tavoli di lavoro - ferrara · 2012. 2. 15. · pierini luca solvay benvic italia sensibilizzazione...
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““TTAAVVOOLLII DDII LLAAVVOORROO DDEELL FFOORRUUMM DDEELLLL’’AAGGEENNDDAA 2211
LLOOCCAALLEE DDEELLLLAA PPRROOVVIINNCCIIAA DDII FFEERRRRAARRAA””
44 LLuugglliioo 22000033
Provincia di Ferrara Comune di Ferrara
INDICE
PRESENTAZIONE 5
TAVOLO DI LAVORO ““PPRROOMMOOZZIIOONNEE DDEELL PPIIAANNOO DD’’AAZZIIOONNEE”” 7
Sottogruppo Sensibilizzazione 11 Allegato 1 13 Allegato 2 27
Sottogruppo Revisione 29 Tabella 1 31 Tabella 2 34
TAVOLO DI LAVORO ““AAGGEENNDDAA 2211 LLOOCCAALLEE EE CCOOOOPPEERRAAZZIIOONNEE DDEECCEENNTTRRAATTAA”” 371
Promozione del Piano d’Azione
PRESENTAZIONE Nell’anno 2002 il Forum di Agenda21, in particolare il Gruppo di Monitoraggio e di Coordinamento, che ne era la sua espressione operativa, ha svolto una consistente mole di lavoro consentendo l’elaborazione dei seguenti documenti:
Versione compatta e riorganizzata del Piano d’Azione Set di Indicatori con i quali monitorare il raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano
d’Azione; Struttura dei Piani Operativi e raccolta dati per la realizzazione del documento degli
stakeholder ”Il Piano entra in Azione” Stimolo e approfondimento relativamente a molte questioni correlate allo sviluppo
sostenibile.
Dal dibattito scaturito durante i Tavoli di lavoro è emersa la necessità di considerare più approfonditamente alcuni punti di debolezza evidenziati nell’attuazione del Piano d’Azione di Agenda 21:
♣ insufficiente o scarsa realizzazione di alcune azioni del Piano da parte degli attori preposti alla loro realizzazione, per scarsa adesione o carenza;
♣ mancanza, all’interno del Piano d’Azione di azioni legate al tema della Cooperazione Internazionale, che invece è problematica scaturita con forza dal Summit di Johannesburg;
♣ esigenza di integrazione tra i Piani e i processi partecipativi dell’Ente.
Per proseguire nel percorso intrapreso, è emersa la proposta di istituire tre Tavoli di Lavoro al fine di approfondire e risolvere le problematiche rilevate. La proposta, così come espressa dal Gruppo di Monitoraggio e Coordinamento è stata pienamente accolta dall’ Assemblea Plenaria del Forum del 16 novembre.
I Tavoli, distinti per argomenti e funzione, autonomi nel definire il metodo di lavoro e dotati di una piccola risorsa economica necessaria a sopperire le spese per eventuali esigenze di approfondimento e riflessione, sono stati così definiti: Primo Tavolo: Promozione del Piano d’Azione ►►► promuovere negli stakeholder la conoscenza dei contenuti del Piano d’Azione e dei suoi
principi; ►►► favorire l’effettiva attuazione del Pd’A, partendo dalle azioni sino ad ora meno attuate; ►►► diffondere i contenuti ed i principi del Pd’A a tutti gli aderenti di Associazioni,
Organizzazioni, Enti del Forum; ►►► coinvolgere nuovi attori nell’attuazione del Pd’A e nel Forum di A21. Secondo Tavolo: A21L e Cooperazione Internazionale decentrata ►►► analizzare le possibilità per il processo di A21L di interagire con altre forme di
partecipazione in paesi in via di sviluppo; ►►► coordinare le azioni per lo sviluppo sostenibile locale con le attenzioni per lo sviluppo
sostenibile globale. Terzo Tavolo: Integrazione dei Piani e dei Processi partecipativi ►►► Analisi, approfondimento, confronto e sintesi dei Piani partecipati prodotti nel contesto
locale: Piani della salute, Piano Agenda Under 21, Piani di Zona, Piani d’Azione d’Area; ►►► Analisi e confronto di tutte le forme di partecipazione in atto in Provincia di Ferrara.
Tavolo di Lavoro ““PPRROOMMOOZZIIOONNEE DDEELL PPIIAANNOO DD’’AAZZIIOONNEE””
Promozione del Piano d’Azione
Il tavolo di lavoro è stato avviato dopo il monitoraggio delle azioni del Piano e la elaborazione del Piano Operativo di Comune, Provincia e Stakeholder presentate al Forum del 16 novembre 2002, allo scopo di sensibilizzare gli Stakeholder e la comunità nell’attuazione delle azioni di sostenibilità ambientale, economica, sociale ed educativa contenute nel Piano d’Azione. Per offrire agli attori partecipanti al Tavolo di lavoro la possibilità di una fattiva operatività e per mettere loro a disposizione in dettaglio le carenze e i punti di debolezza evidenziati dal Piano d’Azione durante la precedente fase operativa (costruzione del Piano Operativo), si è proceduto alla suddivisione del gruppo in due sottogruppi: • SOTTOGRUPPO SENSIBILIZZAZIONE, che si è occupato delle azioni che hanno evidenziato
un minor livello di coinvolgimento degli stakeholder preposti alla loro attuazione; • SOTTOGRUPPO REVISIONE che ha analizzato le azioni che non hanno trovato attuazione
per ricercare i motivi della mancata realizzazione. PARTECIPANTI
COGNOME E NOME ENTE SOTTOGRUPPO Alessandra Talmelli Staff del Centro Idea Comune di Ferrara Andreotti Maurizio Fin Ter srl sensibilizzazione Bannò Antonio Gruppo gestione sostenibile risorsa
idrica Fondazione Navarra sensibilizzazione
Baroni Mauro Torrefazione KRIFI revisione Bianchi Annamaria Sindaco di Massafiscaglia revisione Bignozzi Claudio Uff. Progettazione Comune di Ferrara revisione Bigoni Luca Ass. Frutticoltori Estensi revisione Biolcati Simona Borsista Spinner ENEA sensibilizzazione Bizzo Giampaolo CNA revisione Bonati Laura Staff di A21L di Comune di Ferrara Bonora Monica Liceo Scientifico di Bondeno sensibilizzazione Borasio Emanuele ENEA sensibilizzazione Bovoli Mauro Circoscrizione Giardino Arianuova Doro revisione Brunello Pier Giorgio Assessore all’Ambiente del Comune di
Poggio Renatico sensibilizzazione
Buriani Laura Staff di A21L Comune di Ferrara Campi Roberta ENEA sensibilizzazione Capitani Saponaro Ivana GATA sensibilizzazione Chiarini Emilio Società Dante Alighieri revisione Chiorboli Paola Direzione Didattica Codigoro sensibilizzazione Cuoghi Tito Riciclaggio Inerti revisione Cuoghi Giovanni Consolato Maestri del Lavoro sensibilizzazione Depascale Annunziata Arci pesca Fisa sensibilizzazione Faccini Anna Scuola Elementare sensibilizzazione Fantini Alessandra CAI Sez. Giovanile revisione Felisatti Valeria Istituto Navarra sensibilizzazione Ferrari Michele Staff di A21L Comune di Ferrara Ferrari Mirko Ascom Ferrara revisione Gasparini Luigi ARPA Sezione di Ferrara revisione Gavini Federica Staff di A21L di Comune di Ferrara Gavioli Anna Maria Istituto Navarra sensibilizzazione Gelati Marisa Lina Scuola Elem. Vigarano Mainarda sensibilizzazione Lupi Marco UIL CEM revisione Maini Elisabetta ARCI Ragazzi revisione Mangolini Vittorio Fasma sensibilizzazione Mantovani Ida CGIL revisione Mascellari Renzo Gruppo di Riutilizzo delle acque reflue sensibilizzazione Miglioli Valentina CADF revisione Milani Stefania Fare Verde sensibilizzazione
Promozione del Piano d’Azione
Missanelli Biagio Il Germoglio revisione Modenesi Carlo AUSER Ferrara revisione Montanari Tomaso CAI revisione Pacchiella Silvia Scuola sensibilizzazione Pierini Luca Solvay Benvic Italia sensibilizzazione Piva Guglielmo Green Solar srl sensibilizzazione Poggipollini Paola Staff di A21L Comune di Ferrara Sacco Stefania Staff di A21L di Provincia di Ferrara Sitta Daniela Istituto Comprensivo “T. Bonati” di
Bondeno sensibilizzazione
Tognin Simona Staff di A21L del Comune di Ferrara Tommasini Paola Staff di A21L del Comune di Ferrara Trasforini Giuseppe Comune di Codigoro sensibilizzazione Trevisani Fabrizio Comune di Codigoro revisione Trombini Marco Unione Italiana Ciechi sensibilizzazione Valenti Paola Unione Industriali sensibilizzazione Venturelli Francesca Collegio dei Ragionieri della Provincia di
Ferrara sensibilizzazione
Viviani Gianfranco Consigliere Comune di Ferrara revisione Zanon Erika Staff di A21L della Provincia di Ferrara Zucchini Adriano Arci pesca Fisa sensibilizzazione
Promozione del Piano d’Azione
Tavolo di lavoro “Promozione del Piano d’Azione”
SOTTOGRUPPO SENSIBILIZZAZIONE
Sottogruppo Sensibilizzazione Il gruppo di sensibilizzazione ha lavorato in tre momenti differenziati ( 16 Aprile, 20 Maggio, 4 Giugno 2003) durante i quali è stato possibile definire obiettivi ed azioni prioritarie su cui costruire piani di promozione e sensibilizzazione diretti ai componenti del Forum e all’esterno. Il primo incontro ha portato alla selezione dei seguenti quattro obiettivi prioritari, ricavati dagli undici definiti dal Piano d’Azione. OBIETTIVO STRATEGICO 1 (voti n. 4) Promuovere comportamenti e stili di vita rispettosi dell’ambiente, educando fin dall’età scolare alla conoscenza e all’uso consapevole e armonico del territorio. OBIETTIVO STRATEGICO 2 (voti n. 4) Conservare e dare valore alle risorse energetiche ambientali OBIETTIVO STRATEGICO 8 (voti n. 2) Garantire servizi sociali, sanitari ed educativi accessibili ed efficaci, che soddisfino i bisogni e le attese dei cittadini ed i diritti delle fasce più deboli. OBIETTIVO STRATEGICO 11 (voti n. 2) Sviluppare un’economia basata sull’integrazione tra settori, sull’efficienza ambientale, sull’innovazione e sul cambiamento strategico ed organizzativo. Il lavoro dei due incontri successivi ha previsto un’analisi delle azioni associate a tali obiettivi che evidenziavano aspetti di criticità, nonché di debole partecipazione da parte degli attori del Forum. L’attività dei tavoli ha portato all’individuazione di specifiche modalità di promozione delle azioni e l’individuazione dei relativi soggetti cui spetterebbe la promozione delle azioni prese in esame. I risultati del lavoro possono essere consultati nella Tabella allegata (1). Durante l’ultimo incontro si è proceduto a selezionare tre azioni comprese nei quattro obiettivi scelti come prioritari, sui quali costruire, attraverso il lavoro di gruppo, nel corso dell’autunno, progetti di fattibilità. Poiché nell’atto della scelta non era presente un numero sufficientemente rappresentativo di stakeholder, si è deciso di lasciare la possibilità via e-mail, nel corso dell’estate, di segnalare le quattro azioni prescelte. Per questo il dato riportato nell’allegato è passibile di modifica. (Allegato 2)
Promozione del Piano d’Azione
Allegato 1 Legenda
= azioni attuate da almeno tre attori = azioni attuate da almeno due attori = azioni non attuate (SONO DI COMPETENZA DEL SOTTOGRUPPO REVISIONE)
*Nella colonna “ATTORI promotori d’iniziative nel Piano Operativo (2002)” i numeri tra parentesi indicano la quantità di progetti realizzati dall’ente/attore
