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SOMMARIO
SOMMARIO 1
1.- PREMESSA 2
2.- STATO DI FATTO 2
2.1- PLANIMETRIA 4
2.2- PLANIMETRIA PROSPETTI E SEZIONI 5
2.3- DANNI STERUTTURALI RILEVATI 6
2.4- DANNI RILEVATI SU ELEMENTI NON STRUTTURALI 7
2.5- MECCANISMI STRUTTURALI 7
3.- INTERVENTI DI PROGETTO 8
3.1- GLI OBBOETTIVI DEL PROGETTO 8
3.2.- I CRITERI E GLI INTERVENTI DEL PROGETTO 8
4.- NORMATIVA DI RIFERIMENTO 10
5.- CARATTERISTICHE DEI MATERIALI 10
6- AZIONI SULLE STRUTTURE 11
7- AZIONI SISMICHE 12
8- MODELLO PRELIMINARE 12
9.- QUADRO ECONOMICO 22
10.-COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DI FATTIBILITA’ 23
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RELAZIONE STUDIO GENERALE DI INTERVENTO
1.- PREMESSA
La presente relazione riguarda la situazione strutturale del complesso Polisportivo
Comunale di San Felice sul Panaro oltre a uno studio di fattibilità per la riparazione
dei dissesti causati dai sismi del maggio-giugno 2012 e per la riabilitazione del
complesso.
Sono stati eseguiti rilievi geometrici costruttivi e strutturali, è stata eseguita una prima
ricognizione dei dissesti e dei danni provocati dal sisma e dei vizi esecutivi. Sulla base
delle evidenze dei rilievi e di una prima serie di analisi e verifiche strutturali e
sismiche, viene dunque formulata una serie di indicazioni progettuali strutturali e di
fattibilità tecnico-costruttiva ed economica relative alla riparazione e al miglioramento
strutturale sismico del complesso.
Il territorio comunale rientra dal punto di vista sismico nel “Distretto
Sismico” della Pianura Padana, e risulta localizzato proprio nell’area più colpita dai
recenti eventi sismici, di cui i principali, verificatisi il 20-05-2012 ed il 29-05-2012.
2.- STATO DI FATTO
Il fabbricato in oggetto, originariamente un opificio, risulta destinato a complesso
Polisportivo Comunale. Contiene al suo interno varie palestre, sale sportive (basket,
calcetto, bocciodromo, tennis tavolo) oltre a locali ufficio, locali tecnici, depositi,
garage e un bar.
L’impianto del fabbricato risulta derivare da due capannoni industriali che nel seguito
chiameremo Corpo A di dimensioni in pianta 68.50x21.10m e altezza massima 10.4m
e Corpo B di dimensioni in pianta 68.85x20.85m e altezza massima 10.4, realizzati
negli anni ‘30.
I due corpi sono disposti paralleli lungo il lato maggiore, distanziati tra loro di circa
7.0 m.
I due corpi principali presentano fondazioni in c.a. di profondità circa 70cm dal piano
di campagna.
Le strutture verticali sono realizzate in murature di laterizio pieno con frequenti
pilastri-lesene in laterizio. Il mattone pieno ha dimensioni 13*6*27.
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Lo spessore dei muri è essenzialmente a due teste con lesene di larghezza 60cm e
spessore 14cm all’esterno e 14 o 42cm all’interno. Il timpano ovest del corpo B
presenta in sommità lesene cave e il timpano di spessore 12 cm. Il timpano ovest del
corpo A presenta spessore muro pari a 37cm e lesene est=16cm, int=8cm.
La copertura si presenta in solaio tipo sap con struttura voltata a “botte” con catene in
tondo di acciaio φ 30mm.
Nella trasformazione da opificio a complesso ad uso pubblico, negli anni ’80 i due
corpi di fabbrica sono stati uniti con un corpo intermedio (Corpo C) di dimensioni
68x7.0m realizzato in struttura metallica con solaio intermedio di piano in solaio tipo
predalle, e copertura metallica.
