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MAURIZIO BAROZZI STORIA EDITORIALE Seconda Serie gigante L'enigma della data di esordio TESTO NON IN COMMERCIO ROMA APRILE 2016

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MAURIZIO BAROZZI

STORIA EDITORIALE Seconda Serie gigante

L'enigma della data di esordio

TESTO NON IN COMMERCIO – ROMA APRILE 2016

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SOMMARIO

L'ENIGMA DELLA DATA DI NASCITA

Il brutto anatroccolo

Uno studio Cronologico

L'intrigante domanda

STORIA EDITORIALE DEL TEX

Le serie striscia

Raccoltine prima serie

Raccoltine seconda serie

Albi d'Ora

Prima Serie gigante

Raccoltine terza serie

La Prima Serie gigante ancora in edicola

Seconda Serie gigante originale

Seconda Serie gigante "Tre Stelle"

Seconda Serie gigante "Marzo '64"

Seconda Serie gigante "Marzo '64 I Riprezzati"

Tutto Tex

Tex nuova ristampa

Scheda tecnica Seconda Serie

Le gerenze

Riconoscere gli originali

Ipotesi di primogenitura più frequenti

I dati a disposizione

Elaborazione dei dati

Tirando le somme

Ottobre / Dicembre 1958 Il nostro parere

Prospetto riassuntivo

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Maurizio Barozzi

STORIA EDITORIALE DEL TEX

Seconda Serie Gigante L'enigma della data di esordio

Non pochi appassionati e ricercatori del più longevo fumetto italiano si sono cimentati nell'ardua impresa di risalire alla data di pubblicazione del primo numero dei Tex Seconda Serie gigante "originale 1958" (così nomata tra i collezionisti, dove quel "1958" è convenzionalmente ritenuto l' anno di nascita). Un atto di nascita però, che nessuno, neppure alla edizioni Bonelli, oggi grande casa editrice che ha pubblicato in tutti questi anni il fumetto, riusciva a indicare o dimostrare con esattezza.

Qui a lato la copertina del primo numero.

Per non parlare poi delle varie riedizioni o meglio riproduzioni dello stesso primo numero, in versione primogenita ovvero non autocensurate, realizzate in un certo arco di tempo, tutte con piccoli particolari o pubblicità diverse, che hanno rappresentato ulteriori tirature o loro strascichi, alcune anche in

stampa quasi in contemporanea, ma nessuno ne ricorda più l'esatta cronologia.

Per il solo risalire alla data di nascita di questa stupenda collana, ci proveremo noi, cogliendo l'occasione per rifarne anche la genesi editoriale, avvalendoci delle ipotesi che sono state avanzate da studiosi del settore o preparatissimi collezionisti.

Il brutto anatroccolo Come noto il fumetto con il character Tex Willer nacque il 30 settembre 1948,1 quando venne pubblicata la Collana del Tex con il N. 1 titolato Il totem misterioso realizzato dal fantasioso e prolifico autore di soggetto, testo e sceneggiatura, il già noto Gian Luigi Bonelli e dal disegnatore Aurelio Galleppini, Galep, per opera di una piccola

1 Questa la data in gerenza, ma sembra che l'albetto apparve nelle edicole già da martedì 28 settembre.

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casa editrice milanese, l' Audace, a conduzione artigianale e familiare, riesumata nel primo dopoguerra, e tenuta dalla ex moglie di Bonelli, Tea Bertasi con l'ausilio di una parente quale segretaria e del loro giovane figlio, Sergio Bonelli, allora studente, come factotum e fattorino. Per la verità le striscie di carta, produzione confacente ad un regime tipografico di risparmio economico, di questa Collana del Tex, messa in vendita con periodicità settimanale, a 15 lire, non erano il giornalino di punta della casa editrice che invece aveva fortemente puntato su un altro nuovo fumetto, quindicinale, sempre su soggetto e testi di G. L. Bonelli, nomato Occhio Cupo, che uscì subito dopo: il 1 ottobre 1948. Quest'altro fumetto, fiore all'occhiello della casa, con storie di cappa e spada gradite al suo autore, era stato affidato per i disegni ad Aurelio Galleppini e veniva pubblicato in un elegante giornalino di 8 pagine in grande formato 21 x 28,8 cm. al costo di lire 30. Era una Serie Oro, nella quale l'Audace racchiudeva tutte le sue speranze di successo editoriale e Galep doveva impegnarsi al massimo nel rifinire i disegni su tavole. Al brutto anatroccolo Tex non restavano che i ritagli di tempo, che visto il grande impegno profuso per Occhio Cupo, a Galep rimanevano nelle sole ore notturne ed ovviamente le vignette, tra l'altro nei loro spazi angusti delle striscette, erano alquanto frettolose e non ben rifinite, ma la grande maestria del disegnatore, con il suo stile graffiante e accattivante, dinamico, ma pulito, senza schizzi e svolazzi, adatto a storie western di cavalli, pugni e pistolettate, riusciva a nascondere questa approssimazione. Anche i testi di quelle inizialmente brevi storie, con G. L. Bonelli impegnato su Occhio Cupo e altri characters erano alquanto sbrigativi e rocamboleschi, alla buona insomma.

Qui sotto la paginetta striscia iniziale, con cui si apre la storia di Tex nel 1948, che si presenta con una fisionomia appena abbozzata e la fama di un fuorilegge in fuga dagli sceriffi. Per il viso, con un miglioramento stilistico e una leggera evoluzione, si dice che il suo disegnatore Galep si ispirò all'attore Gary Cooper e al suo stesso volto.

Per l'ubicazione ambientale delle storie di Tex, lui originario del Texas (Stato nella parte meridionale degli Sati Uniti), come vediamo in vignetta sopra, hanno per fantasiosa base di partenza il Raimbow Canjon (nell'est della California e come dice la didascalia del 1° episodio: "oltre i confini del Texas") e nel 2° episodio La mano rossa, l'Arizona.

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Esse ruoteranno tra la riserva Navajos (tra Arizona, Nuovo Messico e Utah) e in un po’ tutti gli Stati americani e sconfinando spesso nel Messico, ma anche in Canada. 2

Ebbene, per farla breve, per una serie di cause, su cui non ci dilungheremo, alcune oggettive, altre imponderabili, avvenne che mentre Occhio Cupo non incontrò il favore dei lettori, l'albetto alla buona di Tex edito con una iniziale tiratura sulle 20 / 25 mila (3) copie vendette bene, niente di straordinario, ma una dignitosa e discreta vendita.

Andò a finire che dopo sei numeri il quindicinale Occhio Cupo cessò le sue storie e la "Serie oro", al dodicesimo numero di maggio 1949, cessò le pubblicazioni.

Il Tex striscia invece, con il suo formato adattissimo ai ragazzi del tempo che lo mettevano tra i libri o in tasca, continuava a vendere discretamente e quindi Tea Bertasi decise di curarlo meglio, invitando l'ex marito a produrre storie più elaborate e ben progettate, a differenza delle prime che si notava chiaramente erano inventate mano a mano che si andava avanti con il racconto.

Cosicchè, forse a partire da fine primavera del 1949, oramai finito Occhio Cupo, le storie di Tex presero un ben altro respiro, i disegni delle vignette furono più rifiniti, grazie anche al fatto che ora Galep ci si poteva dedicare con tutto il tempo che voleva. Insomma il brutto anatroccolo si stava facendo principe: era nato il più importante e bel fumetto italiano, il cui personaggio, era un audace giovanotto, forte nel fisico e abile con le pistole, di spiccata intelligenza, che godeva fama di essere un fuorilegge, ma in realtà era generoso e amante della giustizia, tanto da entrare ben presto nel corpo dei Rangers del Texas. Per la sua caparbietà nel combattere i soprusi e i ladrocini, specialmente sui più deboli e indifesi, e soprattutto quelli da parte di prepotenti, pezzi grossi o presuntuose e arroganti autorità, di fatto assumeva la veste di un giustiziere. Il suo creatore, per immedesimarlo alla realtà, pur nei limiti di un fumetto fantasioso, lo fece anche moderatamente crescere fisiologicamente, adeguandogli, almeno in parte, l'aspetto con l'età e gli diede poi anche un figlio, Kit Willer, che è cresciuto con lui affiancandolo nelle sue imprese. Anche il suo pard, il ranger Kit Carson, da non confondere con il noto Carson storico, veniva adeguato nell'età, passando da un aitante giovanotto con barba e pizzetto neri, alla fisionomia di un uomo verso la cinquantina con barba e capelli bianchi, un pò burbero e brontolone, al fine di bilanciare e motivare il "quartetto" di personaggi che a volte singolarmente, altre volte tutti insieme, portavano avanti le storie. 4 Cosicchè lo spericolato "giustiziere" Tex Willer, che va per le spicce e se occorre regolandosi con l'occhio per occhio, dente per dente, per una serie di ragioni psicologiche

2 Particolare importante: l'autore G. L. Bonelli, spesso per caratterizzare al meglio le storie, illustrava particolareggiate cartine e mappe, apprezzate dai lettori, che conferivano ai racconti un senso di realtà. Inoltre a indicare il peregrinare di Tex e i suoi pards, molte serie a striscia erano intitolate agli Stati americani; Serie Kansas, Serie Alabhama, Serie Arizona, Serie Arkansas, Serie Colorado, Serie e Oklahoma, ecc. 3 Nota: ogni segno di intervallo, ad esempio 1 / 4, racchiude tutti i Nri da 1 a 4. 4 Al terzetto Carson, Tex e figlio, infatti, veniva anche aggiunto l'indiano Tiger Jack della tribù dei Navajos, un forte, generoso e fedelissimo pellerossa. Tex, con il nome di Aquila della notte, divenne anche il capo supremo di tutti di Navajos, da lui protetti in ogni modo. Il figlio Kit, oltretutto, era anche figlio di una bella indiana, Lilyth sposata da Tex con un drammatico "matrimonio indiano" e poi morta prematuramente. Era figlia di Freccia rossa, il Sakem dei Navajos.

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e caratteriali prese sempre più la mano ai suoi creatori, Bonelli e Galleppini, che vi si immedesimarono con tutto loro stessi. E col tempo i lettori fecero altrettanto.

Fatto sta che questo giornalino, lentamente, ma costantemente, si imponeva così nel mercato dei fumetti e dal novembre 1949, già in quei suoi primi tempi, vennero anche messe in vendita le famose "Raccoltine" ovvero gruppetti di ex strisce rimaste invendute (le rese), così assemblate e ricopertinate con delle belle copertine ad

opera di Galep, che erano il primo modo concesso ai lettori per rileggere o leggere (se le avevano perse), le prime storie di Tex. (Qui sopra a lato il settimo e ultimo numero della Raccoltina della Prima serie, con disegno acquarellato). Nel frattempo G. L. Bonelli prese a sfornare, uno dietro l'altro, una serie di racconti di pregevole fattura, abbastanza realistici e credibili pur nella loro fantasia di un fumetto per ragazzi, mentre Galleppini, Galep, dava al personaggio e al suo contorno un aspetto straordinariamente e qualitativamente superlativo. Pochi anni dopo, a giugno del 1952, questi racconti del Tex vennero anche ristampati su tavole poste in albi dall'elegante formato Albo d'Oro (17 x 24 cm), e dotate di eccezionali e stupende copertine disegnate da Galep (a lato il Nro 18 della prima Serie). Questi Albi d'oro, apparsi così nelle edicole catturarono l'attenzione di un pubblico anche adulto a cui, tra l'altro, i racconti eccellenti di Bonelli erano anche adatti. Gli Albi d'Oro, forse per le loro poche 32 pagine, che ristampavano tre vecchi episodi a strisce, e il loro prezzo di Lire 50 alquanto impegnativo per quegli anni, ebbero nelle vendite un successo appena discreto, ma contribuirono al lancio definito del personaggio di Tex Willer. Infine, con la rimessa in edicola delle copie invendute degli Albi d'Oro, più o meno nella primavera del 1954, nacque la Prima serie gigante, voluminosi volumetti che, sia pure a tiratura limitata, stimolarono la voglia di più corposi racconti nei lettori. E arriviamo quindi alla fine degli anni '50 e alla nascita della Seconda Serie gigante, che costituisce l'oggetto del nostro studio cronologico.

