settembre 2011

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“Vedute estive...” C RONACA LOCALE - N EWS DALLE ASSOCIAZIONI C ULTURA - E VENTI - R UBRICHE E C URIOSITÀ GMG A MADRID: BESATE C'ERA UN BESATESE IN AFRICA: L'AVVENTURA CONTINUA L'ESTATE ALLE SPALLE: CENTRO ESTIVO E CAMPEGGI P IAZZA DEL P OPOLO P IAZZA DEL P OPOLO ‘98 ‘98 Notiziario di Besate Anno XIV Num. 2 (115) -Ottobre 2011 “Festone bagnato...” Esec17x24_sept2011_OK 3-10-2011 11:06 Pagina 1

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Il Festone bagnato, I mestieri, le arti e le artriti, vista l'acqua!

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Page 1: Settembre 2011

“Vedute estive...”

CRONACA LOCALE - NEWS DALLE ASSOCIAZIONI

CU LT U R A - EV E N T I - RU B R I C H E E CU R I O S I T À

GMG A MADRID: BESATE C'ERA

UN BESATESE IN AFRICA: L'AVVENTURA CONTINUA

L'ESTATE ALLE SPALLE: CENTRO ESTIVO E CAMPEGGI

PIAZZA DEL POPOLOPIAZZA DEL POPOLO‘‘9988‘‘9988Notiziario di Besate Anno XIV Num. 2 (115) -Ottobre 2011

“Festone bagnato...”

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2 Piazza del Popolo ‘98E D I T O R I A L E

SOMMARIO2/3 EDITORIALE/

STRABESATE

4/5 STRABESATE/LETTERA AL DIRETTORE/DALLA CROCE AZZURRA/NOTIZIE DAL FIUME

6/7 GLI ANZIANI, UNPATRIMONIO DI TUTTI

8/9 GMG: UN’ESPERIENZACHE FA CRESCERE

10/11 ESTATE 2011:ORATORIO E CAMPEGGI

12/13 ARTE A BESATE/GRAZIE BESATE

14/17 SPECIALE AFRICA

18/21 AIUTI PRO-MAROCCO/LA PASSIONEDOMINANTE/AMARCORD

22/23 L’ANGOLO DEL GALLO

24/25 SOGNI E ONDEELETTROMAGNETICHE

26/27 COMUNICATO STAMPAADICONSUM/CHIEDILOALL’AMMINISTRATORE

28/29 POPCORN

30/31 ALTROVEQUI/A.C. BESATE

32/39 DELIBERAZIONI DELCONSIGLIO COMUNALE

40 INFORMAZIONI UTILI

O T T O B R E 2 0 1 1

▼Cari lettori, ben ritrovati! Le ferieestive sono ormai un ricordo per quasitutti e spero siano state per tutti voiun periodo di riposo e di divertimento.Come ogni anno, a chiudere le vacan-ze dei besatesi è stato il “Festòn”, latradizionale festa che si svolge laprima domenica di settembre in onoredel martire S. Innocente, le cui spogliesono custodite nella nostra chiesaparrocchiale.Questa volta purtroppo la festa è stataun po’ rovinata dal brutto tempo: tem-porali e piovaschi hanno imperversatoa intervalli per tutto il finesettimanafacendo desistere la gente dall’usciredi casa o facendola scappare nel belmezzo delle danze. Nonostante que-sto però, la maggior parte delle mani-festazioni ha potuto comunque avereluogo e riscuotere un buon successo,come la serata di apertura dei festeg-giamenti, quella del venerdì, organiz-zata e gestita dai commercianti. Tavolie panche hanno riempito la Via Pisanie la Piazza del Popolo per permetteredi degustare varie specialità gastro-nomiche: dal lombardo risotto alla

emiliana lasagna, dalla tradizionalesalamella alla iberica paella, all’au-tunnale polenta col brasato, per nonparlare della squisita dolcezza di tortee frittelle. Vari gruppi musicali, preva-lentemente giovani e rock, hannointrattenuto con la loro musica besa-tesi e non, che tra un assaggio e l’al-tro si ritrovavano e si raccontavano levacanze. Poi tutti col naso all’insù peril magico spettacolo dei fuochi d’arti-ficio, offerti dall’AmministrazioneComunale. Infine l’estrazione deipremi della lotteria, che ha regalatobuoni sconto in molti esercizi delpaese, ha accompagnato le ultimenote dei suonatori e gli ultimi brindisi.Sabato si è entrati nel vivo della festacon lo spettacolo teatrale per ragazziorganizzato dalla biblioteca comuna-le e l’apertura delle mostre, curatedalle associazioni. Il gruppo fotografi-co Vedute d’Autore ha esposto i lavo-ri del concorso fotografico per i 150anni dell’unità d’Italia, il gruppo tea-trale Pane e Mate ha installato in unastruttura che evocava una grandebarca una serie di pregevoli disegni

Festòn da Besà 2011

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3Piazza del Popolo ‘98B E S A T E C I T Y

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E D I T O R I A L E

che raccontavano l’impresa diGaribaldi e dei suoi Mille, l’associazio-ne culturale Altrovequi ha esposto ilavori dei ragazzi delle scuole realiz-zati nel contesto del secondo concor-so “Spremiti Esprimiti” sul tema“Libertà negate”. La sera, mentre igiovanissimi si scatenavano sulle gio-stre, i grandi potevano ammirarel’estro artistico dei negozianti chehanno partecipato al ConcorsoVetrine. A ricevere il primo premioquest’anno è stata Grazia Pagani conla sua boutique di intimo, Desideri:l’esercizio, passato di madre in figlia,è aperto a Besate da 50 anni e indub-biamente ha fatto un pezzo della sto-ria locale. La giuria ha premiato inol-tre la vetrina di Home Abbigliamento equella del Panificio Santagostino.Intanto ballerini e amanti del liscioaprivano le quattro serate danzantiorganizzate dalla Pro Loco presso ilcentro sportivo.Domenica le bancarelle tutte schiera-te sulla via Pisani e l’interessanteMercato Ottocentesco presso il centrosportivo hanno accolto chi entrava inpaese. Abbiamo celebrato la S. Messasolenne e poi… acqua a catinelle, cheha fatto chiudere baracca e burattininel vero senso della parola, in quantoi venditori ambulanti se ne sono anda-ti ed è stato annullato lo spettacolopomeridiano di marionette per i picci-ni. Verso sera il sole ha rifatto capoli-no, convincendo gli organizzatori dellaserata a richiamare in tutta fretta l’or-chestra ormai disdetta.La tregua ha però permesso all’urnadel Martire Innocente di essere porta-ta in processione per le vie del paese,in un clima di raccoglimento e di pre-ghiera. E così la bella tradizione del“Festòn” è stata onorata ancora unavolta.

M. Abbiati

▼ Queste che leggerete, sono le vocisemplici e spontanee di quelle mammeche nella tragica esperienza dellaseconda guerra mondiale vissero incontinua sofferenza per la sorte deipropri figli: vivi.. dispersi…prigionie-ri…Caduti…? Sempre in tensione. Inperpetua attesa ! “Inquietum est cornostrum”(S. Agostino).Sole e senza soccorso umano, volgeva-no gli occhi al cielo e si appellavano all’aiuto divino. Lo scrittore N. Revelli èl’autore celebre che ha raccolto questetestimonianze insieme ad un epistolarioautentico e commovente e che provie-ne soprattutto dal fronte russo .A parlare dunque, non sono le mammebesatesi. Ma …le parole accorate o lelacrime sante di una qualsiasi mammache sia essa di Besate o di Belluno,sono pur sempre l’eco di quel drammae di quel mistero che non trova conso-lazione.

TESTIMONIANZE

1...che torni almeno uno dei miei figli !!!2…non sono mai riuscita immaginareFelice morto. Se sentivo un passo perla strada, mi dicevo: ecco è qui, è arri-vato…3…tutte le sere… guardo la sua foto-grafia…4..le lettere di Romano…io le leggoquando sono malinconica…è un po’come se mi parlasse..5…Claudio, me l’ ha rubato la patria.Forse non ho pregato abbastanza…..6…dic.1942 . Fronte russo. Sebastianosarà morto? Sarà prigioniero? Col gen-naio 1943 i carabinieri lo danno perdisperso…

“STRABESATE”Care memorie

segue ➛

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▼ Gentile Direttore,ultimamente, come ciascuno di noi può con-statare, la gestione del verde pubblico, tenu-ta dalla nostra Amministrazione, lascia moltoa desiderare...Sono dispiaciuto nel vedere molta noncu-ranza da parte di chi dovrebbe gestire lamanutenzione ordinaria... Nel contempodesidero suggerire alcune proposte miglio-rative.Per questo suggerisco quattro interventi amio avviso necessari:- la rimozione e la sostituzione di parecchialberelli nelle vie Campo Breve, Prestinari,per Casorate, Piazza Aldo Moro...Inizialmente sono stati piantati per il decorourbano, ma, dopo poco tempo, sono seccatisiccome nessuna delle persone preposteprovvedeva ad annaffiarli; - la riqualificazione del filare di acaciepresso il Centro Civico: esso era originaria-mente composto da una ventina di splen-didi alberi. Purtroppo ad oggi ne rimango-no pochi ed in pessime condizioni;- la creazione di un vero e proprio giardino(che ad oggi manca!) presso la Scuoladell’Infanzia con alberi ad alto fusto comead esempio tigli, faggi, aceri che dianoombra e refrigerio ai giochi dei bambinispecialmente nelle giornate più calde;- un occhio di riguardo, infine si dovrebbeavere per Piazza del Popolo con una cura piùassidua delle fioriere che ornano il monu-mento ai Caduti e la rimozione e sostituzionedei due alberelli storti che a parecchi besate-si fanno amaramente rimpiangere i tresuperbi faggi che la ornavano.In sostanza non si tratta di fare grandi spesema di curare diligentemente la gestioneordinaria. Mi auguro che queste propostepossano essere considerate e messe in attoper rendere Besate ancora più bella.Attendo cortesemente una Sua risposta, inquanto assessore all’ecologia, e, con l’occa-sione, Le porgo i miei distinti saluti.

Claudio Zibra.

Lettera al direttore

4 Piazza del Popolo ‘98B E S A T E C I T Y

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7…più poveri di noi , non si potevaessere. Avevamo quattro galline mase c’era un uovo era per un soldato.Aiutando gli sbandati, era come aiu-tare NET…..8…oltre a Giovanni , ho perdutoGiulio, il figlio partigiano che morì nel1950 in valle Stura.9…se fosse ancora vivo….ci avreb-be fatto sapere qualcosa.Rinunceremmo a tutto pur di riveder-lo!!! Sono venti anni che speria-mo…..10…dopo la morte di Umberto, hofatto tanti passi per l’avvicinamentodi Ernesto ma inutilmente…11…ricevo una lettera dalCappellano dei Fascisti, mi comunicache Mario ha confessato prima che loassassinassero…( Mario Solanio n.Farigliano.1925 ) Caduto partigiano.12. ….spero sempre, ma sonosoltanto idee mie per tirare avanti.13…non perdono chi li ha mandati amorire… Mi fermo qui…ma sono un volume dipagine e pagine.Di fronte allo sgomento che si prova eche si rinnova rievocando la veritàstorica di quei giorni… io ho ricerca-to le parole sante di S. Agostino . Lededico a tutte queste mamme prova-te da un destino di guerra le cui lacri-me versate brilleranno per semprecome gemme.“Ed ora Signore, tutto quanto è pas-sato e il tempo ha lenito la mia ferita.TU che sei la Verità, posso io accosta-re alla tua bocca il mio cuore attento

ad ascoltarti e sapere da te che cosarende dolce il pianto di chi soffre ?Non speravo certo che il mio caropotesse rivivere, né questo chiedevocon le mie lacrime, solo mi desolavoe piangevo: ero infelice. Noi siamostati travolti di prova in prova . Se ilnostro pianto non giungesse al tuoorecchio non sapremmo più in checosa sperare.Non può perdere nessuno dei suoicari solo colui che ama i suoi cari inColui che non si può perdere. E chi èmai se non il nostro IDDIO, il DIO cheha creato il cielo e la terra? (Dalle Confessioni).Ogni storia che sarà presentata, sipuò dire che sia unica e singolare.A leggerle, dopo settant’anni sarannoi figli, i nipoti, i pronipoti. Saranno loroi nuovi crociati della speranza per ilfuturo e mi piace pensare che adispetto della storia, VOI tutti abbiateritrovato il sorriso e con animo nuovosi possano accogliere queste Me-morie fissate oramai negli Avelli, doposettant’anni.Riprodurre viva l’immagine delPassato, certamente non è alla miaportata. Nel libro della storia o storio-grafia che riguarda il nostro paese diBesate, abbiamo letto di arte, di poe-sia, di esperienza e di fantasia.Mancava però questa pagina chesembrava strappata e smarrita, unapagina infelice ma che era nostrodovere conservare e riprodurre.Con affetto.

Matilde Butti

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È consuetudine in questa stagionescendere nei boschi del Ticino per

cercar funghi, soprattutto porcini. Diveri “fungiatt” a Besate ne sono rimastipochi, tra questi c’è il nostro socioAttilio che è riuscito a trasformare inrealtà quello che è sempre stato il suosogno: trovare un porcino gigante.Tantissime congratulazioni !!Se volete anche Voi provare a cercarfunghi e non sapete dove andare, chie-dete all’Attilio che vi indicherà le zonemigliori….Rimanendo nell’argomento ci piacericordare che sotto la spinta degli Amicidel Ticino, il Parco ha emanato la scor-sa primavera un nuovo regolamentoper la raccolta dei funghi che si diffe-renzia in alcuni punti come, per esem-pio, la durata temporale del “tesserino”che adesso è illimitata mentre primadurava tre anni. Il tesserino o più preci-samente il “permesso per la raccoltafunghi” si ottiene frequentando uncorso di preparazione, previsto in quat-tro incontri, che consente la raccolta intutto il Parco. A chi ha compiuto i 75anni invece il permesso sarà dato

senza l’obbligo di frequentare il corso.Un’altra novità riguarda i NON RESI-DENTI nei comuni del parco che, oltread avere il “permesso” dovranno anchepagare al Parco la somma di trentaeuro all’anno.Se ci fosse qualcuno interessato ad

ottenere questo permesso può rivolger-si presso la sede dell’ AssociazioneAmici del Ticino in località Zerbo chesta raccogliendo i nomi per organizzareun corso come già avvenne nel 2006.

Associazione Amici del Ticino

▼ Passato il “Festòn” di S. Innocente,“marca male”, finisce l’estate, sonofinite le ferie e le vacanze scolastiche;inizia un nuovo anno di lavoro e discuola: auguri a tutti di buon lavoro ebuon nuovo anno scolastico.Anche noi volontari della Croce Azzurraabbiamo dimenticato la pausa estiva,con pochi servizi, e con settembresiamo ripartiti a pieno ritmo.Chiediamo, quando possibile, di richie-dere i servizi appena si hanno le dateper le visite, in modo che all’inizio diogni mese si possano già distribuire i

servizi mensili personali, senza doverpoi rincorrere i volontari per l’aggiuntadi servizi non previsti: così facendo riu-sciamo a soddisfare le necessità di cia-scuno senza dover comunicare aivolontari nuovi servizi all’ultimomomento.Ricordiamo inoltre che il servizio deibambini, che vengono portati nei varicentri di Abbiategrasso, non è tra gliobbligatori; tante sezioni non li fanno.Per nostra scelta a Besate li facciamo,per venire incontro a chi ha questanecessità: la nostra disponibilità a svol-

gere un servizio in più è ripagata da un“grazie”.Per i bambini serve un accompagnato-re adulto obbligatorio per legge. Inoltreè importante avvisare per tempo quan-do i bambini non possono o non devo-no andare all’appuntamento.Auguriamo buon lavoro e benvenutanel nostro gruppo a Tiziana, nuovavolontaria.Ringraziamo i coscritti della leva 1932,per l’offerta ricevuta in memoria dellaSig.ra Mariuccia Maldifassi, nostra caraconoscente che ci ha lasciati.