All’interno dei due corpi principali, nelle parti centrali, fu inserito un impalcato
intermedio su nuove strutture intelaiate in c.a.. Tali impalcati intermedi presentano
travi in spessore e fuori spessore in c.a. e solai in laterocemento.
A nord e a sud dei corpi principali, sono presenti due ampliamenti laterali.
Il Corpo A è dotato sul prospetto sud (ingresso bar) di un corpo annesso originale D,
monopiano, originariamente usato come per lo scarico delle merci, con struttura in
muratura, solaio di copertura tipo SAP su travi fuori spessore in c.a.. Tale corpo
laterale è interconnesso con alcuni ampliamenti successivi (D1-2-3). Una prima
struttura sostiene un impalcato intermedio all’interno di quello originale, con solaio in
laterocemento (realizzato per creare al piano primo delle nuove sale destinate ad uffici
e locali tecnici). Le strutture verticali al piano terra sono in parte in profili metallici
(D1: parte ovest-ingresso bar) e in parte (D2: parcheggio ambulanze) in struttura
intelaiata in c.a..
In tempi relativamente recenti inoltre si è realizzato il corpo ascensore (D3)
completamente in c.a. con scale metalliche.
Il Corpo B è dotato, lateralmente a nord, di una struttura in ampliamento di dimensioni
5.45x8.25m (E), con strutture verticali metalliche al piano terra, e muratura al piano
primo. Ne risulta un annesso a portico aperto al piano terra con locali tecnici al piano
primo. Il solaio di piano in predalles poggia su travi metalliche. La copertura è in
copponi prefabbricati appoggiate sulle strutture murarie del piano.
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2.1 PLANIMETRIA
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2.2 – PLANIMETRIA PROSPETTI E SEZIONI
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2.3.- DANNI STRUTTURALI RILEVATI
Il complesso, in conseguenza degli eventi sismici del maggio 2012 ha subito danni
strutturali diffusi di varia entità che hanno pregiudicato la sua agibilità senza
comunque rilevare crolli di elementi strutturali, fatta eccezione per alcune limitate
porzioni murarie in particolare in corrispondenza dei timpani dei corpi A e B e per
elementi di strutture secondarie (controsoffitti, impianti....).
I due corpi di fabbrica principali A e B risultano quindi danneggiati in particolare in
corrispondenza delle pareti trasversali, sui lati corti.
Le pareti in oggetto sono costituite da mattoni pieni in 2 teste dello spessore quindi
pari circa 27-28cm più l’intonaco con lesene come sopra indicato.
Le parti sommitali dei timpani delle pareti di testata, (sempre a 2 teste ad eccezione del
timpano ovest del corpo B ad 1 testa ) risultano particolarmente danneggiate per
effetto dell’assenza di interconnessione con il solaio voltato di copertura. L’assenza di
collegamento e di contenimento da parte del solaio soprastante, l’assenza di un
cordolo, hanno fatto venir meno il vincolo sommitale di tali pareti consentendo
deformazioni macroscopiche fuoripiano e il danneggiamento delle strutture come la
sconnessione muraria e provocando in definitiva il venir meno del comportamento
scatolare.
Alla base delle pareti perimetrali si rileva la presenza del “taglio antirisalita di
umidità”. e che. Tale discontinuità, che interessa le murature ma non le lesene, risulta
essere stata interessata dalle azioni sismiche e presenta pur limitate sconnessioni.
Tra le quattro pareti di testata quella maggiormente lesionata è quella del corpo A lato
est (filo X5), parete modificata recentemente, con nuove aperture ed un passaggio
centrale che ne hanno compromesso l’originale efficienza strutturale. Le maggiori
lesioni in tale parete sono collocate nelle zone critiche tra le aperture della parete
stessa.
Per i due corpi principali non si rilevano particolari danneggiamenti nelle pareti sui lati
lunghi.
Il corpo C di collegamento non risulta presentare evidenti segni di danneggiamento,
così come le strutture interne in c.a. realizzati per i nuovi solai di piano interni.
