sensazione e percezione · sensazione vs percezione immaginate di essere in macchina e di essere al...
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SENSAZIONE E PERCEZIONECap. 2 e 3
Definizione
La sensazione è il processo mediante il quale entriamo in contatto con il mondo esterno o con il nostro corpo attraverso gli organi di senso (vista, tatto, olfatto, gusto)
La percezione è il processo che ci permette di rappresentarci e interpretare gli oggetti che cadono sotto i nostri sensi.
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Definizione
La sensazione si basa sull’attivazione dei nostri organi di senso.
La percezione richiede l’attivazione di informazioni già acquisite che permettono di interpretare lo stimolo.
La percezione è quindi un processo attivo di attribuzione del significato (mondo soggettivo, mondo fenomenico).
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Sensazione vs percezione4
Sensazione vs percezione
Immaginate di essere in macchina e di essere al volante.
Vedete in lontananza un grosso oggetto rosso che arriva a gran velocità.
Questa iniziale sensazione (rilevazione di uno stimolo visivo) diventa una percezione quando capite che è una
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Definizione
Non può essere fissato un limite netto fra sensazione e percezione.
Infatti anche la più semplice sensazione può attivare una rappresentazione (e quindi diventare una percezione). processi di adattamento! al mondo esterno
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Realtà fisica vs realtà psicologica Lo studio della sensazione e della
percezione ci introduce a un tema di studio della psicologia che riguarda anche processi cognitivi complessi.
La dicotomia fra realtà fisica e realtà psicologica.
Anche a livello di sensazione, realtà fisica e realtà psicologica possono non coincidere.
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Realtà fisica vs realtà psicologica Ad esempio:
Ammettiamo che venga posta una stimolazione termica sulla pelle di una serie di individui. L’intensità è stata precedentemente misurata con un apparecchio elettronico.
L’intensità percepita da ogni individuo differirà, e questo dipende dal fatto che diverse variabili intervengono nel determinare la sensazione: Temperatura della pelle, Il grado di attenzione
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Realtà fisica vs realtà psicologica La discrepanza fra realtà fisica e
psicologica (fenomenica) è ancor più forte in alcuni fenomeni della percezione.
Ma questo lo vedremo parlando di percezione…
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Organi di senso – SNC Organi di senso sensazioni Sistema Nervoso Centrale (SNC)
contenuto delle varie percezioni (figure, parole, odori…
RUOLO DELL’ESPERIENZA (limita – amplia)
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Organi di senso – Vista Campo visivo (280° attorno al corpo) Accomodamento (messa a fuoco oggetti
vicini e/o lontani)
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La percezione12 • Facendo riferimento alla percezione visiva,
possiamo distinguere stimolo distale (fiore) e prossimale (fiore capovolto sulla retina)
Catena psicofisica
Stimolo distale Stimolo prossimale Percetto
Pupilla centro iride Cristallino La rappresentazione mentale che ne
risulta a livello di consapevolezza
Attributi fisici (colore, odore,
dimensioni)Attributi semantici (che tipo di albero,
dove vive)
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retina
Catena psicofisica
Stimolo distale Stimolo prossimale Percetto
Pupilla centro iride Cristallino La rappresentazione mentale che ne
risulta a livello di consapevolezza
Attributi fisici (colore, odore,
dimensioni)Attributi semantici (che tipo di albero,
dove vive)
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retina
Organi di senso – Vista
Sensazione di colore Intensità->luminosità; lunghezza d’onda-
>dimensione psicologica del colore Tonalità (nomi colori):150 tonalità Chiarezza (intensità stimolo luminoso) Saturazione (grado di purezza di un colore)
Cultura
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Organi di senso – Udito Onde sonore (variazioni pressione aria),
molto lente (prima vediamo lampo e poi sentiamo tuono)
Localizzazione Suoni attivano neuroni specializzati
Cultura
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Organi di senso – Olfatto Molecole gassose (40 molecole odore) Abituazione Informazione olfattiva raggiunge
direttamente zona corteccia relata alla memoria a lungo termine
Ruolo informativo degli odori (cibi, relazioni interpersonali)
ferormoni
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Organi di senso – Gusto Ruolo “evolutivo” e culturale Influenzato dalla consistenza, odore
(raffreddore), vista (bendati) e temperatura Adattamento (maggiore quantità di certa
sostanza per continuare a provare lo stesso sapore)
Interferenza (dopo caffè, acqua sembra più dolce)
Ripugnanza condizionata
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Organi di senso – Gusto18
Organi di senso – Tatto (pelle) Dolore, pressione, temperatura, superficie
stimolo. Tatto e pressione: aree controlaterali temperatura e dolore: entrambe le aree
Zone più sensibili (labbra, polpastrelli, zona interna polso)
Più sensibile se in movimento
Temperatura di base della pelle –esterna- = zero fisiologico (32 gradi)
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Organi di senso – Tatto (pelle) Dolore
da cosa è dovuto?