♠ quest’azione è simile alla 20 dell’obiettivo 11
♦ quest’azione è simile alla 19 dell’obiettivo 11
OBIETTIVO 1: Promuovere comportamenti e stili di vita rispettosi dell’ambiente, educando fin dall’età scolare alla conoscenza e all’uso consapevole e armonico del territorio
N° AZIONE ATTORI indicati nel Piano d’Azione
ATTORI promotori d’iniziative nel Piano Operativo 2002
MODALITÀ DI PROMOZIONE ATTORI PROMOTORI DELLE MODALITÀ
27 (priorità 22)
Lanciare una fiera di prodotti eco-compatibili e organizzare fiere, manifestazioni e convegni aperti alla cittadinanza sulle energie alternative nell’ottica della produzione/risparmio energetico e dell’ecologia domestica
ENTE FIERA
PRODUTTORI
DISTRIBUTORI
SPA COMUNALI
UNIONE INDUSTRIALI
ASS.NI CONSUMATORI
COMUNE
PROVINCIA
Sensibilizzazione bambini - mostra itinerante presso le scuole
Incontri con i soggetti attuatori stampa e video
Certificare e valorizzare i prodotti eco-compatibili locali
Pubblicizzazione delle fiere esistenti e potenziamento di alcune sezioni
Attivare Museo civico
Ente fiera, produttori, Ass. consumatori
Produttori, Unione Industriali, Ass. consumatori
Banche, Aziende Private, Ass. categoria
28 Creare tariffe energetiche differenziate e uno schema di differenziazione dei costi di energia elettrica secondo le fasce orarie di consumo
ENEL
COMUNE
PROVINCIA
29 Progettare moduli scolastici di ecologia dalle elementari alle superiori
PROVVEDITORE
PRESIDI
SETTORE SCOLASTICO
ESPERTI SETTORE
EDUCATORI AMBIENTALI
PROVINCIA
AGEA
COOP
UISP
30 Creare delle borse di studio e concorsi sulla compatibilità ambientale
PROVVEDITORE
UNIVERSITÀ
ORDINI PROFESSIONALI
SPA COMUNALI
Promozione del Piano d’Azione
31 Creare un sistema di media e multimedia sui temi ambientali (lavori, CD, visite, web, video)
PUBBLICA AMM.NE
PARCO DEL DELTA
REGIONE
CONSORZI DI BONIFICA
COMUNE
PROVINCIA
LIPU
32 (priorità 6)
♦
Inserire corsi di educazione per la Scuola dell'Obbligo (rivolti a docenti e studenti) su: utilizzazione energia di riscaldamento e trasporto; normative di sicurezza ambientale e del lavoro (626, 494, 155); normative ambienti domestici; normativa acqua; normativa rifiuti (Ronchi)
AMM.NE PROVINCIALE E COMUNALE
ARPA
SCUOLE
PROVVEDITORATO
CENTRI DI FORMAZIONE
ASS.NI CONSUMATORI
CATEGORIE PROF.LI
VIGILI
COMUNE
PROVINCIA
AGEA
COOP
33 Effettuare il censimento degli ecosistemi locali
PARCO DEL DELTA
REGIONE
MUSEI
UNIVERSITÀ
PROFESSIONISTI
MINISTERI COMPETENTI
PROVINCIA E COMUNE
COMUNE Incentivare borse di studio per neo diplomati e neo laureati
Pubblicazione dati esistenti in un convegno
Reti informatiche, monitoraggio costante
Campagne di sensibilizzazione al cittadino che segnalino i luoghi da censire
Sito Università siti aziendali
Tutti
Parco del Delta, Regione, Provincia, Università, Ass. Volontariato
Comuni, Scuole, Provincia
Università, Museo di Storia Naturale WWF LIPU
34 Creare una pagina web” Impresa Sicura” (locale), contenente anche documentazione multimediale, con accesso diretto per le aziende e con indicazioni su come reperire informazioni.
AZIENDE DI SERVIZI
ORDINI PROF.LI
ASS.NI DI CATEGIORIA
CAMERA DI COMMERCIO
35 Incentivare la fitodepurazione nei piccoli centri abitati
ENTI OPERATORI NELLA GESTIONE ACQUE
PROVINCIA
COMUNI
36 Incentivare l'adozione di sistemi a basso impatto e formare i tecnici
ORDINI
ENTI DI FORMAZIONE
UNIVERSITÀ
PROVINCIA
AGEA
ECIPAR
CONAD (2)*
Promozione del Piano d’Azione
67 Aggiornare e diffondere la conoscenza dei temi relativi alla sostenibilità (coinvolgendo le scuole, e utilizzando linguaggi e supporti differenziati utilizzando questionari, video, pubblicità e campagne, sito internet aggiornato e interattivo)
INSEGNANTI PREPARATI AD HOC
STAMPA
TV LOCALI
RADIO
COMUNE (COORDINAMENTO ASSESSORI DI RIFERIMENTO)
PROVINCIA
MINISTERO DELL’AMBIENTE
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ASSOCIAZIONI (AMBIETALISTE E DI VOLONTARIATO)
COMUNE
PROVINCIA
AGEA
C.SPIN OFF
BONIF.BURANA
COOP
FARE VERDE (2)
FIAB (2)
GATA
LIPU
SINDACATI (2)
UISP (2)
SOC. SPORTIVE
68 Strutturare gli edifici scolastici in modo sostenibile (attraverso edilizia e manutenzione eco-compatibile e progetti di risparmio risorse) e inserire nelle gare d'appalto standard di qualità ambientale
COMUNE E PROVINCIA
DITTE FORNITRICI
UTENTI, ESPERTI E PERSONALE
AGEA
ENEL
ACOSEA
STUDENTI
INSEGNANTI
COMUNE
PROVINCIA
Constatata la mancanza di fondi per puntare sulla qualità, cercare di puntare sul sinergia col privato per promuovere la bioedilizia
Progetto Pilota
Imprese
Pubblico + Privato
69 Condurre attività di verifica su quante scuole sono sostenibili
STUDENTI E DOCENTI
COMUNI E PROVINCE
COMUNE
PROVINCIA
Questionario per ogni plesso Tecnici esterni e responsabili sicurezza
70 Realizzare iniziative periodiche all'interno delle scuole per favorire l'incontro delle diverse culture (testimonianze, spettacoli, scambi con estero, incontri e materiale audiovisivo)
CENTRI FAMIGLIE
FAMIGLIE
SCUOLE
ASS.NI VOLONTARIATO
CENTRI CULTURALI
ESPERTI DI COMUNICAZIONE
TESTIMONI
TECNICI PER SUPPORTI MULTIMEDIALI
CIES
COMUNI
COMUNE
PROVINCIA
COOP
Promozione del Piano d’Azione
PROVINCE
TEATRO COMUNALE FERRARA
COMPAGNIE TEATRALI 71 Promuovere gare di risparmio
energetico e di consumi di risorse tra le scuole (anche materne)
PUBBLICHE AMM.NI
AZIENDE
ECONOMATO DEL COMUNE
UFFICIO QUALITÀ E SALUBRITÀ (che stipula contratti con fornitori che rispondono ai requisiti di qualità e salubrità)
COMUNE Premio scuola pulita
Promuovere piani d’azione tra scuola e comune
Attività di benchmarking tra istituti
Provincia
Economato Comune
Comune
72 Favorire le aziende a minore impatto ambientale nelle gare di appalto
COMUNE
PROVINCIA
ECONOMATO
SCUOLE
ASS.NI DI CATEGORIA
COMUNE Inserire nei bandi il requisito dell’impatto ambientale come prioritario
Formulare i bandi di gara di appalto richiedendo caratteristiche di minor impatto ambientale
Divulgazione informazione chiara e trasparente
Comune, Provincia, Regione
Comune, Provincia
Enti preposti, Soc. di consulenza
73 Sensibilizzare le nuove generazioni alle tematiche ambientali attraverso campagne "forti"
COMUNE
PROVINCIA
COMUNE
AGEA
LIPU
74 (priorità 8)
♠
Incentivare i cittadini al risparmio energetico e alla auto-produzione di energia
COMUNE
PROVINCIA
ENEL
AGEA
COMUNE
PROVINCIA
Sgravi fiscali
Informazioni tecniche ai cittadini
Divulgazione informazione chiara e trasparente
Aziende, Provincia
Enti preposti, Soc. di consulenza, Scuole, Agea
Promozione del Piano d’Azione
OBIETTIVO 2: Conservare e dare valore alle risorse energetiche ambientali
N° AZIONE ATTORI indicati nel Piano d’Azione
ATTORI promotori d’iniziative nel Piano Operativo 2002
MODALITÀ DI PROMOZIONE ATTORI PROMOTORI DELLE MODALITÀ
37 Creare gruppi tecnici interdisciplinari per realizzare V.I.A./V.A.S. (valutazioni di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica) e formare i tecnici
COMUNE
PROVINCIA
ENTI LOCALI
ENTI DI FORMAZIONE
CONSIGLIO PROVINCIALE
ARPA
REGIONE
38 Inserire i risultati delle V.I.A. su internet
COMUNE
PROVINCIA
ENTI LOCALI
ENTI DI FORMAZIONE
CONSIGLIO PROVINCIALE
ARPA
REGIONE
PROVINCIA Aggiornamenti siti internet
Raccolta dati attraverso enti pubblici e privati che si occupano di VIA
Verifica Informazione promozione incontri revisione risultati
Pagina Web con link a siti preesistenti sul tema presenti nella Provincia
Seminario per creare contatti tra gli attori interessati
Enti locali, Enti formazione
Provincia
Comune, Aziende Private
ARPA Regionale, Provincia
39 Divulgare un catalogo/manuale per le famiglie su strumenti/prodotti ecocompatibili, per il corretto uso delle utenze e la raccolta differenziata; divulgare un manuale sull'uso degli elettrodomestici e della "strumentazione" casalinga (es.: rubinetteria a risparmio d'acqua, compost, lampadine a risparmio energetico, ecc.)
ASS.NI CONSUMATORI
UNIONE INDUSTRIALI
ARTIGIANI
CAT. COMMERCIANTI
ASS.NE INSTALLATORI
ACOSEA
COMUNE (2)*
PROVINCIA
FARE VERDE
40 Recuperare l'acqua calda di ricircolo degli impianti riscaldamento.
COMUNI
INSTALLATORI
PROGETTISTI
Promozione del Piano d’Azione
41 Fare la progettazione edilizia della doppia rete idrica potabile e non potabile
PROGETTISTI
IMPRESE EDILI
ORDINI PROFESSIONALI
AZIENDA DI DISTRIBUZIONE
42 Fare il censimento dei produttori e degli utenti potenziali di compost - fare il censimento dei principali produttori e utilizzatori di compost – fare un manuale sul compost
AGEA
PROVINCIA
ORDINI PROFESSIONALI
CONSORZIO AREA
43 Fare una campagna "rifiuto di gettarlo" (informazione e divulgazione mirata ai produttori di rifiuti e consumatori di compost)
PROVINCIA
AGEA
CONSORZIO AREA
COMUNE DI FERRARA
CATEGORIA AGRICOLTORI
FARE VERDE Campagne informative opuscoli, stampa, video
Opuscoli divulgati per famiglie percorso educativi scuole
Convegno con attori
Sensibilizzazione a scuola con distribuzione di compost
Progetto sgravi fiscali con tessere magnetiche
Provincia, AGEA, Consorzio AREA
AREA, AGEA
Scuole e Aziende Private
Scuola, AGEA, Amministrazioni
AGEA, Amministrazioni
44 Mettere a disposizione (a privati e grandi produttori) contenitori adeguati alla raccolta compost
PRODUTTORI DI COMPOST
CONSORZIO AREA
IMPRESE
AGEA
AGEA Informativa di quartiere
Contatti diretti con privati e grandi produttori incentivi comuni
Consegna materiali dopo il convegno
Consegna contenitori a condomini e quartieri della città
Produttori di compost
AREA, AGEA, Comuni
Scuole e Aziende Private, AGEA
Produttori di compost
45 Agevolare e defiscalizzare gli impianti di compostaggio (IRPEG)
REGIONE
PROVINCIA
COMUNE
46 Agevolare fiscalmente i centri commerciali che raccolgono imballaggi
PROVINCIA
COMUNE
ENTI GESTORI RACCOLTA
47 Fare una normativa per il finanziamento dell'energia alternativa
REGIONE
Promozione del Piano d’Azione
50 Potenziare la termoconversione di rifiuti non diversamente recuperabili
ENTI GESTORI
PROVINCIA (2)
AGEA (2)
Finanziamenti
Informazione
Adeguamento impianti tecnologici
Riciclaggio totale rifiuti
Enti locali
Provincia, AGEA
Enti Gestori
Enti gestori 51 Recuperare i teli per la
paciamatura ASS.NI AGRICOLTORI
AZIENDE AGRICOLE
INDUSTRIE RIUTILIZZATRICI
52 Censire e recuperare le aree degradate o potenzialmente contaminate della città
CIRCOSCRIZIONI
GRUPPI VOLONTARI (ES: GARDEN CLUB)
STUDENTI NAVARRA
STUDENTI MEDIE INFERIORI
PROVINCIA
REGIONE
COMUNE
COMUNE (5)
UNIONE IND.