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L’ampliamento esterno realizzato sul corpo B risulta essere stato interessato da un
notevole spostamento relativo rispetto il corpo di fabbrica principale. Tale
spostamento ha creato danni alle strutture murarie del piano primo e risulta ancora
visibile in sommità e a livello del solaio probabilmente per la presenza di macerie
all’interno del punto di separazione. Si osserva che le strutture metalliche verticali del
piano terra non risultano deformate permanentemente, sintomo questo di una
deformazione elastica della struttura.
Le analisi qualitative, effettuate in sito, hanno rilevato che la qualità dei mattoni pieni
è buona secondo la migliore tradizione regionale di produzione di laterizio. Non così
per le malte interposte tra i mattoni, spesso di granulometria fine e legante debole, in
qualche caso, incapace di aderire e di legare con le superfici in laterizio e di assicurare
un’adeguata connessione con i mattoni.
2.4.- DANNI RILEVATI SU ELEMENTI NON STRUTTURALI
I danneggiamenti sugli elementi non strutturali si sono rilevati principalmente sui
controsoffitti delle varie palestre e sale.
I controsoffitti sono realizzati in eraclit dello spessore di circa 3.5cm e posizionati su
una struttura metallica in alluminio appesa attraverso tiranti in filo di ferro al fondello
in laterizio del solaio voltato della copertura.
Durante gli eventi sismici circa il 25% i pannelli sono crollati insieme, in alcuni casi,
alle rispettive strutture metalliche di sostegno.
2.5.- MECCANISMI STRUTTURALI
I danni e i dissesti rilevati hanno consentito di individuare i meccanismi
sismoresistenti principali (e i cinematismi di collasso possibili) e secondari. Il
meccanismo principale è costituito dalle strutture scatolari monopiano dei due corpi A
e B in muratura di mattoni pieni con lesene. Ciascuna di tali strutture risulta dotata di
copertura voltata a “botte” con solaio tipo sap - “Cirex” impostato su cordoli
longitudinali di base tra loro collegati con catene in acciaio in grado di compensare la
spinta della volta. Le azioni sismiche in gioco, nell’ambito delle accelerazioni previste
dalla norma per il sito, non sembrano poter comportare l’inversione della
sollecitazione di trazione sulle catene o altri tipi di instabilità di forma per il tipo di
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struttura voltata in oggetto, ed in ogni caso vengono effettuate le verifiche del caso
oltre a quelle di resistenza flessionale e membranale/graticcio della struttura stessa. Le
azioni sismiche sono tuttavia in grado di mettere in oscillazione i piani di
controsoffitto oltre alle lunghe catene metalliche della copertura voltata con fenomeni
di sconnessione membranale e crolli locali per i piani di controsoffitto e fenomeni
vibrazione macroscopica con sollecitazioni instabili ed impulsive per le catene
metalliche libere.
3.- INTERVENTI DI PROGETTO
Il progetto di riabilitazione del complesso consegue dalla situazione costruttiva e
strutturale dello stato di fatto, dalle destinazioni d’uso pubbliche esistenti e certamente
dal quadro dei dissesti e dei danni provocati dai sismi del maggio-giugno 2012 e dal
comportamento dell’organismo strutturale da questi rappresentato.
3.1.- GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
La mole del complesso, la configurazione ordinata e dei corpi originali e la
concezione, tutto sommato, compatibile dei corpi di interconnessione, il
comportamento espresso durante il sisma, i danni limitati subiti, e la possibilità di
eseguire operazioni di riparazione semplici e compatibili, hanno suggerito, quale più
ragionevole, una prima soluzione conservativa del complesso avente come obiettivo la
riparazione del complesso e il miglioramento sismico dei meccanismi globali e locali
della struttura e degli elementi secondari.
3.2.- I CRITERI E GLI INTERVENTI DEL PROGETTO
In questa prima fase si è pervenuti ad una configurazione articolata di interventi di
riparazione, parziali sostituzioni, rinforzi e consolidamenti di elementi principali
strutturali e secondari, interventi volti a non modificare essenzialmente il
comportamento originale del complesso ma a migliorarlo assicurando maggiore
resistenza ai vari elementi e collaborazione tra gli stessi mediante adeguati
collegamenti al fine di conseguire un miglioramento sismico complessivo, globale e
locale del comportamento scatolare d’insieme. Attraverso l’ottimizzazione degli
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interventi si cercherà di ottenere un grado di miglioramento effettivo più vicino
possibile all’adeguamento sismico.
