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INCONTRO ALLA VITA
SEZIONE : FORMAZIONE E RICERCA
INCONTRO ALLA VITA
SEZIONE : FORMAZIONE E RICERCA
La Collana “Incontro alla Vita” costituisce una delle iniziative che la FondazioneInternazionale Il Giardino delle Rose Blu O.N.L.U.S. ha individuato come strumentidi sensibilizzazione, formazione e promozione umana per il perseguimento deipropri scopi. La Fondazione Internazionale Il Giardino delle Rose Blu O.N.L.U.S.è stata fortemente voluta da Don Ermanno D’Onofrio quale efficace evoluzionee prestigioso coronamento dell’esperienza finora vissuta in favore di numeroseforme di povertà sia in Italia che all’Estero.
La Fondazione è nata a Frosinone il giugno coronando l’esperienzaumanitaria di don Ermanno, già iniziata nel , e vuole consolidare le più recentiiniziative realizzate da Don Ermanno (La Casa d’Accoglienza L’Arcobaleno diArnara - FR per minori in condizioni di disagio, Il Consultorio Familiare Anatolé diFrosinone per l’assistenza ed il supporto alle famiglie in difficoltà, L’Associazione“Il Giardino delle Rose Blu” per l’assistenza, la prossimità e la condivisione neiconfronti di malati gravi in età pediatrica, il CISPeF con le sue numerose iniziativedi formazione tra le quali la Scuola per Consulenti Familiari oggi presente innumerose città d’Italia) e promuovere un costruttivo impegno sociale a vantaggiodi numerose situazioni di disagio esistenti sia in Italia che all’Estero.
La Fondazione ha adottato quali linee guida della propria azione i valori cristianinella loro accezione più ampia, riconoscendo nell’Amore incondizionato per ilprossimo, e nella donazione di se stessi a coloro che ne hanno bisogno, la suaragion d’essere e lo strumento più efficace per realizzarla.
La Collana si articola in tre sezioni:
— Formazione e ricerca: testi di formazione, ricerca e didattica in materia di psicolo-gia, pedagogia, scienza dell’educazione, servizi sociali;
— Esperienze e testimonianze: raccolte di racconti, narrazioni di esperienze legatealle varie attività di elezione della Fondazione;
— Realtà e fantasia: storie, racconti, romanzi, saggi di autori che la Fondazioneintende sostenere nella promozione delle loro opere letterarie.
Il consulente familiare
Aspetti teorici per il terzo annonella proposta formativa del CISPeF
a cura di
Ermanno D’OnofrioLuigia Fontecchia
Alessandra Testani
Prefazione diCharles G. Vella
Copyright © MMXIVARACNE editrice int.le S.r.l.
via Quarto Negroni, Ariccia (RM)
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I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: luglio
Agli allievi della Scuola per
Consulenti Familiari del CISPeF,
perché hanno creduto
in questo percorso formativo
mettendo in discussione la loro vita,
per ESSERE Consulenti Familiari
“Cominciate col fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all’improvviso vi sorprenderete
a fare l’impossibile”
(S. Francesco d’Assisi)
9
Indice
13 Prefazione
17 Introduzione
Parte I
Discipline Fondamentali
21 Capitolo I
Elementi di psicopatologia generale e sessuale
1.1. Introduzione, 21. – 1.2. Elementi di psicopatologia generale, 22. – 1.3.
Disturbi della sfera sessuale, 26. – 1.4 Conclusione, 27.
29 Capitolo II
Elementi di etica e consulenza etica in consultorio
2.1. Introduzione, 29. – 2.2. La consulenza etica, 30. – 2.3. Alcuni temi di
cui l’etica si occupa, 31. – 2.4. Conclusione, 33.
35 Capitolo III
Elementi di diritto e consulenza legale in consultorio
3.1. Introduzione, 35. – 3.2. La famiglia nella Costituzione italiana e nei
codici, 36. – 3.3. Matrimonio, 39. – 3.4. Separazione, 40. – 3.5. Divorzio,
42. – 3.6. La famiglia di fatto, 42. – 3.7. La violenza intrafamiliare, 43. –
3.8. Conclusione, 44.
45 Capitolo IV
Elementi di medicina, ginecologia e consulenza in consultorio
4.1. Introduzione, 45. – 4.2. Dalla nascita alla menopausa, 46. – 4.3. Con-
clusione, 47.
Indice 10
Parte II
Consulenza Familiare
51 Capitolo V
Metodologia 5: Il SOSIA nella consulenza familiare
5.1. Introduzione, 51. – 5.2. Il SOSIA, 52. – 5.3. Conclusione, 54.
55 Capitolo VI
La consulenza familiare nella terza età
6.1. Introduzione, 55. – 6.2. La terza età, 56. – 6.3. La crisi da
pensionamento, 57. – 6.4. Il processo di invecchiamento, 60. – 6.5.
