scuola secondaria di i grado “alighieri...

12
Se Marte diventasse azzurro SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI-SPALATRO” VIESTE LO SCIENZIOTTO periodico scientifico scolastico coordinatore prof. A. Giuffreda novembre 2017 Con l’approvazione del decreto vaccini è diventato obbligatorio vaccinare i bambini e i ragazzi da zero a sedici anni Svolta nella prevenzione dell’Alzheimer

Upload: doannhan

Post on 16-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

Se Marte diventasse azzurro

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI-SPALATRO” VIESTE

L O S C I E N Z I O T T O

periodico scientifico scolastico coordinatore prof. A. Giuffreda novembre 2017

Con l’approvazione del decreto vaccini è diventato obbligatorio vaccinare i bambini e i ragazzi da zero a sedici anni

Svolta nella prevenzione dell’Alzheimer

Page 2: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

Hanno collaborato a questo numero: Francesca Pellegrino-Elisabetta Quitadamo-Martina Solitro-

Anastasia Argentieri- Marianna Del Duca- Giacinto Ruggieri- Greta Ruggieri- Tommaso Spina Diana- Berardo Medina- Noemi Troiano- Libera Riccardi- Ignazio Simone-

Sara Salcuni- Silvia Basanisi

Sommario

LO SCIENZIOTTO

[email protected]

Ambiente Se Marte diventasse azzurro

Zuppa di plastica nel Mediterraneo

Salute Alzheimer: una nuova cura

Mangiar meno fa diventare intelligenti Sindrome dei bambini farfalla

Matematica La superstizione del numero 13

Il nuovo kilogrammo

Speciale Vaccini

2

Page 3: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

Jenner provò ad iniettare del materiale purulento prelevato dalla pustola di vaiolo bovino in un bam-bino. A distanza di alcuni mesi il ragazzo venne inoculato con del vaiolo umano e, come ci si aspettava, la malattia non si sviluppò.

Nonostante Jenner non fosse in grado di spiegare

il meccanismo, grazie alle sue intuizioni poté con-statare che in seguito al “vaccino” qualcosa nel corpo del ragazzo era cambiato e lo preservasse dal contagio.

A portare in Italia la

La storia della vacci-

nazione nasce dall‟osserva-zione, che la sopravvivenza ad una malattia determina quasi sempre l‟immunizza-zione del soggetto al pato-geno che l‟ha causata. Già al tempo dell‟antica Grecia infatti lo storico Tucidide aveva avuto modo di osser-vare che coloro che, al tem-po dell‟epidemia di vaiolo del 429 a.C. riuscivano a sopravvivere, divenivano poi immuni alla malattia o comunque alle sue manife-stazioni più gravi.

Una pratica molto usata nell‟antichità nei confronti di questa malattia era la co-siddetta variolizzazione, dapprima praticata essen-zialmente in India, Cina e Turchia e poi diffusasi in Eu-ropa a metà del „700 circa.

Tale pratica consisteva nell‟in-fettare volutamente le persone sane servendosi del pus proveniente dalle pustole delle perso-ne malate affinché si contagiassero diventando così (nel caso in cui so-pravvivessero) im-muni alle formi più gravi di vaiolo.

La vera svolta in ambito di vaccini però si deve al medi-co di campagna bri-tannico Edward Jen-ner che nel 1796 sco-prì la vaccinazione come tecnica per sconfiggere e preve-nire le malattie infettive.

Il medico inglese, infatti, osservò che le mungitrici che contraevano il vaiolo bovino riuscivano a guarire diventavano immuni nei confronti del vaiolo umano. Alla luce di queste scoperte

vaccinazione jenneriana fu Luigi Sacco, primario dell‟Ospedale Maggiore di Milano.

In poco tempo grazie al suo impegno il vaccino si diffuse in tutto il Regno d‟Italia e poi anche in quel-lo delle Due Sicilie. In se-guito all‟Unità d‟Italia poi, la vaccinazione anti-vaiolo fu resa obbligatoria per tutti i nuovi nati a partire dal 1888. In Italia l’obbligo è stato abolito nel 1981 dopo che l‟Organizzazione Mon-diale della Sanità (OMS) ha decretato eradicato il vaiolo dalla Terra.

Si stima che se non avessimo sconfitto il vaiolo con la vaccinazione, ogni anno morirebbero 5 milioni di persone tra bambini e adulti.

Il vaccino, quindi, è sta-to lo strumento medico che ha salvato il maggior nume-ro di vite umane.

