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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Giugno 2018 - numero 116 Domenica 10 giugno prossimo si voterà in alcuni comuni per l’elezione del sindaco, tra questi Manerbio. Quattro i candidati: - Samuele Alghisi, che capeggia una lista civica, ma espressione del Partito Democratico; - Federico Mosca, esponente di una lista civica trasversale e rappresentativa dell’area moderata; - Ferruccio Casaro, alla sua quarta candidatura e sempre sconfitto; - Alberto Caldera, duce di un’area di estrema destra. Nell’editoriale del precedente numero avevamo denunciato l’assenza di una convincente idea del futuro manerbiese. In questo lasso di tempo, al di là di alcuni eccessi, si è fatta strada una proposta politico- amministrativa da parte di Federico Mosca. Questo candidato gode di un indubitabile vantaggio: è nuovo sulla scena politica. Non è detto che nuovo sia necessariamente un sinonimo di migliore. SEGUE A PAGINA 2 Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli “La nuova Pianura”-Via S.Martino,11 Verolanuova (Bs) Iscrizione al Tribunale di Brescia 9/2017 del 22/06/2017 Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Territorio pag 2 Territorio 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio » 6 Manerbio » 7 San Gervasio » 8 Offlaga » 9 Orzinuovi » 10 Territorio - Dialetto » 11 Pontevico » 12 Pontevico » 13 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 visitala sul nostro sito www.ilpiaceredelloro.it SEMPRE PIÙ SCELTA con la vetrina ON-LINE AZIENDA ISCRITTA ALLA BANCA D’ITALIA VALUTAZIONI GRATUITE I L P I A C E R E D E L L O R O PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE, 79 IL PIACERE DELL’ORO PONTEVICO BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/A IL PIACERE DELL’ORO BAGNOLO MELLA La competizione elettorale per Palazzo Luzzago-Di Bagno foto MONTERENZI

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Giugno 2018 - numero 116

Domenica 10 giugno prossimo si voterà in alcuni comuni per l’elezione del sindaco, tra questi Manerbio.Quattro i candidati:- Samuele Alghisi, che capeggia una lista civica, ma espressione del Partito Democratico;- Federico Mosca, esponente di una lista civica trasversale e rappresentativa dell’area moderata;- Ferruccio Casaro, alla sua quarta candidatura e sempre sconfitto;- Alberto Caldera, duce di un’area di estrema destra.Nell’editoriale del precedente numero avevamo denunciato l’assenza di una convincente idea del futuro manerbiese.In questo lasso di tempo, al di là di alcuni eccessi, si è fatta strada una proposta politico-amministrativa da parte di Federico Mosca.Questo candidato gode di un indubitabile vantaggio: è nuovo sulla scena politica.Non è detto che nuovo sia necessariamente un sinonimo di migliore.SEGUE A PAGINA 2

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania Brunelli“La nuova Pianura”-Via S.Martino,11

Verolanuova (Bs)Iscrizione al Tribunale di Brescia 9/2017

del 22/06/2017Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs)

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BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI, 153/AIL PIACERE DELL’ORO BAGNOLO MELLA

La competizione elettorale per Palazzo Luzzago-Di Bagno

foto MONTERENZI

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Pag . 2 Giugno 2018Territorio

PROSEGUE DALLA PRIMA

Tuttavia, visto il clima imperante, il nuovo ha un’apertura di credito maggiore rispetto agli altri candidati.Le candidature ripetute nel tempo, come nel caso di Casaro, sempre risoltesi in cocenti sconfitte, fanno parte di eterno pregiudizio: nessuno rinuncia alle proprie cattive idee.Non solo.Manerbio, dall’introduzione del sistema dell’elezione diretta del sindaco, è sempre stata governata da sindaci del centro-sinistra.Una sola eccezione: circa dieci anni fa si afferma il centro-destra ed è la prima volta che il Comune viene commissariato.Il maggior responsabile di quel disastro è stato proprio Casaro, che era vice sindaco.Comunque sia, l’elettore, come al solito, deciderà per il meglio.

Figuraccia capitale,il Giro scopre le buche

La sindaca Raggi è riuscita a fermare anche il Giro d’Italia. Le condizioni del manto stradale nel centro di Roma hanno arrestato la passerella finale della corsa rosa.L’organizzazione ha deciso di fermare il tempo ufficiale della tappa al terzo passaggio del circuito romano, abolendo i due rimanenti traguardi volanti e neutralizzando i 7 giri rimanenti dei 10 previsti in totale da Caracalla e arrivo ai Fori Imperiali.Chris Froome, il britannico che guidava la classifica, ha dunque vinto il Giro d’Italia di ciclismo, perché i tempi sono stati resi definitivi dopo il terzo passaggio.A causa del cattivo stato del manto stradale, i corridori avevano deciso di non fare la gara e di pedalare a ritmo di passeggiata, finché non ci fosse stata la neutralizzazione del tempo

da parte dei giudici.Su Roma, come era prevedibile, è scesa una bufera di polemiche. “Raggi regala l’ennesima figuraccia in mondovisione alla Capitale.I ciclisti del Giro d’Italia protestano per il cattivo stato del manto stradale: l’impatto con la dura realtà frantuma le favolette raccontate dai pentastellati”.Lo si legge nei commenti piovuti come fulmini nel post delle cronache.«La strada era pericolosa, hanno preso una buona decisione e alla fine hanno fatto bene a fare quello che hanno fatto, neutralizzando la corsa. Non abbiamo mai minacciato di fermarci», ha dichiarato il vincitore Chris Froome.

«Brescia è la città italiana della fotografia» con il Brescia Photo Festival, seconda edizione dedicata al collezionismo.Due sono i poli della kermesse in città (Museo di Santa Giulia e Macof ), tre le mostre-evento pensate come costellazione di proposte disseminate sul territorio. L’intento è stato quello di offrire ai visitatori opere nella loro unicità, far vedere i capolavori che la fotografia vanta anche per le scuole».«Ferdinando Scianna. Cose» è il titolo del primo segmento espositivo dedicato al reporter siciliano di Bagheria, un «baariota», primo Magnum italiano, un grande testimone del nostro tempo, un cacciatore di scatti indagato secondo un doppio binario: da una parte una ottantina di immagini di oggetti inerenti riti e costumi di varie parti del pianeta, dall’altra una collezione di oggetti acquistati, ovvero raccolti («una cafarnao accumulativa»), nel corso degli innumerevoli viaggi. Oltre che fotografo eccelso, Scianna è anche uno scrittore straordinario. L’apparato didascalico che accompagna la sequenza iconica, vergato col suo pugno, è di squisita grana letteraria e ci racconta la complessità socio-politica, ma anche religiosa, che sta dietro alle cere votive di Polsi in Calabria, agli Ekeki boliviani o alle coloratissime

terrecotte di Ocumichu.A Brescia presta una parte del suo patrimonio Mario Trevisan, uno dei maggiori collezionisti italiani, che anni fa proprio a Brescia ha acquistato la sua prima foto d’autore: un paesaggio di Mario Giacomelli da Ken Damy. Quella foto, fuori serie, apre la sezione di «Percorsi paralleli», che si compone di quaranta dittici, di fotografie tutte rigorosamente vintage a confronto, cucendo simmetrie e asimmetrie. Tra gli accostamenti memorabili, la Marilyn Monroe di Bert Stern, agnello sacrificale a Hollywood, e Il servo crocefisso di Felice Beato, il veneziano che scoprì il Giappone.Last, but not least, «Tre per uno. Dalla collezione di Paolo Clerici» (al Macof ), una strepitosa serie di piccole personali, 35 trittici dedicate ad autori giganti (Mapplethorpe, Skoglund, Klein Tenneson...), ognuno dei quali merita una stazione contemplativa. Una sorta di boite-en-valise, un museo in scatola, come direbbe Duchamp.

Fotografare, arte e passione

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Giugno 2018 Pag . 3

«Longanesi diceva che un imbecille resta un imbecille, due imbecilli restano due imbecilli, centomila imbecilli sono una forza storica».

RICORDI = Gina Lollobrigida ha raccontato ad Azzurra Noemi Barbuto, giornalista di Libero, di essere stata violentata da un calciatore della Lazio. Aveva 18 anni e questo calciatore, di cui era stata innamorata, la invitò a casa sua con la scusa di una festa tra amici, poi la drogò e abusò di lei. «A quel tempo, dice Gina adesso, ero ancora vergine».

CAMERE = Maurizio Costanzo e Maria De Filippi dormono in camere separate. Maurizio: «Sono uno che guarda la televisione fino a tarda notte, anzi fino al mattino, insopportabile. Avremmo finito per litigare e invece, in 24 anni di matrimonio, non abbiamo bisticciato mai e direi che è un bel record. Ho sempre fatto così anche nelle mie unioni precedenti».

