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IL MESSAGGERO DEGLI DEI Il 25 novembre è stata celebrata la Giornata internazionale per l'eliminazione della violen- za contro le donne, istituita dall'ONU con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. Nella dichiarazione, l'Assemblea Generale ONU definisce questa violenza come "uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizio- ne subordinata rispetto agli uomini". (conti- nua) Il nuovo anno scolastico si presenta pieno di novità, introdotte dalla recente legge 107, presumibilmente per rilancia- re culturalmente l'importanza della scuo- la e rendere significativo il suo valore sociale. (continua a pag.2) GRANDI DONNE GRANDI DONNE Promosso dall’ Patrocinio di: Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Fabriano Assessorato alla cultura della Comunità Montana Esino-Frasassi Speciale Il Merloni per la vita in Europa Il Merloni per la vita in Europa NOVITA’IN CAMPO NOVITA’IN CAMPO PICCOLI UOMINI PICCOLI UOMINI PER PER Pensiero rivolto ai giovani e alla scuola Report

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Page 1: Speciale Repor - iismerlonimiliani.it · Dicembre 2015 Il 25 novembre è stata celebrata la Giornata internazionale per l'eliminazione della violen - za contro le donne, istituita

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

N. 35 - anno 12°Dicembre 2015

Il 25 novembre è stata celebrata la Giornata

internazionale per l'eliminazione della violen-

za contro le donne, istituita dall'ONU con la

risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999.

Nella dichiarazione, l'Assemblea Generale

ONU definisce questa violenza come "uno dei

meccanismi sociali cruciali per mezzo dei

quali le donne sono costrette in una posizio-

ne subordinata rispetto agli uomini". (conti-

nua)

Il nuovo anno scolastico si presenta

pieno di novità, introdotte dalla recente

legge 107, presumibilmente per rilancia-

re culturalmente l'importanza della scuo-

la e rendere significativo il suo valore

sociale. (continua a pag.2)

all’interno

GRANDI DONNEGRANDI DONNE

www.iismerlonimiliani.it

Promosso dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “Sen. Aristide Merloni”

Patrocinio di:

Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Fabriano

Assessorato alla cultura della Comunità Montana Esino-Frasassi

Speciale

Il Merloni per la vita in Europa Il Merloni per la vita in Europa

NOVITA’IN CAMPONOVITA’IN CAMPO

PICCOLI UOMINIPICCOLI UOMINI

PERPER

Pensiero rivolto ai giovani e alla scuola

Reporte

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NOVITA’IN CAMPO:NOVITA’IN CAMPO:

l nuovo anno scolastico si presenta pieno di novità, introdotte dalla recente legge 107, presumibilmente per rilanciare culturalmente

l'importanza della scuola e rendere significativo il suo valore sociale. Tante immissioni in ruolo, seppur nella faraginosità delle procedu-

re, si spera possano aiutare a definire progetti formativi consistenti che diano stabilità ai processi di apprendimento praticati. Questo

può essere il vero senso positivo del piano dell'offerta formativa triennale da redigere, nel quale si stanno cimentando dirigenti, docen-

ti e personale scolastico. L'organico dell'autonomia, tanto auspicato, costituito anche da ulteriori docenti di supporto, oltre quelli cur-

riculari, può aiutare ad affrontare con serenità le difficoltà usuali presenti nella vita scolastica giornaliera, toccata dalla crisi sociale ed

economica che si stringe attorno al futuro dei nostri giovani. Essi dovranno studiare intensamente per costruire un proprio progetto di

vita coerente e ricco di prospettive, perchè queste sono ridotte al minimo. Occorrerà essere particolarmente bravi perché la selezio-

ne cui saranno sottoposti al termine degli studi sarà spietata. Contestualmente l'impegno politico ed istituzionale cui gli adulti sono chia-

mati, per creare opportunità serie e credibili deve valorizzare le speranze dei giovani e non spingerli nel baratro dell'amarezza.

Un modo per farlo, credo, possa essere anche quello di ricercare e ritrovare nelle esperienze di operosità, ed ingegno, caratteriz-

zanti le nostre comunità territoriali, i grandi uomini del passato, che hanno operato in tutti i settori da quello economico a quello socia-

le e culturale. Essi hanno lasciato modelli significativi di percorsi di vita fatta di sacrifici ed onestà. Vorrei citarli, ma ho paura di dimen-

ticarne qualcuno e non sarebbe corretto, ma ciascuno di noi adulti li ricorda come portatori di futuro e benessere. La scuola detiene

anche questo capitale di storie umane significative da raccontare ai giovani!! Ai miei studenti in ogni giorno dell'anno dirò: forza, non

disperate, ricercate e trovate con lo studio i valori. Non abbiate paura degli altri, non abbiate timore di niente, purché possediate cono-

scenza ed abilità adeguate per competere onestamente e conquistare il vostro mondo. I modelli di serietà li avete tutti e grazie alla scuo-

la li saprete scegliere con precisione e intelligenza.

L'Editore

Giancarlo Marcelli

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ANNO NUOVO E

pensiero rivolto ai giovani e alla scuola

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l 15 settembre 2015, ad Ancona, è andata in onda la fase

istituzionale e finale, del Corso regionale "English for you

2014/2015", finanziato dai fondi sociali europei FSE. Il

Direttore del centro studi di Dublino CES e il Segretario Generale

UIL Marche, Graziano Fioretti, hanno voluto incontrare tutti i

partecipanti, consegnando loro un Attestato con CD, che riper-

correva la fasi salienti degli studenti in terra irlandese, Paese

scelto per lo stage estero. La scuola Centre of English Studies é

stata fondata nel 1976. Ancora oggi ha il piacere di accogliere

studenti di oltre quaranta nazionalità diverse che arrivano qui

ad imparare l'inglese in una splendida cittá, Dublino. Con gli

anni, si è guadagnata un'eccellente reputazione accademica,

grazie ai suoi docenti altamente qualificati, le strutture moder-

ne e funzionali ed un'organizzazione attenta e professionale.

Allo stesso tempo CES mantiene la sua atmosfera accogliente e

calorosa, risultando cosí il posto ideale per imparare l'inglese.

L'IIS Merloni Miliani di Fabriano (ITIS e IPSIA) è stata la scuola

capofila del progetto internazionale. Le altre istituzioni scolasti-

che erano: l'IPSIA "Don Enrico Pocognoli" di Matelica, il Liceo

classico "V.Emanuele II" di Jesi, l'ITGC "Carducci-Galilei" di

Fermo. Il totale dei corsisti ha visto novanta studenti, distribui-

ti in sei corsi da 15 alunni ciascuno. La durata prevedeva la fre-

quenza bisettimanale in orario pomeridiano, per un periodo

complessivo di quattro mesi. Quaranta due studenti dei quattro

istituti, i migliori, hanno potuto trascorrere gratuitamente un

soggiorno di tre settimane proprio a Dublino, capitale

dell'Irlanda. Quasi tutti sono stati certificati con il "PET", acroni-

mo che sta per secondo livello di esame dell'università di

Cambridge. Inserito nel livello B1 del quadro comune europeo di

riferimento per la conoscenza delle lingue, riguarda l'utilizzo

della lingua inglese nella vita quotidiana. Per sostenere l'esame

PET è necessario conoscere circa 1.500 vocaboli. Un bel

momento per i nostri ragazzi, proiettati sempre di più verso i

sistemi ufficiali di apprendimento dell' inglese, aspetto ormai

imprescindibile per qualsiasi scelta lavorativa futura, in un

mondo globalizzato come quello dei nostri tempi. Un conviviale

buffet ha chiuso la giornata tra felicitazioni e saluti.

I

L'ISTITUTO MERLONI CAPOFILA L'ISTITUTO MERLONI CAPOFILA

PER L'ISOLA DI SMERALDOPER L'ISOLA DI SMERALDO

Il Direttore Responsabile

Marco Galli

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artea Julian, che, attualmente frequenta la V Grafica e

Comunicazione opz Carta dell'IIS Merloni-Miliani, ha vinto il con-

corso indetto dal CAV (Centro Aiuto Alla Vita) intitolato: "Essere

figli:una sfida o un'avventura?". Il Movimento per la vita, fondato il

22 maggio del 1975 a Firenze, nasce con l'obiettivo di diffondere

la cultura della vita, cioè la difesa della vita considerata sacra dal

concepimento nel grembo materno, fino alla morte. Varie sono

state le problematiche affrontate durante gli anni dal Movimento,

tutte riguardanti la dignità ed i diritti fondamentali di ogni uomo.

Fra le specificità proposte alla sensibilità degli studenti, ci sono

state quelle riguardanti l'aborto, l'eutanasia e la famiglia. Ad ogni

tema sollevato, è stato sempre collegato un concorso da propor-

re agli studenti di tutte le scuole ed avente come premio un viag-

gio a Strasburgo, sede del Parlamento europeo. Fra i presidenti,

che si sono succeduti alla guida del Movimento, sono da ricorda-

te il magistrato Carlo Casini e Madre Teresa di Calcutta, nominata

nel 1990 in occasione del suo ottantesimo compleanno

Presidente onorario, per il suo impegno costante nel difendere e

proteggere la vita dei più poveri e bisognosi.

