senzaetà la rivista della famiglia e della salute

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SALUTE E FAMIGLIA Editore: Pixel - Reg. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona n. 46 Luglio Agosto 2011 Euro 2,00 CREPET Esigere rispetto dai figli, non sentirsi in colpa Che vacanza ... BESTIALE!! ISTITUTO G. PASCALE FOCUS MINISTERO GENERAZIONE ALZHEIMER Come cambia la legge 180 MAXILLO FACCIALE, Napoli ha la sua eccellenza DENTRO LA SANITA’ FAMIGLIA

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Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

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Page 1: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

SALUTE E FAMIGLIA

Editore: Pixel - Reg. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona

n. 46LuglioAgosto 2011 Euro 2,00

CREPETEsigere rispettodai figli, non sentirsi in colpa

Che vacanza... BESTIALE!!

ISTITUTO G. PASCALEFOCUS MINISTEROGENERAZIONEALZHEIMER

Come cambiala legge 180

MAXILLO FACCIALE,Napoli ha la suaeccellenza

DENTRO LA SANITA’

FAMIGLIA

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Alla ricercadi una integritàetica e morale...

Un fantastico romanzo di Truman Capote, “a sangue freddo” narrava delle vicende di unassassino nell’America degli anni ‘50, ma si trattava di un uomo maturo e la sua fero-cia non aveva il viso gentile di un teenager. Oggi, dopo qualche decennio, non è più così

e gli attori di fatti terribili hanno la faccia di un angelo.Quattro ragazzi (due minorenni di cui una femmina), di ritorno da un rave party, incontranouna pattuglia di carabinieri, vengono fermati e per tutta reazione prendono dei pali che soste-nevano una vigna e si accaniscono sui poveri militari. Risultato: uno dei due è in coma irrever-sibile, all’altro è stato asportato un occhio. Un ragazzo uccide a sangue freddo un suo amico(venti coltellate) poi si reca dalla sua ex ragazza (nonché sorella del ragazzo appena ucciso), laviolenta e la tortura per 12 ore prima di sopprimerla con un sacchetto di plastica. Tre ragazziminorenni incontrano al mare un gruppo di ragazze anch’esse minorenni. E’ notte fonda quan-do decidono di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia, poi approfittando che la più pic-cola si era appena staccata dalle amiche, la trascinano in un luogo appartato e la violentanoripetutamente.Sono soltanto tre tra gli avvenimenti accaduti in queste settimane ad opera di giovanissimi.Subito i giornali riportano commenti di “esperti” e opinione pubblica che mirano a sottovaluta-re il fenomeno, affermando che si tratta di casi isolati, che non bisogna far di ogni erba un fascio,che probabilmente è stata la droga o l’alcol a imbestialire quei giovani. Insomma; siamo sem-pre pronti a perdonare, a compatire non le vittime ma i loro assassini o stupratori. Perché èdiventato più facile perdonare che punire?Non penso soltanto a quel manipolo di giovani delinquenti che dovrebbero essere condannaticon pene esemplari (e per esemplare non penso necessariamente alla galera, ma anche per esem-pio all’idea che questi ragazzi debbano assistere per un paio d’ore al giorno a quel carabinierecui è stato asportato mezzo cervello), ma soprattutto ai tanti giovani che leggono queste crona-che e capiscono che siamo noi adulti per primi ad essere mossi da compassione per chi ha com-piuto atti atroci a sangue freddo. Come non capire che anche in questo si esercita un’azione edu-cativa, che mostrando la necessaria fermezza e una capacità di giudizio non contaminato dalvirus del condono, si può indicare la strada ai nostri cittadini più giovani? Invece è predomi-nante la società degli avvocaticchi che immediatamente si appella al cavillo pur di salvare l’as-sassino e di lasciare la famiglia della vittima esterrefatta e indifesa.Abbiamo perso il senso morale ed etico della condanna, l’esemplarietà dell’indisponibilità alcompromesso. Siamo la comunità dell’elogio dei voltagabbana, dei furbi, degli azzeccagarbu-gli. Anche per questo è diventato difficile educare i giovani. Molti genitori si sentono isolati e“fuori tempo” se agiscono in modo difforme al nuovo buon senso condonante.Eppure quell’integrità morale ed etica va velocemente ritrovata se non vogliamo assistereall’eclissi della nostra civiltà.

di Paolo Crepet

EDITORIALE

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RUBRICA DI PAOLO CREPET“Esigere rispetto vuol dire crescere i propri figli!” 6

MINISTERO DELLA SALUTEUn piano di emergenza per la “generazione Alzheimer” 8I problemi mentali sono la prima causa di disabilità 9Vizio del fumo? Colpa di un gene! 10

UNIVERSITA’ DI CAMERINODonne e scienza: premio L’Oreal a Roberta Censi 11

INRCANelle Marche si vive meglio... e più a lungo 12Ecco il centro di ascolto e orientamento per le famiglie 13

SANITA’ LAZIOA sostegno delle famiglie: 60 milioni e bonus bebè 14Povertà: intesa fra Regione e comunità Sant’Egidio 15

SANITA’ MARCHEPer il grande caldo: torna il progetto Helios 16Confermate le agevolazioni delle prestazioni sanitarie 17

OSPEDALIIl maxillo facciale, a Napoli, ha la sua eccellenza 18-19

TURISMO SOCIALETurismo: trasferire le opportunità internazionalia livello locale 20-21

FOCUS ANIMALI IN VACANZALe ferie degli animali 22Il decalogo per l’estate 23Con te sulla spiaggia... un ombrellone per Fido 24“Voler bene a un animale è amare se stessi” 25Una “alterità” da rispettare 26Il cane è il migliore dei personal trainer 27

PROGETTIAl Sanit la FBHealth mette le basi per un futuro migliore 28

COOPERATIVE SOCIALICentro diurno Visintini... missione demenze 29

INIZIATIVEIl Museo Omero rinasce sul sito della Mole 31

ALIMENTAZIONEA tavola, combiniamone di tutti i colori 32-33

EVENTO“I marchigiani dell’Anno”, eccellenze a raccolta 34

SALUTEA proposito di ben-essere 35

MARCHE - Zone TerritorialiZ.T. 1 Pesaro - Mobility Game per la promozione 36Z.T. 13 Ascoli - Attenzione sul posto di lavoro 38

TERZA ETA’A Montecassiano le badanti ‘corrono’ in rete 39

BILANCIO SOCIALISimam all’attacco: “Bisogna cambiare rotta” 41

OPINIONIDentro la Sanità Oltre la 180, come cambia l’assistenza psichiatrica 42Osservatorio socialeUn nuovo tempo 43

RUBRICA DALLA PARTE DEL CITTADINOLe ultime sui lavori usuranti 44

sommario

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EDITORE PIXEL REDAZIONE via Valenti, 1 - 60131 Ancona - Tel. 071.2901110www.senzaeta.it - [email protected]: Gabriele Costantini. Capo Redattore: Riccardo Milani. Hanno collaborato: Sara Santacchi, Mauro Ragaini, Luigi Sfredda, LinoRignanese, Julian Burnett, Claudio Acacia, Giulia Zenni, Marco Traini, LauraBerrettini, Valentina Pierucci, Nicoletta Di Benedetto, Francesco Cherubini,Elisa Massarini, Nicolò Scocchera, Giulia Falaschi.Comitato scientifico SENZAETA’: Direttore prof. Paolo Crepet, prof. PaoloBusilacchi, direttore Scuola Ecografia, radiologo, prof.ssa Marieli Ruini,antropologa, Università La Sapienza, avv. Giovanni Conti, legale, dott.ssaMaria Lucchetti, Inrca, dott.ssa cav. Paola Michelacci, Turismo sociale.Stampa ROTOPRESS LoretoReg.Trib.Ancona n. 12 del 27/06/2003 - POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb.postale D.L. 353/2003 Conv. in L. 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCBAnconaAbbonamenti Versamento con bollettino postale intestato a Pixel, Via Valenti,1 - 60131 ANCONA c/c 75639823 - 10 euro per 6 numeri

senzaetà |5

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Sono una signora di 53anni, divorziata da 16anni circa, con tre figli che

ho cresciuto da sola fra milledifficoltà. Ho avuto un’altrastoria dopo la separazione, mal’ho troncata per dedicarmiinteramente alla mia famiglia(cioè ai miei tre figli), perchèspecie la più piccola ogni voltache capiva che dovevo uscirepiangeva, sveniva aveva soloquattro anni, quindi ho preferi-to lasciar perdere. Adesso adistanza di tanti anni un po’ mene sono pentita, anche perchèho avuto un’altra delu-sione dal mag-giore dei mieifigli. Da unanno ha unaragazza chel’ha trasfor-mato. Aparte chedall’oggi aldomani èandato viada casa sen-za neanchea v v e r t i r e ,ma la cosapiù brutta èche gli hoinviato tremessaggi,uno peril suoo n o -

mastico, uno per il suo comple-anno e un altro per ricordargliche ha pur sempre una fami-glia, ma non ho ricevuto nessu-na risposta, neppure un grazieper gli auguri. Non so se conti-nuare a scrivergli o ignorarlo.Questo è il consiglio che vorreiavere. Ho sempre amato staretutti insieme, per me questa è lafamiglia, ma mi sembra divivere con degli animali, anziquesti ultimi sono migliori, hodue cani stupendi con i qualiadesso vivo. Le sarei grata semi potesse rispondere se può.La ringrazio.

Luisa.

Cara Luisa, bisogna fare iconti con la realtà, anchequando è amara e ingiu-

sta. Una cosa lei la può fare: esi-gere rispetto da suo figlio, noninginocchiarsi per ottenere ungrazie. La dignità è una parolatra le più sacre e per nessunmotivo e per nessuna persona almondo va mercificata. Non sisenta in colpa per ciò che non hafatto, vada dritta avanti nellasua vita senza guardarsi troppoindietro, respirerebbe soltantomalinconia e impotenza. Siricordi che comportasi condignità con un figlio significa

educare gli altri due.

RUBRICA | SCUOLA PER GENITORI

La rubrica del prof. Paolo Crepet per la rivista Senzaetà affronterà il tema delicato del cambia-mento della società, della famiglia e dei complicati rapporti genitori-figli, con le devianze che neseguono.Per scrivere al prof. Crepet e alla sua Scuola per Genitori:ssccuuoollaaggeenniittoorrii@@vvii..aarrttiiggiiaanniinneett..ccoommccrreeppeett..ppaaoolloo@@ggmmaaiill..ccoommwwwwww..ssccuuoollaaggeenniittoorrii..iitt wwwwww..iimmpprreessaaffaammiigglliiaa..iitt

“Esigere rispettovuol dire crescerei propri figli!”

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La dignità è una parola tra le più sacre e per nessun motivo e per nessuna persona al mondova mercificata

Comportarsi con dignità

con un figlio significa educare gli altri

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Eva Mendes, Marilyn e CindyCrawford ne hanno fatto unpunto di forza. I nei possono

rendere più belle, ma secondouna ricerca presentata alla RoyalSociety of Medicine sono ancheindice di buona salute e aiutano asembrare più giovani. Gli studio-si del King's College di Londrahanno esaminato 1.200 gemellenon identiche fra loro, fra i 18 e i79 anni: quelle con oltre 100 neidisseminati sulla pelle avevanomuscoli più tesi, cuore e occhi piùsani e sembravano più giovani dialmeno sette anni rispetto allecoetanee. Inoltre avevano ossapiù forti del normale e di conse-guenza un rischio dimezzato disviluppare l'osteoporosi. Secon-do i ricercatori inglesi, i fattoripositivi legati alla presenza delle

macchioline sullapelle sono numerosi,anche se vanno pro-tette dal sole. Lamaggior parte delle persone hauna media di 30-40 nei su tutto ilcorpo, ma c'è chi arriva a 600.Studiando il Dna delle personecon molti nei, si è riscontrata lapresenza di telomeri molto piùlunghi. In genere, più è lungo iltelomero, più è lento il declino.

Quando si parla di inquinamentodell’aria indoor, si fa riferimen-to alla contaminazione dell’aria

negli ambienti chiusi, come le abita-zioni, gli uffici o le scuole. L’aria chesi respira tra le mura domestiche,infatti, può essere fino a 5 volte piùinquinata di quella esterna, a causadella presenza di composti igenicivolatitli (COV), contenuti anche neiprodotti per la pulizia della casa e perl’igiene personale. Tuttavia, il fumo ditabacco resta l’inquinante più danno-so, non è un caso, infatti, che i bam-bini che vivono in ambienti fumosi,sono anche i soggetti più a rischio diinfezioni respiratorie, tosse e asma.

Una “leggenda metropolita-na” vuole che bevendomolta acqua si possa dima-

grire. Seguendo questa vocemolte persone possono rischiaredi riempirsi a dismisura di liqui-di, comportando dei danni al pro-prio corpo, specialmente ai reniche vengono sovraccaricati dilavoro, e fare più male che bene.Eppure ci sono tecniche che pos-sono rendere veritiero questoassioma.

Bere la giusta quantità d’acquapuò ad esempio servire per con-trollare l’appetito, senza gli effet-ti collaterali dei prodotti dima-granti, e a costo quasi zero. A stabilirlo sono alcuni ricercato-ri che hanno commentato i risul-tati di una nuova sperimentazio-ne clinica che conferma che solodue bicchieri da circa 200 ml pri-ma dei pasti possono permetteredi perdere peso e sentirsi benemettendosi a tavola.

PILLOLE |

I nei: un ‘vezzo’ con altri poteri

I consigli dell’Isssull’inquinamento

interno La musica può aiutare imalati terminali a vive-re meglio la propria

condizione. La musica puòrappresentare una validaterapia, specialmente a livel-lo psicologico. La ricerca,decisamente articolata nelsuo genere, è stata condot-ta da una squadra di ricerca-tori specializzata in terapiapresso il Concordia Univer-sity Department of CreativeArts Therapies di Montreal,in Canada.

La musica che aiutaSi sente spesso parlare di

effetto yo-yo. Un problemaben noto alla maggioranza

di chi si mette a dieta: si perdepeso, ma poi, inevitabilmente, losi recupera. Colpa degli ormoni, stando airisultati di una ricerca spagnolapubblicata sul Journal of ClinicalEndocrinology and Metabolism:chi ha alti livelli di leptina e bas-se concentrazioni di grelina nelsangue sembra il candidato idea-le alle oscillazioni di peso. Nellospecifico, sul campione di 104volontari sovrappeso studiati,questo assetto ormonale favorivail recupero di oltre il 10% dei chi-li persi nel giro di appena duemesi.

Effetto yo-yo, colpa degli ormoni

Lo stress potrebbe favorire ilcolesterolo cattivo. A soste-nerlo, è una ricerca condotta

da un gruppo di studiosi dell’Uni-versity College di Londra, secondocui, esisterebbe una relazione tral’incapacità o la ridotta capacità difar fronte allo stress e l’aumento dicolesterolo. Dunque, la produzionedi colesterolo nel sangue nondipenderebbe esclusivamente dal-le nostre abitudini alimentari, maanche dal carico di tensioni a cuisiamo sottoposti. Lo stress è unpessimo compagno di vita, si sa,ed è in grado di condizionare nega-tivamente sia il corpo che la men-te, diventando spesso la causa o la

concausa di molte patologie. Lostress, infatti, indebolisce le nostredifese immunitarie e accorcia lavita.

Colesterolo:lo stress lo favorisce?

Bere fa dimagrire? Solo se si seguonole giuste indicazioni

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“Se il costo delle cure per lademenza fosse il bilancio diuna nazione, questa sarebbe

la 18esima al mondo per valoreeconomico, 604 miliardi di dol-lari, pari all'1% del Pil mondia-le”. Secondo il Rapporto Mon-diale di Alzheimer Disease'sInternational, oggi, nel mondo,le persone affette da demenzasono 35,6 milioni, questonumero è destinato a raddop-piare nel 2030 e triplicare nel2050. In Europa è previsto unaumento del 34% in questodecennio. Negli Stati Uniti han-no fatti i loro conti e hanno pub-blicato, a gennaio, un'analisichiamata Generation Alzheimerreport: calcola, per esempio,che dei 10 milioni americani chequest’anno compiono 65 anniuno su 8 si ammalerà di demen-za e che, tra quelli che supere-ranno gli 85 anni, i malatisaranno 1 su 2. Risultato: ogginegli Usa si spendono 172miliardi di dollari, nel 2050 ser-viranno più di mille miliardi.Queste sono le cifre che giustifi-cano il termine emergenza, sen-za timore di essere accusati diallarmismo. Meno di un mesedopo il rapporto sulla Genera-zione Alzheimer, Obama haavviato una legge per coordina-re ricerca, cure e assistenzapubblica e privata. In altri Pae-si europei (Danimarca, Scozia eInghilterra, Finlandia e Porto-

gallo) sono partiti piani gover-nativi per affrontare l’emergen-za e strutture evolute sono pre-senti in Francia, Spagna e Ger-mania. E in Italia? Noi in veritàeravamo partiti bene, con il pro-getto Cronos, avviato nel 2000,che prevedeva l'istituzione sulterritorio di circa 700 Uva (Uni-tà di valutazione Alzheimer) cheavevano il compito di individua-re i malati, valutarne il grado dicompromissione, mettere apunto le terapie possibili e for-nire i farmaci per i primi mesi,collaborando poi con i medici difamiglia. L’obiettivo era quellodi creare una rete di centri diriferimento specialistici.“Il progetto Cronos è stato sicu-

ramente un passo avanti per imalati e le loro famiglie - preci-sa Gabriella Salvini Porro, pre-sidente della federazioneAlzheimer Italia, la principaleassociazione che si occupa delledemenze - È stata una realeopportunità anche se l'integra-zione tra assistenza e terapianon è stata sufficiente. In prati-ca si è troppo spesso prescrittosolo farmaci e non ci si è presicura in modo globale del mala-to”.“Non si capisce come le famigliepossono individuare il centro dicura dove portare il congiunto -ha denunciato in un recenteconvegno Nicola Vanacore del-l'Istituto Superiore di Sanità -Anche per questo in Lombardiaè stato condotto un censimento(e una valutazione) delle strut-ture che si occupano dei malaticon demenza, condotto dall'Isti-tuto Mario Negri e dalla federa-zione Alzheimer Italia, con l'ob-biettivo di realizzare una bancadati online. Inoltre accanto arealtà d'avanguardia c'è un 25per cento di Uva che sono aper-te un solo giorno alla settimanae un 8 per cento in cui è presen-te, quando può, un solo medi-co”. È il tipico ritratto dellaSanità italiana: da una partecentri di vera eccellenza (e alcu-

ni lo erano già da prima del pro-getto), che hanno cercato di svi-luppare i propri compiti versol’assistenza ai malati e alle lorofamiglie, dall'altra struttureburocratiche e vaste aree delPaese scoperte.Serviranno nuove risorse difronte all’emergenza della“generazione Alzheimer”, perridare vigore ed estendere larete di orientamento. Serviran-no più soldi per la ricerca speci-fica, anche se l’emergenza arri-verà probabilmente troppo pre-sto per i tempi lunghi dellascienza. Serviranno quindisoprattutto massicce risorse perun piano nazionale di assisten-za. In Italia il costo dei pazienti

non autosufficienti, in generale,ricade per la maggior parte sul-le famiglie, perché, rispettoall'Europa, sono meno diffusi iservizi di assistenza domiciliaree residenziale. I circa 600milapazienti italiani affetti dademenza, per i quali servono, sicalcola, circa 60mila euroall'anno ciascuno (calcolandoanche i mancati guadagni siadei malati sia di chi li assiste),sono ancora più «abbandonati»degli altri. Sono i malati più sco-modi, e saranno sempre di più,di cui nessuno vuole farsi cari-co.

Un piano di emergenzaper la “generazione Alzheimer”

SANITA’ | MINISTERO DELLA SALUTE

L’Italia non è pronta ad affrontare il prevedibileaumento del numero dei malati nei prossimi decenni...

“L’Alzheimer è una malattia inquietante - precisa Gabriella SalviniPorro, presidente della Federazione italiana Alzheimer - E’ deva-stante e lunga. Il malato di Alzheimer è una persona che ha smar-

rito se stesso. Non un pazzo. Il malato di Alzheimer è una persona cheha perso la memoria. Non la dignità. Il malato di Alzheimer è una per-sona come ciascuno di noi. Non un alieno. Per vincere lo stigma, con-seguenza dell’ignoranza, occorre lanciare una sfida culturale che rie-sca a modificare l’atteggiamento della società nei confronti dellademenza. A partire da una maggiore conoscenza della malattia, pro-muovendo approcci riabilitativi a vari livelli, puntando a interventi ditipo psicosociale e pensando all’invecchiamento non come un fenome-no cronologico bensì sociale.”.

E’ come morire ogni giorno

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Iproblemi di salute mentalesono diventati una dellecause principali di assentei-

smo sui luoghi di lavoro e dipensionamento anticipato inEuropa. Senza contare che lacrisi economica e i suoi effettisul mercato del lavoro hannoaggiunto problemi all'occupa-

zione e alla qualità della vitadelle persone che soffrono didisturbi mentali e delle lorofamiglie. A rilevarlo è l'ultimoRapporto dell'OrganizzazioneMondiale della Sanità sullasalute mentale e il benessere neiluoghi di lavoro. Complessiva-mente i disturbi mentali, secon-

do l'Oms, sono la principalecausa di disabilità. In alcuniPaesi ricchi sono responsabilidel 40% delle disabilità, con ladepressione al primo posto(13,7%), seguita dai problemilegati all'alcol (6,2%), mentreschizofrenia e disturbi bipolarisono all'11esima e 12esima posi-zione con il 2%.Oltre ad essere causa di disabi-lità, spiega l'Oms, i disturbimentali sono diventati ancheuna delle maggiori cause diassenteismo dal lavoro e pre-pensionamento, con perdite perla produttività e costi socialienormi per il welfare dei variPaesi. Nel Regno Unito il costototale dei lavoratori con questiproblemi è di 26 miliardi disterline l'anno, pari a 1.035 ster-line per ogni persona. In questicosti sono compresi 8,4 miliar-di di sterline l'anno per assenzaper malattia, 15,1 miliardi perridotta produttività e 2,4 miliar-di per la sostituzione del perso-nale malato. A peggiorare la dif-ficile situazione dei lavoratoricon questi disturbi si è aggiuntala recessione economica. Laperdita del lavoro e il rischio didisoccupazione hanno fattoaumentare infatti stress, ansia,depressione, psicosi e suicidi.La disoccupazione fa peggiora-

re la salute mentale, special-mente per gli uomini di mezzaetà. Si fuma e si beve di meno,ma si mangia peggio e aumen-tano comportamenti violenti,divorzi, problemi di ipertensio-ne, ictus e malattie cardiovasco-lari.

La depressione è in cima alla lista(13,7%), poi i problemi legatiall'alcol. I disturbipsichici sono ancheuna delle cause di assenteismo dal lavoro e prepensionamento

Aseconda del frumento utilizzato, il pane può aiutare a prevenire lecardiopatie o il diabete di tipo2. Lo ha scoperto un gruppo di ricer-catori finanziato dall’Unione Europea. Il pane di frumento integra-

le è un’alternativa migliore del pane bianco. Allo stesso modo una dietaa base di frumento integrale può contribuire al benessere e a una miglio-re salute complessiva, perché il frumento integrale contiene più fibre,vitamine e minerali. Sempre più studi, inoltre, hanno dimostrato che l’as-sunzione sia di frumento integrale che di fibre alimentari di cereali puòproteggere dalle malattie croniche spesso dovute alle abitudini sedenta-rie. Lo scopo del progetto ‘Healthgrain’ (‘Exploiting bioactivity of Euro-pean cereal grains for improved nutrition and health benefits’) è com-prendere le attese e gli atteggiamenti dei consumatori, e condurre ricer-che avanzate sui composti di frumento integrale che proteggono la salu-te. Lo studio intende suggerire l’acquisto e il consumo di alimenti sani,gustosi e convenientiche contengano que-sti componenti pro-tettivi in maggiorequantità e posseg-gano la capacità diprevenire differen-ti tipi di malattie.

