statuto parco marino costa degli dei

41
REGIONE CALABRIA C.F.: 96017470798 - via S. Parodi, c/o Delegazione Municipale Vibo Marina) - 89900 Vibo Valentia Marina (VV) STATUTO del Parco Marino Regionale Fondali di Capo Cozzo, S.Irene, Vibo Marina, Pizzo, Capo Vaticano, Tropea Istituito con L.R. 21 aprile 2008, n.13 pubblicata sul BURC n. 8 del 16 aprile 2008, suppl. straord. N. 2 del 29 aprile 2008 Elaborato dal Comitato di Gestione Provvisorio con Delibera n. 8 del 19.11.2010 ed integrata con Del. n.3 del 03.06.2011 Adottato dalla Comunità del Parco con Delibera n. 4 del 21.12.2010 ed integrata con Del. n. 2 del 21.05.2011

Upload: parco-marino

Post on 26-Mar-2016

215 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Statuto elaborato dal comitato di gestione provvisorio, adottatto dalla comunità del parco, in attesa di approvazione definitiva del Consiglio Regionale

TRANSCRIPT

Page 1: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

REGIONE CALABRIA

C.F.: 96017470798 - via S. Parodi, c/o Delegazione Municipale Vibo Marina) - 89900 Vibo Valentia Marina (VV)

STATUTO del

Parco Marino Regionale Fondali di Capo Cozzo, S.Irene, Vibo Marina,

Pizzo, Capo Vaticano, Tropea Istituito con L.R. 21 aprile 2008, n.13

pubblicata sul BURC n. 8 del 16 aprile 2008, suppl. straord. N. 2 del 29 aprile 2008

Elaborato dal Comitato di Gestione Provvisorio con Delibera n. 8 del 19.11.2010 ed integrata con Del. n.3 del 03.06.2011

Adottato dalla Comunità del Parco con Delibera n. 4 del 21.12.2010 ed integrata con Del. n. 2 del 21.05.2011

Page 2: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

TITOLO I NORME GENERALI

ARTICOLO 1 COSTITUZIONE E DENOMINAZIONE ENTE DI GESTIONE DEL PARCO MARINO

1. In applicazione dell’art.5 della Legge regionale n. 13/2008 e ai sensi dell’art.6 della legge regionale 10/2003 comma 10, tra le Amministrazioni comunali di cui al successivo art.2, è costituito un Ente di gestione per la gestione e valorizzazione dell’area naturale marina protetta, di seguito chiamato Ente, denominato Parco Marino Regionale “Fondali di Capo Cozzo - S.Irene – Vibo Marina – Pizzo – Capo Vaticano - Tropea ” o più brevemente con l’acronimo Parco Marino Regionale “Costa degli Dei”.

2. L’Ente è dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposto alla vigilanza della Regione Calabria.

ARTICOLO 2

SIMBOLO 1. L’Ente, in tutti i suoi atti, si identifica con il nome “Ente Parco Marino Regionale Fondali

di Capocozzo S.Irene – Vibo Marina – Pizzo – Capo Vaticano - Tropea” o più brevemente con l’acronimo Parco Marino Regionale “Costa degli Dei”, nonché con il simbolo approvato dal Consiglio direttivo.

2. L’uso del nome e del simbolo del Parco è riservato all’Ente.

3. L’Ente può concedere, a mezzo di specifiche convenzioni e per fini esclusivamente istituzionali, l’uso del proprio nome e del proprio simbolo a servizi e prodotti locali che presentino requisiti di qualità e che soddisfino le finalità del Parco.

ARTICOLO 3 DURATA E SEDE

1. L’ Ente Parco Marino è costituito a tempo indeterminato e cessa per l’esaurimento del fine o per autoscioglimento.

2. L’Ente Parco Marino garantisce la corretta gestione del parco marino in un rapporto di coinvolgimento e partecipazione degli Enti locali interessati.

3. Le funzioni e competenze dell’Ente, attribuite con la Legge Regionale n. 13/2008, si esercitano nel territorio del: Comune di RICADI, Comune di TROPEA, Comune di PARGHELIA, Comune di ZAMBRONE, Comune di BRIATICO, Comune di VIBO VALENTIA e del Comune di PIZZO, nell'ambito della perimetrazione riportata nella cartografia

Page 3: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ufficiale, depositata in originale presso la Regione Calabria ed in copia conforme presso la sede dell'Ente Parco ed allegata alla L.R. Del 21/04/2008 n.13 istitutiva dell'Ente.

4. L’Ente adegua la propria attività al principio inderogabile della partecipazione dei comuni, delle province e delle associazioni ambientaliste nazionali, riconosciute e che operano sul territorio e regolarmente iscritte nell'elenco provinciale.

5. I Comuni di cui all’art.3 stabiliscono, ai sensi di quanto previsto all’art. 8 della L.R. 10/2003 e richiamato dalla L.R. 13/2008 art.5 comma 2, in quanto avente l'area protetta con superficie prevalente, nel Comune di RICADI la sede legale, amministrativa e direzionale del Parco Marino.

6. Con deliberazione del Consiglio direttivo e su parere della Comunità del Parco, il Consiglio può prevedere, ove ritenuto utile e funzionale, ulteriori proprie sedi (museali, didattiche, informative, ricettive, gestionali) nonché uffici di rappresentanza, negli altri comuni compresi nel perimetro del territorio dell’Ente, anche avvalendosi di personale qualificato degli stessi.

ARTICOLO 4 FINALITÀ

1. L’Ente Parco Marino ha come scopo la gestione dell’area naturale marina protetta denominata Parco marino “Fondali di Capo cozzo - S.irene – Vibo Marina – Pizzo – Capo Vaticano - Tropea”, al fine della tutela istituzionale delle peculiarità naturali e dell’ambiente anche nei suoi valori storico-culturali, con l’obiettivo di conservare la biodiversità dell’area protetta e di migliorare le condizioni di vita delle comunità locali e di realizzare equilibrati rapporti tra ecosistema ed attività economiche e per l’esercizio delle funzioni di cui al successivo art.5.

ARTICOLO 5 FUNZIONI

1. L’ Ente Parco Marino, quale Ente gestore svolge le funzioni organizzative ed

amministrative necessarie al perseguimento degli obiettivi che il Parco marino si propone, quali:

a) la conservazione di specie animali e vegetali, comunità biologiche, singolarità

faunistiche e botaniche; b) la gestione, valorizzazione, protezione e controllo ambientale dell’area marina

interessata; c) la tutela della biodiversità e dell’equilibrio complessivo del territorio;

d) la regolarizzazione ed il controllo delle attività della pesca, nonché la promozione di attività di pesca che siano compatibili con la conservazione della biodiversità;

Page 4: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

e) la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche geomorfologiche della zona e il ripopolamento ittico;

f) la diffusione e la divulgazione della conoscenza dell’ecologica e della biologia degli ambienti marini e costieri dell’area naturale marina protetta e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona;

g) l’attuazione di programmi di carattere educativo per il miglioramento della cultura generale nel campo dell’ecologia e della biologia marina;

h) la conoscenza scientifica della flora e della fauna finalizzata al monitoraggio ed al censimento, con particolare attenzione per le specie endemiche e rare;

i) la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori dell’ecologia, della biologia marina e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area;

j) la salvaguardia e la valorizzazione dei valori paesaggistici del territorio;

k) la presentazione di proposte e progetti locali, regionali, nazionali e comunitari per accedere a finanziamenti e programmi rivolti allo sviluppo socio-economico dell’area;

l) promozione dello sviluppo socio-economico, attraverso la valorizzazione delle attività tradizionali già presenti e la creazione di nuove attività compatibili con gli obiettivi di salvaguardia ambientale. A tal fine il Ente Parco Marino instaura e sviluppa rapporti di collaborazione con le Autorità dello Stato, con la Regione, la Provincia, gli altri Enti Pubblici e le Università e Istituti di ricerca, pubblici e privati, e stipula con essi convenzioni ed accordi di programma, nel rispetto degli indirizzi dettati dalla Comunità del Parco;

m) la stipula di convenzioni con istituti di ricerca e associazioni riconosciute a livello nazionale;

n) l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento attinenti le finalità del Parco Marino e l’educazione ambientale;

o) la fruizione turistica, culturale, didattica e ricreativa in forme compatibili con la difesa della natura e del paesaggio;

p) la promozione, la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici locali legati alla pesca, alla ristorazione, all’artigianato, nonché l’istituzione e gestione di apposito marchio di qualità sui prodotti e relative confezioni;

q) la promozione e la costituzione di organismi associativi che collaborino alla realizzazione delle attività programmate;

r) la promozione di attività finalizzate all’integrazione del reddito dei pescatori e delle loro famiglie;

s) l’organizzazione di campagne di informazione per la tutela dei consumatori finali e di educazione ambientale;

t) la predisposizione di studi di fattibilità, di verifiche d’impatto ambientale e di progetti

Page 5: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

generali ed esecutivi; u) migliorare le condizioni di vita mediante la costruzione di infrastrutture compatibili con

una fruizione ecosostenibile e programmata delle aree protette ed incentivare le attività economiche ed imprenditoriali, in armonia con le finalità della citata legge;

v) promuovere l'applicazione di metodi di gestione e di valorizzazione ambientale, tesi a realizzare l'integrazione tra uomo e ambiente naturale. Ciò anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, architettonici, archeologici e storici nonché di ogni altra attività economica tradizionale attualmente in uso e comunque compatibile con le finalità della citata legge e la conservazione degli ecosistemi naturali.

w) promuovere lo sviluppo delle attività associative, cooperativistiche e di volontariato che si svolgano all’interno del Parco in sintonia con le sue finalità istituzionali;

x) favorire la coordinata gestione del territorio compreso nell’area del Parco e delle zone contigue tramite accordi di programma e intese con gli enti territoriali competenti;

y) sperimentare un sistema di educazione ambientale basato anche su forme di risparmio e produzioni alternative dell'energia rinnovabile non deturpanti, su forme di riciclaggio dei materiali utilizzati, su forme di raccolta differenziata integrale dei rifiuti solidi urbani, su forme di riduzione dei rifiuti e degli imballaggi, nonché su forme di incentivazione all'uso dei materiali tradizionali esistenti nell'area sulla base di un piano ecologico di rinnovazione degli stessi.

z) ogni altro obiettivo e/o funzione compatibile con le caratteristiche e lo scopo dell’Ente. 2. L’Ente Parco, per il raggiungimento delle finalità di cui al presente articolo, interviene

per favorire la priorità nella concessione di finanziamenti comunitari, statali e regionali ai Comuni il cui territorio è interessato dal perimetro del Parco ai fini dell’attuazione degli interventi, delle opere e degli impianti, previsti nel Piano del Parco, per le categorie riportate all’articolo 7, comma 1 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, relativamente: a) al restauro dei centri storici e di edifici di particolare valore storico e culturale; b) allo svolgimento di attività sportive compatibili; c) alla realizzazione di strutture per l’utilizzazione di fonti energetiche a basso impatto ambientale, nonché interventi volti a favorire l’uso di energie rinnovabili;

ARTICOLO 6 GESTIONE

1. L’Ente gestisce il “Parco Marino dei fondali di Capocozzo S.Irene – Vibo Marina –

Pizzo – Capo Vaticano - Tropea”, già istituito con legge regionale n.13/2008. 2. L’area del Parco è delimitata dalla cartografia 1:25.000 allegata alla Legge Regionale

n.13/2008, pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Calabria. Eventuali modifiche introdotte alla perimetrazione del Parco con Decreto del Presidente della Regione Calabria comporta l'immediato adeguamento alla nuova perimetrazione della competenza territoriale dell'Ente Parco.

3. Ente garantisce la corretta gestione del territorio del Parco.

Page 6: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

4. L’Ente adegua la propria attività al principio inderogabile della partecipazione dei comuni, della provincia e delle associazioni ambientaliste nazionali riconosciute, e operanti sul territorio, potendo delegare altresì agli stessi enti competenze istruttorie nel rilascio di autorizzazioni e pareri previsti dalle norme in vigore.