Come già detto, Il premio consiste in un soggiorno di quattro gior-

ni a Strasburgo, dove il nostro studente potrà partecipare al

Forum Europeo "Uno di Noi" e a una simulazione di una seduta del

parlamento U.E. Inoltre avrà a disposizione momenti ludico-

ricreativi a scelta. Naturalmente nei suo viaggio, sarà accompa-

gnato dagli studenti di altre scuole italiane, che hanno ugualmen-

te partecipato al concorso e vinto a loro volta in altre sezioni.

L'elaborato, presentato da Julian, è una filigrana, che rappresen-

ta l'abbraccio di un uomo e di una donna, in attesa di un bambi-

no, con una breve presentazione scritta. Il suo lavoro è stato par-

ticolarmente apprezzato e ha vinto rispetto ad altri prodotti arti-

stici presentati da studenti, frequentanti le altre scuole del com-

prensorio. La tecnica della filigrana, che viene insegnata nella

nostra scuola, per l'indirizzo di Grafica e Comunicazione opz

Tecnologie cartarie, è molto antica ed impegnativa. Siamo tutti

contenti per questo riconoscimento che valorizza tutto il nostro

Istituto. Auguriamo a Julian un viaggio e un soggiorno a

Strasburgo piacevole, interessante e ricco di opportunità e natu-

ralmente aspettiamo un resoconto dettagliato di questa sua espe-

rienza.

EUROPA... EUROPA...

N

PER LA VITAPER LA VITAArnalda Ranciaro

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MERCURIUS

Periodico dell’ITIS “Sen.Aristide Merloni”

nato come POF dal 2000

Dal Quotidiano all’Esame di StatoEDITORE

Dirigente Scolastico

Giancarlo Marcelli

DIRETTORE RESPONSABILE

Marco Galli [email protected]

COORDINATORE EDITORIALE

IDEAZIONE GRAFICA

Marco Galli

IMPAGINAZIONE E GRAFICA

Erminia Stroppa Marco Galli

OTTIMIZZAZIONE ESTAMPA

Erminia Stroppa

DISTRIBUZIONE

Redazione Mercurius

REDAZIONE

presso l’ ITIS

“Sen.Aristide.Merloni”

Largo S.D’Acquisto 2,60044 FABRIANO (AN)Tel. 0732 2322 Fax. 0732 629047

email: [email protected]

sito: www.iismerlonimiliani.it

LA REDAZIONE

Mancinelli Paolo Alberto 3A Inf.Fiorani Fiippo 3A Inf.Donnini Alessandro 3A Inf.Bruffa Gabriele 3A Inf.Lucertini Andrea 3A Inf.Luca Petriccione 3A Inf.Arana Gosuè 3 A Chim.Bartocci Andrea 3A Chim.Marsili Alessia 3A Graf.Amoroso Nico 4A Graf.Monticelli Riccardo 4B Inf.Esterni:Fierro Antonia Giulia Violini

LA MATEMATICA

i sa che conosciamo solo un decimo delle potenzialità del nostro cervello

e di tanto in tanto veniamo a sapere di notizie che sembrano incredibili, invece

hanno sempre una risposta. Il problema o il bello, sta nel mistero dell'inspiega-

bilità per noi "poveri" umani.

Di che giorno cadrà il 7 aprile 2057? La maggior parte di noi ha bisogno di

andare a trovare la soluzione su internet, ma un ragazzino indiano è in grado

di calcolare la soluzione a mente, in pochi secondi.

Aryan Parab, di appena 8 anni, indiano, sembra in tutto e per tutto un norma-

lissimo bambino della sua età, con le stesse passioni dei suoi coetanei, ma con

un talento per le date in più.

La capacità di Aryan è venuta fuori per puro caso, parlando con gli amichetti che

si sono accorti che poteva predire il giorno dei loro compleanni per gli anni futu-

ri. Questo talento ha creato una fama di bimbo prodigio per Aryan, che è diven-

tato protagonista di spettacoli dove intrattiene il pubblico con giochi con le date.

Aryan ha sempre avuto una grande passione per i numeri e per le date, ma

anche una grande memoria: "Ricorda la data di compleanno di ogni compagno

di classe, parente, amico o vicino", racconta sua madre, che aggiunge scherzan-

do: "La mia bolletta telefonica sta salendo alle stelle perché mi ricorda sempre

di quando qualcuno compie gli anni e insiste che lo chiami".

Fondatore Marco Galli

SS

NON E'NON E'

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

- a cura della redazione

UNA OPINIONE

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orge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires da una famiglia Italiana il

17 dicembre del 1936. Nel suo passato Bergoglio, per guadagnarsi da

vivere, faceva pulizie in una fabbrica e addirittura " il buttafuori" in un

locale. Luogo in cui, da come ha dichiarato lui stesso, dice di avere cono-

sciuto una giovane donna che poi è diventata la sua fidanzata, prima di

intraprendere la vita religiosa; Infatti Papa Francesco comincia il suo

noviziato nella "Compagnia di Gesù" nel 1958; prende la nomina a

vescovo il 20 maggio 1969, con la consacrazione il 27 giugno dal

Cardinale Antonio Quarracino, fino a diventare Cardinale, il 21 febbraio

2001 e adesso è il sovrano dello Stato della Città del Vaticano, sul gra-

dino più alto della dimora di S.Pietro.

L'elezione del 13 marzo 2013 porta Jorge Mario Bergoglio ad essere il

266° Papa della Chiesa Cattolica con il nome di 'Papa Francesco'. Il suo

"Buonasera" iniziale dal balcone, immediatamente dopo l'acclamazione

del Concilio, lo pongono subito all'attenzione dei fedeli, in modo affettuo-

so. Infatti, nonostante siano poco più che due anni, è circondato da un

enorme amore delle persone, per il suo comportamento, per la sua

generosità, la grande modestia, e per le sue parole. Ha subito posto l'at-

tenzione su innumerevoli e delicate situazioni esistenti oltre Tevere e

sulle leggi che regolano secolarmente la Chiesa. Una missione di scardi-

namento dalle mille difficoltà, ma che non impensieriscono l'umile

Francesco, il cui obiettivo è ridare dignità e Luce di Dio sui prelati, azio-

ni, istituzioni e tutto quello che riconduce al mondo cristiano.

Nello stemma di Papa Bergoglio compare anche il suo motto, dopo esser

diventato vescovo. è "Miserando atque eligendo" che viene tradotto in

"Guardò con misericordia" (cioè con sentimento di pietà), frase scelta e

tratta da un'Omelia di Beda, monaco e storico inglese vissuto a metà del

600. Personalmente penso che Bergoglio sia una persona davvero gen-

tile, umile, altruista, dimostrando anche di non essere superiore a nes-

suno, ma semplicemente una persona normale, della strada, come si

dice. Non indossa oggetti di valore (come la croce), non si muove con

auto costose, perché sa che il valore più prezioso non va fatto vedere,

ma dimostrato, in quanto la sede è dentro ad ognuno di noi, nel nostro

intimo.

Papa Francesco decide sempre di lasciare un messaggio a tutti, soprat-

tutto a noi giovani, dopo ogni sua celebrazione della Messa. Un messag-

gio dall'alto significato, tra i tanti ascoltati, recita: " Il vero potere è il ser-

vizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore,

specialmente dei bambini, degli anziani, di coloro che sono più fragili e

che spesso sono nella periferia del nostro cuore." Un concetto semplice

che dice tanto, forse tutto. Non occorre filosofeggiare sulle parole, quan-

do le potenzialità che esprimono in forma minimale, hanno e desiderano

un riscontro cristiano vero nella vita.

JAntonia Fierro

UN PAPA IN

CONTOPOTERE

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'emigrazione è un fenomeno di massa con il quale un gruppo di indi-

vidui si sposta dal Paese d'origine ad un altro Paese. Tale fenomeno può

aver molteplici cause. La maggior parte delle persone emigrano per tro-

vare fortuna e passare da uno stile di vita umile ad uno maggiormente

agiato: l'individuo può emigrare anche per sfuggire dalla povertà del

proprio luogo d'origine; può farlo per trovare un lavoro con il quale sfa-

mare se stesso e le proprie famiglie (sono famose le rimesse degli italia-

ni durante il XIX e XX secolo). Tuttavia l'emigrazione può anche essere

dovuta ad aspetti religiosi o derivare da calamità naturali (alluvioni, tsu-

nami, terremoti). Le motivazioni possono anche essere di natura politi-

ca, a causa di dittature, soprusi o guerre interne. Ci sono casi nei quali

alcuni soggetti scappano per sfuggire alla giustizia; se però tra la nazio-

ne di partenza e l'altra di destinazione, non esiste un accordo bilaterale

come l'estradizione, le autorità preposte della città di arrivo, non hanno

nessun obbligo ad identificare il potenziale "criminale", al fine di rimpa-

triarlo per consegnarlo alla giustizia. L'Italia ha affrontato a suo tempo

una grande emigrazione tra il 1850 e il 1970, con circa 24 milioni di per-

sone che hanno migrato verso l'America, soprattutto diretti negli Stati

Uniti, il Brasile, l'Argentina, e in Europa verso paesi in crescita (a quel

tempo) come Francia, Svizzera, Belgio e Germania. Ciò nonostante,

l'emigrazione europea era considerata, da chi si metteva in viaggio per

nuovi posti dove sistemarsi, una partenza temporanea, con la quale tro-

vare lavoro per guadagnare e costruirsi un futuro più roseo in Italia.