Vaccinarsi è, pertanto, un diritto individuale ma è anche un obbligo nei con-fronti della intera collettivi-tà. Il propagarsi di una ma-lattia infettiva, il cui conta-gio avvenga esclusivamente da uomo ad uomo, si può bloccare in modo efficace attraverso la copertura vac-cinale specifica della quasi totalità della popolazione. L‟obiettivo principale della vaccinazione di massa è quello di tutelare la colletti-vità e il singolo individuo dal pericolo di contagio di una malattia grave e spesso letale. 3

In 15 anni il vaccino ha salvato 20 milioni di vite E

dit

or

iale

Ad affermarlo un documento del-la Organizzazione Mondiale del-la Sanità secondo il quale il vac-cino contro il morbillo ha fatto diminuire di circa l’84% le morti per questa malattia.

Francesca Pellegrino

Edward Jenner (Berkeley, 17 mag-gio 1749 – Berkeley, 26 gennaio 1823) è considerato il padre dell'immunizzazione. Oltre agli studi di medicina, Jenner si dedi-cò allo studio delle mongolfiere, del tarta-ro emetico e del cuculo; per quest'ultimo fu anche nominato membro della Royal So-ciety nel 1789.

Page 4: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell‟anno passato, in Svizze-ra, e poi continuamente rilan-ciato da organizzazioni e mo-vimenti ambientalisti.

Secondo quel dossier di Davos, nei mari di tutto il mondo ci sarebbero oltre 150 milioni di tonnellate di mate-rie plastiche.

Ma tra le acque più inqui-nate figurano quelle mediter-ranee, perché il Mediterraneo è un mare chiuso e una parti-cella potrebbe avere un tem-po di permanenza nelle acque pari a mille anni.

In teoria, cioè, partendo dall‟Adriatico potrebbe im-piegare un millennio per attraversare lo stretto di Gibilterra, per poi finire nell‟o-ceano. Il Mediterra-neo, insomma, si sta trasformando in una sorta di “zuppa” di plastica galleggiante.

In un articolo pubblicato su Plasma Sources Science and Technology, Vasco Guerra, fisico dell'Università di Lisbo-na, ha ipotizzato la pos-sibilità di ottenere ossi-geno portando allo stato di plasma la CO2 pre-

sente nell’atmosfera mar-ziana. La bassa pressione atmo-sferica marziana e la tem-peratura di circa - 60°permetterebbero,infatti, di generare il plasma senza le pompe a vuoto e i com-pressori che servono sulla Terra, consentendo la rottura del legame mole-colare che unisce il car-bonio all'ossigeno, evitan-do che la CO2 si riformi. I primi uomini su Marte potrebbero sfruttare que-sta tecnologia al plasma per ottenere ossigeno da respirare e propellente per rientrare sulla Terra.

un sistema efficace di rac-colta, riciclaggio e smalti-mento dei rifiuti.

La plastica è insomma uno dei grandi problemi eco-logici dei mari della Terra, Mediterraneo incluso, con un impatto significativo sull'ecosistema e sulla catena alimentare.

Tra pochi anni non ci sarà pesce o uccello marino che non si sarà nutrito anche di plastica, infatti, i residui di plastica sono stati trovati nello stomaco di pesci, uc-celli marini, tartarughe e cetacei, compresi i fondali marini.

Il pericolo maggiore è rappresentato dalle micro-plastiche (prodotte dalla de-gradazione lenta della plasti-ca) più spesso ingerite dagli animali marini che non sono in grado di distinguerle dal cibo.

L‟allarme sulla plastica in mare, con dati preoccu-panti, è stato lanciato la pri-

Uno studio concluso nell'ottobre del 2016 e pub-blicato su Nature, dimostra che ogni anno finiscono in mare tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti di pla-stica, trasportate dai fiumi.

I maggiori inquinatori, secondo lo stesso studio, sono i fiumi Yangtze, Xi e Huanpu (Cina), Gange (India), Cross (confine tra Camerun e Nigeria), Solo e Brantas (Indonesia), Rio del-le Amazzoni (Brasile), il Pasig (Filippine), l'Irrawad-dy (Myanmar), responsabili del trasporto di circa il 90% della spazzatura di plastica negli oceani.

Quest' invasione sta rapi-damente trasformando i no-stri mari nella più grande discarica del mondo. Le cau-se di ciò sono note: nel corso degli ultimi 20 anni si è regi-strato un tumultuoso svilup-

po economico e indu-striale, troppo veloce per poter organizzare

vede di posizionare un ma-gnete capace di generare un campo di 20mila gauss nel punto dello spazio in cui le attrazioni gravitazionali di Marte e del Sole si annulla-no a vicenda, (in questo modo il magnete rimarreb-be stazionario).

Il campo magnetico fa-rebbe da scudo contro il vento solare: le particelle ad alta energia provenienti dal sole a 1700 Km/secondo, deviate, non sot-trarrebbero più all‟atmosfe-ra di Marte i suoi gas, la pressione si alzerebbe e così la temperatura.

