sistema di gestione della sicurezza e salute del lavoro gestire il presente per sviluppare il futuro
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Sistema di gestione della sicurezza e salute del lavoro
Gestire il presente per sviluppare il futuro
REGIONE VENETO
Legnago (VR)
Aumento dei supporti governativi per la valutazione e la Aumento dei supporti governativi per la valutazione e la certificazione delle performance aziendalicertificazione delle performance aziendali
Il bisogno di sicurezza da parte dei cittadini è sempre Il bisogno di sicurezza da parte dei cittadini è sempre crescentecrescente
Il rischio d’impresa è crescente per una serie Il rischio d’impresa è crescente per una serie d’innovazioni tra cui:d’innovazioni tra cui:•l’accelerazione nell’innovazione tecnological’accelerazione nell’innovazione tecnologica•l’interdipendenza crescente fra le attivitàl’interdipendenza crescente fra le attività•le trasformazioni a livello socialele trasformazioni a livello sociale•la complessità sempre maggiore dei processila complessità sempre maggiore dei processi
TENDENZE GLOBALI
Le motivazioni che spingono all’interessamento verso Le motivazioni che spingono all’interessamento verso QUALITÀ, AMBIENTE e SICUREZZA possono essere QUALITÀ, AMBIENTE e SICUREZZA possono essere sintetizzate in:sintetizzate in:
Pressioni esternePressioni esterne•vincoli legislativivincoli legislativi•stimoli competitivistimoli competitivi•opinione pubblicaopinione pubblica
Pressioni internePressioni interne•gestione dei problemigestione dei problemi•costicosti•risorserisorse
MOTIVAZIONI
Nel mondo sanitario si è passati nel corso di pochi anni dal Nel mondo sanitario si è passati nel corso di pochi anni dal concetto di PRESTAZIONE PROFESSIONALE a quello di concetto di PRESTAZIONE PROFESSIONALE a quello di EROGAZIONE DI SERVIZIO, di cui l’attività specialistica è EROGAZIONE DI SERVIZIO, di cui l’attività specialistica è divenuta solo una parte.divenuta solo una parte.
E’ nata la necessità di valutare l’impatto del servizio stesso E’ nata la necessità di valutare l’impatto del servizio stesso nel contesto in cui esso opera.nel contesto in cui esso opera.
Su questi aspetti hanno lavorato:Su questi aspetti hanno lavorato:
- i legislatori- i legislatori- le nuove regole del mercato- le nuove regole del mercato- la crescita culturale degli operatori- la crescita culturale degli operatori- la nuova coscienza degli utilizzatori - la nuova coscienza degli utilizzatori
L’aderenza alle nuove norme di legge L’aderenza alle nuove norme di legge richiede il giusto equilibrio tra diverse richiede il giusto equilibrio tra diverse esigenze: esigenze:
1- i vincoli economici finalizzati al risparmio,1- i vincoli economici finalizzati al risparmio,
2- la necessità di percorsi collegiali,2- la necessità di percorsi collegiali,
3- l’obbligo di strumenti di controllo e 3- l’obbligo di strumenti di controllo e verifica, verifica,
4- la rispondenza ad indicatori per valutare 4- la rispondenza ad indicatori per valutare l’adeguamento delle strutture e delle l’adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle esigenze del prestazioni sanitarie alle esigenze del cittadino,cittadino,
5- la necessità di crescita professionale,5- la necessità di crescita professionale,
6- la necessità di standard tecnici 6- la necessità di standard tecnici aggiornati, aggiornati,
7- la necessità di gestione dinamica delle 7- la necessità di gestione dinamica delle conoscenze e competenze.conoscenze e competenze.