5. Al fine di garantire adeguate forme di tutela dell'area del Parco, l'Ente promuove le opportune e necessarie intese con la Regione Calabria per la individuazione e la definizione di aree contigue al Parco di cui all'art.32 della legge 6 dicembre 1991, n.394;

6. Le aree S.I.C. (Siti di interesse Comunitario) che ricadono nell'area dell'ente parco marino regionale fondali di Capocozzo S.Irene – Vibo Marina – Pizzo – Capo Vaticano – Tropea – previo accordi con la Regione Calabria.

7. L'Ente Parco partecipa altresì con la regione Calabria e gli Enti interessati all'adozione di idonei piani e programmi relativi alle aree contigue.

ARTICOLO 7

PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE 1. Al fine di garantire l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa,

L’Ente impronta il proprio modello organizzativo ai seguenti principi: a) separazione delle funzioni di indirizzo e controllo, riservate alla competenza degli organi di direzione politica, da quelle di gestione, riservate ai dirigenti e/o ai responsabili burocratici; b) perseguimento di obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità in ordine ai programmi di attività, attraverso la semplificazione dei procedimenti amministrativi e dei rapporti con i cittadini; c) attivazione di tutti gli strumenti necessari per favorire comunicazione ed informazione, anche con l’istituzione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico; d) valutazione e verifica degli obiettivi e controllo di gestione; e) armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli Uffici con le esigenze dell’utenza; f) organizzazione e gestione di corsi di formazione professionale, nonché di potenziamento nei e per i servizi in settori di attività dell’Ente, anche in associazione con Enti ed istituzioni locali, associazioni ambientaliste ed altri idonei soggetti pubblici e privati;

ATTIVITÀ 2. L’Ente Parco Marino potrà procedere all’acquisizione delle aree, alla realizzazione di

fabbricati, all’acquisizione di attrezzature e di beni mobili, anche registrati, necessari o utili alla funzionalità del Parco marino.

3. L’Ente Parco Marino potrà inoltre compiere qualsiasi operazione commerciale, finanziaria, escluse le concessioni di crediti e la raccolta del risparmio, ed immobiliare necessaria o utile al raggiungimento dello scopo sociale, nonché contrarre mutui e finanziamenti ed in dipendenza di questi concedere qualsivoglia garanzia ipotecaria.

4. L’Ente Parco Marino potrà, altresì, assumere interessenze e partecipazioni in altre società, imprese, consorzi o altri organismi aventi oggetto analogo, connesso o

Page 7: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

complementare al proprio, potrà compiere tutti gli atti e stipulare tutti i contratti ritenuti necessari o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale.

5. Le modalità tecniche ed organizzative e le relative procedure saranno meglio definite ed indicate nell’apposito regolamento di esecuzione e di organizzazione del Parco Marino.

6. L’Ente può organizzare e gestire corsi di formazione professionale, nonché di potenziamento nei e per i servizi in settori di attività dell’Ente, anche in associazione con enti, istituzioni locali, associazioni ambientaliste ed altri idonei soggetti pubblici e privati.

TITOLO II ORDINAMENTO ISTITUZIONALE

ARTICOLO 8 ORGANI DELL’ ENTE PARCO MARINO

1. Sono organi del Ente Parco Marino: a) Il Presidente b) Il Consiglio direttivo; c) La Comunità del Parco marino d) Il Collegio dei Revisori. 2. Gli organi dell’Ente durano in carica cinque anni ed i membri possono essere confermati una sola volta in conformità all’art.12 comma 2 della L.R. 10/2003.

CAPO I IL PRESIDENTE DELL’ENTE PARCO

ARTICOLO 9 PRESIDENTE

1. Il Presidente è nominato con decreto dal Presidente del Consiglio Regionale ai sensi

dell’art. 13, della L. R. 14 luglio 2003, n. 10, e dura in carica cinque anni rinnovabili per una sola volta, sulla base di un elenco di almeno tre nominativi designati dalla Comunità del parco tra persone che abbiano competenza ed esperienza in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico ed ambientale, che siano espressione del territorio, che conoscano le sue problematiche e che si siano distinte per la loro attenzione in tema di tutela dell'ambiente.

2. Il Presidente dell’Ente Parco non può esercitare attività che non consentano la presenza

Page 8: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

costante nella gestione dell’Ente. L’ufficio di Presidente è incompatibile con quello di Parlamentare Europeo o Nazionale, Consigliere regionale, provinciale, comunale, di Comunità Montana, nonché con quello di Sindaco o Assessore comunale, Presidente o assessore provinciale, Presidente o assessore di Comunità Montana e con l’esercizio delle funzioni giurisdizionali nei territori che formano la Comunità del Parco.

3. Il Presidente non può essere rieletto alla guida dell’Ente per un terzo mandato consecutivo.

4. Al Presidente è attribuita una indennità determinata dal Consiglio Regionale in analogia con quanto stabilito dal decreto regionale n.20770 del 18.11.2009.

ARTICOLO 10 FUNZIONI INERENTI L’INCARICO

1. Il Presidente ha la legale rappresentanza dell’Ente, ne coordina l’attività, esplica le

funzioni che gli vengono delegate dal Consiglio Direttivo e adotta i provvedimenti urgenti ed indifferibili con l’applicazione delle disposizioni di cui al successivo comma 10.

2. Al Presidente dell’Ente Parco sono attribuiti i poteri di cui all’art. 29 della legge 6 dicembre 1991, n. 394.

3. Il Presidente presiede il Consiglio direttivo, ne coordina l’attività ed emana gli atti a lui espressamente demandati dalle leggi, dai regolamenti e dal presente Statuto.

4. Partecipa, in rappresentanza dell’Ente, ad accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge ed alle conferenze di servizi.

5. Nella sua qualità di legale rappresentante dell’Ente Parco il Presidente sta in giudizio nei procedimenti giurisdizionali in qualsiasi sede e grado e promuove le azioni e i provvedimenti più opportuni e necessari per la tutela degli interessi del Parco, anche ai sensi dell'art.29 della Legge 394/1991.

6. Il Presidente, sulla base dell’istruttoria tecnica degli uffici dell’Ente, rilascia il nulla osta di cui all’art. 13 della Legge 5 dicembre 1991 n. 394 e, qualora venga esercitata un’attività difforme dal Piano per il Parco, dal regolamento o dal nulla osta, dispone la sospensione dell’attività medesima e, in ogni caso di costruzione o trasformazione di opere, ordina la riduzione in pristino a spese del trasgressore con responsabilità solidale del committente, del titolare dell’impresa e del direttore dei lavori.

7. In caso di non ottemperanza all’ordine di riduzione in pristino entro i termini stabiliti, il Presidente provvede all’esecuzione in danno degli obbligati e al recupero delle relative spese mediante ingiunzione emessa ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, approvato con Regio decreto 14 aprile 1910, n. 639 e s.m.i..

8. Il Presidente impartisce al Direttore del Parco le direttive generali per l’azione amministrativa e la gestione. In particolare, con cadenza annuale, a seguito dell’approvazione del bilancio di previsione e di conformi deliberazioni del Consiglio direttivo:

- assegna al Direttore, in tutto o in parte, le risorse finanziarie iscritte al bilancio dell’Ente, per il perseguimento degli obiettivi fissati;

Page 9: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

- definisce gli obiettivi ed i programmi da attuare. 9. Il Presidente verifica la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle

direttive generali impartite. 10. Partecipa di diritto, con voto consultivo, alle riunioni della Comunità del Parco; 11. Spetta, inoltre, al Presidente:

- fissare l’ordine del giorno, convocare e presiedere il Consiglio Direttivo, adottare i provvedimenti di attuazione delle deliberazioni del Consiglio assumendo, nell’ambito del proprio ruolo e nei limiti delle proprie attribuzioni, ogni iniziativa utile allo scopo;

adottare, in casi straordinari di necessità, provvedimenti urgenti ed indifferibili che sottopone a

- ratifica del Consiglio Direttivo nella prima seduta successiva e comunque entro sessanta giorni;

- stabilire e mantenere proficui rapporti con le Istituzioni, gli Enti, le forze sociali, culturali, economiche e produttive presenti sul territorio;

- esercitare tutte quelle altre funzioni a lui demandate da leggi e regolamenti.

ARTICOLO 11

DECADENZA, REVOCA, SOSTITUZIONE 1. Il Presidente decade per sopravvenuta incompatibilità e per perdita dei diritti politici. 2. La Comunità del Parco, con il parere obbligatorio del Consiglio direttivo, può proporne la

revoca al Presidente della Giunta regionale con atto motivato, in caso di reiterata violazione dei suoi obblighi o di accertamento di gravi responsabilità amministrative.

3. Nei casi di assenza o impedimento è sostituito dal vice Presidente.

ARTICOLO 12

VICE PRESIDENTE Il Vice Presidente del Parco è eletto dal Consiglio Direttivo nel corso della prima adunanza tra i suoi membri a maggioranza assoluta e a votazione palese., e sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento. Nel caso in cui non sia raggiunta la maggioranza prevista la votazione si ripete, con le stesse modalità, in distinte sedute successive e, al terzo scrutinio, è eletto il candidato che comunque riporti il maggior numero di voti; in caso di parità, risulta eletto il candidato più anziano di età. Spetta al Vice Presidente un'indennità pari al 65% di quella spettante al Presidente.

Page 10: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

CAPO II IL CONSIGLIO DIRETTIVO

ARTICOLO 13

CONSIGLIO DIRETTIVO

1. Il Consiglio direttivo è composto, ai sensi all’art. 14 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10, dal Presidente dell’Ente e da otto (n. 8) componenti, nominati dal Presidente della Giunta regionale, sentito il Comitato Tecnico Scientifico per le aree protette, secondo le seguenti modalità:

a. da quattro (n.4) membri designati dalla Comunità del Parco in rappresentanza dei Comuni, delle Province e delle Comunità montane ricomprese nell'area protetta;

b. un (n.1) membro su designazione delle Associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero dell'Ambiente operanti in Calabria e riportate sul sito della Regione Calabria, dipartimento Ambiente, al link Associazioni;

c. un (n.1)membro su designazione delle istituzioni scientifiche ed universitarie della Calabria;

d. un (n.1) membro su designazione delle organizzazioni della pesca presenti in Calabria;

e. un (n.1) membro qualificato in rappresentanza dell'Assessorato regionale ai parchi.

2. Nelle nomine e designazioni dovrà tenersi conto dei principi per la realizzazione della

parità uomo-donna di cui alla legge 10 aprile 1991, n. 125, e successive modificazioni. 3. Il Consiglio direttivo è legittimamente insediato quando sia nominata la maggioranza dei

suoi componenti, ai sensi del comma 2 dell'art.14 della L.R. 10/2003 e s.m.i.; La mancata designazione o nomina non impedisce la formazione del Consiglio direttivo, infatti, decorsi inutilmente quarantacinque giorni dalla ricezione della richiesta fatta dalla Regione, il Presidente della Giunta regionale, a norma del secondo comma dell’art. 14 della legge n. 10/2003, provvede alle nomine sostitutive.

4. I componenti del Consiglio direttivo durano in carica cinque anni, ed alle eventuali sostituzioni si provvede non appena si verifica la vacanza.

5. I componenti del Consiglio direttivo non possono essere nominati per un terzo mandato consecutivo.

6. Il Consiglio direttivo, nella sua prima seduta, provvede all’elezione, al proprio interno, di un vice Presidente, scelto tra i membri designati dalla Comunità del Parco, a maggioranza dei Consiglieri.

7. Ai componenti del Consiglio direttivo spettano rispettivamente compensi pari al 30 per cento di quello attribuito al presidente.

Page 11: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

8. In caso di impedimento proprio e del Vice Presidente, il Presidente dell’Ente può volta per volta delegare singoli componenti del Consiglio Direttivo a rappresentare l’Ente in pubbliche manifestazioni o attività amministrative.

ARTICOLO 14 DECADENZE, DIMISSIONI, DECESSO E REVOCA

1. I consiglieri che non intervengono a tre sedute consecutive, salvo giustificato motivo, da

comunicare per iscritto prima della seduta del Consiglio o comunque non oltre i cinque giorni lavorativi successivi, decadono con effetto immediato e non possono svolgere alcuna ulteriore attività consiliare. La decadenza viene pronunciata dal Consiglio Direttivo e comunicata entro 15 giorni al Presidente della Giunta Regionale che provvede alla loro sostituzione.

