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Sistema di programmazione e documentazione Manuale di istruzione Art. no.: 211660 28072011 Versione B MITSUBISHI ELECTRIC MITSUBISHI ELECTRIC INDUSTRIAL AUTOMATION

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Page 1: Sistema di programmazione e documentazione · Indice Manuale di istruzione GX Developer V Indice 1 Panoramica del corso e requisiti 1.1 Hardware per il training sui PLC modulari

Sistema di programmazionee documentazione

Manuale di istruzione

Art. no.: 21166028072011Versione B

MITSUBISHI ELECTRIC

MITSUBISHI ELECTRIC INDUSTRIAL AUTOMATION

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Informazioni sul manuale

Testi, illustrazioni ed esempi contenuti in questo manuale hannoil solo scopodi spiegare installazione, funzionamento ed uso del pacchetto

di programmazione GX Developer.

In caso di domande relative alla programmazione ed al funzionamentodei controllori a logica programmabile menzionati in questo manuale

si prega di contattare il vostro fornitore o uno dei distributori(vedi retro di copertina). Informazioni aggiornate e risposte

alle domande più frequenti si possono trovare sul sito web Mitsubishiwww.mitsubishi-automation.it.

MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V. si riservail diritto di apportare in qualsiasi momento modifiche a questo manuale o alle

specifiche tecniche dei suoi prodotti senza preavviso.

� 2009–2010

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Manuale di istruzionePacchetto software di programmazione GX Developer

Art. no.: 211660

Versione Modifiche / Aggiunte / Correzioni

A 12/2009 pdp-dk Prima edizione

B 11/2010 akl Capitolo 2, Appendice:Sono considerati i controllori della serie FX3G e FX3UC ed i nuovi moduli della serie FX3U (FX3U-2HC, FX3U-4LC,FX3U-3A-ADP)

Modifiche: Capitolo 22 (ETHERNET)

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Informazioni sulla sicurezza

Solo per personale qualificato

Questo manuale è pensato esclusivamente per essere utilizzato da tecnici elettricisti appropriata-mente addestrati e qualificati, esperti negli standard di sicurezza della tecnica di automazione. Qual-siasi lavoro inerente l'hardware descritto, compreso progettazione del sistema, installazione,configurazione, manutenzione, riparazione e collaudo, può essere eseguito solo da tecnici elettricistiaddestrati e qualificati, esperti con gli standard e le normative di sicurezza applicabili alla tecnica diautomazione.

Uso appropriato dell'apparecchiatura

I controllori a logica programmabile devono essere impiegati solo per le applicazioni specificheesplicitamente descritte in questo manuale. Osservare con cura tutti i parametri di installazione efunzionamento specificati nel manuale. Tutti i prodotti sono progettati, costruiti, collaudati edocumentati in accordo con la normativa di sicurezza. Qualsiasi modifica su hardware o software,oppure la mancata osservanza delle avvertenze di sicurezza riportate nel manuale o stampate sulprodotto, può provocare lesioni alle persone o danni all'apparecchiatura o ad altri beni. Possonoessere utilizzati solo accessori e dispositivi periferici specificamente approvati da MITSUBISHI ELECTRIC.Qualsiasi altro uso o applicazione dei prodotti è da ritenersi come improprio.

Normative di sicurezza applicabili

Tutte le normative di sicurezza e di prevenzione degli infortuni rilevanti per la applicazione specificadevono essere osservate durante la progettazione del sistema e durante l'installazione, configura-zione, manutenzione, riparazione e collaudo di questi prodotti. Sono particolarmente importanti lenormative elencate di seguito. L'elenco non deve essere considerato come esaustivo; tuttavia l'utiliz-zatore è responsabile per la conoscenza ed applicazione delle normative applicabili.

� Normativa VDE

– VDE 0100(Norme per gli impianti elettrici con tensione nominale fino a 1000V)

– VDE 0105(Funzionamento degli impianti elettrici)

– VDE 0113(Sistemi elettrici con apparecchiature elettroniche)

– VDE 0160(Configurazione di sistemi elettrici ed apparecchiature elettriche)

– VDE 0550/0551(Norme per trasformatori)

– VDE 0700(Sicurezza delle apparecchiature elettriche per uso domestico ed applicazioni similari)

– VDE 0860(Norme di sicurezza per apparecchi elettrici alimentati da rete e loro accessori per uso do-mestico ed applicazioni similari)

� Normative di prevenzione degli incendi

� Normative per la prevenzione degli infortuni

– VBG No. 4 (Sistemi ed apparecchiature elettriche)

Manuale di istruzione GX Developer I

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Le avvertenze particolari che sono importanti per il corretto e sicuro uso di questi prodotti, sono chia-ramente identificate nel manuale come segue:

PPERICOLO:Avvertenze per la salute e incolumità personale. La mancata osservanza delle indicazionidescritte può comportare seri pericoli per la salute e l'incolumità fisica.

EATTENZIONE:Avvertenze contro danni alle apparecchiature o alle cose. La mancata osservanza delle indi-cazioni descritte può comportare seri danni all'apparecchiatura o altri beni.

II MITSUBISHI ELECTRIC

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Le indicazioni di sicurezza riportate di seguito vanno intese come linee guida generali per l'uso di PLCassieme ad altre apparecchiature. Queste precauzioni devono essere sempre osservate durante laprogettazione, installazione e funzionamento di tutti i sistemi di controllo.

PATTENZIONE:

Manuale di istruzione GX Developer III

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IV MITSUBISHI ELECTRIC

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Indice

Manuale di istruzione GX Developer V

Indice

1 Panoramica del corso e requisiti

1.1 Hardware per il training sui PLC modulari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1-1

2 Hardware

2.1 Introduzione generale ai PLC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-1

2.1.1 Storia e sviluppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-1

2.1.2 Le specifiche iniziali del PLC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-1

2.1.3 Confronto fra sistemi PLC e a relé . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-1

2.1.4 Programmazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-2

2.1.5 Interfacce uomo - macchina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-2

2.2 Cos'é un PLC?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-3

2.3 Come il PLC elabora il programma. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-4

2.4 La famiglia FX MELSEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-6

2.5 Scelta del controllore più adatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-7

2.6 Progettazione del controllore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-9

2.6.1 Circuiti di ingresso e uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-9

2.6.2 Disposizione delle unità di base FX1S MELSEC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-9

2.6.3 Disposizione delle unità di base FX1N MELSEC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-10

2.6.4 Disposizione delle unità di base FX2N MELSEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-10

2.6.5 Disposizione delle unità di base FX2NC MELSEC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-11

2.6.6 Disposizione delle unità di base FX3G MELSEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-11

2.6.7 Disposizione delle unità di base FX3U MELSEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-12

2.6.8 Disposizione delle unità di base FX3UC MELSEC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-12

2.7 Cablaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-13

2.7.1 Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-13

2.7.2 Cablaggio degli ingressi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-14

2.7.3 Cablaggio delle uscite. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-15

2.8 Espansione del campo di ingressi/uscite. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-17

2.8.1 Schede di espansione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-17

2.8.2 Unità di espansione compatte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-17

2.8.3 Blocchi di espansione modulari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-18

2.9 Espansione con funzioni speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-19

2.9.1 Moduli analogici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-20

2.9.2 Moduli e adattatori per conteggio veloce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-23

2.9.3 Moduli di posizionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-24

2.9.4 Moduli di rete per ETHERNET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-25

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Indice

VI MITSUBISHI ELECTRIC

2.9.5 Moduli di rete per Profibus DP. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-26

2.9.6 Moduli di rete per CC-Link . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-28

2.9.7 Modulo di rete per DeviceNet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-29

2.9.8 Modulo di rete per CANopen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-29

2.9.9 Modulo di rete per AS-Interface . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-30

2.9.10 Moduli e adattatori di interfaccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-31

2.9.11 Adattatori di comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-32

2.9.12 Schede adattatore setpoint . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-33

2.10 Configurazione del sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-34

2.10.1 Collegamento di adattatori speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-36

2.10.2 Regole base per la configurazione del sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-38

2.10.3 Matrici di riferimento rapido. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-39

2.11 Assegnazione I/O. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-41

2.11.1 Concetto di assegnazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-41

2.11.2 Indirizzo del modulo funzione speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-42

3 GX Developer

3.1 Vantaggi di GX-Developer. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3-1

3.2 Inizializzazione del software di programmazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3-2

4 Creazione di un progetto

4.1 Programma PLC di esempio (COMPACT_PROG1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-1

4.1.1 Numeri di riga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-1

4.1.2 Principio di funzionamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-2

4.2 Procedura iniziale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-3

4.3 Elementi dello schema a contatti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4-5

4.4 Elenco dati di progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-6

4.5 Visualizzazione elenco dati di progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-6

4.6 Modifica degli attributi di colore (opzionale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-8

4.7 Inserimento dello schema a contatti (COMPACT_PROG1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-10

4.8 Conversione in un programma a istruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-12

4.9 Salvataggio del progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4-13

5 Programmazione con lista istruzioni

5.1 Programma con lista istruzioni (COMPACT_PROG1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5-1

5.2 Spiegazione – Programmazione con lista istruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5-3

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Indice

Manuale di istruzione GX Developer VII

6 Find (ricerca)

6.1 Ricerca di numeri di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6-1

6.2 Ricerca dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6-2

6.3 Ricerca istruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6-3

6.4 Riferimenti incrociati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6-4

6.5 Lista dei dispositivi usati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6-6

7 Copia di progetti

7.1 Copia del progetto COMPACT_PROG1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7-1

8 Modifica dello schema a contatti

8.1 Modifica del progetto COMPACT_PROG2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8-1

8.2 Inserimento di un nuovo contatto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8-3

8.3 Modifica del dettaglio dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8-4

8.4 Inserimento di una diramazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8-5

8.5 Aggiunta di nuovi blocchi di programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8-6

8.6 Inserimento di nuovi blocchi di programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8-7

9 Funzioni di cancellazione

9.1 Panoramica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9-1

9.2 Cancellazione di un contatto di ingresso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9-2

9.3 Cancellazione di una diramazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9-3

9.4 Cancellazione di una riga singola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9-4

9.5 Cancellazione di righe multiple. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9-5

10 Documentazione del programma

10.1 Nuovo programma di esempio: COMPACT_PROG4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-1

10.2 Annotazioni nel programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-3

10.3 Commenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-5

10.3.1 Metodo diretto su schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-5

10.3.2 Elenco dati di progetto (finestra di navigazione). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-6

10.3.3 Formato del commento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-7

10.4 Dichiarazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-9

10.5 Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-11

10.6 Alias . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-12

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Indice

VII MITSUBISHI ELECTRIC

11 Assegnazione I/O

11.1 Controllo dei campi di input/output. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11-1

12 Scaricamento (download) di un progetto in un PLC

12.1 Configurazione comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12-1

12.1.1 Percorso configurazione connessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12-3

12.2 Cancellazione memoria PLC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12-4

12.3 Scrittura del programma nel PLC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12-5

12.4 Riduzione del numero di passi trasferiti nel PLC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12-8

13 Esecuzione del progetto

14 Monitoraggio

14.1 Monitoraggio del programma di esempio COMPACT_PROG4 . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-1

14.2 Monitoraggio dati tabellare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14-3

14.3 Monitoraggio combinato schema e tabellare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-6

14.4 Funzione test dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-7

15 Verifica del programma

15.1 Verifica di un programma di esempio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15-1

16 Trasferimento seriale - Upload (caricamento)

16.1 Upload del programma esempio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16-1

17 Sequential Function Chart (SFC)

17.1 Elementi SFC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-2

17.1.1 Passi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-2

17.1.2 Transizioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-2

17.1.3 Passo di inizializzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-3

17.2 Regole per le sequenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-4

17.2.1 Divergenza in sequenze parallele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-4

17.2.2 Convergenza di sequenze parallele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-4

17.2.3 Divergenza in sequenze selettive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-4

17.2.4 Convergenza di sequenze selettive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-5

17.2.5 Salti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-5

17.2.6 Passi di ingresso e uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-6

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Indice

Manuale di istruzione GX Developer IX

17.3 Esempio di programmazione in SFC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-7

17.4 Creazione di un blocco SFC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-8

17.4.1 Schermata di editing dello schema SFC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-9

17.4.2 Informazioni blocco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-10

17.4.3 Editing del progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-10

17.4.4 Trasferimento del progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17-12

17.4.5 Monitoraggio progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17-12

18 Contatori

18.1 Programma di esempio – COUNT DELAY . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18-2

18.2 Programma di esempio – Contatore BATCH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18-5

18.2.1 BATCH1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18-5

18.2.2 Modifiche al programma BATCH2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18-6

19 Programmazione online

19.1 Modifica del programma COUNT DELAY. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19-1

20 ISTRUZIONI FROM / TO

20.1 Scambio dati con moduli funzione speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20-1

20.2 Istruzioni di accesso al buffer di memoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20-2

20.2.1 Buffer di memoria in lettura (FROM) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20-4

20.2.2 Scrittura nel buffer di memoria (TO) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20-5

21 Loop FOR – NEXT

21.1 Funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21-1

21.1.1 Esempio di programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21-4

22 Comunicazioni Ethernet

22.1 Configurazione del PC su Ethernet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-2

22.2 Impostazione del FX3U-ENET con il FX Configurator-EN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-3

22.3 Configurazione di GX Developer per accedere al PLC su Ethernet. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-7

22.4 Impostazioni per un terminale HMI della serie GOT1000 (GT12, GT15, GT16). . . . . . . . 22-11

22.5 Impostazioni per un terminale HMI della serie E1000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-14

22.6 Comunicazione tramite componente MX . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-18

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Indice

X MITSUBISHI ELECTRIC

A Appendice

A.1 Relé speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-1

A.1.1 Relé speciali per informazioni diagnostiche sullo stato del PLC(da M8000 a M8009) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-2

A.1.2 Clock e orologio integrato nel PLC (da M8011 a M8019) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-2

A.1.3 Modo operativo PLC (da M8030 a M8039) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-3

A.1.4 Rilevamento errori (da M8060 a M8069) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-4

A.1.5 Schede di espansione (per FX1S e FX1N) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-4

A.1.6 Adattatori speciali analogico e adattori di espansione per FX3G . . . . . . . . . . . . A-5

A.2 Registri speciali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-6

A.2.1 Informazioni diagnostiche sullo stato del PLC (da D8000 a D8009)

A.2.2 Informazioni sulla scansione e orologio in tempo reale(da D8010 a D8019) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-7

A.2.3 Modo operativo PLC (da D8030 a D8039) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-7

A.2.4 Codici di errore (da D8060 a D8069) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-8

A.2.5 Schede di espansione (per FX1S e FX1N) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-9

A.2.6 Adattatori speciali analogico e adattatori di espansione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-9

A.3 Elenco codici di errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-10

A.3.1 Codici di errore da 6101 a 6409. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-10

A.3.2 Codici di errore da 6501 a 6510. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-11

A.3.3 Codici di errore da 6610 a 6632. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-12

A.3.4 Codici di errore da 6701 a 6710. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-13

A.4 Numero dei punti di Input/Output occupati e consumo di corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . A-14

A.4.1 Schede adattatori di interfaccia, schede adattatori di comunicazionee schede adattatori di espansione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-14

A.4.2 Dispositivo di programmazione, convertitore di interfaccia,modulo visualizzatore e GOT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-15

A.4.3 Adattatori speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-15

A.4.4 Blocchi di espansione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-15

A.4.5 Moduli funzione speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-16

A.5 Glossario componenti PLC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A-17

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1 Panoramica del corso e requisiti

Questo corso è stato espressamente concepito come una introduzione ai PLC delle famiglia FXMitsubishi, utilizzando il pacchetto software GX Developer versione 8.

Il contenuto del corso è stato prodotto selettivamente per fornire una introduzione alle funzionalitàdella gamma della famiglia FX Mitsubishi, unitamente al sistema di programmazione GX Developer.La prima sezione descrive la configurazione ed il funzionamento dell'hardware dei PLC, mentre laparte restante copre il sistema di programmazione Mitsubishi, descritto tramite esempi reali.

E' necessario che lo studente possieda una buona conoscenza del sistema operativo MicrosoftWindows®.

1.1 Hardware per il training sui PLC modulari

Per la famiglia Mitsubishi FX esistono diversi modelli di sistemi di training. La maggior parte degliesercizi contenuti nel manuale si basano sull'uso e le prestazioni offerte da questi sistemi di training.Gli esempi usati in questo corso assumono la configurazione seguente:

� 1 unità base FX3U-16MR

� 6 interruttori per simulazione ingressi digitali: X0-X5

� Ingresso di clock variabile (1–100 Hz e 0,1–10 kHz): X7

� 6 indicatori LED per uscite digitali: Y0–Y5

� 1 blocco funzione speciale FX2N-5A con 4 ingressi analogici e 1 uscita analogica

� 1 adattatore speciale per acquisizione temperatura FX3U-4AD-PT-ADP

Le variazioni necessarie per poter utilizzare altri simulatori di training possono essere effettuatemodificando gli indirizzi nel codice di esempio fornito in questo manuale.

Panoramica del corso e requisiti Hardware per il training sui PLC modulari

Manuale di istruzione GX Developer 1 - 1

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Hardware per il training sui PLC modulari Panoramica del corso e requisiti

1 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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2 Hardware

2.1 Introduzione generale ai PLC

2.1.1 Storia e sviluppo

La Bedford Associates, fondata da Richard Morley introdusse il primo Controllore logicoprogrammabile (PLC) nel 1968. Questo PLC era conosciuto come Modular Digital Controller(controllore digitale modulare) da cui la società MODICON derivò il suo nome.

I controllori logici programmabili sono stati sviluppati per offrire una alternativa ai grandi pannelli dicontrollo basati sull'impiego di relé. Questi sistemi non erano flessibili, dato che necessitavano dimodifiche al cablaggio o di sostituzione, quando dovevano essere modificate le sequenze dicontrollo.

Lo sviluppo dei microprocessori a partire dalla metà degli anni '70 ha consentito ai PLC di assumerecompiti di controllo sempre più complessi e maggiori funzioni, man mano che la velocità deiprocessori aumentava. È adesso comune che il PLC si occupi del cuore delle funzioni di controllo all'in-terno di un sistema spesso integrato con SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition), HMI(Human Machine Interfaces), sistemi esperti e Graphical User Interfaces (GUI). Le caratteristiche deiPLC si sono ampliate per offrire funzionalità di controllo, elaborazione e gestione dati.

2.1.2 Le specifiche iniziali del PLC

� Programmabile e riprogrammabile facilmente in campo per consentire le modifiche dellasequenza di istruzioni.

� Manutenzione e riparazione facile - preferibilmente utilizzando schede o moduli 'plug-in'.

� Capace di sopportare le dure condizioni ambientali, meccaniche ed elettriche abituali negliambienti di officina.

� Più piccolo delle soluzioni equivalenti a relé o con dispositivi 'discreti a stato solido'.

� Economicamente conveniente confrontato in confronto ai sistemi basati su relé o dispositivi 'di-screti a stato solido'.

2.1.3 Confronto fra sistemi PLC e a relé

Hardware Introduzione generale ai PLC

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 1

Caratteristica PLC Relé

Prezzo per funzione Basso Basso – se il programma a relé equivalente usa più di 10 relé

Taglia fisica Molto compatta Ingombrante

Velocità di funzionamento Veloce Lenta

Immunità ai disturbi elettrici Buona Eccellente

Costruzione Facile da programmare Cablaggio – richiede molto tempo

Istruzioni avanzate Si No

Modifica della sequenza di controllo Molto semplice Molto difficile – richiede modifiche al cablaggio

Manutenzione Eccellente i PLC si guastano raramente Scarsa – i relé richiedono una manutenzione costante

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2.1.4 Programmazione

Logica a contatti

I PLC devono poter essere manutenuti da tecnici ed elettricisti. Per consentire questo, è statosviluppato il linguaggio di programmazione con logica a contatti (Ladder Logic). La logica a contatti sibasa sugli stessi relé e simboli di contatti utilizzati dai tecnici negli schemi di cablaggio dei pannellielettrici di controllo.

La documentazione dei primi PLC era inesistente o molto scarsa, consentendo solo un semplice indi-rizzamento o commenti di base, rendendo quindi difficile la scrittura di programmi di una certa lun-ghezza. Questo è stato profondamente migliorato con lo sviluppo di pacchetti di programmazioneper PLC, quali ad esempio GX Developer di Mitsubishi, basato su Windows® (descritto in dettaglionelle pagine seguenti di questo manuale).

Fino a poco tempo fa non esisteva uno standard formale di programmazione per il PLC. L'introdu-zione della normativa IEC 61131-3 nel 1998 ha fornito un approccio più formale alla programma-zione. Mitsubishi Electric ha sviluppato il pacchetto di programmazione GX IEC Developer. Questoconsente l'utilizzo di una codifica conforme allo standard IEC.

2.1.5 Interfacce uomo - macchina

I primi controllori logici programmabili si interfacciavano con l'operatore praticamente allo stessomodo dei pannelli di controllo a relé, tramite pulsanti e commutatori per il comando e lampade per lasegnalazione.

L'introduzione del Personal Computer (PC) negli anni '80 ha consentito lo sviluppo di interfacce conl'operatore basate su computer, inizialmente tramite semplici sistemi di supervisione, controlloe acquisizione dati – Supervisory Control And Data Acquisition (SCADA) e più recentemente conpannelli operatore di controllo dedicati, conosciuti come Human Machine Interfaces (HMI) – inter-facce uomo/macchina. È ora normale vedere sistemi PLC largamente integrati con questi prodotti performare soluzioni per sistemi di controllo di facile uso.

Mitsubishi offre una vasta gamma di prodotti HMI e SCADA per adattarsi ad una molteplicità diapplicazioni di interfaccia operatore.

Introduzione generale ai PLC Hardware

2 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

È ora comune trovare dispositivi HMI integratinei sistemi di controllo basati su PLC, per fornireall'operatore funzionalità di interfaccia.

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2.2 Cos'é un PLC?

Al contrario dei controllori convenzionali le cui funzioni sono determinate dal cablaggio fisico, lefunzioni dei controllori a logica programmabile, o PLC, sono definite da un programma. Anche i PLCdevono essere collegati al mondo esterno tramite cavi, ma il contenuto della loro memoria diprogramma può essere modificato in qualsiasi momento per adattare i programmi ai diversi compitidi controllo.

I controllori logici programmabili ricevono dati in ingresso, li processano e mandano i risultati inuscita. Questo processo avviene in tre stadi:

� uno stadio di ingresso,

� uno stadio di elaborazione

e

� uno stadio di uscita

Lo stadio di ingresso

Lo stadio di ingresso passa i segnali di controllo provenienti da commutatori, pulsanti o sensori allostadio di elaborazione.

I segnali provenienti da questi componenti sono generati come parte del processo da controllare evengono inviati in ingresso come stati logici. Lo stadio di ingresso li passa quindi allo stadio dielaborazione in un formato pre-elaborato.

Lo stadio di elaborazione

In questo stadio di elaborazione, i segnali pre-elaborati provenienti dallo stadio di ingresso vengonoprocessati e combinati tramite operazioni logiche ed altre funzioni. La memoria di programma dellostadio di elaborazione è completamente programmabile. La sequenza di elaborazione può esseremodificata in qualsiasi momento, modificando o sostituendo il programma memorizzato.

Lo stadio di uscita

I risultati dell'elaborazione dei segnali di ingresso da parte del programma, sono inviati allo stadio diuscita per comandare elementi commutabili quali contattori, lampade di segnalazione,elettrovalvole e così via.

Hardware Cos'é un PLC?

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 3

Controllore logico programmabile

Ingresso UscitaElaborazione

Contattori

Interruttore

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2.3 Come il PLC elabora il programma

Un PLC esegue il proprio compito eseguendo un programma, normalmente sviluppato all'esterno delcontrollore e poi trasferito nella memoria di programma del PLC. Prima di iniziare a programmare, èutile avere una conoscenza di base del modo in cui il PLC processa il programma.

Un programma PLC consiste in una sequenza di istruzioni che comandano le funzioni del controllore.Il PLC esegue in sequenza queste istruzioni, cioè una dopo l'altra. L'intera sequenza di programmaè ciclica, viene cioè ripetuta in un ciclo continuo. Il tempo necessario per una ripetizione delprogramma viene definito come tempo di ciclo o periodo del programma.

Gestione della Immagine di processo

Il programma del PLC non viene eseguito direttamente sugli ingressi e uscite, ma su una "immagine diprocesso" degli ingressi e uscite:

Immagine di processo degli ingressi

All'inizio di ciascun ciclo di programma, il sistema interroga lo stato dei segnali di ingresso e limemorizza in un buffer, creando una "immagine di processo" degli ingressi.

Come il PLC elabora il programma Hardware

2 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

....

....

....

Accensione PLC

Cancellazione memoria di uscita

Terminali d'ingresso

Immagine di processodegli ingressi

Programma PLC

Immagine di processodelle uscite

Terminali di uscitaTrasferisce l'immagine di processo

sulle uscite

Istruzione 1Istruzione 2Istruzione 3

Istruzione n

Legge gli stati degli ingressie dei segnali e li salva nell'immagine di processo de-

gli ingressi

Segnali di ingresso

Segnali di uscita

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Esecuzione programma

Successivamente il programma viene eseguito, e durante l'esecuzione il PLC accede agli stati memo-rizzati degli ingressi nella immagine di processo. Ciò significa che qualsiasi cambiamento successivodello stato degli ingressi non verrà registrato fino al prossimo ciclo di programma!

Il programma viene eseguito dall'alto verso il basso, nell'ordine in cui le istruzioni sono stateprogrammate. I risultati dei singoli passi di programma sono memorizzati e possono essere utilizzatinel corso del ciclo di programma attuale.

Immagine di processo delle uscite

I risultati delle operazioni logiche che sono rilevanti per le uscite, vengono memorizzati un un bufferdi uscita - l'immagine di processo delle uscite. L'immagine di processo delle uscite rimane nel buffer diuscita fino a quando questo non viene sovrascritto. Dopo che i valori sono stati inviati sulle uscite,il ciclo di programma si ripete.

Differenze nell' elaborazione dei segnali tra PLC e controllori cablati

Nei controllori cablati il programma è definito dagli elementi funzionali e dai loro collegamenti(cablaggio). Tutte le operazioni di controllo sono eseguite simultaneamente (esecuzione parallela).Ciascuna variazione nello stato di un segnale di ingresso provoca una immediata variazione nelcorrispondente stato del segnale di uscita.

In un PLC non è possibile rispondere alle variazioni negli stati dei segnali di ingresso fino al ciclo diprogramma successivo alla variazione. Tuttavia questo svantaggio è largamente compensato daibrevissimi periodi del ciclo di programma. La durata del periodo del ciclo di programma dipende dalnumero e dal tipo di istruzioni eseguite.

Hardware Come il PLC elabora il programma

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 5

M6

M2

M1 M80134

X000 X0010

9M0

Y000

M0

Y001

Memorizzarisultato

Elaborarisultato

Controlla uscita

Esecuzione programma

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2.4 La famiglia FX MELSEC

MELSEC significa ITSUBISHI ECTRIC QUEN ER. I micro-controllori compatti della famiglia FXMELSEC costituiscono le fondamenta per la costruzione di soluzioni economiche per compiti dicontrollo e posizionamento di piccola o media complessità, che richiedono da 10 a 256 ingressie uscite integrati, per applicazioni industriali e automazione di edifici.

Tranne la FX1S tutti i controllori della serie FX possono essere espansi per adeguarsi alle modifichedell'applicazione ed alle crescenti esigenze dell'utilizzatore.

Sono anche supportati collegamenti di rete. Questo rende possibile la comunicazione dei controlloridella famiglia FX con altri PLC e sistemi di controllo e HMI (interfacce uomo-macchina e pannelli dicontrollo). I sistemi PLC possono essere integrati sia in reti MITSUBISHI come stazioni locali, che comestazioni slave in reti aperte come Profibus DP.

Inoltre, con i controllori della famiglia FX MELSEC, è possibile realizzare reti multi-drop e peer-to-peer.

Le unità FX1N, FX2N, FX3G, FX3UC e FX3U possiedono capacità di espansione modulare, che le rendonola scelta giusta per applicazioni complesse e compiti che richiedono funzioni speciali, come conver-sioni analogico-digitali e digitali-analogiche e collegamenti di rete.

Tutti i controllori della serie fanno parte della famiglia FX MELSEC e sono completamente compatibilifra di loro.

�a sinistra

�a destra

La famiglia FX MELSEC Hardware

2 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

Specifiche FX1S FX1N FX2N FX2NC FX3G FX3U FX3UC

Max numero punti I/O integrati 30 60 128 96 60 128 96

Capacità di espansione(I/O max. possibili)

34 132 256 256 256 384 384

Memoria programma (passi) 2000 8000 16000 16000 32000 64000 64000

Tempo di ciclo per istruzione logica(�s)

0,55–0,7 0,55–0,7 0,08 0,08 0,21/0,42 0,065 0,065

Numero istruzioni(standard / passo a contatti /funzione speciale)

27 / 2 / 85 27 / 2 / 89 27 / 2 / 107 27 / 2 / 107 29 / 2 / 123 27 / 2 / 209 29 / 2 / 209

Max. numero moduli funzione specialicollegabili

— 2 8 4 4� / 8� 10� / 8� 6� / 8�

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2.5 Scelta del controllore più adatto

Le unità di base della famiglia FX MELSEC sono disponibili in un numero di versioni differenti, condiverse alimentazioni e tecnologie di uscita. È possibile scegliere fra unità progettate peralimentazione con 100–240 V CA, 24 V CC o 12–24 V CC, e fra uscite a relé o a transistor.

Hardware Scelta del controllore più adatto

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 7

Serie I/O TipoNum. diingressi

Num. diuscite

Alimentazione Tipo di uscita

FX1S

10 FX1S-10 M�-�� 6 4A scelta24 V CCo100–240 V CA

A sceltaTransistoro relé

14 FX1S-14 M�-�� 8 6

20 FX1S-20 M�-�� 12 8

30 FX1S-30 M�-�� 16 14

FX1N

14 FX1N-14 M�-�� 8 6A scelta12–24 V CCo100–240 V CA

A sceltaTransistoro relé

24 FX1N-24 M�-�� 14 10

40 FX1N-40 M�-�� 24 16

60 FX1N-60 M�-�� 36 24

FX2N

16 FX2N-16 M�-�� 8 8

A scelta24 V CCo100–240 V CA

A sceltaTransistoro relé

32 FX2N-32 M�-�� 16 16

48 FX2N-48 M�-�� 24 24

64 FX2N-64 M�-�� 32 32

80 FX2N-80 M�-�� 40 40

128 FX2N-128 M�-�� 64 64

FX2NC

16 FX2NC-16 M�-�� 8 8

24 V CCA sceltaTransistoro relé

32 FX2NC-32 M�-�� 16 16

64 FX2NC-64 M�-�� 32 32

96 FX2NC-96 M�-�� 48 48

FX3G

14 FX3G-14M�/��� 8 6A scelta24 V CCo100–240 V CA

A sceltaTransistoro relé

24 FX3G-24M�/��� 14 10

40 FX3G-40M�/��� 24 16

60 FX3G-60M�/��� 36 24

FX3U

16 FX3U-16 M�-�� 8 8

A scelta24 V CCo100–240 V CA

A sceltaTransistoro relé

32 FX3U-32 M�-�� 16 16

48 FX3U-48 M�-�� 24 24

64 FX3U-64 M�-�� 32 32

80 FX3U-80 M�-�� 40 40

128 FX3U-128 M�-�� 64 64Solo100–240 V CA

Transistoro relé

FX3UC

16 FX3UC-16M�/��� 8 8

24 V CC Transistor32 FX3UC-32M�/��� 16 16

64 FX3UC-64M�/��� 32 32

96 FX3UC-96M�/��� 48 48

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Di seguito vengono riportate alcune considerazioni da valutare durante la configurazione di unsistema:

� Requisiti di alimentazione

Tensione di alimentazione: 24 V Tensione continua (CC) o 100–240 V Tensione alternata (CA)

� Requisiti di I/O

– Quanti segnali (contatti di interruttori esterni, pulsanti e sensori) si devono ricevere iningresso?

– Quali tipi di funzioni si devono commutare, e quante sono?

– Quali carichi devono commutare le uscite? Scegliere uscite a relé per la commutazione di alticarichi, e uscite a transistor per la commutazione veloce di segnali non di potenza.

– Numero di moduli nel sistema

– Requisiti di alimentazione esterna

Scelta del controllore più adatto Hardware

2 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

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2.6 Progettazione del controllore

Tutti i controllori della serie possiedono la stessa progettazione di base. I principali elementi e gruppifunzionali sono descritti nel glossario della sezione 2.5.7.

2.6.1 Circuiti di ingresso e uscita

I circuiti di ingresso usano ingressi flottanti. Sono isolati elettricamente dagli altri circuiti del PLC tra-mite accoppiatori ottici. I circuiti di uscita usano sia la tecnologia a relé che quella a transistor. Anche leuscite a transistor sono isolate elettricamente dagli altri circuiti del PLC tramite accoppiatori ottici.

La tensione di commutazione di tutti gli ingressi digitali deve avere un valore determinato (ad es.24 V CC). Questa tensione può essere fornita dall'alimentatore integrato nel PLC. Se la tensione dicommutazione sugli ingressi è inferiore al valore nominale (cioè inferiore a 24 V CC), l'ingresso nonviene processato.

