scuola dell’infanzia - icmarconioliva.gov.it · la scuola dell’infanzia di locorotondo...
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ISTITUTO COMPRENSIVO “MARCONI –OLIVA”- LOCOROTONDO Piazza Mitrano, 30 - tel. e fax080-4311074 - Cod. Mec. BAIC83100B - C. F. 91108250720
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SCUOLA DELL’INFANZIA
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PREMESSA
La nostra progettazione educativa e didattica, come richiesto dalle nuove
Indicazioni Nazionali del 16 novembre 2012, deve essere in linea con il
dettato Costituzionale, con la Convenzione per i diritti dell’infanzia e dei
Documenti dell’ Unione Europea e deve orientarsi al pieno rispetto delle
differenze di tutti e delle identità di ciascuno.
La scuola moderna, si colloca oggi, in uno scenario sociale complesso ed in
continuo divenire, caratterizzato da un pluralismo culturale che è fonte
inesauribile di stimoli. La scuola riceve, dunque, stimoli che costituiscono
occasioni di opportunità ma anche di rischio, per cui essa è chiamata a
dare senso alla varietà delle esperienze che i bambini hanno la possibilità
di compiere.
La Scuola dell’Infanzia quindi, deve caratterizzarsi come un ambiente di
vita e di relazione di elevata qualità finalizzato ad un apprendimento di
tipo unitario e non frammentario che garantisca ai piccoli “ il saper star al
mondo “ fornendo loro supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta” mediante percorsi formativi
personalizzati.
La nostra matrice progettuale deve essere articolata:
• sulla centralità della persona;
• sul rispetto del vissuto sociale e culturale di ognuno;
• sulla promozione dei legami cooperativi;
• sugli obiettivi formativi per ciascuna area/campo di esperienza;
• su esperienze/attività coerenti con gli obiettivi posti;
• su metodologie/strategie didattiche di volta in volta privilegiate in
coerenza coni risultati attesi.
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ASPETTI ORGANIZZATIVI E ORARI
La scuola dell’Infanzia di Locorotondo comprende tre plessi nel centro
urbano:”Cinquenoci”, “Solferino” e “Marconi”, e due in zone rurali: c.da
“San Marco” e c.da:”Trito”.
Il plesso Cinquenoci è costituito da sei sezioni omogenee: due con bambini
di tre anni, due con bambini di quattro anni e due con bambini di cinque
anni.
Il plesso Solferino è costituito da tre sezioni omogenee: una con bambini
di tre anni, una con bambini di quattro anni e una con bambini di cinque
anni.
Il plesso Marconi è costituito da tre sezioni omogenee: una con bambini di
tre anni, una con bambini di quattro anni e una con bambini di cinque anni.
Il plesso San Marco è costituito da due sezioni eterogenee allocate
presso il plesso di Scuola primaria “G.Indiveri”.
Il plesso Trito – Trinchera è costituito da due sezioni eterogenee.
La scuola funziona per otto ore al giorno, escluso il sabato, con il seguente
orario:
ore 8:00 entrata bambini; ore 16:00 uscita bambini.
L’organizzazione della scuola dell’Infanzia vede la presenza di due
insegnanti per sezione con turnazione settimanale:
1^ settimana: 2gg. antimeridiani - 2gg. pomeridiani - 1g. antimeridiano;
2^settimana: 2gg. pomeridiani - 2gg. antimeridiani – 1g. pomeridiano.
Ore 8:00-13:00 – ore 11:00-16:00 per i plessi: “Cinquenoci”, “Solferino”
,”Marconi” e “San Marco”.
Ore 8:00-13.00 – ore 10:00-16.00-ore 11:00-16.00- ore 12:00-16.00, per
il plesso “Trito – Trinchera”. La diversa articolazione dell’orario di
servizio permetterà una maggiore contemporaneità delle insegnanti nel
momento centrale delle attività didattiche, consentendo interventi per
gruppi omogenei.
Un ‘ insegnante di religione per un’ora e mezza settimanale per ogni
singola sezione di tutti i plessi.
