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SVILUPPARE LA COMPETENZA LESSICALE.
IL LESSICO DELLE DISCIPLINE
Gabriella Ravizza
Aulla, 20 giugno 2017
Contenuti della presentazione
• Il “salto discorsivo” tra lingua comune e lingua veicolo di conoscenza
• Un’ idea di lingua e un’ idea di apprendimento
della lingua
• Lo sviluppo della competenza lessicale:
il vocabolario di base, i linguaggi delle discipline
• Piste di lavoro in classe
L’approccio alle diverse discipline
- sul piano cognitivo attiva processi mentali nuovi e diversi
- sul piano linguistico fa accedere il bambino a un lessico
meno referenziale e meno “ambiguo” rispetto alle parole
della lingua comune.
(A.A. Sobrero, 2009)
La lingua per l’insegnamento e l’apprendimento
[…]
riinvia a un uso della lingua
più specializzato, più formale e necessario alla
riflessione, alla concettualizzazione e al confronto
delle idee.
Consiglio d’Europa, 2016:12
«Gli allievi sono in grado di usare la lingua per
scopi sociali e informali - relativamente alla loro
età ma devono poterla utilizzare per
- apprendere i differenti contenuti disciplinari
- esprimere la loro comprensione
- poter interagire con gli altri sul significato e
sulle implicazioni di ciò che apprendono.»
Lingua di scolarizzazione
la principale lingua nazionale o regionale dominante nell’insegnamento (più lingue di scolarizzazione possono essere usate in uno stesso sistema educativo)
le caratteristiche linguistiche delle discipline scolastiche e gli aspetti della competenza linguistica che sono valutati o richiesti dalla scuola.
La lingua di
scolarizzazione
spesso non è la
prima lingua
per molti allievi
Ci può aiutare anche la distinzione -nota ai docenti di italiano L2 -
introdotta da Cummins (Cummins, 1979) tra
- BICS (Basic Interpersonal Communication Skills)
- CALP (Cognitive Academic Language Proficiency)
Una lingua per comunicare
e una lingua per studiare Le BICS rappresentano la competenza linguistica
necessaria per affrontare e superare le difficoltà
legate alla comunicazione interpersonale
le CALP sono invece l’espressione della competenza
linguistica indispensabile per operazioni
cognitivamente superiori (confrontare, instaurare
relazioni logiche, fare sintesi, argomentare,
esprimere relazioni causali e temporali, ecc..).
Queste ultime sono trasversali a tutte le
discipline e svolgono un ruolo centrale nella
riuscita scolastica.»
Bosc. F, 2012. Fare italiano con storia e geografia. Come affrontare la lingua delle discipline :
43. 44
Bosc. F.
2012
La funzione cognitiva del linguaggio
Il linguaggio non è solo un mezzo di comunicazione,
ma è per il bambino «una sorta di strumento per rappresentare,
categorizzare e spiegare ciò che gli sta intorno, è insomma
un modo per venire a conoscenza del mondo
e per comunicare e condividere con gli altri esseri umani suoi
simili contenuti, esperienze, pensieri, emozioni, desideri ecc.»
Basile G. 2012 La conquista delle parole. Roma: Carocci. p.36
“Vi è coralità e socialità non solo del funzionamento,
ma prima ancora, dell’apprendimento delle lingue,
anzi dell’apprendimento in generale.
Non cresciamo in solitudine,
e sviluppiamo le nostre capacità, le nostre coscienze e
conoscenze in un rapporto continuo con gli altri.”
Lo spazio linguistico, oggi
L’apprendimento della lingua avviene oggi in uno spazio
antropologico caratterizzato da una varietà di elementi:
-la persistenza, anche se diversificata, della dialettofonia
-la ricchezza e la varietà delle lingue minoritarie
-la compresenza di più lingue di tutto il mondo
-la presenza dell’italiano parlato e scritto […] con marcate
varianti regionali.
(Indicazioni 12:36)
(Berruto 1993:12)
Asse diamesico
(il mezzo: parlato-scritto)
Asse diastratico
(lo strato sociale di cui fa
parte il parlante)
Asse diafasico
(la situazione comunicativa:
dal massimo di formalità
al massimo di informalità)
*registri
*sottocodici
Le varietà della lingua
(Berruto 1993:12)
Asse diamesico
(il mezzo: parlato-scritto)
Asse diastratico
(lo strato sociale di cui fa
parte il parlante)
Asse diafasico
(la situazione comunicativa:
dal massimo di formalità
al massimo di informalità)
*registri
*sottocodici
Le varietà della lingua
La lingua
e la competenza lessicale
La competenza lessicale è predittiva della più
generale competenza linguistica.
Esistono relazioni di causalità tra la competenza
lessicale e le prestazioni in lettura e scrittura.
«I docenti di tutto il primo ciclo dovranno promuovere,
all’interno di attività orali, di lettura e scrittura, la competenza
lessicale relativamente
• all’ampiezza del lessico compreso e usato
• alla padronanza nell’uso
• alla sua crescente specificità».
Infatti l’uso del lessico, a seconda delle discipline, dei destinatari, delle
situazioni comunicative e dei mezzi utilizzati per l’espressione orale e
quella scritta richiede lo sviluppo di conoscenze e capacità di selezione
e adeguatezza ai contesti.
