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I SISTEMI DI ORIENTAMENTO Iacobellis Agnese Geografia

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I SISTEMI DI ORIENTAMENTO.

Iacobellis Agnese Geografia 1GL

L'uomo, fin dalle sue origini, ha reso oggetto di attenzioni e spesso venerazione molti fenomeni naturali, tra cui il Sole. Le prime conoscenze astronomiche dell'uomo preistorico, che riteneva le stelle dei puntini immutabili "incastonati" nella sfera celeste, consistevano essenzialmente nella previsione dei moti del Sole, della Luna e dei pianeti sullo sfondo delle stelle fisse. Un esempio di questa "proto astronomia" è dato dagli orientamenti dei primi monumenti megalitici, che tenevano conto della posizione del Sole nei vari periodi dell'anno: in particolare i megaliti di Nabta Playa (in Egitto) e Stonehenge (in Inghilterra) erano stati costruiti tenendo conto della posizione dell'astro durante il solstizio d'estate.  Molti altri monumenti dell'antichità sono stati costruiti tenendo in considerazione i moti apparenti del Sole: un esempio è El Castillo  nel Messico, che è stato progettato per proiettare ombre a forma di serpente durante gli equinozi.

IL SOLE.

LE STELLE.L'uomo, inoltre, ha sempre osservato la volta celeste alla ricerca di possibili correlazioni tra le proprie vicende ed i fenomeni cosmici; da questa esigenza e dalla fantasia e creatività tipiche dell'essere umano nacquero le costellazioni. Esse rispondevano ad una serie di requisiti sia di tipo pratico (come indicatori naturali dello scorrere del tempo, come punti di riferimento l'orientamento per terra e per mare)  che religioso (le stelle, quali luci naturali in un cielo buio, erano identificate con le divinità preposte alla protezione delle vicende umane). Le prime conoscenze astronomiche dell'uomo preistorico consistevano essenzialmente nella previsione dei moti degli oggetti celesti visibili, stelle e pianeti. Pare che nel Paleolitico l'uomo considerasse il cielo come il luogo in cui prendevano forma le storie delle divinità; a dimostrazione di ciò vi sono tracce di un culto attribuito all'asterismo della "Grande Orsa“. Già nel Paleolitico superiore era stato sviluppato un sistema di venticinque costellazioni, ripartite in tre gruppi che rappresentavano metaforicamente Paradiso, Terra ed Inferi.

I PUNTICARDINALI

I termini nord, sud,  est e ovest derivano tutti dall'alto tedesco antico, e l'origine di questi termini usati inizialmente nelle culture germaniche, si può riscontrare della mitologia norrena: secondo il mito della creazione all'inizio del tempo furono posti quattro nani ai quattro punti cardinali, e i nomi di questi nani erano: Norðri (Nord), Suðri (Sud), Austri (Est) e Vestri (Ovest). L'ultimo di tali termini, west, è giunto in italiano tramite la forma francese ouest, che era la trascrizione fonetica secondo l'ortografia francese del termine germanico. I termini oriente, occidente, meridione e settentrione vengono dal latino, e ciascuno di essi ha un'etimologia specifica. Malgrado i più famosi e adoperati siano i punti ortogonali suddetti, ve ne sono anche altri quattro indicanti posizioni intermedie: trattasi del nord-est, sud-est, sud-ovest e nord-ovest. Oltre agli otto punti cardinali totali finora citati, esistono ancora altri otto punti, che si posizionano in maniera mediana tra le direzioni descritte precedentemente: il nord-nord-est, l'est-nord-est, l'est-sud-est, il sud-sud-est, il sud-sud-ovest, l'ovest-sud-ovest, l'ovest-nord-ovest e il nord-nord-ovest, per un totale di ben sedici punti cardinali differenti.

LA BUSSOLAL'invenzione della bussola si attribuisce ai cinesi. Essi scoprirono il campo magnetico terrestre. Pare che in origine utilizzassero tale scoperta come spettacolo d'attrazione: delle lancette magnetizzate venivano lanciate come si fa coi dadi e queste, finivano per indicare sempre il Nord. Passò molto tempo prima che questa "attrazione circense" fosse applicata alla navigazione.  Una volta conosciuta la posizione del Nord, infatti, era poi possibile identificare il Sud come la direzione opposta, mentre l'est e l'ovest erano rispettivamente alla destra e alla sinistra dell'osservatore rivolto verso il Nord. Fu introdotta in Europa nel XII secolo.

IL RETICOLATO GEOGRAFICO:

PARALLELI E MERIDIANIIl reticolato geografico è il sistema di riferimento rispetto al quale viene individuata, qualsiasi essa sia, la posizione di un oggetto sulla superficie del nostro pianeta. Esso è una specie di “maglia” immaginaria che avvolge l’intera superficie terrestre; le linee che formano il reticolato geografico si chiamano paralleli e meridiani.I meridiani sono piani che passano per l’asse di rotazione, e perciò perpendicolari al piano dell’equatore, essi sono circoli passanti per i poli; i meridiani non sono delle vere e proprie circonferenze, infatti per meridiano geografico si intende solo una semicirconferenza compresa tra i due poli, l’altra semicirconferenza, che si trova sullo stesso piano, prende il nome di antimeridiano. Il meridiano principale è il meridiano di Greenwich.I paralleli sono circonferenze su piani perpendicolari all’asse di rotazione terrestre; tali circonferenze sono parallele all’equatore; a seconda della distanza del piano di intersezione dal centro della terra, la circonferenza individuata sarà più o meno grande e tutte le circonferenze saranno tra loro parallele. Quando il piano di intersezione passa per il centro della terra, sulla superficie terrestre si ottiene la circonferenza più lunga: l’Equatore. Come i piani che individuano i meridiani, anche i piani perpendicolari all’asse terrestre sono infiniti e, di conseguenza anche il numero di paralleli è infinito.

LATITUDINE E LONGITUDINELa latitudine geografica è la distanza angolare di un punto (P) dall‘Equatore misurata lungo il meridiano che passa per quel punto.La longitudine geografica di un luogo (P) è la l'angolo tra il meridiano del luogo e il meridiano fondamentale (di Greenwinch), è positiva a est e negativa a ovest di Greenwich.