Con questo nome convenzionale si distinguerà la collana originale che ristampa le storie di Tex, già uscite negli albetti a striscia, in versione gigante, Seconda Serie, per distinguerla da tutte le sue successive ristampe o riproduzioni e dal formato gigante della precedente Prima Serie 1954, anche se comunque sono tutte edizioni facilmente distinguibili.

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Uno studio cronologico

Il nostro sarà un lavoro di verifica, di raccordo e confronto, in base ai pochi dati disponibili, al fine di elaborare una ricostruzione cronologica sufficientemente concreta e realistica, tanto da poter costituire un riferimento per tutti. Più di cosi crediamo non si possa fare anche perché alla luce delle documentazioni, dei ricordi dei vecchi addetti al settore, delle ipotesi e congetture che pur è possibile avanzare e degli stessi ricordi soggettivi dei collezionisti che a suo tempo comprarono questi albi, non è proprio possibile attestare, con assoluta certezza e precisione, questa benedetta data di primogenitura. E non ci sono réclame dedicate a questa nuova ristampa, su le altre edizioni della editrice Audace, con cui orientarci, segno evidente che l'uscita della Seconda Serie gigante, fu inizialmente del tutto sperimentale senza un vero progetto editoriale dietro. In definitiva, comunque, c'è in ballo l'oscillazione di circa un anno di differenza tra le stesse ipotesi attualmente in essere che la collocano nel 1958 o nel 1959. Oggi, infatti, come vedremo, ci ritroviamo, in genere, almeno tre ipotesi accreditate come realistiche, anzi in alcuni casi date come certe, ad indicare questa benedetta data di prima pubblicazione. Il fatto è che a confondere la ricostruzione cronologica vi è anche la eterogeneità dei ricordi d'epoca e una certa "labilità" interpretativa dei dati a disposizione. Nessuno infatti può garantire che un certo dato, pur riportato su gli albi editi dalla editrice Audace o noto per le date di pubblicazione o altri riferimenti, che vengono presi per trarne indirettamente indicazioni cronologiche, sia assolutamente probante, cioè che comportò immediatamente la sua trascrizione nei dati di gerenza dell'albo in questione, cioè che sia stato subito aggiornato sulle pubblicazioni o magari invece, questo avvenne successivamente e per un certo periodo si pubblicarono albi con alcuni dati o anche pubblicità, non aggiornati in tempo reale. Certo, nel caso, non potrebbe che trattarsi di poca discrasia di tempo, ma comunque rappresenta pur sempre un intralcio alla ricerca. Altre discrasie le abbiamo nelle periodicità: per esempio con il N. 23 di giugno 1962 i Seconda Serie gigante divennero bimestrali (prima per la loro gerenza erano aperiodici ovvero non avevano indicazione di periodicità), e questo perdurò fino al numero 31 di maggio 1963 con il quale finalmente divennero mensili. Ma questo è vero solo per i dati in gerenza perché attenendosi alla periodicità bimestrale così riportata, in quegli undici mesi avrebbero dovuto uscire circa cinque numeri o poco più. E invece, a parte che il N. 24, non uscì ad agosto ma già a luglio, in tutto uscirono otto albi (dal N. 23 al N. 30 compresi)! 5 Poco, ma sicuro, occorre fare un minimo di chiarezza.

5 Nonostante la bimestralità, i Nri 23 e 24, uscirono mensili a giugno e luglio 1962 (periodo estivo di più alte vendite); il N. 25 riporta agosto – settembre 1962 e così via, fino al N. 30 di marzo / aprile 1963. Ebbero frequenza un po’ meno che bimestrale. Dal N. 31, di maggio 1963 in avanti, sempre mensile.

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L'intrigante domanda La domanda che interessa ai collezionisti e ad una ricostruzione storica, filologica e cronologica di questa favolosa collana, oggi costosissima in antiquariato e di alto valore nei suoi primi rari numeri, è la seguente: in che anno e in che mese è apparsa nelle edicole con il suo primo N. 1, nomato La mano rossa? E di conseguenza, prima della data finalmente riportata sul N. 23 (giugno 1962), che periodicità, sia pure saltuaria, si era avuta per i primi 22 numeri di questa serie, visto che anche la periodicità bimestrale attestata sul N. 23 è del tutto generica? E il N. 6, ultimo come casa editrice Audace – via F. Ferruccio 19, quando usci, visto che non può essere posteriore ai primi di gennaio 1960 quando la casa editrice divenne Araldo – via F. Ferruccio 15? Senza contare poi altre interessanti domande, pur non di pertinenza in questo articolo, ma che stanno a cuore ai collezionisti e determinano anche il valore di mercato degli albi di antiquariato, come per esempio: in quei primi mesi, chiamiamoli "sperimentali", in cui venne pubblicata questa nuova Collana di ristampe, quante "riproduzioni" di uno stesso numero vi sono state, oggi distinguibili dal loro essere non censurate (NC), oppure censurate? Quante con pubblicità di Un Ragazzo nel Far West, (RFW) e strillo "100 pagine!" a Lire 100, oppure senza lo strillo "100 pagine!"? O quelle con Il piccolo Ranger; o della réclame dei Tex striscia a 20 lire; o ancora con Nel Bellissimo albo (NBA), oppure Leggete (in terza di copertina); con o senza il continua a fine albo? E altre piccole variazioni, per esempio, la parola "Purtroppo", presente o mancante in una vignetta, ecc.? Difformità a cui è spesso difficile dargli la loro esatta tempistica di uscita, essendo alcune di loro forse uscite quasi in contemporanea, ecc., e che comunque fanno la gioia, i dolori e il valore di mercato per i collezionisti. Sono tutte informazioni utili per risalire alla precedenza di uscita delle varie riproduzioni, con piccole variazioni, di uno stesso numero, meno però per cercare di dedurre la data di uscita del N. 1 nelle edicole. Il fatto è che questo fumetto venne inizialmente editato con tirature e proseguimenti di tirature succedutesi, spesso anche in poco tempo, sulle quali per ragioni di réclame o di ordine tipografico vennero apportate piccole variazioni oppure, eccezionalmente, si utilizzarono avanzi di precedenti copertine per uno stesso numero, ma riprodotto successivamente, creando non poche anomalie. Si pensi che del Nro 1 vi sono di sicuro ben quattro edizioni o riproduzioni che dir si voglia, primogenite o quasi, non censurate (cioè prima che, per prudenza di adeguamento alle leggi al costume al tempo in vigore, fossero ritoccate e modificate nel linguaggio e nei disegni troppo cruenti o succinti per le figure femminili):

due edizioni forse contemporanee o quasi con "Nel bellissimo albo" oppure Leggete quali inviti réclame nel terzo di copertina;

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una con lo stesso Leggete e il "Purtroppo" nella vignetta 15a striscia dell'episodio 13°; ed infine una, edita molto più tardi, dopo circa tre edizioni censurate, con in retro copertina RFW, ma senza lo strillo 100 pagine! 6

Ecco, qui a lato, la seconda di copertina, e sotto il terzo di copertina (è di una primissima edizione con l'invito réclame Nel Bellissimo Albo Avventure del West) e a fianco anche il retro del fumetto o quarta di copertina. Visibili le spille di rilegatura.

Vi si possono trarre alcuni particolari e informazioni utili per orizzontarci nella ricerca cronologica.

Ma andiamo per gradi è ripercorriamo la storia editoriale del Tex seguendo il suo ordine cronologico di pubblicazione.

6 Alcuni attestano anche una quinta edizione nei non censurati. Possibile, ma il fatto è che tra falsi in circolazione, copie anomale pur esistenti, possibile uso tipografico di qualche precedente copertina per assemblare alcuni successivi albi, ecc., vi è una babele di difformità spesso considerate come specifiche editoriali a sè stanti. Noi abbiamo preferito attenerci alla guida di Antonio Mondillo: "Tex tra mito e storia", Tesauro editore 2008, che appunto identifica 4 edizioni non censurate del N. 1.

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STORIA EDITORIALE DEL TEX

Nel momento in cui l'editrice Audace lanciò nelle edicole, sperimentalmente, questa collana di ristampe Seconda Serie in formato gigante, col tempo assestatasi nel formato di circa 16 X 21 cm, per 160 pagine più copertina,7 sempre per questo character oramai di punta delle sue edizioni, erano usciti o erano ancora in edicola, le seguenti pubbblicazioni:

TEX SERIE STRISCIA

E' ovviamene il capostipite delle storie del Tex, il giornalino che il: 30 settembre 1948 aveva esordito nel panorama del fumetto italiano del dopoguerra, con la Collana del Tex e le avventure di Tex Willer a puntate (si inizia con la breve storia Il totem misterioso in tre episodi) ideate e sceneggiate da Gian Luigi Bonelli, e disegnate da Aurelio Galleppini (Galep). Qui a lato il primo e l'ultimo numero uscito nel 1967. Il periodico, settimanale, si presenta sotto forma di striscia, pubblicando le famose SERIE STRISCIA edite dalla Casa editrice Audace di Milano, poi Araldo. Sono albetti in bianco e nero di 32 pagine più copertina a colori sempre illustrata da Galep, formato 17 x 8 cm. al prezzo di Lire 15, ben presto portate a L. 20, poi a L. 30 ed infine a L. 50 (con passaggi da 40 a 80 pagine, più copertine). Il Tex in formato striscia, spillato centralmente (gli ultimi albettti di 80 pagine saranno brossurati), uscirà per un totale di 973 albetti, suddivisi in 36 serie complete e diversamente denominate, l’ultimo dei quali L’orrenda notte esce il 5 giugno 1967. Periodicità settimanale; pubblica le storie inedite di Tex in originale.

7 Le vignette originali sull'albetto a striscia del 1948 (e le stesse striscette assemblate per le raccoltine prima e seconda serie, così come nelle prime serie degli Albi d'Oro e loro assemblaggi per la Prima Serie gigante) in genere avevano, tipograficamente, tra i 6,2 e i più frequenti 6,6 cm. di altezza, mentre ora qui nella ristampa di questa Seconda Serie gigante e delle ristampe in raccoltine serie rossa, vi è una piccola riduzione che oscilla tra i 6 (più frequenti) e i 6,4 cm. Si tengo però presente che nel corso di una stesa edizione le misure, sia pure di pochissimo poteva cambiare, per questo abbiamo riporato una loro certa oscillazione in millimetri.

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RACCOLTINE PRIMA SERIE

1949, a Novembre gli avanzi invenduti (le rese) dei fascicoletti a striscia, dopo averli privati delle copertine e delle spille centrali, vennero assemblati in gruppetti variabili da 8 a 11 numeri, spillati trasversalmente sul bordo e rimessi in vendita con una originale copertina disegnata da Galep ad acquarello. Escono, aperiodicamente, in tutto 7 raccoltine spillate sulla costa, denominate PRIMA SERIE RACCOLTINE, che iniziano con il primo racconto del Nro 1 del primo albetto a striscia Prima Serie (Il totem misterioso). Prezzo per Raccoltina Lire 100, Pagine: variabili da 256 fino a 354 circa, più copertine, a seconda del numero degli albetti a striscia assemblato nella raccoltina. Formato 16,6 x 7,6 circa (leggermente inferiore ai rispettivi fascicoletti a striscia a seguito della rifilatura dei bordi). Queste Raccoltine, casa editrice Audace, sono il primo mezzo che hanno i lettori del Tex per rileggere le storie del formato striscia che già uscivano da oltre un anno. Periodicità: primi 3 Nri aperiodici poi quasi mensili.