Una fetta di pane contro le cardiopatie e il diabete!

Isegreti del cervello femmi-nile durante l'orgasmo? Liha fotografati uno scien-

ziato americano scoprendoche il momento del massimopiacere sessuale attiva fino a30 zone del cervello della don-na compresi quelli responsa-bili per l'emozione, il tatto, lagioia, la soddisfazione e lamemoria. Gli scanner del-l'equipe di Komisaruk hannoscattato foto a un ritmo di duesecondi. Hanno scoperto che adue minuti dall’inizio vengonoattivate nel cervello le aree chesi "accendono" quando vienesoddisfatta la fame e la sete,mentre appena prima dell'or-gasmo si illuminano la cortec-cia sensoriale che riceve i mes-saggi del contatto da parti delcervello e il talamo che tra-smette segnali ad altre partidell'organismo.

L'orgasmo attiva 30 aree del cervello

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RICERCA | MINISTERO DELLA SALUTE

I problemi mentali sono la prima causa di disabilità

Page 10: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

Fumatori si nasce, almenoin parte. Gomme, ipnosi,cerotti, agopuntura. Chi,

dopo tanti tentativi, non riescea smettere di fumare non deveavere sensi di colpa. L’irresisti-bile fascino delle sigarette e ilpericolo di sviluppare gravimalattie sono parzialmentescritti nel patrimonio geneticoche ciascuno di noi eredita allasua nascita. Ma, sia ben chiaro, la volontàdella singola per sona di accen-dersi una sigaretta fa pur sem-pre la sua parte. Ora, però, unlavoro tutto italiano pubblicatosul Journal of the National Can-cer Institute (JNCI) identifica

u ngene, ilC H R N A 5 ,responsabile della maggiorepredisposizione all’abitudine alfumo di sigaretta e collegato alrischio di cancro polmonare.Un gene scoperto dagli italiani

che sta attirando l'attenzionedegli Usa, dove le malattie lega-te al vizio del tabacco continua-no a guidare la classifica dellecause di morte. Una scopertautile anche per quei fumatoriche vorrebbero smettere, per-ché adesso i ricercatori hannoun nuovo bersaglio da colpirecon farmaci mirati. Questi sonoi risultati a cui sono giunti iricercatori della FondazioneIRCCS Istituto NazionaleTumori di Milano, portando acompimento il lavoro iniziatoda studi internazionali neglianni scorsi. “Finora era stataindividuata un’ampia regionedel cromosoma 15 contenentesei geni associata all’abitudineal fumo di sigaretta, al rischiodi cancro polmonare e di

malattie vascolari - spiega Tom-maso Dragani, direttore del

team milanese - I ricercatorinon erano però riu-

sciti a individua-re il singolo gene

coinvolto, né

a capire il motivo per cui alcuniindividui hanno una maggiorepredisposizione a fumare siga-rette rispetto ad altri. Con que-sto studio abbiamo identificatoil gene coinvolto e il meccani-smo molecolare responsabiledell’attitudine alla nicotina, ilCHRNA5. In sostanza, abbiamoscoperto che il Dna degli indivi-dui a più elevato rischio sia dicancro polmonare che di abitu-dine al fumo presenta alcunealterazioni nella quantità diquesto gene”.Ma quali sono le conseguenzepratiche di questa scoperta?Innanzitutto attraverso l’analisidel Dna si possono individuarele persone con una predisposi-zione genetica alla dipendenzada nicotina. Inoltre, i fumatoricon la variante genetica dirischio potrebbero avere mag-giori difficoltà a smettere e, pergarantire loro una maggiorepercentuale di successo,potrebbero seguire dei percorsiterapeutici e psicologici perso-nalizzati più intensi e accurati.

Infine potrebbero esseredisegnati dei nuovi farmaci,

diretti specificamente

contro il gene CHRNA5, dadestinare solo alle persone sele-zionate con test genetico.

Vizio del fumo?Colpa di un gene!

RICERCA | FUMO E GENETICA

Alcune personesono geneticamentepiù portate a fumare...Colpa della mutazione di un gene,il CHRNA5

Sono ben 323 i geni che ‘sballano’ quando si fuma. Mentre sigusta una sigaretta il nostro Dna cambia la sua normale atti-vità e nel nostro organismo centinaia di geni stanno perden-

do letteralmente la bussola, funzionando in modo anomalo perchéoffuscati dal fumo. Già di recente una ricerca aveva dimostrato i dan-ni causati ai geni dal tabacco: i ricercatori avevano calcolato che inmedia ogni 15 sigarette nel Dna del fumatore compare un difettogenetico, una mutazione. Non solo il tabacco danneggia fisicamen-te i geni provocando mutazioni, ma riesce persino a mandare in tiltil loro modo di funzionare, mettendo cioè a soqquadro quella chetecnicamente si definisce “espressione dei geni”.

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A proposito di geni Ifilm con scene in cui si fumasono la migliore pubblicitàper le sigarette. Nella sala

buia, il pubblico ha negli occhisoltanto la vicenda sullo scher-mo. E così le scene con la siga-retta nelle mani dell'eroina delfilm o stretta fra le labbra del-l'eroe mettono radici nella men-te degli spettatori, senza trova-re ostacoli.

Meglio di qualsiasi spot pubblicitario"Il film è meglio di qualsiasi spotpubblicitario alla TV o di qual-

siasi inserzione in una rivista,perché il pubblico non è perniente consapevole del fatto checi sia dietro uno sponsor." Già nel 1972 un produttorecinematografico aveva scoper-to l'effetto pubblicitario dellescene in cui si fumava e preten-deva per un thriller 500.000dollari dal complesso industria-le del tabacco R.J.ReynoldsTobacco Company. In cambioaveva promesso che tutti gliattori principali e secondari delthriller avrebbero fumato siga-rette della R.J. Reynolds.

...ma i film non aiutano

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Roberta Censi, laureataUnicam nel 2006 in Chi-mica e tecnologia farma-

ceutiche, è una delle cinque vin-citrici del prestigioso Premionazionale L’Oreal per le donne ela scienza.Roberta, dopo la laurea, inizia ildottorato di ricerca ad Unicam,presso la School of AdvancedStudies e dopo qualche temposi trasferisce ad Utrecht, inOlanda, perché il suo dottoratosi trasforma in dottorato di co-tutela fra Camerino e Utrecht: aCamerino è seguita dallaProf.ssa Piera di Martino dellaScuola di Scienze del Farmaco.Oggetto delle sue ricerche è losviluppo di nuovi biomaterialiper il rilascio controllato di pro-teine e per l’ingegneria di tessu-ti artificiali, tra cui la cartilagi-ne. Fin qui una bella storia diuna ragazza brava, del fermano,che dopo la laurea decide diseguire la sua passione con undottorato di ricerca. Accade chedecida di partecipare al PremioL’Oreal e accade che sia una del-le cinque vincitrici del Premio.L’abbiamo raggiunta, via Skype,all’Università di Utrecht eabbiamo chiacchierato un po’con lei.Anzitutto come mai haipensato di partecipare alprestigioso Premio L’Ore-al?“Mah, molto semplicemente: inuno dei miei tanti viaggi Came-rino-Utrecht, per un meetingcon la mia professoressa Pieradi Martino, ho visto una locan-dina che pubblicizzava il pre-mio, appesa proprio all’ingressodel dipartimento di Scienze Chi-miche. Mi sono detta che dove-vo provare, poteva essere unabuona occasione per ricevereuna borsa di studio per un post-dottorato e così è stato! Ero con-sapevole di avere poche chan-ces, perché il premio è naziona-le e la concorrenza è altissima, enon immaginavo davvero diarrivare ad essere una delle cin-que vincitrici. La gioia è stata

grandissima quando ho saputodi aver vinto. Quando eroaccanto al prof. Veronesi, ilgiorno della premiazione, hoprovato un’emozione immensa:Veronesi è un esempio daseguire, una personalità diindubbio valore scientifico eumano, riconosciuta a livellointernazionale, l’essere statapremiata da lui, che era presi-dente di giuria, è stato davveroun onore”.Quindi l’esperienza acqui-sita con il dottorato Uni-cam è servita per la tuaricerca?“Certamente, è stato lo “step”che ha permesso la mia forma-zione ed i miei risultati sia diricerca che personali”.Di cosa tratta la tua ricer-ca?“Anzitutto rientra nell’ambitodella tecnica farmaceutica. Hosviluppato un bio materiale chepoi abbiamo utilizzato per usibiomedici e farmaceutici. Que-sto materiale è stato brevettatodall’Università di Utrecht e svi-luppato ed innovato ulterior-mente da me nel corso del miodottorato. Abbiamo utilizzato ilmateriale in due maniere diffe-renti; anzitutto per il rilasciocontrollato dei farmaci biotec-nologici, perché questi ultimihanno il grave problema di esse-re eliminati molto velocemente

dal corpo e quindi non hannol’efficacia che dovrebbero avere:il nostro biomateriale permettedi prolungare la vita del farma-co all’interno del corpo umano,aumentandone così l’efficacia.La seconda applicazione, che èquella poi con la quale ho vintoil premio L’Oreal, riguardal’ambito dell’ingegneria tissuta-le della cartilagine: con questobiomateriale si vuole ricostruirenuova cartilagine artificiale, percurare tutti quei difetti cartilagi-nei che moltissime personehanno. Si conta che, solo in Ita-lia, almeno sei milioni di perso-ne sono affette da degenerazio-ne della cartilagine. Tramiteuna semplice iniezione, perchél’innovazione di questo mate-riale è che si evitano interventichirurgici complessi, il bioma-teriale viene iniettato ed agisceper la ricostruzione della carti-lagine”. Quindi si ricostruisce addi-rittura la cartilagine?“Sì, il concetto è questo: si pre-levano dal paziente alcune cel-lule sane di cartilagine, tramiteuna piccola biopsia, che vengo-no espanse, cioè moltiplicate, epoi mescolate nel nostro bioma-teriale che verrà poi iniettatonel corpo umano, all’internodell’articolazione danneggiata.Nel tempo queste cellule proli-ferano e grazie alla struttura che

questo materiale fornisce, siricostruisce un tessuto cartilagi-neo sano, senza difetto”. Quando ti sei iscrittaall’Università di Camerino,avevi già chiaro il percorsoche avresti intrapreso?“No, assolutamente. Ora, guar-dando indietro, mi rendo contoche la strada fatta si è costruitapian piano, cogliendo tutte leoccasioni che si sono presenta-te, impegnandomi molto e nonarrendendomi davanti alle diffi-coltà: per carattere, non lasciomai nulla di intentato. Almomento dell’iscrizione nonsapevo se avrei fatto o meno ildottorato, né se avrei volutoproseguire nella ricerca, ancheperché non sapevo davvero cosasignificasse “ricerca”, l’ho sco-perto ad Unicam, anche graziealla mia tesi sperimentale con laprof.ssa di Martino e mi sonoappassionata sempre di più”.Perché ti sei iscritta pro-prio all’Università di Came-rino?“Per una serie di motivi, primotra tutti perché credo che lefacoltà scientifiche a Camerinosiano molto valide, poi senz’al-tro la piccola dimensione giocaa favore dello studente. Al con-trario di quanto accade neigrandi atenei, a Camerino si hala possibilità di interagire diret-tamente con i docenti e, cosaancor più importante, di fareesperienze dirette di laborato-rio: ho avuto quindi la fortunadi avere un’Università di quali-tà non lontano da casa, io sonodi Fermo”.

PROGETTI | UNICAM

Piazza Cavour 19/f62032 Camerino (MC)

www.unicam.it

Numero verde 800-054000

Università degli Studi di

Camerino

Donne e scienza: premioL’Oreal a Roberta Censi

Roberta Censi, la prima a sinistra, con le altre quattro vincitrici del PremioL’Oreal con il prof. Umberto Veronesi

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Alivello nazionale italiano,l’invecchiamento dellapopolazione è cresciuto

notevolmente negli ultimidecenni: il rapporto di invec-chiamento (persone con più di65 anni e popolazione da 0 a 14anni) è cresciuto dal 68,1% del1971 al 80,4% nel 1981 e al 138 %nel 2005. Si stima che il rappor-to raggiungerà il valore di264,1% nel 2050. L’incremento èparticolarmente evidente nelsesso femminile, dove il rappor-to raddoppierà nel 2051.

La situazione nelle MarcheLa regione Marche è una dellepiù longeve in Italia: la percen-tuale di persone con oltre 65anni è maggiore del 22% dellapopolazione regionale totale. Lavita media degli abitanti delleMarche è molto elevata: 78,8anni per gli uomini e 84,7 anniper le donne, parecchi mesi inpiù rispetto la popolazione ita-liana totale. In particolare, il 54% della popo-lazione degli anziani residentinella regione Marche ha un’etàcompresa tra 65-69, il 47% tra70-74, il 42% tra 75-79, il 33%tra 80-84, il 14% tra 85-89, il 9%ha più di 90 anni con maggiorepresenza di donne negli ultimi

tre gruppi di età.

Lo stato di salute degli anziani marchigianiLo stato di salute degli anzianidella regione Marche è notevol-mente influenzato della qualitàdi vita caratterizzata dalla pre-senza di malattie croniche. I datidi un sondaggio nelle Marchehanno dimostrato che il 50%degli intervistati soffre di 1 o 2malattie croniche. La coesisten-za di numerose malattie croni-che cresce con l’età e peggioranotevolmente la qualità dellavita. E’ stato dimostrato che lapercezione dello stato di salute èuna determinante importantesulla qualità della vita, ed è con-siderata un indicatore ragione-vole per il referto medico.

Le malattie più frequentiLa malattia più frequentementediagnosticata è l’artrite cronica(70%), seguita dall’ipertensionearteriosa (49%), dalle malattiecardiovascolari (31%), dal-l’osteoporosi (22%), dalle malat-tie delle vie respiratorie (16%),dal diabete (9%), dall’ictus (7%)e dal cancro (5%). Il 23% hannoriferito di aver avuto un ricoveroospedaliero nel corso dell’ultimoanno.

I farmaciLa prescrizione dei farmaciaumentava con l’età e quelli piùprescritti nella regione Marchesono i farmaci che interagisconosul sistema cardiovascolare(38%), gastrointestinale (13%),nervoso (12%), emopoietiche(8%). L’89% ha dichiarato che ilmedico di famiglia aveva con-trollato la prescrizione farmaco-logica almeno una volta nell’ulti-mo anno durante la visita medi-ca, attraverso un controllo delleprescrizioni precedenti o attra-verso le scatole dei farmaci uti-lizzate.

Perdita dell’autonomiaLa perdita dell’autonomia fun-zionale in una persona anzianaprovoca non solo un incrementonell’assistenza medica ed infer-mieristica, ma anche un incre-mento di assistenza per lo svol-gimento delle attività quotidia-ne. Il 3% di quelli intervistatiavevano una dipendenza fisicatotale, mentre il 20% parziale.La dipendenza fisica e funziona-le aumentava con l’avanzare del-l’età. Il 48% con difficoltà nellosvolgimento di attività di vitaquotidiana sono stati assistiti daun membro della famiglia cheera solitamente una donna(figlia o nuora).

Attività fisicaI bassi livelli di mobilità e di atti-vità fisica soprattutto neglianziani si correla con un rischiopiù elevato di comorbidità emortalità. Il 66% di questi, hadichiarato di praticare attivitàfisica regolare. La prevalenza dimobilità diminuiva con l’avanza-re dell’età. In quelli con un’etàtra i 65-74 anni, il 78% eranofisicamente attivi, tale percen-tuale è scesa al 53% in quellioltre i 75 anni. Il 43% deglianziani che pratica un’attività

fisica regolare, ha affermato diessere in buona salute, contro il13% di quelli non attivi.

Il declino cognitivoIl declino cognitivo aumenta conl’invecchiamento: il 20% mostraun declino cognitivo tra i 65-74anni e il 33% in quelli con l’età di75 anni. I più elevati livelli discolarità sono stati associati adun’incidenza minore per declinocognitivo. L’isolamento sociale èun problema grave per l’anzianocon un’età di 75 anni, soprattut-to nelle donne. In particolare, il16% delle donne oltre i 75 annierano socialmente isolate rispet-to al 10% degli uomini nella stes-sa fascia di età.Essendo la regione più longevadi Italia, le Marche devono ren-dere necessaria un’assistenzasanitaria e sociale in grado diaiutare le persone anziane amigliorare la qualità della vita,mantenendo un buon stato disalute. Per affrontare le esigenzeurgenti degli anziani della regio-ne e della società in generale,sarà necessario rafforzare lepolitiche di sviluppo e lo svilup-po economico verso le tecnologieed i servizi innovativi per rispon-dere alle difficoltà degli anziani.

Nelle Marche si vivemeglio... e più a lungo

DATI | INRCA

Le Marche sono la regione più‘anziana’ d’Italia e del mondo, ma si vive bene. Una buona percentuale deglianziani si sente informa ed è assistitoin famiglia

Alcuni dati dell’Inrca sulla condizione degli anziani marchigiani

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Spesso avvertiamo il bisognodi recuperare un contattoprofondo con noi stessi, che

ci permetta di uscire dalla spiraledell’ansia e delle preoccupazioni,sentendo – almeno per qualcheistante – che abbiamo ancora deltempo a disposizione per migliora-re la qualità della nostra vita. Perquesto motivo la ricerca del benes-sere è ovunque diffusa e alimentaun fiorente mercato di servizi e pro-dotti.Oggi, con lo sviluppo di numerosericerche e di studi maturati nelcampo della psicologia della salu-te, ne sappiamo qualcosa in più.Ad esempio possiamo tranquilla-mente affermare che il benesserenon coincide con il possesso dibeni di consumo o con il raggiun-gimento di una forma fisica perfet-ta, ma allude a qualcosa di piùampio ed integrato, nella vita priva-ta e in quella lavorativa. Il benesse-re, infatti, va pensato come unostato complessivo di funzionamen-to della persona, che si riferisce alrapporto mente-corpo senza ope-

rare scis-sioni er i c o n o -scendo

l a

sostanziale unità psicofisica dell’in-dividuo.Quando stiamo bene, insomma, cisentiamo “interi” e percepiamodentro di noi un’armonia che ci ras-serena e ci fa immergere nel “quied ora” dell’esperienza che stiamovivendo. Più nello specifico possia-mo dire che c’è benessere quandoci sono sensazioni aperte, calme edintense, quando le emozioni sonopositive, i movimenti fluidi e i pen-sieri non sfociano in fantasie nega-tive o sterili rimuginii. Chi percepisce benessere è capa-ce, insomma, di mantenere unacentratura su se stesso che gliconsente di non andare in allarmeal primo manifestarsi degli stimolistressogeni, conservando piutto-sto un buon equilibrio e valutandocon efficacia quali azioni intrapren-dere nelle diverse circostanze. Talecentratura è resa possibile, sul ver-sante fisiologico, da un’adeguatarespirazione diaframmatica cheallontana l’organismo dalla simpa-ticotonia sciogliendo tensioni epreoccupazioni, portando l’indivi-duo verso uno stato di vagotoniache lo predispone ad interazionicon gli altri caratterizzate da acco-glienza ed empatia autentiche. Star bene, in tal senso, significaporsi nei confronti degli altri comeagenti consapevoli e protagonistidella propria vita, evitando reazio-

ni di impulso che sovente aggrava-no i problemi preesistenti o negenerano addirittura di nuovi.In sintesi, allora, cosa possiamofare per raggiungere dei momentidi benessere che non restino epi-sodi isolati ma ci accompagninolungo tutto il corso della giornata?Qui intendo fornire quattro sugge-rimenti:1) ascoltare i segnali del nostro

corpo e rallentare i ritmi di vita,recuperando la centralità delrespiro e delle sensazioni inter-ne;

2) dare più importanza alla qualitàdelle relazioni umane, riscopren-do il valore dei rapporti non stru-mentali basati sull’affetto e sul-la reciprocità;

3) costruirsi delle occasioni in cuiesprimere la propria creatività,abbandonando per un po’ le con-suete pretese del pensiero razio-nale;

4) coltivare il piacere di fare cosedivertenti e gratificanti, senzaansia da prestazione, con la sere-nità di potersi lasciare andare,allentando piacevolmente il con-trollo.

La salute e il benessere sono dun-que collegati alla possibilità diripensare creativamente il propriostile di vita, apprendendo nuovimodi per fronteggiare la malattia e

curare la comunicazione con glialtri.Un aiuto in tal senso può venire dalcounseling, che rappresenta unintervento innovativo di prevenzio-ne del disagio e promozione delbenessere. Acquisire abilità di counselingsignifica sviluppare competenzerelazionali e comunicative utili perinstaurare rapporti positivi con glialtri, nella vita di tutti i giorni eall’interno delle organizzazioni,riducendo le situazioni conflittuali epromuovendo la condivisionecome premessa indispensabile perrafforzare il senso di appartenenza.Lo spirito del counseling – che sifonda sull’autenticità delle relazioniumane e sulla morbidezza di unacomunicazione proattiva capace ditrasformare gli eventi difficili inoccasioni di benessere – permettefinalmente di immaginare un’alter-nativa concreta alla cultura dellostress che affligge i nostri tempi. È in quest’ottica, allora, che lasinergia fra attori territoriali diversi(istituzioni, aziende, scuole, fami-glie) ci sembra fortemente consi-gliata, soprattutto se vogliamo dif-fondere stili di vita maggiormentesostenibili.La nostra capacità di futuro dipen-de ormai radicalmente da questaconsapevolezza e dalla volontà diintervenire sui funzionamenti difondo dell’Organismo Società pri-ma che sia troppo tardi.

Ecco il centro di ascolto e diorientamento per le famiglie

COUNSELING | INRCA

DI EMANUELA CERESANI

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Percorsi di costruzione di un modello

di comunicazioneefficace:

l’esperienza del counselling

nel modello integrato INRCA

La counselor Emanuela Ceresani

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Bonus bebè, tagesmutter,nuovi asili nido e aiuti alleneo-mamme. Queste le

principali misure del Pianofamiglia varato dalla RegioneLazio dal valore di 60 milioni dieuro, con il quale l’Amministra-zione regionale intende pro-muovere e tutelare le politichefamiliari, attraverso servizi einterventi a sostegno dell’infan-zia, della maternità edella genitorialità. La Giunta guidatadalla presiden-te Renata Pol-verini ha postosin dall’iniziola famiglia alcentro dellap r o p r i aa z i o -

ne di governo, attraverso unaprogrammazione attenta ainuovi e crescenti bisogni socialidei nuclei familiari, come con-fermato dal Piano regionale,con investimenti rivolti al pre-sente e che guardano al futuro. Circa le politiche per l’infanzia,il provvedimento prevede lostanziamento di 12 milioni dieuro per il bonus bebè: il bonusè del valore di 500 euro ed è

destinato a tutti ifigli nati nellefamiglie conreddito Iseeuguale o infe-riore a

20mila euro, per un numero cheè stimabile in circa 25 mila bam-bini. Altri 18,6 milioni di euro sonoprevisti per la costruzione dinuovi asili nido, nell’ambito delprogetto ‘Mille asili’ e ulteriori15 milioni per l’abbattimentodelle tariffe dei nidi comunali oconvenzionati. Il Piano famiglia prevede inoltrele risorse per il Registro per gliassistenti familiari. Verrannopubblicati bandi per la realizza-zione di corsi di formazione del-la durata di 300 ore, al terminedei quali le badanti o aspiranti

tali ottengono il titolo di assi-stente familiare e la conseguen-te iscrizione al Registro. Sul versante del sostegno allagenitorialità sono diverse lemisure che il Piano Famigliamette in campo: il servizioTagesmutter, finanziato con 6milioni di euro, un servizioalternativo agli asili nido effet-tuato dalle cosiddette ‘mammedi giorno’. Alle famiglie che ade-riscono verranno assegnati spe-cifici voucher per usufruire delservizio. Si tratta di una figuraprofessionale, generalmente disesso femminile, con funzioni diassistente domiciliare all'infan-zia, che si prende cura dei bam-bini presso il proprio domicilio(sino ad un massimo di 5 bam-bini). Il Piano prevede inoltre aiutialle neo-mamme, per le qualisono stati stanziati 1,5 milioni dieuro per interventi domiciliariattraverso il supporto all’allat-tamento, all’eventuale alimen-tazione artificiale e alla cura delneonato. Sempre in tema di genitorialitàè stato infine istituito un fondodi 600mila euro per aiutare igenitori separati che si trovanoin difficoltà economica e senzapiù una casa, attraverso il pro-getto di un ostello di accoglien-za.