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Radici storiche della normativaRadici storiche della normativa Anni ’50-’60 Fiducia nella tecnologia,
Assenza del diritto soggettivo del lavoratore
Anni ’70 Contrattazione collettiva Art.9 Statuto dei lavoratori
Anni ’80 Monetizzazione del rischio
Anni ’90 Prevenzione, nuovo impulso dato dalla
normativa CEE D.Lgs.277/91 e D.Lgs.626/94
FASE I: registrazione incidenti avvenuti FASE I: registrazione incidenti avvenuti
FASE IIFASE II: : individuazione di una figura specifica di Risk individuazione di una figura specifica di Risk Manager Manager
FASE III: gestione dei rischi che ha portato ad un sistema di FASE III: gestione dei rischi che ha portato ad un sistema di gestione di tutte le problematiche legate alla gestione di tutte le problematiche legate alla sicurezza e ai rischi connessi sicurezza e ai rischi connessi
SICUREZZA: Evoluzione 1950 -1990SICUREZZA: Evoluzione 1950 -1990
SISTEMA SICUREZZA SISTEMA QUALITA’
• stesso filo conduttore•medesima filosofia di fondo
FILOSOFIA DELLA CIRCOLARITA’
•Identificazione di una politica sulla base di un’analisi preliminare•Definizione di una pianificazione•Implementazione•Piano di controllo e definizione azioni correttive•Riesame della direzione
Filosofia della circolarità
(Ruota di DEMING)
A P
DC
Un corretto SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE si basa sul modello:
• Plan: definire i principi guida strategici, gli obiettivi e i processi necessari per attuare la politica aziendale
• Do: svolgere le attività secondo le modalità operative fissate
• Check: monitorare e misurare i processi e i prodotti a fronte delle politiche, degli obiettivi e dei requisiti prestabiliti
• Action: individuare e porre in essere nuove azioni per migliorare le prestazioni del processo
SCHEMA DI CORRELAZIONE CONTINUO OTTICA MIGLIORAMENTO
SISTEMA QUALITA’:•strumento esaustivo per il CONTROLLO DEL PROCESSO DI EROGAZIONE BENE/SERVIZIO
SISTEMA SICUREZZA:•ricoprire molti aspetti legati alla gestione e alla soddisfazione delle risorse umane, all’impatto sulla società,alla soddisfazione del cliente, alla corretta gestione delle risorse finanziarie
EFFETTI POSITIVI SULLA QUALITA’ E SUI COSTI
MIGLIORAMENTO CONTINUO
RIESAME DELLADIREZIONE
VERIFICA E AZIONICORRETTIVE
APPLICAZIONE E ATTUAZIONE
POLITICA
PIANIFICAZIONE
L’esistenza di un sistema di gestione della sicurezza offre alla Azienda attraverso diverse modalità di controllo, una più alta
probabilità di conseguire i risultati
DIAGRAMMA DELLA COMPETITIVITA’ COME SOMMATORIA DIAGRAMMA DELLA COMPETITIVITA’ COME SOMMATORIA DEGLI INTERVENTI PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’DEGLI INTERVENTI PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’
Istituzioniservizio
competitività innovazione
prodotto
processo
qualità
sicurezza
normativa
Analisi delle specifiche
Analisi rischi
Prodottoservizio
Manuale qualità
Documento valutazione rischio
STRUTTURA DELLE NORMESTRUTTURA DELLE NORME
SISTEMA SICUREZZA - DECRETO LEGISLATIVO 626/94SISTEMA SICUREZZA - DECRETO LEGISLATIVO 626/94
OTTICA MIGLIORAMENTOOTTICA MIGLIORAMENTO
PRODUTTIVITA’PRODUTTIVITA’ SICUREZZA SUL LAVORO QUALITA’ SICUREZZA SUL LAVORO QUALITA’
MIGLIORAMENTO SICUREZZA comporta:MIGLIORAMENTO SICUREZZA comporta:
• miglioramento della qualitàmiglioramento della qualità• miglioramento delle condizioni di lavoro e delle prestazioni fornitemiglioramento delle condizioni di lavoro e delle prestazioni fornite• miglioramento della soddisfazione del cliente/utentemiglioramento della soddisfazione del cliente/utente
QUALITA’ UNI-EN-ISO QUALITA’ UNI-EN-ISO 90009000
•PROCESSIPROCESSI
•PRODOTTI E SERVIZI PRODOTTI E SERVIZI FORNITIFORNITI
SODDISFAZIONE DEL SODDISFAZIONE DEL CLIENTECLIENTE
•COMITATO QUALITA’ COMITATO QUALITA’
•RESPONSABILE RESPONSABILE GARANZIA QUALITA’GARANZIA QUALITA’
•MANUALE DELLA MANUALE DELLA QUALITA’QUALITA’
•PROCEDURE PROCEDURE OPERATIVE OPERATIVE
•PRATICHE OPERATIVEPRATICHE OPERATIVE
•RAPPORTI E RAPPORTI E DOCUMENTIDOCUMENTI
•PROCESSI IMPIANTIPROCESSI IMPIANTI
•AMBIENTI DI LAVOROAMBIENTI DI LAVORO
•ATTREZZATURE PRODUTTIVE ATTREZZATURE PRODUTTIVE
•LOCALI DI LAVOROLOCALI DI LAVORO
SALUTE E SICUREZZA DEL SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORATORE LAVORATORE