Le correnti massime di uscita sono 2 A con tensione da 230 V AC e carico non induttivo per le uscitea relé, e 0,5 A con 24 V CC e carico non induttivo per le uscite a transistor.

2.6.2 Disposizione delle unità di base FX1S MELSEC

Hardware Progettazione del controllore

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 9

0 1 2 34 5 6 7

0 1 2 34 5

IN

OUT

POWER

FX -14MR1S

RUNERROR

X7X5X3X1S/S X6X4X2X0NL100-240

VAC

14MR-ES/ULY4Y2Y1Y0

COM0COM1COM2 Y3 Y524V

0V

MITSUBISHI

Terminali peringressi digitali

LED indicatori dellostato operativo

Coperchio diprotezione

CommutatoreRUN/STOP

Coperchio terminali

LED indicatori dellostato degli ingressi

Coperchio diprotezione

LED indicatori dellostato delle uscite

Collegamentoalimentazione

Interfaccia per schedeadattatori di espansione

Collegamento peralimentatore di servizio

2 potenziometri analogici

Foro di montaggio

Apertura per adattatorio pannello di controllo

Collegamento perunità di programmazione

Terminali peruscite digitali

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2.6.3 Disposizione delle unità di base FX1N MELSEC

2.6.4 Disposizione delle unità di base FX2N MELSEC

Progettazione del controllore Hardware

2 - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

Batteria memoria

Morsettiera rimovibileper uscite digitali

Involucro di copertura

Collegamento perschede adattatori

di espansione

Collegamento per unitàdi programmazione

Commutatore RUN/STOP

Collegamento peralimentatore di servizio

Foro di montaggio

Coperchio terminali

Terminali peringressi digitali

Connessione perespansioni

LED indicatori dellostato delle uscite

Coperchio diprotezione dei bus diespansione

LED indicatori dellostato operativo

LED indicatori dellostato degli ingressi

Slot per schededi memoria

Coperchio diprotezione

Coperchio diprotezione

Terminali peruscite digitali

Collegamento peralimentatore di servizio

Collegamento perunità di programmazione

Foro di montaggio

Coperchio terminali

CommutatoreRUN/STOP

Feritoia per schededi memoria, adattatori

e visualizzatori

2 potenziometrianalogici

0 1 2 34 5 6 78 9 10 1112 13 14 15

0 1 2 34 5 6 710 11

IN

OUT

POWER

FX -24MR1N

RUNERROR

100-240VAC

X7 X11 X13 X15X5X3X1S/S X6 X10 X12 X14

X4X2X0NL

24MR-ES/ULY10Y6Y5Y3

COM3 Y4 COM4 Y7 Y11COM2COM1COM024+

Y2Y1Y00V

MITSUBISHI

Bus di espansione

Collegamentoalimentatore

LED indicatori dellostato operativo

LED indicatori dellostato degli ingressi

Coperchio diprotezione

Finestrella

Terminali peringressi digitali

LED indicatori dellostato delle uscite

Involucro di copertura

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2.6.5 Disposizione delle unità di base FX2NC MELSEC

2.6.6 Disposizione delle unità di base FX3G MELSEC

Hardware Progettazione del controllore

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 11

Terminali peruscite digitali

Terminali peringressi digitali

Slot per scheda di memoria

Scheda di memoria(opzionale)

Coperchio

CommutatoreRUN/STOP

Bus di espansione(sul lato)

Vano batteria

LED indicatori dellostato delle uscite

Coperchio protettivoper bus di espansioneLED di stato operativo

Seconda interfacciaper adattatore CNV

Batteria memoria

LED indicatori dellostato degli ingressi

Connettore permorsettiere

Coperchio diprotezione

POWERRUN

BATTERROR

X0

1

2

3

X4

5

6

7

Y0

1

2

3

Y4

5

6

7

RUN

STOP

MITSUBISHI

FX -16MR-T-DS2NC

MELSEC

CO

MX

7X

6X

5X

4•

CO

MX

3X

2X

1X

0

Y4

•C

OM

1Y

3Y

2Y

1Y

0

Slot per cassetta dimemoria, modulo di

visualizzazione eadattatore di espansione

Sede per batteriaopzionale

Coperchio percollegamenti dell’unità

di programmazione,potenziometro e

interruttore RUN/STOP

Coperchio dello slot diespansione sinistro

2 potenziometri analogici

Commutatore RUN/STOP

Coperchio protettivoper bus di espansione

Coperchio terminali

LED indicatori dellostato delle uscite

Coperchio dello slot diespansione destro edella batteria opzionale

LED indicatori dellostato degli ingressi

Terminali peringressi digitali

Coperchio di protezione

LED indicatori dellostato operativo

Terminali di uscita

Collegamento per unitàdi programmazione (RS422)

Collegamento per unitàdi programmazione (USB)

Coperchio terminali

Coperchio di protezione

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2.6.7 Disposizione delle unità di base FX3U MELSEC

2.6.8 Disposizione delle unità di base FX3UC MELSEC

Progettazione del controllore Hardware

2 - 12 MITSUBISHI ELECTRIC

Coperchio batteria

Spazio per montaggiodisplay FX3U-7DM

Collegamento per unità diprogrammazione

LED indicatori dellostato delle uscite

Coperchio cieco perscheda di espansione

LED indicatori dellostato operativo

Commutatore RUN/STOP

Coperchio protettivoper bus di espansione

LED indicatori dellostato degli ingressi

Coperchio superiore(usato se FX3U-7DM

non installato)

Batteria memoria

Coperchio di protezione

Terminali di uscita

Coperchio terminali

Coperchio diprotezione

Terminali peringressi digitali

Coperchio terminali

Slot per cassette dimemoria

Cassetta di memoria(opzionale)

Coperchio per vanobatteria

LED indicatori dellostato operativo

Coperchio delcollegamento del

modulo adattatore

Bus di espansione(sul lato)

LED indicatori dellostato delle uscite

Coperchio protettivoper bus di espansione

LED indicatori dellostato degli ingressi

Collegamenti peruscite digitali

Collegamenti peringressi digitali

Collegamento perunità di programma-zione

Batteria memoria

Commutatore RUN/STOP

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2.7 Cablaggio

2.7.1 Alimentazione

Specifiche alimentatori

Messa a terra

Il PLC deve essere collegato a terra.

� La resistenza del circuito di terra deve essere 100 � o meno.

� Il punto di collegamento a terra deve essere vicino al PLC. Tenere i collegamenti di terra il piùcorti possibile.

� Per ottenere i migliori risultati, eseguire collegamenti di terra separati. Se non viene eseguita lamessa a terra separata, eseguire la "messa a terra condivisa " della figura seguente.

� La sezione del conduttore di terra deve essere di almeno 2 mm2.

Hardware Cablaggio

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 13

PLCAnother

equipmentPLCAnother

equipmentPLCAnother

equipment

Shared groundingGood condition

Common groundingNot allowed

Independent groundingBest condition

Messa a terra comuneCondizione non permessa

Messa a terra condivisaBuona condizione

Messa a terra indipendenteMigliore condizione

PLCAltreunità

PLCAltreunità

PLCAltreunità

Specifica Unità per alimentazione in CC Unità per alimentazione in CA

Tensione nominale da 12 a 24 V CC 24 V CC da 100 a 240 V CA

Campo di tensione da 10,2 a 26,4 V CC da 20,4 a 26,4 V CC da 85 a 264 V CA

Interruzioni temporaneedi tensione ammissibili

5 ms 20 ms

24 V CC

Unità base FX

+

Collegamento di unità con alimentazione in CC

L

N

da 100 a 240 V CA50/60 Hz

Unità base FX

Collegamento di unità con alimentazione in CA

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2.7.2 Cablaggio degli ingressi

Collegamento di dispositivi sink o source

Le unità di base della famiglia FX possono essere usate con dispositivi di commutazione sink o source.La scelta avviene in base al diverso collegamento del terminale "S/S".

Tutti gli ingressi di una unità di base o di una unità di espansione possono essere utilizzati comeingressi sink o source, ma non è possibile miscelare ingressi sink e source nella stessa unità. Tuttaviaunità diverse del PLC possono essere configurate come ingressi tipo sink o source, dato che l'unità dibase e le unità di espansione ingressi/uscite alimentate possono essere configurate singolarmentecome modo ingresso sink o source.

Esempi di tipi di ingressi

Unità di base alimentate in CA

Cablaggio Hardware

2 - 14 MITSUBISHI ELECTRIC

24V

N

L

X

S/S

0V

In caso di ingressi di tipo sink, il terminale S/Sè connesso al terminale 24V dell'alimentazione diservizio o, quando è usata una unità principale ali-mentata in CC, al polo positivo dell'alimentazione.Ingresso sink significa che un contatto collegatoall'ingresso (X) o un sensore con transistor opencollector NPN è connesso all'ingresso del PLC con ilpolo negativo dell'alimentatore.

Unità base FX

24V

N

L

X

S/S

0V

In caso di ingressi di tipo source, il terminale S/Sè connesso al terminale 0V dell'alimentazione diservizio o, quando è usata una unità principalealimentata in CC, al polo negativo dell'alimenta-zione.Ingresso source significa che un contatto collegatoall'ingresso (X) o un sensore con transistor opencollector PNP è connesso all'ingresso del PLC con ilpolo positivo dell'alimentatore.

Unità base FX

L

N

S/S0V

24V

X000X001X002X003

L

N

S/S0V

24V

X000X001X002X003

Sink Source

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Unità di base alimentate in CC

2.7.3 Cablaggio delle uscite

In unità di base con un numero limitato di uscite (ad es. FX3G-14M� oppure FX3U-16M�) ogni uscitapuò essere collegata separatamente. In unità di base con più uscite, queste sono raccolte in gruppi didue, tre, quattro, otto o 16 uscite. Ciascun gruppo possiede un contatto comune per la tensione dicarico. Questi morsetti sono contrassegnati "COM�" per le unità centrali con uscite a relé o a transi-stor di tipo sink, e "+V�" per unità centrali a transistor di tipo source. "�" indica il numero del gruppodi uscite, ad es. "COM1".

Dato che ogni gruppo è isolato rispetto agli altri, una unità centrale può commutare diverse tensionicon potenziali diversi. Le unità centrali con uscite a relé possono commutare sia tensioni CA che CC.

La scelta del tipo di uscita sink o source viene eseguita scegliendo l'unità di base corrispondente.Entrambi i tipo sono disponibili con alimentazione in CC o CA. Il tipo di uscita viene indicato dal codicedi designazione del modello: le unità di base con codice "MT/�S" possiedono uscite a transistor tiposink (ad es. FX3U-16MT/ES) mentre le unità centrali con codice "MT/�SS" possiedono uscite a transis-tor tipo source (ad es. FX3U-16MT/ESS).

Hardware Cablaggio

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 15

Il primo gruppo di uscite è usato per commutareuna tensione CC.

Il secondo gruppo di relé controlla carichi alimentati in CA.

FX3U unità base con relé di uscita

S/S(0V)

(24V)

X000X001X002X003

24 V DCS/S(0V)

(24V)

X000X001X002X003

24 V DC

Sink Source

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Esempio di cablaggio di uscita

Uscite a relé

Uscite a transistor (sink)

Uscite a transistor (source)

Cablaggio Hardware

2 - 16 MITSUBISHI ELECTRIC

Y

COM

Fusibile

Carico

PLC

COM

Y

Fusibile

Carico

PLC

Y

+V

Fusibile

Carico

PLC

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2.8 Espansione del campo di ingressi/uscite

Nella famiglia di PLC MELSEC FX esistono diversi metodi e mezzi per aumentare il numero di ingressi euscite di una unità di base.

2.8.1 Schede di espansione

� La scheda di espansione può essere utilizzata con una unità di base di questa serie.

� La scheda di espansione non può essere utilizzata con questa serie.

2.8.2 Unità di espansione compatte

Unità di espansione compatte della serie FX0N

� L'unità di espansione può essere utilizzata con una unità di base di questa serie.

� L'unità di espansione non può essere utilizzata con questa serie.

Hardware Espansione del campo di ingressi/uscite

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 17

Sigla

Numero di I/OTipo diuscita

Alimenta-zione

FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UCTotale

Num.ingressi

Num.uscite

FX1N-4EX-BD 4 4 — —Da unità base � � � � �

FX1N-2EYT-BD 2 — 2 Transistor

Le unità di espansione ingresso/uscitecompatte alimentate possiedono il proprioalimentatore. L'al imentatore di ser viziointegrato (24 V CC) delle unità di espansioneal imentate in CA può essere usato peralimentare dispositivi esterni.È possibile scegliere fra uscite del tipo a relé o atransistor (source).

Sigla

Numero di I/OTipo diuscita

Alimenta-zione

FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UCTotale

Num.ingressi

Num.uscite

FX0N-40ER/ES-UL 40 24 16 Relé 100–240 V CA

� � � � �FX0N-40ER/DS 40 24 16 Relé24 V CC

FX0N-40ET/DSS 40 24 16 Transistor

FX1N-2EYT-BD

•BY0+

BY0-BY1+BY1-

Per un basso numero di I/O (da 2 a 4) una schedaadattatore di espansione può essere inseritadirettamente in una unità base FX1S o FX1N. Leschede di espansione non richiedono quindialcuno spazio aggiuntivo.Lo stato degli ingressi e uscite addizionaliè riportato in relé speciali del PLC. Nel pro-gramma vengono utilizzati questi relé invecedei dispositivi X e Y.

FX1N-2EYT-BD condue uscite digitali

Lato connettore

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Unità di espansione compatte della serie FX2N

� L'unità di espansione può essere utilizzata con una unità di base di questa serie.

� L'unità di espansione non può essere utilizzata con questa serie.

* Queste unità di espansione non possono essere collegate ad unità di base della serie FX2NC o FX3UC.

2.8.3 Blocchi di espansione modulari

�I blocchi di espansione FX2N-8ER-ES/UL occupano 16 punti di ingresso/uscita del PLC. Quattro ingressi e quattro uscitesono occupati ma non possono essere utilizzati.

�Le unità di espansione della serie FX2NC possono essere collegate solo ad unità di base della serie FX2NC e FX3UC.

Espansione del campo di ingressi/uscite Hardware

2 - 18 MITSUBISHI ELECTRIC

Sigla

Numero di I/OTipo diuscita

Alimentazio-ne

FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UCTotale

Num.ingressi

Num.uscite

FX2N-32ER-ES/UL 32 16 16 Relé

100–240 V CA

� �* � � �*

FX2N-32ET-ESS/UL 32 16 16 Transistor

FX2N-48ER-ES/UL 48 24 24 Relé

FX2N-48ET-ESS/UL 48 24 24 Transistor

FX2N-48ER-DS 48 24 24 Relé24 V CC

FX2N-48ET-DSS 48 24 24 Transistor

IN

2

I blocchi di espansione modulari non hannol'alimentatore integrato ma dimensioni estre-mamente compatte.I blocchi di espansione modulari della serieFX2N sono disponibili con 8 o 16 punti diingressi/uscite.Le unità di espansione modulari della serieFX2NC vengono fornite con 16 o 32 ingressi ouscite.E' possibile scegliere fra uscite del tipo a relé o atransistor (source).

Sigla

Numero di I/O

Tipo di uscita Alimentazione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UCTotale

Num.ingressi

Num.uscite

FX2N-8ER-ES/UL 16� 4 4 Relé

Dall’unità dibase � � � � �

FX2N-8EX-ES/UL 8 8 — —

FX2N-16EX-ES/UL 16 16 — —

FX2N-8EYR-ES/UL 8 — 8 Relé

FX2N-8EYT-ESS/UL 8 — 8 Transistor

FX2N-16EYR-ES/UL 16 — 16 Relé

FX2N-16EYT-ESS/UL 16 — 16 Transistor

FX2NC-16EX-DS 16 16 — —Dall’unità dibase

� � � � � � �

FX2NC-16EX-T-DS 16 16 — —

FX2NC-32EX-DS 32 32 — —

FX2NC-16EYT-DSS 16 — 16 TransistorDall’unità dibase

FX2NC-16EYR-T-DS 16 — 16 Relé

FX2NC-32EYT-DSS 32 — 32 Transistor

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2.9 Espansione con funzioni speciali

Per la famiglia FX MELSEC sono disponibili diversi tipo di hardware per funzioni speciali.

Schede adattatori

Le schede adattatori sono piccoli circuiti stampati inseriti direttamente nei controllori FX1S, FX1N oFX3G , che non occupano alcuno spazio aggiuntivo nel quadro elettrico. I valori digitali dei due canalidi ingresso vengono registrati dall’adattatore di ingresso analogico direttamente in registri speciali.

Adattatore speciale

Gli adattatori speciali possono essere collegati solo sul lato sinistro di unità di base della serie MELSECFX3G-, FX3U o FX3UC.

Moduli funzione speciali

Sul lato destro di una singola unità di base della famiglia MELSEC FX possono essere collegati fino aotto moduli funzione speciali.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 19

FX1N-2AD

•BY0+

BY0-BY1+BY1-

Con ciò l’ulteriore elaborazione dei valori di misura è partico-larmente semplice. Il valore di uscita dall'adattatore di uscitaanalogica è scritto dal programma nel registro speciale e poiconvertito dall'adattatore e inviato sull'uscita.

Sulle unità di base FX3G con 14 o 24 ingressi ed uscite è possi-bile l’installazione di un modulo adattatore analogico. A unitàdi base FX3G con 40 o 60 I/O possono essere collegati fino adue moduli adattatori analogici e ad una unità FX3U oppureFX3UC possono esserne collegati fino a quattro.

Gli adattatori speciali non utilizzano punti di ingresso o diuscita nell'unità di base. Comunicano direttamente conl'unità di base tramite registri e relé speciali. Per questo nons o n o n e c e s s a r i e n e l p r o g r a m m a i s t r u z i o n i p e r l acomunicazione con i moduli funzione speciali (vedi sotto).

FX -4AD-TC2N

A / D

Oltre ai moduli analogici i moduli funzione speciali disponibilicomprendono moduli di comunicazione, moduli diposizionamento ed altri tipi. Ciascun modulo funzione specialeoccupa otto punti di ingresso e otto punti di uscita nell'unità dibase.

La comunicazione fra il modulo funzione speciale e l'unità basedel PLC viene effettuata mediante il buffer di memoria delmodulo funzione speciale, tramite le istruzioni FROM e TO.

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2.9.1 Moduli analogici

Senza l'uso di moduli aggiuntivi, le unità di base della famiglia MELSEC FX possono processareunicamente segnali di ingresso e uscita digitali (cioè dati ON/OFF). Sono quindi necessari modulianalogici aggiuntivi per gestire segnali analogici di ingresso e uscita.

�Il blocco funzione speciale FX2N-8AD può misurare tensioni, correnti e temperature.

�Il FX3UC-4AD può essere collegato solo ad unità di base della serie FX3UC.

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 20 MITSUBISHI ELECTRIC

Tipo modulo SiglaNum.

di canaliCampo Risoluzione FX1S FX1N

FX2NFX2NC

FX3GFX3U

FX3UC

Schedaadattatore

FX1N-2AD-BD 2

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

8 µA (11 bit)

FX3G-2AD-BD 2

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

8 µA (11 bit)

Adattatorespeciale

FX3U-4AD-ADP 4

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

10 µA (11 bit)

Moduli fun-zione speciali

FX2N-2AD 2

Tensione:da 0 V a 5 V CCda 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

4 µA (12 bit)

FX2N-4AD 4

Tensione:da -10 V a 10 V CC

5 mV(con segno, 12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CCda -20 mA a 20 mA CC

10 µA(con segno, 11 bit)

FX2N-8AD� 8

Tensione:da -10 V a 10 V CC

0,63 mV(con segno, 15 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CCda -20 mA a 20 mA CC

2,50 µA(con segno, 14 bit)

FX3U-4AD

FX3UC-4AD4

Tensione:da -10 V a 10 V CC

0,32 mV(con segno, 16 bit)

� � � � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CCda -20 mA a 20 mA CC

1,25 µA(con segno, 15 bit)

Schedaadattatore

FX1N-1DA-BD 1

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

8 µA (11 bit)

FX3G-1DA-BD 1

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

8 µA (11 bit)

Adattatorespeciale

FX3U-4DA-ADP 4

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

4 µA (12 bit)

Moduli fun-zionespeciali

FX2N-2DA 2

Tensione:da 0 V a 5 V CCda 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

4 µA (12 bit)

Mod

uliu

scita

analo

gica

Mod

uliin

gres

soan

alogi

co

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�Un FX0N-3A non può essere collegato ad unità di base della serie FX3UC.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 21

Tipo modulo SiglaNum.

di canaliCampo Risoluzione FX1S FX1N

FX2NFX2NC

FX3GFX3U

FX3UC

Moduli fun-zione speciali

FX2N-4DA 4

Tensione:da 0 V a 10 V CC

5 mV(con segno, 12 bit)

� � � � �Corrente:da 0 mA a 20 mA CCda 4 mA a 20 mA CC

20 µA (10 bit)

FX3U-4DA 4

Tensione:da -10 V a 10 V CC

0,32 mV(con segno, 16 bit)

� � � � �Corrente:da 0 mA a 20 mA CCda 4 mA a 20 mA CC

0,63 µA (15 bit)

Moduli fun-zione speciali

FX0N-3A

2 ingressi

Tensione:da 0 V a 5 V CCda 0 V a 10 V CC

40 mV (8 bit)

� � � � �

Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

64 µA (8 bit)

1 uscita

Tensione:da 0 V a 5 V CCda 0 V a 10 V CC

40 mV (8 bit)

Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

64 µA (8 bit)

FX2N-5A

4 ingressi

Tensione:da -100 mV a 100 mV CCda -10 V a 10 V CC

50 µV(con segno, 12 bit)0,312 mV(con segno, 16 bit)

� � � � �Corrente:da 4 mA a 20 mA CCda -20 mA a 20 mA CC

10 µA/1,25 µA(con segno, 15 bit)

1 uscita

Tensione:da -10 V a 10 V CC

5 mV(con segno, 12 bit)

Corrente:da 0 mA a 20 mA CC

20 µA (10 bit)

Adattatorespeciale

FX3U-3A-ADP

2 ingressi

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

� � � � �

Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

5 µA (12 bit)

1 uscita

Tensione:da 0 V a 10 V CC

2,5 mV (12 bit)

Corrente:da 4 mA a 20 mA CC

4 µA (12 bit)

Adattatorespeciale

FX3U-4AD-PT-ADP 4Termoresistenza Pt100:da -50 �C a 250 �C

0,1 �C � � � � �

FX3U-4AD-PTW-ADP 4Termoresistenza Pt100:da -100 �C a 600 �C

da 0,2 a 0,3 �C � � � � �

FX3U-4AD-PNK-ADP 4

Termoresistenza Pt1000:da -50 �C a 250 �C

0,1 �C

� � � � �Termoresistenza Ni1000:da -40 �C a 110 �C

0,1 �C

FX3U-4AD-TC-ADP 4

Termocoppia tipo K:da -100 �C a 1000 �C

0,4 �C

� � � � �Termocoppia tipo J:da -100 �C a 600 �C

0,3 �C

Mod

ulia

nalo

gici

mist

iingr

esso

eusc

itaM

odul

iusc

itaan

alogi

caM

odul

iacq

uisiz

ione

tem

pera

tura

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* Il blocco funzione speciale FX2N-8AD può misurare tensioni, correnti e temperature.

� La scheda adattatore, l'adattatore speciale o il modulo funzione speciale possono essere utilizzati con una unità di base ocon una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo non può essere utilizzato.

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 22 MITSUBISHI ELECTRIC

Tipo modulo SiglaNum.

di canaliCampo Risoluzione FX1S FX1N

FX2NFX2NC

FX3GFX3U

FX3UC

Moduli fun-zione speciali

FX2N-8AD* 8

Termocoppia tipo K:da -100 �C a 1200 �C

0,1 �C

� � � � �Termocoppia tipo J:da -100 �C a 600 �C

0,1 �C

Termocoppia tipo T:da -100 �C a 350 �C

0,1 �C

FX2N-4AD-PT 4Termoresistenza Pt100:da -100 �C a 600 �C

da 0,2 a 0,3 �C � � � � �

FX2N-4AD-TC 4

Termocoppia tipo K:da -100 �C a 1200 �C

0,4 �C

� � � � �Termocoppia tipo J:da -100 �C a 600 �C

0,3 �C

Modulo controllotemperatura(moduli funzionespeciali)

FX2N-2LC 2 Ad esempio con unatermocoppia tipo K:da -100 �C a 1300 �C

Termoresistenza Pt100:da -200 �C a 600 �C

0,1 �C o 1 �C(a seconda della sondadi temperatura usata)

� � � � �

FX3U-4LC 4 � � � � �

Mod

ulia

cqui

sizio

nete

mpe

ratu

ra

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2.9.2 Moduli e adattatori per conteggio veloce

FX2N-1HC, FX2NC-1HC e FX3U-2HC

Oltre ai contatori veloci interni della serie MELSEC FX, con i moduli di conteggio veloce FX2N-1HC,FX2NC-1HC e FX3U-2HC l’utente dispone di contatori hardware esterni. Essi contano impulsi monofaseo bifase fino ad una frequenza di 50 kHz oppure 200 kHz nel FX3U-2HC. Il campo di conteggio puòessere sia a 16 che a 32 bit.

FX3U-4HSX-ADP e FX3U-2HSY-ADP

Questi moduli adattatori consentono l'elaborazione diretta di dati per applicazioni diposizionamento

Panoramica dei moduli/adattatori per conteggio veloce

� Il modulo può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo non può essere utilizzato.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 23

FX -1HC2N

I due transistor di uscita integrati possono essere azionati indi-pendentemente uno dall'altro per mezzo di funzioni interne diconfronto. In questo modo dei semplici compiti di posiziona-mento possono essere realizzati economicamente. Inoltre imoduli di conteggio veloce possono funzionare come conta-tori ad anello.

X1/4 X6/7

X2/5X0/3

POWER

FX3U-2HSX-ADP

SG

SG

X6/7

X2/5

X1/4

X0/3

-+

-+

-+

-+

SG

BY

5/7

-+

Y1

/3-

+Y

4/6

-+

Y0

/2-

+

Y4/6 Y5/7

Y1/3Y0/2

POWER

FX3U -2HSY-ADP

FP.RP

PLS DIR

SG

A

La FX3U-4HSX-ADP (sinistra) offre quattro ingressiper contatori ad alta velocità, fino a 200 kHz men-tre la FX3U-2HSY-ADP (destra) offre due canali diuscita per treno di impulsi fino a 200 kHz.

ATTENZIONE:Nel collegamento di questi moduli adattatori all’u-nità di base ed al modulo adattatore vengono asse-gnati gli stessi indirizzi di ingresso e di uscita. È con-sentito collegare solo uno di questi ingressi o usciteper volta.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1N FX2N FX2NC FX3G FX3U FX3UC

Modulo funzione speciale

FX2N-1HCContatore alta velocità 1 canale

� � � � � � �

FX2NC-1HC � � � � � � �

FX3U-2HCModulo di conteggio veloce condue ingressi di conteggio � � � � � �

Adattatore speciale

FX3U-4HSX-ADPIngresso line driver differenziale(contatore alta velocità)

� � � � � � �FX3U-2HSY-ADP

Ingresso line driver differenziale(uscita di posizionamento)

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2.9.3 Moduli di posizionamento

FX2N-1PG-E, FX2N-10PG

I moduli di posizionamento FX2N-1PG-E e FX2N-10PG sono moduli di posizionamento per asse singoloestremamente efficienti, per il comando di azionamenti passo-passo o asservimenti (con regolatoreesterno), tramite treni di impulsi.

FX3U-20SSC-H

Il modulo SSCNET* FX3U-20SSC-H può essere utilizzato con un controllore programmabile FX3U oFX3UC per ottenere una soluzione economicamente conveniente per posizionamento ad alta preci-sione ed alta velocità. Il cablaggio plug-and-play a fibra ottica SSCNET riduce il tempo di installazioneed aumenta la distanza di controllo per operazioni di posizionamento in una vasta gamma di applica-zioni.

* SSCNET: ervo ystem ontroller work

Panoramica dei moduli di posizionamento

� Il modulo funzione speciale può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo funzione speciale non può essere utilizzato con questa serie.

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 24 MITSUBISHI ELECTRIC

2N-10PGFX

START

POWER

DOG

ERROR

X0 PGO

X1 FP

øA RP

øB CLR

Sono particolarmente adatti per ottenere posizionamentiaccurati in combinazione con la serie FX MELSEC. Laconfigurazione e allocazione dei dati di posizione vieneeffettuata direttamente dal programma PLC.

La FX2N-1PG-E offre una uscita open collector fino a 100 kHzmentre la FX2N-10PG è munita di una uscita line driver differen-ziale fino a 1 MHz.

Una gamma molto estesa di funzioni manuali e automaticheè disponibile per l'utente

X READY

Y READY

X ERROR

Y ERROR

POWER

START

DOG

INT 0

INT 1

A

B

INT 0

INT 1

A

B

FX2CU-20SSC-H

I parametri dell'asservimento e le informazioni di posiziona-mento per la FX3U-20SSC-H si configurano facilmente con unaunità base FX3U o FX3UC e un personal computer. Per l'impo-stazione dei parametri, il controllo e il test, è disponibile il sem-plice software di programmazione FX Configurator-FP.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UC

Moduli funzione speciali

FX2N-1PG-EUscita a impulsi per il controllo di 1 asse indipendente � � � � �

FX2N-10PG

FX3U-20SSC-HControllo simultaneo di 2 assi (2 assi indipendenti)(applicabile a SSCNET III) � � � � �

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2.9.4 Moduli di rete per ETHERNET

ETHERNET è la rete più diffusa per il collegamento di processori di informazioni, quali personal com-puter e workstation. Inserendo una interfaccia ETHERNET nel PLC, è possibile trasmettere rapida-mente informazioni gestionali relative alla produzione verso personal computer o workstation.ETHERNET è una piattaforma adatta per una gamma molto vasta di protocolli per comunicazione dati.La combinazione di ETHERNET e del protocollo TCP/IP a vastissima diffusione, consente comunica-zione dati ad alta velocità fra sistemi di supervisione di processo ed i PLC della serie MELSEC FX. Il pro-tocollo TCP/IP fornisce il collegamento logico punto-punto fra due stazioni ETHERNET.

Il software di programmazione GX Developer fornisce blocchi funzionali o routine di configurazioneper i PLC, rendendo la configurazione di uno o più collegamenti TCP/IP un processo semplicee rapido.

FX2NC-ENET-ADP

L'adattatore di comunicazione FX2NC-ENET-ADP è una interfaccia Ethernet con specifica 10BASE-Tper le serie FX1S, FX1N, FX2N o FX2NC*.

* Nota: Per collegare questo modulo ad un PLC FX1S o FX1N è necessario l'adattatore di comunicazione FX1N-CNV-BD. Percollegare questo modulo ad un PLC FX2N è necessario l'adattatore di comunicazione FX2N-CNV-BD.

FX3U-ENET

Panoramica dei moduli di rete per ETHERNET

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 25

POWER

LINK

ACT

FX -ENET-ADP2NC

SD

RD

La FX2NC-ENET-ADP consente upload, download, monitorag-gio e test di programmi tramite ETHERNET da un personalcomputer (GX Developer o MX Component e il driver portaCOM virtuale installato).

POWER

RUN

C1

INIT.

C2

100M

C3

SD

C4

RD

C5

ERR.

C6

COM.ERR.

C7C8

10BASE-T/100BASE-TX

FX3U-ENET

Il modulo di comunicazione FX3U-ENET offre una comunica-zione diretta su una rete ETHERNET ad un PLC FX3G, FX3U oFX3UC.

Con la FX3U-ENET installata un PLC può scambiare veloce-mente e facilmente dati con sistemi di visualizzazione di pro-cesso, oltre a supportare il completo up/download di pro-grammi e un esauriente supporto al monitoraggio. Il modulosupporta inoltre collegamento Peer-to-Peer e protocollo MC.Il FX3U-ENET viene impiegato anche per la comunicazioneETHERNET con un terminale HMI Mitsubishi. Può esserefacilmente configurato con il software FX Configurator-EN.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UC

Moduli funzione specialiFX2NC-ENET-ADP

Moduli rete ETHERNET� � � � �

FX3U-ENET � � � � �

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2.9.5 Moduli di rete per Profibus DP

La rete Profibus DP consente la comunicazione fra un modulo master e moduli slave decentrati, convelocità di trasferimento dati fino a 12 Mbps. Con un PLC MELSEC come master, il Profibus DPconsente un semplice e veloce collegamento di sensori ed attuatori, anche di costruttori diversi.

Un PLC MELSEC inserito come slave in una rete Profibus DP può eseguire compiti di controllodecentrati scambiando contemporaneamente dati con il master del Profibus DP.

Per consentire di ridurre i costi, Profibus DP usa una tecnologia RS485 con cablaggio tramite coppieschermate.

FX0N-32NT-DP

FX3U-32DP

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 26 MITSUBISHI ELECTRIC

0NFX -32NT-DP

POWER

BF DIA

DC RUN

La FX0N-32NT-DP consente di integrare un PLC della famigliaFX MELSEC come slave in una rete Profibus DP esistente.Consente il collegamento del sistema con il PLC master dellarete Profibus DP per uno scambio dati efficiente ed esenteda errori.