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ORGANIZZAZIONE DOCENTI-SEZIONI
Plesso “Solferino” (3 sezioni)
Insegnanti:
1° sez.: Basile Petronilla – Giacovazzo Michela
3° sez.: Rosato Lidia – Svaldi Giuseppa –
Spalluto Maria Vittoria (sostegno EH)
4° sez.: Barbarito Bianca – Laddomada Sabrina
Plesso “Cinquenoci” (6 sezioni)
Insegnanti:
1° sez.: Curri Margherita – Di Michele Mirella
2° sez.: Conte Antonia – Lafortezza Maria
3° sez.: Albanese Apollonia – Palmisano Maria
4° sez.: Cardone Isabella – Rizzi Grazia
6° sez.: Fanizza Cosima – L’Abate Maria Immacolata
Trapani Pasqua (sostegno EH)
7° sez.: Convertini Anna – Rondinone Anna Carmela
Plesso “Marconi”(3 sezioni)
Insegnanti:
2°sez.: Buccolieri Patrizia - Mirabile Paola
5° sez.: Calella Maria – Tarì Antonia
Caponnetto Salvatrice Santa (sostegno EH)
Spalluto Maria Vittoria (sostegno EH)
8°sez.: Pascale Germana – Pinto Michela
Plesso “San Marco” (2 sezioni)
Insegnanti:
1° sez.: Caramia Antonia – Legrottaglie Vita
2° sez.: Argese Lucia – Pepoli Annalisa
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Plesso “Trito” (2 sezioni)
Insegnanti:
1° sez.: Mastro Grazia – Zaccaria Maria
Trapani Pasqua (sostegno EH)
2° sez.: Albanese Annamaria – Lacirignola Isabella
Insegnante di Religione Cattolica: Convertini Angela Rosa (su tutti i
plessi).
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GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL’INFANZIA
ORARIO ATTIVITA’ SPAZIO GRUPPO
DEI
BAMBINI
BISOGNI
DEI
BAMBINI
OBIETTIVI
EDUCATIVI
INTERVENTO
EDUCATIVO
DELL’EDUCATRICE
8.00-9.00 Accoglienza
dei bambini
Salone
e
sezione
Gruppo
sezione e
intersezione
Bisogno
affettivo
ludico e di
socializzazion
e
Favorire un distacco
Sereno dalle figure
familiari e un buon
approccio con l’ambiente
e le persone della scuola
Disponibilità affettiva,
attenzione e disponibilità
al momento del distacco,
ascolto di eventuali
comunicazioni,
stimolare l’interesse 9.00-9.30 Gioco libero
a scelta
Sezione
e
angoli
Piccoli gruppi Bisogno ludico
e
di autonomia
Agire secondo interessi e
scelte autonome,
socializzazione,
utilizzo corretto degli
spazi.
Stimolare situazioni ludiche
di gruppo ed individuali,
rafforza il rispetto delle
regole
9.30-10.00 Riordino,
incarichi,
spuntino
Sezione Gruppo
sezione
Assumere
incarichi,
riconoscersi
in spazi,
consumare
uno spuntino
insieme
Favorire prime intuizioni
ditipo temporale,
rafforzare l’identità
personale,
rispetto delle regole,
assumere comportamenti
collaborativi.
Osserva e partecipa alle
attività,
pone domande stimolo,
rinforza comportamenti e
regole
10.00-1130 Attività
curriculare
Sezione Gruppo
Sezione e
intersezione
Conoscere,
apprendere
competenze e
cognizioni
Vedere programmazione
Struttura l’attività e
predispone i materiali,
interagisce con i bambini,
osserva, coglie stimoli e
risposte,
problematizza le situazioni e
stimola l’interesse. 1130-12.00 Attività di
routine
prima de
pranzo
Servizi,
Sezione
Sala
mensa
Gruppo
sezione e
intersezione
Bisogno di
esercitare
l’autonomia
personale
Rispetto di sé, dell’altro
e delle regole,
consapevolezza,
autonomia, uso degli
spazi.
Rafforza e stimola
l’autogestione del bambino,
rassicura il bambino,
stabilisce semplici regole.
1200-13.00 Pranzo Sala
mensa
Gruppo
sezione e
intersezione
Comunicare
con adulti e
bambini,
mangiare insie
me ritrovando
cibi e abitudi
ni familiari.
Socializzare,
interiorizzare le regole
dello stare a tavola,
acquisire un rapporto
positivo con il cibo,
educazione alimentare.