Ponendo lo sguardo a quei giorni, risulta un saldo migratorio positivo

intorno all'inizio degli anni settanta, con molta gente venuta per ottene-

re una occupazione, specialmente nei settori più usuranti e umili. Nel

1981, il censimento Istat calcolava la presenza in Italia di 321.000 stra-

nieri, tra stabili e temporanei. La prima immigrazione di massa, invece,

con cui si è dovuta confrontare l'Italia, risale al 1991. Celebre l'immagi-

ne di esseri umani provenienti dalla vicina Albania, ammassati gli uni sugli

altri e stipati su una sola nave, la Vlora. Da quel momento in poi, i flussi

migratori verso l'Europa e verso l'Italia non hanno fatto che aumentare

ed aumentano tutt'ora. L'Europa è separata dall'Africa dal mar

Mediterraneo e uno dei mezzi con cui i poveri disgraziati attraversano il

cosiddetto mare Nostrum sono i barconi. Chi decide di rischiare la vita

nell'attraversata, paga somme molto ingenti a degli scafisti senza scru-

poli, i quali approfittano di questi disperati, ammassandoli su barche

"carrette" per attraversare il Mediterraneo; ma non sempre queste tra-

versate hanno buon fine. E' ancora viva nelle nostre menti, la tragedia

del barcone con 800 morti al largo delle coste libiche, nel canale di

Sicilia. Altri invece preferiscono arrivare nel cuore dell'Europa a piedi, ma

anche in questo modo non è semplice riuscire a raggiungere le mete

desiderate, anche perché alcuni paesi hanno chiuso le proprie frontiere

e non fanno passare nessuno. Tuttavia altri stati dell'UE propongono

invece di aprire le frontiere e di distribuire i profughi nell'Unione, con

quote obbligatorie. Nonostante la chiusura delle frontiere però, le rotte

di questa marea di gente non si ferma. La Germania lascia passare anco-

ra qualche piccolo gruppo, ma l'Unione E, non ha raggiunto ad oggi un

vero accordo di massima. La naturale conseguenza è che si potrebbe

verificare un esodo di proporzioni gigantesche.

- di Andrea Bartocci 3A Chim

L

L'ESODO DEL L'ESODO DEL

XXI° SECOLOXXI° SECOLO

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Nazionale

l 2015 in Italia si potrebbe definire come un anno di "accoglienza este-

ra'. Il motivo? Prima, in ordine cronologico, con il fatto dell'EXPO, una

delle esposizioni universali più contestate, ma che in fin dei conti ha por-

tato più di 20 milioni di visitatori, ed ora con l'imminente Giubileo alle

porte.

Come tutti ben sappiamo infatti, Papa Francesco ha indetto un Giubileo

straordinario; inizierà martedì 8 dicembre 2015 e porterà a Roma una

moltitudine "inestimabile" di fedeli, provenienti da tutto il mondo. E a poco

più di un mese dall'inizio dell'evento, la domanda che è sorta spontanea

a numerose persone è stata questa: "Ma Roma è pronta a sostenere

questo sacro avvenimento?". I trasporti pubblici sono sovraffollati e

accumulano ritardi continuamente, le stazioni metro sono fatiscenti e non

predisposte per il trasporto dei disabili; le infrastrutture vivono in stato

di emergenza; la nettezza urbana è un altro grande problema. Inoltre la

minaccia della criminalità organizzata incombe sempre più sulla città.

Oltre tutto ciò, la capitale è al momento governata da un sindaco, prima

dimissionario, causa anche problemi interni con il suo partito di apparte-

nenza, il PD, poi storia del 29 ottobre, Ignazio Marino (Sindaco), di nuovo

in sella dopo avere ritirato le sue precedenti dimissioni,pochi giorni dopo,

infin dimisionario ufficiale. La diatriba interna al Partito Democratico infat-

ti, ha fatto perdere di vista al chirurgo votato alla politica come massimo

rappresentante del Comune della metropoli romana, l'obbiettivo princi-

pale del suo mandato e cioè governare la città capitale d'Italia e leader

storica del mondo intero, ma soprattutto gli ha fatto smarrire il compito

di rendere Roma una città vivibile, pulita, libera dal malaffare che impera

ormai da molto tempo. Infatti, ora si parla di Mafia capitale, che è diven-

tata sinonimo di violenza, tangenti, e ben altro purtroppo. Succedono

fatti eclatanti e spesso, le persone coinvolte nei giri loschi, sono note, ma

si fa troppo poco per denunciarle e prendere i dovuti provvedimenti. In

tutto questo caos, colpe o non colpe di Marino, se lo stesso comunque si

sta rivelando incapace verso determinate situazioni, cosa dovremmo

pensare di chi lo ha candidato sindaco? A pochi giorni dal giubileo, di

conseguenza, ci troviamo con una città senza guida, spaccata politica-

mente. L'ambiente giusto per la criminalità che non aspettava altro se

non la confusione, le guerre intestine (e mica tanto) dei partiti, per muo-

versi a proprio agio nel torbido. Anche una occasione ghiotta per l'ISIS,

a prescindere.

L'unica cosa che sappiamo e vogliamo ora, è che chi prenderà in mano

le redini della città, dovrà risanare la mal gestione di tutte le ultime

amministrazioni. Si, perché il recente rappresentante più alto sullo scran-

no di Roma, non ha tutte le colpe; anzi, ha fatto emergere mazzette milio-

narie, scambiate tra dirigenti di importanti istituzioni statali e private,

portando i dossier davanti alla magistratura. Gliene va dato atto. Per non

parlare di una questione di scontrini rimasta poco chiara. Un complotto

ai suoi danni? Mistero. La bellezza della Città Eterna non merita un cal-

vario simile. Speriamo solo non arrivi un nuovo Nerone!

LA MELMA DI

I

ROMA CAPITALEROMA CAPITALE

- di Riccardo Monticelli 4B Informatica

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9

Esteri

al 26 settembre 2015 la NATO impiega 36000 uomini, 60 navi,

200 aerei a duplice capacità, convenzionale e nucleare. Obiettivo è

quello di organizzare una enorme esercitazione che si svolgerà in due

fasi: Nella prima, dal 3 ottobre al 16 ottobre, si testerà la capacità stra-

tegica ed operativa dei comandi NATO. Nella seconda fase, si svolgerà

lo specifico aspetto operativo su vasta scala. con l'impiego delle unità

terrestri, navali ed aeree, con l'ausilio anche di poligoni, situati in

Spagna, Portogallo ed Italia. Le attività serviranno a testare la poten-

zialità strategico-operativa della nuova forza, una pronta risposta NATO

su scenari di potenziali guerre e guerriglie di grande entità. Le unità sul

campo dovranno essere capaci di dispiegarsi in uno scenario bellico,

nel giro di pochi giorni, con l'intera forza dispiegata in una settimana al

massimo. Come da tempi richiesti. La TJ15, acronimo che sta per Trident

Juncture 2015, ha annunciato, tramite un suo comunicato ufficiale che,

"dimostrerà il nuovo accresciuto livello di ambizione della Nato nel con-

durre la moderna guerra congiunta". Farà vedere in particolare "la

capacità della Forza di risposta della Nato medesima nel pianificare,

preparare, dispiegare e sostenere forze, nelle operazioni di risposta alle

crisi non previste dall'articolo 5, al di fuori del territorio dell'Alleanza".