RACCOLTINE SECONDA SERIE (SERIE BIANCA)

1950 a novembre / dicembre la rivendita delle rese dei fascicoletti a striscia prosegue sotto forma di raccoltine, ma inizia con una nuova Serie, denominata SECONDA SERIE (SERIE BIANCA) che ricomincia la numerazione dal numero 1.

Però, in effetti, è un proseguimento della precedente serie di raccoltine (anche se si numera iniziando di nuovo dal N. 1), perchè il primo episodio del numero 1 di questa Serie Bianca è il seguito dell’ultimo numero, ovvero il 7, della Prima Serie raccoltine. Prezzo: L. 100 poi 120. Qui sopra il primo e l'ultimo Nro, il 132.

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Questa Serie bianca proseguirà per 132 raccoltine, assemblate con le rese dei fascicoletti e con originali copertine disegnate da Galep. Pagine da 160 a 256 circa più copertine, a seconda del numero di albetti a strisica così assemblati. . L’ultima raccoltina Seconda Serie o serie bianca, uscirà a novembre 1966. Queste raccoltine, dello stesso formato delle precedenti, contengono un numero minore di albetti a striscia rispetto alla Prima Serie raccoltine, ne riportano infatti circa 8 per numero che caleranno poi a 7 e poi a 6 mentre le ultime raccoltine saranno composte da 2 albi a striscia, ma di 80 pagine l’uno. In pratica la Seconda Serie raccoltine copre la produzione dei Tex dal Nro 7 della Seconda Serie a striscia (Al corno d’oro), fino al Nro 9 della Serie a striscia Pueblo (La morte nell’abisso). Casa editrice Audace, poi Araldo. Periodicità: primi 6 Nri bimestrale, poi aperiodica non indicata.

TEX ALBI D’ORO 1 giugno 1952 esce la prima vera ristampa delle storie di Tex, già uscite nelle serie a striscia, ora sono però rimontate in una tavola (per ogni pagina) la quale riporta tre fila di strisce. Casa editrice Audace, poi verso la fine Araldo.

Sono i famosi ALBI D’ORO giornaletti di 32 pagine più la copertina a colori disegnata da Galep (spillatura centrale). Un Albo d’Oro di 32 pagine riporta 3 albetti completi a striscia rimontati in tavole. Periodicità quindicinale. Formato 17 x 24 cm. Prezzo Lire 50, poi L. 30, ma con 24 pagine più copertina (rimontando quindi solo 2 albetti a striscia).

Escono 205 Albi d’Oro, suddivisi in 8 serie complete (la prima delle quali composta da ben 56 Albi d’Oro).

L’ultime due serie (VII° e VIII°) in un formato ridotto di sole 24 pagine per albo (16 x 21 e poi 15 x

20,5 cm. circa) e ridotte saranno anche le dimensioni delle vignette, rispetto agli originali (dai 6,6 / 6,2 cm. circa in altezza degli originali, ai 6,2 / 6 cm. circa nella riduzione). L’ultimo Albo d’Oro, uscirà il 1 novembre 1960. Le serie, riportano il Tex dal Nro 1 degli albetti a striscia (Il totem misterioso), fino al Nro 6 della Serie Dakota (La fine dei cani rossi).

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PRIMA SERIE Gigante

1954, forse a Maggio, la casa editrice Audace, utilizzando gli invenduti (rese) degli Albi d’Oro, pubblicò la famosa PRIMA SERIE Gigante ovvero dei grossi volumetti che raggruppano tra i cinque e i sette Albi d’Oro (dopo averli privati delle copertine e delle spille centrali), spillati trasversalmente sul bordo e arricchiti da alcune copertine originali di Galep ed altre invece rielaborate da quelle degli Albi d’Oro. Il formato ovviamente è quello degli Albi d’Oro, eccetto circa 4 / 5 mm. in meno nei bordi per la rifilatura (quindi di circa 16,6 x 23,6 cm.). I Nri 22 / 25 son più rifilati e hanno 16 x 22 cm di formato. Infine gli ultimi quattro numeri (26 / 29) sono più piccoli (14,7 x 19,8 cm. circa) come più piccoli (anche nelle tavole) erano stati gli Albi d’Oro che li costituivano. Le pagine variano da 160 a 224 (più copertina) a seconda del numero degli Albi d’Oro così raggruppati. Periodicità aperiodica, ma in genere bimestrale o trimestrale. Questa Prima Serie Gigante non inizia però dal primo numero degli Albi d’Oro (quindi dal primo numero delle storie di Tex), ma dal numero 20 della Prima serie Albi d’oro il quale, a sua volta, iniziava con il fascicolo a striscia Nro 58 Prima Serie strisce, nomato La tragica notte. Usciranno in tutto 29 albi, al prezzo di Lire 150 poi L. 200. Qui sopra il primo numero La tragica notte, del 1954, e sotto l'ultimo numero il 29 Sangue sui pascoli, uscito forse a fine anno 1960

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RACCOLTINE TERZA SERIE (SERIE ROSSA)

1956 a Febbraio escono le RACCOLTINE TERZA SERIE o SERIE ROSSA, le quali non sono però, come le precedenti raccoltine, un assemblaggio delle rese dei fascicoli a striscia, ma sono una ristampa in formato striscia, con dimensioni 16,7 x 7,7 cm. circa. Leggermente ridotte, rispetto agli originali a striscia, sono le vignette (dai 6,6 / 6,2 cm. circa in altezza degli originali, ai 6,4 / 6 cm. circa nella riduzione). Casa editrice Audace, poi Araldo. Prezzo L. 120. Escono in tutto 194 raccoltine, con cadenza approssimativamente mensile (tranne i primi 36 numeri, la cui datazione non è indicata e sono un pò aperiodici), l’ultima delle quali esce a marzo 1972, tutte con copertine originali di Galep. Qui sopra la prima e l'ultima raccoltina. Ristampano le storie di Tex dal Nro 1 a striscia (Il totem misterioso), fino al fascicoletto a striscia Nro 30 della Serie Cobra (La legge del giudice Colt). La pagine variano da 224 a 160 più copertine. Rilegate in brossura. Le prime 33 raccoltine vennero prodotte, con due diverse tipologie di copertina a colori di Galep: le ”retinate” di maggior pregio e bellezza, e le normali “non retinate”.

Queste quindi le pubblicazioni che erano in edicola nel momento in cui, ad opera di Sergio Bonellli, nel frattempo divenuto direttore responsabile delle edizioni Audace, venne sperimentata una nuova edizione: la Seconda Serie gigante.

E così avvenne che verso la fine degli anni '50, proprio negli anni in cui gli autori del Tex Gian Luigi Bonelli ai testi e Aurelio Galleppini Galep ai disegni, stavano dando il meglio della loro vena artistica e il Tex, con il suo prodotto di ottima fattura, aveva conquistato un buon numero di lettori anche "adulti", le condizioni economiche del paese stavano notevolmente migliorando, cosicché, proprio in quegli anni il mercato editoriale di questo fumetto, consigliava di venire incontro alle richieste dei lettori che desideravano un prodotto integrale e più corposo di racconti, anche se il sacrificio di lire 200 per il costo

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del nuovo albo, in formato libretto-quaderno, che verrà poi chiamato "bonelliano", era alquanto impegnativo. Furono questi probabilmente i motivi che indussero i dirigenti della Audace, Tea Bertasi proprietaria e il figlio Sergio Bonelli, a lanciare la Seconda Serie gigante, nonostante che in edicola vi era ancora la Prima Serie gigante che aveva riscosso un buon successo, ma di certo non eccezionale. Rivediamo allora un momentino questa Prima Serie gigante progenitrice della Seconda Serie per capire la necessità di questa Seconda Serie.

La prima serie gigante ancora in edicola A cavallo del '58 / '59, infatti, era ancora nelle edicole la famosa Prima Serie gigante, questa si, veramente "gigante" con il suo formato di circa 16,5 X 23,5 cm. (causa della rifilatura degli Albi d'Oro così assemblati, e un numero di pagine che oscillava tra le 192 e ben 224 (prima che verso la sua fine editoriale venisse ridotto sia il formato che le pagine a 160).

Qui a lato il suo Nro 27.

Anche le vignette, già ristampate su tavole negli Albi d'Oro, ovviamente avevano le dimensioni fac simile a quelle degli originali (in genere 6,6 cm. in altezza, un poco ridotte poi negli ultimi numeri ridotti di formato). Uno splendido prodotto editoriale, quindi, che ben si prestava a collezionare. Ma come detto, questa Prima Serie gigante pubblicata dai primi mesi del 1954 e perdurata poi fino a dicembre 1960, aveva ottenuto un buon, ma non eccezionale successo. Il fatto di questa mancata "esplosione" editoriale dipendeva da alcune cause oggettive, tra cui le seguenti (l'ordine non conta), che in ogni caso, vanno intese con un certo "relativismo", visto che nelle fortune o sfortune di una pubblicazione a fumetti, spesso le cause sono imponderabili: 1. Alla metà degli anni '50 (quando esce la Prima serie gigante.), il Tex non aveva ancora conquistato un vasto numero di lettori soprattutto tra gli adulti (erano gli anni in cui i fumetti di Capitan Miki e il Grande Blek andavano per la maggiore soprattutto tra gli adolescenti).

2. Il costo degli albi della Prima Serie gigante a 150 lire, ben presto portate a lire 200, era dispendioso per quei tempi, quando ancora non si era realizzato il boom economico.

3. I suoi albi consistevano in un assemblaggio (spillato sulla costa) di un certo numero di Albi d'Oro invenduti (rese), per cui vi erano poche disponibilità per rifornire di arretrati i richiedenti, e questa collana inoltre era distribuita solo nelle grandi città, soprattutto in Lombardia.

4. Il primo numero non iniziava dal primo racconto di Tex, ovvero il N. 1 della prima serie della Collana a strisce Il totem misterioso, ma dal N. 58 della prima serie, La tragica notte. Era quindi storicamente incompleta.

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5. Ed infine la sua periodicità era troppo diluita, non prefissata e incostante, avendosi un numero ogni tre mesi circa, ma questo solo in media, perché in pratica la saltuarietà era imprevedibile.

Con i nuovi tempi che si stavano affacciando nel mercato dei fumetti e le possibilità economiche degli italiani in via di miglioramento, c'era quindi necessità di un nuovo prodotto editoriale. La Seconda Serie gigante, simile, ma non uguale a quella tipologia di formato della Prima Serie, non avrebbe però confezionato l'assemblaggio delle rese invendute degli Albi d'Oro, ma avrebbe provveduto direttamente alla ristampa di tutte le storie iniziando, come i lettori desideravano, dal N. 1 del primo albetto a striscia del 1948 Il totem misterioso, rendendo così anche possibile un ampia disponibilità di arretrati. Anche il suo prezzo, sempre a lire 200, mantenuto invariato per oltre dieci anni, pur impegnativo, cominciava ad essere alla portata di molti lettori, viste le migliorate condizioni economiche degli italiani a partire da fine anni '50.

Il successo di questa nuova Collana, che ben si prestava anche quali volumetti di pregio e da collezione, fu graduale, ma strepitoso, Ed i lettori mostravano chiaramente di preferire di gran lunga questo formato agli altri, non essendo oltretutto il formato a striscia una confezione molto appropriata per dei lettori adulti.

Vediamo quindi questa nuova tipologia che non solo ha avuto una miriade di riproduzioni di molti dei suoi numeri, tutte edizioni con piccoli particolari o pubblicità diversificate, ma anche delle ristampe, le ultime delle quali con alcune modifiche ai testi e vignette.

