settimanale della diocesi di carpi · gina nivis e di tanti amici ha consegnato in dono a suor...

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Donne, lavoro e maternità: questione di giustizia Una Lettrice ci ha scritto (pag. 7) raccontando l’epilo- go della sua vicenda professionale al ritorno sul posto di lavoro dopo la seconda maternità. La situazione di crisi rischia di accentuare fenomeni di discriminazione e di ingiustizia nei confronti delle donne. C’è una violenza fisica da reprimere ma c’è anche una, neppur troppo velata, violenza diffusa in tanti comportamenti legati al rispetto e al riconoscimento del genio femmi- nile in ogni settore della società. La famiglia fa la differenza Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 41 - Anno 23º Domenica 30 novembre 2008 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI Si 7 EDITORIALE EDITORIALE 8 PAGINA Economia Centenario fortunato Tante novità prestigiose alla Cmb AVVENTO 2008 p. 4/5 p. 6 SPECIALE CONCORDIA p. 21 Nadia Lodi* sceglie un figlio per completare la comunità famigliare, per una garanzia di sopravviven- za, per un bisogno di ampliamento dell’iden- tità personale. Per i credenti, la scelta di ma- ternità e paternità è un segno di responsabilità cristia- na. Alle spinte soggettive a favore della procreazione si affiancano però condizionamenti derivati dalla società del benessere e della paura; così mentre ci si crede più responsabili e liberi, in realtà si è egualmente condizionabili e condizionati. La realtà socio-economica inoltre appesantisce oggi la situazione dei nuovi genitori: precarietà lavorativa, alto costo della vita, problema casa, mancanza di rete parentale, congedi per paternità poco praticati a diffe- renza di altri paesi europei. A ciò bisogna aggiungere campagne ideologiche ispirate al più esasperato con- sumismo ed individualismo (aver figli non è più considerato da molti alla base del matrimonio o della convivenza) e quando il legame tra i partner non è più soddisfacente, si preferisce sciogliere l’unio- ne piuttosto che impegnarsi a farla funzionare. Un migliaio di persone in Cattedrale per la professione solenne di suor Romina. Momenti di intensa commozione e di gioia davanti al mistero di una vita donata a Dio nella clausura. L’interesse dei media, lo stupore della gente Bellezza Dolcezza Ricchezza Bellezza Dolcezza Ricchezza 2/3 PAGINE Gli zingari tra noi Sabato 29 novembre tavola rotonda e mostra fotografica 9 PAGINA Sanità A favore della rete Scelte e opzioni della Fondazione CrC 10 PAGINA Bilancio cumunale Risparmio forzato Meno entrate e meno investimenti per il 2009 15 PAGINA Educazione stradale Con una marcia in più Incontri nelle scuole di Mirandola grazie ai Lions Il messaggio del vescovo Elio Tinti Le proposte delle zone pastorali Il messaggio del vescovo Elio Tinti Le proposte delle zone pastorali Signore, insegnaci a pregare! Inserto dell’Ufficio Liturgico Pagine 11/14 Signore, insegnaci a pregare! Inserto dell’Ufficio Liturgico Pagine 11/14 Suor Angela Bertelli, il volto dell’8Xmille I dati in diocesi Pagina 17 Suor Angela Bertelli, il volto dell’8Xmille I dati in diocesi Pagina 17

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  • Donne, lavoro e maternità: questione di giustiziaUna Lettrice ci ha scritto (pag. 7) raccontando l’epilo-go della sua vicenda professionale al ritorno sul postodi lavoro dopo la seconda maternità. La situazione dicrisi rischia di accentuare fenomeni di discriminazionee di ingiustizia nei confronti delle donne. C’è unaviolenza fisica da reprimere ma c’è anche una, neppurtroppo velata, violenza diffusa in tanti comportamentilegati al rispetto e al riconoscimento del genio femmi-nile in ogni settore della società.

    La famiglia fa la differenza

    Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

    art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

    Numero 41 - Anno 23ºDomenica 30 novembre 2008

    SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

    Si

    7

    EDITORIALEEDITORIALE

    8PAGINA

    Economia

    CentenariofortunatoTante novità prestigiosealla Cmb

    AVVENTO 2008 p. 4/5

    p. 6

    SPECIALE CONCORDIA p. 21

    Nadia Lodi*

    sceglie un figlio per completare la comunitàfamigliare, per una garanzia di sopravviven-za, per un bisogno di ampliamento dell’iden-tità personale. Per i credenti, la scelta di ma-

    ternità e paternità è un segno di responsabilità cristia-na. Alle spinte soggettive a favore della procreazionesi affiancano però condizionamenti derivati dallasocietà del benessere e della paura; così mentre ci sicrede più responsabili e liberi, in realtà si è egualmentecondizionabili e condizionati.La realtà socio-economica inoltre appesantisce oggila situazione dei nuovi genitori: precarietà lavorativa,alto costo della vita, problema casa, mancanza di reteparentale, congedi per paternità poco praticati a diffe-renza di altri paesi europei. A ciò bisogna aggiungerecampagne ideologiche ispirate al più esasperato con-sumismo ed individualismo (aver figli non è piùconsiderato da molti alla base del matrimonio o dellaconvivenza) e quando il legame tra i partner nonè più soddisfacente, si preferisce sciogliere l’unio-ne piuttosto che impegnarsi a farla funzionare.

    Un migliaio di persone in Cattedrale per la professione solenne di suor Romina.Momenti di intensa commozione e di gioia davanti al mistero di una vita donata aDio nella clausura. L’interesse dei media, lo stupore della gente

    Bellezza Dolcezza Ricchezza

    Bellezza Dolcezza Ricchezza 2/3PAGINE

    Glizingaritra noiSabato 29novembretavolarotondae mostrafotografica

    9PAGINA

    Sanità

    A favoredella reteScelte e opzionidella Fondazione CrC

    10PAGINA

    Bilancio cumunale

    RisparmioforzatoMeno entrate e menoinvestimenti per il 2009

    15PAGINA

    Educazione stradale

    Con unamarcia in piùIncontri nelle scuole diMirandola grazie ai Lions

    Il messaggiodel vescovoElio TintiLe propostedelle zonepastorali

    Il messaggiodel vescovoElio TintiLe propostedelle zonepastorali

    Signore,insegnaci a pregare!

    Inserto dell’Ufficio LiturgicoPagine 11/14

    Signore,insegnaci a pregare!

    Inserto dell’Ufficio LiturgicoPagine 11/14

    Suor Angela Bertelli, il volto dell’8XmilleI dati in diocesi Pagina 17Suor Angela Bertelli, il volto dell’8XmilleI dati in diocesi Pagina 17

  • 2 30 novembre '08

    Bellezza, dolcezza, ricchezza

    suor Romina France-sca di Gesù povero eRe della Gloria pro-metto e faccio voto a

    Dio onnipotente di vivereper tutto il tempo della miavita…”. Quando nella Cat-tedrale gremita di fedeli sonorisuonate le parole dellaprofessione pronunciate convoce bella e ferma da Rominail silenzio e il raccoglimen-to hanno raggiunto un ver-tice difficile da descrivere.E’ la festa di Cristo Re, mal’unica corona è quella difiori bianchi che le amichepongono sul capo di Romina,mentre attorno alla figuraesile di questa giovane So-rella povera di San France-sco chiamata a dire il suo Sì

    per sempre a Dio nellaclausura, esulta spiritual-mente un intero popolo, unaChiesa che ha vissuto que-sto momento come un donodi grazia, con trepidazionee partecipazione.

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    Domenica 23 novembre in una Cattedrale gremita la professione solennedi suor Romina Francesca Tavernelli presieduta dal vescovo Elio Tinti.

    Silenzio e preghiera hanno accompagnato il “Sì per sempre nell’amore”della giovane carpigiana che sei anni fa ha iniziato il cammino come

    sorella povera di San Francesco nel monastero di Santa Chiara a Carpi Una troupe di RaiTre haintervistato suor Rominaalcuni giorni prima dellaProfessione solenne. Se-condo quanto comunica-to dalla redazione, il ser-vizio sarà trasmesso sa-bato 29 novembre dalle12,25 sulla rete regionaledell’Emilia Romagna.

    Continuola mia vitacol Signore“Adesso si va avanti nor-male, con la nostra vita”.Con nel cuore il “sì” dellasua Professione solenne,suor Romina svolge se-renamente i suoi ufficipresso il monastero diSanta Chiara. “La miacella è riscaldata”, sot-tolinea scherzosamente inriferimento alle tante coseche, pur con qualche ine-sattezza, si sono dette dilei sui media negli ultimigiorni. Ma che si sia par-lato così tanto, che tutti imezzi di comunicazioneabbiano voluto parteci-pare a questo evento del-la chiesa locale è un se-gno di speranza, unagrande testimonianzaresa al Signore. Vissutada suor Romina senza in-nalzarsi, nell’umiltà e nel-la povertà: “continueròa fare ciò che già facevo– spiega -, poi la prossi-ma primavera si terrà ilCapitolo per l’elezionedella madre e del gruppodi sorelle che la affian-cano. In quell’occasionesi vedrà se cambierannoil mio ruolo e le mie re-sponsabilità. Adesso con-tinuo le preghiere, le te-stimonianze e… ovvia-mente lo studio dell’ar-pa. Avete fatto un grandeaffidamento su di me –osserva prendendosi ingiro, in riferimento allostrumento musicale chele è stato donato in occa-sione della sua Profes-sione –: adesso devo con-tinuare ad imparare perportare avanti questo im-pegno davanti a tutta lacomunità! Veronica, cheho conosciuto in questiultimi mesi, è stata ungrande dono del Signoreche ha arricchito ulte-riormente quel momentospeciale”.Un momento bello, emo-zionante: “sentire il ca-lore e la preghiera, chemi accompagna da tem-po, di tutta la diocesi, miconferma nella scelta cheè comunque opera del Si-gnore. Vedere tutta laChiesa presente, tantisacerdoti, i frati, moltis-sime persone che hannovoluto accompagnarmi èstato importante e fontedi stupore anche per lamia famiglia”. B.B.

    Un’arpaper suor Romina

    Al termine della liturgiaeucaristica VeronicaMalagoli, a nome delle Par-rocchie di Santa Croce eGargallo, della Corale Re-gina Nivis e di tanti amiciha consegnato in dono asuor Romina un’arpa, spie-gandone così il perché.Una leggenda ebraica nar-ra che il re Davide, duran-te la notte, appendesse lasua arpa sopra il suo letto,affinché la brezza nottur-na che entrava dalla fine-stra, sfiorandone le corde,elevasse a Dio accordi dilode. E, in fondo, ogni vitaconsacrata è una vita cheacconsente ogni giorno adessere tesa ed accordatadal Signore del creato, edessere “suonata” da lui,secondo la sua volontà.Grazie a te e alle tue sorel-le per vostro quotidiano“Sì”! “Io

    “Cosa siete andati a vede-re?”, vengono in mente leparole di Gesù ai discepoliincuriositi dalla vita di Gio-vanni il Battista. Tanti i gior-nalisti che nei giorni prece-denti e in occasione dellaprofessione solenne hannoavvicinato Romina. Curio-sità? Originalità? Sempli-cemente una notizia vera,uno spazio di umanità e disperanza dentro una crona-ca che rivela miserie e tri-stezze a volte disumane.Giovane, laureata, una car-riera davanti, tutti gli ingre-dienti per realizzarsi secondoi canoni del mondo, eppureha lasciato tutto per sce-gliere “la parte migliore”.Se ancora c’è un posto nelcuore degli uomini e delledonne di questo tempo perun barlume di stupore, didesiderio di bellezza e dipurezza, la scelta di Rominalo ha amplificato trasfor-mandolo in una luce invi-tante, da seguire, da capire,da amare.La liturgia scorre nell’ar-monia dei gesti, parole esuoni che nulla concedonoallo spettacolo ma sono es-senza stessa del mistero che

    si sta celebrando. “Per tuttoil tempo della mia vita…”.In prima fila i genitori diRomina che quella vita l’han-no accolta, amata, sostenu-ta ed ora donata. Quali pen-sieri, ricordi, speranze siagitavano nel loro cuore inquel momento di fronte aquesto mistero, a questo Dioche si fa presente e all’im-provviso ti chiede tanto,tutto, ma per restituirti “ilcentuplo quaggiù e l’eter-nità”.“Nelle tue mani, madreMaria Letizia e davanti allemie sorelle…Ti accoglia-mo per sempre nella nostrafraternità”. Eccole nelle pri-me file le Sorelle clarisse ecappuccine, volti ai più igno-ti, che nel silenzio, fedel-mente, giorno dopo giorno,anno dopo anno, al ritmodella preghiera accompagna-no l’affannoso brusio dellacittà e dei suoi abitanti. Neiloro occhi lucidi una gioiaincontenibile, Romina hadetto sì anche a loro perchéè con loro che Dio porterà acompimento la sua consa-crazione.Ora la vita riprende, “unitaper sempre, una sola cosacon Lui, che è bellezza, èdolcezza ed è tutta la miaricchezza”. Dietro la bellafacciata del monastero lun-go corso Fanti sappiamo cheil Signore ha posto per Luie per noi una giovane senti-nella. Quando, distratti, pas-siamo accanto a quelle muraricordiamo che lì abita lasperanza che non delude, ela pensiamo impressa nelvolto radioso di suor Rominae delle sue sorelle.