ANZIANI = È stupefacente trovarmi ancora qui, alla fine di ogni giornata. Andare a letto di notte e pensare sorridendo che “ho vissuto un altro giorno”. E poi è stupefacente risvegliarsi otto ore dopo e vedere che è la mattina di un nuovo giorno, e sono sempre qui. “Sono sopravvissuto a un’altra notte”, penso, e mi viene da sorridere di nuovo. Vado a dormire sorridendo

e sorridendo mi risveglio. Sono molto felice di essere ancora vivo. Da quando va così, di settimana in settimana, di mese in mese da quando sono andato in pensione, mi è nata l’illusione che quest’andazzo non finirà mai, anche se ovviamente lo so che può finire da un momento all’altro. È come un gioco che faccio giorno dopo giorno, un gioco dalla posta molto alta che per ora, contro ogni previsione, continuo a vincere. Vedremo quanto andrà ancora avanti la mia fortuna». (Lo scrittore Philip Roth, in un’intervista a Charles McGrath pubblicata a gennaio sul New York Times).

BUFALE = Molte testate giornalistiche, grandi e piccole, hanno pubblicato una notizia secondo la quale un’anziana signora abruzzese avrebbe lasciato in eredità 3 milioni di euro a Silvio Berlusconi. Ne hanno scritto il Tempo, RaiNews, Libero, Huffington Post, il Fatto Quotidiano, il Giornale, tra gli altri, insieme a numerosi siti di news minori o locali. RaiNews ha poi rimosso l’articolo, mentre Huffington Post e Fatto quotidiano lo hanno modificato scrivendo che si è rivelata una bufala. Mentre la notizia è stata condivisa sui social network da tantissimi lettori. La notizia, con molta evidenza, era falsa.

PECORE = Cinquantamila le pecore impiegate come tosaerba

in venti parchi romani. Virginia Raggi ha firmato l’accordo con la Coldiretti. Il metodo dell’ecopascolo prevede che le pecore pascoleranno in una ventina di aeree della città, dal Parco degli Acquedotti al Parco del Pineto, da Valle Aurelia alla zona di Tor Crescenza-Acqua Traversa. Altre città stanno seguendo l’esempio da consigliare anche ad amministratori locali di casa nostra per risparmiare sul bilancio comunale.

SCONCERTO = Il presidente della Camera, Roberto Fico, a Palermo in occasione della cerimonia commemorativa di Giovanni Falcone nel 26/mo anniversario della strage di Capaci, durante l’esecuzione dell’inno nazionale la terza carica dello Stato è rimasto con le mani in tasca. Una marea di critiche gli son piovute insinuando mancanza di amor patrio e di rispetto per le vittime del terrorismo.

LAVORATORI = I più richiesti: impiegati, commessi, chef e camerieri esperti di blockchain e di privacy, specialisti di intelligenza artificiale e di media digitali. Lavoratori introvabili: tecnici informatici, fisici, chimici, ingegneri. Assunzioni stabili per tutto il 2018 facilitate dagli incentivi previsti dalla legge di stabilità: 423.800. Gli incentivi consistono in un dimezzamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per ogni contratto in pianta stabile stipulato a favore di

un under 35enne. Dal 2019: di un under 30enne.

CAMBIAMENTO = Il centrodestra si è preso anche Udine. Un’altra roccaforte rossa è caduta sotto i colpi della coalizione guidata da Matteo Salvini. Il nuovo sindaco, Pietro Fontanini, 66 anni, un passato come presidente della Provincia, senatore e deputato della Lega, e prima ancora - dall’agosto del ’93 a gennaio ’94 - come governatore del Friuli Venezia Giulia, ha vinto contro il candidato del Pd, Vincenzo Martines. Il Movimento Cinque Stelle si era fermato all’8,5 per cento.

INTEGRAZIONE = Malijka, mamma coraggiosa, ha evitato che la sua bimba di 10 anni, le fosse strappata e portata nel paese di origine (Banglaades) denunciando il marito per maltrattamenti. Ha strappato il suo passaporto (obbligandolo a ritardare la partenza per chiedere i duplicati) e quello della bambina e poi è andata in commissariato. E’ accaduto a Milano. La mamma ha salvato la figlia con la determinazione che solo un genitore può avere. La bimba viveva segregata in casa, non frequentava la scuola ma studiava a casa il Corano e stava per essere portata in Bangladesh per un matrimonio combinato con un 22enne.

METTETEVI COMODI

Territorio

Sul filo di lana, mentre è in corso la campagna per la raccolta di voti, dal sindaco Alghisi, arriva un lungo elenco di lavori pubblici programmati durante l’estate.Ne saranno interessati le vie Leno e Miglio; il campo sportivo con i parcheggi dentro e fuori; la piscina di piazza Aldo Moro (chiusa dall’estate scorsa e non si capisce come e quando potrà riaprire); l’archivio comunale in via Palestro; la scuola materna Ferrari; i parchi padre Marcolini e

ville Marzotto; via Dante con nuovo manto d’asfalto di fronte alla chiesa parrocchiale; via XX Settembre; la sostituzione della caldaia della Scuola Media Statale e relativo efficientamento energetico.In conclusione l’avvertimento che “per una corretta e completa informazione alla cittadinanza manerbiese, siamo lieti di annunciare che le opere sopra elencate andranno ad arricchire e migliorare considerevolmente il patrimonio urbanistico della nostra città”.Nasce più di un dubbio: ma non si poteva fare prima quando i manerbiesi lamentavano strade dissestate, la chiusura mai spiegata della piscina e dell’ex bocciodromo (in foto) per il quale pare siano stati stanziati con urgenza altri 100 mila euro in aggiunta ai 160 mila euro già spesi, ed altro ancora?

Un'estate con i cantieriAlla soglia dei 75 anni Franco Scaramuzza, in silenzio per non disturbare, ci ha lasciato.La sua dipartita è stata in linea con la sua esistenza, sempre discreta, ma fortemente caratterizzata da una solida preparazione professionale.È stato un esemplare professionista delle costruzioni.Diplomatosi geometra e proveniente da una famiglia di mastri muratori, ha interpretato con un proprio tratto distintivo oltre cinquant’anni di attività.Era il decano dei tecnici manerbiesi, sia per età che per capacità.Chi scrive ha avuto in regalo da Franco la sua amicizia e di questo gli è profondamente grato.L’amicizia non ci fa velo nel ricordarlo.È necessario, però, ricordare che è stato l’anello di congiunzione tra le vecchie pratiche costruttive e quelle

nuove.È stato, inoltre, l’erede del geometra Giuseppe Piovani, morto centenario, e ne ha proseguito l’attività, saldo nelle radici delle tradizioni ed aperto alle innovazioni.Ciao Franco, ed anche per te sia lieve la terra.

Addio a Franco Scaramuzza

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Pag . 4 Giugno 2018Manerbio

Qui di seguito continuiamo ad elencare i caduti manerbiesi della Grande Guerra.

Giovanni Loraschi *figlio di Antonionato a Manerbio il 16/07/1891assegnato al 37 Reggimento fanteriamuore nell’ospedale da campo 15 per ferite riportate in combattimento il 15/11/1915

Giacomo Maestri **figlio di Giuseppenato a Manerbio il 29/07/1889sergente maggiore dell’8 Reggimento geniomuore a Mestre per malattia il 30/10/1918

Giovanni Francesco Manenti **figlio di Giuseppenato a Manerbio il 30/11/1889assegnato al 204 Reggimento fanteriamuore in Albania per malattia il 06/10/1918

Luigi Manenti *figlio di Angelonato a Manerbio il 02/11/1894assegnato all'8 Reggimento artiglieria da fortezzamuore in Val Giudicarie per caduta di valanga il 02/04/1917

Andrea Manera ***figlio di Battistanato ad Offlaga il 24/07/1891assegnato al 65 Reggimento fanteriamuore nel settore di Tolmino per ferite riportate in combattimento il 22/07/1915

Luigi Martani ***figlio di Domeniconato a Bassano Bresciano il 30/09/1892assegnato al 141 Reggimento fanteriamuore sull’Altopiano di Asiago per ferite riportate in combattimento il 26/05/1916

Luigi Martani *figlio di Angelonato a Manerbio il 17/07/189514/01/1915 chiamato alle armiassegnato al 26 Reggimento artiglieria da campagnadecorato con medaglia di bronzo al valor militaremuore sul medio fiume Isonzo (San Floriano) per ferite riportate in combattimento il 19/07/1915

Pietro Masini *figlio di Antonionato a Manerbio il 09/03/189624/11/1915 chiamato alle armiassegnato al 78 Reggimento fanteria

02/07/1917 promosso caporale26/07/1917 trasferito al 67 Reggimento fanteria per malattia04/08/1918 trasferito al 154 Reggimento fanteria per malattiamuore a Manerbio per malattia il 17/11/1919

Battista Merigo ***figlio di Carlonato a Pralboino il 17/6/1886assegnato alla 3 Compagnia Presidiariamuore nell’ospedale da campo 301 (Legnago) per malattia il 18/12/1918

Domenico Migliorati *figlio di Bernardonato a Manerbio il 25/07/1895tenente di complemento del 60 Reggimento fanteriamuore sul monte Grappa per ferite riportate in combattimento il 22/11/1917