Campagna informativa sensibilizzazione cittadini
Giornate ecologiche per l’individuazione di aree degradate all’interno del quartiere
Stampa, seminari, reti informatiche
Aumento finanziamenti
Aumento risorse circoscrizioni
Ass. ambientaliste
Scuole, WWF, Legambiente
Università, Gruppi Volontariato
Circoscrizioni, Gruppi volontari (es.: Garden Club), Studenti Navarra, Studenti Medie inferiori, Provincia, Regione, Comune
Comune
53 Migliorare ed effettuare la progettazione e la sistemazione dell'arredo urbano
ASS.NI ANZIANI
CIRCOSCRIZIONI
GRUPPI VOLONTARI (GARDEN CLUB)
STUDENTI (SCUOLA 21)
COMUNE
COMUNE (5) Promuovere Progetti integrati tra Ente pubblico e Ass. volontari
A seguito del 52
Incontri con i soggetti attuatori
Assicurare finanziamenti
Circoscrizioni
Gruppi volontari, Studenti Ass. Anziani
Ass. Anziani
Circoscrizioni
Gruppi volontari (garden club)
Studenti (Scuola 21)
Comune
48 Recuperare i liquami per produzione biogas (e recuperare il biogas nelle discariche esistenti)
REGIONE
PRIVATI
49 Aumentare i progetti di riduzione imballaggi
REGIONE
ASSOCIAZIONE PRODUTTORI IMBALLAGGI
CONAI
COOP
CONAD
Informazione con supporto di documentazione tecnica
Promozione e sensibilizzazione Ass. Categoria
Definizione indicatori Performance
Creare imballaggi riciclabili
CONAI, Produttori Imballaggi
Ass. Imprese di Categorie
CONAI, Produttori Imballaggi
Produttori Imballaggi
Promozione del Piano d’Azione
54 Recuperare il paesaggio della discarica inerti di Via Canapa (sistemazione con materiale vegetale, piantumazione)
PROVINCIA
REGIONE
55 Prevenire o disinquinare il canale di bonifica con la depurazione delle acque reflue degli insediamenti non allacciati alla fognatura pubblica
ACOSEA
ARPA
CONSORZIO BONIFICA
PRIVATI
ORDINI PROFESSIONISTI
EE.LL.
PROVINCIA Finanziamenti per la conversione degli impianti
Campagna di sensibilizzazione di aziende e privati
Conferenze documentazione tecnica
Censimento e Monitoraggio
Censimento da parte degli enti
Enti locali, Gestori
Comune, Ass. Categoria
USL, ENEL
Università, ARPA Competente
Arpa, Università, Istituti di ricerca
56 priorità 21
Realizzazione di Bilanci Sociali, Ambientali e relativa certificazione di Comune e Provincia (EMAS, ISO 14.001)
ENTI LOCALI
ARPA
USL
ACOSEA
AGEA
ENEL
PROVINCIA (6)
COMUNE (3)
Contatti diretti con aziende per informare sulle procedure di certificazione
Inc. economico alle imprese
Rapporti e Documentazione tecnica
ARPA, Provincia
Comune, Ass. Categoria
USL, ENEL
Promozione del Piano d’Azione
OBIETTIVO 8: Garantire servizi sociali, sanitari ed educativi accessibili ed efficaci, che soddisfino i bisogni e le attese dei cittadini ed i diritti delle fasce più deboli
N° AZIONE ATTORI indicati nel Piano d’Azione
ATTORI promotori d’iniziative nel Piano Operativo 2002
MODALITÀ DI PROMOZIONE
ATTORI PROMOTORI DELLE MODALITÀ (Gli attori proposti valgono per tutte le azioni delle modalità di promozione)
75 Operare per una migliore e più semplice informazione (istituendo uno sportello efficienza, mettendo in rete gli uffici realizzando un sito internet e INFO-POINT nei comuni con più di 15.000 abitanti)
Provincia
Università
Aziende sanitarie
Ass.ni di categoria
sindacali
Mondo imprenditoriale (es.: Confindustria, Ascom, Confesercenti, Cgil, Cisl, Uil, Coop Costruttori, Berco e Mazzoni)
COMUNE (12)
PROVINCIA (2)
Banca dati aggiornata
Sportello coordinatore
Ass. categoria
Ass. imprenditori
Comune
Provincia
76 Mettere in rete le informazioni sui servizi già esistenti svolti da associazioni di volontariato e no profit
Enti pubblici
Ass.ni di volontariato
Scuole
ARCOBALENO Banca dati
Campagne informative
Giornate di informazione in piazza sul "Listone"
Sportello informativo (numero verde)
Scuola
Circoscrizioni
Ass. volontariato
77 Riconoscere alle associazioni di volontariato e agli "enti minori" la funzione di pubblica utilità garantendo in tal modo servizi sociali, ricreativi, educativi, ecc.
Enti Pubblici
Ass.ni di volontariato sociale
COMUNE Banca dati
Campagne informative
Giornate di informazione in piazza sul "Listone"
Sportello informativo (numero verde
Enti pubblici
78 (priorità11)
Stimolare la partecipazione alla pianificazione del territorio per diffondere il rispetto per le peculiarità dell'ambiente
Associazione
Comune
Provincia
Regione ER
Italia Nostra
Ferrara Decius
COMUNE (3)
PROVINCIA (4)
Tavoli di lavoro
Assemblee
Documentazione tecnica
Comune
Provincia
79 Aumentare e migliorare la capacità di usare Internet e i mezzi informativi più moderni da parte degli operatori degli Enti Pubblici attraverso corsi di aggiornamento costanti
Enti Pubblici (per l'organizzazione)
Enti privati (per la struttura del servizio)
Scuole per supporto logistico
COMUNE (3)
PROVINCIA
Corsi di formazione
Incentivi alla formazione
Enti Pubblici
Promozione del Piano d’Azione
80 Aggregare i servizi sociali ed educativi, in strutture puntuali e in aree specifiche della città e della provincia, individuando sedi disponibili anche in provincia
Enti Pubblici e/o privati (attraverso convenzioni): gli Enti Pubblici per l'organizzazione, gli enti privati per la struttura del servizio, le scuole per il supporto logistico)
COMUNE
LOTTA TALASSEMIA
Convenzioni tra Enti Pubblici, Privati e Ass. volontariato
Banca dati
Numero verde
Campagne pubblicitarie
Comune
Ass. volontariato
81 Mettere in rete delle opportunità e di progetti sviluppati dai vari operatori/attori sociali
Enti pubblici e privati
Associazioni di volontariato
COMUNE
PROVINCIA
ARCOBALENO
Promozione del Piano d’Azione
OBIETTIVO 11: Sviluppare un’economia basata sull’integrazione tra settori, sull’efficienza ambientale, sull’innovazione e sul cambiamento strategico ed organizzativo
N° AZIONE ATTORI indicati nel Piano d’Azione
ATTORI promotori d’iniziative nel Piano Operativo 2002
MODALITÀ DI PROMOZIONE
ATTORI PROMOTORI DELLE MODALITÀ Gli attori proposti valgono per tutte le azioni delle modalità di promozione
11 (priorità 2)
Effettuare una campagna d'informazione ("100 giovani artigiani") rivolta a ragazzi in età scolare e alle rispettive famiglie, per incentivare i mestieri artigiani e le produzioni di prodotti tipici tradizionali
Scuole
Enti locali (Comune, Provincia) come finanziatori
Imprese artigiane
PROVINCIA
CNA (3)
Coinvolgimento scuole e incontri tra settori differenti
Divulgazione editoriale telematica
Ass. categoria
Imprese artigiane
Enti Pubblici
12 Intensificare e strutturare l'offerta turistica comprendendo non solo Ferrara e la costa/Delta, ma anche l'entroterra
Provincia
Comuni
Associazioni di categoria
Associazioni culturali locali
PROVINCIA (3)
COMUNE
CONFESERCENTI(6)
13 Creare pacchetti turistici differenziati ed integrati
Enti Pubblici
Aziende del settore
PROVINCIA
CONFESERCENTI(6)
Analisi settori eccellenza
Campagne di promozione
Attività culturali
Aziende del settore
Ass. categoria
Enti Pubblici e Privati
14 (priorità 15)
Sviluppare il turismo rurale e l'agriturismo (trasformare delle campagne a coltivazione intensiva) e valorizzare i centri/frazioni presenti nel territorio tra Ferrara e la costa/Delta (valorizzazione vie d'acqua, cicloturismo, emergenze "minori", ecc.)
Imprese turistiche
Aziende agricole
Provincia
Università
CAI
CONF.
UISP
15 Creare un servizio per il turismo 24 ore su 24 ore
Comune e Provincia
Associazione Consumatori
Associazioni di Categoria
PROVINCIA Sportello informativo
Numero verde
Divulgazione informatica
Enti Pubblici
Ass. categoria
16 Sviluppare la filiera dei cereali Associazioni di categoria
Imprese
17 Semplificare le procedure per il rispetto delle norme a tutela dell'ambiente
Comune
Provincia
PROVINCIA (3) Assemblee con i cittadini
incontri con i responsabili del settore
Enti Pubblici e Privati
Promozione del Piano d’Azione
18 (priorità 3)
Inserire l'educazione ambientale/sociale (con approfondimenti legati alla realtà territoriale) nei curriculum, fin dai livelli iniziali d'istruzione, con aggiornamenti costanti per i docenti
Scuole
Provincia
COMUNE (2) Introduzione e miglioramento della gestione ambientale nella scuola (EMAS)
Coordinamento
Corsi formazione
Seminari e conferenze
Scuole
Enti Pubblici e Privati
19 (priorità 6)
♦
Organizzare corsi di formazione per docenti e studenti su: utilizzazione energia di riscaldamento e trasporto, normative sulla sicurezza ambientale (626, 494, ecc.); normative sull'ambiente domestico; normative sul consumo e utilizzo d'acqua; normativa rifiuti (Ronchi)
Scuole
Provincia
COMUNE (2)
PROVINCIA (2)
AGEA
COOP
20 (priorità 8)
♠
Promuovere tra i cittadini il risparmio energetico, l'autoproduzione di energia e il risparmio (raccolta differenziata, compost, riduzione imballaggi, riduzione inquinanti, ecc.)