Da notare un fatto estremamente significativo, che è tutt'altro che un

dettaglio e rappresenta una novità assoluta: nel TJ15, vengono ingloba-

ti paesi come l'Ucraina, la Svezia e la Norvegia. Diverse note contrad-

dittorie sono presenti in questo contesto di "sicurezza", siamo di fronte

ad un escalation senza precedenti. L'Italia, d'altro canto, nella sua

Costituzione, rifiuta apertamente la guerra come strumento di offesa,

ma i nostri militari sono chiamati a condurre insieme agli altri partner

degli addestramenti congiunti. Non è la prima volta che poi, dietro ope-

razioni di peace keeping, portate avanti dal nostro Paese, si celano

operazioni di guerra, magari di supporto tattico, ma sempre di guerra

si tratta, nei più disparati angoli caldi del Globo. In questo specifico caso,

parà della Folgore, Brigata Sassari, Bersaglieri, per quanto riguarda le

forze di terra, Tornado, AMX, Eurofighter, Typhoon per la componente

aerea, e fregate multiruolo con la portaerei Cavour, saranno le unità

chiamate alle esercitazioni, in un clima di dovere patriottico. Però, siamo

davvero sicuri che la Nato si spende per la nostra sicurezza? Non è che

la crisi ucraina, la questione della Crimea, i nuovi dissapori da nuova

guerra fredda con la Russia, abbiano mosso i generali del Pentagono?

Regna molta riservatezza ed è sempre così quando si tratta di situazio-

ni militari. Purtroppo la gente comune riesce solo a capire quello che

viene trasmesso e raccontato dagli organi di informazioni, condizionati

dai governi. A volte la realtà è all'opposto dell'ufficialità. Se invece si sta

preparando una guerra vera, semmai contro di chi?

LALA "NATO" "NATO"

DD

Trident Juncture 2015

- di Nico Amoroso 4A Grafica e Com.

SI PREPARA...SI PREPARA...

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abato 24 ottobre 2015, è tornato, questa volta nella splendi-

da cornice della Biblioteca Pubblica "R. Sassi" di Fabriano, il Linux

Day, la manifestazione italiana divulgativa di GNU/Linux e del

Software Libero. Ricordiamo che l'evento è stato realizzato in 100

città italiane dove sono presenti gruppi locali (LUG, FSUG, GLUG,

…) che si occupano della promozione di questi argomenti non solo

come tecnicismi, ma anche come metodo per costruire un bene

comune, per una competizione basata sulle competenze e non sui

lock-in, per una innovazione che possa essere a disposizione di

tutti. Quest'anno l'edizione di Fabriano è stata ricca di sorprese, dal

Workshop Mozilla per la partecipazione alla community tenuto dal

Mozilliano Gabriele Falasca, passando per la gara di robot pro-

grammati e guidati dai ragazzi dell'ITIS A. Merloni, e giungendo al

gran finale con il concerto dell'orchestra Concordia diretta da

Marco Agostinelli per l'esecuzione di brani Creative Commons alla

sera. Tutto gratuito. L''organizzazione è stata a cura del Comune di

Fabriano e la Biblioteca pubblica, spazi MakerSpace e PDP.

La mattinata ha visto nel dettaglio e cronologicamente: Cultura,

Community e progetti, Introduzione al Software Libero Matteo

`marko` Micheletti, Raccontiamo il corso di Blender e gli Open

Movies Federica Giulietti, La@MakerSpace: porta a casa i tuoi siste

mi operativi liberi! Dawid Weglarz, Dal Makerspace di Fabriano alle

community d'elite (Debian & Mozilla) Luca `fero` Ferroni, Comincio

con Ubuntu e… come mi aiuta la community? Lorenzo Armezzani,

Un'improbabile stazione ARCADE con Raspberry e RetroPie Omar

`Deck`Taveras, MakerSpace in Biblioteca - Luca `fero` Ferroni-

Computer Lab: Workshop Mozilla… prova & partecipa [su preno-

tazione]! Gabriele `gabrycaos` Falasca, Nel pomeriggio invece, Web

App e mobile, Gstreamer, filtri intercambiabili per la nostra musica!

Luca Bolli, Smartphone apps multipiattaforma con Apache Cordova,

Gabriele `gabrycaos` Falasca, Firefox si muove da solo! … tran-

quillo sto testando il mio sito web Michele `mike` Sorcinelli,

Computer LAB: Postazioni Ubuntu, Raspberry e stampo in 3D,

Un'improbabile mediacente con un PC compatto, economico e tren-

dy? Omar `Deck` Taveras, Come abbiamo scritto V4Vendemmia e

come lo riscriveremo! Dawid Weglarz, In biblioteca c'è Ubuntu!!

Come utilizzarlo al meglio? Come stampare in 3D?, MakerSpace:

Gara di Robot con i nostri colori ITS Merloni e Concerto Concordia

Filo diretto con Giuseppe de Angelis

Biblioteca “R.Sassi”

AGONISMO ROBOTICO

10

CON GLI INFORMATICI

SS

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abato 7 novembre, le classi di indirizzo meccanica e informati-

ca si sono recate in aula magna, per la presentazione di un robot

umanoide chiamato "Nao", sviluppato dalla società francese

Aldebaran Robotics.

Il professore G.Fattorini dell'Istituto Tecnico "G. Marconi" di Jesi, ci ha

fatto vedere le capacità del robot e ci ha dato una breve spiegazione

di uno degli strumenti per la sua programmazione, chiamato

"Choregraphe".

Nao dispone di 25 gradi di libertà, è equipaggiato con una centrale

inerziale a 5 assi, sensori di prossimità e sensori di pressione, sotto

i piedi. Dispone anche di un sistema multimediale (4 microfoni, 2 alto-

parlanti e due videocamere), la localizzazione nello spazio e il ricono-

scimento facciale. Le mani non sono molto articolate, ma tramite un

sistema di cavi, sono in grado di stringere oggetti.

Ciò che ci ha stupito di Nao, è stato il modo in cui eseguiva movimen-

ti simili a noi umani, come ad esempio mettersi seduto e rialzarsi o

ballare. Ha ballato davanti a noi "Gangnam style" e "Thriller" di Michael

Jackson. Oltre alle abilità motorie, ha inoltre un'ottima capacità nel

relazionarsi con le persone, poiché è in grado di ascoltare, parlare

ed esprimere "emozioni".

Il robot è capace di interagire in 19 lingue diverse, le lingue princi-

pali sono francese (dato che il robot è stato sviluppato in Francia) e

l'inglese.

Il Prof. Fattorini ci ha raccontato anche un aneddoto che ci ha molto

colpito: in una classe elementare, un bambino con forti carenze di

apprendimento, è riuscito ad imparare le "tabelline" grazie alla

"pazienza" di NAO, con grande stupore della maestra. NAO può esse-

re utilizzato quindi in campo didattico, come compagno di giochi, per

l'assistenza ai malati e come oggetto interattivo.

Sono in fase di sviluppo altri robot di dimensioni maggiori; la stessa

Aldebaran sta realizzando una versione di NAO alta un metro e venti.

Un altro robot chiamato PEPPER, privo di gambe, ma dotato di una

base stabile con ruote motorizzate viene utilizzato in Giappone, per

assistere le persone anziane o per prendere oggetti negli scaffali dei

supermercati di difficile raggiungibilità.

ABBIAMO LA FANTASTICA NOTIZIA CHE IL NOSTRO DIRIGENTE SCOLA-

STICO HA COMPRATO UN "NAO" !

NAOL'UMANOIDE

di Giovanni Caprini 4A Informatica

SS

LINK CONSIGLIATI https://youtu.be/nNbj2G3GmAo

PER LA VISIONE SU YOUTUBE https://youtu.be/51vQo-imc4Q

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i è tenuto il 28 Settembre, l' incontro tra il presidente U.S.A.

Barack Obama e il leader russo Vladimir Putin, per discutere la situa-

zione in Siria. Chiaramente ci sono state due pensieri completamente

diversi: Obama crede che la cosa migliore da fare sia mandar via

Assad e stabilire una repubblica democratica, mentre Putin sostiene

che il popolo siriano abbia ancora bisogno del suo presidente perché,

secondo lui, la Siria non rientra in quei paesi capaci di governarsi da

soli, e oltretutto c'è il timore di una "seconda Libia". Si, Il timore di

rivedere una seconda Libia è veramente alto, visto come si sono

armati i gruppi jihadisti e la facilità con cui possono entrare nei paesi

europei: pensiamo a cosa è successo a Parigi, le continue minacce di

un attacco al Vaticano e i sempre più preoccupanti attentati alla

Turchia. E' per questo motivo che il piano russo è stato quello "più

appoggiato", nonostante sia ancora vivo il ricordo dell' invasione dell'

Ucraina. Ecco però il vero motivo dell' articolo. Vladimir Putin è chia-

ramente un lupo solitario, un uomo autorevole e anche uno dalla lin-

gua piuttosto lunga, basti pensare come abbia definito i suoi "alleati"

occidentali, “Degli stupidi che hanno la pappa in testa”, e soprattutto

quest'ultima battuta: "Voglio il califfo dell' isis Al Baghdadi a Mosca,

vivo o morto". Che ci crediate o no, non è una dichiarazione rilascia-

ta in una intervista, ma un vero e proprio ordine impartito ai suoi

generali. La fonte è la stampa iraniana "Tansim News", definita dal NY

Times come attendibile. Secondo questa fonte, Putin sarebbe inten-

zionato a giustiziarlo ed esporre il cadavere in pubblico (cosa impos-

sibile, almeno sulla carta, visto che la Russia ha sospeso la pena di

morte nel 1996); se i suoi generali non saranno in grado di cattura-

re vivo il califfo avrebbe chiesto "almeno" di portare la salma nella sua

capitale. Chiaramente questa richiesta mira a mettere in imbarazzo

gli Stati Uniti, ad evidenziare il fallimento della Coalizione

Internazionale e a mostrare la supremazia dell' esercito russo rispet-

to a quello americano. L'isis non ci ha messo molto a rispondere e a

minacciare il presidente cirillico; gli stessi hanno promesso di scate-

nare una guerra nel Caucaso e di liberarlo da tutti i non islamici.