    L.L.

    Servizio fotografico di Roberto Rossi e Fotocine Iotti

  • 330 novembre '08

    che i loro figli nella fedefossero, non solo di nomema anche di fatto, frati, cioèfratelli e sorelle. Fissandolo sguardo su Dio che è Pa-dre – sottolinea SuorRomina – tutti siamo e cisentiamo fratelli. Noi So-relle Clarisse siamo chia-mate ad essere testimoni delVangelo nella vita fraternaquotidiana attraverso la pre-ghiera, il lavoro e i momen-ti di svago vissuti insieme.Nella fraternità si fa espe-rienza concreta del Vange-lo perché non ci siamo scel-te da noi e non è semprefacile coniugare le rispetti-ve differenze, tanto più se siconsidera che viviamo inuno spazio relativamente ri-stretto. Nell’accoglierci a

    Dall’omeliadi monsignor Elio Tinti

    asciando che le pa-role del ProfetaEzechiele scendano

    nel nostro cuore, contem-pliamo l’amore che Dionutre e manifesta per cia-scuno di noi in Cristo suoFiglio e nella Chiesa. In que-sto momento particolare,Tu, Suor Romina, sei invi-tata a contemplare ancorapiù intensamente l’amore diDio Padre che Ti ha cerca-ta, in occasione di un cam-po parrocchiale ad Assisinel 1992, dove, alla luce diSan Francesco che seppetrovare nell’amore di Dio lapropria libertà e realizzarsicome persona, hai avverti-to per la prima volta che“Dio è Padre”. E ad Assisi,come Tu hai scritto su No-tizie, “è nato in Te il deside-rio di amore e di essereamata in modo radicale”; sipuò dire che il SignoreGesù, là ad Assisi, ha ini-ziato a corteggiarTi perfidanzarTi a Lui e oggirenderTi per sempre suasposa. Cristo Ti chiamava acondividere il suo amoresull’esempio di San Fran-cesco che da quell’amore siera lasciato completamentetutto trasformare.E così, Suor Romina, Ti seilasciata corteggiare dal Si-gnore, anche se, come Tuhai scritto: “ho vissuto al-cuni anni di lotta interioreprima di intraprendere uncammino di discernimen-to”. Hai sperimentato quan-to il salmista canta nel Sal-mo 139: “Tu Signore miconosci fino in fondo” ehai compiuto un cammino,che dal 16 aprile di 6 annifa, a 25 anni, Ti ha portatoalla Professione Sempliceil 16 aprile di tre anni fanella Chiesa di San Nicolòe oggi, a 31 anni, alla TuaProfessione Solenne.Fra pochi istanti Tu rinnovie prolunghi in Te l’atto dipieno abbandono di SanFrancesco: “Tu sei il bene,il sommo bene, la pienez-za del bene grande,ammirabile Signore”. Frapochi istanti Tu diventi suaunica, completa, esclusiva,totale proprietà; Ti dichiariunicamente e totalmenteinnamorata di Cristo, pron-

    ta a vivere la Tua sponsalitàpiena con Lui, la Tua ma-ternità verso tante personeche a Te chiederanno unaiuto e un consiglio, dichia-ri inoltre che la Tua ric-chezza è solo il Signore, eche la Tua volontà è nel-l’accoglienza di quanto laMadre Badessa e la Comu-nità Ti chiederanno; e vor-rai vivere tutto con amorenella fraternità. Mi piacequanto hai scritto su Noti-zie circa la fraternità: “Conla parola fraternità, si indi-ca ogni comunitàfrancescana proprio perchéFrancesco e Chiara vollero

    vicenda con i nostri pregi edifetti, l’atto che costa dipiù è senza dubbio il perdo-no, che tuttavia diventa re-surrezione, nuova vita, perchi lo concede e per l’uma-nità intera”.Inizia oggi in questa Eu-caristia la grande avven-tura della Tua vitasponsale con Cristo, nellaquale sei chiamata ad esse-re una sola cosa per il Tuosposo, a pensare, a ragiona-re, a parlare, a vivere conLui e come Lui, a esserepane e vino e corpo e san-gue donato per la Chiesa.E’ un’immagine questa cheTu stessa hai scelto durantei Tuoi recenti Esercizi Spi-rituali, scrivendo: “Sonopane e vino offerti perché

    tu possa consacrarmi, o Si-gnore. La mia professionesarà una nuova eucaristia eil mio corpo e sangue di-venteranno il corpo e il san-gue di Gesù attraverso laformula della Professione,ma soprattutto nella solen-ne benedizione per l’impo-sizione delle mani del Ve-scovo della mia Chiesa”.Da oggi, appartieni per sem-pre unicamente e totalmen-te al Signore. Lasciati so-stenere, custodire, accom-pagnare e consolare dallasua Parola, dai suoi Sacra-menti, dalla Chiesa, dallaTua Comunità monastica.FidaTi pienamente di Lui elasciati fare da Lui! Senti-ti e voglia essere in ogniistante come quella pecora

    Erano presenti alla celebrazione il ministro provinciale dei frati minori dell’Emilia Romagna,padre Bruno Bartolini (prov. Cristo Re di Bologna), la presidente della Federazione dei monasteridelle clarisse del Veneto e dell’Emilia Romagna, Madre Paola Bentini, Badessa del monastero diFerrara, e l’assistente della Federazione padre Bruno Monfardini.

    Sposa di Cristo,la più grandeavventuradella vita

    che il pastore prende tra lebraccia dopo averla ritro-vata e cammina per semprecon fiducia e abbandono congli occhi Tuoi fissi non sul-la strada da percorrere, masul volto del Pastore bello(come scrive Santa Elisa-betta della Trinità). Senticontinuamente il Signorecome Tuo sposo e metti nelconto che il Signore per-mette che l’oro sia purifica-to nel fuoco perché sia sem-pre più puro, splendente,genuino. Non temere anchese Ti senti piccola, sempli-ce e se avrai tentazioni, pro-ve e difficoltà e se in alcunimomenti condividerai lasofferenza di Maria sotto laCroce: il Tuo Sposo è lì, è ilTuo Pastore, è il Tuo Re, èil Tuo Tutto. Da oggi, ilSignore stesso si vuoleprendere cura di Te. Luisolo ti custodisce nell’amo-re e nella sua fedeltà. Mariasantissima Assunta in cie-lo, in questa Cattedrale aLei dedicata, Ti accompa-gni e Ti doni di fare semprequanto Gesù Tuo sposo, tidirà.

    + Elio Tinti, Vescovo

    E così, Suor Romina,Ti sei lasciata corteg-giare dal Signore,anche se, come Tu haiscritto: “ho vissutoalcuni anni di lottainteriore prima diintraprendere uncammino di discerni-mento”. Hai speri-mentato quanto ilsalmista canta nelSalmo 139: “TuSignore mi conoscifino in fondo”

    L

    L’omelia delvescovo ElioTinti per la

    ProfessioneSolenne di Suor

    RominaFrancesca: “Da

    oggi,appartieni per

    sempreunicamente etotalmente al

    Signore.Lasciati

    sostenere,custodire,

    accompagnaree consolare

    dalla suaParola, dai suoi

    Sacramenti,dalla Chiesa,

    dalla TuaComunità

    monastica”

    L’omelia delvescovo ElioTinti per la

    ProfessioneSolenne di Suor

    RominaFrancesca: “Da

    oggi,appartieni per

    sempreunicamente etotalmente al

    Signore.Lasciati

    sostenere,custodire,

    accompagnaree consolare

    dalla suaParola, dai suoi

    Sacramenti,dalla Chiesa,

    dalla TuaComunità

    monastica”

  • 4 30 novembre '08

    on la celebrazionedi questa domenicadiamo inizio ad unnuovo anno liturgi-

    co, che ci farà entrare an-cora una volta nel misterodella vita di Gesù, comenuova occasione per cre-scere nella comunione conLui.In questo breve brano delVangelo di Marco, Gesùci invita per ben tre volte a“vegliare”. La vigilanzache ci chiede Gesù non èsoltanto un atteggiamentodella mente, ma anche delcuore e di tutta la vita. Chivigila è colui che vive unavita di attesa, o meglio diattenzione (da ad-tende-re, cioè tendere a, o verso,qualcosa). Egli vive pro-teso verso qualcosa, cheper il cristiano si trasfor-ma nell’attesa di Qualcu-no, sempre pronto a co-gliere tutti i segni che neannunciano la presenza.Saper vigilare significa al-

    Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Fate attenzione, vegliate, perché non sapetequando è il momento. È come un uomo, che èpartito dopo aver lasciato la propria casa e datoil potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito,e ha ordinato al portiere di vegliare.Vegliate dunque: voi non sapete quando il padro-ne di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotteo al canto del gallo o al mattino; fate in modo che,giungendo all’improvviso, non vi trovi addor-mentati.Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

    Giovedì 4 dicembreSan Giovanni CalabriaPer oltre 50 anni, promuovendotramite la fondazione dell’OperaDon Calabria, attività di assisten-za presenti in ben 12 nazioni e 4continenti. Nato l’8 ottobre 1873e ordinato sacerdote nel 1901, Gio-vanni Calabria morirà il 4 dicem-bre 1954, a 81 anni.

    Sabato 6 dicembreSan Nicola di Bari

    I Domenica d’Avvento

    Signore, fa’ splendere il tuo voltoe noi saremo salvati

    Domenica 30 novembreLETTURE: Is 63,16b-17.19b; 64,2-7; Sal 79; 1 Cor 1,3-9; Mc 13,33-37I DOMENICA DI AVVENTOANNO B – I SETT. SALTERIO

    lora saper riconoscere in ogniincontro che facciamo, nel-le relazioni con chi vive in-torno a noi, negli avveni-menti lieti o tristi della no-stra vita, una Presenza chetutto abita e che dà senso eunità a tutta la nostra esi-stenza.Questa scoperta dei segnidella presenza del Signorenel nostro quotidiano ci aiuta

    a restare desti e vigilare, ecosì alimentare il nostrodesiderio della venuta fina-le di Cristo. Non sappiamoquando il Signore verrà, masiamo certi che ciò avverràpoiché la nostra speranzariposa nella promessa cheGesù stesso ci ha fatto delsuo ritorno glorioso alla finedei tempi.Per questo siamo chiamati

    a non sciupare il nostro tem-po, lasciando che gli eventici passino accanto senza ve-ramente viverli.Alla luce della Parola diGesù, nella nostra preghie-ra chiediamo che si compiala venuta di Cristo anchenella nostra storia persona-le, specialmente quando letenebre sembrano addensarsiintorno a noi e l’aurora èlontana. Rafforziamo lanostra fede in Gesù Cristo,nostro Signore, perché Dio,che ci vuole in comunionecon Lui, è fedele e ancora cidonerà il Suo amore in Gesù,salvezza per tutti.