3UFX -32DP

DIA

FROM/TO

TOKEN

RUN

POWER

Come il FX0N-32NT-DP, anche il FX3U-32DP è un modulo slaveProfibus DP. Esso permette l’integrazione di un PLC MELSECFX3G, FX3U oppure FX3UC in una rete Profibus DP.

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FX3U-64DP-M

FX2N-32DP-IF

La stazione di I/O remoto FX2N-32DP-IF è una unità di comunicazione estremamente compatta efornisce il collegamento per moduli di I/O fino a 256 punti di I/O e/o in alternativa fino a 8 modulifunzione speciali.

Panoramica dei moduli Profibus DP

� Il modulo funzione speciale può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo funzione speciale non può essere utilizzato con questa serie.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 27

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UC

Moduli funzione speciali

FX0N-32NT-DPSlave Profibus DP

� � � � �

FX3U-32DP � � � � �

FX3U-64DP-M Master Profibus DP � � � � �

FX2N-32DP-IFStazione I/O remotaProfibus DP

Alimentazione:100–240 V CA

Compatibile con master Profibus DP

FX2N-32DP-IF-DAlimentazione:24 V CC

MITSUBISHICOM 24 +

L N

FX -32DP-IF2N

POWER

RUN

STOP

RUN

BF

DIA

ON

OFF

64 32 16 8 4 2 1

In una stazione di I/O remoto non deve essere installata nes-suna unità base FX. La FX2N-32DP-IF collega i moduli di I/O o imoduli funzione speciali con il PLC master della reteProfibus DP. Con un PLC FX3U/FX3UC ed una FX3U-64DP-Mcome modulo master Profibus DP, può essere costruito unsistema di I/O remoti molto efficiente utilizzando solo com-ponenti della famiglia FX.

I dati PROFIBUS quali velocità di trasmissione o dati di I/Osono monitorati direttamente dal software di programma-zione o dall'unità di programmazione portatile FX-20P-E.Questo facilita la diagnosi degli errori direttamente sullastazione remota.

3UFX -64DP-M

ERROR

FROM/TO

TOKEN

RUN

POWER

Con la FX3U-64DP-M un PLC MELSEC FX3U o FX3UC può agirecome master di classe 1 in una rete Profibus DP. Questo offrealla CPU FX3U/FX3UC un collegamento Profibus DP intelli-gente per l'implementazione di compiti di controllo decen-trati.

Il master Profibus DP FX3U viene configurato facilmente con ilsoftware GX Configurator-DP.

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2.9.6 Moduli di rete per CC-Link

Modulo master CC-Link FX2N-16CCL-M

La rete CC-Link consente il controllo e monitoraggio di moduli di I/O decentrati sulla macchina.

Il modulo master CC-Link FX2N-16CCL-M è un blocco di espansione speciale che designa un PLC dellaserie FX come stazione master di un sistema CC-Link.

Moduli di comunicazione CC-Link FX2N-32CCL e FX3U-64CCL

I moduli di comunicazione FX2N-32CCL e FX3U-64CCL consentono all'utente il collegamento ad unarete CC-Link di un sistema PLC con una CPU master. Questo consente di accedere alla rete di tuttii sistemi PLC MELSEC, inverter e altri prodotti costruttori diversi.

Panoramica moduli di rete per CC-Link

� Il modulo funzione speciale può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo funzione speciale non può essere utilizzato con questa serie.

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 28 MITSUBISHI ELECTRIC

FX -16CCL-M2nCC-LINK

RUNERR.MST

TEST 1TEST 2

L RUN

L ERR.

SWM/S

PRMTIMELINE

SDRD

La configurazione di tutti i moduli nella rete vieneeffettuata direttamente dal modulo master.

Il modulo master può gestire fino a 15 stazioni,con la possibilità di collegare massimo 7 stazioniI/O periferiche e massimo 8 stazioni periferiche.Ad una unita di base PLC possono essere colle-gati al massimo due moduli master.

La distanza massima di comunicazione, senzaripetitori, è di 1200 m.

LRUN • LERR • RD • SD

FX -32CCL2N

Quindi la rete è espandibile tramite gliingressi/uscite digitali dei moduli FX fino a unmassimo di 256 I/O.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G

FX3UFX3UC

Moduli funzione speciali

FX2N-16CCL-M Master per CC-Link � � � � �

FX2N-32CCLStazione dispositivo remoto per CC-Link

� � � � �

FX3U-64CCL � � � � �

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2.9.7 Modulo di rete per DeviceNet

La rete DeviceNet rappresenta una soluzione economicamente conveniente per l'integrazione in reti diapparecchiature terminali di basso livello. Fino a 64 unità, compreso il master, possono essere integrate inuna rete. Per lo scambio dati viene utilizzato un cavo con due coppie schermate.

� Il modulo funzione speciale può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo funzione speciale non può essere utilizzato con questa serie.

2.9.8 Modulo di rete per CANopen

CANopen è una implementazione "aperta" della rete Controller Area Network (CAN), definita nellanormativa EN50325-4. CANopen offre comunicazioni di rete economicamente convenienti con unastruttura di rete fault-resistant, in cui è possibile integrare velocemente e semplicemente componentidi costruttori diversi. Le reti CANopen sono utilizzate per collegare sensori, attuatori e controllori inuna vasta gamma di applicazioni. Il bus utilizza un economico cablaggio con coppie schermate.

� Il modulo funzione speciale può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo funzione speciale non può essere utilizzato con questa serie.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 29

2NFX -64DNET

POWER

/TO

MS

NS

Il modulo slave DeviceNet FX2N-64DNET può essere usato percollegare i controllori programmabili FX2N, FX2NC e FX3U aduna rete DeviceNet.

La FX2N-64DNET può comunicare con il master concomunicazione master/slave (usando i collegamenti di I/Omaster/slave) e con altri nodi che supportano collegamentiUCMM con comunicazione client/server.

La comunicazione fra l'unità base e la memoria interna dellaFX2N-64DNET viene gestita dalle istruzioni FROM e TO.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G FX3U FX3UC

Modulo funzione speciale FX2N-64DNET Modulo slave DeviceNet � � � � � �

FX -32CAN2N

POWER

RUN

FROM/TO

Tx/Rx

ERROR

Il modulo di comunicazione FX2N-32CAN rende possibile ilcollegamento di un PLC FX2N, FX3G, FX3U o FX3UC con una reteCANopen esistente.

Oltre alla caratteristica real-time ed alla elevata velocità di trasfe-rimento fino a 1Mbps, il modulo CANopen spicca anche perl'alta affidabilità di trasferimento dati e la semplice configura-zione della rete. Fino a 120 word di dati possono essere inviate ericevute come Process Data Objects (30 PDOs). Il numero diparole che può essere trasmesso in ciascuna direzione puòessere impostato fra 1 e 120.

Come per tutti i moduli funzione speciali, la comunicazione conla memoria interna del modulo viene eseguita con sempliciistruzioni FROM/TO.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1N FX2N FX2NC FX3GFX3U

FX3UC

Modulo funzione speciale FX2N-32CAN Modulo CANopen � � � � � �

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2.9.9 Modulo di rete per AS-Interface

La rete Actuator Sensor interface (AS interface o ASi) è uno standard internazionale per il livello piùbasso dei bus di campo. La rete è adatta per una domanda versatile, è molto flessibile e particolar-mente facile da installare. La rete ASi è adatta per il controllo di sensori, attuatori e unità di I/O.

� Il modulo funzione speciale può essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� Il modulo funzione speciale non può essere utilizzato con questa serie.

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 30 MITSUBISHI ELECTRIC

FX -32ASI-M2N

CONFIG ERR

FROM/TO

PRG ENABLE

ASI ACTIVE

PRJ MODE

ADRESS/ERRORPOWER

U ASI

La FX2N-32ASI-M serve come modulo master per il collega-mento dei PLC FX1N/FX2N o FX3U/FX3UC con il sistemaAS-Interface. Possono essere controllate fino a 31 unità slaveciascuna con fino a 4 ingressi e 4 uscite.

Un display a 7 segmenti è integrato per messaggi di statoe diagnostici.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1N FX2N FX2NC FX3GFX3U

FX3UC

Modulo funzione speciale FX2N-32ASI-M Master per sistema AS-i � � � � � �

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2.9.10 Moduli e adattatori di interfaccia

Una gamma estesa di moduli/adattatori di interfaccia è disponibile per la comunicazione dati seriale.Di seguito vengono forniti solo alcuni esempi, ma la tabella seguente descrive tutte le interfaccedisponibili.

Panoramica dei moduli e adattatori di interfaccia

* I moduli FX2NC-232ADP e FX2NC-485ADP richiedono un adattatore di interfaccia FX1N-CNV-BD o FX2N-CNV-BD secollegati ad unità di base FX1S, FX1N o FX2N.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 31

Modulo interfaccia FX2N-232IF

Il modulo interfaccia FX2N-232IF fornisce una interfacciaRS232C per la comunicazione dati seriale con le CPU MELSECFX2N, FX2NC FX3U e FX3UC.

La comunicazione con PC, stampanti, modem, lettori di codicia barre, ecc. è gestita direttamente dal programma PLC. I datiricevuti e trasmessi sono contenuti nella memoria internadella FX2N-232IF.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1NFX2N

FX2NCFX3G FX3U FX3UC

Schede adattatori

FX1N-232-BD

Interfacce RS232C

� � � � � �

FX2N-232-BD � � � � � �

FX3G-232-BD � � � � � �

FX3U-232-BD � � � � � �

Adattatore specialeFX2NC-232ADP* � � � � � �

FX3U-232ADP-MB � � � � � �

Modulo funzione speciale FX2N-232IF � � � � � �

Schede adattatori

FX1N-422-BD

Interfacce RS422

� � � � � �

FX2N-422-BD � � � � � �

FX3G-422-BD � � � � � �

FX3U-422-BD � � � � � �

Schede adattatori

FX1N-485-BD

Interfacce RS485

� � � � � �

FX2N-485-BD � � � � � �

FX3G-485-BD � � � � � �

FX3U-485-BD � � � � � �

Adattatore specialeFX2NC-485ADP * � � � � � �

FX3U-485ADP-MB � � � � � �

Scheda adattatore FX3U-USB-BD Interfaccia USB � � � � � �

JY331B89001CFX

-232-BD2N

Scheda adattatore interfaccia RS232C FX2N-232-BD

Lato connettore

POWER

FX3U-232ADP

RD

SD

Adattatore speciale di comunicazioneFX3U-232ADP (interfaccia RS232C)

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2.9.11 Adattatori di comunicazione

Schede adattatori di comunicazione

Le schede adattatori di comunicazione (codice prodotto FX��-CNV-BD) sono installate direttamente inuna unità di base. Sono necessarie per il collegamento degli adattatori speciali (FX��-���ADP) sul latosinistro delle unità di base (della serie FX1N, FX2N, FX3G o FX3U).

FX2N-CNV-IF

Panoramica degli adattatori di comunicazione

� L'adattatore essere utilizzato con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� L'adattatore non può essere utilizzato con questa serie.

Espansione con funzioni speciali Hardware

2 - 32 MITSUBISHI ELECTRIC

FX -CNV-IF2N

MITSUBISHI

Con l’adattatore di comunicazione FX2N-CNV-IF si possonocollegare i moduli speciali della vecchia serie FX ad altre unitàdi base della famiglia FX.

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1N FX2N FX2NC FX3G FX3U FX3UC

Adattatori dicomunicazione

FX1N-CNV-BD

Adattatori di comunicazione per ilcollegamento di adattatori spe-ciali

� � � � � � �

FX2N-CNV-BD � � � � � � �

FX2NC-CNV-IF � � � � � � �

FX3G-CNV-ADP � � � � � � �

FX3U-CNV-BD � � � � � � �

FX2N-CNV-IFAdattatore di comunicazione peril collegamento di moduli serieFX

� � � � � � �

FX -CNV-BD2N

JY331B89201B

FX2N-CNV-BD

Lato connettore

FX3G-CNV-ADPFX3G-CNV

-ADP

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2.9.12 Schede adattatore setpoint

Questi adattatori per setpoint analogici consentono all'utente di impostare 8 valori di setpointanalogico. I valori analogici (da 0 a 255) dei potenziometri vengono letti nel controllore ed utilizzaticome valori di setpoint di default per temporizzatori, contatori e registri dati dal programma PLCdell'utente.

Il valore di ciascun potenziometro può anche essere letto come un commutatore rotativoa 11 posizioni (posizioni da 0 a 10).

La lettura del valore di setpoint viene eseguita dal programma PLC utilizzando l'istruzione dedicataVRRD. La posizione di un commutatore rotativo viene letta usando l'istruzione VRSC.

Gli adattatori per setpoint analogici sono installati nello slot di espansione dell'unità di base. Per il lorofunzionamento non sono necessarie alimentazioni aggiuntive.

� La scheda adattatore può essere utilizzata con una unità di base o con una unità di espansione di questa serie.

� La scheda adattatore non può essere utilizzata con questa serie.

Hardware Espansione con funzioni speciali

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 33

JY331B88801B

FX2N-8AV-BD

Lato connettore

Potenziometro

Tipo modulo Sigla Descrizione FX1S FX1N FX2N FX2NC FX3GFX3U

FX3UC

Schede adattatori

FX1N-8AV-BD

Adattatori setpoint analogico

� � � � � �

FX2N-8AV-BD � � � � � �

FX3G-8AV-BD � � � � � �

FX3G-8AV-BD

Potenziometro

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2.10 Configurazione del sistema

Un sistema PLC FX di base è composto da una unità di base, la cui funzionalità e il campo di I/Ovengono espansi tramite gli I/O di espansione ed i moduli funzione speciali. Una panoramica delleopzioni disponibili è indicata nelle sezioni 2.8 e 2.9.

Unità di base

Le unità di base sono disponibili con diverse configurazioni di I/O da 10 a 128 punti, ma possonoessere espanse fino a 384 punti a seconda della gamma FX scelta.

Schede di espansione

Le schede degli adattatori di espansione possono essere montate direttamente nell'unità di basee non richiedono spazio di montaggio aggiuntivo. Per un piccolo numero di I/O (da 2 a 4) una schedaadattatore di espansione può essere inserita direttamente in un controllore FX1S o FX1N. Le schedeadattatori di espansione possono aggiungere anche interfacce RS232 o RS485 al PLC FX.

Moduli di espansione I/O

Ad eccezione della serie FX1S, le unità di espansione compatte e modulari con oppure senza propriaalimentazione elettrica possono essere collegate a tutti gli apparecchi di base della famiglia FX. Per iblocchi di espansione modulari alimentati dall'unità di base, è necessario calcolare il consumo di cor-rente, dato che il bus 5 V CC è in grado di supportare solo un numero limitato di I/O di espansione.

Moduli funzione speciali / adattatori speciali

Tranne che per la serie FX1S, per tutte le altre unità di base della famiglia FX è disponibile una vastascelta di moduli speciali. Essi coprono funzionalità di rete, controllo analogico, uscite per treni diimpulsi ed ingressi di temperatura (per ulteriori dettagli, fare riferimento alla sezione 2.9).

Configurazione del sistema Hardware

2 - 34 MITSUBISHI ELECTRIC

24-DG

RUNBRUNA

A24+

FX -16LNK-M2N0MOD

ERR

0

8

1

9

2

A

3

B

ON LINE STATION4

C

5

D

6

E

7

F

1 2 3

OFFON

OFFONOFFON

ERROR STATION

IN

POWER

0N-3AFX

Unità base FX Moduli funzione speciali Unità di espansione compatta

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Opzioni di espansione

La differenza fra una unità di base, una unità di espansione ed un blocco di espansione è descrittadi seguito:

� Una unità di base della famiglia MELSEC FX è costituita da 4 componenti principali: alimenta-tore (solo per apparecchi con alimentazione a tensione alternata), CPU e circuiti di ingresso e diuscita.

� Una unità di espansione è composta da 3 componenti, cioè alimentatore, ingressi e uscite.

� Un blocco di espansione è composto da 1 o 2 componenti, cioè ingressi e/o uscite.

Come si vede un blocco di espansione non possiede un alimentatore. La sua alimentazione vienequindi fornita sia dall'unità di base che dall'unità di espansione.

Per questo è necessario determinare quante di queste unità non alimentate possono essere collegateprima di superare la capacità dell'alimentatore incorporato.

Hardware Configurazione del sistema

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 35

PLCNumero di moduli sul lato sinistrodell'unità base

Numero di schede nella porta per schede diespansione dell'unità base

Numero di moduli sul latodestro dell'unità base

FX1S

I moduli FX0N-485ADP e FX0N-232ADP possono esseremontati in combinazione con un adattatore di comu-nicazione FX1N-CNV-BD.

1(codice prodotto FX��-���-BD)

FX1NFino a 2 moduli funzione specialidella serie FX2N.

FX2NFino a 8 moduli funzione specialidella serie FX2N.

FX2NCI moduli FX0N-485ADP e FX0N-232ADP possono esseremontati direttamente sul lato sinistro. Non è necessa-rio un adattatore.

—Fino a 4 moduli funzione specialidella serie FX2N.

FX3GMontaggio di massimo 4 moduli adattatori della serieFX3U in combinazione con un adattatore di comunica-zione FX3G-CNV-BD

Massimo 2(in funzione del tipo di unità di base)

(codice prodotto FX3G-���-BD)

Fino a 8 moduli funzione specialidella serie FX2N o FX3U.FX3U

Montaggio di massimo 10 moduli adattatori dellaserie FX3U direttamente o in combinazione con unscheda adattatore di comunicazione o di interfacciaFX3U-���-BD

1(codice prodotto FX3U-���-BD)

FX3UCMontaggio diretto di massimo 6 moduli adattatoridella serie FX3U

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2.10.1 Collegamento di adattatori speciali

I moduli adattatori della serie FX3U possono essere collegati sul lato sinistro delle unità di base dellaserie FX3G, FX3U e FX3UC.

NOTA Le seguenti avvertenza sono valide per le unità di base della serie FX3U. Le regole di configura-zione per la serie FX3G e FX3UC sono indicate nelle rispettive istruzioni per l’uso.

Adattatori speciali per ingressi/uscite veloci

Fino a due adattatori speciali per ingressi veloci FX3U-4HSX-ADP e fino a due adattatori speciali peruscite veloci FX3U-2HSY-ADP possono essere collegati ad una unità di base.

Collegare tutti gli adattatori speciali per I/O veloci prima di collegare altri adattatori speciali, seutilizzati in combinazione. Un adattatore speciale per I/O veloci non può essere montato alla sinistradi un adattatore speciale di comunicazione o analogico.

Se si collegano solo adattatori speciali per I/O veloci, gli adattatori possono essere utilizzati senza cheuna scheda adattatore di comunicazione o di interfaccia sia installata sull'unità di base.

Combinazione di adattatori speciali analogici e di comunicazione

Gli adattatori speciali analogici e di comunicazione devono essere usati con una scheda adattatore dicomunicazione o di interfaccia installata nell'unità di base.

Configurazione del sistema Hardware

2 - 36 MITSUBISHI ELECTRIC

Adattatorespeciale per I/Oad alta velocità

Configurazionepossibile

Adattatorespeciale per I/Oad alta velocità

Adattatorespeciale per I/Oad alta velocità

Scheda di comuni-cazione o adattato-

re di interfacciaUnità di base

Adattatorespeciale per I/Oad alta velocità

Adattatorespeciale per I/Oad alta velocità

Adattatorespeciale per I/Oad alta velocità

Unità di baseConfigurazionepossibile

Nessuna scheda adattatore dicomunicazione o adattatore diinterfaccia

Configurazionepossibile

Scheda di comunica-zione o adattatore

di interfaccia

Configurazioneillecita

Questi adattatori non funzionano.

Adattatorespeciale di

comunicazione

Adattatorespeciale

analogico

Adattatorespeciale di

comunicazione

Adattatorespeciale

analogico

Nessuna scheda adattatore dicomunicazione o adattatore diinterfaccia

Unità di base

Unità di base

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Combinazione di adattatori speciali di comunicazione e di una scheda adattatoredi interfaccia

Quando, invece di una scheda adattatore di comunicazione FX3U-CNV-BD viene montata una schedaadattatore di interfaccia FX3U-232-BD, FX3U-422-BD, FX3U-485-BD, o FX3U-USB-BD, si deve usare unadattatore speciale di comunicazione FX3U-232ADP o FX3U-485ADP.

Combinazione di adattatori speciali per I/O veloci, analogici e di comunicazione

Quando vengono utilizzati questi adattatori, collegare gli adattatori speciali per I/O veloci sul latosinistro dell'unità di base. Gli adattatori speciali per I/O veloci non possono essere collegati a valle diqualsiasi adattatore speciale di comunicazione o analogico.

Riassunto

Hardware Configurazione del sistema

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 37

Configurazionepossibile

FX3U-232-BD, FX3U-422-BD, FX3U-485-BDo FX3U-USB-BD

Configurazioneillecita

Questo adattatore non funziona.

Scheda dicomunicazioneFX3U-CNV-BD

Scheda adattatoredi interfaccia

Adattatorespeciale di

comunicazione

Adattatorespeciale di

comunicazione

Adattatorespeciale di

comunicazione

Adattatorespeciale di

comunicazione

Unità di base

Unità di base

Configurazionepossibile

Configurazioneillecita

Adattatorespeciale di

comunicazione

Adattatorespeciale

analogico

Intercambiabile

Gli adattatori non possono essere collegati in questo ordine.

Adattatorespeciale

analogico

Adattatorespeciale ingressiad alta velocità

Adattatorespeciale uscitead alta velocità

Unità di base

Adattatorespeciale ingressiad alta velocità

Adattatorespeciale uscitead alta velocità

Adattatorespeciale di

comunicazioneUnità di base

Adattatore di comunicazione oadattatore di interfaccia montato

Numero di adattatori speciali collegabili

Adattatore specialedi comunicazione

Adattatorespeciale analogico

Adattatore specialeingressi ad alta velocità

Adattatore specialeuscite ad alta velocità

Nessuna scheda adattatore installata Questi adattatori speciali non possono essere collegati. 2 2

FX3U-CNV-BD 2 4 2 2

FX3U-232-BDFX3U-422-BDFX3U-485-BDFX3U-USB-BD

1 4 2 2

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2.10.2 Regole base per la configurazione del sistema

Si devono valutare le considerazioni seguenti per la configurazione di un sistema con unità diespansione o moduli funzione speciali.

� Consumo di corrente dal bus 5 V CC del backplane

� Consumo di corrente dal 24 V CC

� Il numero totale dei punti di ingresso e uscita deve essere inferiore al numero massimo di I/O.

La figura che segue mostra la distribuzione dell'alimentazione nel caso di un PLC FX3U.

* Quando si collega un blocco di espansione di a valle di una unità alimentatore di espansione, questo blocco diespansione ingressi viene alimentato dall'unità di base o da una unità alimentata di ingresso/uscita montata fra l'unità dibase e una unità alimentatore di espansione.

Calcolo del consumo di corrente

L'alimentazione viene fornita a ciascun dispositivo collegato dall'alimentatore incorporato nell'unitàdi base, dalle unità di espansione I/O alimentate, o – solo per FX3G o FX3U – dall'unità alimentatore diespansione.

Esistono tre tipi di alimentatori incorporati

– 5 V CC

– 24 V CC (per uso interno)

– alimentatore di servizio 24 V CC (solo nelle unità di base alimentate in CA).

La tabella seguente mostra le caratteristiche degli alimentatori incorporati:

Se si aggiungono solo blocchi di ingressi/uscite, è possibile utilizzare una matrice di riferimentorapido.

Se vengono aggiunti anche moduli speciali, calcolare il consumo di corrente per accertarsi che lacorrente totale assorbita dai moduli addizionali possa essere fornita dall'alimentatore incorporato.Per dettagli sul consumo di corrente, fare riferimento alla sezione A.4.

Configurazione del sistema Hardware

2 - 38 MITSUBISHI ELECTRIC

FX3Uunità base

�� � �Unità diespansionecompatta

Alimentatoreespansione

Alimentazione daunità base

Alimentazione daunità base

Alimentazione daunità espansione

compatta

Alimentazione daunità alimentatore

di espansione*

�: Adattatore speciale

�: Scheda di comunicazione o scheda di interfaccia

�: Blocco espansione modulare o modulo funzione speciale

Modello Alimentatore 5V CC incorporatoAlimentatore 24 V CC incorporato(alimentatore interno/servizio)

Unità di base

FX1N Adatto per alimentare tutti i moduli collegati 400 mA

FX2N 290 mA250 mA (FX2N-16M�, FX2N-32M�)

460 mA (tutte le altre unità di base)

FX3GSufficiente per 2 moduli speciali o 32 ingressi/uscitesupplementari

400 mA

FX3U 500 mA400 mA (FX3U-16M�, FX3U-32M�)

600 mA (tutte le altre unità di base)

FX3UC 400 / 480 / 560/ 600 mA —

Unità di espansione compatta FX2N 690 mA250 mA (FX2N-32E�)

460 mA (FX2N-48E�)

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2.10.3 Matrici di riferimento rapido

Se si aggiungono solo blocchi di espansione ingressi/uscite senza alimentatore incorporato ad unaunità di base, è possibile utilizzare una matrice di riferimento rapido. Gli esempi che seguono sonovalidi per unità di base della serie FX3U.

Nelle matrici di riferimento rapido seguenti, il valore all'intersezione fra il numero di punti di ingressoda aggiungere (asse orizzontale) e il numero dei punti di uscita da aggiungere (asse verticale) indica lacapacità residua dell'alimentatore.

Per FX3U-16MR/ES, FX3U-16MT/ES, FX3U-16MT/ESS, FX3U-32MR/ES, FX3U-32MT/ES o FX3U-32MT/ESS:

� Esempio

Quando un blocco di espansione da 16 ingressi ed un blocco di espansione da 16 uscite sono

aggiunti ad una unità di base FX3U-16M� o FX3U-32M�, la corrente residua dell'alimentatore diservizio da 24V CC è 150 mA.

Per FX3U-48MR/ES, FX3U-48MT/ES, FX3U-48MT/ESS, FX3U-64MR/ES, FX3U-64MT/ES, FX3U-64MT/ESS,FX3U-80MR/ES, FX3U-80MT/ES, FX3U-80MT/ESS, FX3U-128MR/ES, FX3U-128MT/ES o FX3U-128MT/ESS:

� Esempio

Se un blocco da 32 ingressi ed un blocco da 32 uscite vengono collegati ad una unità di base ali-mentata in CA con 48, 64, 80 o 128 I/O, l'alimentatore di servizio a 24 V CC può fornire una cor-rente ulteriore di 250 mA ad altri dispositivi.

Confermare la capacità di corrente dell'alimentatore di servizio da 24 V CC in base ai valori mostratinella matrice di riferimento rapido. Questa capacità di alimentazione residua (corrente) può essereutilizzata dall'utente come alimentazione per carichi esterni (sensori o simili). Quando si colleganomoduli funzione speciali, è necessario considerare se questi possono essere alimentati dalla capacitàresidua dell'alimentatore.

Hardware Configurazione del sistema

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 39

0 8 16 24 32

17524

250 200 15016

325 275 225 1758

400 350 300 250 2000

100

25

125

50

75

0

100

25

125

50

150

75

0

100

25

50 0

40

32

40 48 56 64

Numero di ingressi aggiuntivi

Numero di usciteaggiuntive

Vedi esempio

Aggiunta non consentita

450 400 350 300 250 200 15016

525 475 425 375 325 275 225 1758

600 550 500 450 400 350 300 250 2000

300 250 200 15032

375 325 275 225 17524

225 17540

15048

0 8 16 24 32 40 48 56 64

Output

150 100 50 0

72 80 88 96

125 75 25

100 50 0

125 75 25

100 50 0

125 75 25

100 50 0

75 25

0

56

64

Numero di ingressi aggiuntivi

Numero di usciteaggiuntive

Vedi esempio

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Unità di base alimentate in CC

Le unità di base alimentate in CC presentano restrizioni nel numero dei punti di I/O espandibili, datoche non possiedono un alimentatore di servizio integrato.

Le matrici seguenti mostrano le unità espandibili fino al segno "�", in cui gli ingressi desiderati (asseorizzontale) e le uscite (asse verticale) si intersecano. I sistemi possono essere espansi fino al segno� se la tensione di alimentazione è fra 16.8 V e 19.2 V.

Per FX3U-16MR/DS, FX3U-16MT/DS, FX3U-16MT/DSS, FX3U-32MR/DS, FX3U-32MT/DSo FX3U-32MT/DSS:

� Esempio

Aggiungendo 16 ingressi ad una unità di base alimentata in CC con 16 o 32 I/O, si possonoespandere al massimo 32 uscite. Aggiungendo 16 ingressi con tensione di alimentazione da16,8 V a 19,2 V, si possono espandere al massimo 16 uscite.

Per FX3U-48MR/DS, FX3U-48MT/DS, FX3U-48MT/DSS, FX3U-64MR/DS, FX3U-64MT/DS,FX3U-64MT/DSS, FX3U-80MR/DS, FX3U-80MT/DS o FX3U-80MT/DSS:

� Esempio

Aggiungendo 32 ingressi ad una unità di base alimentata in CC con 48, 64 o 80 I/O, si possonoespandere al massimo 40 uscite. Ma aggiungendo 32 ingressi con tensione di alimentazione da16,8 V a 19,2 V, si possono espandere al massimo 24 uscite.

Configurazione del sistema Hardware

2 - 40 MITSUBISHI ELECTRIC

0 8 16 24 32

24

16

8

-0

40

32

40 48 56 64

Numero di ingressi aggiuntivi

Numero di usciteaggiuntive

Vedi esempio

Aggiunta non consentita���� �

�� �

�� �

�� � � �� � � � �� � � � � � ��

16

8

-0

32

24

40

48

0 8 16 24 32 40 48 56 64 72 80 88 96

56

64

Numero di ingressi aggiuntivi

Numero diuscite aggiuntive

Vedi esempio

��

�� �

� �

�� �

� � � �

� � � � �

� � � � � � � �

��

��

� � � � � � � � �

� � � � � � � � � � �

Aggiunta non consentita

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2.11 Assegnazione I/O

L'assegnazione degli ingressi e delle uscite in un PLC della famiglia MELSEC FX è fisso e non può esseremodificato.

Quando viene applicata tensione dopo che sono stati collegati unità o blocchi di espansionealimentati, l'unità centrale assegna automaticamente i numeri di ingressi e uscite (X/Y) alle unitào blocchi.

Non è quindi necessaria una parametrizzazione per specificare i numero degli ingressi e uscite.

I numeri di ingresso/uscita non vengono assegnati alle unità/blocchi funzione speciali.

2.11.1 Concetto di assegnazione

I numeri di ingresso/uscita (X/Y) sono ottali

Gli ingressi e le uscite di un PLC della famiglia MELSEC FX vengono contati secondo il sistema di nume-razione ottale. Questo è un sistema di numerazione in base 8 ed usa le cifre da 0 a 7.

La tabella seguente mostra un confronto fra alcuni numeri decimali e ottali:

I numeri ottali vengono assegnati come numero di ingresso/uscita (X/Y) come mostrato di seguito.

– da X000 a X007, da X010 a X017, da X020 a X027......, da X070 a X077, da X100 a X107...

– da Y000 a Y007, da Y010 a Y017, da Y020 a Y027......, da Y070 a Y077, da Y100 a Y107...

Hardware Assegnazione I/O

Manuale di istruzione GX Developer 2 - 41

Decimale Ottale

0 0

1 1

2 2

3 3

4 4

5 5

6 6

7 7

8 10

9 11

10 12

11 13

12 14

13 15

14 16

15 17

16 20

: :

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Numero per unità/blocchi di ingressi/uscite addizionali

Per una unità/blocco di espansione alimentato aggiuntiva, vengono assegnati i numeri di ingresso e diuscita consecutivi rispetto ai numeri di ingresso e uscita del dispositivo precedente. L'ultima cifra deinumeri assegnati deve iniziare con 0.

Ad esempio, se l'ultimo numero del dispositivo precedente è Y43, i numeri di uscita vengonoassegnati al dispositivo successivo a partire da Y50.

* Gli ingressi da X044 a X047 e le uscite da Y024 a Y027 sono occupate dalla FX2N-8ER-ES/UL, ma non possono essereutilizzati.

2.11.2 Indirizzo del modulo funzione speciale

Dato che è possibile collegare diversi moduli funzione speciali ad un singolo controllore, ciascunmodulo deve avere un identificatore univoco in modo da poterlo indirizzare per il trasferimento deidati da e verso di esso. A ciascun modulo viene assegnato automaticamente un ID numerico nelcampo 0–7 (si possono collegare un massimo di 8 moduli funzione speciali). I numeri vengonoassegnati consecutivamente, nell'ordine in cui i moduli sono collegati al PLC.

