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Temi sull’Autonomia scolastica
4l’autonomia scolastica, in Trentino
• Processi di autonomia, cantiere aperto
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L’autonomiain cammino
Primo rapporto di monitoraggio
sull’autonomia scolastica in provincia di Trento
Novembre 2001
in parte ripreso nel quinto rapporto del
Comitato provinciale di valutazionedel sistema scolastico e formativo
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cosa è cambiato con l’autonomia?
Le dimensioni attorno alle quali si sono registrati consistenti cambiamenti sembrano al momento tre:
• la maggiore responsabilità ed il potere decisionale del dirigente scolastico;
• le modalità di elaborazione del Progetto di Istituto;
• l’organizzazione dei servizi amministrativi.
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percezione del cambiamento,fra insegnanti e dirigenti
• La scuola è cambiata molto di più nella percezione dei dirigenti che non degli insegnanti.
• Insegnanti e dirigenti sono d’accordo su quali aspetti siano cambiati di più e quali di meno, ma la valutazione dell’entità del cambiamento è decisamente diversa.
• L’entrata in vigore della normativa sull’autonomia ha comportato maggiori cambiamenti a livello organizzativo che didattico.
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Impatto dell’autonomia e consistenza delle IISS
• Più l’istituto è grande più i dirigenti valutano positivamente i cambiamenti comportati dall’autonomia e negativamente il dimensionamento della propria istituzione scolastica.
• Più l’istituto è grande più sono state previste specifiche forme di valutazione del Progetto di istituto e più frequentemente sono state attivate le figure obiettivo.
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valutazione del dimensionamento
Diverse sono anche le valutazioni di dirigenti e insegnanti rispetto al dimensionamento delle istituzioni scolastiche che ha sicuramente costituito l’aspetto più “vistoso” del processo di riforma della scuola:
• circa il 90% dei dirigenti dà una valutazione positiva del dimensionamento della propria istituzione scolastica al fine di rispondere alle esigenze organizzative e didattiche contro solo il 60% (circa) degli insegnanti.
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percezione degli accorpamenti fra insegnanti di grado diverso
• L’accorpamento dei livelli di istruzione elementare e medio è valutato molto più positivamente dagli insegnanti delle elementari, con un 67,2% di risposte positive, contro il 52.9% tra i docenti delle medie inferiori.
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impatto dell’autonomia
• Per ogni insegnante che dà una valutazione negativa dell’impatto che la legge sull’autonomia scolastica ha avuto sul sistema educativo provinciale, ve ne sono due che ne danno una valutazione positiva.
• Vi è una situazione di potenziale conflitto tra dirigenti e insegnanti.
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L’autonomia colloca la scuola nel territorio
• Le scuole sono molto attive nello stringere collaborazioni con enti e associazioni presenti sul territorio, mentre sembrano essere più restie a “fare rete” con altre scuole.
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autonomia e progettualità
• Il Progetto di istituto è stato elaborato nella gran maggioranza dei casi da una commissione o gruppo di progetto designato dal collegio dei docenti.
• Di tale commissione hanno fatto sempre parte i docenti e quasi sempre il dirigente scolastico; tra i più attivi nel partecipare con le loro proposte all’elaborazione del Progetto di istituto sono stati gli organismi e le associazioni dei genitori.
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docenti e assunzioni di responsabilità
• Il 59% degli insegnanti è disponibile ad assumere maggiori responsabilità di ordine organizzativo e didattico in accordo con gli obiettivi dell’autonomia scolastica.
• Un insegnante ogni tre vincola però la propria disponibilità al realizzarsi di certe condizioni, principalmente un adeguamento dello stipendio.
• Gli insegnanti delle elementari sono più restii dei loro colleghi delle medie inferiori e superiori ad assumere maggiori responsabilità.
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segue disponibilità all'impegno degli insegnanti
• Un terzo dei docenti trentini, se cambiassero le condizioni di lavoro, sarebbero disponibili a un maggiore impegno.
• Se immaginiamo che un'organizzazione complessa abbia bisogno di un dieci per cento almeno di "quadri intermedi", con un diverso contratto di lavoro, nella scuola trentina non ci sarebbero difficoltà a rintracciarli.
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autonomia e supporti degli organismi provinciali
• Il 66% dei dirigenti e il 71% degli insegnanti ritiene utile il sostegno degli organismi dell’Amministrazione provinciale nell’organizzazione dell’aggiornamento dei docenti.
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Impatto dell’autonomia e anzianità dei docenti
• Sono gli insegnanti più giovani (e di solito a tempo determinato o supplenti) a valutare più positivamente l’impatto della legge sull’autonomia scolastica sul sistema educativo provinciale, i rapporti tra insegnanti e dirigente, il dimensionamento dell’istituzione scolastica, l’integrazione dei livelli di istruzione negli Istituti comprensivi e l’accorpamento di indirizzi scolastici negli Istituti di istruzione superiore.
• Sono anche gli insegnanti più giovani i più pronti ad assumere nuove responsabilità.
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potenziare il coinvolgimento
• Non è casuale che gli insegnanti percepiscano come cambiato il ruolo del dirigente, e percepiscono come cambiate in peggio quasi tutte le relazioni interne alla scuola, e in particolare quelle fra insegnanti e dirigenti.
• Gli insegnanti chiedono alla Provincia di aumentare il loro coinvolgimento (e, per inciso, di ridimensionare contemporaneamente il ruolo dei dirigenti scolastici, che per parte loro chiedono invece maggiore autonomia e responsabilità!). solo due insegnanti su dieci esprimono un giudizio negativo sulla riforma, contro quattro che la valutano positivamente e quattro che non si esprimono.