scuola e cittadinanza di...il cittadino oggi domani pluralismo. title: microsoft powerpoint -...
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SCUOLAE
CITTADINANZA
• Presentazione della proposta(v. successione slides Guerraggio)• Un percorso didattico alla ricerca di identità:
migranti, plurali, noi e gli altri (intervento Prof. E. Laforgia, area storico – letteraria)
• Il sistema politico italiano – la “città” a noi piùvicina
- la funzione delle norme e delle regole- la costituzione e i suoi principi- l’organizzazione della Repubblica Italiana- modifiche al titolo V del 1948 con la legge costituzionale 18/10/2001 n°3
- distinzioni concettuali tra Repubblica, Stato, Regione, Provincia, Città metropolitana, Comune
• Dimensione Europea- la più adatta oggi per affrontare la grande sfida
del superamento del concetto tradizionale di cittadinanza
- Carta dei diritti fondamentali, 2000 art.9 –nuove prospettive di tutela della persona
- Carta dei diritti di Nizza, art. 1 – insegnare a vivere e a convivere in un quadro di cittadinanze, di appartenenze, di identitàprimarie.
• L’ambiente culturale in cui i giovani sono immersi spesso propone modelli di cittadinanza passiva e poco solidale, competitiva e orientata verso un “successo” di facciata
• La scuola e la famiglia giocano un ruolo decisivo in una rete di relazioni in cui sono coinvolti gli studenti
• A scuola si può acquisire quel complesso di conoscenze, abilità, capacità, atteggiamenti che consente al giovane di esercitare la propria cittadinanza in modo attivo, senza subire nécommettere prevaricazioni
EVOLUZIONE DEL TEMA
DELLA CITTADINANZA
• Da cittadinanza come appartenenza ad una comunità un insieme di diritti, i diritti di cittadinanza
• Da un modello comunitario ad un modello sostanzialmente individualistico
• Definizione di cittadinanza in termini giuridiciinsieme di diritti e doveri stabiliti da
un ordinamento giuridico positivo
• Riferire la nozione di cittadinanza ai diritti civili, politi, sociali
• Costituzione italiana:doveri inderogabili, di solidarietà
politica, economica e sociale (art. 2)di “dignità sociale” (art. 3)di utilità sociale (art. 41)di funzione sociale, del diritto di
proprietà (art. 42)
• L’arricchimento della nozione di cittadinanza viene messo in discussione nel momento in cui si registra la crisi del Welfare Stato
LA CITTADINANZA:
UN PERCORSO STORICO
• Concetto di cittadinanza, elaborato dal sociologo inglese Marshall
una forma di uguaglianza umana fondamentale connessa con il concetto di piena appartenenza ad una comunità – e dalla ormai classica tripartizione dei diritti in diritti civili, politici e sociali
CITTADINOCITTA’STORIA
• Aristotele, Politica, III librocittadino colui che partecipa
all’amministrazione della giustizia e fa parte dell’assemblea popolare
cittadinanza si identifica con la partecipazione alla vita pubblica e con l’appartenenza a una determinata comunità che legittima quella partecipazione
La cittadinanza è riservata solo ad alcuni gruppi sociali ( esclusione di donne, schiavi, meteci) no stranieri rilevante il possesso di reddito per accedere alla pienezzadella cittadinanza
• Impero romanoviene usato lo strumento della cittadinanza,
estesa a tutti quelli che vivevano nei territori dell’impero per una imponente operazione di integrazione
• Da Aristotele fino al XIX secolocittadinanza riservata a gruppi ristretti
• Età modernarapporto cittadinanza / territorio statale
CITTA’• “La città …. è un’istituzione umana: dunque
non è mai stata inventata una volta per tutte, ma cambia sempre in rapporto a tutta l’organizzazione della società”(M. Liverani, L’origine della città, E.R. 1986)
• 7000 anni fa: inizia la rivoluzione urbana in diverse parti del mondo
• Nel corso dei secoli e in contesti spaziali differenti sviluppi variegati
• Per gli antichi era difficile capire che esistessero altre città oltre la propriavalore identitario fortissimo, materializzato dalla “mura”, e dalle “porte”, cittadini che chiudevano i rapporti con gli altri
• Città antica: un qualsiasi agglomerato urbano con due tratti distintivi la complessitàdell’organizzazione e la sua concentrazione spaziale
• Piccoli villaggi isolati fondati sull’unitàfamiliare e nulla hanno a che fare con il “cittadino”
• IV millennio a.C. rivoluzione agricola organizzazione Mesopotamia - Egitto
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
• Evoluzione dei termini: “istruzione civica”“educazione civica” “educazione alla cittadinanza” “educazione alle cittadinanze”
• Educazione civica: studio in cui le conoscenze delle istituzioni politiche – locali, regionali o nazionali – erano la priorità
• Educazione alla cittadinanza: concezione che porta in primo piano l’esperienza di ciascuno e la ricerca di pratiche adatte a sviluppare atteggiamenti e comportamenti rispettosi dei diritti dell’uomo e della cittadinanza democratica
• Estensione di contenuti: nessun aspetto della vita sociale è estraneo alla cittadinanzaLa società è fatta per e dagli uomini. La questione del “vivere associato” riemerge con forza sotto la spinta di diversi fattori la globalizzazione delle economie dominate da imprese sempre piùpotenti, la mondializzazione delle culture diffuse dai grandi mezzi di informazione internazionale, i rischi di frammentazione etnica e di moltiplicazione dei particolarismi che escludono, la crisi dei valori di base della nostra società, i fenomeni di razzismo e di xenofobia