Comuni
Province
SpA comunali
COMUNE (2)
PROVINCIA (2)
AGEA
COOP
FARE VERDE (2)
21 Fare un manuale per famiglie sull'uso delle utenze e sulla corretta raccolta differenziata per la Città di Ferrara
Comune
COMUNE Coinvolgimento scuola attraverso materiale informativo
Aziende Municipali
Scuole
Enti Locali
22 Incentivare le banche dati ambientali da rendere pubbliche affissioni, report periodici
Comune
Provincia
COMUNE (2)
PROVINCIA (2)
UNIONE IND.
23 Sviluppare un sistema di rilevazione e reporting di previsione delle dinamiche economiche, necessità e interpretazione (rilevare come evolve la qualità della vita della popolazione)
Comune
Provincia
COMUNE (2) Reti informative
Indicatori
Monitoraggio
Scuole
Istituti rilevazione statistica
Enti Locali
AUSL
24 ♣
Promuovere la realizzazione di Bilanci Sociali e Ambientali
Imprese
Promozione da parte di Comune e Provincia
Arpa
COMUNE (3)
PROVINCIA (4)
AGEA (2)
COOP
SINDACATI
UNIONE IND.
Promozione del Piano d’Azione
25 ♣
Costruire un sistema di gestione ambientale per il territorio comunale e provinciale
Comune
Provincia
COMUNE (3)
PROVINCIA (2)
BONIF.BURANA (2)
26 (priorità 20)
Creare imprese nei settori nuovi e critici: Net Generation (nuove imprese nel settore della new economy) Trash Generation: 1. nuove imprese nel settore del riciclaggio; 2. imprese servizi ambientali di anziani e disabili
Assessorato Attività produttive Provinciale
Banche
PROVINCIA
C.SPIN OFF
Incentivi allo sviluppo e ai progetti
Formazione mirata
Analisi dei bisogni
Enti Statali e Locali
Assessorato Attività Produttive
Promozione del Piano d’Azione
Allegato 2 RISULTATI TOTALI DELLA VOTAZIONE Di seguito sono riportati i risultati ottenuti dalle votazioni durante il tavolo di lavoro del 4 giugno ’03 e delle segnalazioni giunte per posta elettronica. Di fatto rappresentano solamente un’indicazione di massima, visto che ancora mancano le preferenze di alcuni attori dei tavoli, di cui si terrà sicuramente conto nella definizione delle azioni prioritarie. Da segnalare comunque che il numero totale delle votazioni per Obiettivi si è riscontrato negli Obiettivi 1 e 11.
OBIETTIVO 8: Garantire servizi sociali, sanitari ed educativi
accessibili ed efficaci, che soddisfino i bisogni e le attese dei cittadini ed i
diritti delle fasce più deboli AZIONE N° NUMERO DI VOTI
75 0 76 3 77 3 78
priorità11 0
79 0 80 3
TOTALE
VOTI PER OBIETTIVO
9
OBIETTIVO 11: Sviluppare un’economia basata
sull’integrazione tra settori, sull’efficienza ambientale,
sull’innovazione e sul cambiamento strategico ed organizzativo
AZIONE N° NUMERO DI VOTI 11 1 13 1 15 1 17 1 18 5 21 3 23 1 26 2
TOTALE VOTI PER
OBIETTIVO 15
AZIONE 18 (priorità 3): Inserire l’educazione
ambientale/sociale (con approfondimenti legati alla realtà territoriale) nei curriculum, fin dai
livelli iniziali d’istruzione, con aggiornamenti costanti per i docenti
Promozione del Piano d’Azione
OBIETTIVO 2: Conservare e dare valore alle risorse energetiche ed
ambientali AZIONE N° NUMERO DI VOTI
38 0 43 0 44 3 49 3 50 1 52 2 53 1 55 1 56 3
TOTALE VOTI PER
OBIETTIVO 14
OBIETTIVO 1: Promuovere comportamenti e stili di vita
rispettosi dell'ambiente, educando fin dall'età scolare alla conoscenza
ed all'uso consapevole e d armonico del territorio
AZIONE N° NUMERO DI VOTI 27 5 33 2 68 5 69 2 71 1 72 2 74 2
TOTALE VOTI PER
OBIETTIVO 19
AZIONE 27 (priorità 22): Lanciare una fiera di prodotti
ecocompatibili e organizzare fiere, manifestazioni e convegni aperti alla cittadinanza sulle energie alternative nell’ottica della produzione/risparmio energetico e dell’ecologia domestica
AZIONE 68: Strutturare gli edifici scolastici in
modo sostenibile (attraverso edilizia e manutenzione ecocompatibili e progetti di risparmio risorse) e
inserire nelle gare d’appalto standard di qualità ambientale
Promozione del Piano d’Azione
Tavolo di Lavoro “Promozione del Piano d’Azione”
SOTTOGRUPPO REVISIONE Sottogruppo Revisione Il Sottogruppo Revisione ha analizzato le azioni non attuate dal Piano Operativo 2002 del Comune, della Provincia e degli Attori locali, in totale 23 Azioni su 128. L’analisi ha consentito sia la verifica delle probabili cause che hanno impedito l’attuazione di quelle azioni, sia la valutazione della possibile integrazione dei soggetti realizzatori con altri per renderle operative. Il Gruppo si è riunito per la prima volta il giorno 16 aprile proseguendo i lavori il 20 maggio e il 4 giugno 2003. Nelle Tabelle riportate negli allegati 1 e 2 vengono sintetizzati i principali report del lavoro svolto dal Gruppo e che attengono a:
raggruppamento delle azioni per possibili cause di non realizzazione (Tab. 1);
revisione del contenuto stesso delle azioni ed estensione a nuovi attori della possibilità di lavorare per la realizzazione delle Azioni del Piano Operativo (Tab. 2).
Promozione del Piano d’Azione
Tabella 1
TABELLA PER PRIORITA' DI INTERVENTO
OBIETTIVO N° AZIONE N° ATTORI CAUSE
SCARSA
VOLONTA'
ENTITA' RISORSE
FINANZIARIE NECESSARIE
DIFFICOLTA' TECNICHE
TEMPI NON "MATURI"
VINCOLI NORMATIVI
COMPETENZA REGIONALE /NAZIONALE
GIA' REALIZZATA
1 28 Creare tariffe energetiche differenziate e uno schema di differenziazione dei costi di energia elettrica secondo le fasce orarie di consumo
Enel; Comune; Provincia * ? Presso gli
altri Attori * * ** ENEL
11 16 Sviluppare la filiera dei cereali
Associazioni di categoria; Imprese * * *
9 6 Dare sviluppo e continuità delle carriere individuali attraverso il "Bilancio delle Competenze" o la certificazione dei crediti formativi estesa anche alle esperienze di lavoro
Sistema formazione; Sistema istruzione; Università; CPL (centri per l'impiego)
* ** *
1 30 Creare delle borse di studio e concorsi sulla compatibilità ambientale
Provveditore e Università; Ordini professionali; Spa Comunali
9 4 Creare un fondo “carriere esterne” (fondo pubblico per la qualificazione esterna dei lavoratori)
Istituzioni, aziende e lavoratori come gestori del fondo; Enti in grado di erogare formazione
2 41 Fare la progettazione edilizia della doppia rete idrica potabile e non potabile
Progettisti; Imprese edili; Ordini professionali; Aziendadi distribuzione
**
Promozione del Piano d’Azione
1 34 Creare una pagina web" Impresa Sicura" (locale), contenente anche documentazione multimediale, con accesso diretto per le aziende e con indicazioni su come reperire informazioni
Aziende di servizio; Ordini professionali; Associazioni di categoria; Camera di Commercio
* * * (varie)
1 35 Incentivare la fitodepurazione nei piccoli centri abitati
Enti operatori nella gestione acque; Provincia; Comuni
* (difficoltà aree adatte )
* * * (GORO)
2 37 Creare gruppi tecnici interdisciplinari per realizzare V.I.A./V.A.S. (valutazioni di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica) e formare i tecnici
Comune; Provincia; Enti locali; Enti di formazione; Consiglio provinciale; Arpa; Regione
* mancanza formato
* * *
2 42 Fare il censimento dei produttori e degli utenti potenziali di compost- fare il censimento dei principali produttori e utilizzatori di compost - fare un manuale sul compost
Agea; Provincia; Ordini professionali; Azienda di distribuzione
*
2 47 Fare una normativa per il finanziamento dell'energia alternativa
Regione ** **
2 54 Recuperare il paesaggio della discarica inerti di Via Canapa (sistemazione con materiale vegetale, piantumazione)
Provincia; Regione *? *
2 40 Recuperare l'acqua calda di ricircolo degli impianti riscaldamento
Comuni; Installatori; Progettisti
* * per l'applicabilità
2 48 Recuperare i liquami per produzione biogas (e recuperare il biogas nelle discariche esistenti)
Regione; Privati ** * in parte
2 46 Agevolare fiscalmente i centri commerciali che raccolgono imballaggi
Provincia; Comune; Enti gestori della raccolta
** *
Promozione del Piano d’Azione
2 45 Agevolare e defiscalizzare gli impianti di compostaggio (IRPEG)
Regione; Provincia; Comune ** * naz.
2 51 Recuperare i teli per la paciamatura
Associazioni di agricoltori; Aziende agricole; Industrie riutilizzatrici
*
Promozione del Piano d’Azione
Tabella 2
TABELLA REVISIONE AZIONI (20 MAGGIO E 4 GIUGNO 2003)
OBIETTIVO N° AZIONE N° ATTORI AZIONE RINNOVATA ATTORI PROPOSTI NOTE
1 28 Creare tariffe energetiche differenziate e uno schema di differenziazione dei costi di energia elettrica secondo le fasce orarie di consumo
Enel; Comune; Provincia Sollecitare la creazione di tariffe energetiche differenziate e uno schema di differenziazione dei costi dell'energia secondo le fasce orarie e le Fonti Alternative.
Enti Pubblici diversi: Comune, Provincia; ENEL; Categorie Economiche; Associazioni dei Consumatori
11 16 Sviluppare la filiera dei cereali Associazioni di categoria; Imprese Diffondere la produzione dei cereali tradizionali nelle nostre campagne (orzo, riso, farro) puntando sulla Qualità e la produzione Biologica.
Associazioni di Categoria; Imprese; Associazione Agricoltori Provinciale; Camera di Commercio; Associazioni di Consumatori
9 6 Dare sviluppo e continuità delle carriere individuali attraverso il "Bilancio delle Competenze" o la certificazione dei crediti formativi estesa anche alle esperienze di lavoro
Sistema formazione; Sistema istruzione; Università; CPL (centri per l'impiego)
Dare sviluppo e continuità delle carriere individuali attraverso il "Bilancio delle Competenze" o la certificazione dei crediti formativi estesa anche alle esperienze di lavoro
Categorie Economiche
1 30 Creare delle borse di studio e concorsi sulla compatibilità ambientale
Provveditore e Università; Ordini professionali; Spa Comunali
Orientare il 5-10% delle borse di studio, concorsi e tesi verso i temi della compatibilità ambientale
Provveditore agli Studi; Ordini Professionali; Spa Comunali; Fondazioni Bancarie; Associazioni Economiche, di Categoria; Provincia, Comune.
