scuola di pallavolo news n. 77

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dicembre_gennaio 2013_BIMESTRALE ANNO 16_N° 77 Aldo, Giovanni e Giacomo a Teatro Primi impegni della nuova stagione sportiva ALBUM: “Un anno in S.di P.” PHOTOMOVIE / MARINA ALESSI

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Rivista bimestrale della Scuola di Pallavolo Anderlini

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Aldo, Giovannie Giacomo a Teatro

Primi impegni della nuova stagione sportiva

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DICEMBRE_GENNAIO 2013anno 16_ N° 77

SOMMARIO

Sommario

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EditorialetriS d’aSSi in copErtinadi daniele Soragni

primo pianoaldo, giovani E giacomo:

maratonail 2012di ivan turci

i-ii tappa maschile xii trofeo p. BUssinello •a pontEdEra E caraSco Si impongono SS lazio E piEmontE vollEydi marco neviani

i tappa femminile xii trofeo p. BUssinello •libErtaS fiumE E foppapEdrEtti bErgamo alla faSE finalE dEl buSSinEllodi franco cosmai

Speciale foppapedrettichE numEri!di giorgia marchesi

time outun altro podio EuropEodi Stefania Santunione

la s.di p. anderlini va in eUropa • U17 mdi luca galli

giocando in giro pEr l’italia con un’unica paSSionE: “la pallavolo”di marco neviani

Speciale giovanissimila parola ai più piccoli atlEti dElla Scuola di pallavolo andErlini!a cura dei bambini dei centri di avviamento di modena

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Speciale Sassuolola carica dEi 101... E più!di nicole lolli

Speciale Serramazzonidall’undEr 13 all‘undEr 14!di alberto poppi

ScarpEttE al chiodo?di Elisa guidani

non Solo pallavolo... “dopo Scuola arcobalEno”di paola forni

rubricheMARKETING • la comunicazionE Sportiva: comE ESSErE crEdibilidella dott.sa Elena negretti

TECNICA • la motivazionE nElla pratica Sportivadi francesco perrotta

PSICOLOGIA • carta Etica... work... in progrESSdella dott.ssa claudia fiorini

album 77un anno di Scuola di pallavolo

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DIRETTORE RESPONSABILE: daniele SoragniASSISTENTE RESPONSABILE: lori pagliariREDAZIONE: mauro dondi, franco cosmaiDIRETTORE EDITORIALE: rodolfo giovenzanaCOLLABORATORI: ivan turci, marco neviani, franco cosmai, giorgia marchesi, Stefania Santunione, luca galli, i bambini del centro di avviamento di modena, nicole lolli, alberto poppi, Elisa guidani, paola forni, dott.sa Elena negretti, francesco perrotta, dott.sa claudia fiorini.FOTOGRAFIA: www.fotomodena.itPROGETTAZIONE CREATIVA E IMPAGINAZIONE: Sts italianaSTAMPA: tipolitografia montagnani - v.le amendola, 452 - 41125 - modena

SEDE SOCIALE e REDAZIONE: cooperativa Scuola di pallavolo - Stradello armenone, 88 - 41040 Saliceta S. giuliano (mo) - tel. e fax 059-394886

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ANNO 16_N° 77

Aldo, Giovannie Giacomo a Teatro

Primi impegni della nuova stagione sportiva

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tris d’assi in copertina

EDITORIALE

di Daniele Soragni

È vero è stato un anno complicato per tutti e soprattutto per la nostra terra.

E noi emiliani siamo bravi a rimboccarci le maniche ma non è un buon motivo per lasciarci fare tutto da soli.

ancora buon natale, buon 2013,buona lettura e buone schiacciatea tutti.

aldo giovanni e giacomo!

li avevamo già ospitati in prima pagina nel dicembre del 2010 in occasione dell’uscita del loro film «la banda dei babbi natale» di cui la nostra scuola era stata un insolito sponsor. È nata con loro un’amicizia e una divertente collaborazione e dopo il cinema ecco che la nostra scuola passa al teatro e promuove il loro nuovo tour teatrale.

«Spingi, mollichina»che tradotto in siciliano stretto diventa «ammutta muddica» che è il titolo del loro spettacolo che li riporta a teatro dopo ben sei anni. «titolo solo complicato da dire» hanno detto i tre in un’intervista a tv Sorrisi e canzoni «e significa che dobbiamo darci da fare, rimboccarsi le maniche in un momento un po’ complicato per tutti».

Il debutto è avvenuto a Pavia lo scorso 30 novembre, poi sù e giù per l’italia per approdare il prossimo autunno in tv su canale 5. bene auguri al simpatico trio e tanti auguri a voi lettrici e lettori della nostra rivista.

5www.bper.it

Conto Compilationil conto corrente che allarga gli orizzonti

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il nuovo spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo ha debuttato lo scorso 30 novembre a pavia registrando il tutto esaurito e destando i commenti entusiastici del pubblico che, a 7 anni dallo spettacolo campione d’incassi anplagghed, ha potuto applaudire dal vivo il trio.l’originalità di questo spettacolo si capisce fin dalla scelta del titolo:

ammuttamuddica.

Si tratta di un modo di dire che in dialetto siciliano significa “Spingi, mollica!” ovvero “avanti, datti da fare!”. verrebbe quasi da pensare che sia un incoraggiamento utile per tutti, di questi tempi. in realtà “il titolo è nato spontaneamente durante le prove – racconta il trio – nessuno, ma proprio nessuno aveva voglia di fare: dagli autori alla regia fino ai tecnici. ad un certo punto abbiamo dovuto prendere in mano noi la situazione e imporci: Ammutta muddica, o tutti a casa!”.

aldo giovanni e giacomo È partito il tir di Ammutta Muddica

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PRIMO PIANO

a bordo di un grande tir che aprendosi mostra al pubblico le scene, Aldo Giovanni e Giacomo ci guidano in situazioni molto diverse tra loro: dall’emergenza che si trovano ad affrontare tre cittadini prigionieri di Equitalia, al mondo sotto sopra della sanità visto da tre pazienti; dalla presa

in giro di alcune mode contemporanee come quella per i tatuaggi e la mania della corsa, fino alla parodia dei film d’azione. il tutto, come sempre, ingrandito e deformato dalla lente stravagante e surreale del trio e del loro regista Arturo Brachetti: il celebre trasformista conferma il connubio artistico con il trio

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PRIMO PIANO

che, ancora una volta lo sceglie come regista, dopo gli strepitosi successi de i corti (1995), tel chi el telùn (1999) e anplagghed (2005).

in scena con Aldo Giovanni e Giacomo c’è l’attrice comica Silvana Fallisi, unica presenza femminile nello show. – mi piace lavorare con loro – dichiara l’attrice siciliana, moglie di aldo – ma con loro devi andare con i piedi di piombo, è un equilibrio delicato – e, ridendo, confessa – accettano giusto le mogli in scena, sono sempre attenta a non intralciare il loro egocentrismo maschile –.

i testi sono stati ideati e scritti da Aldo Giovanni e Giacomo con Valerio Bariletti e Walter Fontana.

le scenografie sono di Alessandro Marrazzo e i costumi di Roberta Spegne, mentre ad accompagnare lo spettacolo ci sono le musiche originali composte da Valerio Carboni.

con Ammutta Muddica, si ritorna alla dimensione teatrale più classica de i corti, una scelta voluta fortemente dal trio, per recuperare una maggiore vicinanza e interazione con il pubblico. un ritorno alle origini di uno dei sodalizi artistici più noti a amati della storia dello spettacolo italiano degli ultimi decenni.

ma al classico, si è voluto connettere la tecnologia digitale: infatti, il backstage e i primi 10 minuti del debutto del tour a pavia, sono stati trasmessi per la prima volta in italia (per uno spettacolo teatrale comico) in diretta streaming sul nuovo canale ufficiale youtube

del trio (http://www.youtube.com/aldogiovanniegiacomo), dove si possono trovare numerosi contenuti inediti ed esclusivi di questo spettacolo, come molti altri loro video “storici”.

il tir di Aldo Giovanni e Giacomo è partito dal teatro fraschini di pavia e toccherà molte città: Savona, montecatini, novara, reggio Emilia, trieste e, nel 2013, lugano, forlì, firenze, genova, padova, torino, milano, catania e roma. compagni di questo grandioso viaggio sono radio italia, radio ufficiale del tour, e wind.

