spazietecniche per l’abitare&temporaneo
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Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo
il processo edilizio reversibile
arch. Ph.D. Luciana Mastrolonardo 22 aprile 2016
modalità residenziali orientate a cogliere i vantaggi di soluzioni costruttive 5lessibili e
temporanee: 1_ per rispondere alle
nuove istanze del mondo in cui
viviamo; 2_per rispondere ad
una richiesta del progetto.
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temporaneita e trasformabilita in architettura legati alla
compatibilita ambientale ossia:
risparmio di super5icie, autonomia energetica,
contenimento del consumo energetico in fase di
produzione, assemblaggio, dismissione.
.
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processo edilizio è un processo che va dal
riconoscimento dei bisogni dell’uomo e della collettività 5ino al loro soddisfacimento mediante la costruzione di opere edili.
In particolare, per processo edilizio
s’intende la sequenza organizzativa di fasi che portano dal rilevamento delle esigenze della committenza-‐utenza di
un bene edilizio al loro soddisfacimento attraverso la
progettazione, la produzione, la costruzione e la gestione del bene
stesso (UNI 10838). Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
processo edilizio L’attività di progettazione mette
quindi in continua relazione tre fattori fondamentali :
ESIGENZE-‐REQUISITI-‐PRESTAZIONI.
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processo edilizio Secondo la UNI 8402 la qualità è l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un’ entità che conferiscono ad essa la
capacità di soddisfare esigenze espresse ed implicite.
Secondo la UNI 10838 la qualità edilizia è l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche dell’organismo edilizio o di sue parti che conferiscono ad essi la capacita di soddisfare,
attraverso prestazioni, esigenze espresse o implicite. La qualità edilizia viene articolata in :
-‐ funzionale-‐spaziale -‐ ambientale tecnologica
-‐ tecnica -‐ operativa
-‐ utile -‐ manutentiva.
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la normativa esigenziale-‐ prestazionale: de5inisce il
comportamento in opera, cioè: requisiti costituenti la richiesta da soddisfare. Tra le classi di requisiti (UNI 8290) ritroviamo:
-‐ sicurezze, condizioni relative all’incolumità degli utenti nonché alla difesa e alle prevenzione di danni;
-‐ af*idabilità, capacita di mantenere invariata nel tempo la propria qualità in condizioni d’uso determinate;
-‐ benessere, condizioni relative alla salute dell’utente; -‐ fruibilità rispetto alle funzioni, attitudine del sistema edilizio ad essere usato (abbattimento delle barriere architettoniche); -‐ aspetto, funzione percettiva del sistema da parte dell’utente;
-‐ gestione condizioni relative all’economia di esercizio; -‐ integrabilità, è relativo alla connessione funzionale dei vari
elementi (af5inché eventuali cambi di disposizione planimetrica possano effettuarsi integrando le varie unità);
-‐ salvaguardia dell’ambiente, ovvero risparmio energetico, isolamento termico e risparmio risorse
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L’ORGANISMO EDILIZIO L’organismo Edilizio si compone di due sistemi
SISTEMA AMBIENTALE
"Insieme strutturato di unità ambientali e di elementi spaziali secondo la prassi operativa metaprogettuale o progettuale del
processo edilizio alla quale ci si riferisce" (UNI 7867).
SISTEMA TECNOLOGICO
"Insieme strutturato di unità tecnologiche e di elementi tecnici secondo la fase operativa metaprogettuale o progettuale del
processo edilizio al quale ci si riferisce" (UNI 7867).
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SISTEMA AMBIENTALE "Insieme strutturato di unità ambientali e di elementi spaziali secondo la prassi operativa metaprogettuale o
progettuale del processo edilizio alla quale ci si riferisce" (UNI 7867).
La de5inizione di SISTEMA AMBIENTALE ci introduce nella
prima fase della metaprogettazione. Il primo passo per svolgere una attività di
metaprogettazione è quello di stabilire gli OBIETTIVI che si vogliono raggiungere.
UNITÀ AMBIENTALE:
raggruppamento di attività dell’utenza compatibili spazialmente e temporalmente per una determinata
destinazione d’uso dell’organismo edilizio
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“Nell’ottica della reversibilità del processo costruttivo, l’abitazione transitoria diventa un manufatto disintegrabile in una duplice accezione: -‐ in quanto sistema di componenti facilmente disassemblabili;
-‐ mutuando la metafora biologica, in quanto costruzione che si dissolve senza lasciare “residui”, potendo reimpiegare le risorse materiali di cui è realizzato”.