•SERVIZIO DI PREVENZIONE E SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PROTEZIONE
•RESPONSABILE SERVIZIO DI RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONEPREVENZIONE E PROTEZIONE
•MANUALE DELLA SICUREZZAMANUALE DELLA SICUREZZA
•PROCEDURE OPERATIVE PROCEDURE OPERATIVE
•PRATICHE OPERATIVEPRATICHE OPERATIVE
•MODULISTICAMODULISTICA
SICUREZZA D. Lgs. SICUREZZA D. Lgs. 626/94626/94
SISTEMA QUALITA’ SISTEMA QUALITA’ SISTEMA SICUREZZASISTEMA SICUREZZA
PIANIFICAZIONE:PIANIFICAZIONE: PIANIFICAZIONE: PIANIFICAZIONE: obiettivi obiettivi obiettiviobiettiviprogrammazioneprogrammazione programmazioneprogrammazioneaddestramentoaddestramento addestramentoaddestramento
EVIDENZE OGGETTIVE:EVIDENZE OGGETTIVE: EVIDENZE OGGETTIVE: EVIDENZE OGGETTIVE: documentazione documentazione documentazione documentazione registrazioniregistrazioni registrazioniregistrazioni
REGOLE:REGOLE: REGOLE: REGOLE: istruzioni istruzioni istruzioni istruzioni standardstandard standardstandardspecifichespecifiche specifichespecifiche
AUDITAUDIT AUDITAUDIT
SISTEMA QUALITA’ SISTEMA QUALITA’ SISTEMA SICUREZZASISTEMA SICUREZZA
VANTAGGI:VANTAGGI: VANTAGGI: VANTAGGI:
- standardizzazione e- standardizzazione e - garanzia della prevenzione - garanzia della prevenzione ottimizzazione processi ottimizzazione processi dei rischi per i lavoratori dei rischi per i lavoratori
- miglioramento continuo - miglioramento continuo - riduzione degli infortuni - riduzione degli infortuni dell’affidabilità dei prodottidell’affidabilità dei prodotti e delle malattie professionali e delle malattie professionali
e dei servizie dei servizi- riduzione dei costi aziendali- riduzione dei costi aziendali - identificazione dei - identificazione dei potenziali potenziali pericoli e delle pericoli e delle relative relative misure di misure di interventointervento
-riduzione dei tempi di risposta-riduzione dei tempi di risposta - riduzione delle potenziali - riduzione delle potenziali responsabilità in termini responsabilità in termini
di sicurezza di sicurezza
SISTEMA QUALITA’ SISTEMA QUALITA’ SISTEMA SICUREZZASISTEMA SICUREZZA
VANTAGGI:VANTAGGI: VANTAGGI:VANTAGGI: miglioramento dellamiglioramento della immediate informazioniimmediate informazioniimmagine dell’aziendaimmagine dell’azienda relative agli aspetti di relative agli aspetti di
sicurezza alle autorità di sicurezza alle autorità di chiarezza organizzativa in chiarezza organizzativa in controllo e ai lavoratori controllo e ai lavoratori termini di ruoli, autorità etermini di ruoli, autorità eresponsabilitàresponsabilità riduzione dei premi riduzione dei premi
assicurativiassicurativiriduzione dei costi di non riduzione dei costi di non qualità qualità sviluppo di piani di sviluppo di piani di
miglioramento integrati miglioramento integrati crescita e sviluppo delle crescita e sviluppo delle risorse umane risorse umane (sensibilizzazione e (sensibilizzazione e formazione)formazione) immagine responsabile immagine responsabile
sul mercatosul mercatoriduzione dei tempi di rispostariduzione dei tempi di risposta
UNICITA’ DELLA GESTIONE AZIENDALEUNICITA’ DELLA GESTIONE AZIENDALE
Chi opera in Azienda non può curare la Qualità e la Sicurezza in Chi opera in Azienda non può curare la Qualità e la Sicurezza in momenti diversi momenti diversi L’INTEGRAZIONE di questi due sistemi deve essere considerata L’INTEGRAZIONE di questi due sistemi deve essere considerata a quattro livelli:a quattro livelli:
- Livello strategico - Livello organizzativo - Livello strategico - Livello organizzativo
- Livello procedurale - Livello professionale - Livello procedurale - Livello professionale
Quindi anche se questi due sistemi hanno come riferimento una Quindi anche se questi due sistemi hanno come riferimento una normativa caratterizzata da peculiarità legate alla specificità del normativa caratterizzata da peculiarità legate alla specificità del tema, essi hanno sostanziali punti di contatto nell’impostazione tema, essi hanno sostanziali punti di contatto nell’impostazione sistemica (necessità di pianificazione, evidenze oggettive, sistemica (necessità di pianificazione, evidenze oggettive, regole, controlli). regole, controlli).