In questo modo i ghiacci si scioglierebbero e si rifor-merebbero i mari.

Tutto questo si potrebbe realizzare nel 2030.

Conseguenza: su Marte c‟è una spaventosa escursio-ne termica. In una giornata si possono avere 100 gradi di differenza tra le minime e le massime; la bassissima pres-sione atmosferica, fa sì che l‟acqua su Marte passi diret-tamente dallo stato ghiaccia-

F. Pellegrino

to allo stato di vapore. Questo significa sia che

oggi non possiamo avere oceani o fiumi sia che non possiamo sopravvivere senza tuta pressurizzata perché il nostro sangue bollirebbe in pochi secondi.

Il progetto della Nasa pre-

Se Marte diventasse azzurro

Marte è definito il Piane-ta Rosso per via dell‟ossido di ferro abbondante sulla sua superficie anche se qualcuno è convinto che non sarà così per sempre.

James Green, direttore della divisione di scienze planetarie della Nasa, ha un progetto, presentato di re-cente, per convertire Marte in un pianeta più simile alla Terra, perché dotato di ocea-ni, come è stato del resto fino a 3,5 miliardi di anni fa, prima che la sua atmosfera venisse erosa dall‟azione implacabile del vento solare.

Oggi Marte è inospitale per l‟uomo perché il valore della sua pressione è meno dell‟1% di quella terrestre, e quindi non protegge il piane-ta dai raggi cosmici e non trattiene il calore sulla su-perficie.

F. Pellegrino M. Solitro

4

Mediterraneo: zuppa di plastica

galleggiante

Ambiente

Ossigeno e combustibile su

Marte

Page 5: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

Per lo studente della scuola dell‟obbligo, man-giar male può influire sul rendimento scolastico.

Al risveglio è necessa-rio fornire tutte le energie necessarie per “coprire” la mattina a scuola.

La colazione assume quindi un‟importanza capitale per questo è con-sigliato di farla con rego-larità ed equilibrio dedi-cando ad essa il giusto tempo, proporla nel giu-sto mix di carboidrati, grassi e proteine per parti-re al meglio evitando di mangiar troppo o troppo poco.

Una buona colazione è quindi composta preferi-bilmente da: una tazza di latte, meglio se insapo-rito al miele e ca-cao, che for-nisce il giu-sto appor-to di pro-teine e calcio; cereali e/o muesli nel latte per l‟appor-to di carboidrati (in alter-nativa non più di cinque biscotti secchi); fetta bi-scottata con marmellata o nutella come variazione sul tema dei carboidrati per gli studenti che la pre-feriscono ai biscotti ai cereali.

Invece, a mezza matti-na, l‟appuntamento con lo spuntino serve a fornire il sostegno per arrivare non

troppo affamati al pranzo e al tempo stesso rifornire l‟organismo delle risorse necessarie a mantenere la concentrazione fino allo squillo della campanella.

Esperti nutrizionisti consigliano di evitare spun-tini troppo ricchi di grassi (come le classiche meren-dine specie se di produzio-ne industriale) e di ricorre-re a qualcosa di più saluta-re, come ad esempio la frutta che potrebbe essere la soluzione ideale.

Un consiglio per il “dopo mela” è avere sem-pre disponibile della frutta secca, ad esempio, le man-dorle tostate o le noci che tolgono la fame e fanno anche bene all‟organismo.

Mentre il pranzo è il momento clou della gior-

nata “alimentare” dello studente. Deve essere suffi-cientemente ricco dal momento che il pomeriggio

richiede uno sfor-zo ulteriore di con-

centrazione legato ai compiti a casa oltre che alle attività sportive che concorrono al consumo di calorie.

Lo spuntino del pome-riggio segue le stesse rego-le di quello mattutino: frut-ta, verdura o cereali posso-no essere l‟ideale.

La cena, infine, varia in base agli impegni del gior-no successivo.

Un gruppo di scienziati italiani ha coltivato in labora-torio una nuova epidermide sul corpo di un bambino affetto da una rara malattia genetica, l‟epidermolisi bol-losa,che causa lesioni sulla quasi totalità della pelle.

Questi piccoli sono conosciuti come “bambini farfalla” perché sono così delicati che basta un minimo contatto per creare sulla loro pelle dolorose bolle e lesioni.

Questa rara malattia genetica, fino a oggi incurabile, fa sì che l'epidermide si sollevi facilmente dagli strati di pelle sottostante: un lieve tocco è sufficiente a causare bolle, ulcere e lesioni che causano dolori lancinanti e che conducono in genere a una morte precoce.