Rachele Rebuscini

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Dalla Croce Azzurra

Notizie dal fiume...

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▼ Dante, Barbara, Beatrice, Sandra,Agnese, Bruna sono i nomi degli angelicustodi che con amore, comprensionee allegria tengono unito il gruppo dianziani che frequenta il centro diurnoorganizzato dal Comune di Besate incollaborazione con Anteas (Asso-ciazione Nazionale della Terza Età Attivaper la Solidarietà).Il servizio prevede una sezione estiva euna invernale.Il centro estivo, svoltosi tutti i giorni dalprimo luglio fino a metà agosto, ha vistoi nostri nonni (è così che li chiamiamo)impegnati in quotidiane attività ludicoricreative oltre che in divertenti trasfer-te: sono andati a Magenta dove, dopoaver fatto un giretto al mercato, sonostati ospiti dei bersaglieri; hanno fattouna gita a Bobbio e, nei primigiorni di agosto, hanno passatouna simpatica giornata presso lacasetta degli Amici del Ticinodove hanno pranzato in allegria e tra-scorso il pomeriggio tra una trombola,una passeggiata e la visita alla chieset-ta dello Zerbo.La sezione invernale invece è statainaugurata sabato 17 settembre e saràattiva tutti i sabati e due giovedì almese dalle 11:30 alle 16:30.La giornata è ben scandita col seguen-te ritmo: un gioioso momento dell’ac-coglienza intorno alle 11:30, un silen-zioso e minuzioso pranzo al qualesegue uno scatenato momento ludicoin cui scattano seri tornei di carte contanto di punteggi mentre qualcun altrogioca a Jenga.Nel pomeriggio, chi è abituato a fare lapennichella si gode un po’ di meritatoriposo per poi raggiungere il resto delgruppo occupato in svaghi più impe-

gnativi e in attività di concetto quali peresempio il trovare le differenze o ilparoliere dove i nostri nonni partecipa-

no con impegno e divertimento;parte del tempo viene anche impegna-to per attività manuali o per la creazio-ni di coloratissimi lavoretti.Durante l’estate ciascuno di loro hacostruito una dama in legno completadi pedine e l’inverno scorso hanno con-fezionato, a scopo benefico, delle colo-ratissime coperte pachworkAttualmente la media di frequentazioneè di circa 15 persone, quasi tuttedonne, dai 70 e i 97 anni, ognuno colproprio carattere, le proprie esigenze, il

proprio modo di fare ma tutti coccolatie accuditi con attenzione e stimolati daun punto di vista “emozionale”.Gli obiettivi del nostro centro anzianisono:• la socializzazione: poter uscire dallasolitudine casalinga e condividere unpo’ del proprio tempo quotidiano con glialtri;• la sperimentazione di attività ed

esperienze nuove;• il mantenimento e/o il potenzia-mento delle cosiddette “attivitàresidue”;• il monitoraggio dell’andamento

spico-fisico;• lo sviluppo dello spirito di apparte-nenza ad un gruppo;• l’innalzamento della qualità della vita.

Tutto ciò si potrebbe tradurre in unasola parola ovvero “benessere” parolache, conversando con i famigliari dialcuni frequentanti, emerge in modospontaneo e molto sincero.Mi è capitato spesso di sentirmi direfrasi tipo: “…Mia mamma da quando

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…Mia mamma da quando frequenta

il centro è tornata ad essere più autonoma, è felice, ride

e partecipa di più anche alla vita in casa…

Gli anziani, un patrimonio di tutti…

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frequenta il centro è tornata ad esserepiù autonoma, è felice, ride e partecipadi più anche alla vita in casa…” oppu-re “A mia mamma piace molto andareal centro, ha persino cambiato coloritoed è più serena” e devo dire che l’hosperimentato io stessa in prima perso-na sentendomi chiedere da mio nonno“Alura, quan l’è che vèm amu al centroansiani?”E proprio queste soddisfacenti testimo-nianze sono state da stimolo sia perl’Amministrazione Comunale sia perl’Anteas che, di comune accordo, vor-rebbero introdurre, per la neonata sta-gione, diverse novità e nuovi progettiper un ulteriore beneficio degli utenti.Per raggiungere questo importanteobiettivo sarebbe necessario trovarenuovi volontari che possano affiancareil responsabile di turno nello svolgi-mento della giornata.I requisiti per poter essere dei buonivolontari non sono nient’altro che lavoglia di mettersi in gioco, la sensibilitàverso i bisogni degli altri e la voglia didivertirsi insieme; l’impegno consiste incinque ore al mese e naturalmente nonvi sono limiti d’età.Chi pensa di poter dare il proprio picco-lo aiuto può contattare la sig.ra ErikaFusi presso il Comune (02 9050906)per fornire il proprio nominativo, al finedi ricevere in seguito maggiori informa-zioni direttamente dal responsabileDante Tunesi.Descrivendo le attività svolte dai nostri

nonni ho menzionato il paroliere, leg-gendo il testo avrete notato diverseparole scritte in grassetto; in qualchemodo, in una versione diversa anchenoi oggi potremmo giocare al parolie-re… sulla scia di quanto è stato detto,alle parole scritte in grassetto ioaggiungo:

AIUTO ESOLIDARIETA’ … Ora tocca a voi: pensando ai nostri nonniquali altre parole vi vengonoin mente?

Vorrei concludere riportando questolink che qualche tempo fa’ girava sufacebook…

Se un giorno mi vedrai vecchio,se mi sporco quando mangio e

non riesco a vestirmi, abbi pazienza,ricorda il tempo che ho trascorso adinsegnartelo.Se quando parlo con te ripeto semprele stesse cose, non mi interrompere,ascoltami, quando eri piccolo dovevoraccontarti ogni sera la stessa storiafinché non ti addormentavi.Quando non voglio lavarmi non biasi-marmi e non farmi vergognare, ricorda-ti quando dovevo correrti dietro inven-tando delle scuse perché non volevifare il bagno.Quando vedi la mia ignoranza per le

nuove tecnologie, dammi il temponecessario e non guardarmi con quelsorrisetto ironico, ho avuto tutta lapazienza per insegnarti l’abc.Quando ad un certo punto non riesco aricordare o perdo il filo del discorso,dammi il tempo necessario per ricorda-re e se non ci riesco non ti innervosire,la cosa più importante non è quello chedico ma il mio bisogno di essere con teed averti li che mi ascolti.Quando le mie gambe stanche non miconsentono di tenere il tuo passo nontrattarmi come fossi un peso, vieniverso di me con le tue mani forti nellostesso modo con cui io l’ho fatto con tequando muovevi i tuoi primi passi.Quando dico che vorrei essere morto,non arrabbiarti, un giorno comprende-rai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca dicapire che alla mia età non si vive, sisopravvive.Un giorno scoprirai che nonostante imiei errori ho sempre voluto il meglioper te che ho tentato di spianarti lastrada. Dammi un po’ del tuo tempo,dammi un po’ della tua pazienza,dammi una spalla su cui poggiare latesta allo stesso modo in cui io l’hofatto per te.Aiutami a camminare, aiutami a finire imiei giorni con amore e pazienza incambio io ti darò un sorriso e l’immen-so amore che ho sempre avutoper te.

Cinzia Tacchella

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▼ Potrà essere stata faticosa per ilcaldo torrido, per le lunghe camminate,potrà essere stata stancante per lelevatacce, per aver dormito poco emale sul pavimento di una palestra,potrà essere stata noiosa per le lungheattese per il treno, per mangiare, perlavarsi, per tutto… potrà essere statamal organizzata per i pass stampatisbagliati, per i posti non riservati, per iprogrammi non rispettati… ma di unacosa si può esser certi: per chi vi hapartecipato, la XXVI Giornata Mondialedella Gioventù di Madrid, è stata unaesperienza che non può aver lasciatoindifferenti. Sia per il quindicenne allasua prima volta, sia il quasi trentennecome me, che di GMG ne ha alle spallegià diverse.In quei cinque giorni trascorsi insiemeabbiamo fatto una forte esperienza dicomunione: a partire dalle cose più pic-cole, come condividere gli spazi perdormire, per lavarsi, i pasti, lo stare

insieme sul treno, nel visitare la città,nel partecipare agli eventi… alle piùimportanti: la preghiera, l’ascolto dellaParola attraverso le catechesi deivescovi, gli incontri con il papa. E adiversi livelli: dallo stare insieme di per-sone provenienti da diverse comunità eparrocchie all’interno del nostro grup-po, allo stare insieme del nostro gruppocon altri, provenienti da altre regionid’Italia, come gli amici di Abruzzo eMolise con cui condividevamo l’allog-gio, all’incontro con gruppi e personeprovenienti da più di 190 nazioni daicinque continenti e da ogni angolo delpianeta.Pur con le difficoltà che inevitabilmentesi incontrano, ma che con la pazienza ela buona volontà si risolvono sempre,abbiamo fatto esperienza di quellostare insieme come fratelli, tra noi econ Dio, che mette in cuore una gioiaprofonda. In poche parole abbiamofatto l’esperienza vera della Chiesa,

quella esperienza di cui non può fare ameno chi vuole incontrare il Signore, eche ricerca continuamente chi lo ha giàincontrato, come hanno ricordato ivescovi nei vari incontri e il papa stes-so nella sua omelia all’aeroporto diCuatro Vientos. Ed è da questa gioiaprofonda, da questo incontrarsi chenasce poi tutto quell’entusiasmo conta-gioso, che fa passare in secondo pianole paure, le difficoltà, la stanchezza eche ha invaso la capitale spagnola peruna settimana con i cori, le danze, icolori, i suoni, le bandiere di tutto ilmondo.Diverse sicuramente saranno state lemotivazioni di chi ha partecipato a que-sta esperienza; ci sarà stato anche chiera là solo per curiosità, per stare congli amici o per trascorrere una vacanzadiversa dal solito… tuttavia credo chetutti quelli che se ne sono lasciati coin-volgere davvero, non fermandosi soloalla pur bellissima cornice festosa emondana, ma guardando in profonditànei gesti, nelle parole, negli atteggia-menti del cuore di tante altri giovani, nesiano stati arricchiti, sia umanamenteche spiritualmente. Anche chi è piùscettico o più “tiepido” nella fede nonpuò non essersi posto delle domandevivendo alcune esperienze o vedendotantissimi altri viverle così intensamen-

GMG: un’esperienza che fa crescere

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te. Ad esempio, perché tutti questi gio-vani come me si alzano di buon matti-no, dopo aver fatto la fila per una doc-cia fredda e veloce, essere andati aletto a notte fonda, aver dormito poco emale sul pavimento duro di una pale-stra, si mettono in fila pazienti al caldoper ore per salire su un treno stipaticome sardine per andare a sentire par-lare un vescovo in una chiesa o in unpadiglione di una fiera altrettanto gre-miti? Perché tutti costoro stanno ore eore in piedi sotto il sole cocente e dor-mono all’aperto mal riparati sotto lapioggia per ascoltare le parole di unvecchio vestito di bianco? E perchénonostante tutti questi disagi e difficol-tà sono sorridenti, cantano, ballano,scherzano e sono pieni di gioia? Perchése uno si trova in difficoltà trova subitoqualcuno che cerca di aiutarlo, puravendo un colore diverso di pelle e non

comprendendo una parola della sua lin-gua, al contrario di quello che avvieneogni giorno nella nostra quotidianità?Perché alla TV sento continuamenteparlare di razzismo, di guerre, di violen-ze e qui occidentali, africani, orientali,sudamericani si salutano, si scambianomagliette, cappellini, bandiere come sefossero amici da sempre? Come è pos-sibile questa aria di fratellanza univer-sale che si respira qui?...Chi è alla ricerca della fede nella suavita sicuramente partecipando allaGMG ha potuto fare un passo avanti. Echi già l’aveva ha potuto ritrovarenuovo entusiasmo e vigore grazie allatestimonianza concreta di tanti suoicoetanei.La GMG è sicuramente un’occasione dicrescita non solo per i giovani che vipartecipano, ma anche per la Chiesastessa. Il papa Benedetto XVI infatti ha

ringraziato tutti i giovani per la meravi-gliosa testimonianza di fede e di spe-ranza che hanno saputo dare a tutto ilmondo partecipando a questa GMG. E’dai giovani che possono venire la novi-tà, la freschezza, le idee, il coraggio permigliorare il mondo in cui viviamo. Unemozionato Angelo Scola, cardinale,prossimo Arcivescovo di Milano, pre-sentandosi ai giovani della nostra dio-cesi, ha chiesto innanzitutto il nostroaffetto per poter svolgere al meglio ilcompito di guidare la chiesa milanese.Dunque una esperienza indimenticabileper chi vi ha partecipato, preziosa pertutti. In tutti i giovani presenti a Madridc’era sicuramente almeno un po’ diquel “terreno buono” dove il seme dellaParola può mettere radici e che a suotempo produrrà frutto, in chi il trenta, inchi il sessanta in chi il cento.

Michele Abbiati

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▼ “Batti…baleno, è il tuo turno alzala mano il tempo per giocarsi e dire:tocca a me adesso;batti…baleno, prendi fiato e corri sicu-ro con Gesù che tende la sua mano achi come lui vuole imparare ad amaredi più!” Recitava così il ritornello di unadelle canzoni dell’Oratorio estivo diquest’anno, dal tema appunto“Battibaleno”. Un particolare da notarenel testo della canzone: non dice“tempo per giocare”, bensì tempo pergiocarsi, cioè mettersi in gioco, adesso,e in ogni istante. E tante sono le perso-ne che nell’estate appena trascorsa sisono messe in gioco: bambini, giovanianimatori e adulti, ciascuno secondo leproprie possibilità. L’Oratorio estivo (ocentro) a Besate è ormai una praticagià rodata (da più di 20 anni!) e speri-mentata, ma ogni anno sono necessariuno spirito e una vitalità sempre nuovi,per non rimanere indietro. Quest’anno,come già era stato dato cenno, si ècambiato qualcosa anche nella formaesteriore, ma la sostanza è rimastainalterata, cioè l’accoglienza, l’educa-zione, anche e soprattutto attraverso ildivertimento, delle giovani generazioni.Non quindi, come magari molti sonoportati a pensare, una sorta di “par-cheggio”, pur tenendo presente il sem-pre crescente bisogno delle famiglie diun posto (sicuro!) dove poter lasciare ifigli durante le giornate lavorative. Ibambini si cerca di inserirli nella vita digruppo, per questo non sono benaccetti giochi elettronici o cellulari, perevitare l’eccessivo isolamento, oltreche il possibile danneggiamento deglistessi oggetti. I tornei sono sempre benaccolti, in cui ci si sfida e si cerca intutti i modi di vincere (correttamente!);

i giochi organizzati del pomeriggio, asquadre, variavano tra i più disparati,dai classici pallavvelenata e castelloneai più elaborati con piccoli giochetti di

astuzia e di abilità, senza dimenticare irinfrescanti giochi con l’acqua, e il libe-ratorio tuffo in piscina di fine giornata.Gli animatori erano un bel gruppo, unitoe volenteroso, ben stimolati dagliincontri preparatori, tanto da lasciaresoddisfatti la responsabile e gli aiutantipiù adulti. Se un piccolo timore ci pote-

va essere per l’assenza in alcune setti-mane di Don Rinaldo, impegnato neicampeggi in montagna, subito è statosmosso, e tutto è andato secondo ipiani. Altra nota positiva è stato il cam-biamento nella mensa: la precedenterevisione del menu e l’incontro con iresponsabili del servizio, sono serviti aridurre di moltissimo gli sprechi, con ilrisultato che i bambini mangiavano dipiù.Passiamo alla new entry di quest’anno:i campeggi in montagna, in localitàCanosio nell’alta valle Maira (sopraCuneo). Anche qui, se qualche perples-sità iniziale poteva esserci per la novi-tà, subito è naufragata, lasciando spa-zio a serenità e felicità. Come sempreaccade i più ansiosi erano i genitori acasa, mentre tra i ragazzi regnava unaserenità….Il mix della vita di campeg-gio è semplice, ma il contatto costantecon i coetanei rafforza molto l’amiciziae lo spirito di gruppo; è quanto si èvenuto a creare anche con gli amici di

Batti…baleno, è il tuo turno alza la mano

il tempo per giocarsi e dire: tocca a me adesso;

batti…baleno, prendi fiatoe corri sicuro con Gesù che tende la sua mano a chi come lui vuole imparare ad amare

di più!