2. In caso di decadenza, dimissioni o morte dei singoli componenti il Consiglio Direttivo, il Presidente della Giunta regionale, sentito il Comitato tecnico-scientifico per le aree protette, nel rispetto della rappresentanza dei consiglieri indicati dalla Comunità del Parco, nomina i nuovi consiglieri che rimangono in carica fino alla scadenza del mandato di quelli sostituiti.

3. Le dimissioni da Consigliere devono essere presentate in forma scritta al Presidente ed hanno efficacia dal momento in cui vengono acquisite al Protocollo generale dell’Ente.

4. Il Consiglio dell’Ente scaduto resta in carica per l’ordinaria amministrazione sino all’insediamento del nuovo Consiglio, fatto salvo quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di proroga degli organi amministrativi.

ARTICOLO 15 INCOMPATIBILITÀ

1. Sono incompatibili con la nomina a Consigliere dell’Ente, oltre ai membri del

Parlamento europeo, nazionale e regionale, i titolari di organi individuali e i componenti di organi collegiali che esercitano poteri di controllo istituzionale sull’amministrazione dell’Ente, i dipendenti dell’Ente e il tesoriere dell’Ente.

2. Le cause di incompatibilità di cui al comma precedente non hanno effetto se l’interessato cessa dalla funzione per dimissioni, trasferimento, revoca dell’incarico o collocamento in aspettativa non oltre il giorno fissato per l’insediamento nel Consiglio dell’Ente.

3. Non possono far parte del Consiglio Direttivo e decadono dalla carica qualora vi siano stati nominati:

a) coloro che abbiano liti pendenti con l’ente; b) i consiglieri fra loro parenti o affini fino al terzo grado; la relativa incompatibilità

colpisce il meno anziano nella nomina e nel caso di nomina contemporanea è considerato anziano il maggiore di età;

Page 12: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

c) coloro che direttamente o indirettamente abbiano parte in servizi, riscossioni, somministrazioni od opere comunque attribuite.

ARTICOLO 16 CONVOCAZIONE

1. Il Consiglio direttivo è convocato e presieduto dal Presidente dell’Ente. 2. Il Presidente provvede alla convocazione del Consiglio

a) di propria iniziativa; b) su richiesta di almeno un terzo dei Consiglieri in carica.

3. Nei casi di cui alla lettera b) del precedente comma, la seduta del Consiglio dovrà essere convocata entro dieci giorni dalla richiesta.

4. Il Consiglio Direttivo si riunisce in seduta ordinaria almeno tre volte all’anno ed in seduta straordinaria ogni volta che la sua convocazione sia disposta ai sensi del precedente comma 2.

5. L’avviso di convocazione del Consiglio Direttivo, contenente l’ordine del giorno degli argomenti da trattare, deve essere pubblicato all’Albo dell’Ente Parco e consegnato ai componenti del Consiglio Direttivo nei seguenti termini: a) almeno 5 giorni prima di quello stabilito per la riunione per le sedute ordinarie; b) almeno 3 giorni prima della riunione per i casi di sedute straordinarie; c) almeno ventiquattrore prima dell’adunanza per i casi di motivata urgenza e per gli

oggetti da trattarsi in aggiunta a quelli già iscritti all’ordine del giorno. 6. L’avviso di convocazione deve essere notificato a mano oppure trasmesso a mezzo

telegramma o di lettera raccomandata con avviso di ricevimento. 7. Nel caso ricorrano particolari ragioni d’urgenza, l’invito può essere effettuato con

telegramma, fax, posta elettronica ed anche per telefono od altra forma ritenuta idonea.

8. Nel caso in cui, nel corso della seduta, venga meno il numero legale e la seduta stessa venga dichiarata deserta, rimangono comunque validi gli atti deliberati prima della mancanza del numero legale.

ARTICOLO 17

ORDINE DEL GIORNO 1. L’ordine del giorno è stabilito dal Presidente. 2. Il Consiglio direttivo può richiedere che altri oggetti siano iscritti all’ordine del giorno di

una successiva adunanza.

Page 13: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 18 SEDUTE

1. Il Consiglio direttivo si riunisce, di norma, presso la sede dell’Ente; in via straordinaria si

può riunire nelle sedi distaccate del Parco o in luoghi temporanei indicati dalla Presidenza.

2. Le sedute del Consiglio direttivo di norma non sono pubbliche salva diversa decisione. 3. I Revisori dei conti e il segretario dell’Ente possono partecipare, senza diritto di voto,

alle sedute del Consiglio direttivo. 4. Il Presidente può decidere di invitare alle riunioni soggetti idonei e capaci a conferire

migliore efficacia ed efficienza nella attuazione dei compiti istituzionali dell’Ente, con solo scopo consultivo e senza diritto di voto.

5. Per la validità delle sedute è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti in carica.

6. Alle sedute del Consiglio Direttivo partecipa il Direttore del Parco, senza diritto di voto. 7. Il Presidente della Comunità del Parco può essere invitato a partecipare alle sedute del

Consiglio Direttivo con facoltà di parola e senza diritto di voto.

ARTICOLO 19 VALIDITÀ DELLE DELIBERAZIONI

1. Il Consiglio Direttivo delibera con votazione palese, salvi i casi di votazione segreta

previsti dalle disposizioni vigenti. 2. Il Consiglio delibera validamente a maggioranza dei presenti. Prevale, in caso di parità, il

voto del Presidente. 3. L’adozione dello Statuto e delle modifiche statutarie, del Regolamento del Parco, del

Piano del Parco e del Piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività economiche sostenibili, del Bilancio e del Conto consuntivo richiede in ogni caso la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Consiglio assegnati.

4. In caso di assenza o di impedimento del Presidente presiede il Vice Presidente; in caso di contestuale assenza o di impedimento del Presidente e del Vice Presidente, il Consiglio Direttivo è presieduto dal Consigliere più anziano di età presente.

5. Nei casi di urgenza le deliberazioni possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con voto palese della maggioranza dei Consiglieri presenti.

6. I componenti del Consiglio Direttivo che si assentano dalla seduta prima della votazione non vengono computati ai fini della validità della deliberazione.

7. In caso di non accoglimento di una proposta di deliberazione, la stessa non può essere ripresentata nella medesima seduta.

8. I Consiglieri non possono partecipare alle sedute del Consiglio limitatamente alle discussioni di argomenti all’ordine del giorno e alle relative deliberazioni quando le medesime riguardino liti o questioni di contabilità loro proprie o di organismi dagli stessi amministrati in contraddittorio con l’Ente o con organismi soggetti alla sua amministrazione o vigilanza, come pure quando esse riguardino questioni di interesse,

Page 14: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

di liti o di contabilità di propri parenti o affini sino al quarto grado ovvero si tratti di conferire impieghi o incarichi ai medesimi.

9. In caso di votazione segreta, le schede bianche e quelle nulle si computano per determinare la maggioranza dei votanti. Le schede della votazione accertate regolari, dopo la proclamazione dei risultati, vengono distrutte dal segretario. Le schede contestate o annullate sono vidimate da almeno uno dei componenti e dal segretario verbalizzante e conservate nel fascicolo del provvedimento al quale si riferiscono.

10. Fatti salvi i casi di astensione di legge, il componente può dichiarare di astenersi dal partecipare alla votazione. Il segretario verbalizzante ne fa menzione nel processo verbale. Altresì, il segretario fa menzione nel processo verbale del voto contrario espresso dal singolo componente su esplicita richiesta dello stesso.

11. Le deliberazioni dal Consiglio Direttivo sono trasmesse, con ogni mezzo, contestualmente all’affissione all’Albo Pretorio dell’Ente Parco, ai Comuni ricadenti nel territorio del Parco per la pubblicazione ai rispettivi Albi Pretori.

ARTICOLO 20

VERBALIZZAZIONE E PARTECIPAZIONE ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

1. Delle adunanze del Consiglio direttivo è redatto verbale, a cura del segretario del Parco. 2. I processi verbali delle deliberazioni debbono indicare il numero dei voti resi a favore e

contro ogni proposta. 3. Ogni componente ha diritto di far inserire a verbale le motivazioni del proprio voto e

ogni altra dichiarazione che ritenga utile. 4. Il verbale della riunione del Consiglio Direttivo è sottoscritto dal Presidente o, in sua

assenza, da chi presiede la seduta, dal Direttore del Parco e dal Segretario incaricato alla verbalizzazione.

5. Le delibere sono conservate negli uffici dell’Ente Parco, corredate degli estremi di esecutività e degli eventuali atti di annullamento da parte degli organi di controllo.

6. Le sedute del Consiglio Direttivo sono pubbliche; sono segrete solo nei seguenti casi: - qualora il Consiglio Direttivo lo stabilisca con deliberazione motivata - qualora si tratti di questioni che comportino apprezzamenti e giudizi sulle

qualità morali, sulle condizioni economiche, sulla condotta pubblica e privata, sulle capacità e sulle qualità personali.

ARTICOLO 21 COMPITI E FUNZIONI

1. Il Consiglio Direttivo determina l’indirizzo programmatico e definisce gli obiettivi da

perseguire nonché verifica, attraverso il Presidente, la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite; inoltre delinea l’attività complessiva dell’Ente improntandola ai principi di buon andamento, imparzialità e legalità di cui all’art. 97 della Legge Costituzionale, oltre che ai criteri di economicità, di

Page 15: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

efficacia e di pubblicità secondo le modalità previste dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, e s.m.i., e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti.

2. In particolare, il Consiglio Direttivo delibera in merito a tutte le questioni generali riguardanti l’Ente Parco ed in particolare sui Bilanci, che sono approvati dalla Giunta regionale sentito il Comitato Tecnico Scientifico regionale per le aree protette, ed inoltre: a) definisce i criteri ed adotta, sentita la Comunità del Parco, il Piano per il Parco; b) sentita la Comunità del Parco, adotta il Regolamento del Parco; c) adotta il Piano pluriennale economico e sociale predisposto dalla Comunità del

Parco; d) delibera, sentita la Comunità del Parco, lo Statuto dell’Ente Parco ed eventuali

modifiche; e) delibera i bilanci annuali, le loro variazioni ed assestamenti ed il conto consuntivo; f) delibera la proposta di dotazione organica dell’Ente e ogni sua revisione,

sottoponendola all’approvazione della Giunta regionale; g) delibera il censimento delle specie botaniche e faunistiche con particolare

attenzione a quelle rare ed endemiche presenti nell’area protetta; h) nei limiti dell’art. 1 della legge n. 10/2003, o con accordi e convenzioni specifiche con

Enti pubblici o privati, istituisce l’ufficio tecnico dell’Ente Parco dotato di almeno due esperti in una o più delle seguenti materie: biologiche, naturalistiche, forestali, agronomiche, geologiche, ingegneristiche.

3. Allo scopo di creare uno sportello unico per le autorizzazioni di interventi all’interno del Parco, ai sensi del comma 4-bis dell’art. 20, della legge n. 10/2003, l’Ente Parco è autorizzato, nelle more della predisposizione della dotazione organica, ad istituire lo sportello unico provvedendo a dotarlo di personale tecnico ed amministrativo in istituto di comando o mobilità da altri Enti pubblici, nei limiti delle disponibilità di bilancio, con le modalità previste dal presente Statuto;

4. esprime parere sui progetti inerenti le opere di interesse generale e le opere pubbliche e per il preventivo nulla osta necessario per il rilascio di concessioni o autorizzazioni relative ad interventi, impianti ed opere all’interno del Parco marino, a norma dell’art. 20, della legge regionale n. 10, del 2003;

5. approva il simbolo dell’Ente; 6. approva, sentita la Comunità del Parco, le convenzioni previste dall’art. 2, comma 3, del

presente Statuto; 7. delibera in merito alla stipula delle convenzioni con le istituzioni e con gli enti di diritto

pubblico e privato; 8. delibera la costituzione e la partecipazione in forma associativa con gli altri Enti Parco; 9. delibera i regolamenti interni dell’Ente; 10. interviene qualora lo ritenga opportuno o necessario, nei giudizi riguardanti fatti dolosi

o colposi che possono compromettere l’integrità del patrimonio ed ha facoltà di ricorrere in sede di giurisdizione ordinaria od amministrativa per la disapplicazione e l’annullamento di atti illegittimi lesivi delle finalità istituzionali del Parco;

11. assume ogni altro provvedimento ad esso demandato dalla legge, dai regolamenti ovvero sottoposto alla sua attenzione dal Presidente.