Il carattere incrementale del lessico
“Gli studiosi convengono sulla natura processuale
dell’acquisizione lessicale e concordano sul fatto che, a
differenza della sintassi o della fonologia, il cui possesso si
stabilizza entro un periodo di tempo definito, la conoscenza
delle parole di qualsiasi lingua, nativa e/o seconda, avvenga
per gradi e non possa dirsi mai conclusa per la natura
stessa della componente lessicale.”
Ferreri.S. 2005. L’alfabetizzazione lessicale. Roma : Aracne
Patrimonio lessicale in entrata
Variabili che incidono sul costituirsi di un primo nucleo di vocaboli:
- famiglia, nido, spazi di socializzazione e gioco
- ascolto di storie, incontro con i libri, esposizione ai media
- livello di istruzione dei genitori, condizioni socioeconomiche
- luogo di residenza.
«I bambini entrano nella scuola primaria con un patrimonio
lessicale diverso da un allievo all’altro. […]»
Numerosità - aderenza ai significati – adeguatezza
del costrutto sintattico (Ferreri S. 2015: 7,8).
Acquisizione spontanea
legata alle esperienze
«Anno dopo anno ogni allievo acquisisce quasi senza sforzo parole
del vocabolario di base, del più ampio vocabolario comune e talora
persino parole desuete, come effetto secondario dell‘incontro con gli
altri:
- parole pronunciate dagli insegnanti e dai compagni
- ascoltate per radio o in televisione, lette sui giornali o nei libri
- parole provate oralmente, messe per iscritto, cantate.
Di questa acquisizione spontanea la scuola si avvantaggia ma non può
accontentarsi. Buona parte del vocabolario di base non è noto e non
lo sono certamente le molte accezioni di senso dei vocaboli più
frequenti».
(Ferreri S. 2005:139)
Lessico compreso
e lessico usato
«Fra le parole di cui abbiamo competenza non tutte fanno
parte del lessico che noi impieghiamo attivamente nel
parlare o nello scrivere. Quelle che usiamo davvero
rappresentano la nostra competenza attiva, mentre quelle
che comprendiamo senza usarle rappresentano la nostra
competenza passiva».
Sudicio
Lurido
Sordido
Lercio
Sporco
Sporchissimo
(Lombardi Vallauri, 2012:32)
Parole difficili da dire, somiglianze che
ingannano, parole inventate, fraintendimenti
• A-r-e-o-plano a-r-e-o-porto
• A-e-r-o-plano a-e-r-o-porto
• Non ti avvicinare a quell’albero: è avvolto da un nuvolo
di calabroni!
• Non si sentiva niente, l’autoparlante non funzionava.
• La profe di matematica non ci lascia far niente, ma quella
di italiano è abbastanza lasciva.
• Giovanna d’Arco fece una brutta fine: prima fu bruciata
viva e poi fu presa a cannonate (canonizzata).
Semplificazione suoni
Parole settoriali: rischi per inesperti
• Pirlo avanza sulla destra e tira verso Balottelli
passa
Settore calcio
non sai niente di calcio
(Lombardi Vallauri, 2012:72)
Parole delle scienze: errori
• Il solfato di rame (CuSO₄) è un miscuglio di rame, zolfo, ossigeno
Terminologia della disciplina.
«in proporzioni stabilite e istituendo fra
loro dei legami chimici»
Nomenclatura
«insieme di termini ciascuno dei quali ha una definizione
concettuale esplicita all’interno di una tassonomia gerarchica [...]determinata da una classificazione scientifica o tecnica che
dipende da strutture concettuali tipiche della disciplina» ( Sobrero A.A., 1993:237)
composto
(Lombardi Vallauri, 2012:78)
Definizioni spontanee
vs definizioni formali
acqua
è quando un bambino beve
è una cosa trasparente
a. FA RIFERIMENTO A SITUAZIONE TIPICA
b. COGLIE TRATTO DISTINTIVO
acqua [àc-qua] s.f. – Composto chimico
incolore, inodore, insapore, la cui molecola è formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno; costituente fondamentale degli organismi viventi, è presente in natura allo stato liquido (fiumi, laghi, mari), allo stato solido (neve, ghiaccio), allo stato aeriforme (vapor acqueo). Sabatini-Coletti
Sostenere l’allievo nel progressivo passaggio dalla conoscenza legata
all’esperienza spontanea all’organizzazione gerarchica e categoriale
IDENTIFICA UNA CATEGORIA GENERALE
SPECIFICA TRATTI DISTINTIVI
(Papa E. 2014: 185)
Acquisizione vs Apprendimento
Conoscenza linguistica implicita Conoscenza linguistica esplicita
Conoscenza intuitiva Conoscenza metalinguistica
Acquisita in modo incidentale
ed inconscio (risultato della
comunicazione)
Appresa intenzionalmente e
consciamente
Applicazione automatica
nell'uso linguistico spontaneo
Applicazione controllata
nell'uso linguistico pianificato
Acquisita in contesti naturali
(attraverso la comunicazione)
Appresa in contesti strutturati
http://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/insegnare-e-apprendere-il-lessico-in-italiano-l1l2/
Significa possedere un lessico in tutt‘e tre le sue dimensioni:
• Ampiezza la consistenza del patrimonio lessicale
• Profondità l’insieme delle conoscenze connesse con ogni parola
• Automaticità parola inserita nella memoria a lungo termine.