Giacomo Minotti **figlio di Lorenzonato a Manerbio l'01/07/189511/07/1915 chiamato alle armiassegnato al 74 Reggimento fanteriamuore sul Piave, per ferite riportate in combattimento nove giorni prima, il 21/06/1918

Bernardo Giacomo Molteni *figlio di Carlonato a Manerbio il 06/11/1892assegnato alla 3 Compagnia sussistenzamuore a Marmirolo per malattia il 15/12/1918

Secondo Mombelli **figlio di Giovanninato a Manerbio l'01/04/1889assegnato al 78 Reggimento fanteriadisperso sul Carso in combattimento il 03/11/1916

Giuseppe Montini ***figlio di Carlonato a Bagnolo Mella il 15/05/1884assegnato al 57 Reggimento fanteriamuore in prigionia per malattia il 02/10/1918

Luigi Morandi **figlio di Antonionato a Manerbio l'01/08/1882assegnato al 92 Reggimento fanteriamuore a Brescia per malattia il 10/05/1919

Francesco Noci *figlio di Pietronato a Manerbio il 09/04/189624/11/1915 chiamato alle armiassegnato al 24 Reggimento

I caduti manerbiesi della Grande GuerraCavalleria di Vicenzamuore sul fiume Isonzo per ferite riportate in combattimento il 11/08/1916

Angelo Pari **figlio di Andreanato a Manerbio il 02/12/1885assegnato alla 44 Compagnia presidiariamuore a Manerbio per malattia il 13/03/1919

Giovan Battista Pea ***figlio di Carlonato ad Alfianello l'01/08/188424/02/1916 richiamato alle armiassegnato al 78 Reggimento fanteria18/06/1916 trasferito all’8 Reggimento bersaglierimuore a Grafenberg (Gorizia) per ferite riportate in combattimento il 06/08/1916

Giacomo Pegoiani *figlio di Francesconato a Manerbio il 07/11/189409/09/1914 chiamato alle armiassegnato al 39 Reggimento fanteriamuore sul passo del Tonale per choc di folgorazione riportato in combattimento il 26/06/1916

Francesco Penna *figlio di Angelonato a Manerbio il 17/03/1888assegnato al 6 Reggimento bersaglierimuore sull’Altopiano di Bainsizza per ferite riportate in combattimento il 22/08/1917

Angelo Perotti *figlio di Francesconato a Manerbio l'08/03/1892assegnato al 64 Reggimento fanteriamuore nell’ospedale da campo 107 per malattia il 13/10/1916

Bortolo Petesi *figlio di Bortolonato a Manerbio il 29/06/1894assegnato al 19 Reggimento bersaglierimuore a Finale Emilia per ferite riportate in combattimento il 04/12/1918

Pietro Petesi *figlio di Giuseppenato a Manerbio il 22/05/1894caporale del 65 Reggimento fanteriadisperso sull’altopiano di Asiago in combattimento il 04/09/1917

Angelo Pietrobelli ***figlio di Giuseppenato a Pontevico il 24/09/188731/07/1915 richiamato alle armiassegnato al 65 Reggimento fanteria

disperso nel combattimento di Santa Maria di Tolmino l'11/08/1915

Bortolo Pini ***figlio di Bortolonato a Grosio il 26/04/1892assegnato al 78 Reggimento fanteriamuore sul Carso per ferite riportate in combattimento il 25/05/1917

Angelo Pizzamiglio *figlio di Giovanninato a Manerbio il 19/07/1890assegnato alla 114 Compagnia mitraglieri FIATmuore a Cividale per ferite riportate in combattimento il 14/10/1916

Cesare Pizzamiglio *figlio di Costanzonato a Manerbio il 06/12/1893assegnato al 9 Reggimento bersaglierimuore in prigionia per malattia il 22/03/1918

Giuseppe Pizzamiglio *figlio di Angelonato a Manerbio il 08/06/189801/03/1917 chiamato alle armiassegnato al 37 Reggimento fanteria12/06/1917 trasferito al 242 Reggimento fanteriamuore sul monte Vodice per ferite riportate in combattimento il 20/08/1917

Giuseppe Portesani *figlio di Luiginato a Manerbio il 07/11/1895assegnato al 79 Reggimento fanteriadecorato con medaglia d’argento al valor militaremuore sul monte Pasubio per ferite riportate in combattimento il 12/10/1916

Michele Portesani *figlio di Natalenato a Manerbio il 10/04/189624/11/1915 chiamato alle armiassegnato al 24 Reggimento cavalleggeri di Vicenza28/09/1917 trasferito al Centro mitraglieri FIATmuore a Lodi per malattia il 09/12/1918

Arch. Michelangelo Tiefenthalersegue...

LEGENDA* = Caduti manerbiesi** = Caduti nati a Manerbio ed emigrati in altra località al momento della chiamata alle armi*** = Caduti nati in altra località ed immigrati a Manerbio al momento della chiamata alle armi

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Giugno 2018 Pag . 5Manerbio

Lettere al direttore

Caro direttore,le scrivo per esprimere alcune mie personali convinzioni perfezionatesi in questi tre mesi post-elettorali.Dopo le elezioni del 4 marzo scorso mi è venuto spontaneo ricordare un antico adagio: una ciliegia tira l’altra.Il ricordo va però cosi parafrasato: un Matteo tira l’altro.Dopo Matteo Primo (il bomba di Firenze), assume un rilievo di primo piano Matteo Secondo (il bauscia di Milano).Dopo una campagna elettorale caratterizzata dai rispettivi e ripetuti insulti tra Matteo Secondo ed il nullafacente Luigino, insulti proseguiti anche in questi tre mesi, i due si sono accordati.Matteo Secondo rappresenta la politica muscolare basata sulla forza bruta.Il fido Giorgetti lo ha definito come

“genuina sfacciataggine”.A me pare che si tratti di un inconsapevole percorso verso la catastrofe politica.Un esempio su tutti: l’incredibile crisi con il presidente Mattarella.Qualora dovesse prevalere Matteo Secondo faremo la fine della Grecia.Considerato che la storia, quando si ripete, si trasforma in tragedia, ci sorregge la speranza che non ci sarà un Matteo Terzo.

Saluti da un vostro lettore.

Cottarelli non avrà la fiducia delle camere e andremo alle elezioni in settembre. Salvini, reclamando il diritto degli italiani a scegliersi i ministri senza che Berlino o Parigi diano il loro benestare, piglierà più del 40% dei voti, farà il governo da solo o con la Meloni - Berlusconi nel frattempo si sarà probabilmente messo con Renzi -, ripresenterà Paolo Savona ministro dell’Economia e a quel punto Mattarella, per rendere possibile un governo e difendere il principio che in fatto di ministri l’ultima parola spetta al Quirinale, darà le dimissioni. Gli unici che forse potrebbero cambiare questo scenario sono i democratici: se si dichiarassero, oggi stesso, disposti a un governo con i Cinquestelle - Di Maio premier - al solo scopo di tenere a bada, a questo punto, la destra, forse il presidente della repubblica potrebbe farci un

pensiero.Intanto diamo a Cesare quel che è di Cesare e rendiamo il copyright di quel "prima gli italiani" al suo vero padre materiale e spirituale: Jean-Marie Le Pen. Nell'ormai lontanissimo 1978, in occasione delle elezioni politiche, il Front National fece stampare un manifesto su cui campeggiava uno slogan diventato famoso: «1 milione di disoccupati vuol dire 1 milione di immigrati di troppo. Prima la Francia e i francesi!». Cinque anni prima, lo slogan era solo leggermente diverso: «Il lavoro ai francesi».Non a caso Salvini è da quattro anni il miglior alleato di una certa Marine Le Pen

Lettera firmata

Due considerazioni politiche

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Pag . 6 Giugno 2018Manerbio

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Giugno 2018 Pag . 7Manerbio

L'incontro tra sport e scuola fa vincere la solidarietàLo scorso sabato 5 maggio è stata una giornata davvero speciale per Manerbio. In effetti dalla collaborazione tra il mondo della scuola ed una “firma” prestigiosa come quella dei Lions Club Bassa Bresciana ha preso forma, grazie anche alla vicinanza dell’Amministrazione Comunale locale, dell’Istituto Comprensivo di Manerbio e dell’Oratorio, un giorno che si è rivelato veramente importante. Un unico, intenso programma ha infatti affiancato sport, educazione e solidarietà, un trinomio, tanto per rimanere in tema scolastico, che non solo si è rivelato il filo conduttore vincente

di una interessante mattinata, ma ha anche dato vita ad una coinvolgente cerimonia conclusiva. Punto di partenza del nutrito programma è stato il Teatro Politeama dove si è svolto un partecipato convegno sull’alimentazione. Nell’occasione, dopo i saluti introduttivi delle autorità presenti e dei membri del Lions Club Bassa Brescia, gli studenti delle classi della Scuola Secondaria di Primo Grado che hanno riempito insieme ai loro insegnanti la platea hanno potuto seguire gli interventi di personaggi del mondo dello sport che hanno illustrato ed approfondito il rapporto tra l’attività sportiva ed una alimentazione sana, corretta