ISTITUZIONI | REGIONE LAZIO

A sostegno delle famiglie: 60 milioni e bonus bebè

“Sono qui per inaugurare unaparte di questa straordinariastruttura che avevo visitato un

anno fa. Un'eccellenza che mettein campo strumentazioni innovati-ve. Ma soprattutto una strutturaprivata che opera con medici pub-blici”. Lo ha dichiarato la presi-dente della Regione Lazio, RenataPolverini, inaugurando il nuovoedificio della casa di cura VillaBetania, che ospita la nuova dia-gnostica per immagini e due saleoperatorie per gli interventi in daysurgery. Il reparto è dotato di unanuova Tac di ultima generazione a40 strati, una Risonanza magneti-

ca nucleare aperta e nuovi mac-chinari della sezione radiologica.“La risonanza magnetica aperta,prima e unica nella regione, con-sentirà anche alle persone chesoffrono di claustrofobia di poteraccedere a questo tipo di diagno-stica - ha spiegato la presidentePolverini - quest'anno è statoquello più significativo per la sani-tà del Lazio, abbiamo dovuto ope-rare attraverso alcuni decretid'emergenza oggi a seconda delleesigenze territoriali, stiamo met-tendo in campo dei correttivi permantenere vive le strutture d'ec-cellenza e per non mantenere in

vita quelle che non lo sono e ripa-rametrare le esigenze del territo-rio”.

La Polverini in visita alla casa di cura Villa Betania che ospita lanuova diagnostica per immagini

Inaugurato il nuovo edificio a Villa Betania

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ISTITUZIONI | REGIONE LAZIO

Nasce l’Osservatorioregionale sulla Povertà.La Regione Lazio e la

Comunità di Sant’Egidio hannodato avvio a un rapporto di coo-perazione per definire, attraver-so l’Osservatorio, nuove inizia-tive di carattere sociale per con-trastare le povertà estreme efavorire l’inclusione sociale deigruppi deboli. Una collabora-zione frutto dell’intesa siglatadalla presidente della RegioneLazio, Renata Polverini, con ilpresidente della Comunità diSant’Egidio, Marco Impagliaz-zo. L’accordo, della durata didue anni, prevede in particolarestudi ed analisi sul fenomenodelle povertà, la possibilità disperimentare specifiche meto-dologie di ricerca e analisi, defi-nire percorsi operativi per larisoluzione delle problematicheche riguardano in particolare glianziani e gli immigrati. LaComunità di S.Egidio mette adisposizione gratuitamente ipropri locali come sede operati-va dell’Osservatorio e la Regio-ne fornirà unità di personalequalificato con maturata espe-rienza nel campo del disagiosociale e del rapporto con lerealtà del volontariato. I compi-ti dell’Osservatorio saranno siaa livello regionale che interna-zionale. Tra le funzioni a livello

regionale: avvio e gestione di uncentro studi sul tema dellapovertà; attività di censimento efacilitazione delle reti di sup-porto formale, formazione eaggiornamento sulle tematichesociali rivolta agli operatori del-le reti impegnate nel sociale. Trai compiti in ambito internazio-nale: individuazione delle areedi criticità sanitaria e socialenei paesi in via di sviluppo; pro-grammazione di interventi

sociali e sanitari nei paesi in viadi sviluppo per una miglioregestione dei sistemi sanitaricomplessi; formazione a Romaa nei paesi in via di sviluppo dipersonale sanitario e socialelocale e italiano da impegnaresul posto; formazione a distan-za. L’Osservatorio redigeràperiodicamente report sul lavo-ro svolto in merito agli obiettivie ai compiti assegnati.

Povertà: intesa fra Regionee comunità Sant’Egidio

La Campagna Estate Sicura è stata realizza-ta dalla Presidenza della Regione Lazioper potenziare l’assistenza sanitaria e la

sicurezza dei fruitori del mare e dei laghi duran-te i mesi estivi nelle principali città del litoralelaziale. Il periodo di attività andrà da luglio asettembre e prevederà:• Incremento dei servizi territoriali di pronto

soccorso e primo soccorso negli ospedali dellitorale

• Utilizzo di strutture mobili, ambulanze edeliambulanze

• Postazioni fisse Ares 118 nel litorale• Apertura nei week end degli ambulatori

medici• Presidi da parte di volontari con qualifica di

“Assistenza ai Bagnanti” per il controllo degliarenili pubblici non vigilati.

• Pattugliamento e monitoraggio dei tratti dimare con mezzi idonei (gommoni) con a bor-do volontari di protezione civile coordinatidalla Sala Operativa Regionale e dalle Capita-nerie di Porto Regionali -Guardia Costieracompetente per territorio.

Assistenza sanitaria e sicurezza al mare nei mesi estivi

La coreografica regata del-la Dragon Boat, disputataal laghetto dell'Eur, ha

chiuso i lavori del "Villaggiodella salute", l'evento promos-so dalla Regione Lazio e dal-l'associazione IncontraDonnaOnlus, dedicato alla salute e albenessere della famiglia. La Regione Lazio, durante ladue giorni del Villaggio Incon-traSalute, ha presenziato conun proprio stand istituzionalein cui è stata allestita unapostazione Recup, il serviziounico di prenotazione telefoni-ca di visite mediche dellaRegione Lazio. Nello specificoè stato possibile prenotareEcografia Tiroide, Moc Lomba-re, Moc Total Body, Moc Ultra-suoni, Pap Test, Hpv (Papillo-ma), Visita Dermatologica,Visita Ginecologica, VisitaGastroenterologica e Senolo-gica.

Il “Villaggio dellaSalute” in tutte

le ProvinceLa Comunità di Sant’Egidio nasce a Roma nel 1968, all’indomani del Con-cilio Vaticano II. Oggi è un movimento di laici a cui aderiscono più di60.000 persone, impegnato nella comunicazione del Vangelo e nella cari-tà a Roma, in Italia e in 73 paesi dei diversi continenti. E' "Associazionepubblica di laici della Chiesa". Le differenti comunità, sparse nel mondo,condividono la stessa spiritualità e i fondamenti che caratterizzano il cam-mino di Sant’Egidio

Nasce unosservatorioregionalesulla povertàper favorirel’inclusionesociale

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“Anche quest’anno l’Asur,su indicazione dell’Asses-sorato alla Sanità e del

Dipartimento alla Salute, con lacollaborazione della Protezionecivile, delle Aziende Ospedalie-re e dell’I.N.R.C.A., rilancia ilProgetto HELIOS rivolto a tut-ti gli anziani soli che, in previ-sione dell’emergenza afa, pos-sono subire effetti dannosi allasalute.E’ già attivo e lo sarà fino al 15settembre il numero verde gra-tuito, 800 450 020,gli operato-ri risponderanno dalle ore 9:00alle ore 19:00, tutti i giorni,compresi i festivi.Gli operatori del call-centeroffrono accoglienza, ascolto achi si trova in difficoltà e forni-scono informazioni sui com-portamenti da adottare perdifendersi dal caldo (alimenta-zione, stili di vita, ecc.) ed indi-rizzano il cittadino, se ne hanecessità, alla rete dei serviziterritoriali appositamente pre-disposti. Nel caso di pazientiche vivono da soli, su segnala-

zione dei Distretti, gli operato-ri del call-center, effettuerannotelefonate per accertarsi dellecondizioni di salute ed allerte-ranno i familiari o il 118 se siravvisa una situazione di realedifficoltà e necessità.Il Dipartimento della Protezio-ne Civile della Regione Marche,in relazione alla previsione del-le particolari condizioni mete-reologiche previste per i mesiestivi redigerà giornalmente ilbollettino biometeorologicovalido per più località regiona-li. I bollettini sono scaricabilidal sito www.asur.marche.itdove sono disponibili anchetutte le informazioni sul Pro-getto HELIOS, le modalità diadesione e gli opuscoli infor-mativi in multilingua, realizza-ti dal Ministero della Salute,per le badandi e il personaleche assiste gli anziani a casa.Un progetto importante, attivoormai da qualche anno, vicinoalle persone più fragili che han-no bisogno di un sostegno e unaiuto nel periodo estivo.

ISTITUZIONI | REGIONE MARCHE

Per il grande caldo:torna il progetto HELIOSnumero verde 800 450 020

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Confermate, per tutto il2011, le agevolazioni sani-tarie previste dalle misu-

re anticrisi regionali, secondo lemodalità attuative contenutenell’accordo sottoscritto con leorganizzazioni sindacali lo scor-so anno. Alle misure sanitariesono destinati 1 milione e 400mila euro dei 15,5 milioni com-plessivi investiti, dalla Regione,nel 2011, per la difesa del lavo-ro, la coesione sociale, il soste-gno allo sviluppo. Beneficiaridegli interventi sanitari sono idisoccupati, i lavoratori inmobilità, quelli in cassa integra-zione o con contratto di solida-rietà. Usufruiranno dell’esen-zione dei ticket e della fornituragratuita dei farmaci in classe C(compresi quelli per le personeaffette da malattie rare). “Anchela tutela della salute, bene pre-zioso per i singoli e per la collet-tività – afferma l’assessore allasanità, Almerino Mezzolani – vasalvaguardata e promossa

all’interno delle misure anticri-si regionali. In una situazione difragilità che riguarda, purtrop-po molti lavoratori e i loro fami-liari, occorre aumentare glisforzi per non comprometterediritti inviolabili. Nonostante lascarsità di risorse pubbliche,che colpisce tutte le istituzioni,la Regione Marche riconferma ilproprio impegno a favore di unaqualità di vita elevata e delladifesa dei lavoratori dagli effet-ti di una crisi economica semprepiù stringente”. La delibera,adottata su proposta dell’asses-sore Mezzolani, incarica il diret-tore del dipartimento Salute aripartire lo specifico finanzia-mento, tra le Aziende sanitarie,sulla base delle prestazioni spe-cialistiche e farmaceutiche cheverranno erogate agli aventidiritto. D’intesa con i sindacati,sono state ulteriormente speci-ficate le condizioni dei lavorato-ri che possono usufruire delleagevolazioni nel corso del 2011.

L’esenzione del ticket per le pre-stazioni ambulatoriali e la dia-gnostica strumentale (erogatedalla strutture pubbliche e dalleprivate convenzionate) vienericonosciuta ai lavoratori (e lorofamiliari) che hanno perso illavoro dal 1 gennaio 2009; incassa integrazione (e che nelle13 settimane precedenti allaprestazione sanitaria abbianoavuto una sospensione del lavo-ro pari almeno alla metà delleore lavorabili); in mobilità; incontratto di solidarietà (conretribuzione, comprensiva del-l’integrazione salariale, corri-spondente ai massimi di legge).L’erogazione gratuita dei far-maci in fascia C (compresi neiProntuari ospedalieri o di Areavasta) avverrà attraverso le far-macie convenzionate o la distri-buzione diretta di quelle ospe-daliere. Per quelli destinati acurare le malattie rare, occorrela validazione del Centro regio-nale di riferimento.

ISTITUZIONI | REGIONE MARCHE

Confermate le agevolazioni delleprestazioni sanitarie

Moltissime firme, oltre 5000, per un prov-vedimento ad hoc sulla prevenzione del-l’osteoporosi e dell’osteopenia. Alla rac-

colta su tutto il territorio regionale hanno con-tribuito i sindacati dei Pensionati di CGIL, CISLe UIL, insieme con i rispettivi CoordinamentiDonne che nei giorni scorsi le hanno consegna-te all’assessore regionale alla Salute, AlmerinoMezzolani. L’osteoporosi è una malattia ad altis-simo impatto umano e sociale che interessaparticolarmente la fascia di età che va dai 59 ai79 anni. È una patologia altamente invalidanteche sfocia spesso nella non-autosufficienza concosti umani ed economici molto pesanti: i datidicono che la frattura in una persona ancoraattiva costa alla collettività circa 40.000 euro eche la spesa per una protesi d’anca si aggira sui

10.000 euro. Le donne sono le più colpiterispetto al totale della popolazione e l’80% diesse sono pensionate, con un alto disagiosociale, dal momento che gran parte di loro vivecon pensioni al di sotto dei 1.000 o dei 500 euroal mese, come risulta dall’ultima relazioneannuale dell’INPS. Le Marche sono una delleregioni più longeve d’Italia è necessario, pertan-to, non solo registrare il positivo dato statisticoma porsi il problema della qualità della vita eprevenire ogni causa di non autosufficienza.L’assessore Mezzolani, condividendo tutti gliobiettivi, in conclusione dell’incontro, si èimpegnato ad istituire in tempi brevi, un tavo-lo tecnico, con i professionisti medici del setto-re e le rappresentanti del sindacato dei pensio-nati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, per mettere a

punto un monitoraggio per poter rilevare l’in-cidenza di questa patologia sul territorio regio-nale, affinché si possano mettere in campointerventi di prevenzione e cura appropriati eostenuti da adeguati finanziamenti.

Raccolte 5000 firme per la prevenzione contro l’osteoporosi

Mezzolani: “1 milione e 400mila euro disponibili. La Regione ribadisce il proprio impegnoper la tutela della salute”

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La cronaca ci ha abituati asentir parlare di Sud e nel-lo specifico della città di

Napoli solo in negativo, legata aiproblemi dei rifiuti e della cri-minalità. Per fortuna non èsempre così. Ci sono settori construtture da esibire con orgogliosoprattutto se si tratta del mon-do sanitario. Napoli ospital’Istituto Nazionale dei Tumori,la Fondazione “G. Pascale”, unIRCCS (Istituto di Ricovero eCura a Carattere Scientifico)che da oltre sessant’anni si atte-sta tra i migliori poli oncologicid’Italia, oltre ad essere un pun-to di riferimento di cura e ricer-ca scientifica per tutto il Mezzo-giorno. Per parlare di questo edei progressi fatti dalla ricercain campo oncologico abbiamoincontrato il dott. Franco Ionna,direttore dal 1999 della Struttu-ra Complessa di ChirurgiaMaxillo-Facciale e Otorinola-ringoiatria del suddetto Istituto. Si sente sempre più spessoparlare di neoplasie. Sonopatologie che colpiscono a

prescindere dalle classisociali di appartenenza o laqualità della vita fa la diffe-renza e di conseguenzaalcune parti del corpo uma-no sono più colpite di altre?“Il discorso è molto articolatoma dovendo schematizzare sipuò riconoscere una maggioreincidenza di alcune forme neo-plastiche in particolari fasce dipopolazione. Mi riferisco adesempio al melanoma maggior-mente diagnosticabile in alcunisoggetti che potremmo definire“upper-class”. Dall’altro latodello spettro ritroviamo i tumo-ri del cavo orale o del “testa-col-lo” appannaggio prevalente del-le classi meno abbienti. Passan-do per la mammella e per ilcolon che colpiscono tutta lapopolazione, con maggiore inci-denza delle fasce intermedie”.Parliamo di Maxillo-Fac-ciale e della sua equipe, nel-lo specifico che cosa com-prende?“La patologia di mio interesseriguarda i tumori del distretto

“Cervico-Facciale”, cioè dallabase del cranio allo stretto supe-riore del torace. Quindi etmoi-de, massiccio facciale, cavo ora-le e laringe con le ghiandole sali-vari, parotide in particolare. E’una patologia relativamenterara che richiede notevole com-petenza chirurgica ed è per que-sto che la mia equipe è costitui-ta da specialisti Maxillo-Faccia-li, otorino, chirurghi ricostrut-tori, oncologi medici, logopedi-sti e specialisti della voce, oltreai nutrizionisti”.E’ vero che il carcinomaorale è uno dei dieci piùcomuni tumori del mondoed è considerato il tumoredei poco abbienti?

“E’ legato ad alcune abitudinivoluttuarie come alcool e fumo,anche se un ruolo importanteancora oggi lo rivestono le pro-tesi fatte male (microtraumi).Se si tiene conto che i nostripazienti sono spesso alcolisticronici e fumatori incalliti conscarsa considerazione per sestessi trascurando l’igiene orale.Attualmente però molte diagno-si sono legate anche alla presen-za di alcuni virus (HPV) conmaggiore riscontro nei giovanianche se queste forme sono pro-gnosticamente più favorevoli equesto ci facilita nell’inquadra-mento diagnostico e nelle scelteterapeutiche più adeguate”. Mettendo a confronto in

IRCCS | G.PASCALE NAPOLI

Il maxillo facciale, a Napoli, ha la sua eccellenzaIntervista al dott. Franco Ionna, direttore del maxillo-facciale al “G. Pascale”

DI NICOLETTA DI BENEDETTO

Franco Ionna, cinquantasei anni, nato a Vastogirardi (IS), si è laurea-to in Medicina e Chirurgia all’Università Federico II di Napoli, pressola stessa si è specializzato in Chirurgia Oncologica, in Chirurgia d’ur-

genza al Pronto Soccorso e da ultimo in Chirurgia Maxillo-Facciale. Haapprofondito lo studio della chirurgia ricostruttiva e dei tumori della testa-collo e del melanoma cutaneo all’Università di Miami, all’MD Anderson diHouston e all'Istituto Tumori di Milano. E’ direttore della Struttura Com-plessa di Chirurgia Maxillo-Facciale e ORL dell’Istituto Nazionale deiTumori “G. Pascale” di Napoli. E’ consulente per la chirurgia oncologica“maior” dell’AORN di Caserta e docente alla Scuola di Specializzazione diChirurgia Maxillo-Facciale dell’Università Federico II di Napoli. Fa partedel pool dei docenti della Scuola Europea di Oncologia per la patologiatesta-collo. Partecipa alle attività del Gruppo Italiano di Screening e Dia-gnosi Precoce dei Tumori della Sfera ORL, al Progetto Nazionale PREDI-CA di cui è responsabile per l’Italia Meridionale, e al progetto multicen-trico “Stadiazione e trattamento dei carcinomi del distretto Cervico-Fac-ciale mediante la tecnica del Linfonodo Sentinella” di cui è coordinatorenazionale. E’ autore di oltre 100 pubblicazioni e comunicazioni a congres-si.

Lo specialista

Il dott. Franco Ionna, direttore della Struttura Complessa di ChirurgiaMaxillo-Facciale e Otorinolaringoiatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori,“G. Pascale” di Napoli

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Page 19: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

materia l’Occidente conl’Oriente quali sono i datiche emergono. E il sesso fala differenza?“Esistono delle zone del Mondoin cui rappresentano i tumori aiprimi posti, verosimilmentelegati ad abitudini di vita detta-te dalle condizioni economiche.E’ quanto si riscontra in alcunezone dell’India dove i tumori delcavo orale sono i più diagnosti-cati. In relazione al sesso sono imaschi che percentualmenteoccupano i primi posti delle gra-duatorie con una fascia di etàmedia di oltre cinquant’anni”.A differenza delle altri par-ti del corpo le neoplasie deldistretto Maxillo-Faccialesono di facile accessibilitàall’esplorazione, questofacilita la prevenzione e diconseguenza la diagnosi?“I tumori di questo distrettorappresentano per noi una verasfida poiché nonostante la faci-le accessibilità diagnostica il60% dei nostri pazienti arrivaalla diagnosiin faseavan-

zata, tanto da richiedere tratta-menti chirurgici complessi(microchirurgia) con estesedemolizioni e procedure di chi-rurgia ricostruttiva altamentesofisticate per ripristinare lecondizioni funzionali ed esteti-che (si pensi ad esempio al cavoorale ovvero a tutti gli interven-ti di chirurgia conservativa ericostruttiva della laringe). Insintesi possiamo dire che è unasconfitta per noi specialisti, per-ché non riusciamo a fare unaprevenzione adeguata”. I tumori della bocca e tiroi-dei sono più frequentirispetto al passato. Qualiprogressi sono stati fatti inmateria?“In genere la maggiore inciden-za è legata alle nostre condizio-ni di vita per lo più scandite dauno stress cronico, ma perquanto riguarda la tiroide lamaggiore incidenza può esserericondotta alle tante forme diinquinamento ambientale. Perfortuna però nonostante un

aumento deicasi la

sopravvivenza (limitatamentealle forme più comuni di tumo-ri tiroidei) rimane altissima gra-zie all’elevata curabilità di que-sta malattia”.La “Fondazione Pascale” èstata protagonista di unProgetto per il trattamentodi pazienti con carcinomadel distretto Cervico-Fac-ciale, di cosa si tratta?“Il mio gruppo è stato il primoal mondo ad applicare la tecni-ca del “Linfonodo Sentinella” aitumori di questo distretto conrisultati che hanno sconvolto leconoscenze degli ultimi centoanni in fatto di trattamento chi-rurgico del collo. Si tratta di unaprocedura di individuazione infase precoce delle “metastasilinfonodali” con notevole rica-duta sulla curabilità, poichéquesto è il fattore più importan-te nel determinare la prognosidei nostri pazienti. Siamo anco-ra oggi un riferimento interna-zionale per la tecnica ed i risul-tati sono stati oggetto di moltepubblicazioni scientifiche suriviste nazionali ed internazio-nali e, da ultimo, di una relazio-ne di apertura al recente Con-gresso Mondiale del LinfonodoSentinella (ISSN) che si è tenu-to a Yokohama nel novembre2010. Il lavoro è stato moltoapprezzato. E’ stato un bel suc-cesso per il gruppo e per l’Isti-tuto dove lavoro, ed un gran-de riconoscimento da parte ditutta la comunità scientificamondiale lì riunita”.Oltre a raccomandarciuno stile di vita con

pochi “vizi” quali esa-mi vanno fatti pertenere sotto controlloquesta parte del corpocosì delicata per moltefunzioni?

“Molto semplicisticamente nel-l’era del progresso tecnologicola migliore prevenzione di que-sti tumori parte da una visita cli-nica”.