(Sobrero, A.A. 2009:218-219)
Che cosa si intende per
«possedere il lessico di una lingua»?
Ampiezza. Vocaboli di base
e parole chiave delle discipline
«Il patrimonio iniziale dovrà essere consolidato in
un nucleo di vocaboli di base (fondamentali e di
alto uso), a partire dal quale si opererà man mano
un’estensione alle parole-chiave delle discipline
di studio: l’acquisizione dei linguaggi specifici
delle discipline deve essere responsabilità
comune di tutti gli insegnanti.»
L’accesso ai discorsi e ai testi
«Più letture ed esperienze si fanno in campi diversi, maggiore è il dominio
di parole diverse.
-Testi redatti con parole TS o desuete possono essere compresi solo da
parlanti con alto livello di istruzione e con competenze specifiche;
-testi redatti con parole AU sono compresi solo dal 50% della popolazione
italiana;
- testi redatti con parole FO sono compresi dal 90% della popolazione (da
tutti coloro che hanno almeno una istruzione elementare).
Per permettere agli adulti di inserirsi a pieno titolo nella vita di una
comunità, senza esserne esclusi, la scuola del primo ciclo deve assicurare
a tutti il possesso pieno almeno delle 7000 parole di base.»
Vocabolario di base
7000 parole
che hanno la maggiore frequenza statistica
nella nostra lingua
https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/12/23/il-nuovo-vocabolario-di-base-della-lingua-italiana
Frequenza: posizione di una parola in una lista di
frequenza, data mettendo in ordine decrescente le parole
in base al numero di occorrenze in un corpus.
Dispersione: numero di categorie di testi diversi
(stampa, saggistica: testi divulgativi, scolastici), letterari
(narrativa, poesia), spettacolo (copioni cinematografici,
teatro), comunicazione mediata dal computer (chat),
registrazioni di parlato, in cui la parola compare.
Uso: frequenza x dispersione.
https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/12/23/il-nuovo-vocabolario-di-
base-della-lingua-italiana
Grafico in http://blog.terminologiaetc.it/2016/12/29/vocabolario-base-italiano-demauro/
FO: circa l’86%
delle occorrenze
Il vocabolario di base
AU: circa il 6%
delle occorrenze
nel restante 8%
parole AD
• Vocabolario fondamentale (FO)
1.991 parole più usate in assoluto nella nostra lingua
(esempi: acqua, amore, lavoro, pane).
• Vocabolario di alto uso (AU)
2.750 parole molto usate, ma meno di quelle del
Vocabolario fondamentale (esempi: alunno, babbo, leggenda).
• Vocabolario di alta disponibilità (AD)
2.337 parole poco usate nella lingua scritta, ma molto in quella
parlata (esempi: alluvione, castagna, tuta).
FO
- parole grammaticali articoli il, un; pronomi egli, che;
- congiunzioni di, con; ausiliari essere, avere
- verbi dal significato generale fare, stare, sapere, vedere…
- verbi come abitare, addormentarsi, andare
- parole come acqua, aria, aiuto…
AU
Parole grammaticali: congiunzioni e avverbi anzittutto,
bensì, eccome, frattanto …
Nomi e verbi come gesso, gita, giudice, gonfiare,
governare, ideare, illustrare…
*dovrebbero essere note a chi ha un livello di istruzione corrispondente a sette/otto anni
di scuola
AD
Verbi come sbottonare, sbucciare, sbuffare, scongelare….
Nomi come sacchetto, salame, saliva, sbadiglio, sbarra …
*parole a disposizione in memoria perché legate a esperienze usuali e ripetute
In classe, consolidare il dominio del
VdB vuol dire… dare a tutti gli allievi, qualsiasi sia la loro lingua materna, le
chiavi per accedere a ciò che si legge o si ascolta.
Ad esempio, possedere le parole del VdB permette
di riconoscere «parole non note» e, quindi, di attivare strategie per comprenderne il significato (il contesto, la forma, il glossario sulla pagina di studio, il dizionario)
Il possesso dei vocaboli fondamentali
-è scontato per i bambini italofoni nativi
-non è scontato per i bambini che hanno una diversa
lingua materna (Ferreri S. 2015 :15).
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli
fondamentali e quelli di alto uso, capisce e utilizza i più
frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. (Traguardi al termine della scuola primaria)
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità)
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e ali interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. (Traguardi al termine della scuola secondaria di primo grado)
Le fasce sono progressivamente più complesse? Quindi AD «si aggiunge» solo nella scuola secondaria di primo
grado?
FO
AU benché, anziché, difatti, giacché, pertanto, sebbene
AD abbottonare, accendino, acciuga, aceto, …
«la fascia di vocaboli AD non è legata alla frequenza oggettiva … essa ci è
familiare perché presente nella vita quotidiana e, sebbene scarsamente
oralizzata o scritta, rimane nella mente a disposizione …è già in dotazione
Sono le parole AU, non sempre quotidiane, a offrire maggiori difficoltà,
avendo al loro interno congiunzioni che richiedono una gestione di modi e
tempi verbali non sempre alla portata dei bambini della primaria»
(Ferreri S., 2015:32)
il VdB 1980 come è stato utilizzato?