e nutriente. Nell’ordine si sono succeduti al microfono il giovane rugbysta Matteo Archetti del Patarò Calvisano, il docente di dietologia Massimiliano Spini, la sciatrice Elena Fanchini, il plurimedagliato canoista Cesare Beltrami e il capitano della Germani Brescia, Luca Vitali. Esperti e personaggi autorevoli che hanno portato la loro testimonianza ai ragazzi presenti al “Politeama” prima di lasciare la parola ai lavori ed ai video preparati dalle classi seconda e terza degli Istituti “Zammarchi” e “Tovini” che hanno fornito il loro contributo fresco e diretto. L’intensa mattinata, che è stata intervallata da alcuni applauditissimi intermezzi musicali interpretati

da alunni della scuola secondaria di Primo Grado di Manerbio, si è poi conclusa al Centro Paolo VI di Manerbio, dove i partecipanti al convegno si sono ritrovati per assistere all’inaugurazione del campo polifunzionale che ora sarà a disposizione di tutta la comunità ed è stato intitolato a Giuseppe Soffiantini, un manerbiese che non ha certo bisogno di troppe presentazioni e che è stato uno dei soci fondatori del Lions Club Bassa Bresciana. Una figura che ha riassunto nel migliore dei modi l’attenzione per la solidarietà e la voglia di aiutare gli altri che hanno fatto da punto di riferimento a tutta la significativa giornata manerbiese.

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Pag . 8 Giugno 2018San Gervasio

Saggio di fine anno,una festa per tutti

GRAZIE!

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Giugno 2018 Pag . 9Offlaga

E’ una corsa a due quella che il 10 giugno prossimo vedrà uscire dalle urne il nome di chi sarà chiamato ad amministrare il Comune di Offlaga per i prossimi cinque

anni. Due infatti le liste civiche impegnate nella campagna elettorale: ”Rinnovamento Popolare” guidata dal sindaco uscente, dott. Giancarlo Mazza e “Fare Comune” che candida

a primo cittadino il dott. Ferdinando Moretti, già sindaco offlaghese dal 2008 al 2013.Abbiamo chiesto a ciascuno dei due candidati di presentare il gruppo e,

in estrema sintesi, i punti salienti dei rispettivi programmi elettorali.

OFFLAGA, si accende la sfida elettorale

“Per cinque anni come Sindaco, insieme ai miei collaboratori, ho sempre cercato di fare del mio meglio per il bene di tutti, spinto dalla volontà di proporre una buona amministrazione, trasparente ed imparziale.Oggi, con un gruppo rinnovato e lo stesso senso di responsabilità, continuiamo a fare squadra con l’obiettivo di mettere al servizio di tutti e tre i nostri paesi l’impegno personale, la competenza maturata e la volontà di essere ancora più efficienti.Ora si tratta di scrivere una pagina nuova di quello che è un progetto ambizioso. Noi una premessa di fondo l’abbiamo già compiuta in questi cinque anni: seria e solida. Serve oggi più che mai continuità per garantire una positiva evoluzione dei progetti esistenti. Abbiamo affrontato insieme i momenti difficili del “patto di stabilità” per le finanze dei Comuni, abbiamo superato eventi imprevedibili che ci hanno costretto ad interventi straordinari, senza mai piangerci addosso, senza mai chiedere soldi in più ai cittadini (mai applicata la TASI ad Offlaga), senza mai tagliare i servizi (scuola, assistenza, sport), anzi abbiamo estinto anticipatamente mutui in modo da avere più disponibilità nei prossimi anni. Con buon senso abbiamo dato prova di coerenza e coesione, perché la nostra forza è il “gruppo”.Si sono trovate nuove strade quando ad esempio abbiamo portato ad Offlaga finanziamenti a fondo perduto per l’ammodernamento a LED dell’illuminazione pubblica o quando grazie ai buoni rapporti con l’Amministrazione Provinciale abbiamo ricevuto un contributo

considerevole che finanzierà almeno il 40% della pista ciclabile Offlaga-Cignano già approvata che si farà in autunno.É venuto ora il tempo di fare Amministrazione non dell’occasione ma del progetto (e della realizzazione). L’efficientamento di tutto il sistema di calore e raffrescamento di scuole, municipio, impianti sportivi ed edifici pubblici è già realtà. La riqualificazione a LED dell’illuminazione di Cignano e Faverzano e delle rimanenti vie di Offlaga è imminente (progetto, copertura finanziaria e cronoprogramma già a punto). La cantierizzazione di fognature e depuratore avverrà nel corso del prossimo quinquennio.Il nostro programma antepone al tecnicismo la sensibilità ed il rispetto verso le realtà e le dinamiche dell’intero territorio. Si va dall’efficientamento della raccolta differenziata alla manutenzione straordinaria dei parchi pubblici, dall’estensione della fibra ottica sull’intero territorio all’installazione di portali con telecamere all’ingresso dei paesi per la sicurezza, dalla riqualificazione in spazi e libri della biblioteca comunale all’introduzione di attività pomeridiane per bambini e ragazzi, dal consueto sostegno allo sport giovanile (calcio e palestra) ad un piano straordinario di ampio rifacimento di manti stradali.Le cose non devono cambiare, devono evolvere. Migliorare. Come sempre, con attenzione, ascolto e spirito di inclusività verso tutti i cittadini, verso tutte le istituzioni e le associazioni del territorio.”

Gian Carlo Mazza

Pagina Facebook :“Rinnovamento Popolare-Tra la gente, per la gente”

Rinnovamento popolare

“La volontà di assicurare ai cittadini di Offlaga la possibilità di scegliere tra due modi diversi di fare amministrazione ha spinto me e gli altri componenti della lista ad impegnarci in prima persona al servizio della comunità. E’ urgente “FARE“, lavorare, impegnarsi in un’attività amministrativa che sia attenta e aperta a tutti, che sia ”COMUNE”, perché oggi è impossibile pensare di amministrare senza condividere, senza coinvolgere tutti i cittadini, i gruppi, le associazioni e le diverse realtà operanti sul territorio.La nostra decisione di lasciare che siano i cittadini, attraverso le loro preferenze, a scegliere tra i candidati della lista gli assessori e il vicesindaco, che sarà la donna più preferenziata, vuole essere un primo segno di questa vicinanza e condivisione.In questi anni molti cittadini hanno faticato a trovare ascolto e soluzioni ai loro problemi e si è diffusa la sensazione che ci siano cittadini di serie A, facilitati nel rapporto con l’amministrazione pubblica, e cittadini di serie B che trovano spesso ostacoli insormontabili per affermare le proprie ragioni o per ottenere anche i servizi basilari.Ci siamo sentiti sollecitati a dare al comune un’amministrazione del “fare”, che si rimbocchi le maniche e lavori con competenza e continuità per tutti i cinque anni del mandato, senza perdersi in tante parole di noiosa autoesaltazione o di inutile giustificazione. Molti cittadini infatti hanno richiamato l’attenzione su: parchi pubblici in stato di incuria, con giochi per bambini rotti e pericolosi; strade sporche e con buche frequenti; marciapiedi dissestati; piste ciclopedonali comunali

ridotte a sentieri invasi dall’erba; illuminazione pubblica con luci spente per mesi o vie con luci accese di giorno e spente di notte; immobili comunali con infiltrazioni di acqua dai tetti; sistemi di video-sorveglianza spesso non funzionanti e molte altre situazioni che rientrano nelle manutenzioni ordinarie e perciò da sottoporre ad una cura costante.Il nostro programma avrà quindi come priorità proprio gli interventi diretti a risolvere le problematiche diffuse e urgenti sopra esposte e poi ha individuato un complesso di attività e progetti da realizzare nel corso dei prossimi cinque anni i cui obbiettivi più significativi sono:- potenziare i servizi comunali e in particolare quelli alla persona puntando all’inclusione dei soggetti deboli e alla creazione di spazi di incontro per anziani e giovani;- implementare il servizio di smaltimento dei rifiuti per arrivare ad introdurre la Tariffa Puntuale (più differenzi meno paghi);- riqualificare e ampliare le strutture sportive;- ristrutturare gli immobili comunali e creare nuovi ambienti per ambulatori, biblioteca, centro ricreativo per anziani e spazi per i giovani;- garantire la sicurezza dei cittadini nei suoi vari aspetti pubblici e privati;- favorire una gestione equilibrata del territorio con il recupero dei nuclei storici e lo sviluppo delle attività produttive.”