Estate 2011…tra oratorio e campeggi…

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Castelletto, con cui l’intesa è statasubito positiva per tutti e tre i turni, pursapendo quanto è facile per i più giova-ni legare amicizie (il difficile sta forsenel saperle mantenere!). Qualcuno eracurioso e la prima domanda al ritorno èstata: ma cosa si fa in questo campeg-gio? Curiosità subito ripagata, anche dafotografie e filmati. Innanzitutto va spe-cificato che si chiama campeggio ma sisvolge in case di montagna ben acco-glienti, la parola campeggio sta perl’esperienza propria della vita di grup-po. Qualche passeggiata in montagna èd’obbligo, che impegni tutta la giornataoppure solo il pomeriggio, e quantescorpacciate di nutella nelle merendein mezzo ai prati, tra i ruscelli e la natu-ra! Durante le escursioni c’è semprequalcosa da vedere, sia esso naturale oarchitettonico, e la curiosità dei ragaz-zi, si sa, è sempre un passo avanti…Così si raccolgono le fragoline, si con-tano le marmotte, si “pucciano” i piedinel laghetto, si fa un giro tra i resti deibunker militari, e molto altro!Nelle mattinate libere c’è tempo per ilgioco e per un momento di preghiera, omeglio di riflessione in gruppo, sui temiscelti dal Don con gli animatori; alcunigiorni si celebra la S. Messa, ben pre-parata e animata con i canti dagli stes-si ragazzi. Poi vi erano i momenti delpranzo e della cena, conviviali e frater-

ni (libero sfogoalla parola!), in cuia turno i ragazzipreparavano latavola e lavavanoi piatti al termine,mettendo in prati-ca la logica delsevizio, e va dettoche sono stati benaccettati, magaricon qualchemeraviglia deigenitori. Un grazieva agli amici cuo-chi di Castelletto,per i succulentipasti preparati,oltre che per laloro grande dispo-nibilità in tutto.La sera tempo pergiocare, cantare eballare insieme, oper vedere qualche bel film istruttivo,anche strappalacrime! Insomma, chi viha partecipato è rimasto per lo più con-tento, altri si convinceranno per il futu-ro, l’importante è far tesoro di questeesperienze!Importante è sottolineare come Oratorioestivo e campeggi non si escludono avicenda, anzi si completano l’uno conl’altro, ed è quanto anche si è cercato di

far emergere nel tradizionale HappyHours di fine luglio, tra cibarie, spettaco-lini, proiezioni, canti e balli.Ora che l’estate è ormai al capolinea,riprendono le varie attività consuete inParrocchia e in Oratorio, e a dare il viasarà proprio la Festa dell’Oratorio diDomenica 2 Ottobre. Forza dunque, rico-minciamo al meglio!

Alberto Abbiati

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A SANT’INNOCENTE

Sant’Innocenteera un guerriero ardente,

sull’acqua galleggiava,anche se l’armatura portava,

quando la salmasull’erba fu stesa,

le campane del paeselsuonarono a distesa,

il Popol con devozionelo portò in processione,

in chiesa fu portatoed il Popol lo invocò Beato.

Giancarlo Andreoni

LA PORTA DELLA VITA

Dentro la vitaè la storia infinita

che nasce ogni giorno allo spuntare del sole

chi nasce, chi muorechi si lamenta, chi prega il Signore

chi ancora si soffermaad osservare lo sbocciare

di un fiore

e fiducioso…pensa al domani con cuore gioioso…

come pagina biancadove segnare ogni

frammento di tempo

che scorre insensibile a ogni crocee si vive la vita che passa veloce

come battito d’ali come soffio soavee nell’attesa del giorno che muore

contento per quel che ha saputo daresul sentiero della vita continua a camminare senza falsi pudori

senza rabbie e rancori

e fra gioie e dolori, apre la porta alla vita

e guarda la grande verità della vita infinita!

Rosanna

Arte a Besate

IL PAPA BEATO

L’uomo venuto da lontanoPrese la Chiesa per mano,è stato il papa della gente,

visitò ogni continente.Ai giovani col cuor parlava,

ed ognuno lo ascoltava.La sua forte voce

Invita il mondo alla Pace;poi la sua voce si fa lieve,il suo passo si fa greve,

un Angelo biancoin cielo è volato,

il popol lo vuol Beato,tra gli angeli viene acclamato,la Chiesa lo proclama Beato.

Giancarlo Andreoni

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GRAZIE BESATE!▼

Quest’anno grazie anche ad alcunibesatesi amici dello “zio Franco”abbiamo terminato la casa di acco-glienza “amici di Matteo” .Zio Franco, cioè Franco Nidasio da dueanni è diventato un nostro sostenitorenon solo in Africa ma accompagnato da“zio Felice” ,il fratello, anche in Italia aLucca, dove presso la casa generaliziahanno provveduto all’imbiancatura deisaloni di ricreazione, della chiesa, delnuovo refettorio e di tanti altri spazirecentemente ristrutturati.Zio Franco ci è stato molto vicinoall’iniziativa missionaria che da qual-che anno con altri volontari stiamoportando avanti in aiuto alla popola-zione congolese, sempre più in gros-se difficoltà per la cronica mancanza

di acqua e cibo. Le varie offerte chezio Franco che ci ha fatto arrivare daBesate sono servite a coprire econo-micamente le iniziative in corso e aprogrammarne anche altre: letti per ibambini, campi agricoli da acquistareper dare lavoro alle donne, casa diaccoglienza da terminare, e così viasono solo alcune delle iniziative incorso a Bukavu, altre se ne stannoprogrammando, speriamo di nonrimanere soli e che gli amici besatesici siano sempre vicini.Le ricompense che ci aspettiamo nonsono quelle terrene ma ricompense“più grandi “ sono quelle del cielo,concludo questo breve ringraziamen-to con una frase della beata MadreGemma Giannini, nostra fondatrice:

Madre Antonia Grosso Superiora generale della Congregazione

Sorelle di Santa Gemma - Lucca

Ecco qual’ è lo scopo della vita:

Vivere d’amore nell’amore che

da vita!

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Racconti di unaesperienza africana

▼ Non vedevo l’ora di tornare inAfrica dalla “mia” Veronique” .Finalmente dopo un anno di prepara-zione il 28 di luglio sono ripartito perBukavu. La partenza è stata da MilanoMalpensa, dove 8 “valorosi” e un po’preoccupati volontari si sono trovatiper raggiungere la RepubblicaDemocratica del Congo e precisamentela città di Bukavu, sede dellaCongregazione Missionaria di santaGemma per terminare la costruzionedella casa di accoglienza per bambinidi strada detta “casa di Matteo”.Dopo 48 ore tra voli e trasferimentivari e diverse peripezie (una sosta nonprevista a Kigali in Ruanda, un guastodella jeep che ci stava portando a desti-nazione, qualche difficoltà a entrarenella Repubblica Congolese, alla doga-na ci hanno chiesto le impronte digitalicome delinquenti) siamo arrivati adestinazione.Abbiamo iniziato già nel pomeriggio alavorare, aperto il container speditodall’Italia l’anno scorso con i materialiper la costruzione casa di Matteo inizia-mo lo scarico .Ma dove è la mia Veronique? Eccola, unpo’ più cresciuta ma sempre con lo stes-so sorriso mi è venuta incontro e mi haabbracciato, ecco anche per quest’annola mia ricompensa, il mio “stipendio”per il mese da volontario è stato pagato.Iniziano i lavori, duri, faticosi, ci sonomuri da costruire, pareti divisorie inlegno da posare, controsoffittature da

fare, porte in metallo da costruire e met-tere in opera, inferriate da fare e posarealle finestre… riusciremo a fare tutto neigiorni che rimarremo a Bukavu? Una po’ di ansia era nell’aria, miocognato Giovanni, il coordinatore dellamissione era molto agitato e preoccu-pato di non riuscire a fare tutto.Ma la voglia di terminare la casa diaccoglienza e fare in modo che unacinquantina di bambini abbandonatipotessero avere un tetto dignitoso per

dormire all’arrivo della prossima sta-gione delle piogge ha avuto il soprav-vento. La cronica mancanza di acqua(anche per fare il cemento) - non c’èstata acqua 22 giorni sui 24 passati aBukavu, e anche l’energia elettrica cheandava e veniva e che sul più bello,quando serviva spariva - non ci ha fer-mati. Lavorando sia al sabato che ladomenica finalmente il 19 di agostopossiamo dire di aver terminato lacasa, mancava solamente una imbian-catura e la posa in opera di alcuni vetrialle finestre che in questi giorni dovreb-bero essere stati terminati da alcuni“lavoratori” congolesi che abbiamoassunto e pagato e soprattutto formatisui lavori da fare.Gli ultimi giorni durante il rientro cisiamo fermati a Uvira, per poter vede-re gli aiuti che dall’Italia e anche daBesate sono arrivati in Africa, l’acqui-sto di nuovi campi di lavoro per le

Quest’anno peròsono molto più felice del-l’anno scorso, Veroniquenon dovrà dormire piùall’aperto ma avrà anchelei un tetto per potersiriparare dal freddo, dalsole e dall’acqua .

L’africa sulla pelle e nel cuore

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donne, il microcredito per i giovanilavoratori, e altre iniziative che conl’aiuto di molti “amici” besatesi” sisono potuti avviare.E la mia Veronique? Che fine ha fatto ?Come l’anno scorso per i giorni passa-ti a Bukavu è stato il mio angelo custo-de, alla mattina veniva a salutarmi efino all’ora di pranzo non mi lasciava,nel pomeriggio dalle 14,30 sino alcalar del sole era sempre con me; ilgiorno di ferragosto abbiamo pranzatoassieme con tutti gli altri bambini pre-senti presso il centro , abbiamo canta-to e ho anche ballato con Lei.Quel sorriso, quello sguardo sereno efelice non mi lasceranno tanto facil-mente, anche ora che sto scrivendoquesto articolo la sua foto è sulla miascrivania e qualche “goccia di …“ stascendendo dai miei occhi.Quest’anno però sono molto più felicedell’anno scorso, Veronique non dovràdormire più all’aperto ma avrà anchelei un tetto per potersi riparare dalfreddo, dal sole e dall’acqua .Un grazie va ai miei compagni diavventura che hanno permesso di rea-lizzare questo sogno, un grazie allesuore che malgrado le difficoltà non cihanno mai fatto mancare nulla, e diconulla nel vero senso della parola, com-preso pizza e melanzane alla parmigia-na; ma un grande grazie va agli amicibesatesi che grazie alla loro generosi-tà hanno permesso di realizzare ilprogetto.L’avventura non finisce qui, il vulcanicomio cognato Giovanni ha già messo lebasi per mettere in piedi un Centro diFormazione Professionale per permet-tere ai ragazzi del centro che raggiun-go l’età giusta di imparare un lavorodignitoso per poter sostenere la pro-pria famiglia, ma di questo vi racconte-rò e spiegherò in un prossimo articolo.GRAZIE BESATESI !!!!

Franco Nidasio

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Contesto

▼ La proposta educativa e caritativasi inquadra in un progetto più ampioche la Congregazione MissionariaSorelle di Santa Gemma sta portandoavanti dal 1967 nella RepubblicaDemocratica del Congo .La Congregazione è presente in duecittà della regione del Sud KivuKavinvira e Bukavu che ne è la capita-le.La Repubblica Democratica del Congoha una estensione come un quartodell’Europa, è stata segnata in questiultimi anni da numerosi conflitti finaliz-zati al controllo delle immense risorsenaturali di cui dispone tra cui oro, dia-manti, uranio , cobalto e il coltan che èun metallo utilizzato nella telefonia cel-lulare e per i componenti informatici.E’ una nazione sfruttata dalla coloniz-zazione belga, poi dalla trentennale dit-tatura di Mobutu (1965-1997) quindi apartire dagli anni ‘90 invaso dagli eser-citi dei paesi vicini e da bande merce-narie che hanno sostenuto la guerracivile e gli scontri etnici .

Il conflitto è stato il più sanguinoso daitempi della II guerra mondiale ed è

stato definito “Guerra mondiale africa-na” per il coinvolgimento di molti eser-citi africani. Nonostante i primi accordidi pace firmati nel 1999 i conflitti sonocontinuati sino al 2002 causando oltre3,5 milioni di morti e 3 milioni di sfolla-ti.La maggior parte delle vittime sonocivili, di esse i bambini che costituisco-no oltre il 50% della popolazione con-golese, sono l’assoluta maggioranza.

Motivazione e localizzazione del progetto

▼ L’impoverimento crescente dellamaggioranza della popolazione nellaparte est della R.D.C. ha prodotto effet-ti nefasti sul contesto sociale e suglistrati più vulnerabili (donne e bambini) .La popolazione della città di KAVINVIRAnon è affatto esclusa da questa realtà.Le successive guerre che la RDC haconosciuto hanno aggravato questasituazione che era già allarmante. Tra legravi conseguenze che questa ha pro-dotto sulla vita delle popolazioni locali,si può sottolineare la dispersione scola-stica dei ragazzi e l’accentuazione dellapovertà economica delle famiglie. Il

progetto nella città di KavinviradelleSorelle Missionarie di Santa Gemma sidivide in due attività: una rivolta allafamiglia congolese, attraverso attivitàformative ed economiche rivolte agliadulti, formazione e sensibilizzazione aivari mestieri, alfabetizzazione, taglio ecucito, saponeria, piccolo commercio elavori agricoli. L’altra invece è di carat-tere prettamente sanitario attraversoun centro medico dove le giovanigestanti vengono assistite fino al partoe poi aiutate ed istruite sulle correttaalimentazione, oltre all’endemica curadei malati di AIDS.

Obiettivi del progetto

▼Questa iniziativa parte dalla modi-fica e dal perfezionamento di un’espe-rienza fatta negli scorsi anni da SuorElena una consorella dellaCongregazione Sorelle di santaGemma che consisteva nel prenderein affitto dei campi agricoli coi qualiinsegnare a gruppi di 10/15 donne illavoro di coltivatore.Dopo la “missione” del 2010 alcuniamici,in collaborazione anche con gliagronomi locali che già seguivano ilprogetto di Suor Elena, hanno svilup-pato un percorso formativo – educati-vo – economico che possa portare ledonne e le rispettive famiglie ad impa-rare un metodo di coltivazione , digestione della terra e della gestioneeconomica delle risorse messe adisposizione per una crescita persona-le autonoma ed imprenditoriale.

