la classe, come attivare la positività, come gestire al meglio le relazioni.

“Palo Alto nella didattica”ed. 2006, pagg. 116 € 11,00 - a cura di Elena Falaschi e Al-fredo Pierotti.Undici esperienze concrete effettua-te nelle Scuole dell’Infanzia e Pri-marie.Una didattica realizzata secondo i principi di Palo Alto. Riproponibili...

NARRATIVA BAMBINIFatima Chini“Le storie della signora ac-qua”ed. 2003, pagg. 32 (a colori) € 9,00

VARIAAlfredo Pierotti“Luciano Donatelli, Uomo e maestro”ed. 2000, pagg. 24 Omaggio

Giovanni Amato Pierotti“Com’era buona quella po-lenta anche senza lavarsi le mani”ed. 2005, pagg.48 Omaggio

Distribuito da ESSEDIB. D’Amore, S. Sbaragli“Il grande gioco della ma-tematica (2)”ed. 2004, pagg. 110 € 5,00

PRESENTAZIONE dell’ULTIMO ROMANZO DI ALFREDO PIEROTTIScuola 2000 continua nella sua attività editoriale. “L'ultima luna” è il nuovo romanzo di Al-fredo Pierotti , sarà presentato Venerdì 27 febbraio alle ore 17 presso la sala Mario Tobino (già sala ex Corte d'Appello) Palazzo Ducale - Lucca. La presentazione sarà curata dalla dott. Laura Valdiserra (Autrice Giunti Scuola) mentre la dott. Michela Pucci (esperta teatrale) leggerà al-cuni brani. Sei invitato. Sarà l'ultimo libro di Alfredo? Un romanzo da leggere tutto d’un fiato.

Per ordinazioni, scrivere specificando il numero di copie richiesto a Scuola 2000 - Via Pisana 1181/d – 55100 S.Anna Lucca, oppure telefonare ai numeri 0583513702 o 3398658576, o mandare un’e-mail a: [email protected]

TUTTO SU ESSEDI N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 7

Come è noto, non facciamo tratte-nute sullo stipendio e costiamo mol-to molto meno di un sindacato. Siamo un’associazione professiona-le, laica, apartitica e aconfessionale, crediamo nel pluralismo ideale e culturale e ci battiamo per la valo-rizzazione della scuola pubblica. Non riceviamo soldi o altri benefici dallo Stato, le nostre risorse sono unicamente quelle degli iscritti o sono il frutto delle attività che svol-giamo. L’iscrizione dura un anno e poi ciascuno è libero di rinnovarla o meno (non c’è, come dicevo prima, la trattenuta sullo stipendio che dura tutta la vita lavorativa a meno che…). E’ dal 1990 che svolgiamo la nostra attività di volontariato cul-turale e fino ad oggi insegnanti e non di Lucca e altre province ci hanno confermato la loro fiducia.Costo dell’iscrizione:

- Personale di ruolo, supplen-ti annuali, pensionati: € 30,00

- Personale supplente tempo-raneo: € 12,00

-E’ possibile, per chi lo desidera, avere una copertura assicurativa (pari ad un miliardo delle vecchie lire) che tutela la Responsabilità Civile dell’insegnante nell’eserci-zio delle proprie funzioni. In questo caso basta aggiungere la quota di € 10,00 a quella di iscrizione.

SERVIZISCUOLA 2000Settore giuridicoConsulenza Trasferimenti, Asse-gnazioni, Utilizzi ecc.Consulenza Supplenze (nomine, diritti e Nuovo Regolamento)Consulenza pratiche e adempi-menti per i neo immessi in ruoloConsulenza Pensioni, Buonusci-ta, Fondi Espero

Consulenza giuridica generale (lavoratrici madri, part-time, con-gedi e assenze ecc.)

Settore pedagogico e formazioneCorsi di formazione organizzati in proprioCorsi di formazione commissio-nati dalle scuoleConvenzioni con Enti e Istituti scolasticiConsulenza pedagogicaConsulenza periodo di prova, relazioni universitarie ecc.Organizzazione incontri e con-vegni

Settore Editoriale – Edizioni EssediPubblicazione Libri e Opuscoli*(i servizi sono gratuiti per gli iscritti)

Accordo con la PRISMA INSURANCE

BROKERScuola 2000 ha stipulato un accor-do con la Prisma Insurance Broker di Lucca per consentire ai propri iscritti e ai loro familiari tariffe age-volate nel settore R.C. Autovetture e in tutti gli altri settori assicurativi. Ci si può rivolgere alla Prisma Broker direttamente o tramite Scuola 2000. Ogni informazione o consulenza fornita dovrà essere gratuita. I no-stri iscritti hanno ricevuto, o riceve-ranno a giorni, una lettera con i vari riferimenti. Ricordiamo, ad ogni buon conto quanto segue: 1) la Pri-sma Broker opera con primarie Compagnie Assicurative; 2) Scuola 2000 non ha fornito a prisma Broker alcun tabulato o indirizzo per cui sarà interpellato solo chi lo desidera o è interessato a ricevere informa-

zioni. E’ un ulteriore servizio che Scuola 2000 fornisce ai propri iscritti in un periodo economicamente diffi-cile nel quale risparmio e qualità sono fondamentali. .

Come iscriversiL’iscrizione si può sottoscrivere in sede o tramite bollettino di

CONTO CORRENTE POSTALE n° 12386553 intestato a Centro Studi Scuola 2000 - Via Pisana 1181/d Lucca. La nostra sede si

trova in Via Pisana 1181/d S.Anna – Lucca (assai vicina all’uscita

della Bretella) Recapiti telefonici: 0583 513702

3398658576Sito:

http://scuola2000.altervista.org

APERTURELunedì pomeriggio ore 16 – 18

(negli altri giorni per appun-tamento). Siamo costantemen-te reperibili per telefono in ca-

so di problemi urgenti.

A Castelnuovo Garfagnana:

secondo mercoledì del mese c/o sede Misericordia Via Pa-scoli 10-12 (piano primo) ore

15,30-17,30

Stiamo cercando di trovare un recapito anche in Versilia.

VITA ASSOCIATIVA N. 75 - FEBBRAIO 2009

Scuola 2000 pagina 8

E’ tempo di rinnovare l’iscrizione a Scuola 2000

Scuola 2000mensile del Centro Studi

e Servizi Scuola 2000.

Direzione e Redazione:Via Pisana 1181/d – 55100 S.Anna Lucca.

Direttore responsabile: Laura Sar-tini Direzione: Alfredo Pierotti, Romo-lo Pranzetti – Hanno collaborato: Anna Angeli, Manuela Bulleri, Cecilia Fabbri, Gioia Giuliani, Nadia Lucchesi.