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Il Censimento Agricoltura 2010: Il Censimento Agricoltura 2010:idee, contenuti e organizzazioneidee, contenuti e organizzazione
Bologna, 16 luglio 2009Bologna, 16 luglio 2009
I contenuti del I contenuti del questionario questionario del del censimento agricoltura censimento agricoltura
20102010Alessandra Zucchini DG Agricoltura - Servizio Programmi, monitoraggio e valutazione
Cabina di Regia del Protocollo d’Intesa Regione Enti Locali per la collaborazione in materia statistica
FAO: il programma per il censimento mondiale dell’Agricoltura 2010
Il regolamento CE
definisce il quadro generale di riferimento riguardo a:
Censimento generale del 2010
indagini a campione sulla struttura delle aziende agricole (SPA) del 2013 e 2016 (le indagini intermedie si riducono da 3 a 2)
NUOVA indagine, anche a campione, sui METODI DI PRODUZIONE nelle aziende agricole (riferita al 2010)
Il regolamento CE: OBIETTIVI aggiornare gli elenchi di base delle aziende agricole
raccogliere dati a supporto della politica agricola e della politica di sviluppo rurale della Comunità, con particolare riferimento alla:
avere informazioni comparabili per tutti gli Stati membri: impiego di classificazioni e definizioni comuni
migliorare i dati sui metodi di produzione per lo sviluppo delle politiche agroambientali
ridurre, quanto più possibile, l’onere a carico dei rispondenti e degli Stati membri (impiego di fonti amministrative e indagini campionarie)
crescente diversificazione delle attività nel settore agricolo impatto ambientale dell’agricoltura qualità e sicurezza dei prodotti agricoli
Il regolamento CE: COSA DEFINISCE
unità di rilevazione = AZIENDA AGRICOLA
campo di osservazione (soglie fisiche) e grado di copertura
utilizzo delle fonti amministrative
tipo di rilevazione: censuaria; può essere a campione per:
caratteristiche da rilevare (indagini struttura e MdP)
alcune variabili dell’indagine di struttura
indagine sui metodi di produzione (Mdp)
periodo di riferimento, trasmissione dei dati, ecc.
Il regolamento CE: ALLEGATI
“condizionalità”• reg. 1782/03•reg. 1698/05
Il regolamento CE: ALLEGATI
Applicando questa griglia ai dati del censimento 2000, in Italia non si raggiunge la copertura del 98%. La sottocopertura è più
accentuata in alcune regioni e per alcuni tipi di colture.
Il regolamento CE: ALLEGATI
L’Allegato IV definisce i livelli di precisione per
le indagini campionarie:
2013, 2016 e, per le variabili
eventualmente rilevate a
campione nel 2010.Le caratteristiche elencate negli allegati
rappresentano le informazioni minime che ogni Stato membro deve rilevare e
trasmettere alla Commissione per ogni azienda.Si rimanda ad un regolamento successivo (in fase di
approvazione) per la definizione di dettaglio di ciascuna variabile.
Il questionario: IPOTESI INIZIALE
2 tipi di questionari
MEDIUM FORM LONG FORM
per tutte le aziende, tranne quelle del campione
solo per le aziende di un campione
variabili obbligatorie Eurostatindagine decennale sulla vite
variabili obbligatorie Eurostatindagine decennale sulla vite
indagine a campione MdP
altre variabili Eurostat
altre variabili di interesse nazionale
Il questionario: GRUPPO DI LAVORO
ha prodotto una bozza dei 2 questionari
MEDIUM FORM LONG FORM
stima n. aziende (ipotizzando un totale
di 1.800.000)
numero pagine
numero variabili
riduzione n. variabili rispetto al 2000 (1.042 variabili)
1.400.000 400.000 (precisione: 5-7% a scala provinciale)
12 14
522 686
- 49,9% - 34,2%
Ulteriori variabili si potrebbero eliminare usando al loro posto dati amministrativi AGEA per lo sviluppo rurale e la vite.
Il questionario: LA DECISIONEEntrambi i questionari sono stati molto semplificati rispetto al 2000.
Le differenze tra medium e long form sono contenute: vale la pena di adottare 2 diversi questionari?
