sting

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COND´ E NAST TRAVELLER xxxxxxxxxxxxxx 20 21 OTTOBRE 2012 C BIO SHOPPING Sting e la moglie Trudie Styler nella loro Tenuta Il Palagio (ilpalagio.it), a Figline Valdarno, dove hanno un punto vendita di prodotti bio e dei vini della loro azienda. VACANZE DA STAR Il living della Villa Casino delle Vie e, a destra, l’ingresso della Villa Senatore Umberto, due delle dimore in affitto a Il Palagio. La nuova scuola di cucina è nella Colonica, qui accanto. Al Palagio, l’esclusiva tenuta di Sting e Trudie Styler a Figline Valdarno, apre una scuola di cucina toscana. Ecco come e perché i nostri special guest hanno scelto l’Italia come seconda casa, e quali rotte amano di più al mondo di Lorenza Scalisi Il gusto italiano di un inglese Come sarà la scuola di cucina del Palagio? «Abbiamo deciso di inaugurarla in autunno perché le ricette della nostra chef italiana, Alba di Papi, celebrano la vendemmia. L’esperienza prevede anche la possibilità che gli ospiti raccolgano l’uva e visitino l’azienda. Il programma della primavera sarà invece incentrato sui vari tagli di carne di maiale. Ci sono così tante ricette tradizionali sulle diverse carni, e sarà una full immersion nella vita rurale italiana». Il vostro piatto italiano o toscano preferito? «La pasta con il tartufo o i ravioli con ricotta e salvia della nostra chef, Alba». Quando avete «scoperto» l’Italia? Trudie: «Negli anni ’80, quando ero una giovane attrice e andai a Roma per girare un film a Cinecittà». Sting: «Probabilmente negli stessi anni, in tour con i Police. Poi, Trudie e io abbiamo fatto un romantico viaggio a Venezia quando lei aspettava il nostro secondo figlio e da allora l’Italia è diventata davvero speciale per noi. Il nostro terzo figlio ci è nato». Come e perché avete scelto Il Palagio e di produrre vino? «La Toscana è un posto magnifico per avere una casa: buon clima e paesaggio meraviglioso. Abbiamo cercato per anni, ma non molto seriamente, ma quando siamo arrivati a Il Palagio abbiamo capito che era il posto giusto. Il vigneto per noi era un di più, e di certo non immaginavamo il duro lavoro che ci aspettava per riportarlo a una buona produzione». Cosa vi piace dello stile di vita italiano? «I piaceri semplici: cibo ottimo e naturale, la calda atmosfera familiare, il buon vino e la capacità di saper apprezzare arte, bellezza e stile. Ci tenete molto a mangiare e bere bene, e questo suona come una celebrazione della vita e del piacere di stare insieme». La più bella scoperta che avete fatto in giro per il mondo? Trudie: «Per i miei 50 anni sono andata in Rajasthan, per «DELL’ITALIA AMIAMO IL CIBO OTTIMO, L’ATMOSFERA FAMILIARE, IL BUON VINO E LA CAPACITà DI APPREZZARE ARTE, STILE E BELLEZZA» me indimenticabile. Gioioso, vibrante, pieno di colore». Sting: «Ho trovato spettacolare l’Himalaya, dove ho fatto trekking per alcune settimane. Insieme, di recente, abbiamo fatto un giro in barca in Corsica e ci ha stupiti Calvi. Fra le nostre città preferite c’è Taormina». L’esperienza di viaggio più importante? «Per le conseguenze che ha avuto sulle nostre vite, quella nella foresta amazzonica, nel 1988. Siamo rimasti così scioccati dalla distruzione e dal degrado della natura e dell’uomo, che abbiamo creato la Rainforest Foundation. Ancora oggi opera molto per proteggere la foresta e le popolazioni indigene in 23 Paesi di tre continenti». Quanti giorni all’anno dedicate ai viaggi? Sting: «Quando sono in tour, probabilmente più di metà dell’anno». Trudie: «Vivo a New York per la maggior parte del tempo, insieme ai bambini, ma ogni due mesi vado in Inghilterra e se Sting è in tour, lo raggiungo anche per pochi giorni». Per rilassarvi, città o natura? «Per il relax, la natura è sempre preferibile. Una delle vacanza più belle che abbiamo fatto è stata a Lewa Downs, in Kenya, su suggerimento di Sua Altezza Reale il Principe di Galles, dove si possono vedere animali meravigliosi nel loro habitat. È stato così eccitante e di grande ispirazione». Qual è il posto dove vi piace andare più spesso? «Trascorriamo tutte le estati al Palagio. È la nostra casa lontano da casa, con molto spazio, perfetto per ricevere le visite di familiari e amici». La città che preferite? «Al momento, probabilmente New York. Viviamo là, dove si trovano anche tutti i nostri figli, e abbiamo un appartamento che amiamo molto e sentiamo come casa nostra. La Grande Mela è un melting pot di culture dove primaverile ideato dall’esperto di vini James Suckling, che mette in mostra i migliori Super Tuscan (divinotuscany.com). L’APPUNTAMENTO I coniugi Sting aprono ogni anno al pubblico la loro tenuta di Figline Valdarno in occasione di Divino Tuscany, l’evento GIORNI DEDICATI AI VIAGGI OGNI ANNO: CIRCA 200 anche uno straniero può sentirsi accolto come in patria». Il ristorante e l’hotel che vi piacciono di più? «Amiamo l’Hotel Costes, a Parigi, per anni il nostro preferito, e la Penthouse dell’Hassler, a Roma. Ha una vista meravigliosa: da lì si vede tutta la Città Eterna. Il Bauer di Venezia, dove una volta abbiamo condiviso una suite doppia con Elizabeth Taylor, è magnifico. Quest’anno abbiamo scoperto un piccolo gioiello a Copenaghen, The Nimb Hotel. Ristoranti? Il Noma, sempre a Copenaghen, con il migliore menu degustazione di cucina locale». Cosa rende un hotel unico? «Preferiamo i boutique hotel a quelli delle grandi catene, pensati più per i businessmen. Un buon boutique hotel, invece, celebra la propria cultura e il suo ambiente, e ha un’atmosfera unica. È importante anche che i letti siano comodi e la biancheria da letto sontuosa. Al Bulgari di Milano hanno un’incredibile attenzione per la biancheria. Fra le spa, la Begawan Giri a Ubud, Bali». I must della Big Apple? «Central Park. Siamo fortunati a viverci davanti, da non perdere per le diversità di culture che puoi incontrare, dai gruppi di capoeira agli studenti della Julliard School che suonano musica classica. L’Apollo Theater ad Harlem è il luogo giusto per ascoltare grande musica e il Red Rooster Bar ad Harlem è molto cool per un cocktail. Se vi invitano al Rao’s Restaurant, nell’East Harlem, siete fortunati: hanno solo 10 tavoli, con lunghe liste d’attesa, ma se riuscite a sedervi, ordinate gli spaghetti al sugo alla Rao’s. Il Fat Radish su Orchard Street mi piace per il menu organico, creato dal giovane chef inglese Ben Towill». I vostri tre indirizzi del cuore a Londra? «Il Wiltons Restaurant su Jermyn Street, il Dover Street Market per la moda, su Dover Street, e i Royal Parks, ma il mio preferito è St. James’ Park, davanti a casa nostra». OTTOBRE 2012 I GRANDI VIAGGIATORI