SECONDA SERIE Gigante originale

1958, come vedremo, forse ad ottobre (data incerta, ma considerata nel trimestre ottobre/dicembre 1958), con alcune modifiche tipografiche, rispetto alla Prima serie gigante, viene prodotta una nuova ristampa di tutte le storie del Tex, la SECONDA SERIE Gigante (Collana Tex serie gigante, poi Tex gigante ed infine Collana Tex gigante) che in futuro avrà tante piccole varianti editoriali o tipografiche nelle sue continue riproduzioni. La ristampa è integrale e parte dal N. 1 degli albetti a striscia Il totem misterioso. Le vignette, con qualche eccezione nei primi numeri, sono leggermente ridotte rispetto agli originali (dai cm. 6,6 o 6,2 in altezza, ai 6,2 o 6 cm., circa)

La casa editrice sarà dapprima l’Audace (fino al Nro 6) e poi l’Araldo (fino al Nro 161), poi Daim Press, infine Sergio Bonelli editore. Periodicità dapprima incostante e non indicata, poi bimestrale ed infine mensile.

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Pagine 160, poi 128 e infine 112 più le copertine (ma questi dati li vedremo meglio appresso nella apposita Scheda tecnica). I primi 14 numeri si trovano in due versioni: quelli “non censurati” e quelli, ristampati successivamente e “censurati” ovvero che hanno subito delle piccole modifiche nel testo o nei disegni delle vignette a causa di una certa autocensura che la casa editrice ritenne opportuno praticare. Inoltre i primi 43 Nri originali sono spillati trasversalmente sul bordo interno, mentre i primi 23 Nri hanno un formato leggermente più grande (16,3 x 21,7 circa) dei successivi, la serie poi si stabilizzerà nel suo standard, detto Bonelliano (16 x 21 cm.) rilegato in brossura. Il prezzo di copertina è di lire 200, poi dal luglio 1970 lire 250 e così via. Tutte le copertine, fino al numero 400, saranno disegnate da Galep, alcune delle prime però sono ricavate da un ritaglio / collage delle copertine dei precedenti Albi d’Oro. Da pag. 69, del Nro 96 di ottobre 1968 in avanti, proseguirà le storie di Tex in originale essendo terminata la pubblicazione degli albetti a striscia. .

SECONDA SERIE Gigante “TRE STELLE”

A Marzo 1964 la Seconda serie gigante 1958, giunta al Nro 41, ha una sua ristampa realizzata dalla casa editrice , o ra Araldo e denominata SECONDA SERIE Gigante TRE STELLE Marzo ’64 (caratterizzata da tre stellette azzurre i n v e r t i c a l e sul dorso) che riesce mensilmente dal Nro 1 datato appunto marzo 1964. Nella foto a lato notate le tre stellette sulla costa e il retro o quarto di copertina diverso dai precedenti primi

numeri della Seconda Serie gigante. In pratica è una ristampa quasi in "anastatica" dove cambiano solo le censure nel frattempo subentrate, le rubriche in seconda di copertina, le pubblicità e piccoli particolari tipografici o di rilegatura, per esempio le spillette sulla costa che negli originali arrivavano fino al N. 43, mentre in questa Tre Stelle sono presenti, in genere, nei soli primi 3 numeri e forse un fantomatico N. 4, ecc.). per il resto l’edizione è tutta brossurata ed ovviamente “censurata” anche con qualche nuova censura. Da notare che dal Nro 120 questa ristampa Tre stelle prenderà anche il nome nella Collana come “Tex tre stelle”. Prezzo, pagine e illustrazioni in copertina seguono quelli d e g l i originali e anche il formato di 16 x 21 cm. circa.

SECONDA SERIE Gigante “Marzo 1964”

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Questa è una anomala ristampa della Seconda Serie gigante, convenzionalmente nomata “Marzo 1964” Non è una vera e propria ristampa ufficiale, ma una riproduzione della Tre Stelle, con le stesse date di pubblicazione in gerenza (primo numero marzo 1964, ecc.), ma senza riportare le tre stellette sulla costa. E’ stata, infatti, ristampata, aperiodicamente e a getto continuo, senza un progetto editoriale e per rifornimenti

arretrati alle edicole o come arretrati ai richiedenti, parallelamente all'uscita della Tre Stelle. Non ha avuto quindi una sua propria periodicità di uscita in edicola e non ha proseguito la ristampa integrale di tutti i numeri come le altre ristampe). Resta quindi una ristampa "anomala". Comunque sia, anche questa Marzo 1964, potrebbe considerarsi una “ristampa” a latere della Seconda Serie gigante, pur non essendolo, e questo per il fatto che ha mantenuto il nome di Collana Tex Gigante per tutte le sue riproduzioni (mentre la sua matrice “Tre Stelle”, dal Nro 121, prenderà per la collana il nome di Tex Tre Stelle) e per avere negli anni, in qualche modo, riprodotto un buon periodo dei Tex Seconda Serie gigante, di sicuro almeno fino al Nro 130.

I "RIPRODOTTI RIPREZZATI" “Marzo '64"

Della “Marzo 1964” si hanno

anche i cosiddetti “Riprezzati” ovvero albi di questa pubblicazione, simili ai precedenti, ma con il prezzo aumentato, che, per esempio, invece di Lire 200 fino al Nro 76 (giugno '70 come tutt i gl i albi usci t i in questo periodo), è di Lire 250, 300, 350, fino a L. 2.000 e oltre. e così via per i numeri successivi. Qui sopra a lato un Nro 1 Riprezzato a Lire 500 (quindi stampato tra gennaio 1979 e giugno 1980). Notare nel quarto di copertina l'eicola grande non colorata.

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In tal caso potrebbe aversi un Nro 1 (così come qualsiasi altro numero) ristampato non alla sua data di prima uscita (marzo 1964) o poco tempo dopo, ma anche molti anni dopo. Considerare però che vi sono anche albi riprezzati con un adesivo sovrapposto al prezzo originale in copertina, che sono stati stampati precedentemente, mentre qui per riprezzati, si intende in generale, quelli con il nuovo prezzo adeguato e stampato direttamente nel cerchietto bianco in copertina.

La maggior parte di questi riprezzati porteranno l’edicola grande non colorata, nel retro copertina (4° di coprtina) con la presentazione del prossimo numero.

La grande quantità di questi riprezzati messi sul mercato a getto continuo, soprattutto negli anni ’70, periodo di grandissimo successo e vendite di questi Tex, presenta molti volumetti di scarsa qualità, pieni di difetti di stampa, macchie o sbiancate, trasparenze nel retro o di allestimento e carta e cartoncino di copertina scadenti .

TUTTO TEX

1985, a dicembre viene pubblicato TUTTO TEX una nuova e originale riedizione della Seconda Serie Gigante, con le stesse pagine e fogliazioni, ma che presenta alcune vignette ritoccate e modificate per correggere precedenti difetti o per ripristinare in parte le originali figure che furono successivamente censurati. Anche qualche balloons e didascalia è stato modificato per migliorarlo o adeguarne il linguaggio del testo. Le copertine hanno i titoli modificati nei loro caratteri rispetto a quelli impiegati nelle precedenti edizioni (sono ora in caratteri normali stampatello dentro un riquadrino rettangolare bianco) ed anche qualche disegno di copertina e le relative colorazioni presentano piccole modifiche.

Riporta il numero dell’albo, oltre che sulla costa, anche in prima copertina. La pubblicazione inizia con periodicità mensile poi divenuta quindicinale. Le vignette sono, sia pure impercettibilmente, ancora ridotte rispetto alle edizioni precedenti (le vignette delle strisce originali erano in altezza di cm. 6,6 o 6,2, nella Seconda Serie gigante 1958 erano di 6,2 o 6 cm., circa, ora in questa Tutto Tex sono di 6 / 5,85 cm. circa). Questo ha consentito di dare una migliore spaziatura nel loro allestimento della tavola sulla pagina. La collana Tutto Tex è di buona fattura tipografica, con tavole pulite, ma l’incollaggio della copertina risulta, con il tempo, di scarsa tenuta e così, in molti casi, l’incollaggio delle pagine brossurate.

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TEX NUOVA RISTAMPA

1996 a febbraio esce infine Tex Nuova

Ristampa, in pratica una ristampa, con piccole variazioni nel look e qualche altra piccolissima modifica in alcune vignette, della edizione Tutto Tex, ma di pregevole fattura tipografica. Le copertine, con qualche colorazione leggermente modificata, hanno bei colori brillanti stampati elettronicamente, I titoli delle copertine, però, sono qui ripristinati con caratteri simili, ma non p ropr i o uguali, alle vecchie edizioni della Seconda Serie gigante. L’incollaggio della copertina e delle pagine è ora ottimo e super eccellente è la qualità del cartoncino. La collana ha inserito in ogni numero un disegno su cartoncino con illustrazione del disegnatore Claudio Villa. Prezzo iniziale L. 3.000

La pubblicazione inizia con periodicità mensile poi dal N. 89 divenuta quindicinale. E' una edizione veramente di lusso, per la cui qualità conserva negli anni, freschezza da "edicola".

* * *

Cosicchè, questa tipologia editoriale, quale Seconda Serie gigante 1958, in sostanza, ha avuto, oltre a tante riproduzioni di uno stesso numero o serie di numeri al suo interno, quattro specifiche sue ristampe: Tre Stelle (ristampa ufficiale e integrale pienamente conforme, eccetto alcune autocensure), Marzo '64 (ristampa anomala, non ufficiale e non di tutti i numeri usciti), Tutto Tex, e Tex nuova ristampa (ristampe integrali, ma con piccole e parziali modifiche al testi, disegni e colorazioni delle copertine), l'ultima proprio a circa 2 anni dal "compleanno" dei 50 anni del Tex:

Riportiamo adesso, per i soli dati e periodi che potrebbero interessarci o che sono importanti, la scheda tecnica di questa Seconda Serie gigante nella sua versione originale o prima edizione.

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Scheda tecnica Seconda Serie gigante

Casa editrice: Audace dal N. 1 al N. 6 Araldo dal N. 7 al N. 161, ecc.

Collana: Tex Serie Gigante dal N.1 al N. 10 Tex Gigante dal N. 11 al N. 21 Collana Tex Gigante dal N. 22 al N. 161,

ecc.

Autorizzazioni: 478 dal N. 1 al N. 22 (Mag.1962) 5926 dal N. 23 al N. 27 (Ott.1962) 2926 dal N. 28 al N. 160 (Feb.1974)

Periodicità: Non indicata dal N. 1 al N. 22 (tutti senza data di pubblicazione). Bimestrale dal N. 23 (giugno 1962) al N. 30 (marzo – aprile 1963) Mensile dal N. 31 (maggio 1963) in avanti

Prezzi: Lire 200 dal N. 1 al N. 116 di giugno 1970, poi lire 250, 300, ecc.

Formato: I primi 43 numeri sono spillati alla costa, i successivi brossurati. 16,3 X 21,7 cm (circa) dal N. 1 al N. 23 (con piccole variazioni). 16 X 21 cm. dal N. 24 in avanti, ma gli spillati hanno dimensioni leggermente più grandi.

Pagine: 160 fino al N. 26, poi 128 dal N. 27 al N. 92, infine 112. Più copertine. (Le guide a volte indicano 162 pagine, perché la numerazione delle stesse negli albi, iniziava da pagina 3, considerando la copertina, ma le pagine effettive sono 160, più copertina, ecc.). In ogni caso per i primi 24 numeri originali le pagine non sono numerate.

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Ampliamo il campo delle informazioni sulla Seconda Serie gigante presentando un più esaustivo panorama di dati che sono comunque presenti in molti testi e guide nonché on line.8 Le gerenze Lo specchietto delle gerenze degli albi della Seconda Serie gigante, non riporta nessuna data di pubblicazione, nè di periodicità, fino al giugno 1962, con l'uscita del N. 23 Piutes che viene anche attestato con periodicità bimestrale (sebbene il numero successivo, il 24, porta la data di luglio '62) e i seguenti, fino al N. 30 (marzo – aprile '63), come abbiamo visto, non si attengono precisamente alla loro bimestralità.

Questo qui a lato, è lo specchietto riassuntivo delle datazioni dei "Seconda Serie gigante 1958"

E questo invece è lo specchietto delle autorizzazioni che si sono succedute nel periodico pubblicato.