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PRIMO PIANO

Ebbene a distanza di 10 anni si è ripetuto quello straordinario avvenimento sportivo che, anche nella precedente edizione aveva stregato centinaia di modenesi.

il 13 ottobre alle ore 14 si è aperta ufficialmente la manifestazione MARATONAIL 30 ORE DI PALLAVOLO “per schiacciare leucemie linfomi e mieloma”.in collaborazione con la Scuola di Pallavolo Anderlini Modena, l’ail ha dato vita a questa straordinaria manifestazione che si sarebbe conclusa solo alle ore 20 di domenica 14 ottobre. per 30 ore ininterrotte si sarebbero battute sul campo di pallavolo 15 coppie di squadre. Questo era negli intenti, e ciò si è verificato puntualmente.

abbiamo visto in campo la Nazionale Italiana “over 50” capitanata dal grande franco bertoli, squadra capace di azioni di grande livello agonistico, si sono poi alternate squadre di ragazzini-atleti di 12 anni anch’essi già padroni di un senso di squadra e di gioco veramente entusiasmante. la partita allenatori contro genitori ha fatto tremare le mura del palazzetto! È stato un susseguirsi di squadre che si sono alternate sul campo fino alla partita conclusiva, alle ore 18 di domenica, fra la Foppa Pedretti di Bergamo e la Universal Volley Modena femminili. il pubblico aveva affollato le tribune molto calorosamente partecipando con grandi ovazioni alle azioni di entrambe le squadre. il torneo ha visto in campo squadre in maglia blu e maglia bianca e alla fine si è aggiudicata la vittoria il gruppo in maglia bianca

per 48 a 37. meravigliosa cornice alla manifestazione,

il tipico profumomodenese di gnoccofritto e tigelle. Questa è la cronaca nuda e cruda di quanto è avvenuto, ma quello che si avverte in modo ben tangibile e concreto è l’interesse per quanto lo sport abbia portato alla ribalta l’azione che quotidianamente l’ail svolge sul campo dell’assistenza e della ricerca sul nostro territorio.

durante le 30 ore, ognuno di noi volontari in servizio è stato avvicinato da persone che per familiari o per causa di amici hanno avuto contatto con l’ail, dando testimonianza di solidarietà.chi per fortuna non aveva avuto esperienze dirette con malati nella cerchia familiare o di conoscenti, vedendo l’auto dell’assistenza domiciliare, del camper ambulatorio mobile, chiedeva spiegazioni su come si muove l’ail. Questa è la dimostrazione di quanto si sia centrato l’obiettivo di dare visibilità alla nostra associazione.ci siamo mossi bene, basta pensare a quando sul campo di gioco con le squadre schierate per la presentazione delle atlete dell’ultimo incontro, con lo speaker che a fatica sovrastava, nonostante i

numerosi watt dell’impianto voce, il vociare delle tifoserie, quando è stato richiesto silenzio per ascoltare le conclusioni di giovenzana (presidente del palanderlini) e il ringraziamento dell’ail da parte della dott. donelli, per cinque minuti non si è sentita “volare una mosca”.Anche se in silenzio, in questi 20 anni siamo stati capaci di fare grandi cose, e

i risultati ce loconfermano,adesso però è opportuno che noi mosche facciamo sentire il suono del nostro volare, e soprattutto troviamo tante occasioni per farci vedere, stando attenti a non diventare però… noiosi come le mosche!

di Ivan Turci

maratonail 20122002, sulla targa della Coppa Challenger, è la data che campeggiaa grandi caratteri, da quest’anno aggiungeremo 2012

palanderlini (mo)13-14 ottobre 2012

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Si riparte dunque dalla Toscana e per la precisione da pontedera:

9 squadre al via provenienti da nord e centro italia grazie all’impeccabile collaborazione del comitato provinciale fipav pisa con il trionfo di SS lazio che si è imposta nel girone di finale su volley game falconara e vero volley lid logistic ed è così la prima squadra

a guadagnare il pass per la finale di pasqua.la giornata ha preso il via con i gironi eliminatori mattutini nei quali le future finaliste si sono imposte sulle avversarie senza lasciare per strada nemmeno un set: nel girone a volley game falconara si è imposto su lupi Santa croce (seconda) e c.i.r. roma 12 (terza) mentre nel girone b volley milano si è imposto su vbc calci e S.di p. anderlini con i ragazzi di di mattina

ci eravamo lasciati con il trionfo del trentino volley al palapaganelli nella Xi edizione del trofeo internazionale “paolo bussinello”: ora ci ritroviamo con le prime due tappe del circuito commersald che, come da tradizione, fanno da antipasto alla finalissima della XII edizione che si svolgerà a Modena il 29 e 30 Marzo 2013, e chiudono il 2012 in attesa della terza tappa che si svolgerà a cervignano del friuli il prossimo 3 febbraio.

di Marco Neviani

a pontedera e carasco si impongono SS lazio e piemonte volleyTerminate le prime due tappe maschili che hanno designato i primi finalisti.

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terminato 25 a 13.piemonte volley aveva dominato il girone eliminatorio vincendo per 2 a 0 il primo match con volley albisola e replicando con lo stesso risultato contro yaka volley malnate; nella terza sfida yaka volley si impone sui genovesi conquistando così il secondo posto del girone.nel girone a il primo match della giornata risulta essere quello decisivo: Segrate si impone per 2 a 0 contro nuncas chieri e replica poi nel terzo

match contro la S.di p. anderlini: per i ragazzi di di mattia e malavasi una resa assolutamente onorevole con la sconfitta per 2 a 0 (parziali a 21 e 23) contro nuncas chieri, vincitrice lo scorso anno a carasco e la successiva replica con Segrate dove galli e compagni hanno comunque ben figurato contro un avversario di altissimo profilo inchinandosi 25-23 e 25-16.nelle finali pomeridiane oltre alla vittoria di cuneo, si segnala il terzo posto di yaka volley che si impone in un tiratissimo 2 a 1 su chieri e l’ottimo acuto finale dei ragazzi della S.di p. anderlini che coronano così una giornata giocata ottimamente fin dal mattino conquistando il quinto posto.il circuito commersald maschile chiude così un’altra tappa di altissimo livello con le migliori squadre del panorama nazionale e ottimamente organizzata dalla Scuola di pallavolo carasco. appuntamento a cervignano del friuli!

che hanno poi ceduto il secondo posto del girone a calci piegandosi per 2 a 0 nello scontro diretto; nel girone c infine SS lazio conquista la finale ai danni di cus pisa e pallavolo cascina, con il derby pisano vinto poi dal cus pisa che si aggiudica dunque il secondo posto e la qualificazione al girone pomeridiano per i posti dal 4^ al 6 .̂nei gironi pomeridiani che stabilivano i piazzamenti finali la S.di p. anderlini si impone su cascina ma si inchina poi a roma 12 che chiude così al 7^ posto; cus pisa si impone su lupi e calci chiudendo al 4^ posto.il girone 1^-3^ posto ha visto di fronte ottime squadre capaci di offrire una pallavolo assolutamente gradevole e con tante difese spettacolari: nel primo match SS lazio si impone per 2 a 0 sul vero volley, che ritrova il gioco nel secondo match contro falconara obbligando i marchigiani al tie-break per poi piegarsi per 2 a 1 in una partita emozionante. la bella pallavolo continua nel match decisivo tra SS lazio e falconara in cui i romani si impongono in un equilibratissimo primo set ed impongono in maniera più convincente il loro gioco nel secondo set aggiudicandosi il match per 2 a 0 e di conseguenza il successo di tappa e il pass per la finalissima di pasqua.

la seconda tappa

si è giocata domenica 18 novembre a Carasco (ge) e ha incoronato piemonte volley: i cuneesi si impongono nella  finalissima  pomeridiana contro segrate volley 1978, in una partita di ottimo livello con un primo set eccezionale, vinto 34-32, e un secondo

I-II TAPPA maschile• • Pontedera e Carasco

XII TROFEO INTERNAZIONALE PAOLO BUSSINELLO21 OTTOBRE 2012 - 18 NOVEMBRE 2012

CIRCUITO

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la Libertas Fiume Veneto vince la prima tappa femminile del circuito commersald – Xii trofeo internazionale paolo bussinello e si qualifica, al pari dell’altra finalista Foppapedretti Bergamo, per la fase finale in programma a pasqua 2013 a modena.ma andiamo per ordine.Questo primo appuntamento stagionale con la categoria under 16 si è svolto, come ormai tradizione da tre anni, ad arco e riva del garda con la preziosa collaborazione della Pallavolo C9.nella mattinata si sono svolte le fasi eliminatorie che hanno promosso appunto le friulane allenate da donatella Soldan, le lombarde e la pallavolo rovereto al girone finale in cui si sono disputate i posti dal primo al terzo.

di Franco Cosmai

libertas fiumee foppapedrettibergamo alla fase finale del bussinello

PRIMO PIANO

I TAPPA femminile• • Riva del Garda

XII TROFEO INTERNAZIONALE PAOLO BUSSINELLO

18 NOVEMBRE 2012

nel pomeriggio, quindi, mentre sugli altri campi si svolgevano la gare di classificazione, queste tre squadre si sono date, sportivamente, battaglia sul campo dell’istituto floriani per definire la classifica finale. caso ha voluto che in virtù dei due agevoli successi di fiume e foppapedretti sulla pallavolo rovereto, l’ultimo match, appunto tra loro, diventasse la vera e propria finalissima dell’intera manifestazione. il primo set vinto abbastanza agevolmente dalle orobiche non ha però demoralizzato le ragazze di fiume che hanno poi preso il

sopravvento nel secondo per poi andarsi ad imporre nel terzo e decisivo parziale.Quarto posto per l’ata trento di alessandra campedelli, mentre è da segnalare infine la sfortunata partecipazione dell’anderlini unicom Starker di Sandor kantor ed ilaria boccaloni che, falcidiata da assenze ed infortuni, non ha potuto rendere per il suo reale potenziale.