Gli interventi previsti in questa prima fase, sono i seguenti:
1. Scavo in fondazione e realizzazione di cordolo perimetrale di fondazione con
nicchie di ancoraggio a coda di rondine o perforazioni armate.
2. Demolizione di muratura danneggiata andante e ricostruzione di muratura
ordinaria e armata portante andante e in breccia con cordoli verticali ed
orizzontali di confinamento organizzati a graticcio.
3. Riparazione e consolidamento di murature mediante demolizioni in breccia e
demolizione parziale di lesene in muratura e formazione di nicchie per la
successiva ricostruzione. Ricostruzione di lesene in c.a. e cordoli in breccia di
confinamento organizzati a graticcio. Realizzazione di cordoli (tra la sommità
dei muri di testa e l’intradosso del solaio voltato di copertura).
4. Consolidamento di pareti (pareti trasversali da conservare e parti centrali delle
pareti longitudinali) mediante rimozione di intonaci, rimozione con
idropulitrice di malta degradata dalle fughe, applicazione di rete strutturale in
fibra di vetro rivestita in resina epossidica alcali-resistente, o rete in inox, e
realizzazione di intonaco strutturale tipo betoncino reoplastico, compatibile
chimicamente con le murature esistenti, con fibre antiritiro e modulo elastico
calibrato.
5. Realizzazione di telai integrativi in c.a. e acciaio in corrispondenza dei corpi
laterali (D-E).
6. Realizzazione di pittura interna traspirante ed esterna ai silicati o altro.
7. Riparazione controsoffitto mediante sostituzione di pannelli, pendini,
realizzazione di giunti deformabili perimetrali per la dilatazione, sistemi
anticaduta, applicasione di rete di sicurezza per sospensione di eventuali fogli
in distacco. Applicazione di collegamenti trasversali e longitudinali adeguati a
evitare o a smorzare l’oscillazione indipendente e libera da parte di soffitti e
catene metalliche del solaio voltato.
8. Posa in opera di collegamenti in acciaio tra cordoli esistenti di copertura e
cordoli nuovi o esistenti delle pareti trasversali.
9. Modifica e riparazione di impianti tecnologici, elettrici, meccanici.
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10. Eventuali integrazioni all’isolamento termico di pareti e coperture, e
integrazioni e modifiche essenziali agli impianti potranno essere previsti previa
integrazione dell’importo lavori.
4-NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La presente relazione è redatta in conformità alle seguenti Leggi e Normative:
- Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 14 gennaio 2008 –
Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni.
- Circolare Ministero Infrastrutture e Trasporti 2 febbraio 2009 n°617 – Istruzioni per
l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto
Ministeriale 14 gennaio 2008.
5-CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
- CALCESTRUZZO:
- 1. fondazioni classe Rck 300, classe di esposizione 2A, classe di lavorabilità S5.
- 2 pilastri, pareti, cordoli, travi, solai e solette Rck 350, classe di esposizione 2B,
classe di lavorabilità S5
inerti assortiti di diametro massimo 25mm (fondazioni), 20 mm (solette, travi,
cordoli, ….)
provenienti da impianti di estrazione e lavaggio. Cemento portland 325
- ACCIAIO:
Acciaio per c.a.: barre tonde ad aderenza migliorata tipo FeB44k (C.S.)
ff
y
y k,
.≤ 135 ff
t
y medio
⎛
⎝⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟ ≥ 113.
- ACCIAIO PER CARPENTERIA: tipo Fe430
- GIUNZIONI BULLONATE:
- viti classe 8.8 dadi classe 8;
- barre filettate zincate, classe di resistenza 8.8 o equivalente;
- GIUNZIONI SALDATE:
saldature di II classe
- ANCORAGGI:
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- ancoraggi con iniezione di malta a ritiro compensato tipo EMACO S55
- ancoraggi con iniezioni di resina epossidica tipo Hilti HIT RE 500 TERRENO
Durante gli scavi di fondazione dovranno comunque essere verificate le ipotesi di
progetto e le effettive caratteristiche del terreno di fondazione.
