Èsolounciao, segretario - filcams cgil · contratto separato del 2011, ponendo però l’esigenza...

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F ranco Martini è stato eletto segretario generale della Filcams nell’ottobre 2008, e quando fece il suo ingresso in categoria aveva due eleganti stampelle, dovute a un piccolo incidente stradale che lo aveva costretto a usarle. Da allora, stampelle o non stampelle, tutta la Filcams ha camminato, e a volte corso, insieme a un segretario che ha aperto le porte al futuro. Da quel 2008, e in fondo sono solo sei anni fa, la categoria, sotto la direzione dell’accigliato segretario, è molto cambiata, e non solo per questioni di ricambio del gruppo dirigente. La parola “rinnovamento”, che è rimbalzata fino allo sfinimento in questi anni nei nostri discorsi e nei nostri documenti, ha assunto un significato per noi molto più ampio di un semplice “ringiovanimento”. “Rinnovamento” è stato ed è un modo di pensare alle cose, sfidando i processi e ribaltando i paradigmi, valorizzando le creatività e assumendosi il rischio del cambiamento. Tutto questo lo abbiamo fatto in un momento difficile, della nostra società e del nostro settore: la crisi della grande distribuzione organizzata, il calo del turismo e la scure della spending review, la difesa del lavoro e della dignità del lavoro. E nonostante tutto abbiamo cercato di fare cose nuove e di valorizzare le cose vecchie. Abbiamo scommesso sulle persone, sulle intelligenze, sul futuro. Abbiamo iniziato a cambiare le nostre abitudini, a cominciare da quelle che potevano sembrare le più scontate, mettendo il rispetto del valore umano e dei bisogni prima di tutto. E poi la tutela delle fragilità, la messa a fuoco dei dettagli. La Filcams di Franco Martini e di tutto il gruppo dirigente, delle delegate e dei delegati che in questi anni hanno lavorato con lui alla costruzione di un “rinnovamento” che fosse innanzi tutto culturale, è tutta qua, in poche parole di soddisfazione e di orgoglio, e in tante azioni di valore. Franco Martini il 23 giugno scorso è stato eletto nella segreteria generale della Cgil, chiamato nella squadra di Susanna Camusso. Una sfida importante, ma anche un riconoscimento meritato, per chi come lui si è sempre dedicato alla Cgil con impegno e umiltà, caratteristiche che costituiscono un’importante eredità sindacale. Vogliamo ringraziare il segretario generale Franco Martini, che con il suo understatement ci ha consentito di esprimere le potenzialità della categoria senza mai mettersi in prima fila; un grazie fatto di tutti i progetti che continueranno e non si fermeranno. Un grazie fatto di lavoro quotidiano e di nuove idee, che continueremo a elaborare e mettere in cantiere. Un grazie fatto a immagine della Filcams che hai saputo promuovere e far crescere: una Filcams donna, giovane, migrante, vitale, inclusiva, sperimentatrice, pensante e accogliente. Una Filcams in cammino. È solo un ciao, segretario, e un augurio di buon lavoro per il tuo nuovo incarico come segretario confederale. Ci vedremo presto per nuove idee da realizzare insieme. L e voce del passato, di chi lo ha conosciuto all’inizio della sua “carriera”. Sono le testimonianze di due compagni di vita e lavoro, che in quel di Prato, hanno conosciuto il giovane Franco Martini e con lui hanno mosso i primi passi. Sono Fernando Giandonati, pensionato, ex operaio tessile, e Manuele Marigolli, segretario della Cgil Toscana ed ex segretario generale della Camera del lavoro Prato, entusiasti di ricordare il passato, tanto da ritrovarsi a condividere per noi queste testimonianze, nell’orto del Giandonati alle sei del mattino. “Ancora ho nitido nella mente il giorno in cui Pietrino (compianto ex segretario della Camera del lavoro di Prato) mi telefonò per dirmi che dovevo prendere un distacco sindacale di due mesi per far conoscere la realtà industriale a un giovane compagno che avrebbe dovuto diventare il futuro responsabile della lega tessile di Montemurlo, che contava più di 4.000 iscritti tessili” racconta Fernando Giandonati. “Il tono non ammetteva obiezioni, e naturalmente risposi di sì. Franco Martini aveva poco più di vent’anni, lo rivedo ancora con il basco inclinato e un eskimo verde. Era un giovane ‘promettente’ veniva dal movimento studentesco, era stato segretario della Fgci. Pietrino nel raccomandarmelo mi disse: ‘Fanne di conto, è un compagno serio e lavoratore’. Il gruppo dirigente puntava su di lui e su altri ••• SEGUE A PAGINA 19 T U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z I Rassegna Sindacale Quei primi anni a Prato I RICORDI | PARLANO DUE VECCHI COMPAGNI Il saluto dalla rete da Twitter... t Al compagno @MartiniFilcams un caloroso augurio di buon lavoro nella Segreteria della @cgilnazionale! Congratulazioni t @MartiniFilcams ci mancherà la tua visione e la tua visionarietà. @FilcamsCgil @cgilnazionale buon lavoro. t Al compagno @MartiniFilcams un caloroso augurio di buon lavoro nella Segreteria della @cgilnazionale! Congratulazioni #segretarioalquadrato ...a Facebook f Felice felice felice dell’elezione in segreteria confederale Cgil del nostro segretario!! f ...emozione! f In bocca al lupo segretario! f Congrats Franco! f Semplicemente un grande! Buon lavorooooooo! f Auguri e buon lavoro Franco. La Filcams “cede” un ottimo segretario alla Confederazione, ma tutta la Cgil si arricchisce delle capacità politiche e sindacali di un eccezionale dirigente. f Soddisfazione e... dispiacere f In bocca al lupo Franco, ci mancherai f Tanti auguri al segretario Martini per il difficilissimo lavoro che lo attende. f “Gli occhiali Filcams” per interpretare il sindacato! Buon lavoro! SOCIAL NETWORK Franco Martini eletto nella segreteria confederale della Cgil T Èsolounciao, segretario... I.R. al numero 26/2014 di Rassegna Sindacale Terziario06_ok 30/06/14 15:40 Pagina 17