Page 16: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 22 PUBBLICAZIONE E CONTROLLO DEGLI ATTI

1. Le deliberazioni del Consiglio direttivo sono affisse all’Albo pretorio dell’Ente entro venti

giorni dalla loro adozione per quindici giorni consecutivi, salvo specifiche disposizioni; e, fatta salva la facoltà di dichiararle immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti, divengono esecutive dopo il decimo giorno dalla loro pubblicazione.

2. Il controllo degli atti avviene nei limiti, nei modi e nei termini stabiliti dall’art. 36 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10.

ARTICOLO 23 SCIOGLIMENTO

La Comunità del Parco o il Presidente dell’Ente possono proporre al Presidente della Giunta regionale lo scioglimento del Consiglio direttivo per gravi e persistenti violazioni delle norme di legge, dello Statuto e dei Regolamenti e quando sia manifestamente in condizione di non funzionare.

CAPO III LA COMUNITÀ DEL PARCO

ARTICOLO 24 COMUNITÀ DEL PARCO

1. La Comunità del Parco è organo consultivo e propositivo dell’Ente ed è costituita:

a) dal Presidente della provincia di Vibo Valentia o da consigliere delegato; b) dai Sindaci dei comuni di cui al precedente art. 3 o da consiglieri delegati, il cui

territorio ricade nell’area del Parco. 2. I suoi componenti, pur rappresentando gli interessi dell’Ente di cui sono espressione,

concorrono alla formazione della unitaria volontà dell’organo. 3. La Comunità del Parco esercita le funzioni previste dalle norme vigenti. In particolare la

Comunità del Parco a) esprime parere obbligatorio e vincolante:

I) sul Piano per il Parco;

Page 17: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

II) sul Regolamento del Parco; III) sullo Statuto dell’Ente; IV) sul Bilancio e sul Conto consuntivo; V) su altre questioni a richiesta di un terzo del Consiglio direttivo;

b) partecipa alla definizione dei criteri riguardanti la predisposizione del Piano per il Parco indicati dal Consiglio direttivo, ed esprime il proprio parere sul piano stesso che è adottato dal Consiglio direttivo ed è approvato dal Consiglio Regionale entro novanta giorni dal suo inoltro da parte dell’Ente; detto Piano è modificato con la stessa procedura necessaria alla sua approvazione ed è aggiornato con identica modalità, almeno ogni dieci anni;

c) elabora, contestualmente al Piano per il Parco e attraverso reciproche consultazioni con il Consiglio direttivo, il Piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività economiche sostenibili, che ha durata quadriennale, avvalendosi anche della necessaria collaborazione del Comitato tecnico-scientifico per le aree protette, e lo trasmette per l’adozione al Consiglio direttivo; detto Piano è approvato dal Consiglio regionale entro 90 giorni dal suo inoltro, a norma del sesto comma dell’art. 21 della legge regionale n. 10/2003, e può essere aggiornato con la stessa procedura della sua formazione;

d) promuove iniziative coordinate atte a favorire le attività economiche, sociali e culturali delle popolazioni residenti.

4. I pareri di cui al comma precedente sono resi entro trenta giorni dalla richiesta; decorso tale termine, gli stessi si intendono favorevoli.

5. In caso di contrasto fra Comunità del Parco ed altri organi dell’Ente di gestione, la questione è rimessa ad una conferenza presieduta dall’Assessore regionale ai Parchi, il quale, nel caso dovessero perdurare i contrasti, rimette la decisione definitiva alla Giunta regionale.

6. La Comunità del Parco adotta il proprio regolamento di organizzazione.

ARTICOLO 25

PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ DEL PARCO

1. La Comunità nella prima seduta utile elegge al suo interno un Presidente ed un vice

Presidente, e stabilisce la misura del gettone di presenza loro spettante per ogni seduta nella misura non superiore ad euro 120,00 oltre il rimborso di 1/5 del costo di un litro di benzina super moltiplicato per la distanza chilometrica A/R intercorrente tra la sede di residenza e la sede dell’Area Marina protetta, se superiore a 10 chilometri, oltre i rimborsi dei singoli componenti nella misura non superiore al 30 % del gettone di presenza spettante al Presidente della Comunità del parco; fatto salvo quanto previsto dall’art.89 del T.U.EE.LL.

2. Il Presidente della Comunità acquisisce i pareri obbligatori previsti per legge, li trasmette al Presidente dell’Ente, indice consultazioni con altri omologhi organismi e, d’intesa con il Presidente del Parco, con gli organi di quest’ultimo.

Page 18: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 26 PERSONALE

La Comunità del Parco si avvale ordinariamente della struttura dell’Ente e degli Enti locali componenti della stessa Comunità.

ARTICOLO 27 CONVOCAZIONE

1. La Comunità del Parco è convocata dal Presidente, anche su richiesta di un terzo dei suoi

componenti, o dal Presidente dell’Ente Parco, almeno due volte l’anno. La prima convocazione per l’insediamento della Comunità del parco è effettuata dal Presidente della Giunta regionale o dall’Assessore regionale ai Parchi anche su sollecitazione del Presidente del Parco.

2. L’avviso di convocazione, contenente il giorno, l’ora, il luogo della riunione e l’elenco degli argomenti posti all’ordine del giorno, è notificato almeno cinque giorni antecedenti la data di riunione della Comunità. L’avviso deve pervenire ai Sindaci dei Comuni interessati, i quali dovranno curare la notifica agli eventuali delegati almeno otto (8) giorni prima di quello fissato per l’adunanza. Nell’avviso può essere fissato il giorno per la seconda convocazione.

3. Tuttavia, nel caso ricorrano particolari ragioni d’urgenza, l’invito può essere effettuato con telegramma, fax, posta elettronica ed anche per telefono od altra forma ritenuta idonea. Almeno ventiquattr’ore prima della riunione, gli atti relativi agli argomenti posti all’ordine del giorno sono depositati nella segreteria dell’Ente a disposizione dei rappresentanti.

4. Qualora un componente sia impossibilitato a partecipare ne dà tempestiva comunicazione al Presidente.

5. Alla riunione della Comunità partecipano di diritto, con voto consultivo, il Presidente ed il Direttore dell’Ente di gestione.

6. Alla segreteria della Comunità provvede l’Ente di gestione. 7. Le adunanze della Comunità del Parco, in prima convocazione, sono valide con la

presenza di almeno la metà dei componenti aventi diritto a voto deliberativo; e, in seconda convocazione, con la presenza di almeno un terzo dei componenti aventi diritto a voto deliberativo.

8. La Comunità si pronuncia a maggioranza di voti. Prevale, in caso di parità, il voto del Presidente.

9. Nel caso in cui, nel corso della seduta, venga meno il numero legale e la seduta stessa venga dichiarata deserta, rimangono comunque validi gli atti deliberati prima della mancanza del numero legale.

10. Ai componenti della Comunità del Parco, spetta un gettone di presenza per ogni seduta alla quale partecipano nella misura prevista per i consiglieri della Comunità montana più

Page 19: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

grande, il cui territorio è il più vicino al perimetro del Parco.

11. Informazione ai componenti Il Presidente provvede a trasmettere ai componenti, entro quindici giorni dalla loro adozione, gli atti fondamentali deliberati dalla Comunità. Tale trasmissione non ha finalità di controllo ma d’informazione sulle attività dell’Ente.

ARTICOLO 28 ORDINE DEL GIORNO

1. L’ordine del giorno è compilato dal Presidente. 2. Ciascun argomento posto all’ordine del giorno viene individuato da una proposizione

che descrive in modo chiaro il contenuto essenziale, di tal che il componente possa rendersi conto dell’oggetto da trattare.

3. La Comunità del Parco può richiedere che altri oggetti siano iscritti all’ordine del giorno di una successiva adunanza.

4. Il Presidente convoca la Comunità del Parco almeno due volte l’anno e, in linea straordinaria, quando ne avverte l’esigenza, ovvero su richiesta del Presidente dell’Ente Parco o di un terzo dei suoi componenti o dei componenti del Consiglio direttivo.

5. Ogni richiesta va motivata e deve indicare gli argomenti da inserire all’o.d.g.. 6. Le riunioni straordinarie, e con il preavviso di almeno cinque giorni, devono svolgersi

entro il quindicesimo giorno dalla ricezione della richiesta.

ARTICOLO 29 SEDUTE

1. Le sedute della Comunità del Parco sono pubbliche salva diversa decisione, si svolgono

di norma presso la sala del Consiglio Provinciale e ad essa possono essere invitati anche esperti per un contributo ai lavori.

2. Alle sedute, la cui pubblicità va esclusa quando lo richieda la maggioranza assoluta dei componenti, deve essere invitato a partecipare, pur senza aver diritto al voto, il Presidente dell’ Ente Parco, che può farsi accompagnare dai Consiglieri o, in casi eccezionali, sostituire dal Vice Presidente del Consiglio direttivo, nonché il Direttore dell’Ente.

3. Il Presidente, su richiesta della maggioranza assoluta dei componenti della Comunità, può disporre l’audizione di soggetti interessati.

Page 20: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 30 VOTAZIONI

1. I componenti aventi diritto votano per appello nominale o per alzata di mano, a

discrezione del Presidente o, su esplicita richiesta della maggioranza dei componenti presenti, in forma segreta.

2. In caso di votazione segreta, le schede bianche e quelle nulle si computano per determinare la maggioranza dei votanti. Le schede della votazione accertate regolari, dopo la proclamazione dei risultati, vengono distrutte dal segretario. Le schede contestate o annullate sono vidimate da almeno uno dei componenti e dal segretario e conservate nel fascicolo del provvedimento al quale si riferiscono.

3. Fatti salvi i casi di astensione di legge, il componente può dichiarare di astenersi dal partecipare alla votazione. Il segretario ne fa menzione nel processo verbale. Altresì, il segretario fa menzione nel processo verbale del voto contrario espresso dal singolo componente su esplicita richiesta dello stesso.

4. Per l’approvazione del bilancio, è necessaria la maggioranza qualificata non inferiore al settanta per cento (70%) dei componenti, sia in prima che in seconda convocazione.

5. Per le modifiche allo Statuto è necessaria la maggioranza qualificata non inferiore all’ottanta per cento (80%) dei componenti, sia in prima che in seconda convocazione.

ARTICOLO 31 VERBALIZZAZIONE

1. Delle adunanze della Comunità è redatto verbale, a cura del segretario. 2. I processi verbali delle deliberazioni debbono indicare i punti principali della discussione

ed il numero dei voti resi a favore e contro ogni proposta. 3. Ogni componente ha diritto di far inserire a verbale le motivazioni del proprio voto e

ogni altra dichiarazione che ritenga utile. 4. Il verbale della riunione della Comunità del Parco è sottoscritto dal Presidente o, in sua

assenza, da chi presiede la seduta, dal Direttore del Parco e dal segretario. 5. Gli atti della Comunità si conservano presso la sede dell’Ente. 6. Ogni adempimento relativo alle pronunce della Comunità spetta al Presidente.

Page 21: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

CAPO IV IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

ARTICOLO 32 COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

1. Il Collegio dei revisori dei conti, nominato dal Consiglio regionale, nel rispetto dell’art. 24

della legge n. 394/1991, è composto da tre membri, uno dei quali scelti ai sensi del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 88, con funzione di Presidente.

2. Il Collegio dei revisori dei conti esercita il riscontro contabile sugli atti dell’Ente di gestione secondo le norme di contabilità degli Enti Locali e sulla base del regolamento dell’Ente stesso.