9 4 Creare un fondo “carriere esterne” (fondo pubblico per la qualificazione esterna dei lavoratori)
Istituzioni, aziende e lavoratori come gestori del fondo; Enti in grado di erogare formazione
Programmare con il contributo delle Imprese un Fondo Carriere Esterne
Istituzioni, aziende e lavoratori come gestori del fondo; Enti erogatori
2 41 Fare la progettazione edilizia della doppia rete idrica potabile e non potabile
Progettisti; Imprese edili; Ordini professionali; Azienda di distribuzione
Incentivare la stesura di norme di Progettazione Edilizia per creare la doppia rete per l'acqua potabile/non potabile nelle abitazioni
Progettisti; Imprese edili; Ordini professionali; Azienda di distribuzione; Università; Cittadini
1 34 Creare una pagina web" Impresa Sicura" (locale), contenente anche documentazione multimediale, con accesso diretto per le aziende e con indicazioni su come reperire informazioni
Aziende di servizio; Ordini professionali; Associazioni di categoria; Camera di Commercio
Divulgare l'esistenza delle pagine web "Impresa Sicura"(locale) di Camera di Commercio e Provincia
Associazioni di Categoria; Ordini professionali; Aziende di Servizio; Camera di Commercio; Comune; Provincia; AUSL; Medicina del Lavoro; ARPA
1 35 Incentivare la fitodepurazione nei piccoli centri abitati
Enti operatori nella gestione acque; Provincia; Comuni
Dare massima incentivazione alla fitodepurazione nei piccoli centri abitati, programmando di riutilizzare le acque depurate
Enti operatori nella gestione delle acque; Consorzi di Bonifica e ACOSEA; Assoc. Consumatori; CADF; Provincia; Comune
Promozione del Piano d’Azione
2 37 Creare gruppi tecnici interdisciplinari per realizzare V.I.A./V.A.S. (valutazioni di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica) e formare i tecnici
Comune; Provincia; Enti locali; Enti di formazione; Consiglio provinciale; Arpa; Regione
Formare i Tecnici per realizzare V.I.A/V.A.S. (valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica) e dare la massima informazione sull'esistenza di queste possibilità
Comune; Provincia; Enti locali; Enti di formazione; Consiglio provinciale; Arpa; Regione
2 42 Fare il censimento dei produttori e degli utenti potenziali di compost - fare il censimento dei principali produttori e utilizzatori di compost - fare un manuale sul compost
Agea; Provincia; Ordini professionali; Azienda di distribuzione
Favorire la diffusione di un manuale sul compostaggio e realizzare il censimento dei produttori e utilizzatori di compost
Cittadini; Ass. Agricoltori; ARPA; AREA; Ass. Consumatori; Camera di Commercio; Agea; Provincia; Ordini professionali; Azienda di distribuzione
2 47 Fare una normativa per il finanziamento dell'energia alternativa
Regione Predisporre un regolamento locale per il sostegno alle produzioni e al consumo dell'energia rinnovabile
Regione; Provincia; Comune
2 54 Recuperare il paesaggio della discarica inerti di Via Canapa (sistemazione con materiale vegetale, piantumazione)
Provincia; Regione Recuperare il paesaggio della discarica inerti di Via Canapa
Comune, Provincia, Regione Già realizzata
2 40 Recuperare l'acqua calda di ricircolo degli impianti riscaldamento
Comuni; Installatori; Progettisti Recuperare l'acqua calda di ricircolo del teleriscaldamento per un centro salute
Comuni; Installatori; Progettisti
2 48 Recuperare i liquami per produzione biogas (e recuperare il biogas nelle discariche esistenti)
Regione; Privati Recuperare i liquami per produzione biogas (e recuperare il biogas nelle discariche esistenti)
Provincia; Allevatori; Regione; Privati
2 46 Agevolare fiscalmente i centri commerciali che raccolgono imballaggi
Provincia; Comune; Enti gestori della raccolta
Promuovere i prodotti con minori imballaggi ed agevolare, anche fiscalmente, i centri commerciali che raccolgono imballaggi
Provincia; Comune; Enti gestori della raccolta
2 45 Agevolare e defiscalizzare gli impianti di compostaggio (IRPEG)
Regione; provincia; Comune Agevolare e defiscalizzare (IRPEG) gli impianti di compostaggio tramite norme locali e regionali
Regione; Provincia; Comune
2 51 Recuperare i teli per la paciamatura
Associazioni di agricoltori; Aziende agricole; Industrie riutilizzatrici
Collocare i teli per la paciamatura recuperati
Provincia; Associazioni di agricoltori; Aziende agricole; Industrie riutilizzatrici
Già realizzata
Tavolo di Lavoro ““AAGGEENNDDAA 2211 LLOOCCAALLEE EE
CCOOOOPPEERRAAZZIIOONNEE DDEECCEENNTTRRAATTAA””
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
PROGRAMMA DELL’INCONTRO DEL 14/02/2003
PARTECIPANTI ALL'INCONTRO DEL 14/02/2003
Cognome e Nome Ente Balboni Gianpaolo WWF Ferrara Balicchi Giuseppe Assocazione Emiliano De Marco Barioni Mauro Assocazione Emiliano De Marco Battista Francesca Studio Legale Rossini-Centro Donna e Giustizia Bizzo Giampaolo CNA Canella Alex Cariani Miriam CSV Chiappini Alessandra Comune di Ferrara Cristofori Matteo Fare Verde De Menna Emanuela Ferioli Rodolfo Associazione Aiutiamolli a Vivere Ferioli Secondo Chiama l'Africa Onlus Ferraro Aldo IBO Fiorenza Carlo Franz Gianfranco Università di Ferrara – Facoltà di Architettura Galanti Emiliano Sinistra Giovanile Ravenna Gavotti Francesca La Nuova Ferrara Ghebray Lemlem Amici di Rahwa Guidetti Francesca GATA Guidi Filippo IBO Ferrara Guidorzi Marcello Lanzoni Luca Dipartimento di Architettura Maisto Massimo ARCI Manfredini Edoardo Marani Lorena Associazione Aiutiamolli a Vivere Marcandella Basilio-Padre Angelo IBO Italia Marcolini Paolo ARCI Ferrara Martinucci Marilena Studio Edilgeo
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Miglioli Valentina CADF S.p.A. Milani Stefania Fare Verde Miranda Ulises Gabriel Universidad Nac. Quildes (Arg)-Università di Ferrara Molica Denise ARCS (ArciCultura e Sviluppo) Montanari Ivana Associazione Emiliano De Marco Montanari Dino IBO Italia Natali Michele Associazione Culturale “Homer Simpson” Novi Paola Provincia di Ferrara Olmi Giulia CISP Onorati Paola Associazione Medina Padovani Enzo Liceo Scientifico di Bondeno Paltrinieri Simone CESTAS Pancaldi Michele Pareschi Sandra CGIL Parrilli Mario Davide Università di Ferrara - Facoltà di Economia Petrone Emilio DS Lugo (RA)-Università Bocconi-Presidente Associazione
Studenti AA.PP. Pietrtogrande Margherita Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Puttinati Marilisa Associazione Emiliano De Marco Ravalli Antonio Facoltà di Architettura Rigamonti Francesco NEXUS CGIL Rossetti Ivana Università di Ferrara Sgarzi Matteo Università di Bologna Zerbini Andrea Ufficio Cooperazione tra le Chiese-Diocesi Ferrara
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Spunti per l’elaborazione di un piano di lavoro Basi per l’azione: “Dal momento che gran parte dei problemi cui si rivolge A21 hanno origine in attività locali la partecipazione e la cooperazione delle amministrazioni locali rappresentano un fattore determinante per il raggiungimento dei suoi obiettivi” (Capitolo 28, Agenda 21 - ONU). Partecipazione e cooperazione non sono da intendersi unicamente all’interno di una comunità locale. In un mondo dove il locale è sempre più globale e in un agire attento ai principi dell’A21, cooperazione decentrata e solidarietà internazionale permettono di interagire con le forme di partecipazione espresse dalle comunità dei Paesi in Via di Sviluppo. La cooperazione decentrata e la solidarietà internazionale permettono la creazione di relazioni e lo scambio di esperienze di partecipazione garantendo uno sviluppo sostenibile che da locale diventa globale. Questo Tavolo è aperto a tutti gli attori del Forum e si vuole sottolineare la sua indipendenza nel definire strutture e modalità di lavoro, inoltre potrà disporre di piccole risorse economiche per esigenze di approfondimento e di progettazione. Sulla base delle indicazioni di oggi verrà elaborata un proposta di piano di lavoro da approfondire in un successivo incontro. Azioni di riferimento del Piano d’Azione Azione 70 Realizzare iniziative periodiche all’interno delle scuole per favorire l’incontro delle diverse culture Azione 92 Realizzare iniziative formative per promuovere comportamenti socialmente corretti Azione 97 Favorire la conoscenza delle culture e tradizioni dei soggetti che chiedono integrazione promuovendo incontri nei luoghi di socializzazione e spettacoli sulle tradizioni Obiettivi Elaborazione di un Piano d’azione per conseguire i seguenti obiettivi: Coinvolgimento, come attori protagonisti della realtà provinciale, di Associazioni, Amministrazioni locali, ONG, Istituzioni, Scuole. Definizione di competenze e ruoli Evidenziazione delle esigenze reali e concrete dei paesi destinatari. Attività 1. Organizzazione di incontri pubblici che prevedano il coinvolgimento anche delle scuole per
la conoscenza reciproca, lo scambio di informazioni e di esperienze e la definizione di obiettivi comuni
2. Articolazione in gruppi di lavoro seguiti, da facilitatori, sui seguenti temi: Normativa di riferimento nazionale e regionale; Educazione allo sviluppo; Ruoli e meccanismi di coinvolgimento della comunità locale; Rapporto tra cooperazione decentrata ed immigrazione; Strumenti
3. Individuazione di specifici progetti pilota di cooperazione che saranno adottati dal Forum Interventi Gianfranco Franz – Facoltà di Architettura: L’Università di Ferrara sta provvedendo alla messa a sistema delle attività dell’Ateneo nei paesi in via di sviluppo condotti da Dipartimenti, Istituti o singoli docenti. Architettura è impegnata su varie aree dell’America Latina (Brasile, Argentina, Uruguay), e ci sono anche progetti di cooperazione accademica (Cile e Cuba). Ci sono rapporti con i paesi della sponda sud del Mediterraneo. Sono in corso progetti di cooperazione con istituzioni europee, Università e istituzioni di singoli paesi. Si svolgerà fra
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
breve un workshop in Vietnam per elaborare una proposta progettuale per la città di Huè. Gli interventi realizzati sono stati avviati con risorse proprie della Facoltà o reperite dai singoli docenti; in una seconda fase ci si è rivolti a istituzioni locali, nazionali ed internazionali per ulteriori finanziamenti. A Cuba è stato avviato un progetto per il restauro ed il recupero della Avenida 11 Ottobre, tipica strada in stile coloniale. Questa è una delle poche zone dell’Avana non ancora modificata dai capitali stranieri per il turismo. Questo progetto ha ricevuto un primo finanziamento dalla regione Umbria. L’educazione allo sviluppo è un tema fondamentale; bisogna modificare l’ottica di avviare progetti nei PVS con lo scopo di insegnare, metodi, processi e percorsi di sviluppo. Per fare un esempio, Porto Alegre e anche Curitiba, con cui esiste un rapporto istituzionalizzato da molti anni, sono città molto più vivibili ed ambientalmente sostenibili delle nostre. Quindi siamo noi che possiamo imparare dai paesi in via di sviluppo. Fondamentale è fare gioco di squadra, appoggiarsi reciprocamente senza farsi concorrenza, visto che le risorse sono limitate ed è difficile ottenerle, ad esempio i programmi dell’UE sono difficilissimi da costruire. L’Italia è poco capace di reperire finanziamenti europei , ci sono anche moltissime risorse MAE non utilizzate. E’ importante darsi una organizzazione locale, non istituzionalizzata e flessibile per essere efficaci nel reperire risorse e nel sostenere finanziariamente i progetti. Paolo Marcolini - Arci di Ferrara: Caratteristica dell’Arci è la capacità di mettere in relazione le persone attraverso lo strumento associativo. I popoli vengono aiutati ma è necessario comprenderne la cultura e salvaguardarne il patrimonio storico. Determinate realtà che vivono in situazioni precarie vedono minacciata ogni giorno la propria storia, per esempio i Saharawi che vivono nei campi profughi. C’è progetto di smaltimento rifiuti nei campi profughi Saharawi in Algeria, dove da 20 anni vive un popolo di 100.000 persone. I Saharawi sono una popolazione storicamente nomade che non ha una cultura sedentaria. Sono lì da vent’anni nonostante pensassero di poter ritornare molto presto nei loro territori di origine (Sahara Occidentale). Hanno vissuto senza l’idea della salvaguardia dell’ambiente e quindi senza seguire criteri di raccolta dei rifiuti. Questo comporta delle conseguenze: diffusione di malattie, inquinamento delle falde acquifere. Il nostro progetto coinvolge Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Ferrara, Comune di Forlì, AGAC di Reggio Emilia e ARPA di Ferrara, Associazione Jaima Saharawi di Reggio Emilia, Associazione Forlivese Malattie del Fegato, CISP ong in qualità di esecutore. Il progetto si pone il compito di sensibilizzare i Saharawi sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente perché, anche in prospettiva di un loro ritorno nel Sahara Occidentale potranno applicare queste nozioni. Non è corretto porsi il problema se sia più sostenibile fare un progetto di assistenza con