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C o n dE n a s t t r av E L L E r

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cbio shopping Sting e la moglie Trudie Styler nella loro Tenuta Il Palagio (ilpalagio.it), a Figline Valdarno, dove hanno un punto vendita di prodotti bio e dei vini della loro azienda.

vacanze da star Il living della Villa Casino delle Vie e, a destra, l’ingresso della Villa Senatore Umberto, due delle dimore in affitto a Il Palagio. La nuova scuola di cucina è nella Colonica, qui accanto.

Al Palagio, l’esclusiva tenuta di Sting e Trudie Styler a Figline Valdarno, apre una scuola di cucina toscana. Ecco come e perché i nostri special guest hanno scelto l’Italia come seconda casa, e quali rotte amano di più al mondo

di Lorenza Scalisi

Il gusto italiano di un inglese

come sarà la scuola di cucina del palagio?«Abbiamo deciso di inaugurarla in autunno perché le ricette della nostra chef italiana, Alba di Papi, celebrano la vendemmia. L’esperienza prevede anche la possibilità che gli ospiti raccolgano l’uva e visitino l’azienda. Il programma della primavera sarà invece incentrato sui vari tagli di carne di maiale. ci sono così tante ricette tradizionali sulle diverse carni, e sarà una full immersion nella vita rurale italiana».

il vostro piatto italiano o toscano preferito?«La pasta con il tartufo o i ravioli con ricotta e salvia della nostra chef, Alba».

Quando avete «scoperto» l’italia?Trudie: «Negli anni ’80, quando ero una giovane attrice e andai a Roma per girare un film a cinecittà».Sting: «Probabilmente negli stessi anni, in tour con i Police. Poi, Trudie e io abbiamo fatto un romantico viaggio a Venezia quando lei aspettava il nostro secondo figlio e da allora l’Italia è diventata davvero speciale per noi. Il nostro terzo figlio ci è nato».

come e perché avete scelto il palagio e di produrre vino?«La Toscana è un posto magnifico per avere una casa: buon clima e paesaggio meraviglioso. Abbiamo cercato per anni, ma non molto seriamente, ma quando siamo arrivati a Il Palagio abbiamo capito che era il posto giusto. Il vigneto per noi era un di più, e di certo non immaginavamo il duro lavoro che ci aspettava per riportarlo a una buona produzione».

cosa vi piace dello stile di vita italiano?«I piaceri semplici: cibo ottimo e naturale, la calda atmosfera familiare, il buon vino e la capacità di saper apprezzare arte, bellezza e stile. ci tenete molto a mangiare e bere bene, e questo suona come una celebrazione della vita e del piacere di stare insieme».

