settembre 2014 settembre 2014 anno 2014 termina il 2014 ... n... · favolosa opportunità riservata...
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Favolosa opportunità riservata esclusivamente ai Soci della Sezione Il Consiglio Direttivo mette a disposizione di due Soci l’opportunità di effettuare la Traversata dei Camosci
( Monte Rosa ) accompagnati da una Guida Alpina di Macugnaga, nel prossimo anno 2015, con data da
stabilire e concordare con la Guida incaricata.
Chi è interessato e ben consapevole della difficoltà del percorso, deve segnalare il proprio nominativo alla casella-
mail della Sezione ( [email protected] ). In presenza di più adesioni, sarà fatta estrazione a sorte.
Termina il 2014 : annata di soddisfazioni
ANNO 2014ANNO 2014ANNO 2014ANNO 2014
NNNN . 13 . 13 . 13 . 13
SETTEMBRE 2014 SETTEMBRE 2014 SETTEMBRE 2014 SETTEMBRE 2014 NOTIZIARIO a cura del CONSIGLIO DIRETTIVO C.A.I.
Sempre informati e aggiornati su quanto accade in Sezione: attività, foto, link e meteo
www.caigozzano.it www.estmonterosa.it
CLUB ALPINO ITALIANO CLUB ALPINO ITALIANO CLUB ALPINO ITALIANO CLUB ALPINO ITALIANO ---- SSSSeeeezzzz.... GGGGoooozzzzzzzzaaaannnnoooo
R
Ultimati i lavori di imbiancatura sede e rinfresco delle persiane-finestre
La nostra prestigiosa Sede Cai ecco la splendida sede rinnovata e tirata a lucido !
Era stato promesso e abbiamo mantenuto l’impegno,
dopo tante fatiche burocratiche e tecniche siamo felici di
aver dato un nuovo volto pulito e fresco alla nostra bella
Sede nel parco di villa Ranzini.
I lavori sono stati affidati e portati a compimento dalla
ditta Zanetta fratelli – decorazioni che ha fatto proprio
un buon lavoro, accogliendo ed eseguendo lavori che non
erano stati preventivati ma che erano necessari per un
buon intervento di manutenzione.
Dobbiamo anche ringraziare per questo risultato la
Amministrazione Comunale che ha accolto il nostro
accorato impegno di rinfrescare l’immobile concedendo un prolungamento del comodato fino al 2030.
Tra i lavori portati a termine ci sono anche quelli del totale rinnovamento dei servizi igienici, delle persiane
esterne e porte interne, grazie al lavoro volontario di una dozzina di esperti soci, protrattosi per ben tre mesi.
Sono orgoglioso quindi di poter offrire a tutti i Soci ed Amici un punto di riferimento veramente di alto livello;
A questo punto però mi rivolgo ad ogni singolo Socio per un invito a frequentare con più assiduità il giorni di
apertura serale, quello canonico del venerdi , perché non vorrei che tanta dedizione e impegno vadano a finire nel
nulla.
Da qualche tempo infatti le presenze nell’accogliente locale riunione sono al minimo storico ; mancano
all’appello tanti soci anziani e giovani, nuovi e vecchi iscritti come era consuetudine solo un paio di anni fa.
Ho già sollevato questo problema durante un Consiglio Cai in primavera, chiedendo il perché di questa tendenza e
nello stesso tempo cercando di capire le motivazioni di questo vuoto. Ritorniamo a parlare di Montagna, delle
vostre escursioni e delle cime conquistate, con fatica e spirito di libertà, ma anche dei problemi che stanno
investendo il nostro Sodalizio e che sono il frutto della tecnologia e dei cambiamenti sociali.
Bisogna riallacciare con Tutti un dialogo che, mi pare, si stia spegnendo piano piano e che invece deve essere la
nostra forza per continuare ad andare avanti e migliorare ancora.
Valerio Venturini - Presidente
GITA AL MARE VARIGOTTI 18 maggio
VALLE di GOMS VALLESE 9 marzo
Non era mai successo prima che un nostro programma cai si
aprisse con una passeggiata-ciaspolata nel pieno dell’inverno.
Nella valle di Goms, precisamente nel borgo di Oberwald inizia il
tracciato che in ben 9 chilometri porta alla fine a raggiungere il lago
Grimsel; un percorso veramente eccezionale per bellezza e
ambiente che per motivi di tempo non si è potuto coprire
interamente ma circa un terzo è stato percorso, in una giornata
limpida e di sole.