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le squadre del Settore giovanile sono tra le più cliccate, anche per la curiosità di conoscere i dettagli del progetto Educativo realizzato in collaborazione con coop lombardia (“un assaggio di pallavolo”, che si propone di incrementare la pratica delle attività motorie nella scuola primaria attraverso il giocosport del minivolley) e perché no, anche per dare un’occhiata alla “carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” e scoprire le 10 regole d’oro della commissione tempo libero o.n.u.

il flusso di visitatori per il 58% arriva dall’italia, ma non mancano simpatizzanti da ogni parte del pianeta: nell’ordine, il maggior numero di click sono arrivati dalla germania, attirati dalla sapiente regia di kathleen weiss, e dagli Stati uniti, mossi dall’entusiasmo

diamo i numeri! E che numeri! dopo le prime giornate di campionato, le rossoblù spiccano in vetta alle classifiche di rendimento in tutti i fondamentali. Su tutte, valentina diouf e chiara di iulio, spesso migliori realizzatrici di giornata, ma i loro nomi sono entrati pure nella lista della miglior ricezione e del maggior numero di muri.una foppapedretti che sembra insomma aver ingranato la giusta marcia all’avvio di una stagione che la vedeva partire con un gruppo interamente rivoluzionato.

numeri, numeri e ancora numeri che però non bastano a spiegare quanto entusiasmo hanno creato le prestazioni delle dodici stelle rossoblù intorno alla foppapedretti. per rendere meglio l’idea, ecco qualche cifra...Si parla di statistiche per il nuovo sito web volleybergamo.it, che a un mese dal suo restyling ha collezionato ben 31.228 visite (quasi 6.000 solo nella prima settimana di novembre), con un picco nella giornata di domenica 28 ottobre, in occasione del big match con le campionesse d’italia di busto arsizio, quando le visite sono state 3.049; 98.740 sono state le pagine visitate in soli trenta giorni, divise tra la storia del club, le schede delle atlete e gli aggiornamenti giornalieri sugli appuntamenti che tengono impegnate le rossoblù, tra allenamenti e visite promozionali.le notizie e le immagini relative a tutte

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di Giorgia Marchesi

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che numeri!

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Nella pagina accanto, la FoppapedrettiBergamo nella foto scattata nella Piazza Vecchia di Città Alta a Bergamo.

Nelle altre immagini, le azioni di gioco delle leonesse della Foppapedretti: da Alexis Crimes a Chiara Di Iulio, da Jelena Blagojevic a Kathleen Weiss, da Valentina Diouf a Enrica Merlo.

delle connazionali crimes e brown. francia, turchia, gran bretagna e polonia sono tra i visitatori più assidui, ma non mancano nemmeno croazia, Svizzera, brasile, giappone, Serbia, canada e Spagna. E almeno una visita non se la sono fatta mancare uruguay, thailandia, Qatar, peru, malesia, lituania, corea del Sud e costa rica.

tra le visite più curiose quelle che arrivano addirittura dall’iran, dal cile, dalla finlandia e dalle filippine, a dimostrazione che la foppapedretti è in ogni angolo del pianeta. una forza di simpatia incredibile che riesce a raggiungere ogni angolo e che a sua volta riesce a dare carica ed energia al gruppo rossoblù.

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di Stefania Santunione

un altro podio EuropEoQuando una vittoria vale più di una coppa.

fELDKIRCH, è il nome di un piccolo borgo che si trova vicinissimo al confine tra austria e lichtestein, poche abitazioni con balconi fioriti e giardini perfetti, dove non può mancare la chiesina con il tetto appuntito e il piccolo centro storico col fiume che vi passa in mezzo. nell’immediata periferia del paese, si trova il campus, scuola e campi limitrofi per le varie attività sportive, e l’enorme palestra dove le nostre ragazze U18 Blu, hanno disputato il torneo di Sparkasse Cup, confrontandosi con 3 squadre locali, altre austriache e tedesche, 2 francesi, per un totale di 12 squadre, la nostra l’unica italiana. il viaggio di andata in pullman è durato circa 7 ore, quindi interminabile, ma l’albergo lowen, accogliente e confortevole, ha compensato la stanchezza delle ragazze che, dopo la cena, si sono dileguate nelle rispettive camere e sono sprofondate nel sonno ristoratore. Si è svolta la prima fase del torneo con due partite al mattino, in cui le nostre ragazze hanno subito dimostrato preparazione e competenza tecnica. vinte entrambe, sono passate al turno pomeridiano dove si sono classificate per la semi-finale del giorno successivo. la serata non ha concesso grandi svaghi: il tempo inclemente e i locali rigorosamente chiusi dopo le 18.00 del pomeriggio, non hanno indotto in tentazione e hanno permesso così alle atlete di riposare e ricaricarsi ottimamente per il giorno successivo in cui hanno superato senza difficoltà la semi-finale, qualificandosi per la corsa alla coppa di 1 classificato, vinta poi nella finale del pomeriggio contro vc dornbirn1, squadra austriaca.

i risultati ottenuti sono stati esaltanti per tutte le ragazze, nonchè per il coach montanari e il vice galli (con particolare soddisfazione per la mvp francesca burani e martina contro miglior palleggiatrice), che grazie a ciò, hanno ricevuto una carica positiva in previsione dell’imminente inizio dei campionati u18 e 3 div. il viaggio di rientro, cominciato attraverso l’incantevole paesaggio svizzero, e’ stato pur sempre faticoso, ma la felicità per la vittoria e la favolosa coppa che la squadra si è guadagnata e portata a casa con orgoglio, ha permesso di soprassedere alla stanchezza. una piccola nota dolente, in merito alla coppa, ha trovato un po’ di disappunto tra le ragazze: infatti la stessa non è stata ufficialmente conquistata, ma saranno necessari almeno 2 anni di vittorie

TIME OUT

feldkirch28-29-30 Settembre 2012

Sparkasse CupUnder 18 Femminile

28-29-30 Settembre 2012

dello stesso torneo, che si svolge ogni anno, per ritenerla propria. un buon motivo però, per la S.di p. anderlini, per replicare la bellissima esperienza il prossimo anno, quando si dovrà ritornare e vincere nuovamente, per conquistare la Sparkasse cup definitivamente. al di là dell’esito e dei risultati ottenuti, l’esperienza del torneo internazionale ha un significato formativo molto importante, per la squadra, per lo sport e per la vita. ringraziamo tutti la Scuola di pallavolo anderlini per dare queste opportunità ai ragazzi, che, grazie a quanto è stato loro concesso, potranno trasmettere al mondo in cui vivranno, la loro gioia di fare sport e di stare insieme agli altri e la ricchezza interiore che lo sport di squadra può dare, rendendo migliori le persone.

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la S.di p. anderlini va in EuropaUn’esperienza “unica” per un terzo posto.

vienna27-28 ottobre 2012

Volley Youth Cup 2012 - Under 17 M

TIME OUT

successivo.in semifinale abbiamo incontrato l’hot volley wien che purtroppo ha vinto per 2-0 (nel pomeriggio vincerà il torneo). ci aspetta così la finale 3°-4° posto ancora contro bisamberg, questa volta siamo noi ad avere la meglio con un parziale di 2-0 che corona di fatto l’ottimo gioco di squadra. Si conclude così il torneo, con un terzo posto pienamente meritato (e con forse qualche rammarico). notevole esperienza anche per la squadra gialla, che nonostante le maggiori difficoltà riesce a qualificarsi all’ottavo posto.di questo torneo non voglio ricordare solamente il risultato o le partite vinte e perse, ma lo spirito di squadra e la voglia di lottare fino alla fine: è questo infatti ciò che ci differenzia dalle altre

squadre ed è questo che può essere determinante per vincere una partita. Questa esperienza è stata importante fondamentalmente per unire il gruppo e per far sentire più partecipi i tre nuovi compagni che si sono aggiunti in questa nuova stagione.unica nota veramente dolente del torneo è l’infortunio del nostro capitano fillo che in semifinale si è rotto un dito.tirando le somme, la volley youth cup 2012 si è conclusa con ottimi risultati che hanno chiarito le idee ai nostri allenatori dima e franco e che ci hanno permesso di svolgere importanti test in previsione del campionato Under 17 di Eccellenza che inizierà tra poco.

non credo ci siano molte parole per descrivere esperienze come questa, penso infatti che l’aggettivo “unica” non renda a pieno il concetto.voglio innanzitutto ringraziare il presidente e la società per avere dato a tutti la possibilità di partecipare a questo torneo, iscrivendo così due squadre alla volley youth cup 2012.“domani ore 13.30 al pala, direzione vienna”… sono state le poche parole d’ordine uscite dalla bocca di riccardo volante il nostro dirigente, che naturalmente sono state eseguite puntualmente: venerdì 26 ottobre siamo così partiti e dopo nove interminabili ore di viaggio abbiamo raggiunto l’attesa meta, vienna.il giorno successivo ci ha visti impegnati in quattro incontri; scesi in campo nel primo turno abbiamo subito dimostrato di che pasta siamo fatti conquistando un pareggio ( :-S ) con dresden. nelle successive due gare ci siamo imposti per 2-0 sulle formazioni di Sokkol e amstetten, mentre l’ultima partita ci ha visto opposti alla formazione locale del bisamberg la quale ha vinto per 2-0. peccato! Quella gara non ha reso l’idea dell’ottimo gioco espresso dalla nostra formazione. al termine della giornata siamo così riusciti a qualificarci secondi e accedere alle semifinali del giorno

di Luca Galli

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AlbumANNO 16_N° 77

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Un anno di

Scuola di Pallavolo

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2/4 Dicembre 2011 - Sulzbach Rosenberg Germania20° Nikolaus Volleyball Turnier - U16 F