Favorisce un clima disteso e
piacevole,
partecipa e rassicura il
bambino,
rinforza regole ed autonomia
1300-14.00 Giochi liberi
E
strutturati
Salone
e
cortile
Gruppi misti Movimento,
gioco,
comunicazione
esplorazione.
Sviluppo della motricità,
sviluppo cognitivo,
osservazione degli
ambienti e degli oggetti.
Struttura e sostiene
l’attività guida,
l’osservazione del bambino,
pone domande, osserva,
rassicura e gratifica. 1400-15.30 Attività
intersezio
ne e per
sezioni
aperte
Sezione
e
salone
Gruppi
sezione e
gruppi di età
omogenea ed
Gioco,
comunicazioni,
apprendimenti
cognitivi.
Sviluppo di varie forme e
tecniche espressive,
ampliamento delle
relazioni e della
socializzazione.
Propone attività e strumenti,
guida l’attività nella sua
esecuzione,
osserva.
1530-16.00 Riordino,
giochi di
gruppo e
uscita
Sezione Gruppo
sezione
Ritrovare le
figure
familiari
Separarsi positivamente
dagli oggetti, dai
compagni e dagli adulti
della scuola.
Rinforza e partecipa a
momenti di
socializzazione.favorisce una
tranquilla uscita dalla
sezione,
da brevi comunicazioni al
genitori.
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FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le finalità della nostra scuola derivano dalla visione del bambino/a come
soggetto attivo e impegnato in un continuo processo di interazione con i
coetanei e con gli adulti ma anche con l’ambiente circostante e la sua
cultura.
La scuola dell’infanzia deve configurarsi come un laboratorio d’innovazione
messo a disposizione dei bambini/e per favorire lo sviluppo armonico e
integrale attraverso la proposta di attività motivanti che promuovono le
prime forme di progettualità personali.
La scuola, inoltre, deve qualificarsi come ambiente di apprendimento
educativo, di vita, di relazione e di scambio, nella quale il bambino/a ha la
possibilità di sviluppare in modo completo la sua creatività-fantasia e le
sue potenzialità.
Pertanto, i docenti della Scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “G.
Marconi- G. Oliva”, devono organizzare il proprio curriculo tenendo
presenti le finalità fondamentali richiamate nelle nuove Indicazioni
Nazionali:
tonomia
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni
del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio
fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a
conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol
dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno,
compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un
gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale,
caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter
esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente
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risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle
decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere
comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,
imparare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione il confronto tra proprietà, quantità,
caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e
discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce
personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e
immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed
eventi con linguaggi diversi.
Vivere esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e
attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi
sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il
primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto,
l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo
riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le
fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli
altri, dell’ambiente e della natura.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di
vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla
professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le
famiglie e con la comunità.
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RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola dell’infanzia si propone come luogo di costruzione di una rete
educativa con le famiglie attraverso scambi comunicativi e di
responsabilità condivise.
Queste ultime pur nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte
etiche e religiose devono essere valorizzate.
Partendo da questa premessa, dobbiamo far sì che i genitori abbiano la
possibilità reale di conoscere il nostro progetto educativo-didattico, di
condividerne gli obiettivi e di cooperare anche ai fini di una proficua
continuità educativa.
ACCOGLIENZA E INSERIMENTO ALUNNI
Uno dei punti fondamentali su cui si focalizza l’attività della nostra scuola
riguarderà l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione dei bambini
nell’istituzione scolastica. Il bambino all’ingresso nella scuola dell’Infanzia
è portatore di una storia personale, di esperienze, di propri stili cognitivi
e di apprendimento, di propri ritmi e di tempi di sviluppo. Pertanto, il
primo periodo di scuola sarà quello di rendere meno traumatico il distacco
dei piccoli dalla famiglia. A tal proposito sarà predisposto un ambiente
di apprendimento stimolante, rassicurante , accogliente, che consenta lo
“star bene” del bambino. L’accoglienza e l’inserimento rappresentano un
obiettivo da concretizzare quotidianamente, attraverso comportamenti di
ascolto da parte del docente, di scelte e di strategie educative mirate, di
progettazione attenta di spazi, di tempi e di attività didattica e di
relazione affettiva.