Ferdinando Moretti

Pagina Facebook: “Moretti per Offlaga-Fare Comune”

Fare Comune

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Pag . 10 Giugno 2018Orzinuovi

Il Santuario della Madonna di ORZINUOVILa fondazione del Santuario della Madonna dell’Oglio ad Orzinuovi risale soltanto alla metà del 1700. Un certo Bartoleo Zorzi procurò che fosse innalzato per soddisfare ai pubblici desideri; e non per larghi soccorsi di principi e per somme ingenti legate al luogo da ricchi devoti, ma per le elemosine di ogni sorta raccolte dall’instancabile attività dell’umile Romito, i nostri padri hanno veduto sì bel tempio in pochi anni condotto a fine.La cosa mosse da questo. I popoli della Lombardia correvano al Santuario di Caravaggio, grossa borgata del territorio bergamasco, che erasi eretto in momumento della Apparizione della Beata Vergine avvenutavi il 26 Maggio 1425.Taluni de’ nostri, è facile il crederlo, mossi da spirito di religione vi si erano portati a venerare la Vergine, alla cui intercessione attribuivasi i più distinti beneficii.I paesi a noi vicini aveano fatte pubbliche dimostrazioni della loro divozione: le processioni a quel

Santuario erano frequenti: da nostri nulla di simile erasi praticato, distratti in quei tempi da vicende guerresche, e in seguito dalla molesta fabbrica della Fortezza che molte famiglie costrinse ad espatriare, e dalle pestilenze che in maniera spaventevole ne diradarono la popolazione.Venuti i tempi di pace e durando ancora gli esempi delle terre vicine, non poterono a meno di non mandare ad effetto quanto forse da tanti anni era stato il voto di tutti.Difatti nel giorno 19 Marzo 1677 la Confraternita, che si intitolava del Santissimo Sacramento e della Immacolata Concezione, determinava che passate le feste di Pasqua si dovesse al Santuario di Caravaggio fare una solenne processione: e per renderla più decorosa ordinava la provvista di due ceri da libbre dodici da offrirsi in quell’occasione alla Madonna, e di uno stendardo che per ricchezza e maestà rispondesse agli altri paramenti di detta Scuola.A questa processione furono invitati

l’Arciprete Francesco Gennari e due altri sacerdoti della parrocchia.Prima di quest’epoca, dove ora sorge il nostro Santuario, erasi innalzata una cappella campestre con una immagine della Madonna di Caravaggio.Chi l’abbia eretta e per concorso di quali persone, non consta: si può

credere per l’opera degli abitanti delle vicine cascine.(Tratto dall’Archivio della Confraternita del Carnerio: parte prima - segue)

Dario Ghirardi

Il Fenil dell'Oglio di ORZINUOVINei pressi del Santuario orceano della Madonna di Caravaggio si trova un cascinale, posto sulla sinistra della chiesa, noto come “Fenil dell’Oglio” od anche “Fenile della Madonnina”, appunto per la presenza, nei secoli scorsi, di una piccola santella ad essa dedicata e, successivamente, del maestoso Santuario sorto verso la metà del XVIII secolo.Prima di quell’epoca, dove ora sorge il Santuario vi era, infatti, una cappella campestre con una immagine della Madonna di Caravaggio, che si conserva tuttora, eretta con tutta probabilità dagli abitanti delle vicine cascine.Il Fenil dell’Oglio, noto già dal 1500 e così chiamato per la sua vicinanza a questo fiume, è stato in origine una delle proprietà del Comune di Orzinuovi. Il Comune dava in affitto questa sua possessione; il primo

affittuale noto risulta, nel 1597, Giulio Corgnano (Corniani).Nel 1641 il complesso è descritto come “Fenil dell’Ollio, casamento con due corpi di casa, et quattro di stalla con portico”, non molto grande quindi, che rendeva al Comune 212 scudi, contro, per esempio, i 4900 di Terraverde. Si trovava nella “contrada Vecchia di Soncino” detta anche “contrada di Curano”.La struttura indicata è quella che, grosso modo, si può ancora riscontare ai giorni nostri, con i corpi di casa passati a tre, come tre sono divenuti quelli riservati alle stalle ed ai fienili.Nel 1700 il cascinale viene ceduto a privati, tanto che nel 1752 risulta di proprietà di Angelo Inverardi e del nipote Andrea.Agli inizi del 1800 viene acquistato da Silla Martinengo sinché, a metà dello stesso secolo (1852) i Martinengo

cedono la cascina la cui proprietà viene smembrata in tre parti, con la famiglia Scolari rappresentata da ben sei fratelli (Santo, Giuseppe, Giovanni, Angela, Giulia, Maria Caterina), con un certo Cesare De Malugani e con la famiglia Lorandi dei fratelli Francesco e Giuseppe, con il loro padre, Giovanni Battista, indicato come usufruttuario, alla cui morte sarebbe successa nell’usufrutto la moglie Lucia Capra.

Passato successivamente nelle mani di diversi proprietari - Rossi e Maestri (sino al 1972), Taverna e Franguelli (dal 1972) e poi solo Taverna - ebbe in vari periodi una decina di abitanti, fra i quali vi è da segnalare la numerosa famiglia Bernabé (nove componenti), affittuaria della cascina attorno agli anni ’30 del secolo scorso.

Dario Ghirardi

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Giugno 2018 Pag . 11Territorio - Il nostro dialetto

Rotary, riflessioni sul biotestamentoNel teatro del Comune di Manerbio convegno del Rotary Club Manerbio sul testamento biologico che ha offerto spunti di riflessione sulla legge n. 219/2017 entrata in vigore il 31 gennaio scorso. Moderatore il presidente del Club dott. Valter Davini, hanno spiegato il senso profondo della normativa, i suoi antefatti già alla ribalta delle cronache nazionali con il caso

Welby, Englaro e del DJ Fabo con li interevnti di: avv. Roberto Molinari di Brescia, notaio Giuseppe Gorlani di Dello, avv. Michele Minervini di Verolanuova ed il direttore del Reparto di anestesia e rianimazione dell’Ospedale di Manerbio dott. Benvenuto Antonini. Non sono mancati casi pratici riferiti dal medico anestesista e rianimatore e notizie sugli ultimissimi casi

giudiziari a seguito dei quali, dallo scorso febbraio, in forza della sentenza n 1/18 Corte della Corte di Assise Milano nei confronti di Marco Cappato (tesoriere dell’associazione Luca Coscioni), pende avanti alla Consulta che discuterà il prossimo ottobre, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale sull’aiuto al fine vita, allorché l’agente non influisca sulla volontà

del malato. In sala moltissimi medici ed autorità locali e del circondario che hanno riconosciuto al Rotary Manerbio i meriti culturali della sua azione sul territorio come nel caso di una legge che fa discutere e della quale vanno approfonditi aspetti morali rilevanti.

Poesia dialettaleGioàn Caràfa

Le galanterie de Gioàn Caràfa

Té, scùltem mé ‘n moment, nè bèla móra:quand che tè mè ‘mpienésset èl quartìsbalànca bé j-üciù, stelàssa dóra,osserva ‘l sègn dó ghà dè rià ‘l vì.Tesoro bèl; fal mìga calà zó;stèla del Paradìs, sé tè fé issé,on gós adès, on gós dè ché e ‘n pó …tè rèndet cönt dèl dan èn có del dé,cósa ghè zónté ‘n có a la setimàna?Cara, per culpa dèi tò bèi üciù,me ‘n font a l’an … n’ho pèrs ‘na damigiàna!Te capiré: coi gós sè fa i quartì …e a forsa dè quartì sè fa i fiascù!Almanc mè dèsset alternancc basì!

Le galanterie di Giovanni Carafa

Tu, ascolta me un momento, neh bella mora:quando mi riempi il quartinospalanca bene gli occhioni, stellaccia d’oro,osserva il segno dove deve arrivare il vino.Tesoro bello; non startene più in basso;stella del Paradiso, se fai così,una goccia adesso, una goccia fra un pó …ti rendi conto del danno alla fine del giorno,cosa ci rimetto in fin della settimana?Cara, per colpa dei tuoi bei occhioni,io alla fine dell’anno … ne ho perso una damigiana!Tu capirai: con le gocce si fanno i quartini …e a forza di quartini si fanno i fiasconi!Almeno mi dessi altrettanti baci!

"Etica e lavoro" nella relazione di mons. CanobbioMons. Giacomo Canobbio, delegato vescovile per la Pastorale della Cultura e direttore dell’accademia cattolica di Brescia, relatore dell’incontro mensile dell’Ucid Bassa Bresciana imperniato sul tema “Etica, Lavoro, Economia”. Una riflessione nella quale emergono vari argomenti quale quello che  “lavoro è realizzazione di una vocazione”, che intervenga nel processo produttivo un professionista oppure un imprenditore che per la loro funzione devono essere consapevoli di “aiutare a fare maturare le persone in modo consapevole e responsabile, riuscendo a far capire che il lavoro è importante, dimostrando che ogni attore che svolge mansioni diverse ò una persona da trattare con senso di giustizia nell’assecondare

l’etica cristiana e nel concorrere a realizzare una società nella quale prevalga l’impostazione che le risorse economiche sono destinate a aiutare le persone a vivere con dignità dove tutti hanno un valore “nell’ordine che Dio ha posto nel mondo”. L’obiettivo – sottolinea mons. Canobbio - è “valorizzare il compito di tutti”, “aiutando le persone alle quali l’imprenditore offre l’opportunità di lavorare facendo capire che tutti svolgono la loro mansione”.Sono ideali, strettamente correlati al ruolo di responsabilità della figura dell’imprenditore nella società, come mandato di servizio e di testimonianza personale, nella messa frutto dei propri talenti, che il vicepresidente della Camera di commercio

di Dubai, Silvano Martinotti, intervenendo, ha presentato come aspetti potenzialmente ascrivibili al carisma interpretato da San Josèmaria Escrivà (1902-1975) nell’ottica della santificazione del lavoro per un contestuale cammino

individuale e comunitario nella fede professata, attraverso la sequela del Vangelo.Il presidente della sezione Ucid, dott.Giuseppe Pozzi, ha coordinato il dibattito seguito, con vari commenti, da parte degli associati.