28/30 dicembre 2011 - PalaPanini (MO)III edizione Kinder +Sport Winter Cup

6 gennaio 2012 - CarraraTorneo della Befana - U13 F gialla

10 gennaio 2012 - Modena Italia meets USA

18 dicembre 2011 - Palanderlini ModenaMerry Christmas by Kinder +Sport

6 gennaio 2012 - Santa Croce sull’ArnoTorneo Nazionale “Lupi VolleySchool” - U14 M

7/8 gennaio 2012 - Riva del Garda29° Torneo Depentori U13 F e M

5/6 febbraio 2012 - Riva del Garda (TN)II Tappa F del XI Trofeo P. Bussinello

5° posto

4° posto

U14 F – U16 F – U18 F - 2° - 2° - 4° posto

U14 M – U16 M – U18 M - 3° - 10° - 4° posto

2° e 5° posto

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12 febbraio 2012 – PalaPanini (MO)Volley in Maschera 2012 – VII Trofeo Trial

19 febbraio 2012 - Modena - Talent Cup U14 M 25/26 febbraio 2012 - Trento - Trofeo Brugnara – U14 M

28 febbraio 2012 - FeldKirch (Germania)Sparkasserondo Cup - S.di P. Serramazzoni U17 F

5/6/7 aprile 2012 - Palapaganelli Sassuolo (MO)Finali II edizione Kinder +Sport Spring Cup

19 febbraio 2012 – Cervignano del FriuliIII Tappa M del XI Trofeo P. Bussinello

26 febbraio 2012 - ModenaII tappa Young Volley Circuit U11 F

6/7 aprile 2012 - Palapaganelli Sassuolo (MO)Finali XI Trofeo Internazionale P. Bussinello

22 aprile 2012 - Palanderlini (MO)Torneo Classi V

3° posto 2° e 6° posto

6° posto U16 F - 6° postoU16 M - 16° posto

U13 F - 3° posto U13 M - 5° posto

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29 aprile/ 1 maggio 2012 Igea Marina/Bellaria (RN)Young Volley - Minivolley - Primo e Secondo Livello

20 maggio 2012 - Serramazzoni (MO)Festa finale Minivolley Kinder + Sport

31 maggio/3 giugno 2012 - FanoFinali Nazionali U16 F

7/10 giugno 2012 - TriesteFinali Nazionali U18 M

11/13 maggio 2012 - Sestola e Fanano (MO)4^ edizione Educational: “Sul Cimone per Sport”

28/29 maggio 2012 - Pozza e Maranello (MO)Festa finale Progetto “Sport a scuola”

7/10 giugno 2012 - PotenzaFinali Nazionali U18 F

5 luglio 2012 - Salsomaggiore Terme (PR)Finali Nazionali Top Junior CSI - S.di P. Serramazzoni F

VICE-CAMPIONI D’ITALIA6° posto

8° posto

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7/23 giugno 2012 - Volterra1° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

1/7 luglio 2012 - Fanano3° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

8/14 luglio 2012 - Lugano5° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

22/28 luglio 2012 - Fanano7° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

24/30 giugno 2012 – Fanano2° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

8/14 luglio 2012 - Fanano4° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

15/21 luglio 2012 - Sestola6° turno ERREA’ VOLLEY CAMP 2012

15/28 luglio 2012 - MaltaERREA’ ENGLISH & VOLLEY CAMP

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1/7 luglio 2012 - CecinaERREA’ CAMP ALTA SPECIALIZZAZIONE

Giungno, Luglio e Settembre 2012 - Palanderlini (MO)CENTRO ESTIVO PALLANDIA

2 settembre 2012 - Corte dei Melograni (MO)WORKSHOP 2012

14/16 settembre 2012 - Ciutat de Saint Cugat SpagnaIX Torneig Internacional Voleibol

8/14 luglio 2012 - SestolaERREA’ CAMP ALTA SPECIALIZZAZIONE

Luglio 2012 - SerramazzoniPINETA E SUMMER VILLAGE

14/15 settembre 2012 - BudapestII edizione Torneo Levente U16 F

15/16 settembre 2012 - SerramazzoniI Serra Cup

1° posto

U14F - 1° postoU18F 1° posto

U14F - 2° e 4° postoU15M - 5° posto

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29/30 settembre 2012 - FeldkirkSparkasse Cup - U18 F blu

21 ottobre 2012 - Pontedera (PI)I tappa M del XII Trofeo P. Bussinello – U16

27/28 ottobre 2012 – ViennaVolleyYouth Cup U17 M

2/4 novembre 2012 – FalconaraChallenge Cup – U15 M

13/14 ottobre 2012 –- Palanderlini (MO) - MARATONAIL 30 ore di Pallavolo per schiacciare le leucemie

18 novembre 2012 - Carasco (GE)II tappa M del XII Trofeo P. Bussinello – U16

18 novembre 2012 - Riva del Garda (TN)I tappa F del XII Trofeo P. Bussinello – U16

21 ottobre 2012 - Modena5^ Memorial Ronchetti U18 F gialla

3^ posto

1° posto

1° posto

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VOLLEYBALL2012-2013

S P O N S O R T E C N I C O U F F I C I A L E

Itas Diatec Trentino campione del mondo per club 2012/2013 ITAS DIATEC TRENTINO VIVI ALTOTEVERE VOLLEY SAN GIUSTINO NEW MATER CASTELLANA SIR SAFETY PERUGIA KGS ROBURSPORT PESARO UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO ASYSTEL MC CARNAGHI VILLACORTESE IMOCO VOLLEY CONEGLIANO PALLAVOLO LORETO CAFFÈ AIELLO CORIGLIANO VOLLEY SIDIGAS PALLAVOLO ATRIPALDA VOLLEY SOVERATO PALLAVOLO ORNAVASSO POMÌ VOLLEYBALL CASALMAGGIORE IGOR VOLLEY NOVARA SCUOLA DI PALLAVOLO ANDERLINI

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TIME OUT

giocando in giro per l’italia con un’unica passione… “la pallavolo”Alcuni dei tanti tornei e amichevoli che hanno visto impegnatealcune delle squadre della S.di P. Anderlini

ancora una giornata all’insegna della pallavolo per l’under 13 femminile blu della coppia “Soattini-Bortolamasi”, impegnata domenica 21 ottobre in terra toscana contro la neonata prato volley project, consorzio che è riuscito ad unire sei realtà locali, guidata dal tecnico luca lazzarini. durante la giornata gli allenatori hanno potuto sperimentare diverse soluzioni di gioco riuscendo a disputare tra mattina e pomeriggio  numerosi set amichevoli. Stupenda l’ospitalità dei pratesi e divertente il dopo pranzo in cui le ragazze “approfittando” della distrazione dei tecnici impegnati in un confronto tecnico,  hanno dato vita ad una vera e propria gara a colpi di balli e di canzoni tradizionali.

l’anderlini unicom Starker gialla guidata da giuliano barbolini ha partecipato domenica 21 ottobre al 5° Memorial Ronchetti organizzato dal gruppo Sportivo artiglio e dedicato alle squadre della categoria under 18

Secondo torneo per le ragazze dell’under 16 dell’anderlini unicom Starker che nel weekend di domenica 7 ottobre sono state di scena a San lazzaro di Savena per l’XI Torneo “Vale la Pena”, manifestazione indetta dall’associazione onlus “gli amici di luca” in occasione

della giornata nazionale dei risvegli dal coma. nella finale morandi e compagne hanno incontrato le padrone di casa del vip San lazzaro, a cui hanno ceduto il primo set, mentre nel secondo parziale la reazione d’orgoglio delle modenesi le

porta a condurre il set sin dalle prime battute, ma complice un calo di tensione e la giovane età, si lasciano sfuggire il parziale sul più bello, cedendo alle avversarie per 26-24.

di Marco Neviani

l’under 13 femminile blu di scena a prato

l’under 18 femminile gialla terza al “memorial ronchetti”

under 16 femminile regionale: l’anderlini unicom Starker seconda al torneo “vale la pena”

femminile. le ragazze dell’anderlini unicom Starker si sono inchinate per 2 a 0 al castelnuovo e hanno conquistato così il terzo piazzamento finale.  al di là del buon risultato, è bello

sottolineare come la squadra abbia sempre lottato con tenacia e dedizione seppur in emergenza numerica per via di alcune indisposizioni.