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Page 1: Èsolounciao, segretario - FILCAMS CGIL · contratto separato del 2011, ponendo però l’esigenza di integrare questo strumento attraverso la definizione di indicatori condivisi

F ranco Martini è stato elettosegretario generale dellaFilcams nell’ottobre 2008, equando fece il suo ingresso in

categoria aveva due eleganti stampelle,dovute a un piccolo incidente stradaleche lo aveva costretto a usarle. Da allora, stampelle o non stampelle,tutta la Filcams ha camminato, e a voltecorso, insieme a un segretario che haaperto le porte al futuro. Da quel 2008, e in fondo sono solo seianni fa, la categoria, sotto la direzionedell’accigliato segretario, è moltocambiata, e non solo per questioni diricambio del gruppo dirigente. La parola “rinnovamento”, che èrimbalzata fino allo sfinimento inquesti anni nei nostri discorsi e nei

nostri documenti, ha assunto unsignificato per noi molto più ampio diun semplice “ringiovanimento”. “Rinnovamento” è stato ed è un mododi pensare alle cose, sfidando i processie ribaltando i paradigmi, valorizzandole creatività e assumendosi il rischiodel cambiamento. Tutto questo lo abbiamo fatto in unmomento difficile, della nostra societàe del nostro settore: la crisi dellagrande distribuzione organizzata, ilcalo del turismo e la scure dellaspending review, la difesa del lavoro edella dignità del lavoro.E nonostante tutto abbiamo cercato difare cose nuove e di valorizzare le cosevecchie. Abbiamo scommesso sullepersone, sulle intelligenze, sul futuro.

Abbiamo iniziato a cambiare le nostreabitudini, a cominciare da quelle chepotevano sembrare le più scontate,mettendo il rispetto del valore umano edei bisogni prima di tutto. E poi latutela delle fragilità, la messa a fuocodei dettagli. La Filcams di Franco Martini e di tuttoil gruppo dirigente, delle delegate e deidelegati che in questi anni hannolavorato con lui alla costruzione di un“rinnovamento” che fosse innanzi tuttoculturale, è tutta qua, in poche paroledi soddisfazione e di orgoglio, e intante azioni di valore. Franco Martini il 23 giugno scorso èstato eletto nella segreteria generaledella Cgil, chiamato nella squadra diSusanna Camusso. Una sfidaimportante, ma anche unriconoscimento meritato, per chi comelui si è sempre dedicato alla Cgil conimpegno e umiltà, caratteristiche checostituiscono un’importante ereditàsindacale.Vogliamo ringraziare il segretariogenerale Franco Martini, che con il suounderstatement ci ha consentito diesprimere le potenzialità dellacategoria senza mai mettersi in primafila; un grazie fatto di tutti i progettiche continueranno e non sifermeranno.Un grazie fatto di lavoro quotidiano edi nuove idee, che continueremo aelaborare e mettere in cantiere.Un grazie fatto a immagine dellaFilcams che hai saputo promuovere efar crescere: una Filcams donna,giovane, migrante, vitale, inclusiva,sperimentatrice, pensante eaccogliente. Una Filcams in cammino. È solo un ciao, segretario, e un auguriodi buon lavoro per il tuo nuovoincarico come segretario confederale.Ci vedremo presto per nuove idee darealizzare insieme. •

L e voce del passato, di chi lo haconosciuto all’inizio della sua“carriera”. Sono le testimonianze

di due compagni di vita e lavoro, che inquel di Prato, hanno conosciuto ilgiovane Franco Martini e con lui hannomosso i primi passi.Sono Fernando Giandonati, pensionato,ex operaio tessile, e Manuele Marigolli,segretario della Cgil Toscana ed exsegretario generale della Camera dellavoro Prato, entusiasti di ricordare ilpassato, tanto da ritrovarsi a condividereper noi queste testimonianze, nell’ortodel Giandonati alle sei del mattino.“Ancora ho nitido nella mente il giornoin cui Pietrino (compianto ex segretariodella Camera del lavoro di Prato) mitelefonò per dirmi che dovevo

prendere un distacco sindacale di duemesi per far conoscere la realtàindustriale a un giovane compagno cheavrebbe dovuto diventare il futuroresponsabile della lega tessile diMontemurlo, che contava più di 4.000iscritti tessili” racconta FernandoGiandonati. “Il tono non ammettevaobiezioni, e naturalmente risposi di sì.Franco Martini aveva poco più divent’anni, lo rivedo ancora con il bascoinclinato e un eskimo verde. Era ungiovane ‘promettente’ veniva dalmovimento studentesco, era statosegretario della Fgci. Pietrino nelraccomandarmelo mi disse: ‘Fanne diconto, è un compagno serio elavoratore’. Il gruppo dirigente puntavasu di lui e su altri •••SEGUE A PAGINA 19