- in diversi dizionari è stato usato per marcare le parole VdB rispetto alle altre
- nel GRADIT e in alcuni dizionari «di apprendimento» è stato usato per costruire l’inizio delle definizioni del significato dei lemmi
- in case editrici scolastiche per migliorare la leggibilità dei testi;
- in Editori Riuniti -collana «Libri di base»- per introdurre in modo comprensibile molte parole estranee al VdB utili alla trattazione dei temi più diversi
- nel 1992 è stato assunto come riferimento del Codice di stile delle comunicazioni dell’amministrazione pubblica
http://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/12/23/il-nuovo-vocabolario-di-base-della-lingua-italiana
amicizia (s.f.) FO 1a. sentimento e legame tra persone basato su reciproco
affetto, stima, fiducia: stringere a. con qcn, allacciare,
rompere un’a …
[a-mi-cì-zia] s.f.
1 Sentimento di affetto, di simpatia, di solidarietà, di stima
tra due o più persone, che si traduce in rapporti di
dimestichezza e familiarità: a. sincera, profonda; fare a.
amicizia
Il nuovo
De Mauro
http://dizionario.internazionale.it
cartaceo
TS
CO
CO: circa 40.000 parole utilizzate in più ambiti e mestieri
TS: circa 100.000 parole di ambiti specifici
un gruppo di parole CO
fa da ponte tra VdB e TS
e agevola la costruzione di
significati delle parole da
apprendere
«parole definitorie» VdB
TS (TS .fis – TS chim - …)
Oltre il vocabolario di base
Oltre il vocabolario di base le parole delle discipline Lingue speciali Varietà di lingua utilizzate per comunicare
determinati argomenti legati a particolari attività
lavorative e professionali, come ad esempio la
matematica, la biologia, la storia, la musica, lo sport.
La principale caratteristica delle lingue speciali è di
avere un lessico specialistico che si configura come
una vera e propria nomenclatura, cioè un insieme di
termini che hanno una definizione univoca ed esplicita all’interno di quella disciplina.
Sobrero A.(a cura di), L’italiano contemporaneo
Il lessico delle discipline Ogni disciplina, come la chimica, la biologia, la
matematica, la geografia, la fisica, possiede un lessico
specialistico: un insieme di termini, ciascuno dei
quali esplicitamente definito, che rinvia alle
strutture concettuali proprie di ciascuna materia di
studio.
Ad esempio
-in chimica, l’opposizione tra i suffissi –ico /-ato applicati a una
stessa base lessicale distingue gli acidi dai sali : (acido) solforico
vs solfato
-in medicina, l’opposizione tra –osi vs –ite distingue una patologia
che tende alla cronicizzazione (artrosi) da un processo infiammatorio
(artrite)
Parole vs termini
Bolondi G.. 2015. Matematica parlata, matematica ascoltata, matematica scritta. Accademia della
Crusca
Il termine è un elemento lessicale (sia una parola singola che una locuzione)
che è proprio del linguaggio settoriale di una determinata specializzazione e
che ha un significato univoco, solo denotativo (Accademia della Crusca).
Con la terza primaria “l’orizzonte del bambino si allarga
dal mondo dell’esperienza al mondo della scienza che si
esprime anche e soprattutto con il linguaggio tecnico
scientifico.
È forse il 'salto‘ più forte nel suo processo di
apprendimento”.
(Sobrero 2009: 219, 220)
Trasversalità
Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le
discipline. È compito di ciascun insegnante favorire con
apposite attività il superamento degli ostacoli alla comprensione
dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico
oppure a livello della strutturazione logico-concettuale
Una pista di lavoro Italiano-Matematica
Trasversalità. Problemi e “parolacce”
Di che cosa deve farsi carico l’insegnante?
1. Le parole chiave delle discipline
- rappresentano i concetti portanti di un campo del sapere
- su questi concetti, anno dopo anno, si costruiranno
nuovi concetti
Ferreri S. 2015. Il lessico in classe : 35
:
amigdala
australopitechi
homo abilis
paleontologo Storia / Preistoria
archeologo
era
fonti archeologiche / fonti storiche
La definizione espone attraverso parole il significato di una
parola o un concetto non noto; si tratta di un testo
prevalentemente a dominanza espositiva prodotto a
scopo informativo.
La definizione muove dall’identificazione della categoria
generale di appartenenza e procede specificando i tratti
distintivi dell’elemento da definire.
2. Le definizioni
Rame Metallo di colore rosso chiaro (simbolo Cu), duttile e malleabile, ottimo
conduttore di calore ed elettricità
Quali parole entrano nelle definizioni?