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TIME OUT

Si sono ritrovate al palanderlini   domenica 7 Ottobre quattro importanti realtà giovanili d’italia. la Scuola di pallavolo anderlini (che schierava sia la squadra blu che quella gialla) ha ospitato le under 15 di volley game falconara, la piave treviso e zinella bologna. lo scopo era quello di condividere una giornata di pallavolo all’insegna del confronto reciproco e l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. dopo una giornata di pallavolo il bilancio delle squadre dell’anderlini è molto positivo per la squadra gialla che ha messo in campo tanta volontà e tanto agonismo; la squadra blu invece a fronte di momenti di gioco di altissimo livello, non è riuscita a trovare continuità di rendimento. un’esperienza comunque utilissima per tutti e che molto probabilmente verrà ripetuta in un’altra sede nel mese di dicembre.

la S.di p. anderlini ha preso parte dal 2 al 4 novembre alla 3^ edizione della  “Challenge Cup”  che si è giocata sui campi di falconara marittima: un

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un’intensa giornata di pallavolo per le under 15 maschili

per l’under 15 maschile blu tante preziose indicazioni dalla challenge cup di falconara

il 30 settembre l’under 16 femminile blu guidata da Sandor kantor e claudio gorzanelli ha partecipato alla 13a edizione del “Memorial Garuti” organizzato dalla pol. g. nasi di modena. vincendo tutte le gare, le ragazze si sono aggiudicate il trofeo coronando così una bella giornata di sport e amicizia con tutte le altre squadre.

under 16 femminile: l’anderlini unicom Starker blu conquista il “memorial garuti”

torneo di alto livello che la squadra ha affrontato con poca continuità e che si è concluso conun ottavo posto finale che dà tante indicazioni utili per il proseguo

dell’annata. la manifestazione ha visto il successo finale della lube macerata sulla volley game e un ottimo livello complessivo.

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abbiamo chiesto a tutti i bambini dei centri di avviamento di modena di raccontarci con le parole o con un disegno cosa è per loro la pallavolo. avremmo voluto pubblicare tutti i

la pallavolo è uno tra i più belli sport esistenti perché come altri si gioca lealmente senza cercare di vincere a tutti i costi ma solo impegnandosi e divertirsi con nuovi amici. Alberto Pancaldi

la pallavolola pallavolo è un gioco divertente perché ha delle regole che devono essere rispettate. la pallavolo è lo sport più difficile quando si è bambini, quindi se a uno di voi capita di perdere con uno più grande non vi preoccupate e state sereni. Matteo Ventura

pallavolola pallavolo è lo sport più bello al mondo perché è un gioco amichevole e sociale, in cui si conoscono altri paesi

SPECIALE GIOVANISSIMI

A cura dei bambini dei centri di avviamento di Modena

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la parola ai più piccoli atleti della Scuola di pallavolo anderliniSono i più piccoli, ma sono quelli che esprimono meglio la bellezza della pallavolo…

disegni o le poesie raccolte ma ci sarebbe voluta una rivista solo per loro. Sono stati veramente tanti e tutti bellissimi e ne abbiamo scelti alcuni a caso da ogni gruppo cittadino.

giudicate voi stessi…..per avere informazioni sugli orari potete consultare il sito www.scuoladipallavolo.itnel menù centri di avviamento e pallandia.

o città; poi perché conosci altri amici e hai maestre buonissime, ecco perché mi piace la pallavolo.

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SPECIALE GIOVANISSIMI

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SPECIALE GIOVANISSIMI

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SPECIALE GIOVANISSIMI

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SPECIALE GIOVANISSIMI

Queste sono le palestre di modena dove sono attivati i Centri di Avviamento della Scuola di Pallavolo Anderlini:

palestra S.E. piSanopalestra S.E. don milani

palestra pol. gino pinipalestra caSa famigliapalestra palandErlini

palestra parrocchia Sant’annapalestra pol. union 81 (portile)

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sul territorio sassolese ed una bella soddisfazione per lo staff che lavora insieme ormai da parecchi anni. in ogni magazine vi presenteremo alcuni gruppi

Quest’anno a Sassuolo l’anno sportivo parte con più di 100 iscritti, una bella conferma per il movimento giovanile della Scuola di pallavolo

pallandia (2009 - 2007)Martedì dalle 16.30 alle 17.30 alle Ruini di Viale Mercadante

per i più piccoli c’è pallandia: giochi, percorsi, attività con la palla, i cerchi, le corde e tanti altri attrezzi divertenti come il paracadute, il tubo e la palla gigante! Questi bimbi, di 3, 4 e 5 anni, sono i più numerosi e i più energici, amano correre e giocare insieme e si “arrabbiano” sempre quando finisce la lezione, perché vorrebbero rimanere ancora.

minivolley (2004 - 2003)Martedì dalle 17.30 alle 19.00 alle Ruini di Viale Mercadante e giovedì dalle 17.30 alle 19.00 alle Levi di Via Mazzini 

l’ultimo gruppo è quello di minivolley, che comprende i bimbi della terza, quarta e quinta elementare. per alcune delle ragazze che fanno parte del gruppo è il primo anno di pallavolo siamo

primovolley (2006 - 2005)Lunedì dalle 17.00 alle 18.00 e giovedì dalle 16.30 alle 17.30 alle Levi di Via Mazzini

il primovolley è l’attività per i bambini di prima e seconda elementare, dove si cominciano a conoscere tutti i fondamentali tecnici della pallavolo come palleggio, bagher e battuta, ma in modo più facilitato sempre accompagnati da giochi, staffette e percorsi. i bimbi che fanno parte di questo gruppo sono al secondo anno di esperienza ancora più carichi e pronti ad imparare cose nuove.

SPECIALE SASSUOLO

di Nicole Lolli

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la carica dei 101... e più!

squadra, partiamo per questo numero dal settore promozionale (pallandia, primovolley e minivolley) e dal più piccolo dei gruppi agonistici (under11). 

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under 11 (2003 - 2002)Lunedì dalle 16.30 alle 18.30 e giovedì dalle 17 alle 19 alla palestra Stadio p.zza Risorgimento

È iniziata una nuova stagione e con essa una nuova avventura per le bimbe dell’u11. proprio così, il gruppo è nuovo; sono infatti 13 bimbe di 9 e 10 anni provenienti un po’ dai nostri centri d’avviamento ma anche alla prima esperienza assoluta con la pallavolo. che dire di loro: sono piene d’entusiasmo, voglia di imparare e di divertirsi giocando. lungo il corso dell’anno dovranno trasformarsi da semplice gruppo in una SQuadra vera che per la prima volta inizierà a giocare 6 vs 6 e parteciperà dal mese di gennaio al campionato u11 che la fipav riserva loro. Sarà quindi un anno pieno di novità che loro hanno già iniziato a vivere con carica ed energia e ne hanno da vendere!Stanno imparando di giorno in giorno a conoscersi, a conoscere le loro nuove allenatrici (giorgia e Silvia) e a lavorare sodo per migliorarsi e arrivare il più

SPECIALE SASSUOLO

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partiti dai fondamentali e siamo passati ad esercizi poco alla volta sempre più difficili e un gioco non deve mancare mai… altrimenti per le allenatrici sono guai! Queste ragazze sono attive, a volte un po’ chiacchierone, ma contente di giocare e stare insieme. pensate che ad ogni allenamento portano sempre una mascotte nuova: cani, gatti, criceti, orsetti… e chi più ne ha più ne metta!!

alla fine dell’allenamento hanno già trovato uno slogan con il quale si caricano e si salutano:

NOI SIAMO I CAGNOLINI, SIAMO I PIU’ CARINI E SIAM DEI CAMPIONCINI!!!

alla fine di quest’urlo tutte insieme buttiamo in aria una delle nostre mascotte e andiamo a casa tutte col sorriso!

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preparate possibile alle partite. per far sapere a tutti di che pasta sono fatte hanno inventato un motto che non lascia dubbi...

NOI SIAMO LE TIGRI VOGLIAMO GIOCARE STATE ATTENTI POSSIAMO GRAFFIARE!!!

Se il buongiorno si vede dal mattino direi che siamo a cavallo... giorgia

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dall’under 13 all’under 14!Eccoci qui... con un anno in più...

come l’anno scorso la squadra è composta da alessandro, davide, giacomo, roberto, alessandro, thomas, francesco, marco, Simone, alberto, aioub, Sebastian, andrea e con un nuovo arrivo, lorenzo. parteciperemo al campionato fipav allenati da due nuovi allenatori: Simone e Cicci.parlando del campionato, sarà senz’altro un campionato difficile e competitivo, dove la squadra si confronterà con squadre sicuramente molto forti, per mettere in pratica tutti gli insegnamenti di Simone e cicci. tutti gli allenamenti fatti sino ad ora sono stati molto entusiasmanti con tanti esercizi nuovi e divertenti.

gli obiettiviper quest’anno sono quelli di lavorare sodo, migliorare tecnicamente e crescere come gruppo squadra. abbiamo già svolto qualche amichevole che ci ha fatto capire che si può e si deve ancora migliorare per diventare una squadra sempre più unita; e oltretutto questa squadra non si arrende e continua a sostenersi anche nei momenti difficili.infine tutti noi atleti siamo stati molto contenti dalla presentazione e partecipazione nell’introduzione della Carta Etica nella nostra società sportiva perchè penso che per una società grande come la nostra sia indispensabile avere un regolamento da rispettare e a cui attenersi.