T U R I S M O C O M M E R C I O S E R V I Z IRassegna Sindacale

Quei primi anni a PratoI RICORDI | PARLANO DUE VECCHI COMPAGNI

Il salutodalla reteda Twitter...

t Al compagno@MartiniFilcams uncaloroso augurio di buon

lavoro nella Segreteria della@cgilnazionale! Congratulazioni

t @MartiniFilcams ci mancheràla tua visione e la tua visionarietà.@FilcamsCgil @cgilnazionalebuon lavoro.

t Al compagno @MartiniFilcamsun caloroso augurio di buon lavoronella Segreteria della@cgilnazionale! Congratulazioni#segretarioalquadrato

...a Facebookf Felice felice felicedell’elezione insegreteria confederale

Cgil del nostro segretario!!

f ...emozione!

f In bocca al lupo segretario!

f Congrats Franco!

f Semplicemente un grande!Buon lavorooooooo!

f Auguri e buon lavoro Franco.La Filcams “cede” un ottimosegretario alla Confederazione,ma tutta la Cgil si arricchisce dellecapacità politiche e sindacali di uneccezionale dirigente.

f Soddisfazione e... dispiacere

f In bocca al lupo Franco, ci mancherai

f Tanti auguri al segretarioMartini per il difficilissimo lavoroche lo attende.

f “Gli occhiali Filcams” per interpretare il sindacato!Buon lavoro!

SOCIAL NETWORK

Franco Martinieletto nella segreteriaconfederaledella Cgil

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I l 17 giugno scorso, si è interrotta latrattativa per il rinnovo delcontratto con Confcommercio. almomento non sono previsti

appuntamenti. Gli ultimi serrati incontridi giugno non hanno prodotto i risultatiauspicati: una sintesi condivisa per ilrinnovo del contratto nazionale.L’epilogo della trattativa non vedeaccordi separati, ma una rottura unitaria,nel rispetto delle regole assunte nellagestione del negoziato, decise dailavoratori durante la consultazione sulla piattaforma. Scaricando la responsabilità del mancatoaccordo, la Confcommercio ha subitoavviato una campagna denigratoria neiconfronti dei sindacati, che non“sarebbero riusciti a comprendere” lereali difficoltà del settore. In una notaConfcommercio si definisce dispiaciuta“che, nonostante si fossero avanzateproposte che potevano avere effettipositivi sugli scenari occupazionali, nontutte le organizzazioni sindacali abbianosaputo cogliere l’importanza di definirestrumenti e misure anche per chi è fuoridal mercato del lavoro”.Secondo il segretario generale dellaFilcams, Franco Martini, “l’interruzionedel negoziato è dovuta all’indisponibilitàdi Confcommercio a rimuovere gli ultimiostacoli, proprio quando avrebberopotuto maturare le condizioni per trovareun giusto equilibrio finale tra le parti”.Sono in effetti ancora rilevanti i punti di

distanza: “Abbiamo svolto un negoziatosapendo che c’erano su diversi temiquattro sensibilità diverse – ha affermatoMaria Grazia Gabrielli segretarianazionale Filcams –, abbiamo lavoratoper spostare l’asse del risultato verso ilsegno positivo, per sgombrare lerichieste di Confcommercio e ribadendole ragioni delle nostre posizioni. Per bendue volte, abbiamo arginato i tentativi diuna chiusura del negoziato”. “Abbiamoritenuto importante rallentare il passo –prosegue Gabrielli – perché per noi c’eraancora molto da discutere e la trattativadi merito doveva essere ancora fatta.Sapendo di camminare su un percorsoad ostacoli abbiamo deciso di fare latrattativa e di proseguire nel negoziatoaffrontando anche temi spinosi ecomplessi che erano stati posti a partiredalla flessibilità dell’orario di lavoro. Loabbiamo fatto portando al tavolo lenostre osservazioni”.Nonostante tutto la trattativa, partita dauna piattaforma sindacale unitaria, hafatto dei passi avanti in questi mesi,eliminando dalla discussione la propostadi contratto intermittente avanzata daConfcommercio, le distanze sugliinquadramenti contrattuali, il ritorno alle40 ore settimanali e la richiesta diregolamentare i permessi per i dirigentisindacali aziendali.Prosegue, invece, la trattativa conFederdistribuzione: gli incontri di giugnohanno intensificato il confronto senza

però arrivare a una conclusione.Nell’incontro del 23 giugno le partidatoriali hanno presentato le loro quattropriorità per poter arrivare a definire ilcontratto nazionale: mercato del lavoro,deroghe, produttività, bilateralità – a cui,si aggiungono i temi della classificazionedel personale e della Salute e sicurezza –,sono le priorità affrontate nellesuccessive giornate di trattativa.Sul mercato del lavoro,Federdistribuzione ha richiesto lamodifica dell’art 63 del contratto perquanto riguarda l’estensione della basedi calcolo su cui conteggiare lapercentuale di utilizzo dei contratti atermine e dei contratti somministrati el’aumento della percentuale di utilizzostessa, mentre sull’apprendistato, haproposto di modificare il rapportoapprendisti/lavoratori qualificati presenti