E infine una parziale evoluzione dei prezzi negli anni:

Ecco ora altri dati utili a riconoscere gli originali nelle loro prime edizioni, ma bisogna tenere presente che a volte possono esserci prime edizioni, di uno stesso numero, uscite in contemporanea o quasi, che possono avere pubblicità diversificate, magari per un piccolo gruppo di albi e quindi formano eccezioni alle indicazioni appresso fornite. In ogni caso segnaliamo queste anomalie.

8 Come per esempio nel Sito: http://www.fantascienza.net/vegetti/Tex/2seriegigante.htm.

Periodicità Dal Nro al Nro Data Inizio Data Fine

Non indicata 1 / 22 Non indicata Non indicata

bimestrale 23 / 30 Giugno 1962 Marzo 1963

mensile 31 Maggio 1963 sempre

Aut.ne Da / a Data Inizio Data Fine

478 1 / 22 Novembre 1958 Maggio 1962

5926 23 / 27 Giugno 1962 Ottobre 1962

2926 28 / 160 Novembre 1962 Febbraio 1974

Prezzo Da / a Data Inizio Data Fine

Lire 200 1 / 116 Ott./ Dic. 1958 ? Giugno 1970

Lire 250 117 / 160 Luglio 1970 Febbraio 1974

Lire 300 161 / 167 Marzo 1974 Settembre 1974

Lire 350 168 / 202 Ottobre 1974 Agosto 1977

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Qui appreso i retro o quarti di copertine con alcune difformità dei primi albi: RFW o Piccolo Ranger: con strillo 100 pagine (RFW nei Nri 1 / 12; Piccolo Ranger nei Nri 17 / 24); senza strillo (RFW Nri 29, 30; Piccolo Ranger 25 / 28, e 34, 36); Tex striscia a 20 lire (Nri 13 / 16, ma anche alcuni Nri 11 e 12), che, salvo alcune anomalie (possibili Nri 23 e 24 senza strillo e Nri 25 / 27 con strillo), si sono alternate o succedute nei primi anni editoriali di questa collana. la réclame di Zagor strisce, appare dai numeri originali 31 / 33 e nel N. 35.

Riassumendo i retrocopertina, e salvo le eccezioni o anomalie sopra segnalate:

Nri 1 / 14 - RFW con strillo 100 pagine (Nri 11 e 12 anche Tex striscia) Nri 13 / 16 - Tex striscia 20 Lire (anche alcuni 11 e 12) Nri 17 / 24 - Piccolo Ranger con strillo 100 pagine (possibili 23 e 24 senza strillo) Nri 25 / 28 e Nri 34, 36 - Piccolo Ranger senza strillo 100 pagine (possibili 25 / 28 con strillo) Nri 29 / 30 - RFW senza strillo 100 pagine. Nri 31 / 33 e N. 35 - Zagor strisce

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Qui sotto, invece, le due varianti NBA o Leggete, forse contemporanee o a breve distanza di pubblicaizone, sempre sulle primissime edizioni o riproduzioni del N. 1. Questi due inviti NBA o Leggete si riproposero diversificati su tutti i primissimi numeri originali fino al N. 6, con la eccezione del N. 4 che ha solo Leggete. 9

Tutti gli albi che per i rispettivi numeri non hanno queste specificità non sono prime edizioni originali.

* * *

RICONOSCERE GLI ORIGINALI

Anche se fuori dal contesto di questa indagine, per completezza storiografica, ecco ora altri dati interessanti, ma non tanto per risalire alla data di primogenitura di questa Serie gigante, ma per riconoscere le primissime edizioni originali dalle successive riproduzioni di uno stesso numero.

Il Nro 29 in prima edizione (originale) "Il Coyote Nero, per un errore (forse non di Galep) la mano sinistra di Tex ha sei dita. L'errore è stato poi corretto, nelle edizioni successive.

9 Alcuni hanno attestato anche un N. 4 in due edizioni NBA e Leggete, ma l'indicazione è risultata dubbia anche perché gli albi, così indicatati, sono poi risultati dei falsi, e per altri eventuali non ci sono riscontri.

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Numeri dal 37 in avanti

Con il Nro 37, a cui seguirà poi il 38, originali e spillati, appare sulla copertina posteriore la réclame del numero successivo.

Notare che il numero successivo, mostrato nel retro copertina (qui il 38 in réclame), tra alcuni strilli pubblicitari (Non lasciatevelo sfuggire!!, Formidabile) non ha il cerchietto bianco con il prezzo. Ovvio che, precedenti numeri da 1 a 36, se hanno la réclame della copertina del numero successivo come vista sopra, sono ristampe.

I numeri da 39 / 42 e il 45, 46 e il 50 riportano la copertina del numero successivo senza il cerchietto del prezzo e, in alto a sinistra, una piccola edicola in una lente di ingrandimento. L’edicola, è disegnata a colori (vedi foto a lato). Invece le copertine in réclame riportate nei numeri 47, 48, 49, sempre sotto questa edicola, hanno il cerchietto con il prezzo.

I numeri 43, 44, 51 / 65 ed il 67, e poi 71 / 82, riportano la copertina del numero successivo con il cerchietto del prezzo di L.200 e con in alto le miniature a colori delle copertine dei numeri (nell'ordine) 10, 16, 23 e 11 (vedi foto qui a lato).

Il Nro 71 ha due pagine inserto del Com.te Mark.

Il Nro 80 ha un inserto cartolina poster di Tex.

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I numeri 66, 68, 69 e 70 riportano la pubblicità di Zagor, edizione Zenit gigante, rispettivamente, Nro 66 (il 10 di Zagor), 68 (il 12), 69 (il 13) e 70 (il 14) con il prezzo di L. 200. Inoltre riportano in terza di copertina le miniature delle copertine dei Tex Seconda Serie (10,16,23,11) non colorate.

I numeri da 83 a 94 e 101 / 105 riportano la copertina del numero successivo con il prezzo di L.200 e in alto le miniature delle copertine dei Tex nei numeri, nell'ordine, 77, 66, 64 e 70.

I numeri 95 / 99 riportano la pubblicità del N. 100 con copertina e prezzo di L. 200.

Il numero 100 Supertex a colori, riporta quattro pubblicità: Zagor Zenith gigante N. 95, Il Piccolo Ranger N. 63, Collana Araldo N.30 e Collana Rodeo N. 21, tutti con il cerchietto del prezzo di L. 200.

Page 27: STORIA EDITORIALE - Cyrus Settings

I numeri 106 / 120, 123 / 131 e i numeri 135, 136, 137, 141, 142, 143, 148, 149, 150 e 155 riportano una selezione di riquadrini di vignette in bianco nero del numero successivo e la sua copertina; il prezzo su questa è di L.200 per i numeri 106 / 116, di L. 250 per tutti gli altri. Esiste un ristampa anomala, del Nro 114 con il prezzo di L. 250 sulla copertina del numero successivo.

Il N. 116 ha un foglio inserto con Zagor. Il N. 121 annuncia il manifesto di Tex allegato al numero successivo; il N. 122 oltre al poster inserto di Tex, ha una pubblicità del WWF .

Comunque sia, dal N. 96 in avanti, il solo parametro del prezzo: L. 200 (sino al Nro 116), L. 250 (dal 117 al 160), ecc. è sufficiente per attestare l’originalità dell’albo.

Formato e Rilegatura

Formato: in genere i primi 23 numeri sono fisicamente un poco più grandi ovvero di cm. 16,3 x 21,7 (invece dei classici 16 x 21 cm.), ma le misure possono variare di qualche millimetro tra un albo e l’altro, tra una edizione e l’altra.

Rilegatura: la rilegatura dei primi 43 numeri originali è in genere costituita da 5 o 4 fascicoli (a seconda se albi di 128 o 160 pagine) tenuti assieme da due punti di spillatrice applicati trasversalmente sul bordo esterno, costa (da qui la dicitura "spillato"), vedi foto a lato, sui quali viene incollata la copertina. I numeri successivi sono invece "brossurati" (ovvero solo incollati). Esiste anche qualche rarissimo N. 44 (giugno 1964) in versione spillata poiché probabilmente, iniziando la brossatura da questo numero, ne vennero anche allestite alcune copie ancora spillate.

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Il Marchio Garanzia Morale

Questo marchio apparirà nelle primissime edizioni e sulla copertina dal N. 24 al N. 32 e invece nel retro o seconda di copertina dal N. 33 / 84.

Le testatine Sono i riassunti introduttivi che separavano gli episodi sugli originali albetti a striscia, vennero a volte riportate e a volte omesse sulla ristampa della Seconda Serie gigante. Ma ancor più, visto che spesso erano datate, per non creare discrasia tra la data originale dell'episodio della testatina e l'anno di pubblicazione dell'albo della Seconda Serie gigante, vennero anche ripubblicate, in numeri riprodotti, togliendo appunto l'anno. Forniscono quindi un riferimento per individuare gli albi precedenti con l'anno in testatina e quelli stessi successivi, senza l'anno. La prima testatina apparve del N. 5 per il quarto episodio "Nelle mani del carnefice", datato 1948. Ecco qui un esempio: a sinistra la testatina del N. 5, poi quelle di un N. 8: in prima edizione e, a destra, quella dello stesso numero in un edizione successiva, con la data cancellata.

Il Nro 5, e i Nri 8 / 18 riportano la data nelle testatine in vari episodi, però: Il Nro 5 ha Testatine datate dal 4° episodio in poi Il Nro 8 ne ha datate solo negli ultimi 3 episodi Il Nro 9 ne ha datate in sette episodi su quindici Il Nro 11 ne ha datate, tranne tre episodi (10°, 11°, 12°) Il Nro 12 ha Testatine datate, tranne il 5° episodio Il Nro 18 ha Testatine datate, tranne il 4° e 5° episodio. Attenzione: ci sono albi che non hanno tutta questa precisa distribuzione.

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La scritta Continua Quando questa scritta c'era, veniva posta a fondo albo. La scritta compare per la prima volta nei Nri 23 / 26, anche se riguarda il raccontino riempitivo aggiunto: “I tre marines”. La scritta “continua” la ritroveremo nei Nri 43 / 74. In molti casi, però, la presenza o l'assenza della scritta continua, non è indice sicuro di prima edizione, per esempio i numeri suddetti 23 / 26 in prima edizione non hanno il continua. In genere la prima edizione è dal N. 44 al 48 senza scritta, e invece dal 49 al 74 con scritta “continua”. Al contrario, sono riproduzioni successive.

Qui sotto il N. 47, a sinistra senza il continua finale e, a destra, con il continua su di una edizione successiva.

La “splash page” Trattasi di una pagina, illustrata sempre uguale, un frontespizio introduttivo all’albo. Appare per la prima volta nel N. 47 e riporta il titolo della storia. Nei Nri 61 e 62 ha anche la scritta “testo di g. l. bonelli”. Dal numero 63 in avanti c'è la stessa scritta, ma con caratteri più grandi. Vedere qui sotto nell'ordine dato. Gli albi che non corrispondono a queste indicazioni sono riproduzioni successive.

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Le censure Quello del controllo visivo, pagina per pagina, dei primissimi 14 numeri in prima edizione della Seconda Serie gigante 1958, per verificare se le vignette sono perfettamente identiche a quelle delle serie a striscia originali o comunque a quelle già pubblicate sugli Albi d’Oro, è il metodo più semplice e più diretto per discernere le prime edizioni di questa serie 1 / 14 dalle sue successive riproduzioni. Gli albi che non hanno subito modifiche vengono detti non censurati (NC), mentre i “modificati” sono detti “censurati” anche se sarebbe più appropriato il termine di “autocensurati” visto che i cambiamenti vennero messi in atto dalla stessa casa editrice. Dal N. 15 in avanti, eventuali autocensure vennero eseguite direttamente nelle prime edizioni originali. Qui sotto, la famosa terza vignetta, della striscia 1 del primo episodio del Tex gigante Seconda Serie Nro 1 La mano rossa, in versione originale e, a fianco, in versione “censurata” nelle sue successive riproduzioni.