È chiamata anche sindrome dei bambini farfalla, con riferimento alla fragilità delle farfalle.

Il gruppo di ricerca italiano, a cui si sono rivolti i me-dici tedeschi, guidato da Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa dell'Università di Mo-dena, è ricorso a un mix di terapia genica e cellulare per ricreare in laboratorio un'epidermide sana da innestare sul paziente.

La condizione del bambino è legata alla mutazione di un gene, chiamato LAMB3, che produce una proteina che lega l'epidermide agli strati di pelle sottostanti.

Gli scienziati sono stati in grado di coltivare l'innesto in laboratorio, ottenendo grandi porzioni di pelle.

L'innesto è stato eseguito sul bambino in due diverse operazioni, nel 2015.

Dopo il trapianto l'epidermide ha continuato a rigene-rarsi, producendo di volta in volta cellule sane.

A due anni di distanza il bambino sta bene, non deve prendere medicine, non soffre più di ulcere, è tor-nato a scuola e gioca a calcio. 5

Una nuova pelle per bambini affetti da questa rara malattia. Un grande risultato raggiunto dagli scienziati italiani

L‟alimentazione per lo studente

Salute

La sindrome dei bambini farfalla

A. Argentieri

T. Spina Diana

Mangiar male può influire sul

rendimento scolastico

Page 6: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

ni per ragioni ancora scono-sciute (probabilmente per su-blimazione del metallo, infatti anch'essi col tempo

"evaporano") , per questo mo-tivo si sta cercando di definire il chilogrammo attraverso del-le leggi fisiche, e non più at-traverso un campione di riferi-mento.

La triscaidecafobia è la paura irragionevole del numero 13, princi-palmente legata alla cultura popolare e alla superstizione.

Il chilogrammo o kilo-grammo, è l'unità di misura di base della massa nel Sistema internazionale di unità di mi-sura (SI). È defi-nito come la mas-sa di un partico-lare cilindro di altezza e diame-tro pari a 0,039 m di una lega di platino-iridio depositato presso l'Ufficio interna-zionale dei pesi e delle misure a Sèvres, in Francia, chiamato anche prototipo international.

Sembra che il chilogram-mo originale abbia per-so circa 50 microgram-mi negli ultimi 100 an-

temuto è la data, venerdì 13 ottobre 1307, nella quale furono arrestati in massa i famosi Cavalieri templari, osteggiati dal re di Francia Filippo IV il Bello. Da allora, infat-ti, le maledizioni pro-nunciate dai templari torturati avrebbero fatto di questo giorno un dì di sventura.

Nella cultura popolare di molti paesi del mon-do, inclusa l'Italia, il tredici viene considera-to un numero di cattivo augurio in numerosi contesti. Può suscitare qualche perplessità, per esempio, partire per un viaggio in una comitiva

di tredici persone, o es-sere in tredici a tavola (a maggior ragione quando questo avviene per l'arri-vo inatteso di un tredice-simo invitato, come prendesse il posto nefa-sto di Giuda).

Queste credenze ven-gono spesso combinate al significato attribuito al giorno venerdì (anch'esso di probabile origine religiosa: è il giorno della morte di Cristo secondo la tradi-zione) nella superstizio-ne del venerdì 13. Que-st'ultima però ha origine, o comunque prevale, nel mondo anglosassone.

In Italia, infatti, cre-denze di segno opposto ritengono fortunato il giorno 13 (salvo, magari, che si tratti proprio di un venerdì) e sfortunato il venerdì 17.

Bisogna tuttavia nota-re che il numero 13 in alcune culture è conside-rato simbolo di fortuna e prosperità, specialmente nella regione del Tibet, in Cina.

Triscaidecafobia (dal gre-co ηρειζκαίδεκα treiskaídeka, "tredici" e θόβος phóbos, "paura") .

Isador Henry Coriat (10 dicembre 1875 - 26 maggio 1943) era uno psichiatra ame-ricano e neurologo di origi-ne marocchina . Era uno dei primi psicoanalisti americani.

Nato a Filadelfia nel 1875 è cresciuto a Boston e ha fre-quentato la scuola medica di Tufts, laureandosi nel 1900.

È stato uno dei fondatori della Boston Psychoanalytic Society , primo segretario del 1914 e presidente negli anni. 1930-32.

Matematica

Il termine è stato ideato da Isador Coriat nell'opera Abnormal Psychology.

Le origini della super-stizione contro il numero 13 non sono note con cer-tezza.

Un fatto rilevante è che il 13 è il successore di un numero altamente composto, il 12, che è considerato positivo in molte culture pa-triarcali. Un insieme di 12 elementi si può infatti dividere in parti uguali in molti modi (per due, tre, quattro o sei); un "tredicesimo" ele-mento che si aggiun-ga a questo insieme lo "spaia" irrimediabil-mente, impedendo qualun-que suddivisione; infatti il 13 è un numero primo.