6- AZIONI SULLE STRUTTURE
Vengono di seguito analizzate le azioni verticali ed orizzontali agenti sulle strutture in
esame, al fine di verificare i principali elementi di progetto.
IMPALCATO DI COPERTURA 1 ad arco α= 15 copertura in lamiera g1 15 daN/mq isolante g2 5 daN/mq struttura g3 240 daN/mq controsoffitto e impianti g5 50 daN/mq CARICO PERMANENTE Σgi 310 daN/mq CARICO ACCIDENTALE neve 120 daN/mq CARICO STATICO g/cosα+q in proiezione 441 daN/mq
IMPALCATO DI COPERTURA 2 in lamiera α= 15
copertura in lamiera g1 15 daN/mq isolante g2 5 daN/mq struttura g3 50 daN/mq controsoffitto e impianti g5 50 daN/mq CARICO PERMANENTE Σgi 120 daN/mq CARICO ACCIDENTALE neve 120 daN/mq CARICO STATICO g/cosα+q in proiezione 244 daN/mq SOLAO DI PIANO pavimentazione g1 50 daN/mq massetto g2 100 daN/mq solaio g3 350 daN/mq controsoffitto e impianti g5 50 daN/mq CARICO PERMANENTE Σgi 550 daN/mq CARICO ACCIDENTALE q Cat. C3 palestre 500 daN/mq CARICO STATICO g+q 1050 daN/mq CARICO ACCIDENTALE SCALE q 500 daN/mq Struttura muraria 2000 daN/mc Strutture monolitiche in c.a. 2500 daN/mc
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7- AZIONI SISMICHE
Ai fini della valutazione delle azioni sismiche sulla struttura si considerano i seguenti
parametri:
Localizzazione San Felice sul Panaro:
Latitudine: 44.8311 Longitudine: 11.1436
Vita nominale dell’opera: Vn=50anni
Classe d’uso dell’opera: III (cu=1.5)
Vita di riferimento dell’opera : Vr=1.5x50=75anni
Categoria del sottosuolo : D
Categoria topografica: T1
8- MODELLO PRELIMINARE
PREMESSA
Gli interventi previsti sono stati progettati sviluppando vari modelli di calcolo con due
programmi di calcolo riassunti nel Sismicad 10.12 e Straus 7.
I due modelli di confronto servono per la validazione reciproca dei modelli di calcolo al fine di
valutare esattamente i periodi della struttura con le relative accelerazioni e quindi azioni
sismiche applicate. In fase finale si valideranno i risultati con un calcolo manuale delle azioni
sismiche e dei risultati delle verifiche.
Nel seguito si procede ad una illustrazione dei modelli preliminari sviluppati.
Modello Sismicad
Gli interventi previsti sono stati progettati e verificati utilizzando un primo modello globale
elastico lineare nello spazio mediante il programma agli elementi finiti SISMICAD 11.12. Il
modello agli elementi finiti comprende le fondazioni, la struttura a pareti in muratura con
lesene e i solai di piano in soletta e il piano di copertura in c.a. semplificato come piano.
La struttura a pareti in muratura è stata modellata con elementi di tipo plate ed elementi tipo
beam per i le travi. La struttura è stata bloccata alla base per massimizzare le azioni sulle
strutture verticali.
Nel modello non sono stati inseriti modellati i solai con comportamento membranale per gli
spessori di cappe previsti sui solai in questo caso 4cm per il piano primo e copertura.
I carichi relativi agli impalcati (tratti da analisi dei carichi al capitolo 2) sono stati introdotti
per aree di influenza, quelli relativi ai pesi degli elementi strutturali sono valutati in maniera
automatica dal programma di calcolo.
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Nelle pagine a seguire si riportano nell’ordine: alcune immagini del modello, un estratto del
file di input-output del modello.