Lungo il percorso, che segue il sedime stradale che porta ai passi
Furka e Grimsel, si trova un delizioso alberghetto con noleggio di
varie attrezzature da neve (slitte-bikesci-motoslitta) e più avanti la
strada si inerpica a tornanti nella pineta offrendo emozioni continue
con cambiamenti di luce e panorami che non si dimenticano. Certo sarebbe stato più facile farsi trasportare dal
gatto delle nevi fin su ai 2165 metri del valico e poi scendere magari con gli sci o la slitta: il gruppo sezionale del
Cai ha preferito godersi una giornata-natura ed effettuare con i propri mezzi una passeggiata indimenticabile.
Il tradizionale appuntamento al mare trova sempre un
particolare gradimento tra i soci e in modo particolare in questa
gita a Varigotti con traversata al borgo di Noli.
Le prenotazioni sono pervenute così numerose che si è dovuto
riservare un pulman da 60 posti.
Tutti i partecipanti erano tesserati e soci della sezione ma con
parecchie presenze di altri sodalizi.
Nella gradevole giornata in cui abbiamo svolto l’escursione si è
visitata la Torre di punta Crena, di origine saracena, e la ridente
chiesetta dedicata a S. Lorenzo, con breve visita guidata. Il
percorso che presentava una iniziale difficoltà di ascesa si è poi
rivelato piacevole, per clima e bellezze paesaggistiche.
Dopo la pausa pranzo e prima del rientro in discesa a Noli, la gradita e intrigante visita alla grotta dei briganti,
una grande cavità naturale a picco sul mare, legata a leggende e miti locali.
Noli ci ha accolti e proposto le sue bellezze, memore di essere stata una repubblica marinara, da un grande
fronte porticato e dalla caratteristiche vie lastricate in pietra; numerose i monumenti religiosi e imponenti le
mura di difesa del Castello di Monte Ursino.
BASSA OSSOLA 13 aprile
VIGEZZINA e CENTOVALLI 3 maggio
Valle Vigezzo e lago Maggiore sono legate e fruibili con una
opportunità di mezzi che spesso viene offerta ai soli turisti stranieri.
Una esperienza rimandata tante volte ma che questa primavera è
stata inserita nei nostri programmi, per far gioire i Soci e Amici con
una proposta inconsueta.
Il numero previsto di 40 partecipanti è stato subito raggiunto e alla
luce dei fatti la scelta del Direttivo ha dato i suoi risultati.
Con partenza dalla stazione di Arona (con qualche ritardo di orario )
si raggiunge Domodossola dove ci attendeva una “carrozza
riservata” al gruppo Cai con destinazione S. Maria Maggiore.
Qui il gruppo si concede una rilassante passeggiata, nel gradevole
clima di montagna, con pausa caffè e spuntino, prima di riprendere
il trenino panoramico “riservato” che ci ha fatto scoprire la
Centovalli, con i suoi 83 ponti e 34 gallerie , mini stazioni e infiniti paesaggi alpini.
A Locarno alcuni gruppi preferiscono godersi il lago e una piacevole passeggiata altri optano per una salita al
santuario della Madonna del Sasso, importante meta di pellegrinaggio,
sulla sommità di uno sperone di roccia che s'innalza all'interno della
valletta scavata dal torrente Ramogna, ad un'altezza di 370 m s.l.m nel
comune di Orselina. Tutto veramente oltre le aspettative.
La splendida giornata si conclude con una lunga navigazione fino ad
Arona ammirando le dolci rive del lago, con i suoi centri animati ,le
sue palme e l'incanto di maestose verdi vallate. Vallate che
culminano a oltre 3000 metri, fra ghiacciai e paesaggi alpini
mozzafiato, disseminate di piccoli villaggi di pietra, immersi nei
boschi di castagno, percorse da fiumi che hanno riflessi color
smeraldo. Terra di emozioni e contrasti, è il Lago
Quante cose non si conoscono dei territori a noi vicini e quanto si
impara da una breve passeggiata in Bassa Ossola, come quella
proposta come ogni anno da Franca e Luigi Anselmi.
Le belle forme architettoniche della imponente centrale elettrica
Cantalupi di Solaro, le affascinanti abitazioni in stile di Oira e al
ponte romano di Pontemaglio, ultima frazione prima di entrare in
alta Ossola.
Luoghi e momenti che i numerosi partecipanti ( contati in 41
presenze ) hanno potuto godersi nella tranquilla e sostenibile
escursione di inizio stagione, confortati da una radiosa giornata di
sole.
Dopo aver percorso la vecchia mulattiera che da Chezzo porta a
Lomese, una visita doverosa e necessaria a Montecrestese alla
parrocchiale di Santa Maria Assunta del XV secolo, con
all’interno numerosi affreschi. Poco distante dalla chiesa, sopra
un rialzo di terreno, sorge la torre campanaria, simbolo del paese
che con i suoi 67 metri di altezza è il più alto campanile
dell'Ossola.