L'antipatia per il 13 ha radici antichissime, reli-giose e mitologiche. Nella

mitologia scandinava, Loki (subdolo, traditore e malva-gio) era il tredicesimo dio.

Un celebre riferimento al 13 nei Vangeli riguarda l'Ultima Cena, dove i com-mensali erano 13.

È stato fatto inoltre nota-re che, in alcuni anni, i ca-

lendari lunisolari presenta-no 13 mesi, mentre il calen-dario gregoriano e il calen-dario islamico hanno sem-pre 12 mesi in ogni anno.

Un altro elemento che contribuisce a rendere il 13

6

A cura di Giacinto Ruggieri

Numeri, religione e mitologia: la superstizione del numero 13

Cambiano le unità di misura: il nuovo chilogrammo

Le misure non saranno più le stesse.

Dopo 60 anni, a novembre 2018, verrà ridefinito il nuovo sistema di misurazione.

L'obiettivo è rimpiazzare gli attuali sistemi con costanti fisiche universali e riproduci-bili da tutti, in modo da rende-re accessibile la misurazione in tutto il mondo.

Come riporta il quoti-diano “la Repubblica”, si trat-ta della più grande ridefinizio-ne del sistema internazionale delle unità di misura. Cambie-ranno il chilogrammo, l'ampe-re, che misura la corrente elet-trica, il kelvin che definisce la temperatura e la mole che si riferisce alla quantità di so-stanza.

Page 7: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

B. Medina T. Spina Diana

Da più di vent‟anni si sperimentano farmaci per frenare la malattia, ma fino-ra invano, salvo pochi che al massimo alleviano qual-che sintomo. Come uscire dallo stallo?

Nel cervello dei malati si accumulano dei killer, tra cui una proteina, l‟amiloi-de, che si ritiene la respon-sabile principale della ma-lattia. È presente in tutti i cervelli ma in condizioni di normalità si dissolve in frammenti che si disperdo-no nel cervello.

In condizioni di malat-tia, invece, si formano dei frammenti che invece di

Salute Alzheimer: una nuova cura Prevenzione Alzheimer: non più farmaci ma colpire le cause ai primi sintomi direttamente nel cervello

shington University di St. Louis e l‟Università di Brescia, il quale in un suo recente studio afferma che «I cambiamenti metabolici dell'organismo quando si sta per molte ore a digiuno sti-molano l'autofagia, una puli-zia naturale delle cellule danneggiate del cor-po».

I meccanismi molecolari che regolano l’appetito e il senso di sazietà, insieme ad alcuni

processi mentali, sono regolati da due ormoni: la leptina e la grelina. Il cervello, infatti, è in grado di controllare il metabolismo basandosi sulle aspettative: vedo qualcosa che mi piace, mi viene fame.

La grelina è un ormone prodotto dalle cellule giacenti sul fondo dello stomaco umano e da cellule del pancreas. La grelina stimola l’appetito, i suoi livelli si incrementano prima dei pasti e decrementano circa un'ora dopo.

È considerato il complementare dell'ormone leptina, pro-dotto dai tessuti adiposi, che induce sazietà ove presente in concentrazioni elevate.

La leptina è un ormone che controlla il peso corporeo, re-golando la quantità del cibo da assumere e il dispendio energetico. Circola nel sangue, arriva al cervello e gli dice “basta cibo, ti faccio sentire sazio perché le riserve energe-tiche sono più che sufficienti”.

7

dissolversi tendono ad aggre-garsi, fino a formare placche, il cui deposito innesca reazio-ni che uccidono le cellule cerebrali.

Dare ai malati farmaci contro l‟amiloide è stata quindi la strategia più getto-nata. Ma decine e decine di tentativi sono tutti andati a vuoto perché quando compa-re la demenza la malattia è ormai avanzata e molti neu-roni sono già danneggiati irreparabilmente.

Si è scoperto, infatti, che le placche di amiloide e gli altri fenomeni degenerativi del cervello iniziano 15-20 anni prima della manifesta-

zione dei sintomi della de-menza.

Per questo negli ultimi tempi è in corso un vero cam-bio di tentativi: non interveni-re sui malati avanzati ma su chi mostra lievi disturbi che spesso portano alla demenza.

Perciò da pochi anni sono iniziate le sperimentazioni su persone senza o con minimi sintomi, ma con importanti

accumuli di amiloide, o pre-disposte ad ammalarsi perché hanno geni che aumentano molto il rischio.

Ci auguriamo che con la ricerca scientifica si possano fare passi da gigante verso la scoperta della causa e la cura dell‟Alzheimer per il bene delle persone.