ARTICOLO 33

COMPETENZE E FUNZIONI 1. Il Collegio dei revisori dei conti, in particolare, svolge le seguenti funzioni:

a) esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’Ente Parco;

b) esamina i libri ed i registri contabili, curandone il confronto con i documenti giustificativi in essi contenuti;

c) effettua riscontri di cassa; d) redige una relazione sul bilancio preventivo e sulle variazioni dello stesso,

formulando valutazioni in ordine alla attendibilità delle entrate ed alla congruità delle spese, entro trenta giorni dall’avvenuta trasmissione, ridotta a quindici per le variazioni;

e) esamina il conto consuntivo e ne redige apposita relazione; f) redige una relazione sul bilancio di previsione e sul conto consuntivo; g) formula proposte tese a conseguire una migliore efficienza ed economicità della

gestione; h) rilascia pareri, se richiesti tramite il Presidente o il Direttore, su atti aventi rilevante

contenuto finanziario o economico; i) collabora con il Consiglio direttivo, nonché con la Comunità del Parco, quando

richiesto; j) redige ed invia al Presidente della Giunta regionale una relazione semestrale

sull’attività amministrativa dell’Ente Parco e sull’andamento dell’azione di controllo; k) formula proposte ed esprime eventuali rilievi per conseguire una migliore efficienza,

efficacia ed economicità nella gestione dell’Ente. Il Presidente dell’Ente è tenuto ad investirne il Consiglio Direttivo;

l) vigila sull’osservanza dello statuto e delle disposizioni regolamentari per quanto attiene la gestione finanziaria;

Page 22: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

m) svolge ogni altra attività prevista dalla normativa vigente. 2. I revisori dei conti, qualora riscontrino gravi irregolarità nella gestione dell’Ente parco,

ne riferiscono immediatamente al Consiglio direttivo ed alla Giunta regionale. Hanno diritto di accesso agli atti e documenti dell’Ente Parco e possono partecipare, senza diritto di voto, alle sedute del Consiglio direttivo.

3. Ai componenti il Collegio spetta lo stesso trattamento economico dei revisori dei conti della Comunità montana più grande, il cui territorio è limitrofo al perimetro del Parco.

4. Il Collegio dei revisori dei conti può organizzare i propri lavori mediante apposito regolamento, sottoposto all’approvazione del Consiglio direttivo.

5. Il Collegio dei revisori dei conti svolge di norma le sue competenze nella sede amministrativa dell’Ente di gestione dell’Ente.

6. Il Collegio dei Revisori è rieleggibile per una sola volta.

ARTICOLO 34 INCOMPATIBILITÀ

1. Non possono far parte del Collegio dei revisori dei conti e decadono dalla carica qualora

vi siano stati nominati: a) coloro che abbiano lite pendente con l’Ente; b) i membri tra loro parenti o affini fino al terzo grado; la relativa incompatibilità

colpisce il meno anziano di nomina e nei casi di nomina contemporanea è considerato come anziano il maggiore di età;

c) coloro che direttamente o indirettamente abbiano parte in servizi, riscossioni, somministrazioni o realizzazione di opere comunque attribuite.

2. In caso di decadenza, dimissioni o morte dei singoli membri del Collegio dei revisori dei conti, i nuovi componenti restano in carica per il tempo residuo che rimaneva da compiere ai loro predecessori.

TITOLO III DIRETTORE E STRUTTURA ORGANICA

ARTICOLO 35 DIRETTORE

1. Il Direttore è nominato dal Presidente dell’Ente previa selezione pubblica indetta dal

Consiglio direttivo volta ad accertare l’esperienza professionale e la qualificazione scientifica dei candidati in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio ambientale con particolare riferimento a realtà omogenee rispetto a quella dell’Ente Parco Regionale.

Page 23: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

2. Possono partecipare candidati idonei all’esercizio dell’attività di Direttore di Parco in possesso di laurea in scienze naturali, biologia marina, ingegneria, ingegneria ambientale con esperienza di servizio di cinque anni di dirigente nella pubblica amministrazione o in aziende pubbliche o private con preferenza se operanti su tematiche ambientali o in posizione funzionale il cui accesso è regolamentato dal possesso quale titolo di studio diploma di Laurea o Laurea (vecchio ordinamento).

3. L’avviso pubblico per la nomina può prevedere la selezione per titoli integrati da colloquio e può prevedere il rapporto a tempo parziale.

4. La selezione del Direttore è volta ad accertare l’esperienza professionale e la qualificazione scientifica dei candidati in materia di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio ambientale.

5. I rapporti tra l’Ente ed il Direttore sono regolati con contratto di diritto privato di durata non superiore a cinque anni e rinnovabile.

6. Il Direttore dà esecuzione alle delibere del Consiglio direttivo, dirige e coordina il personale dell’ente, sovrintende al buon andamento degli uffici e dei servizi ed esercita le funzioni attribuitegli dal presente Statuto.

7. Al Direttore del Parco si applica la disciplina giuridica ed economica dei dirigenti degli enti locali, la retribuzione di posizione viene stabilita dal Consiglio Direttivo dell’Ente nell’ambito delle disponibilità di bilancio e dei limiti minimi e massimi previsti dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro dell’area separata della dirigenza degli enti locali. La retribuzione di risultato è stabilita annualmente nell’ambito delle disponibilità di bilancio ed è commisurata alla retribuzione di posizione e agli obiettivi annualmente assegnati.

8. In caso di assenza o di impedimento del Direttore, le funzioni di Direzione – con connessa potestà decisionale – possono essere attribuite dal Presidente per un periodo non superiore a tre mesi al funzionario di grado immediatamente inferiore al Direttore. Per il periodo di svolgimento delle funzioni di Direzione spetta al predetto funzionario l'integrazione retributiva, commisurata alle mansioni svolte, stabilita dal Consiglio Direttivo.

ARTICOLO 36

INCOMPATIBILITÀ 1. L’incarico di Direttore è incompatibile con ogni altro ufficio e con ogni attività

professionale ed economica svolta all’interno dell’area protetta e dell’area contigua del Parco.

2. Il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplinerà le attività consentite in conformità con quanto previsto dalla vigente normativa di riferimento.

Page 24: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 37 COMPETENZE E FUNZIONI

1. Nell’ambito delle funzioni generali attribuite alla dirigenza del comparto Regioni –

Autonomie locali, con l’autonomia ad essa riservata, il Direttore del Parco è responsabile della gestione dell’Ente Parco e, in particolare: a) si uniforma agli indirizzi e alle direttive espressi dagli organi deliberativi dell’Ente

Parco; b) risponde dei propri atti agli organi amministrativi dell’Ente; c) esercita le funzioni di direzione previste dal decreto legislativo n. 165/2001; d) formula al Presidente dell’Ente le proposte per la definizione degli obiettivi e dei

programmi da attuare; e) organizza gli uffici dell’Ente con l’obiettivo primario di mantenere elevata la qualità,

l’efficienza e l’efficacia delle attività e dei servizi istituzionali in relazione all’organico ed alle risorse attribuite dal bilancio e dal Consiglio Direttivo ed alle finalità che l’Ente Parco persegue;

f) adotta gli atti di gestione tecnica, amministrativa e finanziaria per la realizzazione dei programmi dell’Ente compresi quelli a rilevanza esterna;

g) dirige il personale dell’Ente, adotta i relativi provvedimenti di gestione e cura le relazioni sindacali;

h) esercita autonomamente i poteri di spesa connessi alle funzioni proprie e nei limiti delle risorse assegnate;

i) vigila sulla conservazione del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’Ente; j) sottoscrive, con il Presidente dell’Ente, gli atti deliberativi; k) Esprime il parere di regolarità tecnica e contabile degli atti fino al momento della

nomina di idonei dirigenti di servizio. l) formula proposte, ai fini della elaborazione di programmi e progetti agli organi di

Governo del Parco; m) partecipa di diritto, con voto consultivo, alle riunioni della Comunità del Parco; n) esercita tutte le altre funzioni che gli sono demandate dallo Statuto, leggi e

regolamenti; o) il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplinerà ulteriori funzioni

in conformità con quanto previsto dalla vigente normativa di riferimento e prevedrà idonee forme per la sostituzione del Direttore in caso di assenza temporanea e di vacanza.

2. Al Direttore compete inoltre: a) l’attuazione delle direttive del Ministero dell’Ambiente per il perseguimento delle

finalità proprie dei Parchi marini; b) l’amministrazione contabile delle attività dell' Ente Parco Marino; c) la predisposizione, d’intesa con il Comitato Consultivo Tecnico Scientifico, dei

programmi specifici finalizzati al perseguimento di interessi tecnici e scientifici; d) la predisposizione del piano pluriennale ai fini della valorizzazione del Parco marino

Page 25: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

e del programma di gestione annuale correlato al Piano con specifica previsione degli stanziamenti necessari;

e) l’elaborazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo; f) l’istituzione e la tenuta aggiornata dell’inventario dei beni immobili e mobili del Ente

Parco Marino; g) l’inoltro alle Autorità vigilanti dei rapporti periodici sull’andamento del Parco marino

predisposti dal Comitato Consultivo tecnico Scientifico; h) la predisposizione della relazione annuale sulla gestione sul funzionamento del Parco

marino, con riferimento ai rapporti periodici elaborati dal comitato Consultivo Tecnico Scientifico, da inoltrare al Assessorato Ambiente della Regione Calabria;

i) la disciplina delle attività di pesca marittima professionale nella zona di Riserva, al fine di consentirne l’esercizio, in modo razionale e mirato, unicamente da parte dei pescatori residenti dei Comuni all’interno del Parco marino;

j) la disciplina delle attività di pesca sportiva nella zone di Riserva, determinando modalità, attrezzi e periodi consentiti;

k) la disciplina delle attività di visite guidate nelle aree della Riserva.

ARTICOLO 38

ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DELL’ENTE 1. L’Ente Parco assume come caratteri essenziali della propria organizzazione i criteri della

autonomia, delle funzionalità ed economicità di gestione, secondo principi di professionalità e responsabilità.

2. La struttura funzionale dell’Ente è articolata in unità organizzative di diverso livello sulla base della diversa importanza, ampiezza delle attività svolte e complessità organizzativa, ordinata per funzioni omogenee.

3. Il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi definisce le linee fondamentali di organizzazione degli uffici dell’Ente, individuando le Unità di massima dimensione e le modalità di conferimento degli incarichi di direzione delle stesse.

ARTICOLO 39 IL PERSONALE E LA DOTAZIONE ORGANICA

1. Al personale dell’Ente Parco si applica lo stato giuridico ed il trattamento economico del

personale del comparto Regioni - Autonomie locali. 2. Il Consiglio Direttivo approva la dotazione organica, in coerenza con il piano triennale

del fabbisogno del personale e con le risorse finalizzate alle spese per il personale assegnate all’Ente sottoponendola al Consiglio regionale.

3. Nell’ambito del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi potranno essere disciplinate le modalità di acquisizione di personale a tempo determinato per la copertura di posti di posizione lavorative ascrivibili all’area direttiva o a contenuto altamente specialistico.

Page 26: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

4. Le modalità di accesso alle posizioni lavorative vacanti e previste in dotazione organica, sono stabilite, nel rispetto della normativa vigente per l’accesso al pubblico impiego, da apposita disciplina nell’ambito degli strumenti regolamentari previste dalle norme vigenti.

5. L’Ente per il conseguimento dei compiti d'istituto e secondo quanto previsto dall'art.32 comma 2 della L.R. 10/2003, può avvalersi di personale comandato dalla Regione o da altri Enti pubblici, o nei limiti delle disponibilità dei propri bilanci, di personale tecnico direttivo e di manodopera con contratto tempo determinato, ai sensi dei contratti collettivi di lavoro vigenti per il settore agricolo-forestale.

6. L’Ente può adottare progetti per lavori socialmente utili, impiegando personale in possesso dei necessari requisiti, secondo la normativa vigente in materia.

7. L’Ente può avvalersi di operatori volontari e di personale da impiegare in progetti di servizio civile ai sensi della Legge 6 Marzo 2001, n. 64.

8. Per far fronte, nelle more della predisposizione della dotazione organica, l'Ente Parco può istituire uno sportello unico provvedendo a dotarlo di personale tecnico – amministrativo scelto tra il personale in dotazione alle pubbliche amministrazioni o attivando forme di collaborazione o protocolli d'intesa con Amministrazioni Pubbliche, in special modo quelle operanti in ambito ambientale

ARTICOLO 40

SEGRETARIO DEL ENTE PARCO MARINO 1. L’Ente Parco Marino ha un Segretario che svolge funzioni anche di Segretario della

Comunità. 2. Il Segretario è nominato dal Consiglio direttivo ed è scelto tra gli iscritti all’Albo

nazionale dei Segretari comunali e provinciali sezione regionale Calabria, di cui all’articolo 102 e iscritto all'albo di cui all’articolo 98 del T.U.EE.LL.; è consentito lo svolgimento della funzione anche in convenzione con Ente locale.