La più bella scoperta che avete fatto in giro per il mondo?Trudie: «Per i miei 50 anni sono andata in Rajasthan, per

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vino e La capacità di apprezzare arte, stiLe e beLLezza»

me indimenticabile. Gioioso, vibrante, pieno di colore». Sting: «Ho trovato spettacolare l’Himalaya, dove ho fatto trekking per alcune settimane. Insieme, di recente, abbiamo fatto un giro in barca in corsica e ci ha stupiti calvi. Fra le nostre città preferite c’è Taormina».

L’esperienza di viaggio più importante?«Per le conseguenze che ha avuto sulle nostre vite, quella nella foresta amazzonica, nel 1988. Siamo rimasti così scioccati dalla distruzione e dal degrado della natura e dell’uomo, che abbiamo creato la Rainforest Foundation. Ancora oggi opera molto per proteggere la foresta e le popolazioni indigene in 23 Paesi di tre continenti».

Quanti giorni all’anno dedicate ai viaggi?Sting: «Quando sono in tour, probabilmente più di metà dell’anno».Trudie: «Vivo a New York per la maggior parte del tempo, insieme ai bambini, ma ogni due mesi vado in Inghilterra e se Sting è in tour, lo raggiungo anche per pochi giorni».

per rilassarvi, città o natura?«Per il relax, la natura è sempre preferibile. Una delle vacanza più belle che abbiamo fatto è stata a Lewa Downs, in Kenya, su suggerimento di Sua Altezza Reale il Principe di Galles, dove si possono vedere animali meravigliosi nel loro habitat. È stato così eccitante e di grande ispirazione».

Qual è il posto dove vi piace andare più spesso?«Trascorriamo tutte le estati al Palagio. È la nostra casa lontano da casa, con molto spazio, perfetto per ricevere le visite di familiari e amici».

La città che preferite?«Al momento, probabilmente New York. Viviamo là, dove si trovano anche tutti i nostri figli, e abbiamo un appartamento che amiamo molto e sentiamo come casa nostra. La Grande Mela è un melting pot di culture dove

primaverile ideato dall’esperto di vini James Suckling, che mette in mostra i migliori Super Tuscan (divinotuscany.com).L’appUntaMento I coniugi Sting aprono ogni anno al pubblico la loro tenuta di Figline Valdarno in occasione di Divino Tuscany, l’evento

G I O R N I D E D I C AT I A I V I AG G I O G N I A N N O : C I R C A 2 0 0

anche uno straniero può sentirsi accolto come in patria».

il ristorante e l’hotel che vi piacciono di più?«Amiamo l’Hotel costes, a Parigi, per anni il nostro preferito, e la Penthouse dell’Hassler, a Roma. Ha una vista meravigliosa: da lì si vede tutta la città Eterna. Il Bauer di Venezia, dove una volta abbiamo condiviso una suite doppia con Elizabeth Taylor, è magnifico. Quest’anno abbiamo scoperto un piccolo gioiello a copenaghen, The Nimb Hotel. Ristoranti? Il Noma, sempre a copenaghen, con il migliore menu degustazione di cucina locale».

cosa rende un hotel unico?«Preferiamo i boutique hotel a quelli delle grandi catene, pensati più per i businessmen. Un buon boutique hotel, invece, celebra la propria cultura e il suo ambiente, e ha un’atmosfera unica. È importante anche che i letti siano comodi e la biancheria da letto sontuosa. Al Bulgari di Milano hanno un’incredibile attenzione per la biancheria. Fra le spa, la Begawan Giri a Ubud, Bali».

i must della big apple?«central Park. Siamo fortunati a viverci davanti, da non perdere per le diversità di culture che puoi incontrare, dai gruppi di

capoeira agli studenti della Julliard School che suonano musica classica. L’Apollo Theater ad Harlem è il luogo giusto per ascoltare grande musica e il Red Rooster Bar ad Harlem è molto cool per un cocktail. Se vi invitano al Rao’s Restaurant, nell’East Harlem, siete fortunati: hanno solo 10 tavoli, con lunghe liste d’attesa, ma se riuscite a sedervi, ordinate gli spaghetti al sugo alla Rao’s. Il Fat Radish su Orchard Street mi piace per il menu organico, creato dal giovane chef inglese Ben Towill».

i vostri tre indirizzi del cuore a Londra?«Il Wiltons Restaurant su Jermyn Street, il Dover Street Market per la moda, su Dover Street, e i Royal Parks, ma il mio preferito è St. James’ Park, davanti a casa nostra».

ottobre 2012 i grandi viaggiatori