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La Solfatara

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Page 1: Solfatara

La Solfatara

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Che cos’è?• Una solfatara è un apparato

vulcanico che emette vapori e gas a forte componente solfurea. Questo fenomeno è tipico nei vulcani in stato di quiescenza o prossimi all'estinzione. Proprio per questo motivo viene classificata come attività vulcanica secondaria,

Ma …..

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iniziamo dal principio …Un vulcano è una

frattura della crosta terrestre dalla quale risale magma proveniente dal mantello.

• Un vulcano è formato da una camera magmatica, uno o più condotti magmatici e dall’edificio vulcanico formato dal materiale fuoriuscito e raffreddato.

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Prodotti vulcaniciLa fuoriuscita di materiale è detta

eruzione e i materiali eruttati sono lava, ceneri, lapilli, gas e vapore acqueo.

La forma e l'altezza di un vulcano dipendono dal tipo di attività eruttiva e dalla acidità del magma emesso.

Un magma acido (più ricco di silice) è più esplosivo e genera vulcani – strato, alti.

Un magma basico (meno silice) genera vulcani – scudo più bassi e di tipo effusivo.

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Lenta agonia di un vulcano…: il vulcanismo secondario

• Si tratta di una serie di fenomeni che si manifestano quando il vulcano è dichiarato spento, ma il magma residuo permane comunque in profondità nella camera magmatica.

• L’acqua delle contenuta nelle rocce sotterranee circostanti la camera magmatica in lento raffreddamento (falde) è ancora calda e sotto forma di vapore tende a risalire in superficie.

• Esempi di questi fenomeni sono i geyser, sorgenti termali, fumarole, solfatare.

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Bradisismo

• Un altro fenomeno di vulcanismo secondario è il bradisismo che consiste nel movimento verticale del terreno veloce dal punto a livello strumentale. Questo avviene sempre a causa di un lento assestamento in seguito alla avvenuta fuoriuscita del magma.

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Alla fine un bel bagno!• I laghi vulcanici si originano

quando forme vulcaniche negative come le depressioni dei crateri dei vulcani sia spenti che quiescenti o caldere generate in vario modo dall'attività vulcanica vengono parzialmente o completamente riempite dalle acque meteoriche o sorgive

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La Solfatara di Pozzuoli Dove si trova?Situata ad est di Napoli, affaccia sul mar Tirreno.

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Solfatara di Pozzuoli- Già i romani dell’epoca imperiale già

conoscevano la Solfatara (66 a.C. -24 d.C.) .

- Nota come “Forum Vulcani”, dimora del Dio Vulcano, ingresso per gli Inferi.

- Meta di escursioni per i noti fenomeni vulcanici, per la cura delle acque sulfuree e per le stufe calde; era infatti compresa tra le quaranta più famose terme dei Campi Flegrei sin dal Medioevo.

- nel 1861 l'acquistano i fratelli De Luca, di origine calabrese. Ma è soprattutto Sebastiano De Luca , chimico e naturalista, l'artefice principale della trasformazione di "uso" della famosa località, che diventa palestra di studio, di scoperte, di ricerca pura.

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Analizziamo le sue parti …• La fangaia

• La grande fumarola• Le stufe

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La fangaia- E' costituita da acque di origine

piovana e acqua di condensazione dei vapori, che si mescolano con il materiale di tipo argilloso presente alla superficie del cratere.

- La composizione dei gas che fuoriescono dalla fangaia è molto varia (H2S, N2O, H2O, CH4, He,C); la composizione del liquido è altrettanto ricca (Boro, Sodio, Magnesio, Vanadio, Arsenico, Zinco, Iodio, Antimonio, Rubidio e altri).

- Il fango così prodottosi naturalmente è ottimo per usi termali.

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- La composizione chimica dei gas indica una presumibile origine dei vapori a poche centinaia di metri sotto il suolo della Solfatara, ad una temperatura fra i 170° ed i 250° C.

- Le scure striature sulla superficie del fango sono costituite da colonie di batteri resistenti a condizioni estreme di acidità e temperatura, che sono considerati di grande interesse scientifico.

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Grande fumarola

E' il nome della principale fumarola della Solfatara con temperatura del vapore acqueo di circa 160° C. 

Nell’interno di tale bocca si condensano alcuni sali contenuti nel vapore tra cui il realgar (As S), il cinabro (Hg S) e l’orpimento (As2 S3) che danno una colorazione giallo rossiccia alle rocce circostanti; è inoltre presente l’acido solfridrico (H2S), dal caratteristico odore di uova putride.

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• La zona della Bocca Grande era denominata dagli antichi Forum Vulcani ovvero la Dimora del Dio del Fuoco. Agli inizi del ‘900 fu qui edificato un piccolo Osservatorio Vulcanologico, di cui restano alcune rovine, che crollò sia per effetto dei periodici movimenti tellurici collegati al Bradisismo Flegreo sia per l’apertura di una fumarola.

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Nell’alto medioevo erano attive nei Campi Flegrei almeno 40 sorgenti termali tra cui quella della Solfatara.

Le acque termali della Solfatara erano ritenute curative dei nervi, della vista, delle febbri, delle malattie della pelle e della sterilità. 

Il pozzo attualmente visibile venne costruito nei primi anni del ‘800 per estrarre allume dall’acqua emunta dalla sottostante falda a circa 10 metri di profondità. 

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• Sfruttata dal punto di vista minerario, per produrre allume e bianchetto, tagliare legna, estrarre acqua dal sottosuolo, o ancora per offrire piacevoli brividi di paura a turisti imbevuti di reminiscenze mitologiche. 

Allume di potassio è un sale misto di alluminio e potassio dell‘acido solforico e a temperatura ambiente si presenta come un solido incolore ed inodore.

Si usa come deodorante personale naturale anallergico ed emostatico.

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Le stufeSono due antiche grotte scavate nel fianco della montagna sul

lato nord alla fine del ‘800 per realizzare sudatori naturali e successivamente rivestite di muratura.

Si sostava all’interno delle grotte per non più di pochi minuti, ciò provocava una energica sudorazione ed obbligava a respirare gli intensi vapori sulfurei che quivi si sprigionavano.

Ritenute ottime per la cura delle affezioni delle vie respiratorie, delle malattie della pelle e dei reumi.

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Da vedere

Acropoli di Cuma

Anfiteatro flavio   

Tempio di serapide

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La flora dipende dai seguenti fattori

• L'attività vulcanica che eleva la temperatura impedisce la sopravvivenza della vegetazione o le impone un anomalo adattamento con un tessuto radicale eminentemente superficiale.

• L' orografia che rende più soleggiato il versante nord, arido e ricoperto di graminacee, più umido e ombreggiato quello opposto dove è presente un bosco, alcune specie di felci, castagni e pungitopo.

• Il fondo del cratere offre ampie zone di macchia mediterranea.

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Condizioni estreme…Nella Fangaia sono state isolate

colonie di batteri che vivono a temperature superiori ai 90° C .

Sulle pareti alle spalle della Bocca Grande vegetano in condizioni di elevata temperatura e acidità alghe unicellulari termofile quali il “Cyanidium caldarium”.

È inoltre segnalata la presenza di un particolare insetto!