Non mangiare fa bene, adesso è ufficiale.

Le nonne e le mamme che per un‟epoca intera

N. Troiano

Mangiare meno fa diventare intelligenti

È quanto afferma Jeffrey Davies, docente associato di neurobiologia molecolare alla Swansea University in UK, secondo il quale lasciare per qualche ora lo stomaco vuoto attiva quello che viene chia-mato l'"ormone della fame" con benefici a catena.

Secondo il suo studio sembra, infatti, che la grelina,

ormone rilasciato soprattutto nello stomaco che segnala al cervello lo stimolo della fa-me, aumenti nei momenti di digiuno stimolando la cresci-ta di cellule nel cervello, mi-gliorando la memoria.

Alla stessa conclusione è arrivato Luigi Fontana, do-cente di Scienza della Nutrizione presso la Wa-

Ormoni della fame

hanno detto a figli e ai ni-poti: “Mangia che fa bene”, si sbagliavano di grosso.

L‟uomo non è fatto per mangiare quattro volte al giorno, siamo stati creati per farlo quando capita e i nostri geni sono ancora quelli di allora, mangiando meno (e meglio) si diventa più intelligenti.

E. Quitadamo

Page 8: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

PROGETTO “ DIAMOCI UN TAPPO” a.s. 2017/18

L‟eolipila o Sfera di

Eolo è una turbina a reazione capace di erogare una picco-lissima potenza, non sfruttabi-le in pratica. Essa rappresenta il primo tentativo di impiegare il vapore per ottenere energia meccanica.

Descritta nel I secolo dal matematico e scienziato

Matematica

greco Erone di Alessandria, è costituita da una sfera (forse metallica), mantenuta in rota-zione per effetto del vapore ottenuto al suo interno che fuoriesce con forza da due tubi sottili a forma di “L”.

La sua utilizzazione ha dovuto essere rinviata, per mancanza di metalli adatti, fino alla fine del XIX secolo.

La sfera rotante di questa macchina (il "rotore") sfrutta-va, per muoversi, il principio di reazione: il vapore, prodot-to nel recipiente semisferico inferiore (assimilabile a una "caldaia") grazie al fuoco sot-tostante, raggiungeva il reci-piente sferico per il tramite dei due tubi verticali e usciva vio-lentemente dai due ugelli, i quali, opportunamente orien-tati, provocavano il moto di rotazione per effetto di reazio-ne.

Questo stesso principio,

Eolipi la: la prima macchina a vapore del l ’ant ichità

Erone di Alessandria

(chiamato anche Erone il Vecchio;) è stato un matematico, ingegnere e inventore greco antico, che realizzò l'eolipila e molti altri congegni meccanici.

La sua collocazione cronologica non è sicura e oscilla fra il I secolo e il III secolo.

È stato professore di materie tecniche al prestigioso museo di Alessandria e stu-diò accuratamente le opere di Euclide, di Ctesibio , di Filone e di Archimede.

Una delle invenzioni più famose fatte da Erone fu la formula che prende il suo nome e serve per calcolare l’area di un triangolo.

Di fianco i risultati della raccolta dei tappi nel corso del mese di Ottobre.

Sono stati raccolti 192,68 kg di tappi in plastica in que-sto primo mese di attività, circa il doppio rispetto all'edi-zione dell'a. s. 2016/2017.

8

Raccolti circa 65 mila tappi nel mese di ottobre

ovviamente grazie ad accor-gimenti diversi e più raziona-li, muove oggi le colossali turbine a reazione delle cen-trali termoelettriche.

Giacinto Ruggieri

Page 9: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

La varicella è una malattia altamente contagiosa ed epidemica causata da un'in-fezione primaria con il Virus varicella-zoster.

Si tratta di una malattia che si diffonde facilmente per via aerea attraverso colpi di tosse o starnuti di individui malati o attraverso il contatto diretto con le secrezioni delle eruzioni cutanee.

Una persona con la varicella è infettiva uno o due giorni prima che appaia l'eruzio-ne di vesciche secche senza acqua o altri liquidi al loro interno.

Rimane contagiosa fino a quando tutte le lesioni vengono ricoperte da una crosta (circa sei giorni). Le lesioni crostose non sono contagiose.

Tra le infettive è, forse, la più contagiosa. E ogni anno colpisce tanti bambini.

Dalla fine dell’estate a primavera inoltrata, perché di varicella ci si ammala in tutte le stagioni.

a polio-mielite è una ma-lattia cau-sata da

virus che colpisco-no alcune cellule nervose responsabi-li del movimento dei muscoli.

Circa il 5-10% degli ammalati pre-senta sintomi gene-rali come febbre e mal di gola, qual-che volta seguiti da una meningite.