Risultati azioni sismiche modello Sismicad Fattore di struttura q=2.7
Bilancio in condizione di carico: Sisma X SLV
Contributo Fx Fy Fz Applicate 580088.412 0 0Reazioni -580088.412 0 0
Bilancio in condizione di carico: Sisma Y SLV
Contributo Fx Fy Fz Applicate 0 580088.412 0Reazioni 0 -580088.412 0
Corpo A
Corpo B
Corpo C
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Risultati delle sollecitazioni sulle murature
SLV Sollecitazioni inviluppo Fzz
SLV Sollecitazioni inviluppo Foz
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Sisma in direzione Y deformazioni pareti
Sisma in direzione X deformazioni pareti
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Modello Straus
Gli interventi previsti sono stati progettati e verificati utilizzando un secondo modello elastico
lineare nello spazio, parziale per un solo corpo mediante il programma agli elementi finiti
STRAUS7.
Il modello comprende la struttura muraria, i solai di piano e le fondazioni. La struttura
muraria è stata modellata con elementi di tipo plate 4 e 3 nodi, mentre i solai e la
struttura di fondazione con elementi di tipo beam. La modellazione dei solai di piano e
di copertura è stata realizzata con elementi beam svincolati alle estremità alle rotazioni
a modellare le travi in acciaio in semplice appoggio ed elementi tipo plate a modellare
la cappa in c.a..
Il modello è stato bloccato alla base realizzando una analisi dinamica che ha
evidenziato i modi fondamentali di vibrazione e successivamente le accelerazioni
previste sulle varie parti strutturali.
MODE PARTICIPATION Mode Frequency Modal Mass PF-X PF-Y PF-Z (Hz) (Engineering) (%) (%) (%) 1 4.353E+00 1.901E+02 0.037 6.170 11.360 2 4.579E+00 3.963E+01 17.680 0.271 0.000 3 4.623E+00 4.200E+01 1.007 3.882 0.055 4 4.861E+00 1.363E+02 0.012 44.265 5.440 5 5.065E+00 4.937E+01 0.015 3.571 0.121 6 5.405E+00 5.161E+01 0.001 0.350 0.148 7 5.657E+00 5.145E+01 0.001 0.000 0.000 8 5.738E+00 1.045E+02 0.002 4.616 0.478 9 5.864E+00 2.082E+01 0.008 0.071 0.014 10 5.906E+00 2.101E+01 0.000 0.008 0.005 ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 169 3.450E+01 4.965E+00 0.018 0.034 0.090 170 3.453E+01 6.578E+00 0.001 0.004 0.004 171 3.457E+01 5.721E+00 0.167 0.005 0.012 172 3.473E+01 1.006E+01 0.000 0.004 0.005 173 3.498E+01 6.056E+01 0.003 0.000 0.161 174 3.514E+01 1.357E+01 0.004 0.006 1.071 175 3.523E+01 3.712E+01 0.000 0.030 4.597 176 3.532E+01 6.252E+00 0.015 0.000 0.261 177 3.548E+01 2.420E+01 0.001 0.001 0.022 178 3.557E+01 3.400E+01 0.004 0.007 0.005 179 3.574E+01 5.099E+00 0.030 0.003 0.087 180 3.590E+01 1.655E+01 0.003 0.003 0.277 ------------------------------------------------------------ TOTAL MASS PARTICIPATION FACTORS 87.985 92.224 37.798
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Spostamenti DY
Steress YZ
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Stress ZZ
Modo principale 4.860 Hz
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VERIFICA PRELIMINARE MURATURE Le murature esistenti sono della tipologia riconducibile ai valori tabellati delle NTC08
come “Murature in mattoni pieni e malta di calce”.
TAB. C8A.2.1 Valori di riferimento per i parametri meccanici delle murature
TAB. C8A.2.2 Coefficienti correttivi dei parametri meccanici
Gli interventi previsti in progetto consistono nella applicazione di intonaco armato con
doppia rete in fibra di vetro con frequenti connessioni trasversali.