in azienda dall’attuale 1-1 a 3apprendisti e 2 lavoratori qualificati,richiedendo anche la modifica dellapercentuale di stabilizzazione degliapprendisti, dall’attuale 80% al 40%.Proposte non condivise dalla FilcamsCgil. La prima perché è uno strumentovolto ad allargare la precarietà deirapporto di lavoro, e a togliere ruolo allacontrattazione nei luoghi di lavoro. Laseconda perché l’attuale percentualerappresenta una condizione di migliorfavore e un impegno concretosull’apprendistato come forma diinserimento dei giovani.Sulla Bilateralità, Federdistribuzione hacondiviso i princìpi contenuti nellapiattaforma sindacale sui criteri e iparametri della bilateralità: efficienza,efficacia e servizio ai lavoratori e alleimprese; ha proposto la definizione di unsistema bilaterale centrale con sedidislocate su Regioni/Bacini regionali, unrecupero della situazione creataunilateralmente sulla sanità integrativaattraverso la costituzione di un Fondosanitario contrattuale, ma, secondo laFilcams, “la discussione su bilateralità ewelfare può essere avviata se esiste la fonte da cui la bilateralità trova origine cioè il contratto nazionale dilavoro, resta quindi prematura lapossibilità di procedere alla scrittura didocumenti in merito, a partire dallagovernance della bilateralità.”In ultimo è stato affrontato il capitolosulle deroghe. Federdistribuzione hariconfermato l’impianto presente nelcontratto separato del 2011, ponendoperò l’esigenza di integrare questostrumento attraverso la definizione diindicatori condivisi a seguito dei quali farpartire una procedura operativa cherientra nel secondo livello dicontrattazione. Ma la Filcams non hafirmato il contratto del 2011, dove lederoghe vennero inserite per la primavolta. Anche per questo la discussione èpiù difficoltosa. Bisognerebbe ripartireda quello che non si è condiviso perricostruire e non rafforzare argomentidivisivi. “Pur in presenza di alcunenovità, a partire dalla disponibilità diavviare un confronto sullarappresentanza – afferma Maria GraziaGabrielli – emergono ancora tutte ledistanze”. “Il perimetro posto daFederdistribuzione – prosegue, –continua ad essere di notevole impatto edi non coincidenza con le nostrenecessità e proposte per il contrattonazionale”. •

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COMUNICAZIONE |CONVEGNO UNI GLOBAL

Due trattativedecisamente difficili

CCONTRATTI | TERZIARIO

I l 16 e il 17 Giugno si è tenuto a Nyon “The Uni CommunicatorsForum”, il convegno

sulla comunicazione organizzato da Uni Global Union.Tanti i partecipanti provenienti da tutto il mondo,Stati Uniti, Australia, e da diversi paese europei.Un programma intenso che perdue giorni ha permesso allaplatea di confrontarsi sullediverse esperienze e strategie di comunicazione conun’attenzione particolare almondo dei social network equindi ai vari mezzi dicomunicazione utilizzati dalle tante organizzazionisindacali presenti.Dopo il benvenuto alledelegazioni del direttore dellacomunicazione Richard Elliott edel segretario generale di UniGlobal Union Philip Jennings, ilForum è iniziato con lapresentazione dell’iniziativa“1:12” (una proposta direferendum in Svizzera) volta alimitare gli stipendi dei topmanager in base al salariominimo annuale del dipendentemeno pagato all’interno dellastessa azienda presentata daFabian Molina, del giovanepartito socialista svizzero.La prima giornata si è conclusa

con gli interventi di WaltonPantland (Union SolidarityInternational) e della scrittrice egiornalista Tansy Hoskins,autrice di “The anti-capitalistbook of fashion”, i quali hannoillustrato una campagnacomunicativa che ha portato allafirma dell’accordo per lasicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nell' industriadella moda, dopo il disastroavvenuto il 24 aprile 2013

nella fabbrica di Rana Plaza in Bangladesh.La seconda giornata è stata percerti versi quella più coinvolgenteper i partecipanti al Forum, grazieal contributo di due esperticomunicatori come DavidSchneider (scrittore, attore) eDavid Levin (giornalista). I temi principali che hannotrattato i due esperti hanno vistouna partecipazione attiva da partedi tutti, per via soprattutto degliargomenti che sin da subitohanno reso molto coinvolgente ladiscussione. Principale attenzionesi è data a come un utilizzoefficace e innovativo dei varisocial network (in particolareTwitter), sia di fondamentaleimportanza per organizzazionicome la nostre. Di fatto i tempi incui bastava esprimereun’opinione a mezzo stampa per guadagnarsi le prime pagine

dei giornali o i titoli dei tgprobabilmente sono passati. Oggiil nostro modo di comunicarenon può rimanere più di tantolegato a vecchi schemi che pocosi adattano ai profondi mutamentiche stanno investendo il settoredell’editoria, come l’esplosionedei social network. Per fare in modo che i socialnetwork rappresentino davveroun’opportunità bisognerebberenderli parte integrante dellenostre attività lavorative, perchépossono aiutare ad aumentare ilsenso di comunità e il ritrovarsi(anche online) intorno a valoricondivisi con i nostri iscritti epermettono di arrivare a monditalvolta distanti, a cominciare datutti quei giovani che con tantafatica intercettiamo. Masoprattutto possono contribuire asmentire alcuni degli stereotipicon cui spesso veniamo bollati e