IRCCS | G.PASCALE NAPOLI

senzaetà |19

Franco Ionna a Yokohama con il dott. Masaki Kitajima, presidente del "the 7th International SentinelNode Society Meeting" e presidente della "International University of Healt and Welfare" di Tokio

“Il carcinoma oraleè uno dei dieci più comuni tumoridel mondo ed è considerato il tumore dei poco abbienti. E’ legato ad alcuneabitudini voluttuarie comealcool e fumo,anche se un ruoloimportante lo rivestono le protesi fatte male. Molti dei nostripazienti sono alcolisti cronici efumatori incalliticon scarsa considerazione per se stessi e per l’igiene orale”

Per contattareFranco IonnaIstituto Nazionale

Tumori Napoli"Fondazione G. Pascale"

Chirurgia MaxilloFacciale e ORL

Ph: 081-5903461MPh: 330-809808

Page 20: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

“Sulle risorse comunitariel’ultima parola ancora non èstata detta. Le Marche sono

brave a far fruttare i finanzia-menti provenienti dall’Europama sicuramente per ciò che con-cerne la promozione e il turismoa livello locale, il lavoro da svol-gere è ancora tanto… e va nelladirezione delle sinergie mirateper far emergere la Qualità cheabbiamo”.Questo concetto lo ha espressopiù volte la dott.ssa PaolaMichelacci, all’indomani di dueimportanti eventi che si sonosvolti … “in casa sua”. Vale adire la discussione avvenutanella splendida cornice dellanuova sala poliedrica per con-gressi del Grand Hotel Miche-lacci di Gabicce, per l’inaugura-zione della Scuola di Alta For-mazione Europea dove con ilPresidente della Regione Mar-che Gian Mario Spacca si èriflettuto su quanto le Marcheultimamente siano state al cen-tro dell’attenzione mondiale:

dall’immagine di Dustin Hoff-man al Forum delle Città del-l’Adriatico e Ionio; dal Forumdelle Camere di Commercio edelle Università (Uniadrion) alSegretariato permanente del-l’Iniziativa Adriatico Ionica(IAI) che ha sede ad Ancona!Insomma una rete di relazionicostruita per apprezzare le Mar-che e lanciarne l’immagine e ilnome oltre l’Europa e i Balca-

FOCUS | TURISMO SOCIALE

Turismo: trasferire leopportunità internazionalia livello locale

DI JULIAN BURNETT

Il nuovo incaricoalla Presidenza

di ConfindustriaAlberghi Pesaro

Urbino per PaolaMichelacci è unasfida da vincere

con operosità e sinergia

La cultura della conoscenza, per la classe dirigente, è la condi-zione essenziale per far ripartire il Paese da un forte periodo dicrisi. E’ opportuno pertanto operare per la creazione di un siste-

ma di valori condivisi in vista di un obiettivo strategico nazionale: lamodernizzazione dell'Italia in un'ottica più europea. Affinchè le poli-tiche dell'innovazione si realizzino in un quadro di coesione nazio-nale ed europea è importante che l'obiettivo sia condiviso da tutti ilivelli di governo. Con questo spirito l'Assemblea Legislativa dellaRegione Marche, in collaborazione con ANCI Marche, UPI Marche eConferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regionie delle Province autonome, e con il Patrocincio del Parlamento Euro-peo, della Commissione Europea, del Comitato delle Regioni, ha pro-mosso una Scuola di Alta formazione sull'Europa, tenutasi a Gabic-ce Mare.

La Scuola di Alta Formazione con la Marche in primo piano

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ni… Secondo evento più recen-te: l’elezione della stessa PaolaMichelacci a Presidente Provin-ciale del Turismo per Confindu-stria Alberghi di Pesaro Urbino.Adesso, la battaglia per trasferi-re nella pratica e a livello localequanto di buono le Marche han-no saputo attrarre come oppor-tunità dalla rete internazionalecitata prima, ha una protagoni-sta in più… una battagliera edeterminata Paola Michelacciche ha dalla sua anche l’espe-rienza ai livelli nazionali di Aid-da e di Confidustria Turismo.La sfida è di far da tramite aquanto detto dai nostri politici,trasferendo le risorse e i finan-ziamenti che arrivano, diretta-mente sul territorio. La ricettaè una sola: mettere tutti attornoa un tavolo, ridurre e limare ledistanze fra i livelli istituzionali

nella redistribuzione delle risor-se e soprattutto nella progetta-zione degli eventi. In altre paro-le, non far accavallare le campa-gne promozionali bensì cercareper tempo di programmare ini-ziative ampie e comuni. Farscattare quante più sinergiepossibili fra pubblico e privatoper mettere in atto i successifinora conseguiti. Ad esempiose la campagna promozionaleeseguita con i fondi europei conl’attore Dustin Hoffman, haattirato grande attenzione intutto il mondo, ora bisogna con-cretizzare in presenze, soggior-ni e visite su tutto il territorioquel turista viene a vedere…“l’Italia in una regione”. Senzadimenticare però che molti spo-stamenti più brevi compongonoil turismo interno nazionale einterregionale… ad esempio

dalla Lombardia e dal Lazio. Al“nostro” vacanziere esigentenon si può più solo pensare dioffrire mare e natura peraltrosempre all’altezza della situa-zione… in estate. Il Turismo cui pensa la Miche-lacci è a 360° per tutto l’anno,dalla spiaggia alla collina allamontagna, dai percorsi cultura-li a eventi e spettacoli, dall’ospi-talità al benessere, fino ad arri-vare a quella “Qualità” comevalore aggiunto che il territoriodella Provincia Bella ha saputocostruire e mettere in rete. Unesempio per molti da tenere inconsiderazione.

FOCUS | TURISMO SOCIALE

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Michelacci in giuriaper i “Marchigiani

dell’Anno”

La dott.ssa Paola Michelacci, insignita del Cavalierato del Lavo-ro dal Presidente Napolitano, prima donna nelle Marche, hafatto parte della giuria del Premio “Marchigiani dell’Anno” che

si è svolto a Portonovo. Anche in questa edizione tante le celebritàpresenti, dagli attori Massimo Lopez e Amanda Sandrelli, scelti peril Premio Internazionale Portonovo ai marchigiani che maggior-mente si sono distinti quest’anno per meriti e valori, primo fra tut-ti il Vescovo di Ancona S.E. Edoardo Menichelli che scherzosamen-te, rivolgendosi alla giuria, ha osservato che di solito un Vescovonon riceve mai premi... Molte anche le aziende e le società che sisono distinte per la produzione e la qualità in vari settori dell’indu-stria, dell’enogastronomia e dell’artigianato. Impegnativo, dunque,il lavoro della giuria: la stessa Paola Michelacci ha commentato ilpremio dicendo che mai come quest’anno è stata difficile la sele-zione dei meriti e soprattutto complessa la discussione fra i tantitalenti da scegliere per l’ambito riconoscimento finale.

Altro servizio a pagina 34

Il Turismo a cuipensa la Michelacci è a 360° e per tutto l’anno. Spiaggia, collina emontagna, dai percorsi culturali a eventi e spettacoli, dall’ospitalità al benesseredi Qualità

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Page 22: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

L’estate è arrivata, ma,purtroppo, il tantosospirato periodo

vacanziero si rivela un incuboper gli animali domestici. È inquesto momento dell’anno,infatti, che aumentano il nume-ro di persone che non esitanoad abbandonare il cane o il gat-to, lasciano i pesci dell’acquariosotto il sole o cercano dispera-tamente di vendere quell’ani-maletto domestico compratopochi mesi prima.Purtroppo non cessa di esisterechi, come soluzione ottimaleper godersi il breve riposo esti-vo e allontanare ogni preoccu-pazione dalla mente, decide dilasciare al proprio destinol’animale che ha tenuto con séfino a pochi minuti prima. Ilfenomeno dell’abbandonodegli animali fa registrarenumeri troppo alti e inaccetta-bili per un paese che si dichia-ra civile come il nostro.La LAV (Lega Anti Vivisezione)ha raccolto dei dati per i quali ilnumero degli animali abban-donati risultano circa150.000, di cui un terzonei soli 3 mesi estivi:nella maggior parte deicasi si tratta soprattut-to di cani. La gravitànell’abbandonare ani-mali non risiede esclu-sivamente nel destinoche si riserva all’ani-male una volta lasciatosolo. Sono infattimoltissimi gli inci-denti causati da canio gatti ritrovatiimprovvisamente sustrade e autostrade.Secondo i dati della LAV ilnumero di vittime umanesono circa 400, gli animalicirca 280.000. Sono datiche dovrebbero far riflette-re, evidentemente ilbuon senso noncaratterizza le per-sone che abbando-nano un animalepur mettendo a

rischio la vita di un altro essereumano. eppure le misure diprevenzione ci sono. Il micro-chip, l’anagrafe canina e felina,i controlli delle forze dell’ordi-ne ne sono esempi concreti,come anche le strutture ricetti-ve a loro dedicate. Basta avereun po’ di pazienza e cercare conmaggiore attenzione. Chi amaveramente il proprio amicoanimale non si pone neppure loscrupolo di portarlo o menocon sé. Se proprio però non losi vuole portare in vacanza cisono dog sitter e pensioni adisposizione di tutti gli animaliche necessitino cure per breviperiodi di tempo. Di certo legradiranno di gran lungarispetto al ritrovarsi soli e spau-riti, senza sapere cosa fare edove andare. È opportunoricordare che abbandonare unanimale per la legge italiana189/04 è, per fortuna, diventa-to un crimine punito non solocon una multa che va dai 1.000ai 10.000 euro ma anche, inalcuni casi, con l’arresto. Ma

anche chi nonabbandona i

propri animali

deve prendere delle precauzio-ni. Gli animali, come le perso-

ne, soffrono il caldo e le tempe-rature molto alte...

Le ferie degli animali

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FOCUS | ANIMALI IN VACANZA

I l Ministero del Turismo haideato il progetto “Turisti a 4Zampe”. Nel progetto rientra

la realizzazione di una guida e unsito web www.turistia4zampe.it,che riportano tutte le strutturericettive che ospitano animali.Www.turistia4zampe.it è il porta-le che raccoglie migliaia di bar,ristoranti, pizzerie, fast food,hotel, residence, campeggi, agri-turismi, villaggi e spiagge cheaccettano gli animali. Fortementevoluto dall'on. Brambilla, Ministrodel Turismo, è stato realizzato conla collaborazione di FrancescaMartini, sottosegretario di

Stato al Lavoro, Salute e PoliticheSociali. Partner dell'iniziativasono Federturismo, Confturismoe Assoturismo: moltissime lestrutture turistiche che vi hannoaderito. La campagna è finalizza-ta a migliorare la competitivitàturistica del nostro Paese, consi-derando anche che una famigliasu tre possiede un animale dacompagnia e ha bisogno di infor-mazioni per organizzare le suevacanze. Tanti inoltre i consigli ele indicazioni utili: dagli oggettiche non possono mancare nella

valigia di un amico aquattro zampe alle nor-me che regolano il tra-

sporto degli ani-mali in treno,

auto, aereo,

Turisti a 4 zampe è il progetto del Ministero

Come e dove andare in vacanza con i nostri amici animali, perché portarli con noi

Page 23: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

FOCUS | ANIMALI IN VACANZA

1 Non lasciare il cane in auto, neppure all'ombra, e nonlasciarlo legato in posti esposti al sole; assicurarsi sem-pre che abbia dell'acqua fresca ed evitare di portarlo apasseggio nelle ore più calde.

2 Se si sospetta che l'animale abbia un colpo di calore,bagnare subito con acqua tutto il corpo, o almeno collo,ascelle e cuscinetti plantari. E' opportuno consultarecomunque un veterinario il prima possibile.

3 Non lasciare residui di cibo nelle ciotole perchè vengo-no decomposti dai batteri, che con il caldo si sviluppa-no velocemente, e provocano infezioni anche gravi.

4 Dopo una passeggiata ispezionare sempre accurata-mente mantello, orecchie e spazi interdigitali delle zam-pe per individuare i 'forasacchi', semi di graminacea.

5 Prestare attenzione anche a quello che il cane può inge-rire durante le passeggiate in campagna perchè i terre-ni possono essere concimati o trattati con sostanzeanche tossiche.

6 L'aumento della temperatura favorisce lo sviluppo dinumerosi parassiti come pulci, zecche, zanzare. A sco-po preventivo è fondamentale effettuare regolari tratta-menti antiparassitari come indicato dal veterinario.

7 Non tenere gli animali in ambienti eccessivamente con-dizionati e fare attenzione agli sbalzi di temperatura.

8 Se si viaggia con gli animali bisogna cercare di evitarele ore più calde e ricordarsi di portare la ciotola per l'ac-qua e un piccolo asciugamano per rinfrescarlo in casodi necessità.

9 Cuccioli e animali giovani sono i più predisposti al mald'auto, o cinetosi. I segnitipici sono agitazione, affan-no, salivazione eccessiva,eruttazione ed infine vomito.Il veterinario può prescrive-re nuovi farmaci efficaci eprivi di effetti indesiderati dasomministrare prima delviaggio.

10 Prima di andare invacanza è sempre opportunoeffettuare un check-up dalveterinario. Per i viaggiall'estero con cani e gatti ènecessario farsi rilasciare ilpassaporto dai servizi veteri-nari dell'azienda sanitarialocale.

Il decalogo per l’estate

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Da pochi giorni la Provincia di Pesa-ro e Urbino ha dato il via ad unacampagna contro il fenomeno del-

l’abbandono di animali domestici che siripete ogni anno in particolare nel periodoestivo. “La mia estate con te” è lo sloganriportato dalle locandine, inviate dall’as-sessorato al Randagismo e dalla Consul-ta provinciale per il volontariato a tutti iComuni del territorio provinciale e alleagenzie viaggi, dove campeggiano uncane e un gatto che rivolgono l’appello:“Non ci abbandonare, noi siamo i tuoiamici del cuore”.“Intendiamo richiamare l’attenzione – evidenzia l’assessore provin-ciale al Randagismo Daniela Ciaroni – su questi atti di inciviltà neiconfronti degli animali, che contribuiscono ad aumentare il fenome-no del randagismo. Sono sempre di più le strutture ricettive e i luo-ghi pubblici attrezzati per accogliere animali domestici e dunque chiva in vacanza può portarli con sé o, quando non è possibile, affidar-

li in custodia a strutture che sonodotate di ricoveri temporanei. Chidecide di ‘adottare’ un animale deverendersi conto che sta compiendoun atto di responsabilità, che com-prende l’impegno ad accudirlo pertutto il corso naturale della sua vita.I piccoli disagi della convivenzasono ampiamente ripagati dall’affet-to e dalla compagnia che gli anima-li sanno dare. Non possono essereconsiderati come oggetti da prende-re e lasciare a piacimento”.

di Valentina Pierucci

La mia estate con te

L’assessore al Randagismo dellaProvincia di Pesaro,Daniela Ciaroni

Page 24: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

E’tempo ormai d’estate.Con l’arrivo del caldo eun pensiero già alle

vacanze, anche le spiagge inizia-no ad affollarsi. Ogni anno conl’arrivo della bella stagione sirinnova l’invito a non abbando-nare i nostri amici a quattrozampe anche solo per una pas-seggiata al mare, o per unadomenica a prendere il sole.Infatti, perché non portare ilpropri animali con noi? Ciò chepotrebbe sembrare soltanto unmiraggio per le tante difficoltàche questa compagnia compor-terebbe, in realtà, è finalmenterealizzabile. Da qualche anno a questa partestanno pian piano crescendo lespiagge organizzate per fare inmodo che tutti insieme, anima-li e padroni, possano viveregiornate spensierate. Prima tratutte, nel lungo mare di Fano,“Animalido”. La spiaggia, anord del torrente Arzilla, è lun-ga un centinaio di metri ed èriservata tutto l'anno ai cani. Sitratta di una spiaggia libera,

ovviamente recintata, segnalatae riservata agli animali che han-no a loro disposizione un areni-le dove scorrazzare e addirittu-ra un tratto di mare che potran-no sfruttare per rinfrescarsi efare liberamente il bagno, adispetto di tutte le altre spiaggedelle Marche in cui ciò è severa-mente vietato, dato che è statodelimitato con delle boe lo spec-chio d'acqua antistante la spiag-gia. Chiaramente vi sono delleregole a cui bisogna sottostarecome l'obbligo del guinzaglio,della museruola, della puliziaimmediata delle deiezioni del-l'animale con paletta e sacchet-to. Un’altra alternativa è, sullitorale civitanovese, il BagnoCristallo numero 6. Situato sullungomare Piermanni, dal 2005è attivo e offre trattamenti riser-vati esclusivamente al propriocane. Insomma, si potrà goderedella compagnia del proprioamico che sarà coccolato e vizia-to proprio come merita. Sono,infatti, previsti tanti servizi gra-tuiti: un lettino per ogni anima-le, una ciotola riservata con del-l’acqua e addirittura delle docce

costruite appositamente perloro. È inutile dire che una cer-ta attenzione deve sempre

esserci nel rispetto comune e“dell’altro”, ma sicuramentenon si tratta di un sacrificioquando si parla di quell’amico aquattro zampe che tanto ci hatenuto compagnia accanto alcamino nelle fredde giornated’inverno o vicino al divanodavanti alla televisione. Perchénon permettere che stia con noianche in spiaggia sotto l’om-brellone? In fondo sempre piùnumerosi sono anche gli hotels,i villaggi e le pensioni in gradodi soddisfare le esigenze deiproprietari e degli animali al findi far trascorrere momenti direlax insieme. Basta un sempli-ce click sul sitowww.turisti4zampe.it per nonabbandonare i nostri amici Fidoe Silvestro nel silenzio dellacalura estiva. Solo così si potràdire di trascorrere delle vacanzedavvero “bestiali”.

Con te sulla spiaggia...Un ombrellone per FidoNelle Marche ci sono delle spiagge attrezzate... cerchiamole!

FOCUS | ANIMALI IN VACANZA

DI SARA SANTACCHI

Che accorgimenti prendere nella gestione dell’ac-quario in estate? In effetti, quando il caldo iniziaa farsi importante, è bene ricapitolare alcuni con-

sigli per evitare brutte sorprese e mantenere l’acqua-rio sempre in condizioni impeccabili.Anzitutto, possiamo tranquillamente fare a meno deltermostato, sopratutto se si allevano dei pesci d’acquafredda, quali i pesci rossi e le carpe koi; anche nel casoin cui l’acquario in questione sia una vasca per pescitropicali, il termostato può essere tranquillamentestaccato.Considerando che, appunto, il calore è davvero tanto,può essere una buona idea ridurre le ore di illumina-zione della vasca; bisognerà prestare molta attenzionenel caso in cui in acquario vi siano delle piante vere.Un consiglio molto utile per consentire all’acqua dievaporare in maniera più rapida è quello di lasciareaperto il coperchio dell’acquario, per migliorare la ven-tilazione.

Altro problema estivo è quello legato ai periodi diassenza da casa più o meno lunghi: per quanto riguar-da l’illuminazione, si può risolvere il problema acqui-stando un economico timer per il neon; quanto all’ali-mentazione, è utile inserire in vasca delle appositepastiglie di mangime in grado di sfaldarsi gradualmen-te. Per le assenze molto prolungate è preferibile acqui-stare una mangiatoia automatica.

E quando il pesce rosso boccheggia?

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Page 25: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

“Voler bene a un animale è amare se stessi”

Per avere un parere da par-te di un esperto e indica-zioni dettagliate su come

comportarsi con i nostri anima-li durante la stagione estiva, larivista SenzaEtà si è rivolta adAndrea Spaterna, ProfessoreOrdinario all’Università degliStudi di Camerino presso laScuola di Scienze Mediche Vete-rinarie, nonché Direttore Sani-tario dell’Ospedale VeterinarioDidattico della stessa, così dapoter dare delle risposte sulcomportamento da avere con inostri amici a quattro zampe,per l’estate. Professore, ormai è giuntal’estate, una stagione chepuò rivelarsi “sofferente”persino per le persone,dunque, come trattare inostri animali domestici?“La risposta è chiaramente indi-rizzata per lo più ai cani rispet-to che ai gatti, dal momento chequesti ultimi sono animali mol-to più indipendenti. Bene, perquanto concerne il cane, esso hanecessità di accorgimenti chepossono sembrare banali, ma

che allo stesso tempo sonoestremamente importanti: con-trollare che abbia sempre adisposizione acqua fresca, farein modo che sia sempre accessi-bile un riparo in luogo ombreg-giato, evitare di lasciarlo in autoo comunque a un’esposizioneprolungata al sole per scongiu-rare il pericolo di colpi di calo-re. Durante l’estate è oltremodoimportante la profilassi nei con-fronti degli ectoparassiti”.Proprio come le persone,quindi, anche gli animalipossono incorrere inmalattie. Quali sono lemaggiori patologie o le pro-blematiche estive alle qualipossono andare in controgli animali?“Le patologie che possono con-trarsi con maggiore facilitàdurante il periodo estivo sonoquelle trasmesse da insetti,come ad esempio la filariosi(trasmessa dalle zanzare), la lei-shmaniosi (trasmessa da flebo-tomi) e alcune malattie tra-smesse da zecche. Pertanto èindispensabile rispettare unaaccurata profilassi nei confrontidegli ectoparassiti, quali appun-

to le zecche, utilizzando prodot-ti del commercio che svolganoanche un’azione repellente neiconfronti degli insetti (qualiappunto zanzare e flebotomi). Per quanto riguarda i soggetti acute depigmentata, questi devo-no essere protetti se esposti alsole per tempi prolungati o nel-le ore centrali della giornata, inparticolare in corrispondenzadelle zone meno provviste dipeli quali, ad esempio, il dorsodel naso. Allo scopo, sonodisponibili in commercio prote-zioni solari per uso veterinario”.Ritiene che sia un proble-ma portare gli animali inspiaggia oppure la reputauna buona soluzione nelperiodo estivo?“Esistono attualmente numero-se spiagge riservate e adeguata-mente attrezzate che permetto-no di coniugare il piacere dellavacanza alle necessità dei nostriamici”.

Dunque, le parole del prof. Spa-terna risultano essere consiglipreziosi per comprendere comecon qualche semplice, ma giusto

accorgimento non sia difficiletrascorrere un’estate in compa-gnia dei nostri animali domesti-ci che, proprio come noi, hannobisogno di attenzioni “particola-ri” durante i mesi più caldi. Epoi, in primis, proprio comeanche Spaterna ha raccoman-dato in chiusura dell’intervista:“Può sembrare pleonastico, mavale la pena ribadire di nonabbandonare il proprio anima-le. La prima raccomandazione eattenzione deve essere questa,dato che ogni estate si rivive“l’incubo dell’abbandono” e lepercentuali, in tal senso, nonsono diminuite in maniera con-siderevole”. Non a caso con ilritorno della bella stagione i datiin riferimento a questo proble-ma segnano un’impennata. Ipropri animali domestici vannocurati, amati e prima di tuttoprotetti. Non facciamo in modoche il primo problema sia causa-to proprio dai padroni.

FOCUS | ANIMALI IN VACANZA

DI SARA SANTACCHI

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Intervista al professore Spaterna dell’Università di Camerino

Andrea Spaterna, Professore Ordinario all’Università degli Studidi Camerino presso la Scuola diScienze Mediche Veterinarie

“Controllare che il cane abbia

sempre a disposizione

acqua, fare in modo

che sia sempreaccessibile un riparo

ombreggiato, evitare di lasciarlo

esposto al sole

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Non voglio riproporre ilsolito argomento relativoall’abbandono estivo di

animali generalmente chiamatidomestici, nonostante a voltequalcuno dimentichi che laparola domestico deriva dadomus, cioè casa, a significarelegati non solo alle mura dellacasa, ma all’ambito che la desi-gna come tale. Non voglio ricordare che, nelrapporto uomo/cane è l’uomo adovere gratitudine storica comeha ben spiegato Lorenz, a quelprimo sciacallo che, in cambio diun pezzo di carne accompagnòun gruppo di nomadi e poi riunìil suo branco per proteggerlo edifenderlo da razze umane e ani-mali più feroci e predatori. Nonvoglio sottolineare quanto i canisiano anch’essi, come molti altrianimali domestici quei lavorato-ri instancabili che non solo pro-teggono e difendono, che guida-no le pecore nel loro pascolare,che accompagnano i ciechi, cheaiutano nelle terapie mediche,annusano droghe, ritrovano per-sone, e salvano dalle acquebagnanti imprudenti e incapaci.Non voglio pensare all’amoreincondizionato che il cane offre achi gli è accanto e non voglionemmeno fotografare nellamente quegli occhi che esprimo-no tanto e tutto, non vogliorisentire quei brevi suoni chesono le loro parole, un linguag-gio comunicativo che ben inter-pretato diventa dialogo. E tuttoquesto non voglio farlo non soloperché lo vivo quotidianamentein un felice e irrinunciabile rap-porto con nove cani (erano diecifino a poco tempo fa) che com-pongono la vita della mia fami-glia, che sono il nostro gruppo

familiare in una solida comunio-ne di sentimenti reciproci, di vitacomune, di richieste e di rispo-ste, di incontro affettivo esoprattutto di un rituale dellanostra esistenza che non sarebbela stessa se loro non fossero pre-senti.E allora lo scopo di questo mioragionare è solo rivolto ad unplauso a coloro che istituzional-mente hanno capito che il rispet-to degli animali e degli animalidomestici è il rispetto di un’alte-rità che non va né ignorata, nétradita, né usata. L’attuale Mini-stro del turismo prende a cuoregli animali, è un ministro che saquanto la legislazione sia ancora

carente, pure se dobbiamo rico-noscere che molti passi sono sta-ti compiuti. Pari opportunità perle persone e per gli animali nonè un non senso, è una premessache non bisogna tradire. Benvengano le campagne control’abbandono estivo degli anima-li con particolare riferimento aicani che di più paiono soffrirel’abbandono; bene sarebberoaccettati fondi per canili model-lo; bene se i cani di allevamento,nel prezzo corrisposto per la lorovendita fossero portatori di unaquota percentuale da versaredirettamente per aiutare cani,forse meno belli, un po’“mischiati”, che vivono in condi-

zioni più disagiate. Ben venganoi convegni come quello svolto aMilano promosso dal MinistroBrambilla e da Umberto Verone-si su “La coscienza degli anima-li” che ampliano la tutela deglianimali a tutte le specie. La parola coscienza evoca la sog-gettività e l’identità degli anima-li, ma il suo significato è dariproporre a tutti quegli umaniche dimenticano a volte la lorocoscienza. Sono spesso loro acreare condizioni negative cherendono aggressivi esseri che,per loro natura, non mentono,non tradiscono, danno amore ericonoscenza e chiedono solorispetto.