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Pag . 12 Giugno 2018Pontevico

La Walcor Pontevico è stata “di parola” e in una sola stagione ha riconquistato in grande stile il suo più che meritato posto nella serie B della pallacanestro femminile.Una cavalcata che è stata celebrata lo scorso sabato 26 maggio nel Teatro di Pontevico con una cerimonia attraverso la quale l’Amministrazione Comunale ha voluto trasmettere il suo ringraziamento ufficiale a nome di tutta la comunità alla società guidata dal presidente Enrico Nava per l’impresa appena posta in archivio. In effetti, messa in archivio un’estate all’insegna delle polemiche e caratterizzata dalla delusione finale di dover ripartire dalla serie C, la squadra allenata da Mario Boninsegna ha abbassato la testa ed ha messo in campo tutte le risorse a disposizione. Ne è così uscita una stagione che rimarrà indimenticabile nella storia del sodalizio pontevichese, grazie ad una formazione ricca di talento e di giovani dalle indubbie prospettive capace di chiudere al primo posto la stagione regolare inanellando solo vittorie. Un ruolino di marcia davvero esaltante che ha aperto le porte dei

play off che si sono svolti ad Albino (in provincia di Bergamo) dal 6 all’8 maggio ed hanno decretato l’immediato ritorno nel campionato cadetto del Pontevico. Un epilogo che, anche se la fase finale ha “regalato” l’unica sconfitta stagionale (con un San Gabriele, che dopo essere giunto secondo in campionato ha affrontato gli

spareggi-promozione “rafforzato” da giocatrici della sua squadra che milita in A2), ha permesso alla Walcor Pontevico di esprimere tutta la gioia per i sacrifici profusi durante tutto un anno di lavoro e di impegno. Una gioia che ha coinvolto la società, dal presidente Enrico Nava all'“irrinunciabile” dirigente Secondo Marchini, e la squadra, da

coach Boninsegna a tutte le giocatrici, per una bella festa che lo scorso 26 maggio è stata celebrata con la gioia e la gratitudine del caso davanti alla comunità di Pontevico che adesso sogna nuove, belle soddisfazioni dalla sue beniamine per la prossima stagione.

La Walcor Pontevico è tornata in serie B

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Giugno 2018 Pag . 13Pontevico

Dopo un percorso lungo e non certo privo di momenti di amarezza, il sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni, lo scorso 22 maggio, al termine del processo di appello sulla cosiddetta “vicenda San Silvestro”, è stato assolto con formula piena. Un verdetto accolto con la soddisfazione di chi ha visto riconosciuti i suoi diritti, ma anche con la delusione di chi si è sentito accusare senza alcun motivo per troppo tempo: “E’ stata fatta finalmente giustizia. Personalmente ci ho sempre creduto, ma sono particolarmente soddisfatto perché l’appello si è concluso con l’assoluzione piena e perché lo stesso procuratore generale Giampaolo Mazza, nel concludere il suo intervento, ha chiesto l’assoluzione.

Una richiesta alla quale gli avvocati della difesa hanno ovviamente aderito”. Un epilogo ben diverso dalla sentenza emessa in primo grado, che aveva addirittura condannato ad un anno e due mesi il primo cittadino di Pontevico: “Sinceramente è stato un periodo molto difficile. Sono sempre rimasto fiducioso che, alla fine, sarebbe stata riconosciuta la mia completa innocenza, ma la questione aveva preso una piega poco piacevole”. Una situazione che, comunque, non ha spinto Roberto Bozzoni ad arrendersi, ma, al contrario, ha rinnovato la sua voglia di giungere alla verità. In effetti nel frattempo si stava facendo strada l’ipotesi di una possibile prescrizione, ma il sindaco di Pontevico non l’ha

mai presa in considerazione: “Non ho mai voluto nemmeno pensare alla prescrizione. Il mio obiettivo è sempre stato quello che venisse riconosciuta la correttezza del mio comportamento e che non era mai stato messo in atto nessun disegno fraudolente e né, tanto meno, compiuto alcun reato. Volevo solo che venisse fatta giustizia e piena luce su tutta la vicenda. Così, finalmente, è stato fatto – è la conclusione con la quale il sindaco di Pontevico, indomito combattente, proietta il suo sguardo in avanti - Non ho mai agito contro le regole e non ho mai seguito nessun altro interesse (e personale meno che mai…) che quello della comunità di Pontevico che mi onoro di rappresentare. Sono contento

che siano state riconosciute la mia correttezza e la mia integrità. Certo, questi sono stati anni difficili, non è stato semplice convivere con tutte le calunnie che sono state riversate ad arte sulla mia persona. Adesso, però, chiederò il giusto risarcimento a chi mi ha infangato…”.

Il sindaco Bozzoni: "Finalmente è stata fatta giustizia!"

La prestigiosa cornice del teatro comunale di Pontevico ha ospitato nel pomeriggio di sabato 26 maggio una cerimonia ormai molto sentita dall’intera comunità.Si è svolta in quella occasione, infatti, la consegna delle borse di studio relative all’anno scolastico 2016/2017. Sono stati una quindicina gli studenti, suddivisi tra Scuola Secondaria di Primo Grado e Superiori, che sono saliti sul palco per ricevere, con evidente soddisfazione, il premio meritato per l’impegno ed il profitto scolastico: “Ogni borsa di studio – è stata la sintesi del sindaco Roberto Bozzoni e del vicesindaco Luciano Migliorati – vuole avere un significato ben preciso e, nello stesso tempo, rappresenta pure il frutto di una bella collaborazione che si è instaurata tra la nostra Amministrazione Comunale e alcune realtà del territorio (associazioni e aziende) che hanno deciso di “sponsorizzare”, se così possiamo esprimerci, questa iniziativa

facendosi carico dell’importo di una borsa di studio.Il valore di ogni premio è stato fissato in 300 euro.Una cifra che certo non avrà cambiato la vita dei nostri studenti. D’altra parte, oltre a ribadire che si tratta pur sempre di una somma da porre nella giusta considerazione (soprattutto al giorno d’oggi), è importante sottolineare lo spirito che rappresenta il punto di riferimento della consegna delle borse di studio a Pontevico.Da una parte, in effetti, vogliamo che i ragazzi si sentano premiati per l’impegno profuso e per la volontà di portare avanti nel migliore dei modi la loro formazione.Uno stimolo a proseguire su questa strada che si affianca all’invito per i loro coetanei a farsi imitatori di questi studenti meritevoli, affinché possano dedicarsi con il massimo impegno alla loro crescita, sia scolastica che umana, e meritino, magari, di essere tra i premiati il prossimo anno”.

Consegnate le borse di studio

L’associazione socio-culturale “Il Carrozzone”, il Comune e l’Oratorio di Pontevico hanno unito le loro forze e stanno definendo i dettagli organizzativi di una iniziativa che si rivolge in modo del tutto speciale ai bambini della comunità. La manifestazione coinvolgerà i “Giovedì d’estate” ed “occuperà” le calde sere dei mesi di giugno e luglio.Ogni volta l’appuntamento sarà fissato in una piazza diversa di Pontevico, dove i piccoli partecipanti e i loro accompagnatori potranno

seguire di settimana in settimana una proposta diversa e divertirsi poi a condividere lo “spuntino” che sarà offerto a tutti i presenti.“Sarà soprattutto una scusa per continuare a rimanere insieme e a divertirsi in compagnia nelle lunghe serate estive - è la sintesi del vicesindaco Luciano Migliorati - Una volta ci sarà anguria per tutti, un’altra ghiaccioli e via così di volta in volta, proprio per far rimanere ancora un po’ in compagnia i partecipanti a questa iniziativa che, ne siamo certi,

saprà coinvolgere gli abitanti di Pontevico durante le prossime s e t t i m a n e dell’estate”.