Gli indirizzi per i moduli funzione speciali vengono assegnati ai prodotti seguenti:

– Unità di espansione di ingresso/uscita alimentate(ad es. FX2N-32ER-ES/UL o FX2N-48ET-ESS/UL)

– Blocchi di espansione di ingresso/uscita(ad es. FX2N-16EX-ES/UL o FX2N-16EYR-ES/UL)

– Adattatori di comunicazione (ad es. FX3U-CNV-BD)

– Adattatori di interfaccia (ad es. FX3U-232-BD

– Adattatori speciali (ad es. FX3U-232ADP)

– Unità alimentatore di espansione FX3U-1PSU-5V

Assegnazione I/O Hardware

2 - 42 MITSUBISHI ELECTRIC

Modulo funzionespeciale 0

Modulo funzionespeciale 1

Modulo funzionespeciale 2

24-

24+

SLDSLD

SLDL-

L-SLD

L-L-

L+L+

L+L+

FX

2N-4A

D-T

C

FX -4AD-PT2N

24-

24+

FX

2N-4D

A

V+V+

V+I+

I+V+

I+I+

VI-VI-

VI-VI-

FX -4DA2N

D / A

24-V+

V+V+

I+I+

V+I+

I+

24+VI-

VI-FG

FGVI-

VI-FG

da X000 a X017

da Y000 a Y017

Unità di base

FX3U-32MR/ES

Blocco espansione ingressi

FX2N-16EX-ES/UL

(16 ingressi)

da X020 a X037 da X040 a X043*

da Y020 a Y023*

Blocco espansioneingressi/uscite

FX2N-8ER-ES/UL

(4 ingressi / 4 uscite)

da X050 a X057

Blocco espansione ingressi

FX2N-8EX-ES/UL

(8 ingressi)

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3 GX Developer

Questo corso utilizza il software di programmazione e controllo Mitsubishi GX Developer.

Il software GX-Developer è un pacchetto basato su Windows, che consente all'utente di produrreprogetti con schemi a contatti per la gamma dei PLC Mitsubishi.

Il pacchetto è stato realizzato dalla Mitsubishi Electric per sostituire il popolare pacchetto DOS"MEDOC".

3.1 Vantaggi di GX-Developer

Il software GX Developer è strutturato a finestre ed offre molte caratteristiche avanzate, fra cui:

� Tutte le funzioni di programmazione sono accessibili usando icone dalla barra strumenti dellaconsole, oppure da menu a cascata e da tastiera.

� Gli schemi a contatti possono essere inseriti rapidamente usando sequenze rapide di tastioppure strumenti da mouse.

� Le modifiche al programma possono essere eseguite facilmente sia on-line che off-line. Lemodifiche al programma possono anche essere apportate mentre il PLC è in modo RUN.

� L'uso libero degli Appunti di Windows consente l'esecuzione rapida ed efficiente dell'editingdel programma.

� Potenti caratteristiche di controllo sono disponibili, quali procedure batch, inserimento datie controllo diretto del contenuto delle zone di memoria dei moduli funzione speciali. Possonoanche essere controllati direttamente diversi elementi di uno schema a contatti.

� Sono inoltre disponibili funzioni avanzate di ricerca guasti e diagnostiche.

� Documentazione migliorata e guida sensibile al contesto.

� Sono inoltre presenti diversi strumenti per la strutturazione del programma in modo damigliorarne la leggibilità e la manutenzione.

� Sono presenti strumenti per una documentazione approfondita del programma.

Lasimulazione completadelprogrammapuò essere effettuatasenzadover ricorrere all'hardware delPLC.

GX Developer Vantaggi di GX-Developer

Manuale di istruzione GX Developer 3 - 1

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3.2 Inizializzazione del software di programmazione

Quando si usa GX Developer per la prima volta, è consigliabile modificare alcune impostazioni didefault del programma per ottimizzare l'ambiente di lavoro.

Le procedure seguenti personalizzano GX-Developer per ottimizzarne il funzionamento per il restodel corso.

Procedura:

� Selezionare GX Developer dal desktop di Windows.

� Compare la finestra seguente.

Come si può notare dalla figura precedente, la finestra contiene un grande numero di icone chepossono fuorviare un utente inesperto. Si consiglia quindi inizialmente di visualizzare solo il minimonumero possibile di icone.

Inizializzazione del software di programmazione GX Developer

3 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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Dal menu principale, selezionare View e poi Toolbar. Deselezionare le voci che non sono piùcontrassegnate da una X, in modo che la finestra assuma l'aspetto seguente.

Selezionare OK e la finestra deve assumere l'aspetto seguente

GX Developer Inizializzazione del software di programmazione

Manuale di istruzione GX Developer 3 - 3

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Inizializzazione del software di programmazione GX Developer

3 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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4 Creazione di un progetto

La sezione che segue descrive le procedure necessarie per creare un nuovo progetto con GX Devel-oper usando il programma di esempio COMPACT_PROG1.

Il programma viene utilizzato per mostrare come è possibile produrre, modificare e provare un nuovoschema a contatti. Successivamente, utilizzando un PLC Mitsubishi della famiglia FX, il programmapotrà essere scaricato, eseguito e controllato.

NOTA Per una descrizione dettagliata di tutte le istruzioni di programmazione per la famiglia MELSEC FXsi rimanda al manuale di programmazione, codice 13748. Il manuale è reperibile, insieme ad altrimanuali e cataloghi, gratuitamente sulla homepage Mitsubishi (www.mitsubishi-automation.it).

4.1 Programma PLC di esempio (COMPACT_PROG1)

Questo programma abilita una uscita del PLC, ad es. Y0, per essere commutata ON e OFF ad un ritmocontrollato. In questo esempio l'uscita Y0 sarà ON per 1 secondo e poi OFF per 1 secondo. Quando Y0è OFF, Y1 sarà ON e viceversa.

Schema a contatti del PLC

4.1.1 Numeri di riga

Nelle descrizioni che seguono si faranno riferimenti ai numeri di riga.

Un numero di riga è il numero di passo del primo elemento di quella riga particolare.

Quindi i numeri di riga non si incrementano di uno passando da una riga all'altra, ma dipendono dalnumero di passi usati dagli elementi, per ciascuna riga.. La quantità dei passi di programma varia infunzione del tipo di PLC.

Creazione di un progetto Programma PLC di esempio (COMPACT_PROG1)

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 1

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4.1.2 Principio di funzionamento

Si tenga presente, nella descrizione di funzionamento che segue, che in un PLC l’elaborazione di unprogramma si ripete di continuo e procede "dall’alto in basso" (vedi sezione 2.3).

� Riga 0

– Alla chiusura dell'interruttore X0, il timer T0 viene abilitato tramite il contatto normalmentechiuso del timer T1.

– Il timer T0 si avvia e dopo 1 secondo il timer scade. Questo significa:

Tutti i contatti normalmente aperti ("-| |-") di T0 si chiudono.

Tutti i contatti normalmente chiusi ("-| / |-") di T0 si aprono.

� Riga 5

– Il contatto normalmente aperto di T0 si chiude ed il contatto normalmente chiuso si apre,provocando quanto segue:

Il timer T1 viene abilitato e si avvia.

L'uscita Y0 si eccita, cioè l'uscita Y0 diventa ON.

L'uscita Y1 si diseccita, cioè l'uscita Y1 diventa OFF.

� Righe 0 e 5

Dopo che il timer T1 è stato eccitato per 1 secondo, anch'esso scade ed il suo contatto normal-mente chiuso si apre, provocando la caduta del timer T0.

� Con la caduta del timer T0, il suo contatto normalmente aperto si riapre provocando:

– la caduta del timer T1.

– L'uscita T0 si diseccita, cioè l'uscita Y0 diventa OFF e Y1 diventa ON.

� Si può quindi vedere che il timer T1 fa parte di un 'circuito suicida' in quanto la sua attivazioneprovoca immediatamente la sua caduta. Questo funzionamento deve essere consideratocongiuntamente con il processo di scansione del programma PLC.

� Con la caduta di T1, il suo contatto normalmente chiuso si chiude e, fino a quando l'ingresso X0è chiuso, il funzionamento descritto viene costantemente ripetuto.

� Righe 5 e 10

Ne consegue che l'uscita Y0 sarà costantemente OFF per 1 secondo, poi ON per 1 secondo, e vi-ceversa per l'uscita Y1 (riga 10).

Programma PLC di esempio (COMPACT_PROG1) Creazione di un progetto

4 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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4.2 Procedura iniziale

� Inserire i dettagli nella finestra New Project come illustrato di seguito:

– PLC series: FXCPU

– PLC Type: La selezione dipende dalla CPU utilizzata. Leggere la descrizione sul frontale dellaCPU ed effettuare la scelta.

– Program type: Ladder

– Device memory data...: Selezionato

– Setup project name: Selezionato

– Drive/Path: C:\MELSEC (l'effettivo Drive/percorso varia con la configurazione del computer).

NOTA Può essere consigliabile l'uso del percorso seguente per mantenere i programmi di addestra-mento separati dagli altri che possono essere presenti sull' hard disk del computer:C:\MELSEC\Nome azienda\Nome progetto

– Per questo esempio usare il nome progetto: COMPACT_PROG1.

– Il campo Title è opzionale. Si può inserire una qualsiasi descrizione.

Creazione di un progetto Procedura iniziale

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 3

� Dal menu Project,selezionare New Project come:

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Selezionare il pulsante OK. Compare il seguente messaggio:

Selezionare il pulsante Yes.

� La finestra deve ora corrispondere alla schermata che segue.

Procedura iniziale Creazione di un progetto

4 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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4.3 Elementi dello schema a contatti

La barra degli strumenti "LD symbol" offre tutte le possibilità per inserire o elaborare programmi nelloschema a contatti.

Gli elementi più importanti sono:

� Contatto normalmente aperto

� Contatto normalmente chiuso

� Contatto normalmente aperto in parallelo

� Contatto normalmente chiuso in parallelo

� Linea verticale

� Linea orizzontale

� Bobina di uscita

� Comando funzione

Sui tasti della barra degli strumenti sono indicati, oltre ai simboli delle funzioni, anche i tasti o le com-binazioni di tasti, con cui si può parimenti inserire nel programma un’istruzione o una funzione. Lesigle hanno i seguenti significati:

u: tasto SHIFT, ad esempio: uF5 = SHIFT + F5s: STRG, ad esempio: sF9 = tasto STRG + F9a: ALT, ad esempio: aF7 = tasto ALT + F7sa: STRG + ALT, ad esempio: saF10 = tasti ALT + STRG + F10

Creazione di un progetto Elementi dello schema a contatti

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 5

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4.4 Elenco dati di progetto

A sinistra vicino allo schema a contatti è visualizzato il navigatore di progetto. Il programma e la rela-tiva documentazione sono raccolti in un progetto, con i parametri per il PLC.

4.5 Visualizzazione elenco dati di progetto

Per migliorare la chiarezza dello schema a contatti, l'elenco dati di progetto può essere rimosso dallaschermata. Questo è particolarmente utile per i display più piccoli, ad esempio laptop e LCD.

Per rimuovere l'elenco dati di progetto dall'area di visualizzazione, è necessario utilizzare la proceduraseguente.

� Fare click alternativamente sul pulsante della barra strumenti per selezionare/deselezionare la visualizzazione dell'elenco dati di progetto.

� L'elenco dati di progetto può anche essere fatto scomparire facendo click su "Close Win-dow" in alto a destra della finestra dell'elenco dati di progetto.

Il display modificato è mostrato di seguito:

4 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

Creazione di un progetto Elenco dati di progetto

Dal menu principale selezionare View e deselezionare lavoce Project data list.

Se fino a quel momento il navigatore di progetto era visua-lizzato, adesso è nascosto.

Se il navigatore di progetto era nascosto, dopo questaazione è di nuovo visualizzato.

Il navigatore di progetto indica le directory del progetto in ela-borazione al momento. Con un doppio click potete qui aprirei file Program, Device comment e Parameter. L'elenco deglielementi dipende dal PLC utilizzato.

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Creazione di un progetto Visualizzazione elenco dati di progetto

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 7

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4.6 Modifica degli attributi di colore (opzionale)

La modifica degli attributi di colore è opzionale. Prima di procedere con la programmazionea contatti, è consigliabile eseguire la procedura seguente:

A causa della scelta non ottimale dei colori di utilizzati per le funzioni di editing, si consiglia dimodificare gli attributi di colore per la funzione di cursore per offrire una migliore visibilità. Gliattributi di colore vengono da ora in poi memorizzati da GX Developer, ma è necessario per primacosa aprire un progetto per poter modificare questo particolare gruppo di impostazioni. Leimpostazioni modificate verranno quindi utilizzate per il resto del corso:

Modifica degli attributi di colore (opzionale) Creazione di un progetto

4 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

� Viene quindi visualizzata la finestradegli attributi di colore.

� Dal menu Tools, selezionare l'opzione ChangeDisplay Color

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Fare click sul pulsante Insert per la funzione Cursor color. Viene visualizzata la seguente palettedi colori:

Fare click sul quadrato rosso brillante della finestra precedente, poi fare click su OK. Questamanovra modifica l'attributo di colore per il cursore in modo "Insert" da porpora a rosso bril-lante.

� Dopo aver eseguito queste operazioni, si ottiene la configurazione ottimale per il formato dellenote di istruzione che seguono.

Creazione di un progetto Modifica degli attributi di colore (opzionale)

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 9

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4.7 Inserimento dello schema a contatti(COMPACT_PROG1)

Viene ora inserito lo schema a contatti di COMPACT_PROG1 come indicato all'inizio di questa sezione.

� Inserimento del primo contatto, X0 normalmente aperto

– Usando il mouse o premendo "F5" sulla tastiera, selezionare il contatto normalmenteaperto.

– Inserire il nome X0.

– Selezionare OK.

– Lo schema a contatti diventa ora come mostrato di seguito.

� Inserimento del secondo contatto, T1 normalmente chiuso.

Usando la tastiera digitare:

– T1

– Selezionare OK.

– Lo schema a contatti diventa ora come mostrato di seguito.

Uscita, Timer T0.

Inserire quanto segue:

– Tasto funzione "F7"

– T0

– Spazio

– K10

– OK

Inserimento dello schema a contatti (COMPACT_PROG1) Creazione di un progetto

4 - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

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– Lo schema a contatti viene visualizzato come segue:

Completare lo schema a contatti come mostrato di seguito:

NOTA Non è necessario inserire l'istruzione END che si trova sempre sull'ultima riga dello schema a con-tatti e viene creata automaticamente da GX Developer.

Creazione di un progetto Inserimento dello schema a contatti (COMPACT_PROG1)

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 11

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4.8 Conversione in un programma a istruzioni

Prima che il programma possa essere salvato, lo schema a contatti deve essere prima convertito in unaserie di istruzioni MELSEC™.

(Incidentalmente, "MELSEC" è il nome commerciale utilizzato da Mitsubishi Electric per i suoi prodottiPLC e deriva dai termini: " itsubishi Electric Sequencers")

Per eseguire il processo di conversione, eseguire quanto segue:

� Dal menu principale, selezionare Convert.

� Selezionare la funzione Convert. In alternativa, fare click su uno dei pulsanti o pre-mere semplicemente il tasto F4.

Lo schema a contatti viene quindi convertito in codice istruzioni per il PLC e la finestra risultante saràcome mostrato di seguito.

NOTA Lo sfondo grigio della zona non convertita diviene trasparente ed i numeri di riga compaionoall'inizio di ciascuna riga.

Conversione in un programma a istruzioni Creazione di un progetto

4 - 12 MITSUBISHI ELECTRIC

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4.9 Salvataggio del progetto

Per salvare il progetto sul disco rigido, eseguire quanto segue.

� Dal menu principale, selezionare Project.

� Selezionare Save.

In alternativa, premere il pulsante sulla barra strumenti.

Il progetto viene quindi salvato in C:\MELSEC\COMPACT_PROG1 sul disco rigido del computer (in fun-zione delle singole impostazioni del computer).

Creazione di un progetto Salvataggio del progetto

Manuale di istruzione GX Developer 4 - 13

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Salvataggio del progetto Creazione di un progetto

4 - 14 MITSUBISHI ELECTRIC

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5 Programmazione con lista istruzioni

Un programma a lista istruzioni è un metodo alternativo per produrre programmi PLC. Il programmaa istruzioni riporta le effettive istruzioni di comando eseguite dal PLC durante l'esecuzione di unprogramma.

Tuttavia, a meno che il programmatore non sia davvero esperto nel produrre questo tipo diprogrammi, si preferisce generalmente produrre un programma con il metodo dello schemaa contatti.

Se lo schema a contatti è stato prodotto con GX Developer, il programma a istruzioni equivalente puòessere visualizzato facilmente.

5.1 Programma con lista istruzioni (COMPACT_PROG1)

Per ottenere il programma a lista istruzioni equivalente a COMPACT_PROG1, procedere come segue.

� Sullo schermo viene visualizzata la rappresentazione a lista istruzioni del programma COM-PACT_PROG1.

NOTAPremendo successivamente il tasto F1 o facendo click sul pulsante della barra strumenti ,è possibile visualizzare lo schema a contatti o la lista istruzioni equivalente.

Programmazione con lista istruzioni Programma con lista istruzioni (COMPACT_PROG1)

Manuale di istruzione GX Developer 5 - 1

� Dal menu principale, selezionare

– View

– Instruction List

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Schema a contatti – COMPACT_PROG1

Programma a istruzioni – COMPACT_PROG1

NOTA Può essere necessario scorrere con il cursore sulla visualizzazione della lista istruzioni per visualiz-zare l'intero programma.

Per migliorare ulteriormente la visualizzazione della lista istruzioni, utilizzare i pulsanti Zoom Up /

Down della barra strumenti, per cui:

Programma con lista istruzioni (COMPACT_PROG1) Programmazione con lista istruzioni

5 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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5.2 Spiegazione – Programmazione con lista istruzioni

Inizio di un passo

Se il primo contatto di ciascun passo è un contatto normalmente aperto, l'istruzione equivalente saràsempre:

– LD (Load).

Se il primo contatto di ciascun passo è un contatto normalmente chiuso, l'istruzione equivalente saràsempre:

– LDI (Load Inverse)

Contatti in serie

Quando più contatti sono collegati in serie, per pilotare una uscita, tutti i contatti devono essereazionati correttamente.

– ad es. X0 ON, T1 OFF

Quindi, per eccitare la bobina del timer T0, l'ingresso X0 deve essere attivato e (AND) l'ingresso T1deve essere a riposo. Questo viene rappresentato in un programma a istruzioni come

– LD X0ANI T0

Per cui, dopo il primo contatto di ciascun passo, qualsiasi contatto collegato in serie sarà preceduto da:

– AND per tutti i contatti normalmente apertiANI per tutti i contatti normalmente chiusi

Uscite

Ciascun passo viene terminato con una o più uscite, ad es.

� Bobina di uscita 'Y'

� Bobina temporizzatore 'T'

� Contatore 'C'

� Bit di memoria interna (relé) 'M'

� Istruzioni speciali, ad es.

– Impulso (singolo su fronte di salita) 'PLS'

– Contatto Master Control 'MC'

– Fine programma 'END'

� Una istruzione applicata/funzionale, ad es.

– Spostamento blocco 'BMOV'

– Somma 'ADD'

– Moltiplicazione 'MUL'

Tutte le istruzioni relative a bobine di uscita sono precedute dall'istruzione OUT, seguita dal numero diuscita e, se appropriato, da un valore costante K, ad es.

OUT T0 K10

Questo indica che il Timer T0 è stato programmato per fornire un tempo di ritardo di ON di (10 x0,1 ms) = 1,0 secondo.

Programmazione con lista istruzioni Spiegazione – Programmazione con lista istruzioni

Manuale di istruzione GX Developer 5 - 3

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Spiegazione – Programmazione con lista istruzioni Programmazione con lista istruzioni

5 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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6 Find (ricerca)L'opzione di ricerca Find/Replace è una funzione estremamente utile in quanto consente:

� il salto immediato ad un particolare numero di passo.

� la ricerca di un elemento particolare.

6.1 Ricerca di numeri di passo

Se un progetto contiene un grande numero di passi, è vantaggioso poter saltare ad una parteconosciuta del programma, invece di scorrere con il cursore dal passo 0.

Per utilizzare questa caratteristica, procedere come segue:

� Visualizzare il progetto COMPACT_PROG1 come mostrato di seguito.

Compare ora la finestra Find step no. come mostrato di seguito.

Digitare 5, OK.

Notare che il programma salta immediatamente all'inizio della riga 5.

Usando quindi questo metodo, è possibile accedere rapidamente a qualsiasi parte del programma.Ripetere la procedura per saltare indietro all'inizio dello schema a contatti.

Find (ricerca) Ricerca di numeri di passo

Manuale di istruzione GX Developer 6 - 1

� Dal menu principale, selezionareFind/Replace.

Selezionare Find step no.

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6.2 Ricerca dispositivo

Questa funzione consente di ricercare un dispositivo di I/O in modo che GX Developer ricerchi ildispositivo e si arresti alla prima ricerca.

� Visualizzare il progetto COMPACT_PROG1 come mostrato di seguito.

� Dal menu Find/Replace selezionare Find device.

La visualizzazione diviene quindi:

Digitare T0.

Selezionare Find Next.

Sullo schema a contatti di COMPACT_PROG1 è possibile vedere che la bobina di T0 è stata evi-denziata.

� Selezionando nuovamente Find Next, viene evidenziata la successiva ricerca di T0, cioè il con-tatto normalmente aperto di T0 della riga 5.

� Selezionare ancora una volta Find Next e notare la successiva ricerca di T0 alla riga 10.

Ricerca dispositivo Find (ricerca)

6 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

Continuare selezionando Find Next fino a quando sisono trovati tutti gli elementi T0, cioè fino a quandonon viene visualizzato il messaggio sulla destra.

� Selezionare OK, poi chiudere la finestra Find device

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6.3 Ricerca istruzione

La ricerca istruzione è una funzione estremamente utile che consente di effettuare la ricerca di unaparticolare istruzione nel programma.

Quindi se uno schema a contatti possiede un grande numero di passi ed è difficile stabilire se unadeterminata istruzione è stata utilizzata, la funzione di ricerca istruzione può confermare o meno sel'istruzione è contenuta o meno nel programma.

Di seguito viene descritta la procedura per eseguire una ricerca per il "contatto normalmente aperto"di T1 usando il progetto COMPACT_PROG1. Si presume che sia visualizzato lo schema a contatti diCOMPACT_PROG1.

� Dal menu principale, selezionare quanto segue.

– Find/Replace.

– Find instruction.

� Usando il simbolo triangolare sulla casella di sinistra, selezionare il simbolo, oppure 'NormallyClosed Input' e inserire T1 nella casella di destra (vedi sotto).

Fare click sul pulsante Find Next

La finestra appare come mostrato di seguito, con il primo contatto normalmente chiuso di T1racchiuso nel quadrato blu del cursore.

Selezionare ripetutamente Find Next fino a quando non si sono trovate tutte le istruzioni diingresso corrispondenti.

Quando non esistono più voci che corrispondono ai criteri di ricerca, viene visualizzato il mes-saggio seguente:

� Selezionare OK, poi chiudere la finestra Find instruction.

Find (ricerca) Ricerca istruzione

Manuale di istruzione GX Developer 6 - 3

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6.4 Riferimenti incrociati

La Cross Reference List (lista riferimenti incrociati) fornisce la visualizzazione dei numeri di passi sulloschema a contatti sia per la bobina che per i contatti del dispositivo selezionato. Questo è moltoimportante nella ricerca di problemi in un progetto, in cui è necessario rintracciare un particolaredispositivo attraverso tutto lo schema a contatti.

La procedura che segue descrive come si ottengono i dettagli dei riferimenti incrociati del timer T0 nelprogetto COMPACT_PROG1.

� Dalla barra del menu principale, selezionare Find/Replace.

� Selezionare Cross reference list.

Compare la finestra seguente:

Inserire T0 nella finestra Find device.

Riferimenti incrociati Find (ricerca)

6 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Selezionare Execute per visualizzare tutti i numeri dei passi in cui T0 compare nel progettoCOMPACT_PROG1.

� Selezionare Close per tornare allo schema a contatti.

Find (ricerca) Riferimenti incrociati

Manuale di istruzione GX Developer 6 - 5

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6.5 Lista dei dispositivi usati

Un'altra funzione utile, che si trova nel menu Find/Replace, è la funzione List of Used Devices (listadispositivi usati).

La lista consente all'utente di visualizzare quali dispositivi vengono utilizzati nel progetto.

Questo è particolarmente utile quando sono necessarie modifiche allo schema a contatti, in quanto lalista mostra quali dispositivi non vengono utilizzati e sono quindi disponibili per essere usati permodificare il programma.

La procedura che segue descrive come elencare tutti i timer usati dal progetto COMPACT_PROG1.

� Dalla barra strumenti principale, selezionare Find/Replace.

� Selezionare List of used devices, come mostrato nella figura che segue.

La visualizzazione diventa ora come mostrato di seguito.

Come si può vedere nella figura precedente, viene visualizzato un campo di dispositivi diingresso X, partendo da X0.

Si può vedere inoltre che nella colonna del contatto X0 compare '*'. Questo indica che X0 è uti-lizzato dal progetto COMPACT_PROG1.

� Inserire T0 nella finestra Find device.

Lista dei dispositivi usati Find (ricerca)

6 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Selezionare Execute e la visualizzazione mostra che i timer T0 e T1 sono usati nel progettoCOMPACT_PROG1.

Quindi il primo timer successivo disponibile per essere usato è T2.

Find (ricerca) Lista dei dispositivi usati

Manuale di istruzione GX Developer 6 - 7

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Lista dei dispositivi usati Find (ricerca)

6 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

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7 Copia di progetti

Questa sezione descrive come è possibile copiare un progetto esistente in un secondo progetto, conun nome file diverso. Questo è necessario quando si modifica un progetto esistente, conservando unacopia dello schema a contatti originale.

Se le modifiche introdotte non funzionano come desiderato, è necessario quindi ricaricare il progettooriginale nel PLC in modo da mantenere il funzionamento dell'impianto.

7.1 Copia del progetto COMPACT_PROG1

Prima di modificare il progetto esistente COMPACT_PROG1, è quindi necessario copiare COM-PACT_PROG1 nel progetto COMPACT_PROG2 nel seguente modo:

� Dal menu principale, selezionare Project.

� Selezionare Save as….

Copia di progetti Copia del progetto COMPACT_PROG1

Manuale di istruzione GX Developer 7 - 1

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La visualizzazione diventa ora come mostrato di seguito.

Modificare Project name in COMPACT_PROG2.

� Selezionare Save facendo comparire la casella messaggio seguente:

� Selezionare Yes per creare il nuovo progetto COMPACT_PROG2.

Copia del progetto COMPACT_PROG1 Copia di progetti

7 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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La visualizzazione diventa ora come mostrato di seguito.

NOTA Il nome del progetto è stato modificato in COMPACT_PROG2 (vedi la barra di informazionisuperiore del programma). Il progetto COMPACT_PROG1 può ancora essere richiamato, senecessario.

Copia di progetti Copia del progetto COMPACT_PROG1

Manuale di istruzione GX Developer 7 - 3

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Copia del progetto COMPACT_PROG1 Copia di progetti

7 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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8 Modifica dello schema a contatti

8.1 Modifica del progetto COMPACT_PROG2

Prima di eseguire qualsiasi modifica, è necessario visualizzare sullo schermo lo schema a contattiCOMPACT_PROG2.

In un primo momento COMPACT_PROG2 è identico a COMPACT_PROG1.

Dettagli della modifica

Come si può vedere nello schema COMPACT_PROG2 modificato, le modifiche consistono in:

� Riga 0: Inserimento di un ingresso normalmente chiuso X1.

� Riga 11: Modifica del contatto normalmente aperto da T0 a M8013 *Inserimento di un passo aggiuntivo: bobina di uscita C0 K10

� Inserimento di un passo aggiuntivo: contatto normalmente aperto di C0 che pilota la bobina diuscita Y3.

� Inserimento di un passo aggiuntivo: X2 normalmente aperto che pilota una istruzione perimpulso [PLS M0].

� Inserimento di un passo aggiuntivo: M0 normalmente aperto che pilota una istruzione di reset[RST C0].

* M8013 è uno dei tanti relé speciali dei PLC della famiglia FX MELSEC. M8013 commuta con una frequenza di 1Hz ed èderivato da un orologio interno al quarzo. Il segnale viene pilotato internamente dalla CPU che lo rende ideale perapplicazioni precise di temporizzazione. Per una descrizione completa dei relé speciali, fare riferimento all'appendice.

Modifica dello schema a contatti Modifica del progetto COMPACT_PROG2

Manuale di istruzione GX Developer 8 - 1

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Schema a contatti COMPACT_PROG2 modificato

Modifica del progetto COMPACT_PROG2 Modifica dello schema a contatti

8 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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8.2 Inserimento di un nuovo contatto

Per inserire il contatto normalmente chiuso X1, fra X0 e T1, è necessario passare dal modo OVERWRITEal modo INSERT.

� Questo avviene premendo il tasto sulla tastiera. Notare che la casella di modo in basso a destra

diviene .

Nota: Il colore del bordo attorno al quadrato diventa rosso brillante. La parola compare ora nel-l'angolo inferiore destro del display.

� Spostare il cursore sopra al contatto normalmente chiuso di T1 usando i tasti cursore dellatastiera o facendo un doppio click con il mouse sopra al contatto.

Fare click su o premere F6 per un contatto normalmente chiuso.

Inserire il nome del contatto X1.

� La riga 0 comprende ora il contatto normalmente chiuso X1.

� Premere F4 per convertire l'aggiunta del contatto normalmente chiuso X1.

Modifica dello schema a contatti Inserimento di un nuovo contatto

Manuale di istruzione GX Developer 8 - 3

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8.3 Modifica del dettaglio dispositivo

� Premere il pulsante "Insert" della tastiera per tornare nel modo "Overwrite"(il colore del cursore si modifica in blu).

� Spostare il cursore sopra al contatto normalmente chiuso di T0 sulla riga 11. Fare doppio clickcon il mouse o premere per ottenere la visualizzazione seguente.

Fare click sul piccolo triangolo rivolto in basso sulla sinistra della casella del simbolo "�" e sele-zionare un contatto normalmente aperto.

Modificare T0 in M8013 e premere OK. Premere F4 o i pulsanti per convertire le modifi-che e si ottiene la seguente visualizzazione:

Modifica del dettaglio dispositivo Modifica dello schema a contatti

8 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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8.4 Inserimento di una diramazione

� Per inserire l'uscita C0 K10 come diramazione alla riga 11, passare i modo Insert. Il cursore tornarosso per indicare il cambiamento di modo.

Premere il pulsante "branch down" oppure, sulla tastiera, il tasto SHIFT assieme al tastofunzione F9 e premere . La visualizzazione diviene ora la seguente:

� Spostare il cursore in basso di una riga e premere il pulsante "Output coil" o premere F7sulla tastiera. Inserire C0 K10 e la visualizzazione diventa:

Premere per inserire la bobina, poi premere F4 o i pulsanti di conversione, e lavisualizzazione diventa:

Modifica dello schema a contatti Inserimento di una diramazione

Manuale di istruzione GX Developer 8 - 5

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8.5 Aggiunta di nuovi blocchi di programma

� Posizionare il riquadro di selezione all’inizio della riga 16 (ultimo percorso di corrente prima del-l’istruzione END) ed inserire con X2 un contatto di chiusura.

Per inserire le istruzioni a PLC:

– posizionare il riquadro di selezione nel punto del percorso di corrente, in cui si vuole inserirel’istruzione e digitare gli operandi e l’istruzione in forma breve (PLS M0). Il software di pro-grammazione riconosce automaticamente che si sta inserendo un’istruzione ed apre la fine-stra di input.

– oppure, posizionare il riquadro di selezione e cliccare poi sul simbolo nella barra deglistrumenti.

– oppure, posizionare il riquadro di selezione sul percorso di corrente, nel punto in cui si vuoleinserire l’istruzione e premere il tasto F8.

Digitare "PLS M0" nella finestra di input.

� Fare click su OK o premere Enter per completare la riga. Premere F4 o i pulsanti per con-vertire le modifiche e si ottiene la seguente visualizzazione:

Ripetere la procedura � precedente per la riga successiva con l'istruzione RESET per C0 (RST C0)e la visualizzazione diventa:

Aggiunta di nuovi blocchi di programma Modifica dello schema a contatti

8 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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8.6 Inserimento di nuovi blocchi di programma

Le due righe seguenti (incorniciate i rosso) vengono inserite dopo la riga 11.

� Con il cursore all'inizio della riga 16, selezionare Insert Line dal menu Edit quindi:

� Inserire la prima nuova riga come mostrato sopra e premere F4 o i pulsanti perconvertire.

Ripetere le procedure dei passi� e� precedenti per la seconda nuova riga. Premere poi F4 ouno dei pulsanti .

Lo schema a contatti finale COMPACT_PROG2 modificato viene mostrato nella pagina successiva.

Modifica dello schema a contatti Inserimento di nuovi blocchi di programma

Manuale di istruzione GX Developer 8 - 7

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Salvare COMPACT_PROG2 usando il pulsante o selezionare Save dal menu Project.

Inserimento di nuovi blocchi di programma Modifica dello schema a contatti

8 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

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9 Funzioni di cancellazione

9.1 Panoramica

Quando si modifica uno schema a contatti può essere necessario non solo fare aggiunte alprogramma, ma anche cancellare alcune sue parti.

Il progetto COMPACT_PROG3 viene usato per mostrare come è possibile cancellare:

� Un contatto di ingresso.

� Parte di una riga.

� Una riga intera.

� Più di una riga contemporaneamente.

Dopo aver eseguito tutte le cancellazioni, COMPACT_PROG3 appare come mostrato di seguito:

Prima di eseguire ulteriori modifiche, salvare COMPACT_PROG2 in COMPACT_PROG3, usando laprocedura descritta in precedenza:

Funzioni di cancellazione Panoramica

Manuale di istruzione GX Developer 9 - 1

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9.2 Cancellazione di un contatto di ingresso

Accertarsi che COMPACT_PROG3* sia visualizzato e in modo OVERWRITE.