Acqua COMPOSTO CHIMICO TS, CO (in alcune accezioni)
Acqua COSTITUENTE TS
Era SUDDIVISIONE CO, TS (in alcune accezioni)
Era SISTEMA FO SISTEMA DI COMPUTO CO
Era PERIODO STORICO FO
Martello UTENSILE CO
Testa PARTE DEL CORPO FO
Ferreri S. 2015 : 37:
«Una parola specialistica, non compresa, motivo per cui la
si ricerca nel dizionario, viene spiegata con altre parole
specialistiche: un esempio di circolarità definitoria» Ferreri S. 2015 : 35
:
Una pista di lavoro
Riformulare definizioni. Stabilire ponti tra i
sensi più comuni e il senso specialistico
(quando il termine è una accezione specialistica di
un vocabolo)
3. I testi del manuale
Lessico tecnico-specialistico TS
- termini, parole-chiave della disciplina*
-parole della lingua comune che diventano 'termini’ (forza)
- neologismi spesso composti (idrografia, orogenesi)
- prestiti dalle lingue straniere (pack)
- sigle e acronimi (OGM)
- denominazioni analogiche (valvole a farfalla)
- nominalizzazioni (classificazione)
Gl definizioni,
glosse
Parole per veicolare l’informazione
-quante parole del VdB?
-quante «parole colte»?
VARIETÀ DEI CLIMI
L‘estensione in latitudine dell‘Italia, le masse d‘aria di diversa provenienza che affluiscono e la conformazione del territorio conferiscono ai climi italiani particolarità regionali molto spiccate.
La varietà dei climi spiega la ricchezza di vegetazione, di colture agricole e di attrattive turistiche che rendono unico il nostro Paese.
Tuttavia l‘incostanza del clima, dovuta alle rapide perturbazioni che attraversano il territorio, provoca a volte ondate di maltempo con disastrose conseguenze per l‘agricoltura.
TS
Un esempio Sobrero A.. 2009:223
VARIETÀ DEI CLIMI
L‘estensione in latitudine dell‘Italia, le masse d‘aria di diversa provenienza che affluiscono e la conformazione del territorio conferiscono ai climi italiani particolarità regionali molto spiccate.
La varietà dei climi spiega la ricchezza di vegetazione, di colture agricole e di attrattive turistiche che rendono unico il nostro Paese.
Tuttavia l‘incostanza del clima, dovuta alle rapide perturbazioni che attraversano il territorio, provoca a volte ondate di maltempo con disastrose conseguenze per l‘agricoltura.
TS
Parole non VdB
Un esempio Sobrero A.A., 2009 : 223
Scienze
Difficoltà della disciplina
a. processi di generalizzazione, classificazione, seriazione, sintesi;
b. attivazione di concetti “scientifici” ed il mutamento di «conoscenze
ingenue» in concetti rigorosi
c. importanza della precisione (scarsi spazi per la sinonimia) e delle
definizioni.
• TS batterio, cellula, embrione, ossigeno, specie,…
• Parole usate con una accezione specifica: tessuto, rifiuto, forza,
massa ..
• Parole per derivazione e composizione (prefissi e suffissi veicolo
di significato): produttore, consumatore, decompositore,
decomposizione, pluricellulare, viviparo, oviparo, unicellulare, anfibio,
permeabile/impermeabile
• Iponimi e iperonimi: gatto > animale > quadrupede > felino >
mammifero
• Nominalizzazioni articolazione, respirazione, inspirazione,
espirazione, circolazione
• *Indicatori di causa, conseguenza; limitazione,
Storia
Difficoltà della disciplina
- concetti e termini astratti, soprattutto in relazione a nozioni politico-sociali
di cui i bambini non hanno schemi preesistenti – problema di intercultura
- lontananza dal qui-ed-ora (solo con l’adolescenza l’allievo sviluppa un
concetto di tempo ‘maturo’; importanza delle espressioni e gli indicatori di
tempo: prima, durante, mentre, in seguito, prima di Cristo, nel III secolo …
- lessico specialistico non specifico della storia, appartenente ad altre lingue
speciali (politica, economia, …
Parole usate con una accezione specifica: stato, …
Frequenza di termini astratti plebe, oligarchia, democrazia;
monarchia, economia, nomadismo
Necessità di “temporalizzare” il significato di alcune parole
chiave, democrazia;
lessico specialistico non specifico (geografia, arte, religione…):
documento, fonte storica, reperto, ….
*indicatori di tempo linea del tempo, era, periodo, età, ordine
cronologico, datazione, secolo, millennio, presente, passato,
successione (successivo)
stato [stà-to] s.m., 1 Condizione, modo di essere o di trovarsi: s. di salute | 2 Modo di vivere di persone o di gruppi umani o di animali, in relazione al grado e alla forma di civiltà o al comportamento della specie: popolazioni che vivono allo s. primitivo 3 chim., fis. Modalità di aggregazione delle molecole di una sostanza: s. liquido, solido, gassoso 6 Nel regno di Francia e in altre nazioni, prima della Rivoluzione del 1789, ognuno dei tre ordini sociali in cui era suddivisa la società SIN ceto, classe || primo, secondo, terzo s., la nobiltà, il clero, la borghesia 7 mil. s. maggiore, corpo di ufficiali che dirigono i comandi delle grandi unità nelle diverse armi che compongono le forze armate, posti sotto i rispettivi capi: ufficiale, capo di s. maggiore; 8 (anche con iniziale maiusc.) Entità giuridica e politica sovrana costituita da un territorio, da una popolazione che lo occupa e da un ordinamento giuridico attraverso cui la sovranità viene esercitata SIN nazione: lo s. italiano
Geografia a. concetti difficili per specificità culturale (anche se meno della storia, ad
es.)