3. Attribuzioni del Segretario: a) Il segretario svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-

amministrativa nei confronti degli organi del Ente Parco Marino in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.

b) Il Presidente e il Consiglio direttivo contestualmente al provvedimento di nomina del direttore/responsabile disciplinano, nell’ambito del Regolamento del Parco e nel rispetto dei loro distinti ed autonomi ruoli, i rapporti tra il segretario ed il Direttore del Parco marino.

c) Il segretario: d) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio

direttivo e della Comunità del Parco e ne cura la verbalizzazione; e) esprime il parere, in relazione alle sue competenze, nel caso in cui l'ente non abbia

responsabili dei servizi; f) può rogare tutti i contratti nei quali l'ente è parte ed autenticare scritture private ed

atti unilaterali nell'interesse dell'ente;

Page 27: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

g) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal Presidente del Ente Parco Marino.

4. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, può prevedere di sostituirlo nei casi di vacanza, assenza o impedimento.

5. Il rapporto di lavoro dei segretari comunali e provinciali è disciplinato dai contratti collettivi ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni (vd. Art. 97 del T.U.EE.LL.).

ARTICOLO 41 COMMISSIONI CONSULTIVE

1. Per lo studio di determinate materie e per iniziative afferenti le attività d’Istituto del

Ente Parco Marino, la Comunità ed il Consiglio direttivo possono costituire commissioni consultive inserendovi anche esperti nonché rappresentanti delle associazioni ambientali e delle categorie economiche.

2. Nei provvedimenti di nomina sono specificati gli obiettivi delle commissioni e le condizioni regolanti la loro opera.

CONSULTA TECNICO-SCIENTIFICA 3. La Consulta Tecnico-Scientifica rappresenta un organo a rilevanza esclusivamente

interna, elabora le proposte in merito ai programmi del Parco marino e svolge compiti di consulenza nell’espletamento degli adempimenti intesi a perseguire gli obiettivi del Parco marino stesso.

4. La Consulta è nominata dal Consiglio direttivo, secondo le modalità previste dal Regolamento, dura in carica tre anni.

ARTICOLO 42 PERSONALE DI SORVEGLIANZA

1. Al personale addetto alla sorveglianza, denominato guardiaparco, è attribuita la

qualifica di guardia giurata, previa autorizzazione rilasciata dal Prefetto ai sensi dell’artt. 133 e 134 T. U. Legge di Pubblica Sicurezza approvato con R. D. 18 giugno 1931, n. 773, nei limiti delle proprie competenze e del servizio cui è destinato, in ottemperanza alle leggi ed ai regolamenti, e nei limiti territoriali del Parco. a) Al guardiaparco è affidata la sorveglianza sul rispetto degli obblighi e dei divieti

previsti dalle leggi, dalle misure di salvaguardia, dal piano di assetto e dal regolamento del parco e da ogni altra disposizione impartita dall’Ente di gestione.

b) La sorveglianza sul territorio del Parco è esercitata da: c) Capitaneria di Porto d) da apposite guardie parco istituite ufficialmente dal Parco, anche sotto forma di

volontariato e) da associazioni ambientaliste riconosciute a livello regionale;

2. L'Ente Parco può organizzare altresì, anche d'intesa con altre Amministrazioni pubbliche

Page 28: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

o istituzioni private, corsi di formazione al termine dei quali rilascia il titolo ufficiale ed esclusivo di guida del Parco.

ARTICOLO 43 FORMAZIONE PROFESSIONALE

1. L’Ente Parco partecipa al miglioramento della professionalità dei propri dipendenti

organizzando corsi di formazione ovvero favorendo la partecipazione del personale a corsi di formazione professionale organizzate da strutture specializzate.

2. L’Ente Parco può organizzare altresì, anche d’intesa con altre Amministrazioni pubbliche o istituzioni private, Associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero dell’Ambiente corsi di formazione, al termine dei quali rilascia attestati o titoli di idoneità all’esercizio delle professionalità collegate alle attività tipiche del parco, e in particolare, rilascia il titolo ufficiale ed esclusivo di guida del Parco.

ARTICOLO 44

AZIONI DI TUTELA Nella tutela dei propri diritti e interessi, l’Ente assicura l’assistenza legale, in ogni stato e grado del giudizio, anche attraverso la stipula di una polizza assicurativa che copra rischi per responsabilità civile dei medesimi, purché non sussista conflitto di interesse con l’Ente, al Presidente, ai componenti degli organi, al Direttore e ai dipendenti qualora siano applicati, in conseguenza di fatti e atti connessi all’espletamento delle loro funzioni, sia in procedimenti giudiziari di responsabilità civile, sia, ferma restando la responsabilità personale, in procedimenti giudiziari penali.

ARTICOLO 45 ACCORDI DI PROGRAMMA E STRUMENTI OPERATIVI

1. Per la definizione e l’attuazione di attività amministrativa, di opere, di interventi o di

programmi di interventi che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata dell’Ente Parco e di altri soggetti pubblici o a prevalente partecipazione pubblica, l’Ente Parco, in relazione alla propria competenza primaria o prevalente e in relazione all’opera, agli interventi od ai programmi di intervento, partecipa ad accordi di programma per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento.

2. Per il conseguimento degli scopi di cui al precedente comma 1 Il Presidente dell’Ente Parco può partecipare a conferenze tra i partecipanti di tutte le amministrazioni interessate.

3. L’accordo di programma, consistente nel consenso unanime delle amministrazioni

Page 29: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

interessate, è sottoscritto, per l’Ente Parco, dal Presidente previa deliberazione di intenti del Consiglio Direttivo.

4. Ove l’accordo di programma comporti una variazione agli strumenti urbanistici vigenti è necessario che vengano eseguite le procedure di legge, a seguito della convocazione di tutti i soggetti interessati. a) L’Ente Parco può, altresì, su deliberazione del Consiglio Direttivo, partecipare a

forme associative, anche con conferimenti di capitale, secondo le seguenti condizioni:

b) disponibilità delle risorse finanziarie e/o organizzative richieste; c) destinazioni di eventuali utili a reinvestimento del campo della salvaguardia e

protezione della natura nell’ambito del Parco; d) intangibilità del patrimonio dell’Ente Parco da parte dei creditori dell’organismo

associativo; e) gestione amministrativa della struttura associativa ispirata a criteri di legalità e

trasparenza in analogia alla gestione del Parco.

TITOLO IV IL PATRIMONIO E LE RISORSE FINANZIARIE

ARTICOLO 46 PATRIMONIO ED ENTRATE

1. L’Ente Parco ha un proprio patrimonio costituito da beni immobili e mobili derivanti da

acquisti, donazioni, eredità, legati, espropriazioni o qualunque altro titolo legittimo. 2. La Regione e gli Enti locali ricompresi nell’area del Parco possono mettere a disposizione

dell’Ente i beni ritenuti necessari al conseguimento dei suoi fini istituzionali. 3. Costituiscono entrate dell’Ente di gestione per il conseguimento dei fini istitutivi:

a) contributi ordinari e straordinari destinati dalla Regione o da altri Enti pubblici; b) contributi e finanziamenti per la realizzazione di specifici progetti; c) da ogni diritto che venga acquisito dal Ente Parco Marino o a questo devoluto; d) lasciti, donazioni, erogazioni liberali in denaro di cui alla legge 1° agosto 1982, n. 512; e) redditi patrimoniali; f) canoni delle concessioni, diritti, biglietti di ingresso e le tariffe dei servizi forniti

dall’Ente di gestione; g) proventi di attività commerciali e promozionali e dalle attività svolte dal Ente Parco

Marino; h) proventi delle sanzioni derivanti da inosservanze delle disposizioni; i) dalle erogazioni libere; j) altri proventi.

Page 30: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

k) Eventuali conferimenti in natura sono imputati alla quota di partecipazione e valutati in base al valore attuale con le modalità previste dall’art. 2343 c.c.

4. Al Ente Parco Marino possono inoltre essere assegnati beni in uso, locazione o comodato gratuito.

5. Tutti i beni in dotazione – come i beni direttamente acquisiti dal Ente Parco Marino – sono iscritti nel libro dei cespiti del Ente Parco Marino e, a suo nome, presso i registri mobiliari ed immobiliari.

6. La gestione del patrimonio segue le norme dell’Ente Regione in materia di demanio, contratti, economato e contabilità.

7. La conservazione e l’utilizzazione del patrimonio sono disciplinate con apposito regolamento, approvato dal Consiglio direttivo.

8. I beni essenziali all’attività dell’Ente sono in ogni caso indisponibili.

ARTICOLO 47 RISORSE FINANZIARIE

1. La gestione finanziaria dell’Ente Parco si attua sulla base del bilancio annuale di

previsione redatto in termini di competenza, secondo i principi dell’universalità, dell’integrità e del pareggio economico-finanziario.

2. I fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità economica e dimostrati nel conto consuntivo.

ARTICOLO 48 BILANCIO

1. L’esercizio finanziario dell’Ente di gestione coincide con l’anno solare. 2. L’Ente Parco ha un proprio bilancio di previsione ed un proprio rendiconto generale che

vengono formulati, controllati ed approvati secondo le modalità di legge e resi pubblici anche a mezzo stampa locale.

3. Il documento di programmazione ed il bilancio di previsione dell’Ente sono presentati alla Giunta regionale entro il 31 agosto dell’anno precedente a quello cui si riferiscono.

4. Il bilancio è allegato a quello della Regione ed è sottoposto all’approvazione del Consiglio regionale.

5. Il rendiconto generale deve essere presentato al Presidente della Giunta regionale ed all’Assessore regionale ai Parchi entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello cui si riferisce.

6. Il Direttore del Parco propone le variazioni e gli assestamenti di bilancio necessari ad assicurare la normale attività dell’Ente ed il necessario raccordo con le disponibilità finanziarie del bilancio ragionale; non sono sottoposte ad approvazione regionale le variazioni di bilancio che non incidono nei rapporti con il bilancio regionale.

Page 31: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

7. Le risultanze della gestione annuale del Ente Parco Marino sono inviate ad ogni componente della Comunità del parco per gli adempimenti di cui all’art. 14 del D. Lgs. 77/95 e s.m.i.

8. Bilancio di Previsione Annuale a) Il Bilancio di previsione annuale è lo strumento di governo dell’azione amministrativa

del Ente Parco Marino. b) In esso vengono rappresentate le operazioni finanziarie che possono essere

effettuate nel corso dell’anno. c) Al bilancio sono allegati gli atti di cui al T.U.EE.LL. e con particolare riferimento

all’art.259 9. Bilancio di Previsione Pluriennale

a) Il Bilancio di previsione pluriennale è lo strumento di programmazione a lungo termine che, aggiornato di anno in anno, rappresenta l’attività amministrativa e finanziaria nell’arco di tempo considerato.

b) Esso comprende tutte le decisioni assunte dal Consiglio Direttivo sulla base delle priorità e delle compatibilità e nel rispetto dei mezzi finanziari disponibili.

10. La Relazione Previsionale e Programmatica a) La relazione previsionale e programmatica è il quadro di riferimento dei bilanci di

previsione annuale. b) Essa considera lo stato generale dei servizi e tiene conto di tutti gli atti

programmatici approvati dall’Ente. c) In essa sono evidenziate tutte le risorse, sia di carattere ordinario che straordinario.

11. Conto Consuntivo a) Il Conto Consuntivo dell’attività di gestione è approvato dal Consiglio Direttivo entro

il 30 giugno dell’anno successivo, tenuto conto della relazione dell’organo di revisione.