L' uomo di ferro (Putin) non sembra sia stato minimamente intimori-

to, anzi, ci ha riso su e ha definito Daesh (nome arabo dell'Isis) come

"la novità del momento".

Bisogna pensare due volte a quello che si dice, l' Isis ci ha dato la

dimostrazione della sua "organizzazione militare" e la facilità con la

quale potrebbero penetrare le nostri maggiori città.

Mai sottovalutare il nemico.

IL PESO DELLE PAROLEIL PESO DELLE PAROLE

di Josuè Arana 3A Chimica

SS

Il leader russo"l' Occidente sbaglia ancora, i nostri partner hanno la pappa nel cervello"

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uest'anno si cambia. È questo il segnale che si percepisce all'in-terno dell'istituto e i risultati sono sempre più concreti. Dopo una rac-colta fondi che ha avuto largo consenso, dopo numerose riunioni eanche dopo tante discussioni si è svolta, nella giornata di lunedì 5ottobre, presso il teatro della Misericordia di Fabriano, la primaassemblea studentesca dell'anno scolastico e la prima del distrettoscolastico fabrianese. Sebbene i livelli di partecipazione degli anniprecedenti siano stati accettabili, questa nuova giornata dell'anno2015/2016, si è distinta per un motivato interesse collettivo, special-mente per l'apprezzabile ordine del giorno. Le prime ore della matti-nata sono state dedicate infatti alla consueta festa delle matricole,dove per la prima volta hanno presieduto, assieme al corpo studen-tesco, tre insegnanti (Minelli, Cianca e Castagnari). Dopo un susse-guirsi di simpatiche sfide, la giuria in comune accordo con la platea,ha decretato Mister e Miss Matricola dell'anno, ovvero Gennaro DiCostanzo e Cecilia Lopez. Successivamente si è dato spazio a quelliche hanno deciso di candidarsi alla rappresentanza d'istituto; l'unicalista che è intervenuta ha come capolista Antonio Lippera e StefanoLovati. Il loro motto? "Mai più senza". Tre parole che racchiudono

tutto il senso della loro candidatura e che rispecchiano un senso disperanza e progresso. Le rimanenti ore dell'assemblea sono stateutilizzate per una improvvisata jam di freestyle, nella quale gli studen-ti Mancinelli, Onibokun e Tessitore si sono esibiti con grande appro-vazione del pubblico. A mio parere questo programma si è distintodagli altri precedenti, per il criterio con cui gli studenti hanno organiz-zato la giornata; spesso infatti, l'attenzione di chi organizza, si foca-lizza solamente sui "partecipanti" della scena e mai sul pubblico. Se ilpubblico non interagisce, lo spettacolo diventa noioso.Contrariamente a quanto accade in questi casi appena citati, nell'as-semblea di lunedì 5 ottobre, abbiamo potuto contare su una largapartecipazione di tutti i presenti. Davvero una novità che fungerà dastimolo per le prossime edizioni. Inoltre, il corpo docente e numerosicollaboratori scolastici si sono complimentati con gli studenti per lagradevole iniziativa messa in cantiere e per le modalità espresse. Allaluce del buon risultato, l'auspicio primario è soprattutto che anche leassemblee future siano dello stesso impegno partecipativo, alla stre-gua di questa tenuta a battesimo nel mese di ottobre.

Q

- di Riccardo Monticelli 4B Informatica

THE ITIS THE ITIS

RENEWALRENEWAL

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yberbullismo ovvero bullismo online, è un termine usato per indicare un atto aggressivo o molesto compiuto tramite strumenti telematici:

sms, e mail, siti web,chat,ecc. Gli autori, i cosiddetti "bulli" , sono spesso persone che la vittima ha conosciuto a scuola, nel quartiere, oppu-

re solamente visto in giro. Essi offendono, minacciano o ricattano le loro vittime direttamente o facendo pressione psicologica su di loro, le dif-

famano, le mettono alla gogna e diffondono dicerie sul loro conto. Chi ne è vittima può subire conseguenze molto gravi, come la perdita della

fiducia in se stesso, stati di ansia e depressione. Raramente i giovani si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni nel momento in cui

mettono in rete immagini offensive o le inviano agli amici; spesso lo fanno solo per scherzo. Tuttavia, può trattarsi anche di atti mirati a rovi-

nare una persona. Tutti i social sono pericolosi, il social più "famoso" per atti di cyberbullismo è 'Ask.fm'. 'Il paradiso degli stalker'. Ask.fm è

un sito di domande e risposte molto usato dai teenagers, poiché consente agli utenti di inviare messaggi senza svelarne l'identità.

Da Ask.fm: il social sotto accusa per suicidi dei minori.

15/04/2014

- Una ragazzina di 14 anni si è tolta la vita a Venaria: tre mesi prima aveva ricevuto una serie di insulti in Rete. "Sei bruttissima, ma quanti anni

hai? Ne dimostri 10.", scriveva per esempio sul suo profilo Ask.fm un anonimo. La ragazza, che viveva a Venaria, nel Torinese, con sua sorel-

la maggiore e i genitori, non si era mai sentita bella, ma quei commenti crudeli e gratuiti potrebbero aver affossato ancora di più la sua auto-

stima, fino a convincerla a saltare nel vuoto senza nemmeno un grido. Si è vestita con gli abiti di sempre, scarpe da ginnastica, jeans e felpa

mentre a casa tutti dormivano. Ha lasciato anche il cagnolino che lei adorava. E' salita dal terzo al sesto piano ed è saltata giù dalla finestra

delle scale. L'ha trovata un vicino che era uscito presto per andare a lavorare. Nessun biglietto, nessun messaggio esplicito spiega il gesto

dell'adolescente; solo un messaggio su Facebook che risale a due giorni fa: "Quella voglia di andare via e non tornare più."-

07/08/2013

- Un'altra vittima di cyberbullismo. Hannah Smith, 14 anni, di Lutterworth, Leicestershire, si è impiccata venerdì 2 agosto, dopo aver subito

insulti e offese sul social network sul solito ask.fm. "Vivace,allegra,molto espressiva. Era solo una teenager ed era molto, molto contenta" ha

raccontato il padre. Poi sono iniziati gli insulti. "Mucca","grassa","cicciona" o "muori di cancro". Il giorno prima del suicidio, Hannah Smith, stufa

degli insulti, ha postato un messaggio su Facebook: "Tu pensi che vuoi morire, ma in realtà si vuole solo essere salvati."

Cdi Alessia Marsili 3A Grafica e Com.

QUANDO DI SOCIAL

SI MUORESI MUORE

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Il 25 noIl 25 novvembrembr e è stae è sta ta celeta celebrbr aa ta la Giorta la Gior nana ta interta inter nazionanaziona--

le per l'eliminazione della violenza contrle per l'eliminazione della violenza contro donneo donne ,, istituitaistituita

dall'ONU con la risoluzione 54/134 del 17 dicembrdall'ONU con la risoluzione 54/134 del 17 dicembr e 1999.e 1999.