Intimità, sessualità e spiritualità nella terza età, 63. – 6.6. Conclu-
sione, 69.
71 Capitolo VII
La consulenza familiare nella coppia e nella famiglia
7.1. Introduzione, 71. – 7.2. Analisi delle principali dinamiche che
si possono sviluppare all’interno di una consulenza familiare di
coppia, 72. – 7.3. Caratteristiche specifiche della consulenza fami-
liare di coppia, 74. – 7.4. Conclusione, 75.
77 Capitolo VIII
La consulenza familiare rivolta all’intercultura
8.1. Introduzione, 77. – 8.2. Identità etnica, identità sociale: in-
group e outgroup, 80. – 8.3. La relazione con lo straniero, 84. –
8.4. Il consulente multiculturale, 87. – 8.5. Conclusione, 89.
91 Capitolo IX
La consulenza familiare nell’affido e nell’adozione
9.1. Introduzione, 91. – 9.2. Genitorialità, 96. – 9.3.
L’affidamento, 99. – 9.4. L’adozione nazionale ed internazionale,
102. – 9.5. Conclusione, 110.
Indice 11
113 Capitolo X
La consulenza familiare nella scuola, con i minori e con gli
adolescenti.
10.1. Introduzione, 113. – 10.2. Caratteristiche dell’adolescenza e sfide da
affrontare, 114. – 10.3. La consulenza familiare con gli adolescenti, 116. –
10.4. La consulenza familiare in ambito scolastico, 128. – 10.5. Conclusio-
ne, 130.
133 Capitolo XI
Metodologia 6: La creatività nella consulenza familiare
11.1. Premessa, 133. – 11.1.1. Una nota biografica, 135. – 11.2. Una base
scentifica, 137. – 11.3. Arte e crteatività, 141. – 11.4. Lo sviluppo della
creatività, 142. – 11.5. Gli allenamenti sensoriali, 144. – 11.5.1. La nostra
memoria come “archivio multimediale”, 145. – 11.5.2. I freni alla creatività
e le distorsioni mentali e percettive, 148. – 11.6. Che cosa si intende per
consulenza familiare creativa?, 149. – 11.6.1. Quale è l’essenza della con-
sulenza crteativa?, 150. – 11.7. Strumenti creativi in consulenza coniugale e
familiare, 151. – 11.7.1. Il Biogramma test, 152. – 11.7.2. La narrazione au-
tobiografica:l’utilizzo del diario di viaggio, 155. – 11.7.3. Metodo Manda-
lavita®: 6 cappelli per pensare di De Bono, 157. – 11.7.4. Braistorming,
165. – 11.8. Conclusione, 166.
Parte III
Orientamenti Teorici
171 Capitolo XII
Elementi di Analisi Transazionale 3
12.1 Introduzione, 171. – 12.2. La struttura di base del modello, 172. –
12.3. Conclusione, 176.
179 Capitolo XIII
Tecniche di rilassamento e loro utilizzo: nozioni generali.
13.1. Introduzione, 179. – 13.2. Il Training Autogeno, 182. – 13.2.1. Eser-
cizi pratici, 191. – 13.3. L’ipnosi, 194. – 13.4. Le tecniche di rilassamento
nella consulenza familiare, 199. – 13.4.1. Linee guida per condurre un rilas-
samento, 200. –13.5 Conclusione, 201.
203 Bibliografia
13
Prefazione
Mi pare sia opportuno fare, al presente volume, una breve nota
storica sulla figura del Consulente Familiare. Molte delle idee elabora-
te in questo volume, da un’equipe qualificata del CISPeF, sono state
presentate in due miei libri. Il primo La consulenza matrimoniale (Ed.
A.V.E – Roma) nell’ormai lontano 1973, seguito dal secondo cui tito-
lo è Il consultorio e il Consulente Familiare; Identità, formazione,
tecniche operative (Ed. A.V.E – Roma) nel 1978.
Sono trascorsi molti decenni e sia la famiglia italiana che l’aspetto
dei consultori sono notevolmente cambiati. Rimane quello che l’amico
don Paolo Liggeri, che aprì a Milano nel 1948 il primo consultorio
“L’istituto La Casa”, scrisse nella prefazione del primo libro: “il con-
tenuto e l’opera più concreta e completa, che sia stata finora pubblica-
ta in Italia”. Don Liggeri, che visitò l’opera del Cana Movement a
Malta (1955), scrisse che il volume “è indubbiamente il frutto rag-
guardevole di una competenza, affinata da una intensa esperienza dei
consultori di Malta, arricchita da contatti a livello internazionale”.