Resta comunque il problema che una volta riscontrato che l’albo è un non censurato, e quindi sicuramente una edizione precedente all’altro, dobbiamo poi stabilire se è o meno una primissima edizione o una riproduzione successiva seppur priva di censure. Ovviamente constatando due albi con vignette che riportano disegni o lettering diversi, per riconoscere il non censurato occorre avere presente le vignette originali. Dal N. 15 in avanti, uscito in edicola forse nel maggio / giugno 1961, i cambiamenti “censori” vennero direttamente eseguiti già sulle prime edizioni per cui il problema di censurati e non censurati non si pone più.

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IPOTESI DI PRIMOGENITURA PIU' FREQUENTI

Allo stato attuale delle ricerche ci sono tre datazioni che riscuotono un certo credito tra gli esperti del settore. Esse sono:

MARZO /APRILE 1958

E' la data di prima pubblicazione che viene attestata in vari ambiti e soprattutto sottolineata con "certezza" dalla editoriale Mercury, nei suoi splendidi sei volumi di "Tex i miei primi 50 anni", 10 laddove nel 6° volume, a pag. 66, nel presentare appunto la "Seconda Serie gigante 1958", l'editore attesta: «Contrariamente a quanti collocano come data presunta di pubblicazione del 1° Albo Tex Gigante ( 2a Serie) nel trimestre ottobre / dicembre 1958, abbiamo fondata certezza che essa debba essere definitivamente indicata nel marzo / aprile 1958». Questa data viene anche posta nella presentazione (sempre nel sesto volume, op. cit) della relativa copertina del N. 1 La mano rossa, e per i successivi numeri, sempre non datati, viene fornita una data presunta conseguenziale, tranne per i Nri 8 e 9 dove viene attestata addirittura come "data certa" quella di giugno 1959 e agosto 1959; poi altre date presunte, fino al N. 15 dato come "data certa" ad agosto 1960. Altre date presunte per i successivi numeri fino al 20 e 21, indicati invece con "data certa" a giugno 1961 e agosto 1961, menre il N. 22 è dato con "data presunta" come ottobre 1961;

Il N. 23 invece come "data presunta" gennaio 1962, il N. 24 come marzo 1962 e il N. 25 maggio 1962, e così via, in un mixer di date attestate come "presunte" o "certe", di fatto in contraddizione con le stesse date, ora stampate sugli albi, dal N. 23 (che riporta in gerenza giugno 1962) in avanti. Praticamente la Mercury fornisce come date certe e in corrispondenza tra le sue ipotesi di uscita nelle edicole e la data effettiva riportata in gerenza, solo quelle dal N. 30, di marzo - aprile 1963, in avanti.

La contraddizione tra le date, qui date come presunte, e quelle reali in gerenza sui Nri dal 23, al 29, pur datati in gerenza, potrebbe forse spiegarsi con il fatto che si intende che, nonostante la data in gerenza, l'albo apparve invece nelle edicole nella data presunta indicata dalla Mercury. Ma a parte che non viene spiegato da cosa si deduce tutto questo, se non da una loro ricostruzione consequenziale, causata dalla premessa attestazione del primo numero a marzo / aprile 1958, oltre ad altri particolari incongruenti, come più avanti vedremo, ci sembra un divario troppo grande tra, per esempio, indicare come presumibilmente uscito in gennaio 1962 il N. 23, che invece riporta in gerenza la data di giugno 1962, oppure come presumibilmente uscito in marzo 1962 il numero 24, che invece riporta in gerenza la data di luglio 1962.

10 "Tex i miei primi 50 anni", 8 Volumi, Ed. Mercury, 2001.

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OTTOBRE / DICEMBRE 1958

E' il trimestre di presunta uscita del primo numero, indicato da tempo da molti ricercatori e studiosi di questo problema (compreso A. Mondillo nel suo testo citato). Lo si trova in vari articoli, saggi e fanzine, ed anche nella ricostruzione cronologica delle pubblicazioni del Tex, presenti in vari testi e Siti come per esempio nell'ottimo Sito, "Baci e Spari" Cronologia. 11 Alcuni indicano più l'ottobre, altri più verso il dicembre, come data presunta di uscita, ma più o meno, siamo sempre in quel trimestre.

APRILE / MAGGIO (GIUGNO) 1959

E' la data di primogenitura attestata dallo studioso texofilo Raffaele De Falco nel suo pregevole libro: "Tex fiumi di china italiana in deserti americani". 12 De Falco, infatti, a pag. 194, afferma: «La data di pubblicazione del primo numero è sicuramente collocabile nel 1959». Quindi ne spiega i motivi, che più avanti riprenderemo perché molti sono effettivamente validi (meno, a nostro avviso, l'indicazione di Aprile / maggio 1959), e conclude precisando, sia pure con minori certezze della Mercury: «La data più giusta dovrebbe essere aprile - maggio 1959. Dico dovrebbe perché adesso le ipotesi si fanno oltremodo fantasiose e, ahinoi tutte plausibili». Più avanti però, con più elasticità, precisa meglio: «Tenendo conto solo dei dati documentabili, mi sento di affermare che il primo numero di "Tex Gigante" Seconda Serie è stato edito tra l'aprile e il giugno 1959» I DATI A NOSTRA DISPOSIZIONE Prima di affrontare questo argomento, diamo uno sguardo ai dati a nostra disposizione, tra i quali omettiamo le pur significative testimonianze di lettori dell'epoca che attestano di avere ricordi dei loro primi acquisti in edicola. Sono testimonianze di un certo valore, ma troppo soggettive e a volte alquanto eterogenee (alcuni ricordano di aver acquistato il primo numero in autunno, altri in dicembre del 1958, qualcuno nel 1959, ma occorre anche ricordare che il N. 1 venne anche rieditato o riprodotto a più ondate, in pochi mesi). Per questo preferiamo considerarle solo come informazione generale, limitandoci a riportare, sempre dal sito Baci & Spari questa importante testimonianza di tal Centenaro, che ricorda l'acquisto del N. 3 legato all'epoca del suo matrimonio:

11 "Baci e Spari" Cronologia: http://www.baciespari.it/homepage/texCronologiaCompleta.pdf. 12 " De Falco R. "Tex fiumi di china italiana in deserti americani", N. Pesce Editore 2013.

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«Scrive Centenaro. Ne avevo preso solo uno in precedenza, "Fuorilegge", nel marzo 59, poco prima di sposarmi». O anche la nota di Raffaele De Falco, per la quale Sergio Bonelli avrebbe parlato di pubblicazione edita in primavera; De Falco rileva poi che i dati statistici indicano che le pubblicazioni Bonelli all'epoca, venivano fatte uscire preferibilmente nei mesi di aprile, giugno/luglio e settembre (R. De Falco, op. cit. pag. 195).

Lo specchietto delle gerenze Come abbiamo visto è il rettangolo di dati che in genere compare in seconda di copertina (in altri albi anche in terza o quarta di copertina) e vi si riportano alcune o tutte di queste informazioni: il nome della casa editrice, le date di uscita, la periodicità, l’autorizzazione editoriale, la stampa tipografica, la diffusione, ecc. Per i primi numeri del Tex gigante Seconda Serie (fino al N. 22) purtroppo i dati sono incompleti, mancando la data di pubblicazione e la relativa periodicità. Importanti per discernere gli albi "originali" da quelli ristampati o riprodotti successivamente, queste informazioni, per la nostra ricerca sulla primogenitura di uscita della Seconda Serie gigante, invece, con le datazioni in gerenza e la periodicità purtroppo mancanti nei primi numeri e presenti solo dal N. 23 in avanti, hanno un valore relativo e solo indiretto, al massimo per quantificare, il periodo di tempo, da quello sconosciuto di uscita del primo numero, fino al giugno 1962 in cui uscì questo benedetto N. 23, la cui data potrà anche essere un poco anticipata o ritardata rispetto alla effettiva tempistica di uscita in edicola, ma sostanzialmente è un dato attendibile. La gerenza del N. 23, infatti, riporta la data di giugno 1962, ma potrebbe darsi che l'albo arrivò nelle edicole poco prima o poco dopo, ma, a differenze delle ipotesi della Mercury, precedentemente accennate, riteniamo che questo lasso di tempo, sia pure approssimato, non può essere eccessivo. Meno attendibile invece la sua indicazione "bimestrale", visto che, di fatto, i successivi numeri fino al N. 30, quando poi dal N. 31 di maggio 1963, divennero mensili, ebbero una frequenza di uscita alquanto più breve della bimestralità.

L'indirizzo e nome della casa editrice

Per la casa editrice Audace il domicilio è, fino al 18 settembre 1959, in via Ferruccio 19 a Milano (riportato nei primi 6 albi di Tex non censurati della 478) quindi varia in via Ferruccio 15 fino all’ aprile 1972. Sarà il n. 7 non censurato, con la autorizzazione 478, il primo numero a riportare via Ferruccio 19 e il cambio della casa editrice in Araldo. Per la Diffusione essa è in via Soperga 57 fino all’ottobre 1963 (uscita di Tex spillato n.36, Il Villaggio Fantasma); in via Boschetti 11 dal novembre 1963 fino al novembre 1965 ecc., ma questi sono dati che non ci interessano, come analogamente quello della Stampa un dato che, come SAFGRA, appare per la prima volta nel Tex N. 57 (La notte tragica), del luglio 1965. In definitiva i dati che ci possono interessare li possiamo trovare nelle gerenze, ovviamente del N. 1, poi nei Nri 6 e 7 che rappresentano il passaggio al cambiamento del

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nome e indirizzo della casa editrice, ed infine nella gerenza del N. 23 che riporta la data e l'indicazione di periodicità. Il fatto è che il cambio del N. civico dell'indirizzo (dal N. 19 al N. 15 di via F. Ferrucci) sappiamo che avvenne il 18 settembre 1959, mentre il cambio di denominazione della casa editrice da Audace in Araldo avvenne il 5 gennaio 1960, ma la effettiva data di uscita nelle edicole dei Nri 6 e 7 dei Tex Seconda Serie gigante, ci è ufficialmente sconosciuta e possiamo solo congetturare che queste nuove attestazioni avvennero nei giorni successivi al loro cambiamento.

Qui sotto la gerenza del N. 1 senza data e periodicità. Quindi quelle dei Nri 6 e 7 sempre senza data e con il cambio indirizzo e casa editrice. Dei Nri 23 e 24 con periodicità bimestrale, ma data mensile e autorizzazione cambiata (dal N. 25 agosto - settembre '62, al N. 30 marzo - aprile '63, avranno anche la data in doppio mese):

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Ed ecco i dati completi di questi primi numeri "spartiacque" in originale e non censurati, per distinguerli dalla edizioni o riproduzioni successive, alcuni dei quali potrebbero interessarci, ma più che altro interessano coloro che devono discernere gli originali, dalle loro copie riprodotte successivamente:

N. 1 LA MANO ROSSA - senza data - aut 478 - non censurato Casa editrice Audace via Ferruccio 19 IIa Copertina: Aneddoti storici IIIa Copertina: Annuncio Numero. successivo. - P. Ranger & Ragazzo nel Far West 50 LIRE 100 PAG! Leggete o (variante) Nel bellissimo.. IVa Copertina: Ragazzo nel Far West

50 LIRE!! 100 PAG!! L.200 – Spillato – Pagine 162 Non numerate (fisicamente sono 160 più copertina). MG assente Continua assente - N.B. una copia con "Purtroppo" nella variante Leggete

N. 6 DOPPIO GIOCO - senza data - aut 478 - non censurato (testatine assenti) Casa editrice Audace via Ferruccio 19; Diffusione Via Soperga 57 IIa Copertina: Aneddoti storici IIIa Copertina: Num. succ. – P. Ranger & Ragazzo nel Far West 50 LIRE 100 PAG! Leggete o Nel bellissimo..