Sistema di Gestione Aziendale
Filosofia della circolarità
(Ruota di DEMING)
A P
DC
PIANIFICA (Plan)
- RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE- SISTEMA QUALITA’
.
PP.D.C.A..D.C.A.
ESEGUI (Do)
- RIESAME DEL CONTRATTO - PROGETTAZIONE - GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE - APPROVIGIONAMENTI - PRODOTTI FORNITI DAL CLIENTE - IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILITA’ - PROCESSI PRODUTTIVI - MOVIMENTAZIONE E SPEDIZIONE - DOCUMENTAZIONE DELLE QUALITA’
- ASSISTENZA AI CLIENTI
.
P.P.DD.C.A..C.A.
VERIFICA (Check)
- PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI - APPARECCHIATURE DI MISURA E PROVA - STATO DELLE PROVE, CONTROLLI - PRODOTTI NON CONFORMI - VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE - TECNICHE STATISTICHE
.
P.D.P.D.CC.A..A.
RICOMINCIA (Action)
- AZIONI CORRETTIVE - ADDESTRAMENTO
.
P.D.C.P.D.C.AA..
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
Scopo
Un SGS è finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e di sicurezza che l’Azienda si pone in una prospettiva efficace di costi/benefici.
Tale sistema, impostato sulla prevenzione, sull’atteggiamento pro-attivo e su un monitoraggio al fine del miglioramento continuo, si propone infatti di:
- Ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza sul lavoro compresi quelli derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro, minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (clienti, fornitori, visitatori, ecc.) e le potenziali cause d’infortunio;
- Aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’Azienda;
- Verificare tempestivamente il rispetto degli adempimenti di legge;
- Monitorare il livello di controllo del rischio residuo al fine di minimizzarlo ulteriormente;
- Migliorare l’immagine interna ed esterna dell’Azienda, consentendo una più continua ed efficace comunicazione tra l’Azienda e i lavoratori.
Riprendendo il modello Plan-Do- Check- Action, il SGS può essere articolato nelle
fasi seguenti: Stabilire una politica della salute e sicurezza sul lavoro, che individui gli impegni generali per la prevenzione dei rischi ed il miglioramento progressivo della salute e sicurezza
Identificare le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti applicabili
Identificare tutte le azioni per il controllo dei rischi stessi
Definire obiettivi appropriati, raggiungibili e confluenti con la politica aziendale
Identificare e valutare tutti i rischi per tutti i lavoratori, identificando tutti i soggetti potenzialmente esposti (quali lavoratori autonomi, dipendenti di soggetti terzi e visitatori)
Stabilire le modalità più appropriate in termini di procedure e prassi per gestire i programmi
Sensibilizzare la partecipazione di tutta la struttura aziendale al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Elaborare programmi per il raggiungimento di tali obiettivi, definendo priorità, tempi e risorse e assegnando le risorse necessarie
Attuare adeguate attività di verifica attraverso l’identificazione di idonei indicatori per assicurarsi dell’efficacia del sistema
Attuare adeguate modalità di gestione delle Non Conformità, degli incidenti e degli infortuni e di tutte le situazioni d’emergenza
Effettuare un periodico riesame per verificare l’efficacia e l’efficienza del sistema nel raggiungere gli obiettivi, valutando i cambiamenti intercorsi interni/esterni e aggiornando la politica aziendale e gli obiettivi nell’ottica del miglioramento continuo
Avviare adeguate Azioni Correttive e Preventive in funzione degli esisti dell’attività di verifica
Adempimenti legislativi D.Lgs 626/1994
Elementi innovativi:
Rischi connessi alle attività Coinvolgimento Formazione e informazione Approccio soggettivo Responsabilizzazione e valutazione dei
rischi Approccio prevenzionale
Dagli adempimenti legislativi al SGS
Il passaggio chiave sta nel considerare:
le parti interessate, ossia tutti soggetti coinvolti
nella vita aziendale la gestione degli impianti e delle attrezzature
Un Sistema di Gestione della Sicurezza può porsi pertanto come obiettivo un miglioramento delle prestazioni aziendali in termini di maggior efficienza e migliori condizioni di lavoro.