invio di materiale o un progetto di questo tipo. Ci sono momenti in cui è necessario inviare medicinali e momenti in cui è necessario puntare su un progetto di cooperazione allo sviluppo. E’ in programma l’organizzazione di interventi di educazione allo sviluppo coinvolgendo anche le realtà scolastiche. Dovrebbero essere organizzati incontri per spiegare quali dovrebbero essere le linee di un progetto. Bisognerebbe raggruppare per aree geografiche le associazioni che operano nei paesi in via di sviluppo al fine di agevolare la gestione logistica degli interventi. L’iniziativa AttivArci sta dando risultati anche attivando finanziamenti privati. E’ fondamentale attivare rapporti e sinergie tra donatori pubblici e privati. La raccolto di fondi privati è molto utile per fornire quella parte di finanziamento cash che i progetti della Comunità Europea richiedono e, quindi, dare risposte più rapide alle esigenze dei beneficiari. Ferioli – Associazione Vallisneri: L’Associazione rivolge particolare attenzione all’Africa, non attraverso un impegno diretto ma a sostegno di organizzazioni e associazioni locali. L’associazione ha contribuito alla fondazione di Chiama l’Africa, una campagna che opera a livello nazionale. Sono evidenti le carenze delle strutture e ong locali per realizzare interventi, soprattutto a causa della mancanza di fondi propri indispensabili per accedere ai progetti della Unione Europea. A fronte di queste difficoltà la realtà italiana ha l’obiettivo di costituire una rete di collaborazioni per favorire il reperimento di risorse, per le ONG o associazioni locali, anche della Comunità Europea, per realizzare progetti in Africa. Attualmente è in corso un progetto a Goma, nella regione del Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Una zona che, oltre alla guerra, ha vissuto recentemente una catastrofe naturale legata all’eruzione di un vulcano. La città è completamente distrutta ma si sta tentando di ricostruirla ed in questo processo svolgono un ruolo centrale anche le piccole realtà locali. Esse dimostrano una grande
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
vitalità e testimoniano la voglia di vivere, tipica espressione delle popolazioni africane. Nel mondo dell’aiuto si rischia di arrivare ad una sorta di situazione di mercato. E’ invece importante tutelare, prima di tutto, la cultura, sono gli stessi africani che chiedono la tutela della cultura prima che il cibo poiché si rendono che se, per esempio, le scuole non funzionano si è privi di una ricchezza fondamentale come l’intelligenza. Per quello che riguarda le attività in Italia, un problema molto importante è rappresentato dal reperimento di fondi. Uno strumento utilizzato è quello dei campi di lavoro. Tuttavia l’organizzazione di un campo di lavoro necessita di grandi spazi dove si possano accumulare grandi quantità di materiale; l’affitto di capannoni è molto oneroso e rischia di essere la spesa più grande. A fronte di esigenze di questo tipo, la pubblica amministrazione potrebbe verificare la possibilità di recuperare spazi per questo utilizzo. Sergio Golinelli - Assessore all’Ambiente, Agenda 21 Locale, Parco del Delta della Provincia di Ferrara: La Regione non è presente a questo incontro ma da la sua disponibilità a prendere parte ad incontri successivi Edoardo Manfredini: Non fa parte di alcuna associazione ma ha esperienza nella cooperazione, avendo lavorato a Bruxelles nella piattaforma delle ONG che si occupano di emergenza umanitaria e successivamente due anni in Africa. L’intervento è di conseguenza di tipo metodologico. Importante punto di partenza per collaborare è il censimento delle associazioni e di quanto viene fatto sul territorio. Il censimento può dire chi sa fare che cosa e chi vuole fare qualcosa e soprattutto si deve pensare di intervenire come forum, come organizzazione di varie organizzazioni. In secondo luogo è importante anche capire cosa si intende per cooperazione decentrata. Aspetto fondamentale cooperazione decentrata è la partecipazione dei cittadini ai progetti, per creare un legame tra ONG e cittadini. Il forum dovrebbe dotarsi di una struttura abbastanza leggera di coordinamento e delegare una o due persone a trovare nuovi metodi di fund raising rivolti alla cittadinanza. Il forum deve operare in maniera snella: individuare dei settori di intervento, dei temi sui quali lanciare ogni 6 mesi o 1 anno una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza. Il fund raising diventa quindi importante non tanto per chiedere fondi alle amministrazioni quanto per sensibilizzare i cittadini, e questo evita controversie tra le organizzazioni. Giulia Olmi – CISP: Proposta di organizzare momenti di approfondimento in occasione di incontri pubblici. . Incontri di approfondimento che possono interessare gli operatori sia sui metodi di lavoro che sugli ambiti di intervento e per scambiarsi la valutazione su quello che si è fatto. Incontri pubblici con esperti nel campo della elaborazione di progetti, monitoraggio e valutazione, ciclo del progetto e sugli strumenti di lavoro attualmente a disposizione. Incontri anche per non esperti. Altra tematica di riflessione per il forum potrebbe essere quella degli ambiti di intervento dei grandi enti finanziatori e dei piccoli e grandi realizzatori nel campo dell’emergenza e dello sviluppo. Riflessione su cosa si muove attorno a questi temi e che cosa intendiamo per emergenza e sviluppo. Sarebbe interessante affrontare queste tematiche interessanti, e contraddittorie invitando un esperto europeo conosciuto oppure nazionale per affrontare queste tematiche:
- metodologia di lavoro, monitoraggio e valutazione; - analisi degli ambiti di intervento.
Un altro gruppo potrebbe confrontarsi sulla valutazione dei progetti, leggendo il programma svolto e riflettendo insieme sui problemi che si sono presentati e come si sono affrontati e risolti. Andrea Zerbini – Ufficio Cooperazione e Aiuto tra le Chiese/Centro Missionario Diocesano: Collabora con una commissione di rappresentanti dei vari gruppi parrocchiali o associazioni che hanno attività inerente allo sviluppo, al tema della mondialità e alla missione. Questo centro missionario serve da coordinamento tra i vari missionari ferraresi che sono sparsi in varie parti da Macao in Argentina, Africa, e Stati Uniti. Uno degli obiettivi che l’ufficio per la cooperazione fra le chiese si propone è quello di superare la semplice dimensione dell’intervento umanitario di aiuto, legando queste realtà di missione con le parrocchie, gruppi di parrocchie o vicariati della chiesa ferrarese, creando una specie di gemellaggio, perché ci sia soprattutto uno scambio culturale e ecclesiale. Un settore di questo centro missionario, il comitato ferrarese
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contro la fame nel mondo, a cui partecipano anche le amministrazioni comunali e provinciali, gia da 44 anni organizza una campagna per aiutare economicamente le missioni. L’Ufficio Cooperazione e Aiuto tra le Chiese è in stretto contatto con l’ufficio Migrantes, cui è stato preposto Don Domenico Bedin. Agli inizi di Aprile si svolgerà, dopo molti anni, un convegno di questo ufficio e questa sarà anche l’occasione per vedere come portare avanti una collaborazione fra tale ufficio e l’ufficio missionario. L’Uffico possiede un sito web che è collegato all’Agenzia Missionaria Misna, agenzia di informazione curata da associazioni e gruppi missionari. Sul sito è inoltre disponibile una banca dati, coordinata dal CSV e dal CEDOC, che raccoglie un insieme di biblioteche (Centro di Documentazione Alex Langer, CSV CEDOC) che utilizzano il metodo di catalogazione ISIS dell’UNESCO. Il comitato contro la fame nel mondo sta cercando di superare la condizione strettamente ecclesiale, per cercare di unire le realtà ecclesiali del nostro territorio con quelle civili. Franco Di Giangirolamo – NEXUS CGIL: In sede regionale sono stati fatti molti sforzi per coordinare lavoro ONG e associazioni attraverso strumento tavoli paese. Se si parla di cooperazione decentrata il principio chiave è quello della partecipazione, quindi è necessario affermare il principio della pari dignità tra progetti piccoli e grandi. Le pubbliche amministrazioni devono comunque individuare delle priorità e devono favorire la socializzazione delle esperienze. Gli enti locali possono quindi creare gli spazi per discutere e possono promuovere iniziative. Le ONG non possono essere chiamate a finanziare progetti di institutional building che dovrà essere compito delle istituzioni. Le istituzioni devono inoltre crearsi i loro spazi, ad esempio mettendo in campo le competenze nel campo ambientale e della formazione. Bisogna considerare il problema immigrazione nel bacino mediterraneo e nell’Est europeo, è necessario superare l’approccio delle imprese che svolgono una ridottissima formazione e poi si accaparrano manodopera. Propone di favorire rientri e di sperimentare, anche sfruttando competenze e esperienze dell’Emilia Romagna, interventi di capacitazione, di incubatori di impresa. Sottolinea come già la Comunità Europea stia operando in tal senso. Il forum potrebbe individuare alcune iniziative da finanziare attraverso il ricorso a strumenti come la “delega sociale”. Questo strumento, inizialmente proposto a livello unitario fra sindacati confederali, prevede la donazione costante da parte dei lavoratori di una piccola cifra (1 euro) per costituire fondo provinciale di garanzia, con garanti. Questo favorirebbe la trasparenza perché si dovrebbe rendere conto degli investimenti all’intera collettività. Questa proposta potrebbe poi essere allargata dalla società civile alle imprese. Fund raising si trasforma dalla caccia al denaro in un rapporto con la popolazione. Padre Angelo – IBO Italia: Bisogna vincere il monopolio del Ministero degli esteri sulla cooperazione; i piccoli interventi sono da sostenere, “piccolo è bello”. Il tranello nel quale sono cadute molto ONG è quello del seguire le emergenze ad ogni costo (Angola, Afghanistan…) che si trasforma in un semplice inseguimento di fondi. Come fare un progetto, come intervenire in un paese in via di sviluppo? E’ necessario tenere conto delle realtà locali, non imponendo falsi bisogni. E’ fondamentale quindi tenere presenti i bisogni primordiali dei popoli dei PVS, è necessario che tutti i progetti prevedano uno sviluppo di base. I progetti devono durare almeno 15 anni e devono essere modificabili in corso d’opera (non possibile attualmente se finanziati dal Ministero). Per quanto riguarda il ruolo delle donne nei pvs è la donna che porta il carico maggiore ed è proprio il suo ruolo che deve cambiare; questo potrà succedere solo prevedendo interventi a lunga scadenza per non stravolgere la cultura locale. C’è il rischio di un passaggio della cooperazione dal Ministero degli Affari Esteri al Ministero del Commercio. Denise Molica - ARCS Arci Cultura e Sviluppo: Illustrazione dell’esperienza di un progetto all’interno della campagna Attivarci: il progetto in Mozambico. Arcs ha cominciato ha lavorare in Mozambico nel 1996 dando sostegno a due centri per bambini di strada danneggiati durante la guerra civile. In una prima fase c’è stato un finanziamento dell’Unione Europea che è andato via via esurendosi. Di conseguenza si è deciso di avviare la campagna Attivarci che si appoggia alla rete di strutture territoriali dell’Arci. Questo ha permesso di fornire risorse e di presentare un progetto alla regione Emilia Romagna su delle criticità che la controparte ci aveva presentato. Si tratta di una iniziativa di educazione sulle tematiche dell’AIDS, un lavoro di educazione e prevenzione all’interno dei due centri. Il lavoro procede ottimamente e quindi si è
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deciso di elaborare un altro progetto da affiancare a quello esistente e da presentare al MAE: la costruzione di un centro polivalente. Ci sono moltissime modalità di coinvolgimento. L’ARCI ha coinvolto, oltre ai suoi vari comitati territoriali, anche altre realtà. Per esempio, una grossa parte dei finanziamenti per questi progetti proviene dalle Coop (estense e adriatica). Una ulteriore modalità di coinvolgimento può essere quella di interessare a queste tematiche le scuole. A tal proposito sono state organizzate delle iniziative in cui sono stati illustrati i progetti. I ragazzi hanno raccolto e preparato del materiale che è stato esposto nell’ambito di una festa pubblica, all’interno della quale sono stati anche raccolti dei fondi. Un aspetto importantissimo per noi è la comunicazione. Ovvero il fatto che i soldi che raccogliamo sono tutti documentati e rendicontati e dunque chiunque può chiedere e verificare come sono stati impiegati e come sono stati spesi. Recentemente è stato creato un giornale che sarà lo strumento di comunicazione di Attivarci, sulla rivista si potranno trovare informazioni sulle varie iniziative ed i progetti.