a mettere in evidenza eamplificare tutti i risultati chenonostante tutto riusciamoancora a ottenere.Nelle due giornate, oltre alsostegno per la giornatainternazionale delle lavoratrici edei lavoratori impiegati neisettori delle pulizie e dellasicurezza (International JusticeDay For Cleaners and Security),le varie delegazioni hanno avuto ampio spazio perpresentare le proprie strategie di successo dal punto di vista comunicativo, per laFilcams Cgil è stata l’occasioneper diffondere la campagnasocial “Fast Generation”.La conclusione del Forum havisto come tema principale pertutti, la partecipazione alprossimo Congresso di UniGlobal Union il 6-7 Dicembre2014 a Cape Town. •

Roberta Manieri

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Interruzione conConfcommercio

e avanti piano conFederdistribuzione:

i negoziati sonomolto faticosi

Le nuove stradedei social media

Non possiamorestare legatia vecchi schemi ogginon più validi

Massimo Scibona

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Page 3: Èsolounciao, segretario - FILCAMS CGIL · contratto separato del 2011, ponendo però l’esigenza di integrare questo strumento attraverso la definizione di indicatori condivisi

giovani per iniziare unprogramma di rinnovamento.Lo portai in giro per le

fabbriche e tra noi nacque un’amiciziache resiste ancora. Iniziammo un girodi assemblee per preparare lepiattaforme della contrattazioneaziendale, era il 1975. Ricordo ancorala fabbrica in cui avemmo il primoscontro duro, fummo costretti aoccupare lo stabilimento per affermarele nostre ragioni, non fu semplice, erauna fabbrica tutta al femminile sichiamava Argofil. Dopo due mesi tornai infabbrica, Franco si eradimostrato fin da subitoun ragazzo tenace e congrande senso di realtà, lascelta di Pietrino si erarivelata fin da subitogiusta. In seguito haricoperto incarichiimportantinell’organizzazione,primo quello disegretario generale dellaCamera del Lavoro diPrato quando avevaancora 27 anni, ma a mepiace ricordarlogiovanissimo e umile,con la voglia diapprendere e con lacapacità di ascoltare.L’augurio che vogliofare all’amico è dicontinuare a custodirein modo geloso quellacapacità di ascolto anche nel nuovoincarico che gli è stato affidato”.Manuele Marigolli racconta il primoincontro con Martini: “Ero un operaio

tessile e partecipai come delegato alcongresso camerale del 1980, quandoFranco divenne Segretario Generaledella Camera del Lavoro di Prato. Lo

conobbi in quella occasionee in seguito diventammoamici, spesso quandosmontavo dal turno di seraalle 22 lo trovavo adaspettarmi fuori dal cancello,magari per andare insiemealle nostre compagne a cenain qualche festa dell’Unità. Il2 agosto del 1980 eravamoinsieme sull’autostrada, inmezzo ad una coda infernale,su un nastro d’asfaltoincandescente, diretti inCalabria, quando ci raggiunsela notizia della strage allastazione di Bologna. Il nostroviaggio spensierato finì lì edopo non fu più lo stesso. Quando lasciò l’incarico disegretario della Camera del

lavoro di Prato per andare in segreteriaregionale della Toscana, mi convocò inmodo formale nel suo ufficio e midisse: ‘Accomodati, ora basta di

«bischereggiare», è ora che ti impegniin modo serio, dobbiamo rinnovare evorrei puntare anche su di te: c’èbisogno di un quadro operaio con letue caratteristiche, ci sono compagniche conosci, altri che conosceraimeglio, vedrai, ti troverai bene, non puoi dire di no’. In un primo momento rimasi perplesso dalla formalità, poi compresiche la formalità era dovuta al fatto chela proposta era stata avanzata dalsegretario della Camera del lavoro enon dall’amico. Fu una lezione dirigore che ho tenuto a mente e che mi è servita in più occasioni nelproseguo della mia esperienza didirigente di questa organizzazione.Franco ha sempre tenuto di conto degliultimi, la sua presenza in segreterianazionale della Cgil sarà utile inparticolare per questa ragione. Un augurio di cuore per il nuovoincarico e un po’ di rammarico perchélo stesso non sia arrivato prima”. •

L a linea dura dei sindacati è larisposta al trattamento dellasocietà nei confronti deilavoratori. E allora si scende in