Principale finalità del D.lgs. n° 626/94 è l’impostazione di un modello organizzativo generale della prevenzione imperniato su definiti soggetti ( “attori” ) e precise funzioni per ciascuno di tali soggetti.
Sistema di gestione della prevenzione aziendale in base al D.lgs. N° 626/94
AZIENDA
Decisione Organizzazione Attuazione Controllo Verifica
Datore di lavoro
Dirigenti
Preposti
Lavoratori
L I N E
Funzioni di STAFF
Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale
RLS
Consulentiesterni
Medico Competente
D. Lgs. 626/94D. Lgs. 626/94I Soggetti della Sicurezza:Obblighi e Responsabilità
“Attori” della Prevenzione
Il Datore di LavoroDirigenti e Preposti
Il Servizio Prevenzione eProtezione
Il Medico Competente
Il Rappresentante dei Lavoratoriper la Sicurezza
I Lavoratori
LINEA CONSULTIVAServizio Prevenzione e
Protezione
LINEA OPERATIVA Datore di lavoro e suoi
collaboratori
+Medico
Competente
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Possibile Schema Funzionale
Responsabilità Operative:
Datore di lavoro(imprenditore ed organizzatore)
Dirigente(organizza il lavoro di altre persone)
Preposto(vigila e sorveglia la corretta esecuzione dei lavori in
sicurezza)
Lavoratore(esegue correttamente)
Dettagli Schema Funzionale
Responsabilità Consultive:
Servizio Prevenzione e Protezione(ausilio tecnico)
Medico Competente(ausilio medico)
Rappresentante dei Lavoratoriper la Sicurezza
(ausilio consultivo)
Dettagli Schema Funzionale
Figure coinvolte nella organizzazione aziendale dellaPrevenzione e Protezione sul lavoro(ex D.P.R. 547/55)
Responsabilità
Datore di lavoroDEF: Acquista mezzi e attrezzature, emette procedure e
organizza il lavoro dell’intera azienda
DirigenteDEF: Acquista mezzi e attrezzature, emette procedure e
organizza il lavoro di altre persone in quanto incaricato dal Datore di
Lavoro per la parte di competenza.
PrepostoDEF: Vigila e sorveglia i lavoratori al fine di far loro eseguire le
attività assegnate, nel rispetto delle norme di sicurezza
Lavoratore subordinatoDEF: Esegue correttamente, applicando le procedure, le
norme, utilizzando i D.P.I. e gli altri dispositivi di sicurezza.
OBBLIGO GIURIDICO
RESPONSABILITA’
Il Datore di LavoroIl Datore di Lavoro
DESIGNA, previa consultazione con il RLS, il Responsabile del SPP, accertandosi che sia in possesso di attitudini e capacit adeguate.NOMINA, all’interno dell’azienda, una o più persone per l’espletamento dei compiti del SPPACCERTA, che gli addetti siano in numero sufficiente,possiedano le capacità necessarie, dispongano di mezzi e tempo adeguati per svolgere i compiti loro assegnatiASSICURAche i dipendenti addetti al SPP non subiscano alcun pregiudizio a causa dell’attività svolta nell’espletamento del loro incarico.Il Datore di Lavoro può avvalersi di persone Esterne all’Azienda per
integrare l’azione di Prevenzione e Protezione
Il Datore di LavoroIl Datore di Lavoro
INDICEalmeno una volta l’anno UNA RIUNIONE cui partecipano:
il datore o un suo rappresentante
il Responsabile del SPP
il medico competente
il rappresentante per la sicurezza
SOTTOPONEall’esame dei partecipanti:
il documento di valutazione dei rischi (aggiornato
in seguito alla visita dei luoghi di lavoro)
l'idoneità dei D.P.I.