IVa Copertina: Ragazzo nel Far West 50LIRE!! 100PAG!! L.200 – Spillato – Pagine 162 Non numerate MG assente; Continua assente

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N. 7 IL PATTO DI SANGUE - senza data - aut 478 - non censurato Casa editrice Araldo via Ferruccio 15; Diffusione Via Soperga 57 IIa Copertina: Aneddoti storici IIIa Copertina: Num. succ. – P. Ranger & Tex a striscia 20 LIRE IVa Copertina: Ragazzo nel Far West 50 LIRE!! 100 PAG!! L.200 – Spillato –

Pagine 162 Non numerate MG assente; Continua assente

N. 22 YAMPA FLAT - senza data - aut 478 Casa editrice Araldo II^ Copertina: Aneddoti Storici e Tex a striscia III^ Copertina: Num. Succ.- RFW & P. Ranger & Zagor e Tex 50 LIRE 100 PAG! IV^ Copertina: Piccolo Ranger 100 PAG! 50 LIRE!! L.200 – Spillato – Pagine 162 Non numerate MG assente Continua assente

N. 23 PIUTES - giugno 1962 – bimestrale autorizz. 5926 Casa editrice Araldo via Ferruccio 15 II^ Copertina: Sommario Aneddoti Storici e RFW LIRE 50! III^ Copertina: Num. Succ.- Zagor 50 LIRE! IV^ Copertina: Piccolo Ranger 100 PAG! 50 LIRE!!

L.200 – Spillato – Pagine 162 Non numerate MG assente; Continua assente N.B. la copia con strillo 100 pagine in IV^ è forse contemporanea alla copia senza strillo. Il numero 23 è il primo datato giugno 1962 ed indica anche il cambio di autorizzazione dalla Aut. 478 alla Aut. 5926.

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ELABORAZIONE DEI DATI Una accurata ricostruzione storico editoriale, dando un poco di credito ai ricordi dei vecchi lettori (in genere riferiscono che le uscite del Tex gigante era minimo bimestrale, all’inizio più che altro trimestrale, ma in realtà risulta che ne uscì qualcuno in più con più breve frequenza), quindi le varie date di pubblicazione di altri fumetti della Audace/Araldo e soprattutto le loro pubblicità sugli albi della Seconda Serie gigante, che ovviamente non possono essere state impresse troppo prima della loro pubblicazione effettiva, le strisce originali settimanali, la garanzia morale con il suo marchi MG, le autorizzazioni ministeriali, i cambi di denominazione e di indirizzo della casa editrice, ecc., tutte queste particolarità hanno consentito agli studiosi e appassionarti di elaborare le seguenti osservazioni e relative deduzioni:

1. Gli ultimi numeri della Prima serie gigante 1954 (quelli un poco più piccoli, cioè di 16 x 22 cm. prima degli ultimi 4 albi di formato ancor più piccolo, che ancora portano "editrice Audace", dunque non posteriori ai primi di gennaio 1960), che uscirono tra la fine del 1958 e i primi mesi del 1959, sembra che furono contemporanei ai primi numeri di questa Seconda serie gigante, con un tipo di carta e un formato simile. Ma è importante notare che il N. 22 Prima Serie gigante reclamizza il ritorno di Mefisto nelle serie a striscia Citta d'oro. Si potrebbe anche dare il caso che questo albo della Prima Serie gigante sia uscito un certo tempo prima oppure quasi contemporaneamente a questa serie Mefisto che iniziò il 12 dicembre 1958 negli albetti a striscia, ma la indicazione temporale resta ugualmente valida e ci dice che se questo N. 22 è contemporaneo o quasi ai primissimi numeri della Seconda Serie gigante, l'uscita del suo N. 1 non può essere molto distante dai primi di dicembre 1958.

2. La Casa editrice Araldo, indirizzo via F. Ferruccio 15 (Milano), subentra alla Audace

il 5 gennaio 1960 e appare sul primo albo a striscia, il N. 1 della serie Città d'oro datata 5 gennaio 1960. Sul Tex Seconda Serie gigante apparirà per la prima volta, sul N. 7 pubblicato probabilmente a gennaio/febbraio 1960.

3. Quindi il N. 7 Seconda Serie gigante è il primo albo edito come Araldo e poichè tale cambio avvenne il 5.1.1960 si deduce che venne pubblicato dopo tale data.

4. Il N. 1 Seconda Serie gigante La mano rossa, riporta, in terza di copertina, anche la pubblicità del Piccolo Ranger, con la dicitura “grande successo” e ciò presuppone che sia posteriore a questi che è datato 16.6.1958; si presuppone siano usciti almeno

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alcuni numeri e trascorse alcune settimane o qualche mese, visto che il Piccolo Ranger era edito quindicinalmente.

5. Inoltre, sempre questo N. 1 Seconda Serie gigante (e a seguire poi tutti i primi dodici) riporta, sia in terza e soprattutto in quarta di copertina, la pubblicità del Ragazzo nel Far West della Collana Frontiera (con strillo 100 pagine a 50 lire) che iniziò le pubblicazioni dal 1. Settembre 1958, tale fatto perciò rende ancora più plausibile la collocazione di questa Seconda Serie gigante post settembre 1958.

6. Le pubblicazioni della editrice Audace: Piccolo Ranger e Un ragazzo nel Far West ridurranno le pagine da 100 a 80 intorno al 13 giugno del 1962 cosicchè si dovette eliminare lo "strillo" di réclame "100 pagine" anche se possono trovarsi rari albi in cui si nota sottotraccia lo "strillo" malamente cancellato, causa qualche vecchia copertina riutilizzata.

7. Il N. 6 Seconda Serie gigante, è l’ultimo numero edito dall’Audace con indirizzo di Via F. Ferruccio 19 e poichè tale cambio avvenne il 18.9.1959 quando si spostò in Via F. Ferruccio 15, potrebbe dedursi che questo albo fu pubblicato prima di tale data, ma è possibile che venne pubblicato poco dopo non avendo subito aggiornato l'indirizzo. Per esempio l’Albo d’Oro VII° serie, N. 8 del 15 ottobre 1959 riporta ancora Edizioni Audace in Via F. Ferruccio 19, e solo il Nro 9 del 1 novembre 1959 riporta Via F. Ferruccio 15) Questo numero, inoltre, è l’ultimo che riporta la pubblicità delle Avventure del West, serie che ebbe termine il 15 gennaio 1960.

8. Il N. 7 Seconda Serie gigante e i seguenti riportano la pubblicità di Tex striscia 40 pagine a L. 20 e questo particolare li daterebbe sicuramente tra il 3.7.1959 e il 19.6.1962, ma il N. 7 come abbiamo visto ha anche il cambio della casa editrice in Araldo quindi è uscito non prima dei primi di gennaio 1960.

9. I Nri 11, 12, 13, 14 della Seconda Serie gigante riportano la pubblicità di Hondo, il chè fa ritenere che vennero pubblicati tra i primi del mese dell’anno 1960 (data approssimativa dell’uscita in edicola del personaggio Hondo nella serie gigante Zenit) e i primi del mese dell’anno 1961.

10. Il N. 15 Seconda Serie gigante è il primo con la pubblicità del nuovo personaggio Zagor che venne pubblicato il 15.6.1961 e da ciò si deduce che questo albo è databile fra il maggio e il giugno 1961.

11. Il N. 23 Seconda Serie gigante è il primo numero che porta la data di giungo 1962,

l'indicazione della periodicità in bimestrale e cambia l'autorizzazione, dalla vecchia 478 alla nuova 5926.

12. Il N. 31 Seconda Serie gigante infine porta la data, di maggio 1963, la nuova periodicità divenuta mensile, e il cambio della autorizzazione che dal N. 28 era divenuta la 2926.

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TIRANDO LE SOMME In base a quanto sopra riportato, siamo in grado di tirare le some e fornire una ipotesi sufficientemente concreta e realistica.

In sostanza abbiamo un punto di riferimento certo: il mese di Giugno 1962 in cui uscì il N. 23 Piutes, data attestata dalla sua gerenza e dai riscontri dell'epoca.

Di conseguenza, comunque la si rigiri, dobbiamo assegnare 22 numeri in un arco di tempo che va dal mese e anno sconosciuto in cui uscì il primo numero, fino a maggio 1962, mese di uscita del N. 22, in cui devono farsi entrare i suddetti 22 numeri. Considerando le tre precedenti ipotesi da noi dettagliate, vediamo che:

l'Ipotesi marzo / aprile 1958 assegna 22 numeri in 50 / 51 mesi;

l' ipotesi ottobre dicembre 1959 assegna 22 numeri in 42 / 44 mesi;

l' ipotesi aprile / maggio (giugno) 1959 assegna 22 numeri in 36 / 38 mesi;

e questo a prescindere da qualsivoglia periodicità, sicuramente incostante e saltuaria, si consideri.

Ipotesi Marzo / Aprile 1958 Iniziamo con il confutare l'ipotesi Marzo / Aprile 1958. Questa ipotesi così "anticipata" potrebbe avere una sua ragione solo nella presunzione che i primi albi della Seconda Serie gigante ebbero una periodicità inizialmente quasi trimestrale e poi bimestrale. Questo si confermerebbe nei 50 / 51 mesi che intercorrono dal marzo / aprile 1958 (primo numero), al maggio 1962 periodo in cui erano già usciti 22 numeri non datati. Poi, con il N. 23, la data divenne palese. A parte questo c'è invece un'altra contabilità proporzionale che non torna, come ha anche rilevato Raffaele De Falco, partendo dalla considerazione che il N. 6, avendo ancora in gerenza casa editrice Audace, deve per forza di cose essere uscito prima del cambiamento del nome in Araldo che avvenne i primi di gennaio 1960. Di conseguenza avremmo che in ben 21 / 22 mesi (da marzo/aprile 1958 a dicembre 1959) sarebbero usciti solo sei numeri! Una contabilità improbabile, neppure se fossero stati tutti trimestrali, tante è vero che poi, la stessa editoriale Mercury, quando esponendo le copertine degli albi Seconda Serie gigante nel volume 6°, è andata a ipotizzare le date presunte di uscita dei numeri senza data (e stranamente persino dei primi con data), si è trovata costretta a fornire un prospetto assolutamente inattendibile indicando addirittura con "data certa" il N. 15 ad agosto 1960, quando questo numero è il primo con la pubblicità del nuovo personaggio Zagor che venne pubblicato il 15.6.1961 e quindi ad agosto 1960 ancora non esisteva! Ed inoltre riporta altre date inattendibili come il mese di gennaio 1962 per il N. 23 che invece ha tanto di data in gerenza come giugno 1962, e la differenza è troppo ampia per ritenerlo un dato eccessivamente approssimato. Ma ancor più questa ipotesi così prematura nell'anno 1958 è smentita dal fatto che il primo numero, come del resto il secondo, ecc., riportano nel quarto di copertina la réclame di Un ragazzo nel far West con strillo 100 pagine! 50 Lire, e questa

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pubblicazione, come noto, iniziò a settembre del 1958 quindi nel marzo/aprile precedente ancora non esisteva e non è credibile che la si voleva reclamizzare ben cinque / sei mesi prima! Ed ancora, per dare una logica alle sue sequenze, la Mercury indica il N. 7 uscito ad Aprile 1959, ma la casa editrice Araldo, in gerenza su quel numero, ad aprile '59 non esisteva!

