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APPLICAZIONE CLINICA DELLA
PSICOTERAPIA IPNOTICA AD INDIRIZZO
NEO-ERICSONIANO NEL TRATTAMENTO
DEL DOLORE ACUTO E CRONICO
Silvia Giacosa
Monza 2013
• Nei numerosi corsi e ricorsi della storia
dell’ipnosi risalta quasi sempre una costante
che è molto indicativa cioè il sintomo “dolore”,
un segnale permanente nella natura
dell’uomo che, dall’epoca della sua
apparizione sulla terra sino ad oggi incombe
su di lui talvolta con la sua presenza, talaltra
con la sua minaccia, senza che vi sia una
accettazione spontanea e completa.
• Le manovre ipnotiche manipolative espletate
dai guaritori, dai magnetizzatori e dagli
ipnotizzatori, erano cercate ed accettate nei
loro significati nascosti e sconosciuti,
attraverso rituali che riuscivano ad acquietare
il sofferente e a fargli tollerare quel sintomo
altrimenti insopportabile e devastante.
Quando la vita dell’ipnosi sembrava esaurita e
nascosta, il ricorso al suo potere per vincere il
dolore segnava il ritorno dell’interesse per il
suo impiego.
• L’incontro dell’ipnosi con il sintomo del dolore
ha rappresentato sovente lo stimolo per la
ripresa della pratica terapeutica nelle diverse
epoche, e poiché i tipi di dolore più diffusi e
maggiormente conosciuti erano, e sono in
parte ancora oggi, quello della patologia
dentaria e quello del parto, gli operatori più di
altri interessati sono stati i dentisti e gli
ostetrici, solo più tardi seguiti dai chirurghi e
poi da altri.
• Durante la seconda guerra mondiale i servizi
sanitari militari di entrambi gli schieramenti,
ma in modo particolare quelli anglo-sassoni,
miravano ad usare l’ipnosi nelle operazioni di
pronto soccorso, nelle medicazioni di ferite,
nelle ustioni e nelle amputazioni urgenti, e i
relativi vantaggi apparivano soprattutto nei
momenti nei quali, per bisogno o per scelta
era necessario ricorrere a calmanti e analgesici
talvolta mancanti negli ospedali da campo.
Milton H. Erickson (1901-1980)
con l’ipnosi comunicazionale il trattamento
assume un aspetto psicoterapeutico,
perde la direttività,
personalizza la verbalizzazione ipnotica
utilizzando un linguaggio familiare al paziente
• “Egli ha lenito i traumi della nascita all’inizio
della vita dell’uomo, e poi l’ha aiutato anche a
lasciare il mondo in modo sereno curando i
malati di cancro” J.Haley
• In Italia Giampiero Mosconi (1921-2010) inizia
ad occuparsi dell’analgesia nell’espletamento
del parto nel 1957 e nel 1958 costituisce
l’A.M.I.S.I. Associazione Medica Italiana per lo
Studio dell’Ipnosi per incrementare lo studio e
l’apprendimento come è esplicitamente
dichiarato nello statuto associativo
Se mi richiamo ai tempi lontani del mio approccio con l’ipnosi, devo ricordare che l’interesse primario è stato quello di dare un aspetto
scientifico al procedimento; perciò diffondere la sua conoscenza e renderne possibile la pratica ad
un livello medico, terapeutico.Giampiero Mosconi 2010
Ci sia permesso a questo proposito richiamare la breve allusione all’uso medico dell’ipnosi da Noi fatta all’inizio dell’allocuzione dell’8 gennaio 1956 sul parto naturale indolore.
DISCORSO DI PIO XII INTORNO A TRE
QUESITI RELIGIOSI E MORALI CONCERNENTI
L’ANALGESIA24 FEBBRAIO 1957
DISCORSO DI PIO XII INTORNO A TRE
QUESITI RELIGIOSI E MORALI
CONCERNENTI L’ANALGESIA24 FEBBRAIO 1957
Circa l’ipnosi31 - Ma la coscienza di sé può essere alterata anche con mezzi artificiali. Che ciò si ottenga con la somministrazione di narcotici o come l’ipnosi (che può dirsi un analgesico psichico), non importa alcuna differenza essenziale dal punto di vista morale.
