slides docenza comunicazione persuasiva allenatori … · quella sorta di ponte (il “corpo...
TRANSCRIPT
Agenda
La comunicazione» Il processo comunicativo e gli stili comunicativi
» Le difficoltà comunicative dell’allenatore» Uomini, donne, adolescenti…
» L’arte della persuasione
» Esercitazioni pratiche e debriefing
Come si comunica…
Comunichiamo tutti attraverso TRE canali:– Verbale
• I contenuti, ciò che dico
– Non verbale• Mimica• Postura• Gestualità• Prossemica
– Paraverbale • Tono, ritmo, volume della voce• Abbigliamento, arredamento
Canale Verbale
Deriva dal latino VERBO che significa PAROLA
È strettamente legato ai CONTENUTI, cioè a quello che si dice
Può essere orale o scritto
Canale non verbale
La MIMICA e cioè le espressioni del volto, lo sguardo
La POSTURA e cioè come muovo il corpo
La GESTUALITA’ e cioè i movimenti delle mani, delle braccia ma anche delle gambe
La PROSSEMICA e cioè la distanza fra i corpi
Prossemica
INTIMA
max ½ metro
PERSONALE
½ metro – 150 cm
SOCIALE
150 cm – 3 metri
PUBBLICA
oltre 3 metri
Come si comunica
Solitamente, utilizziamo i tre canali contemporaneamente, anche se a volte non ce ne rendiamo conto
Il “peso” dei tre canali:• Verbale 7%• Non verbale 55%
• Paraverbale 38%
I filtri percettivi
14
FILTRI SENSI
v uditov vistav olfa4ov ta4ov gusto
REALTA’
• NEUROLOGICO • GENETICO SOCIALE
• INDIVIDUALE
La nostra percezione della realtà ed il nostro “sentire”, sono filtrati da 3 vincoli:
La comunicazione efficace
La comunicazione è realmente efficace quando riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato senza creare incomprensioni e conflitti
Gli stili comunicativi
Sono riconosciuti comunemente tre stili comportamentali:
• Passivo/fuga
• Aggressivo• Assertivo
A questi tre si aggiunge un quarto stile: • Manipolazione
Passivo
Cosa pensa di sè: gli altri sono migliori, non ce la fa, non si sente in grado, si sente in ansia ad affrontare persone e situazioni che non conosce I suoi comportamenti: passivo, accondiscendente, non prende iniziative, non dice mai di no, non esprime realmente le sue intenzioni, idee, sentimenti Il suo verbale: usa molto il condizionale e frasi tipo “non me la sento”, “io avrei pensato che…ma va bene quello che dite voi” Il suo non verbale: difficilmente guarda negli occhi, spalle ricurve, sguardo basso, Il suo paraverbale: tono sommesso, insicuro, non alza la voce
Aggressivo
Cosa pensa di sè: lui è meglio degli altri, la sua idea è quella vincente, non interessato al confronto, se qualcuno gli dice che non concorda è un nemico I suoi comportamenti: detta ordini, non accetta contraddizioni, poco attento alle gentilezze ed alla “forma” Il suo verbale: usa l’imperativo “fai questo”, “ho deciso così”, a volte trascende ed offende Il suo non verbale: sbrigativo, gesti scattosi e di chiusura, sguardo duro Il suo paraverbale: tono acceso, voce alta, imperativo
Assertivo
Cosa pensa di sè: “io valgo” ma al contempo anche gli altri sono importanti, punta su se stesso, è determinato e fiducioso in sè I suoi comportamenti: attivo e proattivo, decide, si schiera, dice con franchezza ciò che pensa Il suo verbale: usa l’indicativo presente, utilizza termini positivi Il suo non verbale: guarda negli occhi, ha uno sguardo sereno ma determinato, gestualità aperta e ferma Il suo paraverbale: tono deciso, gentile, fermo, non urla ma sa sottolineare con la voce i messaggi importanti che devono passare all’interlocutore
Manipolatore
Cosa pensa di sè: toccando i tasti giusti può ottenere quello che si è prefissato
I suoi comportamenti: il suo punto di forza è l’ascolto attivo degli interlocutori ed un’ottima dialettica
Il suo verbale: possibilista, sa usare termini convincenti
Il suo non verbale: accorato, premuroso, sa usare bene il contatto
Il suo paraverbale: tono tranquillo, a proprio agio
Assertività
Un comportamento assertivo promuove l’uguaglianza nei rapporti umani, mettendoci in grado di agire nel nostro migliore interesse, di difenderci senza ansia, di esprimere con facilità ed onestà le nostre sensazioni, di esercitare i nostri diritti senza negare quelli degli altri.
Assertività Essere assertivi significa comunicare in maniera appropriata i propri pensieri, le proprie idee, le proprie opinioni, i propri sentimenti. Significa rendere espliciti i propri bisogni, le proprie richieste, le proprie necessità.
Significa esprimere un'opinione, anche quando è contraria a quella dell'interlocutore.
Significa confronto.
La persona assertiva non cerca di vincere e prevaricare sull'altro; semplicemente cerca di risolvere i problemi e di ottenere il risultato migliore per tutti.
Passivo, assertivo, aggressivo
Assertività non è aggressività– La persona assertiva è meno aggressiva, meno
arrabbiata, meno ansiosa.
Assertività non è passività– La persona assertiva è meno paurosa, meno timida,
meno passiva.
Sebbene non tutti siano naturalmente assertivi, l'assertività si può imparare!