Stanno arrivando i giovedì d'estate nelle piazze di

Pontevico

Il processo di appello legato alla questione divenuta celebre in questi anni come “Caso San Silvestro” si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati. La sentenza, facendo riferimento anche alla richiesta avanzata dallo stesso procuratore generale Giampaolo Mazza nel suo intervento conclusivo, ha stabilito la piena innocenza del sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni, del consulente Danilo Zendra, e degli imprenditori Vincenzo Piemonti e

Alfredo Piovani. Completamente ribaltato, quindi, il verdetto di primo grado, che lo scorso 28 settembre 2016 aveva inflitto un anno e due mesi al sindaco stesso Bozzoni, nove mesi al consulente Zendra e cinque mesi ai due imprenditori Piemonti e Piovani. Al termine dell’appello, dunque, i quattro imputati si sono affiancati alla responsabile dell’ufficio ragioneria Tania Talenti e al revisore dei conti Cristina Almici (attuale sindaco di Bagnolo Mella) che sono

state riconosciute da subito estranee ai fatti. Il tutto per una ricostruzione della vicenda che davanti alla quale il sindaco Roberto Bozzoni non ha mai voluto arrendersi ed ha presentato immediatamente ricorso. La nuova fase processuale, in effetti, ha smontato senza alcuna ombra di dubbio la tesi che era passata al termine del giudizio di primo grado secondo la quale il sindaco Bozzoni avrebbe proceduto ad una vendita simulata della scuola il 31

dicembre del 2010 con il preciso obiettivo di incassare 400.000 euro, che poi avrebbe dovuto restituire nel corso dell’anno successivo, allo scopo di evitare di sforare il patto di stabilità e le pesanti conseguenze che ne sarebbero derivate per l’attività amministrativa del Comune di Pontevico. Una “macchinazione” contraria alla legge che, dopo le pesanti accuse ribadite per oltre un lustro, è stato invece appurato che non si è mai verificata.

Caso San Silvestro, assoluzione piena per tutti

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Pag . 14 Giugno 2018

1 VENERDÌS. GIUSTINOCiél fat a pà biscòt se ‘l piöf mìä del dé, ‘l piöf dè nòt.Cielo fatto a pan biscotto se non piove di giorno, piove di notte.

2 SABATOS. EUGENIO (FESTA DELLA REPUBBLICA)Perdonà l’è dè l’òm, desmentegàs l’è de bestiä.Perdonare a da uomini, dimenticare è da bestie.

3 DOMENICAS. CLOTILDEGnà ‘l cald gnà ‘l zél j-è mai restacc en cél.Nè il caldo né il gelo sono mai rimasti in cielo.

4 LUNEDÌS. QUIRINOComprà case fàde e camp desfàcc.Comprare case fatte e campi disfatti.

5 MARTEDÌS. BONIFACIO

Chi pöl ‘n pó, comandä ‘n brìs.Chi può un poco, comanda per poco.

6 MERCOLEDÌS. NORBERTOSùl ‘l Signùr nó pöl sbaglià.Solo il Signore non può sbagliare.

7 GIOVEDÌS. EUGENIACaràter dè la rassä bressànä sótä la sènèr brasä.Carattere della razza bresciana sotto la cenere brace.

8 VENERDÌS. FORTUNATOI fastìde i fa déèntà ècc primä del tèmp.Le preoccupazioni fanno invecchiare prima del tempo.

9 SABATOS. EFREMOn past bu e on past mezà manté l’òm sa.

Un pasto abbondante e un pasto leggero mantengono l’uomo sano.

10 DOMENICAS. AURELIANO

La sérä j-è sigàle, la matinä j-è pampogne.La sera sono cicale, la mattina sono maggiolini.

11 LUNEDÌS. BARNABALa nòt l’è fadä per i l’óc.La notte è fatta per gli sciocchi.

12 MARTEDÌS. GUIDOTöcc i sàlmi i fénéss en gloriä e töte le fèste en papatòriä.Tutti i salmi finiscono in gloria e tutte le feste con un’abbuffata.

13 MERCOLEDÌS. ANTONIO DI PADOVAOna bèlä buchìnä la majä solcc, bestie e cascinä.Una bella boccuccia magia soldi, bestie e cascina.

14 GIOVEDÌS. ELISEOSinsìgä migä ‘l cà ‘n tant chè ‘l mangiä.Non stuzzicare il cane mentre mangia.

15 VENERDÌS. VITOA fa i pass longh sé rómp èl caalòt dè le bràghe.A fare i passi lunghi si rompe il cavallo dei pantaloni.

16 SABATOS. FERRUCCIOChi ga lé büsé ‘n dè lé gòté la sa marìdä sènsa dòtè.Chi ha le fossette nelle gote si sposa senza dote.

17 DOMENICAS. RANIERI DA PISANo sè pöl migä ìgä la mél sensä le mosche.Non si può avere il miele senza attirare le mosche.

18 LUNEDÌS. MARINA

CALENDARIO BRESCIANO: GIUGNO

Rubriche

I facc j-è mascc, le parole j-è fèmené.I fatti sono maschi, le parole sono femmine.

19 MARTEDÌSS. GERVASIO E PROTASIOPer fàlä a ‘n sòp ghe öl ‘n drìt.Per farla ad uno zoppo ci vuole uno diritto.

20 MERCOLEDÌS. GEMMA GALVANIQuand èl càntä èl rosegnöl, tè convié ‘nsurnà ‘l fasöl.Quando canta l’usignolo, ti conviene seminare il fagiolo.

21 GIOVEDÌS. LUIGI GONZAGA

A San Luìs sè regòi ‘n brìs.A San Luigi si raccoglie un pochino.

22 VENERDÌS. PAOLINO DA NOLAMèi fidàs dèi öcc ché dè lé orèce.Meglio fidarsi degli occhi che delle orecchie.

23 SABATOS. LANFRANCO

La ròbä prüibìdä l’è la piö gradìdä.La cosa proibita è la più gradita.

24 DOMENICAS. GIOVANNI BATTISTAQuand vé la sötä prima de San Gioàn se ‘n risent töt l’an.Quando viene la siccità prima di San Giovanni se ne risente tutto l’anno.

25 LUNEDÌS. GUGLIELMOI spaèncc j-è pès dèl mal.Gli spaventi sono peggio del male.

26 MARTEDÌS. VIGILIOMal che nó döl guarìl nó sa pöl.Male che non duole guarirlo non si può.

27 MERCOLEDÌS. ARIALDOQuand l’aquä la rìä al cül, bisognä ‘mparà a ugà.Quando l’acqua arriva al culo, bisogna imparare a nuotare.

28 GIOVEDÌS. ATTILIOViä i amùr rèstä i dulùr.Finiti gli amori restano i dolori.

29 VENERDÌSS. PIETRO E PAOLOSan Pàol e San Simù tignì lontà saète e tru.San Paolo e San Simone (Pietro) tenete lontani fulmini e tuoni.

30 SABATOSS. PROTOMARTIRIFat un bù nòm e pìssä ‘n del lèt e i disarà che ta ghét südàt.Fatti un buon nome e piscia nel letto e la gente dirà che hai sudato.

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Giugno 2018 Pag . 15Rubriche

SPAGHETTI CON LE COZZE

(Campania)

Questo piatto rientra nell’ampia categoria delle paste ai frutti di mare, preparazioni ubiquitarie che si preparano con differenze risibili tanto nelle località tirreniche quanto in quelle adriatiche. Quello che cambia, semmai, è il nome: “muscoli” in Liguria, “peoci” nel Veneto e “cozze” nel Centro-sud. Si parla di mitili, ovviamente: conchiglia bivalve nera e mollusco giallo-arancione. La città delle cozze per antonomasia è Napoli, dove nelle acque del Golfo se n’è fatto allevamento finché motivi sanitari (tutti i molluschi filtratori sono molto sensibili all’inquinamento) hanno prevalso sulla tradizione. Tramontata l’era dei “cozzicari” che le vendevano per strada per il consumo a crudo, resta la tradizione culinaria applicata innanzitutto alla pasta, tanto in bianco quanto in rosso: spaghetti con le cozze, vanto particolare dell’isola di Ischia, dunque, ma anche con le patelle, molluschi di scoglio dalla conchiglia appiattita, oppure con vongole e telline, che sono invece bivalvi di sabbia. Senza dimenticare, però, la semplicità dell’impepata di cozze, “finger food” per innata virtù, saltata in padella quel tanto che basta per aprirle e fare del loro umore una deliziosa salsa.

Ingredienti: 1 kg di cozze in guscio, 40 g di spaghetti, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo, olio d’oliva e pepe.

Precedimento: pulire accuratamente le cozze e scaldarle in pentola affinché si aprano rilasciando la loro acqua. Eliminare le mezze conchiglie vuote e, in abbondante acqua salata, cuocere

gli spaghetti. Nel frattempo si faccia soffriggere l’aglio, aggiungendo in padella il prezzemolo tritato, le cozze in guscio, il loro liquido filtrato e una generosa macinata di pepe; cuocere per cinque minuti, mescolando con cura. Scolare gli spaghetti bene al dente, insaporirli con il fondo di cottura della padella ed impiattare con le cozze in bella vista,

Gnocchi alla sorrentina(Campania)

La Penisola sorrentina è la dorsale che si stacca dall’Appennino per allungarsi nel mare tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno. Lo scenario è tra i più decantati dell’Italia turistica, scolpito nella roccia, con borghi aggrappati ai costoni e terrazze faticosamente coltivate a vigne ed agrumi. Le citazioni letterarie si sprecano, da Goethe a Dickens, per non dire di quelle cinematografiche. “Vide ‘o mare quant’è bello! Spira tantu sentimento” è l’incipit di una famosa canzone. Da Sorrento la strada costiera, un’impennata tutte curve per raggiungere Sant’Agata dei Due Golfi, sullo spartiacque, dove lo sguardo si allunga verso punta Campanella e l’isola di Capri. Poi si prosegue per Positano, Amalfi, Ravello con tutta la meraviglia che ne deriva. La cosa curiosa è che la Penisola sorrentina, dove si trovano i celebri pastifici di

Cucina da tutta ItaliaGragnano, non plus ultra in fatto di spaghetti, scialatielli e paccheri, è citata nella maggior parte dei ricettari grazie ad un piatto di gnocchi. Pur essendo a ridosso del mare, infatti, il suo territorio rientra a pieno titolo nella Comunità montana dei Monti Lattari ed offre ai cuochi prodotti che non si è soliti associare al Mediterraneo: basti dire del famoso Caciocavallo del Monaco, che si produce ad Agerola, 600 metri di quota ed una vocazione agricola tanto antica da averne improntato il nome.