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Organi di senso – Tatto (pelle) Dolore
emotivi e culturali; attenzione; imitazione
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Fasico, tonico Ruolo evolutivo
Gate-control, lo stimolo passa se : le fibre sono attive no stimolazione tattile o pressione
(massaggi…) attenzione, stress o altro non permette la
sensazione di dolore
Psicofisica
Dal punto di vista psicologico, le caratteristiche delle sensazioni sono state studiate dalla psico-fisica.
La psicofisica, fondata da Fechner nel 1860, misura la sensazione.
Il compito della psicofisica è quello di stabilire una relazione tra:ampiezza dello stimoloampiezza della sensazione
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Psicofisica
Riprendendo l’esempio dello stimolo termico, la psicofisica è interessata a stabilire quale è la relazione fra l’intensità dello stimolo termico e l’intensità della sensazione di caldo.
Per fare questo la prima cosa che gli psicofisici hanno fatto è quello di stabilire qual è lo stimolo minimo che gli organi di senso (la visione, l’udito,
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Soglia assoluta Lo stimolo minimo che dà luogo a una
sensazione è definito soglia (limite) assoluta La soglia è quindi il confine tra ciò che è rilevato e ciò che non lo è.
Stimolo non percepito
Stimolo percepito
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Metodo dei limiti
Per stabilire il valore della soglia assoluta gli studiosi di psicofisica hanno utilizzato il cosiddetto metodo dei limiti.
La procedura prevede la presentazione di una stimolazione a partire da una intensità non percepibile fino ad una sicuramente percepibile e il contrario.
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Lo vedi?
.
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Lo vedi?
.
27
Lo vedi?
.
28
Lo vedi?
.
29
Lo vedi?
.30
Lo vedi?
.31
Lo vedi?
.
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Lo vedi?
.
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Lo vedi?
.
34
Lo vedi?
.
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Metodo dei limiti
Nelle serie discendenti si parte da un valore sopra soglia e si scende fino al primo “no” (N)
Nelle serie ascendenti si parte da un valore sotto soglia e si sale fino al primo “sì” (Y)
La soglia assoluta è determinata dalla media di una decina di transizioni
Soglia 13.5
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Soglia assoluta37
Soglia differenziale
Soglia differenziale: la più piccola differenza discriminabile tra due intensità (jnd: just noticeable difference)
Stabilita la soglia minima, quale è la differenza minima che un soggetto può percepire? Quante candele devo
aggiungere perché venga percepita una
differenza di luminosità?
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Soglia differenziale Gli studi di Fechner e Weber portarono a
stabilire che l’intensità di cui è necessario aumentare lo stimolo standard, affinché l’incremento sia distinguibile, è proporzionale all’intensità dell’ standard stesso.
Se ho uno zaino che pesa 1 kg e da questo tolgo un quaderno (che pesa 200 gr) riuscirò probabilmente a notare la differenza.
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Soglia differenziale40
Soglia differenziale Gli studi della psicofisica hanno diverse
applicazioni nella vita quotidiana: Ad esempio molti dei conservanti che
vengono utilizzati nei dolci confezionati hanno dei sapori poco gradevoli.
Sapere oltre che concentrazione saranno avvertiti dal consumatore permette di stabilire in che quantità possono essere aggiunti, senza disgustare chi mangia.
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Organi di senso
Gli esseri umani interagiscono con il mondo attraverso gli organi di senso: Occhi, orecchie, naso, bocca, pelle
Questi hanno collegamenti diretti con parti specifiche del cervello che permettono di interpretare gli stimoli.