Il ritorno avviene sul percorso che incrocia il borgo di Roledo e il
lago Tana, delicato ecosistema a riserva umida per accogliere
uccelli migratori e specie stanziali.
La giornata si è conclusa a Calice, ospiti di Franca, insuperabile
padrona di casa che ci ha rifocillati con un menù ricco e sfizioso.
Si è conclusa in modo più che positivo la breve vacanza dei 24 partecipanti al trekking nella Riviera di Ulisse.
Belle giornate di sole e indimenticabili esperienze di viaggio.
La riviera di Ulisse è un territorio poco conosciuto che si estende dal
Parco del Circeo ( S.Felice Circeo ) fino al golfo di Gaeta e
Formia ,costituito da un tratto costiero di rara bellezza paesaggistica e di
importante valore storico ed artistico.
A Terracina la prima visita guidata ad un sito di vestigia romane, il
tempio di Giove Anxur, ( nome romano di Terracina) posto sulla collina
che domina la città, con splendido panorama sulla costiera del Circeo e
all’orizzonte le isole pontine.
Il giorno seguente Il trekking ad una vetta del promontorio del Circeo
con la visita ai resti delle mura ciclopiche seguito da una camminata
nella foresta planiziaria (nel Parco nazionale della selva di Circe ) hanno fatto scoprire bellezze e ambienti ancora
incontaminati di insolita bellezza. Mare, laghi salmastri e paludi con la folta vegetazione mediterranea hanno
lasciato tutti incantati per la dolcezza del clima e la tranquillità che vi
si respira.
Le mete più attese e desiderate sono comunque state le visite alle due
isole di Ponza e Ventotene, che si raggiungono con partenze da S.
Felice Circeo e Formia ; All’arrivo si possono apprezzare le vistose
costruzioni isolane e la fioritura delle ginestre che contrastano con il
verde delle colline .
Cosa dire poi dei colori dei fondali marini, limpidi e cristallini ,da
verde chiaro a blu oltremare che invitano subito ad un tuffo.
Davvero intenso il trekking fino al Monte Guardia, che si snoda dal
porto e, attraversando le abitazioni tinteggiate di bianco, sale a tornati
verso la cima. Molte le pause per fare decine di foto ad un ambiente
che salendo diventa sempre più affascinante, con il mare a 360
gradi ,insenature con costruzioni carine e colorate : Ponza è davvero
una isola di paradiso, con le vicine isole Zannone e Palmarola.
Ventotene, meta di una altra giornata di visita e camminata, è invece
più raccolta e meno sfruttata da imbarcazioni da diporto. E’ una base
per gli appassionati delle immersioni, grazie ai fondali ricchi di
vegetazioni e pesci. Ai visitatori offre tanti angoli affascinanti, con la
adiacente isola di s. Stefano.
Non poteva mancare il giro via mare delle due isole, effettuato con
piccole imbarcazioni, un modo speciale per apprezzare e vedere le
tante grotte, calette e ascoltare dalle guide le mille storie e aneddoti
sul passato di questi sperduti lembi di terra
Al famoso borgo di Sperlonga termina la breve vacanza;
Interessante la rapida visita al sito della villa di Tiberio, al museo e
alle grotte che stupiscono per le immense vasche di piscicoltura,
luoghi di convivi e incontri degli imperatori dell’antica Roma del
primo secolo d.C. ricche di pregevoli statue in marmo raffiguranti
varie divinità .
Da sottolineare e apprezzare la presenza nel gruppo di numerosi
soci di ben sei sezioni amiche, con cui si è instaurato un cordiale e
forte legame, nello spirito più vero della associazione che
rappresentiamo.
Soddisfatto il direttivo per aver offerto un buon programma e
accontentato in ogni dettaglio le varie aspettative di tutti.
CIRCEO e ISOLE PONTINE 30 maggio – 3 giugno
Il Quadrifoglio di Ameno Una importante offerta turistica della amministrazione comunale di ameno
Quadrifoglio di Ameno è reso possibile grazie alla collaborazione del CAI di Gozzano dell’Associazione Nazionale Alpini - sezione di Ameno e dagli Amici di Sculera.
Il Club Alpino Italiano quest'anno ha deciso di festeggiare i 150 anni della prima salita femminile al Monviso disegnando, all'interno del bollino per il rinnovo annuale, il Monviso rosa.
Il Quadrifoglio di Ameno si snoda per una lunghezza complessiva di 34.3 km;
l’anello più corto è di 6.2 km (Anello Azzurro), il più lungo di 11.6 km (Anello Indaco),
per un dislivello medio in salita dei quattro anelli di 309 metri.
Il Quadrifoglio, icona di fortuna, assume i colori del blu, collegandosi idealmente alle
immagini del territorio e al verde della natura.