In circa 1 caso di infezione ogni 200 la malattia col-pisce una zona del midollo spinale che controlla i muscoli volontari (ad esem-pio la gamba e il braccio) causando una paralisi “flacci-da” (il tono musco-lare viene comple-tamente perduto) irreversibile.

Purtroppo tal-volta possono esse-re colpiti gruppi muscolari involon-tari, come quelli della respirazione, costringendo la per-sona a respirare per il resto della vita attraverso un siste-ma artificiale (il polmone d‟acciaio) o addirittura provo-cando la morte.

Il virus della polio è altamente contagioso e la ma-lattia si trasmette da persona a persona. Il virus viene elimi-nato con le feci del-la persona che ha l‟infezione.

Il contagio av-viene, soprattutto in condizioni di scarsa igiene, per via feca-

Con l‟approvazione del decreto vac-cini è diventato obbligatorio vacci-nare i bambini e i ragazzi da zero a sedici anni.

Lo stesso decreto porta da quattro a dieci le vaccinazioni obbligatorie.

In questo speciale una breve carrel-lata sulle malattie che si possono contrarre in assenza di vaccinazione.

Speciale vaccini a cura di M. Del Duca - E. Quitadamo - I . Simone

I

mielite si verifica ancora frequente-mente (Subcontinen-te indiano, Mediter-raneo orientale e Africa), la vaccina-zione rappresenta l‟unica possibilità certa di prevenzione.

le-orale . Più rara-mente si trasmette per via oro-orale, soprattutto da madre a figlio nel periodo subito dopo la nasci-ta.

Nel nostro Paese la poliomielite è ben controllata da diversi anni ma, consideran-do che l‟Italia costi-tuisce un‟area di pas-saggio per persone che provengono da Paesi dove la polio-

POLIOMIELITE

VARICELLA

L

Page 10: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

Speciale vaccini

HAEMOPHILUS INFLUENZAE

test, la vaccinazione effettuata immediata-mente dopo la nascita insieme alla sommini-strazione di immuno-globuline permette di scongiurare questo ri-schio.

L‟epatite B è una malattia causata da un virus che è nocivo per il fegato.

L‟epatite può pas-sare persino, inos-servata per l‟assenza dei sintomi oppure per la presenza di sintomi generici co-me malessere genera-le e senso di spossa-tezza.

Il sintomo caratte-ristico dell‟epatite è costituito dall‟ittero, cioè dalla comparsa di un colorito gialla-stro della cute.

Raramente si ha una forma fulminan-te, che è spesso leta-le.

La malattia costitui-sce un fattore di rischio per l‟epatite cronica, la cirrosi epatica ed il can-cro al fegato.

L‟epatite B può esse-re trasmessa attraverso il sangue (scambio di siringhe nei tossicodi-pendenti) oppure attra-verso i fluidi corporei.

Nel nostro Paese e nella maggior parte dei Paesi industrializzati, la trasmissione dell‟infe-zione avviene essenzial-mente attraverso rappor-ti sessuali con persone che hanno l‟infezione.

In caso di infezione della donna durante la gravidanza la probabili-tà di trasmettere la ma-

EPATITE B

II

Fino alla fine degli anni Novanta, la causa princi-pale di meningite nei bambini era l'Haemophilus in-fluenzae di tipo B (HiB). Per questo motivo, il vacci-no anti-HiB fu il primo ad essere inserito nei calendari di vaccinazione nazionali.

Prima dell‟introduzione del vaccino anti-Hib, la meningite batterica era considerata una grave malattia, particolarmente pericolosa per i bambini sotto i cinque anni di età. Questa patologia causava polmoniti, gravi infezioni della gola, delle articolazioni, delle ossa e del pericardio, ossia la membrana che riveste il cuore.

Tutte queste complicazioni in molti casi portavano al decesso o provocavano danni permanenti, come convulsioni, ritardo mentale, sordità, cecità e paralisi. Il germe dell‟Hib si diffonde da persona a persona per contatto diretto o tramite le micro-particelle della sali-va emesse con stranuti o tosse.

Il periodo di maggiore contagio dell‟Hib va dall‟autunno alla primavera, tuttavia la sua contagiosi-tà può essere circoscritta solo in alcuni posti, come asili e scuole, causando delle epidemie di lieve entità.

La parotite è una malattia causata da un virus che si diffonde di norma attraverso la saliva e talvolta è in grado di raggiungere anche il liquido cere-brospinale. In questi casi diventa in grado di diffondersi nell’intero organismo, raggiungen-do cervello, pancreas, testicoli e ovaie.

I sintomi tipici sono: febbre, mal di testa, dolori muscolari, stan-

LA PAROTITE chezza e perdita di ap-petito.