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Progettazione educativa elaborata per l’anno scolastico 2015/16 fa
riferimento ai Campi di Esperienza, ai relativi Traguardi per lo Sviluppo
delle Competenze presenti nelle Nuove Indicazioni e agli obiettivi di
apprendimento.
Le indicazioni non sono “Programmi nazionali” ma rappresentano un testo
utile per l’elaborazione del curriculo espressione dell’autonomia delle
scuole.
I Campi di Esperienza rappresentano i fondamenti culturali, psico-
pedagogici e didattici della Scuola dell’Infanzia e rispondono a tutti gli
ambiti del fare, dell’agire e del sapere dei bambini.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze, invece, suggeriscono alle
insegnanti orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di
lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la
competenza.
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E L’ALTRO
Competenze chiave europee
Competenze sociali e civiche
Imparare a imparare
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e
bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le mette a confronto con le altre.
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Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e
comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità
culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e
si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono
familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in
rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le
istituzioni i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e
della città.
Obiettivi di apprendimento:
giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri
bambini;
rispettare gli adulti e dimostrare fiducia;
sviluppare il senso dell’identità personale;
riconoscere ed esprimere sentimenti e emozioni;
conoscere le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola,
sviluppando il senso di appartenenza a questa realtà;
osservare la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed
estinguersi;
comprendere discorsi circa gli orientamenti morali, circa il cosa è
giusto, il cosa è sbagliato, su ciò che è bene o male;
seguire le regole di comportamento concordate e assumere
atteggiamenti di responsabilità;
partecipare con interesse a temi che riguardano l’esistenza, le
diversità culturali, religiose, etniche i modi e i comportamenti del
vivere e del rispetto per la natura;
riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti e con gli altri
bambini, rendersi conto che esistono punti di vista diversi e saper
tenerne conto;
orientarsi nelle prime generalizzazioni di passato, presente e
futuro;
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muoversi con crescente sicurezza negli spazi familiari;
riconoscere i segni della sua cultura e del territorio.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Competenze chiave europee
Competenze sociali e civiche
Il senso di iniziativa
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino vive pienamente la proprie corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali
e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori,
li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli
attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno
della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli
altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
Obiettivi di apprendimento:
raggiungere una buona autonomia nel movimento e nella relazione;
riconoscere bisogni e segnali di benessere e di malessere;
vivere pienamente la propria corporeità;
maturare condotte che gli consentono una buona autonomia durante
la giornata a scuola;
riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresentare il
corpo fermo e in movimento;
riconoscere i ritmi corporei, le differenze sessuali e di sviluppo;
conseguire pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione;
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provare piacere nel movimento che coordina e controlla nei giochi
individuali e di gruppo, nella danza e nella comunicazione espressiva;
sperimentare schemi posturali e motori, usare piccoli attrezzi e
adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e
all’aperto.
IMMAGINI SUONI E COLORI
Competenze chiave europee
consapevolezza ed espressione culturale
competenze di base in campo tecnologico
senso di iniziativa e imprenditorialità
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le
varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Obiettivi di apprendimento
comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando il
linguaggio del corpo;
seguire con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo
(teatrali, musicali, cinematografici…);
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inventare storie ed esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività manipolative;
esplorare i materiali a disposizione;
utilizzare materiali e strumenti, tecniche espressive e creative;
osservare luoghi ed opere, coltivare il piacere della fruizione, della
produzione e dell’invenzione ad avvicinarsi alla cultura e al
patrimonio artistico;
ascoltare, ricercare e discriminare i suoni provenienti dal contesto;
esplorare le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-
rappresentative;
scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e di
produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
esplorare i primi alfabeti musicali, utilizzando simboli per
rappresentare i suoni percepiti;
esplorare le potenzialità offerte dalle tecnologie;
I DISCORSI E LE PAROLE
Competenze chiave europee
comunicazione nella madrelingua
comunicazione nelle lingue straniere
competenza digitale
consapevolezza ed espressione culturale
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti
situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove
parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e
offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per
definirne regole.
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Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la
fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie
digitali e i nuovi media.