(R. Bologna)
STRATEGIA Costruire a secco, nell’ottica della reversibilità del processo edilizio
FASI
CRITICITA’
PARAMETRI DI RIFERIMENTO NORMA UNI 8289_1981
Costruzione Uso Dismissione
Inefficienza energetica del costruito
Materiali poco riciclabili
Energia – Risorse Suolo
SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE BENESSERE GESTIONE
Consumi Emissioni Rifiuti
= = =
PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
OBIETTIVO risparmio risorse
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PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
Il settore edilizio è responsabile del 50% degli impatti ambientali prodotti. Gli edi5ici: ü permeano lo spazio che abitiamo; ü hanno ciclo di vita molto lungo; ü comportano notevoli consumi di materia ed energia in fase di
produzione;
ü comportano consumi elevati in fase d’uso; ü producono notevoli quantità di ri5iuti in fase di dismissione.
Estrazione – Lavorazione - Trasporto - Costruzione
Uso – Fine vita
FASE DI PRODUZIONE
40% 60%
CONTENUTO ENERGETICO
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PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
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Salvaguardia dell’ambiente Gestione Integrabilità
Impatto ambientale minimo Temporaneità Velocità di costruzione
Abbattimento costi
ESIGENZE PRIORITARIE
SOLUZIONE Facilmente Montabile Trasportabile
Materiali Compatibili Compatto Leggero Modulo
PREFABBRICATE MICROARCHITETTURE MATERIALI NATURALI (o da riuso o riciclo)
PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
La ricerca orientata verso la sostenibilità non può prescindere dal controllo della durata della vita dei sistemi edilizi. L’uso ottimale di un sistema edilizio presuppone un rapporto di stretta compatibilità tra:
ü le esigenze degli utenti ü le prestazioni fornite dal sistema stesse è fondamentale che i bisogni all’origine del progetto e le risposte fornite dal manufatto costruito
siano della stessa natura
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durata
PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
ri5iuto
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PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
ri5iuto
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PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
ri5iuto
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PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
Un’attenta osservazione delle esigenze di ogni utente rivela quasi sempre un carattere di estrema variabilità:
ü rispetto a una sola tipologia di utenza (considerando i cambiamenti dei bisogni al trascorrere del tempo)
ü rispetto a più tipologie di utenti Il tempo ed il cambio di utenza sono fattori di vitale importanza per i sistemi edilizi in quanto interferiscono in modo diretto con il livello prestazionale delle costruzioni e, quindi, con la loro usabilità
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PARAMETRO DI RIFERIMENTO/FILOSOFIA ESIGENZIALE-‐PRESTAZIONALE
Alla precisazione dei requisiti fondamentali, riconducibili alla speci5icità della situazione di temporaneità si af5ianca la de5inizione dei requisiti accessori, riconducibili al miglioramento delle condizioni di comfort richieste dalle prolungate durate e dalle differenti declinazioni che assume la temporaneità abitativa. la risposta è nella produzione di sistemi
costruttivi facilmente smontabili e adattabili non solo per migliorare la qualità dell’offerta nei casi critici, ma anche per corrispondere ai nuovi paradigmi di un’architettura sostenibile, meno radicata sul territorio, più facilmente fruibile dai nuovi 5lussi e dalle nuove funzioni.
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il concetto di temporaneità non è più riconducibile ad un uso breve e de5inito nel tempo di una tipologia abitativa produttiva, ma piuttosto
alla necessità e alla possibilità di una continua ricon5igurazione e ridestinazione degli spazi abitabili, alle diverse scale di progetto.
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il tema della temporaneità può trovare interpretazioni originali diverse da:
_architetture monumentali, che in nome della temporaneità divengono adattabili, _piccole architetture mobili che mitigano la
provvisorietà del loro poter essere in qualsiasi luogo con espliciti riferimenti alla permanenza archetipica dell’abitare.