12. Piano pluriennale economico e sociale a) Nel rispetto delle finalità della presente legge ed in coerenza con gli obiettivi

contenuti nel piano del Parco, la Comunità del Parco promuove iniziative coordinate atte a favorire le attività economiche, sociali e culturali delle popolazioni residenti.

b) La Comunità, entro 12 mesi dalla sua costituzione, sulla base degli strumenti quadro di programmazione regionale, elabora un Piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività economiche sostenibili. Il Piano specifica gli obiettivi da conseguire, definisce le priorità, i tempi, le risorse necessarie ed i finanziamenti prevedendo in particolare: I) la concessione di sovvenzioni a privati ed Enti Locali; II) la predisposizione di attrezzature, per il risparmio energetico e la

sperimentazione di tecnologie innovative, il riciclaggio e la raccolta differenziata nelle strutture antropiche nuove ed esistenti;

III) i servizi di carattere turistico-naturalistico da gestire in proprio o da concordare in gestione a terzi sulla base di atti di concessione alla stregua di specifiche concessioni;

IV) l'agevolazione o la promozione, anche in forma cooperativa, di attività tradizionali artigianali ittiche, culturali, servizi sociali e biblioteche, restauro,

Page 32: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

anche di beni naturali, e di ogni altra iniziativa atta a favorire, nel rispetto delle esigenze di conservazione del parco, lo sviluppo del turismo e delle attività locali connesse

V) Una quota parte delle attività di cui al comma 2, deve consistere in interventi diretti a favorire l'occupazione giovanile ed il volontariato, nonché l'accessibilità e la fruizione in particolare dei portatori di handicap.

VI) Per le finalità di cui al comma 2, l'Ente parco può concedere a mezzo di specifiche convenzioni l'uso del proprio marchio ad imprese che si impegnano a rispettare il disciplinare di produzione.

VII) Il Piano pluriennale economico e sociale è elaborato contestualmente al Piano per il Parco marino e attraverso reciproche consultazioni con il Consiglio direttivo.

c) Il Piano pluriennale economico e sociale è sottoposto all’adozione del Consiglio direttivo, ed è approvato dal Consiglio regionale entro novanta giorni dal suo inoltro. Ha durata quadriennale e può essere aggiornato con la stessa procedura della sua formazione.

d) Per la predisposizione del Piano pluriennale economico e sociale il Comitato Tecnico - Scientifico per le aree protette dovrà garantire la necessaria collaborazione alla Comunità del parco.

e) Decorso inutilmente il termine di cui al comma 2, la Giunta regionale si sostituisce alla Comunità del parco per l'adozione del Piano pluriennale economico e sociale, affidandone la redazione al Comitato Tecnico - Scientifico per le aree protette, che deve provvedere nel termine di sei mesi.

ARTICOLO 49 SPESE

Non possono essere ordinate spese, se non nei modi e nelle forme amministrative vigenti, né essere assunti impegni a carico del bilancio senza formale attestazione della relativa copertura finanziaria da parte del responsabile del servizio finanziario, che vale anche quale verifica della legalità e legittimità della spesa. In carenza di tale attestazione gli atti sono nulli di diritto.

ARTICOLO 50 CONTRIBUTI ORDINARI

Fatto salvo il contributo ordinario regionale, la provincia ed i comuni che formano la Comunità del Parco partecipano ordinariamente al residuo finanziario dell’Ente, con quote determinate dal Consiglio direttivo, individuando parametri oggettivi riferiti alla superficie delle aree territoriali ricompresi nella perimetrazione del Parco ed alla popolazione residente, previa acquisizione del parere obbligatorio della Comunità del Parco.

Page 33: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

TITOLO V

COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO, PARTECIPAZIONE POPOLARE, PUBBLICITÀ DEGLI ATTI E REVISIONE DELLO STATUTO

ARTICOLO 51 COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO

1. Il Comitato tecnico-scientifico per le aree protette, una volta istituito, su richiesta

dell’Ente Parco, esprime parere su qualsiasi argomento che riguarda il Parco; il parere è obbligatorio nei casi previsti dalla legge n. 10/2003.

2. Le richieste di parere debbono essere accompagnate dall’indicazione di un termine entro il quale esso deve essere espresso.

ARTICOLO 52 PARTECIPAZIONE ASSOCIATIVA

1. L’Ente Parco valorizza le libere forme associative e le organizzazioni del volontariato

impegnate nella tutela e a salvaguardia dell’ambiente, nell’educazione ambientale, nella promozione culturale e scientifica nei settori di propria competenza.

2. La partecipazione popolare, l’accesso dei cittadini alle informazioni ed ai procedimenti amministrativi sono garantiti secondo le norme di legge e di apposito regolamento.

ARTICOLO 53 PARTECIPAZIONE POPOLARE

1. L’Ente Parco promuove forme di partecipazione popolare per la tutela di interessi

collettivi e diffusi connessi alla funzione e all’attività del Parco; convoca assemblee popolari per le questioni di maggiore importanza, cura la pubblicità e l’informazione sulla sua attività, convoca le forme di partecipazione popolare previste dal Regolamento.

2. La formazione del Piano pluriennale economico e sociale, del Piano del Parco e del Regolamento del Parco è soggetta a consultazione delle popolazioni interessate, anche attraverso assemblee pubbliche di cittadini ed altre forme di partecipazione previste dal regolamento.

Page 34: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 54 ISTANZE, PETIZIONI E PROPOSTE

1. I cittadini singoli ed associati hanno diritto di avanzare istanze, petizioni e proposte

all’Ente Parco. 2. Il Presidente ne investe il Consiglio e gli organi competenti e deve dare risposta entro

sessanta giorni dal ricevimento.

ARTICOLO 55

PUBBLICITÀ DEGLI ATTI 1. Al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo

svolgimento imparziale è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse il diritto di accesso agli atti dell’Ente, ai sensi della normativa vigente in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi, tenuto conto in ogni caso delle esigenze di tutela delle persone e degli altri soggetti rispetto al trattamento e alla divulgazione di dati personali sancite dalle leggi.

2. In particolare l’Ente Parco assicura, attraverso uno specifico regolamento, l’accesso alle strutture ed ai servizi ai cittadini, agli enti, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni. Detto regolamento assicura altresì il diritto di accesso dei cittadini, singoli o associati, agli atti amministrativi dell’Ente; disciplina il rilascio di copie di atti previo pagamento dei soli costi, individua, con norme di organizzazione degli uffici e dei servizi, i responsabili dei procedimenti; detta le norme necessarie per assicurare ai cittadini l’informazione sullo stato degli atti e delle procedure e sull’ordine di esame di domande, progetti e provvedimenti che comunque li riguardano; assicura il diritto dei cittadini di accedere, in generale, alle informazioni di cui è in possesso l’Ente Parco.

3. Il citato Regolamento provvede inoltre ad individuare gli atti riservati, o sottoposti a limiti di divulgazione, oltre che per espressa indicazione di legge, per effetto di una temporanea e motivata dichiarazione del Presidente che ne vieti l’esibizione in quanto la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o delle imprese.

4. Le richieste dei componenti che formano la Comunità del Parco debbono essere soddisfatte nel termine di quindici giorni.

5. Ai procedimenti amministrativi si applicano le norme della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni.

ARTICOLO 56 ALBO PRETORIO

1. E’ istituito presso la sede dell’Ente un apposito spazio da destinare ad “Albo Pretorio”,

per la pubblicazione degli atti e avvisi previsti da leggi, regolamenti e dal presente Statuto.

Page 35: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

2. La pubblicazione degli atti deve garantire l’accessibilità, l’integralità e la facilità di lettura.

3. Il Direttore cura l’affissione degli atti e certifica l’avvenuta pubblicazione. 4. Per la maggior pubblicazione degli atti, l’Ente parco può avvalersi, oltre che dell’albo

pretorio, anche dei sistemi di comunicazione ritenuti, per ogni caso, più idonei ad assicura il massimo di conoscenza degli atti emanati.

ARTICOLO 57

MODIFICHE STATUTARIE 1. Lo Statuto è adottato dalla Comunità del Parco ed è approvato dal Consiglio Regionale

entro sessanta giorni dalla data di ricevimento, su proposta della Giunta Regionale. In sede di approvazione il Consiglio regionale può apportare allo Statuto le modifiche necessarie per assicurare la conformità dello stesso Statuto alle leggi vigenti.

2. La Comunità del Parco adotta lo Statuto a maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta nelle prime due sedute che abbiano all’ordine del giorno tale approvazione, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni. In tal caso lo Statuto è approvato a maggioranza assoluta.

3. L’adozione, la revisione o l’abrogazione totale o parziale dello Statuto, richiesta da non meno di un terzo dei consiglieri in carica, è deliberata dal Consiglio Direttivo.

4. La deliberazione di abrogazione totale dello Statuto non ha efficacia se non accompagnata dalla deliberazione di un nuovo Statuto che sostituisca il precedente.

TITOLO VI ATTIVITA’ REGOLAMENTARI

ARTICOLO 58

ATTIVITÀ REGOLAMENTARE L’ Ente Parco Marino predispone il regolamento di esecuzione del decreto istitutivo e di organizzazione del Parco marino, che disciplina i divieti e le eventuali deroghe in funzione del grado di protezione necessaria. Il Regolamento, oltre alle norme di esecuzione del decreto istitutivo del Parco marino, contiene quelle di organizzazione della gestione e le modalità e procedure di attuazione.

Page 36: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

ARTICOLO 59 FORMAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO MARINO

1. La tutela dei valori naturali, ambientali, paesistici nonché di quelli storici, culturali e

antropologici ad essi connessi, affidata all'Ente parco è perseguita attraverso lo strumento del Piano per il Parco Marino.

2. Il Piano per il Parco Marino tiene conto altresì degli studi esistenti nonché delle indicazioni fornite dai documenti di pianificazione territoriale regionale vigenti a qualsiasi livello.

3. Inoltre, di norma contiene: a) le analisi di base; b) la relazione di sintesi, l'illustrazione degli obiettivi da conseguire e l'indicazione dei

modi e dei tempi per l'attuazione del piano medesimo; c) il perimetro dell’Area Marina protetta con annessa cartografia in scala 1:25.000; d) l'organizzazione del territorio e la sua zonazione caratterizzata da forme

differenziate di tutela, godimento ed uso; e) la normativa; f) i diversi gradi e tipi di accessibilità; g) i sistemi di attrezzature e servizi per la funzione sociale del Parco marino, quali:

musei, centri di visita, uffici informativi, aree attrezzate, segnaletica; h) gli indirizzi ed i criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna, sui paesaggi e sui beni

naturali e culturali in genere; i) la cartografia monotematica o pluridisciplinare che esplicita gli interventi principali e

le peculiarità naturalistiche dell’area; 4. Il Piano è predisposto dal Ente Parco Marino di gestione entro 18 mesi dalla costituzione

dei suoi organi, in base ai criteri ed alle finalità della presente legge. Il Piano deliberato dal Consiglio Direttivo, adottato dalla Comunità del Parco, è approvato dal Consiglio Regionale entro novanta giorni dal suo inoltro da parte dell'Ente parco.

5. La Comunità del Parco partecipa alla definizione dei criteri riguardanti la predisposizione del piano indicati dal Consiglio direttivo, ed esprime il proprio parere sul piano stesso.

6. Per la predisposizione del piano il Servizio Regionale Parchi e Aree Protette garantisce la necessaria collaborazione all'Ente gestore. Il piano è firmato da tecnici abilitati alla redazione degli strumenti urbanistici, facendo salvo il principio della interdisciplinarità. Le analisi e i rapporti di settore sono comunque svolti da tecnici abilitati nelle rispettive discipline.

7. L'Ente Parco al fine della predisposizione del Piano del parco può attivare forme di collaborazione e ausilio tecnico con Amministrazioni e Enti scientifici operanti istituzionalmente in ambito ambientale.

8. Decorso inutilmente il termine di cui al comma 3, la Giunta regionale si sostituisce all’Ente di gestione per l'adozione del piano, affidandone la redazione al Servizio Parchi e aree protette, che deve provvedere, d’intesa con i Consigli Comunali interessati, nel termine di sei mesi.