Dettagli progetto/budget economico

▼ Il termine “ADOZIONE” è statoscelto in quanto i singoli campi/proget-

“Adotta un campo di lavoro”

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S P E C I A L E A F R I C A

ti hanno durata minima di tre anni perpoi evolversi in una esperienza autono-ma ed imprenditoriale con l’accesso almicrocredito che aiuti i soggetti coinvol-ti alla piena realizzazione del progetto.Il progetto è rivolto a gruppi composti da5 donne appartenenti se possibile allostesso gruppo famigliare(madri di diver-si nuclei famigliari allargati); stiamo par-lando di dare sostegno a 40/50 persone(un singolo nucleo famigliare in Congo èmediamente formato da 2 genitori e6/10 figli oltre a nonni vari).Il progetto è suddiviso in tre anni minimi:

1° anno • Acquisto di un terreno agricolo dicirca 2500 mq • Acquisto delle sementi per la colti-vazione (da diversificare in base allerichieste locali) • Acquisto delle attrezzature agricolenecessarie (5 zappe + 5 annaffiatoi) • Acquisto di un mezzo di trasportoper trasporto raccolti (una bicicletta) • Formazione e coltivazione rudimentidella coltivazione, metodi di conserva-zione, approccio al commercio , ele-menti contabilità • Accompagnamento agronomo

Costo $ 750,00

2° anno • Percorso formativo, valutazione deiterreni, elementi contabilità, tipologiedelle coltivazioni • Accompagnamento agronomo • Acquisto sementi per anno

Costo $ 300,00

3° anno

• Acquisto sementi e fertilizzantinecessari alla coltivazione • Accompagnamento agronomo • Formazione continua: rotazione col-tivazioni Costo $ 300,00

Nei tre anni di “adozione” il gruppo dilavoro corrisponderà alla “Congre-gazione di Santa Gemma” un affittoche varierà in base alla vendita deiprodotti coltivati nei campi, si ipotizzaun affitto così articolato:

1° anno 10%

2° anno 15%

3° anno 20%

Da indagini fatte sul territorio e con-frontate con i coltivatori e gli agronomilocali si ipotizza un rientro economicodi un affitto minimo di :

1° anno $ 60,00

2° anno $ 100,00

3° anno $ 190,00

Per un totale di circa $ 350,00 nei treanni di adozione Conclusa questa esperienza di “ADO-ZIONE” il gruppo di donne potrà acce-dere al microcredito con l’assegnazio-ne del campo che sta già lavorandodove potrà proseguire l’attività agrico-la per il sostentamento della propriafamiglia in maniera autonoma.Risultati attesi

▼Si prevede di avviare almeno 10campi agricoli con un coinvolgimentodi circa 50 donne (5 donne x 10campi) che moltiplicate per le 6/10persone del nucleo famigliare signifi-ca dar da mangiare a circa 300/500persone (50 donne x 6/10 persone) .Un numero di persone coinvolte chepossono incidere in maniera significa-tiva sulla vita della città e soprattuttoagire da “volano economico” per tuttal’economia locale.

Costi dell’ adozione

▼Come si è potuto intuire il costocomplessivo del progetto è pari a1.350 dollari che al cambio attualecorrisponde a circa 1000,00 euro,che suddiviso nei tre anni è pari acirca ? 330,00 all’anno di adozione,con uno costo inziale (acquisto delterreno e attrezzatura) superiore.

PROPOSTA DI ADOZIONE:

1° ANNO € 500,00 2° ANNO € 250,00 3° ANNO €250,00

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AIUTI PRO-MAROCCO

Un gruppo di Besate, con l’aiuto di MOHAMED MOUSLIH, rappresentantebesatese dell’associazione SHORFA MRI,

sta organizzando per il prossimo mese di febbraio un viaggio in Marocco

con dei fuoristrada per portare aiuti alle popolazioni locali.

Serviranno scarpe, abbigliamento invernale ed estivo sia per adulti che bambini,

materiale di cancelleria, piccoli giocattoli. Chi volesse può contribuire a donare del materiale prendendo contatti con

gli organizzatori ai seguenti numeri telefonici:

Spelta Alessandro: 02/90098156 - 329/2106970Cantoni Carlo: 02/9050245 - 320/8503644

Foto del viaggio in Algeria, organizzato per portare aiuti alle popolazioni nomadi

TOUAREG. (marzo 2011)

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✒ - Una novità - disse un giorno miopadre rientrando. - Per l’ottobre saran-no aperte le scuole tecniche diAbbiate.- Sarebbe però un vero peccato chenostro figlio dovesse sospendere ilginnasio. Non vedi la sua predilezioneper le materie letterarie? La scuolatecnica non mi sembra per lui.Era mia madre che teneva duro per lacontinuazione del ginnasio, qualunquesacrificio dovesse costare.- Capisco, capisco. Ma tu, Cecchina,hai ancora il pregiudizio che siano lescuole a risolvere la vita degli uomini.Se il nostro ragazzo ha un’intelligenzasuperiore (tu mi capisci) troveràugualmente la sua strada. E se sarà unuomo come tutti, non saranno statecerto le scuole tecniche a rovinarlo.Intanto dirò all’amico Della Torre dicontinuargli il latino.Chi sofferse più di tutti della decisionepresa, fui io. Le dieci materie, invecedelle cinque che avevo in ginnasio, miopprimevano con tutto il loro peso ete-rogeneo. L’umile scoletta del paese misembrava un immeritato castigo.In una rigidissima nebbiosa mattina didomenica ero a metà della strada traCastelletto e Abbiate, coi piedi nellaneve abbondante caduta la notte.- Anche di domenica due miglia distrada per il latino! -. E il maestro era

furioso, non teneva conto di tutto ilresto che mi pesava sulle spalle, delfrancese, del pianoforte: era troppo emi misi a piangere.Un signore anziano dall’aspetto gravee pieno di bontà, mi sollevò la testadalla barricata dove l’avevo appoggia-ta insieme alle favole di Fedro, m’in-terrogò e cercò di consolarmi:- Coraggio, mio caro, coraggio. Capiscoche è cosa dura, ma ti troverai contentoun giorno. Su, su, sii forte e continua lastrada. Mi pare però - aggiunse - che tuprenda le cose troppo sul tragico.Distribuisci bene la giornata; vedrai chec’è tempo per tutto.- Caro il mio filosofo - dicevo tra me,continuando l’ingrato cammino - haiproprio ragione, io me la prendo troppo.Cominciai da allora a riformare permio conto i programmi.I giochi, la ginnastica ebbero il postod’onore perché anche gli antichi grecie romani li tenevano in grande consi-derazione. Battaglie a palle di nevefino ad avere mani e piedi infuocati,salti in alto, in lungo, sui letti di casa osulle sponde dei bastioni, corse sfre-nate fino a sentirmi esaurito, tennerosempre il mio corpo elastico.Sentivo che il giuoco, con tutte le sue

invenzioni, e per il movimento cheimprime a tutto il corpo, ricreavaanche il cervello, e gli dava resistenzae limpidezza.Aveva ragione il savio uomo: io me laprendevo troppo!...La scuola era mista: c’erano anche lefanciulle. Portavo a scuola le primerose per le più carine, e tiravo il codi-no a quelle nel banco davanti a me.Una era tanto brava in matematica, unvero talento! In cambio dei fiori, miaccontentavo che mi desse la soluzio-ne dei quesiti nei giorni delle prove inclasse. Intanto ch’ella si affannavasulle cifre, io pensavo ai suoi capellibiondi e a quel suo talento che mi sco-dellava il risultato pronto.Il disegno esercitava su di me unavera attrazione! La mia meraviglia cheuna materia così artistica non trovas-se posto nei programmi del ginnasio,era più che giustificata. Come si puòarrivare ad una vera formazione clas-sica senza saper disegnare?Il mio professore aveva idee moderne,anzi precorreva i tempi. - Cogliete le piùbelle foglie che trovate nei prati e neigiardini, incollatele dopo averle essicca-te, e copiate dal vero, sempre dal vero.

“La passione dominante”L’autobiografia di Felice Lattuada (28ma puntata)

Abbiamo lasciato Felice che frequentava il ginnasio a Vigevano, perfarsi una soda cultura ma in un ambiente sconosciuto, estraneo alla vitarurale ma rassicurante vissuta fino a poco prima a Castelletto diAbbiategrasso. E fu proprio la comodità della vicinanza a convinceresuo padre a fargli cambiare scuola, senza stare tanto a sottilizzare suicontenuti dei diversi insegnamenti: si trovò così iscritto alla scuola tec-nica di Abbiategrasso, una vera novità per il borgo dove fino a quelmomento l'istruzione si fermava a quella elementare. Ma Felice si adat-tò subito alla più comoda situazione, da adolescente normale, un po'ancora bambino e un po' già ometto: studiare il meno possibile, avvi-cinarsi all'universo femminile, assumere atteggiamenti da artista e cosìvia. Era l'ottobre del 1893 e nessuno prevedeva che avrebbe veramen-te dimostrato un genio artistico, che vent'anni dopo avrebbe debutta-to al teatro Dal Verme di Milano come compositore di un'opera lirica;e, qualche anno dopo, alla mitica Scala di Milano.

Mario Comincini

segue ➛

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Cercate quelle che hanno le linee piùleggiadre, più ornamentali, non saziate-vi mai di osservare la natura.Delizioso invito! Dove un’occasione piùbella per girare con le compagne neiprati fioriti, lungo i filari degli alberi acercare le più originali foglie, i più vaghifiori, con l’album sotto il braccio?Questo si chiama avvicinare l’uomoalla natura, alla grande madre di tutto!Nessun professore del ginnasio diVigevano aveva avuto idee simili ed iocominciavo a pensare che mio padreavesse ragione.Si rimedia a tutto. Non sono le scuoleche fanno gli uomini. Bisogna inter-pretare scuole e programmi, bisognaricrearli con la nostra fantasia, estrar-ne ciò che è adatto al nostro tempera-mento, rigettarne le pedanterie, sfug-gire alla monotonia degli insegnamen-ti, al pericolo degli uomini a serie.Forte di queste illuminazioni paternetrovai tempo per tutto, e tutto andòfuori tempo, ma in modo così genialeche i tre anni della scuola tecnicavolarono allegramente, portati dal

vento delle favorevoli vicende, che for-marono a poco a poco la leggenda cheio dovessi essere un ragazzo da tratta-re un po’ diversamente dagli altri, etale da usarmi qualche speciale con-cessione.

✣ ✣ ✣ ✣ ✣ ✣

La maggiore delle mie sorelle non riu-sciva a ricordare la storia. Personaggie vicende si confondevano nella suamente con miscugli divertentissimi,anche per colpa del professore, cheriduceva uno studio così interessantealla lettura del manuale di classe.Perché fatti e figure si imprimesseronella sua memoria, pensai di realiz-zarli teatralmente con pugnali espade alla mano. Disponevo di duefratelli, di una sorellina, di un amicocosì fidato che potevo trattare comeuno schiavo. Chi doveva vibrare ilcolpo fatale, atterrare il nemico, pro-nunciare con la voce tonante le sen-tenze passate ai posteri: DelendaCarthago! Guai ai vinti! Anche tu,Bruto... Varo, Varo, rendimi le mielegioni! ero naturalmente io.

Con poche gonne di mia madre, che ciarrivavano fino sotto le ascelle e figu-ravano come toghe, pochi sandali,qualche elmo di cartone, bende intesta per le vestali e per le matrone, lastoria romana da Romolo a Cesare(l’Impero era troppo complicato) passòdavanti ai suoi occhi atterriti nellefigure più salienti, nei momenti piùculminanti.I tiranni si spegnevano, dopo le con-giure, negli angoli bui delle camere;Lucrezie e Cleopatre esalavano gliultimi respiri sulle coperte e sui cusci-ni buttati sul pavimento. Orazi, Curiazi,triumviri, patrizi e plebei si rincorreva-no per le camere, mettevano sossoprala casa.Mia madre tornando da scuola trovavale imposte chiuse, le candele accese,e qualche romano steso a terra, ranto-lante fra una indescrivibile confusione.Mia sorella l’assicurò che per lei lastoria romana stava diventando lacosa più chiara del mondo, e potem-mo, con minor anarchia, continuare ilnostro matto divertimento.

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Io sono pittore figurativo perché mi interrogo ossessi-vamente, se pur vanamente, sul mistero dell'essere.Ciò che è solo gioco non mi appaga, perché non è unadomanda. La possibile bellezza della veste del giocoresta chiusa in se stessa, finisce lì. La possibile bellez-za di una domanda sul mondo è una porta costante-mente aperta sul mistero. Luca Vernizzi

Riflessioni...✒

Senza più occhi e orecchiein un sogno non sognato, il silenzio non si ascolta, il buio non si vede,ogni campana suona all'impazzata

senza batacchio.

▼ Fino a qualche deci-na di anni fa, l’altaredella nostra ChiesaParrocchiale si presenta-va come nella fotografia riprodot-ta in questa pagina. Lafoto ha una cinquantinad’anni. I meno giovaniricorderanno i due lam-padari pensili sospesisopra i due lati dellabalaustra che separa l’al-tare dal resto della chiesa.Ricorderanno anche ilvelo che si vede dietrol’Altare, che, a secondodei Tempi Liturgici,veniva steso con coloridiversi. I colori eranoquattro: il nero per idefunti, il viola per itempi di Avvento, il bian-co per la Santa Pasqua eper il Santo Natale e ilrosso per il tempo dellaPentecoste. Da un po’ ditempo i veli non sono piùusati e per i due lampa-dari pensili sarebbemeraviglioso poterli rive-dere ancora sospesi soprala balaustra.

Carlo Rolandi

A m a r c o r d

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▼ Una sentenza del tribunale diMilano, è per gli animalisti, il veroscoop dell’estate 2011. A fronte di unacontesa tra una “Gattara” ed i condo-mini residenti in uno stabile nel quale lastessa posiziona cibo e casettine varie,il giudice ha così sentenziato: “I gattisono animali sociali ed il loro aggirarsiliberamente per gli stabili condominialinon è contrario alle regole”… Nediscende che: “ I gatti che stazionano evengono alimentati nelle zone condo-miniali non possono essere allontanatio catturati per alcun motivo”…Non entro nelle pieghe della contesama da veterinario qualche piccola con-siderazione mi sento di farla. Il gatto èda sempre considerato l’animale liberoper eccellenza; falso, opportunista,approfittatore, grande attore ma sem-pre libero nello spirito. Non serviva l’en-nesimo laureato in giurisprudenza a

ricordarcelo ram-mentiamoci peròche la libertà diogni essere viventefinisce sempre ecomunque quandova a limitare quelladi altri soggettiumani o animali

che siano. E’ una regola non scrittadella civiltà ed in questo caso, se mipassate l’affermazione, anche di igie-ne. Il gatto di colonia (non la città!!) faquello che vuole ma in natura nonmangia mica così tanto: è bene farlosapere alle gattare che, non si sa beneper quale motivo, lasciano quantità dicibo in giro da nutrirci reggimenti difelini: questo naturalmente lo hannocapito anche nutrie, pantegane, volpi,piccioni… Il micio libero ha due obiet-tivi nella vita; nutrirsi e riprodursi enaturalmente i maschi prediligono ilsecondo aspetto, non dimenticandosimai di farlo capire a tutti con simpaticiricordini odorosi. Se i gatti hanno cibo avolontà si riproducono ad un ritmo verti-ginoso ed una femmina può fare anchetre parti l’anno generando da due a settesimpatici micini a nidiata che a loro voltasi impegneranno a propagare la specie in

una interminabile catena. Certo, se il cibofosse scarso… Torniamo ai maschiettidelle colonie ed al loro vizietto di marca-re il territorio: l’odore dell’urina di ungatto intero è pestilenziale. Il buon giudi-ce non ha preso in considerazione que-sto aspetto: chi deve pulire?? Lui, la gat-tara o la donna delle pulizie del condomi-nio? E a spese di chi? Ahi, ahi caro legu-leio, questo lo devi dire nella sentenza seno ti presenti con secchio e ramazza inmano. Certo, se si sancisse l'obbligo disterilizzazione di questi soggetti(intervento fatto già gratuitamente dalservizio veterinario dell’ ASL) molti pro-blemi sarebbero risolti alla radice.La gattara deve occuparsi anche diquesto come a lei spetta il compitodella sorveglianza sanitaria dei sogget-ti. Chi deve curali quando sono malati?E come la mettiamo con la presenza diparassiti intestinali potenzialmente tra-smissibili o con pulci e zecche?Scusatemi, non ce l’ho coi gatti, anzi, mami sono fatto prendere dalla penna.Volevo solo far notare come ancora unavolta si è legiferato sulla pelle di nostrianimali senza consultare chi di essimagari ne capisce un po’ di più di ungiurista.