Il piacere della calma permeata di libertà si snoda lungo l’itinerario ANELLO
CELESTE, che partendo dal cuore di Ameno conduce fino al Convento di Mesma
dove è possibile percorrere due Vie Crucis una a salire al Mesma e l'altra a scendere
verso l’Agogna.
l’ANELLO AZZURRO guida alla scoperta armonica dell’ambiente partendo dal parco
Neogotico del Palazzo Tornielli di Ameno verso antichi mulini e cascine fra pascoli
utilizzati da mucche e cavalli.
Un impegnativo percorso nell’Oltreagogna alla scoperta della boscosa montagna di
Ameno e delle sue antiche cascine è il tracciato seguito dall’ANELLO INDACO, fino
ad arrivare all’ANELLO BLU, colore del Lago d’Orta per un percorso che dalle colline
di Ameno raggiunge le rive del lago piemontese.
I percorsi sono stati ideati da Riccardo Carnovalini, fotografo del paesaggio italiano
che ha sapientemente abbinato colori, emozioni e territorio.
L’individuazione dei percorsi è stato ispirato dal criterio di facilità, per renderli
accessibili a un pubblico più ampio possibile, dalle famiglie alle persone meno
allenate.
E anche al criterio della bellezza, punto di forza imprescindibile del paesaggio.
Il territorio di Ameno offre continui colpi di scena, e lungo gli anelli del Quadrifoglio
basta davvero poco – girare un angolo, alzare lo sguardo – per osservare una natura
e una bellezza rara, che è tutta da scoprire.
Importante e decisivo è stato il lavoro svolto da numerosi Soci della Sezione, che
si è protratto per varie giornate ( foto ) consapevoli che questo è il modo di
operare nello spirito dei fini istituzionali del Cai per valorizzare e diffondere la
conoscenza del nostro territorio.
L’inaugurazione è avvenuta sabato 21 giugno, con la scoperta di due anelli ed è continuata domenica 22 giugno
con gli altri due itinerari.
Era Il 16 agosto del 1864, 150 anni fa, quando la ventiseienne Alessandra Boarelli, insieme alla sua
damigella Cecilia Fillia, di 14 anni, raggiunsero la vetta del Monviso, a quota 3841 metri.
In quegli anni il Re di Pietra era una delle montagne più ambite dai primi scalatori, precursori ben diversi dagli odierni
alpinisti griffati. Alessandra Boarelli, originaria di Torino, viveva a Verzuolo ed era sposata e madre di due figli; era
donna colta a cui piaceva sfidare convenzioni e pregiudizi, e con la sua salita è da considerarsi a tutti gli effetti la
madrina dell’alpinismo femminile.
L’impresa della Boarelli avrebbe potuto essere ancora più eclatante, se il tentativo effettuato nell’estate del 1863, pochi
giorni prima della conquista italiana della vetta del Monviso da parte di Quintino Sella, fosse andato a buon fine.
Solo il cattivo tempo, che la fermò al lago delle Forcioline dove ora sorge un bivacco a lei dedicato, le impedì di essere
ricordata non solo come la prima donna a espugnare il Viso, bensì la prima italiana.
Nonostante la sua passione per l’alpinismo e l’avventura Alessandra non rinunciò alla vita famigliare. ebbe tre
figli: Isabella (1857) sposò l’avvocato Alessandro Quagliotti e rimase a Verzuolo, Luisa (1862) che sposò
l’ammiraglio Reynaudi e si trasferì aCostigliole e Clemente, (1870) ufficiale di marina morì in servizio nel 1893
all’età di 23 anni.
Alessandra mori’ nel 1899 ed è sepolta nella cappella di famiglia nel cimitero diVerzuolo.
Bisogna ringraziare il nostro Ruggero per aver scelto e proposto a calendario questa interessante meta con pernotto
in rifugio nelle alpi Marittime, al confine tra Piemonte Liguria.
La località in cui ci siamo recati è Viozene, da cui inizia un breve
sentiero che in 50 minuti porta sul pianoro erboso a pascolo, dove è
situato il rifugio Mongioie (m 1550 ) e di proprietà degli amici cai
Albenga.
Una buona cucina e accogliente struttura a cui il gestore Silvano
provvede con competenza e cortesia ai molti escursionisti e non..
Anche noi abbiamo potuto assaporare i delicati e gustosi piatti della
cucina nostrana e goduto della quiete del sito.
Esaurita nel sabato pomeriggio una veloce visita alle sorgenti del
fiume Tanaro e alle grotte delle Vene, il programma indicato da
Ruggero prevedeva la salita al Mongioie, una vetta a 2630 metri
raggiungibile in circa 3 ore.