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La qualità degli esiti è condizionata dalle caratteristiche tecnologiche ed ambientali degli organismi edilizi che possono o meno consentire operazioni di modi*ica e adattamento. Questi fattori interessano, sicuramente in termini più concreti, l’esistente ma possono anche essere presi in considerazione, per gli edi5ici da costruire ex-‐novo, secondo una logica di approccio preventiva rapporto dinamico e mutevole tra esigenze e prestazioni
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un’idea di architettura costituita da sistemi statici e rigidi, che richiedono al fruitore di adattarsi ossia di convivere con i limiti de5initi dalla rigidità delle costruzioni, si rivela poco convincente.
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Le soluzioni progettuali devono dunque essere orientate al controllo di: ü reperimento di materie prime (provenienza, tecniche di estrazione, modalità di trasporto); ü p ro c e s s i p r odu t t i v i ( l o c a l i z z a z i o n e , organizzazione dei siti industriali, lavorazioni);
ü trasporto dalla fabbrica al cantiere (ingombri, mezzi, logistica, imballaggi); ü messa in opera (gestione del cantiere, modalità di assemblaggio); ü d i sm i s s i o n e ( d em o l i z i o n e s e l e t t i v a , disassemblaggio, reversibilità);
ü scenari di <ine vita (recupero, riciclaggio, smaltimento in discarica).
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Questo quadro di conoscenze si traduce in una serie di requisiti ambientali ben precisi: – leggerezza ed economia morfologica, per ridurre il consumo di materiale; – monomatericità, per mantenere separati i materiali allo scopo di poterli riciclare; – prefabbricazione e assemblaggio a secco, per ridurre costi, tempi e impatti del cantiere; – reversibilità delle connessioni, per permettere lo smontaggio e il recupero a 5ine vita, necessaria alla fase di produzione e riciclo.
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La costruzione di spazi avviene sempre grazie all’esistenza di elementi di appoggio al suolo che garantiscano alla struttura portante di scaricare il proprio peso al terreno: il tema dell’attacco a terra dell’edi5icio assume un’importanza particolare quando il suolo ha uno speci5ico valore e soprattutto quando l’obiettivo della costruzione è il rispetto e la non invasività. In un’ottica sostenibile, la temporaneità di un insediamento richiede la progettazione di un appoggio a terra reversibile, nel rispetto del rapporto tra costruzione e ambiente e della compatibilità ambientale.
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Nello stesso tempo, la necessità di predisporre una canalizzazione per gli allacci alla rete infrastrutturale costituisce un altro tema di progetto quasi prioritario e che pone gli stessi problemi di rapporto col terreno su cui ci si insedia. L’integrazione tra aspetti di appoggio a terra e di diffusività impiantistica può essere risolta tramite la progettazione di un suolo infrastrutturato, che sintetizza la soluzione dell’appoggio a terra e della connessione impiantistica tramite la predisposizione di un piede che guida anche la giacitura dell’insediamento.
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Gli spazi possono essere costruiti tramite l’uso di elementi e connessioni semplici che permettano l’autocostruibilità e la ricon5igurabilità: l’identi5icazione di un telaio di tamponamento (trasparente, opaco, assente) permettono la ride5inizione continua dello spazio e la gestione autonoma da parte degli utenti, grazie al riuso degli elementi all’interno di più con5igurazioni possibili, veicolate dalla chiarezza e semplicità degli elementi messi a disposizione.
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esempi:
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-‐ strutture smontabili/riutilizzabili
esempi:
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“Netscape” è una struttura a forma di stella a sei punte dalla quale sono sospese delle sedute fatte di rete. Accogliendo 24 persone alla volta quest’ultime oscilleranno leggermente se usate dai visitatori, de5inendo così uno spazio mutevole a seconda della loro partecipazione e interazione.
Konstan'n Grcic, Design Miami, 2010
esempi:
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The Gucklhupf is an experimental home planimetrically built upon three assembled squares, built in enameled marine wood [4 x 6 x 7 m.], and moving around a very simple structural system. A skeleton of studs [12 x 12 cm.] and beams [6 x 12 cm.] constitutes the bearing framework onto which the outer 5iber-‐board cladding is applied. A system of automatic devices and retracting panels positioned at variable heights is united to the structure through dowels, 5laps and stainless steel cables. In the interior, two levels and a half cover a surface of 48 square meters.