Gallo

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Gatti di colonia

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“L’ultima ringhiera”▼ …”Sono solo commediole” dicequalcuno ironizzando sul nostro mododi far teatro.“Meno male – rispondo io – che inquesto momento ci siamo noi che con-tinuiamo a farne di “commediole”.Nel panorama teatrale odierno la fannoda padrone i musical, tanto pieni dieffetti speciali quanto poveri di bravu-ra e contenuti, tutti con le basi, tutticon pochi attori, tutti scopiazzati, tuttitroppo perfetti, tutti fantasmagorici,tutti così… banalmente uguali.A dispetto di santi e fanti, lo zoccoloduro dall’Arcobaleno si è ripropostocon una sana, pungente, nostalgicacommedia dialettale, vecchio stile macon un testo ancora fresco di stampa.Suvvia, abbiamo di che lamentarcitutti i giorni e almeno a teatro faccia-moci quattro belle risate!!! Il Gelindo,la Piera, L’Ettore, la Marisa… perso-

naggi usciti dalla penna di EnzoGiannotta, rubati ad un mondo a noiben noto che purtroppo va inesorabil-mente scomparendo, uno sprazzo dipadano nel buio cielo del mondo glo-bale verso il quale non si può non pro-vare un pizzico di nostalgia.Sullo sfondo di un tempo che galoppaveloce sulla tastiera di un computer enaturalmente sulle ali di internetsiamo riusciti ancora una volta a nonfar addormentare il pubblico anzi, atenerlo bel sveglio per un paio d’orecon un crescendo di colpi di scenaben conditi da una babele di dialetti.Il tutto accompagnato dalla meneghi-na musica di Diego e Franco che condue chitarre ed una armonica ci ricor-dano quanto poco ci voglia per tocca-re il cuore della gente.Non sarà “cul-tura” ma fa tanto bene allo spirito.Se ci daranno spazio al cineteatro (cosa

volete, il cinema innanzi tutto, verafonte di cultura e divertimento!!) saremoancora in scena nel mese di ottobre persoddisfare le numerose richieste. Incaso contrario ci metteremo al lavoroper preparare qualcosa di nuovo.Occhio quindi alle eventuali locandinesparse per il paese: tutti con noi adifendere “L’ultima ringhiera”!Ops, dimenticavo il cast. Provvedo:

Gelindo - Valè Carlo Alberto

Piera - Covone Rita

Adele - Lonati Nadia

Mariusa – Zanellato Anna

Ilaria – Cinonino Fabiola

Ettore – Ferrarese Domenico

Luis – SBRAJON Andrea

Lella – Giovacchini Orietta

Galimberti –Guerreschi Claudio

Sciur Chiesa – Cantoni Gianluigi

Chitarra e Voce – Franco e Diego

Gallo

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I nostri sogni dipendono dalleonde elettromagnetiche?

▼ DAL fisico greco Artemidoro allo psicoanalista austria-co Sigmund Freud, gli scienziati hanno sempre cercato disvelare il perché dei sogni, interpretandone il significato inchiave premonitrice o rivelatrice di desideri e traumi.Secondo uno studio tedesco però l'incubo di cadere da ungrattacielo o di perdere un dente non sarebbe provocato daparticolari condizioni psicologiche ma da onde magnetiche.

Una ricerca del Centro di Medicina Spaziale di Berlino sug-gerisce infatti che sia tutta colpa del magnetismo e che iricordi di un'infanzia difficile c'entrino ben poco. Lo psico-logo Darren Lipnicki ha registrato un legame tra la bizzar-ria dei propri viaggi onirici, pazientemente trascritti ognimattina per sette anni, e l'attività geomagnetica locale. Giàaltri studi avevano messo in relazione la bassa attivitàmagnetica terrestre con l'aumento nel cervello della produ-zione di melatonina, un potente ormone che assesta il ritmocircadiano del nostro corpo. Così Lipnicki, dopo aver osser-vato che un eccesso di melatonina può sballare l'equilibriodei nostri sogni, si è chiesto se lo stesso meccanismo

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Uno scienziato ha registratoi propri sogni per anni, confrontandoli con i livellidi magnetismo.

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valesse anche per le onde magnetiche. Per dare una rispostaa questa domanda ha annotato meticolosamente le sue fan-tasticherie notturne dal 1990 al 1997, per un totale di 2387sogni. A quel tempo lo psicologo tedesco era ancora unragazzo ma aveva già chiaro in testa cosa avrebbe fatto nellavita: "Sapevo che un giorno avrei utilizzato tutti quei sogniper una ricerca scientifica". Per realizzarla, ha suddiviso isogni registrati in cinque categorie a seconda del grado distranezza: al gradino più basso quelli semplicemente rappre-sentativi della realtà, a quello intermedio quelli inverosimilima non impossibili da realizzare e al più alto quelli comple-tamente scollegati dalla realtà. "Tra i più strani - spiegaLipnicki - c'è ad esempio quello di trovarmi in riva al marecon una scimmia parlante. Difficile pensare a un legame pre-ciso tra un sogno del genere e un'esperienza passata".Durante gli anni di paziente trascrizione, Lipnicki ha vissutoa Perth, in Australia, dunque per la sua ricerca ha preso inesame l'attività geomagnetica quotidiana di quella zona,mettendola a confronto con il grado di assurdità dei sogni. Ilrisultato non ha lasciato troppi dubbi: quelli più strambi arri-vavano proprio nei giorni in cui l'attività magnetica era piùbassa. "Una ricerca senza dubbio originale - spiega AntonioMeloni, dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Geofisicae Vulcanologia di Roma - ma che comunque si basa su para-metri soggettivi. Il legame tra attività magnetica e infarti, adesempio, è dimostrato da dati oggettivi, ma in questo casosiamo di fronte a un fenomeno diverso. Non possiamo basar-ci sulla ricerca di un singolo individuo, che oltre tutto ha clas-sificato i propri sogni in base a parametri assolutamente per-sonali. Senza contare che l'indice K è globale. Pur avendodelle scale diverse a seconda della latitudine, il suo flussoesterno è comunque globale". Tra gli studiosi del settore,sono in molti a pensare che il magnetismo sia capace diinfluenzare non tanto i sogni quanto la qualità del nostrosonno. Alcuni hanno cercato di dimostrare che quando

andiamo a letto, se orientiamo la testa verso nord e i piediverso sud, facilitiamo il flusso del magnetismo terrestreattraverso il nostro corpo, cosa che induce un sonno senzasogni e ristoratore. Tra le raccomandazioni di alcuni espertic'è addirittura quella di evitare letti con strutture in metallo oparti metalliche nei materassi, perché hanno influssi magne-tici negativi sull'organismo. Le onde magnetiche altro nonsono che il risultato dell'iterazione tra il campo magneticodella terra e il vento solare, che la pervade con il suo flussodi particelle interplanetario. Quando questa scia arriva sullaterra innesca dei sistemi di corrente elettrica che produconocampi magnetici che a loro volta si aggiungono a quello ter-restre. Secondo alcuni scienziati, l'attività di queste ondeinfluenza le nostre vite e i sogni dunque non sarebbero, comedice una famosa canzone, desideri di felicità ma reazioni pro-porzionali all'indice K, che, nell’’arco della giornata, ve nesono otto ad intervalli di tre ore. Che in un futuro, vicino olontano, si possa comandare i nostri sogni a secondo dellenostre volontà, variando i campi elettromagnetici vicino a noi,potrebbe essere una teoria possibile. Una teoria interessan-te, ma certamente meno romantica.

Da “pigreco” Carlo Rolandi

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Ci uniamo con convinzione all’appello di imprese, banchee organizzazioni sindacali ad una grande assunzione diresponsabilità da parte di tutti ed ad un segnale didiscontinuità per una politica economica che assicuri lasostenibilità del debito pubblico e rilanci una stagione dinuova occupazione.Ininterrottamente in questi mesi abbiamo denunciato lasituazione drammatica del Paese. Una crisi che continuaad abbattersi in maniera pesante soprattutto sui più debo-li, sulle famiglie a reddito fisso e sui pensionati. Più di ottomilioni di poveri, i risparmi erosi, il calo dei consumi,anche quelli alimentari, sono indicatori chiari di una situa-zione economica e sociale allarmante e fortemente espo-sta agli attacchi speculativi dei mercati internazionali.

A fronte di questa grave situazione il Governo si è limita-to ad avviare una manovra economica iniqua e sbagliata,che finisce per colpire ancora di più i cittadini.

Per rilanciare lo sviluppo del Paese e per protestare con-tro l’aumento spropositato di prezzi e tariffe stiamo orga-nizzando la manifestazione “Tasche vuote” il 15 settem-bre a Roma a Piazza Montecitorio, con il coinvolgimentopiù ampio possibile di tutte le Associazioni deiConsumatori e delle forze sociali del Paese.

Nell’ambito di questa prima iniziativa, a cui ne seguiran-no altre anche su questioni specifiche, inviteremo i citta-dini a portare in piazza i simboli della crisi e rilanceremo

le nostre proposte per una manovra alternativa, che nonpesi unicamente sulle famiglie, riducendone ulteriormen-te il potere di acquisto con conseguenze gravissime perl’intera economia.

Per risanare e rilanciare nel contempo l’economia delnostro Paese è infatti necessario avviare:

- Tassa sulle transazioni finanziarie,- Equiparazione tassa su rendite finanziarie

(eccetto titoli di stato) a media europea del 20%,

- Più determinata lotta all’evasione fiscale,- Tassa sui patrimoni sopra 2 milioni di Euro,- Taglio delle accise sulla benzina,- Sblocco delle infrastrutture, per rilanciare

imprese e occupazione,- Tagli ai costi della politica, principalmente su:

• abolizione Province con salvaguardia occupazionale,• accorpamento piccoli comuni,• tagli dei frange benefit di Parlamentari,

manager pubblici e amministratori locali.• politica di liberalizzazioni, a partire

dal settore dei carburanti.

Siamo convinti che solo una grande stagione di impegnoper una nuova cultura della responsabilità che accomunile forze della società e riformi la politica, strumento indi-spensabile della democrazia, potrà rilanciare il Paese.

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COMUNICATO STAMPA - 28 LUGLIO 2011

Crisi: il 15 settembre manifestazione “tasche vuote”. Iniziativa di protesta e di proposte

per una manovra giusta ed equa. Manifesto per un consumo responsabile.

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“Spettabile redazione,vivo in un condominio composto da 18 appartamenti conrelativi 18 box e 18 posti auto, un nuovo vicino che si è tra-sferito da poco, durante l’ultima assemblea ha richiesto chefosse ricavato nel giardino condominiale, vicino all’ingres-so del suo appartamento, un posto auto a lui riservato inquanto disabile. L’amministratore non ci ha ancora fattosapere nulla in merito, siamo obbligati a realizzare questoposto auto?

(lettera firmata)

Gentile Lettore,i diritti che spettano a ciascun condomino su una partecomune possono essere derogati solo con il consenso una-nime di tutti i condòmini, quindi occorrerebbe porre il que-sito all’ordine del giorno della prossima assemblea e

deliberare con le maggioranze previste.Nel caso specifico ci sono delle leggi speciali che stabili-scono delle maggioranze in rapporto a specifiche materie,tra cui l’abbattimento delle barriere architettoniche e lacostruzione di parcheggi ad uso comune. Nel caso di spe-cie, però, mi sembra di capire che il condomino abbia giàla disponibilità di un box e di un posto auto all’interno delcondominio, di conseguenza, per avere un nuovo postoauto a lui riservato nel giardino comune, dovrà ottenere ilconsenso unanime da parte dell’assemblea.

Questo spazio rimane a disposizione dei lettori che vorran-no avere una consulenza gratuita su tematiche e problemi

relativi al condominio. Per richiedere una consulenza è suf-ficiente inviare un’e-mail a:[email protected] indicando nell’oggetto “piazza del popolo - l’amministrato-re risponde”. Le richieste verranno selezionate della reda-zione e le risposte, fornite da un Amministratore immobilia-re professionista, verranno pubblicate.

27Piazza del Popolo ‘98P A R O L A D ’ E S P E R T O

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▼Di ritorno dalle vacanze, il bisogno diandare al cinema è stato immediatoed in parte dovuto al festival diVenezia: leggere trame, titoli e vederei trailers mi hanno veramente fattosentire il bisogno di sedermi in unacomoda sala e gustarmi il film. Lascelta del titolo è stata affidata allamia compagna che, appassionata datematiche extraterrestri e fantascien-tifiche, ha proposto SUPER 8 diAbrams presentato da Spielberg.Questa cosa del “presentato da”spesso è una fregatura, cioè mi è piùvolte capitato di vedere un film brut-tissimo presentato da un regista cheamo (Rodriguez ha recentementepresentato “Predetors”); non è que-sto il caso, perchè in effetti, Spielbergha dato il patrocinio ad un film cheavrebbe potuto benissimo essereannoverato fra i propri lavori ed ilregista, J.J. Abrams, è comunquenoto quantomeno per la serie televi-siva “Lost”.

Il mistero comincia appena varcata lasoglia del multisala: semibuio, negoziin gran parte chiusi, due casse funzio-nanti su otto, scale mobili bloccate. Igiovani che si occupavano di strappa-re i biglietti: spariti.In nessun posto e mai prima d’ora hovisto in modo così evidente e giuro,un, po’ spaventoso il segno della crisi.Abbiamo sdrammatizzato, cominciatoa riderne. Infine ho concluso: non èsolo il segno della crisi, ma il risultatotangibile di uno sviluppo dissennato,

e, usando termini cinematografici,senza regia.Questo multisala, (ex Medusa oraSpace cinema) apre le sue porte nel2006 decretando la trasformazionedello storico cinema di Rozzano“Fellini” in sala per spettacoli vari ealtre iniziative culturali. La nuova filo-sofia imponeva gran numero di sale,ma in generale voleva il cinema comeluogo d’intrattenimento (e grandispese): negozi, ristoranti, bar, pub.Titoli da Blockbuster imposto dallegrandi case di produzione a discapitodel di una programmazione più raffi-nata, low budget e a basso profitto.Bene: dieci anni dopo, ad Assago, a 3km di distanza, un nuovo multisalaUCI Cinema, con nuove poltrone,nuove facce, nuovi negozi (ancora unpo’ poco frequentati a dire il vero),favorito dalla vicinanza con la MM2,dall’uscita dell’autostrada e ben collo-cato fra centro commerciale e nuovoquartiere di uffici (disabitato), mette inginocchio il multicinema di Rozzano etutti coloro che ci lavoravano, che cihanno investito, che si sono indebitati

e ci costringe a raggiungere la sala (la13!) in penombra.