Mi permetto ancora di citare Liggeri nella prefazione al secondo
volume, in cui descrive la figura del Consulente Familiare (introdotta
in Italia da questi volumi), come “La persona destinata a questo com-
pito basilare”. Dopodiché aggiunge “che per alcuni italiani questo
termine sia indigesto e repulsivo, come se stesse a indicare un ruolo
ambiguo e tenebroso”.
Quando tenni il primo congresso a Catania, con la partecipazione
di vari operatori a livello nazionale, tra i quali lo stesso don Liggeri e
l’U.C.I.P.E.M., presentai il Rapporto del Consiglio d’Europa (1974),
nel quale emerse la figura del “MarriageCounsellor”.
Prefazione 14
Sin dall’inizio dell’istituzione e formazione dell’equipe del Con-
sultorio in Europa, figurava il “Consulente Familiare”. Son partito
dall’esperienza internazionale e concreta per spigare la validità di que-
sta figura. Nonostante varie insistenze, di alcuni politici della DC, la
figura del consulente non fu considerata dalla Legge del 29 luglio
1975, n. 405, sulla istituzione dei Consultori Familiari. Con la “Com-
missione Famiglia” della C.E.I, sotto la presidenza di Mon. Pietro
Fiordelli, vescovo di Prato, e quando nel 1974 fui nominato il primo
direttore del C.I.S.F. (Centro Internazionale studi Famiglia), con sede
a Milano, iniziammo a fare dei Corsi Biennali per la formazione dei
Consulenti Familiari e altri operatori. In tutto sono stati organizzati
circa 32 corsi biennali in circa 30 città differenti, oltre a dei workshop
a Prato e dei congressi a Milano.
Grazie ad una vasta rete di docenti italiani e alcuni stranieri, la fi-
gura del consulente Familiare acquisì una formazione seria, professio-
nalmente valida e accettata largamente nei consultori liberi (come per
esempio l’U.C.I.P.E.M.) e persino nel mondo del pubblico. Sin da
questo inizio c’è stata un’evoluzione quasi improvvisa di questa figura
professionale nella realtà italiana, nonostante la Legge 405 non rico-
nosca la figura del Consulente Familiare, come presentata, invece,
molto bene in questo volume e dalCISPeF.
Questa breve panoramica storica ci porta ai contenuti che questo
libro contiene, soprattutto gli aspetti teorici del corso del CISPeF, ed
in particolare quelli inerenti al terzo anno. Giustamente si può definire
come un indispensabile strumento di formazione. Posso dire che dagli
anni 70 c’è stata un’evoluzione di questa figura, che si è estesa rispet-
to al pensiero originale che l’accompagnava. Qui il Consulente si pre-
senta con una multi-identità, che va dalla famiglia e coppia fino alla
terza età, passando per i temi dell’adolescenza.
Partendo dal pensiero di Rogers, ormai nei miei anni 60, sono
d’accordo a queste aperture, simbolo di ciò che Papa Francesco ci
esorta a fare quando ci suggerisce di andare nelle periferie. Essere un
Consulente Familiare, però, è un’impresa lunga e difficile; ed è ovvio
che non bastano le lezioni di questo volume per avere una conoscenza
totale. Questa è anche la ragione per cui il CISPeF propone un percor-
so di formazione che comprende diversi aspetti e non solo quelli pu-
ramente teorici. Trovo molte delle lezioni presentate in questo volume
ricche in contenuti seppure ognuna di esse sembra una specializzazio-
ne delle tematiche che affronta. La mia esperienza mi insegna che
Prefazione 15
sebbene è giusto al fine di favorire l’apprendimento indicare gli obiet-
tivi, e quindi i contenuti fondamentali delle lezioni. è soprattutto la
supervisione individuale, il lavoro d’equipe e il costante apprendimen-
to delle tecniche a permettere un buon funzionamento del consultorio,
poiché quando un consultorio non funziona (e sfortunatamente ne co-
nosco diversi), spesso è perché nelle fasi iniziali della preparazione
mancano alcuni fonti principali dell’apprendimento (Carl Rogers).
Mi pare che questo è ciò che emerge in questo volume ed è per ta-
le motivo che, grazie al CISPeF, a tutti i docenti, e ai curatori di que-
sto libro, che potrà quest’ultimo essere utilizzato come una valida gui-
da a tanti operatori. Ho avuto il piacere di conoscere i responsabili, tra
i quali il confratello don Ermanno D’Onofrio, i collaboratori e gli al-
lievi, ai quali mi sento vicino nella nostra “vision” e “mission”.
Mons. Charles G. Vella
Fondatore Cana Movement,
fu Direttore del CISF, Milano,
Direttore Relazioni Sociali e Etica, Istituto scientifico San Raffaele.