i programmi di formazione e informazione dei
lavoratori
può chiedere la convocazione di una riunione in occasione di eventuali e significative variazioni delle condizioni di
esposizione al rischio
Il Datore di LavoroIl Datore di Lavoro
Il Rappresentante dei Lavoratori
PROVVEDEalla redazione del verbale della riunione periodica
TIENEil verbale a disposizione dei partecipanti
INDICEuna riunione in occasione di ogni variazione significativa delle
condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l’introduzione di nuove tecnologie che
hanno riflessi sulla sicurezza
Il Medico Competente
Collabora con il Datore di Lavoro ed il SPP alle misure di tutela della saluteProvvede agli accertamenti sanitari periodiciFornisce i giudizi di idoneità alle mansioniMantiene le cartelle sanitarie e provvede alle visite su richiestaInforma il lavoratore ed il RLSFornisce una relazione sui trendVisita gli impianti almeno 2 volte/annoCollabora con il datore di lavoro alla organizzazione del pronto SoccorsoCollabora alla Informazione e Formazione dei LavoratoriEmette giudizi di idoneità
Nelle Pubbliche Amministrazioni per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale…
… gli organi di direzione politicadelle amministrazioni pubblichedevono individuare i soggetti daconsiderare datori di lavorotenendo conto dell’ubicazionee dell’ambito funzionale degliuffici nei quali viene svoltal'attività.(art.2 D.Lgs. N.626/94)
Il Datore di Lavoro
1) Il datore di lavoro si colloca al vertice della linea operativa, e quindi tra i soggetti responsabili della sicurezza e della salute deve occupare il ruolo più elevato nell’organigramma della struttura.
2) Nel settore pubblico il datore di lavoro (cioè quel dirigente fornito dei poteri di gestione) intanto potrà essere considerato responsabile da parte del magistrato o dell’organo di vigilanza in quanto abbia omesso di esercitare il potere di gestione oppure lo abbia male esercitato.
3) Nel pubblico, i poteri di gestione spettanti al datore di lavoro sono
per forza di cose esercitabili all’interno dei limiti delle risorse
messe a disposizione di questo dirigente designato come datore
di lavoro.
Il Datore di Lavoro
“CHIUNQUE IN, IN QUALSIASI MODO, ABBIA ASSUNTO POSIZIONE DI PREMINENZA RISPETTO AD ALTRI LAVORATORI, COSI’ DA POTER LORO IMPARTIRE ORDINI, ISTRUZIONI O DIRETTIVE, DEVE ESSERE CONSIDERATO AUTOMATICAMENTE TENUTO…… AD ATTUARE LE PRESCRITTE MISURE DI SICUREZZA ED A DISPORRE E AD ESIGERE CHEESSE SIANO RISPETTATE”
Sentenze CassazioneCASS. PEN. 30 MARZO 1998 N. 3948
L’organizzazione di un gruppo “misto” sotto la direzione funzionale di un capo-gruppo, comporta (per la corte di Cassazione) la creazione di una funzione di
DIRIGENTE DI FATTO
che a sua volta determina una sorta di
RESPONSABILITA’ DI FATTO
“CHI DIRIGE IL LAVORO ALTRUI DEVE FARSI CARICO ANCHE DELLA SUA INCOLUMITA’ “
“Chi accoglie nel proprio luogo di lavoro personale appartenete ad altre strutture
(per contratto, per convenzione etc.)
deve aver cura della sua
sicurezza e salute;
non può adibirlo alavorazioni pericoloseo farlo lavorare in localiinadatti”.
DIRIGENTE IN MATERIA DI SICUREZZA
Il termine ”Dirigente” in materia di sicurezza non sta ad indicare una qualifica formale, ma una FUNZIONE:sostituire il datore di lavoro in settori di attività nei limiti in cui il datore non può provvedere direttamente, e sempre che sia messo in condizione di agire in piena autonomia, cioè con il trasferimento dei poteri necessari per operare.