Ingredienti: 500 g di gnocchi di patate, 250 g di mozzarella fiordilatte, 100 g di formaggio grattugiato e passata di pomodoro al basilico.

Procedimento: cuocere gli gnocchi, scolarli e trasferirli in una pirofila; condirli con la salsa di pomodoro ed il formaggio. Unire la mozzarella tagliata a dadini, mescolare e passare in forno caldissimo quel tanto che basta per fondere il formaggio.

Spaghetti alla colatura di alici

(Campania)

Alice ed acciuga sono due nomi di chiamare la più piccola e pregiata rappresentante del così detto pesce azzurro: dorso nerazzurro, fianchi e ventre argentei, forma più allungata rispetto alla congenere sardina. Conosciuta sotto vari nomi dialettali, viene pescata da marzo a settembre in tutti i mari d’Italia. La carne è rossastra e gustosa, adatta al consumo fresco, fritta innanzitutto, sia alla conservazione in marinata, sotto sale o sott’olio. Nelle zone di pesca non mancano piatti caratteristici:

in Liguria, per esempio, il “bagnùn” d’acciughe, una sorta di zuppa preparata con gallette del marinaio, cipolla e pomodori, aglio, prezzemolo e basilico, vino bianco secco ed olio di oliva; a mille chilometri di distanza, in Calabria e Sicilia, la tortiera di alici, condita con pangrattato, capperi, prezzemolo, aglio ed olio. Ubiquitario è invece l’uso delle acciughe sotto sale, spesso stemperate nell’olio caldo per insaporire piatti di pasta poco più che istantanei, come i bigoli in salsa del Veneto, che assolvevano anche al compito di cibo di magro. In questo stesso filone si collocano gli spaghetti con la colatura di alici, una salsa di pesce che mantiene vivo il ricordo del “garum” impiegato dagli antichi romani per insaporire svariati piatti. La colatura è il liquido ambrato che si ottiene dalla fermentazione delle alici, aromatizzato con origano, più volte filtrato e portato ad opportuna consistenza con aggiunta di pesce tritato. La produzione resiste nel piccolo centro di Cetara, sulla costa amalfitana.

Procedimento: avviare la cottura degli spaghetti e nel frattempo scaldare l’olio con aglio e peperoncino commisurati all’intensità che ci si aspetta dal piatto. Scolare la pasta bene al dente e spadellarla con il soffritto, aggiungendo il prezzemolo tritato e la colatura di alici con la prudenza che si addice a un condimento dal sapore intenso e particolare.

"La dieta secondo le intolleranze alimentari" della dottoressa Subacchi

Nutrizionista Biologo Albo Sez. A n° 061604 Diete personalizzate per: INTOLLERANZE & ALLERGIE ALIMENTARI; CELIACHIA – LATTOSIO – NICKEL-SPORTIVI, BAMBINI, GRAVIDANZA Master in

NUTRIZIONE&SPORT, DIETA VEGETARIANA, IMMUNOLOGIALa Dottoressa Subacchi riceve a: CREMONA: POLIAMBULATORIO MEDICENTER, VIA GIUSEPPINA N° 21 CELL. 3664759134 CREMA: VIA CASTELLO N° 12 – CELL.

3664759134 MANERBIO: POLIAMBULATORIO MINERVIUM, VIA VERDI N° 64 TEL. 030/9937552

Dottoressa cibi che aiutano l’ab-bronzatura?

AntoniaGentile Antonia grazie per la do-

m a n d a di at-tual i tà . Giugno periodo di mare, i n i z i o d e l l a stagione

estiva. Eccovi una lista dei principali cibi da favorire per avere un’abbron-zatura sana e duratura. Questi cibi ci possono aiutare per il loro alto con-tenuto di vitamina A, che stimola la produzione di melanina, favorendo quindi una tintarella naturale.Al primo posto della classifica tro-viamo le  carote, abbronzante natu-rale per eccellenza, che contengo-no 1200 microgrammi di vitamina A ogni 100 grammi di polpa.Al secondo posto ci sono invece i ra-

dicchi, che ne contengono circa la metà, mentre al terzo le albicocche, seguite immediatamente da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, pe-peroni, pomodori, ma anche pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliegie, che evidenziano comunque conte-nuti elevati di vitamina A .Eccovi quindi una ricetta sfiziosa, da circa 300 kcal, da poter portare sot-to l’ombrellone e per favorire l’ab-bronzatura:Insalata verde con radicchio, cicoria,

lattuga, 300 gr melone giallo taglia-to a dadini, petto di pollo a stri-scioline / oppure per chi non c o n s u m a carne 150 gr piselli/fagioli.

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Pag . 16 Giugno 2018

Un dessert freschissimo da gustare a fine pranzo o a merenda.

Ingredienti (per 8 persone):4 uova, un pizzico di sale, 35 cl di panna da montare, 60 g di zucchero, 1 bustina di zucchero vanigliato, il succo e la buccia grattugiata di un limone e 50 g di mandorle pralinate tritate in modo grossolano.

Preparazione: Rompete le uova e separate i tuorli, che verserete in una grande ciotola.Mettete gli albumi in una capiente terrina e batteteli a neve fermissima insieme al sale.Montate la panna ed incorporatene poco meno della metà degli albumi, mescolando delicatamente per non smontarli.Unite ai tuorli i due tipi di zucchero, il succo e la buccia di limone.

Lavorate con la frusta fino a quando il composto sarà chiaro e spumoso.Amalgamate al contenuto della ciotola la panna rimasta, poi incorporate gli albumi montati prima e mescolate tra loro le due preparazioni, lavorando con molta delicatezza.Foderate con un foglio di pellicola per alimenti una tortiera a cerchio apribile del diametro di circa 28 cm, versatevi il composto e mettete il recipiente nel congelatore per 4 ore.Capovolgete la tortiera sul piatto di portata, levate la pellicola, cospargete il dolce con le mandorle pralinate, decorate a piacere e tenete in frigorifero per 30 minuti prima di servire in tavola.

I nostri consigli:potete accompagnare questo dolce con una crema a base di frutta.

Il nostro dialettoTermini di maggiore usoA

Abbaiare: baià.Abbandonare: abandunà.Abbassare: sbassà sò.Abbastanza: asé.Abbattere: bötà sò.Abbellire: fa bèl.Abbiamo: gom.Abboccare: bocà.Abbottonare: n’butunà.Abbracciare: sbrassà - strènsèr.Abbracciarsi: brasàs.Abitare: sta de caså.Abituarsi: üsàs.Accaduto: capitàt.Accantonato: encantunàt.Accendere: empissà - fà lüser.Acciaccato: sacagnàt.Accomodarsi: cumudàs.Accorciare: scürtà.Accordarsi: combinàs - éntindìs.Accordo: èntés.Accorgersi: èncursìs.Accosciarsi: ènquaciàs.Accucciato: èncuciù.Accudire: stàgå dré.Acerbo: sèrb.Aceto: asét - sét.Acidità: piì.Acqua: àiguå - àivå.Acquisto: spéså.Adagio: a belàse.Addormentato: èndormènt.

Adesso: urå - adès.Afa: stòfech.Affacciarsi: vègner a la finèstrå.Affannarsi: scalmanàs.Affanno: mancafiàt.Afferrare: brancà - sanfà.Affezzionarsi: ciapà amur.Affigere: tacà vià.Affitto: fit - afito.Affondare: nà a fònd.Affrettare: pesegà.Afona (senza voce): ìga sò la ùs.Agganciarsi: tacà dèntèr.Aghi da calza: ùce.Ago: ùciå.Aglio: ài.Aia: érå.Aiutare: aidà - ötà.Albicocca: ambrognàgå.Albume: ciàrå.Alcuno - qualcuno: argü - vergü.All’improvviso: a la sprovìstå.Allargare: slargà.Allegria: matolérå - alegrìå.Allevare: leà.Allontanare: slontanà.Allora - dunque: alùrå.Allungare: slongà.Altrimenti: senò.Alzare: leà - tirà sö.Alzarsi: lià sö.Ammaccare: sacagnà.Ammaccatura: bòtå - bögnå.Ammollo: en mìsså.

Rubriche

DOLCE AL GELO