Gucklhupf, H. P. Wörndl, lago Mordsee, 1993, in “Case sull’acqua”, Paco Asensio, Logos, 2000, p. 174
esempi:
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Il sistema costruttivo, si presta alla realizzazione di strutture mobili per 5iere ed esposizioni destinate ai punti di sosta o all’esposizione di pannelli, ricorrendo a elementi prefabbricati seriali a tubi e giunti; la statica di queste strutture viene ottenuta semplicemente tendendo o comprimendo gli elementi costruttivi stessi.
Corradi, 2005
esempi:
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Studiometrico ha progettato Kosho, una capanna temporanea che si compone assemblando il suo sviluppo bidimensionale costituito da sei ventagli di legno. Kosho è quindi semplice, leggera e low cost e grazie alla sua struttura di legno bidimensionale può essere facilmente trasportata, montata e nuovamente smontata.
Studio Metrico 2010 New York
esempi:
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Una volta assemblati i sei triangoli, la struttura assume le sembianze di un poliedro e, grazie alle doghe in legno, appare vibrante e dinamica.
Studio Metrico 2010 New York
esempi:
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-‐ simbolo della temporaneità in età industriale
Tour eiffel,
esempi:
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StruTure di emergenza per Hai'
La pianta è a L ed è stata studiata per poter ottenere in ogni alloggio un piccolo porticato esterno che fungesse al contempo da “terrazza privata” e come occasione di socialità col resto del villaggio. La casetta punta ad essere energeticamente autonoma grazie a un sistema di pannelli sul tetto che produce 1 kW di energia elettrica. Ogni abitazione è anche provvista di una cisterna per raccogliere l’acqua piovana per i bisogni di base. Le aperture sono lineari: una striscia bassa a parete, che fa entrare molta luce ma difende l’intimità della casa, ed una striscia superiore ed alta per garantire la circolazione dell’aria.
esempi:
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Paper Log house, Shigeru Ban, 1995, Kobe
Per le fondazioni, nel Shigeru Ban ricorre all’uso di cassette di birra riempite di sabbia, mentre per le pareti tubi di carta trattati e opportunamente rivestiti, cui fa capo un doppio tetto. Il sof5itto e il tetto della tenda vengono separati in estate per permettere all’aria di circolare e accorpati in inverno per trattenere l’aria calda.
esempi:
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Paper Log house, Shigeru Ban, 1995, Kobe
La scelta di Shigeru Ban presenta ottime declinazioni a livello ambientale, infatti la materia prima delle soluzioni abitative, data dai tubi di cartone, risulta facilmente riciclabile dopo l’uso, trasportabile e facilmente realizzabile anche da manodopera non quali5icata.
esempi:
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-‐ preservare il terreno di costruzione; -‐ riutilizzare i materiali a disposizione;
Buckminster Fuller – Wichita House -‐ 1945
The Dymaxion House was a prefabricated, single family dwelling unit that was intended to be easily transportable, erectable, and maintainable, as well as comfortable, affordable, and mass-‐producible.
esempi:
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-‐ preservare il terreno di costruzione; -‐ riutilizzare i materiali a disposizione;
Buckminster Fuller – Wichita House -‐ 1945
cupole geodeRche
esempi:
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-‐ utilizzare materiali con un ciclo di vita chiuso
Jean Prouvè – Maison Tropicale -‐ 1949
Le pareti sono composte di pannelli metallici e hanno aperture con vetri azzurri per proteggere dalla naturale radiazione ultravioletta. Un doppio tetto doveva agevolare il raffreddamento tramite la ventilazione. Le case erano economiche, ma avevano lo stesso prezzo delle case costruite direttamente sul luogo.
esempi:
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-‐ dispositivo bioclimatico
Le Corbusier -‐ Cabanon -‐ 1952
DaR tecnici H. 2.26 metri Pianta 3,66 x 3.66 metri
esempi:
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-‐ dispositivo bioclimatico
Le Corbusier -‐ Cabanon -‐ 1952
esempi:
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-‐ 5lessibilità
Pierluigi Spadolini – Modulo MAPI -‐ 1980 sistemi di appoggio telescopici, non necessitano di fondazioni
esempi:
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Pierluigi Spadolini – Modulo MAPI -‐ 1980
esempi:
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-‐ 5lessibilità
Pierluigi Spadolini – Modulo MAPI -‐ 1980
esempi:
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-‐ strutture smontabili/riutilizzabili
Shigeru Ban, Nomadic museum, New York, 2005
esempi:
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-‐ strutture smontabili/riutilizzabili
Shigeru Ban, Nomadic museum, New York, 2005
Il modulo costruttivo a monoblocco è adatto al rapido intervento perché costituisce una soluzione già pronta, con una struttura semplice e di immediata installazione, corredata della dotazione impiantistica di base, senza necessità di tempi di montaggio e costruzione in opera (anche se rimane in sospeso la questione dell’attacco a terra e dell’allacciamento impiantistico), e studiata in relazione alla sua trasportabilità. Inoltre il container è caratterizzato dalla reversibilità costruttiva e dalla possibilità di reimpiegare i moduli nella realizzazione di un nuovo insediamento.