* NB: In un primo momento COMPACT_PROG3 è identico a COMPACT_PROG2.

� Spostare il cursore sul contatto normalmente chiuso X1.

� Selezionare la riga orizzontale con il tasto funzione F9 per cancellare il contatto X1

Selezionare OK ed il contatto X1 viene cancellato.

Premere F4 o i pulsanti per convertire le modifiche e la visualizzazione diviene:

Cancellazione di un contatto di ingresso Funzioni di cancellazione

9 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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9.3 Cancellazione di una diramazione

Il ramo all'attuale riga 5 verrà ora cancellato.

� Spostare il cursore sul ramo della riga 5 come mostrato di seguito:

� Dal menu Edit, selezionare Delete Line o usare i tasti "Shift+Delete".

La visualizzazione diventa:

Premere F4 o dei pulsanti per convertire le modifiche:

Funzioni di cancellazione Cancellazione di una diramazione

Manuale di istruzione GX Developer 9 - 3

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9.4 Cancellazione di una riga singola

Verrà ora cancellata l'intera riga 5.

� Spostare il cursore all'inizio della riga 5 (lato destro del passo dello schema). Selezionare epoi oppure più semplicemente, premere assieme i tasti "Shift+Delete". La riga vieneimmediatamente cancellata e la visualizzazione diviene la seguente:

È ricordarsi di premere F4 o fare click sui pulsanti per convertirele modifiche dopo la . In questo caso GX-Developer fornisce alcunaindicazione che al codice perché il codice modificato è statocancellato!

Dopo la conversione, notare la modifica dei numeri di riga:

Cancellazione di una riga singola Funzioni di cancellazione

9 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

Nota: Il numero di riga cambia dopo la conversione!

Si osservi che la numerazione delle righe non è cambiata.

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9.5 Cancellazione di righe multiple

Si evidenziano più percorsi di corrente cliccando su un’istruzione, tenendo premuto il tasto sinistrodel mouse e muovendo il puntatore nell’area desiderata.

� Fare click e mantenere premuto il pulsante sinistro del mouse sullariga 5. Mentre si mantiene premuto il pulsante sinistro, trascinare diagonalmente il mouseverso destra e in basso fino ad arrivare sopra alla funzione "RST C0" all'estrema destra della riga22. Rilasciare il pulsante del mouse come mostrato di seguito:

� Premere il tasto "DEL" della tastiera. Tutte le istruzioni selezionate vengono cancellate e lavisualizzazione diventa:

Infine, salvare il file usando il pulsante .

Funzioni di cancellazione Cancellazione di righe multiple

Manuale di istruzione GX Developer 9 - 5

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Cancellazione di righe multiple Funzioni di cancellazione

9 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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10 Documentazione del programma

Forse una delle maggiori difficoltà più comunemente incontrata dagli ingegneri e tecnici dimanutenzione che lavorano sugli impianti è la quasi totale mancanza di documentazione adeguatadei listati dei programmi PLC.

Non esiste nessuna reale giustificazione per i programmi scarsamente documentati; la maggior partedei software di programmazione per PLC offre abbondanti funzionalità per le annotazioni nel soft-ware. Il software mal documentato è totalmente inaccettabile in qualsiasi situazione! Ladocumentazione è necessaria perché l'autore del programma possa comunicare metodi diprogrammazione, strutture e organizzazione utilizzati nel codice a terzi che devono essere in grado dieseguire compiti di manutenzione o di modifica.

GX Developer offre una vasta gamma di strumenti di documentazione per consentire che il codice siacompletamente leggibile e decifrabile da altri programmatori, tecnici di manutenzione o terzi chepossono venire coinvolti con il funzionamento, la ricerca guasti o la manutenzione di un particolaresistema.

10.1 Nuovo programma di esempio: COMPACT_PROG4

Verrà realizzato il nuovo programma di esempio COMPACT_PROG4 per poter dimostrare l'uso deglistrumenti di documentazione e annotazione previsti da GX Developer.

� Dal menu Project , selezionare New Project o premere semplicemente il tasto .La visualizzazione diviene ora la seguente:

Notare l'aggiunta del titolo del programma "Esempio di documentazione" nel campo del titolo.

Documentazione del programma Nuovo programma di esempio: COMPACT_PROG4

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 1

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� Inserire ora il seguente schema a contatti usando i metodi descritti nelle sezioni precedenti delcorso:

COMPACT_PROG4

NOTA È anche possibile inserire [comandi funzione] direttamente invece di utilizzare per prima la

funzione parentesi quadra . Digitare semplicemente da tastiera la funzione e GX Developeraccetta automaticamente l'inserimento. Questo consente un veloce inserimento dei dati,riducendo il numero di tasti premuti.

Nuovo programma di esempio: COMPACT_PROG4 Documentazione del programma

10 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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10.2 Annotazioni nel programma

Punti generali

La sezione seguente si occupa dei diversi metodi e funzioni offerte da GX Developer per le annota-zioni nel programma. Prima di procedere con la descrizione di queste procedure, è necessario chiarirealcuni punti relativi alle opzioni per incorporare 'dichiarazioni' e 'note' nel codice sorgente, ed al dow-nload degli elementi annotati nella CPU del PLC insieme al programma.

Differenze

Le impostazioni che seguono dipendono dalla serie del PLC selezionato.

Dichiarazioni/Note

Le intestazioni dei percorsi di corrente (chiamate GX Developer Statements) servono a spiegare edarticolare il programma, e sono intese a migliorare e rendere più rapida la comprensione del pro-gramma. GX Developer offre la possibilità di memorizzare statements e note nel PLC. Ciò è di vantag-gio in caso di manutenzione e diagnostica.

Se si seleziona Embedded, nel codice del programma vengono integrati statements e note, che sonotrasferite a PLC con il programma. Nei controllori MELSEC della famiglia FX, quest’opzione non èdisponibile, e non può quindi neanche essere selezionata. Per i controllori MELSEC System Q, Embed-ded è l’impostazione predefinita. Separate significa archiviare nel raccoglitore di progetto intesta-zioni di percorsi di corrente e note. Leggendo il programma dalla CPU, queste informazioni sonovisualizzate solo se nel PC è presente un progetto con questi dati.

Commenti

È possibile memorizzare a PLC anche commenti ad operandi. In tal caso, il programma commentatopuò essere visualizzato anche su un PC, su cui si disponga di GX Developer, ma non del programmacompleto. Il trasferimento di commenti nel PLC non è automatico, ma deve essere impostato nelmenu Online.

Documentazione del programma Annotazioni nel programma

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 3

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Se i commenti devono essere inviati alla CPU del PLC, è necessario preallocare un'area di memoria tra-mite l'editor dei parametri PLC. Questa memoria riservata non è più disponibile per il codice del pro-gramma.

Pulsanti della barra strumenti di annotazione:

Per selezionare le diverse opzioni di annotazione, sono disponibili tre pulsanti:

Significati, da sinistra a destra: commenti operandi (Device comment), intestazioni percorsi di cor-rente (Statements) e note (Notes). Questi comandi possono essere utilizzati nella modalità di scritturadi GX Developer. Cliccare una volta su un comando, per abilitare la funzione voluta, e ancora una volta,per disabilitarla di nuovo.

Annotazioni nel programma Documentazione del programma

10 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

Riservare memoria peri commenti.

Abilitare qui iltrasferimento dicommenti.

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10.3 Commenti

Il commento di un operando è una breve descrizione dell’operando, assegnata fissa ad un operando.I commenti agli operandi possono essere elaborati in un file indipendentemente dalla programma-zione oppure essere inseriti nel corso della programmazione, al momento di impostare un dispositivo.

10.3.1 Metodo diretto su schermo

Si possono inserire commenti durante la programmazione.

� Visualizzando sullo schermo il programma COMPACT_PROG4, selezionare il pulsante di modoCommenti:

� Inserire il commento "START" nella casella di testo, poi premere Enter o fare click su OK.

Spostare il cursore su X1 e premere o fare doppio click con il mouse su X1. Ripetere per l'uscitaY0 ed inserire il commento come indicato di seguito:

Notare che tutti i dispositivi X0, X1 e Y0 verranno automaticamente visualizzati dal programma con ilcommento allegato.

Documentazione del programma Commenti

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 5

Per esempio, per inserire un commento per ildispositivo X0, posizionare il cursore sopra ilcontatto X0 e premere 'Enter' o fare doppioclick con il mouse sul contatto. Compare lafinestra sulla destra:

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10.3.2 Elenco dati di progetto (finestra di navigazione)

Inserimento commento, metodo inserimento tabellare

I commenti possono essere inseriti anche usando il metodo dell'inserimento tabellare.

Quando si devono commentare gruppi di dispositivi, ad esempio ingressi e uscite, è preferibile poterinserire i commenti in una tabella. GX Developer offre questo metodo di inserimento dati per mezzodell'opzione file Device Comment nella finestra di navigazione.

Per inserire commenti nella tabella, fare doppio click sulla cartella Device comment nella finestraProject Data List:

Commenti Documentazione del programma

10 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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10.3.3 Formato del commento

NOTA GX Developer esegue la funzione di a capo automatico del testo ad una lunghezza predefinitadalla funzione Comment format del menu View:

Il formato di default è 4 righe da 8 caratteri, ma può essere modificato usando il menu precedente e leimpostazioni di sistema avanzate, descritte successivamente e nelle note del corso avanzato.

NOTA Quando si introduce il testo nella finestra di dialogo, accertarsi di inserire manualmente gli spazidi riempimento appropriati all'interno della stringa, in modo da visualizzare correttamente ilcommento. Ricordarsi che GX Developer esegue il ritorno a capo automatico in base al formatoimpostato del testo.

Tornare all'editor principale dello schema facendo un doppio click sulla selezione file Main usando lafinestra dell'elenco dati di progetto sulla sinistra dello schermo:

Da ora in poi sarà conveniente utilizzare questa finestra dei dati di progetto per muoversi facilmentefra visualizzazioni ed editor.

Documentazione del programma Commenti

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 7

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Completare il commento del programma a contatti come segue:

Commenti Documentazione del programma

10 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

Ricordarsi che questa finestra può essere visualizzata

o nascosta tramite il pulsante oppure selezionandoo deselezionando la voce Project Data List nel menuView.

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10.4 Dichiarazioni

Le dichiarazioni consentono di aggiungere una descrizione dettagliata sopra ai blocchi di pro-gramma, per descrivere il funzionamento o la funzionalità. Le dichiarazioni possono anche essere uti-lizzate per offrire una descrizione generale o un titolo al programma o ad una routine.

L’intestazione di ciascun percorso di corrente è presentata in una riga e può comprendere fino a64 caratteri. Si possono inserire 15 righe di statements per percorso di corrente.

� Visualizzando sullo schermo il programma COMPACT_PROG4, selezionare il pulsante di modo

Statement:

� Posizionare il cursore dovunque sul blocco di programma (segmento) a cui si vuole collegare ladichiarazione. Premere 'Enter' o fare doppio click con il mouse sul blocco di programma.

Inserire il testo della dichiarazione nella finestra di dialogo:

Una volta inserito il testo della dichiarazione, è necessario premere F4 o fare click sui pulsanti

per convertire le modifiche al codice sorgente del programma.

Documentazione del programma Dichiarazioni

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 9

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� Posizionare le dichiarazioni sul programma a contatti come segue:

Dichiarazioni Documentazione del programma

10 - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

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10.5 Note

Le note consentono di aggiungere una descrizione testuale alle funzioni di uscita di un programmaa contatti. Questo aiuta a descrivere il funzionamento di singole righe o funzioni di uscita nelprogramma. Le 'Note' sono giustificate sul lato destro del programma a contatti.

� Visualizzando sullo schermo il programma COMPACT_PROG4, selezionare il pulsante di modo

Note:

� Posizionare il cursore sopra la bobina di uscita o la funzione nel blocco programma (segmento)a cui si vuole collegare la 'Nota'. Premere o fare doppio click con il mouse sul blocco diprogramma.

Inserire il testo della 'Nota' nella finestra di dialogo:

Completare lo schema a contatti come segue:

Documentazione del programma Note

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 11

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10.6 Alias

Un Alias fornisce un metodo di riferimento incrociato per i numeri di I/O del PLC che sono collegatifisicamente a dispositivi di sistemi esterni. Ad esempio: l'ingresso X0 può essere collegato al pulsantedi Start su una macchina, il cui riferimento sullo schema circuitale esterno è SW1. SW1 può essereelencato come Alias per X0 nella lista dei commenti, in modo da costituire un collegamento efficacecon il listato del programma PLC.

Esampio:

� Dalla finestra dei dati di progetto, aprire la lista commenti.

� Fare doppio click con il mouse sulla colonna alias per X0 ed inserire il testo "SW1".

Ripetere questa azione per il resto dei dispositivi X, come mostrato:

Modificare il riferimento di visualizzazione per mostrare i dispositivi che iniziano con Y0.Ripetere l'azione del passo � per Y0 e Y1 con i dati indicati:

Alias Documentazione del programma

10 - 12 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Nella finestra elenco dati di progetto, fare click su Program e Main per tornare alla visualizza-zione a contatti.

La visualizzazione diviene ora la seguente

Documentazione del programma Alias

Manuale di istruzione GX Developer 10 - 13

� Dal menu View, fare click su Alias.

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Come si può vedere, nella visualizzazione i nomi dei dispositivi sono stati sostituiti con gli alias.

Gli alias ed i nomi dei dispositivi possono anche essere visualizzati insieme. Per questo, fare click sulmenu Viewe selezionare Alias Format Display. Selezionare Arrange With Device And Display per cui:

In questo caso la visualizzazione a contatti diventa:

Alias Documentazione del programma

10 - 14 MITSUBISHI ELECTRIC

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11 Assegnazione I/O

11.1 Controllo dei campi di input/output

I campi di input/output disponibili sui PLC della serie FX possono essere controllati tramite unparametro del PLC.

� Dalla finestra Project Data List, aprire l'opzione Parameter facendo doppio click sulle iconedella cartella e del file:

� Una volta aperta la finestra, fare click sulla scheda 'I/O Assignment' sulla parte alta della finestra:

Assegnazione I/O Controllo dei campi di input/output

Manuale di istruzione GX Developer 11 - 1

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Il campo disponibile per l'allocazione viene mostrato nella colonna di destra. A seconda dellaconfigurazione attualmente usata, si possono modificare i valori di inizio e fine dei campi. Usareil pulsante Check per controllare la validità dei campi modificati.

Controllo dei campi di input/output Assegnazione I/O

11 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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12 Scaricamento (download) di unprogetto in un PLC

12.1 Configurazione comunicazione

Le note seguenti descrivono come è possibile eseguire il download del progetto COMPACT_PROG4in un PLC della serie FX.

Prima di poter trasferire il programma nel PLC, questo deve essere collegato al dispositivo diprogrammazione e l'alimentazione del controllore deve essere inserita.

� Dal menu Online, selezionare Transfer Setup:

Compare la finestra seguente:

Scaricamento (download) di un progetto in un PLC Configurazione comunicazione

Manuale di istruzione GX Developer 12 - 1

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� Fare doppio click con il mouse sul pulsante giallo PC side I/F – Serial facendo comparire laseguente finestra di dialogo:

Fare click sul pulsante Connection Test per controllare che la comunicazione PC-PLC sia corretta:

Deve comparire il messaggio seguente:

� Fare click su OK per chiudere il messaggio.

Se viene visualizzato un messaggio di errore, controllare i collegamenti e le impostazioni con il PLC.

Configurazione comunicazione Scaricamento (download) di un progetto in un PLC

12 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

Selezionare RS-232C ed una porta COM appro-priata come mostrato, e fare click su OK.

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12.1.1 Percorso configurazione connessione

� Per ottenere una rappresentazione grafica del percorso della connessione, selezionare il pul-sante System image.

NOTA Quando si usa una porta seriale standard RS232 per comunicare con il PLC, se la porta COMselezionata è già collegata con un altro dispositivo, ad esempio un mouse, occorre selezionareun'altra porta seriale libera.

� Selezionare OK per chiudere la finestra System image e tornare alla finestra Connection setup .

Fare poi click sul pulsante OK per chiudere la finestra Transfer Setup. Se si abbandona la fine-stra Transfer Setup tramite il pulsante Close, le impostazioni non vengono salvate.

Scaricamento (download) di un progetto in un PLC Configurazione comunicazione

Manuale di istruzione GX Developer 12 - 3

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12.2 Cancellazione memoria PLC

È sempre consigliabile cancellare la memoria del PLC prima del suo utilizzo. Questo è particolarmenteimportante quando si riutilizza l'unità centrale. Questo assicura che non ci siano altri programmipresenti nel PLC prima di scrivere del nuovo codice nella memoria.

Procedura:

� Selezionare Clear PLC Memory dal menu Online:

� Viene allora visualizzata questa finestra di dialogo. Spuntare PLC memory, Data device e Bitdevice, per azzerare del tutto il PLC. Cliccare poi su Execution.

Cancellazione memoria PLC Scaricamento (download) di un progetto in un PLC

12 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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12.3 Scrittura del programma nel PLC

In alternativa, fare click sul pulsante dalla barra strumenti.

CONSIGLIO Abituarsi ad usare i pulsanti della barra strumenti; fanno risparmiare molto tempo!

La visualizzazione diviene ora la seguente:

In questa finestra di dialogo è possibile scegliere quali componenti del progetto si vogliono trasferirenel PLC. Mentre alla prima messa in funzione occorre trasferire il programma e i parametri del PLC, inseguito basta trasferire il solo programma, ad esempio dopo una modifica.

Scaricamento (download) di un progetto in un PLC Scrittura del programma nel PLC

Manuale di istruzione GX Developer 12 - 5

� Dal menu principale, selezionare Online e poi Writeto PLC.

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� Selezionare il pulsante Param+Prog della finestra per abilitare il download del programmae dei parametri del progetto COMPACT_PROG4.

Selezionare Execute per far comparire la finestra di dialogo seguente:

Occorre poi confermare di nuovo il trasferimento.

Selezionare Yes per eseguire il download dei parametri e del programma principale nel PLC.

Durante il trasferimento del programma, lo stato del trasferimento viene mostrato sullo schermo:

Scrittura del programma nel PLC Scaricamento (download) di un progetto in un PLC

12 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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Quando il trasferimento è terminato, compare il seguente messaggio:

� Fare click su OK per chiudere la finestra di dialogo.

Il programma è stato trasferito con successo.

Scaricamento (download) di un progetto in un PLC Scrittura del programma nel PLC

Manuale di istruzione GX Developer 12 - 7

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12.4 Riduzione del numero di passi trasferiti nel PLC

Quando è stato scaricato il progetto COMPACT_PROG4, la grandezza di default del programma era di8000 passi. Tuttavia, dato che COMPACT_PROG4 possiede solo 15 passi, questo comporta che irestanti 7985 passi contengono tutti delle istruzioni NOP (No Operation). Questo viene utilizzato percancellare il contenuto delle zone di memoria non utilizzate. GX Developer dalla versione 8.0 in avantiesegue automaticamente il download dei soli passi di programma utilizzati, fino alla istruzione END.Versioni precedenti del programma considerano questa funzione una opzione.

Il tempo necessario per scrivere un programma in un PLC con versioni di GX Developer inferiori allaV8.0, oppure quando si usano basse velocità di comunicazione sulle porte seriali, può esseredrasticamente ridotto usando la procedura seguente:

� Controllare che l'unità centrale sia commutata su "Stop".

� Selezionare Write to PLC.

Selezionare il pulsante Param+Prog e selezionare la scheda Program.

La visualizzazione diventa ora come mostrato di seguito.

Riduzione del numero di passi trasferiti nel PLC Scaricamento (download) di un progetto in un PLC

12 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

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Nella colonna Range type, selezionare Step range ed inserire l'ultimo passo del programma(numero di passo dell'istruzione END). La visualizzazione diviene ora la seguente:

NOTA Il numero di passo specificato sopra per End deve essere identico all'ultimo numero di passo delloschema a contatti, cioè al passo corrispondente all'istruzione 'END'.

A seconda del PLC usato e della memoria utilizzata, il numero totale di passi del programma puòessere diverso.

� Selezionare Execute e rispondere Yes per scrivere i parametri e solo i passi utilizzati del pro-gramma COMPACT_PROG4 nel PLC.

Scaricamento (download) di un progetto in un PLC Riduzione del numero di passi trasferiti nel PLC

Manuale di istruzione GX Developer 12 - 9

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Riduzione del numero di passi trasferiti nel PLC Scaricamento (download) di un progetto in un PLC

12 - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

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13 Esecuzione del progetto

Per eseguire il progetto COMPACT_PROG4, facendo riferimento allo schema a contatti su GX Devel-oper, procedere come segue:

� Sull'unità centrale FX, portare il selettore di modo in posizione RUN.

� Commutare l'interruttore X0 ON e poi OFF. Y0 rimane ON.

Azionare ripetutamente l'interruttore X2 ed osservare che dopo 10 volte, la spia Y1dell'attrezzatura di test inizia a lampeggiare con frequenza 1Hz.

Azionare momentaneamente l'interruttore X3 ed osservare che Y1 diventi OFF. (Notare che perla funzione RESET viene usato un contatto normalmente chiuso e che X3 deve essere ON perabilitare il conteggio.)

� Azionare momentaneamente X1 e notare che Y0 commuta su OFF.

Esecuzione del progetto

Manuale di istruzione GX Developer 13 - 1

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Esecuzione del progetto

13 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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14 Monitoraggio

14.1 Monitoraggio del programma di esempioCOMPACT_PROG4

In modalità Monitoraggio, nel programma sono visualizzati in più gli stati degli operandi. Il PLC deveessere acceso e collegato all’unità di programmazione.

Per monitorare lo schema a contatti di COMPACT_PROG4, procedere come segue.

� Dal menu principale, selezionare Online.

� Selezionare Monitor

Selezionare Start Monitoring (All Windows)

NOTA Uso del tasto funzione F3 – :come si può vedere dalla figura, il tasto F3 è una alternativa ai menu a tendina per l'avviamentodel monitoraggio.

Monitoraggio Monitoraggio del programma di esempio COMPACT_PROG4

Manuale di istruzione GX Developer 14 - 1

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In alternativa, usare l'icona per avviare il modo monitor.

La figura che segue mostra lo schema a contatti COMPACT_PROG4, in modo Monitor.

Ripetere le operazioni descritte nel capitolo precedente. I valori attuali di conteggio si vedono sotto airiferimento del contatore. Tutti i contatti e le bobine nello stato vero (ON) sono visualizzati in blu:

Monitoraggio del programma di esempio COMPACT_PROG4 Monitoraggio

14 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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14.2 Monitoraggio dati tabellare

Il monitoraggio dati tabellare è un metodo alternativo per il monitoraggio delle condizioni deglielementi dello schema a contatti. Consente la visualizzazione dello stato di molti dispositivi, oltre aquelli della finestra del monitor dello schema attivo.

Per attivare il monitoraggio dati tabellare, procedere come segue:

� Dal menu principale, selezionare Online.

� Selezionare Monitor.

Selezionare Entry Data Monitor quindi:

In alternativa, premere il pulsante dalla barra strumenti.

Compare la finestra seguente.

Monitoraggio Monitoraggio dati tabellare

Manuale di istruzione GX Developer 14 - 3

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Selezionare Register devices per far comparire las eguente finestra:

� Inserire i seguenti nomi di dispositivo nella finestra, usando il pulsante Register, e premere Can-cel per concludere:

– C0

– X0

– X1

– X2

– X3

– Y0

– Y1

– M8013

� Per chiudere la finestra dopo aver inserito l'ultimo dispositivo, fare click su Cancel.

Monitoraggio dati tabellare Monitoraggio

14 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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Fare click sul pulsante Start Monitor facendo comparire la finestra seguente, che fornisce unmonitoraggio continuo dei valori delle voci elencate:

La visualizzazione precedente mostra tutti gli attributi dei dispositivi visualizzati.

Descrizione delle colonne:

– Dispositivo

Il nome del dispositivo MELSEC da monitorare.

– ON/OFF/Current

Valore dell'accumulatore del dispositivo (valore corrente)

– Setting Value

Costante / valore di preset (dove applicabile)

– Connect

La condizione digitale del contatto.

– Coil

Lo stato digitale della bobina (dove applicabile)

– Device Comment

Il commento del dispositivo specifico (se usato).

NOTE Per cancellare dispositivi dalla finestra di monitoraggio, usare i tasti freccia su e giù della tastieraper evidenziare il dispositivo desiderato e premere il pulsante Delete the device.

Per cancellare tutti i dispositivi registrati nella finestra del monitor, selezionare il pulsante Deleteall devices.

Monitoraggio Monitoraggio dati tabellare

Manuale di istruzione GX Developer 14 - 5

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14.3 Monitoraggio combinato schema e tabellare

Usando Windows è possibile monitorare sia lo schema a contatti che tabellare.

� Dal menu principale, selezionare Window.

� Selezionare Tile horizontally:

La finestra dello schema a contatti viene quindi visualizzata insieme alla finestra del monitordati tabellare:

Monitoraggio combinato schema e tabellare Monitoraggio

14 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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14.4 Funzione test dispositivo

È possibile utilizzare il dispositivo di programmazione (in questo caso il PC) anche per modificaredirettamente i valori dei dispositivi durante il test del programma. Per esempio, se è necessario unsegnale d'ingresso da un interruttore determinato per iniziare un processo, è possibile attivare l'inter-ruttore dal PC e continuare ad osservare l'esecuzione del programma.

EATTENZIONE:Prestare estrema attenzione durante l'uso di questa funzione! La modifica dello stato dei di-spositivi indipendentemente dal programma può provocare situazioni potenzialmente peri-colose sia per il personale che per le apparecchiature!

L'esecuzione da parte del programma ha priorità maggiore nel controllo dei dispositivi, quali le uscite.La funzione di test dispositivo modifica questi dispositivi solo temporaneamente per eseguire il test,ritornando subito dopo allo stato loro assegnato dal programma.

La funzione di test dispositivi può essere attivata in diversi modi.

– Nel menu Online, fare click su Debug e poi su Device test.

Monitoraggio Funzione test dispositivo

Manuale di istruzione GX Developer 14 - 7

– In modo Monitor è possibileattivare la funzione DeviceTest (test dispositivo) selezio-nando un dispositivo nell'edi-tor e facendo click con il pul-sante destro del mouse.

Con alcune altre funzioni ditest, Device Test può essereselezionato nella finestra didialogo della funzione.

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– Oppure fare click sullo strumento della barra strumenti.

Tutte le azioni sopra descritte aprono la finestra di dialogo Device Test:

Funzione test dispositivo Monitoraggio

14 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

Dispositivi a bit (ingressi, uscite, relé ecc.):Set (forzamento ON),

Reset (forzamento OFF)o cambia stato (forzamento alternato).

Selezionare dispositivi a word: Su alcuni PLCè possibile alterare il contenuto del buffer di

memoria dei moduli funzione speciali. Per questoè necessario specificare sia l'indirizzo di partenza

del modulo che gli indirizzi del buffer di memoria.

Valore da scrivere sul dispositivo a word.Fare click su Set per scrivere il valore.

Storico dei test su dispositivi eseguiti.È possibile ricercare dispositivi selezionati con

i pulsanti sulla destra. Clear cancella tuttele voci dall'elenco storico.

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15 Verifica del programma

Si possono verificare situazioni in cui, dopo numerose modifiche ad un progetto PLC, il programmanel PLC può essere diverso da quello memorizzato su disco.

È tuttavia possibile verificare se il programma memorizzato nel PLC e quello su disco sono identici, o,in caso contrario, quali sono le differenze.

Inoltre, quando si deve monitorare un programma, è molto utile poter visualizzare lo schema acontatti documentato mentre viene monitorato.

Esiste però la difficoltà per cui non è sempre conveniente memorizzare la documentazione(commenti, dichiarazioni e note) nel PLC stesso, a causa della notevole quantità di memorianecessaria per memorizzare questi dati.

Tuttavia, il monitoraggio eseguito utilizzando il programma memorizzato su disco, che contieneanche la documentazione, consente di monitorare più efficacemente il progetto.

È quindi essenziale, prima di monitorare il progetto, verificare che il progetto memorizzato su disco equello residente nel PLC sono identici.

15.1 Verifica di un programma di esempio

Per dimostrare la funzione di verifica, verrà utilizzato un nuovo breve programma.

� Inserire il programma che segue.

Convertire e trasferire il programma nel PLC come mostrato a pagina successiva.

Verifica del programma Verifica di un programma di esempio

Manuale di istruzione GX Developer 15 - 1

� Nel menu Project, selezionare New Project.

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Modificare il programma su disco rigido come mostrato di seguito. Ad uno sguardo superficiale idue programmi sembrano identici, ma quasi tutte le istruzioni ed i dispositivi sono stati modifi-cati. La funzione è quindi completamente differente dal programma memorizzato nel PLC.

Verifica di un programma di esempio Verifica del programma

15 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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Compare la finestra seguente:

Verifica del programma Verifica di un programma di esempio

Manuale di istruzione GX Developer 15 - 3

� Select and click to start theverification.

� Selezionare Param+Prog e fare click su Executeper iniziare la verifica.

� Nel menu Online, selezionare Verify with PLC.

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Quando la procedura di verifica è stata completata, la visualizzazione che segue mostra ledifferenze trovate fra i due programmi:

Verifica di un programma di esempio Verifica del programma

15 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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16 Trasferimento seriale - Upload(caricamento)

Esistono due possibili scenari in cui è necessario trasferire il programma dal PLC in GX Developer:

� Quando i file sorgenti di GX Developer non sono disponibili; è quindi necessario caricare ilprogramma presente nel PLC e salvarlo successivamente in GX Developer in modo da creare unsalvataggio del codice PLC nudo. Il programma può poi essere documentato utilizzandoinformazioni dagli schemi elettrici e tecniche di reverse engineering.

� Si possono verificare circostanze in cui è necessario conoscere quale sia il programma residentenel PLC. Questo può essere dovuto ad una serie di modifiche effettuate al programma originale,se queste modifiche non sono state completamente documentate e salvate sul disco fisso.

Quindi, dopo aver verificato che il programma nel PLC è diverso da quello memorizzato su disco, ilprogramma in esecuzione nel PLC deve essere caricato (upload) in GX Developer e memorizzato sudisco rigido.

16.1 Upload del programma esempio

Di seguito viene descritto come eseguire l' upload di COMPACT_PROG4 dalla unità base FX per esseresalvato come COMPACT_PROG5. Si assume che il programma COMPACT_PROG4 sia ancora residentenel PLC:

� Chiudere il progetto attualmente caricato, selezionando Close project dal menu Project. (Que-sta operazione è facoltativa, perché GX chiede di chiudere un progetto aperto quando se necrea uno nuovo)

� Selezionare Project ed aprire un nuovo progetto con il nome COMPACT_PROG5:

Trasferimento seriale - Upload (caricamento) Upload del programma esempio

Manuale di istruzione GX Developer 16 - 1

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In alternativa, fare click sull'icona Read from PLC:

La visualizzazione diviene ora la seguente:

Upload del programma esempio Trasferimento seriale - Upload (caricamento)

16 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

Selezionare Online e Read from PLC.

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Selezionare il pulsante Param+Prog come mostrato sopra:

� Selezionare Execute per far comparire la finestra di dialogo seguente:

� Fare click su Yes.

Al termine del trasferimento, fare click sul pulsante Close della finestra di dialogo per chiuderela visualizzazione del trasferimento dati. Viene quindi visualizzato il programmaCOMPACT_PROG5 caricato dal PLC. (Era COMPACT_PROG4 residente nel PLC.)

Trasferimento seriale - Upload (caricamento) Upload del programma esempio

Manuale di istruzione GX Developer 16 - 3

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� Salvare COMPACT_PROG5.

NOTA Ricordarsi che l'uso del pulsante della barra strumenti è più veloce.

Upload del programma esempio Trasferimento seriale - Upload (caricamento)

16 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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17 Sequential Function Chart (SFC)

Il linguaggio Sequential Function Chart (SFC) è uno dei metodi grafici che possono essere utilizzati perla programmazione della gamma dei PLC MELSEC. Rappresentando chiaramente la sequenzaoperativa della macchina/apparecchiatura controllata dalla CPU, questo linguaggio rende facilitata lacomprensione dell'intero sistema e rende più semplice la programmazione.

Al contrario di un programma a contatti che viene eseguito completamente ad ogni scansione, unprogramma scritto in SFC viene eseguito solo in minima parte.

� SFC è un linguaggio grafico che fornisce una rappresentazione schematica delle sequenze diprogramma (vedi diagrammi di flusso).

� Il linguaggio Sequential Function Chart di GX Developer è compatibile IEC 1131.3, e basato sulpacchetto francese Grafcet (IEC 848)

� Si possono eseguire in linguaggio a diagramma funzionale sequenziale (SFC) i programmi ditutti i controller MELSEC, eccetto quelli della serie AnN e AnS.

� Struttura essenziale adatta per una rapida diagnostica

� Gli elementi di base sono passi con blocchi di azione e transizioni

� I passi consistono in una parte di programma eseguita quando viene soddisfatta unacondizione specificata nella transizione.