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È quando l’esperienza si unisce all’esplosività, la classe alla potenza, la passione all’entusiasmo che nasce la nostra squadra: 3^ divisione femminile.sempre sotto la guida di luca bacchi e da quest’anno anche di mattia cazzanti (perchè ormai luca ha bisogno di aiuto per sopportarci...) 15 ragazze di cui 13 da pavullo, di generazioni diverse, che non si conoscevano, si ritrovano in palestra ad orari improbabili, spinte da

un’unica forza comune:

la passione per la pallavolo!E chissà che quest’anno non sentirete parlare di noi!!!

la passione per la pallavolo ha vinto anche quest’anno!Si riconfermano quindi le matrone intramontabili e instancabili quali francesca caiti, ilaria boccaleoni, Elisa guidani, carla ingrami, Sara ferrari e Stefania beneventi.rimaste un pò poche (e ormai attempate) per affrontare un campionato di 3^ divisione con una certa continuità, c’era bisogno quindi di rinforzi, di qualcuno con la nostra stessa passione, la nostra stessa voglia di giocare, qualcuno di giovane e “fresco” per rinnovare la “rosa”. Ed è così che è partito il “corteggiamento” alle nostre avversarie di sempre, protagoniste di sfide agguerrite (e aggiungerei da loro sempre vinte, o quasi...).anche loro rimaste in poche per affrontare un campionato, ma con una gran voglia di giocare e divertirsi. parlo di: alessandra luciano, chiara lami, giulia guidi, giulia degl’antoni, miriana bazzani, Serena gianelli, maribel romani a cui si è aggiunta francesca de canio che a breve si trasferirà a pavullo per lavoro. tutte giovanissime, tutte in gran forma, tutte carichissimee prontissime, con una gran voglia di vincere!

SPECIALE SERRAMAZZONI

di Elisa Guidani (una delle “matrone intramontabili”)

Scarpette al chiodo?Non sia mai detto… la III divisione femminile è ancora qua.

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SPECIALE SERRAMAZZONI

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SPECIALE SERRAMAZZONI

dopo i risultati positivi dello scorso anno: “Dopo Scuola Sportivo fra compiti e sport”, la nostra offerta si è notevolmente potenziata proponendo per questa stagione il dopo scuola “Arcobaleno”.il nostro dopo scuola si svolge in stretta collaborazione con l’associazione arco e più nello specifico con laura, medi e Simone che sono i veri motori di questa iniziativa.arcobaleno è nato dall’idea di dare un aiuto alle famiglie nell’organizzare il pomeriggio dei propri figli: seguirli nei compiti, fargli praticare un’attività sportiva, ecc. abbiamo cercato di soddisfare queste necessità lavorando a 360°. nel nostro dopo scuola, infatti, i bambini vengono ritirati dalle Scuole di Serramazzoni e S. dalmazio e portati nel quartiere generale dell’associazione, qui il pomeriggio scorre in modo super organizzato, prima di tutto c’è il pasto della cir o il pranzo al sacco per chi lo desidera, segue un po’ di gioco libero fra un torneo di bigliardino ed una partita a ping pong, verso le 14 inizia la fase centrale del nostro pomeriggio: i compiti, in queste due ore i bambini sono divisi in piccoli gruppi e seguiti dai nostri educatori e da alcuni volontari, in modo da poter imparare fin da piccoli un metodo di studio ordinato e organizzato. alle 16, alcuni bimbi salgono sui pulmini del comune e ritornano a casa, altri arrivano dalla Scuola di Selva. dalle 16 alle 18 iniziano i laboratori. le nostre proposte per quast’anno sono: inglese con il super insegnante garret che propone giochi in inglese, il laboratorio di chitarra e quello di artattak, con cristina, che dal nulla riesce a far creare ai bambini delle piccole opere d’arte degne dell’omonimo programma televisivo. per ultimo ma non ultimo viene lo sport, i ragazzi vengono accompagnati in palestra, tre giorni la settimana; qui con insegnanti d’educazione fisica o con esperti di alcune discipline sportive, provano vari sport: calcio, pallavolo, atletica, baseball, ecc.da ottobre sta collaborando con noi Enzo, un maestro di scherma residente a Serramazzoni, bravissimo nel condurre i bambini in maniera divertente, professionale e motivante alla scoperta di questa bellissima disciplina sportiva.

le nostre idee non si fermano qui, abbiamo già in mente altre attività come l’equitazione o l’orienteering, dobbiamo solo aspettare i mesi più caldi!arcobaleno è la dimostrazione che la Scuola di pallavolo non pensa solo alla pallavolo ed alle quote che le famiglie pagano per far partecipare i bambini ai nostri corsi. Arcobaleno è un progetto sociale che vuole far avvicinare più persone possibile allo sport, a tutto lo sport, perché attraverso di lui si può imparare uno stile di vita, un modo corretto di porsi con gli altri, il rispetto delle regole e di chi ci sta di fronte. arcobaleno vuole aiutare i ragazzi ad imparare un metodo di studio che gli permetta di diventare bravi studenti, in modo che l’approccio alla scuola sia vissuto in maniera serena e soddisfacente. tutto questo ci fa sperare che questi ragazzi anche con il nostro piccolo aiuto avranno un futuro nel mondo scolastico e lavorativo che si potrà esprimere al massimo delle loro potenzialità.il grande numero di partecipanti ci riempie di orgoglio e ci fa credere sempre di più in questo progetto, inoltre ci motiva a potenziarlo e migliorarlo nei prossimi anni.

importante dire che arcobaleno è un dopo scuola nato per essere accessibile a tutti i bambini del territorio, e per questo dobbiamo ringraziare il comune che malgrado tutte le cose negative che si leggono sui giornali, ci sostiene e cerca di sostenere le famiglie che hanno bisogno di un posto come il nostro dove far trascorrere il pomeriggio ai propri figli.

di Paola Forni

non solo pallavolo…“dopo scuola arcobaleno”

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la comunicazione sportiva: come essere credibili Viviamo in un’epoca nella quale vi è una tale moltiplicazione e sovrapposizione tra i segni comunicativi che il valore dato ad una cosa o ad una situazione in un determinato istante magari non ha più senso l’istante dopo.Per comunicare bene bisogna sapere a chi si comunica, l’obiettivo principale della comunicazione e cosa si comunica.

1. a chi si comunica

nel grafico** sotto riportato vengono sintetizzati i principali destinatari della comunicazione di una società sportiva:

2. l’obiettivo della comunicazione una volta stabilito qual è il target della nostra comunicazione è importante effettuare un’attenta definizione delle finalità, ossia degli obiettivi da

raggiungere, che variano in base alle diverse circostanze. Eccone alcuni esempi: • aumentare la conoscenza della società in particolari tipologie di pubblico o in specifiche aree geografiche; • attirare nuovi clienti (spettatori o praticanti); • stimolare le vendite di biglietti/oggetti/servizi ed abbonamenti; • migliorare l’immagine societaria o di un atleta; • esaltare la passione per una squadra o atleta; • facilitare l’uso di servizi complementari ed ausiliari; • correggere opinioni erronee o esprimere la propria opinione su fatti rilevanti.

È importante che una società non sottovaluti l’importanza della comuni-cazione interna, cioè quella rivolta ai dipendenti (sportivi e non) per la diffusione dell’immagine aziendale auspicata.in una società di servizi è la capacità dei lavoratori a fare la differenza ed è per questo che è necessario avvalersi, all’interno dell’azienda, di una “squadra affiatata” e di un personale che sia partecipe totalmente alle finalità dell’organizzazione; a tal fine è bene motivare il personale con una mission (missione aziendale) stimolante e conforme all’immagine del particolare prodotto-servizio di un’azienda sportiva. in effetti, l’elemento chiave per garantire ad una società sportiva un vantaggio competitivo permanente (in termini di comunicazione ma non solo) è quello di avvalersi di un personale qualificato e motivato, partendo dalla consapevolezza che il contesto è sottoposto in continuazione a cambiamenti sempre più rapidi e che di conseguenza richiede sforzi comunicativi maggiori per stare al passo

RUBRICA MARKETING

della Dott.sa Elena Negretti*

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Comunicazione di una società sortiva

Mondo del lavoroatleti, procuratori,

associazioni

Mondo istituzionalegoverno, enti locali,

enti sportivi

Pubblico internoManagement,

personal front line

Pubblico esterno praticanti, sostenitori,

appassionati

Aziendefornitori,

sponsor, produttori

Mass mediaQuotidiani, riviste,

tv, radio

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con esso, sforzi ottenibili solo tramite una perfetta organizzazione interna e coesione tra i vari reparti.

gli sforzi di una società devono essere incentrati sulla costruzione di una comunicazione interna snella ed efficiente e su un gioco di squadra che sappia fondarsi su alcuni concetti chiave quali:

• ricerca di nuove iniziative comunicative provenienti da tutti i reparti; • ricerca di nuove informazioni e suggerimenti sui possibili miglioramenti nella comunicazione dell’azienda; •scambi di idee e suggerimenti tra i vari reparti aziendali, alla ricerca di nuovi spazi di convivenza ed opportunità di collaborazione; • stimolo alla diffusione interna di informazioni, strumenti ed occasioni per comunicare gli orientamenti, decisioni e responsabilità individuali più utili per facilitare questo lavoro di squadra; • ogni reparto fornisce comunque un apporto unico ed insostituibile.

può essere utile intraprendere alcune iniziative che aiutino a migliorare la comunicazione interna. tra queste citiamo: • convention, seminari ed incontri: il loro fine è quello di promuovere il progetto strategico dell’impresa e la nuova mentalità chiarendo il contributo richiesto ad ogni reparto e sottolineando l’importanza del continuo dialogo tra le diverse parti; • incentivare un sistema di informazioni interne, derivanti direttamente dai dipendenti; • creazione di un house organ, cioè un giornalino aziendale con la possibilità di far partecipare anche i dipendenti; • diffusione continua di vari reports sulla vita, eventi ed obiettivi dell’azienda; • organizzazione di eventi e meeting aziendali.