Obiettivi di apprendimento
Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchire il
proprio lessico;
comprendere parole, discorsi e formulare ipotesi;
dimostrare fiducia e motivazione nell’esprimere agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che usa
in varie situazioni comunicative;
sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;
inventare nuove parole, cercare somiglianze e analogie tra i suoni e i
significati;
ascoltare e comprendere narrazioni e letture di storie;
raccontare e inventare storie, chiedere e offrire spiegazioni;
usare il linguaggio per progettare attività e definire regole;
riflettere sulla lingua e scoprire la presenza di lingue diverse;
riconoscere apprezzare e sperimentare la pluralità dei linguaggi, si
misura con la creatività e la fantasia;
formulare ipotesi sulla lingua scritta, esplorare e sperimentare le
prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, le tecnologie
digitali e i nuovi media.
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LA CONOSCENZA DEL MONDO
(Oggetti,fenomeni viventi - numero e spazio)
Competenze chiave europee
competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia
competenze sociali e civiche
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri
diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità;
utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla
sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della
settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa
potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le
funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i
numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di
lunghezze, pesi e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando
termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
Obiettivi di apprendimento
raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi;
confrontare, valutare quantità e utilizzare simboli per registrarle;
compiere misurazioni mediante semplici strumenti;
collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della
settimana;
riferire correttamente eventi del passato recente;
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formulare correttamente riflessioni e considerazioni relative al
futuro immediato e prossimo;
osservare con attenzione il proprio corpo e scoprire la struttura e il
suo funzionamento;
osservare i fenomeni naturali gli organismi animali e vegetali nei loro
ambienti sulla base di criteri e ipotesi accorgendosi dei loro
cambiamenti;
mostrare interesse a macchine e strumenti tecnologici e scoprire
funzioni e usi;
identificare e contare con i numeri per compiere le prime
misurazioni mediante semplici strumenti;
individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio usando
termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.;
seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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INDICAZIONI METODOLOGICHE
Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo
delle Competenze, è necessario che la scuola sia su misura di bambino,
permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai
bisogni di ognuno e tempi distesi.
Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e
alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei
bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare
e favorire in tutti degli apprendimenti significativi.
Alla base del nostro “agire quotidiano” ci sarà pertanto un’intenzionalità
didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:
Il gioco: risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Infatti, il
bambino, coinvolto in una realtà ludica, si mostra motivato e partecipe,
riuscendo così a dare un apporto personale significativo.
Tutte le attività, nei vari campi di esperienza, si prestano ad un approccio
di tipo ludico. In particolare l’area psico-motoria e quella scientifico-
matematica si caratterizzano come ambiti in cui il gioco assume un ruolo
predominante.
Il gioco libero, e quello del “far finta” in particolare, rappresentano un
momento fondamentale di conoscenza e di relazione; il bambino, in questo
contesto privilegiato, può “rivelarsi a se stesso e agli altri in una
molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni”.
La predisposizione e la strutturazione degli ambienti ad angoli di
interesse (sezione, salone, giardino) permettono al bambino di scegliere i
contenuti e le modalità del gioco che meglio rispondono ai suoi desideri.
L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla
originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività
laboratoriali, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini
confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano
ipotesi. Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle
esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li
circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro
proposte e iniziative.
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La vita di relazione: l’interazione con i docenti e con gli altri bambini
favorisce il gioco simbolico, facilita lo svolgimento delle attività
didattiche, sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario
però avere un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini,
soddisfando i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione. Riteniamo
che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di
crescita di ognuno, affinché il bambino acquisti autostima, maturi
gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a
rispettare il prossimo e a condividere le regole.
La mediazione didattica: per consentire a tutte le bambine e i bambini di
raggiungere i traguardi programmati, è necessario organizzare in maniera
intenzionale e sistematica gli spazi e l’uso dei materiali, sia informali che
strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare ecc.
Valorizzazione della continuità: con le famiglie che sono il contesto più
influente sul processo di formazione del bambino (affettivo e cognitivo).
Esse, nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose,
sono portatrici di risorse da valorizzare, per far crescere una solida rete
di scambi comunicativi e di responsabilità condivise.