piazza per un presidio, per protestare e farcapire, che non si può sempre tacere alleangherie, per quanto sia riconosciutal’importanza di avere un lavoro.Milano, 25 giugno, le organizzazioniterritoriali Filcams Cgil e Fisascat Cisl,hanno indetto lo sciopero delle lavoratricie dei lavoratori di Groupon,multinazionale statunitense leadermondiale delle vendite online. È il primosciopero aziendale in Italia.Groupon è presente a Milano con unazienda che occupa circa 300 lavoratori, eun altro centinaio sul territorio nazionale.Giovani, tra i 27 e i 30 anni, per la maggiorparte laureati. Le figure professionali sonodiverse, ci sono i commerciali – sales – chedevono prendere i contatti per stipulare leofferte, e poi ci sono gli operativi: editorche correggono le offerte; planner, che lepianificano; grafici, writer e customerservice (tutte figure professionali“inglesizzate”). Lo sciopero del 25 giugnoha suscitato l’interesse dei media e neigiorni precedenti, hanno rimbalzato ledichiarazioni delle parti.Eccessive le “intimidazione verso ilavoratori, colpevolizzati del trend negativodei risultati” è la denuncia di Filcams Cgil eFisascat Cisl: “l’azienda definisce lelavoratrici e i lavoratori non in linea con lafilosofia aziendale, minaccia di licenziarecoloro che non sono performanti, cerca di individuare candidature perrisoluzioni consensuali, paventando lachiusura della sede in Italia”.Ribatte la dirigenza Groupon, alla vigiliadell’iniziativa, sostenendo di aver “sempre riconosciuto la piena esplicazionedei diritti sindacali, mantenendo un sereno e costante confronto con le

rappresentanze sindacali aziendali.” Eaggiunge, “in anni difficili per il mondo dellavoro abbiamo assunto a tempoindeterminato più di quattrocento giovanitalentuosi ai quali vengono riconosciutianche benefici aggiuntivi.”La protesta non si ferma, e con il supportodelle organizzazioni sindacali, i dipendenti, scendono in piazza.La società, infastidita continua a ribattere asuon di comunicati: “Groupon non sta

adottando piani di ridimensionamentoaziendale né sta effettuando licenziamenti,come falsamente riportato. I piani diassunzione procedono: l’azienda sta infattiassumendo nuove figure professionali indiversi dipartimenti aziendali”.Ma, come raccontano alcuni dipendenti,all’ultimo incontro è stata proprio laresponsabile del personale a ipotizzarel’uscita di Groupon dall’Italia qualora nonfossero migliorati i risultati.“All’ultimo tavolo ci hanno chiesto dipotenziare le nostre performance peraumentare la produttività” raccontaVanadia, giovane delegata sindacale. Ma, secondo i numeri propostidall’azienda, i lavoratori dovrebbero piùche raddoppiare i propri standard: uncorrettore di offerte, per esempio, che inmedia ne controlla una decina al giorno,dovrebbe arrivare a più di venti; i sales,

cioè i commerciali, moltiplicaremagicamente le vendite. Tutto con lapressione dei possibili licenziamenti o delladelocalizzazione dei servizi all’estero.La realtà, è che dopo il lancio del portaledel 2008 e un boom di contatti, Grouponha visto calare il proprio primato. Il sitodoveva servire come trampolino di lanciopubblicitario per le diverse attivitàcommerciali – centri estetici, ristoranti,spa – che se pur guadagnando unapercentuale molto bassa del couponacquistato sul portale, potevano puntare auna successiva fidelizzazione del cliente.Ma non è stato così, ed inoltre, laconcorrenza è aumentata, con tante altreofferte e-commerce che nascono incontinuazione, e riuscire a rimanere inprimo piano tra le tante offerte non è facile. Se pur con i fari mediatici puntati, losciopero del 25 giugno non ha avuto ilsuccesso sperato: “Tante persone che finoa ieri ci chiamavano ed erano pronte aprotestare insieme a noi – spiegaVanadia – si sono ricredute all’ultimomomento”. Le pressioni dell’azienda, quasiun lavaggio del cervello, hanno portatoalcuni a spaventarsi.La motivazione è stata proprio la tantaattenzione della stampa degli ultimi giorni,che avrebbe portato in cattiva lucel’azienda con il rischio che tanti partnerrinunciassero a chiudere i contratti.Lavoratori e sindacati, sperano invece chetutta questa attenzione faccia smuoverel’azienda, e vista la smentita deilicenziamenti, si possa davvero riaprire untavolo per il confronto.Contratto integrativo, e un confronto con lediverse figure professionali, i team, chehanno diverse esigenze da affrontare; sonoqueste le principali richieste avanzate.Nonostante tutto, l’azienda “non deveprendere sottogamba la forza del sindacatoe la rabbia dei lavoratori...” •

VERTENZE | IL CASO GROUPON

•••

R. M.

DALLA PRIMAI ricordi dei compagni di Prato

T

© P

HOTO

SHOT

/SIN

TESI

Non si può sempre chinare il capo

Lo scioperonon è andato bene. Ma il confrontodeve continuare

R. Ma.

19

Eletta la nuova segreteria nazionale

I l 18 giugno, durante il direttivo nazionale della Filcams Cgil, èstato eletta, con 125 voti favorevoli, l’87% (totale votanti 143,contrari 9, astenuti 9), la nuova segreteria della Filcams Cgil.