b. astrattezza di alcuni concetti (ad es. di geografia economica o politica
Termini generali astratti densità della popolazione; economia,
risorsa naturale, clima temperato
Termini specifici altitudine, mare, oceano, arcipelago, costa, isola,
penisola; polo, asse terrestre, latitudine, longitudine, temperatura,
pressione, emisfero, equatore, fuso orario, meridiano, parallelo,
corpo celeste, stella cometa, costellazione, pianeta, satellite,
meteorite, moto di rotazione, -di rivoluzione …
Parole usate in senso metaforico letto (del fiume), fianchi (della
montagna), gole (dei monti), fronte (del ghiacciaio) catena (di
montagne);
Parole usate in senso specialistico scala, carte, pianta, stretto,
passo, rilievo, versante, altezza, precipitazione, fasce, aspro, dolce,
salato…
Matematica
Parole prese dalla lingua comune e ridefinite.
base, espressione, seno, potenza, raggio, asse, binario, moda, insieme, funzione
Formazioni dotte ottenute sfruttando i procedimenti di suffissazione e prefissazione: addendo, dividendo, moltiplicando, poligono, equivalenza, equidistante
Prestiti, sigle, abbreviazioni arcotang per arcotangenti
Eponimi teorema di Pitagora
Nominalizzazioni proiezione, sottrazione
• Profondità è l‘insieme delle conoscenze connesse
con ogni parola:
- la forma fonica, la forma grafica
- la struttura morfologica
- le compatibilità e la combinatoria sintattica
- la pluralità dei significati (anche metaforici) e delle
accezioni
- le relazioni di significato (sinonimi, antonimi, iperonimi)
- le combinazioni in strutture fisse, polirematiche.
(Sobrero, A.A. 2009:218-219)
• L‘automaticità si ottiene quando la parola è stata inserita
nella memoria a lungo termine. Assicura al parlante la
capacità di richiamarla, e utilizzarla, in qualunque
momento: non solo nell‘interrogazione del giorno dopo ma
nel lungo periodo, a distanza di mesi e di anni..
«La profondità si incrementa con attività insieme di riflessione e di uso
della lingua, così da dare al bambino la percezione fisica della 'profondità‘
di ogni parola, la capacità e la voglia di controllare e di migliorare la propria
competenza».
(Sobrero, A.A. 2009:218-219)
A partire da situazioni
di interazione, oralità, lettura, scrittura
Consolidare e ampliare il lessico.
• Nelle prime due classi della scuola primaria:
situazioni di gioco, esplorazione, manipolazione
• Nelle altre classi: rinforzare i meccanismi di acquisizione attraverso
conoscenze
- le relazioni di significato tra le parole
- il riconoscimento di prefissi e suffissi, meccanismi di formazione
- la configurazione sintattica e la collocazione
strategie
- distinguere le parole note da quelle che non si conoscono
- ‘indovinare‘ il significato dal contesto
- ‘indovinare‘ il significato da morfemi
- consultare il dizionario.
Qual è il colmo per un
gatto?
Vivere in una topaia!
nome m. Top (o) + suffisso –aia = topaia, nome f
Esempi dai banchi
Riflettere sui morfemi e sulla derivazione
Silvana Loiero. GISCEL ER 2014
• Inseriamo TOPO RISO ABETE GHIACCIO COLOMBO FUNGO
Osserviamo:
Dal nome maschile…
si ottengono sostantivi
femminili che indicano la
presenza di cose in grande
quantità, o luoghi in cui di
solito si trova, vive, cresce o è
riposto ciò che è indicato dal
sostantivo di base.
Topaia
Abetaia
Colombaia
Fungaia
Ghiacciaia
Risaia
Silvana Loiero. GISCEL ER 2014
Serafini MT, Fornili F., 2005. Giscel. Gestione della classe con BEN e BES
FLASH CARD mazzi di carte con cui giocare
Uso riflessivo del dizionario
Orientarsi tra le relazioni di significato
topaia s.f.
fig. baracca, catapecchia, tugurio, abituro, stamberga, spelonca,
bicocca
CONTR palazzo, reggia.
topaia [to-pà-ia] s.f.
1. Nido di topi
2 fig. Casa o stanza molto sporca e squallida
• • sec. XVI
Abbinamento della parola al suo significato, con la parola inserita in frasi significative
CIVILE
- fra cittadini di uno stato
- persone che non erano dei soldati
- bene, in modo educato
In quella guerra sono morti molti CIVILI
(=_________ )
Bisogna comportarsi in maniera CIVILE
(= ________ )
E' scoppiata una guerra CIVILE
(= ________ )
F. Bosc, Le parole della storia
La combinazione lessicali dell’italiano
Può essere utilizzato fin dalla scuola primaria stimolando gli alunni
alla ricerca dei termini più appropriati e all’arricchimento del
linguaggio.
È estremamente utile ai non madrelingua per l’ampliamento del
lessico e il corretto uso delle collocazioni proprie della lingua italiana
Collocare la parola giusta nel contesto giusto
Il dizionario delle collocazioni
Com’è quel film? E quel libro?
La prima risposta che viene in mente è
bello oppure brutto.
Tutto qui? Per rendere quel film avvincente
o deludente e quel libro appassionante o
controverso, si può ricorrere a uno
strumento efficace e semplice da utilizzare,
il Dizionario delle collocazioni
Nero e bianco (?)