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PARTECIPANTI ALL’INCONTRO DEL 14/04/2003 Cognome e Nome Ente Balicchi Giuseppe Associazione Emiliano De Marco Bongiovanni Barbara Oltreconfine (Arci Solidarietà) Canella Alex Fanini Daniela Regione Emilia Romagna Ferioli Rodolfo Fondazione Aiutiamoli a Vivere Gacci Massimo Associazione Medina Ghebray Lemlem Amici di Rahwa Marchetti Marinella CPF Ferrara Marcolini Paolo ARCI Ferrara Martinucci Marilena Edilgeo Minarelli Gloria Istituto Delta Ecologia Applicata Montanari Dino IBO Italia Onorati Paola Associazione Medina Pasini Maurizio Regione Emilia Romagna Pietrogrande Margherita Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Puttinati Marilisa Associazione Emiliano De Marco Nepa Alida Coordinamento Famiglie Affidatarie Rabuiti Augusta Comune di Ferrara Righetti Giulia Arciragazzi Rigamonti Francesco NEXUS CGIL Ferrara Romani Leonardo Indipendente Rotola Carmela Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Sitta Daniela Istituto Comprensivo “T. Bonati” Toso Federico Comune di Ferrara Turrini Maria Chiara Water for Life
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Introduzione ai lavori Carla Negretti: L’assenza degli assessori è determinata dalla volontà di lasciare lavorare il tavolo senza alcun condizionamento da parte di Provincia e Comune di Ferrara, saranno disponibili ad incontrare i componenti del tavolo qualora ne facciano richiesta. La presenza dei funzionari ho lo scopo di offrire supporto logistico e organizzativo affinché i partecipanti possano lavorare alla stesura del Piano d’Azione sulla cooperazione internazionale. Perché un Tavolo Agenda 21 Locale e cooperazione internazionale? Agenda 21, letteralmente l’insieme delle cose da fare nel 21° secolo per garantire lo sviluppo sostenibile di un territorio e sostenibilità significa che la nostra generazione potrà utilizzare e beneficiare delle risorse del territorio garantendone l’utilizzo anche da parte delle generazioni future. Agenda 21 nasce nel 1992 a Rio de Janeiro in occasione della Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo ed è un documento che parte dalla premessa secondo la quale le società umane non possono continuare sulla strada finora percorsa: una strada che vede aumentare sempre più la distanza economica tra nazioni e gruppi sociali all’interno delle nazioni medesime. Uno sviluppo economico che incrementa la povertà, la fame, le malattie e l’analfabetismo e il deterioramento dell’ambiente fino a mettere in forse, già oggi, il mantenimento della vita in vaste aree del pianeta. Il documento contiene precisi impegni ambientali, economici e sociali finalizzati a “correggere” le politiche di sviluppo, nazionali e locali, al fine di renderle sostenibili. Il capitolo 28 del documento prevede che i governi, 180 sono stati i firmatari di Agenda 21, invitino le proprie autorità locali ad intraprendere un processo partecipativo con le popolazioni locali al fine di creare una propria Agenda 21 Locale. La Provincia e il Comune di Ferrara hanno avviato un processo di Agenda 21 Locale nel 1999. Hanno costituito il Forum coinvolgendo circa 150 stakeholder in rappresentanza di istituzioni, associazioni di categoria, associazioni ambientali, sociali e culturali e scuole del territorio. Il Forum ha lavorato secondo i principi e le metodologie del processo partecipato fino alla redazione del Piano d’Azione “Ambiente e futuro sostenibile” nel 2001. Provincia e Comune, nel contesto del processo di Agenda 21 Locale in atto, intendono promuovere il Tavolo Agenda 21 Locale e cooperazione decentrata. Ciascun componente il Tavolo condividerà la propria esperienza e professionalità: Provincia e Comune avranno un ruolo di institutions building, i cittadini avranno un ruolo non solo di risorsa finanziaria ma anche propositiva per la redazione dei progetti, le aziende potranno condividere le proprie professionalità. Il Tavolo sarà strumento per stabilire uno stretto rapporto tra operatori della cooperazione e comunità locale, creare un maggiore scambio tra le ONG, le associazioni e la cittadinanza per arrivare, con l’apporto di tutte le sue componenti e nel riconoscimento dei diversi ruoli, ad individuare gli obiettivi che ritiene prioritari. La distribuzione del verbale dell’incontro del 14 febbraio può essere utile per individuare alcuni punti in quanto ribaditi da più parti. Stefania Sacco: Abbiamo avuto diversi incontri con i colleghi del Comune per elaborare una proposta metodologica su come organizzare operativamente i lavori di questo tavolo. Siamo partiti dal presupposto che in quanto inserito nel contesto di un processo di A21L, prima di tutto, questo tavolo dovrebbe definire un proprio Piano d’Azione, uno strumento operativo, un documento costituito da obiettivi che si vogliono raggiungere e da azioni ovvero “il cosa e il come fare” per conseguire tali obiettivi, e che sia elaborato coinvolgendo nel lavoro associazioni, amministrazioni locali, ONG, scuole, istituzioni,ecc. Per arrivare a questo primo step, abbiamo quindi pensato di organizzare due incontri: una prima giornata per la definizione degli obiettivi ed un secondo incontro per definire le azioni. Vi proponiamo di utilizzare la classica metodologia dell’A21L. Sarete suddivisi in due sottogruppi. Ciascun sottogruppo dovrà definire tre obiettivi strategici. Poi ci ritroveremo in plenaria per la presentazione dei risultati dei gruppi di lavoro. Importante è che i sottogruppi siano composti in maniera equilibrata da portatori di interessi diversi ed è importante che ciascuno riesca a portare il proprio bagaglio culturale e le proprie esigenze all’interno del proprio gruppo; che abbiate un approccio costruttivo sui contenuti e sulle modalità di lavoro, che vediate le
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diversità di punti di vista come arricchimento e non come conflitto. Le attività di ogni gruppo saranno organizzate da un facilitatore che ha il compito di favorire la discussione in modo aperto ed equilibrato, mediare le posizioni divergenti, far rispettare l’agenda ed i tempi dei lavori, sintetizzare i lavori della giornata. Ciascun sottogruppo dovrà definire tre obiettivi. Un obiettivo è un risultato di ampio respiro e di strategica importanza che si vuole raggiungere e che si può declinare in azioni, da cui si distingue perché meno tangibile. Suddivisione dei partecipanti in due gruppi (di seguito denominati Gruppo A e Gruppo B).
Gruppo A Facilitatore: Stefania Sacco
Cognome e Nome Ente Balicchi Giuseppe Associazione Emiliano De Marco Bongiovanni Barbara Oltreconfine (Arci Solidarietà) Canella Alex Gacci Massimo Associazione Medina Ghebray Lemlem Amici di Rahwa Marchetti Marinella CPF Ferrara Marcolini Paolo ARCI Ferrara Martinucci Marilena Edilgeo Minarelli Gloria Istituto Delta Ecologia Applicata Nepa Alida Coordinamento Famiglie Affidatarie Pietrogrande Margherita Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Rigamonti Francesco NEXUS CGIL Ferrara Toso Federico Comune di Ferrara Il gruppo è stato suddiviso in tre minigruppi di lavoro e a ciascun minigruppo è stato chiesto di individuare due obiettivi. Ciascun minigruppo, tramite un portavoce, ha presentato i risultati del proprio lavoro a tutti gli altri componenti del gruppo. I minigruppo Cognome e Nome Ente Ghebray Lemlem Amici di Rahwa Marchetti Marinella CPF Ferrara Marcolini Paolo ARCI Ferrara Nepa Alida Coordinamento Famiglie
Affidatarie Toso Federico Comune di Ferrara II minigruppo Cognome e Nome Ente Canella Alex Balicchi Giuseppe Associazione Emiliano De
Marco Bongiovanni Barbara Oltreconfine (Arci
Solidarietà) Rigamonti Francesco NEXUS CGIL Ferrara
OBIETTIVI • Educazione allo sviluppo • Imparare a cooperare ed a
progettare insieme
OBIETTIVI • Coordinamento dei soggetti
impegnati nella cooperazione • Formazione su tematiche ed
esigenze comuni
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
III minigruppo Cognome e Nome Ente Gacci Massimo Associazione Medina Martinucci Marilena Edilgeo Minarelli Gloria Istituto Delta Ecologia
Applicata Pietrogrande Margherita
Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva
OBIETTIVI • Migliorare la capacità di
comunicazione tra i soggetti del territorio ferrarese e dei paesi esteri in cui interveniamo
• Stimolare le capacità autonome (estere) per attivare politiche di miglioramento di qualità della vita (salute, cibo, acqua)
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Dalla discussione, dal confronto di idee sono emersi i tre obiettivi condivisi da presentare alla plenaria.
Gruppo B Facilitatore: Paola Poggipollini
Cognome e Nome Ente Ferioli Rodolfo Fondazione Aiutiamoli a Vivere Montanari Dino IBO Italia Onorati Paola Associazione Medina Puttinati Marilisa Associazione Emiliano De Marco Rabuiti Augusta Comune di Ferrara Righetti Giulia Arciragazzi Romani Leonardo Indipendente Rotola Carmela Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Sitta Daniela Istituto Comprensivo “T. Bonati” Turrini Maria Chiara Water for Life
Amici di Rahwa ARCI Ferrara Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Associazione Emiliano De Marco Associazione Medina Comune di Ferrara Coordinamento Famiglie Affidatarie CPF Ferrara Edilgeo Istituto Delta Ecologia Applicata Oltreconfine (Arci Solidarietà) NEXUS CGIL Ferrara
OBIETTIVI
• Coordinamento dei soggetti impegnati nella cooperazione • Educazione allo sviluppo sostenibile • Formazione su tematiche ed esigenze comuni
GRUPPO A
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Utilizzando la medesima metodologia di lavoro (suddivisione in minigruppi ⇒definizione di due obiettivi all’interno di ciascun minigruppo ⇒presentazione dei lavori agli altri componenti del gruppo ⇒scelta dei tre obiettivi da portare in plenaria), anche il gruppo B ha discusso per definire tre obiettivi. Presentazione dei lavori dei due gruppi In plenaria ciascun gruppo, tramite un portavoce, ha presentato i risultati dei lavori del proprio gruppo.
