scuola secondaria di 1° grado mario zippilli via de vincentiis, 2 teramo anno scolastico 2009/2010...
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Scuola Secondaria di 1° grado
”Mario Zippilli “via De Vincentiis, 2 TERAMO
Anno scolastico 2009/2010
Programma Nazionale “Scuole Aperte”AREA TEMATICA “Potenziamento delle conoscenze
scientifiche attraverso le attrezzature scientifiche e la didattica laboratoriale”
PROGETTO IN RETE presentato dalla Scuola Secondaria di 1^ grado”M. Zippilli” Teramo,
dalla Direzione didattica III Circolo “S. Giorgio” Teramo e dalla Direzione didattica IV Circolo
“Risorgimento” TeramoIN COLLABORAZIONE con l’INAF- Osservatorio astronomico di Collurania “Vincenzo CerullI” –
TERAMO.
Lucee
osservazione del cosmo
Perché vediamo gli oggetti
Che cos’è la luce
La propagazione della luce
La riflessione della luce
Perché vediamo gli oggetti?
Noi vediamo gli oggetti perché la luce che trasmette ai nostri occhi l’oggetto che stiamo
guardando: gli occhi, colpiti dai raggi luminosi che partono dall’oggetto, inviano al nostro cervello
impulsi che sono trasformati nell’immagine dell’oggetto.
Al buio, cioè in assenza di luce, la nostra vista cessa di funzionare e tutto ciò che ci circonda
diventa indistinguibile.
Una sorgente luminosasorgente luminosa emette
luce propria, mentre gli oggetti oggetti
illuminatiilluminati diffondono in tutte le
direzioni la luce da cui vengono
investiti.
La luce è un’onda (elettromagnetica), ma si propaga in modo geometrico, come se fosse composta da corpuscoli (fotoni).
Che cos’è la luce?
La velocità della luce
La luce proveniente dal sole impiega circa 8 minuti per arrivare a noi.
La luce può propagarsi in un mezzo trasparente (aria, vetro, acqua) ma anche nel VUOTO.
v = s/t = 300000 km/s (più di un miliardo di chilometri all’ora!)
Sole
Terra
150 milioni di km = 8 minuti-luce
Sole
t
s
La propagazione della luce: le ombre
Una fonte luminosa di piccole dimensioni (sorgente puntiforme S) genera, attraverso un
schermo forato circolare O, una macchia luminosa nettamente delineata su uno schermo V. La
macchia corrisponde alla sezione del cono avente S per vertice e che “si appoggia” sul contorno di
O.
S
O
V
Se sostituiamo lo schermo forato con un ostacolo opaco, in caso di sorgente puntiforme otteniamo un’ ombra netta
In caso di sorgenti estese, abbiamo effetti di penombra
t
s
x
D
h
y
x : h = D : y
SOLELUNA
TERRA
eclisse parziale
eclisse totale
Le eclissi
La riflessione della luce: gli specchi piani
Quando un fascio di luce, dopo aver colpito un corpo non trasparente lucido e levigato, rimbalza sulla sua superficie e viene deviato in un'altra direzione. Si tratta del fenomeno della riflessione.
1^ LEGGE - Il raggio incidente, la perpendicolare allo specchio nel punto di incidenza e il raggio riflesso sono complanari, cioè giacciono tutti nello stesso piano;
2^ LEGGE - Il raggio incidente forma, con la perpendicolare allo specchio condotta nel punto di incidenza, un angolo (angolo di incidenza) uguale all’angolo formato dal raggio riflesso e dalla perpendicolare stessa (angolo di riflessione):
iraggio incidente
rraggio riflesso
i = r
L’immagine è
virtuale, delle stesse dimensioni dell’originale,
diritta,
ma non è sovrapponibile all’originale
A
B
A’
B’
oggettoimmagine
Le nostre misurazioni
ri
rrrr
ri
ri
rr
ri= raggio incidente
r= raggio riflesso
La riflessione della luce: gli specchi sferici
Un raggio di luce che passa per il centro C della calotta sferica ha un angolo di incidenza sullo specchio uguale a 0°; pertanto anche l'angolo di
riflessione è uguale a 0° e il raggio riflesso percorre lo stesso cammino ottico del raggio
incidente.
I raggi paralleli all’asse ottico dello specchio vengono riflessi e divergono da un punto posto dietro lo specchio, detto fuoco: non sono i raggi riflessi ad incontrarsi, bensì i loro prolungamenti.
oggettoimmagine
Quando l'oggetto si trova tra il vertice V e il fuoco F: p < f, si ha una immagine ingrandita, capovolta, virtuale.
Quando l’oggetto si trova tra il fuoco e il centro dello specchio : p > f, si ha una immagine ingrandita, capovolta, reale.
Quando l'oggetto si trova a una distanza dallo specchio superiore al doppio della distanza focale: p > 2f si ha una immagine rimpicciolita, capovolta, reale.
l’immagine fornita da uno specchio convesso è sempre rimpicciolita, diritta, virtuale
OGG
C F
Oggetto tra il fuoco e il centro dello specchio
L’immagine risulta ben focalizzata quando la distanza tra lo specchio e l’immagine è maggiore del doppio della distanza focale
L’immagine è ingrandita, capovolta e reale
Oggetto tra la doppia distanza focale e l’infinito
L’immagine risulta ben focalizzata quando si trova il fuoco e l’estremo della doppia distanza focale
L’immagine è rimpicciolita, capovolta e reale
…fine…(per ora…)