Il linguaggio assertivo
Il linguaggio assertivo si contraddistingue per la totale CONGRUENZA fra i tre canali della comunicazione
• Verbale
• Non verbale
• Paraverbale
Profilo professionale dell’allenatore
Competenzatecnicotattica
Competenzapedagogicodidattica
Competenzadirelazionee
comunicazione
Saperanalizzareibisognidegli
allievi
Sapercostruire,realizzare,verificare
Sapersiproporsicomeriferimentoeducativo
One to one
L’allenatore può osservare attentamente la CNV dell’interlocutore e può carpire i segnali che egli invia
Tono di voce più softEye contact costante
One to many
L’allenatore non può prestare attenzione alla CNV di tutti allo stesso modo
Tono di voce per farsi capire fino al più lontano
Eye contact più frammentato
Ricette per evitare dispersioni
L’allenatore deve curarsi di essere l’UNICA FONTE di comunicazione
Deve DISTRIBUIRE la sua attenzione a tutti
Deve cercare sempre la conferma di ciò che sta dicendo nello sguardo dei giocatori (feedback)
Elementi chiave di comunicazione efficace
Il contatto visivo
La voce
Forza e convinzione
L’entusiasmo
La gestione degli spazi
COMUNICARE CON LE DONNE E CON GLI UOMINI
Un allenatore che passa da allenare squadre maschili a quelle femminili o viceversa, noterà che è fondamentale cambiare l’approccio comunicativo per essere persuasivi. Quello che va bene con gli uomini non va bene con le donne e viceversa, ma…perché???
Cervello maschile e femminile
Il cervello maschile e femminile hanno una lieve differenza di peso ma, soprattutto, il cervello femminile ha un maggiore spessore e volume di quella sorta di ponte (il “corpo calloso”) che unisce e collega i due emisferi cerebrali. Questo consente di realizzare lo scambio di informazioni tra i due emisferi molto più intensamente, il che favorirebbe nella donna lo sviluppo delle capacità pragmatiche, maggiore abilità nell’osservare, nel controllare.
Nella donna c’è una più ampia cooperazione tra i due emisferi cerebrali attraverso un passaggio, in un senso e in un altro, di fibre nervose. Ciò la porterebbe ad avere un’organizzazione cerebrale più complessa e quindi a ragionare e comunicare in modo diverso dagli uomini. Nell’uomo prevale, invece, una maggiore attitudine all’orientamento spaziale, alla logica, all’abilità motoria e alla coordinazione.
Tratto da: PANICO, di Rosario Sorrentino e Cinzia Tani – ed. Oscar Mondadori
Il cervello degli adolescenti
Il cervello di un adolescente ha una plasticità frenetica, è in continuo sviluppo, in esso avvengono le più importanti rivoluzioni biologiche e ormonali. E’ un organo molto influenzabile, nel senso che, in rapporto a stimoli mirati, può essere facilmente plasmato.
Tratto da: PANICO, di Rosario Sorrentino e Cinzia Tani – ed. Oscar Mondadori
La leva calcistica della classe ’68�Francesco De Gregori
Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, sole che batte sul campo di pallone e terra e polvere che tira vento e poi magari piove.
Nino cammina che sembra un uomo, con le scarpette di gomma dura,
dodici anni e il cuore pieno di paura. Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori che non hanno vinto mai
ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro e adesso ridono dentro a un bar, e sono innamorati da dieci anni
con una donna che non hanno amato mai. Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.
Nino capì fin dal primo momento, l'allenatore sembrava contento
e allora mise il cuore dentro alle scarpe e corse più veloce del vento.
Prese un pallone che sembrava stregato, accanto al piede rimaneva incollato, entrò nell'area, tirò senza guardare
ed il portiere lo fece passare. Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, questo altro anno giocherà con la maglia numero sette.
Elementi principali della persuasione
La fonte che invia il messaggio (allenatore)
Il modo in cui l’allenatore lo trasmette
Il modo in cui i giocatori lo ricevono
• Per essere un buon persuasore, devi costruire messaggi che contengano questi tre principi sopra elencati, tenendo ben presente che, ogni messaggio, deve essere costruito su misura per i giocatori a cui è rivolto.
Persuasione
Le strade che conducono alla persuasione sono due:
LAVIACENTRALEConlaqualesicercadi
persuadereilgiocatoreconlalogica,ricorrendoad
argomentazioniefficaci,tecniche,intelligenti,pratiche
epraticabili.
LAVIAPERIFERICAChevienepercorsaquandosi
tentadipersuadereilgiocatorefacendolevasullesueemozionieagendosullesuemotivazioniintrinseche.Spessoèquestalaviacherisultaesserepiùefficace.
"Dì al tuo gruppo ciò che ha bisogno di sentirsi dire e non ciò che pensi voglia sentirsi dire"
Anonimo
Bibliografia
INTELLIGENZA EMOTIVA di Daniel Goleman, ed. BUR Rizzoli
COMUNICARE BENE – Una chiave per il successo di Giancarlo Visconti, ed. Franco Angeli
L’ALLENATORE CARISMATICO di Stefano Tavoletti e Walter Zenga, ed. www.allenatore. net
Contatti
Dott. Enrica Quaglio
Sede Legale: Via A. Bonatti, 8 – 45100 ROVIGOMobile: +39 347/4527033
E-mail: [email protected]
Skype e Twitter: enricaquaglioWeb site: www.quaglio.it
Linkedin e facebook: Quaglio formazione consulenza