La proposta presentata dal segretario Franco Martini è stata accoltacon favore dalla platea e dopo la consultazione, si è passati allavotazione. Una segreteria di quarantenni, che proseguirà il percorsoavviato negli anni scorsi: un cambiamento organizzativo concreto,che ha bisogno di tutto l’impegno e le energie per dare spazio epromuovere una nuova cultura sindacale. Le caratteristiche deisettori della Filcams, precarietà, frammentazione, alta percentualedi part time e presenza femminile, presuppongono, infatti, nuove forme di contrattazione sperimentale e inclusiva, se purtenendo conto della tradizione e l’esperienza del passato.Confermate le presenze di Elisa Camellini, Maria Grazia Gabrielli,

Giuliana Mesina e Cristian Sesena, entrano a far parte dellasegreteria, anche Daria Banchieri e Fabrizio Russo già da qualche anno nella struttura nazionale e impegnati soprattuttonel settore del terziario e distribuzione.Esce dalla segreteria il segretario organizzativo Andrea Righi,nominato Presidente del Direttivo Nazionale, con una presidenzacomposta anche da Andrea Montagni e Beatrici Cimini. Una nuova sfida è alle porte. Dopo la crescita esponenziale della categoria, la Filcams dovrà nei prossimi anni diventare ancor più protagonista nei luoghi e nel mondo del lavoro, per dare sostegno e tutele ai tanti lavoratori del terziario, ormai il settore più ampio e strategico su cui poter è importanteinvestire anche per lo sviluppo dell’occupazione.

Buon Lavoro.

ANNI ’70 Franco Martinidurante uno sciopero dei tessili(al centro col megafono)

V

FILCAMS CGIL

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OperaEstate FestivalVeneto; EstateFiesolana; Festival

Teatro dei Due Mari Tindari;Festival Teatrale Borgo Verezzi;Festival del Vittoriale. Sono solo alcune dellemanifestazioni e degliappuntamenti con l’arte scenicache si possono incontrare neimesi estivi in giro per il bel paese.Danza, Musica, Cinema e Teatrosoprattutto, con programmi ecartelloni di tutto rispetto,protagonisti della scena artisticaitaliana e internazionale, che siesibiscono in luoghi suggestivi, tracui ville, parchi e teatri antichi,con un comune denominatore:rendere l’arte scenica fruibileanche nel periodo estivo, portarlafuori dal luogo principe quale è ilteatro stabile, edificio chiuso, esoprattutto ampliare la plateadegli spettatori grazie a bigliettieconomici e certamente piùaccessibili.A Roma dal 7 giugno al 23 luglioun evento artistico di grandeinteresse, il Roma Fringe Festival,la più grande vetrina italiana diteatro off, che in soli tre anni ècresciuta esponenzialmenteregistrando un incremento dipubblico notevole: l’anno passatoha contato 35mila presenze.Il Festival di teatro indipendentenasce sulla scia di un’esperienzascozzese, e ha come elementocaratterizzante l’apertura acompagnie teatrali autoprodotte,chiamate a esibirsi per circa un

mese nella splendida cornice diVilla Mercede a San Lorenzo: 72compagnie da tutta Europa, 9spettacoli a serata, alternati su 3palcoscenici immersi nel verde,costo irrisorio di 5 euro con cui èpossibile assistere aperformances di ogni genere,dalla commedia al teatro diricerca, dalla improvvisazione alteatro canzone, alternate a seratedi cinema emusica, con primeinternazionali edeventi culturali atema. In questo contestotrova spazio lospettacolo diAdriano Montorsi(che tra l’altro èsegretario dellaFilcams Cgil diModena): “CieloAzzurro Fango”(Supervisione scenica: DanielePaganelli - Produzione: LudovicoVan Teatro).Un’idea coinvolgente,interessante, che ti lascia incollatosulla sedia per ogni singolominuto della performance, untempo sì breve, ma talmenteintenso e imprigionante daimpedirti qualsiasi distrazione odivagazione mentale ed emotiva.Il protagonista è lì, solo, su di unpalco nero e ci racconta unricordo, un amore, un luogo, lavita vissuta; rende partecipi ipresenti alla sua vita, catturandoliemotivamente e lasciando che si

immedesimino in essa, scavandocontemporaneamente nel ricordodella propria esistenza.“Quando il progetto è nato – ciraccontano Adriano e Daniele –abbiamo deciso di lavorare insimultanea su noi stessi,pensando e creando unamessinscena che parlasse di noi,basandoci su delle regole precise,che ci permettessero di costruiredue rappresentazioni distinte maaccomunate dalle regole”.Nascono così due pezzi,protagonisti Daniele e Adriano chesi raccontano a vicenda. Al Fringeva in scena solo Adriano, il “primotempo” della narrazione, che

basta da solo a far capirecome quelle regole creativedate, siano state rispettate:• ‘ricordare’, portare sulpalco e condividere con ilpubblico la memoria delproprio passato,raccontandola attraverso

uno stato di vecchiaia ormaisopraggiunta, che rende lamemoria sempre più labile eaggravata dalla malattia che limital’uomo non solo fisicamente masoprattutto emotivamente; • ‘l’uso della voce’, come vocenarrata e cantata che descriva lostato d’animo e la difficoltà delricordo stesso; • ‘la performance fisica’,esprimendo attraverso il corpo ladifficoltà, la malattia, lalimitazione fisica e interiore.Proprio il lavoro e l’impegno fisicoè quello che maggiormentecolpisce: il protagonista si pone inun continuo disequilibrio e lotta