    Le Sorelle Clarisse

    La nostra gioia, fratelli,non è dunque ancora una

    realtà di fattoma è una gioia nella

    speranza.Tuttavia la nostra speranza

    è così certache è come se fosse già

    diventata realtà.(S. Agostino)

    C Vegliamoin attesadi Cristo

  • 530 novembre '08

    Zona 5 (Novi, Rolo,Rovereto, Sant’Antonioin Mercadello)A metà novembre nellazona 5 si è tenuta la LectioDivina comunitaria sullaLettera ai Galati di SanPaolo. L’incontro, a cui èintervenuto come relatoredon Roberto Vecchi, par-roco di Sant’Antonio inMercadello e direttore del-l’Ufficio CatechisticoDiocesano, ha visto la par-tecipazione di numerosifedeli, catechisti ededucatori ed è stato occa-sione per introdurre all’Av-vento la comunità eccle-siale di zona.

    Zona 6 (Mirandola,Cividale, Mortizzuolo,San Giacomo Roncole,San Martino Carano,Santa Giustina)La zona 6, in collabora-zione con l’Azione Catto-lica, ha organizzato per igiovani quattro appunta-menti dedicati alla LectioDivina sui Vangeli delledomeniche d’Avvento.Dopo il primo incontro,svoltosi mercoledì 26 no-vembre a San GiacomoRoncole, i prossimi si ter-ranno mercoledì 3 dicem-bre alle ore 21 nel Duomodi Mirandola, mercoledì10 dicembre alle ore 21 aCividale e mercoledì 17dicembre alle ore 21 aMortizzuolo.Martedì 2 dicembre alleore 21 presso l’Asilo divia Luosi a Mirandola siriuniranno le catechiste dizona (escluse quelle dellaparrocchia di Mirandola)per un incontro di forma-zione, guidato da suorMaria Rosa Cattaneo, sulbrano del Vangelo di Gio-vanni di cui è protagonistala Samaritana.

    Zona 7 (Concordia, SanGiovanni, SantaCaterina, Vallalta, Fos-sa, San Possidonio)Con l’arrivo di don Mari-no Mazzoli, nuovo parro-co di Vallalta, sarà fissatain questi giorni la program-mazione delle attività chescandiranno l’anno pasto-rale nella zona 7.

    Zona 8 (Quarantoli,Gavello, San MartinoSpino, Tramuschio)Giovedì 27 novembre alleore 21 nella pieve diQuarantoli vi sarà la LectioDivina d’Avvento che sibaserà sulla prima tracciaproposta dalla Diocesi peri centri d’ascolto sullaBeatitudine della mitezza.Domenica 30 novembre,sempre a Quarantoli, siterrà il ritiro per i catechi-sti di zona.

    Le iniziative inpreparazione al Natalenelle varie zone pastoraliE’ tempo d’Avvento

    Le zone pastorali della Dio-cesi promuovono durantel’Avvento alcuni momen-ti comunitari di preghierae di riflessione per prepa-rarsi con rinnovato fervo-re alla venuta del Signore.

    Zona 1 (Cattedrale, SanFrancesco, San Nicolò)In preparazione al Natalesi terrà domenica 30 no-vembre alle ore 15.30 pres-so la canonica della Catte-drale il ritiro spirituale dizona dedicato al tema del-la chiamata di San Paolo.Un altro importante ap-puntamento di preghierasarà venerdì 19 dicembrealle ore 19 in Cattedralecon la Liturgia Penitenzialeper i giovani.

    Zona 2 (Corpus Domini,Quartirolo, Santa Cro-ce, Gargallo, Panzano)Da mercoledì 17 a venerdì19 dicembre la parrocchiadel Corpus Domini ospi-terà gli esercizi spiritualiresidenziali che prevedo-no la Messa, a seguire unariflessione e l’adorazioneeucaristica. Come di con-sueto, si terranno ogni gior-no in due turni: il primo,alle 18,30, sarà predicatoda don Luca Baraldi, ilsecondo, alle 21, da donCarlo Malavasi. Il tema:“Discepoli del Signore nelVangelo di Marco”.

    Zona 3 (San BernardinoRealino, Limidi, Corti-le, San Martino Secchia)Un brano degli scritti diSan Paolo, ancora da defi-nire, sarà al centro dellaLectio Divina d’Avventoin programma per martedì9 dicembre alle ore 21 nellachiesa di San BernardinoRealino. Sempre in SanBernardino mercoledì 10dicembre sarà celebrata laMessa di guarigione nonsolo per i fedeli della zonapastorale, ma per tutti co-loro che vorranno parteci-pare.

    Zona 4 (San Giuseppe,Cibeno, San Marino,Fossoli, Budrione,Migliarina)Durante l’Avvento le ce-lebrazioni penitenziali dizona si terranno secondoquesto calendario: marte-dì 2 dicembre, ore 18.30,in San Giuseppe Artigia-no; lunedì 15 dicembre,ore 19, a San Marino; lu-nedì 22 dicembre, ore20.30, a Fossoli.

    arissimi Fratelli eSorelle della Chie-sa di Carpi,

    inizia domenica pros-sima 30 novembre conl’Avvento il nuovo annoliturgico, che è un nuovodono del Signore, un nuo-vo tempo di grazia, unnuovo talento da traffi-care.

    La parola Avvento,deriva dal latino adventuse significa venuta. Conquesto termine si è sem-pre indicato quel perio-do dell’anno liturgico cheprecede e prepara il Na-tale.

    Tempo nel quale la li-turgia ci aiuta a riviverei sentimenti dei patriar-chi, dei profeti e del po-polo ebraico nell’attesadella venuta del Messia.

    E’ un tempo che di-venta ulteriore stimolo avivere la santità, misuraalta della vita cristianaquotidiana, che è l’idea-le che ci siamo propostidal 2006 al 2011 vivendole Beatitudini. L’Avven-to di quest’anno viene ca-ratterizzato dalle Beati-tudini della mitezza, del-la giustizia e della pace,che sono incarnate daGesù che viene a Natale.

    Gesù è la manifesta-zione più alta della mi-tezza di Dio: venendo fradi noi ci invita ad esseresanti e miti: “Imparateda me, che sono mite edumile di cuore” (Mt11,29) e chiama beaticoloro che si fanno miti,perché editeranno la ter-ra.

    Gesù venendo fra di

    tempo di Avvento è segnato, per i credenti, dal-l’attesa del Salvatore. Questa non è un passivoaspettare, ma un “vigilare”, cioè scrutare, nellepieghe della storia e della vita personale, i segni

    della presenza del Signore che alimentano la speranzadella sua venuta finale. “La vigilanza che ci chiede Gesù– spiegano infatti le Sorelle Clarisse, che accompagne-ranno con il loro commento su Notizie la liturgia di tuttoquesto tempo speciale - non è soltanto un atteggiamentodella mente, ma anche del cuore e di tutta la vita”.Vigilare significa dunque non essere superficiali nellarelazione con Dio, nella preghiera e nell’ascolto della

    Parola, affinché desideri, capacità di amare e di vedere larealtà - lo stile insomma - si modellino su Gesù, comechiede anche il Vescovo nel suo messaggio.“L’Avvento di quest’anno – osserva monsignor Tinti -viene caratterizzato dalle Beatitudini della mitezza, dellagiustizia e della pace, che sono incarnate da Gesù cheviene a Natale”: viverle con maggior premura e verità, infamiglia, nella scuola e nel lavoro, nella comunità par-rocchiale è l’invito – che cogliamo anche come Settima-nale diocesano - per questo tempo che “diventa ulteriorestimolo a vivere la santità, misura alta della vita cristianaquotidiana”.

    noi si presenta come l’im-magine perfetta della per-fezione, della giustizia,della santità del Padre eci invita ad essere per-fetti, cioè giusti, santicome è perfetto, giusto,santo il Padre nostro cheè nei cieli (Cfr. Mt 5,48).

    E Gesù è la Pace, “lanostra pace, che ha fattodei due un popolo solo,abbattendo il muro di se-parazione che eraframmezzo, cioè l’inimi-cizia” (Ef 2,14). E na-

    scendo a Natale, “un eser-cito celeste lodava Dio ediceva: “Gloria a Dio nelpiù alto dei cieli e pace interra agli uomini che egliama” (Lc 2,14).

    Pace, mitezza, giusti-zia sono virtù e stili divita propri dell’Avvento:viviamoli con ancor mag-gior premura e verità:- in famiglia, assumendostili di vita all’insegnadella solidarietà;- nella scuola e nel lavo-ro, costruendo un ambien-te educativo “umano”;

    Avvento tempo di vigilanza

    I Sussidi per l’AvventoPer giovani e adulti

    Il Servizio di pasto-rale giovanilediocesano invita aprenotare i Sussidi dipreghiera per il tem-po Avvento rivolti aigiovani. Costruiti in-torno al brano quoti-diano del Vangelo,offrendo per tutto iltempo d’Avvento lapossibilità di prepa-rarsi e pregare se-guendo la liturgia delgiorno.I Sussidi sono disponibili presso il negozio di articoli

    religiosi Koinè e presso il Seminario vescovile(c.so Fanti 44).

    Vivere l’Avvento 2008alla luce delle beatitudiniMiti, giustie operatori di pace

    Il

    C Il messaggio del Vescovo

    Il crocifisso progettato da Enrico Job per la visita di GiovanniPaolo II a Brescia nel 1998, si trova a Cevo in val Camonica

    - nella comunità parroc-chiale, facendo di ogniparrocchia una famigliaaccogliente e ricca difraternità e di autenticoamore cristiano.Maria Santissima, l’Im-macolata, che ha accol-to prontamente la pre-senza del Messia, ci ac-compagni!A ciascuno, buon Avven-to!

    Carpi, 23 novembre 2008,Festa di Cristo Re

    + Elio Tinti, Vescovo

  • 6 30 novembre '08 Speciale Caritas

    Sabato 29 novembre è la 12a Giornata Nazionaledella Colletta Alimentare

    Un semplice gesto di carità:condividere la propria spesa

    Una tavola rotonda sugli zingari e una mostra fotograficaaprono le manifestazioni per festeggiare i 30 annidi presenza della Caritas diocesana a serviziodel territorio e attenta alle emergenze internazionali

    Caritas diocesanacompie 30 anni. Sa-bato 29 novembre

    con la tavola rotonda dedi-cata alla situazione deglizingari e la mostra fotogra-fica in Sala Duomo, si apro-no ufficialmente le celebra-zioni per ricordare con so-brietà ma in tutto il lorosignificato questi 30 di pre-senza a servizio degli ulti-mi sia sul territorio delladiocesi sia nella dimensio-ne internazionale.Già sul numero scorso diNotizie il direttore dellaCaritas Stefano Facchiniha presentato le motivazio-ni cha hanno portato a sce-gliere di affrontare il temadegli zingari: “E’ compli-cato approfondire le carat-teristiche delle comunitànomadi, rispondere a giu-dizi e pregiudizi, chiarire econdividere le tappe di unpercorso che può portare aduna situazione di integra-zione migliore per tutti at-traverso la comprensione diun fenomeno complesso edelle difficoltà nel trovaresoluzioni. L’appuntamentopromosso dalla Caritas –ricorda Facchini - proverà arispondere ad interrogativimolto frequenti e diffusi neidibattiti politici ma anche

    tra i cittadini”.La mostra fotografica illu-strerà le tante attività svoltein questi anni: dai due de-vastanti terremoti del Friulie dell’Irpinia; poi il servi-zio civile, che ha dato lapossibilità a tanti giovani difare un’esperienza impor-tante; le attività gestite dal-l’associazione Porta Aper-ta (il Centro di ascolto, lagestione di alloggi di emer-genza, Recuperandia); leproposte internazionali(Croazia, Albania, Kosovo)e le iniziative legate alleemergenze, guerre e terre-

    moti, in Italia ed all’estero;le attività formative rivoltea scuole, Caritas parrocchialie famiglie; le attività ed iservizi legati agli immigra-ti ed ai carcerati…I 30 anni di Caritas sonoun’occasione preziosa perfare un bilancio di quantorealizzato ma anche per rin-novare l’impegno educativoe formativo, affinché laChiesa carpigiana crescasempre più nel servizio agliultimi, “perché ogni cosache avete fatto a questi pic-coli, l’avete fatto a Me”.

    L.L.

    Domenica7 dicembreGiornata

    diocesanadella Caritas

    Una giornata dipreghiera in tutte leparrocchie per tutti

    coloro che sostengonole opere di carità dellaChiesa carpigiana eperché ogni credentesia sempre più dispo-

    nibile a vivere ilservizio agli ultimi.