Ipotesi Aprile / Maggio (Giugno) 1959 Vediamo ora alcune incongruenze che presenta l' ipotesi Aprile / Maggio (Giugno) 1959 di Raffaele De Falco. Ci sembra una ipotesi molto più reale e convincente delle precedente, ma a nostro avviso non ancora pienamente attendibile. Ecco come la motiva De Falco, partendo da un presupposto, per la verità alquanto aleatorio, di un generico ricordo di Sergio Bonelli che indicava come data di uscita della Seconda Serie , la primavera. Secondo De Falco (opr. cit.), che avanza due ipotesi similari, l'editore Sergio Bonelli, forte dell'esperienza della Prima Serie gigante, ancora in edicola, lancia questa nuova collana nella primavera del 1959. Dopo circa un paio di mesi, quando gli arrivano i dati di vendita, abbastanza positivi, a giugno / luglio decide di ristampare questo N. 1 di cui infatti si trovano diverse versioni e quindi l'editore parte poi con una bimestralità, generica e non dichiarata. In alternativa a questa ipotesi De Falco ipotizza che questa serie, potrebbe anche essere partita direttamente ad agosto / settembre 1959. A favore di questo ci sarebbe il fatto che la pubblicità di Un ragazzo nel Far West, che trovasi anche sul N. 1 dei Tex gigante Seconda Serie, si trovava anche sull'Albo d'Oro N. 19 della settima serie, proprio di settembre 1959. E a proposito degli Albi d'Oro, De Falco fa anche notare che la stessa pubblicità era apparsa per la prima volta sull'Albo d'Oro N. 7 della sesta serie, datato 1 aprile 1959. Più indietro di così, non si potrebbe andare, osserva De Falco, al fine di contestare tutte le ipotesi di una uscita del primo numero della Seconda Serie gigante, prima di quella data (contesta quindi sia l'ipotesi ottobre / dicembre 1958 e, tanto più, quella marzo/ aprile 1958. Ma come diremo più avanti, non è detto che le cose stiano così. In ogni caso De Falco si sente quindi di asserire che il N. 1 , sia esso in una o due edizioni, è stato pubblicato tra l'aprile e il giugno 1959. In pratica egli contabilizzerebbe, da aprile / giugno 1959 a maggio 1962 (messe in cui uscì il N.22), l'uscita di 22 numeri in 36 / 38 mesi. Possiamo intanto osservare che queste considerazioni di Falco, sono però anche compatibili nel caso che la Seconda Serie gigante sia uscita tra i tre o cinque mesi prima della sua ipotesi marzo / giugno, ovvero sia invece uscita nel trimestre ottobre / dicembre 1958. In questo caso una prematura incompatibilità con la pubblicità sull'Albo d'Oro N. 7, dell'aprile 1959, è solo apparente, perché il fumetto Un ragazzo nel Far West era già uscito dal 1 settembre 1958 e quindi ogni pubblicità su altri albi, da quel momento in avanti, era naturale e possibile.

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Per l'Albo d'Oro N. 19 della settima serie, di settembre 1959, invece, il fatto che porti la pubblicità di Un ragazzo nel Far West, proprio come il N. 1 della Seconda Serie gigante, è poco significativo per attestare una loro contemporaneità di uscita, visto che Un ragazzo nel Far West era in edicola dal settembre dell'anno precedente, il 1958 (modificò il numero delle pagine riducendole da 100 a 80, e di conseguenze nelle sue réclame tolse lo strillo delle pagine solo nel 1962), la coincidenza della réclame in questi due albi, usciti, uno (il Seconda Serie gigante) nell'ultimo trimestre del 1958, e uno (l'Albo d'Oro) nel settembre 1959, è anche qui del tutto naturale e possibile e, come accennato, non è neppure detto, come afferma De Falco, che "più indietro di così", cioè dell'aprile 1959, ovvero di quando venne pubblicata la pubblicità di Un ragazzo nel Far West sull'Albo d'Oro N. 7 della sesta serie, datato 1 aprile 1959, non si potrebbe andare, perché appunto il N. 1 della Seconda Serie gigante, uscito alcuni mei prima, nel trimestre ottobre / dicembre 1958, potrebbe essere stato lui il primo a riportare quella pubblicità. In ogni caso, nel suo complesso, l'ipotesi di De Falco, potrebbe anche essere condivisibile, ma ha un punto debole. Egli infatti, per far quadrare i conti nella sua ricostruzione delle uscite (da pag. 306 del suo libro citato) deve, porre l'uscita del N. 6, intanto stiracchiandolo obbligatoriamente a novembre / dicembre 1959 e poi, di fatto, attestare che in quella fase iniziale e sperimentale della Seconda serie gigante, sarebbero usciti, da aprile / maggio (giugno) 1959, ben 6 albi in appena 6 / 7 mesi. Peggio ancora se pone l'uscita del N. 1 della Seconda Serie gigante a giungo 1959 perché, in tal caso, avremmo sei albi in 5 / 6 mesi. Per quella prima fase sperimentale, effettivamente troppi. Se poi la serie fosse iniziata ad agosto / settembre 1959 (l'altra sua ipotesi) le cose peggiorerebbero, avendosi l'uscita di sei albi in 2 o 4 mesi! Tutto è possibile, ma noi in mancanza di elementi assolutamente certi, dobbiamo cercare di riferirci più che altro al "probabile". Infine, se come sembra ha credito la quasi contemporaneità tra i numeri della Prima Serie gigante 1954, in particolare il suo N. 22, che non dovrebbe essere troppo distante dal primo numero della Seconda Serie gigante, sia pure con una certa elasticità di tempo (come abbiamo visto questo N. 22 della Prima serie, nel retro copertina reclamizza la novità del ritorno di Mefisto nelle Serie a striscia, ed è quindi allora ovvio che, sia se questo albo (più o meno a frequenza trimestrale) avesse annunciato la saga di Mefisto con un poco di anticipo, o sia che fosse quasi contemporaneo all'inizio di questa serie Mefisto che iniziò sulle striscette il 12 dicembre 1958), ne consegue che il primo numero della Seconda Serie gigante, appunto, non può essere troppo distante, dal mese di dicembre 1958.

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Il nostro parere definitivo che condivide l'ipotesi Ottobre / Dicembre 1958

Per i motivi su esposti, nella critica alle altre ipotesi di primogenitura, la nostra ipotesi definitiva, si avvicina, ma non è uguale a quella di Raffaele De Falco. Contrariamente a lui riteniamo infatti che ci siano tutti gli elementi per attestare l'uscita del primo numero del Tex gigante Seconda Serie La mano rossa, nel trimestre ottobre / dicembre 1958 (forse più verso il mese di ottobre) e quindi sposiamo questa cronologia del resto alquanto accredita tra i collezionisti. In sostanza, comunque, ci si distanzia dalla ipotesi di De Falco (aprile / giugno 1959) di soli 6, o massimo, ma improbabili, 8 mesi. Tutti i dati da noi precedentemente mostrati, infatti, non smentiscono questa ipotesi dell'ultimo trimestre 1958, ed inoltre la proporzione dei 22 numeri usciti, ovvero da ottobre / dicembre 1958 a maggio 1962 (poi abbiamo la certezza dell'uscita a giugno dell'albo N. 23 in edicola), nell'arco di 42 / 44 mesi ci sembra, per quei tempi, una proporzione, moltoto verosimile. Altrettanto verosimile è considerare uscito tra ottobre e novembre 1959, il N. 6 Doppio gioco, l'ultimo delle edizioni Audace, avendo così sei numeri in circa 10 / 11 mesi. In definitiva potremmo anche collocare il Tex gigante Seconda serie N. 6, l'ultimo come edizioni Audace, via Ferruccio 19, indifferentemente tra settembre e dicembre 1959, ottenendo sempre una periodicità, seppur discontinua, poco meno o poco più del bimestrale per questi sei numeri. L'ipotesi di primogenitura della Seconda Serie gigante a ottobre / dicembre 1958, quindi, si può dire che vede uscire il primo numero, più o meno, ad ottobre 1958 in contemporanea con la serie a strisce Oklaoma (edita dal 6 settembre al 5 dicembre 1958, che precede la serie a strisce Mefisto) e la 5a Serie degli Albi d'oro (perdurata da gennaio a dicembre 1958), forse nei numeri 19 e 20 di ottobre 1958.

Un altra quasi contemporaneità si ha con il N. 22 della Prima Serie gigante, che non può essere uscito troppo prima o troppo dopo il mese di dicembre 1958 nel quale si pubblicizza la saga di Mefisto pubblicata su gli albetti a striscia.

Dunque riferimenti importanti indicano proprio il trimestre ottobre / dicembre 1958:

1. La pubblicità sul N. 1 Seconda Serie gigante di Un ragazzo nel Far West uscito a settembre 1958 e quindi prima di quella data non si può andare;

2. il cambio di denominazione della Audace in Araldo, per cui entro la fine del 1959 tutti gli albi hanno ancora Audace, e quindi i primi sei numeri Seconda Serie gigante, tutti della Audace, indicano che sono usciti in quei 15 mei (da ottobre 1958 dicembre 1959, cme limiti massimi) e per la frequenza di uscite di quei primi numeri della Seconda Serie gigante, inizialmente sperimentale, quei 15 mesi sono un periodo congruo.

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PROSPETTO RIASSUNTIVO

Avremmo preferito evitare di cimentarci nell'arduo compito di ricostruire ipotetiche date di uscita dei primi 22 numeri, quelli senza periodicità e datazioni., ma ci sembrava doveroso azzardare anche noi questa formulazione, sia pure in via ipotetica. Praticamente, eccetto i primi sei numeri, che noi assegniamo a partire da ottobre 1958, mentre invece De Falco li fa partire da aprile / giugno 1959, per i restanti numeri senza data, né periodicità, cioè quelli dal N. 7 al N. 22, usciti entro maggio 1962, abbiamo la stessa proporzione di 22 numeri in sedici mesi, cosicché anche le indicazioni delle frequenze di uscita, appresso riportate non possono variare di molto.

NON DATATI E APERIODICI

1 - La Mano Rossa - presunto: ottobre 1958 2 - Uno contro venti - presunto: dicembre 1958 3 - Fuorilegge - presunto: febbraio / Marzo 1959 4 - L’eroe del Messico - presunto: aprile / maggio 1959 5 - Satania! - presunto: luglio 1959 6 - Doppio gioco - presunto: settembre / dicembre 1959

Dal n. 7 in avanti possiamo anche uniformarci alla ricostruzione di De Falco.13

7 - Il patto di sangue - presunto: gennaio / febbraio 1960 8 - Due contro cento - presunto: marzo / aprile 1960 9 - L’ultima battaglia - presunto: maggio / giugno 1960 10 - Il tranello - presunto: luglio / agosto 1960 11 - Il segno indiano - presunto: settembre / ottobre 1960 12 - Il figlio di Tex - presunto: novembre / dicembre 1960 13 - Tex l’intrepido - presunto: gennaio febbraio 1961 14 - La gola segreta - presunto: marzo / aprile 1961 15 - La montagna misteriosa - presunto: maggio / giugno 1961 16 - Il fuoco! - presunto: luglio 1961 17 - Gli sciacalli del Kansas presunto: - agosto 1961 18 - Dodge City - presunto: settembre / ottobre 1961 19 - La fine di Lupo Bianco - presunto: novembre / dicembre 1962 20 - Un piano ardito - presunto: gennaio / febbraio 1962 21 - Alba di sangue - presunto: marzo / aprile 1962 22 - Yampa Flat - presunto: maggio 1962 DATATI ORA IN GERENZA E BIMESTRALI 23 - Piutes! - giugno 1962 (da ora in avanti date in gerenza, con periodicità bimestrale, però non rispettata).

13 De Falco R. op. cit., pag. 306 e seg. In alcuni mesi estivi la frequenza di uscita è posta mensilmente.

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GERENZA CON DATA E BIMESTRALITA', NON DEL TUTTO OSSERVATA

24 - L'enigma del feticcio – Luglio 1962 25 - L'agguato – agosto / settembre 1962 26 - Frecce nere - settembre / ottobre 1962 27 - Assedio al Posto N. 6 – ottobre / novembre 1962 28 - Un vile attentato - novembre / dicembre 1962 29 - Il Cojote nero - gennaio / febbraio 1963 30 - Old Pawenee Bill - marzo / aprile 1963 DATATI IN GERENZA E MENSILI

31 - La mesa verde - maggio 1963 (periodicità mensile attestata in gerenza e, da ora in avanti, rispettata).