La presenza o meno di stimolazioni condiziona lo sviluppo delle aree cerebrali. Vedi i casi di deprivazioni sensoriali.
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Percezione
Catena psicofisica, attività
Stimolo distale Stimolo prossimale Percetto
Oggetto animato o inanimato che
colpisce gli organi di senso
La modificazione che l’oggetto provoca sugli
organi di senso
La rappresentazione mentale che ne
risulta a livello di consapevolezza
Attributi fisici (colore, odore,
dimensioni)Attributi semantici (che tipo di albero,
dove vive)
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Catena psicofisica, attività
Stimolo distale Stimolo prossimale Percetto
Oggetto animato o inanimato che
colpisce gli organi di senso
La modificazione che l’oggetto provoca sugli
organi di senso
La rappresentazione mentale che ne
risulta a livello di consapevolezza
Attributi fisici (colore, odore,
dimensioni)Attributi semantici (che tipo di albero,
dove vive)
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La percezione45 • Facendo riferimento alla percezione visiva,
possiamo distinguere stimolo distale (fiore) e prossimale (fiore capovolto sulla retina)
Definizione
La percezione permette l’organizzazione mentale dei dati sensoriali.
Nel percepire, gli individui possono compiere due errori complementari: Errore dello stimolo Errore dell’esperienza
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Errore dello stimolo
Compiamo l’errore dello stimolo tutte le volte che attribuiamo allo stimolo distale le caratteristiche fenomeniche del percetto. descriviamo quello che si sa e non quello che
si vede
Vedo la cannuccia intera
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Errore dell’esperienza
Compiamo l’errore dell’esperienza se attribuiamo agli stimoli distali o prossimali quello che è invece il prodotto fenomenico dell’organizzazione percettiva.
La cannuccia è spezzata
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Realismo ingenuo
Pensare che le cose siano come appaiono. La percezione è una fotocopia della realtà quello che percepiamo nel mondo fisico
(percetto) corrisponde alla realtà percepita (fenomenico)
Questo esempio suggerisce come processi di ordine superiore devono essere messi in campo per dare significato a ciò che si vede.
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Le illusioni ottiche Gli studi sulle illusioni ottiche ci
permettono di cogliere la complessità della percezione e di come alcuni principi ci «costringono» a vedere il mondo proprio così come è.
Le illusioni ottiche ci permettono di rispondere alle seguenti domande: La percezione è una fotografia della realtà?
Noi vediamo le cose esattamente come sono?
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Si vede quello che non c’è
Kanisza, 1980
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Si vede quello che non c’è52
Non si vede quello che c’è
da Galli e Zama, 1931
53
Non si vede quello che c’è54
Non si vede quello che c’è55
Non si vede quello che c’è56
Non si vede quello che c’è Mascheramento simultaneo: fenomeno
molto usato anche in natura
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Non si vede quello che c’è
Geco coda a foglia
Mascheramento simultaneo: fenomeno molto usato anche in natura
Cavalletta
57
Non si vede quello che c’è
Geco coda a foglia
Mascheramento simultaneo: fenomeno molto usato anche in natura
Cavalletta
da focus.it58
Si vede quello che non può esistere
Penrose, 1958
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Si vede quello che non può esistere
Relativity, Escher, 1953
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Si vedono più cose invece di una
Boring, 1930
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Si vedono più cose invece di una
Rubin
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Si vedono più cose invece di una
Rubin
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Si vedono più cose invece di una
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Si vedono più cose invece di una
Il mercato degli schiavi con un busto invisibile di Voltaire, Dalì, 1940
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Si vedono più cose invece di una
Il mercato degli schiavi con un busto invisibile di Voltaire, Dalì, 1940
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Si vede la stessa cosa da diversi punti di vista
Cubo di Necker
67
Si vedono le cose differenti da quelle che sono
Illusione di Zöllner, 1860
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Si vedono le cose differenti da quelle che sono
Illusione di Zöllner, 1860
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Si vedono le cose differenti da quelle che sono
Illusione di Zöllner, 1860
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Si vedono le cose differenti da quelle che sono
Illusione di Müller Lyer, 1889
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Si vedono le cose differenti da quelle che sono
Illusione di Müller Lyer, 1889
71
Si vedono le cose differenti da quelle che sono
Illusione di Müller Lyer, 1889
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La percezione73
• Questi esempi evidenziano che fra realtà fisica e percepita esiste un processo articolato di elaborazione delle informazioni
• La percezione richiede dunque un atteggiamento critico, al fine di evitare:
• Errore dello stimolo: descrivere non ciò che si vede ma ciò che si sa
• Errore dell’esperienza: attribuire alla realtà proprietà esclusive della percezione
La percezione74
• Il mondo percepito è dunque il risultato di una sequenza di mediazioni fisiche, fisiologiche e psicologiche note come CATENA PSICOFISICA
• In questa catena va distinto 1. Stimolo distale (molteplicità di radiazioni)2. Stimolo prossimale (sollecitazione dei recettori)3. Percezione (evento psichico che avviene nel
sistema nervoso centrale)• In questo processo sono importanti tanto
l’ordinamento temporale delle informazioni percettive quanto quello spaziale
I principi della percezione75
Mondo fisico
Mondo percepito
I principi della percezione Gli psicologi della Gestalt hanno fatto
della percezione il loro oggetto principale di studio.