9. Il Piano così adottato è approvato dal Consiglio regionale. 10. Ai fini dell'attuazione delle finalità dell'area naturale protetta, il Piano disciplina:

Page 37: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

a) l'organizzazione generale dell’Area nella sua articolazione in aree caratterizzate da una differenziata forma di tutela e uso;

b) i vincoli e le relative norme di attuazione con riferimento alle varie aree individuate nel piano;

c) la definizione dei sistemi di accessibilità nonché i sistemi di attrezzature e servizi per la gestione e fruizione dell'area protetta;

d) la definizione di indirizzi e criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna, sull'ambiente naturale in genere nonché sulle attività ittiche;

e) la definizione dei modi di utilizzazione dell'area protetta per scopi scientifici, culturali e ricreativi;

f) l'individuazione degli interventi conservativi di restauro e di riqualificazione ed i criteri per la sperimentazione del risparmio e della produzione energetica alternativa non deturpante, il riciclaggio, la raccolta differenziata e l’utilizzo dei materiali locali rinnovabili con un piano ecologico;

g) l'individuazione e regolamentazione delle attività produttive e di servizio che, in conformità con le finalità istitutive dell'area protetta, possono assicurare un equilibrato sviluppo socio-economico del territorio;

h) I criteri e le modalità per la redazione e l’aggiornamento triennale dell’inventario delle specie botaniche e faunistiche con particolare riguardo per quelle endemiche e rare.

11. Il Piano per il Parco ha effetto di dichiarazione di pubblico interesse, di urgenza e di indifferibilità per gli interventi in esso previsti, ha valore di piano paesistico e di piano urbanistico e sostituisce ad ogni livello i piani paesistici, territoriali o urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione escluso il piano dell'Autorità di bacino.

12. Il Piano stralcio ed integrale dell'Autorità di bacino è sovra-ordinatorio degli altri strumenti di pianificazione. Gli interventi previsti all'interno del parco sono comunque soggetti al rilascio del nulla-osta.

13. Il Presidente dell'Ente parco provvede alla richiesta di pubblicazione dell'avviso di deposito sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. Il piano adottato viene depositato presso le sedi dei Comuni, della Provincia e chiunque può prenderne visione ed estrarne copia. Entro trenta giorni dalla data di deposito presso gli Enti Locali interessati, si possono presentare osservazioni scritte sulle quali l'Ente parco esprime il proprio parere entro i trenta giorni successivi, decorsi i quali, le osservazioni, con i pareri dell'Ente parco vengono trasmesse al Consiglio regionale che, entro sessanta giorni dal loro ricevimento, si pronuncia sulla definizione del piano ed emana il provvedimento d'approvazione pubblicato sul BUR, ed è immediatamente vincolante nei confronti delle Amministrazioni e dei privati.

14. Il piano per il parco è modificato con la stessa procedura necessaria alla sua approvazione ed è aggiornato con identica modalità, almeno ogni dieci anni.

15. Ai Comuni, alle Province ed alle Comunità montane i cui territori ricadono, in tutto o in parte, entro i confini del Parco Marino è nell'ordine attribuita priorità da indicare espressamente in sede di pubblicazione di avvisi pubblici o bandi nella concessione di finanziamenti regionali, anche provenienti da fondi comunitari e statali, richiesti per la realizzazione, entro i confini dei Comuni facente parte del Parco Marino dei seguenti

Page 38: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

interventi: a) restauro dei centri storici costieri e di edifici di particolare valore storico, culturale e

paesaggistico legati all’attività aulietica; b) opere igieniche ed idropotabili e di risanamento dell'acqua, dell'aria e del suolo; c) opera di conservazione e di restauro ambientale del territorio ivi comprese le attività

agro-silvo-pastorali e interventi di lotta meccanica e biologica al fine di combattere eventuali attacchi parassitari che interessano il patrimonio marino;

d) attività culturali nei campi di interesse delle aree naturali protette; e) agriturismo ed ospitalità diffusa; f) attività sportive compatibili; g) strutture per l'utilizzazione di fonti energetiche a basso impatto ambientale nonché

interventi volti a favorire l'uso di energie rinnovabili; h) lotta e prevenzione degli incendi della macchia mediterranea; i) attività artigianale tradizionale ed imprenditoriale di turismo verde e pescaturismo; j) realizzazione di strutture di educazione ambientale, sentieri (in terra, spiaggia e

fondali) ed aree attrezzate per consentire la fruibilità ai portatori di handicap secondo standard regionali.

16. Al fine di garantire e promuovere l'economia e l'occupazione, la priorità di cui ai commi 1 e 2 è attribuita anche ai privati, singoli o associati, residenti nell'ambito delle aree naturali protette nazionali e regionali, che intendano valorizzare attività tradizionali e realizzare iniziative produttive o di servizio compatibili con le finalità istitutive dell'area naturale protetta.

17. L'Ente di gestione, in collaborazione con il Servizio parchi ed aree protette o altri soggetti pubblici con finalità ambientali e operanti sul territorio provinciale, individua progetti che prevedono iniziative atte a favorire occupazione sostenibile ed attività coerenti con le finalità della legislazione comunitaria, nazionale e regionale sulle aree protette.

18. Per la conservazione, integrità e sicurezza dei siti individuati si applicano le norme previste dai piani paesistici o apposite norme specifiche da adottare in sede di decreto.

ARTICOLO 60 REGOLAMENTO DEL PARCO

1. Il regolamento del parco disciplina l'esercizio delle attività consentite entro l’area del

parco, è predisposto dal Ente Parco Marino contestualmente al Piano del Parco del quale è parte integrante e ne consegue l'iter di formazione, di approvazione, di efficacia e di aggiornamento.

2. Allo scopo di garantire il perseguimento delle finalità e gli obiettivi della presente legge e il rispetto delle caratteristiche naturali, paesistiche, antropologiche, storiche e culturali locali proprie dell’Area, il regolamento disciplina in particolare:

a. la tipologia e le modalità di costruzione di opere e manufatti; b. lo svolgimento delle attività artigianali, commerciali, di servizio; c. lo svolgimento delle attività sportive, ricreative ed educative;

Page 39: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

d. il soggiorno e la circolazione del pubblico e i mezzi di trasporto; e. lo svolgimento delle attività di ricerca scientifica e biosanitaria; f. i limiti delle emissioni sonore, luminose o di altro genere; g. lo svolgimento delle attività da affidare a interventi di occupazione giovanile e di

volontariato; h. l'accessibilità nel territorio dell'area protetta attraverso percorsi e strutture per

anziani e disabili; i. il regime sanzionatorio previsto dalla normativa vigente relativo alle infrazioni

individuate nel regolamento medesimo; j. le modifiche ed i criteri di priorità per le liquidazioni e la corresponsione di affitti,

acquisti, espropriazioni ed indennizzi. 3. Il regolamento valorizza altresì gli usi, i costumi, le consuetudini e le attività tradizionali

delle popolazioni residenti sul territorio, nonché le espressioni culturali proprie e caratteristiche dell'identità delle comunità locali e ne prevede la tutela anche mediante le disposizioni che autorizzino l'esercizio di attività particolari collegate agli usi, ai costumi e alle consuetudini suddette sempre che compatibili con le finalità della presente legge e la conservazione degli ecosistemi naturali, fatte salve le norme in materia di divieto di attività venatoria.

4. Sono vietate le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna e ai rispettivi habitat. In particolare sono vietati:

a. l'uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali ed in genere qualunque attività che possa costituire turbamento per la fauna selvatica, terrestre e marina, a qualsiasi stadio biologico essa si trovi, nonché la immissione di specie estranee, che possano modificare il genotipo delle specie, ad eccezione di eventuali reintroduzioni che si rendano necessarie od opportune per il ripristino di perduti equilibri o di prelievi per scopi scientifici, che siano stati debitamente autorizzati dall'Ente di gestione;

b. il danneggiamento e la raccolta delle specie vegetali spontanee, nonché l'introduzione volontaria di specie non autoctone, fatte salve le normali attività di pesca per scopi alimentari disciplinati dalle normative vigenti;

c. la modificazione del regime delle acque. Tuttavia sono consentiti interventi di restauro e tutela ambientale mediante opere di bioingegneria naturalistica nonché le sistemazioni idraulico-forestali;

d. lo svolgimento di attività pubblicitarie al di fuori dei centri urbani, non autorizzate dall'Ente di gestione;

e. l'introduzione e l'impiego di qualsiasi mezzo di distruzione o di alterazione dei cicli biogeochimici;

f. l'introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di mezzi utili alla cattura di specie animali se non autorizzati;

g. l'uso di fuochi all'aperto ove non consentito; h. il sorvolo e l'atterraggio di velivoli non autorizzati, salvo quanto disciplinato dalle

leggi in materia di volo. i. Le attività di pesca continueranno ad essere esercitate secondo le abitudini

Page 40: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

consolidate degli abitanti del luogo e nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente, sempre che non sussistano incompatibilità inconciliabili con le finalità della presente legge e la conservazione degli ecosistemi naturali. Sono altresì autorizzabili gli interventi di difesa e sistemazione idrogeologica compatibili con le finalità dell'area protetta.

5. Ai sensi del DPR 24 luglio 1977, n. 616, sono fatte salve, con riferimento alle aree ed ai beni soggetti ad uso militare, le competenze del Ministero della difesa ed, in genere, le funzioni attinenti alla difesa nazionale.

6. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale detta criteri di indirizzo per la disciplina delle attività pubblicitarie, ai sensi della lettera d), comma 3, dell'art. 11 della legge 6 dicembre 1991, n. 394.

ARTICOLO 61 ESTINZIONE DELL'ENTE

L'Ente Parco può estinguersi solo attraverso apposita Legge regionale.

ARTICOLO 62 NORMA FINALE

Per quanto non espressamente previsto dalla presente legge si osservano le disposizioni di cui alla legge quadro sulle aree protette n. 394, del 6 dicembre 1991, alla legge 14 luglio 2003, n. 10, e al Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e loro successive modificazioni ed integrazioni.

ARTICOLO 63

ENTRATA IN VIGORE

Il presente Statuto è pubblicato sul B.U.R.C. ed acquista efficacia dalla data di pubblicazione.

Page 41: Statuto Parco Marino Costa degli Dei

TITOLO VII DISPOSIZIONI TRANSITORIE

ARTICOLO 64 COMITATO DI GESTIONE PROVVISORIO

1. Fino alla costituzione e all’insediamento di tutti gli organi dell’Ente Parco Regionale nei

modi disciplinati dall’articolato della legge regionale 21 aprile 2008, n.13 pubblicata sul BUR n.8 del 16 aprile 2008 suppl. straord. N. 2 del 29 aprile 2008 ed alla legge regionale 14 luglio 2003, n. 10, la gestione provvisoria del Parco Marino resta affidata al Comitato di gestione provvisorio istituito con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 163 del 02 Luglio 2008, in conformità ai principi di cui agli articoli 6 e 12 della legge regionale n. 10/2003.

2. Fino all’autonomo funzionamento del Ente Parco Marino e comunque sino a quando l’Ente Parco Marino non avrà personale e capacità finanziarie proprie, sufficienti a garantirne la gestione, la sede legale del Parco è stabilita nel Comune di VIBO VALENTIA, secondo quanto stabilito nel decreto del Presidente della Giunta regionale n. 163 del 02 Luglio 2008.

3. Le funzioni tecniche amministrative e contabili sono assicurate con apposite convenzioni con gli Enti Locali territoriali e/o Enti regionali, eventualmente supportate dal contributo di personale dagli stessi all’uopo comandato.

4. La convocazione delle sedute assembleari è disposta dal Presidente del Comitato di gestione provvisorio.

5. Gli Enti Locali aderenti, previa informativa sindacale, per il perseguimento degli scopi istituzionali del Parco, possono concordare l’utilizzo temporaneo di loro personale all’Ente Parco Marino.

6. Il Comitato di Gestione Provvisoria nell’ambito dell’espletamento delle sue funzioni potrà avvalersi dell’azione consultiva ed operativa di un Segretario scelto tra gli iscritti all’Albo nazionale dei Segretari comunali e provinciali sezione regionale Calabria; il rapporto di lavoro è disciplinato dal D.Lgs. 29/93 e s.m.i. (vd. Art. 97 del T.U.EE.LL.).

7. Logo e Simbolo del Parco Marino Regionale è quello approvato con Delibera del Comitato di Gestione Provvisoria N. 6 del 10.08.2010, con Allegato A.