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quali ha trquali ha tr a i 16 e i 60 anni.a i 16 e i 60 anni. Le rLe r adici di questo fadici di questo f enomenoenomeno

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svilupposviluppo,, prpr oseosegue la discriminazione in ambito lague la discriminazione in ambito lavvoror aa titi vvoo

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violenza sia da rviolenza sia da r eeggolarolar e "tre "tr a le para le par eti di casa".eti di casa". Insomma,Insomma, didi

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zaza te in questa giorte in questa gior nana ta in più di mille Comta in più di mille Comuni sono sicuruni sono sicur aa --

mente d'aiutomente d'aiuto.. Le campaLe campagne di infgne di inforor mazione e sensibilizzamazione e sensibilizza --

zione dei 73 centri antizione dei 73 centri anti violenza impeviolenza impegnagna ti,ti, in parin par ticolarticolar

modomodo,, sono vsono volte a conolte a convincervincer e le donne ce le donne che non lo ahe non lo avvesseesse--

rr o ancoro ancor a fa f aa ttotto,, a tra tr oovv arar e la fe la forza di denorza di denunciarunciar e i maltre i maltr aa ttatta --

menti subiti.menti subiti. Nel 2014,Nel 2014, le donne accolte nei centri antile donne accolte nei centri anti violenviolen --

za sono staza sono sta te oltrte oltr e 16678,e 16678, di cui il 73,1% italiane violentadi cui il 73,1% italiane violenta --

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autori di violenza.autori di violenza. In questi casi,In questi casi, la ricla ric hiesta di aiuto ahiesta di aiuto avvievvie --

ne da 2 a 5 anni dopo il primo ene da 2 a 5 anni dopo il primo episodiopisodio.. Le violenzLe violenze dene denunun--

ciacia te sono di tutti i tipi:te sono di tutti i tipi: ff isicisic hehe ,, psicolopsicologicgic hehe ,, economiceconomichehe ,,

sessuali e spesso coesistono trsessuali e spesso coesistono tr a di lora di lor oo.. OltrOltr e ai centri antie ai centri anti --

violenza,violenza, un efun ef ff icace stricace str umento d'aiuto è sicurumento d'aiuto è sicur amente ilamente il

TTelefelefono Rono Rosa,osa, nana to nel 1988,to nel 1988, un serun ser vizio sociale a disposivizio sociale a disposi --

zione di tutte colorzione di tutte color o co c he vhe voogg liono speliono spezzarzzar e la cae la ca tena deltena del

silenzio e del sacrifsilenzio e del sacrif icioicio,, ofof frfr endo ancendo anche una consulenza lehe una consulenza leggaa--

lele .. I modi per superI modi per super arar e la sopre la sopr afaf ff azione e la prazione e la pr eevv aricazionearicazione

di diritti umani e cidi diritti umani e ci vili sono tanti e soprvili sono tanti e sopr aa ttutto alla porttutto alla por tata ta dita di

tuttetutte .. AncAnche se a vhe se a volte sembrolte sembr ano lontaneano lontane ,, ci sono molte manici sono molte mani

tese a cui atese a cui aggggrr aapparppar si e persi e per sone prsone pr onte a ricoronte a ricor dardar e ce c hehe

"solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentir"solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentir sisi

gg rr ande".ande".

socialesociale

PICCOLI UOMINI PER

Corrispondente Università Bologna

di Giulia Violini

PER GRANDI DONNEPER GRANDI DONNE

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narrativanarrativa

abrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, nasce a Senigallia il 17 ottobre1976 ed è un rapper, produttore discografico e scrittore. Debutta nel rap ametà degli anni 90 sotto il nome di Fabri Fil, facendo parte di diversi gruppicome ad esempio "Uomini di mare" o "Teste mobili". Ottiene un discreto suc-cesso nel 2002 con l'album da solita Turbe giovanili poi nel 2004 arriva la svol-ta con Mr. Simpatia (disco indelebile e immortale nella scena musicale deltempo. Nel 2006 sotto la major discografica Universal, pubblica il suo terzoalbum che porta il nome Tradimento: questo album conferma il vero talento delrapper. Nei seguenti anni pubblicherà altri lavori da solista: Bugiardo (2007),Chi vuole essere Fabri Fibra? (2009), Controcultura (2010), Guerra e pace(2012) e Squallor nel 2015. Fabri Fibra ha venduto oltre un milione di copiedei suoi dischi, ottenendo dischi d'oro e di platino; ha inoltre vinto dei ricono-scimenti come competizioni di freestyle e ben tre Wind Music Awards. Fibra, neisuoi testi, ha sempre parlato del suo disagio verso il mondo e verso la socie-tà in cui vive, di un Fabrizio che andando contro chiunque, da famiglia a cono-scenti, é riuscito a diventare ciò che é oggi. Narra delle sue paranoie, delle sueesperienze con la vita fra viaggi, problemi con la legge, droga, successo e avolte anche amore, ma con una visione triste e contorta rispetto a Venditti oPino Daniele, per fare un esempio. "Il giorno 06/06/06 sono arrivato al nume-ro 1 nella classifica dei dischi più venduti in Italia con l'album "Tradimento".Venerdì 17 settembre 2010 sono tornato al primo posto della top ten con l'al-bum "Controcultura". Chiaro, no? Ho venduto l'anima al diavolo. Che cosa hoottenuto in cambio? In cambio faccio il lavoro che mi piace." Questa è l'intro-duzione dell'artista per il suo libro "Dietrologia - I soldi non finiscono mai", pub-blicato nel 2011 sotto la casa editrice Rizzoli con la prefazione di MarcoTravaglio. Il rapper tratta argomenti ritenuti da lui stesso "offensivi" verso ilfinto mondo di questa generazione,della televisione, della politica e anche diquello musicale Questi temi non vengono raccontati dal punto di vista degli ita-liani e nemmeno da quello dei rapper più famosi,bensì dal suo. È un libro scrit-

to diversamente dai soliti che possiamo trovare in biblioteca o in libreria, lopotremmo definire come un diario di bordo: linguaggio abbastanza forte ediretto, scritto come se stesse dando voce ai suoi pensieri senza lavorare sullaforma, caratteri grandi e trafiletti in neretto in modo che il messaggio da lan-ciare abbia più forza e incisività. E' così che Fibra, dopo aver utilizzato le suecanzoni e il suo genere musicale come espressione di ribellione ad un sistemache non apprezza, fa un altro tentativo di risveglio delle coscienze dei giova-ni, di questi giovani relegati in un paese dominato da vecchi, dove impera lacultura del "fasullo" e dell'apparenza che svuota le teste. Paragona questanostra Nazione ad una palude dove si è imprigionati, il mercato del lavoro èimmobilizzato, giovani privi di creatività e di qualsiasi desiderio di aprirsi unastrada, ma ipnotizzati dal miraggio di comprarsi abiti griffati da esibire suisocial. A questo proposito fa un paragone davvero singolare ed esilarante, mache offre uno spunto per una riflessione ben più profonda. Fabri mette a con-fronto la sua infanzia, quando in tv davano il telefilm Happy Days, il protagoni-sta era un tipo chiamato Fonzie, lavorava in un'officina e si "faceva il mazzo"ma era il tipo di ragazzo che faceva successo con le ragazze. Oggi invece tra-smettono "Uomini e donne", un programma in cui il protagonista sta seduto suun trono senza saper fare nulla, vestito firmato e con il trucco in viso……Sarà davvero come dice Fabri Fibra? Stiamo davvero attraversando una crisi divalori e di modelli che ci toglie lo stimolo, la creatività, la voglia di fare e soprat-tutto la volontà di impegnarci? Siamo davvero figli di questa cultura del "faci-le", dove, talmente abituati a digitare su delle tastiere, ci sembra che tutto,anche la vita reale sia a portata di click? Coltiviamo la speranza che tutti queiragazzi, lettori come me di questo "manifesto di una generazione", riconoscen-dosi in uno delle situazioni e degli stereotipi descritti, faccia qualcosa per dareprova del contrario, che sia il ballo, lo studio o come il sottoscritto, la musica,seguendo le proprie passioni con impegno e determinazione.

FABRI FIBRA

di Paolo Albero Mancinelli 3A Informatica

FF

DIETROLOGIA I soldi non finiscono mai

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cinemacinema

ltimamente si sta avendo una rinascita Hollywoodiana, una

new Hollywoodiana bis. Sono stati riesumati tanti Brand che

sembravano morti e sepolti tra cui il Brand di questo film, per la

regia di Sam Mendes. Ecco a voi il nuovo e (ritenuto) "Ultimo"

film della nuova saga di James Bond: Spectre. Il film rivisita in

chiave moderna "Operazione Tuono", aggiungendo anche delle

informazioni riguardo il passato di 007, situazioni diverse e rie-

laborate condite con temi ricorrenti e personaggi che, nono-

stante non siano nati dalla penna di Ian Fleming, non stonano,

anche se le nuove Bond Girls introdotte sono una peggiore del-

l'altra. Non hanno nemmeno un quarto di caratterizzazione e

utilità nelle trama di quelle del prequel "Skyfall". La regia per il

resto risulta onirica e suggestiva, giocando molto anche sui

cambi di soggetti e inquadrature specifiche. Mi è piaciuto molto

il fatto di oscurare quello che poi sarà il cattivo principale (que-

sta tecnica è stata ripresa dal film dell'omonima saga "Si vive

solo due volte”) cioè Ernst Stavro Blofed insieme al suo persia-

no chinchillà bianco (che purtroppo avrà vita breve). A propo-

sito di cattivi, dico solo che non sono presenti queste grandi

menti criminali, salvo un bestione (ricordo che è il classico tira-

piedi Bondiano, nulla di più e nulla di meno) e un nuovo mem-

bro dei servizi segreti di nome "C" . Il sonoro è discreto, certo

è meglio dei film degli anni 70, sicuramente; di certo si poteva

fare di più per gli effetti speciali discutibili (soprattutto l'occhio

bianco che si procura Blofed, si vede che sono delle lenti). La

recitazione dei personaggi principali è superlativa. Vergognosa

l'apparizione della Bellucci, ridotta solo ad una comparsa, quan-

do poteva dare molto di più come ruolo, però questo è più che

altro un errore che attribuirei allo script. In linea di massima,

darei come voto un 8 al film. Ripeto, "Skyfall" avrà sempre un

posto nel mio cuore, ma questo ultimo lavoro sa intrattenere

anche se si può riassumere con un "si poteva fare di meglio" Di

idee vecchie e nuove a disposizione si c'erano, e avrei sperato

in un ritorno del Dr. No . “Vabbè”, sarà un'altra volta (penso

che questa pellicola, nonostante sia etichettata come "l'ultima"

della saga rebootata, non concluderà un bel niente, dato che il

finale del film e il film stesso lasciano una serie di punti interro-

gativi sospesi e risolvibili, appunto con un altro sequel.