PRINCIPALI CONSIDERAZIONI:
la riduzione dei costi appare modesta (1 solo foglio in meno) lo stesso per il fastidio statistico (i quesiti in più sul long form riguardano soprattutto le aziende zootecniche, una quota minoritaria) servono procedure ad hoc per la costruzione del campione e per il riporto dei dati all’universo aumenta la complessità organizzativa della rilevazione per le variabili presenti solo nel long form I DATI A SCALA PROVINCIALE SAREBBERO AFFETTI DA ERRORE CAMPIONARIO SI PERDE IL DETTAGLIO PER AMBITI SUB-PROVINCIALI
Il Comitato nazionale ha valutato NON CONVENIENTE L’USO DI 2 QUESTIONARI: sarà impiegato il long form per tutte le aziende.
Il questionario: LA STRUTTURASEZIONE ARGOMENTO PAGINE
--- Informazioni anagrafiche e aggiornamento
1-2
I Notizie generali sull’azienda 3
IIUtilizzazione dei TERRENI
(e dettaglio sulla VITE) 4-7
III ALLEVAMENTI 8-9
IV Ubicazione dei terreni e degli allevamenti
10-11
V LAVORO e Attività connesse 12-13
VI Informazioni economiche 14
Il questionariopag.
1
BOZZA fine giugno 2009
INFORMAZIONI PRESTAMPATE
A differenza del censimento 2000, non si prevede un aggiornamento delle liste di aziende agricole da parte dei Comuni: si utilizzerà la BIFA = Base Integrata di Fonti Amministrative.COMPILATO DAL RILEVATORE
La BIFA sarà aggiornata all’annata precedente: viene previsto un ESITO DELLA RILEVAZIONE (e, in caso di cessazione, il MOTIVO DELLA CESSATA ESISTENZA) per aggiornare l’archivio.
In alternativa, queste informazioni potrebbero essere collocate non sul questionario ma su un modello aggiuntivo a parte.
Il questionariopag.
2
… ad esempio: nella BIFA non c’è il CENTRO AZIENDALE, ma la residenza (o sede legale) …
righe nere = informazioni prestampate
righe celesti = eventuali variazioni
Al censimento 2000 si chiedeva prima il centro aziendale e poi, se diversa, la residenza. Per il
2010 dovrà essere il contrario …
… ne parliamo alla fine!
Il questionariopag.
3integrazione nazionale
da fonte amministrativa?
informazione richiesta dal regolamento per l’indagine sui Metodi di produzione
Il questionariopag.
4eliminata la colonna della coltivazione secondaria successiva. Nessun dato di produzione (… è un’indagine decennale sulla “struttura”!)Maggior dettaglio delle colture rispetto al “contenuto minimo” previsto dal regolamento CE
Il questionariopag.
5
Maggior dettaglio delle colture rispetto al “contenuto minimo” previsto dal regolamento CE, soprattutto per i fruttiferi
il solo orto familiare non costituisce “azienda agricola” ed è quindi fuori dal campo di osservazione del Censimento
da fonte amministrativa?
Il questionariopag.
6Informazioni non previste dal reg. 1166/2008, ma dal reg. 357/79 (indagini di base decennali sulla superficie viticola: singoli vitigni per epoca d’impianto).
Informazioni non previste dal reg. 1166/2008, ma dal reg. 357/79 (dati annuali per CLASSI DI RESE).
PERCHE’ NON E’ POSSIBILE
UTILIZZARE I DATI AMMINISTRATIVI? (altri Paesi l’hanno
fatto già nel 2000…)
Dal 2012 il reg. 357 sarà
sostituito da un altro
regolamento (unico per
impianti viticoli e frutticoli): indagini
strutturali ogni 5 anni.
Dal 2012 il reg. 357 sarà
sostituito da un altro
regolamento (unico per
impianti viticoli e frutticoli): indagini
strutturali ogni 5 anni.
Dal 1° agosto 2009: nuova
OCM e classificazione vini (DOP, IGP,
ecc.)
Dal 1° agosto 2009: nuova
OCM e classificazione vini (DOP, IGP,
ecc.)
Il questionariopag.
7Si tratta, per la maggior parte, di informazioni previste dal regolamento per l’indagine sui Metodi di produzione
Per l’IRRIGAZIONE, il reg. CE prevede che per ciascuna azienda venga fornita anche una stima del volume d’acqua utilizzato per l’irrigazione. Ma la stima “può essere preparata tramite un modello”: in Italia ci sta lavorando INEA (Progetto MARSALa); collaboreranno anche le Regioni.
Il questionariopag.
8Non è il numero capi prodotti nell’anno e neppure la consistenza media, ma una fotografia al 1° dicembre.