Ma... torniamo al nostro “Super 8”:

storia di tredicenni, treni ed extra-

terrestri.

La storia andrebbe vista pop corn allamano: sgranocchiare lentamente ecambiare ritmo della masticata.Sgomitata alla mia Lei alle note di MySharona dei The Knack.Si narra di una compagnia di adole-scenti indaffarata nella realizzazionedi un film horror, a base di Zombie, inSuper 8: formato di pellicole molto invoga negli anni’ 70 riconoscibilissimeper una particolare “atmosfera” di cuitutti i video erano permeati.

L’intraprendenza del gruppo li spingea cercare delle locations particolaridove muovere i personaggi: una sta-zione dei treni abbandonata. Duranteun “ciak” assistono ad uno stranoincidente in cui un pick up (i film ame-ricani d’epoca ne sono pieni) si sca-glia contro un treno merci facendoloderagliare. Questo è l’evento cruciale

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SUPER 8:treni, tredicenni,extraterrestri

Vuoi recensire un film che ti ha colpito?

Invia una mail a

con oggetto: POPCORN

[email protected]

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del film e ciò che il treno contenevasarà il mistero che ci porterà sinoall’ultima scena, insieme alla naturaleprepotenza e omertà dei militari che sioccupano di nascondere la verità sullanatura del trasporto. Cosa alla qualesiamo fra l’altro abituatissimi: milita-ri=reticenza, manimolazione, com-plotto. Un concetto veramente globa-lizzato.

La fantascienza di Abrams miscelamolto bene azione e sentimento: lapsiche dei protagonisti, i loro problemie le ragioni che li portano ad agire inun certo modo sono elemento fonda-mentale della trama. Il mistero permeail film ma viene tenuto ai margini,come fosse una sensazione per buonaparte della sua durata, rendendo piùcredibile e appassionante il momentoin cui si svela.

Quello girato da Abrams insomma, èuna dichiarazione d’amore aSpielberg, agli anni 70-80, all’adole-scenza e ad una fantascienza del pas-sato fatta di buoni sentimenti, speran-za nelle nuove generazioni e lieto fine.

Gianluca Recalcati

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▼ Per la prima volta dopo molti anninon troverete su queste colonne l’arti-colo sull’attività sportiva dell’A. C.Besate. Il motivo è molto semplice: l’A.C. Besate non si è iscritta alCampionato 2011/2012 e dopo 22anni di attività ha chiuso i battenti.Molti di voi conoscono già questa noti-zia, poiché in paese a fine campionatose ne è parlato parecchio. La decisio-ne è stata presa dai dirigenti e dalPresidente nell’ultimo consiglio di giu-gno, di fronte ad un bilancio insosteni-bile senza l’arrivo di nuovi sponsor. Leproblematiche, per chi ci ha seguitofin qui, sono sempre state chiare atutti: pochi sponsor e troppe spese,generate soprattutto dalla mancanzadi un campo da calcio a 11 in paese.In questi 22 anni molte parole in meri-to sono state dette e ascoltate, ma ifatti non si sono mai visti: il campo aBesate non c’è e nessuno ha mai ini-ziato la sua progettazione e/o realizza-zione. Questa mancanza ha portato lans. squadra ad avere un handicap neiconfronti degli avversari, in terminieconomici. Ed ha gravato sui bilancifino a decretarne la fine.La squadra, sostenuta da sponsorgrandi e piccoli e dal contributo delComune, ha fatto tutto quanto era pos-sibile per rimanere a galla ed esserecompetitiva negli anni passati, maoggi questo non è più possibile. Se per“tenere in piedi” una squadra devorinunciare alla fornitura sportiva deicalciatori, alle giacche a vento per chista in panchina, ai k-way, al rimborsodelle visite mediche, allora è davveroarrivato il momento di fare una rifles-sione seria. A un ragazzo che s’impe-gna, si allena due volte a settimana,dedica 30 domeniche all’anno a que-sto sport, non si può certo chiedereanche un contributo economico.L’impegno e la dedizione, sono questi i

contributi che i giocatori devono dare.E i nostri, possiamo dirlo davvero conorgoglio, lo hanno sempre fatto.Come noi, molte squadre del circonda-rio (anche blasonate) hanno chiuso omeditano di farlo. La parte dilettanti-stica del nostro calcio, in Italia, neces-sita di una profonda e sostanziale revi-sione , poiché non è davvero concepi-bile che far divertire 20 ragazzi, senzaalcuna velleità di promozioni o ascesetra i semiprofessionisti, siano neces-sari - come minimo - 10-15 mila euroall’anno. Può farcela solo chi ha strut-ture sportive adeguate, utilizzabili percostruire un solido settore giovanile(primi calci, pulcini, giovanissimi, ecc.)da cui attingere fondi e nuovi giocato-ri. Chi non ha questa struttura, oggi,nelle categorie inferiori, è destinato achiudere.Ma in questi anni ci sono state cosìtante belle esperienze, rimangono cosìtanti bei ricordi, che la delusione perquesta decisione non può cancellare

ciò che è stato per noi appassionatidirigenti, per i giocatori che hannovestito la maglia giallo-verde delBesate, per i tifosi che ci hanno segui-to nelle trasferte più lontane. Un gra-zie, lo dico sinceramente, va rivolto atutti voi: che ci avete seguito, letto esostenuto. Agli sponsor, che in 20 annihanno investito cifre importanti . Alledecine di dirigenti, che dal ’88 si sonosucceduti ed hanno speso tempo percostruire qualcosa di bello. E alle cen-tinaia di giocatori che con impegnohanno vestito la ns. maglia del Besate.Un grazie speciale, permettetemelo,va rivolto a quelle persone che nel-l’estate del 1988 decisero di fondarel’Associazione Calcio Besate, per ilsolo scopo di far divertire 20 ragazzi,possibilmente di Besate. Quella deci-sione ha regalato, per 22 anni, diverti-mento e soddisfazioni a centinaia diragazzi e tifosi. Grazie di cuore e unarrivederci ai ns. tifosi!

A. C. Besate

Besate, 12 settembre 2011

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Delibera di C.C. n. 16 del 22.06.2011OGGETTO: LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA

PRECEDENTE (DAL N. 10 AL N. 15).

IL CONSIGLIO COMUNALE

Dato atto che nella seduta del 21.03.2011 sono state assun-te le deliberazione dal n.10 al n. 15 aventi ad oggetto:a. C.C. n.10 ad oggetto “Lettura ed approvazione verbalidella seduta precedente (dal n.1 al n.9)”;b. C.C. n.11 ad oggetto “Approvazione rendiconto di gestio-

ne anno 2010 – art 227 D.Lgs. 267/2000”;c. C.C. n.12 ad oggetto “Approvazione modifiche al regola-mento comunale per l’applicazione della Tia (tariffa ambien-tale integrata)”;d. C.C. n.13 ad oggetto “Approvazione modifica convenzio-ne per l’adesione al consorzio comuni dei navigli”;e. C.C. n.14 ad oggetto “Applicazione della maggiorazionedel contributo di costruzione in applicazione del comma 2bis dell’art. 43 della L.R. 12/2005”;f. C.C. n.15 ad oggetto “Approvazione bilancio di previsio-

DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 22-06-2011

ADUNANZA STRAORDINARIA DI PRIMA CONVOCAZIONE - SEDUTA PUBBLICA

L’anno duemilaundici addi ventidue del mese di giugno alle ore 21.00 nella sala delle adunanze del Comune, previa osservanzadi tutte le formalità prescritte dalle vigenti leggi, vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri Comunali. All'appello risultano:

Assiste il Segretario Comunale DOTT. EQUIZI MASSIMO il quale provvede alla redazione del verbale.

1 - CASARINI NATALE ❒ Presente2 - CODEGONI DARIO ❒ Presente3 - ANELLI CESARE GIUSEPPE ❒ Presente4 - ZUCCHI DANILO ❒ Presente5 - ABBIATI MICHELE ❒ Presente6 - NEGRI LAURA ❒ Presente7 - MORO MICHELE ❒ Assente

8 - TACCHELLA CINZIA ❒ Presente9 - BEVILACQUA GIANCARLO ❒ Presente

10 - BELTRAMI GIAN PIETRO ❒ Presente11 - PASINI OTTORINO ❒ Presente12 - POIRÈ ANGELO ❒ Presente13 - CASATI SERGIO ❒ Presente

▼ Cari concittadini, utilizzo questo spazio per portarealla vostra attenzione un problema: quello del conferi-mento dei rifiuti speciali (batterie esauste, toner, vernici,bombolette spray, contenitori di liquidi infiammabili, com-ponenti elettronici, televisori, computer, neon, olii minera-li e olii vegetali). Come sapete il conferimento viene fattopresso l’ecomobile che una volta al mese si trova in piaz-za Aldo Moro. Purtroppo l’orario per il conferimento èoggettivamente scomodo per chi va a lavorare: il 4° mer-coledì del mese dalle 12,30 alle 14,15.Abbiamo chiesto più volte al Consorzio dei Navigli, chegestisce il servizio, di poter spostare l’orario del conferi-mento, ma purtroppo ci è stato risposto che per ora nonè possibile, causa l’organizzazione stabilita con tutti glialtri comuni, almeno fino alla fine dell’anno 2011. Conl’anno nuovo, 2012 potrà essere possibile una modifica.Fino ad allora, perciò, chiedo la vostra collaborazione peravere un minimo di accortezza ad organizzarsi in modotale da conferire i rifiuti durante l’orario stabilito, evitando

l’accatastamento di materiali e rifiuti fin dalla sera primain piazza, e non presentando così lo spettacolo indecoro-so che è stato ritratto nella foto.Chi fosse proprio nell’impossibilità di conferire in quegliorari, abbia la cortesia almeno di avvisare gli uffici comu-nali della necessità in modo da trovare una soluzionetemporanea. Grazie a tutti per la collaborazione al decorodel nostro paese.

L’assessore all’ambienteMichele Abbiati

Collaborazione

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ne 2011, bilancio pluriennale e relazione previsionale e pro-grammatica 2011/2013”;Ritenuto di approvare i predetti verbali dando per letti i testidegli stessi;Recepito il parere di regolarità tecnica di cui all’art. 49, Icomma, del D.L.vo n. 267/2000;Con voti unanimi favorevoli, resi per alzata di mano dai dodi-ci consiglieri presenti e votanti

DELIBERA

Di dare per letti e di approvare i verbali delle deliberazionidal n.10 al n.15 della seduta del 21.03.2011.

Delibera di C.C. n. 17 del 22.06.2011OGGETTO: APPROVAZIONE VARIAZIONE DI BILANCIO DI

PREVISIONE 2011 - ART. 175 - II COMMA - D.LGS.

267/2000.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Uditi i riferiti interventi;VISTO il Bilancio di Previsione dell’esercizio 2011 e ilBilancio Pluriennale 2011/2013, approvato con deliberazio-ne del Consiglio Comunale n.15 del 21.03.2011 e divenutoesecutivo;

RILEVATA la necessità di apportare variazioni al Bilanciodi Previsione 2011 e al Bilancio Pluriennale 2011/2013, inrelazione alle proposte avanzate dai responsabili di areadell’Ente;

VISTO il prospetto contenente le variazioni di Bilancioche qui si allega, quale parte integrante e sostanziale delpresente atto (allegato A);

RILEVATA la necessità di applicare l’avanzo di ammini-strazione (che ammonta complessivamente a?.1.758.589,91.=) derivante dalla gestione anno 2010, nellamisura di ?.180.000,00.= per finanziare spese di investi-mento ed ?.6.238,90.= per acquisto attrezzatura raccoltadifferenziata;

CONSIDERATO che la quota di avanzo applicata pari ad?.180.000,00.= che finanzia, in parte l’acquisto di attrezza-tura per gli uffici, ed in parte per la manutenzione straordi-naria di immobili comunali, deriva dalla plusvalenza derivan-te dall’alienazione Cascina Luisola (che ammontava com-plessivamente a ?.1.079.980,00.=), già applicata nel 2010 enel 2011 per ?.509.692,11.= alle modalità previste dall’art3, comma 28, della Legge 24 dicembre 2003, n.350 e, inparte, per estinguere un mutuo della Cassa Depositi ePrestivi concesso il 29.04.2003, come previsto dall’art.1,comma 66, della Legge 30.12.2004, n.311;

RILEVATO che con le variazioni proposte si assicural’equilibrio finanziario del bilancio annuale, come indicato nelprospetto relativo agli equilibri che qui si allegano, quale

parte integrante e sostanziale del presente atto (allegato B);RITENUTO di introdurre le variazioni di bilancio di previ-

sione di cui agli allegati prospetti, quali parti integranti esostanziali del presente provvedimento, aventi le seguentirisultanze:ANNO 2011

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE APPLICATO ? 186.238,90MAGGIORI ENTRATE:- Correnti ? 100.100,00- Investimenti ? 40.000,00 - Servizi per conto terzi ? 0

? 140.100,00MINORI SPESE:- Correnti ? 6.400,00- Investimenti ? 0

? 6.400,00TOT. VARIAZIONI IN AUMENTO DELL’ATTIVO

E DIMINUZIONE DEL PASSIVO ? 332.738,90

MINORE ENTRATE:- Correnti ? 30.000,00- Investimenti ? 0

? 30.000,00MAGGIORI SPESE:- Correnti ? 76.500,00- Investimenti ? 226.238,90

? 302.738,90TOT. VARIAZIONI IN DIMINUZIONE DELL’ATTIVO

E AUMENTO DEL PASSIVO ? 332.738,90

VISTO il parere favorevole espresso con verbale n. 36 in data16 giugno 2011 dal Revisore dei Conti, ai sensi dell’art.239,I° comma, lettera b) del D.Lgs. 267/2000 che si allega alpresente atto quale parte integrante e sostanziale dello stes-so (allegato C);

RECEPITI i pareri di regolarità tecnica e contabile di cuiall’art. 49, 1° comma, e all’art.153, 4° comma, delD.Lgs.267/2000;

VISTO il D.Lgs. 18.08.2000, n.267VISTO il Regolamento di Contabilità;Con otto voti favorevoli, tre contrari (Beltrami, Pasini,

Poirè) e un astenuto (Casati), resi per alzata di mano

DELIBERA

1. Di apportare al Bilancio di Previsione 2011, per le moti-vazioni espresse in narrativa, le variazioni di cui all’alle-gato prospetto (allegato “A”), quale parte integrante esostanziale del presente provvedimento;

2. Di dare atto che le variazioni di cui sopra rispettano il

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pareggio finanziario e gli equilibri della gestione di com-petenza, come indicato al prospetto che si allega, qualeparte integrante e sostanziale del presente atto (allegatoB) e che il nuovo pareggio di bilancio passa da?.3.912.660,00.= a ?.4.208.998,90.=;

3. Di prendere atto che, con la presente variazione di bilan-cio, è stata applicata parte della plusvalenza derivantedall’alienazione Cascina Luisola (che ammontava com-plessivamente a ?.1.079.980,00.=), già applicata nel2010 e nel 2011 per ?.509.692,11.= alle modalità pre-viste dall’art 3, comma 28, della Legge 24 dicembre2003, n.350 e, in parte, per estinguere un mutuo dellaCassa Depositi e Prestivi concesso il 29.04.2003, comeprevisto dall’art.1, comma 66, della Legge 30.12.2004,n.311;

4. Di dare atto che è stato acquisito il parere favorevoleespresso con verbale n. 36 in data 16 giugno 2011 dalRevisore dei Conti, ai sensi dell’art.239, I° comma, lette-ra b) del D.Lgs. 267/2000 (allegato C);

5. Di modificare, per effetto della presente variazione, laRelazione Previsionale e Programmatica 2011/2013, edil Bilancio Pluriennale 2011/2013;

SuccessivamenteIL CONSIGLIO COMUNALE

Stante l’urgenza di provvedere;Visto l’art. 134 - IV comma – del D.Lgs. 267/2000; con ottovoti favorevoli, tre contrari (Beltrami, Pasini, Poirè) e un aste-nuto (Casati), resi per alzata di mano

DELIBERA

Di rendere il presente atto immediatamente eseguibile.