In seguito compare il sintomo più caratteristi-co, ossia il gonfiore del-le ghiandole salivari sotto le orecchie, che può manifestarsi su uno o entrambi i lati della faccia.

Le principali compli-canze causate dal paro-tite possono essere: me-ningite, orchite, pan-creatite e perdita dell’u-dito.

lattia al figlio durante il parto è elevata.

Per questo motivo durante la gravidanza tutte le donne eseguono un test di laboratorio per l‟epatite B. In caso di positività del

Page 11: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

Il morbillo è una malattia infettiva esantema-tica altamente contagiosa causata da virus. Il morbillo, di per sé, non ha sintomi gravi, provo-ca principalmente un‟eruzione cutanea simile a quelle della rosolia o della scarlattina, che il più delle volte si risolve spontaneamente ma che può, in casi relativamente rari, portare alla mor-te, perdita della vista, perdita dell'udito e danni cerebrali permanenti.

I segni e sintomi iniziali di solito includono febbre, spesso superiore a 40 °C, tosse, naso che cola e occhi rossi. Due o tre giorni dopo l'inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all'interno della bocca.

La malattia è responsabile di un numero di

MORBILLO

Il tetano è una malattia infettiva, non contagiosa, causata dalla contaminazione di tagli e ferite con le spore del batterio Clostridium tetani.

Il batterio è normalmente presente nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore pos-sono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.

Solitamente, la severità della malattia è inversamente proporzionale alla lunghezza del periodo di incubazione.

Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristi-co (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, ri-gidità dei muscoli addominali.

Un soggetto non vaccinato che con-trae il tetano dev'essere imme-diatamente ricove-rato nei centri di terapia intensiva.

morti che va dalle 30 alle 100 ogni 100.000 persone infette e, solitamente, per superinfezioni batteriche.

Il morbillo è una malattia che si dif-fonde facilmente per via aerea, soprat-tutto attraverso i colpi di tosse e gli star-nuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali.

Oggi, il morbillo, nonostante le cam-pagne di vaccinazione, continua a colpi-re vari milioni di persone l'anno, soprat-tutto nelle aree in via di sviluppo dell'A-frica e dell'Asia ed è la malattia, preve-nibile con il vaccino, che provoca il maggior numero di morti rispetto qual-siasi altra patologia.

III

Speciale vaccini

TETANO

Page 12: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ALIGHIERI …scuolamediavieste.gov.it/wp-content/uploads/sites/18/...ma volta dal Forum economi-co mondiale di Davos dell anno passato, in Svizze-ra,

IV

Speciale vaccini

I sintomi sono spesso lievi e fino al 50%

delle infezioni sono inapparenti. Nei

bambini, la comparsa di pustole è di

solito la prima manifestazione della ma-

lattia e raramente è preceduto da altri

sintomi. Le complicanze della rosolia

non sono comuni, ma si verificano più

spesso negli adulti che nei bambini. Ar-

tralgia o artrite: possono verificarsi fino

al 70% delle donne adulte che contrag-

gono la rosolia, mentre è rara nei bambi-

ni e negli adulti maschi. I distretti più

colpiti sono dita, polsi e ginocchia

L'encefalite: si verifica in un caso su

6.000 casi, più frequentemente negli

adulti. Stime sulla mortalità variano da

0 a 50%.

Manifestazioni emorragiche: si verifica-

no in circa uno ogni 3.000 casi, più

spesso nei bambini, per danno ai vasi e

alle piastrine.

La difterite è una malattia acuta, contagiosa, causata da un batterio (Corynebacterium diphtheriae) che pro-voca una faringotonsillite o una difteri-te laringea con formazione di membra-ne, soprattutto nel naso e nella gola dell‟individuo, impedendo talvolta la respirazione.

Le lesioni possono interessare anche la cute e altri organi, come il cuore e il sistema nervoso dove, in alcuni casi, si possono sviluppare anche gravi conse-guenze, fino alla morte.

Il germe che provoca la difterite può essere trasmesso attraverso le vie respi-ratorie oppure per contatto con secre-zioni dell‟occhio o di lesioni della pelle di un individuo infetto.

PERTOSSE

È una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa causata da un batterio che provoca infezioni alle vie respiratorie che possono essere inapparenti, ma anche estremamente gravi, specie quando il paziente è un neonato.

La pertosse si caratterizza per una tosse persistente. Nei bambini piccoli, le complicazioni più gravi sono costi-tuite da sovrainfezioni batteriche, che possono portare a otiti, polmonite, bronchiti o addirittura affezioni neuro-logiche (crisi convulsive, encefaliti).

DIFTERITE

ROSOLIA