Bianco e nero
Quali aggettivi possono accompagnare un sostantivo come
“discussione” ?
(accesa, amichevole, animata, aspra, burrascosa, civile, concitata,
costruttiva, fattiva, feconda, futile, infuocata, oziosa, pacata, produttiva,
rigorosa, rovente, serrata ecc.)
Quali verbi si collocano con la parola “amicizia” ?
(allacciare, approfondire, cementare, coltivare, contare su, dare prove di,
essere legato da, incrinare, mettere alla prova ecc.)
Quali avverbi seguono un verbo come “ridere”?
(a crepapelle, allegramente, beffardamente, chiassosamente, di gusto,
forzatamente, fragorosamente, gioiosamente, istericamente,
rumorosamente, sguaiatamente, ecc.)
Considera le parole per la loro capacità associativa
suggerendo le parole da accostare tra loro.
Cosa sono le collocazioni? Combinazioni di due o più
parole che insieme formano un’espressione dotata di
significato: “caffè forte”, “gioia incontenibile”, “fugare un
dubbio”, “dormire profondamente”.
Le collocazioni non seguono una regola precisa ma
sono determinate e consolidate dal loro uso e spesso
non vi è alcun nesso logico che leghi le parole tra loro.
«lanciare/tirare un sasso»
Ma
non sono sinonimi in «lanciare un appello», che è appunto una collocazione ristretta.
E con «maledizione» oltre a «lanciare» si può usare «tirare»?
No,
possiamo «gettare», «invocare», «lanciare», «pronunciare», «scagliare» una maledizione, ma non tirarla.
la maledizione come soggetto sceglie verbi come «si abbatte su», «cade su», «grava su», «perseguita», «pesa», «scende» su qualcuno o qualcosa.
L’asse terrestre, la linea immaginaria intorno alla quale ruota
la terra, può essere materializzato con un prolungamento alle
due estremità, che intersechi il cielo.
Il punto in cui l’estremità nord incontra il cielo viene chiamato
polo celeste nord […]
Strategie
Riconoscere che un termine è
definito/spiegato nel testo
Pellizzi A., 2014, Leggo perché….Il mio quaderno di metodo, Mursia Scuola
Consulenza didattica G. Ravizza, L. Rovida
I rilievi dividono il versante
tirrenico da quello adriatico.
I due versanti presentano
caratteristiche differenti […]
Le rocce di cui sono composti gl
Appennini sono meno resistenti
agli agenti atmosferici, sono più
friabili e per questo sono più
colpite dall’erosione.
Strategie
Utilizzare i glossari
Versante: ognuno dei fianchi
di un rilievo (collina o
montagna)
Agenti atmosferici: pioggia,
neve, ghiaccio, vento
Erosione:
Azione degli agenti
atmosferici che scava e
modella le rocce.
La fabbrica dei saperi, Giunti Scuola, 2017,p. 132
a. Ho mangiato una buonissima carota raccolta nel mio orto.
b. I geologi hanno prelevato una carota per analizzare le
caratteristiche del sottosuolo.
Strategie
Riconoscere l’accezione settoriale di una
parola comune utilizzando il dizionario
Carota [ca-rò-ta] s.f.
1 Pianta erbacea con foglie frastagliate e fiori
composti, coltivata per la radice di colore
arancione, carnosa e commestibile; la radice
stessa: cucinare le c. || fig. politica del bastone
e della c., politica che alterna l'uso della forza
con la ricerca del consenso
2 min. Campione cilindrico di roccia o di
ghiaccio prelevato con apposita sonda […]
(Sabatini-Coletti on line)
L’abbreviazione min.
indica in quale disciplina
la parola assume quel
significato (mineralogia)
Pellizzi A., 2014, Leggo perché….Il mio quaderno di metodo, Mursia Scuola
Consulenza didattica G. Ravizza, L. Rovida
PISTE DI LAVORO
IN CLASSE
- Ponti tra senso comune e senso specialistico.
Riformulare definizioni di parole chiave delle discipline
- Verso il linguaggio tecnico scientifico.
Comprendere i termini astratti
- Trasversalità dell’apprendimento del lessico.
Problemi e parolacce
Riformulare definizioni di vocaboli fondanti delle discipline
1. Ponti tra i sensi più comuni e il senso specialistico
Quando il termine tecnico è una accezione specialistica
di un vocabolo più frequente, l’accezione più usuale è il
tramite per accedere al senso tecnico specialistico.
(Ferreri S. 2015 : 23,24)
Fonti
storiche
• Fonte [fón-te] s f.
1.sorgente: acqua di f.
2 fig. Ciò da cui proviene, da cui deriva qlco. SIN origine: f. energetiche; f. di
guadagno || essere f. di, causare, provocare: essere f. di preoccupazione
3 Persona, istituzione, testo ecc. da cui si apprendono notizie su un
determinato argomento: da f. attendibile, ufficiale; (spec. pl.) testo o documento
di vario tipo da cui si attingono informazioni relative a opere letterarie, a eventi
storici o altro: studio delle f.; testi letterari a cui un autore si rifà nella sua
opera: le f. della “Divina Commedia”
• s.m. sacro f., f. battesimale, vasca che contiene l'acqua per il battesimo
Nella lingua comune si chiama fonte una sorgente d’acqua.