• L’ ECD non è solo una costruzione teorica, ma un invito per la pratica quotidiana, un invito per la pratica quotidiana, un invito ad esercitare le proprie libertà all’interno di un quadro disegnato dalle leggi democratiche entro lo spazio tracciato dai diritti dell’uomo
• Competenze chiave:a) Competenze di ordine giuridico e politico,
conoscenze del mondo attualeb) Competenze etiche e scelte di valori – libertà,
uguaglianza, solidarietàc) Competenze sociali – vivere con gli altri,
cooperare, costruire e realizzare progetti comuni, assumere responsabilità(intercultura), capacità di risolvere i conflitti
• “Convivere civilmente” oltre l’educazione alla cittadinanza e l’educazione civica: nella società multiculturale e multireligiosa èindispensabile “convivere civilmente” non solo con chi ha ed esercita la cittadinanza, ma anche non ce l’ha, con chi non gode i diritti politici e spesso fatica persino a realizzare le condizioni minime di esercizio dei diritti umani più elementari
• Diritti dell’uomo: I articolo: “Tutti gli uomini nascono liberi e uguali per dignità e diritti”
• Carta dei diritti di Nizza, articolo 1- Dignitàumana- la dignità umana è inviolabile- Essa deve essere rispettata e tutelata
• Costituzione della Repubblica Italiana: disegna tra i suoi “principi fondamentali” la condizione di “cittadino” e dedica l’intera prima parte -ben 41 articoli- ai “diritti e doveri dei cittadini”, dai diritti di voto, di riunione, di stampa, di associazione, di sciopero ai doveri di pagare le tasse, di difendere, anche con le armi, la patria, di rispettare le leggi
• Art. 3- art. 4- art.10
GLOSSARIO
• CARTA COSITUZIONALE: è la legge fondamentale di uno Stato ed indica la forma di governo prescelta e i fondamentali diritti e doveri dei cittadini nei confronti dello Stato stesso
CITTADINANZA: 1.l’insieme degli abitanti di una città; la cittadinanza è invitata alle celebrazioni dantesche. 2.appartenenza del singolo a una società organizzata a Stato; cittadinanza originaria; cittadinanza acquisita / Piccola cittadinanza, priva del godimento dei diritti politici e dell’obbligo del servizio militare / Doppia cittadinanza, appartenenza di un singolo, in qualità di cittadino a due Stati
DIRITTI E DOVERI• DIRITTI: richiamano: desiderio, piacere,
esercizio soggettivo possibile, volontà, soddisfazione immediata, slancio-pulsione, apertura, soddisfazione, gioia- dolcezza-nostalgia, di nuovo.
• DOVERI: implicano: rinuncia, sacrificio, imperio esterno al soggetto, volontà, rinvio, sforzo- calcolo razionale- giustificazione, compressione, abbassamento dell’ansia, amarezza- rancore- rimpianto, non più-( H. Simon, La ragione nelle vicende umane, Bologna, Il Mulino, 1984)
• DIRITTI INVIOLABILI: diritti umani• GIURISPRUDENZA: è l’insieme delle
sentenze storicamente pronunciate dai giudici-Le sentenze non hanno valore generale, cioè di norma e il singolo giudice è libero nei confronti dei precedenti; nei fatti però l’orientamento della giurisprudenza costituisce un punto di riferimento per le decisioni dei giudici, anche in vista dell’esigenza di garantire, attraverso una tendenziale uniformità, la certezza del diritto.
• NORME GIURIDICHE CONSUETUDINARIE (common law):Norma giuridica non scritta derivante non dalla dichiarazione di volontà di un organo, ma dal costante ripetersi di un dato comportamento, che viene assunto tacitamente dalla comunitàcome norma.
• SEPARAZIONE DEI POTERI principio tipico dello Stato liberale in base al quale i fondamentali poteri dello stato vanno separati ed affidati ad organi diversi. Tale principio è assolutamente antitetico alla forma di governo dell’assolutismo.
• SOVRANITA’indipendenza assoluta di uno stato rispetto ad altri poteri o norme. Il termine sovrano, che anticamente indicava la persona del re, significava appunto “che sta al vertice”, “che non ha altri al di sopra di se”.Lo stato concentra nelle sue mani il monopolio della forza ed è quindi l’unico soggetto in grado di imporre coattivamente la propria volontà. Tale forza è esercitata legalmente e i cittadini ne legittimano l’uso (stato di diritto)
• STATO SOCIALEparticolare forma di stato che riconosce ai
cittadini una serie di diritti sociali, assumendo come proprio compito l’aumento del benessere dei cittadini, a tutela dei soggetti svantaggiati, e la riduzione delle disuguaglianze attraverso l’erogazione di servizi pubblici e/o sussidi. Evoluzione dello stato liberal-democratico.
• WELFARE STATEcompito primario di questa forma di stati è la promozione e il sostegno del benessere dei propri cittadini. A differenza dello stato sociale il welfare state non recepisce l’obiettivo della giustizia sociale ma solo quello della produzione di servizi collettivi che il mercato non sembra orientato a fornire.
Identità Nazionale e identità etnica non in conflitto
l’altro e la paura
Assimilazione Indifferenza
CITTADINANZACittà plurale Acculturazione
i G2Integrazione
Assimilazione Adattamento
Identità
I GIOVANI E LA COSTITUZIONEretroterra e panoramica di riferimento di una
cittadinanza attiva, responsabile e democratica
ieri- P.Calamandrei, 1955 Art. 3
COSTITUZIONEPrincipi ispiratori
Art. 1, 36, 2, 4, 8, 19, 10, 22
oggi domanicultura città pluralepatriadiverso
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Educazione società aperta
art.33,34
cittadino
CITTADINANZAimmigrazione
Attiva
CULTURA
ieri
IL CITTADINO
oggidomani
pluralismo