� Facile programmazione di compiti complessi, che vengono suddivisi in parti più piccole

� Ciascun elemento può essere programmato a contatti o a lista di istruzioni

� I passi SFC di GX Developer possono essere commutati fra lista istruzioni e contatti

Sequential Function Chart (SFC)

Manuale di istruzione GX Developer 17 - 1

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17.1 Elementi SFC

SFC è un linguaggio strutturato che consente una chiara rappresentazione di processi complessi. Unprocesso viene suddiviso in passi e transizioni.

17.1.1 Passi

Un passo rappresenta nessuna, una o diverse azioni. Una aziona può essere ad esempio il set di undispositivo booleano o l'avvio di un programma PLC.

Il programma chiamato può essere editato in qualsiasi linguaggio, compreso a l'SFC.

17.1.2 Transizioni

A ciascuna transizione viene assegnata un di transizione. Quando la condizione ditransizione è soddisfatta, viene attivato il passo successivo.

Le condizioni di transizione possono essere scritte usando qualsiasi editor, tranne lo stessolinguaggio SFC.

Elementi SFC Sequential Function Chart (SFC)

17 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

Controlla livello

Livello troppo basso

Serbatoio pieno

Riempi serbatoio

Spegni pompa

Fine

Transizione

Catena di passi

Passo

Transizione

Passo

Transizione

Passo

Passo: Riempi serbatoioAzione 1: Apri valvola

Azione 2: Inserisci pompa

Azione 3: ……

Azione n: ……

Serbatoio pieno LD livello max.

ST serbatoio pienoSpegni pompa

Transizione: Serbatoio pienoRiempi serbatoio

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17.1.3 Passo di inizializzazione

Ogni programma SFC inizia con il passo iniziale.

Il passo iniziale viene trattato come un qualsiasi passo. Al passo iniziale possono essere aggiunteazioni come a qualsiasi altro passo.

Sequential Function Chart (SFC) Elementi SFC

Manuale di istruzione GX Developer 17 - 3

Controlla livello Il passo di inizializzazione è evidenziato da undoppio bordo.

Livello troppo basso

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17.2 Regole per le sequenze

17.2.1 Divergenza in sequenze parallele

� Un ramo parallelo è consentito solo dopo una transizione.

� Prima di un ramo parallelo può esistere solo una transizione.

� Quando viene soddisfatta la condizione di transizione prima di un ramo parallelo, entrambii passi successivi vengono eseguiti indipendentemente uno dall'altro.

17.2.2 Convergenza di sequenze parallele

� Solo quando entrambi i passi 1 e 2 sono stati eseguiti e le condizioni di transizione sono TRUE, ilpasso successivo viene eseguito.

� La convergenza deve essere seguita da una transizione.

17.2.3 Divergenza in sequenze selettive

� La diramazione selettiva è possibile solo prima delle transizioni. Il passo che viene eseguitodipende da queste transizioni.

� Se diverse condizioni di transizione sono TRUE allo stesso tempo, la priorità di esecuzione è datadalla disposizione delle sequenze. La sequenza più a sinistra viene eseguita per prima.

Regole per le sequenze Sequential Function Chart (SFC)

17 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

Transizione 1

Il ramo parallelo è identificato da una doppia lineaorizzontale.

Passo 2 Passo 3

Passo 1

Passo 2

Passo 1

Passo 3

Transizione 2Transizione 1

La convergenza è identificata da una doppialinea orizzontale.

Passo 2Passo 1

Passo 3

Transizione

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17.2.4 Convergenza di sequenze selettive

Quando la condizione della transizione rispettiva diviene TRUE, viene eseguito il passo comunesuccessivo.

17.2.5 Salti

È possibile saltare in una sequenza.

Quando nell'esempio precedente la condizione di transizione (transizione 2) per il salto diviene TRUE,i passi 2 e 3 non vengono eseguiti, ma viene attivato il passo 4.

Sequential Function Chart (SFC) Regole per le sequenze

Manuale di istruzione GX Developer 17 - 5

Passo 2Passo 1

Passo 3

Transizione 2Transizione 1

Passo 1

Passo 3

Transizione 2Transizione 1

Transizione 3

Transizione 4

Passo 4

Passo 2

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17.2.6 Passi di ingresso e uscita

I passi di ingresso e uscita possono essere utilizzati per saltare avanti e indietro. Il nome del passo diuscita ed il passo di ingresso corrispondente devono essere gli stessi.

Regole per le sequenze Sequential Function Chart (SFC)

17 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

Passo 2

Passo 3

Transizione 2

Transizione 1

Transizione 3 Transizione 4

Passo 4

Punto d’entrata

"Nome"

Passo 1

Punto d’uscita

"Nome"

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17.3 Esempio di programmazione in SFC

Lavaggio auto

Il processo di lavaggio è suddiviso in passi:

1. Una lampada indica lo stato di pronto dell'autolavaggio.

2. Dopo aver premuto il pulsante di start, il ponte con le spazzole si sposta avanti e indietro.L'acqua viene spruzzata sull'auto per ammorbidire lo sporco. Le spazzole vengono arrestate.

3. Il ponte si muove avanti e indietro facendo ruotare le spazzole.

4. Per asciugare l'auto, il ponte si muove ancora avanti e indietro, questa volta soffiando ariacompressa sull'auto. Le spazzole vengono nuovamente arrestate.

5. La fine del processo di lavaggio viene indicata da una luce lampeggiante.

Lista dei dispositivi usati

Sequential Function Chart (SFC) Esempio di programmazione in SFC

Manuale di istruzione GX Developer 17 - 7

Indietro Avanti

Posizione inizialePosizione avanti

Ingressi Uscite

X0 Ponte in posizione iniziale Y0 Ponte indietro

X1 Ponte in posizione avanti Y1 Ponte avanti

X2 — Y2 Acqua ON

X3 — Y3 Spazzole ON

X4 — Y4 Aria ON

X5 Pulsante Start Y5 Lampada "Finito/Pronto"

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17.4 Creazione di un blocco SFC

Selezionare Project -> New project nella schermata principale di GX Developer. Selezionare il tipo diPLC collegato, il tipo di programma SFC ed il nome del progetto.

Selezionare OK per far comparire la finestra di dialogo seguente:

Inserire i commenti per i dispositivi:

Creazione di un blocco SFC Sequential Function Chart (SFC)

17 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

Selezionare SFC.

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17.4.1 Schermata di editing dello schema SFC

� Zona per la visualizzazione del nome del progetto in editing, il numero di passi usati, il numerodi blocco visualizzato e così via

� Nomi dei menu sulla barra menu

� Icone sulla barra strumenti

� Visualizzazione elenco progetti

� Area editing schema SFC

� Area editing programma operazioni di uscita/condizioni di transizione (lato Zoom)

� Tipo CPU in editing

� Modo editing (sovrascrittura/inserimento)

Sequential Function Chart (SFC) Creazione di un blocco SFC

Manuale di istruzione GX Developer 17 - 9

� �

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17.4.2 Informazioni blocco

Selezionare Block Information dal menu Edit o fare click sull'icona della barra strumenti SFCper impostare le informazioni di blocco per il blocco corrente.

17.4.3 Editing del progetto

Inserimento blocco

Creazione di un blocco SFC Sequential Function Chart (SFC)

17 - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

Fare doppio click sulla riga numero 0.

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Inserimento logica per il passo

Fare click sul passo e poi nella "area editing programma operazione di uscita". Inserire le istruzioninecessarie come in qualsiasi programma a contatti.

Dopo aver inserito la condizione, questa viene visualizzata in grigio scuro e deve essere convertita.

Condizione di transizione

Fare click sulla transizione ed inserire le istruzioni nella "Area editing programma condizione ditransizione".

Sequential Function Chart (SFC) Creazione di un blocco SFC

Manuale di istruzione GX Developer 17 - 11

Converte/compila programma

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Dopo aver completato tutti i passi e le transizioni, il progetto appare come segue.

17.4.4 Trasferimento del progetto

Prima di poter trasferire il progetto nel PLC, tutti i blocchi devono essere convertiti. Usare l'icona mostratasulla sinistra. Fare poi click sull'icona Write to PLC per trasferire il programma nell'unità base FX.

17.4.5 Monitoraggio progetto

Lo stato del blocco può essere osservato commutando in modo . Il passo attivo (�) è eviden-ziato con sfondo blu. La condizione della transizione selezionata (�) viene mostrata nell'area di edi-ting della transizione (�).

Creazione di un blocco SFC Sequential Function Chart (SFC)

17 - 12 MITSUBISHI ELECTRIC

Condizione di transizione

Azioni assegnate

Converti/Compila tutti i programminon convertiti Scrivi a PLC

��

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18 Contatori

I contatori sono una parte molto importante di un sistema di controllo a sequenze.

I contatori possono essere utilizzati ad esempio:

– Per accertarsi che una determinata parte di una sequenza sia ripetuta un numero conosciuto divolte.

– Per contare il numero di articoli che viene caricato in un cartone.

– Per contare il numero di articoli che passano su un convogliatore in un tempo determinato.

– Per posizionare un componente prima di essere lavorato.

Configurazione del contatore

� I contatori occupano 3 passi della memoria di programma nei PLC della gamma FX.

� L'eccitazione della bobina del contatore provoca la registrazione di un conteggio sul fronte disalita dell'ingresso di eccitazione.

� Quando il registro del contatore è uguale al valore di preset, il contatto del contatore si chiude.

� Per riavviare il contatore è necessaria una istruzione RESET [RST] separata che azzera il registrodel contatore e commuta a OFF il suo contatto.

I programmi di esempio che seguono, mostrano diverse configurazioni e applicazioni dei contatori.

Contatori

Manuale di istruzione GX Developer 18 - 1

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18.1 Programma di esempio – COUNT DELAY

Il programma di esempio seguente COUNT DELAY mostra come è possibile utilizzare un contatore perprodurre un tempo di ritardo esteso.

Schema a contatti – COUNT DELAY

NOTE � Per inserire -[ PLS M0 ]- digitare quanto segue:

– pls

– m0

� Usare la stessa procedura per -[ RST C0 ]- cioè

– rst .

– c0

NB: La premuta del pulsante per aprire le parentesi quadre prima di inserire il testo del comandoè opzionale.

Programma di esempio – COUNT DELAY Contatori

18 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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Principio di funzionamento

� Riga 0

La chiusura dell'ingresso X0 ed il contatto normalmente chiuso del timer T0 forniscono un circu-ito capace di eccitare la bobina del timer T0.

Dopo 1 secondo, il timer T0 scade ed il suo contatto normalmente chiuso si apre, diseccitando iltimer per un tempo corrispondente ad un periodo di scansione.

Con la caduta del timer, il suo contatto si richiude eccitando ancora il timer.

Questo circuito 'suicida' costituisce in effetti un oscillatore a impulsi, i cui contatti si attivanoogni secondo.

� Riga 5

Con la momentanea chiusura dei contatti normalmente aperti di T0, viene inviato un impulso diconteggio al contatore C0 ogni secondo.

� Riga 9

Il contatore C0 conta gli impulsi di ingresso e quando il numero di impulsi eguaglia il valore K dipreset di 10, tutti i contatti di C0 si comportano come segue:

– Tutti i contatti normalmente aperti si CHIUDONO.

– Tutti i contatti normalmente chiusi si APRONO.

Il contatto normalmente aperto di C0 si chiude, eccitando così la bobina di uscita Y0. Quindi ilcircuito fornisce un segnale di uscita su Y0 10 secondi dopo la chiusura di X0. Il circuito puòquindi essere considerato come un temporizzatore esteso.

� Riga 11

Quando l'ingresso X0 si chiude, eccita una funzione speciale, conosciuta come impulso su fron-te di salita, PLS (Rising Pulse Edge).

Un circuito a impulso si attiva sulla chiusura di un ingresso, provocando l'eccitazione della suauscita associata, la memoria interna M0, per un tempo corrispondente ad un periodo di scansio-ne del programma. Di seguito sono mostrate le forme d'onda associate al circuito PLS.

Contatori Programma di esempio – COUNT DELAY

Manuale di istruzione GX Developer 18 - 3

T0Contact

1 Sec 1 Scan1 secondo 1 circuito a impulso

Uscita T0

X0

PLSM0

X0

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Anche se l'ingresso X0 rimane chiuso, il circuito a impulso non si riattiva fino a quando X0 si apree si chiude di nuovo.

� Riga 14

In base alle forme d'onda precedenti, si può vedere come ogni volta che X0 si attiva, viene ese-guita l'istruzione PLS M0 ed il contatto normalmente aperto di M0 si chiude momentaneamen-te, causando il reset a zero del contatore C0. Quindi, con l'azionamento dell'ingresso X0 ed il re-set del contatore C0 il ciclo si ripete.

Monitoraggio

Eseguire quanto segue:

� Aprire un nuovo progetto, nominandolo COUNT DELAY.

� Inserire lo schema a contatti mostrato a pagina 18-2.

� Salvare e convertire il programma.

� Scaricare il programma sul PLC FX.

� Monitorare lo schema a contatti COUNT DELAY. (Per avviare il monitoraggio, premere F3 o fare

click sull'icona ).

Programma di esempio – COUNT DELAY Contatori

18 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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18.2 Programma di esempio – Contatore BATCH

18.2.1 BATCH1

BATCH1 è un programma per contatore di batch con le specifiche seguenti:

� Usa l'ingresso X0 per azzerare il contatore C0.

� Usa l'ingresso X1 come impulso di conteggio del contatore.

� Dopo 10 impulsi l'uscita Y0 deve diventare ON.

� Il reset del contatore commuta OFF l'uscita Y0 ed abilita la ripetizione del conteggio.

Schema a contatti – BATCH1

Principio di funzionamento

� Riga 0

L'azionamento momentaneo di X0 resetta il contatore C0. Questo a sua volta provoca la com-mutazione su OFF di Y0 (riga 7).

� Riga 3

Ogni volta che X1 si chiude, il contenuto del contatore C0 si incrementa.

� Riga 7

Dopo che l'ingresso X1 è stato attivato 10 volte, i contatti di C0 si attivano per abilitare l'eccita-zione dell'uscita Y0.

Contatori Programma di esempio – Contatore BATCH

Manuale di istruzione GX Developer 18 - 5

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18.2.2 Modifiche al programma BATCH2

Modificare il programma BATCH1 in modo da ottenere la sequenza seguente:

� Dopo aver raggiunto il valore di conteggio 10, l'uscita Y0 si eccita e rimane ON solo per5 secondi.

� Dopo il ritardo di 5 secondi, avviene quanto segue:

– L'uscita Y0 si diseccita.

– Il contatore C0 viene azzerato automaticamente.

� Successivamente il contatore C0 conta un'altra volta fino a 10 e l'uscita Y0 si eccita di nuovoe rimane ON per 5 secondi.

Programma di esempio – Contatore BATCH Contatori

18 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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19 Programmazione online

Usando la funzionalità di programmazione ONLINE di GX Developer, è possibile modificare una rigadel progetto alla volta, anche se il PLC è in RUN.

In un processo continuo che non può essere arrestato, ad es. in una acciaieria, la programmazioneONLINE può essere il solo metodo per eseguire modifiche al programma.

EATTENZIONE:La programmazione ONLINE può essere pericolosa, dato che le modifiche inserite diventanoesecutive al periodo di scansione immediatamente successivo del programma.

Per dimostrare la funzionalità di programmazione online verrà utilizzato il progetto COUNT DELAY delcapitolo precedente.

19.1 Modifica del programma COUNT DELAY

Modifica del valore del contatore

Il contatore C0 cambia il suo valore da "10" (K10) a "20" (K20) mentre il PLC è in modo RUN, inserendoquindi una modifica online del programma.

� Salvare COUNT DELAY come COUNT MON.

� Aprire lo schema a contatti COUNT MON.

Accertarsi che il PLC sia in RUN.

Spostare il cursore sulla riga 5 e sull'uscita -C0 K10- come sotto indicato.

� Fare doppio click con il pulsante sinistro del mouse per ottenere le informazioni sull'uscita.

Programmazione online Modifica del programma COUNT DELAY

Manuale di istruzione GX Developer 19 - 1

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� Modificare i dettagli dell'uscita in:

Selezionare OK per far comparire la visualizzazione con la riga 5 in grigio.

Modifica del programma COUNT DELAY Programmazione online

19 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Compare ora il messaggio seguente:

� Selezionare Yes per abilitare il download delle modifiche del programma nel PLC. Compare lafinestra di dialogo seguente.

� Dopo l'esecuzione delle modifiche online, viene visualizzato il messaggio seguente:

� Selezionare OK.

� Eseguire il progetto COUNT MON e notare che il tempo dall'attivazione di X0 all'accensione diY0 è ora di 20 secondi.

� Salvare COUNT MON.

Programmazione online Modifica del programma COUNT DELAY

Manuale di istruzione GX Developer 19 - 3

Yes No

� Dal menu Convert, selezionare Convert(Online change).

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Modifica del programma COUNT DELAY Programmazione online

19 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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20 ISTRUZIONI FROM / TO

20.1 Scambio dati con moduli funzione speciali

Le funzionalità del controllore possono essere implementate con l'aggiunta dei cosiddetti "modulifunzione speciali" – ad esempio per la lettura di segnali analogici relativi a correnti e tensioni, per ilcontrollo di temperature e per la comunicazione con apparecchiature esterne (vedi sezione 2.9).

La comunicazione fra l'unità di base ed i moduli funzione speciali avviene per mezzo di due istruzioniparticolari: le istruzioni FROM e TO.

Ciascun modulo funzione speciale ha una zona di memoria assegnata come buffer per lamemorizzazione temporanea di dati, quali valori di misure analogiche o dati ricevuti. L'unità di basepuò accedere a questo buffer sia per leggere i valori memorizzati che per scrivere nuovi valori che ilmodulo può poi processare (le impostazioni per le funzioni del modulo, dati da trasmettere, ecc.).

Ciascuna cella del buffer di memoria può memorizzare 16 bit di dati.

ISTRUZIONI FROM / TO Scambio dati con moduli funzione speciali

Manuale di istruzione GX Developer 20 - 1

Unità di base Modulo funzione speciale

Buffer di memoriaMemoria dispositivo

TO

FROM

15Bit 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

Il buffer di memoria può avere fino a 32,767celle di memoria indirizzabili singolarmente.Le funzioni delle celle del buffer di memoriadipendono dai singoli moduli funzione speciali -per i dettagli, vedere la documentazione delmodulo.

Indirizzo 0 del buffer di memoria

Indirizzo 1 del buffer di memoria

Indirizzo 2 del buffer di memoria

:

:

Indirizzo n-1 del buffer dimemoria

Indirizzo n del buffer di memoria

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20.2 Istruzioni di accesso al buffer di memoria

Per utilizzare le istruzioni FROM e TO sono necessarie le informazioni seguenti:

– Il modulo funzione speciale da cui leggere o scrivere

– L'indirizzo della prima cella del buffer di memoria da cui leggere o scrivere

– Il numero di celle del buffer di memoria da cui leggere o scrivere

– La posizione dell'unità di base dove devono essere memorizzati i dati letti dal modulo o checontiene i dati da scrivere nel modulo.

Indirizzo del modulo funzione speciale

Dato che è possibile collegare diversi moduli funzione speciali ad un singolo controllore, ciascunmodulo deve avere un identificatore univoco in modo da poterlo indirizzare per il trasferimento deidati. A ciascun modulo viene assegnato automaticamente un ID numerico nel campo 0–7 (si possonocollegare un massimo di 8 moduli funzione speciali). I numeri vengono assegnati consecutivamente,nell'ordine in cui i moduli sono collegati al PLC.

Indirizzo di partenza nel buffer di memoria

È possibile accedere direttamente a ciascuno dei 32.767 indirizzi del buffer con notazione decimalenel campo 0–32,767 (FX1N: 0–31). Quando si accede a dati a 32 bit è necessario considerare che la celladi memoria con l'indirizzo inferiore memorizza i 16 bit meno significativi e la cella con l'indirizzo piùalto memorizza i bit più significativi.

Ciò significa che l'indirizzo di partenza dei dati a 32 bit è sempre l'indirizzo contenente i 16 bit menosignificativi della doppia word.

Istruzioni di accesso al buffer di memoria ISTRUZIONI FROM / TO

20 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

Modulo funzione speciale 0 Modulo funzione speciale 1 Modulo funzione speciale 2

24-

24+

SLDSLD

SLDL-

L-SLD

L-L-

L+L+

L+L+

FX

2N-4A

D-T

C

FX -4AD-PT2N

24-

24+

FX

2N-4D

A

V+V+

V+I+

I+V+

I+I+

VI-VI-

VI-VI-

FX -4DA2N

D / A

24-V+

V+V+

I+I+

V+I+

I+

24+VI-

VI-FG

FGVI-

VI-FG

Indirizzo n del buffer

Dato 32-bit

16 bit più significativi

Indirizzo n+1 del buffer

16 bit meno significativi

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Numero di unità dati da trasferire

La quantità di dati è definita dal numero di unità dati da trasferire. Quando si esegue una istruzioneFROM o TO come istruzione a 16 bit, questo parametro è il numero di word da trasferire. Nel caso delleversioni a 32 bit DFROM e DTO, il parametro specifica il numero di doppie word da trasferire.

Il valore da introdurre come numero di unità dati dipende dal modello di PLC che si sta utilizzando e sesi usa la versione a 16 bit o quella a 32 bit dell'istruzione FROM:

Sorgente o destinazione dati nell'unità di base

Nella maggior parte dei casi si leggono dati dai registri e si scrivono su un modulo funzione speciale,oppure si copiano dati dal buffer di un modulo verso i registri dati dell'unità di base. È tuttaviapossibile utilizzare uscite, relé e valori attuali dei timer e contatori come sorgenti e destinazioni deidati.

Esecuzione delle istruzioni attivata da impulso

Aggiungendo il suffisso P alle istruzioni, il trasferimento dati viene iniziato da un impulso di trigger. Inalcune applicazioni è meglio se il valore viene scritto nella destinazione o letto dalla sorgente in unsolo ciclo di programma. Questo può essere necessario ad esempio se altre istruzioni nel programmascrivono nella stessa destinazione o se l'operazione FROM o TO deve essere eseguita in un istantefinito.

Aggiungendo una "P" alle istruzioni FROM o TO (FROMP, TOP), questa verrà eseguita solo una volta,sul fronte di salita del segnale impulsivo generato dalla condizione di ingresso.

EATTENZIONE:La maggior parte dei buffer di memoria contiene celle a sola lettura in corrispondenza di alcu-ni indirizzi. I dati non possono essere scritti in queste zone. Altrimenti i dati del buffer di me-moria vengono corrotti, e qualche volta il modulo funzione speciale può guastarsi.

ISTRUZIONI FROM / TO Istruzioni di accesso al buffer di memoria

Manuale di istruzione GX Developer 20 - 3

Modello PLCCampo valido per numero unità dati da trasferire

Istruzione 16-bit (FROM-TO) Istruzione 32-bit (DFROM-DTO)

FX2N da 1 a 32 da 1 a 16

FX2NC da 1 a 32 da 1 a 16

FX3U da 1 a 32767 da 1 a 16383

Istruzione16-bit

D100

D101

D102

D103

D104

Indir. 5

Indir. 6

Indir. 7

Indir. 8

Indir. 9

D100

D101

D102

D103

D104

Indir. 5

Indir. 6

Indir. 7

Indir. 8

Indir. 9

Istruzione32-bit

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20.2.1 Buffer di memoria in lettura (FROM)

L'istruzione FROM viene utilizzata per trasferire dati dal buffer di un modulo funzione speciale versol'unità di base del controllore. Notare che questa è una operazione di copia – il contenuto dei dati nelbuffer del modulo non viene modificato.

Le quattro diverse istruzioni riportate nella tabella seguente sono disponibili come istruzioni dilettura:

� Indirizzo del modulo funzione speciale (da 0 a 7)

� Indirizzo di partenza del buffer (FX1N: 0–31, FX2N, FX2NC e FX3U: 0–32766). È possibile usare unacostante o un registro dati che contiene il valore.

� Destinazione dati nell'unità di base del controllore

� Numero di unità dati da trasferire

L'esempio precedente usa FROM per trasferire dati da un modulo convertitore digitale/analogicoFX2N-4AD con indirizzo 0. L'istruzione legge il valore attuale del canale 1 dal buffer con indirizzo 9 e loscrive nel registro dati D0.

Nell'esempio successivo viene usata la versione a 32 bit dell'istruzione per leggere dati dall'indirizzo 2nel modulo funzione speciale. L'istruzione legge 4 doppie word a partire dall'indirizzo 8 del buffer e liscrive nei registri dati D8–D15.

Nell'esempio successivo mostra l'uso della versione con trigger a impulso, FROMP. In questo caso ilcontenuto dei quattro indirizzi del buffer da 0 a 3 vengono trasferiti nei registri dati D10–D13 quandolo stato di segnale della condizione di ingresso passa da "0" a "1".

Istruzioni di accesso al buffer di memoria ISTRUZIONI FROM / TO

20 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

EsecuzioneDato 16-bit

(dato da 1 Word)

Dato 32-bit

(dato da 2 Word)

Eseguito ogni volta che la condizione commuta su ON FROM DFRO

Eseguito sul fronte di salita della condizione FROMP DFROP

FROM K0 K9 D0 K10

Schema a contatti Lista istruzioni

0 FROM K0 K9 D0 K1

� � � �� �� �

DFROM K2 K8 D8 K40

FROMP K0 K0 D10 K40

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20.2.2 Scrittura nel buffer di memoria (TO)

L'istruzione TO trasferisce (scrive) dati dall'unità di base del controllore al buffer di un modulofunzione speciale. Notare che questa è una operazione di copia, che non modifica i dati dellalocazione sorgente.

Le quattro diverse istruzioni riportate nella tabella seguente sono disponibili come istruzioni discrittura:

� Indirizzo del modulo funzione speciale (da 0 a 7)

� Indirizzo di partenza del buffer (FX1N: 0–31, FX2N, FX2NC e FX3U: 0–32766). È possibile usare unacostante o un registro dati che contiene il valore.

� Sorgente dati nell'unità di base del controllore

� Numero di unità dati da trasferire

Nell'esempio precedente il contenuto del registro dati D0 viene copiato nell'indirizzo 1 del buffer delmodulo funzione speciale 0.

ISTRUZIONI FROM / TO Istruzioni di accesso al buffer di memoria

Manuale di istruzione GX Developer 20 - 5

EsecuzioneDato 16-bit

(dato da 1 Word)

Dato 32-bit

(dato da 2 Word)

Eseguito ogni volta che la condizione commuta su ON TO DTO

Eseguito sul fronte di salita della condizione TOP DTOP

TO K0 K1 D0 K10

Schema a contatti Lista istruzioni

0 TO K0 K1 D0 K1

� � � �� �� �

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Istruzioni di accesso al buffer di memoria ISTRUZIONI FROM / TO

20 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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21 Loop FOR – NEXT

I loop FOR-NEXT hanno molteplici usi e sono spesso utilizzati per abilitare l'elaborazione multipla diun algoritmo o processo comune su diversi punti di indirizzamento.

L'elaborazione FOR-NEXT può anche essere utilizzata in routine di ricerca per consentire ilreperimento di informazioni specifiche da tabelle e file dati memorizzati nel PLC; ai risultati ottenutidal processo di ricerca possono poi essere applicate delle azioni.

21.1 Funzionamento

I loop con le istruzioni FOR - NEXT funzionano interrompendo il flusso del programma, mantenendo ilprocesso di scansione all'interno di un loop che viene eseguito n volte:

Si utilizza comunemente un salto condizionale (CJ) per scavalcare un loop FOR-NEXT che non deveessere elaborato. Questo evita la scansione del loop se non necessaria, minimizzando il tempo totaledi scansione.

Punti da notare

� L'istruzione FOR funziona nel modo 16 bit per cui, il valore dell'operando n può esserecompreso nel campo da 1 a 32767. Se viene specificato un numero nel campo da -32768 a 0(zero), questo viene automaticamente sostituito dal valore 1, cioè il loop FOR-NEXT vieneeseguito una sola volta.

� L'istruzione NEXT non ha operandi.

� Le istruzioni FOR-NEXT devono essere programmate a coppia, cioè ad ogni istruzione FOR deveessere associata una istruzione NEXT. Lo stesso vale per le istruzioni NEXT, deve esistere unaistruzione FOR associata. Le istruzioni FOR-NEXT devono anche essere programmate nell'or-dine corretto. Questo significa che la programmazione di un loop con NEXT-FOR (l'istruzioneNEXT precede l'istruzione FOR associata) non è consentita.

L'inserimento di una istruzione FEND fra le istruzioni FOR-NEXT, cioè FOR-FEND- NEXT, non èconsentito. Questo avrebbe lo stesso effetto della programmazione di FOR senza una istruzioneNEXT, a causa dell'istruzione FEND, ed un loop con un NEXT senza FOR associato.

� Un loop FOR-NEXT viene eseguito il numero di volte impostato prima che il programma princi-pale termini la scansione di programma attuale.

� Quando si utilizzano i loop FOR-NEXT si deve prestare attenzione a non superare il timer diwatchdog del PLC impostato. È consigliabile l'uso della istruzione WDT e/o l'aumento del valoredel timer di watchdog.

Loop FOR – NEXT Funzionamento

Manuale di istruzione GX Developer 21 - 1

Ripetiprogramma

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Le istruzioni FOR-NEXT possono essere annidate fino a cinque livelli. Ciò significa che possono essereprogrammati in sequenza fino a 5 loop FOR-NEXT uno all'interno dell'altro.

Nell'esempio riportato di seguito, viene programmato un annidamento a 3 livelli. Dato che ciascun livellodi FOR-NEXT annidato viene eseguito il numero di volte che il loop viene ripetuto, il numero totale diripetizioni è dato dal prodotto delle ripetizioni di tutti i loop superiori/precedenti.

Ad esempio il loop C viene eseguito 4 volte. Ma all'interno di questo loop c'è il loop annidato B. Ad ogniciclo completo del loop C, il loop B viene eseguito completamente, cioè viene ripetuto per il numerodi volte contenuto in D0Z. Questo si applica anche ai loop B e A.

Funzionamento Loop FOR – NEXT

21 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

FOR K 4

FOR D 0Z

X10CJ P 22

FOR K1X0

NEXT

NEXT

NEXT

P22

A B C

FOR

FOR

FOR

NEXT

NEXT

NEXT

FOR

FOR

FOR

NEXT

NEXT

NEXT

Prim

olive

llo

Seco

ndol

ivello

Terz

olive

llo

Prim

olive

lloPr

imol

ivello

Seco

ndol

ivello

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Il numero totale di volte che il loop A viene eseguito in scansione del programma è uguale a:

– Numero effettivo di ripetizioni del loop A: (Numero ripetizioni del loop C) moltiplicato per(numero ripetizioni loop B) moltiplicato per(numero ripetizioni loop A)

Il numero totale di volte che il loop B viene eseguito in una scansione del programma è uguale a:

– Numero effettivo di ripetizioni del loop B: (Numero ripetizioni del loop C) moltiplicato per(numero ripetizioni loop B)

Se i valori associati con i loop A, B e C sono ad es. 7, 6 e 4 rispettivamente, in scansione delprogramma si avranno le seguenti ripetizioni:

Numero ripetizioni del loop C = 4 volte

Numero effettivo ripetizioni del loop B = 24 volte (C x B, 4 x 6)

Numero effettivo ripetizioni del loop A = 168 volte (C x B x A, 4 x 6 x 7)

In questo esempio, l'uso dell'istruzione CJ, che provoca un salto all'etichetta P22, consente di 'selezio-nare' quale loop deve essere eseguito e se, ad es. X10 è nello stato ON, il loop A non viene più eseguito.

Loop FOR – NEXTs Funzionamento

Manuale di istruzione GX Developer 21 - 3

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21.1.1 Esempio di programma

Il programma a contatti seguente mostra l'uso di un loop FOR-NEXT per ricercare un valore specificoinserito in un campo di registri dati. Il programma restituisce il numero di record del dato sulle uscitedigitali dell'apparecchiatura di training quando viene trovata una corrispondenza.Questo programma illustra l'utilizzo delle istruzioni 'FOR-NEXT', 'Salto condizionale', 'Confronto' e 'Re-gistro indice'.

Funzionamento Loop FOR – NEXT

21 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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Procedura di configurazione e controllo

Esercizio

� Inserire il programma di esempio precedente e salvarlo come 'For-Next1'

� Trasferire il programma nel PLC.

Prima di eseguire il programma, riempire i registri dati D1–D5 con valori casuali nel campo da0 a 32767, usando la funzione Device Test di GX-Developer (descritta nella sezione 14.4).

Monitorare il programma a contatti ed utilizzare Batch Monitor di GX Developer per visualiz-zare il contenuto dei registri dati D1-D5.

� Usando la funzione Device Test, inserire un valore (corrispondente ad uno dei valori impostatiprecedentemente in c) fra 0 e 32767 in D10.

� Azionare momentaneamente l'interruttore X0 ed osservare i segnali delle uscite digitali dell'ap-parecchiatura di training. Se viene riscontrata una corrispondenza con i dati contenuti nei regi-stri dati D1–D5, la lettura produce un valore corrispondente al numero di record (numero delregistro dati) da 1 a 5 del dato trovato.

Esempio: Se il valore inserito in D10 corrisponde a quello memorizzato in D2 (record 2), l'uscitaY2 viene commutata su ON.