In storia si definiscono fonti (o fonti storiche) i
documenti da cui si traggono informazioni sui fatti
storici. (classe III Storia)
(Ferreri S. 2015: 23,24)
Stelle
2. Nuclei di spiegazioni che, per analogia e differenze,
concorrono a costruire concetti e a fissare parole tra loro
correlate.
( Ferreri S. 2015: 23,24)
Nuclei di parole tra loro correlate
Le stelle sono corpi celesti (detti anche astri) che
emettono luce propria
I pianeti sono corpi celesti non dotati di luce propria,
che ruotano intorno a una stella e ne sono illuminati
La costellazione è raggruppamento di stelle che
vediamo in una stessa zona del cielo.
La galassia è un ammasso di centinaia di miliardi di stelle,
che forma un sistema ben distinto e isolato da altri ammassi di
stelle.
(Ferreri S. 2015: 23,24)
Verso il linguaggio TS.
Comprendere i termini astratti
«L‘approccio alle materie scientifiche sul piano
cognitivo richiede e innesca processi mentali nuovi e
diversi e, sul piano linguistico, fa accedere a una
semantica meno direttamente referenziale, meno
vaga di quella già posseduta, ma più ricca di concetti
astratti. «
(Sobrero A. A. 2009)
• Passaggio graduale al vocabolario tecnico specialistico
• Lavorare concretamente, formulare con parole più
semplici, del dizionario di base
• Gradualmente distaccarsi dalla realtà per assumere il
vocabolario specialistico
• Fare con le mani e con tutti gli altri sensi
«Ridurre in scala"
Il percorso è tratto da S. Loiero, Parole per dirlo in matematica
GEOGRAFIA - MATEMATICA
Il percorso è tratto da S. Loiero, Parole per dirlo in matematica
«è necessario che l’apprendimento della lingua sia oggetto di
specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa
prospettiva, coordineranno la propria attività».
(IN, 2012: 36)
Trasversalità dell’apprendimento del lessico
Conoscere e comprendere il significato di parole
• del linguaggio comune: i quantificatori ( tanti, tutti,
parecchi, ognuno, almeno, nessuno, ogni, ciascuno, in
meno, in più tanti quanti.... ), le preposizioni (per, a, ad,
in.... ), i pronomi (ne.... )
• del linguaggio matematico: somma, differenza,
quoziente, resto, divisione, totale, complessivamente,
prodotto, rimanenti, restanti, quanto manca, altrettanti, in
comune, rispettivamente metà, coppia, doppio, triplo....
Problemi e “parolacce” (Piochi. B., Problemi e “parolacce” http://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/problemi-e-parolacce/)
Parolacce doppie
(le parole che nascondono un’operazione, un numero o entrambi)
differenza
giorno
prelevare
percepire
suddiviso
complessivo +
-
-
:
+
24 ore
doppio x2
In tutto
Risultato di una operazione di sottrazione
Il tempo della terra per fare una rotazione
Ricevere, prendere soldi
Ritirare soldi
Dividere tra più persone
Due volte la quantità
anche per gli studenti di gruppi linguistici differenti, i quali
apprendono, insieme agli altri, il significato dei termini di uso
comune nei testi di problemi scolastici».
Riferimenti
Basile G. 2012. La conquista delle parole. Roma: Carocci
Berruto G. 1993. Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche
in Sobrero A. A. (a cura di) «Introduzione all’italiano contemporaneo. La variazione e gli usi». Bari: Laterza
Consiglio d’Europa.2015. Le dimensioni linguistiche di tutte le discipline
riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/viewFile/7579/7352
De Mauro T. 2009. In principio c’era la parola? Bologna : Il Mulino
De Mauro T. 2006 Parole di giorni lontani Bologna : Il Mulino
De Mauro T. 1999 Grande Dizionario italiano dell’Uso. Torino: UTET
De Mauro T., Moroni G..1996. Il DIB. Dizionario di base della lingua italiana. Torino:Paravia
Ferreri S. 2015. Il lessico in classe in «Ferreri S., Notarbartolo D.,
«Insegnare e apprendere italiano con le Indicazioni Nazionali»,
Firenze: Giunti Scuola
Ferreri S. 2005. L’alfabetizzazione lessicale. Roma : Aracne
Lombardi Vallauri E. 2012. Parlare l’italiano. Come usare meglio la
nostra lingua. Bologna:Il Mulino
Papa E. 2014. «Il deserto è quando…» in «Colombo A., Pallotti G. (a
cura di) «L’italiano per capire». Roma: Aracne
Sobrero A.A. 2009. L’incremento della competenza lessicale, con
particolare riferimento ai linguaggi scientifici in «Italiano LinguaDue», 1
Laboratorio
1. Quante parole conoscono gli allievi? Quantità e qualità
delle parole conosciute. Esempi di strumenti di rilevazione.
2. Parole vs termini
3. La definizione
4. Verso il linguaggio tecnico scientifico. Comprendere i
termini astratti
5.Le parole chiave e i concetti portanti delle discipline
6.Le parole delle discipline in classe multilingue: progettare
schede di lavoro
7.Le parole della matematica