- di Filippo Fiorani 3A Informatica

U

SPECTRERitorno al passato

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oi giovani; ma non solo noi, abbiamo nel DNA la passione per

la musica e capiterà a tutti voi di vedere per strada ragazzi con le

cuffie alle orecchie, o gruppetti di persone che dibattono argomen-

ti legate alle note del pentagramma ed altro ancora. Perché?

Perché questo è un linguaggio per eccellenza che entra nell'animo,

viene elaborato e da i suoi "frutti" più disparati. Rappresenta un

meraviglioso universo dove si può trovare di tutto: per quanto mi

riguarda, gli anni 80' sono gli anni da annoverare come migliori,

anzi tengo a precisare… gli anni 80'-90'! Per i giovani é stato un

vero e puro divertimento, soprattutto la musica dance, da discote-

ca, ancora e tutt'ora amata. Il primo genere di musica nato in quel

periodo è stato il Synthpop, che ha come protagonisti i Duran

Duran, i Depeche mode, i Pet Shop Boys...

Michael Jackson è l'artista che ha venduto più album in quel decen-

nio, ma non l 'unico, perché con lui c'è anche una star femminile,

Madonna. Infatti i due vengono soprannominati 'Re e Regina del

Pop. Nel frattempo, gli americani sviluppano la cultura del Rap e

Hip-Hop, che ancora oggi ha molte attenzioni da parte dei giovani

di tutto il mondo; sembra che questo genere di musica sia uno

sfogo, un modo diverso di parlare, usa parole forti ma vere, stessa

cosa avviene per il Rock ed il Metal.

I musicisti nel decennio 80', non pensavano solo ad organizzare un

bel concerto fatto di qualità per coinvolgere le persone (i loro fan),

ma il loro scopo principale era stupirli con il look, perché in quegli

anni, nasce la moda punk, molto apprezzata. Quei tempi non vedo-

no solamente il punk, perchè vengono alla luce molti altri modi di

vestirsi, come il 'Vintage' nato qualche anno prima, una moda molto

intrigante, che soprattutto ora, sta ritornando diffusamente. I bei

anni 80' sono e saranno sempre ricordati, non solo dalla bella musi-

ca, ma per i divertimenti della gioventù con un non nulla. Bastava

un semplice pallone, una bambola o una corda per saltare. Non

c'era ancora l'Euro ma la Lira con il suo maggiore potere di acqui-

sto, e non avevi grandi problemi; non esisteva internet, e neanche

i telefonini. Mentre sappiamo tutti che la gioventù di oggi non

potrebbe farne più a meno. Per questo tutti desiderano ritornare

nel passato, e non sarebbe una brutta idea.

MUSICAMUSICA

- di Antonia Fierro

N

ANNI 80'ANNI 80'

I MERAVIGLIOSI I MERAVIGLIOSI

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entre tutti quanti ormai parlano solo del calcio oppure del nostro Valentino Rossi e la moto Gp, nell'ombra, un

altro Italiano ormai da diversi anni sta collezionando vittorie e titoli mondiali, ma quasi nessuno ne parla. Questo

nostro connazionale si chiama Antonio Cairoli e in sella alla sua KTM gira il mondo disputando gran premi di moto-

cross e rappresentando l'Italia. Antonio anche detto Tonino è originario della Sardegna, nasce a Patti il 23 settem-

bre 1985 e, salito per la prima volta su una moto alla tenera età di 4 anni, si è subito innamorato delle due ruote.

Comincia a vincere diversi titoli regionali sin da piccolo, sino a quando arrivano i primi successi nella classe 125, lau-

reandosi campione mondiale per la prima volta nel 2005 in MX2 con la Yamaha. Da li la sua carriera decolla conqui-

stando di nuovo il titolo nel 2007 per poi salire di livello in MX1 e proclamarsi campione dal 2009 al 2013, con la

KTM . L'ultimo titolo arrivato l'anno scorso è il più importante, perché si tratta della MXGP anche detta "classe regi-

na". Nonostante tutte queste vittorie però, sono davvero pochi coloro che parlano di lui e la maggior parte sono

appassionati di motocross, ritenuto uno sport di minore importanza e meno conosciuti rispetto ad altri; Invece

richiede una vita di sacrifici e duro lavoro, ma che appunto non tutti apprezzano. Quando l'anno scorso Cairoli vince

l'8° titolo, i giornali riservano al pilota sardo un piccolo spazio sulle copertine, anche se questo evento, a mio avvi-

so, è più importante di una partita di calcio perché rende partecipi tutti noi Italiani. Non accade tutti i giorni che

un italiano entri nella storia, per aver vinto 8 volte di fila un titolo mondiale. Una sua "impresa" è un motivo di orgo-

glio in più per tutti noi che amiamo il tricolore. Ora io mi appello a voi che avete dedicato cinque minuti del vostro

tempo nel leggere questo articolo e vi imploro di non guardare solamente quel che vedono gli altri o parlare solo

di quel che parlano gli altri, ma estendete i vostri orizzonti sullo sport in generale, nella sua totalità. Il nostro "Tonino"

è un esempio da seguire e dovrebbe essere un modello per ognuno di noi, ma proprio ora che sta cercando di vin-

cere il 9° titolo, si trova in difficoltà: dopo una caduta nel Gran Premio d'Italia e la conseguente frattura di un brac-

cio, ora rischia di non proclamarsi di nuovo campione del mondo e quindi da qui nasce il bisogno- dovere di soste-

nerlo da parte di tutti noi Italiani. Quindi, per concludere, ripeto ancora come un mantra: " Invece di pensare solo

al calcio, seguite altri esempi di uomini di sport e sosteneteli con calore i vostri idoli, come fanno i veri tifosi. Forza

Toni io sono con te !!!".

SPORTSPORT

ANTONIO CAIROLI 222 ANTONIO CAIROLI 222

- di Alessandro Donnini 3 A Inf.

M

Orgoglio ItalianoOrgoglio Italiano

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N. 35- anno 12°Dicembre 2015

Sabbie mobiliJacques Prevert

Dèmoni e meraviglie

Venti e maree

S'è ritirato già il mare in lontananza

E tu

Come alga dolcemente dal vento accarezzata

Nelle sabbie del letto ti agiti sognando

Dèmoni e meraviglie

Venti e maree

Il mare s'è ritirato già in lontananza

Ma nei tuoi occhi socchiusi

Due piccole onde son rimaste

Dèmoni e meraviglie

Venti e maree

Due piccole onde per farmi annegare.

L'Angolo della Crvsca in versi

Promosso dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “Sen. Aristide Merloni”

Patrocinio di:

Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Fabriano

www.iismerlonimiliani.it

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IL MESSAGGERO DEGLI DEI

Speciale n°35 anno 12 DICEMBRE 2015

Speciale

Spesso si dibatte sul fatto se pubblicare o meno, foto o video reportage, che hanno un impatto forte, che sono emotivamente scomodi.Il compito di un giornalista che svolge seriamente il suo mestiere, è proprio quello di stare sul posto, a testimoniare gli accadimenti cheavvengono ai quattro angoli della terra e farli pervenire in sede, proprio per essere divulgati con imparzialità e verità assolute. Siamo sintroppo oberati da servizi nati su veline che girano in accoglienti uffici, in cerca di un autore; battute e righe provenienti da agenzie, sullequali non nasceranno mai approfondimenti seri e autorevoli. A volte, si sente dire…"ma perché al TG, mentre mangiamo, dobbiamo vede-re queste immagini? Non è possibile!"....Invece sì, si deve conoscere, sapere, soffrire anche, perché no? Vengono alla mente i versi dellapoesia di Primo Levi "Se questo è un uomo" Voi che siete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera, il cibo caldoe visi amici..Ecco, noi viviamo nella bambagia di una esistenza felice, mentre fuori si lotta per un pezzo di pane, per la libertà, per un futu-ro normale, una normalità, così bistrattata da noi, stanchi di ogni cosa, ma così ambita da chi non ha nulla. L'informazione, il cosiddettoquarto potere, se usato con la massima professionalità, può avere effetti inimmaginabili, dirompenti. Può dare il via a soluzioni umanita-rie, far sospendere conflitti, sino a disinnescare fatti gravi in maniera definitiva. Quando succede, il processo non termina qui ma, con uneffetto domino, si estende nell'opinione pubblica, fino a farle permeare nel profondo, un pensiero responsabile che spesso travolge ognibarriera, per giungere alla vittoria di un ideale, di una giusta causa. Sono gli effetti di movimenti nati su grandi ideali, armi di pace e giu-stizia potenti. Un idea di fondamentale valenza etica, è più forte di mille bombardieri e carri armati. I mezzi per vincere? Immagini, parole,immagini.Quante volte è capitato di vedere una fotografia, dietro la quale si cela tutta una storia; all'interno di uno scatto istantaneo vivono desti-ni di popoli, sopraffatti dalla miseria, da regimi dispotici, da guerre.Il quotidiano "Repubblica" , domenica 27 settembre 2015, ha pubblicato, all'interno di un articolo intitolato "Quando una foto cambiala storia", delle foto notizie in calce, che noi riproponiamo con una semplice didascalia, senza commento. Facciamo in modo che questiscatti, purtroppo icone del nostro tempo, producano un "indotto" al servizio dell'umanità. Riflettiamo sui problemi del mondo, senza lasciarci guidare, come succede a volte, da un istinto che genera risposte superficiali.

RIFLETTIAMO INSIEME

TROPPE TRAGEDIE AVVENGONO IN UN CLIMA DI ACCETTAZIONE PASSIVA O IDEALMENTE COMPLICE

Margaret Bourke-White, aprile 1945

Liberazione del campo di Buchenwald. Cadaveri di detenuti su un carro. Tra le pri-missime immagini che scossero e ancora scuotono il mondo dalle fondamenta. Un tra-gedia biblica che rimarrà nella memoria per l'eternità.

a cura del Dir. Resp Marco Galli e Comitato Redazione

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Robert Capa ha scattato questa foto il 5 settembre 1936, Taino è l'uomo ritrattocon il corpo che si piega plasticamente all'indietro nel dolore della morte, nella famosafoto in bianconero divenuta nel tempo icona mondiale del sacrificio dell'uomo nellalotta per la libertà contro ogni forma di dittatura. Taino è il miliziano che cade colpitoa morte, ucciso con un colpo solo dalle truppe nazionalista. Questa foto ha fatto ilgiro del mondo.

La foto fu scattata l'8 giugno 1972 a Trang Bang, a pochi chilometri da Saigon,dopo un bombardamento aereo con bombe al napalm. La bimba che fugge terrorizza-ta è Kim Phuc, allora aveva nove anni. Oggi Kim vive in Canada, è ambasciatrice dellapace per l'Unesco e dirige una fondazione per aiutare i bambini vittime di guerra. La

foto fu scattata da Nick Ut e gli valse il premio Pulitzer.

Un anonimo ragazzo, chiamato Il Rivoltoso Sconosciuto, è uno dei simboli più incisi-vi e importanti della protesta di Piazza Tienanmen, poiché si oppose al passaggio diun plotone di carri armati Tipo 59 e salì su uno di essi per parlare con i militari. Levarie foto che lo ritraggono sono tra le più famose del mondo. Il suo gesto eroico vieneancor oggi considerato l'emblema della libertà e dell'opposizione a ogni forma di dit-tatura. La versione più diffusa dell'immagine è quella scattata da Jeff Widener .

La foto è stata scattata nel marzo 1993 in Sudan durante la guerra civile dal foto-

giornalista sudafricano Kevin Carter che vince il Pulitzer nel 1994, ma appena duemesi dopo muore suicida. Questa piccola bambina segnata dagli stenti, indifesa, ran-nicchiata su se stessa, presa di mira da un avvoltoio paziente e implacabile, ha fatto ilgiro del mondo per la sua forza dirompente, devastante.

60 minutes, un programma d'inchiesta della rete televisiva americana CBS,mostròper la prima volta le immagini delle torture e degli abusi subiti dai prigionieri iracheni nelcarcere di Abu Ghraib, vicino a Baghdad. A scattare le fotografie erano stati gli

stessi soldati e contractor americani che avevano compiuto le torture. In pochi giornile fotografie furono pubblicate dai media di tutto il mondo.

Aylan Aveva tre anni. Ed era nato a Kobane, nel nord della Siria. Scappava da unaguerra che ha ridotto in polvere la sua città e ucciso migliaia di suoi compagni di gio-chi. Nilüfer Demir ha ripreso Il poliziotto turco che raccoglie il corpo del bambino sulbagnasciuga di Bodrum, in Turchia, in una postura di tenerezza e pietà. Era uno dei12 morti tra i 34 siriani che volevano raggiungere l'isola greca di Kos. Aylan è mortocon un suo fratellino e la mamma.

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abato 26 settembre, presso l'Aula magna dell'Istituto Merloni di Fabriano, si è svolto l'open day dell'ITS

- Istituto per l'Efficienza Energetica (replicato il sabato successivo)- alla presenza di un folto numero

di partecipanti interessati ad iscriversi ai due corsi post diploma previsti.

L'evento ha rappresentato l'occasione per fare il punto sull'organizzazione dell'ITS Fabrianese, sugli aspet-

ti della didattica, sulla possibilità di partecipazione a progetti di mobilità internazionale ed alle inte-

ressanti prospettive occupazionali del settore.

I lavori si sono aperti con il saluto del Direttore della Fondazione, Prof. Giancarlo Marcelli, che ha illu-

strato l'importanza dei corsi come validissima alternativa ai percorsi Universitari, ed ha posto l'accento

sul significativo numero dei Diplomati Tecnici Superiori che hanno trovato lavoro, a distanza di 12 mesi dal

conseguimento del titolo, sottolineando: "quasi il 100% dei nostri studenti trova lavoro nei mesi successi-

vi al diploma", così anche l'ITS di Fabriano si allinea con i dati Nazionali diramati dal MIUR.

IL MESSAGGERO DEGLI DEI

REPORT n°35 anno 12 DICEMBRE 2015

S

Report

E'E' RIPARTITO RIPARTITO

Un'opportunità vera che da lavoro Un'opportunità vera che da lavoro

L'ITS ENERGIAL'ITS ENERGIA

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La giornata è proseguita con l'intervento del Dr Lorenzo Morresi, Manager dei processi formativi della

Fondazione, il quale ha illustrato a tutti i candidati, l'organizzazione didattica dei corsi, le molteplici

aziende sparse sull'intero territorio nazionale e coinvolte nei progetti dell'ITS, l'importante possibilità

di conseguire le abilitazioni per certificatore energetico degli edifici ed installatore degli impianti negli

edifici, al termine del percorso di 1800 ore. "Queste due abilitazioni danno un valore aggiunto al Diploma

di Tecnico Superiore, già di per sè molto elevato, che solo il nostro ITS riesce a garantire", ha spiegato

Morresi, evidenziando anche le notevoli opportunità di mobilità lavorativa Internazionale che il titolo offre

e che le istituzioni Comunitarie supportano ed incentivano.

Lorenzo, uno studente del pesarese che si accinge a frequentare il secondo anno di corso, ha voluto trasmet-

tere alla platea, la sua testimonianza ricca di soddisfazioni, per la validità didattica delle materie, la

preparazione degli insegnanti e, non da ultimo, l'aiuto avuto nella sistemazione, grazie alla foresteria

interna alla scuola.

Infine, il Sig. Vincenzo Paoletti (Progettista esecutivo dell'ENFAP Marche) ha illustrato le caratteristi-

che degli stage all'estero che anche il prossimo anno la Fondazione ITS di Fabriano supporterà per i pro-

pri studenti. Quindi, oltre ad offrire un pacchetto che già di per se avrebbe un valore di diverse miglia-

ia di euro, si renderà operativa la possibilità di fare un esperienza di studio e di lavoro in un Paese della

Comunità Europea. Questa fase rappresenta soprattutto una esperienza di vita che ha permesso agli studen-

ti delle scorse edizioni, non solo di crescere dal punto di vista professionale e dell'uso della lingua ingle-

se, ma anche dal punto di vista umano: una opportunità che viene ad arricchire il bagaglio tecnico, trami-

te il mettersi in gioco all'estero con le dovute e doverose responsabilità personali.

Lorenzo Morresi

Inoltre, il Dirigente ha evidenziato che i notevoli sforzi compiuti negli ultimi anni per garantire un como-

do all'alloggio ai sempre più numerosi studenti provenienti da fuori sede, stanno dando i loro frutti. Anche

se sono state attivate diverse convenzioni con strutture organizzate della città, si sta attualmente lavo-

rando ad un progetto molto più ambizioso che renderà l'ITS di Fabriano, la prima Fondazione in Italia per

l'organizzazione logistica e l'accomodamento dei suoi studenti.