DISCORSO DI PIO XII INTORNO A TRE
QUESITI RELIGIOSI E MORALI
CONCERNENTI L’ANALGESIA24 FEBBRAIO 1957
33 - Ma Noi non vogliamo che si estenda puramente e semplicemente all’ipnosi in generale ciò che diciamo dell’ipnosi a servizio del medico. Essa, infatti, in quanto oggetto di ricerca scientifica, non può essere studiata da uno qualsiasi, ma soltanto da uno studioso serio, nei limiti morali validi per ogni attività scientifica.
• Il problema che è causa del disagio della
persona coinvolge l’operatore ipnotista
perché possa con la sua opera rendere capace
il soggetto affinché egli stesso riesca a
individuare ed a mettere in atto il
procedimento per uscirne
• L’ipnosi è utile per poter costruire un rapporto
psicologico ed emotivo con il paziente che è
sovente in apprensione nei confronti della sua
persona.
• Erickson partiva dal fatto che così come ogni
persona nella propria vita quotidiana sopporta
quasi senza accorgersene determinate
sensazioni (e qui si riferiva al contatto del
corpo con gli indumenti, con le scarpe od
altro di simile), nella stessa maniera lo stato
“anestetico”, cioè letteralmente di mancanza
di sensibilità, sotto un profilo allargato e più
intenso, poteva rappresentare il risultato
dell’impiego di ipnosi.
• La comunicazione ipnotica è un linguaggio
psicologico rivolto alla natura psichica
dell’uomo, mentre il sintomo dolore è un
avvenimento biologico di natura almeno in
apparenza nettamente somatica che implica la
presenza di particolari organi, i recettori
dolorifici, in grado di rispondere a stimoli
diversi nella loro intensità, siano essi
meccanici, termici o chimici
• L’effetto analgesico della ipnosi non è una
pura e semplice suggestione nè un effetto
“placebo” o illusorio, ma proprio un risultato
specifico che agisce particolarmente sulla
parte affettiva, che si definisce come
“sofferenza” e, anche se in proporzione
minore, sulla parte sensoriale, cioè quella del
vero e proprio dolore fisico.
• Il dolore fisiologico è la percezione del
segnale periferico generato dalle modificazioni
corporee che interessano le diverse strutture,
ossee e muscolari, che la corteccia cerebrale
avverte .
• Il dolore sociale è quello che arriva dalle
diverse culture di appartenenza della persona
e tiene conto della storia di una popolazione,
della sua religione, della considerazione che il
dolore ha all’interno della società
• Il dolore ansioso, quello di tipo anticipatorio,
che impedisce di vivere le sensazioni corporee
per quel che sono nel qui ed ora proiettando
nell’ignoto immediato e futuro l’attenzione del
paziente che si trova così a far fronte a
qualcosa che non conosce mai perché è in
continuo divenire.
• La memoria del dolore che abilita la mente
nello specializzarsi a quella sensazione
dolorosa incrementandone l’intensità della
percezione
L’ipnosi permette:
• una esplorazione inconscia volta a risolvere il
conflitto
• di generare anestesia o analgesia
• di modificare la percezione cognitiva del
dolore
• di distrarre l’attenzione dal dolore
Costruzione del rapporto
• Empatia
• Comprensione
• Accoglienza
• Fiducia
• Onestà
• Comunicazione interpersonale
Modalità di trattamento
• Esplorazione inconscia verso la risoluzione e
per risolvere il disagio
• Generare anestesia o analgesia
• Modifica della percezione del dolore
• Riduzione dello stato di attenzione verso il
dolore
• Ricostruzione della memoria del benessere
Esplorazione inconscia verso la risoluzione e per
risolvere il disagio
• Sensazioni ideomotorie
• Tecniche di riconoscimento delle sensazioni
interiori
• Immagini guidate
• Tecniche ipnoproiettive
Generare anestesia o analgesia
• Suggestioni dirette o indirette
• Immagini e modifica di immagini
• Sospensione del dolore
• Graduale diminuzione del dolore
• Psicoterapia e uso di metafore
• Aggressione del dolore
• Aumento e abbassamento del dolore
Modifica della percezione del dolore