Le murature così consolidate prevedono dei coefficienti correttivi che sono pari a 1.5
per l’intonaco armato ed 1.3 per le connessioni trasversali, quindi il coefficiente
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migliorativo da applicare sulle murature risulta di 1.3*1.5=1.95 da applicare ai valori
medi delle caratteristiche delle murature. Se consideriamo eventualmente oltre alle
lesene centrali anche possibili cordoli verticali in breccia consideriamo un coefficiente
amplificativo di 1.5, con un miglioramento delle condizioni esistenti di
1.95*1.5=2.925
Nel seguito ri riportano dei calcoli preliminari di verifica semplificata delle pareti in
direzione trasversale la maggiormente lesionata durante il sisma.
STIMA DELLE TENSIONI LIMITE DI RIFERIMENTO PER LA VERIFICA DELLE MURATURE daN/cm² σo = var. tensione di compressione fk= 30 pietrame esistente fk= 40 pietrame esistente iniettato fk= 50 muratura doppio UNI 1)τk = 2,40 resistenza car. a taglio muratura doppio UNI 2) fvk0 = 0,07*fk = 0,07*50 = 3,50 resistenza car. a taglio muratura doppio UNI e confinata 3) fvκ0 =0,02*fk = 0,02*35 = 0,70 pietrame in mattoni pieni 4) fvk0 = 0,02*fk = 0,02*35*2,925 = 2,05 pareti in mattoni pieni con rete e cordoli di confinamento
VERIFICA DELLE PARETI MAGGIORMENTE SOLLECITATE SOLLECITAZIONI DI PROGETTO
Momento flettente Azione assiale Taglio
com
b.
Md Nd Vd daNcm daN daN
stato di fatto 0 93744 96681 progetto 0 93744 96681
DATI GEOMETRICI PARETE
spessore parete Lunghezza
parete Area parete t l A
cm cm cmq 35 1860 6510035 1860 65100
RESISTENZE DI PROGETTO
VERIFICHE A TAGLIO
fd fv0d fvd Taglio
resistente Vrd Vrd/Vd
daN/cmq daN/cmq daN/cmq daN 15,0 0,35 0,93 60282,60 0,62 stato di fatto 15,0 1,02 1,60 104143,73 1,08 progetto
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Si osserva come con un livello di conoscenza LC3 si ottiene un incremento di
resistenza della parete che porta all’adeguamento della parete trasversale per tale
meccanismo di rottura.
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9.- QUADRO ECONOMICO
QUADRO ECOOMICO
PROGETTO
€ €
Primo stralcio corpi lato Est 300.000,00
Secondo stralcio corpi lato Ovest 300.000,00
A.- LAVORI TOTALI A BASE D'ASTA 600.000,00
Importo lavori soggetto a ribasso 571.209,40
Oneri per la sicurezza (non sogg. Ribasso) 28.790,60
B.- SOMME A DISPOSIZIOE DELL'AMMIISTRAZIOE
b1.-spese tecniche 10% di A 60.000,00
[comprese CNPAIALP e IVA] ,
b4.- IVA 10% su (A) 60.000,00
b5.- Imprevisti e arrotondamenti 5,00% 30.000,00
Totale somme a disposizione 150.000,00 150.000,00
TOTALE LAVORI (A+B) 750.000,00
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10.- COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DI FATTIBILITA’
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEL PROGETTO DI FATTIBILITA'
€/mc €
1
c.a. 566,4 0,2 113,28 400,00 45.312,00
varie 12.000,00
2
muratura e c.a. 380 0,38 144,40 500,00 72.200,00
intonaco 380 2 760,00 30,00 22.800,00
3
muratura e c.a. (rifacimento lesene) 570 0,12 68,40 550,00 37.620,00
rete rinforzo 570 2 1.140,00 50,00 57.000,00
intonaco 570 2 1.140,00 30,00 34.200,00
4
muratura e c.a. 12,0*7,0*4 336 0,12 40,32 600,00 24.192,00
intonaci 336 336,00 55,00 18.480,00
5
carpenteria metallica 1092 7,85 8.572,20 7 60.005,40
6
controsoffitti 3300 1 3.300,00 40 132.000,00
Scavo a tratti per sottomurazione Scavo a tratti per sottomurazione
eseguito a mano e/o con mezzi meccanici in terreno di qualsiasi natura e
consistenza, esclusa la roccia da mina, compreso l'eventuale uso di pompa
per lo smaltimento di infiltrazioni d'acqua ed escluso l'abbattimento della
eventuale falda con impianti tipo well-point, compresa inoltre la protezione
delle pareti dello scavo, l'estrazione dei materiali, il loro sollevamento, il
carico, trasporto a rifiuto dei materiali di risulta in pubblica discarica ed
escluso il rinterro, nonché corrispettivi per diritti di discarica.