esempi:
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Shigeru Ban, Nomadic museum, New York, 2005
La natura ef5imera dell’edi5icio è infatti legata alla possibilità di trasportarlo in giro per il mondo. La struttura espositiva è costituita da 148 containers accatastati e collegati fra loro (37 dei quali vengono impiegati per il trasporto, gli altri sono af5ittati nel luogo di destinazione del Nomadic), de5inendo la forma a scacchiera delle pareti perimetrali e negli spazi vuoti vengono inseriti dei teli tesi in diagonale. Gli elementi di sostegno del sof5itto e i pilastri che scandiscono le gallerie, sono realizzati con tubi di carta riciclata, dal diametro di 30 e 76 centimetri.
esempi:
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Expò Hannover, Shigeru Ban, Padiglione Giappone
esempi:
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-‐ strutture smontabili/riutilizzabili
Cherubino Gambardella, Napoli, in “Detail” n. 8, dicembre 2001, p. 1500
esempi:
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-‐ temporaneo de5initivo
Serpen'ne Gallery Pavilion 2011 – Peter Zumthor
esempi:
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-‐ legno, tessuto e sabbia
Serpen'ne Gallery Pavilion 2011 – Peter Zumthor, 2011
esempi:
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-‐ legno, tessuto e sabbia
Expò Hannover, Germania, 2000, Padiglione della Svizzera, Peter Zumthor,
esempi:
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-‐ legno, tessuto e sabbia
Expò Hannover, Germania, 2000, Padiglione della Svizzera, Peter Zumthor,
esempi:
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-‐ legno, tessuto e sabbia
Elementar, Iquique, Alejandro Aravena, 2004
progetto hard e spazio soft di auto costruzione e di personalizzazione in base alle necessità
esempi:
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-‐ il progetto di un “orto botanico planetario”, basato su un sistema di grande serre che riproducono le condizione climatiche del mondo e di decine di campi coltivati.
Stefano Boeri, Richard BurdeB, Jacques Herzog, Masterplan EXPO
progetto hard e spazio soft di auto costruzione e di personalizzazione in base alle necessità
esempi:
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Stefano Boeri, Richard BurdeB, Jacques Herzog, Masterplan EXPO
esempi di (non) reversibilità a dispetto delle intenzioni:
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Padiglione italia, NEMESI -‐2.000 tonnellate di cemento i.active BIODYNAMIC -‐700 pannelli rami5icati tutti diversi tra loro -‐4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio
esempi di (non) reversibilità a dispetto delle intenzioni:
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Padiglione italia, NEMESI -‐2.000 tonnellate di cemento i.active BIODYNAMIC -‐700 pannelli rami5icati tutti diversi tra loro -‐4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio
esempi di (non) reversibilità a dispetto delle intenzioni:
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Padiglione italia, NEMESI -‐2.000 tonnellate di cemento i.active BIODYNAMIC -‐700 pannelli rami5icati tutti diversi tra loro -‐4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio
esempi:
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Padiglione italia, NEMESI -‐2.000 tonnellate di cemento i.active BIODYNAMIC -‐700 pannelli rami5icati tutti diversi tra loro -‐4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio
esempi: Padiglione Angola -‐ Strutture a secco prefabbricate in cemento
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Padiglione italia, NEMESI -‐2.000 tonnellate di cemento i.active BIODYNAMIC -‐700 pannelli rami5icati tutti diversi tra loro -‐4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio
esempi: Padiglione Austria -‐
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Padiglione italia, NEMESI -‐2.000 tonnellate di cemento i.active BIODYNAMIC -‐700 pannelli rami5icati tutti diversi tra loro -‐4.000 mq di vela di copertura con 400 tonnellate di acciaio
esempi:
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Padiglione Giappone, Atsushi KitagawaraL'esterno del padiglione è composto da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro che lasciano penetrare la luce solare in alcune aree del percorso.