    Sabato 13 dicembreCarpi, Piazza Martiridalle 15,30 alle 19,30

    Una tenda pergli stili di vitaSpunti di riflessioneper uno stile di vita

    più sobrioConsigli e proposteper acquistare un

    regalo in meno e fareun dono in più in

    occasione del Natale.L’iniziativa è a cura

    del progetto “Famigliacittadina del mondo”

    Preghiera e carità“È apparsa la grazia di Dio”

    Per vivere pienamente anche quest’anno il tempo liturgicodi Avvento, la Caritas Italianapropone alle parrocchie i sussi-di per le famiglie e le comunitàlocali. La frase che guiderà lapreghiera e la riflessione, sceltacome sempre dalla CEI, è trattadalla lettera di San Paolo a Tito,in linea con la celebrazione del-lo speciale anno Paolino: “Èapparsa la grazia di Dio”. Ven-gono proposti come ogni annodiversi strumenti, che traccianoun percorso rivolto in particola-re ai più piccoli e alla medita-zione in famiglia. I materialisono raggiungibili sia tramite il sito nazionale che attraversoi link sui siti diocesani www.carpi.chiesacattolica.it ewww.caritascarpi.it.

    Opuscolo per le famiglieContiene le testimonianze di chi ha toccato con mano lagrazia di Dio, perché ha riacquistato speranza e gioia divivere dopo difficoltà e prove, ma anche preghiere e rifles-sioni di persone molto varie, nel tentativo di aiutare a viverela fraternità.

    Album per i bambiniIl titolo cambia e diventa “Una bellissima sorpresa”, perchéla grazia di Dio, simile a un soffio, a una carezza, raggiungevarie realtà vissute dal bambino, che scopre a poco a poco larealtà di questa grazia. Lo strumento, ideato da CosettaZanotti e illustrato da Cinzia Ratto, è come sempre pensatoper far partecipare attivamente i bambini.

    SalvadanaioCome ogni anno, un piccolo strumento a disposizione diparrocchie, gruppi laicali o famiglie per un gesto concreto davivere giorno per giorno.

    Scheda per l’animazione pastoraleDisponibile on-line una semplice rassegna di proposte pervalorizzare l’utilizzo dei sussidi come strumenti di anima-zione nelle parrocchie.

    Raccolta di generi alimentariIn questo importante periodo dell’anno, come segno dicondivisione con chi ha meno di noi, la Caritas Diocesanapropone inoltre la raccolta di generi alimentari di prontoconsumo e a lunga conservazione come farina, tonno, zuc-chero, riso, olio, scatolame vario, latte, pomodoro, crakerso grissini, formaggi confezionati e pannolini per bambini.Tutti i prodotti raccolti saranno devoluti ai due centri d’ascoltodella Diocesi, Porta Aperta di Carpi e di Mirandola.Le parrocchie che hanno la Caritas parrocchiale o il gruppoSan Vincenzo e che svolgono questo tipo di servizio utilizze-ranno direttamente gli alimenti raccolti. La raccolta potràessere effettuata nelle singole Parrocchie nei tempi e nei modidesiderati e la modalità del ritiro verrà concordata in seguito,attraverso il contatto con la Caritas Diocesana di Carpi.

    Sempre dalla parte degli ultimiLa

    Come e dove partecipare allaColletta Alimentare a Carpi eArea NordInvitiamo tutti a dare due ore delproprio tempo per lavorare allaraccolta e a fare la spesa pressouno dei supermercati indicati ecosì donare gli alimenti più utili.Hanno già risposto all’appello iNoviziati-Clan delle parrocchiedi San Bernardino R. e San Giu-seppe A. e di Ravarino insiemead alcuni adulti.Punti di raccolta a Carpi e nell’Area Nord:Finale Emilia: Coop, Famila, Eurospin; San Felice : Coop, Conad.Mirandola: Conad, Coop, Famila; Concordia: Conad.Novi di Modena: Coop; Cavezzo: Conad.Bastiglia: Dimeglio; Sorbara: Conad.Rovereto S/S: Coop; Soliera: Coop.Carpi: Borgogioioso, Coop Magazzeno. Conad di via Marx, di via GiulioCesare, di Via Pezzana e di via Roosevelt.

    Info: a Carpi: Maurizio Lanè Tel. 393 48 38 329;a Mirandola e Bassa: Paolo Sacchi Tel. 347 45 40 772

    Sabato 29 novembre si svolgerà in tuttaItalia la Giornata Nazionale della Col-letta Alimentare organizzata dalla Fon-dazione Banco Alimentare Onlus e dal-la Compagnia delle Opere ImpresaSociale.

    La durezza del tempo presente colpisceormai tutto il nostro popolo. La solitudi-ne e la fragilità dei legami familiari esociali rendono le persone ancora piùpovere, in uno scenario economico giàallarmante. In questa situazione, il sem-plice gesto di carità cristiana, che è ilcondividere la propria spesa con il piùpovero, è come “accendere un accendinonel buio”. L’estraneità e la paura sonosconfitte, può nascere un’amicizia cherilancia nella realtà col gusto di esserenuovamente protagonisti, sostenendosinella quotidiana fatica del vivere.

    Info: www.bancoalimentare.it.

  • 730 novembre '08Primo piano - Percorsi d’Avvento - Giustizia e lavoro /1

    ono una mamma chedopo il secondo fi-glio quando è stata in

    procinto di rientrare inazienda (bimbo di tre mesie a tempo pieno dopo averelavorato da casa su un pcdell’azienda collegato allarete aziendale..) è stata pe-santemente ripresa dal di-rettore del personale, ac-cusata di costare troppo, epesantemente demansionata(da staff all’ad ad assisten-te della segretaria!).Un ricollocamento senza al-cun spiraglio per il mio per-corso formativo e per la pro-fessionalità acquisita(investor relator in una so-cietà quotata che al mio ar-rivo non solo non aveva l’uf-ficio, che ora si ritrova, manon sapeva neanche comecrearlo).Oggi un operatore del Cen-tro per il lavoro della pro-

    ontinua dalla primaC La famiglia fa la differenzaTutte le società occidentalisono evolute in direzionefortemente individualista edentrambi i partner tengonoalla propria autonomia e re-alizzazione personale. Untempo le donne si sacrifica-vano (volenti o nolenti) peril marito ed i figli, rinun-ciando ad avere un ruolosociale, oggi invece un nu-mero crescente di donne fre-quenta l’università, si lau-rea, pensa alla carriera.A fronte di tale quadro ilrapporto 2008 dell’Istitutodi Politica Familiare (Ipf)rileva una scarsa attenzionealla famiglia da parte delleistituzioni europee (dei 95Libri Verdi scritti dal 1984dalla Unione Europea, nes-suno è stato dedicato allafamiglia).In Italia da tempo il Forumdelle Associazioni familia-ri chiede una politica fisca-le che tenga conto non solodel reddito percepito dalcapofamiglia (equità verti-cale), ma anche del numero

    dei componenti il nucleo fa-miliare (equità orizzontale),specialmente se sono pre-senti al suo interno disabili,anziani, minori ammalati. Alivello territoriale, le Con-sigliere di Parità della Pro-vincia di Modena, lo scorso5 novembre, in occasionedella presentazione in Con-siglio Provinciale del rap-porto annuale 2007, hannoancora una volta evidenziatoil loro ruolo significativoper combattere lediscriminazioni persistentitra uomini e donne. Ciò pre-suppone una collaborazio-ne con tutti i soggetti istitu-zionali, in attuazione delprincipio della sussidiarietà,per poter attuare le pari op-portunità. Ciò significa inol-tre monitorare le differenzedi impatto delle politiche,collaborare alla stesura deibilanci di genere e degli attidi indirizzo provinciale, alfine di favorire la concilia-zione lavoro e famiglia. Oc-corre stimolare inoltre la leva

    della formazione e del-l’orientamento per sostene-re percorsi di carriera, favo-rendo il microcredito el’imprenditoria femminile.In particolare dai dati pre-sentati emerge che ogni gior-no 2,5 donne sono costrettea dare le dimissioni inEmilia-Romagna, entrol’anno dalla nascita del fi-glio, mentre la media delledonne che vengono allon-tanate dal lavoro e che nontrovano più occupazioneormai si è abbassata a 35-40 anni. Dai dati emergeinoltre che nell’anno 2007le persone che si sono ri-volte all’Ufficio sono state83, di cui 47 con istrutto-ria, intervento e pareri an-che verbali e 36 solo perinformazioni attraverso esa-me della posizione lavora-tiva. A tale proposito emer-gono quali motivazioni pre-valenti: il rifiuto di part-time da parte del datore dilavoro, minacce di licen-ziamento per maternità con

    “S

    vincia mi ha consolato di-cendo: guardi le aziende sisentono tradite da una ma-ternità. Quale la “morale”: vivia-mo in un paese dove peressere una persona mi devosentire come se avessi in-franto mille regole non scrit-te ma molto rispettate nellenostre aziende e la regolaaurea è via le donne conbambini perché dimostra-no meno attaccamento al-l’azienda.Io questo mondo non l’hocreato e nel mio piccolo non

    lo legittimo, ho detto no per-ché la dignità non permettoa nessuno di togliermela, eoggi sono dall’altra partequella delle persone nonoccupate, non tutelate, chenon esistono.Penso solo che se mio ma-rito fosse d’accordo vorreiandare a vivere e lavorarein un altro paese forse qual-cuno meno ipocrita in giroc’è (dimenticavo la miaazienda ha anche ottenutola certificazione etica, mol-to professionali questicertificatori!)”.

    Lettera firmata - Carpi

    figli, demansionamento alrientro della maternità, di-missioni dopo la nascita diun figlio per impossibilitàa conciliare vita e lavoro oper vessazioni del datore dilavoro e/o colleghi. I datiforniti dalla Direzione Pro-vinciale del Lavoro di Mo-dena per gli anni 2006/2007 evidenziano propriocome l’anno 2007 abbia re-gistrato un incremento deisuddetti casi di discrimina-zione. Di fronte a tali situa-zioni le Consigliere di Pa-rità, facenti parte della reteregionale dell’ EmiliaRomagna, alla rappresen-tante del Ministero delwelfare, in occasione del-l’analisi del “Libro Verdesul futuro della vita socia-le”, come la famiglia deb-ba essere considerata so-prattutto nell’ottica dellesoggettività che la compon-gono, per non rischiare divalidare il lavoro di curadelle donne come welfaresussidiario. Per quanto ri-

    “S

    L’invito del Vescovoper la prima domenica d’Avvento

    Un’intenzione di preghieraper il mondo del lavoroPensare che si possa combattere la crisi che staattanagliando il mondo del lavoro con la preghiera nonè utopia, ed è con questa certezza che monsignor ElioTinti invita la nostra Chiesa, in ogni messa per la primadomenica d’Avvento, a un’intenzione particolare dedi-cata al mondo del lavoro. “Ci sono aziende di varisettori in difficoltà, inoltre il nostro distretto sta sof-frendo molto la crisi del tessile-abbigliamento, ma nondobbiamo arrenderci – so-stiene il Vescovo -. Invito leforze sociali a trovare solu-zioni che garantiscano il la-voro e lo si può fare solo se sirimane uniti. In momenti si-mili è importante cercarequanto unisce e allontanarequanto divide, bisogna faresquadra per trovare le solu-zioni migliori. Che il Signo-re benedica i lavoratori e chidà loro lavoro – sottolinea ilVescovo -, ma vorrei dire atutti di evitare atteggiamentinegativi come possono esse-re paura, scoramento, man-canza di fiducia. Cerchiamo di imparare da questa crisifortissima la cosa più importante: dobbiamo operaretutti insieme con spirito di servizio, consapevoli che ilmercato potrà salvarsi solo reintroducendo l’etica. Illavoro – conclude monsignor Tinti – dà sicurezza erende l’uomo libero, per questo preghiamo che il buonDio ce lo conservi”.