Pertanto il gruppo-docenti si attiva per:
Creare forme di flessibilità: la diversa articolazione programmata
dell’orario di servizio che permette di ricavare una maggiore
contemporaneità delle insegnanti nell’orario centrale della giornata,
che consente interventi maggiormente individualizzati e forme di
apprendimento specializzato;
Strutturare gli spazi: progettare gli spazi in funzione dei momenti e
delle attività specifiche della scuola.
Scandire i tempi: il tempo scolastico assume una valenza pedagogica
e deve essere intenzionalmente determinato in modo da
salvaguardare il benessere psicofisico del bambino.
Organizzare attività ricorrenti della vita quotidiana: queste attività
(l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, ilriordino,……), costituiscono la
trama visibile dell’organizzazione educativa dell’ambiente e trovano
pieno spazio all’interno della programmazione educativa, infatti
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l’autonomia, l’autocontrollo, la costanza, la solidarietà e la
responsabilizzazione si acquisiscono in questi momenti.
Progettare momenti di intersezione: le sezioni aperte oltre a creare
rapporti più stimolanti tra insegnanti e bambini, permettono di
superare la sterile contrapposizione tra le sezioni miste e le sezioni
omogenee per età.
Realizzare interventi di integrazione e di sostegno dei soggetti
svantaggiati, diversamente abili e l’inserimento dei bambini non
italofoni: attivare modelli organizzativi per valorizzare la diversità,
per formare le identità, tanto individuali che collettive per un
inserimento proficuo e costruttivo dell’individuo all’interno della
società.
Le uscite didattiche: integrano ed approfondiscono gli apprendimenti
avvenuti nella sezione e nell’intersezione perché il bambino si trova ad
operare a contatto diretto con la realtà.
Gli esperti esterni: il loro contributo educativo e didattico permette al
bambino di comprendere meglio e di approfondire alcune tematiche
trattate durante l’anno scolastico.
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OSSERVAZIONE-VERIFICA E VALUTAZIONE
L’ osservazione sistematica e occasionale rappresenta la via metodologica
indispensabili per costruire percorsi didattici mirati e per ricalibrarli
quando se ne presenti la necessità .
Occorre considerare il processo di apprendimento come un fatto dinamico
e progressivo ed attuare momenti di verifica iniziali, in itinere e finali.
Durante questo processo è bene “sollecitare sinergicamente il bambino in
tutte le sue potenzialità “, dando la possibilità di scoprire ed utilizzare il
proprio stile di apprendimento.
L’osservazione e la verifica si effettuerà in:
Forma individuale: ogni insegnante attraverso una osservazione
costante valuterà il grado di maturazione delle competenze
raggiunte dal singolo.
Forma collegiale: durante i consigli periodici di sezione, ed
intersezione i singoli docenti, esporranno le proprie esperienze ed i
problemi rilevati in corso di attuazione delle attività proposte al
fine di verificare se èopportuno adottare modalità specifiche di
intervento, o, di integrare o modificare la programmazione didattica.
. Periodicamente, ogni bimestrale, si procederà ad una verifica, che
possa rilevare l’andamento complessivo della sezione.
Il progetto educativo è reso visibile e “trasparente” attraverso
un’attenta ed ampia documentazione così strutturata:
Questionario di osservazione per bambini/e di tre anni (allegato A )
che puntualizza i bisogni, gli stereotipi, il tipo d’approccio nella
relazione, nel gioco e nell’apprendimento, lo sviluppo e i progressi
d’ogni bambino/a, osservandoli nei vari momenti di gioco (simbolico,
drammatico, di gruppo, singolo, motorio, libero e organizzato).
Le unità di apprendimento , riferite al piano annuale delle attività a
partire dalla realtà del gruppo sezione.
Le griglie di verifica bimestrali (allegato B ) consentono di
verificare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti nelle varie
unità di apprendimento. Questo tipo di verifica non si esaurisce
però in una mera valutazione degli obiettivi, ma si configura come
verifica dell’efficacia del progetto stesso e come utile strumento
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per modificare, ampliare o confermare la modalità di lavoro
utilizzate.
Le griglie di verifica (iniziale, in itinere e finale), del registro di
sezione servono a verificare il profilo complessivo dei bambini
tenendo presente la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
La scheda delle competenze maturate dai bambini al termine del
percorso della Scuola dell’infanzia (allegato C ), che costituirà lo
strumento di continuità per il passaggio alla Scuola Primaria.