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Il Buco dell’ozono Si definisce comunemente buco nell'ozono la riduzione temporanea dello strato di ozono (ozonosfera) che avviene ciclicamente durante la primavera nelle regioni polari. Per estensione il termine viene utilizzato per indicare il generico assottigliamento dello strato di ozono della stratosfera che si è riscontrato a partire da metà degli anni 70.

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Page 1: Si definisce comunemente buco nell'ozono la riduzione temporanea dello strato di ozono (ozonosfera) che avviene ciclicamente durante la primavera nelle

Il Buco dell’ozono

Si definisce comunemente buco nell'ozono la riduzione temporanea dello strato di ozono (ozonosfera) che avviene ciclicamente durante la primavera nelle regioni polari.

Per estensione il termine viene utilizzato per indicare il generico assottigliamento dello strato di ozono della stratosfera che si è

riscontrato a partire da metà degli anni 70.

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Forma allotropica dell’ Ossigeno

O3

O3 è meno stabile e più reattivo di O2 ed è

capace di agire da forte ossidante

Cos’è l’OZONO?

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L'ozono è un gas e si trova quindi in atmosfera, in particolare nella stratosfera (90%) e nella troposfera (10%).

l'ozono in stratosfera interagisce con la luce solare, assorbe la radiazione UV-B ed UV-C e svolge una funzione fondamentale di schermo nei confronti delle radiazioni nocive per la pelle;

l'ozono in troposfera, invece, se in eccesso risulta tossico ed irritante per molte piante ed animali ed è in grado di danneggiare materiali plastici.

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In modo naturale, l’Ozono si crea e si distrugge costantemente nella Stratosfera, seguendo le cosidette “Reazioni di Chapman”

Formazione nella stratosfera dell’ozono

Quando una radiazione compresa nel campo degli ultravioletti colpisce una molecola di O2 , questa si scinde in due atomi di ossigeno radicalici molto reattivi

O2 + (<240 nm) O + O

I radicali di ossigeno che si formano, si trovano circondati da molecole di ossigeno molecolare (O2) con le quali reagiscono per dare Ozono (O3).

O + O2 O3

L’Ozono

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L’Ozono

L’Ozono è una molecola relativamente instabile e può essere distrutta dall’azione di radiazioni che cadono nella banda dell’ultravioletto

O3 + (=240-320 nm) O2 + O + Q

Un’altra reazione che porta alla distruzione della molecola è la seguente

O + O3 O2 + O2

Il ciclo di creazione e distruzione avviene continuamente. Senza interferenze la quantità di Ozono nella Stratosfera rimane costante.

La distruzione nella stratosfera

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L'ozono assorbe praticamente tutte le radiazioni UV con lunghezza d'onda inferiore a 290 nm ed il 70-90% di quelle comprese tra 290 e 315 nm.

L’assorbimento della radiazione solare fra 240 e 320 nm ha l’importantissimo effetto di schermare la terra da più del 90% delle radiazioni UV dannose per la vita sul nostro pianeta.

Alcuni studi riportano come risultato che per una diminuzione dell’1% della concentrazione di Ozono nella stratosfera si ha un aumento del 5–6% dei tumori alla pelle

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A partire dalla metà degli anni '70 è stata notata una progressiva e consistente diminuzione della quantità stratosferica di ozono misurata ogni mese di ottobre sopra l'Antartide, un vero e proprio "buco" nel già sottile strato di ozono della primavera antartica.

Il Buco dell’ozono

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Il Buco dell’ozonoGli scienziati appaiono ormai concordi nel ritenere che i principali responsabili della diminuzione di ozono siano particolari composti del cloro, i clorofluorocarburi (CFC)

I CFC sono composti formati da Carbonio (C), Cloro (Cl) e Fluoro (F). Da qui la loro denominazione di cloro-fluoro-carburi (CFC)

I clorofluorocarburi sono composti chimici di origine sintetica non tossici e chimicamente inerti. Proprio per queste ottime caratteristiche, il loro utilizzo è stato massiccio: sono stati impiegati come liquidi refrigeranti nei frigoriferi e nei condizionatori, come solventi, negli estintori, come isolanti termici, come propellenti, nella produzione di schiume espanse.

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Sotto l'azione dei raggi ultravioletti le molecole dei CFC (clorofluorocarburi) si decompongono in atomi di cloro e in altri derivati clorurati, che, a loro volta, reagiscono con l'ozono e lo convertono in ossigeno biatomico, liberando monossido di cloro che va a degradare altre molecole di ozono determinando il fenomeno chiamato “Deplezione” o, più comunemente “Buco nell’ozono”.

Il Buco dell’ozono

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Il “buco”dell’ozono: effetti

L’eccessiva esposizione ai raggi UV genera patologie di vario genere, come il cancro della pelle, normalmente protetta dalla melanina, che però, in caso di irradiazione eccessiva, non riesce a impedire la formazione di cellule cancerogene.

Oltre ai tumori cutanei, l’aumento dei raggi UV provoca danni all’apparato digerente, malformazioni genetiche e patologie oculari.

Per quanto riguarda la vegetazione, sono state osservate un rallentamento della crescita , una diminuzione dell’area fogliare.

Nelle popolazioni marine si riscontra una diminuzione della fecondità e della crescita, aumenti di infezioni e tumori cutanei per le specie che restano più spesso esposte alla luce solare, come le foche e i leoni marini.

Il fitoplancton si riduce in misura più che proporzionale al diminuire dell’ozono.

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IL BUCO DELL’OZONO SI STA RICHIUDENDO?

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Ma fa sempre bene l’O3?

NO!

Nella Troposfera NO!

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Effetti sull’Uomo dell’O3 Troposferico

Problemi all’apparato respiratorio

Emicrania

Nausea

Disturbi del sistema nervoso