    “Prima le donne con bambini…”

    Linda Oliviero*

    ono sempre di più leamiche e le conoscen-ti che, mamme di unoo più figli e sulla tren-

    tina come me, raccontano diavere pagato un prezzo più omeno caro per aver deciso diavere un bimbo.Alla rabbia perquesto”mobbing”, ignobilequanto, ahimè, diffuso, si uni-sce l’amarezza della beffa cheè dovuta al fatto che in realtàil nostro Paese ha una delleleggi più avanzate in fatto dimaternità, legge che alla pro-va dei fatti si traduce in discri-minazione forse perchè, pa-radossalmente “troppo” tute-lante per madre e bambino.La Lettrice ha preservato lasua dignità licenziandosi edha tutta la mia comprensione,eppure così facendo l’azien-da ha ottenuto ciò che forsevoleva davvero. Non tutteinoltre possono permettersi illusso di tutelare la propria di-gnità licenziandosi od inven-tandosi un altro lavoro grati-ficante; tutte però abbiamo ildovere (prima ancora che di-ritto) di protestare per spiega-re alla società che se le italia-ne hanno 1,2 figli a testa inve-ce dei 2 delle “cugine” fran-cesi qualche motivo validoc’e. Ho tre figli, gli ultimi dueavuti lavorando come opera-trice del Centro d’Ascoltodiocesano: che differenza conla prima gravidanza!L’annuncio delle mie due ma-ternità è stato accolto con sin-cera gioia da tutti, il commen-to più frequente “Che bello!”Una nuova vita!”... Però que-sto non può essere un privile-gio di chi lavora tra i cattolici,dovrebbe essere la norma!E ciò significa allora che c’èancora tanto, tanto lavoro dafare: per ogni donna-madre-lavoratrice ma anche per leassociazioni e gli enti prepo-sti a salvaguardare i diritti (edi doveri) di noi donne chescegliamo di avere una fami-glia pur lavorando per azien-de che poi,”poverine” si sen-tono tradite.Forse la Lettrice e tante altregiovani madri si sono sentitesole ed indifese in queste si-tuazioni, senza un punto diriferimento per far valere leproprie ragioni in un mondoin cui i figli (altrui) sono visticome un costo, un contrat-tempo da risolvere e non comeuna ricchezza per il futuro diun’intera nazione che, comela nostra, sta inesorabilmenteinvecchiando ed invece dicorrere ai ripari con una poli-tica “con” e “per”le famiglie,cavalca il demagogico ritor-nello delle immigrate” chefanno troppi figli”.

    *componente della Commis-sione alle Pari Opportunità

    Terre d’Argine

    guarda poi le problematichelavorative le Consiglierehanno evidenziato comel’attuale impiantonormativo relativo al dirit-to del lavoro parta da unaconcezione fondamentaleche è quella della diversaforza delle due parti con-trattuali coinvolte (lavora-tore-datore di lavoro). Sel’invocato processo dideregolazione non vienecontrollato, la flessibilitàrischia di trasformarsi inprecarietà, così comeevidenziato anche in nume-rosi documenti europei; sirischia in sostanza di averelavoratori/lavoratrici di se-rie A, di serie B e di serie C,con capacità contrattuali di-verse, derivanti non soltantodalla professionalità e dal-le congiunture economiche,ma anche dallo stato di sa-lute e dagli obblighi di curafamigliari.

    * Centro ItalianoFemminile di Carpi

    Una nostra Lettrice ci ha scritto questa testimonianza suquanto è accaduto alla sua carriera professionale al rientroal lavoro dopo la seconda maternità. Esser madre oggirichiede un forte investimento di speranza ovvero signifi-ca contribuire a costruire un mondo che si è spezzato,perché ai valori fondamentali dell’amore e della compren-sione se ne sono sostituiti altri privi di coerenza e continui-tà. A commento di questa situazione assai diffusa abbia-mo chiesto un contributo al Centro Italiano Femminile diCarpi e a una Consigliera di Parità.

    Da una ricerca emerge che ogni giorno 2,5 donnesono costrette a dare le dimissioni in Emilia-Romagna, entro l’anno dalla nascita del figlio,mentre la media delle donne che vengono allonta-nate dal lavoro e che non trovano più occupazioneormai si è abbassata a 35-40 anni.

    Dalle linee pastoralidi monsignor Tinti

    Ogni comunità sidefinisce in base al

    proprio fine e conse-guentemente obbedi-sce a regole specifi-che; però “principio,soggetto e fine di tuttele istituzioni sociali è

    e deve essere lapersona umana”.

  • 8 30 novembre '08

    Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

    CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037

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    CRONA CARPICRONA CARPI

    Annalisa Bonaretti

    a fatto dell’under-statement uno stile divita Carlo Zini: alie-no da qualsiasi osten-

    tazione il presidente di Cmbannuncia in anteprima a quat-tro giornalisti che è statonominato presidentedell’Ancpl, AssociazioneNazionale Cooperative Pro-duzione Lavoro che poi sonole imprese industriali coope-rative. Per semplificare e ca-pirci, Zini è il Montezemolo,presidente di Confindustria,del mondo industriale coo-perativo.

    Presidente di un colossoL’Ancpl rappresenta 40 milaoccupati, mille imprese cir-ca, un fatturato aggregato chesfiora i 13 miliardi di euro suun fatturato di cento miliardidi euro dell’intero mondocooperativo italiano. Un pas-saggio epocale per molte ra-gioni, non ultima la riformadella governance. “E’ la pri-ma sfida di questo ricambio– ammette Zini -, mettere in-sieme un modello. Al mo-mento il mandato èquadriennale e rinnovabile perdue volte, io proporrò da su-bito o un unico mandatoquadriennale o due biennali.Occorrerà, da parte mia, unagrande cautela, devo rappre-sentare anche i concorrentima resto presidente di Cmb.Non vorrei mai si prefigurasseun conflitto di interessi”. Nonsuccederà, basta essere leali,onesti, cauti, ma sicuramen-te occorrerà usaresapientemente un equilibrioche, a tratti, potrebbe anchediventare complicato. Unvantaggio sicuramente saràessere vicino alle stanze deibottoni, alla politica romanache decide e poi poter “fiuta-re” in anticipo scenari e umori.Zini dichiara che la sua saràuna funzione di rappresen-tanza, ma quando la spiegaappare nitidamente che è an-che operativa visto che gliporterà via circa il 20 percento del tempo, insomma,un paio di giorni alla setti-mana saranno dedicati a que-sto nuovo ruolo. Cambieràqualcosa anche in Cmb, malui manterrà saldamente labarra del timone, però verràdata maggiore responsabili-tà all’intero gruppo dirigen-te. Dunque, un cambiamentorivolto tutto all’interno, dan-do spazio a chi se lo è meri-tato.

    Cmb, una mezzofondistaNonostante le difficoltà delmomento, Zini ripete spessola parola “fiducia”. Sa cheuna crisi può rappresentare

    un’opportunità, soprattuttoper quelle imprese come lecooperative che “hanno ilpasso lungo damezzofondista. Per questo,di solito, le cooperative reg-gono bene le crisi. Vedo na-turalmente i terremoti di questidue anni a cui nessuno erapreparato, ma so che Cmbpuò ancora crescere. Sperosi sblocchino gli interventipubblici per cui la crisi po-trebbe coinvolgere solo l’im-mobiliare che, mi sembra, nondarà i risultati che ha datonegli ultimi 15 anni. Se ilgoverno darà il via al pianodelle infrastrutture, noi sia-mo ben posizionati. Abbia-mo fatto un consorzio stabilecon Unieco, abbiamo più omeno la stessa dimensione,una forte contiguità territo-riale e sociale, credo diven-teremo uno dei principaligeneral contractor italiani.Abbiamo specializzazionicomplementari, loro, ad esem-pio, sono molto forti nelladepurazione e nei parchi com-merciali, noi nelle strutturesanitarie e nelle metropolita-ne. A proposito – ricorda ilpresidente – il 14 dicembre èprevisto il viaggio inaugura-le dell’Alta velocità”.Sulla crisi Zini si sbilanciaappena un po’ e, secondo noia ragione, ritiene che “l’espe-rienza sociale viene raffor-zata da questo terremoto cheha colpito il mondo intero.Abbiamo capito tutti, perchélo abbiamo visto, che le ric-chezze di questi anni eranopiù un effetto ottico che disostanza, altrimenti non sisarebbero sciolte come neveal sole. Il nostro primo valo-re è sempre stato il capitaleumano”, sostiene Zini, dun-que Cmb ha sempre credutoall’importanza del lavoro,quello che crea, quello chegenera fiducia perché la me-rita. “La fiducia – osserva ilpresidente – occorre prati-carla e meritarla quotidiana-mente. Se le iniquità cresco-no, si fa fatica a generarla.Occorre mettere un fermo an-che alla conservazione che siirradia soprattutto dalla poli-tica”. Come dire, cambiare è

    diventato un’urgenza. Se lofanno in altri paesi, può av-venire pure da noi. E non sitratta solo di facce nuove,ma di un sistema da rivoltarecome un calzino.

    La Torre più altadella città delle due TorriOltre all’importante nominanazionale di Zini, altre buo-ne nuove in casa Cmb: sod-disfazione del consiglio d’am-ministrazione per il bilanciopreconsuntivo del 2008 eun’acquisizione di notevolepeso, la Torre Unifimm aBologna. Partiamo da questatorre in prossimità dell’usci-ta San Vitale della tangen-ziale. Alta 120 metri, legger-mente più bassa di quella di

    Milano, sarà la torre più altadi Bologna e tra le più alte inItalia. 28 piani più i servizi,l’opera commissionata daUnifimm del gruppo Unipolsarà ben visibile sia dalla tan-genziale che dall’A 14 e ca-ratterizzerà la zona in cui èsituata. “Abbiamo vinto con-tro la Ccc di Bologna (il Con-sorzio Cooperative Costrut-tori nato nella città felsineanel 1912, ndr) – precisa Zini-; l’importo è superiore a 62milioni di euro e questo com-plesso immobiliarepolifunzionale dotato anchedi un albergo ha una superfi-cie lorda complessiva di cir-ca 29 mila metri quadrati.Progettata dallo studio OpenProject di Bologna, è stata

    denominata subito la “Tor-re” perché perimetrata da unfossato di pianta triangolareche ha le sue fondazioni pro-fonde su pali che consentonola realizzazione di tre pianicompletamente interrati de-stinati a locali di servizio”.L’edificio utilizza unatipologia costruttiva d’avan-guardia che assicura unamaggior sicurezza antincen-dio sezionando orizzontal-mente i vari piani. La costru-zione sarà realizzata in 27mesi. Insomma, dopo gliAsinelli e la Garisenda, arri-va la terza Torre di Bologna.

    Le torrette di CarpiSeppur con i dovuti distin-guo, arrivano, meglio arrive-ranno, anche a Carpi le torri.Saranno in zona C, a Suddella Lapam, il progetto èdell’architetto Corradi diModena e Zini spiega che“hanno la mano della Maseratidi Modena. Ci deve essere ilbello e anche il commercia-le”. Francamente, pare pre-valga il commerciale sul re-sto anche se il progetto è piùche dignitoso. Ma è proprioquesto il punto: Cmb costru-isce, in giro per l’Italia, dellecose veramente belle, bellis-sime, e qui, in città, si limitaa scegliere il discreto, mail’eccellenza. Non basta ven-dere bene, e Zini si dice sod-disfatto sia del Grecale – dei120 appartamenti in viaRoosvelt solo 20 non sonoancora stati venduti – sia delGiardino dei Principi –l’areaex Cremeria sta andandomolto bene nonostante laflessione del mercato immo-biliare -. Noi vorremmoun’opera che lasciasse il se-gno. Poco importante se fruttodel grande architetto o di

    un giovane talento, mavorremmo qualcosa

    che rimanesse neltempo e facesse

    scuola. In unacittà dove si ècostruito mol-to, ma nienteha ancora la-sciato un’im-pronta.

    Profilo vincente

    Modenese, 53 anni, Carlo Zini è sposato e ha due figli.Laureato con lode nel 1980 presso l’Università di Bolo-gna in Ingegneria civile sezione Trasporti.Dopo una breve esperienza alla Snam Progetti, è entratonell’ufficio progetti dell’Edilcoop di Crevalcore fino aricoprire il ruolo di direttore della divisione Grandilavori. Dal 1989 lavora in Cmb, prima come consiglieredelegato e direttore tecnico partecipando in questa vestein rappresentanza della Cooperativa Muratori e Brac-cianti ai consigli direttivi dei consorzi costituiti per larealizzazione dell’alta velocità sulle tratte Milano-Bolo-gna e Bologna-Firenze, una delle opere di ingegneria piùcomplesse del nostro Paese.Nel 1994 Zini è diventato presidente di Cmb che, con lasua guida, ha raggiunto grandi risultati. Indubbie lecapacità dell’uomo, altrettanto indiscussa la positività diquesti 15 anni quando il trend dell’edilizia è sempre statodi costante crescita. Bravo e fortunato dunque Zini che,proprio adesso, in un momento critico, è stato chiamatoa un impegno nazionale di prestigioche ha fatto bene a cogliere.Comunque andrà, i risultati glidaranno ragione.Il presidente di Cmb fa partedei consigli d’amministra-zione di Holmo, Finsoe,Sofinco e Unipol banca; èvicepresidente del Consiglio disorveglianza del Consorzio co-operative Costruzioni ed èmembro della direzione na-zionale di Legacoop. Unmanager che sa acco-starsi alla politicarimanendo quelche è.