Per gli allevamenti da autoconsumo viene rilevata solo la presenza, non il numero di capi. In analogia con gli orti familiari, il solo allevamento per autoconsumo non costituisce “azienda agricola”
Il questionariopag.
9Sono tutte informazioni
previste dal regolamento per
l’indagine sui Metodi di produzione
In questo caso viene richiesto invece il
numero medio: dovranno rispondere
anche le aziende che, ad esempio, hanno cessato l’allevamento durante l’annata o con “vuoto
temporaneo” al 1° dicembre
Il questionariopag. 10 e
11
Per le aziende con terreni in più Comuni, si rilevano per ciascuno di essi: le superfici delle COLTURE (solo i “gruppi” principali) i capi degli ALLEVAMENTI (solo i totali di specie)
L’analoga sezione del Censimento 2000 (dati per singolo FOGLIO DI MAPPA) è risultata molto difficile da compilare . . . e i dati
non sono stati utilizzati. Si ritorna quindi
all’impostazione del 1990 (per Comune)
Integrazione nazionale: non richiesta dal regolamento CE
Il questionariopag. 12
Rispetto agli “obblighi” comunitari, i quesiti sul
LAVORO sono impostati in modo diverso ed integrati per esigenze conoscitive nazionali. Ad esempio:
CITTADINANZA: italiana, altro Paese CE, extra-comunitaria ATTIVITA’ CONNESSE e ATTIVITA’ REMUNERATIVE EXTRA-AZIENDALI: rilevate in modo da “ricostruire” la distribuzione della manodopera aziendale (e delle relative giornate di lavoro) tra le diverse attività
Il questionariopag. 13
informazione aggiuntiva rispetto al regolamento CE
maggiore dettaglio rispetto alle richieste comunitarie
Previsto dal regolamento CE per il 2010. Per quanto riguarda invece le MACCHINE, la rilevazione è rimandata all’indagine 2013 sulla struttura delle aziende agricole
Il questionariopag. 14RICAVI: non si chiedono gli
importi, ma solo le percentuali (il regolamento richiede, per le attività connesse, la percentuale sulla produzione finale dell’azienda)
AUTOCONSUMO: quesito CE riformulato per individuare le aziende di solo autoconsumo
COMMERCIALIZZAZIONE: non richiesto dal regolamento; semplificato rispetto al 2000
Temi collegati: DEFINIZIONE di AZIENDAReg. 1166/08
D.P.R. 503/99 (istituzione ANAGRAFE
DELLE AZIENDE
AGRICOLE)
La lista precensuaria deriverà da fonti amministrative (BIFA). Non omogeneità delle definizioni: problemi per la corretta individuazione dell’unità da rilevare necessità di definire criteri per identificare ex ante le “aziende” nella BIFA
Temi collegati: il CENTRO AZIENDALE
Censimento Agricoltura 2000: definizione di Centro aziendale:
Insieme di fabbricati situati nell'azienda agricola e connessi all'attività dell'azienda stessa. Essi, di norma, comprendono le abitazioni del
conduttore e dell'altra manodopera impiegata nell'azienda; i ricoveri per animali; locali per l'immagazzinamento dei prodotti (magazzini, sili da foraggio, fienili ecc.) e quelli per il deposito di macchine ed attrezzi
di uso agricolo. Identificare il CENTRO AZIENDALE è necessario per:
la localizzazione dell’azienda, richiesta anche dal Reg. 1166/2008 poter attribuire in modo univoco l’azienda (anche quando ha terreni in comuni diversi) ad un preciso ambito comunale. Ciò è indispensabile per l’elaborazione e la diffusione dei risultati del censimento
… ma nella BIFA non sarà disponibile l’informazione sul centro aziendale …
Temi collegati: LUOGO DELL’INTERVISTA
residenza del conduttore (o sede legale) a Bolognaterreni e fabbricati rurali (centro aziendale) in provincia di Foggia
Tradizionalmente, fino al censimento 2000, ogni questionario era assegnato al rilevatore in base al comune del centro aziendale: intervista in provincia di
FoggiaAl censimento 2010 il questionario dovrà essere assegnato al rilevatore in base al comune della residenza (o sede legale): intervista a
Bologna
1923. Foto pubblicata in "L'Agricoltura bolognese", luglio, agosto 1923 con la didascalia: Esperienza trapianto [del grano] F.lli Gherardi a Villanova di Castenaso" . Da: http://www.sfrombolone.it/archivio/foto