faticosamente per ritrovare ilcentro di sé stesso, attraverso talericerca prova a dare un senso allavita che ha vissuto, resosi ormaiconto che la vecchiaia incombeed è destinato alla fine, e che lamemoria della sua esperienzapassata è sempre più flebile.Continua allora a ripetere leparole, a rivivere i ricordi, prova afissarli, ma lo sforzo risulta vano,nonostante trovitemporaneamente ausilio in duebastoni su cui trascina il corpoprovato, e la memoria stessadiventa la gabbia da cui ilprotagonista non riesce aliberarsi.Alla fine della rappresentazione sirimane sospesi, non si prova quelsenso di sollievo che l’effettocatartico del teatro riesce astimolare, forse perché larecitazione è così convincente,intensa, totale, e l’attore è riuscitoa trasmettere tutta lapartecipazione, l’emotività, lariflessione agli astanti, che non siriesce a vedere con distacco iltutto, perché in quel tutto ci siritrova immersi totalmente.Spettacolo pienamente consigliatoe festival assolutamente dapubblicizzare, per chi come moltiè consapevole che tutti noi civestiamo della nostrarappresentazione, dal primomomento e in ogni momento.

http://romafringefestival.net/https://www.facebook.com/ludovicovanteatro?fref=ts

CONTAMINAZIONI | TEATRO C

Loredana Colarusso

Quando la memoria scivola piano piano via

Rassegna SindacaleSettimanale della Cgil

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Inserto d’informazione della Filcams CgilVia L.Serra, 31, 00153 Roma, tel. 06/5885102 e-mail: [email protected] - www.filcams.cgil.it

A cura di Roberta Manieri Ufficio Stampa Filcams Cgil nazionaleTel 06/58393127 - cel 3494702077 e-mail: [email protected]

Chiuso in tipografia lunedì 30 giugno ore 13

EditoreEdit. Coop. società cooperativa di giornalisti,Via dei Frentani 4/a, 00185 - RomaIscritta al reg. naz. Stampa al n. 4556 del 24/2/94Proprietà della testataEdiesse SrlUfficio abbonamenti06/44888201- [email protected]

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S i è svolta anchequest’anno la festadei giovani della Cgil,giunta alla sesta

edizione, che ha visto comenelle scorse edizioni lapartecipazione della nostracategoria anche se in unamisura numericamenteinferiore rispetto al passato acausa della fase densa diimpegni che stiamoattraversando.La cornice dell’iniziativa èstata il porto turistico diPescara, il principale centro costiero abruzzese,colpito anch’esso da unaforte crisi e da unaconseguente necessità didiscutere di nuoveprospettive di sviluppo equindi di un’azione sindacalein grado di attivarlo esostenerlo. Numerosa e molto partecipe quindi lapresenza di delegati efunzionari della Camera dellavoro e della Filcams locali,che con l’occasione hannosvolto una riflessione sullepolitiche di sviluppoinaugurando l’elaborazione

di un piano per il lavorolocale incentrato sui giovanie sull’occupazione giovanile a partire dal territorio e dal turismo.Nella due giorni non sonomancati anche molti altri temidi discussione comuni aquelli che attraversano ildibattito e l’analisi dellaFilcams, sia sul pianoorganizzativo che su quellodelle politiche contrattuali.Nei gruppi di lavoro sullacontrattazione inclusiva laFilcams ha portato leesperienze maturate sulcampo insieme a Nidil: dai percorsi di stabilizzazionedel lavoro atipicoimpropriamente utilizzato,allo sforzo continuo sugliappalti, alle regolamentazionisull’uso di stage ecollaborazione nella

contrattazione di secondolivello, all’estensione deidiritti sindacali nellacontrattazione di sito, finoalla necessità di combinarevecchie e nuove condizioninella contrattazione disecondo livello in rapporto,ad esempio, al lavorodomenicale e festivo.Come per la Filcams, anche nella riflessione deigiovani Cgil si pone lanecessità di estendere emettere a regime questepratiche, uscendo dall’ambitodella straordinarietà efissando paletti nell’azionesindacale.La discussione sullacontrattazione inclusiva è quindi una discussionesulla contrattazione ingenerale e sulla profondacrisi che sta attraversando,

con la necessità di recuperarecapacità di sintesi con ilavoratori e di aggiornarepratiche di confederalità checonsentano l’uscita dalladebolezza e contrastinol’elusione delle responsabilitàcercata dai datori di lavoro.Ciò pone il tema del rapportotra contrattazione inclusiva erappresentanza inclusiva,anche in relazioneal’estensione dell’accordo surappresentanza erappresentatività e al tema dicome dar voce e peso a chi ci poniamo l’obiettivodi includere.Molto discusse nei gruppi di lavoro anche le iniziativedel governo sul mercato del lavoro, sui quali si ècondiviso la necessità di iniziative di contrasto, e il tema degli ammortizzatori

sociali, su cui di recenteanche il nostro direttivo si è espresso con un ordinedel giorno.Nella plenaria conclusivasono state tracciate le linee diazioni delle politichegiovanili dei prossimi mesi:proseguire il lavoro sullaGaranzia Giovani, unimpegno sul piano per illavoro per i giovani, una campagna sul Job Act esugli ammortizzatori, oltre aun percorso sulla Conferenzadell’organizzazione affinchésia un dibattito vero e diffuso su risorse estrategie di reinserimento,anche per rispondere aipesanti attacchi del governo. Impegni condivisi dallacategoria e su cui non mancherà il nostroappoggio. •

CGIL | I GIOVANI A PESCARA

La festa, ma anche l’impegnoLuca De Zolt

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Terziario06_ok 30/06/14 15:40 Pagina 20