3. il contenuto della comunicazione dopo aver definito gli obiettivi che si vogliono raggiungere e i destinatari interni ed esterni che si vogliono colpire, non resta che stabilire il contenuto del

messaggio che si vuole trasmettere. un aspetto fondamentale, alla base di ogni attività di comunicazione in ambito sportivo, è certamente il risultato agonistico che genera la maggiore attenzione del pubblico. il risultato sportivo, però, è un aspetto su cui l’operatore di marketing non può incidere direttamente; l’unica cosa che può fare è quella di amplificare e poi consolidare gli effetti delle vittorie sul campo. È quindi indispensabile considerare che qualunque attività di marketing, in particolare la comunicazione, deve essere sostenuta da una certa consistenza dei risultati senza i quali nessun intervento può essere efficace.

tre sono i livelli di comunicazione e dunque tre sono i contenuti che la comunicazione sportiva può avere:1) comunicazione sportiva;2) comunicazione istituzionale;3) comunicazione sociale.

la comunicazione sportiva è rivolta sostanzialmente alla squadra ed allo staff tecnico ed avviene attraverso la diffusione di comunicati stampa e i contatti diretti.

la comunicazione istituzionale si riferisce sostanzialmente all’assetto istituzionale societario ed avviene attraverso la diffusione di comunicati stampa e contatti diretti per la promozione di iniziative commerciali, l’organizzazione di eventi a carattere extrasportivo, ecc.

RUBRICA MARKETING

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* Dott.ssa Elena Negretti** Fonte: Cherubini S., “Il marketing sportivo”, Franco Angeli, Milano, 2000

la comunicazione sociale si riferisce al coinvolgimento della società sportiva in iniziative di solidarietà all’interno della comunità sociale attraverso: • contatti con associazioni di volontariato presenti sul territorio e supporto a livello di comunicazione di manifestazioni a scopo benefico; • coinvolgimento degli atleti in attività di solidarietà; • donazione di materiale sportivo ad associazioni/fondazioni; • aiuti economici.

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RUBRICA TECNICA

di Francesco Perrotta

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la motivazione nella pratica SportivaIl termine “motivazione” può essere inteso come “l’insieme dei fattori che promuovono l’attività del soggetto, orientandola verso certe mete e consentendole di prolungarsi qualora tali mete non vengano raggiunte immediatamente, per poi fermarla al conseguimento dell’obiettivo” (Reuchlin, 1957).

preliminarmente va specificato come lo sport sia un’attività che viene praticata per libera scelta, la quale si viene a definire in tre momenti successivi: la scelta – caratterizzata dalla valutazione da parte del soggetto dei diversi elementi sia favorevoli che contrari alla pratica sportiva, prendendo in considerazione tutte le alternative possibili, la decisione – di praticare un determinato sport a partire dalla suddetta valutazione - e l’attuazione – cioè la pratica concreta dello sport prescelto - (giovannini, Savoia, 2002).i giovani, sia i ragazzi che le ragazze, pos-sono intraprendere un’attività sportiva spinti da un insieme piuttosto ampio di ragioni, le quali sono state studiate in det-taglio attraverso un considerevole nume-ro di ricerche, tra le quali particolarmente interessante risulta il lavoro di gill, gross e huddleston (1983). in particolare attra-verso analisi successive è stato possibile individuare otto fattori, rappresentativi delle categorie generali della motivazione allo sport:- il fattore “riuscita/status”, che fa riferi-mento al desiderio di vincere, di essere popolari, di migliorare il proprio status, di fare qualcosa in cui si è capaci e rice-vere premi;- il fattore “squadra”, relativo al desiderio di essere parte di una squadra;- il fattore “forma fisica”;- il fattore “spendere energia”, compren-dente ragioni che riguardano il desiderio di scaricare le tensioni, di muoversi e di stare fuori casa;- il fattore legato a quei rinforzi estrinseci che possono sostenere la motivazione del soggetto, come le persone per lui signifi-cative e il piacere derivante dall’uso del materiale sportivo;- lo sviluppo e il miglioramento delle abi-lità sportive;- l’amicizia e il desiderio di coltivare delle amicizie, nuove e vecchie;- il “divertimento”.tra tutte le suddette motivazioni, quella che è apparsa maggiormente determinan-te è legata allo sviluppo e al miglioramen-to delle proprie abilità sportive; fermo

restando che comunque l’acquisizione di questa competenza è necessario che av-venga in un contesto che tenga in consi-derazione anche le altre motivazioni (cei, 1998), soprattutto al fine di evitare l’ab-bandono sportivo.tra i processi motivazionali, va nominata la motivazione legata alla riuscita, la quale è stata particolarmente approfondita da-gli studi di murray, mcclelland e atkin-son, i quali l’hanno definita in termini di motivazione alla riuscita e motivazione ad evitare l’insuccesso. in particolare, con ri-ferimento agli sportivi di sesso maschile, sembra che un elevato desiderio di suc-cesso e una scarsa paura dell’insuccesso comportino un livello di abilità più ele-vato durante la competizione; mentre, al contrario, una limitata predisposizione al successo associata ad una marcata paura dell’insuccesso comportano prestazioni migliori durante l’allenamento. ulteriori ricerche hanno messo in evidenza come un livello intenso di paura dell’insuccesso associato ad un elevato desiderio di suc-cesso può invece favorire prestazioni po-sitive; questo dato può essere interpretato come capacità del soggetto di utilizzare efficacemente i processi di autoregola-zione, consentendogli di utilizzare que-sta ansia pre gara in termini positivi per

la competizione. in generale, il modello proposto suggerisce che un elevato desi-derio di successo comporta prestazioni migliori in confronto ad una bassa attesa di successo (cei, 1998).la critica che però può essere avanzata a questo modello fa riferimento all’ec-cessiva enfasi che questo pone sulla per-sonalità del soggetto, intesa come forza relativamente stabile che determina le caratteristiche motivazionali; infatti oltre alle caratteristiche strettamente indivi-duali una notevole importanza va ricono-sciuta anche a quelle situazionali, in una reciproca azione sinergica. ad esempio, non tutti attribuiscono lo stesso signifi-cato al concetto di successo nello sport: cioè quando si parla di senso di riuscita alcuni potranno intenderlo come la rea-lizzazione di prestazioni che manifesta-no un elevato grado di competenza, altri come vittoria nel confronto con gli altri. in particolare, questo esempio fornisce l’occasione per distinguere due ulterio-ri orientamenti motivazionali specifici: cioè l’orientamento al compito (per cui il soggetto è interessato a dimostrare un certo grado di competenza/padronanza) e l’orientamento al Sé (per cui il soggetto vuole dimostrare il proprio grado di abi-lità nel confronto con gli altri). la predo-

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RUBRICA TECNICA

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minanza dell’uno o dell’altro stile moti-vazionale è determinata non solo dalla disposizione individuale, ma anche da fattori situazionali, come possono essere ad esempio i rinforzi provenienti dagli adulti oppure il modo in cui è strutturato l’ambiente; in quest’ultimo caso è chiaro come una competizione caratterizzata dal confronto interpersonale e da una valuta-zione pubblica eliciterà un orientamento al Sé, mentre una maggiore enfasi posta sull’apprendimento e sulla dimostrazione di un certo grado di maestria stimolerà un orientamento al compito (cei, 1998).È importante quindi non trascurare quel-le che possono essere delle determinanti di carattere contestuale; con queste s’in-tendono: le strutture di ricompensa – che, se legate alla prestazione contro l’avver-sario o alla prestazione contro uno stan-dard, determineranno diverse modalità competitive a cui si assoceranno dei cor-rispondenti orientamenti motivazionali -, l’orientamento dell’allenatore – che a sua volta può essere basato sul controllo oppure sull’informazione, modificando la percezione di sé del soggetto nonché la sua motivazione-, le differenze legate al tipo di sport – che possono attirare al-cuni soggetti e non altri - ed anche i fat-tori socio-culturali (classe sociale, razza, etnia) – che possono esercitare una certa influenza sul grado di coinvolgimento del soggetto nello sport stesso- (giovannini, Savoia, 2002). Il risultato di una certa prestazione non va quindi letto solo in termini di vittoria o sconfitta, ma soprattutto di percezioni individuali di successo o di fallimento: coloro che sono maggiormente interessati al livello di padronanza si focalizzeranno maggiormente ai miglioramenti rilevati durante la prestazione confrontandoli con gli standard precedenti, attribuendo ad essi maggiore valore rispetto alla vitto-ria in sé; al contrario coloro che gareggia-no focalizzandosi sul confronto con gli al-tri, definiranno il successo o il fallimento soprattutto in relazione alla prestazione degli altri e quindi all’esito della compe-tizione (giovannini, Savoia, 2002). Que-sti due orientamenti sono dimensioni indipendenti per cui, non essendo legati tra loro, possono essere presenti entram-bi nello stesso soggetto in misure diver-se: un individuo può essere fortemente orientato tanto verso il sé quanto verso il compito, oppure un altro potrebbe esse-re maggiormente focalizzato sul compi-to e meno sul sé, o viceversa (nicholls, 1992). È stato inoltre messo in evidenza come l’orientamento al compito sia in relazione positiva con la percezione dello sport come attività divertente, mentre al contrario l’orientamento al sé ridurrebbe l’interesse intrinseco per lo stesso (duda, nicholls, 1992).anche le valutazioni del soggetto sul