Partenza quindi alle 7,30 in una dolce e finalmente soleggiata domenica estiva. Bello il sentiero che superando
alcuni valloni porta alla bocchetta dell’Olio e quindi al bocchetto dell’Aseo. Da qui alla vetta il sentiero si fa
parecchio ripido e con tornanti sale deciso fino alla croce in sommità. Bella la vista che tutti i nove partecipanti , per
la meta raggiunta, dalla pianura del cuneese alla conca dove i sentieri portano al rifugio Mondovi. Stanchi ma
entusiasti per la meta raggiunta si è fermato questo momento magico con parecchie foto ricordo.
Ruggero, Valerio,Luca,
Diego, Daniela,
Gabriella,Nicoletta,
Daniela e Fiorella
ricordano con gioia
queste due belle giornate
in montagna.
LAGHI PALASINA 27 luglio
Alla conta dei presenti alla borgata ESTOUL sopra Brusson eravamo in 20 partecipanti ( oltre ai locali di
Gozzano, soci da Borgomanero e Verbania), pronti a partire alla scoperta dei numerosi laghi Palasina.
Su una comoda carrozzabile si sale fin sotto al rifugio Arp e, seguendo una deviazione a sinistra, ci si porta
lentamente e con parecchi tornanti al primo specchio alpino, il lago Battaglia (il più esteso) . Un gruppo più
numeroso ha preferito salire al colle Palasina ed ammirare il piccolo lago Coluir mentre qualcuno si è spinto alla
scoperta del lago Lungo
E’ questa una zona vallonata densa di laghi, su varie altitudini,
circondate da vette, la più interessante e la cima Bussola che si
possono percorrere ad anello, con una piacevole vista sulla retrostante
valle di Champuluc e sul M. Rosa e quella bassa di Ayas.
Consumato un frugale pasto il gruppo si è incamminato attraverso
comodo sentiero fino al rifugio ARP m 2554 dove una pausa caffè ha
riconciliato e rilassato tutti quasi al termine del percorso. In bella
posizione il rifugio offre una splendida vista panoramica sulle vette
dell’altra valle d’Aosta ed è punto di partenza di piacevoli escursioni.
Anche il meteo ha concesso una tregua, regalandoci una piacevole
giornata dal clima mite e senza pioggia, finalmente una
domenica….dal carattere estivo.
24 - 25 agosto VALF URVA rifugio Forni
LA PICCOZZA (da "Limpido Rivo", 1912) Giovanni Pascoli
Bellissimo week-end in Valfurva al Rifugio Forni.
Un inizio non molto invitante, siamo in 16 più un cane mascotte e la partenza
avviene con un tempo molto brutto e con una pioggia a tratti scrosciante che
ci accompagna fino a Bormio, dove ci fermiamo per visitare il paese e per
“rifocillarci”.
Bormio è una piacevole sorpresa per tutti, cittadina ordinata, con belle chiese
e stradine lastricate.
Quando ripartiamo ed arriviamo al Rifugio Forni il tempo si è rimesso un
po’. Il rifugio è “un 5 stelle”, e dopo esserci sistemati, usciamo per
un’escursione pomeridiana al Rifugio Branca, con un giro ad anello ad
ammirare il ghiacciaio dei Forni e le cime circostanti del S. Matteo.
Il giorno seguente il tempo è splendido e saliamo al Rifugio Pizzini ad
ammirare il Monte Zebru’e i ghiacciai nella loro imponenza,con un pensiero
al rifugio Casati che dai suoi quasi 3000 metri ci invita a salire, ma sarà per la
prossima. Rientriamo al rifugio da un altro sentiero sempre molto
panoramico. Il rientro avviene per alcuni la sera stessa e per altri il giorno
seguente passando da Livigno.
Un grazie a Cristina per avere organizzato il week-end e averci fatto scoprire
questa bella valle.
Da me !... Non quando m'avviai trepido c'era una madre che nel mio zaino ponesse due pani per il solitario domani. Per me non c'era bacio né lagrima, né caro capo chino su l'omero a lungo, né voce pregante, né segno di croce. Non c'eri ! E niuno vide che lacero fuggivo gli occhi prossimi, subito, o madre, accorato che niuno m'avesse guardato. Da me, da solo, solo e famelico, per l'erta mossi rompendo ai triboli i piedi e la mano, piangendo, sì, forse, ma piano: piangendo quando copriva il turbine con il suo pianto grande il mio piccolo, e quando il mio lutto spariva nell'ombra del Tutto. Ascesi senza mano che valida mi sorreggesse, nè orme ch' abili io nuovo seguissi su l'orlo d' esanimi abissi. Ascesi il monte senza lo strepito delle compagne grida. Silenzio. Ne' cupi sconforti non voce, che voci di morti.