PRINCIPIO DI EFFETTIVITA’ DELLE FUNZIONI
Il Giudice, per individuare la responsabilità dei collaboratori del datore di lavoro (in particolare del Dirigente), non si può limitare al titolo formale ma deve verificare che al titolo corrisponda in concreto la funzione esercitata.
IL DIRIGENTE E IL PREPOSTO IN MATERIA DI SICUREZZA PRESCINDONO DALLA QUALIFICA FORMALE.
Puoi Organizzare Strutturalmente un Servizio?Puoi Dare Istruzioni?Puoi Dirigere Il Lavoro Altrui?
Sei Incaricato di Sovrintendere una Procedura di Sicurezza Emanata da Altri?Sei Incaricato di Vigilare Sui Lavoratori?
In Tal Caso Sei un Dirigente!!!!!
Allora Sei un Preposto!!!!!
Compiti del Preposto
La Legislazione non dà una definizione del PREPOSTO, ma affianca ripetutamente a tale figura il verbo ”sovrintendere”, come riepilogativo della totalità dei suoi obblighi istituzionali. Figure “classiche” di preposto: caporeparto, capo officina, capo servizio, capufficio, etc.
bisogna rifarsi ad indici quali la professionalità dei soggetti, gli effettivi compiti svolti, l’esame dell’organizzazione del lavoro e della prassi e delle consuetudini seguite.
Nei casi in cui risulta arduo distinguere tra il PREPOSTO ed il DIRIGENTE (distinzione necessaria per individuare correttamente le rispettive responsabilità penali)
FUNZIONI DEL PREPOSTO
Collabora ai fini dell’attuazione delle misure di sicurezza decise ed organizzate dal Datore di Lavoro (o dal Dirigente che lo rappresenta) per il concreto svolgimento dell’attività lavorativa.
Controlla che i lavoratori usino i dispositivi di sicurezza individuali e gli altri mezzi di protezione, e si comportino in modo da non creare pericoli per sé e per gli altri.
Verifica se, nello svolgimento delle lavorazioni, si presentino rischi imprevisti e prende la opportune cautele.
Collabora col datore di lavoro facendogli presente eventuali carenze in tema di prevenzione riscontrate nel luogo di lavoro.
Attua il piano di manutenzione delle macchine e predispone verifiche e
controlli sulle stesse per garantirne la perfetta efficienza.
[Cassazione Penale 27.01.99, che affronta per la prima volta il tema relativo agli obblighi del preposto nell’ambito del D. Lgs. 626 /94]
RESPONSABILE DI SERVIZIO- DIVISIONE
E’ un Dirigente e non un Preposto, in quanto il preposto non ha il potere di organizzare i lavori, ne’ di impartire istruzioni, ne’ di dirigere il settore: e’ un soggetto incaricato di mansioni esecutive, nel senso che deve controllare che il lavoro si svolga secondo le modalità impartite dal datore di lavoro o dal dirigente.
Vanno verificate le mansioni, attribuite ed elencate nel Provvedimento Organizzativo della Struttura. Se queste attribuiscono un potere organizzativo tale che l'attività lavorativa si possa svolgere secondo secondo le direttive da lui impartite, allora il
RESPONSABILE E’ DIRIGENTE
in quanto ha un potere di direzione, che porta Responsabilità.
OBBLIGHI DEI LAVORATORIART.5 D.LGS. N.626/94
Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle persone presenti sul posto di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e mezzi forniti dal datore di lavoro.
Osserva le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro
Usa correttamente gli strumenti di lavoro Non compie di propria iniziativa operazioni o manovre che non
sono di sua competenza Segnala al datore di lavoro le deficienze dei mezzi e dei
dispositivi di cui viene a conoscenza dandone notizia al rappresentante per la sicurezza
Si sottopone alle visite mediche Segue i programmi di formazione Contribuisce all’adempimento degli obblighi in materia di
sicurezza.
IN PARTICOLARE:
CONCLUSIONI
1) E’ importante non badare alla “parte formale” della nomina o della Responsabilità, ma anche alla mansione effettiva e all’intera organizzazione aziendale.
2) E’ importantissimo focalizzare l’attenzione sulla Informazione e Formazione di TUTTI i lavoratori, ed in particolare di TUTTI quelli coinvolti nella Gestione delle Emergenze.
3) Bisogna prestare attenzione ai lavori dati in appalto !!!!!