Delibera di C.C. n. 18 del 22.06.2011OGGETTO: POTENZIAMENTO DELL'IMPIANTO DI DEPU-

RAZIONE COMUNALE. APPROVAZIONE REALIZZAZIONE

ATTREZZATURA PUBBLICA AI SENSI DELL'ART. 9, COMMA

15, DELLA L.R. N. 12/2005.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Uditi i riferiti interventi;Premesso che:- la Legge n. 36/1994, nota come “Legge Galli”, ha avviatoin Italia un profondo processo di modernizzazione e riorga-nizzazione del settore idrico, caratterizzato storicamentedall’estrema frammentazione degli operatori che impedival’affermarsi di una gestione efficiente di tipo industriale edeterminava una disomogeneità degli standard qualitatividel servizio;- che per fare fronte a questa situazione, la legge assegna

alle autorità regionali e locali la riorganizzazione dei servizidi acquedotto e smaltimento attraverso un’integrazione ter-ritoriale;- che la Legge Regionale 12 dicembre 2003, n. 26“Disciplina dei servizi locali di interesse economico genera-le: norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di uti-lizzo del sottosuolo e di risorse idriche” ha stabilito i criteriper l’organizzazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.);- che la Legge Regionale 8 agosto 2006 n. 18, la LeggeRegionale 29 gennaio 2009 n. 1 e la Legge Regionale 27dicembre 2010 n. 21 nel modificare la citata l.r. 26/03 hannointrodotto alcune specificità nell’ambito dell’organizzazionedel S.I.I. prevedendo, tra l’altro la possibilità di adottare unmodello gestionale che preveda la separazione tra attività digestione delle reti e l’attività di erogazione del servizio;- che con Decreto n. 4 del 25 Novembre, ratificato con deli-berazione n. 2 del 28 maggio 2009, Cap Holding S.P.A. èstata riconosciuta come “società per la gestione del S.I.I.” inquanto in possesso dei requisiti specificatamente previsti dalcomma 8 dell’art. 5 della l.r. 18/06;- che con Deliberazione di Consiglio comunale n. 32 del19.11.2009, resa esecutiva ai sensi di legge, il Comune diBesate ha affidato il servizio di gestione dei beni del ServizioIdrico Integrato di acquedotto, fognatura e depurazione allaSocietà Cap Holding S.p.A. conferendo alla stessa la proprie-tà degli impianti e delle dotazioni accessorie;- che Cap Holding S.p.A., nel quadro più ampio delle attivi-tà assegnate ha predisposto il progetto definitivo per ilPotenziamento del Depuratore di Besate al fine di adeguarelo stesso al fabbisogno stimato in attuazione alle nuove pre-visione del PGT di cui il Comune si è dotato;Dato atto che il progetto per il potenziamento dell’impiantodi depurazione di Besate in quanto finanziato dall’ATO(Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Milano) edeseguito a cura del CAP Holding Spa – al 100% pubblica -rientra a pieno titolo nel novero delle opere pubbliche nor-mate dall’art. 209 della terza parte del Decreto legislativo12 aprile 2006, n. 163 quale contratto pubblico di lavoro nelsettore speciale Acqua; Considerato che il progetto di cui trattasi non risulta essereinserito nel Piano dei Servizi e nelle previsioni del PGT vigen-te, in quanto assegnato in gestione a soggetto terzo; però,essendo per quanto detto un’ opera pubblica, la sua localiz-zazione segue lo stesso iter degli altri lavori pubblici e nonnecessita di variante al P.G.T., così come specificatamenteprevisto dall’art. 9 della L.R. 12/05 che al comma 15 recita”La realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pub-blico o generale, diverse da quelle specificamente previstedal piano dei servizi, non comporta l’applicazione della pro-

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cedura di variante al piano stesso ed è autorizzata previadeliberazione motivata del consiglio comunale.”;Vista la Deliberazione di Giunta Comunale n. 32 del18.04.2011, con la quale questa Amministrazione Comunaleha preso atto della progettazione definitiva dell’opera inoggetto, equivalente ad approvazione, ed ha aderito allarichiesta della Soc. CAP Holding S.p.A. per l’istituzione di unaConferenza dei Servizi decisoria ai sensi e per quanto previ-sto dagli articoli 14 e seguenti della legge 241/90;Dato atto che la progettazione di cui al punto precedente,pervenutaci in data 14.04.2011 prot. n. 2237, è compostadai seguenti elaborati allegati alla presente quale parte inte-grante e sostanziale:(elenco documenti omesso)Vista la Determinazione del Responsabile dell’Area Tecnican.140 del 07.06.2011, con la quale si è preso atto della con-clusione del procedimento amministrativo in base ai lavoridella Conferenza dei Servizi, finalizzato alla realizzazione delleopere relative al potenziamento del depuratore comunale;Visti pertanto:- il Verbale relativo alla 1^ seduta della Conferenza deiServizi, redatto in data 29.04.2011 prot. n. 2596 di cui siallega copia alla presente quale parte integrante e sostan-ziale;- il Verbale relativo alla 2^ seduta della Conferenza deiServizi, redatto in data 06.06.2011 prot. n. 3376 di cui siallega copia alla presente quale parte integrante e sostan-ziale, nella quale la stessa Conferenza ha concluso i proprilavori esprimendo parere favorevole in merito al progettorelativo al potenziamento del depuratore comunale alle con-dizioni espresse dai singoli Enti interessati;Preso atto della comunicazione pervenutaci in data14.06.2011 prot. n. 3608 da parte della Soc. Cap. HoldingS.p.A, con la quale dichiara che verranno rispettate tutte lecondizioni dettate dai singoli Enti interessati in sede diConferenza dei Servizi;Dato atto che, come previsto all’articolo 10 del Decreto delPresidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, con laconclusione dei lavori della Conferenza dei Servizi si dispo-ne altresì l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprioper la realizzazione dell’opera pubblica o di pubblica utilitànon prevista nel Piano Urbanistico generale;Dato atto altresì che:- con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 32 del18.04.2011 sopra citata, è stato dichiarato il pubblico inte-resse, indifferibilità ed urgenza delle opere relative alPotenziamento del Depuratore di Besate trattandosi di opereeseguite per il soddisfacimento di un superiore interessepubblico;

- la società Cap Holding con proprio atto del 04.04.2011ha avviato il procedimento amministrativo relativo all’acqui-sizione dell’area interessata per la realizzazione dell’opera dicui trattasi;Considerato che la realizzazione dell’opera in oggetto, èesclusa dall’ambito di applicazione della ValutazioneAmbientale Strategica (VAS) e della verifica di assoggetta-bilità, così come previsto dal Decreto del Dirigente dellaStruttura - DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANI-STICA - della Regione Lombardia, n. 13071 del14.12.2010, con il quale è stata approvata la Circolare“l’applicazione della Valutazione Ambientale di Piani eProgrammi - VAS nel contesto comunale”, in quanto l’art. 3della suddetta Circolare dispone l’esclusione di tali opereda procedura VAS:“- per le modifiche dei piani e dei programmi elaborati per lapianificazione territoriale o della destinazione dei suoli con-seguenti a provvedimenti di autorizzazione di opere singoleche hanno per legge l’effetto di variante ai suddetti piani eprogrammi (cosiddette varianti automatiche), ferma restan-do l’applicazione della disciplina in materia di VIA, la valuta-zione ambientale strategica non è necessaria per la localiz-zazione delle singole opere.-”Considerato altresì che risulta la non assoggettabilità del

progetto a procedura di:- Valutazione di Impatto Ambientale - V.I.A., alla luce di quan-to specificatamente previsto dalla Legge Regionale 02Febbraio 2010 , n. 5 avente ad oggetto “Norme in materia divalutazione di impatto ambientale” (BURL n. 5, 2° suppl. ord.del 04 Febbraio 2010 ) che esclude l’intervento di cui tratta-si dall’elenco delle attività soggette trattandosi di un impian-to di depurazione delle acque con potenzialità di molto infe-riore, cosi come si evince dalla relazione di progetto (a cui sirimanda), al limite di legge fissato in 100.000 abitanti equi-valenti;- verifica di assoggettabilità a V.I.A., alla luce di quanto spe-cificatamente previsto dalla Legge Regionale di cui al puntoprecedente, che esclude l’intervento di cui trattasi dall’elen-co delle attività soggette trattandosi di un impianto di depu-razione delle acque con potenzialità di molto inferiore allimite di legge fissato in 10.000 abitanti equivalenti;Vista la Legge Regionale 11 Marzo 2005 n. 12 ed in partico-lare l’art. 9, comma 15;Visto il Decreto del Dirigente della Struttura - DIREZIONEGENERALE TERRITORIO E URBANISTICA - della RegioneLombardia, n. 13071 del 14.12.2010;Vista la Legge Regionale 02 Febbraio 2010 , n. 5;Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno2001, n. 327 ed in particolare l’art. 10;

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Visto il Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;Visto l’art. 42 del D.Lgs. 267/2000;Visto lo Statuto Comunale;Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica aisensi e per gli effetti di cui all’art. 49, 1 comma, TUEL267/2000;Con voti unanimi favorevoli, resi per alzata di mano dai dodi-ci consiglieri presenti e votanti.

DELIBERA

1) di approvare la realizzazione dell’attrezzatura pubblica einteresse pubblico generale denominata “potenziamentodel depuratore comunale” come da progettazione defini-tiva descritta in premessa, non specificatamente previ-sta nel Piano dei Servizi, dando atto che ciò non compor-ta l’applicazione della procedura di variante al Pianostesso ai sensi dell’art. 9, comma 15 della L.R. 12/05;

2) Di approvare nello specifico gli elaborati relativi allavariante urbanistica ai sensi dell’art. 9, comma 15 dellaL.R. 12/05 sotto elen-cati, dando atto chel’approvazione di cui alpunto precedente haeffetto di varianteautomatica al Pianodei Servizi e di conse-guenza al PGT vigente:• Relazione descrittiva• Tavola U1: Varianteurbanistica del Ddp delPGT – Stato di fatto,individuazione, statovariato – Scala 1:2000• Tavola U2: Varianteurbanistica al PdR –Stato di fatto, indivi-duazione, stato variato - Scala 1:2000• Tavola U3: Variante urbanistica al PdS – Stato di fatto,individuazione, stato variato – Scala 1:2000

3) Di prendere atto della conclusione del procedimentoamministrativo in base ai lavori della Conferenza deiServizi istituita ai sensi dell’art. 14 della L. 241/90 di cuialla Determinazione del Responsabile dell’Area Tecnican.140 del 07.06.2011, mediante la quale sono stati otte-nuti i nulla osta, gli atti di assenso ed i pareri necessariper la realizzazione dell’opera di cui sopra;

4) Di dare atto che come previsto dall’art. 10 del Decretodel Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,

con la conclusione dei lavori della Conferenza dei Serviziindetta ai sensi dell’art. 14, c.4 della L. 241/90 su richie-sta della Soc. Cap Holding S.p.A., si dispone l’apposizio-ne del vincolo preordinato all’esproprio dell’area neces-saria per la realizzazione dell’opera pubblica o di pubbli-ca utilità in oggetto non prevista nel vigente PGT.

Inoltre, in seguito a successiva votazione, con voti unanimifavorevoli, resi per alzata di mano dai dodici consiglieripresenti e votanti

DELIBERA

Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, aisensi dell’art. 134, IV° comma del D.Lgs. 267/2000.

Delibera di C.C. n. 19 del 22.06.2011OGGETTO: REVOCA CONVENZIONE PER LA GESTIONE

ASSOCIATA DELLO SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA'

PRODUTTIVE.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Uditi i riferiti interventi;Dato atto che è in esse-re tra i Comuni diBesate, Bubbiano,Calvignasco, Gaggiano,Gudo Visconti, Noviglio,Rosate, Unione deiNavigli dei Comuni diVermezzo e ZeloSurrigone e Ozzero, finoal 31/12/2015 unaConvenzione per lagestione associata delloSportello Unico delleImprese, (deliberazionedel Consiglio Comunalen. 29 del 22.12.2010

Rilevato che è stata acquistata la disponibilità sia da partedel Consorzio Intercomunale di Polizia Locale I Fontanili(costituito tra i comuni di Gaggiano, Gudo Visconti, Noviglio,Rosate e Besate) al trasferimento, delle funzioni di Suap alconsorzio medesimo, poiché la detta struttura ha gli stru-menti e le competenze necessari a garantire una gestionecompleta e continuativa del servizio, che, a seguito dell’en-trata in vigore del DPR 160/2010, oltre alle attività produtti-ve comprende ora anche la materia del commercio, che giàil consorzio attualmente svolge per i comuni da cui è statocostituito; Considerato pertanto necessario procedere alla revoca dellacitata convenzione ai sensi dell’art. 2 comma 3 del testo di

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convenzione, quale primo atto per la procedura di trasferi-mento del servizio al consorzio, riservando agli organi com-petenti l’adozione degli ulteriori provvedimenti per il comple-tamento della procedura.Visto l’art. 42 del D.Legs. 267/2000;Acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecni-ca, reso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000;Con voti favorevoli unanimi favorevoli resi per alzata di manodai dodici consiglieri presenti e votanti

DELIBERA

Di revocare per quanto sopra indicato la Convenzione tra iComuni di Besate, Bubbiano, Calvignasco, Gaggiano, GudoVisconti, Noviglio, Rosate, Unione dei Navigli dei Comuni diVermezzo e Zelo Surrigone e Ozzero, per la gestione asso-ciata dello Sportello Unico delle attività produttive; Successivamente con voti favorevoli unanimi favorevoli resiper alzata di mano dai dodici consiglieri presenti e votanti

DELIBERA

Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile,ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000n. 267.