FOCUS | ANIMALI IN VACANZA

DI MARIELI RUINI

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Una “alterità” da rispettare

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Chi di voi ha un cane?Quante volte la sera, almomento della passeg-

giatina, lo avete quasi maledet-to? E pensare che magari vi stasalvando la vita! Avere un canein casa fa bene alla salute, per-ché costringe anche i padronipiù pigri ad abbandonare ildivano e a muoversi quel pocoche occorre per proteggere ilcuore. Lo dimostra una ricercasvolta dall'Università di SanDiego. I ricercatori californianihanno sottoposto un questiona-rio a circa un migliaio di pro-prietari di cani. Tra quelli chehanno risposto, due su tre han-no dichiarato dioccuparsi per-sonalmented e l l ' u s c i t aobbligata.D a l l erispo-ste è

emerso che, in questo modo, il64% di loro raggiungevano sen-za accorgersene i livelli di attivi-tà fisica raccomandati per pre-

venire le malattie del cuoree della circolazione da

due importanti socie-tà scientifiche

mediche comel ' A m e r i c a n

College ofS p o r t sMedicine

e l'Ameri-can Heart

Association. Iproprietari

che delega-vano ad altri

la passeg-giata col

guinzaglioin mano, era-

no invece ten-denzialmentepiù sedentari:poco più della

metà si muovevaalmeno quel tanto

necessario permantenersi inbuona salute.Ma quanti passiservono per

migliorare lasalute? Per

s t a r eb e n en o noccorre

essere grandi sportivi. Secondol'Organizzazione Mondiale dellaSanità (OMS) per guadagnaresalute basta mezz'ora di attivitàfisica moderata (come si ottienecon una camminata a passosostenuto, praticabile a tutte leetà) almeno 5 giorni la settima-na. I padroni che si fanno caricopersonalmente di portar fuori ilcane, secondo i dati dello studio,fanno anche di più, camminan-do in media più di tre ore la set-timana. Katherine Hoerster,che ha coordinato l’inchiesta, inquanto psicologa ed esperta disalute pubblica, conosce bene ladifficoltà di modificare stili divita non corretti, come la seden-tarietà: “Rispetto ad altre moda-lità di promozione dell'attivitàfisica in cui la persona nonintravede alcun obiettivo e pri-ma o poi abbandona il program-ma consigliato, l’avere un cane

ha il vantaggio di fornire unamotivazione precisa e inderoga-bile, da mantenere necessaria-mente a tempo indeterminato”.Negli Stati uniti quasi quattrofamiglie su dieci hanno almenoun cane. In Italia la tendenza adavere in casa l’animale è menodiffusa: una stima del Ministerodella Salute ne conta circa 7milioni. Molti ci rinuncianoproprio per non avere la schia-vitù della passeggiata, mentremagari investono denaro in cor-si e palestre per mantenersi informa. Basta invece passare alcanile per rimettersi in forma. Echi il fedele compagno ce l’hagià, non deve maledire le freddeserate in cui è costretto a portar-lo a spasso, ma essergli gratoper il guadagno di salute che gliprocura, costringendolo a prati-care ogni giorno l’attività fisicache gli occorre.

Il cane è il miglioredei personal trainer

FOCUS | ANIMALI IN VACANZA

A CURA DI RICCARDO MILANI

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Per Fido la passeggiata è d'obbligo e va a vantaggio dell'accompagnatore,non c’è stanchezza o maltempo che tenga

In Italia i cani registrati all’anagrafe sono più di cinque milioni. Di que-sta moltitudine, quanti sanno tenere un comportamento corretto inpasseggiata? Diciamo la metà. Se siete tra le folte schiere di quei pro-

prietari che rientrano dal giretto col proprio amico quadrupede con unbraccio più lungo, e che alla sera si massaggiano le spalle dolenti incol-pando l’età e la cervicale, ebbene forse il problema (e la soluzione) stasonnecchiando ai vostri piedi. Quindi, prima di correre dall’agopunturi-sta o farvi prescrivere dieci sedute dal fisiatra, fate un tentativo con quel-lo che già avete a portata di mano: il guinzaglio e l’educazione del vostroamico a 4 zampe.

Ma attenti, il cane va addestrato alla passeggiata

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“Neuroscienze Nutrizionalinella Prevenzione dell’In-vecchiamento Cerebrale

Patologico”. Per spiegare il ruo-lo delle nuove tecnologie dia-gnostiche e delle nuove moleco-le per la prevenzione e la possi-bile cura dell’Alzheimer è stataorganizzata, dalla FB Health diAscoli Piceno con la collabora-zione della Fondazione IstitutoNeurologico Nazionale C. Mon-dino di Pavia, la Tavola Roton-da nell’ambito del SANIT, ilForum Internazionale dellaSanità svoltosi a Roma, Palazzodei Congressi dal 14 al 17 giu-gno. Aprendo i lavori, l’Onore-vole Umberto Scapagnini, ricer-catore e medico di Neurofarma-cologia, oltre ad illustrare unasua proposta di Legge sulle nuo-ve prospettive per la definizio-ne e la regolamentazione dellamedicina Preventiva e Preditti-va, ha ribadito che “Questamalattia neurodegenerativa incostante aumento fra la popola-zione, rappresenta un graveproblema sociale, ma ancheeconomico, basti pensare chesui bilanci regionali la degenzaprolungata di questi pazientiinfluisce sul 60% dei costi”.A discutere le problematiche equali i progressi fatti in materiasono inoltre intervenuti Giusep-pe Nappi IRCSS Mondino diPavia, che ha moderato il dibat-tito, Carlo Caltagirone IRCSSSanta Lucia di Roma, BrunoScarpa in rappresentanza del

Ministero della Salute, MarcoTrabucchi Università Tor Ver-gata, Giovanni Scapagnini Uni-versità del Molise Campobasso.Tutti d’accordo che nonostantel’aspettativa di vita si sia moltoallungata al pari le malattiederivanti dall’invecchiamentocerebrale sono un vero handi-cap per la società. Un problemache deve essere risolto con laprevenzione. Da un recente stu-dio fatto negli Stati Uniti, lamalattia dell’Alzheimer è la piùcomune forma di demenza, è laquinta causa di morte delle per-sone che hanno superato i 65anni di età. E non è tutto. Negliultimi anni si è assistito ad unadrammatica crescita di circa il47% dei morti per questa pato-logia. Nel suo intervento il prof. Gio-vanni Scapagnini ha dichiaratoche “il numero di pazienti affet-ti dall’Alzheimer raggiungerà i14 milioni entro il 2050. Da que-

sti numeri si capisce quanto siarivoluzionario avere la possibili-tà di intervenire per ridurre ilfattore di rischio. In laboratorioabbiamo scoperto che l’omotau-rina, composto solfonato che sitrova in natura nelle alghe ros-se, si è dimostrata in grado diridurre in maniera significativala perdita del volume dell’ippo-campo e in tutti i pazienti è sta-to osservato un migliore anda-mento dello stato cognitivo,inoltre è stato osservata la capa-cità del composto di proteggerei pazienti dalla progressiva per-dita della memoria”. Questoprodotto è classificabile tra i

“Nutraceutici”, cioè quei pro-dotti, ha spiegato il dott. Scarpa,che “quando supportati da stu-di scientifici rigorosi, possonosenz’altro rivendicare un’azionesu specifici fattori di rischioassociati alle malattie dell’in-vecchiamento”. Anche il prof. Caltagirone hainsistito sulla diagnosi preclini-ca che dovrebbe sia ridurre chemodificare i fattori di rischio,questo è possibile anche conuna giusta alimentazione e unostile di vita sano. Concludendoil prof. Trabucchi ha lanciatouna sfida sul futuro, cioè rende-re applicabili i nuovi strumentidiagnostici per una prevenzioneprecoce dell’Alzheimer.

PROGETTI | SANIT

Al Sanit la FBHealth mettele basi per un futuro migliore

DI NICOLETTA DI BENEDETTO

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Un progetto di legge sulla medicina Preventiva e Predittiva.Scapagnini: “Queste malattie sono in costanteaumento e rappresentano un grave problema sociale”

FB HEALTH S.r.l.Via dei Sabini, 28

63100 Ascoli Picenowww.fb-health.com

[email protected]

Da sinistra Marco Marchetti della FBHealth, Giuseppe Nappi IRCSS Mondi-no di Pavia e l’Onorevole Umberto Scapagnini, ricercatore e medico di Neurofarmacologia

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Il Centro Diurno per anzianiaffetti da sindrome di Alzhei-mer “Licio Visintini” di Falco-

nara Marittima è gestito dal Gen-naio 2011 da COOSS MarcheOnlus ed ospita quotidianamentecirca 15 ospiti. Il Centro, autoriz-zato dalla Regione Marche, offreuna ampia gamma di servizi assi-stenziali, di animazione e socia-lizzazione e si propone di offrireun contributo a sostegno dellefamiglie coinvolte in questa pro-blematica. Rivolgiamo qualchedomanda alla Dott.ssa Mariange-la Petrone, psicologa preso ilCentro Diurno “Visintini”.Dott.ssa Petrone può trac-ciare un breve profilo dellapersona anziana affettadalla patologia di Alzhei-mer?“Il malato Alzheimer, e in gene-rale i pazienti affetti da demen-za rappresentano una categoriedi patologia tra le più difficili adessere conosciuta, capita e quin-di ben gestita dalle persone vici-ne al malato. L’Alzheimer ècome quando “da un libro strap-piamo una pagina, poi un’altra eun’altra ancora, finché non cisono più pagine e resta soltantola copertina”... Un mondo chelentamente sfuma sempre piùfino a svanire in una nebbiaindistinta, un mondo che ineso-rabilmente perde le sue conno-

tazioni di continuità emotiva elogica per ridursi a piccoli fram-menti di quella meravigliosaunità che è la persona umana.“Il malato può perdere la paro-la, ma non perde il desiderio diespressione e comprensione;così mediante la stimolazioneneurosensoriale (visiva, uditiva,tattile, olfattiva, cognitiva) sipossono mantenere connessio-ni nervose scarsamente utilizza-te e favorire lo sviluppo di unasorta di vicarianza funzionale”. Come è possibile avviare unpercorso di riabilitazionecon questi pazienti?“Il pensiero di Rita Levi Montal-cini riesce a cogliere quello chenoi con la nostra esperienzagiornaliera constatiamo giornodopo giorno. La “riabilitazione”

è possibile solo se iniziamo atrattare questi malati non comeindividui incapaci di tutto, macome persone in grado di senti-re e provare emozioni che nonvengono più comunicate inmaniera facilmente intuibile.L’obiettivo principale del nostroCentro Diurno è promuovere ilbenessere della persona, con-sentendole una nuova qualità divita rispetto al declino causatodalla malattia. Le strategie ria-bilitative necessitano di un’at-tenta valutazione dello statocognitivo, funzionale e di consa-pevolezza del soggetto per potercalibrare l’intervento con pro-grammi specifici che hanno loscopo di sostenere e attivarequelle funzioni non completa-mente compromesse”. Quali sono i principaliinterventi riabilitativieffettuati presso il CentroDiurno “Visintini”?“Ogni intervento richiede unaconoscenza approfondita dellavita di ciascun ospite al fine dicreare un contatto emotivo edaffettivo che ci permette di atti-vare proposte terapeutiche indi-vidualizzate. I programmi pro-posti di volta in volta sono ade-renti allo stile di vita della per-sona; nascono da una ricostru-zione di abitudini e tradizioniproprie. Essi prevedono attivitàcorrispondenti alle reali compe-

tenze e sono articolati tra attivi-tà elementari (attività di basedella vita quotidiana, cura delsé...), attività relazionali (comu-nicazione non verbale, attivitàdi laboratorio e ludiche, ginna-stica dolce) e attività cognitive(Rot, reminiscenza, categoriz-zazione...). In ogni caso le attivi-tà sono concepite come un’op-portunità di intrattenimento enon come un obbligo; sono rea-listiche e comprensibili, noninfantili; stimolanti ma nonstancanti; rispettose dei tempi edei ritmi propri di ogni singolapersona..Se prendiamo in con-siderazione gli utenti che fre-quentano il nostro Centro Diur-no da alcuni anni, emergonodati interessanti. I punteggi deiMMSE sono rimasti quasicostanti con un lento e progres-sivo decremento del punteggioproporzionale al livello di gravi-tà della malattia. Voglio farnotare che il punteggio tende aspostarsi nei valori più bassisoltanto dopo circa un anno dal-l’ingresso in struttura. Nellavalutazione funzionale (BI) sipuò notare il mantenimento neltempo delle abilità di vita quoti-diana. Il mantenimento di que-ste funzioni migliora l’autosti-ma e la qualità di vita. Anche iltono dell’umore (GDS) risultavisibilmente migliorato e/o sta-bile. I picchi negativi presentatida alcuni utenti sono spessocorrelati sia a ricoveri ospeda-lieri che all’andamento degene-rativo della malattia stessa. Ilpeggioramento delle capacitàindividuali, spesso, è inferiore aquello atteso per unna demenzanon trattata, e quindi sarà davalutare come un risultato tera-peutico positivo. La soddisfa-zione di noi operatori che lavo-riamo con questo tipo di malatiè nel cogliere i piccoli risultati diogni giorno e nel constatare il“piccolo” miglioramento dopotempi anche lunghi di stimola-zione”.

COOPERATIVE SOCIALI | COOSS MARCHE

Centro diurno Visintini...missione demenze

DI NICOLO’ SCOCCHERA

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Il Museo Tattile Statale Ome-ro alla Mole sarà tutt’altroconcept rispetto all’attuale.

Una posizione ideale, infine, peril centro d’eccellenza nella gestio-ne e ricerca sulla fruizione deibeni culturali da parte di ipo enon vedenti, che ne ottiene gran-de prestigio. Roberto Farroni, Presidente delMuseo Tattile Statale Omero inAncona,se cui è stato appenaattribuito il Premio Rotondi per iSalvatori dell’Arte –sezione Mar-che 2011, definisce eccellenti irisultati scaturiti da un preziosopunto di partenza e prospettaulteriori successi e sviluppi adimensione nazionale ed inter-nazionale per il Nuovo Museoalla Mole.Supporta la medesima visione sulMuseo, l’imprenditore DiegoDella Valle.Nel 2003, in occasione della suaprima visita al Museo, disse:"Trovo che sia un'idea grande,non pensavo che esistessero que-ste realtà e queste possibilità: farconoscere a persone perfetta-mente normali, che però nonvedono, grandi opere d'arte. Ilmio supporto non mancherà esono orgoglioso di farlo".L’imprenditore marchigiano si fanuovamente mecenate d’arte sta-volta nella sua regione, doveintende realizzare una cosa unicaal mondo. All’interno della MoleVanvitelliana si allestirà unimponente spazio espositivo dicirca 3000 mq, rispetto ai 750 mqdi adesso, situati su 3 piani per lacollezione, la biblioteca, i labora-tori… Totalmente finanziata daDella Valle, la sezione del Designaccoglierà il Museo della Formu-la 1 e del Disegno industriale perun’estensione pari circa ad unquarto della superficie.Il proget-to museologico prevede undicisezioni tematiche dedicate amovimento, corpo femminile,

corpo maschile, bestiario, sacro,mimica del volto, tragedia e Dia-di. Oltre alle sezioni della scoper-ta (archeologia), dello spazio(architettura) e della ricerca(scultura contemporanea), cisarà il laboratorio dei sensi, un

luogo dove conoscere ed espri-mersi attraverso i cinque sensi,attiguo a quello del suono e dellamusica. Collaborano al progettol'Enea e il Centro Studi e RicercheiGuzzini, con la messa a punto ditecnologie innovative per guidare

le persone non vedenti e progettispecifici d’illuminazione.Il trasferimento sul nuovo sitoinizierà nel corso del 2011 percompletarsi entro il 2012.Nato adAncona nel 1993 come una realtàcomunale con il contributo dellaRegione Marche, sei anni dopo ilMuseo Tattile Omero è stato rico-nosciuto dal Parlamento comeMuseo Statale, unico a livellonazionale. Al Museo sono attual-mente assegnati finanziamenti inlarga misura statali, mentre per ilprogetto alla Mole ne sono perve-nuti altri come uno specifico delMinistero dei Beni Culturali.Quattro anni fa il Museo TattileStatale Omero di Ancona è statoselezionato tra i sette siti destina-ti ai fondi raccolti da Maratonar-te, maratona televisiva trasmes-sa sulle tre reti RAI.

INIZIATIVE | MUSEO OMERO

Il Museo Omero rinascesul sito della MoleIl progetto e l’intervento del testimonial Diego Della Valle

DI GIULIA FALASCHI

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Ogni giovedì della stagioneestiva il Museo Tattile StataleOmero di Ancona organizza

percorsi plurisensoriali di arte, tea-tro, musica, odori e sapori. Multi-sensorialità per conoscere l’arte ela realtà delle cose attraverso i 5sensi.L’emozione come frontiera recupe-rata della cultura, e la gente, per il90% dei visitatori del Museo si trat-ta di normodotati, intende recupe-rare un rapporto totale con la real-

tà e l’arte. Di qui la rassegna “Sen-si d’Estate”: ensemble musicali,spettacoli teatrali o letture di poe-sia, degustazioni di vini e prodottitipici con visite a mostre o lavorimonotematici presso il Museo.Rimarrà inoltre sempre apertal’esposizione “Omaggio a WalterValentini”, pittore e scultore di Per-gola. Tra gli artisti in calendarioanche David Anzalone e il GruppoFolk Vincanto.

Sensi d’estate 2011 alla decima edizione Informazioni e prenotazioni:

Via Tiziano, 5060125 Ancona

Tel. 071-2811935Fax 071-2818358

[email protected]

Sito vocale: 800 20 22 20

Museo TattileStatale Omero

Più spazio dedicato

alle attività didattiche

come i laboratori e le visite tattili

per bambini e famiglie

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Per mangiare sano bisognacombinarne di tutti i colo-ri. Una tavola arcobaleno

è sicuramente bella e piacevolealla vista, ma ci assicura, anche,una dieta equilibrata e salutare.Il rosso dà energia, il giallo aiu-ta la digestione, il viola la circo-lazione... Nel nutrirci in manie-ra sana e consapevole, diamo lanostra attenzione soprattutto alcontenuto di vitamine, saliminerali, aminoacidi, enzimidegli ali-

menti, ma pensiamo mai alpotere terapeutico dei colori delcibo?Ovviamente, ci capita di sentir-ci attratti dal colore di un ali-mento, dalla luminosa freschez-za dell'arancione di un melone,dal verde di un'insalata, dal ros-so acceso di un pomodoro, dalbianco latteo di una mozzarella.Questi colori ci fanno venirel'acquolina in bocca, ci stimola-no a nutrirci di un certo cibo, eil perchè è semplice: la nostraenergia vitale trae profondovantaggio dall'assunzione delcolore connaturato in un ali-mento. Ogni cibo

ha una sua

specifica valenza cromatica cheva direttamente ad agire suinostri livelli di energia, non solofornendo i necessari principinutritivi agli organi corrispon-denti, ma anche influendo, conla sua vibrazione, sullo statopsicologico.Per fare un esempio, quando cisentiamo stanchi, senza ener-gia, siamo istintivamenteattratti da alimenti di colorearancione e giallo.Quando abbiamo bisogno di

depurarci, di disintossicare l'or-ganismo, oppure quando abbia-mo carenze di minerali, siamoattratti da cibi di colore verde.Quando sono invece il nostrocervello e il sistema nervoso adaver bisogno di nutrimento,desideriamo alimenti di colorepiù scuro e intenso, dal blu alviola. Ma attenzione, il coloredei cibi è dato da specifichesostanze che hanno particolarifunzioni nel nostro organismo.Non si tratta quindi solo di per-cezione sensoriale, ma ad esem-pio per il cibo di colore rosso,anche dell'assunzione di licope-ne e antocianine, pigmenti chefacilitano il drenaggio dei liqui-di e rinforzano vene e arterie.Questa tavolozza di colori vaquindi integrata e impreziositada cibi quali il riso, le patate, ilmais, il grano saraceno, ilmiglio, che forniscono la quotadi carboidrati necessaria e divitamina B; da inserire la classedei legumi (fagioli, ceci, lentic-chie, etc) in alternativa alla car-ne che deve essere sempre ditaglio magro, il pesce, le uova, ilprosciutto crudo; cercare di evi-tare invece i salumi, i piattipronti o precotti a base di carneo pesce e la carne o il pesceimpanati.

A tavola, combiniamonedi tutti i colori

ALIMENTAZIONE | IL COLORE DEL CIBO

A CURA DI RICCARDO MILANI

A tavola, combiniamonedi tutti i colori

Mangiamo sanocombinandoe scegliendotutti i colori

della natura.Ecco l’importanza

del potereterapeuticodei colori

del cibo

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ALIMENTAZIONE | IL COLORE DEL CIBO

IL COLORE BIANCOFrutta e verdura del gruppo bianco conten-gono tra le varie molecole anche la querciti-na, sostanza che si è dimostrata molto utilein molti casi di tumore.Le mele sono alimenti che contengono gran-di quantità di flavonoidi, antitumorali soprat-tutto per gli organi a funzionalità polmonare.Fanno parte di questo gruppo la mela e lapatata.

IL COLORE VERDEMangiare verde significa proteggersi dallepatologie cardiovascolari e riduce la proba-biltà di sviluppare tumori. Tipico di questecolore è la clorofilla. Gli ortaggi verdi conten-gono anche molto magnesio, un mineralemolto importante perchè partecipa al meta-bolismo dei carboidrati e delle proteine. Ivegetali verdi contengono anche una fonte dicarotenoidi e quelli a foglia verde costitui-

scono la miglior fonte di acido folico e fola-ti. In questi ortaggi e frutta anche il contenu-to della vitamina C, un potente antiossidan-te, è molto elevato.Tra i vegetali verdi ricordiamo: asparagi,basilico, bieta, broccoli, carciofi, cavolo ver-za, cetrioli, cicoria, indivia, lattuga, prezze-molo, rughetta, spinaci, zucchine, kiwi, olive,uva bianca.

IL COLORE GIALLO-ARANCIOGli alimenti del gruppo giallo-arancio sonodegli ottimi alleati della nostra salute, nonsoltanto perchè il loro consumo è associatoa un minor rischio di sviluppare tumori epatologie cardiovascolari, ma anche perchèbuone per la vista e contro l’invecchiamentocellulare. Contengono il beta-carotene che haazione vitaminica ed antiossidante. Infatti, ilbeta-carotene trasformato, dal nostro fegato

in vitamina A, è un ottimo antiossidante radi-calico e quindi interferisce nel normaleinvecchiamento cellulare da ossidazioneradicalica.La frutta di questo colore è disponibile tuttol’anno, con gli agrumi tipici della stagionefredda e le pesche e le albicocche della sta-gione calda.