proprio livello di competenza esercitano una notevole influenza sulle prestazioni dello stesso (harter, 1978; 1985): il sen-timento di autoefficacia si struttura nella continua sperimentazione delle proprie capacità e, mentre queste ultime si af-fermano e si stabilizzano, il soggetto si pone continuamente nuovi obiettivi che lo metteranno nuovamente alla prova. in questo processo di strutturazione parti-colarmente importanti sembrano essere le risposte fornite dal contesto esterno, in particolare dall’allenatore: il feedback di quest’ultimo influenza notevolmente la percezione della propria abilità e la pre-stazione sportiva, soprattutto nei giovani adolescenti (weiss, chaumenton, 1992). i risultati di weiss e chaumenton (1992) evidenziano come i giovani prediligano dei rinforzi che non solo li incoraggino ma soprattutto forniscano loro suggerimenti di carattere tecnico volti a farli migliora-re, e come questi stessi messaggi stimoli-no la loro percezione di competenza.relativamente ai processi motivazionali è importante citare anche la cosiddetta teo-ria dell’attribuzione, per cui gli individui cercano di dare un senso agli eventi che accadono a loro e all’ambiente circostante attraverso delle relazioni causali: il cosid-detto locus of control identifica la causa della prestazione come interna o esterna; altrettanto importante è il concetto di stabilità, per cui le cause di un certa pre-stazione vengono identificate come stabili o instabili (Weiner, 1972, 1979). il primo concetto permette di determinare se l’individuo interpreta le cause come più o meno suscettibili di controllo da parte sua: è evidente come l’attribuzione di un successo a cause interne agisca positiva-mente sulla propria autostima, incremen-tando l’interesse verso quella stessa atti-vità; così come, al contrario, attribuire un insuccesso a cause interne può compor-tare una diminuzione del senso di auto-

efficacia con una conseguente riduzione del coinvolgimento in quella particolare attività. anche la stabilità, d’altro canto, può influenzare le aspettative future di successo agendo anche sul vissuto emo-tivo: associare un insuccesso a cause sta-bili comporterà aspettative di fallimento anche in relazione alle prestazioni future; mentre in caso di successo si svilupperà l’atteggiamento opposto. così come, se un soggetto attribuisce un eventuale fal-limento a delle cause instabili, coltiverà aspettative positive in relazione alle si-tuazioni future; mentre associare costan-temente un successo a cause instabili può indurre aspettative negative in relazione alle prestazioni successive. approfondendo il legame tra interpreta-zione dei risultati, formulazione di nuove aspettative e prestazioni è emerso come i soggetti – soprattutto allo scopo di pre-servare la propria autostima - tendereb-bero a fornire interpretazioni causali di tipo difensivo nel caso di insuccessi, e in termini di abilità e d’impegno i suc-cessi, riconoscendo quindi una maggiore responsabilità personale nel caso di pre-stazioni positive, in confronto a quelle negative. inoltre, oltre ad una particolare enfasi posta al locus of control interno, i successi vengono anche attribuiti in mi-sura maggiore a cause stabili e controlla-bili (mcauley, gross, 1983).interessante è anche considerare lo stato emotivo come fonte di influenza del com-portamento emotivo e della prestazione stessa: se un soggetto è caratterizzato da uno stato emozionale di felicità, diverti-mento, piacere e orgoglio tenderà a man-tenere e ad aumentare il proprio livello di motivazione e quindi di padronanza; al contrario uno stato negativo espresso da ansia, tristezza, vergogna, imbarazzo diminuisce la motivazione e il desiderio di partecipazione (giovannini, Savoia, 2002).

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delle persone che ci circondano, evitando omologazione;• Riconoscere il diritto-dovere di avere ed esprimere idee e sentimenti alla persona che ci è accanto;• Riconoscere a ciascuna persona, che è presente in palestra con noi, una certa importanza ed una significatività per il benessere della comunità di lavoro in cui è inserita.

mentre, il rompere oggetti, allagare spogliatoi, scrivere sui muri, rovinare vestiti dei compagni hanno un’evidenza tangibile di mancanza di rispetto verso oggetti e, forse meno evidente perché non sempre immediata, verso le persone proprietarie o responsabili della loro manutenzione, non è così per le mancanze morali che si possono commettere verso altre persone. il non riconoscimento di sentimenti, idee, caratteristiche o ruoli possono intaccare autostima ed autonomia, facendo sentire l’altra persona inutile e superflua, oltre che priva di efficacia e fiducia. ciò vale, in particolar modo, quando lavoriamo, educhiamo o ci rapportiamo

con giovani, ancora coinvolti nel percorso di costruzione della loro identità.

Essere rispettosi implica essere responsabili causali e morali verso noi stessi e verso il gruppo di lavoro.assumersi la responsabilità di un’azione significa essere consapevole delle conseguenze che un’azione comporta. in esso vi è il concetto di libertà in quanto è possibile scegliere come comportarsi per raggiungere i propri fini attraverso mezzi adeguati. la libertà implica l’accettazione o meno di costrizioni, impedimenti o regole così come l’utilizzo di mezzi più o meno leciti per obiettivi importanti.Esempi di elusione della propria responsabilità sono la mancanza di riconoscimento di un proprio errore, il nascondersi dietro fantomatiche responsabilità collettive o il favorire il meccanismo perverso del “capro espiatorio”.purtroppo la diffusione di responsa-bilità, cioè l’agire in gruppo, implica, spesso, un aumento dell’indifferenza e conseguentemente una diminuzione

rispettare significa rivolgere l’attenzione verso qualcuno o qualcosa.

kant diceva che il rispetto è un sentimento morale che si rivolge alle persone e non alle cose. ovviamente nel rispettare le cose è implicito il rispetto alla persona che ne è direttamente responsabile o coinvolta.

ad esempio il rispetto del lavoro dei colleghi e degli impegni presi con loro: in occasione di una scadenza di presentazione di un certo lavoro può succedere che qualcuno, nonostante i solleciti, porti quanto doveva preparare con un mese di ritardo. le conseguenze sono che l’ufficio è costretto a lavorare ad un sovraccarico o a modificare tutti gli impegni a cascata per rispettare le scadenze e, inoltre, questo avrà una ripercussione su ogni persona e sulle loro rispettive famiglie.

il rispetto, quindi, è in primo luogo la consapevolezza che non esistiamo solo noi e che il mondo è popolato da altri essere umani che chiedono, al nostro pari, di essere riconosciuti in quanto tali e pretendono da noi ciò che noi pretendiamo da loro: essere riconosciuti in quanto persona.

il rispetto della persona può esistere in tre forme diverse: •Riconoscere le caratteristiche peculiari

RUBRICA PSICOLOGIA

della Dott.ssa Claudia Fiorini

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carta Etica…work… in progressRispetto e senso di responsabilità

“l’uomo vive più negli altri che in se stesso, più nellacollettività che come singolo individuo”(M. Scheler, 1923)

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della responsabilità individuale.Spesso questi tipi di comportamento diventano a loro volta esempi da imitare e deresponsabilizzarsi di fronte ai vari eventi accaduti: ‘se non mettono a posto loro perché devo farlo io’, ‘se non lo richiama il genitore perché devo richiamarlo io’.

il problema nasce quando ci troviamo in un contesto in cui è necessaria massima condivisione e soprattutto interagiamo con giovani leve, cioè in una comunità sportiva che pratica sport di gruppo.

riassumendo il rispetto ha un valore deontologico edimplica assumersi la responsabilità di fare una scelta. il rispetto non è solo educazione, conoscenza o insieme di variabili culturali, è azione positiva, aderenza ad un sistema di valori. il rispetto è attenzione per l’altro, e per le possibili conseguenze che un nostro comportamento potrebbe generare. conseguenze definite non solo in termini di risultato ma di sofferenza, di autostima, di autoefficacia e di crescita della persona.a volte sarebbe sufficiente chiedersi “e se fossi io al suo posto?” “a me farebbe piacere trovare tutto in disordine?” “E se venissi trattato così io come mi sentirei?”

“Non fare ciò che non vorrei venisse fatto a me” è già una forma di rispetto evoluta che implica attenzione per l’altro e assunzione di responsabilità del proprio comportamento.Se pretendiamo rispetto per i nostri figli è necessario diventare i primi sostenitori di un comportamento empatico e attento a questi valori, perché solo se

RUBRICA PSICOLOGIA

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dott.ssa claudia [email protected]. 347 3551370

riconosco l’altro come persona degna di valore allora l’altro, a sua volta, sarà in grado di rispettarmi nella mia persona.

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C’è un amico in+ che scendein campo con voi.È Kinder+Sport, checon il suo sostegnoè ovunque ci sia volleyin Italia: a scuola così come con i nostri azzurri.

Kinder+Sport è il progetto di Ferreronato per diffondere e promuoverela pratica sportiva come una sana abitudine quotidiana, incominciandodalle nuove generazioni.In Italia, Kinder+Sport supportala passione dei giovani atleti attraversole principali federazioni sportive.In Europa, collabora con le istituzioniper organizzare attività che avvicinano i più piccoli ad uno stile di vita sano.

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