seminario di formazione interregionale itis pininfarina · 2019. 2. 14. · al bando hanno...

Seminario di Formazione

interregionale

ITIS Pininfarina – 31 gennaio 2019

Franco Francavilla - Dirigente tecnico USR Piemonte


L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

• L. 28/3/2003 n. 53 (la c.d. Riforma Moratti) art. 4

• D. Lgs. 15/4/2005 n. 77

• L. 13/7/2015 n. 107 art. 1, commi 33 – 43

• L. 30/12/2018 n. 145 art. 1, comma 784 («percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento»)


L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO La normativa (1)

L’art. 4 della L. 53/2003 (la c.d. Riforma Moratti) introduce nell’ordinamento italiano l’alternanza scuola-lavoro, con l’intento di “assicurare agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età la possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, come modalità di realizzazione del percorso formativo”.


L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO La normativa (2a)

L’art. 2 comma 1 del D. Lgs 77/2005 definisce le finalità dell’Alternanza scuola-lavoro: attuare modalità di apprendimento flessibili e

equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;


L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO La normativa (2b)

favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendi-mento individuali;

realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi;

correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.


L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO La normativa (2c)

L’Alternanza scuola-lavoro introdotta dalla L. 53/2003 e dal D. Lgs 77/2005 è però un’opportunità fondata sulla scelta individuale dello studente (in realtà della scuola). La norma è stata utilizzata quasi esclusivamente dagli istituti tecnici per offrire questa opportunità formativa a gruppi di studenti o a intere classi, solitamente sulla base di una selezione degli allievi migliori o di scelte individuali.


I TIROCINI CURRICULARI

• L. 28/6/2012 n. 92 (la c.d. legge Fornero) art. 1, comma 34

• L. 9/8/2013 n. 99 art. 2, comma 14

• Linee Guida in materia di tirocini formativi e di orientamento (Accordo CSR 25/05/2017)


I TIROCINI CURRICULARI L. 99/2013 art. 2, comma 14

Il Ministro (…) fissa i criteri e le modalità per definire piani di intervento, di durata triennale, per la realizzazione di tirocini formativi in orario extracurricolare presso imprese, altre strutture produttive di beni e servizi o enti pubblici, destinati agli studenti della quarta classe delle scuole secondarie di secondo grado, con priorità per quelli degli istituti tecnici e degli istituti professionali (…).


L’APPRENDISTATO La normativa

• D. Lgs 15/6/2015 n. 81 art. 43

• Decreto interministeriale (MLPS, MIUR e MEF) del 12 ottobre 2015



D. Lgs 15 giugno 2015 n. 81 Ha innovato l’istituto dell’apprendistato e, in particolare, con l’art. 43 l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.



Decreto interministeriale (MLPS, MIUR e MEF) del 12 ottobre 2015 Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell'articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81.


L’APPRENDISTATO Il bando della Regione Piemonte

Il Piemonte è fra le regioni che si sono tempestivamente attivate per la realizzazione dei percorsi di apprendistato di primo livello, attraverso un’azione di sistema e una stretta collaborazione fra la Regione e l’USR, che ha portato ad emanare un bando regionale destinato alle scuole per la sperimentazione 2017/19 (Determinazione n. 161 del 06/03/2017).


L’APPRENDISTATO I numeri

Al bando hanno partecipato 47 istituzioni scolastiche, 25 delle quali hanno effettivamente co-progettato con le imprese percorsi di apprendistato per oltre 100 studenti-apprendisti, finanziati con il contributo regionale per la progettazione e il tutoraggio. I percorsi hanno caratteristiche diverse per durata, tipologia, organizzazione didattica e numero di studenti coinvolti.


L’APPRENDISTATO Alternanza e apprendistato (1)

Stretta connessione fra alternanza e apprendistato: costituiscono due diversi aspetti, anche se non coincidenti per le finalità e i soggetti coinvolti, di una stessa politica complessiva di avvicinamento e avviamento dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro.


L’APPRENDISTATO Alternanza e apprendistato (2)

L’apprendistato rappresenta di fatto una sorta di alternanza rafforzata e, sia nelle scuole sia nelle aziende, i due strumenti potrebbero essere utilizzati contestualmente e in modo sinergico (ad es. sfruttando i percorsi di alternanza per favorire la reciproca conoscenza fra studenti e imprese, che potrebbe portare alla sottoscrizione di contratti di apprendistato).


OFFERTA SUSSIDIARIA: LE QUALIFICHE DI IeFP

• DECRETO 18 gennaio 2011 (Linee guida)

• Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 61 - Revisione dei percorsi dell‘I.P.

• Decreto Interministeriale 17 maggio 2018

• Accordi Regioni – Uffici Scolastici Regionali


GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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