IL COLORE ROSSOLa caratteristica di questo gruppo di ortaggie frutta è la presenza del licopene, un caro-tenoide ad alto potere antiossidante, che èefficace nella prevenzione contro i tumori alseno e alle ovaie nelle donne, tumore allaprostrata negli uomini, e anche come pre-venzione nelle malattie cardiovascolari.I pomodori sono la fonte principale di lico-pene e la loro cottura non degrada questa

molecola ma la rende maggiormente assor-bibile dall’organismo. Anche l’anguria è unfrutto ricco di licopene.Fragole e ciliegie sono ricche di carotenoidi,che sono preventivi di molti tipi di tumore:patologie cardiovascolari incluso l’ictus,cataratta, invecchiamento cellulare, patolo-gie neurovegetative e invecchiamento cuta-neo. Le fragole e l’arancia rossa contengonograndi quantità di vitamina C, che oltre alla

funzione antiossidante contribuisce alla pro-duzione del collagene, mantiene integri i vasisanguigni, stimola le difese immunitarie, lecicatrizzazioni delle ferite ed incrementa l’as-sorbimento del ferro nei vegetali.Tra i vegetali di questo colore ricordiamo:anguria, ravanello, ciliegia, arancia rossa,barbabietola rossa, fragola e pomodoro.

IL COLORE VIOLA-BLUFrutta e ortaggi del gruppo viola-blu sonofondamentali, non soltanto perchè associatiad una minor incidenza di tumori, ma ancheperchè le antocianine sono molecole impor-tanti per la vista e la struttura dei capillarisanguigni. Tali sostanze si sono dimostratemolto utili nel trattamento delle patologiedella circolazione sanguigna, fragilità capilla-re, prevenzione arterosclerosi, inibizione del-

l’aggregazione piastrinica e nel migliorare lafunzione visiva. Le melanzane sono ricche dimagnesio, e apportano un ridotta quantità dicalorie. Il radicchio contiene buone quantitàdi vitamina A e potassio, il cui consumo èprotettivo della salute del tessuto osseo ed èassociato ad un rischio minore di patologiecardiovascolari e ipertensione.

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Timide le Marche lo sonostate sempre, di certo maisfrontate. Eppure, inven-

tiva laboriosità e talento hannoda sempre abitato in questaregione dove mostrare sembraparadossalmente svilire quantodi buono è stato fatto. In molticampi. Non è mai mancata lacarica imprenditoriale, adesempio, costruita qualche vol-ta più sui piccoli passi che sugrandi sogni. Virtù artistiche sportive cultu-rali hanno dato lustro all’Italia,oltre che alla regione, anche alivello interraziale, così comemolte carriere diplomatiche.Ecco, il premio nazionale “IMarchigiani dell’anno”, comesempre organizzato dall’Aics(l’Associazione Italiana Culturae Sport) con il sostegno dellastruttura di comunicazioneSegni e Suoni e che si associaancora al premio “Internaziona-le Portonovo”, per la ventiduesi-ma volta si sforza di spolverarliper farli brillare questi talenti,riconoscendone meriti profon-di, talvolta consolidati nel tem-po, talvolta scoppiati d’improv-viso. A condurre la serata comestoricamente avviene dal 1989Andrea Carloni, affiancato per ilquarto anno consecutivo daun’altra presenza femminile chedopo aver conosciuto da vicinoil premio nel 2008 ha deciso dicontinuare ad accompagnarlo

ancora nella sua strada: l’attriceVanessa Gravina. I Marchigiani dell’anno: Mons.Edoardo Menichelli, LanfrancoBeleggia, Elisa Di Francisca,Massimo Berloni, Enrico Giova-gnoli e Francesca Carli (Opera-pop), quindi i premi Marchigia-ni dell’anno – Ankon a: Gen.Agostino Capanna, Azienda Sil-vano Strologo, Azienda Salumi-ficio del Conero e ditta Dp Logi-stica. Il Premio InternazionalePortonovo quest’anno è statoinvece conferito a MassimoLopez e ad Amanda Sandrelli. Ilpremio “Una vita da Marchigia-no” è andato invece a EugeniaMorosanu.

E’ stato ancora una volta l’hotelLa Fonte di Portonovo a racco-gliere questi marchigiani prota-gonisti in Italia e all’estero, nelcorso di una serata che ha con-sentito far uscire da certi conid’ombra inspiegabili le tanterealtà che alle Marche moltohanno dato, e di pari hannoricevuto. “Le Marche sonoapprezzabili per tanti motivi, apartire dai suoi splendidi pae-saggi ma ritornandovi dopo unpo’ di tempo quello che mi hadavvero colpito e che ho risco-perto anche grazie a questo pre-mio – ha affermato MassimoLopez – è stato il senso del lavo-ro, la laboriosità, la serietà del-

l’impegno quotidiano nel farcrescere il proprio territorio daparte dei marchigiani, ed è que-sto ciò che più onora nel riceve-re il Premio”. Il premio “I Marchigiani del-l’anno - Beniamino Gigli” rap-presenta così da sempre unaoccasione unica per fare i conticon le eccellenze espresse dalterritorio, articolate in moltepli-ci i campi, da quello economicoa quello sociale, da quello cultu-rale a quello sportivo. Venerdì 1 luglio il premio è arri-vato a toccare la sua ventiduesi-ma edizione: “Personalità dialto profilo, che danno lustroall’Italia e in particolare alleMarche – spiega lo stesso Gior-gio Sartini Presidente dell’Aicsche prosegue - nel corso deglianni abbiamo consegnato più di200 riconoscimenti a quei mar-chigiani che si sono distinti neipiù diversi settori della vitapubblica”.

“I Marchigiani dell’Anno”,eccellenze a raccolta

EVENTO | MARCHIGIANI DELL’ANNO

Ideata dall’Aics la manifestazione è stata la prima a riconoscere le personalità più illustri delle Marche

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Il momento della consegna del premio “I Marchigiani dell’Anno” all’Hotel La Fonte di Potronovo

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Da che mondo è mondo,ciascuno di noi desiderastare bene, essere in

salute, soddisfazione, gioia, feli-cità, libero da qualsivoglia tri-bolazione emotiva, da acciacchifisici e tutto ciò che potrebbelimitare la libertà di pensiero,parola, programmazione, azio-ne. Lo stesso Ministero dellaSalute definisce quest’ultimacome qualcosa che va oltre lamera assenza di sintomi fisici,per abbracciare una dimensionepiù ampia e globale, che coin-volge l’interezza della persona.Mai come oggi assistiamo a unaricerca, quasi disperata e spa-smodica, talvolta, di occasioni,strumenti e situazioni in gradodi confortare il corpo e, se capi-ta, anche la mente. La spesarelativa al comparto salute eben-essere è in costante, vorti-cosa ascesa. Ma questo nonsempre né necessariamentecoincide con una accresciutaqualità della vita.Viene coltivata la cura del cor-po, come se una pratica esclusi-va sulla materia, in se stessa,non altrettanto consapevole erispettosa della globalità dell’in-dividuo, possa curare ogniaffanno che il logorio della vitamoderna produce. Un aumen-tato consumo di farmaci antiansia e depressione, dal cantoloro, denunciano un crescente,costante disagio, a cui si vorreb-be dare una risposta e una solu-zione rapida, efficace, indolore,evitando di affrontare la causadel disturbo, che soggiace ina-

scoltata sullo sfondo, e continuaad agire e aggravarsi.Abbiamo un approccio alla curadel ben-essere a compartimentistagni, come se si potesse seg-mentare la persona in unità,creando così, in molti casi, undanno maggiore dei sintomi,piuttosto che un beneficio nelmedio e lungo termine (che, tal-volta, nella migliore delle ipote-si, può esserci nell’immediato),provvisto di solidità e potererisolutivo. Eppure, in questo marasmaconfuso e caotico del tutto esubito, del risolvere i problemisenza affrontare le cause, qual-cosa si sta muovendo e sta cam-biando.Le persone che si rivolgono adun professionista per incremen-tare la loro qualità della vita psi-cofisica sono più consapevoli e

pongono, così, domande altret-tanto sofisticate, coerenti e rea-listiche, a cui desiderano otte-nere risposte sulla medesimalunghezza d’onda. Non si accon-tentano più di promesse iperbo-liche, di soluzioni miracolose,ma si rendono conto che pren-dersi cura di se stessi è un gestoche va imparato, ripetuto,cadenzato nella quotidianità eche richiede un impegno, uncoraggio, una assunzione delleproprie responsabilità, un inve-stimento del proprio potere chesono disposti a mettere in gioco. In questa nuova corrente delpensiero e del sentire, si inseri-sce e sta prendendo ampiamen-te campo l’approccio olistico(dal greco olos, intero) che sirivolge alla complessità dell’in-dividuo nel suo connubio dimente, corpo, spirito. In esso enelle sue tecniche tiene costan-temente conto del fatto che nonsi può agire su un piano dellapersona, ad esempio su quellofisico, con un massaggio, senzacontemporaneamente agireanche sugli altri, quello menta-le/emotivo e spirituale, e vice-versa. La cura della persona, in talefilosofia, passa anche attraversola tutela dell’ambiente in cui si

vive, il rispetto delle tradizioni,di un’alimentazione sana, bilan-ciata, a chilometro zero, la colti-vazione delle relazioni, sia inambito privato, sia professiona-le. Si tratta di un approccio cau-sa e conseguenza di una nuovacoscienza che sta sorgendo chesta restituendo al singolo e allacollettività il suo potere, di cui èchiamato ad essere consapevolee responsabile.All’interno del paradigma olisti-co si possono rinvenire numero-se e svariate correnti (ad esem-pio: Medicina TradizionaleCinese, Rebirthing, Yoga, Medi-tazione, Medicina Quantistica,Medicina Antroposofica, Omo-tossicologia, Medicina Omeo-patica, ecc.), tra cui ciascuno siorienta secondo la specifica pro-blematica che desidera affron-tare e la sensibilità del singolo,che porta a propendere per unapproccio piuttosto che unaltro.Sono approcci accomunati dallacentralità del fattore uomo, dal-la ricerca del senso e del signifi-cato della malattia e del sinto-mo, all’interno di un quadro esi-stenziale più ampio in cui ildolore e la sofferenza stessi con-tribuiscono all’evoluzione glo-bale della persona. In questosenso anche la terapia compor-ta l’uso di diversi strumenti,rimedi, medicinali che agisconosu più piani ed in cui anche lostesso rapporto terapeuta-paziente (o cliente) ha un valo-re curativo in sé.

SALUTE | PSICOLOGIA OLISTICA

A proposito di ben-essereDI ANNA FATA

PSICOLOGA OLISTICAMente, corpo, spirito possonoessere in sinergia,in armonia, per permettere a ciascuno di raggiungere il proprio personaleben-essere

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Nuovi metodi e tecniche per essere in armonia con se stessi e gli altri

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PESARO - Da un’indagine del2010 “Okkio alla salute” il 31%dei bambini marchigiani tra i 6ed 11 anni risulta in soprappe-so o obeso (26.000 in soprappe-so e 8.000 obesi); solo un bam-bino su dieci svolge un attivitàfisica adeguata e regolare. Il38% sta davanti alla tv o al pcpiù di due ore al giorno. Più del81% dei bambini va a scuola conun mezzo pubblico o privato esolo una piccola percentuale(circa il 18%) va a piedi o in bici.Questi dati sono purtroppo inlinea con la tendenza nazionaletanto che l’OrganizzazioneMondiale della sanità (O.M.S)parla di un imminente epidemiadell’obesità. L’Ufficio di Promo-zione alla salute della ZT1 diPesaro ha pensato quindi di

intervenire accettando le stimo-lazioni del progetto nazionale“Promozione dell’attività fisicaazioni per una vita in salute” acui ha aderito la Regione Mar-che. Mobility Game, una vera epropria gara a premi che si pro-pone di educare alla salute, airischi di una vita troppo seden-taria e a quelli legati all’inquina-mento del traffico; un’ideageniale per stimolare i più pic-coli a cambiare il proprio mododi spostarsi in città privilegian-do la passeggiata e la bicicletta:una strategia per contribuire amigliorare l'aria che respiriamoe per incentivare il movimentofin dalla giovane età.Il gioco Mobility Game si è svol-to nelle prime tre settimane delmese di maggio; i bambini chehanno scelto di arrivare a scuo-la a piedi o in bici hanno totaliz-zato un punteggio superiorerispetto quelli che utilizzanol'auto. Mobility Game 1,2,3 stella è unprogetto che ha visto coinvolti360 bambini di tre Istituti pri-

mari di Pesaro; il progetto, uti-lizzando il linguaggio dei bam-bini, mira a consolidare dellesane abitudini, perché, comeafferma la psicologia evolutiva,le abitudini apprese da piccolihanno buone probabilità di con-solidarsi da grandi. L’obiettivoquindi è che i bambini possanofare movimento quasi senzaaccorgersene, attraverso l’atti-vità a loro più consona, il gioco.Sono arrivati a piedi ancheall’evento conclusivo che si èsvolto in Piazza del Popolo aPesaro accolti dagli animatori diPesaro Village che li hannoaccompagnati durante la matti-nata trascorsa tra giochi musicae merenda; tutti indossavanorigorosamente la maglietta delMobility game e con grandeentusiasmo e coinvolgimentohanno partecipato a tutte le atti-vità proposte“Con l’intento di vincere, i bam-bini hanno educato anche igenitori condizionandoli nellascelta del mezzo per raggiunge-re la scuola - sottolinea la

Dott.ssa Clizia Pugliè, Coordi-natrice del Gruppo di Promo-zione alla Salute della Zona diPesaro - Un messaggio impor-tante perché solo con le nostrescelte personali riusciamo amigliorare l’ambiente in cuiviviamo e le nostre abitudini;pensare alla propria salute e aquella dell’ambiente attraversoil gioco e il divertimento èun’idea vincente; è un’esperien-za sicuramente da ripetereanche l’anno prossimo”.

Mobility Game a Pesaroper la promozione della Salute

OSPEDALI | ZONE TERRITORIALI

DI ELISA MASSARINI

Senigallia - Il rapporto sulle condizioni di salutedella popolazione, ovvero il “profilo di salute”, rappre-senta un formidabile strumento per la conoscenza delterritorio, necessaria per la conseguente programma-zione dell’offerta dei servizi sanitari e sociosanitari allapopolazione.Il profilo di salute rappresenta il tentativo di fotogra-fare diversi aspetti, demografici, sociali e sanitari, che,interagendo tra loro, determinano il grado di benesse-re della popolazione.Il quadro socio sanitario che emerge dal rapporto disalute della Zona Territoriale 4, confrontato con altrerealtà regionali e nazionali, è nel complesso positivo.“La popolazione – spiega il direttore dell’Asur 4, Fran-co Pesaresi – tende a crescere e, soprattutto le nasci-te, dopo una tendenza negativa durata molti anni,stanno di nuovo aumentando, soprattutto, ma nonsolo, per l’arrivo di stranieri, più prolifici degli italiani.Ogni anno sono almeno 700 i nuovi nati anche se inproporzione ancora leggermente inferiore alla mediaregionale (l’indice di natalità più elevato si registra nei

comuni di Ripe e di Serra De Conti). L’aumento dellenascite rende necessario riformulare i servizi sociosa-nitari per dare risposte a questa nuova esigenza. Laquota di anziani è del 23,8%, superiore alla mediaregionale (22,4%) e nazionale (20,1%)”.Questo comporta un carico assistenziale importante,se si considera che il 12% degli anziani del nostro ter-ritorio è non autosufficiente, ossia non in grado disvolgere autonomamente le normali funzioni dellavita, e che l’aumento dell’età incrementa le malattiecronico-degenerative e ne influenza la dinamica.“Anche la qualità della vita dei residenti nella Z.T. 4risulta buona – continua Franco Pesaresi – la popola-zione adulta della Z.T. 4 è meno sedentaria rispetto alleZone limitrofe, consuma il doppio di frutta e verdurarispetto a quanto rilevato in Italia, l’abuso di alcol èminore nella Z.T. 4 rispetto alle altre Zone territorialidell’Area Vasta, mentre per quanto riguarda il nume-ro di fumatori (29%) e l’eccesso di peso negli adulti(43%) siamo in linea con il dato italiano”.

Rapporto dell’Asur 4 sulle Condizioni di Salute della Popolazione

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PESARO - Vergogna è statapresentata ufficialmente il 24novembre 2010 a Pesaro, in occa-sione della giornata internaziona-le per l'eliminazione della violen-za contro le donne.“VERGOGNA” è intesa in accezio-ne positiva. Infatti, quando aseguito di una violenza subita ladonna prova vergogna, significache ha acquisito la consapevolez-za di aver commesso un errore,permettendo a se stessa di farsiviolentare, significa anche che hail raziocinio, la lucidità e la volon-tà per far sì che ciò non accadapiù. Grazie, dunque, alla vergognaprovata, la donna trova la forza diaffrontare il trauma e di reagire.Spiega Alessia Mariani Natale,ideatrice dell’iniziativa.E’ stato cosi’ ideato uno spot; 160secondi per esprimere i sentimen-ti contrastanti che vive una donnain situazione di violenza e abusi:nel video sono rappresentate tut-te le fasi della vergogna.

“Vergogna”, lospot a favore delle donne

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PESARO - Sullo sfondo coloripastello. In rilievo l’opera dellagiovane ma esperta Laura Bal-dini. Un murales dipinto lungoil corridoio che porta ai nuovilocali di Otorino e Oculisticaattivi già da alcune settimane.Una riqualificazione degli spazi,una volta occupati dalla Riani-mazione, con percorsi-pazientestudiati per rendere immediatoil raggiungimento dell’attivitàdesiderata: un’ampia sala diattesa, resa accogliente da unintervento artistico curato dalservizio Patrimonio nell’ambitodel progetto Arte in ospedale,introduce alle stanze occupatedagli ambulatori e Day Hospitaldi Oculistica subito riconoscibi-li dal colore viola, e agli ambien-ti dedicati all’attività di Otorino,identificati da un caldo tono diarancione. Spazi nuovi per due servizi sani-tari che ogni giorno vedonoandare e venire decine e decinedi persone. Il volume delle pre-stazioni lo hanno dato proprio

ieri mattina, durante l’inaugu-razione, i professionisti degliOspedali Riuniti Marche Nord:mentre al San Salvatore si con-solidano i servizi ambulatoriali,

al Santa Croce si concentrano lamaggior parte degli interventichirurgici di Otorino con oltre1500 operazioni l’anno e più di15mila prestazioni ambulato-riali tra Pesaro e Fano. “Unaattività operatoria – hannoricordato Giuseppe Migliori,direttore della struttura delSanta Croce e Ernesto Gentiledel San Salvatore – che spessosi integra con la Neurochirurgiae l’Odontostomatologia”. Altrettanto rilevanti i numeridell’Oculistica, a supportoanche di Fossombrone e Pergo-la, con oltre 3000 interventichirurgici l’anno, la maggiorparte in regime di Day Hospital“grazie alla tecnologia a nostradisposizione” hanno precisato ildirettore della struttura faneseBruno Giannotti e lo specialistapesarese Giacomo Pellegrini.Un quadro delle attività cherichiedeva una riqualificazioneimportante delle due strutture“da tempo integrate – ha spie-gato il direttore generale di

Marche Nord Aldo Ricci - conobiettivi ed una organizzazionecondivisa. Questo ha consenti-to di migliorare l’offerta ambu-latoriale, aumentare i volumi ediminuire i tempi di attesa”. Econtinua: “Mentre le attivitàambulatoriali di primo livellosono affidate ai bravi professio-nisti del territorio, l’attivitàcomplessa e di secondo livello,come la chirurgia, è la nostramission”. L’otorino e l’oculistica sono solol’ultima di una serie di interven-ti di riqualificazione realizzatinei due presidi ospedalieri: “Abreve – conclude il direttoregenerale - la Medicina e l’Oste-tricia/Ginecologia a Pesaro, laGeriatria lungo degenza aFano”. “Ogni sforzo strutturale– incalza Lorena Mombello,direttore sanitario MarcheNord – nei due stabilimentiospedalieri centenari, riguardasoprattutto i percorsi di cura deipazienti. Lo scopo è assegnareal malato il posto letto collocatonel settore più appropriatorispetto ai suoi bisogni assisten-ziali, legati non solo alla tipolo-gia di ricovero ma alla sua con-dizione clinica”.

Otorino e Oculistica di Pesarocambiano veste: potenziati i servizi

OSPEDALI | ZONE TERRITORIALI

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Volumi di attivitàda record: oltre3000 interventi chirurgici di Oculistica, più di1500 per l’Otorino.Il direttore Riccidi Marche Nord: “Il nostro compito è dare risposte su patologie complesse”

Ernesto Gentile, direttore di Otorinolaringoiatria, Bruno Giannotti, direttore di Oculistica a Fano, Lorena Mombello, direttore Sanitario Marche Nord, Laura Baldini, autrice del murales, l’assessore GiancarloParasecoli, il direttore generale, Aldo Ricci, il sindaco Luca Ceriscioli,Giuseppe Migliori, direttore di Otorinolaringoiatria di Fano e GiacomoPellegrini di Oculistica di Pesaro

PORTO POTENZA - Si èaperto all’insegna della gioia edel canto collettivo il settimocampus per disabili voluto dai 28club rotariani delle Marche. Piùdi cento ospiti, ed altrettantiaccompagnatori, sono accoltiper un’intera settimana nei con-fortevoli ambienti del Natural Vil-lage di Porto Potenza Picena.L’organizzazione, ormai collau-data, è quella che parte dai Pre-sidenti dei Club Rotary delle Mar-che: con l’assistenza della CroceRossa Militare Italiana, e delleInfermiere Volontarie (CROCE-ROSSINE), presenti 24 ore su24.L’entusiasmo, la voglia di vivere,

il piacere di stare insieme duran-te i momenti di incontro e le ini-ziative organizzate nel campusincidono nei cuori di tutti, incre-mentando la loro voglia di esse-re felici e tenere con sé un ricor-do bello e duraturo nel tempo.

Un campus Disabili al Natural Village

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ASCOLI PICENO - L’obiettivoprimario della ZT 13 di AscoliPiceno è quello di promuovere epianificare condizioni di lavorosicure per i dipendenti. Bastipensare che l’allora ASL 13, apartire dal 2001, è stata la pri-ma Azienda Sanitaria marchi-giana ad aver sostituito la gluta-raldeide con una molecola sicu-ra quale l’acido peracetico neiprocessi di alta disinfezione.Nello stesso anno è stato infor-matizzato il Dipartimento Dia-gnostica per Immagini che hapermesso l’eliminazione deiliquidi di sviluppo e fissaggio,garantendo una maggiore tute-la dei lavoratori e riducendo inmaniera drastica i rifiuti perico-losi.Nel 2005, la ZT 13 è stata, alivello regionale, la prima Zonaad aver acquistato e utilizzato lafrizione idroalcolica per il lavag-gio delle mani recependo pron-tamente la campagna Organiz-zazione Mondiale della Sanitàper la prevenzione di infezionicorrelate all’assistenza e ridu-zione del rischio occupazionaledegli operatori esposti.Molte risorse sono state investi-te nella protezione e nella sicu-rezza dei lavoratori all’internodei reparti, degli ambulatori edelle sale operatorie.