    CmbCmb, tra le principali im-prese di costruzione ita-liane, ormai giunta sullasoglia dei 600 milioni difatturato, con un patrimo-nio di 180 milioni, 900dipendenti e oltre 1.200soci, opera nel settore del-la promozione immobiliaree negli appalti pubblici conparticolare evidenza nel-l’edilizia ospedaliera enelle grandi infrastruttu-re.Per il prossimo triennio, ilportafoglio è coperto al90% per il primo anno, al70 per il secondo e al 40per il terzo. Per la primavolta Zini ha detto che bi-sogna “orientarsi sui mer-cati internazionali” e nonsolo a causa della crisi cheperaltro è internazionale.Questa affermazione ladice lunga sulla consape-volezza delle proprie ca-pacità.D’altronde il bilanciopreconsuntivo prevede ri-cavi assestati sui 580 mi-lioni di euro (+ 35 rispettoal budget) con un incre-mento di oltre cento mi-lioni rispetto al consunti-vo 2007.E’ previsto un utile nettosui 20 milioni di euro; leprevisioni parlavano di 25ma, come ha spiegato CarloZini, “il mancatoraggiungimento degliobiettivi di utile, a causadel rapido deterioramentodel mercato immobiliare,è da ascrivere alloslittamento delle venditedi alcuni asset che si pre-vede possano concludersipositivamente nel corso delprossimo biennio”.

    H

    La Cmb di Carlo Zini: una nomina prestigiosa, un nuovo lavoro importante,un bilancio preconsuntivo soddisfacente, un consorzio intelligente

    Respirare fiduciaLa Cmb di Carlo Zini: una nomina prestigiosa, un nuovo lavoro importante,un bilancio preconsuntivo soddisfacente, un consorzio intelligente

    Respirare fiducia

    Annalisa si stringe conaffetto a Erennio,

    Walter, Pietro, Andreae a tutta la Cantina

    Sociale di Carpi per laperdita dell’amico

    AlbertoLeale, onesto, coraggioso,

    schietto, generoso:un galantuomo

    Annalisa è vicina aClaudia e alla sua

    famigliaper la scomparsa del

    suo adorato papàAlberto Caffagni

    La Redazionee l’Amministrazione

    di Notiziepartecipano al doloredei dirigenti e dei socidella Cantina Sociale

    di Carpiper la prematura

    scomparsa diAlberto Caffagni

    Le due torri in Zona C

    Carlo Zini

  • 930 novembre '08CRONA CARPICRONA CARPI

    Annalisa Bonaretti

    na vita nella sanità,dunque è giocoforzache sia lui, Tonino

    Zanoli, il referente per laFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi di questa real-tà.

    Radioterapia: un orgoglioE’ approdato al consigliod’indirizzo da nemmeno unanno, ma conosce bene iprogetti su cui è impegnatala Fondazione. Primo fra tutti,la Radioterapia. Proprio inquesti giorni è prevista laconsegna del progetto ese-cutivo affidato dall’Amo,partner nell’iniziativa, a unostudio di architetti di ReggioEmilia.L’Associzione MalatiOncologici contribuisce an-che finanziariamente alla re-alizzazione dellaRadioterapia, ma è la Fon-dazione, visto che ha stan-ziato due milioni e mezzo dieuro, ad avere il coordina-mento operativo. Il proto-collo d’intesa vede parteci-pare l’Ausl provinciale, ilPoliclinico di Modena, ilComune di Carpi e l’Amo.Va detto comunque che ilcoordinamento non nascesolo da una mera questionedi soldi, ma dal fatto chel’ente di diritto privato è nellecondizioni di provvedere allarealizzazione del progetto nelmodo più celere. Per nondire che è stata proprio laFondazione, grazie soprat-tutto a Carlo Carapezzi cheaveva fatto conoscere ai con-siglieri e al presidente GianFedele Ferrari la necessitàdi dotare il Ramazzini di unacceleratore lineare, ad es-sersi fatta portavoce conl’Azienda Usl di un bisognosentito dalla collettività. Così,quando la Radioterapia en-trerà in funzione, Modenasarà la prima provincia ita-liana a raggiungerel ’ a u t o s u f f i c i e n z anell’erogazione della tera-pia oncologica radiante. Unprimato di cui andare orgo-gliosi.“La radioterapia per noi èun impegno importante sot-to più punti di vista – spiegaTonino Zanoli -; lostanziamento dei due milio-ni e mezzo è triennale. L’ac-celeratore lineare è di ulti-ma generazione che, tradot-to, significa che è in gradodi indirizzare nel modo piùpreciso possibile il flussodelle radiazioni nell’areaaffetta da patologia tumorale,garantendo il massimo gra-do di efficacia terapeutica ela tutela dei tessuti circo-stanti. La radioterapia – os-serva – è un elemento diqualificazione e offre unarisposta in un’area purtrop-

    po in continua espansione.E’ importante per i malati,per l’Oncologia di Carpi chegenera attrazione per quali-tà e professionalità, è im-portante per tutto ilRamazzini perché, in un pros-simo futuro, senza laRadioterapia non si farannopiù certi interventi chirurgi-ci. Dunque è una donazioneche eleva la qualità dell’ospe-dale”.

    Aumenta la qualitàC’è dell’altro, oltre allaRadioterapia: tra il 2005 e il2007 un contributo di 600mila euro della Fondazioneha permesso di acquistarearredi e attrezzature per ireparti di Medicina, Neuro-logia, Ortopedia e Chirur-gia del Ramazzini. “Lo sco-po – precisa Tonino Zanoli -, aumentare la qualità delladegenza nel nostro ospedalema è anche un segno di ri-spetto verso tutti i pazientiricoverati. Il decoro di unastruttura sta a significare chela comunità di riferimentonon l’ha abbandonata”.Questi i progetti più impor-tanti, ma ce ne sono altriche, pur con delle cifre dif-ferenti, non hanno menovalore. “Vogliamo far sen-tire la nostra vicinanza a tut-te quelle associazioni e aquegli enti di volontariatoche operano quotidianamentee che collaborano in manie-ra determinante per il mi-glioramento della qualitàsocio-saniataria”, affermaZanoli.Trentamila euro per l’acqui-sto di un Fiat Ducato attrez-zato per il trasporto disabili.

    “Il pulmino – spiega Zanoli– serve per garantire ai 70ragazzi seguiti dall’Ushac lapartecipazione alle varie at-tività sportive e ricreative”.Stessa cifra per l’acquisto diun automezzo attrezzato coninstallazione di una pedanaelevatrice, utilizzato per ilpotenziamento dell’attivitàdi trasporto sociale e sanita-rio svolta dalla Croce Rossadi Carpi. Sempre 30 milaeuro, ma questa volta nonper un mezzo di trasportobensì per il progetto Ore disollievo del Gruppo Assi-stenza Familiari Alzheimer.“Il progetto – precisa Zanoli– ha consentito di sosteneree potenziare l’attività di as-sistenza a domicilio di circa50 pazienti affetti daAlzheimer o da demenzecroniche attraversol’erogazione di pacchetti di80/100 ore di assistenza qua-lificata in ambito sanitario epsicologico. E’ un’attivitàche la Fondazione ha soste-nuto dal suo inizio e checonsente alle famiglie cheportano il carico dell’assi-stenza al malato di usufruiredi questi momenti impor-tanti per reggere il peso del-la malattia e delle cure deiloro cari”.Un piccolo sostegno, ma si-gnificativo per l’associazio-ne, i 4 mila euro per l’Avo.“L’ospedale – spiega Zanoli– ha messo a disposizionedell’Associazione Volonta-ri Ospedalieri un locale piùampio rispetto a quello pre-cedente, così la Fondazioneha erogato un finanziamen-to per l’acquisto delle at-trezzature e degli arredi uti-

    li allo svolgimento dell’atti-vità associativa. Parte delfinanziamento è stato utiliz-zato per realizzare iniziati-ve pubbliche per la celebra-zione del ventennale. Unacifra modesta, ma per noi èun segnale dell’attenzionedella Fondazione verso tutticoloro che quotidianamenteaiutano i ricoverati più biso-gnosi o più soli”.Altro discorso per i 25 milaeuro destinati dalla Fonda-zione a un progetto di riabi-litazione audiovestibolare perpazienti ipoacustici gravi:doveva essere ospitato nel-l’area ospedaliera già que-st’anno, ma i lavori sonobloccati da mesi. E non si sapiù niente al proposito. Ver-rà fatto comunque o laVestibologia resterà a Mo-dena?

    Ospedale: che fare?Visto che l’area d’interven-to della Fondazione com-prende anche alcuni comunilimitrofi, a Soliera, per ilprogetto Prendersi cura, sonostati donati 50 mila euro cheservono per interventi di as-sistenza socio-sanitaria perle fasce fragili della popola-

    zione.Tonino Zanoli ha la saggez-za frutto dell’esperienza edi un carattere equilibrato eprudente, perciò ci tiene aprecisare che i finanziamentidella Fondazione, soprattuttoquelli più importanti comela Radioterapia, “sono inpieno accordo con i disegnidelle eccellenze del sistemasocio-sanitario provinciale.Da carpigiano non posso cheaugurarmi sviluppi che ten-gano alta la qualità del no-stro ospedale; è una struttu-ra molto compromessa, fat-ta da padiglioni vecchi quan-do non antichi. La manuten-zione prevede costielevatissimi, ma la strutturaresta immodificata. Il temase realizzare o meno un nuovoospedale deve perciò esserevalutato e affrontato senzaaprioristicio rifiuti, ma vafatto in un quadro provin-ciale, pensando al sistema arete di tutti gli ospedali del-la provincia al cui internoCarpi dovrà mantenere unaposizione di assoluto rilie-vo. Sono sicuro che la Fon-dazione, qualora la program-mazione provinciale si in-camminasse in questa dire-zione, sarebbe molto attentae farebbe tutto quanto in suopotere. Non mi nascondo che,specie in questa fase, l’ar-gomento è complesso e de-licato. Serve molto denaroed il futuro non è certamen-te roseo. Dobbiamo peròchiederci anche quanto cicosta e ci costerà tenere inefficienza un ospedale cheha continuo bisogno di ma-nutenzione”. Allora, chiedia-mocelo.

    Le riflessioni sulla sanità di Tonino Zanoli, consigliered’indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

    Aperti al nuovoin un sistema a rete

    Sessantacinque anni,diplomato ragioniere, unpaio d’anni di Sociologiache, seppur non portata atermine, ha lasciato l’im-pronta, Tonino Zanoli, con-sigliere d’indirizzo dellaFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi da inizio 2008– è entrato dopo la scom-parsa di Carlo Carapezzi -dall’esperienza in area am-ministrativa presso lo Inam(Istituto Nazionale Assicu-razioni Malattie) negli anni’60, diviene, dal 1973 al1980, componente dello staffdirezionale dell’ospedaleRamazzini per le funzioni“ricoverabilità” e “serviziambulatoriali”.All’istituzione del ServizioSanitario Nazionale e allacostituzione dell’AziendaUsl di Carpi, assume diver-si incarichi di consulenza eguida presso altri ospedaliper l’organizzazione delleattività e dei servizi ambu-latoriali. In questo periodoprogetta e realizza il primocentro unico per le prenota-zioni ambulatoriali, noto conl’acronimo Cup.Dal 1980 al 1994, dopo averassunto localmente il coor-dinamento delle attività sa-nitarie di base (medicina ge-nerale, pediatria, guardiamedica, farmaceutica, an-ziani) collabora, a livelloprovinciale, regionale e na-zionale, allariorganizzazione dell’assi-stenza specialistica e di basepartecipando alle delega-zioni tecniche nazionali peril rinnovo delle convenzio-ni.Negli stessi anni si occupadella riorganizzazione del-l’area ambulatoriale,formalizzando e pubblican-do logiche di impostazionee modelli oggi in gran partepresenti nel quadronormativo tuttora in attua-zione. Partecipa alla pro-gettazione e attuazione diuno dei primi sistemi dicontrollo analitico delleprescrizioni farmaceutiche.Nel 1994, mentre ha in cor-so un rapporto di collabo-razione con il Collegio Na-zionale Infermieri Profes-sionali (Ipavsi), è nomina-to direttore del Distretto diSassuolo dove conclude ilpercorso professionale nel2002.Attualmente opera nelvolontariato – è componentedel consiglio di amministra-zione della Fondazione Casadella Divina Provvidenzacon delega per l’onlus Agapedi Mamma Nina - ed è com-ponente dell’Ufficio di Sup-porto alla Conferenza So-cio-Sanitaria Territoriale diModena.