Da me, da solo, solo con l'anima,
con la piccozza d'acciar ceruleo,
su lento, su anelo,
su sempre; spezzandoti, o gelo!
E salgo ancora, da me, facendomi
da une la scala, tacito, assiduo;
nel gelo che spezzo,
scavandomi il fine ed il mezzo.
Salgo; e non salgo, no, per discendere,
per udir crosci di mani, simili
a ghiaia che frangano,
io, io, che sentii la valanga;
ma per restare là dov è ottimo restar,
sul puro limpido culmine,
o uomini; in alto,
pur umile: è il monte ch'è alto;
ma per restare solo con l' aquile,
ma per morire dove me placido
immerso nell'alga
vermiglia ritrovi chi salga:
e a me lo guidi, con baglior subito,
la mia piccozza d'acciar ceruleo,
che, al suolo a me scorsa,
riflette le stelle dell'Orsa.
La poesia di Pascoli è caratterizzata da una metrica formale con versi endecasillabi, sonetti e terzine coordinati con grande semplicità. Nonostante la
classicità della forma esterna - provata dal gusto per le letture scientifiche, alle quali si ricollegano il tema cosmico e la precisione del lessico botanico e
zoologico - Pascoli ha saputo rinnovare la poesia nei suoi contenuti, toccando temi fino ad allora trascurati dai grandi poeti. Grazie alla sua poetica è stato
capace di trasmettere il piacere delle cose più semplici, viste con la sensibilità infantile che ogni uomo porta dentro di sé.
Pascoli era un personaggio malinconico, rassegnato alle sofferenze della vita e alle ingiustizie della società. Ciò nonostante, seppe conservare un senso
profondo di umanità e di fratellanza. Crollato l'ordine razionale del mondo in cui aveva creduto il positivismo, il poeta, di fronte al dolore e al male che
dominano sulla Terra, recupera il valore etico della sofferenza che riscatta gli umili e gli infelici, capaci di perdonare i propri persecutori.
SACRA di S. MiICHELE - Valsusa 5 settembre
Costantino Perazzi (Novara, 24 settembre 1832 – Roma, 28 ottobre 1896) è stato
un ingegnere e politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XV legislatura.
Originario di Grignasco (NO) vide la luce a Novara. Completati gli studi di ingegneria mineraria, si recò a Parigi per la specializzazione all'Ecole des Mines dove conobbe Quintino Sella (il sodalizio di amicizia continuò per tutta la vita), successivamente entrò nel Corpo Reale delle Miniere Sarde. Nel 1862 fu chiamato da Sella, allora Ministro dei Lavori pubblici, per un compito di primaria importanza per il nuovo stato nato dall'unità: la fabbricazione delle carte valori italiane. Per svolgere il difficile compito si trasferì per oltre un anno a Londra. L'ottimo lavoro svolto gli fece guadagnare il cavalierato. Chiamato da Sella passò dal ministero Agricoltura, Industria e Commercio a quello delle Finanze, di cui divenne Segretario generale dal 1872 al 1873. Politicamente schierato con il Sella, prima divenne deputato della Valsesia, poi Consigliere di Stato e in seguito dal 1884, Senatore del Regno. Fu strenuo sostenitore della necessità di imporre la tassa sul macinato. Ricoprì molte cariche contemporaneamente; infatti per molti anni fu consigliere alla Corte dei conti e del Consiglio di Stato e vicepresidente del Consiglio delle miniere dal 1883.
A seguito delle dimissioni di Agostino Magliani ne prese il posto come ministro del Tesoro nel 1888 nel Governo Crispi I; nel 1889 fu nominato ministro dei Lavori Pubblici nelGoverno Starrabba II. Alpinista appassionato e compagno di Sella nelle escursioni nel gruppo del monte Rosa, fu tra i fondatori del Club Alpino Italiano fondato nel 1863 a Torino. Morì il 28 ottobre 1896 a Roma.
A lui è dedicata la Punta Perazzi nel massiccio del Monte Rosa.
Alta 3906 metri, la Punta Perazzi (raramente, anche Perazzispétz o Perazzispitze) si propone come lungo risalto roccioso che divide le lingue, inizialmente parallele, del Castorgletscher e del Felikgletscher, a meridione del Colle di Felik e sotto la lunga cresta nevosa del Monte Castore, dando pressappoco inizio alla lunga dorsale intervalliva che separa le valli di Ayas e del Lys. Più precisamente, la Punta Perazzi è conformata come una lunga muraglia di rocce rotte e sfasciumi che emerge, ben al disopra dell'ampio pianoro del Rifugio Quintino Sella al Felik, a sinistra (ovest) delle vaste rampe glaciali che conducono fino ai piedi del Colle di Felik; solitamente innevata, la sua lunga cresta rocciosa oppone a sud una continua, elevata e scura bastionata rocciosa, ben visibile dalla distanza.