Nel 2009 l’Azienda ha acquisto20 rollerboard (ausili per lamovimentazione pazienti), 1talora 2 per ogni U.O. dell’ospe-dale di Ascoli Piceno, di Aman-dola e alle RSA ZT 13, inoltresono state acquistate 7 barelletelescopiche per il Blocco Ope-ratorio.Nel 2010 sono stati acquistati40 teli ad alto scorrimento perla movimentazione pazienti)assegnati a tutte le UU.OO. del-l’ospedale di Ascoli Piceno, diAmandola e alle RSA ZT 13,inoltre sono stati acquistati aghicannula con dispositivo di pro-tezione passivo: un impegnooneroso, ma prioritario, visto

che le punture accidentali rap-presentano la gran parte degliinfortuni nel nostro ospedale,così come nelle altre strutturesanitarie italiane.Nel 2011 sono stati acquistati 10sollevatori, che a breve sarannoassegnati a quelle UU.OO. che atutt’oggi utilizzano il sollevatorein comune al piano.Ogni anno vengono organizzaticorsi di formazione obbligatori

da parte del Servizio Prevenzio-ne e Protezione insieme alMedico Competente e all’U.O.di Fisiatria per la movimenta-zione manuale carichi e pazien-ti, rischio biologico e rischio chi-mico. Inoltre ogni dipendentericeve periodicamente informa-zioni sulla prevenzione e sulrischio infortuni prevalente perla propria attività: i neoassuntivengono informati sulle figure esulle procedure aziendali dedi-cate alla gestione dei sistemi disicurezza, già a partire dai primigiorni di lavoro. Negli ultimidue anni sono stati ristrutturatii percorsi antincendio con unoneroso impegno economico,ed è stato consegnato al Coman-do dei Vigili del Fuoco e al Pre-fetto, un documento che riportai percorsi interni più veloci daseguire in caso di incendio, conl’indicazione delle tipologie diautomezzi utilizzabili, in rela-zione all’ampiezza e alle caratte-ristiche delle strade, a cui èseguita verifica e certificazionedegli Organi preposti.

OSPEDALI | ZONE TERRITORIALI

SAN BENEDETTO - L’ASURZona Territoriale 12 e la BancaPicena Truentina di AcquavivaPicena hanno presentato a SanBenedetto del Tronto, l’ambulan-za che l’Istituto di Credito hadonato alla POTES 118 del Pre-sidio ospedaliero “Madonna delSoccorso”. L’ambulanza è classificata del“Tipo A” (è, quindi, dotata di car-rozzeria definita “autoambulanzadi soccorso”, è attrezzata per iltrasporto di infermi o infortunatie per il servizio di pronto soccor-

so, ed è dotata di specificheattrezzature di assistenza). Più in particolare, è un automez-zo modello Fiat Ducato MH2,allestimento “Domino Freesty-le”, accessoriata con Monitor –defibrillatore Philips Mrx eRespiratore polmonare portatile170. Con questo atto di solida-rietà, la Banca Picena Truentinainterviene nel rinnovamento delparco automezzi di cui è dotata laPOTES 118 della Zona Territoria-le 12.

Una nuova ambulanza per la ZT12

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FERMO - A Fermo è stato sot-toscritto un importante Protocollod’Intesa per avviare il “ProgettoSanità”, riguardante la disciplinadelle azioni e degli interventi di for-mazione, previsione, prevenzioneed emergenza in relazione alle atti-vità della Protezione Civile.L’Amministrazione provinciale el’ASUR ZT 11 intendono persegui-re l’obiettivo di sostenere le attivi-tà delle strutture operative del Ser-vizio Nazionale della ProtezioneCivile, atte a facilitare la previsio-ne, la prevenzione e la mitigazionedi ogni tipo di rischio, nonché leattività di gestione e di supera-mento delle emergenze nell’otticadell’integrità della vita e della sal-vaguardia dei beni.“La Provincia di Fermo - ha affer-

mato l’Assessore alla ProtezioneCivile Adolfo Marinangeli - mettequindi a disposizione della ZT 11 ilproprio bagaglio di esperienze tec-nico-operative, attraverso il con-venzionamento con i volontari deiGruppi Comunali ed Associazionidi Protezione Civile, coordinando-ne le attività”.

Al via il ‘Progetto Sanità’ nella ZT 11 di Fermo

La ZT 13 è attenta alla sicurezza sul posto di lavoro

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Come espletare le procedu-re per ottenere il permes-so di soggiorno? Come

apprendere le nozioni medichedi base per stare vicino alle per-sone non autosufficienti? Chetipo di alimentazione consiglia-re loro? Sono questi alcuni deiquesiti a cui il Comune di Mon-tecassiano risponderà,venendoincontro alle esigenze delle assi-stenti domestiche, per lo piùstraniere che vivono in casa coni nostri anziani. E lo farà crean-do una rete di protezione pub-blica attraverso le badanti per ipensionati INPADP non auto-sufficienti, grazie all’utilizzo deinuovi mezzi informatici: cd rominterattivi, manuali di forma-zione a distanza e sul campo,istituzione di una centrale ope-rativa per il monitoraggio – condispositivi di telerilevamento –dei parametri vitali dei pensio-nati. “In Rete Senza Età” è ilprogetto ideato dal Comune diMontecassiano, in collaborazio-ne con la società Segni e Suoni,nell’ambito del bando nazionale“Home care premium” indettodall’INPDAP. “Aver ottenuto uncontributo economico di ben480mila euro per l’assistenzaalla fasce più deboli della popo-lazione ci riempie di orgoglio –ha commentato il primo cittadi-no del borgo più bello d’Italia,Mario Capparucci – in quantoper la nostra Amministrazionesignifica aggiungere un ulterio-re tassello sul fronte dell’assi-stenza alla terza età. La realizza-zione di questo progetto segna

l’inizio di un’importante colla-borazione con l’INPDAP desti-nata a produrre effetti semprepiù positivi in ambito territoria-le”. Per 12 mesi l’amministrazionepotrà contare su di una sommaingente da riservare alla politi-che della terza età e dare vitacosì ad una serie di iniziativeuniche nel loro genere. “InRete Senza Età” pre-vede la crea-zione dicd romi n t e -ratti-v i

per la formazione a distanza esul lavoro delle assistenti fami-liari. Dalla consulenza ammini-strativa, legale e previdenziale aquella linguistica, dalle istruzio-ni sulla corretta alimentazionealle norme mediche di base ealla consulenza psicologica.Inoltre, i pensionati che aderi-ranno al progetto e che riceve-ranno un contributo mensile da

definirsi in relazione alcosto complessi-

vo dell’assi-stente fami-

liare pari adun massi-

mo di

6.000 euro annui, sarannodotati di un dispositivo elettro-nico per il monitoraggio deiprincipali parametri vitali. I datiraccolti verranno inoltrati aduna centrale operativa di primointervento sanitario ed infer-mieristico che il Comune haprevisto presso la casa di riposodi Via Murri.“E’ per l’alto grado di innovazio-ne - ha esordito il Direttore del-l’INPDAP Marche, SusannaServile, intervenuta alla confe-renza stampa - che il nostro Isti-tuto ha ritenuto di selezionare efinanziare il progetto di Monte-cassiano, che sperimenta lavalorizzazione delle assistentidomiciliari, nell’ottica delmiglioramento della qualitàdella vita dell’anziano e del per-seguimento del benessere dellostesso in correlazione alle con-dizioni di salute. Il tutto agevo-

lato da un contributo econo-mico, che diventa sem-

pre più essenziale inun momento di

forte crisi eco-nomica che

s t i a m ovivendo”.

Presentatol’innovativoprogettoche il Comune di Montecassianorealizzerà sulfronte delle politiche per laterza età

Ottenuti 480 mila euro

destinati ai pensionati

non autosufficientidel settore

pubblico

A Montecassianole badanti ‘corrono’ in rete

PROGETTI | TERZA ETA’

La presentazione del progetto a Montecassiano con il Sindaco Mario Capparucci e il Direttore regionale Inpdap Susanna Servile

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“Occorre una visione piùampia del futuro e più corag-gio. Necessitano strategie

politiche che vadano nella dire-zione di interventi a breve emedio termine, perché il futuroè adesso”. Così si è espressoGianni Silvestrini, DirettoreScientifico del Kyoto Club, inter-venendo al leaf meeting organiz-zato dalla UBI >< Banca Popola-re di Ancona, in collaborazionecon il Gruppo Loccioni.Se mai ci fossero stati dei dubbi,il futuro in termini di approvvi-gionamento energetico è segna-to. Il referendum che di recenteha cancellato il progetto sullosviluppo dell’energia nucleare,conferma la bontà della scelta dichi già da tempo aveva volutoprivilegiare tutela dell’ambientee protezione dell’ecosistema,attraverso il miglioramento del-l’efficienza energetica e l’ammo-dernamento dei cicli produttivi,anche come ottima opportunitàdi creazione del lavoro e svilup-po economico. Ora si tratta didare un’accelerazione alla pro-mozione ed agli investimentisulle energie rinnovabili. E’ lasintesi di quanto emerso – piùampiamente - dal meeting “Sole,lavoro e futuro”, svolto alla pre-senza di imprenditori della gre-en economy, nella sala “LuigiBacci” dell’Esagono a Jesi. Nel-l’occasione la Banca Popolare diAncona ha inaugurato i LeafMeter (posizionati in due diffe-renti location della banca) con iquali misurare e monitorare ilpercorso di sostenibilità giàavviato con la sperimentazionedi nuovi sistemi di illuminazione

e di automazione dell’Esagonodove, sulla copertura del par-cheggio, è stato istallato un siste-ma fotovoltaico in grado di pro-durre energia elettrica, per unapotenza di poco inferiore ai 200Kwp.“Il rientro dall’investimento sicomincia a vedere già al secondoanno - ha commentato il diretto-re generale BPA, Luciano Goffi.“Sensibile calo di emissioni diCo2, notevole risparmio energe-tico sono un mix che dovrebbeindurre molti altri attori dellanostra economia a fare questopasso. La Banca Popolare diAncona è pronta a finanziareanche oltre l’80% dei progetticon un business planning ade-guato e mirato al risparmio ener-getico e alle rinnovabili. Ma ènecessario fare in modo che gliinvestimenti – anche su fotovol-taico e componenti - venganofatti quanto più possibile sulnostro territorio, creando così

nuovo valore”.“E’ una strada che il nostroGruppo – ha ricordato nel suointervento, Enrico Loccioni, pre-sidente del Gruppo con sede aMoie e Angeli di Rosora -, haintrapreso oltre quarant’anni fa:punta ad una migliore qualitàdella vita. Lo abbiamo sperimen-tato con “Leaf Community” e“Leaf House” ed i risultati dellanostra sperimentazione sonovisibili a tutti. E a chi vorrà inve-stire nelle energie rinnovabili egarantirsi un futuro di soddisfa-

zioni, siamo pronti a fornire lanostra consulenza”. Al meetingsono anche intervenuti MariaPaola Parlermi, responsabiledella Comunicazione Loccioni,che in apertura ha spiegatomodalità d’impiego e funzionidei Leaf Meter e Andrea Ilari,direttore Energy Technologicsdel Gruppo Loccioni, che ha illu-strato i vantaggi delle istallazio-ni, anche in termini di creazionedi forza lavoro. Il dibattito segui-to, è stato concluso dalle dichia-razioni del dirigente regionalemarchigiano, Antonio Minetti edal consigliere regionale, FabioBadiali, che hanno auspicato unpiù forte ruolo guida della politi-ca ed una maggiore osservanzadelle regole, specie nell’applica-zione del fotovoltaico a terra.

La Banca Popolare di Anconasostiene il risparmioenergetico e le rinnovabili

RISPARMIO ENERGETICO | BANCA POPOLARE DI ANCONA

Leaf Meeting sull’energia, organizzatoall’Esagono di Jesi,in collaborazionecon il Gruppo Loccioni

Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, Enrico Loccioni,Luciano Goffi, direttore generale BPA, Maria Paola Palermi, responsabiledella comunicazione Loccioni e Andrea Ilari, direttore Energy TechnologicsLoccioni

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L’effetto crisi ampiamen-te preventivato dallaSimam spa di Senigallia

si è puntualmente fatto sentire.Diminuiti sensibilmente fattu-rati e utili, il presidente Tom-maso Rossi ha presentato que-st’anno la quarta edizione delsuo BILANCIO SOCIALE par-tendo da due punti fermi: nonun posto di lavoro è stato lascia-to indietro. Né si è ricorso agliammortizzatori sociali. Unesempio e un sacrificio su comecomportarsi che però deve darseguito ad un impegno da partedi tutti, istituzioni e associazio-ni di categoria, sindacati eimprese insieme: se non si tute-la e si sostiene chi produce, dal-la crisi non si esce. Inoltre, secondo punto, laSimam stilando il suo BilancioSociale che comprende l’attivitàdella Fondazione in Costad’Avorio e Senegal per sviluppa-re e aiutare nuove imprese inAfrica, dove più beneficenzaservono scuole di mestieri eavviamento al lavoro, ha pre-sentato un primo CODICE ETI-CO. Mentre il viceministro agliAffari Esteri del Senegal ha rin-graziato la Simam per aver rea-lizzato lì una società per la pro-duzione di olio di cocco che dàlavoro a molte famiglie, il vesco-vo di Senigallia mons. Orlando-ni nel suo intervento ha sottoli-

neato proprio l’importanza diavere imprese che osservanocomportamenti etici e che simuovono in tale direzione. Unadirezione che sostiene la societàdirettamente, attraverso lavoroe famiglia e che costruisce ilfuturo per tutti.Questo è il messaggio uscitochiaro e forte dalla GiornataSimam di fine giugno. Tommaso Rossi ha ricostruitocon precisione il percorsoSimam per dimostrare (era iltitolo della convention): “Checosa è cambiato” dentro e fuoril’azienda. C’è chi grida aiuto aiprimi sintomi di malessere pro-duttivo e chiede la Cassa inte-

grazione come panacea di tutti imali. O addirittura delocalizzaper aggirare costi del lavoro e…regole. Non sono queste le solu-zioni valide. “Nella scorsa edizione del Bilan-cio Sociale - precisa il presiden-te Simam, Tommaso Rossi -abbiamo, infatti, riproposto ilproblema “produrre lavoro”dalla nostra prospettiva opera-tiva, abbiamo confrontato solu-zioni, avanzato proposte nellasperanza che fossero condivisedai nostri colleghi imprenditori,sostenute dagli industriali la cuiproduzione è la sola a potergenerare lavoro per società diservizi come la nostra. Abbiamo

cercato di dimostrare che duesocietà che collaborano riesco-no a ottenere un risultato supe-riore a quello della sempliceaddizione di forze perché lesinergie attuabili moltiplicanole possibilità di soluzione quasiall’infinito”. Bisogna distingue-re fra industriali e imprenditori:mappando il territorio e aiutan-do soprattutto i primi. Infattiper salvare il lavoro occorre aiu-tare l’industria, concentrandogli sforzi: se le fabbriche funzio-nano, va bene tutto l’indotto,anche chi, come la Simam, lavo-ra nel terziario. Se le fabbrichechiudono, non solo si perdonomigliaia di posti e le famiglievanno in rovina ma chi pagheràle tasse che mantengono entilocali, Regione, lo Stato stesso?La nostra Sanità non si mantie-ne forse su questo? Ecco allorache, lanciato il messaggio sucome cambiare, molti dei pre-senti alla convention di Senigal-lia hanno raccolto l’allarme e lapreoccupazione. Dal sindacoMaurizio Mangialardi che hafatto gli onori di casa, all’on.Carlo Ciccioli, dal presidentedella Zipa di Ancona Ennio Col-trinari, al dirigente al ServizioAmbiente della Regione MarcheAntonio Minardi, al rappresen-tante di LegaNord Sandro Zaffi-ri, alla presenza del vicepresi-dente del Consiglio regionaleMarche Paola Giorgi.

Simam all’attacco:“Bisogna cambiare rotta”

BILANCIO SOCIALE | SIMAM

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Tommaso Rossi:“Bilancio sociale:ridotti gli utili enon i posti di lavoro. Ma urge unire gli sforzi e aiutarechi produce”

Il presidente della Simam SpA, Tommaso Rossi alla presentazione del quarto Bilancio Sociale della sua Azienda

S.E.il Vescovo di Senigallia, Monsignor Orlandoni, nel suointervento alla Giornata Simam, ha sottolineato il valoredell’azienda etica e fortemente impegnata nel sociale

come dimostra il suo sostegno a favore della “FondazioneMaria Grazia Balducci Rossi per i più bisognosi”.La Fondazione da anni porta avanti uno straordinario proget-to umanitario: cure mediche, istruzione e lavoro destinate apersone in stato di grave difficoltà, affinché possano ripren-dere il cammino di una dignitosa esistenza, ovunque essi sia-no, al nord o al sud del mondo, in una squallida periferia o nelfolto di una foresta africana.

La Fondazione da anni porta avanti uno straordinario progetto umanitario

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Ormai da qualche anno i docu-menti ufficiali affermano chela partecipazione è il momen-

to fondamentale della comunicazio-ne istituzionale pubblica. Il cittadi-no, cioè, è polo attivo della comuni-cazione, alleato o addirittura copro-duttore di un’amministrazione con-divisa, e non soggetto subordinatodi potestà o semplice destinatario diprestazione.In questo senso, la comunicazionerappresenta l’elemento chiave eproprio per la sua “rivoluzionarietà”possiamo affermare che a tutt’oggi,il cambiamento di prospettiva non èstato realizzato compiutamente.Anzi, si direbbe che i nostri tempistiano vivendo un fenomeno di rea-zione, dovuto alla sfida insostenibi-le delle nuove tecnologie. La “parola d’ordine”, per così dire,è tornare indietro e riverticalizzarel’informazione accentuando e raf-forzando i rapporti gerarchici. Inrealtà comunicare efficacemente

vuol dire stabilire uno scambio e, inquesto senso, le nuove tecnologiepossono facilitare questo approc-cio, ma stabilire uno scambio signi-fica considerare alla pari i due ele-menti tra i quali si stabilisce unacomunicazione. Nell’ambito che ciriguarda, i due elementi sono laPubblica Amministrazione e il citta-dino. Si tratta sempre e comunque di unrapporto sbilanciato a favore del-l’amministrazione che ancora nonha risolto i nodi legati alla rivoluzio-ne operata dalla 241/90. Il rapportonon è alla pari e le Amministrazioninon sono assolutamente pronte.Tutto questo è maggiormente stri-dente se pensiamo che oggi si par-la di un web di seconda generazio-ne, quello, cioè caratterizzato daisocial network, dai blog e dai wiki.Il web di seconda generazione offrestrumenti che mirano ad una forteintegrazione tra i nodi della rete,quindi tra gli utenti del Web stesso.

A tutt’oggi parlare di social networknella P.A. è, per questo motivo, dif-ficile, anche se non mancano espe-rienze valide (la ASL di Bologna, peresempio). Il rapporto di subordina-zione che caratterizzava l’azioneamministrativa prima della riformaoperata dalla Legge n.241 del 1990è ancora parte integrante del mododi percepire l’amministrazione stes-sa da parte del cittadino. L’ammini-strazione come qualcosa di contor-to, segreto e maliziosamente com-plicato. Se poi nel rapporto tra cit-tadino e PA si intromettono elemen-ti e situazioni che possano strumen-talizzare un consenso (come gli sta-keholder che contano oppure lastampa), le cose non vanno certa-mente meglio.E’ ovvio che questo modo di consi-derare la macchina amministrativanon è solo farina del sacco del-l’utenza, ma ha ragioni ben preciseche risiedono nell’amministrazione.L’amministrazione è il vero braccio

esecutivo dell’azione di Governo, ilmodo di fare arrivare quest’ultimafino alle estreme periferie, almenouna volta. Oggi riflette inevitabil-mente il rapporto tra politica ed isti-tuzioni e il modo della prima digestire gli indirizzi e le direttivegenerale delle seconde. Ma comun-que i conti dovranno tornare, primao poi. L’amministrazione dovrà scendere apatti con i concetti di partecipazionee di trasparenza. Anche perché gestire un’immaginedi posizionamento sociale, comerichiede una buona comunicazioneistituzionale non può non passaredalle piazza virtuali, da facebook otwitter, che rischiano di diventare iveri luoghi di incontro. Peraltro citroviamo ormai di fronte ad una pla-tea, gli utenti, di gran lunga più sco-larizzata e consapevole dei propridiritti di un tempo, capace di eserci-tare pienamente la propria capacitàcritica.

La Pubblica Amministrazione comunica col Web?DI LUIGI SFREDDA

Dentro la Sanità

On. Carlo Ciccioli,Commissione Affari Sociali

Oggi una revisione consa-pevole e mirata dellanormativa sul malato

psichiatrico deve determinarein modo efficace la prevenzione,la cura e l’assistenza dello stes-so, nel rispetto della dignità delpaziente e con maggior soste-gno ai familiari del malato e atutti i cittadini, anche alla lucedell’introduzione dei nuovi psi-co-farmaci, assolutamente piùefficaci e riabilitativi, nonchémeno forieri di fastidiosi effetticollaterali.E’ in corso in CommissioneAffari Sociali l’iter per l’appro-vazione di nuove norme inmateria di assistenza psichiatri-ca. “Andare oltre la riforma n.180 del 1978” è l’obiettivo deltesto base all’esame: rivedere lalegge nella direzione dei pazien-ti, delle loro famiglie e dei citta-dini tutti. Il dibattito sulle varie proposte(si tratta di ben 5 testi diversi) èl’occasione per un confrontosulla revisione delle norme

attuali che, da troppo tempo,sono vincolate alle prescrizionidi una legge di oltre trenta annifa. “Non restaurare i manicomi, nérinnegare la 180, ma andareoltre senza abbandonare ipazienti in strada o alle fami-glie, determinando dei veri epropri manicomi domestici coni familiari in ostaggio”: questo èl’indirizzo del testo sottoscrittoda 15 parlamentari di maggio-ranza, tra cui il presidente Giu-seppe Palumbo, il sottoscrittoVicepresidente di Commissio-ne, Carlo Ciccioli, nonché ilcapogruppo del PDL nellaCommissione stessa, LucioBarani. Il testo in esame è natodall’esigenza di definire normecerte non solo per coloro chesono affetti da malattie psichi-che gravi, acute o croniche, eche spesso non hanno consape-volezza della propria condizionee necessitano di un’assistenzaadeguata e tempestiva, maanche per venire in aiuto a colo-

ro che, coinvolti in situazioni didisagio psichico di familiari oparenti stretti, non sono suffi-cientemente tutelati e aiutatidal sistema sanitario, così comeprevede la stessa Costituzioneper tutte le patologie. Per attua-re ciò è previsto un ampliamen-to di centri d’ascolto specialisti-ci che vanno dalla neuropsichia-tria infantile alla psicogeriatria,dalla patologia tradizionale alletossico dipendenze, alla psico-patologia minore e che si con-figurano come interlocutoridelle varie esigenze sia per ipazienti che per i loro familiari,nel tentativo di evitare lo svilup-po di situazioni che possonoraggiungere altrimenti anchemomenti di estrema drammati-cità che purtroppo leggiamoperiodicamente sulle pagine dicronaca. Punti centrali dellaproposta di legge: il T.S.O.P.(Trattamento Sanitario Obbli-gatorio Prolungato) anche adomicilio fino a 6 mesi, proro-gabili anche più volte, il contrat-

to terapeutico vincolante per ilpaziente, la riabilitazione incomunità terapeutiche psichia-triche, l’obbligo del medico psi-chiatra di recarsi su segnalazio-ne al domicilio del paziente, ildiritto dei familiari ad essereinformati sulle condizioni deipropri congiunti in deroga allalegge sulla privacy, ovviamentenel rispetto della dignità delpaziente, i finanziamenti vinco-lati per la psichiatria nel quadrodei fondi nazionali per i livelliessenziali di assistenza trasferi-ti alle Regioni, oggi nella misu-ra del 4-5% del totale che ven-gono portati al 7% (si tratta dimiliardi di euro in più). Inoltre,proprio a garanzia dell’attuazio-ne della legge, è previsto che leRegioni inadempienti alle nor-me vengano commissariatericorrendo ad esperti del setto-re con poteri ad acta, così comeavviene per i bilanci sanitarinelle Regioni che non rispetta-no i vincoli del tetto di spesaimposti dal Governo.