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    Alla ricerca di sponsorUn Doblò per i volontari di Contatto

    L’associazione di volontariatoContatto propone un serviziodi trasporto riservato a coloroche devono recarsi in ospedaleo in centri sanitari per effettua-re visite, analisi, terapie, perritirare risposte ed esami clinicie che non hanno la possibilitàdi muoversi autonomamente. Il servizio si rivolge airesidenti di San Marino o di Fossoli, ed è esteso ancheai disabili costretti su una sedia a rotelle. Partecipanoall’iniziativa le seguenti associazioni: Polisportiva SanMarinese, Polisportiva Fossolese, Circolo La FontanaFossoli, Circolo Anspi Fossoli, Team Luca CorniaFossoli, Circolo Bruno Mora San Marino, CircoloAnspi San Marino.In questi giorni incaricati dell’azienda Mgg Italia srl diMilano stanno già rivolgendosi alle imprese della zonaper chiedere di pubblicizzare le loro attività su unfurgone Fiat Doblò, che verrà consegnato ai referentidell’associazione nel mese di febbraio e che riporteràsulla carrozzeria i loghi delle aziende che avrannoaccettato di contribuire. Un modo originale per leimprese di farsi pubblicità e per i volontari di ampliareil raggio delle loro sempre apprezzate attività, in sinergiacon gli obiettivi dell’amministrazione comunale.

    Tonino Zanoli

    Dalla sanitàal volontariato

  • 10 30 novembre '08 CRONA CARPICRONA CARPI

    Annalisa Bonaretti

    agli sì, ma non conl’accetta. Presentandoil Bilancio preventi-vo 2009 e il Piano in-

    vestimenti 2009-2011, il sin-daco Enrico Campedelli e ilvicesindaco e assessore alBilancio Alberto Allegrettihanno spiegato che tutto èstato pesato con accuratezzae poco o niente affidato alcaso. Perché il caso, in que-sto momento per la maggio-ranza dei comuni italiani, haun nome e un volto, quellodel governo. Facendo l’esem-pio di Catania, Campedelliha commentato che ci sono“comuni amici e altri nonamici, comuni dove non sitaglia, anzi, e altri dove sitaglia. Mi sembra scorretto.Come non mi è parso corret-to mettere mano all’Ici, loaveva fatto anche il governoProdi ma togliendola solo aimeno abbienti. La trovo co-munque una manovra iniqua,che del federalismo fiscalenon ha nulla. Va detto – pre-cisa Campedelli – che il 75per cento degli interventi pub-blici vengono fatti dagli entilocali, anche per questo comeAnci, l’Associazione Nazio-nale Comuni Italiani, chie-diamo una rivisitazione diquanto ci chiede il governo”.Venendo a Carpi, per l’annoprossimo la spesa si asseste-rà intorno ai 59 milioni 700mila euro, il 4,25 in menorispetto ai 62 milioni 300 milaeuro risultanti dall’assesta-mento del Bilancio 2008. Leentrate saranno di ugualeimporto e comprenderannodue milioni e mezzo di in-troiti da oneri diurbanizzazione, un milionein meno rispetto al 2008.Questo dato era inevitabile enon è dovuto alla crisi, masolo al fatto che, negli ultimianni, a Carpi si è costruitotanto, troppo, ed era inim-maginabile potesse continuarecosì. Anche poi perché le areenon sono infinite.I trasferimenti dallo stato siprevedono in diminuzione di355 mila euro.L’Ici per il 2009 resterà in-variata come l’addizionale

    Irpef. “Solo alcune tariffe erette verranno adeguate al-l’incremento inflazionistico– spiega Alberto Allegretti -noi abbiamo deciso di fare lamedia tra l’inflazione reale equella programmata così ab-biamo deciso per un 3 percento, però da questi aumen-ti sono escluse le rette per le

    strutture protette. Per le rettedelle scuole d’infanzia e de-gli asili nido prevediamo unincremento per il prossimoanno scolastico, quindi par-tiranno a settembre 2009. Citengo a precisare che conl’omogeneizzazione dellerette compiuta dall’UnioneTerre d’argine, soprattutto lefamiglie meno abbienti han-no visto diminuire gliesborsi”.Allegretti precisa che le spe-se per la scuola sono in lineacon quelle dell’anno in corsoe che sono “difficilmentecontraibili perché si tratta

    soprattutto di personale. Lostanziamento previsto perl’istruzione è di 10 milioni dieuro, la stessa cifra del so-ciale che vede un aumento di150 mila euro”.In calo sensibile le spese perlavori pubblici e manuten-zioni, servizi generali, eco-nomia e commercio, sport,cultura e comunicazione. SiaAlegretti che Campedellihanno insistito su quella chehanno chiamato “razio-nalizzazione della macchinacomunale: le consulenze, chenel 2008 hanno visto un calodi 190 mila euro, nel 2009 nevedranno uno di 343 milaeuro. Diminuite anche le speseper il personale: nel 2008 c’eragià stata una riduzione di 590mila euro e nel 2009 è previ-sta una diminuzione di 330mila euro e 149 mila euro perquelle delegate all’UnioneTerre d’argine”.Un incremento forte per letariffe rifiuti, un +3,6%. Ilsindaco insiste che, comun-que, “a Carpi si continuerà apagare meno che a Modena”mentre Allegretti fa capireche questo aumento “faràdiscutere”. Sicuramente ècosì, e non solo perché sot-trae quattrini dalle tasche deicittadini, ma di questo neparleremo prossimamente.Il Piano investimenti del pros-simo triennio prevede 71milioni di spese, saranno 24solo nel 2009. Di questi, ben11 sono destinati alla scuolacon due opere rilevanti: lascuola media a Cibeno (seimilioni e mezzo previsti, ol-tre ai 200 mila euro per ilprogetto) e la scuola elemen-tare a Santa Croce (due mi-lioni e mezzo il costo), ilrestante andrà utilizzato perle manutenzioni annuali,quanto mai indispensabilivisto che dai dati più recentirisulta che, in Italia, una scuolasu due non è a norma.Altra nota positiva, sono ca-late le multe: per le Terred’argine il preventivo è di unmilione 950 mila euro. In-somma, sindaco e vicesindacoci tengono a far sapere chenon siamo un comune, cometanti altri, che si “arricchi-sce” multando. Peccato nongli sia venuto in mente che,forse, siamo solo un comunedove automobilisti, motoci-clisti, scooteristi, biciclisti epedoni, i cittadini insomma,sanno assumere comporta-menti virtuosi.

    T

    Presentato il Bilancio prevenivo 2009

    Un comune “risparmioso”

    Il risparmio energeticoper le impreseUn convegno in Confcommercio

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    Fatto o no?

    Ha mescolato un po’ le cose il sindaco infatti nellaconferenza di presentazione del Bilancio preventivo haparlato anche del “programma elettorale, realizzatonella quasi totalità. O no?”. Domanda eloquente.Campedelli ha parlato degli investimenti in centrostorico senza nominare la precedente giunta Malavasiche li ha voluti, poi ha fornito qualche dato contestan-do chi dice che Carpi è una città ferma. “Nel 2008 ilMuseo ha avuto più di 35 mila visitatori, il Castello deiragazzi più di 100 mila, oltre 70 mila il Museo dellaMemoria; sono 900 le presenze quotidiane alla Biblio-teca multimediale. Per la sicurezza abbiamo fattomolto con la videosorveglianza e la pattuglia notturna.Siamo rimasti indietro – ha ammesso – con la piscinae con la Fondazione Alberto Pio. La piscina ha richie-sto un grande lavoro e non solo per la spesa preventi-vata che all’inizio era di sette milioni di euro e poi èaumentata di parecchio, ma anche per la gestioneaffidata a una società. Per la Fondazione Alberto Piosu cui continuiamo a lavorare, l’assessore alla Culturaè andato recentemente a Firenze dal professor Gherpelli.Non dovrà gestire solo Palazzo Pio come si era pensatoall’inizio, ma tutto quello che si è fatto”. GiuseppeGherpelli, sempre lui: era venuto a Carpi parecchianni fa, aveva elaborato un progetto interessante e benfatto già allora. E poi c’è chi dice che non abbiamoperso tempo…

    Enrico CampedelliAlberto Allegretti

    Economia e lavoroQuali prospettive per il distretto carpigiano

    Il Partito Democratico di Carpi organizza per lunedì 1dicembre alle ore 21 presso Sala Vedute di Palazzo Pioin Piazza Martiri 68 una tavola rotonda sul tema “Eco-nomia e lavoro: proposte e suggestioni per il distrettocarpigiano” . Sono previsti gli interventi introduttivi diEnrico Campedelli, sindaco di Carpi e di GiancarloMuzzarelli, consigliere regionale Pd ai quali seguirà larelazione di Franco Mosconi, docente dell’Università diParma e della Cattedra Jean Monnet in Economia Indu-striale. Sono previsti i contributi di rappresentanti diConfindustria, Cna, Lapam, Cgil, Cisl.

    Si è laureata Cristina CavazzoliUna bella tesi… attendibile

    L’orgoglio di nonno Silvio traspariva insieme all’emozio-ne di nonna Anna, ma tutta la famiglia intorno a CristinaCavazzoli pensava all’unisono: “Siamo fieri di te”.Ovvio, visto che Cristina è la prima laureata della famigliaCavazzoli. All’Università di Bologna ha discusso una tesidi laurea in Psicologia cognitiva applicata all’ambitogiuridico; titolo della tesi “Attendibilità del testimone-vittima”.Il lavoro di Cristina è stato premiato con un bel 106.Alla neodottoressa le felicitazioni più affettuose da partedella Redazione e dell’Amministrazione di Notizie uniteagli auguri più sinceri di un ingresso felice nella vitaprofessionale. E che sia lunga e colma di soddisfazioni.

    Come possono le aziende risparmiare sulla bolletta energeticaapprofittando della liberalizzazione? La risposta è arrivatanei giorni scorsi nel corso del convegno organizzato daAscom Confcommercio Fam che si è svolto nella SalaRiunioni della sede di Carpi.La novità, soprattutto per imprese di piccole dimensioni, ènella capacità di governare il costo energetico che, primadella liberalizzazione, costituiva una voce fissa eincomprimibile del bilancio aziendale. Oggi, col mercatoenergetico liberalizzato a livello europeo, esistono numero-se possibilità di scelta tra differenti fornitori, ma occorronoconoscenze tecniche di settore per cogliere l’opportunità chemeglio si adatta alla propria azienda.È in risposta a questo bisogno che Confcommercio hacostituito Tradecom Energia, società di trading energeticoper supportare e aiutare gli associati in un momento cosìcomplicato e difficile.Dopo l’introduzione di Giorgio Vecchi, vicepresidente pro-vinciale e presidente Confcommercio Carpi, ha trattatol’argomento Giovanna Stocchi, responsabile TradecomEnergia di Ascom Confcommercio Modena che ha spiegatocome Tradecom è in grado di aiutare gli associati diConfcommercio. “Fornendo chiarezza sui vari contratti esi-stenti sul mercato attuale dell’energia elettrica; fornendoun’energia sempre più conveniente; permettendo un acqui-sto di energia facile e sicuro con la garanzia della stessaConfcommercio che si occuperà direttamente di tutte lepratiche burocratiche relative al passaggio da altro fornitore”.Stocchi ha concluso con alcuni importanti dati: “Ad oggi –ha precisato – abbiamo 20 mila clienti a livello nazionale esiamo il primo operatore in Italia”. Due ragioni in più pervalutare con interesse le proposte.