A nord termina nel panoramicoColle Perazzi, a quota 3880 metri, ai piedi dell'immenso fianco meridionale del torreggiante Castore; è proprio dalla vetta del Castore che si apprezza nel modo migliore la lunga sagoma triangolare, affilata della Perazzi. Malgrado la quota, la bellezza, la panoramicità e l'ambiente glaciale, a dispetto della comoda vicinanza di un rifugio d'alta quota e nonostante la posizione a cavallo di una delle vie alpinistiche più note e frequentate delle Alpi Occidentali, la Perazzi non possiede quasi una bibliografia o sitografia propria.
PERAZZI COSTANTINO Novarese e co-fondatore del Cai
Riuscitissima gita alla Sacra di San Michele.
Pullman pieno, ben 59 partecipanti !
Un gruppetto sotto la guida esperta di Ivan ha affrontato la ferrata Carlo
Giorda sul monte Pirchiriano, un altro gruppo è salito a piedi per l’antica
mulattiera da Sant’Ambrogio di Torino e un terzo gruppo ha effettuato un
giro turistico con guida alla città di Avigliana , ammirando le bellezze di un
Italia minore a volte sconosciuta.
Ci siamo ritrovati per la pausa pranzo sul piazzale dell’imponente
monumento simbolo della Regione Piemonte e dopo esserci rifocillati chi
presso un agriturismo e chi con pranzo al sacco nei bei prati circostanti, nel
primo pomeriggio abbiamo effettuato la visita guidata della Abazzia, gestita
da padri Rosminiani
Possente e maestoso monumento che sorge lungo una linea ideale che unisce Mont Saint Michel in Francia a Castel
Sant’Angelo in Puglia, costruzione imponente, luogo con qualcosa di magico e forse di esoterico, che non lascia
indifferenti i visitatori.
Dopo la visita ancora un gelato e un caffè in compagnia e poi rientriamo a casa tutti soddisfatti per la bella giornata
trascorsa in allegra compagnia. La Marghe
L’Oratorio “don Bertoli” di Gozzano è sempre ricco di iniziative! Quest’estate, la proposta per i giovani dai diciotto
anni in su è stata la Via di Francesco attraverso la via del nord, vale a dire un cammino suddiviso in 8 tappe che
porta da La Verna ad Assisi (per motivi di tempo abbiamo potuto percorrere solo le ultime quattro: Città di Castello –
Pietralunga, Pietralunga – Gubbio, Gubbio – Valfabbrica e Valfabbrica - Assisi). E’ così che un gruppo di quattro
ragazzi, Cristina, Mattia, Raffaele e io, guidati dal loro coadiutore don Stefano Capittini, è partito alla ricerca di
un’esperienza forte, che potesse lasciare un segno in ciascuno.
Il nostro cammino è iniziato domenica 17 agosto con la messa delle 10.30 nella basilica di San Giuliano: qui, al
termine della celebrazione, ci siamo riuniti in preghiera attorno alla tomba del nostro Santo patrono e abbiamo
ricevuto la conchiglia del pellegrino. Siamo quindi partiti in auto alla volta di Città di Castello, da dove avremmo
iniziato a camminare il giorno successivo.
Nei quattro giorni di viaggio che ci hanno portati ad Assisi abbiamo avuto modo di contemplare il meraviglioso
paesaggio umbro - a volte desiderando che fosse un po’ più pianeggiante, dato che le salite e le discese ci hanno
impegnati non poco - fermandoci ad osservare anche quelle piccole cose che normalmente sfuggono allo sguardo. Non
sono mancati i discorsi tra di noi, ma la pace di quei luoghi invitava a
passare dei momenti anche lunghi in silenzio, per restare con se stessi e
pensare …
I nostri passi si sono incrociati anche con quelli di molti altri pellegrini,
provenienti perlopiù dal Nord Italia. L’incontro con altre persone è stato
certamente uno degli aspetti più belli ed arricchenti di quest’esperienza:
siamo partiti con motivazioni diverse e talvolta seguivamo anche
sentieri differenti, ma viaggiavamo tutti verso la stessa meta! Inoltre,
ciascuno di noi portava un bagaglio di esperienze unico che era
desideroso di donare agli altri e, forse, era proprio per questo che anche
condividere la stanza in ostello, alla sera, con persone appena conosciute
non era un peso bensì una gioia.
Inoltre un giorno, rimasti quasi senz’acqua lungo il percorso della terza tappa, siamo stati meravigliosamente accolti
da una famiglia francese che alloggiava a pochi chilometri da Valfabbrica; non solo hanno riempito le nostre borracce
di acqua fresca, ma ci hanno anche preparato una gustosa merenda. Ciò che più ci ha colpiti, però, sono stati il calore,
la gratuità e l’affetto sincero con cui si sono rivolti a noi.