L’obiettivo era di capire quali sono le leggi di organizzazione della percezione. Un forte contributo in questo senso si deve
allo psicologo tedesco Max Wertheimer. Anche in Italia diversi studiosi hanno
contribuito allo studio di questi fenomeni, fra cui Gaetano Kanisza, Fabio Metelli e Manfredo Massironi.
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I principi della percezione Uno dei principali elementi che ci
consente di vedere un oggetto è il margine. Determinato dalla discontinuità della
stimolazione (vale a dire il cambiamento ad esempio di colore, tessitura, chiarezza).
Il margine permette la distinzione fra figura e sfondo.
La mancanza di margine non permette l’identificazione dello stimolo.
L’identificazione del margine tuttavia non dipende solo dalle caratteristiche fisiche
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I principi di Wertheimer Principio della somiglianza
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo quegli elementi che sono fra loro simili.
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I principi di Wertheimer Principio di vicinanza
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo quegli elementi che sono fra loro più vicini.
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I principi di Wertheimer Principio di «destino comune»
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo degli eventi quegli elementi che subiscono una sorte comune.
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I principi di Wertheimer Principio di «destino comune»
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo degli eventi quegli elementi che subiscono una sorte comune.
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I principi di Wertheimer Principio di «destino comune»
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo degli eventi quegli elementi che subiscono una sorte comune.
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I principi di Wertheimer Principio di «destino comune»
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo degli eventi quegli elementi che subiscono una sorte comune.
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I principi di Wertheimer Principio della continuità di direzione
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo quegli elementi che si trovano in continuità di direzione.
x
y
z
w x
y
z
w
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I principi di Wertheimer Principio della chiusura
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo quegli elementi che presi insieme danno origine ad una forma chiusa.
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I principi di Wertheimer Principio della divisione senza resti
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo quegli elementi che non danno luogo all’esistenza di «resti».
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I principi di Wertheimer Principio della buona forma
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formare una unità nel campo quegli elementi che realizzano una buona forma.
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I principi di Wertheimer Principio dell’esperienza passata
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formarsi una unità nel campo quegli elementi che trovano un riscontro nell’esperienza passata.
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I principi di Wertheimer Principio dell’esperienza passata
A parità di tutte le altre condizioni, tendono a formarsi una unità nel campo quegli elementi che trovano un riscontro nell’esperienza passata.
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Percezione
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Infine, le leggi della Gestalt sono la conferma di un principio fondamentale continuamente rimarcato dai Gestaltisti: il tutto è più della somma delle parti
Percezione
90ARCIMBOLDO
ESTATE 1573
Costanze percettive Le costanze percettive sono quel
fenomeno secondo il quale continuiamo a vedere un mondo di oggetti immutabili, nonostante lo stimolo prossimale si modifichi continuamente.