• Dissociazione dal corpo
• Sostituzione del sintomo
• Dislocamento del dolore
• Ricollocazione e restituzione delle sensazioni
• Esplorazione inconscia della funzione
inconscia o del significato del dolore
Modifica della percezione del dolore
• Amnesia
• Distorsione temporale
• Aumento della tollerabilità
• Suggestioni post-ipnotiche
• Accoglienza del dolore
• Motivazione del dolore
• Desensibilizzazione verso i prodromi
Riduzione dello stato di attenzione verso il
dolore
• Immaginazione di scene piacevoli
• Immersioni in fantasie
• Coinvolgimento dell’attenzione
• Distrazione dell’attenzione
• Dissociazione dalla memoria del dolore
• Autorizzazione alla sofferenza
• Incoraggiamento di esperienze mistiche
Ricostruzione della memoria del benessere
• Dissociazione mnestica del dolore
• Riassociazione mnestica allo stato di
benessere
• Ristrutturazione verso benefici secondari
• Allontanamento da fattori culturali
• Allontanamento da fattori sociali
Training ipnotico per partorire
• Il protagonismo della partoriente è
contemporaneo a quello del nascituro. La
donna appare sempre orientata nel qui ed ora,
pronta ad ascoltare i segnali che il suo corpo le
invia. Passo dopo passo libera da ogni errata
precognizione, capace di conoscere il corpo in
modo attento per poterlo aiutare.
Training ipnotico per partorire
• Il training e la spiegazione minuziosa di tutti i
diversi passaggi fisiologici delle fasi
prodromica, dilatante, espulsiva e del
secondamento mettono la gravida in grado di
imparare ad ascoltare il proprio corpo come se
vivesse, seduta per seduta, l’esperienza reale
del parto.
Training ipnotico per partorire
• L’esperienza specifica ha evidenziato da tempo
che l’azione del Training Ipnotico sul travaglio
del parto corregge quella situazione confusa e
la riordina. Ora siamo convinti che ciò avvenga
proprio in termini ericksoniani sul cervello
emozionale e sulle sue capacità inconsce.
Training ipnotico per partorire
• La mente razionale si alleggerisce sino a
liberarsi delle componenti sociali e ansiose del
dolore e si afferma, rafforzandosi, la mente
emozionale così da far emergere l’imprinting
di quelle conoscenze innate che assecondano
fisiologicamente l’espletamento del parto.
Training ipnotico per partorire
• La donna osserva il proprio corpo che simula il
parto e pone così la mente in una forma di
dissociazione visivo-cenestesica che le
permette di svolgere quello che già sa, libera
da ogni condizionamento esterno.
Training ipnotico per partorire
• L’azione del talamo si modifica in modo da
permettere alle afferenze nervose di giungere
alla corteccia per quello che sono e per
quanto esse possano servire per stimolare la
collaborazione del corpo materno nell’opera
della nascita della prole
Training ipnotico per partorire
• Alla luce di queste osservazioni, oggi sembra
che non si tratti più, come poteva apparire
sino ad ora, di insegnare una modifica del
comportamento mediante l’ipnosi, ma
piuttosto vi è la convinzione di trovarci di
fronte ad un atto di vera e propria psicoterapia
ipnotica di tipo ericksoniano.
Training ipnotico per partorire
• Il metodo descritto da G.P.Mosconi nei suoi
lavori riguarda il numero delle sedute
effettuate, il tempo particolarmente dedicato
alla fase didattica specifica ed ogni altro
dettaglio.
Una brevissima bibliografia
• AA.VV. I tre Manifesti Teorico Didattici in Raccolta documentaria Ed: AMISI
2002
• Mosconi G.P.: Psicoterapia Ipnotica: principi e fondamenti. Piccin Ed.,
Padova, 1993
• Mosconi G.P.: Teoretica e pratica della psicoterapia ipnotica. F.Angeli Ed.
Milano, 1998
• Mosconi G.P.: Ipnosi neo-ericksoniana: la psicoterapia e il training ipnotico,
FancoAngeli Ed, Milano 2008
• Erickson M.H., La mia voce ti accompagnerà Ed. Astrolabio, Roma, 1985
• Erickson M.H., Opere, Ed. Astrolabio, Roma, 1973
• Haley J: Advanced techniques of Hypnosis and Therapy, Ed. Grune e
Stratton, N.Y.,1967