Demolizione e ricostruzione muro testata est A. Demolizione di muratura
danneggiata andante e ricostruzione di muratura ordinaria e armata
portante andante e in breccia con cordoli verticali ed orizzontali di
confinamento organizzati a graticcio.Demolizione di muratura eseguita in
breccia Demolizione di muratura eseguita in breccia a sezione obbligata,
per murature in pietrame, ciottoloni, mattoni e laterizi di qualsiasi genere o
comunque miste, come alla voce B.02, compresi l'onere per lasciare i
gli eventuali necessari ammorsamenti, l'eventuale ripristino delle
spallette e degli spigoli e le puntellazioni; misurazione al netto del vano
di apertura creato.
Consolidamento muri long. parte centrale
collegamenti e rinforzi longitudinali. Posa in opera di collegamenti in acciaio
tra cordoli esistenti di copertura e cordoli nuovi o esistenti delle pareti
trasversali. Comprese travi tralicciate a sstegno dei nuovi impianti,
realizzazione di sistemi di controventamento metallici.
Riparazione controsoffitti e reti di protezione. Riparazione controsoffitto
mediante sostituzione di pannelli, pendini, realizzazione di giunti deformabili
perimetrali per la dilatazione, sistemi anticaduta, applicasione di rete di
sicurezza per sospensione di eventuali fogli in distacco. Applicazione di
collegamenti trasversali e longitudinali adeguati a evitare o a smorzare
l'oscillazione indipendente e libera da parte di soffitti e catene metalliche del
solaio voltato.
Consolidamento muri testate. Riparazione e consolidamento di murature
mediante demolizioni in breccia e demolizione parziale di lesene in
muratura e formazione di nicchie per la successiva ricostruzione.
Ricostruzione di lesene in c.a. e cordoli in breccia di confinamento
organizzati a graticcio. Realizzazione di cordoli (tra la sommità dei muri di
testa e l'intradosso del solaio voltato di copertura).
7
mq 760 40 30.400,00
8 25.000,00
TOTALE IMPORTO LAVORI SOGGETTI A RIBASSO (STRALCI 1+2) 571.209,40
Compreso oneri di sicurezza
9
a corpo 1 25.000,00
10 3.790,60
TOTALE IMPORTO ONERI DI SICUREZZA (STRALCI 1+2) 28.790,60
Compreso oneri di sicurezza
TOTALE IMPORTO LAVORI (STRALCI 1+2) 600.000,00
Modifica strutture di sostegno impianti tecnologici, elettrici, meccanici.
Oneri vari di sicurezza
Noleggio ponteggio (sistema a telaio) Noleggio ponteggio (sistema a telaio)
esterno di facciata, o interno, in struttura metallica tubolare prefabbricata,
quando l’altezza supera i 4,50 m dal piano di posa, compresi i pezzi
speciali, palancolato di ponte e sottoponte in tavole di abete, spessore 50
mm, o tavola metallica prefabbricata, doppio parapetto, protezioni usuali
eseguite secondo le norme di sicurezza vigenti in materia, mantovane,
ancoraggi, montacarichi, scale di servizio ed ogni altro onere e magistero
per dare l’opera finita a perfetta regola d’arte, compresi il trasporto,
montaggio, smontaggio e ritorno a deposito e la protezione esterna con
rete plasticata con i necessari rinforzi; incluso il nolo per il periodo di durata
dei lavori e, comunque, non oltre i 3 mesi, valutato a superficie di facciata.
Realizzazione di pittura interna traspirante ed esterna ai silicati o altro.