L'uscita corrispondente rimane a ON fino a quando non viene eseguita una nuova ricerca. Senon si trova nessuna corrispondenza, Y0 commuta su ON.

Loop FOR – NEXT Funzionamento

Manuale di istruzione GX Developer 21 - 5

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Funzionamento Loop FOR – NEXT

21 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

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22 Comunicazioni Ethernet

In questo capitolo si descrive passo per passo come un modulo ETHERNET FX3U-ENET può essere con-figurato per mezzo del software FX Configurator-EN.

Come esempio si impiega il modulo ETHERNET per la comunicazione TCP/IP fra un FX3U ed un PC divisualizzazione processo e inoltre un terminale HMI del tipo (GOT) della serie GT15*. Il PC per la visua-lizzazione di processo, quando il software di programmazione è installato, può essere impiegatoanche per la programmazione del PLC. Perciò in questo capitolo si mostra anche come con il GX Deve-loper tramite ETHERNET è possibile accedere alla CPU del PLC.

Lo schema seguente mostra il layout della rete Ethernet dell'esempio. Gli indirizzi IP proposti sonoindicati vicino ai nodi Ethernet.

Notare che la maggiore attenzione viene posta sulla configurazione del PLC invece che su quella delPC o HMI, dato che in questi casi l'utente può aver bisogno di impostazioni più specifiche rispetto aquelle fornite da questa sezione.

* Nel caso che, in luogo del terminale HMI della serie GOT, venga usata una unità della serie E, nel paragrafo 22.5 si mostranoaggiuntivamente le impostazioni con il software E-Designer.

Comunicazioni Ethernet

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 1

PC con software di programmazione per PLC inoltre FXConfigurator-EN (per configurazione del moduloEthernet) e GT Designer 2 (per la configurazione delGOT)

USB/RS232 ->RS422

Indirizzo IP: 192.168.1.1

Indirizzo IP: 192.168.1.101

Indirizzo IP: 192.168.1.2

PC con Software di visualizzazione pro-cesso GT SoftGOT1000 e software di pro-grammazione PLC (collegato tramitecomponenti MX o driver diretto Ethernet)

Hub

FX3U

Terminale HMI GT1575 con interfaccia opzionaleETHERNET GT15-J71E71-100

FX3U-ENET

POWER

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22.1 Configurazione del PC su Ethernet

� Aprire le proprietà di rete di Windows, ed assegnare un indirizzo IP ed una maschera di sottoretenella finestra di dialogo delle proprietà TCP/IP per l'adattatore di rete Ethernet utilizzato. Notareche dopo la modifica dell'indirizzo IP, può essere necessario riavviare il PC.

Configurazione del PC su Ethernet Comunicazioni Ethernet

22 - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

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22.2 Impostazione del FX3U-ENET con il FX Configurator-EN

� Aprire il FX Configurator-EN ed iniziare con la parametrizzazione del modulo ETHERNETFX3U-ENET.

� Immettere ora il numero di modulo speciale del FX3U-ENET. I moduli speciali sul lato destro diuna unità di base FX si contano da sinistra verso destra. Se FX3U-ENET fosse il primo modulo,immettere Module 0.

Comunicazioni Ethernet Impostazione del FX3U-ENET con il FX Configurator-EN

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 3

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Aprire gli riversare qui le impostazioni qui sotto riportate in cornicerossa. L’indirizzo IP 192.168.1.101 del FX3U-ENET corrisponde ai presupposti della rete da voiutilizzata se il vostro IP di rete è 192.168.1.1.

Cliccare ora su Open Settings e riversare qui le voci seguenti.

Impostazione del FX3U-ENET con il FX Configurator-EN Comunicazioni Ethernet

22 - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Cliccare poi su Transfer Setup e riversare le impostazioni sotto riportate in cornice rossa.

� Per trasmettere le impostazioni al PLC, cliccare negli su Write. Ora si puòvedere come le impostazioni eseguite vengono trasmesse da COM1 al PLC con una velocità ditrasmissione di 115,2 kbit/s.

Nella finestra dialog o cliccare su Write e trasmettere al PLC le impo-stazioni eseguite. Confermare i messaggi visualizzati con YES oppure .

Comunicazioni Ethernet Impostazione del FX3U-ENET con il FX Configurator-EN

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 5

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Con un PC collegato alla rete, per mezzo di istruzioni cmd, si può ora eseguire sotto Windows un’ana-lisi della rete. Se il FX3U-ENET risponde come nella figura seguente, il modulo è stato integrato con suc-cesso nella vostra rete.

Impostazione del FX3U-ENET con il FX Configurator-EN Comunicazioni Ethernet

22 - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

C:\>ping 192.0.1.254…

Pinging 192.168.1.101 with 32 bytes of data:

Reply from 192.168.1.101: bytes=32 time=1ms TTL=250

Reply from 192.168.1.101: bytes=32 time=1ms TTL=250

Reply from 192.168.1.101: bytes=32 time=1ms TTL=250

Reply from 192.168.1.101: bytes=32 time=1ms TTL=250

Ping statistics for 192.168.1.101:

Packets: Sent = 4, Received = 4, Lost = 0 (0% loss)

Approximate round trip times in milli-seconds:

Minimum = 1ms, Maximum = 1ms, Average = 1ms

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22.3 Configurazione di GX Developer per accedere al PLC suEthernet

Per accedere con GX Developer ad un PLC su rete ETHERNET e un modulo ETHERNET, procedere alleseguenti impostazioni.

� Aprire la finestra di dialogo delle impostazioni di connessione, come mostrato.

� Il collegamento di default per la PC Side I/F (interfaccia lato PC) utilizza il collegamento serialecon la CPU del PLC. Modificare PC Side I/F in Ethernet board facendo click su di esso comemostrato sopra, e rispondere Yes alla domanda relativa alla perdita dell'impostazione attuale (ilcollegamento seriale con la CPU).

Comunicazioni Ethernet Configurazione di GX Developer per accedere al PLC su Ethernet

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 7

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Poi fare doppio click su Ethernet module sotto PLC side I/F come sopra indicato. Questo pro-voca l'apertura della finestra di dialogo che consente di selezionare il PLC che deve comunicaretramite Ethernet.

NOTA Non è necessario specificare un numero di porta, dato che il software di programmazione utilizzadi default una porta dedicata del protocollo MELSOFT.

Fare click su OK.

Configurazione di GX Developer per accedere al PLC su Ethernet Comunicazioni Ethernet

22 - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

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Questo passo completa la configurazione, ottenendo una finestra di dialogo come la seguente.

� Fare click su Connection test per confermare che le impostazioni sono corrette. Fare click su OKper terminare.

NOTA L’indirizzo IP può essere indicato anche in modo di scrittura esadecimale. Le due figure seguentimostrano questa variante.

Comunicazioni Ethernet Configurazione di GX Developer per accedere al PLC su Ethernet

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 9

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Configurazione di GX Developer per accedere al PLC su Ethernet Comunicazioni Ethernet

22 - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

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22.4 Impostazioni per un terminale HMI della serie GOT1000(GT12, GT15, GT16)

� Nel GT-Designer2 aprire un nuovo progetto ed eseguire le impostazioni seguenti. A tal fine clic-care due volte su nel navigatore del progetto.

� Cliccare poi due volte su Communication Settings nel ed eseguire leimpostazioni qui sotto mostrate.

In cliccare poi sul pulsante .

Comunicazioni Ethernet Impostazioni per un terminale HMI della serie GOT1000 (GT12, GT15, GT16)

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 11

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Impostazioni per un terminale HMI della serie GOT1000 (GT12, GT15, GT16) Comunicazioni Ethernet

22 - 12 MITSUBISHI ELECTRIC

� Nel navigatore del progetto selezionare:

per impostare i PLC collegati ed il loro indirizzo IP.

Indicare, come rappresen-tato a destra, i dettagli rela-tivi alla rete utilizzata el’indirizzo IP del GOT.

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� Nella finestra dialogo, che così facendo si apre, cliccare su Add.

Cliccare sul pulsante e selezionare il PLC FX.

� Attraverso la selezione del controllore si acquisiscono determinate predefinizioni (ad es. per ilnumero di porta). Eseguire quindi le restanti impostazioni.

La stessa impostazione ETHERNET deve essere eseguita anche per il software di visualizzazioneSoftGOT1000.

Comunicazioni Ethernet Impostazioni per un terminale HMI della serie GOT1000 (GT12, GT15, GT16)

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 13

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22.5 Impostazioni per un terminale HMI della serie E1000

Le impostazioni descritte in questo paragrafo sono necessarie solo se, invece del terminale HMI dellaserie GOT, si collega alla rete una unità della serie E1000.

� Aprire un nuovo progetto nel software E-Designer.

� Si apre ora una finestra dialogo, nella quale può essere immesso il terminale HMI utilizzato ed iltipo di PLC collegato.

Impostazioni per un terminale HMI della serie E1000 Comunicazioni Ethernet

22 - 14 MITSUBISHI ELECTRIC

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Comunicazioni Ethernet Impostazioni per un terminale HMI della serie E1000

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 15

Selezione del terminale HMI

Selezione del PLC

� Per riversare le impostazioni premere iltasto

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� Aprire ora le proprietà delle unità periferiche. (Clic con il tasto destro su Peripherals poi clic suProperties).

Aprire qui le proprietà del collegamento TCP/IP.

Impostazioni per un terminale HMI della serie E1000 Comunicazioni Ethernet

22 - 16 MITSUBISHI ELECTRIC

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Al collegamento di un terminale HMI della serie E100, per la FX3U-ENET deve essere eseguita laseguente impostazione (vedi paragrafo 22.2, passo):

Comunicazioni Ethernet Impostazioni per un terminale HMI della serie E1000

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 17

� Immettere un’indicazione per il collegamentoe l’indirizzo IP della FX3U-ENET configurato.

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22.6 Comunicazione tramite componente MX

Il componente MX è uno strumento progettato per implementare una comunicazione da PC a PLCsenza nessuna conoscenza dei protocolli e moduli di comunicazione.

Supporta collegamenti seriali con la CPU, collegamenti seriali standard (RS232C, RS422), Ethernet,CC-Link e reti MELSEC.

La figura seguente mostra come sia facile creare una comunicazione fra un PC ed un PLC per mezzodel componente MX.

� Avviare la Communication Setting Utility e selezionare Wizard.

Comunicazione tramite componente MX Comunicazioni Ethernet

22 - 18 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Per rima cosa à necessario definire il Logical station number.

Configurare poi i Communication Settings sul lato PC (Selezionare Ethernet board).

Comunicazioni Ethernet Comunicazione tramite componente MX

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 19

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Selezionare poi FX-ENET(ADP).

� Indicare quindi il tipo di modulo e l’indirizzo IP del modulo ETHERNET.

Comunicazione tramite componente MX Comunicazioni Ethernet

22 - 20 MITSUBISHI ELECTRIC

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� Selezionare il tipo CPU corretto.

Come conclusione della configurazione, definire un nome e premere il pulsante Finish.

Comunicazioni Ethernet Comunicazione tramite componente MX

Manuale di istruzione GX Developer 22 - 21

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La definizione della comunicazione è terminata. È possibile esaminare la connessione sotto la cartellaConnection test.

Se appare la finestra dialogo con il messaggio , tutto è stato confi-gurato correttamente.

Dopo aver configurato i percorsi di comunicazione è possibile accedere a tutti i dispositivi controllori (let-tura/scrittura) con linguaggi di programmazione Microsoft quali MS Visual Basic, MS C++ ecc.I componenti MXdi Mitsubishi descritti di seguito sono strumenti potenti e amichevoli che rendono moltofacile il collegamento dei PLC Mitsubishi con il mondo del PC.

Comunicazione tramite componente MX Comunicazioni Ethernet

22 - 22 MITSUBISHI ELECTRIC

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A Appendice

A.1 Relé speciali

Oltre ai relé che si possono eccitare e diseccitare con il programma PLC, esiste un'altra classe di relédenominata relé speciali o diagnostici. Questi relé utilizzano il campo di indirizzamento a partire daM8000. Alcuni contengono informazioni sullo stato del sistema, mentre altri possono essere utilizzatiper influenzare l'esecuzione del programma. I relé speciali non possono essere utilizzati come gli altrirelé interni in un programma di sequenza. Tuttavia alcuni di essi possono essere pilotati ON o OFF percontrollare la CPU. Di seguito vengono descritti i dispositivi più comunemente usati.

I relé speciali possono essere suddivisi in due gruppi:

– Relé speciali il cui stato di segnale può essere solo letto dal programma (ad esempio usando unaistruzione LD o LDI).

– Relé speciali il cui stato di segnale può essere letto e scritto (set o reset) dal programma.

Le tabelle seguenti contengono una colonna "Lettura" e una colonna "Scrittura". Se una delle duecolonne riporta il simbolo "�", l'azione corrispondente è possibile. Il simbolo "—" significa chel'azione corrispondente non è consentita.

Nelle CPU FX ci sono anche registri speciali con informazioni a word. Questi vengono descritti nellasezione successiva.

Appendice Relé speciali

Manuale di istruzione GX Developer A - 1

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A.1.1 Relé speciali per informazioni diagnostiche sullo stato del PLC(da M8000 a M8009)

A.1.2 Clock e orologio integrato nel PLC (da M8011 a M8019)

Relé speciali Appendice

A - 2 MITSUBISHI ELECTRIC

Relé speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

M8000 —

FX1SFX1NFX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Stato di RUN monitor(contatto NO)

M8001 —Stato di RUN monitor(contatto NC)

M8002 —Primo ciclo(contatto NO)

M8003 —Primo ciclo(contatto NC)

M8004 — Condizione di errore

M8005 —FX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Tensione batteria bassa(ON quando la tensione di batteria e sotto al valore impostato in D8006)

M8006 — Memoria errore batteria (M8006 è ON quando viene rilevata una tensione batteria bassa)

M8007 — FX2NFX2NCFX3U

FX3UC

Mancanza momentanea alimentazione

M8008 — Mancanza alimentazione rilevata

M8009 —

FX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

24 V CC assente (alimentazione di servizio)

RUN state

M8004

M8000

M8001

M8002

M8003

1 scan time

Modo RUN

Tempo circolare di programma

Relé speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

M8010 — — — Non utilizzato

M8011 —

FX1SFX1NFX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Impulso di clock 10 msON e OFF in un ciclo da 10 ms (ON: 5 ms, OFF: 5 ms)

M8012 —Impulso di clock 100 msON e OFF in un ciclo da 100 ms (ON: 50 ms, OFF: 50 ms)

M8013 —Impulso di clock 1 sON e OFF in un ciclo da 1 s (ON: 500 ms, OFF: 500 ms)

M8014 —Impulso di clock 1 minON e OFF in un ciclo da 1 min (ON: 30 s, OFF: 30 s)

M8015 Arresto e impostazione orologio (orologio in tempo reale)

M8016 —La visualizzazione dell'ora è arrestata (orologio in tempo reale)I contenuti da D8013 a D8019 sono congelati, ma l'orologio continua a funzionare.

M8017 Correzione ±30 secondi (orologio in tempo reale)

M8018 —Rilevamento installazione orologio in tempo reale (RTC) (sempre ON)Deve essere installato per una scheda di memoria FX2NC con RTC integrato.

M8019 — Errore impostazione orologio in tempo reale (RTC)

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A.1.3 Modo operativo PLC (da M8030 a M8039)

Appendice Relé speciali

Manuale di istruzione GX Developer A - 3

Relé speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

M8030 —

FX2N,FX2NC,FX3G,FX3U,FX3UC

LED batteria OFF

Se M8030 è ON, il LED sul PLC non si accende nemmeno se viene rilevata una tensionebatteria bassa.

M8031

FX1S,FX1N,FX2N,

FX2NC,FX3G,FX3U,FX3UC

Cancellazione totalememoria non retentiva

Se questi relé speciali ausiliari vengono attivati, l'imma-gine di memoria ON/OFF di Y, M, S, T e C ed i valori attualidi T, C, D, i registri dati speciali e R vengono azzerati.Tuttavia i registri file (D) i nella memoria programma,ed i registri estensione file (ER) nella scheda di memorianon vengono azzerati.

M8032 Cancellazione totalememoria retentiva

M8033

Congelamento memorie su STOP

Quando il PLC commuta da RUN a STOP, l'immagine di memoria e la memoria dativengono mantenuti.

M8034

Disabilitazione uscite

Tutti i contatti di uscita esterni del PLC vengono commutati su OFF. Il programma conti-nua ad essere eseguito.

M8035 Modo RUN forzato

M8036 Segnale RUN forzato

M8037 Segnale STOP forzato

M8038 —

FX1S,FX1N,FX2N

(dalla V2.0),FX2NC,FX3G,FX3U,FX3UC

Flag impostazione parametro di comunicazione(per impostazione di rete N:N)

M8039

FX1S,FX1N,FX2N,FX2NC,FX3G,FX3U,FX3UC

Modo a scansione costante

Quando M8039 è ON, il PLC attende fino al tempo specificato in D8039, poi esegue leoperazioni cicliche.

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A.1.4 Rilevamento errori (da M8060 a M8069)

�Il funzionamento varia a seconda del PLC. Azzerato nelle CPU FX1S, FX1N, FX2N, o FX2NC quando il PLC commuta da STOPa RUN. In un PLC delle serie FX3G, FX3U o FX3UC, M8063 viene azzerato all’inserzione della tensione di alimentazione. L'er-rore di comunicazione seriale 2 [ch2] nel PLC FX3G, FX3U o FX3UC è segnalato da M8438.

�Azzerato quando il PLC commuta da STOP a RUN.

Se M8069 è ON, viene eseguito un controllo del bus di I/O. Se viene rilevato un errore, il codice di errore 6130 viene scrittonel registro speciale D8069 ed il relé speciale M8061 viene eccitato.

A.1.5 Schede di espansione (per FX1S e FX1N)

Relé speciali Appendice

A - 4 MITSUBISHI ELECTRIC

Relé speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

M8112

FX1SFX1N

Scheda di espansione FX1N-4EX-BD: Input BX0

Scheda di espansione FX1N-2AD-BD: cambio modo input ch1

Scheda di espansione FX1N-1DA-BD: cambio modo output

M8113 Scheda di espansione FX1N-4EX-BD: Input BX1

Scheda di espansione FX1N-2AD-BD: cambio modo input ch2

M8114 Scheda di espansione FX1N-4EX-BD: Input BX2

M8115 Scheda di espansione FX1N-4EX-BD: Input BX3

M8116 Scheda di espansione FX1N-2EYT-BD: Output BY0

M8117 Scheda di espansione FX1N-2EYT-BD: Output BY1

Relé speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

M8060 —

FX2N,FX2NC,FX3G,FX3U,FX3UC

Errore configurazione I/O

M8061 —

FX1S,FX1N,FX2N,FX2NC,FX3G,FX3U,FX3UC

Errore hardware PLC

M8062 —

FX2NFX2NC

Errore di comunicazione PLC/dispositivo di programmazione

FX3G Errore comunicazione seriale 0 [ch0]

M8063� — FX1SFX1NFX2N

FX2NCFX3G,FX3U,FX3UC

Errore comunicazione seriale 1 [ch1]

M8064 — Errore parametro

M8065 — Errore di sintassi

M8066 — Errore collegamento

M8067� — Errore operazione

M8068 — Memoria errore operazione

M8069 —

FX2N,FX2NCFX3G,FX3U,FX3UC

Controllo bus di I/O

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A.1.6 Adattatori speciali analogico e adattori di espansione per FX3G

�Il numero di unità dell'adattatore speciale analogico viene contato dal lato dell'unità principale.

�Installato nello slot di espansione delle unità di base FX3G-14M�/� o FX3G-24M�/� oppure sullo slot di espansione si-nistro (posizione 1) delle unità di base FX3G-40�/� oFX3G-60M�/�.

Installato sullo slot di espansione destro (posizione 2) delle unità di base FX3G-40�/� o FX3G-60M�/�.

Appendice Relé speciali

Manuale di istruzione GX Developer A - 5

Relé speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

da M8260a M8269

—FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Primo� adattatore speciale

—FX3G

(dalla V1.10)Relé speciale per il 1° adattatore di espansione analogico�

da M8270a M8279

—FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Secondo� adattatore speciale

—FX3G

(dalla V1.10)Relé speciale per il 2° adattatore di espansione analogico

da M8280a M8289

FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Terzo� adattatore speciale

— FX3G Primo� adattatore speciale

da M8290a M8299

—FX3U, FX3UC

(dalla V2.00)Quarto� adattatore speciale

— FX3GSecondo adattatore speciale(solo FX3G-40M�/� e FX3G-60M�/�)

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A.2 Registri speciali

Come nel caso dei relé speciali (sezione A.1) che partono dall'indirizzo M8000 i controllori FX pos-siedono anche dei registri speciali, con partenza dall'indirizzo D8000. In molti casi esiste un collega-mento diretto fra relé speciali e registri speciali. Ad esempio, il relé speciale M8005 indica che la ten-sione della batteria del PLC è troppo bassa, e il valore di tensione corrispondente è memorizzato nelregistro speciale D8005. Le tabelle seguenti mostrano una piccola selezione dei registri speciali dispo-nibili, a titolo di esempio.

I registri speciali possono essere suddivisi in due gruppi:

– Registri speciali il cui valore può essere solo letto dal programma

– Registri speciali il cui valore può essere letto e scritto dal programma

Le tabelle seguenti contengono una colonna "Lettura" e una colonna "Scrittura". Se una delle duecolonne riporta il simbolo "�", l'azione corrispondente è possibile. Il simbolo "—" significa chel'azione corrispondente non è consentita.

A.2.1 Informazioni diagnostiche sullo stato del PLC (da D8000 a D8009)

Registri speciali Appendice

A - 6 MITSUBISHI ELECTRIC

Registrospeciale

Lettura Scrittura CPU Funzione

D8000

FX1SFX1NFX2N

FX2NCFX3GFX3UFX3UC

Impostazione timer watchdog (in passi da 1 ms). (Scrittura da ROM di sistema all'accensione) Il valore sovrascrittodal programma è valido dopo l'esecuzione di una istruzione END o WDT. L'impostazione deve essere superiore almassimo tempo si scansione (memorizzato in D8012). Valore di default 200 ms.

D8001 —

Tipo PLC e versione del sistema:FX1S: 22 VVV

FX1N/FX3G: 26 VVV

FX2N/FX2NC/FX3U/FX3UC: 24 VVV

(e. g. FX1N Version 1.00 � 26100)

D8002 —

Capacità memoria0002 � 2 k passi (solo FX1S)0004 � 4 k passi (solo FX2N/FX2NC)0008 � 8 k passi o più (non per FX1S)

Se16Kopiù("K8")èscrittoinD8002e"16","32"o"64"èscrittoinD8102.

D8003 —

Tipo memoria:00H � RAM (scheda di memoria)01H � EPROM (scheda di memoria)02H � EPROM (scheda di memoria o memoria flash)0AH � EEPROM(schedadimemoriaomemoriaflash,protettainscrittura)10H � Memoria interna del PLC

D8004 —Numero errore (M)Se D8004 contiene ad es. il valore 8060, viene eccitato il relé speciale M8060.

D8005 — — FX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Tensione di batteria (esempio: "36" -> 3,6 V)

D8006 — —

Livello rilevamento tensione di batteria bassa.Impostazioni di default:FX2N/FX2NC: 3,0 V ("30")FX3G/FX3U/FX3UC: 2,7 V ("27")

D8007 — —

FX2NFX2NCFX3U

FX3UC

Conteggio mancanza tensione temporanea Viene memorizzata la frequenza operativa di M8007.Azzerato allo spegnimento.

D8008 — —

FX2NFX2NCFX3U

FX3UC

Rilevamento mancanza alimentazione

Impostazioni di default:FX2N/FX3U: 10 ms (alimentazione CA)FX2NC/FX3UC: 5 ms (alimentazione CC)

D8009 — —

FX2NFX2NCFX3GFX3UFX3UC

Dispositivo con 24 V CC mancanteNumero più basso di dispositivo d'ingresso, unità di espansione o unità di espansione di potenza con24 V CC mancante.

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A.2.2 Informazioni sulla scansione e orologio in tempo reale(da D8010 a D8019)

* Per un FX2NC deve essere installata una scheda di memoria con orologio integrato.

A.2.3 Modo operativo PLC (da D8030 a D8039)

Appendice Registri speciali

Manuale di istruzione GX Developer A - 7

Registro speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

D8010 — FX1SFX1NFX2N

FX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Tempo scansione attuale (in unità da 0,1 ms)

D8011 — Minimo tempo scansione (in unità da 0,1 ms)

D8012 — Massimo tempo scansione (in unità da 0,1 ms)

D8013 FX1SFX1NFX2N

FX2NC*FX3GFX3U

FX3UC

Orologio in tempo reale: Secondi (da 0 a 59)

D8014 Orologio in tempo reale: Minuti (da 0 a 59)

D8015 Orologio in tempo reale: Ore (da 0 a 23)

D8016 Orologio in tempo reale: Data (giorno, da 1 a 31)

D8017 Orologio in tempo reale: Data (mese, da 1 a 12)

D8018 Orologio in tempo reale: Data (anno, da 0 a 99)

D8019 Orologio in tempo reale: Giorno della settimana (da 0 (domenica) a 6 (sabato))

Registro speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

D8030 — FX1SFX1NFX3G

Valore del volume analogico VR1 (intero da 0 a 255)

D8031 — Valore del volume analogico VR2 (intero da 0 a 255)

da D8032 a D8038 — — — Non utilizzato

D8039 —

FX1SFX1NFX2N

FX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Durata scansione costante

Default: 0 ms (in passi da 1 ms))scritto da ROM di sistema all'accensione)

Può essere sovrascritto da programma

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A.2.4 Codici di errore (da D8060 a D8069)

* Azzerato quando il PLC commuta da STOP a RUN.

Registri speciali Appendice

A - 8 MITSUBISHI ELECTRIC

Registro speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

D8060 —

FX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Se l'unità o il blocco che corrisponde ad un numero di I/O programmato non è caricato,M8060 viene impostato ON ed il numero del primo dispositivo del blocco in errore vienescritto in D8060

Significato del codice a quattro cifre:prima cifra: 0 = Output, 1 = Inputseconda – quarta cifra: Numero del primo dispositivo del blocco in errore

D8061 —

FX1SFX1NFX2NFX2NCFX3GFX3UFX3UC

Codice di errore per errore hardware PLC

D8062 —

FX2NFX2NCFX3GFX3UFX3UC

Codice di errore per errore comunicazione PLC/PP

FX3G Codice di errore per errore comunicazione seriale 0 [ch0]

D8063 —

FX1SFX1NFX2NFX2NCFX3GFX3U

FX3UC

Codice di errore per errore comunicazione seriale 1 [ch1]

D8064 — Codice errore per errore parametro

D8065 — Codice errore per errore sintassi

D8066 — Codice errore per errore collegamento

D8067 — Codice errore per errore operazione

D8068* —

Numero passo errore di operazione memorizzato

In caso di 32K passi o più, il numero del passo èmemorizzato in[D8313, D8312].

D8069* —Numero passo in errore da M8065 a M8067

In caso di 32K passi o più, il numero del passo è memorizzato in [D8315, D8314].

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A.2.5 Schede di espansione (per FX1S e FX1N)

A.2.6 Adattatori speciali analogico e adattatori di espansione

�Il numero di unità dell'adattatore speciale analogico viene contato dal lato dell'unità principale.

�Installato nello slot di espansione delle unità di base FX3G-14M�/� o FX3G-24M�/� oppure sullo slot di espansione si-nistro (posizione 1) delle unità di base FX3G-40�/� oFX3G-60M�/�.

Installato sullo slot di espansione destro (posizione 2) delle unità di base FX3G-40�/� o FX3G-60M�/�.

Appendice Registri speciali

Manuale di istruzione GX Developer A - 9

Registro speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

D8112 —FX1SFX1N

Adattatore FX1N-2AD-BD: Valore ingresso digitale ch 1

D8113 — Adattatore FX1N-2AD-BD: Valore ingresso digitale ch 2

D8114 Adattatore FX1N-1DA-BD: Valore uscita digitale ch 1

Registro speciale Lettura Scrittura CPU Funzione

da D8260a D8269

— FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Primo� adattatore speciale

— FX3G

(dalla V1.10)Registro speciale per il 1° adattatore di espansione analogico�

da D8270a D8279

— FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Secondo� adattatore speciale

— FX3G

(dalla V1.10)Registro speciale per il 2° adattatore di espansione analogico

da D8280a D8289

— FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Terzo� adattatore speciale

— FX3G Primo� adattatore speciale

da D8290a D8299

— FX3U,FX3UC

(dalla V2.00)Quarto� adattatore speciale

— FX3GSecondo adattatore speciale(solo FX3G-40M�/� e FX3G-60M�/�)

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A.3 Elenco codici di errore

Quando viene rilevato un errore nel PLC, i codici di errore vengono memorizzati nei registri speciali daD8060 a D8067 e D8438. Per la diagnostica degli errori, devono essere eseguite le azioni seguenti.

Di seguito vengono descritti i codici di errore più comuni.

A.3.1 Codici di errore da 6101 a 6409

Elenco codici di errore Appendice

A - 10 MITSUBISHI ELECTRIC

ErroreRegistrospeciale

Codice dierrore

Descrizione Azione correttiva

Errore hardware PLC D8061

0000 Nessun errore —

6101 Errore RAM

6102 Errore schema

6103 Errore bus di I/O (M8069 = ON)Controllare che i cavi di espansione sianocollegati correttamente.6104

Anomalia alimentazione 24 V unità di espansione(M8069 = ON)

6105 Errore timer watchdogControllare il programma utente. Iltempo di scansione supera il valorememorizzato in D8000.

6106

Errore creazione tabella I/O (errore CPU)

Quando si alimenta l'unità centrale, si verifica una ano-malia sull'alimentazione 24 V della unità di espansione.(L'errore si verifica se l'alimentazione 24 V non vienefornita per 10 secondi o più dopo l'applicazionedell'alimentazione principale.)

Controllare l'alimentazione delle unità diespansione alimentate.

6107 Errore configurazione di sistema

Controllare il numero delle unità/blocchifunzionali speciali collegati. Alcuneunità/blocchi funzionali speciali limitanoil numero di blocchi collegabili.

Errore dicomunicazione fra PLC

e dispositivodi programmazione(solo FX2N e FX2NC)

D8062

0000 Nessun errore —

6201 Errore di parità, overrun o framingControllare il cavo di collegamento fradispositivo di programmazione e PLC.Questo errore può verificarsi se il cavoviene scollegato e ricollegato durante ilcontrollo del PLC.

6202 Errore carattere di comunicazione

6203 Errore somma di controllo dati di comunicazione

6204 Errore formato dati

6205 Errore di comando

Errore comunicazioneseriale

D8063

0000 Nessun errore —

6301 Errore di parità, overrun o framing � Comunicazione inverter, collegamentoa computer e programmazione: Accer-tarsi che i parametri di comunicazionesiano impostati correttamente per la ri-spettiva applicazione.

� Rete N:N, collegamento parallelo,ecc.: Controllare i programmi secon-do le rispettive applicazioni.

� Manutenzione remota: Accertarsi cheil modem sia alimentato e controllarele impostazioni dei comandi AT.

� Cablaggio:Controllarecheicavidicomu-nicazione siano cablati correttamente.

6302 Errore carattere di comunicazione

6303 Errore somma di controllo dati di comunicazione

6304 Errore formati dati di comunicazione

6305 Errore di comando

6306 Rilevato timeout di comunicazione

6307 Errore inizializzazione modem

6308 Errore parametro rete N:N

6312 Errore carattere collegamento parallelo

6313 Errore somma collegamento parallelo

6314 Errore formato collegamento parallelo

6320 Errore comunicazione inverter

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A.3.2 Codici di errore da 6501 a 6510

Appendice Elenco codici di errore

Manuale di istruzione GX Developer A - 11

ErroreRegistrospeciale

Codice dierrore

Descrizione Azione correttiva

Errore di sintassi D8065

0000 Nessun errore

Durante la programmazione vengonocontrollate tutte le istruzioni. Se vienerilevato un errore di sintassi, modificareopportunamente l'istruzione.

6501Combinazione non corretta di istruzione, simbolo dispo-sitivo e numero dispositivo.

6502OUT T o OUT C non sono consentiti prima di aver impo-stato un valore

6503

� OUT T o OUT C non sono consentiti prima di averimpostato un valore

� Numero insufficiente di operandi per l'istruzioneapplicata

6504

� Qualche numero di etichetta è stato utilizzato più diuna volta.

� Qualche ingresso a interrupt o ingresso di contatoread alta velocità è stato usato più di una volta.

6505 Numero dispositivo fuori del campo ammesso.

6506 Istruzione non valida

6507 Numero etichetta [P] non valido

6508 Ingresso interrupt [I] non valido

6509 Altro errore

6510 Errore numero annidamenti MC

ErroreRegistrospeciale

Codice dierrore

Descrizione Azione correttiva

Errore parametro D8064

0000 Nessun errore —

6401 Errore somma di controllo programma

Mettere il PLC in STOP e impostarecorrettamente i parametri.