Arciragazzi Associazione Emiliano De Marco Associazione Medina Associazione Amici Fundaçion Tierra Nueva Comune di Ferrara Fondazione Aiutiamoli a Vivere IBO Italia Indipendente Istituto Comprensivo “T. Bonati” Water for Life
OBIETTIVI
• Conoscere e capire direttamente o attraverso referenti affidabili gli effettivi bisogni ed i problemi emergenti delle persone che si vogliono aiutare Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture
• Fornire strumenti per rendere autosufficiente la popolazione locale • Considerare l’acqua una emergenza prioritaria
GRUPPO B
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
PARTECIPANTI ALL’INCONTRO DEL 25/06/2003 Cognome e Nome Ente Bongiovanni Barbara Oltreconfine (Arci Solidarietà) Galassi Beatrice Medina E.R. Miglioli Valentina CADF s.p.a Montanari Dino IBO Italia Nepa Alida Coordinamento Famiglie Affidatarie Rigamonti Francesco NEXUS CGIL Ferrara Romani Leonardo Indipendente Turrini Antonella Water for Life Zannoni Bruno CDS Introduzione ai lavori Carla Negretti: L’obiettivo del Tavolo “A21L e Cooperazione Decentrata” è la redazione del Piano d’Azione, strumento operativo del Tavolo e quindi dei suoi componenti: enti, associazioni e aziende e comunità locale. Nel corso dell’incontro del 14 aprile abbiamo individuato gli obiettivi che oggi dobbiamo declinare in azioni e individuare gli attori (enti, associazioni, aziende, comunità locale). La Provincia e il Comune ricordano la disponibilità ad organizzare, a partire dal prossimo autunno, iniziative di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza: momenti di incontro con il pubblico per far conoscere l’attività delle diverse associazioni e ONG. Incontri che possono diventare scadenze periodiche nel corso delle quali aggiornare sui risultati conseguiti. Questo potrà costituire una risposta all’esigenza emersa in maniera chiara dalle associazioni: la necessità del reperimento dei fondi al fine di garantire l’avvio e lo sviluppo dei progetti di cooperazione nei PVS. Possiamo valutare se inserire tra gli obiettivi del nostro Piano la sensibilizzazione e informazione della comunità locale con particolare riguardo ai giovani; mediante interventi concordati nelle scuole del territorio. Gli incontri potranno essere organizzati per aree geografiche con il coinvolgimento di immigrati provenienti da quelle aree che diano testimonianza delle realtà politiche, sociali economiche e culturali di provenienza. Stefania Sacco: Obiettivo della giornata, come ricordava Carla, è declinare gli obiettivi in azioni e definire i soggetti coinvolti nella loro realizzazione, gli attori, che, con responsabilità diverse, ne saranno protagonisti. Nella prima fase di lavoro non sarete suddivisi in sottogruppi. Non perché è esiguo il numero dei partecipanti, ma perché vorremmo avere dapprima un momento di condivisione, di confronto su quanto emerso dal precedente incontro. Al momento della registrazione vi è stato distribuito l’elenco degli obiettivi elaborati dai due gruppi. Come potete notare, sono stati raggruppati in tre blocchi perché ci è sembrato che gli obiettivi si sviluppino principalmente su tre linee: il coinvolgimento della comunità locale; il coordinamento tra i vari soggetti impegnati nella cooperazione, quindi una serie di obiettivi rivolti agli operatori. Infine, una serie di obiettivi che ha come riferimento l’ambito in cui si interviene, in cui si va ad operare. Cerchiamo di dare organicità a questi punti.
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Di seguito si riporta quanto elaborato dai partecipanti in questa prima fase di lavoro.
Formulazione del 14.04.2003 Versione definitiva Educazione allo sviluppo sostenibile Educazione allo sviluppo sostenibile
(rivolto alla comunità locale) Coordinamento dei soggetti impegnati nella cooperazione Formazione su tematiche ed esigenze comuni Conoscere e capire direttamente o attraverso referenti affidabili gli effettivi bisogni ed i problemi emergenti delle persone che si vogliono aiutare
Coordinamento e formazione dei soggetti impegnati nella cooperazione (rivolto agli operatori)
Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture Stimolare le capacità autonome (estere) per attivare politiche di miglioramento della qualità della vita (salute, cibo, acqua) Fornire strumenti per rendere autosufficiente la popolazione locale Considerare l’acqua un’emergenza prioritaria
Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture stimolando le capacità autonome per attivare politiche di miglioramento della qualità della vita (rivolto ai destinatari degli interventi nei PVS)
Successivamente i partecipanti si sono suddivisi in tre gruppi (di seguito denominati Gruppo A, Gruppo B e Gruppo C) ed ogni Gruppo è stato invitato a declinare gli Obiettivi in Azioni. I lavori hanno prodotto i seguenti risultati:
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Gruppo A
Cognome e Nome Ente Montanari Dino IBO Italia Nepa Alida Coordinamento Famiglie
Affidatarie Zannoni Bruno CDS
Obiettivi Azioni necessarie Soggetti coinvolti 1. Interventi di formazione/informazione per insegnanti, studenti e famiglie
Comune e Provincia – Associazioni – Scuole – Professionisti ed esperti ambientali
Educazione allo sviluppo sostenibile
2. Realizzazione di messaggi televisivi, cartoni e fumetti rivolti ai bambini
Comune e Provincia – Associazioni – Scuole – Professionisti ed esperti ambientali
1. Riunioni periodiche delle associazioni organizzate per tematiche e/o aree geografiche
Associazioni – CSV – Comune e Provincia
2. Forum informatici Associazioni – CSV – Comune e Provincia
Coordinamento e formazione dei soggetti impegnati nella cooperazione
3. Seminari di formazione Associazioni – CSV – Comune e Provincia
1. Formazione delle professionalità locali Operatori locali – Volontari internazionali – Associazioni
2. Campagna di informazione sull’igiene domestica tramite operatori locali (conservazione dei cibi, alimentazione)
Operatori locali – Volontari internazionali - Associazioni
Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture stimolando le capacità autonome per attivare politiche di miglioramento della qualità della vita
3. Realizzazione di libri di testo adeguati alle realtà dei PVS
Operatori locali – Volontari internazionali – Associazioni
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Gruppo B
Cognome e Nome Ente Bongiovanni Barbara Oltreconfine (Arci
Solidarietà) Rigamonti Francesco NEXUS CGIL Ferrara Turrini Antonella Water for Life
Obiettivi Azioni necessarie Soggetti coinvolti 1. Organizzare incontri nelle scuole coordinando le attività già presenti
Insegnanti – Studenti - Associazioni
2. Ritagliare spazi di sensibilizzazione nell’ambito di attività istituzionali
Comune e Provincia – Associazioni – Cittadinanza
Educazione allo sviluppo sostenibile
3. Organizzare incontri su progetti specifici Enti finanziatori – Categorie professionali – Associazioni
1. Organizzare tavoli tematici e/o geografici Operatori – Cittadinanza
2. Organizzare incontri specifici, con il coinvolgimento di esperti, rivolti a chi partecipa ai tavoli
Operatori – Esperti esterni
Coordinamento e formazione dei soggetti impegnati nella cooperazione
3. Organizzare incontri con ospiti stranieri rappresentativi di un progetto per condividere e valorizzare le reciproche esperienze
Operatori – Esperti stranieri – Cittadinanza – Categorie professionali
Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture stimolando le capacità autonome per attivare politiche di miglioramento della qualità della vita
1. Formazione/scambio tra partner locale e realtà che sostiene il progetto
Associazioni – Categorie professionali – Partner locali
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Gruppo C
Cognome e Nome Ente Galassi Beatrice Medina E.R. Miglioli Valentina CADF s.p.a Romani Leonardo Indipendente
Obiettivi Azioni necessarie Soggetti coinvolti Educazione allo sviluppo sostenibile
1. Campagna di comunicazione provocatoria finalizzata al risparmio e al buon uso delle risorse
Comune, Provincia e Regione – Aziende di servizi
1. Organizzare incontri tematici tra gli operatori al fine di favorire la conoscenza reciproca
Comune e Provincia - Operatori
Coordinamento e formazione dei soggetti impegnati nella cooperazione 2. Creazione di una banca dati delle realtà
locali operanti nell’ambito della cooperazione Comune e Provincia - Operatori
1. Promuovere, tra i cittadini dei PVS, la conoscenza della propria realtà e delle proprie potenzialità
Enti di formazione Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture stimolando le capacità autonome per attivare politiche di miglioramento della qualità della vita
2. Formazione e scambi con i partner locali dei PVS mediante stage formativi per cittadini stranieri nella nostra realtà e per i componenti la comunità locale nei PVS
Enti di formazione
Presentazione dei lavori dei gruppi Ciascun gruppo, tramite un portavoce, ha presentato i risultati dei lavori del proprio gruppo. Per completare il lavoro, si è deciso di creare un contatto tramite posta elettronica tra tutti gli aderenti al tavolo: a tutti verrà inviato tale report e tutti potranno apportare modifiche, integrazioni e/o aggiunte. Si riporta di seguito l’elenco di tutte le azioni elaborate.
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
Obiettivi Azioni necessarie Soggetti coinvolti
1. Interventi di formazione/informazione per insegnanti, studenti e famiglie
Comune e Provincia – Associazioni – Scuole – Professionisti ed esperti ambientali
2. Realizzazione di messaggi televisivi, cartoni e fumetti rivolti ai bambini Comune e Provincia – Associazioni – Scuole – Professionisti ed esperti ambientali
3. Organizzare incontri nelle scuole coordinando le attività già presenti Insegnanti – Studenti - Associazioni
4. Ritagliare spazi di sensibilizzazione nell’ambito di attività istituzionali Comune e Provincia – Associazioni – Cittadinanza
5. Organizzare incontri su progetti specifici Enti finanziatori – Categorie professionali – Associazioni
Educazione allo sviluppo sostenibile
6. Campagna di comunicazione provocatoria finalizzata al risparmio e al buon uso delle risorse
Comune, Provincia e Regione – Aziende di servizi
1. Riunioni periodiche delle associazioni organizzate per tematiche e/o aree geografiche
Associazioni – CSV – Comune e Provincia
2. Forum informatici Associazioni – CSV – Comune e Provincia 3. Seminari di formazione Associazioni – CSV – Comune e Provincia 4. Organizzare tavoli tematici e/o geografici Operatori – Cittadinanza 5. Organizzare incontri specifici, con il coinvolgimento di esperti, rivolti a chi partecipa ai tavoli
Operatori – Esperti esterni
6. Organizzare incontri con ospiti stranieri rappresentativi di un progetto per condividere e valorizzare le reciproche esperienze
Operatori – Esperti stranieri – Cittadinanza – Categorie professionali
7. Organizzare incontri tematici tra gli operatori al fine di favorire la conoscenza reciproca
Comune e Provincia - Operatori
Coordinamento e formazione dei soggetti impegnati nella cooperazione
8. Creazione di una banca dati delle realtà locali operanti nell’ambito della cooperazione
Comune e Provincia - Operatori
Agenda 21 Locale e Cooperazione Decentrata
1. Formazione delle professionalità locali Operatori locali – Volontari internazionali
– Associazioni 2. Campagna di informazione sull’igiene domestica tramite operatori locali (conservazione dei cibi, alimentazione)
Operatori locali – Volontari internazionali - Associazioni
3. Realizzazione di libri di testo adeguati alle realtà dei PVS Operatori locali – Volontari internazionali – Associazioni
4. Formazione/scambio tra partner locale e realtà che sostiene il progetto Associazioni – Categorie professionali – Partner locali
5. Promuovere, tra i cittadini dei PVS, la conoscenza della propria realtà e delle proprie potenzialità
Enti di formazione
Costruire progetti rispettosi di ambiente, tradizioni e culture stimolando le capacità autonome per attivare politiche di miglioramento della qualità della vita
6. Formazione e scambi con i partner locali dei PVS mediante stage formativi per cittadini stranieri nella nostra realtà e per i componenti la comunità locale nei PVS
Enti di formazione