17
Introduzione
Il CISPeF (Centro di Consulenza Familiare, Intervento e Sostegno
Psicologico, Prevenzione e Formazione) è oggi un Ente di formazione
che possiede una vasta offerta formativa tra cui la Scuola Triennale
per Consulenti Familiari. Il Consulente Familiare è il professionista
socio-educativo che attua percorsi centrati su atteggiamenti e tecniche
di accoglienza, ascolto e auto-ascolto che valorizzano la persona nella
totalità delle sue componenti; è un professionista che si avvale di me-
todologie specifiche al fine di agevolare i singoli, la coppia e il nucleo
familiare nelle dinamiche relazionali per permettere loro di mobilitare
le risorse interne ed esterne che permettano di cercare e vagliare le
possibili soluzioni; questa figura si integra con altri specialisti e agisce
nel rispetto delle convinzioni etiche delle persone e favorisce la loro
maturazione affinchè siano capaci di scelte autonome e responsabili.
Questo lavoro raccoglie i contenuti teorici fondamentali per gli al-
lievi del terzo anno della Scuola Triennale per Consulenti Familiari.
Costituisce, per gli allievi iscritti al percorso formativo del CISPeF, un
indispensabile strumento di formazione. La particolarità del program-
ma formativo del CISPeF è che alle lezioni teoriche, i cui contenuti
del terzo anno di formazione sono raccolti all’interno di questa impor-
tante pubblicazione, si unisce un percorso di conoscenza di sé attra-
verso i Gruppi Esperienziali e un’occasione di sperimentare pratica-
mente la professione, le nozioni e le tecniche apprese attraverso la
proposta di esercitazioni pratiche specifiche. Tali esercitazioni, oppor-
tunamente costruite e realizzateda un gruppo di Formatori del CISPeF,
fanno riferimento alle varie situazioni possibili di richieste di aiuto da
parte dei clienti. Tali situazioni sono oggetto di studio nel campo delle
lezioni teoriche sviluppate nel corso dell’anno formativo e presentate
in questo lavoro. Riguardo le lezioni teoriche esse, come negli anni
precedenti, afferiscono a tre grandi categorie: le discipline fondamen-
tali, gli orientamenti teorici e la consulenza familiare. Esse non hanno
la pretesa di essere esaustive ma di fornire utili informazioni e spunti
Introduzione
18
teorici di base con lo scopo di stimolare l’allievo ad uno studio e ad un
approfondimento teorico degli argomenti trattati a livello personale.
Per favorire tutto ciò per ogni lezione sono indicati in maniera molto
chiara gli obiettivi, che in sostanza sono i contenuti fondamentali della
lezione ed una bibliografia di approfondimento.
Le lezioni del 3° anno, inoltre, sono molto specifiche e preziose
poiché vanno a passare in rassegna tutti i diversi e possibili clienti che
si rivolgono ad un Consulente Familiare (Es. il minore, la coppia, il
singolo, l’adulto, l’anziano) e, soprattutto, i diversi campi applicativi e
contesti dove può, appunto, svilupparsi e prendere forma una possibile
relazione di aiuto. Infine, per una opportuna conoscenza, sono passate
in rassegna anche le possibili richieste che un cliente, al di là della
consulenza familiare, può avanzare in un consultorio familiare inteso
come centro privilegiato di servizio di questo professionista (aspetti
giuridici, affido ed adozione, etica, preparazione al parto ed altri).
E’ stato possibile scrivere questo elaborato anche grazie al mate-
riale fornito dai diversi docenti che si occupano delle singole discipli-
ne e al lavoro prezioso della segreteria didattica della nostra scuola. Il
lavoro che presentiamo, inoltre, è reso ancora più prezioso dalla Pre-
fazione di CHARLES VELLA che il CISPeF con orgoglio annovera
tra i suoi docenti, adottando il suo testo La Consulenza Matrimoniale,
edito nel 1973 da A.V.E. Editrice, come uno dei testi di riferimento
per la formazione all’interno della nostra scuola.
Proprio dell’opera scritta da Vella, don Paolo Liggeri afferma e
scrive che essa è indubbiamente il frutto ragguardevole di una compe-
tenza affinata da una intensa esperienza dei consultori che operano
nell’isola di Malta, oltre che da una particolare e specifica prepara-
zione arricchita da contatti a livello internazionale.1
Il libro che avete tra le mani, mantiene la ripartizione proposta
dalla scuola, e sarà un utile strumento alla formazione come Consu-
lente Familiare, grazie anche al sostegno di docenti e collaboratori per
la stesura dello stesso. Lascio al lettore la possibilità di fare buon uso
dello strumento che ha tra le mani e auguro una buona lettura.
Ermanno D’Onofrio
Direttore della Scuola per
Consulenti Familiari del CISPeF
1CHARLES VELLA, La Consulenza Matrimoniale, Editrice AVE, Roma 1973.