6402 Errore impostazione capacità di memoria

6403 Errore impostazione area dispositivi a memoria

6404 Errore impostazione area commenti

6405 Errore impostazione area registro file

6406Errore impostazione valore iniziale unità speciale (BFM),errore somma di controllo impostazione istruzioni diposizionamento

6407Errore impostazione valore iniziale unità speciale (BFM),errore impostazione istruzioni di posizionamento

6409 Altri errori di impostazione

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A.3.3 Codici di errore da 6610 a 6632

Elenco codici di errore Appendice

A - 12 MITSUBISHI ELECTRIC

ErroreRegistrospeciale

Codice dierrore

Descrizione Azione correttiva

Errore circuito D8066

0000 Nessun errore —

6610 LD, LDI usato continuamente per 9 o più volte.

Questo errore si verifica quando unacombinazione di istruzioni non è correttanell'intero blocco circuitale o quando larelazione fra una coppia di istruzioni nonè corretta.

Modificare le istruzioni in modoprogrammazione in modo da renderecorretta la loro relazione mutua.

6611 Più istruzioni ANB/ORB rispetto alle istruzioni LD/LDI

6612 Meno istruzioni ANB/ORB rispetto alle istruzioni LD/LDI

6613 MPS usato continuamente per 12 o più volte.

6614 Nessuna istruzione MPS

6615 Nessuna istruzione MPP

6616Nessuna bobina fra MPS, MRD e MPP,o combinazione illecita

6617L'istruzione seguente non è collegata alla linea di bus:STL, RET, MCR, P, I, DI, EI, FOR, NEXT, SRET, IRET, FENDo END

6618STL, MC o MCR possono essere utilizzate solo nel pro-gramma principale, ma sono utilizzate altrove (ad es. inroutine di interrupt o sottoprogrammi).

6619Istruzione non valida utilizzata in un loop FOR-NEXT: STL,RET, MC, MCR, I (interrupt pointer) o IRET.

6620 Superato livello annidamenti istruzione FOR-NEXT

6621 Il numero delle istruzioni FOR e NEXT non corrisponde.

6622 Nessuna istruzione NEXT

6623 Nessuna istruzione MC

6624 Nessuna istruzione MCR

6625 STL usato continuamente per 9 o più volte.

6626Istruzione non valida programmata in un loop STL-RET:MC, MCR, I (interrupt pointer), SRET o IRET.

6627 Nessuna istruzione RET

6628Istruzione non valida usata nel programma principale:I (interrupt pointer), SRET o IRET

6629 Nessun P o I (interrupt pointer)

6630 Nessuna istruzione SRET o IRET

6631 SRET programmata in posizione non valida

6632 IRET programmata in posizione non valida

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A.3.4 Codici di errore da 6701 a 6710

* Anche se la sintassi o il progetto circuitale è corretto, può sempre intervenire un errore. Ad esempio: "T200Z" non è unerrore in sé stesso. Ma se Z avesse un valore di 400, si cercherebbe di accedere al timer T600. Questo provoca un errore difunzionamento dato che non esiste un dispositivo T600.

Appendice Elenco codici di errore

Manuale di istruzione GX Developer A - 13

ErroreRegistrospeciale

Codice dierrore

Descrizione Azione correttiva

Errore operazione D8067

0000 Nessun errore —

6701

� Nessuna destinazione di salto (pointer) per istruzioniCJ o CALL

� Etichetta non definita o fuori del campo P0–P4095dovuta a indexing

� Etichetta P63 eseguita in una istruzione CALL;non può essere usata in una istruzione CALL dato cheP63 esegue un salto all'istruzione END.

Questo errore avviene durantel'esecuzione dell'operazione. Rivedere ilprogramma, o controllare il contenutodegli operandi usati nelle istruzionieseguite.*

6702Il livello di annidamento dell'istruzione VALL è 6o superiore

6703 Il livello di annidamento dell'interrupt è 3 o superiore

6704Il livello di annidamento dell'istruzione FOR-NEXTè 6 o superiore

6705L'operando dell'istruzione eseguita è un dispositivo nonapplicabile.

6706Il campo del numero dispositivo o il valore dell'operandodell'istruzione eseguita supera i limiti.

6707Il registro file viene accessato senza avere impostato ilparametro del registro file.

6708 Errore istruzione FROM/TO

Questo errore avviene durantel'esecuzione dell'operazione. Rivedereil programma, o controllare il contenutodegli operandi usati nelle istruzionieseguite. Controllare se il bufferdi memoria specificato esistenell'apparecchiatura. Controllare sei cavi di espansione sono collegaticorrettamente.

6709 Altro (ad es. diramazione non corretta)

Questo errore avviene durante l'esecuzionedell'operazione. Rivedere il programma,o controllare il contenuto degli operandi usatinelle istruzioni eseguite.*

6710 Parametri non omogenei

Questo errore avviene quando viene usatolo stesso dispositivo come sorgentee destinazione in una istruzione di shift,ecc.

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A.4 Numero dei punti di Input/Output occupati e consumodi corrente

Le tabelle seguenti mostrano come diversi punti di input/output vengono occupati in base ad unadeterminata unità, unitamente al tipo di alimentazione ed ai valori di corrente necessari per la scelta diun prodotto.

Il consumo di corrente viene determinato in modo diverso nei casi seguenti.

5 V CC e 24 V CC interni vengono forniti ai prodotti tramite un cavo di espansione ed il consumo di cor-rente deve essere calcolato

Sottrarre il consumo di corrente dal 24V CC interno come segue.

– Per le unità centrali in CA, sottrarre il consumo di corrente dal 24 V CC interno dall'alimentazione24 V CC di servizio.

– Per le unità centrali in CC, sottrarre il consumo di corrente dal 24 V CC interno dall'alimentazioneper il 24 V CC interno.

– Alcuni moduli funzione speciali necessitano di un "24 V CC esterno". Includere questa correntenel calcolo del consumo di corrente, quando la corrente viene fornita dall'alimentatore 24 V CCdi servizio. Se la corrente viene fornita da un alimentatore esterno, la corrente non è compresanel calcolo del consumo di corrente.

A.4.1 Schede adattatori di interfaccia, schede adattatori di comunicazione eschede adattatori di espansione

* Se è collegato uno dispositivo di programmazione o un GOT, sommare la corrente consumata da queste unità (vedipagina seguente)

Numero dei punti di Input/Output occupati e consumo di corrente Appendice

A - 14 MITSUBISHI ELECTRIC

Tipo Numero di I/O occupatiCorrente assorbita [mA]

5 V CC 24 V CC (interna) 24 V CC (esterna)

FX1N-232-BD —20

— —FX2N-232-BD —

FX3G-232-BD — —

FX3U-232-BD — 20

FX1N-422-BD —60*

— —FX2N-422-BD —

FX3G-422-BD — —

FX3U-422-BD — 20*

FX1N-485-BD —60

— —FX2N-485-BD —

FX3G-485-BD — —

FX3U-485-BD — 40

FX3U-USB-BD — 15 — —

FX1N-CNV-BD

— — — —FX2N-CNV-BD

FX3G-CNV-BD

FX3U-CNV-BD

FX3G-2AD-BD

— — — —FX3G-1DA-BD

FX3G-8AV-BD

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A.4.2 Dispositivo di programmazione, convertitore di interfaccia, modulo visualiz-zatore e GOT

A.4.3 Adattatori speciali

* Si deve considerare il consumo di corrente all'avviamento nel collegamento ad una unità di base alimentata in CC.

A.4.4 Blocchi di espansione

Appendice Numero dei punti di Input/Output occupati e consumo di corrente

Manuale di istruzione GX Developer A - 15

Tipo Numero di I/O occupatiCorrente assorbita [mA]

5 V CC 24 V CC (interna) 24 V CC (esterna)

FX-20P(-E) — 150 — —

FX-232AWC-H — 120 — —

FX-USB-AW — 15 — —

FX3U-7DM 20

FX10DM-E — 220 — —

F920GOT-BBD5-K-E — 220 — —

TipoNumero di I/O

occupati

Corrente assorbita [mA]

5 V CC 24 V CC (interna) 24 V CC (esterna) All’accensione

FX3U-4HSX-ADP — 30 30 0 30*

FX3U-2HSY-ADP — 30 60 0 120*

FX3U-4AD-ADP — 15 0 40 —

FX3U-4DA-ADP — 15 0 150 —

FX3U-4AD-PNK-ADP — 15 0 50 —

FX3U-4AD-PT-ADP — 15 0 50 —

FX3U-4AD-PTW-ADP — 15 0 50 —

FX3U-4AD-TC-ADP — 15 0 45 —

FX3U-3A-ADP — 20 0 90 —

FX2NC-232ADP — 100 0 0 —

FX3U-232ADP — 30 0 0 —

FX3U-485ADP — 20 0 0 —

Tipo Numero di I/O occupatiCorrente assorbita [mA]

5 V CC 24 V CC (interna) 24 V CC (esterna)

FX2N-8ER-ES/UL 16 — 125 0

FX2N-8EX-ES/UL 8 — 50 0

FX2N-16EX-ES/UL 16 — 100 0

FX2N-8EYR-ES/UL 8 — 75 0

FX2N-8EYT-ESS/UL 8 — 75 0

FX2N-16EYR-ES/UL 16 — 150 0

FX2N-16EYT-ESS/UL 16 — 150 0

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A.4.5 Moduli funzione speciali

�Se i blocchi funzione speciali analogici (FX0N-3A, FX2N-2AD e FX2N-2DA) sono collegati ad una unità di espansione di in-put/output alimentata (FX2N-32E� o FX2N-48E� ), si devono inoltre considerare le limitazioni seguenti. (Se i blocchisono collegati all'unità principale, questa limitazione non esiste.)Il consumo di corrente totale dei blocchi funzione speciali analogici (FX0N-3A, FX2N-2AD e FX2N-2DA) deve essere infe-riore ai valori di corrente indicati di seguito.- Se collegati a FX2N-32E�: 190 mA o meno- Se collegati a FX2N-48E�: 300 mA o meno.

�Se la tensione dell'alimentatore CC esterno è 5 V CC, la corrente è 100 mA.

Una FX2N-16CCL-M non può essere utilizzata insieme ad una FX2N-32ASI-M. Il numero di punti seguente viene aggiuntoin base ai prodotti collegati alla rete: (Numero di stazioni I/O remote) x 32 punti.

Una FX2N-32ASI-M non può essere usata insieme ad una FX2N-16CCL-M. Una sola unità può essere aggiunta al sistema. Ilnumero di punti seguente viene aggiunto in base ai prodotti collegati alla rete: (Numero slave attivi) x 8 punti.

NOTA Occorre considerare la corrente assorbita all’accensione del sistema, quando lo si collega adun’unità di base alimentata a tensione continua.

Numero dei punti di Input/Output occupati e consumo di corrente Appendice

A - 16 MITSUBISHI ELECTRIC

TipoNumero di I/O

occupati

Corrente assorbita [mA]

5 V CC 24 V CC (interna) 24 V CC (esterna) All’accensione

FX3U-2HC 8 245 0 0 —

FX3U-4AD 8 110 0 90 —

FX3U-4DA 8 120 0 160 —

FX3U-4LC 8 160 0 50 —

FX3U-20SSC-H 8 100 0 220 —

FX2N-2AD 8 20 50 � 0 170

FX2N-2DA 8 30 85 � 0 190

FX2N-4AD 8 30 0 55 —

FX2N-4DA 8 30 0 200 —

FX2N-4AD-TC 8 30 0 50 —

FX2N-4AD-PT 8 30 0 50 —

FX2N-8AD 8 50 0 80 —

FX2N-5A 8 70 0 90 —

FX2N-2LC 8 70 0 55 —

FX2N-1HC 8 90 0 0 —

FX2N-1PG-E 8 55 0 40 —

FX2N-10PG 8 120 0 70� —

FX2N-232IF 8 40 0 80 —

FX2N-16CCL-M 8 0 0 150 —

FX2N-32CCL-M 8 130 0 50 —

FX2N-32ASI-M 8 150 0 70 —

FX0N-3A 8 30 90 � 0 165

FX2N-10GM 8 — — 5 —

FX2N-20GM 8 — — 10 —

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A.5 Glossario componenti PLC

La tabella seguente descrive significato e funzionalità dei singoli componenti e parti di un PLC Mitsubishi.

Appendice Glossario componenti PLC

Manuale di istruzione GX Developer A - 17

Componente Descrizione

Collegamento per schedeadattatori di espansione

Le schede adattatori di espansione originali possono essere collegate a questa interfaccia. Per tutte le linee FX (tranne la FX2NC)sono disponibili una varietà di adattatori diversi. Questi adattatori estendono le funzionalità dei controllori con funzioni aggiuntiveo interfacce di comunicazione. Le schede di adattamento so inseriscono direttamente nello slot.

Collegamento per unità di pro-grammazione

Questo collegamento può essere utilizzato per connettere l’unità di programmazione portatile FX-20P-E, oppure un PC o notebookesterno con un pacchetto software (ad es. GX Developer).

EEPROMMemoria a lettura/scrittura in cui il programma PLC può essere memorizzato e letto con il software di programmazione. Questamemoria a stato solido mantiene il suo contenuto in assenza di alimentazione, anche in caso di mancanza rete, e non necessita dibatteria.

Slot per scheda di memoriaSlot per schede di memoria opzionali. L'inserzione di una scheda di memoria disabilita la memoria interna del controllore – ilcontrollore esegue solo il programma memorizzato nella scheda.

Bus di espansioneSu questo bus possono essere collegati sia i moduli di espansione degli I/O che i moduli funzione speciali che aggiungonoprestazioni al sistema PLC. Vedi il capitolo 6 per una panoramica dei moduli disponibili.

Potenziometrianalogici

I potenziometri analogici vengono utilizzati per l’impostazione di setpoint analogici. L’impostazione può essere interrogata dalprogramma del PLC per essere utilizzata per timer, uscite a impulsi ed altre funzioni.

Alimentatore di servizioL’alimentatore di servizio (non per FX2NC e FX3UC) fornisce una alimentazione regolata a 24 V CC per i segnali d’ingresso ed i sensori.La capacità di questo alimentatore dipende dal modello del controllore (ad es. FX1S, FX1N e FX3G: 400 mA; da FX2N-16M�-�� aFX2N-32M�-��: 250 mA, da FX2N-48M�-�� a FX2N-64M�-��: 460 mA)

Ingressi digitaliGli ingressi digitali vengono usati per leggere segnali di controllo provenienti da interruttori, pulsanti o sensori collegati.Questi ingressi possono assumere i valori ON (segnale alimentato) e OFF (segnale non alimentato).

Uscite digitaliUna grande varietà di attuatori diversi ed altri dispositivi possono essere collegati a queste uscite, a seconda della naturadell’applicazione e del tipo di uscita.

LED indicatoridello stato degli ingressi

Questi LED quali ingressi sono collegati ad una alimentazione, cioè ad una tensione definita. Quando un segnale viene applicato adun ingresso, il LED corrispondente si accende, per indicare che lo stato dell’ingresso è ON.

LED indicatoridello stato delle uscite

Questi LED mostrano gli stati attuali ON/OFF delle uscite digitali. Queste uscite possono commutare una varietà di tensioni ecorrenti differenti, a seconda del modello e del tipo di uscita.

LED indicatoridello stato operativo

I LED RUN, POWER e ERROR mostrano lo stato attuale del controllore. POWER indica che l’unità è alimentata, RUN si accendequando il programma PLC viene eseguito e ERROR si accende quando si verifica un errore o un malfunzionamento.

Batteria memoriaLa batteria protegge il contenuto della memoria RAM volatile dei PLC MELSEC in caso di mancanza rete (solo FX2N, FX2NC, FX3U eFX3UC). La batteria protegge l’area dei timer, contatori e relé ritentivi. Fornisce inoltre l'alimentazione per l'orologio in tempo realeintegrato quando il PLC non è alimentato.

Interruttore RUN/STOPI PLC MELSEC hanno due modi operativi, RUN e STOP. L’interruttore RUN/STOP consente di commutare manualmente fra questi duemodi. In modo RUN il PLC esegue il programma memorizzato nella sua memoria. In modo STOP l’esecuzione viene arrestata ed èpossibile programmare il controllore.

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Glossario componenti PLC Appendice

A - 18 MITSUBISHI ELECTRIC

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Indice

Manuale di istruzione GX Developer I

Index

AAS interface · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 30

Modulo di rete · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 30

Accoppiatori ottici · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 9

Adattatori di comunicazione · · · · · · · · · · · · · 2 - 32

Adattatori speciali

Collegamento· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 36

Descrizione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 19

Alias · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 12

Alimentatore di servizio · · · · · · · · · · · · · · · · A - 17

BBatteria memoria· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 17

Buffer di memoria · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 20 - 1

CCANopen

Modulo di rete · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 29

CC-Link

Moduli di rete · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 28

Change Display Color (menu Tools) · · · · · · · · · · 4 - 8

Codici di errore · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 10

Commenti · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 5

Connection Test · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 2

Contatori · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 18 - 1

Contatto · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 8 - 4

Cancellazione· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 9 - 2

Inserimento · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 8 - 3

Modifica del dettaglio · · · · · · · · · · · · · · · · 8 - 4

Controllore logico programmabile (PLC)· · · · · · · 2 - 1

DDeviceNet

Modulo di rete · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 29

Dichiarazioni· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 9

Diramazione

cancellato · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 9 - 3

inserire · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 8 - 5

Documentazione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 1

Download (Scaricamento) · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 1

EE-Designer · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 22 - 14

EEPROM · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 17

ETHERNET

FX Configurator-EN · · · · · · · · · · · · · · · · · 22 - 3

Moduli de rete · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 25

configurare · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 22 - 1

Elenco dati di progetto · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 6

Espansione

Blocchi · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 18

Schede · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 17

Unità · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 17

FFX Configurator-EN · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 22 - 3

FX0N-32NT-DP · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 26

FX1N-8AV-BD · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 33

FX1N-CNV-BD · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 32

FX2N-10PG · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 24

FX2N-16CCL-M · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 28

FX2N-1HC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 23

FX2N-1PG-E · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 24

FX2N-232IF· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 31

FX2N-32ASI-M· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 30

FX2N-32CAN· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 29

FX2N-32CCL · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 28

FX2N-32DP-IF · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 27

FX2N-64DNET · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 29

FX2N-8AV-BD · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 33

FX2N-CNV-BD · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 32

FX2NC-1HC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 23

FX2NC-CNV-IF · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 32

FX2NC-ENET-ADP· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 25

FX3G-8AV-BD · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 33

FX3G-CNV-ADP · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 32

FX3U-20SSC-H· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 24

FX3U-2HC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 23

FX3U-2HSY-ADP · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 23

FX3U-32DP · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 26

FX3U-4HSX-ADP · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 23

FX3U-64CCL · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 28

FX3U-64DP-M · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 27

FX3U-CNV-BD · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 32

FX3U-ENET · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 25

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Indice

II MITSUBISHI ELECTRIC

Famiglia FX

Alimentazione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 13

Consumo di corrente · · · · · · · · · · · · · · · · A - 14

Panoramica · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 6

Punti di input/output occupati· · · · · · · · · · A - 14

Find device

Cross Reference · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 4

List of used devices · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 6

Menu Find/Replace · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 2

Funzione di test dispositivo · · · · · · · · · · · · · · 14 - 7

GGT-Designer2 · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 22 - 11

Gestione della Immagine di processo· · · · · · · · · 2 - 4

Glossario · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 17

HHMI · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 2

su ETHERNET · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 22 - 1

IImpostazioni di connessione · · · · · · · · · · · · · 22 - 7

Ingressi

Assegnazione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 41

Cablaggio · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 14

Interfaccia · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 31

Adattatori · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 31

Moduli · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 31

Interruttore RUN/STOP · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 17

Istruzione FROM · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 20 - 4

Istruzione TO · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 20 - 5

Istruzioni FOR · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 21 - 1

Istruzioni NEXT · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 21 - 1

LLista istruzioni· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 5 - 1

Lista riferimenti incrociati · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 4

MMELSEC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 6

Menu Edit · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 9 - 3

Delete Line · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 9 - 3

Insert Line · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 8 - 7

Menu Find/Replace

Cross Reference List · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 4

Find device · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 2

Find instruction · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 3

Find step no. · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 1

List of Used Devices · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 6

Menu Online

Clear PLC Memory · · · · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 4

Device test · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 14 - 7

Monitor· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 14 - 1

Read from PLC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 16 - 2

Transfer Setup · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 1

Verify with PLC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 15 - 3

Write to PLC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 5

Menu Project

New Project · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·4 - 3, 15 - 1

Save · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 13

Save as · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 7 - 1

Menu Tools

Change Display Color· · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 8

Menu View

Alias · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 13

Alias Format Display · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 14

Comment format· · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 7

Instruction List · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 5 - 1

Project data list· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 6

Messa a terra· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 13

Moduli analogici · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 20

Moduli di conteggio · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 23

Moduli di posizionamento · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 24

Moduli di rete

AS interface · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 30

CANopen· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 29

CC-Link · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 28

DeviceNet · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 29

ETHERNET · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 25

PROFIBUS/DP · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 26

Moduli funzione speciali · · · · · · · · · · · · · · · · 20 - 1

Buffer di memoria · · · · · · · · · · · · · · · · · · 20 - 1

Descrizione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 19

Indirizzo · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 42

Modulo controllo temperatura· · · · · 2 - 20, 2 - 21, 2 - 22

Monitoraggio · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 14 - 1

Monitoraggio dati tabellare (Entry Data Monitor) 14 - 3

NNote · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 11

PPLC

Confronto a relé · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 1

Storia · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 1

PROFIBUS/DP

Moduli di rete · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 26

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Indice

Manuale di istruzione GX Developer III

Progetto · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 13

Assegnazione I/O · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 41

Copia · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 7 - 1

New · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 3

Save · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 13

Programma

Convert · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 12

Documentazione· · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 1

Monitor· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 14 - 1

New · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 3

Progetto · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 7 - 1

Programmazione ONLINE · · · · · · · · · · · · · 19 - 1

Scaricamento (download) in un PLC · · · · · · 12 - 1

Trasferire dal PLC· · · · · · · · · · · · · · · · · · · 16 - 1

Verificare · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 15 - 1

Write to PLC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 5

RRegistro · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 7

Registro speciale

Codice di errore · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 8

Descrizione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 6

Modo operativo PLC · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 7

Orologio in tempo reale · · · · · · · · · · · · · · · A - 7

Relé · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 1

Confronto fra sistemi PLC · · · · · · · · · · · · · · 2 - 1

Relé speciali

Descrizione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 1

Modo operativo PLC · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 3

Orologio in tempo reale · · · · · · · · · · · · · · · A - 2

Rilevamento errori · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 4

per informazioni diagnostiche · · · · · · · · · · · A - 2

Ricerca istruzione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 6 - 3

Risoluzione dei problemi · · · · · · · · · · · · · · · · A - 10

Codici di errore · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 10

Registro speciale · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 8

Relé speciale · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · A - 4

SSCADA · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 2

SFC · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 17 - 1

Schede adattatori · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 19

Schema a contatti

Cancellazione· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 9 - 1

Contatori · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 18 - 1

Documentazione· · · · · · · · · · · · · · · · · · · 10 - 1

Elementi (Istruzioni)· · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 5

Inserimento · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 10

Modifica · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 8 - 1

Numeri di riga · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 4 - 1

Sink

Ingressi · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 14

Uscite · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 16

Source

Ingressi · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 14

Uscite · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 16

System Image · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 12 - 3

UUnità di base

Alimentazione · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 13

FX1N · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 10

FX1S· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 9

FX2N · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 10

FX2NC· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 11

FX3G · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 11

FX3U · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 12

FX3UC· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 12

Panoramica · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 6

Terminale S/S · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · 2 - 14

Upload (Caricamento) · · · · · · · · · · · · · · · · · · 16 - 1

Uscite

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Page 230: Sistema di programmazione e documentazione · Indice Manuale di istruzione GX Developer V Indice 1 Panoramica del corso e requisiti 1.1 Hardware per il training sui PLC modulari

Indice

IV MITSUBISHI ELECTRIC

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SEDE CENTRALE

EUROPAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.German BranchGothaer Straße 8D-40880 RatingenTelefono: +49 (0)2102 / 486-0Fax: +49 (0)2102 / 486-1120

FRANCIAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.French Branch25, Boulevard des BouvetsF-92741 Nanterre CedexTelefono: +33 (0)1 / 55 68 55 68Fax: +33 (0)1 / 55 68 57 57

IRLANDAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.Irish BranchWestgate Business Park, BallymountIRL-Dublin 24Telefono: +353 (0)1 4198800Fax: +353 (0)1 4198890

ITALIAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.Italian BranchViale Colleoni 7I-20041 Agrate Brianza (MB)Telefono: +39 039 / 60 53 1Fax: +39 039 / 60 53 312

POLONIAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.Poland BranchKrakowska 50PL-32-083 BaliceTelefono: +48 (0)12 / 630 47 00Fax: +48 (0)12 / 630 47 01

REP. CECAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.-org.sl.Czech BranchAvenir Business Park, Radlická 714/113aCZ-158 00 Praha 5Telefono: +420 - 251 551 470Fax: +420 - 251-551-471

RUSSIAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.52, bld. 3 Kosmodamianskaya nab 8 floorRU-115054 МoscowTelefono: +7 495 721-2070Fax: +7 495 721-2071

SPAGNAMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.Spanish BranchCarretera de Rubí 76-80E-08190 Sant Cugat del Vallés (Barcelona)Telefono: 902 131121 // +34 935653131Fax: +34 935891579

UKMITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.UK BranchTravellers LaneUK-Hatfield, Herts. AL10 8XBTelefono: +44 (0)1707 / 27 61 00Fax: +44 (0)1707 / 27 86 95

GIAPPONEMITSUBISHI ELECTRIC CORPORATIONOffice Tower “Z” 14 F8-12,1 chome, Harumi Chuo-KuTokyo 104-6212Telefono: +81 3 622 160 60Fax: +81 3 622 160 75

USAMITSUBISHI ELECTRIC AUTOMATION, Inc.500 Corporate Woods ParkwayVernon Hills, IL 60061Telefono: +1 847 478 21 00Fax: +1 847 478 22 53

DISTRIBUTORI EUROPEI

AUSTRIAGEVAWiener Straße 89AT-2500 BadenTelefono: +43 (0)2252 / 85 55 20Fax: +43 (0)2252 / 488 60

BELGIOESCO DRIVES & AUTOMATIONCulliganlaan 3BE-1831 DiegemTelefono: +32 (0)2 / 717 64 30Fax: +32 (0)2 / 717 64 31

BELGIOKoning & Hartman b.v.Woluwelaan 31BE-1800 VilvoordeTelefono: +32 (0)2 / 257 02 40Fax: +32 (0)2 / 257 02 49

BIELORUSSIATEHNIKONOktyabrskaya 16/5, Off. 703-711BY-220030 MinskTelefono: +375 (0)17 / 210 46 26Fax: +375 (0)17 / 210 46 26

BOSNIA E ERZEGOVINAINEA BH d.o.o.Aleja Lipa 56BA-71000 SarajevoTelefono: +387 (0)33 / 921 164Fax: +387 (0)33/ 524 539

BULGARIAAKHNATON4, Andrei Ljapchev Blvd., PO Box 21BG-1756 SofiaTelefono: +359 (0)2 / 817 6000Fax: +359 (0)2 / 97 44 06 1

CROAZIAINEA CR d.o.o.Losinjska 4 aHR-10000 ZagrebTelefono: +385 (0)1 / 36 940 - 01/ -02/ -03Fax: +385 (0)1 / 36 940 - 03

DANIMARCABeijer Electronics A/SLykkegårdsvej 17DK-4000 RoskildeTelefono: +45 (0)46/ 75 76 66Fax: +45 (0)46 / 75 56 26

ESTONIABeijer Electronics Eesti OÜPärnu mnt.160iEE-11317 TallinnTelefono: +372 (0)6 / 51 81 40Fax: +372 (0)6 / 51 81 49

FINLANDIABeijer Electronics OYPeltoie 37FIN-28400 UlvilaTelefono: +358 (0)207 / 463 540Fax: +358 (0)207 / 463 541

GRECIAUTECO5, Mavrogenous Str.GR-18542 PiraeusTelefono: +30 211 / 1206 900Fax: +30 211 / 1206 999

LETTONIABeijer Electronics SIARitausmas iela 23LV-1058 RigaTelefono: +371 (0)784 / 2280Fax: +371 (0)784 / 2281

LITUANIABeijer Electronics UABSavanoriu Pr. 187LT-02300 VilniusTelefono: +370 (0)5 / 232 3101Fax: +370 (0)5 / 232 2980

MALTAALFATRADE Ltd.99, Paola HillMalta- Paola PLA 1702Telefono: +356 (0)21 / 697 816Fax: +356 (0)21 / 697 817

MOLDAVIAINTEHSIS srlbld. Traian 23/1MD-2060 KishinevTelefono: +373 (0)22 / 66 4242Fax: +373 (0)22 / 66 4280

NORVEGIABeijer Electronics ASPostboks 487NO-3002 DrammenTelefono: +47 (0)32 / 24 30 00Fax: +47 (0)32 / 84 85 77

DISTRIBUTORI EUROPEI

OLANDAHIFLEX AUTOMATISERINGSTECHNIEK B.V.Wolweverstraat 22NL-2984 CD RidderkerkTelefono: +31 (0)180 – 46 60 04Fax: +31 (0)180 – 44 23 55

OLANDAKoning & Hartman b.v.Haarlerbergweg 21-23NL-1101 CH AmsterdamTelefono: +31 (0)20 / 587 76 00Fax: +31 (0)20 / 587 76 05

PORTUGALFonseca S.A.R. João Francisco do Casal 87/89PT - 3801-997 Aveiro, EsgueiraTelefono: +351 (0)234 / 303 900Fax: +351 (0)234 / 303 910

REP. CECAAutoCont C.S. s.r.o.Technologická 374/6CZ-708 00 Ostrava-PustkovecTelefono: +420 595 691 150Fax: +420 595 691 199

ROMANIASirius Trading & Services srlAleea Lacul Morii Nr. 3RO-060841 Bucuresti, Sector 6Telefono: +40 (0)21 / 430 40 06Fax: +40 (0)21 / 430 40 02

SERBIACraft Con. & Engineering d.o.o.Bulevar Svetog Cara Konstantina 80-86SER-18106 NisTelefono: +381 (0)18 / 292-24-4/5Fax: +381 (0)18 / 292-24-4/5

SERBIAINEA SR d.o.o.Izletnicka 10SER-113000 SmederevoTelefono: +381 (0)26 / 617 163Fax: +381 (0)26 / 617 163

SLOVACCHIASIMAP s.r.o.Jána Derku 1671SK-911 01 TrencínTelefono: +421 (0)32 743 04 72Fax: +421 (0)32 743 75 20

SLOVACCHIAPROCONT, spol. s r.o. PrešovKúpelná 1/ASK-080 01 PrešovTelefono: +421 (0)51 7580 611Fax: +421 (0)51 7580 650

SLOVENIAINEA d.o.o.Stegne 11SI-1000 LjubljanaTelefono: +386 (0)1 / 513 8100Fax: +386 (0)1 / 513 8170

SVEZIABeijer Electronics ABBox 426SE-20124 MalmöTelefono: +46 (0)40 / 35 86 00Fax: +46 (0)40 / 93 23 01

SVIZZERAOmni Ray AGIm Schörli 5CH-8600 DübendorfTelefono: +41 (0)44 / 802 28 80Fax: +41 (0)44 / 802 28 28

TURCHIAGTSBayraktar Bulvari Nutuk Sok. No:5TR-34775 Yukarı Dudullu-Ümraniye-İSTANBULTelefono: +90 (0)216 526 39 90Fax: +90 (0)216 526 3995

UCRAINACSC Automation Ltd.4-B, M. Raskovoyi St.UA-02660 KievTelefono: +380 (0)44 / 494 33 55Fax: +380 (0)44 / 494-33-66

UNGHERIAMELTRADE Kft.Fertő utca 14.HU-1107 BudapestTelefono: +36 (0)1 / 431-9726Fax: +36 (0)1 / 431-9727

DISTRIBUTORI - EURASIA

KAZAKISTANTOO KazpromavtomatikaUl. Zhambyla 28KAZ-100017 KaragandaTelefono: +7 7212 / 50 10 00Fax: +7 7212 / 50 11 50

DISTRIBUTORI - MEDIO ORIENTE

ISRAELETEXEL ELECTRONICS Ltd.2 Ha´umanut, P.O.B. 6272IL-42160 NetanyaTelefono: +972 (0)9 / 863 39 80Fax: +972 (0)9 / 885 24 30

LIBANOCEG INTERNATIONALCebaco Center/Block A Autostrade DORALebanon - BeirutTelefono: +961 (0)1 / 240 430Fax: +961 (0)1 / 240 438

DISTRIBUTORI - AFRICA

AFRICA DEL SUDCBI Ltd.Private Bag 2016ZA-1600 IsandoTelefono: + 27 (0)11 / 977 0770Fax: + 27 (0)11 / 977 0761

Mitsubishi Electric Europe B.V. /// FA - European Business Group /// Gothaer Straße 8 /// D-40880 Ratingen /// GermanyTel.: +49(0)2102-4860 /// Fax: +49(0)2102-4861120 /// [email protected] /// www.mitsubishi-automation.com

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