Nel primo pomeriggio di giovedì 21 siamo arrivati ad Assisi, dove abbiamo visitato le Basiliche di San Francesco e
Santa Chiara (qui è stato significativo raccogliersi in preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano, cui il nostro
Oratorio è particolarmente legato) e il duomo di San Rufino, ove i due Santi furono battezzati.
Il mattino successivo ci siamo recati all’Eremo delle Carceri, il luogo in cui San Francesco e i suoi frati si ritiravano
per pregare e meditare. Qui abbiamo avuto l’opportunità di celebrare la S. Messa; in seguito ci siamo immersi nella
quiete del luogo per riflettere, aiutati dagli scritti di San Francesco. Nel
pomeriggio siamo stati al Santuario di San Damiano, dove il Crocifisso
parlò a Francesco esortandolo ad andare e “riparare la Sua casa” e Santa
Chiara fondò l’ordine claustrale delle “Povere Dame” (oggi note come
Clarisse), e alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, costruita attorno
alla chiesetta della Porziuncola, centro del francescanesimo.
A conclusione della giornata, dopo un’ottima cena in ostello, siamo
tornati davanti alla Basilica di San Francesco per un ultimo momento di
preghiera insieme. E’ stata l’occasione per ringraziare il Signore per tutto
ciò che ci ha donato nel corso della settimana: per la fatica e il dolore
fisico, che, sebbene possa sembrare strano, sono stati occasione di gioia e
di offerta, per gli incontri fatti, per i piccoli ma significativi gesti di
amicizia e sostegno tra noi cinque, per il bel tempo che ci ha sempre
accompagnati
Sabato 23, giorno del rientro, è arrivato anche troppo in fretta, ma sono certa di una cosa: nel preparare gli zaini, alla
vigilia della partenza, siamo stati particolarmente attenti al peso dei nostri zaini, cercando di portare con noi solo lo
TREK in UMBRIA…..esperienze della socia Cristina Bertolosi
ELENCO SOCI PREMIATI ( targa—aquilotto—aquila oro )
promemoria dei prossimi eventi autunnali 21 OTTOBRE Gran CASTAGNATA in Sede dalle ore 14,30 CENA alle ore 19,30 è gradita la prenotazione , vi aspettiamo 21 NOVEMBRE ore 19.30 CENA SOCIALE
Ristorante Tre Stelle - Briga Novarese con premiazione dei Soci e tante altre sorprese
Ventennali 1994—2014
ANTONIOLI ANTONIO - GOZZANO
BARONTINI IGINO - GOZZANO
BARONTINI MARCO - GOZZANO
BOERA DAVIDE - GOZZANO
BOERA PIERO - GOZZANO
CERESA NORMA - S. MAURIZIO OPAGLIO
LAPIDARI VITTORIO jr - GOZZANO
MILANI FRANCA - GOZZANO
MORA SABRINA - BRIGA NOVARESE
RUGA ROSARIA - GOZZANO
TERUGGI CAMILLO - FONTANETO AGOGNA
TERUGGI LUIGI - FONTANETO AGOGNA
VANINI ANGELA - GOZZANO
Venticinquennali 1989—2014
BELLOTTI GIACOMO - AMENO
COMUZZI LUCIANO - ORTA
FESTA ROVERA RINA - GOZZANO
FILIPPINI IVAN - BOLZANO NOVARESE
GATTONI CLAUDIA - BOLZANO NOVARESE
LANGHI FRANCESCO - GOZZANO
OLIVA GIOVANNI - GOZZANO
POLETTI ORIELLA - GOZZANO
RAVEDONI MARIA TERESA - AMENO
RUGA GIUSEPPE - GOZZANO
SEBAINI ANGELA - ORTA
VALLERANI ARISTIDE - GOZZANO
ZANETTA ITALA - GOZZANO
Cinquantennali 1964—2014
RASTELLI CARLO - GOZZANO
RUGA GIOVANNA - GOZZANO
SILLANI MIRANDA - BRIGA NOVARESE
Se qualche socio avesse diritto alla premiazione e non risulta in elenco, è pregato di avvisare subito in Sede
Attività del gruppo Senior, quelli del Mercoledi
Un saluto dai monti, ciao
Pubblichiamo il Bando per il Corso di Accompagnatori Sezionali, indetto da L P V 2014-2105
Poiché nella nostra Sezione non esistono nuove leve con tale figura, vorremmo stimolare e dare l’opportunità a
qualche giovane Socio di partecipare, facendo esperienza per sé e per dare crescita alla Sezione.
Se sei interessato contattaci, ti daremo il necessario supporto informativo ed economico.