Costanza di forma Costanza di dimensioni Costanza di colore Costanza di chiarezza
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Costanza di forma92
Costanza di dimensioni93
Costanza di colore e di chiarezza Allo stesso modo, nonostante il colore e la
chiarezza di un oggetto possano modificarsi in base alle caratteristiche della luce percepiamo Come stabile la caratteristica dei colori
(costanza di colore) La differenza fra colori diversi (costanza di
chiarezza)
Ad esempio una camicia bianca in ombra riflette meno luce di una giacca grigia al sole, ma non per questo non riusciamo a
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Percezione di profondità-binoculare La retina offre un’immagine
esclusivamente bidimensionale di un oggetto.
Come facciamo quindi a comprendere la distanza di un oggetto?
In condizioni di vista binoculare gli indizi che ci consentono di percepire la distanza sono: Convergenza binoculare Disparità retinica
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Percezione di profondità-binoculare Convergenza binoculare contribuisce alla
percezione di profondità solamente a breve distanza. Ponete una matita davanti ai vostri occhi,
distante quanto la lunghezza del vostro braccio. Ora avvicinatela lentamente al viso. Vi accorgerete che gli occhi piano piano convergono. Il movimento opposto fa diminuire la convergenza. Il grado di convergenza fornisce degli indizi sulla distanza.
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Percezione di profondità-binoculare La disparità retinica fornisce degli indizi
che invece funzionano anche a lunghe distanze. Ponete a breve distanza una carta di credito e
guardatela alternativamente con l’occhio destro e l’occhio sinistro. Vi accorgerete che l’immagine che vedrete è diversa a seconda dell’occhio con cui guardate (maggiore disparità, maggiore distanza)
Allontanando però la carta, l’immagine che ne risulterà sarà sostanzialmente la stessa, quindi la disparità fra i due occhi si
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Percezione di profondità-monoculare In visione monoculare gli indici che
consentono di valutare la profondità sono: Parallasse del movimento: consiste nelle
diverse immagini che abbiamo di un oggetto quando muoviamo la testa (quando cioè ci muoviamo) la differenza fra le immagini serve per stabilire la
profondità Grandezza di oggetti familiari, maggiore
grandezza maggiore vicinanza (costanza percettiva)
Interposizione, sovrapposizione fra oggetti
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Percezione di profondità-monoculare In visione monoculare gli indici che
consentono di valutare la profondità sono: Gradiente di tessitura, negli oggetti vicini
riusciamo a distinguere i dettagli. Prospettiva lineare, linee parallele che
convergono sono percepite come un segnale di distanza. Così come la vicinanza all’orizzonte Questo indice può dare anche luogo a delle
illusioni come quella della luna, che quando è alta nel cielo sembra più piccola di quando è vicina all’orizzonte. La maggiore grandezza è dovuta alla presenza di elementi di riferimento.
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Percezione di profondità-monoculare
100
Percezione di profondità-monoculare
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Percezione di profondità-monoculare
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Percezione di movimento La percezione del movimento è un’attività
complessa che ha un forte valore adattivo. La percezione visiva del movimento ha
origine sulla retina, grazie al funzionamento di particolari cellule, chiamate rilevatori di movimento.
La proiezione consecutiva di immagini su queste cellule permette di rilevare il movimento.
Il movimento, per essere percepito, deve essere né troppo lento (lancetta di un
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Movimento apparente - stroboscopico Il movimento apparente o stroboscopico è
il risultato della presentazione di stimoli fermi che si accendono e spengono a determinati intervalli di tempo.
Per fare in modo che sia visibile il movimento è importante che le immagini successive colpiscano punti diversi della retina e che l’intervallo non sia né troppo veloce né troppo lento.
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Percezione di movimento
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Percezione di movimento
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Per riassumere
Attraverso le sensazioni, mediate dai nostri organi di senso, entriamo in contatto con il mondo.
La psicofisica consente di studiare a livello quantitativo la relazione fra mondo fisico e mondo fenomenico.
La percezione è il risultato dell’organizzazione mentale dei dati sensoriali.
Le illusioni ottiche, sia naturali che artificiali, permettono di evidenziare
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Per riassumere
Gli psicologi della Gestalt hanno evidenziato l’esistenza di principi che regolano la percezione.
Le costanze percettive ci consentono di vedere il mondo come relativamente stabile, nonostante i cambiamenti che avvengono nella sensazione.
La percezione di profondità in visione binoculare o monoculare si basano su indizi sia interni che esterni.
La percezione del movimento è un
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