Delibera di C.C. n. 20 del 22.06.2011OGGETTO: AFFIDAMENTO AL CONSORZIO INTERCOMUNA-

LE DI POLIZIA LOCALE I FONTANILI DELLE FUNZIONI

RELATIVE ALLO SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTI-

VE.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Uditi i riferiti interventi;Premesso:- che dall’anno 2009 è costituito il ConsorzioIntercomunale di Polizia Locale “I Fontanili” tra i comuni diGaggiano, Noviglio e Rosate;- che con deliberazione C.C. n. 13 del 28/6/2010 il comu-ne di Besate ha aderito al consorzio approvando il relativoStatuto e Convenzione;Rilevato che l’articolo 2 del comma 3 dello Statuto delConsorzio prevede che il medesimo svolga “…le funzioni eservizi previsti dalla legge e/o demandati dai Comuni con-sorziati…” e che in base agli atti di costituzione del consor-zio, lo stesso svolge già le funzioni inerenti il commercio;Dato atto che a seguito dell’entrata in vigore del D.P.R.160/2010 le funzioni relative al commercio devono esseresvolte unitamente a quello di Sportello Unico AttivitàProduttive; Vista la deliberazione C.C. n. 19 del 22.06.2011, di revocadella Convenzione per la gestione associata dello “Sportello

Unico delle Imprese” – anni 2011-2015 tra i Comuni diBesate, Bubbiano, Calvignasco, Gaggiano, Gudo Visconti,Noviglio, Rosate, Unione dei Navigli (Comuni di Vermezzo eZelo Surrigone) e Ozzero; Ritenuto pertanto di trasferire al Consorzio anche le funzionirelative allo Sportello Unico Attività Produttive ai sensi diquanto previsto dal citato D.P.R. 160/2010 e di stabilirnequindi le caratteristiche principali; Visto l’art. 42 D.Lgs. del 267/2000;Acquisiti i pareri in ordine alla regolarità tecnica e contabile,resi ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000;Con voti unanimi favorevoli, resi per alzata di mano dai dodi-ci consiglieri presenti e votanti.

DELIBERA

1. Di affidare al consorzio intercomunale di Polizia Locale“I Fontanili” le funzioni relative allo Sportello Unico AttivitàProduttive e di stabilire che:- vengono escluse espressamente le procedure edilizierelative alle attività produttive che restano in carico ai rispet-tivi Comuni;- lo Sportello Unico Attività Produttive ha sede presso ilConsorzio Intercomunale Polizia Locale “I Fontanili”, conpunto di raccolta e consultazioni presso l’Ufficio Tecnico diGaggiano e Rosate, con i seguenti flussi operativi:o Consorzio per tre giorni alla settimanao Gaggiano per un giorno alla settimanao Rosate per un giorno alla settimana2. L’istruttoria delle pratiche comporta a carico delleImprese:o Diritti di inizio attività dovuti all’ASL secondo entità emodalità dalla stessa ASL definite; o Diritti per autorizzazioni dovuti all’ARPA secondo entità emodalità dalla stessa ARPA definite; o Diritti di istruttoria dovuti all’Ufficio Sportello Unico delleImprese secondo entità e modalità definite in sede di indiriz-zo e controllo; 3. I diritti di cui sopra verranno introitati dal Consorzio; 4. Il costo del solo servizio relativo al SUAP verrà annual-mente definito, sulla base dei seguenti criteri:

- 20% da ripartirsi tra il Comune di Gaggiano e diRosate, in rapporto alla presenza del Tecnico presso irispettivi Uffici;

- 80% in base alla superficie lorda di pavimento dellezone produttive del Comune;

Verrà determinato dal CdA il contributo per l’aggiornamen-to alle norme di legge del software (portale controllo prati-che per utenti) e per la gestione del SUAP; 5. Il consorzio compilerà entro il 31 gennaio dell’anno suc-

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cessivo, il rendiconto delle spese sostenute, ai fini del versa-mento delle somme a conguaglio da parte del Comune;6. Il comune provvederà al versamento delle sommeoccorrenti e preventivate, a richiesta del Consorzio, alleseguenti scadenze:- Entro il 30 aprile di ciascun anno il 90% dell’importopresunto dovuto; - Entro il 31 gennaio dell’anno successivo, per conguaglio,l’eventuale ulteriore 10% se dovuto; 7. Di dare atto che per tutti gli aspetti tecnico- amministra-tivi e gestionali si fa riferimento alla disciplina già in vigore econtenuta negli atti di costituzione del Consorzio a suotempo approvati dai Comuni.8. Di demandare ai competenti Uffici l’espletamento di tuttigli adempimenti previsti dalle sopra citate disposizioni.Successivamente con voti unanimi favorevoli, resi per alza-ta di mano dai dodici consiglieri presenti e votanti.

DELIBERA

Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, aisensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267.

Delibera di C.C. n. 21 del 22.06.2011OGGETTO: MOZIONE SULL'INFRASTRUTTURA DENOMINA-

TA TANGENZIALE OVEST ESTERNA MILANO (TOEM).

IL CONSIGLIO COMUNALE

Uditi i riferiti interventi;Premesso che:- in data 2 marzo 2001, in occasione della seduta plenariadella Conferenza dei Comuni e degli Enti Gestori delle Areeregionali protette, sono stati presentati i temi del progetto diadeguamento del PTCP alla legge regionale 12/2005 e lostato di avanzamento della proposta tecnica di Piano;- la proposta tecnica di adeguamento del PTCP alla L.R.12/2005 è formulata sulla base del documento di LineeGuida, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazionen. 45/2010 del 23.09.2010;Considerato che:- nel quadro delineato dalla L.R. 12/2005 di rafforzamentodei meccanismi di governance e di cooperazione tra gli enti,l'adeguamento del PTCP si caratterizza secondo una chiavestrategica, di costruzione consensuale di politiche sovralo-cali e di interazione decisionale con gli altri livelli di pianifi-cazione territoriale;- che nella seconda fase di consultazione dei tavoli interisti-tuzionali e dei Comuni, avvenuta tra i mesi di giugno e luglio2010, sono stati esclusi i comuni appartenenti ai Tavolidell'Abbiatense-Binaschino, del Castanese e del Sud Est

Milano;- che, pertanto, non è stato garantito il più ampio confrontonell'individuare soluzioni condivise per l'elaborazione delPTCP in adeguamento alla L.R. 12/2005, con particolare rife-rimento ai contributi sul sistema viabilistico e degli ambitidestinati all'attività agricola di interesse strategico, soprat-tutto per ciò che attiene ai Comuni non ancora dotati di PGTe i cui territori sono inclusi in Parchi Regionali;- che, quindi, il documento di Linee Guida è stato elaboratoin coerenza con le linee di indirizzo programmatiche assun-te dall'Amministrazione Provinciale, senza tener conto deicontributi dei Comuni appartenenti ai Tavoli interistituzionaliAbbiatense-Binaschino, Castanese e Sud Est Milano;Rilevato che:la previsione dell'infrastruttura disattende ai principi sopraenunciati Preso atto che:- i comuni appartenenti ai Tavoli interistituzionaliAbbiatense-Binaschino, Castanese e Sud Est Milanodi fatto sono stati esclusi dalla possibilità di partecipareall'importante scelta strategica in tema disistema infrastrutturale quale la realizzazione dellaTangenziale Ovest Esterna, il cui impatto paesaggistico e nonsolo, compromette un territorio che va ben al di là dei confi-ni di un solo comune - il tracciato ipotizzato per la realizzazione dellaTangenziale Ovest Esterna interessa, per gran parte, un'areaposta all'interno dei confini del Parco Agricolo Sud Milano ecome tale sottoposta a vincolo paesaggisticoConsiderato che:nel documento di presentazione del PTCP si legge (in sintesi):" è confermato il macro obbiettivo 2 del PTCP vigente (art20) "RAZIONALIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ DEL SISTEMADELLA MOBILIA' E INTEGRAZIONE CON IL SISTEMA INSEDIA-TIVO 2.In aggiunta il PTCP definisce i seguenti obbiettivi specificiper il sistema infrastrutturale:- sviluppare il sistema dei trasporti secondo modalità eco-nomicamente ,socialmente edambientalmente sostenibili , riducendo la necessità di spo-stamento;- utilizzare tecnologie e sistemi sostenibili al fine di minimiz-zare le pressioni ambientali, disincentivando i sistemi piùimpattanti;- favorire lo sviluppo dell'information tecnology applicata aitrasporti;- assumere un modello a rete gerarchico del trasporto pub-blico basato sul ferro per l'accesso al sistema urbano cen-trale , potenziando le linee ferroviarie e le metropolitane e

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favorendo le interconnessioni su nodi qualificanti , esterni alcapoluogo- favorire lo sviluppo di una rete ciclabile di supporto aglispostamenti operativi quotidiani - assoggettare lo sviluppo del sistema infrastrutturale adazioni mirate alla riduzione del consumo di suolo- migliorare l'inserimento ambientale e paesistico dellenuove infrastrutture viabilisticheConsiderato che:- la realizzazione della Tangenziale Ovest Esterna èun'opera che non trova riscontro né nella programmazionedella Regione Lombardia né nella programmazione territo-riale della Provincia di Pavia e non tiene conto in toto diquanto affermato nel documento di presentazione del PTCP.Valutato che:- il documento di Linee Guida definisce gli obbiettivi spe-cifici per il sistema infrastrutturale, tra i quali contempla l'as-soggettamento dello sviluppo del sistema stesso ad azionimirate alla riduzione di consumo di suolo nonché il migliora-mento dell'inserimento ambientale e paesistico delle nuoveinfrastrutture viabilistiche;Alla luce di quanto esposto il Consiglio Comunale Con voti unanimi favorevoli, resi per alzata di mano dai dodi-ci consiglieri presenti e votanti.

DELIBERA

di approvare la mozione TOEM.

CHIEDE

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO E ALLA GIUNTA

- di stralciare i tracciati infrastrutturali che non sono statioggetto di una concertazione preventiva con particolare rife-rimento al tracciato della TOEM;- di adoperarsi con iniziative proprie dell'Ente e con un'azio-ne di Coordinamento che coinvolga la Regione Lombardia ei Comuni affinché sia garantito e conseguito l'obiettivo dicostruzione consensuale di politiche sovralocali e di intera-zione decisionale con gli altri livelli di pianificazione territo-rialeAL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI MILANO- di aprire una nuova fase di consultazione con leAmministrazioni Comunali interessate per le motivazioniesposte in premessa.AL PARCO AGRICOLO SUD MILANO- ente deputato alla tutela del territorio, alla sua valorizzazio-ne e al rispetto dei vincoli indicati dalla normativa di avviareogni azione opportuna per il perseguimento dei menzionatiobiettivi

- di convocare l'assemblea dei Sindaci del Parco AgricoloSud Milano perché si esprima in proposito.

Delibera di C.C. n. 22 del 22.06.2011Il Consigliere Beltrami preannuncia una mozione, che pre-senterà per la prossima seduta consiliare, per l’inserimentodel Sig. Carlo Gelmini nell’Albo dei benefattori. Esprime, poi,sconcerto per le dichiarazione fatte, a proposito della sicu-rezza, secondo cui occorrerebbero dieci vigili in più per assi-curarla. Ringrazia gli amministratori che hanno partecipatoall’assemblea appositamente convocata per discutere delleproblematiche della sicurezza e propone tavolo con i rappre-sentanti dei Comuni aderenti al Consorzio di Polizia Locale “IFontanili”, dal momento che si dovrà discutere sulla trasfor-mazione dello stesso Consorzio in Unione.Il Sindaco comunica che per la scuola sono state conferma-te tutte le classi, per cui non ci sarà la paventata soppressio-ne della prima classe. Inoltre informa che è stato autorizza-to il dipendente Dott. Arioli a prestare servizio, per alcune orea settimana, presso il Comune di Gaggiano. Quanto poi allasicurezza, dice di non aver partecipato a nessuna manife-stazione, per mancanza di dati, che sono stati richiesti alPrefetto e che si è in attesa di ricevere.

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“Piazza del Popolo ‘98”

Per tariffe, formati e tutte le ulteriori info scrivete alla casella E-mail:

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cell. 3391445315

Periodico bimestraleAut. nr. 295 del 14/04/1998 del tribunale di MilanoDirettore responsabile: Michele AbbiatiRedazione: Marco gelmini, Carlo Rolandi,

Danilo Zucchi, Valeria MainardiGianluca Recalcati

Progetto e impag. grafica: Daria LevaDisegni: Samuele MontaldiStampa: Grafiche NoèSede: Via dei Mulini - 20080 BESATE (MI)

Presso la Biblioteca Comunale

Piazza del Popolo ‘98

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PROMEMORIARACCOLTA DIFFERENZIATA

Umido Martedì e VenerdìResto & pannolini Martedì e VenerdìCarta MartedìPlastica MartedìVetro & lattine Apposite campaneEcomobile (*) 27/07 - 28/09

(*) In piazza Aldo Moro dalle 12,30 alle 14,15 per la raccol-ta di batterie esauste, toner, lattine vernici, bombolettespray, componenti elettronici, televisori, computer, neon,olii minerali e vegetali.

COMUNE DI BESATEOrario di apertura al pubblicoMATTINO POMERIGGIO

ANAGRAFE - SEGRETERIA - PROTOCOLLOlunedì 08,30-12,00 -martedì 08,30-12,00 15,00-18,00giovedì 08,30-12,00 15,00-18,00 venerdì 08,30-12,00 -sabato 09,00-12,00

RAGIONERIA - TRIBUTIlunedì 08,30-12,00 -martedì - 15,00-18,00giovedì - 15,00-18,00venerdì 08,30-12,00 -sabato 09,00-12,00 il primo sabato del mese

UFFICIO TECNICOil lunedì, SOLO su appuntamentoil giovedì dalle 15.00 alle 18.00il primo sabato del mese dalle 9.00 alle 12.00

SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE E COMMERCIO

Consorzio “I Fontanili” - tel. 9081818 Da lunedì a sabato 07,00-24,00Domenica 09,30-12,30 - 14,30-18,30Uffici: Via Europa, 22 - Vigano di GaggianoDa lunedì a venerdì 09,00-12,00

Il materiale per la raccolta differenziata (sacchi, sacchetti,cartellini, fascette) viene distribuito nei seguenti punti, conle modalità descritte:

Sacchetti umido Libera vendita nei negozi

Sacchi plastica Gratis in Comune, sportello TIA il giovedì ore 9-10

Sacchi pannolini Gratis in Comune, sportello TIA il giovedì ore 9-10

Sacchi resto 110lt./50lt. Gratis, presentandoCartellini identificativi, tessera Navigli Cardfascette nei negozi convenzionati

ATTENZIONE!!!Per lo smaltimento di

RIFIUTI INGOMBRANTI e FRIGORIFERIIl ritiro viene effettuato a domicilio,

prenotando con una telefonata agli uffici della società Navigli Ambiente (tel. 0294608018

da lunedì a venerdì dalle 13.30 alle 16.30).La società incaricata confermerà il giorno del ritiro.

AMBULATORIO - Via Duca Uberto, 5lunedì 10,30-12,00 16,00-19,30martedì - 15,00-18,30mercoledì - 16,00-19,30giovedì 09,30-12,00 -venerdì - 16,00-19,30

CROCE AZZURRA-Via Duca Uberto, 5lunedì 10,00-11,00 -giovedì 10,00-11,00 -

BIBLIOTECA-Via dei Mulini c/o Centro Civico

martedì - 16,00-19,00mercoledì - 20,00-22,30 giovedì 9,00-12,30 -sabato 9,00-12,30 -

NEGOZI CONVENZIONATI:◆ Alimentari Lazzari (Via Matteotti)◆ Fiorista Il Bouquet (Via IV Novembre)◆ Ferramenta Moro (Via Bertoglio Pisani)◆ Alimentari Scotti (Via IV Novembre)

SERVIZIO AREA VERDE (Via Sgalgina):Orario di apertura: Mattino Pomeriggio

martedì 08,00-12,00 -giovedì 08,00-12.00 -sabato 08,00-12,00 14,00-17,00

Numeri Utili:CROCE AZZURRA 3349046133AMBULATORIO 029050952GUARDIA MEDICA - Casorate 02900401GUARDIA MEDICA - Abbiategrasso 800103103FARMACIA 029050917MUNICIPIO 029050906POLIZIA LOCALE 029081818CARABINIERI MOTTA V. 0290000004BIBLIOTECA 0290098165

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