    Silvio e Cristina Cavazzoli

  • 1130 novembre '08

    “Si curi particolarmente lacelebrazione della Liturgiadelle Ore”; “è da proporre inogni parrocchia per l’annoprossimo di approfondire ilsalterio e la preghiera dei

    Salmi in una serie di incontri e di esperienze,con l’aiuto eventuale degli animatori delSettore Apostolico Biblico dell’Ufficio Cate-chistico diocesano”.Nelle sue Linee pastorali, monsignor ElioTinti invita tutti i credenti a compiere la“prima giustizia”, cioè “la ricerca del progettodivino su ciascuno”, da cui discende “la ne-cessità di vivere rapporti veri, giusti e soli-dali anche con il prossimo. La preghiera e lavita di grazia diventano pertanto l’espressionepiù qualificata di questa ricerca”, sottolineasempre il Vescovo.L’Ufficio liturgico propone, in apertura delTempo d’Avvento, un approfondimento sullapreghiera di intercessione, che trova la suaespressione più significativa nella Liturgiadelle Ore. La forma è quella di un sussidio dastaccare e conservare, magari per inserirlonella Bibbia o nel Breviario come sostegnoalla preghiera personale.

    Don Luca Baraldi

    una delle meditazio-ni di “Fedeltà almondo”, il teologo

    luterano DietrichBonhoeffer afferma: “Nondimenticherò lo spettaco-lo terrificante del cielo not-turno attraverso la fine-stra. E’ singolare come innotti come quella il pen-siero corra esclusivamen-te verso le persone, senzale quali non si potrebbevivere, mentre passa deltutto in secondo piano oaddirittura non esiste ilpensiero per se stessi. Al-lora soltanto si capiscequanto la propria vita sialegata a quella di altre per-sone, anzi, come il centrodella propria vita sia al difuori di noi e quanto pocol’individuo sia solo”.Per continuare a tenere losguardo verso il cielo not-turno, per contemplare,nell’assenza, il bisogno edil dono incommensurabiledella comunione fra noiuomini e con Lui, Dio ciha donato la sua Parola.Essa poi si è incarnata ed èdivenuta pronunciabile espendibile, affinché le no-stre vite siano “ricolme ditutta la pienezza di Dio”.La comunità dei discepoli,cioè la Chiesa, che si radi-ca e cresce nell’ascolto dellaParola di Dio, si è resa contodel bisogno di lasciare cheil suo tempo, la sua stessacondizione, sia segnata, omeglio ancora “ritmata”dalle Parole di Dio, da quel-le preghiere che Gesù stessoha ripetuto rivolgendosi alPadre. Per questo nella suavita ha dato grande spazioal libro dei Salmi.La Bibbia, infatti, contie-

    ne un vero e proprio librodi preghiera: il salterio.Questo ci insegna che laParola di Dio non è soloquella che Dio ci dice, maanche quella che egli vuoludire da noi, in quantoParola del Figlio che egliama. È grazia di granderilievo il fatto che Dio cidica come poter parlare ecomunicare con lui, che ciindichi come ci si esprimeda veri figli suoi.I salmi ci sono dati, dun-que, perché impariamo apregare nel nome suo, per-ché la sua voce risuoni nellenostre voci, perché le no-stre menti si conforminoalla volontà di Dio, per-ché i nostri occhi vedanociò che Dio vede e i nostricuori lo amino.«Nella Liturgia delle Ore– la preghiera in cui tutti isalmi vengono fatti rivive-re dalle labbra dei creden-

    ti – la Chiesa, esercitandol’ufficio sacerdotale del suocapo, offre a Dio “inces-santemente” (1Ts 5,17) ilsacrificio di lode, cioè ilfrutto di labbra che con-fessano il suo nome (cf. Eb13,15). Questa preghieraè “la voce della stessa spo-sa che parla allo sposo, anziè la preghiera che Cristo,unito al suo corpo, eleva alPadre” (SC 84)». E anco-ra, ricordano i Vescovidell’Emilia Romagna, “me-diante i Salmi la Liturgiadelle Ore abbraccia tuttele situazioni della vitaumana: dai confini dellaterra fa salire a Dio le gio-ie, i dolori, le attese, ledelusioni, le contraddizio-ni dell’uomo e del mondoe dall’alto del cielo fa scen-dere quella parola che daun senso alla vita e allastoria degli uomini”.È pertanto di grande im-

    SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE!

    Imparare a pregare: l’espressione ci suona contradditto-ria. Infatti ci sembra che il cuore o sarà così traboccanteda iniziare da solo a pregare, o non imparerà mai. Ma èun pericoloso errore,oggi in effetti moltodiffuso nella cristiani-tà, quello di ritenereche il cuore sianaturalmente portatoa pregare. Scambiamola preghiera con idesideri, le speranze, isospiri, i lamenti, lagioia; tutte cosequeste che il cuore saesprimere per suoconto. Ma cosìscambiamo la terracon il cielo, l’uomocon Dio. Pregare nonsignifica semplicemen-te dare sfogo alproprio cuore, ma significa procedere nel cammino versoDio e parlare con lui, sia che il nostro cuore sia traboc-cante oppure vuoto. Ma per trovare questa strada nonbastano le risorse umane ed è necessario Gesù Cristo.

    Dietrich Bonhoeffer

    30 novembre '08A cura dell’Ufficioliturgico diocesano

    In

    portanza che le nostre co-munità parrocchiali siriapproprino di questa pre-ghiera, la vivano specienei tempi forti, e si lasci-no costantemente da essaeducare per ritrovare ilsenso profondo del lorocammino in questa storiache, altrimenti risulterebbetroppo contraddittoria.Scriveva ancora Bonhoef-fer: “Una comunità cri-stiana perde un tesoro in-comparabile se non ricor-re al salterio, mentre sco-pre in sé una forzainsospettata, quando loritrova”.

    * Ufficio liturgico diocesano

    Il Re David in un Salterio Innario del secolo XVI in.(1510-20 circa), membranaceo, cc. 268, mm. 450 x260, eseguito per Reggio Emilia da maestranze bolo-gnesi o locali.

    Bibbia (Bibbia di Borsod’Este), Manoscritto dellaBiblioteca Estense diModena:Questa Bibbia, che rap-presenta la più maturaespressione del Rinasci-mento ferrarese, venneeseguita alla metà del se-colo XV su commissionedel duca Borso, per dota-re la libreria ducale di uncodice destinato a distin-guersi per la ricchezza epreziosità delle miniatu-re. Fu realizzata tra il 1455e il 1461, pochi anni dopola composizione della pri-ma opera a stampa, la Bib-bia di Gutenberg.

    La necessaria fedeltà al mondo: la Liturgia delle Ore

    Abbracciare tuttele situazioni umane

    La necessaria fedeltà al mondo: la Liturgia delle Ore

    Abbracciare tuttele situazioni umane

  • 12 30 novembre '08La preghieradella Chiesadi Carpiall’inizio delterzo millennio

    un mondo lacerato dadiscordie la Chiesa ri-splenda come segno diunità e strumento del-

    la pace”. Con queste parolela liturgia indica il frutto ver-so cui la preghiera e la vitadella comunità dei discepolidevono costantemente ten-dere nella luce e nella forzadello Spirito.Tale frutto si potrebbe rias-sumere in quello stile chePaolo chiama con il nome dipreghiera incessante, di co-stante intercessione.Ma cos’è questa preghiera diintercessione tanto preziosae da ricercare?L’ intercessione è anzituttoun atteggiamento globalepossibile all’uomo che Cri-sto ha riscattato, è lo staredavanti a Dio per altri, e nonsolo per se stessi. Tale mododi essere è presente in moltiesempi biblici, da Abramoche pregò per scongiurare lapunizione di Sodomia a Mosèche intercedette per l’interopopolo di Israele, ed ancheper un solo individuo comesua sorella Miriam; daSamuele che, nonostantel’avvenuta rottura col popo-lo, promise di continuare adintercedere per esso, a Davi-de che pregò per la vita disuo figlio; da Amos che pre-

    gò il Signore Dio di perdona-re Giacobbe perché ‘egli ècosì piccolo’, a Geremia chedisse al popolo di pregare peril benessere della città in cuierano stati deportati. E gliesempi potrebbero essereancora molti.Tuttavia non abbiamo an-cora chiarito cosa significaper noi, chiesa di Carpi del-l’alba del III millennio, in-tercedere per cercare e si-gnificare la pace.Primariamente, in questapreghiera noi non stiamotentando di cambiare la men-te di Dio: il significato dellapreghiera di petizione e diquella di intercessione non èottenere un cambiamentodella volontà di Dio, ma farsì che la creatura abbia parteai doni di Dio. Dio infatti ciconcede di desiderare quan-to egli vuole donarci.Ma poi essa consiste in qual-cosa di più: vi è una mutuaresponsabilità, che deve es-sere espressa non solo attra-verso l’agire, ma anche permezzo della preghiera. Dioci vuole gli uni per gli altri,egli desidera che mostriamoper gli altri interesse, com-passione, carità, reciprocoaiuto, amore in ogni cosa.Dio vuole creare una grandeunità nell’umanità, attraver-so l’essere gli uni per gli altricome Lui è misteriosamentein se stesso un perpetuo dono

    di sé.L’intercessore è, allora, qual-cuno che sceglie di viveresecondo il progetto di Dio, eche spera fermamente cheesso si verifichi anche neglialtri. È una persona che hacura realmente dei suoi fra-telli e delle sue sorelle e desi-dera che essi vivano secon-do la volontà di Dio, e perquesto dedica loro tempo,ascolto profondo, custodianel cuore.Gesù ha detto: «Se voi, chesiete cattivi, sapete dare cosebuone ai vostri figli, quanto piùil Padre vostro celeste darà loSpirito santo a coloro che glielochiedono!» (Luca 11,13).Ecco la «cosa buona» che icristiani chiedono nella pre-ghiera: lo Spirito santo cheagisce nel cuore e nella men-te degli uomini e vi immettepensieri e progetti di pace. Èciò che i cristiani sono sicuridi ottenere, perché Gesù loha promesso.Allora questa preghiera di-viene efficace nella storia,capace di raccogliere le gri-da delle vittime, le urla dicoloro che invocano giusti-zia. Si fa voce di tutto il san-gue innocente versato, daquello di Abele il giusto finoa quello dei poveri, degli iner-mi abitanti del Congo, delDarfur e di tutti i paesi inguerra, vittime di una vio-lenza decisa da altri, dalla

    quale non possono uscirevincitori ma solo sconfitti:uomini e donne sfigurati pergenerazioni dalla brutalitàdella violenza dell’essereumano sul proprio simile. Ilcontrario della preghiera.La preghiera è una compo-nente essenziale della storiaperché il grido dei poveri edelle vittime - e di chi decidedi stare al loro fianco - chesale a Dio chiedendo giusti-zia e pace non va perduto,come ha detto Gesù: «Dionon farà forse giustizia ai suoieletti che gridano a lui giorno enotte?» (Luca 18,7). Chi pen-sa che la preghiera di inter-cessione sia un’evasione dal-la storia, un’esenzione a bas-so prezzo, mostra di non co-noscere l’attesa, la speranza,e vive il succedersi deglieventi come un eternocontinuum in cui regnano ilfatalismo e una lettura cini-ca della realtà.Come dice il Salmista:«Ascolto la parola del Signore.Dio parla di pace al suo popolo,ai suoi fedeli, affinché non ri-tornino alla loro follia!» (Sal-mo 85,9). Senza preghierac’è solo una vaga apparte-nenza al cristianesimo, nonc’è fede autentica ma soloideologia, non c’è speranzama solo autosufficienza, nonc’è carità cristiana ma solofrenesia di protagonismo fi-lantropico. Sì, anche quan-do le apparenze paiono af-fermare il contrario, la pre-ghiera - dialogo con il Dioche salva - salverà il mondo.La nostra Chiesa di Carpipuò, seguendo le indicazionidel Vescovo per questo annopastorale, riscoprire la pre-ziosità di questo essere coleiche inter-cede, cioè che cam-mina-fra gli uomini e le don-ne del