esempi:
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Padiglione Save The Children L’abete massiccio costituisce la struttura portante. Pannellature semipermeabili pre-‐assemblate, si dispongono in facciata. Sono realizzate in materiali naturali eterogenei: tessuto, legno e bambù.
esempi sulla spiaggia:
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Alcune erano dotate di un tendone in cui ci si poteva celare una volta in acqua e che permetteva, quindi, di bagnarsi anche nudi, così come veniva consigliato dai medici, auspicando le immersioni in mare. Le Bathing Machine, che le incisioni di 5ine ‘700 testimoniano come presenze sporadiche, agli inizi del Novecento erano diventate strumenti collaudati e di successo, parte integrante del panorama marino delle coste europee.
Benjamin Beale, Bathing Machines, 1913.
esempi sulla spiaggia:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
L’invenzione di Benjamin Beale risalente al 1753 consisteva in cabine in legno su ruote che venivano trascinate dalla riva 5in dentro il mare, dotate di una scaletta dalla quale si poteva scendere in acqua. La loro utilità era molteplice: con la loro “mobilità” avevano risolto il problema delle forti maree dell’Oceano, che avrebbero travolto attrezzature 5isse, e della tutela della privacy delle dame da occhi indiscreti.
Benjamin Beale, Bathing Machines, 1753.
esempi sulla spiaggia:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Y-‐Bio, versione da spiaggia di un gruppo più ampio di moduli mobili nomadi, viene realizzato tramite l’assemblaggio a secco, senza fondazioni, di leggeri ma robusti moduli tetraedrici, utilizzati, sulle spiagge del Mar Nero, per ospitare, a seconda delle con5igurazioni ottenute, chioschi, sale da thè, sale massaggi, o bracieri per barbecue.
Alex Shelest,Y BIO, 2010, Crimea
esempi sulla spiaggia:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Il sistema di base, facilmente montabile e smontabile, permette di connettere 14 tubi metallici in un’unica giunzione, consentendo la de5inizione di un’architettura frattale e declinabile a qualsiasi forma o dimensione. Gli stessi elementi strutturali si prestano poi come alloggio per pavimento, pareti e membrane di tessuto, tutti aventi forma di tetraedro o ottaedro.
Alex Shelest,Y BIO, 2010, Crimea
esempi sulla spiaggia:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Una serie di isole arti5iciali in prossimità della costa di Vinaròs, in Spagna, caratterizzata da insenature frastagliate e rocciose.
Vicente Guallart, Microstars, 2008, Vinaròs
esempi sulla spiaggia:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Queste isole di legno geometriche a grandezza variabile, montate a secco su un sistema esagonale a travetti, sono state quindi pensate per permettere alle persone di vivere una parte di costa che di solito non sarebbe accessibile, prendendo il sole e rilassandosi in svariati modi.
Vicente Guallart, Microstars, 2008, Vinaròs
architettura nomade:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Il progetto No-‐Made Case de5inisce una casa nomade 5lessibile e polifunzionale, richiudibile e facilmente trasportabile. Il modulo, che richiama morfologicamente le cabine delle spiagge, proprio per il suo essere richiudibile, non richiede attività di montaggio al momento del suo nuovo utilizzo. Nasce infatti con l’obiettivo di poter essere utilizzata in funzione di differenti attività, quali il mercato agricolo settimanale o le attività ludiche dei bimbi, nonché come info point o panchina al riparo dal sole e dalla pioggia.
No-‐made case, Cascina Cuccagna, Fuori Salone MI Antonina Gucciardi, 2011
architettura nomade:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
No-‐made case, Cascina Cuccagna, Fuori Salone MI Antonina Gucciardi, 2011
Potenzialmente smontabile ma non reversibile:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Quar'eri CASE L’Aquila, 2009
Potenzialmente smontabile ma non reversibile:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
Quar'eri CASE L’Aquila, 2009
Strutture tubi e giunti:
Spazi e tecniche per l’abitare temporaneo_arch. PhD. Luciana Mastrolonardo_ 22 aprile 2016
L’Aquila, 2009
GRAZIE Luciana Mastrolonardo