“Oltre la 180”, come cambia l’assistenza psichiatrica

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Osservatorio Sociale

Prof. Marieli RuiniUniversità La Sapienza, Roma

Finalmente in pensione!Frase felicemente ripetu-ta ad amici e parenti, a

figli e a conoscenti e che rap-presenta l’attesa, il pensiero diuna nuova libertà raggiunta, diun traguardo che, con qualchesbalzo e qualche traballio, si èperò superato. Arriva il giornofatidico e con questo la festa disaluto ai colleghi che hannolavorato con te, il regalo collet-tivo, il breve discorso di chidice di averti tanto apprezzato,di chi ti stima ancora e non sidimenticherà mai di te. Turispondi un po’ commosso eporti via il regalo, i fiori, i dol-ci che si sa sono sempre troppi,un paio di bottiglie, che “poisemmai le regalo al portiere ole bevo in famiglia”. Il dado èforse tratto, il gioco è forse fini-to? La risposta va da sé e laritrovo io, per prima, in quel-l’altra frase che non ritenevosincera e che si riferiva al fattoche, dopo la pensione si lavorapiù di prima. E’ una frase nonsolo vera e sincera, ma augura-le per noi che iniziamo quellache non è più una terza età, maun altro passaggio. Il ritualeche lo accompagna è una festa

alla quale partecipiamo, ilmodo per aiutarci a passarequella soglia marginale, quellafase liminale, come diciamo noiantropologi, che ci inserisce inun altro status sociale e che,non tralasciando nulla di unavita trascorsa, ci immette nonin un’altra vita, ma in un diver-so approccio alla vita. Perso-nalmente – sono una personaottimista e mi auguro di trasci-nare con me i lettori, ma sonoanche pronta ad accettare criti-che ed obiezioni – affronto lavita con una più serena compli-cità, data dal fatto di rapportar-mi agli altri con quella sicuranonchalance che mi ha per-messo di essere arrivata fino aqui. Errori e amori, felicità eamarezze, dolori, povertà,benessere, figli, cani, piantefiorite e appassite, notti inson-ni e tiepidi sieste pomeridiane,mare e montagna, campagna,laghi, viaggi, gite domenicalicondite con un risotto ai fungie uno spaghetto alle vongole,una caprese, un brodetto, unazuppa di telline, hanno segnatoun percorso della vita. Adesso,con qualche ristrettezza ali-mentare con qualche memoria

nostalgica, con la scoperta dinuovi affetti familiari, di nuoveamicizie ma anche di vecchieamicizie che si possono megliomantenere, con un controllomedico preventivo più attento,si aprono nuove strade da per-correre. Forse un lavoro occasionale,una collaborazione, una letturapaziente di quei classici cheparevano annoiarci tanto e cheriscopriamo nel ricordo, unaiuto in famiglia, un’attenzioneai nipoti, un viaggio in più,

un’ora di volontariato, la curaper chi sta meno bene di noi, lapossibilità di adottare un canee un gatto e di tenerli comegaranzia di affetto, l’iscrizionead un circolo, la partita a cartee poter pensare finalmente, conmeno affanno a quel mondoche ha ancora tanto da offrire eche abbiamo più tempo perscoprire. E’ così che dobbiamoapprezzare il nuovo tempo checi corre davanti e che si aprecome una nuova strada da per-correre.

Un nuovo tempo

E’stato eseguito alla Casa dicura Villa dei Pini di Civita-nova Marche un innovativo

intervento chirurgico per l’impian-to di protesi all’anca. Ha collabora-to con l’equipe della Clinica guida-ta dal prof. Raul Zini, il dott. Erik DeWitte, chirurgo di fama mondiale emassimo esperto della nuova tec-nica. Questa tipologia d’interventorende molto meno invasivo l’im-pianto della protesi all’anca, tra leoperazioni chirurgiche più diffuse(l'Italia è ai primi posti in Europacon circa 100mila interventi all'an-no, dato in crescita). Spiega DeWitte, responsabile del Diparti-mento Ortopedia dell’ospedale diAalst, Bruxelles: “L’aspetto più

innovativo di questa tecnica sta nelfatto che la protesi viene impianta-ta con una minima incisione senzaledere i tessuti molli e con un mini-mo sacrificio di osso. In questomodo il decorso operatorio è menodoloroso e molto più rapido; ilpaziente cammina il giorno stesso,non ha difficoltà nella deambula-zione e recupera più velocemente.Questa nuova tecnica è in rapidadiffusione negli Stati Uniti e inGiappone e sta crescendo anche inItalia, dove è stata introdotta dal2006.”L’intervento si è svolto nell’ambitodi una giornata di alta formazioneorganizzata da Villa dei Pini, comeillustra Raul Zini: ”Questo nuovo

approccio nel settore ortopedico faparte di quelle tecniche mini inva-sive, più moderne ed efficaci, datempo introdotte a Villa dei Pini.Grazie ad una sempre maggioreaffidabilità di tecniche e materiali,è possibile trattare patologie alta-mente invalidanti, come nel casodell’anca, con risultati brillanti chepermettono il recupero dell’auto-nomia e di una buona qualità dellavita. Per questo sono fondamenta-li occasioni di scambio tra esperti:l’intervento di oggi è stato esegui-to in live surgery, l’operazione èstata cioè teletrasmessa dalla salaoperatoria alla sala convegni di Vil-la dei Pini, davanti ad una platea dispecialisti ortopedici della provin-

cia di Macerata e del personalemedico e fisioterapico della Clini-ca, con possibilità di interagire conl’equipe che stava effettuando l’in-tervento”.

Innovativo intervento a Villa dei Pini

Il prof. Raul Zini della Casa di curaVilla dei Pini e il dott. Erik De Witte

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Atotale chiarezza dellalegge sui lavori usurantipubblichiamo, per le

migliaia di lavoratori che cicontattano, le definitive dispo-sizioni per il “pensionamentoanticipato”, cioè lo sconto dei 3anni.La Gazzetta Ufficiale n. 108dell’11 maggio 2011 entrata invigore il 26 maggio, ha pubbli-cato e specificato meglio ledisposizioni e le difficoltàpatologiche dei lavoratori usu-rati. Infatti, con l’entrata in vigoredelle nuove leggi scattano gliobblighi di comunicazione daparte del datore di lavoro aglienti previdenziali preposti(Inps e Inpdap) su ogni opera-io e su ogni dipendente sul suostato di servizio. In mancanza,inoltre, di queste comunicazio-ni, scattano sanzioni civili epenali per gli stessi datori dilavoro, siano essi pubblicheamministrazioni o privati.Inoltre, con la Legge183/2010, scattano nuoviobblighi di comunicazione peril datore di lavoro che impiegalavoratori in orario notturno oin lavorazioni ‘a catena’.

IN SINTESI1- il datore di lavoro deve

comunicare con cadenzaannuale ed esclusivamenteper via telematica, alla dire-zione provinciale del lavorocompetente per territorio,l’esecuzione di lavoro not-turno svolto in modo conti-nuativo o compreso in rego-lari turni periodici nel casoin cui occupi lavoratori not-turni, compreso lo stessodatore.

2- il datore di lavoro è tenuto adare queste comunicazioniagli organi competentientro 30 giorni.

A tal fine è considerato:a- lavoratore a turni: qualsiasi

lavoratore il cui orario dilavoro sia inserito nel qua-dro di lavori a turni;

b- periodo notturno: periododi almeno sette ore conse-cutive comprendenti l’inter-vallo tra mezzanotte e lecinque del mattino.

I lavoratori a turni che presta-no la loro attività nel periodonotturno maturano l’accessoanticipato alla pensione.

ACCESSO ANTICIPATOLa Gazzetta Ufficiale dispone

di diversi tipi di conteggio del-le ore notturne.Per chi ha maturato l’accessoanticipato fra il 1 luglio 2008 eil 30 giugno 2009, sono suffi-cienti 78 giorni lavorativiall’anno (almeno 6 ore nottur-ne).Per chi ha maturato l’accessoanticipato dal 1 luglio 2009,sono sufficienti 64 giorni lavo-rativi all’anno (almeno 6 orenotturne).Oltre a queste due distinzioni,sono considerati lavoratorinotturni chi svolge la propriaattività per almeno tre ore nel-l’intervallo tra la mezzanotte ele cinque della mattina, pertutto l’anno.I lavoratori in possesso deirequisiti per l’accesso ai bene-fici pensionistici, devono tra-smettere la relativa domanda ela necessaria documentazioneentro il 30 settembre se giàmaturati, entro il 31 dicembre2011 se li matura dopo settem-bre. L’ultima scadenza utile èquella del 1 marzo 2012 se irequisiti sono maturati adecorrere dal 1 gennaio.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDAI documenti da presentare per

la domanda di prepensiona-mento sono:a. prospetto di pagab. libro matricola, registro di

impresa ovvero il libro uni-co del lavoro

c. libretto di lavorod. contratto di lavoro indivi-

duale indicante anche ilcontratto collettivo nazio-nale, territoriale, aziendalee il livello di inquadramen-to

e. ordini di servizio, schemi diturnazione del personale,registri delle presenze edeventuali atti di affidamen-to di incarichi o mansioni

f. documentazione medico-sanitaria

g. comunicazione ai sensi del-l’art. 12, comma 2 del D.Lgs.8 aprile 2003, n. 66 per ilperiodo di vigenza di taledisposizione

h. carta di qualificazione delconducente

i. documento di valutazionedel rischio previsto dallevigenti disposizioni inmateria di salute e sicurezzanei luoghi di lavoro

j. comunicazione di assunzio-ni, di dichiarazioni diassunzioni o altra docu-mentazione equipollente

L’ente previdenziale, una voltaacquisita tutta la documenta-zione, deve comunicare l’esitopositivo o meno della praticaentro un periodo compreso tra90 e 120 giorni.

OBBLIGHI DI COMUNICAZIONEL’omissione delle comunica-zioni è punita con la sanzioneamministrativa da 500 a 1500euro per ogni dipendente. Idatori di lavoro devono atti-varsi per applicare questeregole e questi decreti fin quinon applicati, rispetto a quan-to già da noi sottolineato.

Le ultime sui Lavori Usuranti...

RUBRICA | DALLA PARTE DEL CITTADINO

Potete fare domande riguardanti le pensioniall’esperto Lino Rignaneseinviando unaemail a [email protected] esclusivamentedi informazione

DI LINO RIGNANESE

Page 45: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

Nel numero scorso abbiamoparlato di alcuni tipi dicontratti. In questa punta-

ta sui lavoratori precari conti-nuiamo con l’excursus su questicontratti atipici.

• Procacciamento d’affariIn questa categoria rientrano tut-ti i collaboratori che occasional-mente si occupano di procuraredei contratti. Il lavoratore vienepagato a provvigione, un tot perogni contratto concluso. Questotipo di attività deve essere saltua-ria e non professionale altrimentisi rientra nella categoria degliagenti. In questo secondo casoservono la partiva iva, l’iscrizionenell’apposito albo e il rispettodegli accordi collettivi per la pro-pria categoria professionale.

Oltre a questi contratti, la LeggeBiagi, ha approvato forme d’im-piego più flessibili, dal lavoro achiamata a quello accessorio dapagare con i vaucher.Ma come muoversi e orientarsi?Ai contratti già trattati sono statiinseriti altri contratti come:• lavoro a tempo indeterminato;• lavoro a tempo determinato o atermine;• lavoro stagionale;• contratto d’inserimento;• apprendistato;• lavoro interinale o a sommini-

strazione;• lavoro intermittente o a chiama-ta;• stage o tirocinio;• socio di cooperativa;• coadiuvante familiare.

• Lavoro subordinatoE’ quel lavoro che prevede l’assog-gettamento gerarchico, discipli-nare e organizzativo del lavorato-re al datore di lavoro. Il lavorato-re dipendente fa, quindi, partedell’organico aziendale e svolge illavoro secondo un orario stabili-to, con materiali e attrezzature deldatore di lavoro. Ha diritto a unaretribuzione corrispondente allesue manzioni che non può essereinferiore a quanto previsto daicontratti collettivi nazionali.

• Lavoro a tempo indeterminatoIl contratto di lavoro è stipulato diregola a tempo indeterminato. Disolito il contratto prevede unperiodo di prova definito nel con-tratto collettivo di lavoro e nonpuò superare i sei mesi (tre per gliimpiegati). Nel periodo di prova,o alla fine dello stesso, il contrat-to può essere interrotto, ancheverbalmente, senza preavviso esenza il pagamento di alcunaindennità al lavoratore.Va sottolineato che i contratti ailavoratori precari vengono spessomodificati senza rispettare la leg-ge Biagi. Troppo spesso i contrat-ti a tempo determinato non ven-gono trasformati a tempo indeter-minato dopo il periodo di prova.E’ un abuso da parte delle azien-de verso i lavoratori precari. GliEnti di verifica troppo spesso nonfanno il loro mestiere alimentan-do gli abusi nel tortuoso mondodel lavoro in Italia.

• Contratto a termineIl contratto a termine disciplina icasi in cui è possibile mettere untermine alla durata del contratto.Lo si può fare per ragioni di carat-tere tecnico, produttivo, organiz-

zativo o sostitutivo, anche se siriferisce alla ordinaria attività deldatore di lavoro. Vanno rispettatealcune regole: la scadenza delcontratto deve essere scritta eadeguatamente motivata (nonbasta il rinvio alle ragioni di leg-ge). In caso di controversia spettaal datore di lavoro provare la sus-sistenza dei casi che giustifichinoil contratto a termine. Per esem-pio, la necessità di o far fronte aun aumento di lavoro o di utiliz-zare professionalità non presentinella sua azienda (sostituire per-sonale in ferie, in maternità o inmalattia). Per evitare il discorsodella precarietà la legge 247 del2007 stabilisce che uno o più con-tratti a termine per uno stessolavoratore possono durare almassimo tre anni, indipendente-mente dai periodi di interruzioneche passano fra un contratto e unaltro. Per i dirigenti il tetto è inve-ce di cinque anni. Trascorsa ladurata massima è possibile unasola proroga per ragioni oggettivee per la stessa atttività. Sempreche sia previsto dalla contratta-zione collettiva la quale dovràprevedere anche la durata. Infineva specificato che se una personaha lavorato per più di sei mesi conun contratto a termine, ha dirittodi precedenza nelle assunzioni atempo indeterminato effettuato

dallo stesso datore di lavoro neidodici mesi successivi per le man-sioni già espletate, salvo che ilcontratto collettivo non dispongadiversamente. Hanno anche dirit-to di precedenza e, rientrano inquesta casistica, anche i lavorato-ri stagionali. Questa situazione, idatori di lavoro non la effettuanomai e non trasformano questi tipidi contratti a tempo indetermina-to. Mentre le aziende ricorronospesso alla cassaintegrazione, unmodo per non assumere tutte lepersone e quindi eludendo spessole regole. Una situazione pococorretta e sempre a discapito e adanno dei lavoratori. Un modosubdolo e poco edificante per tut-te quelle persone che aspettanoun posto di lavoro fisso. Comun-que a porre fine a queste tante ini-quità ci ha pensato la Corte Euro-pea con una sentenza (dopo variricorsi di diversi Enti alla Corte diCassazione sempre respinti) cheazzera e appiana ogni dubbio.Confermando che non si puòescludere e non tutelare il dirittodella persona al lavoro dopo chela stessa ha avuto due assunzionia termine. Quindi bisogna assolu-tamente trasformare a tempoindeterminato l’assunzione dellavoratore da parte del datore dilavoro qualsiasi Ente sia (senten-ze CE 2004 e 2006).

Lavoratori precari: continuiamo il dibattito

RUBRICA | DALLA PARTE DEL CITTADINO

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Page 46: Senzaetà la rivista della Famiglia e della Salute

E’un periodo di cambia-mento questo per laSanità della Regione

Marche. Molti i progetti in can-tiere e molte le modifiche e i cam-biamenti all’orizzonte. Uno fratutti la riorganizzazione a livellodi Aree Vaste. Ma lo chiediamo aClaudio Acacia, segretario nazio-nale Inrca della Federazione Sin-dacati Indipendenti.In cosa consiste la riorganiz-zazione in Aree Vaste?“Questo è uno dei cambiamentipiù grandi per la Regione Marchea livello di Sanità. Da 13 Asur sipasserà a 5 Aree Vaste. La leggeregionale 13 che istituiva le azien-de sanitarie uniche regionali èstata già modificata a gennaio del2011 con la legge 17 che individuale 5 Aree in cui verrà diviso il ter-ritorio regionale. Verrà rafforza-to il ruolo dei distretti in cui sirealizzerà la gestione integratatra servizi sanitari, socio-sanitarie sociale, con particolare riferi-mento alle attività e ai servizi diassistenza domiciliare, rivolti adanziani e soggetti diversamenteabili. Di fronte a una situazione direstrizione a livello nazionale eregionale, con i tanti tagli fatti dalGoverno centrale ai finanziamen-ti verso le regioni, l’eliminazionedi alcune aziende sanitarie mi

sembra una cosa necessaria.Volevo ricordare che le Marchesono una delle poche regioni vir-tuose in tema di Sanità, ma ilmomento economico italianorichiede uno sforzo e una riorga-nizzazione che dovrebbe portarea una maggiore omogeneità dipersonale e a un potenziamentodei servizi”.Sarà un taglio sostanzialedella spesa sanitaria regio-nale...“Un taglio sostanziale, ma untaglio necessario. La manovrafinanziaria riduce i fondi alleregioni, le quali per la maggiorparte del loro budget spendono einvestono in Sanità. Ecco chequesta riorganizzazione è sentitada tutti. Si parla proprio in questi

giorni se sarà effettuata durantequesta estate o a settembre...comunque a breve”.Infatti le regioni italianesono costrette a trovare fon-di in altri modi, di questigiorni il reinserimento delticket...“Un plauso alla Giunta regionaledelle Marche che ha espresso ungiudizio nettamente contrario neiconfronti dell’introduzione delticket sanitario imposto dalloStato. Ha chiesto l’eliminazionedel ticket in seno alla Conferenzadelle Regioni”.Com’è la situazione deidipendenti della Sanità?“In tutta questa manovra la FSI siaugura che a fare le spese nonsarà proprio il personale in gene-

re. C’è una forte carenza di perso-nale infermieristico e Oss in tut-ta la regione. Volevo portare l’at-tenzione anche sull’Inrca: ireparti di piede diabetico, urolo-gia e dermatologia sono statiaccorpati, ma non hanno portatoi dati sperati. Per questo la FSIchiede al direttore generaleInrca, Zuccatelli, un’attenzionemaggiore per infermieri e Oss e lacopertura dei posti vacanti deiprimari del Punto di Primo Inter-vento, Chirurgia e Geriatria”.

r.m.

La Sanità marchigiana, fra tagli e cambiamenti

SINDACATI | FSI

A colloquio con Claudio Acacia, segretario nazionale FSI Inrca

Claudio Acacia, segretario nazionale FSI Inrca

“L’Inrca non vasmembrata, mariorganizzata.In un periododi cambiamentiper la Sanitàdella Regione Marche ci aspettiamomassima tutela per i professionistidella Salute e cittadini”

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SCAFFALE | LIBRI

Vi è già capitato di girareesasperati tentando diricordare dove avete par-

cheggiato la macchina due oreprima? O di entrare in una stan-za e scoprire di aver dimentica-to qual era la cosa che eravateandati a prendere? O di fare isalti mortali per evitare dilasciar capire al vostro interlo-cutore che non riuscite proprioa rammentare chi sia? La primavolta che accadono, episodisimili passano inosservati, maquando diventano frequenti e sipresentano in quella controver-sa fase della nostra vita chiama-ta "mezz'età", cominciamo adavvertire un campanello d'allar-me e a domandarci se il nostrocervello non stia definitivamen-te perdendo alcune delle suecapacità. Le più recenti ricercheal riguardo sembrano escluder-lo; anzi, neuroscienziati e psico-logi sono convinti che finora leprestazioni del cervello maturosiano state sottovalutate. Certo,l'encefalo perde un po' dellapreziosa materia grigia di cui ècostituito, ma in compenso regi-stra un aumento della sostanzabianca, la mielina, che consenteuna maggiore velocità di elabo-razione dei dati.

I tuoi anni miglioridevono ancora venire

Autore: Barbara StrauchEditore: MondadoriData di Pubblicazione: 2011Pagine: 244Prezzo: 19.00 euro

Il metodo acido-base è tra lepiù efficaci terapie naturalicontro le malattie croniche e

l'invecchiamento precoce. Nonsi tratta dell'ennesimo regimedietetico, ma di uno stile di vitache vi farà raggiungere uno sta-to di equilibrio ottimale: salute,energia e serenità, meno stresse miglioramento delle vostrecapacità intellettuali. È unmetodo globale che, tenendo inconsiderazione corpo e mente,analizza gli effetti negativi diun'alimentazione acidificantesul nostro organismo. Senzaescludere i piaceri di un'alimen-tazione gustosa, il metodo aci-do-base è una vera e propriafonte di benessere in grado difarvi ritrovare il peso ideale, maanche di agire più in profondità,migliorando patologie estrema-mente diffuse, tra cui osteopo-rosi, reumatismi, disturbi dige-stivi, stanchezza ed emicrania eprevenendo diabete e malattiecardiovascolari. Il testo contie-ne un programma dietetico e dimovimento fisico di 28 giorniper ritrovare in breve tempobenessere e vitalità.

Le caratteristiche di diver-sificata evolutività di ognisingolo individuo necessi-

tano di una profonda conoscen-za dei fenomeni e delle tipologied'invecchiamento, a cui deveseguire un delicato e professio-nale lavoro di ascolto psicologi-co non solo della persona anzia-na, ma anche di chi lavora ognigiorno nell'assistenza e nellacura di queste persone. Il librocomprende tutte le indicazioniper un corretto colloquio conl'anziano, attraverso le varie fasiche ne caratterizzano la comuni-cazione stessa: "saper ascoltare,saper interpretare, saper parla-re, saper fare". La disponibilitàall'ascolto, premessa indispen-sabile al colloquio psicologico,richiede un continuo lavoro diosservazione, conoscenza efamiliarità col proprio mondointeriore e un attento studio del-la teoria e della tecnica del col-loquio, considerato uno stru-mento relazionale ottimale perconoscere il paziente anziano. Ilvolume si rivolge in particolarea quanti operano nel settore psi-co-educativo e formativo e chehanno, per motivi di prassi lavo-rativa e di ricerca, attenzione airapporti interpersonali e alleesigenze del soggetto anzianoistituzionalizzato.

La psicologia dell'invec-chiamento studia i cam-biamenti dei nostri pro-

cessi mentali in funzione deltempo e alla luce delle influenzebiologiche e ambientali. Nellaprospettiva della psicologia del-l'arco di vita, l'invecchiamento èsoggetto a molte variabili nonsolo generazionali ma della sto-ria individuale. Il libro appro-fondisce - in modo necessaria-mente sintetico - l'influenza diqueste variabili nell'ambito deiprocessi cognitivi, emozionali emotivazionali. Vengono anchemessi in luce il ruolo della rela-zione con l'ambiente (vistocome fonte di risorse o di osta-coli) e l'importanza di un corret-to supporto ambientale perl'adattamento e il benessere psi-cologico dell'anziano.

Il metodo acido-base.Diminuire di peso,

rallentare l’invecchiamento,

prevenire le malattie

La comunicazionecon il paziente

anzianoistituzionalizzato

I processi psicologici dell’invecchiamento

Autore: Hervé GrosgogeatEditore: Macro EdizioniData di Pubblicazione: 2009Pagine: 334Prezzo: 15.50 euro

Autori: Zanon e GentileEditore: Franco AngeliData di Pubblicazione: 2011Pagine: 144Prezzo: 19.00 euro

Autore: M. Rosa BaroniEditore: CarocciData di Pubblicazione: 2010Pagine: 128Prezzo: 10.50 euro

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